Gli strumenti per il Disegno - ICampus
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Gli strumenti per il Disegno - ICampus
I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Gli strumenti per il Disegno Obiettivi specifici di apprendimento Lo studio di questa unità di apprendimento ti aiuterà a trasformare in competenze personali le seguenti conoscenze e competenze. Conoscenze (sapere): Terminologia tecnica specifica Materiali e principali strumenti per il disegno geometrico Elementi che compongono la matita Classificare le mine in base alla loro durezza Elencare le differenze tra una squadra a 60° ed una squadra a 45° Distinguere e descrivere i diversi tipi di compasso Competenze (saper fare): Scegliere il tipo di matita più adatto al disegno da eseguire Utilizzare il goniometro per misurare e tracciare un angolo Usare riga e squadra per tracciare linee e prendere misure Usare correttamente il compasso Riquadrare il foglio da disegno Prerequisiti Abilità : Saper rappresentare graficamente geometriche ed oggetti reali TECNOLOGIA a Prof. Massimo Garofalo mano libera semplici figure I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Materiali e strumenti per il disegno Gli strumenti per disegnare e i materiali necessari per disegnare sono: il foglio di carta, la matita e il temperamatite oppure il portamine/mine e il raschietto, la riga da 40 cm e il righello, la squadra isoscele, la squadra scalena, la gomma, il compasso, il balaustrino, il goniometro, i fogli da disegno, i pennarelli a punta fine e un quaderno grande a quadretti. Un disegnatore professionista utilizza anche penne speciali tipo “rapidograph”, i curvilinei, le mascherine, i trasferibili e il tecnigrafo. Tutti gli strumenti sopra elencati possono essere sostituiti dal computer, ma va detto che per ottenere buoni risultati con il computer occorre saper già disegnare, e questo lo si impara con il disegno manuale. Analizziamo ora le caratteristiche di ognuno degli strumenti per disegnare che abbiamo sopra elencato. I fogli da disegno I fogli da disegno che si trovano normalmente in commercio hanno diverse dimensioni. Ogni foglio è il doppio di quello immediatamente più piccolo e viene designato con una sigla: A0, A1, A2, A3, A4. Tutti i formati ottenibili, per taglio a metà del lato lungo ripetuto della superficie del foglio iniziale, sono dunque simili tra loro in quanto le proporzioni tra i lati del foglio rimangono costanti. Formato Dimensione A0 A1 A2 A3 A4 A5 A6 1189 x 841 mm 841 x 594 mm 594 x 420 mm 420 x 297 mm 297 x 210 mm 210 x 148 mm 148 x 105 mm A0 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 4 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Differenti sono i tipi di carta: Fogli da disegno in carta bianca, con superficie liscia e grana fine, adatti per disegni realizzati a matita o inchiostro di china. Sono venduti in album con formati standard: - tipo normale, ad esempio Fabriano F2 liscia, si usa comunemente per i disegni a matita; - tipo speciale, ad esempio Fabriano F4 liscia, più robusta, più costosa ed a grana fine. Fogli di carta millimetrata per realizzare diagrammi e riduzioni o ingrandimenti in scala. Fogli di carta lucida o trasparente per ricalcare (lucidare) a matita o a china il disegno fatto su carta bianca. Fogli di carta con reticoli a quadretti (da 5 mm) o isometrica per eseguire schizzi e disegni a mano libera. Il formato che maggiormente userai è l’A4. I disegni geometrici e tecnici per le varie esigenze professionali possono essere realizzati su diversi tipi di carta: per i disegni a matita vengono impiegati fogli di carta bianca liscia; per i disegni con l’inchiostro di china, la carta lucida trasparente; per i grafici, la carta millimetrata; per i disegni a tempera e ad acquarello la carta ruvida e spessa. La matita e il portamine La matita e il portamine sono gli strumenti fondamentali del disegnatore, impiegati per tracciare le linee. Sono costituiti da un involucro di legno (in genere ginepro), di plastica o di metallo che racchiude una mina. Le mine sono formate da un impasto di grafite e di argilla in percentuali variabili e la funzione dell'argilla è quella di aumentare la durezza. Il portamine, costituito da un astuccio metallico o di plastica, si differenzia dalla matita perché la mina può scorrere all’interno del telaio grazie alla pressione di un pulsante a molla. Nella matita la mina è bloccata dall’involucro. Nel caso del portamine, le mine possono facilmente essere sfilate, appuntite, sostituite. I portamine a tratto sottile (micromine) permettono di tracciare linee di spessore costante senza dover temperare le mine, evitando il rischio di sporcare con la polvere della matita. Esistono micromine con differenti durezze e con diametro di 0,3 mm, 0,5 mm e 0,7 mm; sono le più indicate per il disegno tecnico. