Intervista da Ciaoradio.it
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WWW.CIAORADIO.IT Intervista al simpaticissimo Kaspar Capparoni “Elisa di Rivombrosa” è finito, ma tornerà presto e le emozioni non mancheranno”, ci ha assicurato la regista Cinzia Th Torrini, che abbiamo intervistato per voi nell'intervista che presto sarà on-line. Se il pubblico Italiano è orfano della fiction, non è orfano dei suoi protagonisti. Molti di loro continuano a lavorare, ottenendo ancora tanto successo. E’ il caso del bravissimo Kaspar Capparoni, che tutti noi abbiamo apprezzato e stimato nella parte del conte Giulio Drago: romantico, estroso, allegorico e un po’ canaglia. Purtroppo Giulio ha fatto una brutta fine, ma non è escluso che lo si possa rivedere nella seconda serie… La Tv è magica e un modo per farlo resuscitare, anche nei ricordi, è probabile. Kaspar, adesso, è impegnato a teatro con “Metti una sera a cena”. Tra un impegno e l’altro è stato in nostra compagnia, ma ancora più piacevole, è stato conoscere chi si nasconde dietro a cotanto fascino e bellezza… - Quando hai iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo? Quasi vent’anni fa… Il mio primo lavoro fu “Fenomena” di Dario Argento. Volevo fare l’attore e fui veramente felice di questa opportunità, anche perché ero da poco uscito dalla scuola e non mi aspettavo questa fortuna! Il mio primo lavoro teatrale fu “D’amore si muore” e devo dire, che dopo diversi anni di distanza, sono felice della mia gavetta. Come sei entrato a far parte del cast di “Elisa di Rivombrosa”? Avevo già lavorato con la regista, la bravissima Cinzia Th Torrini, che mi ha richiamato e provinato per la parte del conte Giulio Drago. Un personaggio particolare con tante sfaccettature: forte ma allo stesso tempo sensibile, innamorato della vita e di Margherita, peccato che faccia una brutta fine, come avrete visto tutti… - So che adesso sei in tour per tutta Italia, con uno spettacolo teatrale, puoi accennarci qualcosa … Innanzitutto il titolo: “Metti una sera a cena”, una commedia divertente e per tutti. Ha ottenuto molto successo, fin dagli anni ’60. Il tema principale, come al solito, è l’amore e tutto si ambienta in una tavola da pranzo… Non voglio sciuparvi la sorpresa, ma vi consiglio vivamente di venirla a vedere… Potrete trovare le tappe del nostro tour Sappiamo che sei un attore bravissimo con una carriera fervente, ma presentati per quello che sei… Chi si nasconde dietro Kaspar Capparoni… Ti ringrazio per i complimenti. Beh, dietro Kaspar ci sono io (ride)! Sono una persona tranquillissima… Mi piace il mio lavoro e quando finisco di lavorare, chiudo il sipario definitivamente! Mi dedico alle mie cose, alla mia vita… Capita che alcuni attori, fuori dagli studi, continuino a recitare, sapendo di essere famosi. Invece, per quanto mi riguarda, quando esco dalla mia routine lavorativa, sono Kaspar, un uomo come tanti altri che ama la vita e il divertimento! - Ti faccio una domanda molto seria… Scherzi a parte, cosa pensi dell’amore? Eh… L’amore è una dolce tortura! L’amore per essere bello, deve essere travagliato… Può sembrare una contraddizione, ma è così! Prendiamo come esempio la favola di “Biancaneve e i sette nani”. La novella si conclude con la storica frase “e vissero felici e contenti…” , ma la felicità non è eterna! Se potessimo viaggiare nel futuro, vedremmo i due sposi con i loro problemi, che si tirano qualche pentola dietro… Lo so, come paragone è satirico, ma la realtà è questa. - Ti lascio andare dopo che mi racconti dei tuoi hobby… Volentieri! Amo vivere e di conseguenza amo tutto ciò che è movimento… Lo sport in genere… Mi piace andare a cavallo, in montagna quindi il contatto con la natura! L’avventura è qualcosa di meravigliosa: è una continua sfida con te stesso…
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