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 5 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Le gradazioni delle mine Le mine e le matite sono prodotte e vendute in diverse gradazioni di durezza, per soddisfare le varie esigenze dei disegnatori. Sono comunemente impiegate due scale di gradazioni della durezza: una gradazione utilizza i numeri (che vanno dal numero 1 al numero 9, crescendo con l'aumentare della durezza); una seconda scala è impiegata per le mine utilizzate nel disegno geometrico, tecnico e artistico e utilizza lettere e numeri (gradazioni che vanno dalla "6B" per la mina più tenera, fino alla "9H" per la mina più dura). Si hanno mine tenerissime, tenere, semidure, dure e durissime. Tale durezza varia con il variare della percentuale di argilla presente nella mina: in genere, essa aumenta con l’aumentare di questa percentuale. Lo schema seguente spiega le gradazioni delle mine delle matite e il significato delle sigle. Le matite si classificano per la 'durezza' della mina: EE (morbidissima, grazie ad essa si può ottenere un tratto nero molto intenso), EB, 6B, 5B, 4B, 3B, 2B, B, HB (media), F, H, 2H, 3H, 4H, 5H, 6H, 7H, 8H, 9H (durissima, particolarmente adatta per disegni tecnici). Le lettere utilizzate nelle sigle derivano da parole inglesi e significano: B =black, nero (tenero) F = firm, compatto (medio) H = hard, duro Per eseguire i tuoi disegni è comunque sufficiente usare un solo tipo di mina: la 2H. Prima di iniziare un qualsiasi disegno occorre appuntire la matita con un temperamatite o la mina del portamine con un raschietto in modo tale che la punta abbia forma conica. Nel caso utilizzassi un portamine con micromine (0,5 mm), queste ultime non vanno appuntite. > Approfondimento sulla matita 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 6 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Approfondimento sulla matita Gli usi delle matite Le matite sono lo strumento da scrittura più usato da tutti i disegnatori, anche dai disegnatori professionisti. Qualsiasi disegnatore traccia prima con segno sottile le linee di costruzione, sono per prime disegnate su carta bianca con segno sottile (con mina 3H) le linee della costruzione e gli archi di circonferenza. Le linee sono poi ripassate lasciando un segno più marcato. Si deve procedere iniziando con il ripassare per primi gli archi di circonferenza; poi vengono ripassati i segmenti e quindi si procede a cancellare le linee della costruzione, ormai superflue. Le matite usate tracciano segni neri più o meno intensi: anche questo testo scritto è stampato in nero, perché questo colore è il più leggibile e disturba meno la vista. Figura: una matita in sezione Le parti della matita Una matita è costituita generalmente da una mina scrivente che viene montata all'interno di uno stelo di legno di cedro. La mina o lapis Le mine sono prodotte con impasti in proporzioni variabili di creta e grafite. L'impasto viene cotto per dare all’argilla la necessaria durezza. Le mine sono poi immerse in cera o sostanze grasse per chiudere i loro pori e renderle scorrevoli sul foglio di carta. La creta serve ad aumentare la durezza della mina, infatti maggiore è la sua percentuale e più dura è la mina. La grafite è un materiale molto diffuso in natura, conosciuto fin dall’antichità per il suo potere colorante; si trova sotto forma di masse scagliose e lamellari. E’ buon conduttore di elettricità, 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 7 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 morbido, untuoso e di colore nero. I giacimenti più importanti si trovano in Boemia ed in Baviera, ma anche in Madagascar, in Canada, nell’isola di Ski Lanka ed in Siberia. In Italia i giacimenti principali sono situati nelle Alpi Occidentali, nel monte Amiata e nel monte Pisano. Le materie prime della grafite sono polveri di carbone (antracite e coke) che vengono calcinate a 1.000–1200°C, per eliminare le sostanze estranee. Poi la grafite viene impastata con pece a caldo e successivamente si stampano i pezzi usati in commercio, cioè cilindri, mattoni, ecc. Ad esempio la centrale di Cernobyl utilizzava i cilindri di grafite per il raffreddamento degli impianti. calcinate = sottoposte all’azione del fuoco. L’argilla è un materiale costituito da silicati di alluminio, distinto dai caolini, anch’essi formati dagli stessi elementi, ma di natura cristallina. Viene impiegata per la fabbricazione delle mine grazie alle sue proprietà colloidali (che la rendono cioè un collante), alla capacità di assorbire notevoli quantità di acqua trasformandosi in una massa plastica ed infine perché dà all’impasto la gradazione di durezza. Nelle matite l’argilla deve essere molto dura e soprattutto non contenere ferro: le migliori qualità sono quelle di Sri Lanka, della Siberia, della Boemia e del Messico. Inoltre l’argilla deve contenere pochissimo ferro e soprattutto deve essere molto plastica. Per matite fini l’argilla è preventivamente trattata con soluzioni di silicati e carbonati alcalini, in modo da eliminare le impurità più pesanti. L’argilla si può purificare anche mediante levigazione. silicati = minerali risultanti dall’unione della silice con vari ossidi, con prevalenza di alluminio, sodio, potassio, calcio, magnesio e ferro. Lo stelo E’ la guaina di legno che serve da impugnatura, a sostegno e protezione della mina, che è molto fragile. I migliori legni impiegati sono: - cedro di Virginia (Juniperus Virginia, della famiglia delle Cupressacee). Di colore rosso porporino, con un caratteristico odore resinoso, è di facile lavorazione; coltivato anche in Europa per ornamento, proviene soprattutto dal Nord America; - cedrella della California (Librocedus decurrens, della famiglia delle Cupressacee). E’ di colore rosso chiaro, con un caratteristico odore aromatico. Di facile lavorazione, viene coltivato prevalentemente negli USA, e precisamente in California, Oregon e Nevada. Preparazione e fabbricazione delle matite Le fasi principali della fabbricazione delle matite sono: raffinazione delle materie prime; impasto; trafilatura. Trafilatura = operazione con cui si riducono metalli o altri materiali in fili mediante trafila. Dopo aver raffinato e mescolato insieme argilla e grafite nelle proporzioni volute (la percentuale di grafite può variare dal 30 al 70% del prodotto finale), il tutto è sottoposto per diverse ore a macinazione umida in mulini a pale ed in macine di granito. Per le matite da disegno, la macinazione può durare anche 1.000 ore. La massa così ottenuta deve essere filtrata, e ciò avviene attraverso filtri a pressa, successivamente essiccata e trafilata per mezzo di presse idrauliche, che costringono l’impasto a passare attraverso un mantice, o per mezzo di filiere, di materiale duro, ottenendo così le mine in lunghi fili, come spaghetti, che vengono tagliati della misura desiderata. Le mine così preparate sono sottoposte a processo ceramico, che consiste nel riscaldarle, in casse ricoperte di coke, fino a 1.000°C; in tal modo l’argilla cuoce sena fondere e fa acquistare alle mine una determinata durezza e resistenza. Infine le mine cotte vengono immerse in bagni grassi, per renderle più dolci e resistenti alla scrittura. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 8 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Sagomatura Il legno per gli steli delle matite arriva alla fabbrica sotto forma di tavolette già stagionate e preparate, per poter ottenere quattro o cinque matite per volta. Con una apposita macchina, la fresatrice, vengono incise le scanalature che serviranno a contenere le mine già preparate. Legno di cedro preparato in tavolette già stagionate e dimensionate per ottenere 4-5 matite per volta Incisione delle scanalature con apposita fresatrice, per contenere le mine già preparate. Rifinitura Per mezzo di macchine automatiche, due tavolette alla volta ricevono le mine necessarie nelle scanalature; successivamente si passa all’incollatura. Per far sì che il fissaggio sia duraturo, le tavolette restano un po’ di tempo pressate e serrate in appositi telai. Vengono poi immesse in altre macchine automatiche, dette sagomatrici, che danno alle matite le sezioni desiderate: cilindrica, esagonale, ottagonale, ovale, piatta, ecc. Lo stelo, infine, viene normalmente rivestito da uno strato di smalto o di vernice, che copre bene le venature del legno. Successivamente, a verniciatura effettuata, si applica alle matite il marchio di fabbrica ed esse si confezionano per la vendita. Deposito delle mine nelle scanalature tramite macchine automatiche Incollatura delle tavolette. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 9 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Sagomatura Verniciatura delle matite I tipi di matita Esistono molti strumenti definiti matita, per lo loro forma e per l'uso a cui sono destinati, che però sono costituiti da materiali diversi, proprio in funzione del loro uso. Ricordo i seguenti. Matite per stenografi - Devono essere molto scorrevoli e dare un segno perfettamente rispondente al loro specifico impiego. Infatti in stenografia i segni sono simboli ben precisi e pertanto la matita deve rispondere con estrema facilità alla pressione della mano dello stenografo. Matite per falegnami - Hanno, in genere, durezza elevata. Caratteristica particolare di queste matite è inoltre lo loro sezione, che può essere rettangolare od ovale. Matite per marmisti, scalpellini e muratori - Sono durissime e molto simili a quelle per falegname, in unica gradazione. Matite colorate - Queste matite hanno la mina contenente pigmenti colorati. Sono molto note quelle usate a scuola chiamate erroneamente pastelli. Matite colorate per ufficio Trovano diversi impieghi. Un esempio sono le matite rosso-blu dagli insegnanti. Matite colorate per trucco e maquillage - Vengono usate per il trucco degli occhi. Matite vetrografiche - Le mine sono a base di cere e di adesivi. Matite luterizzanti - Trovano impiego in chirurgia. Matite per sarti - Sono costituite essenzialmente da cilindretti o tavolette di steatite o talco impastate con sostanze leganti e compresse. Matite per lavagne - Sono costituite da creta e steatite mescolata a colori minerali. Matite magnetiche – Sono costituite da polvere di ferrite e ferro mescolato e impastato con sostanze collanti. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 10 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Forma e punta della matita Le matite hanno dimensioni e forma adattate alle mani dell'uomo: sono cioè prodotti ergonomici. Nessuno userebbe matite di forma triangolare. La matita si impugna bloccandone la superficie esterna fra il dito indice e il medio. La matita ha infatti necessità di un appoggio sull'indice e di un vincolo nel medio. Se la matita avesse forma triangolare, gli spigoli provocherebbero delle vistose impronte dolorose nelle dita. Il triangolo equilatero può avere spigoli molto arrotondati; nasce così la forma esagonale. La punta della matita deve essere rifatta spesso perché si consuma; ciò avviene rapidamente per le mine morbide. La punta non deve essere troppo corta perché dovrebbe essere rifatta più spesso, né troppo lunga perché sarebbe troppo fragile. Come ben saprai, se una matita cade in terra, quasi sempre si spunta. La figura accanto indica come deve essere fatta la punta in maniera accettabile: la punta può essere fatta con un temperamatite a lamette, con una lama oppure con un temperamatite da tavolo a frese. Il principio di funzionamento della matita Una matita disegna o scrive perché c’è attrito fra la punta e la superficie del foglio di carta. A causa dell'attrito, la mina cede una parte del suo materiale, che aderisce al foglio di carta. La figura che segue rappresenta il fenomeno: su superfici più lisce, come quelle di un vetro da finestra o di un tavolo coperto con laminato plastico, la matita lascia una traccia più tenue 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 11 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 rispetto a quella che segna il foglio di carta; ciò è dovuto al minore attrito che la punta incontra su superfici lisce. Spunto operativo Procurati un certo numero di matite di gradazioni, marche e forme assortite. Cerca di averne anche alcune nuove, per poter misurare la loro lunghezza iniziale. Misura le seguenti dimensioni: • lunghezza; • diametro esterno delle matite cilindriche; • lato dell' esagono del prisma; • diametro delle mine. Esercizi operativi : Esercizi di riflessione S1 - Abbiamo osservato molto attentamente questo semplice bastoncino di carbone che è la matita per validi motivi, pratici e storici. È proprio dai segni tracciati con questo semplice attrezzo che sono nate tutte, o quasi, le più grandi conquiste della scienza e della tecnica. Infatti, qualsiasi progetto viene iniziato con un semplice schizzo, che rappresenta l'idea che si vuole sviluppare. Quando poi l'idea prende corpo, si eseguono i vari disegni, sempre con la matita, perché essa permette di effettuare tutte le correzioni necessarie e, quando il progetto è finito, il segno a matita può essere facilmente ripassato con l'inchiostro per renderlo indelebile. Hai mai pensato che fosse così importante? S2 - La matita è un oggetto che hai sotto gli occhi tutti i giorni, anche se oggi ha perso parte della grande importanza avuta in passato, quando i mezzi per scrivere erano pochi. Ti propongo di svolgere sul tuo quaderno di Tecnica una scheda tecnica, disegnando la matita che hai a disposizione e analizzando le varie parti che la compongono. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 12 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Uso della matita Come abbiamo già visto, il portamine o la matita devono essere tenuti stretti tra indice e medio. Durante la tracciatura, il portamine ve tenuto inclinato nella direzione del movimento, facendolo ruotare su se stesso mentre lo si fa scorrere lungo la squadra, in modo tale che la punta della mina non si consumi da una sola parte. La punta della mina, scorrendo lungo un lato della squadra deve toccare il bordo inferiore e ciò impone di tenerla sempre con la stessa inclinazione verso l’esterno. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 16 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Gli appuntamine: il temperamatite e il raschietto Perché il segno sia nitido e senza sbavature, la punta della mina, sia nella matita sia nel portamine, deve essere sempre affilata fino ad ottenere una punta conica, lunga 6-8 mm. Per appuntire le tradizionali matite di legno viene utilizzato il tradizionale temperamatite, che è costituito da una lama metallica tagliente fissata con una vite su una struttura di plastica o di metallo, a volte associati ad un piccolo contenitore che raccoglie i residui di legno e grafite. La matita viene appuntita facendola ruotare all’interno di un foro conico predisposto nella struttura dello strumento, eliminando via via il legno che la riveste. Per le mine da 2 mm sono in commercio appositi temperini a rotazione di dimensione adeguata anche se, a volte, si preferisce usare foglietti di carta vetrata di grana fine incollati su un supporto di plastica o di legno compensato: il raschietto o grattino. La punta del portamine si esegue appoggiando la mina (che è di forma conica) sul piano della carta vetrata del raschietto e muovendo il portamine in modo trasversale e rotatorio, facendo attenzione a mantenerlo in una posizione poco inclinata. Infine si strofina la punta sulla spugnetta per togliere la polvere di grafite rimasta sulla sua superficie. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 17 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 La gomma La gomma viene usata per cancellare le linee tracciate con la matita. Le gomme per cancellare i segni tracciati sui fogli sono di due tipi: gomme naturali e gomme artificiali. Per mine tenere sono adatte gomme tenere, per mine dure gomme dure. E’ meglio non usare gomme colorate per evitare che possano cedere il loro colore al foglio; sono perciò preferibili le gomme bianche. Per i tuoi disegni è consigliabile usare una gomma bianca dura. Non va bene la cosiddetta gommapane, troppo morbida, che si sporca con estrema facilità e che, quindi, macchierebbe il disegno. Le penne I disegni di tipo tecnico devono essere riprodotti per trasparenza, cioè in eliografia. In questi casi, per avere una buona riproduzione, occorre che il disegno sia eseguito dapprima a matita su carta da lucido e poi ripassati con apposite penne ad inchiostro che eseguono linee nere ed opache. Le più diffuse sono quelle penne a serbatoio corredate di apposito pennino a forma di tubicino del tipo Rapidograph che permettono di realizzare linee di spessore prestabilito (la sezione va da 0,1 a 10 mm di spessore) o per eseguire scritte a mano e con il normografo fino a 5 mm di larghezza del segno. I pennini possono essere montati anche sul compasso, con l’apposito adattatore, al posto del portamine. Tali penne sono costituite da una cannuccia all’interno della quale è inserita la cartuccia (il serbatoio) con l’inchiostro: la cannuccia comunica con il puntale, o pennino, dal quale fuoriesce l’inchiostro. Si tratta di strumenti molto delicati e costosi che richiedono una costante manutenzione e frequenti lavaggi e pertanto non vengono proposti ai ragazzi di Scuola Media ai quali viene proposto, in alternativa, l’utilizzo di pennarelli a punta fine e finissima del tipo Trattopen ed altre penne a sfera, molto meno costose e delicate. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 19 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 La riga e il righello (doppio decimetro) La riga si usa per tracciare e misurare linee abbastanza lunghe. E’ formata da un’asta di plastica, di metallo o di legno di lunghezza variabile da 15 cm a 2 m e con una scala graduata in millimetri. Per i vostri disegni è sufficiente una riga lunga 40 centimetri. Il doppio decimetro (detto anche righello) serve a misurare e tracciare linee piuttosto corte, la sua lunghezza è infatti di 20 centimetri. La squadra scalena e la squadra isoscele In plastica trasparente, opaca, o in alluminio, si usano per misurare la lunghezza dei segmenti e per tracciare linee rette parallele, perpendicolari e inclinate di 30°, 45°, 60° e 90°. La squadra isoscele ha la forma di un triangolo rettangolo isoscele con un angolo di 90° e due di 45°. La squadra scalena ha la forma di un triangolo rettangolo scaleno con un angolo di 90° e due acuti: uno a 60° e uno a 30°. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 20 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Il bordo inferiore sia delle righe sia delle squadre è lavorato con una scanalatura. Usando la riga al rovescio tra il foglio e il bordo rimane uno spazio che permette di evitare lo spiacevole inconveniente della “sbavatura” dell’inchiostro. Lettura: Le righe, i righelli e le squadre La riga, il righello e le squadre servono per tracciare le linee rette. La riga può essere in metallo, in legno o in materiale plastico. Quest’ultimo tipo, meno costoso, è il più utilizzato. Il righello è, generalmente, più corto della riga ed ha il pregio di essere molto maneggevole. Le squadre, anch'esse di metallo, legno o materiale plastico, servono per tracciare angoli retti o segmenti di retta. Se ben usate, consentono di tracciare sia rette parallele, sia perpendicolari, sia numerose altre figure geometriche, piane e solide. Le squadre sono di due tipi: con un angolo di 90° e due di 45° oppure con un angolo di 90°, uno di 30° e uno di 60°. Nel disegno a china è opportuno rovesciare le squadre per evitare eventuali sbavature di inchiostro sul foglio. da L. Danzini Limina, E. Aloj, E. Totano : Tecnica e Tecnologia Contenuto e strutture LA FUNZIONE . Evidenzia sul testo le parti in cui viene chiarito a che cosa servono gli oggetti. I MATERIALI . Con quale materiale sono costruiti gli oggetti in esame? . Oltre a informazioni sulla funzione e sui materiali, nel breve testo vengono dati altri particolari sulle squadre. Quali sono? 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 21 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Uso di riga e squadre Con riga e squadre abbinate o con l’uso delle due squadre è possibile tracciare rapidamente rette parallele o perpendicolari tra loro e angoli di particolari ampiezze. Per ottenere buoni risultati occorre che riga e squadre siano in perfetto stato, cioè che non abbiano gli angoli spuntati, e che vengano pulite accuratamente prima dell’uso. Per la pulizia si usa un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool. Linee parallele con due squadre Linee perpendicolari con due squadre Linee perpendicolari con riga e squadre Queste linee sono particolarmente importanti per il disegno tecnico perché costituiscono gli assi di riferimento delle proiezioni ortogonali e assonometriche: metodi di rappresentazione degli oggetti che studieremo al terzo anno. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 23 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Disegno di angoli con due squadre Esercizi. Per acquisire una sufficiente confidenza e pratica nell’uso degli strumenti è necessario eseguire alcune esercitazioni sul quaderno a quadretti o su un foglio da disegno. Vi richiedo capacità di osservazione, precisione e pulizia nella loro esecuzione. Esegui su fogli quadrettati, come le pagine del tuo quaderno di Tecnica, i disegni che seguono. Usa la quadrettatura come guida e gli strumenti da disegno. Ogni figura è contenuta in un quadrato di lato uguale a 6 centimetri (12 quadretti in maglia 0,5 cm). NON tracciare linee a mano libera. Le figure vanno tracciate prima a matita, poi ripassate con un pennarello nero a punta fine ed infine colorate con i pastelli in modo leggero e uniforme. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 24 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Foglio 1 Foglio 2 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 25 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Foglio 3 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 26 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Il compasso e il balaustrino Compasso e balaustrino sono strumenti per tracciare circonferenze, gli archi di circonferenza e per riportare misure. le I compassi sono composti da due aste metalliche incernierate ad una estremità, terminanti l’una con un ago e l’altra con una mina a forma di scalpello ( la mina viene affilata con il raschietto effettuando solo il movimento trasversale). Con il compasso si disegnano archi di circonferenza di raggio superiore a circa 3 cm. Per tracciare archi di circonferenza di diametro inferiore a 3 cm e per disegni di precisione si utilizza il balaustrino, compasso regolabile a vite. I balaustrini di grandi dimensioni sono detti balaustroni. Sia nel caso del compasso sia nel caso del balaustrino, l’ago deve sporgere più della mina di circa 1- 1,5 mm (corrispondente all’incirca allo spessore del foglio da disegno). Il compasso e il balaustrino vengono manovrati dal disegnatore facendo ruotare il perno (il cilindretto fissato sulla cerniera) tra il pollice e l’indice con una leggera inclinazione nella direzione del movimento. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 27 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Approfondimenti: Il compasso Il compasso è uno fra i più importanti strumenti del disegno geometrico e del disegno tecnico e serve essenzialmente per i seguenti scopi: • prendere e riportare misure da una parte ad un'altra; • disegnare archi di circonferenza o circonferenze intere. Nella figura sono disegnate due rette parallele, r ed s: sulla retta r è individuato il segmento AB. Sulla retta s è stato fissato il punto C. Il problema geometrico è il seguente: con il compasso deve essere misurata la lunghezza del segmento AB e la misura deve essere riportata sulla retta s, a partire dal punto C, andando verso destra. Il problema si risolve nel modo seguente: Con il compasso si fa centro nel punto A (e cioè si infila l'ago nel punto A, usando molta attenzione) e lo si apre fino a portare la punta scrivente sul punto B. Il compasso deve essere spostato sulla retta s, senza modificare la sua apertura. Ora si deve fare centro nel punto C e tracciare un arco che interseca la retta nel punto D: il segmento CD ha lunghezza identica a quella del segmento AB. Il compasso è servito a prendere la misura di AB e a riportarla nel punto C per individuare il segmento CD. Per tracciare un arco di circonferenza di una certa misura si procede in modo simile: si prende la misura su un righello ponendo l'ago in corrispondenza dello 0 della scala millimetrata e aprendo il compasso fino alla misura desiderata. Esercizio. Riprodurre e ingrandire con il compasso Ingrandire con il compasso assicura precisione e rapidità ed evita di fare calcoli. Per riprodurre ed ingrandire un segmento qualunque per un numero di volte qualsiasi, purché intero, si procede nel modo che segue: Si segna una linea leggera sul foglio sul quale si vuole ingrandire il segmento e si individua l’estremo A’. Si prende la misura del segmento AB nell’originale, mediante il compasso; Si punta il compasso in A’ e si disegna un primo arco di circonferenza che interseca la linea in 1, si punta con uguale raggio di apertura in 1 e si traccia un nuovo arco che interseca la linea in 2, e così via per il numero di volte che occorre, fino a trovare l’estremo B’. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 28 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Esercizio. Con il metodo del compasso, ingrandisci 2 volte sul quaderno di Tecnica i disegni della figura. 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 29 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 La forma del compasso Sono disponibili sul mercato diversi modelli di compasso. Il modello più diffuso e più importante è il compasso standard, che è costituito da due aste di metallo articolate fra di loro, ad esempio con un ingranaggio formato da due settori dentati. Le aste del compasso sono di acciaio inossidabile, di materiale plastico, di ottone o di alpacca (una lega di rame, zinco e nichel). L'alpacca è di colore giallo: i compassi di alpacca vengono cromati. All'estremo di un'asta si trova un ago di acciaio la cui posizione può essere regolata per mezzo di una vite. All'estremo dell'altra asta si trova un manicotto a vite che serve a bloccare la mina e a regolarne la posizione. Come deve essere usato il compasso Osservando la figura di sopra si vede che l'ago è perpendicolare al foglio e la stessa posizione ha la mina. La corretta posizione dell'ago e della mina è quella: l'ago e il manicotto portamina sono articolati per consentire loro di assumere la posizione verticale. I compassi più precisi hanno un ago con punta di acciaio molto duro e con un restringimento, il battente. A quest'ultimo è applicato un sottile prolungamento che è la parte dell'ago che entra nel foglio. 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 30 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Per un corretto uso del compasso occorre premere leggermente la punta metallica sul foglio da disegno e far ruotare tra il pollice e l’indice l’impugnatura zigrinata, cercando di inclinarlo verso il senso di tracciatura. Per aprire il compasso secondo il raggio assegnato si misura esattamente l’apertura sulla scala millimetrata della squadra, facendo coincidere la punta metallica con la tacca dello zero e spostando l’altra estremità fino alla tacca della misura data. Nel tracciare archi di una certa grandezza è opportuno agire sugli appositi snodi delle due aste, in modo da mantenere sia la punta metallica sia la mina perpendicolari alla superficie del foglio. La punta della mina del compasso, che deve avere la stessa durezza delle mine delle matite, deve essere affilata a scalpello e ciò per non doverla affilare spesso, con una inclinazione verso l’esterno di circa 30°. La punta della mina deve essere arretrata di circa 1 - 1,5 mm rispetto alla punta dell'ago di acciaio, per non sbilanciare il compasso quando si disegna, con l'ago che ha forato il foglio. SPUNTO OPERATIVO Osserva un compasso standard e la scatola in cui esso è contenuto: scopri a che cosa servono gli accessori. Apri con delicatezza le aste del compasso e misurate l'angolo massimo di apertura Osserva con attenzione l'ingranaggio e conta il numero dei denti dei due settori dentati che ingranano fra loro. Piega la parte dell'asta che reca l'ago e il portamina: osserva il colore del materiale metallico che vedi in A e in B. Se è giallo, il compasso è fatto di ottone o di alpacca. Fai un disegno del compasso con le principali dimensioni, possibilmente in scala 1:1. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 31 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Il balaustrino Il balaustrino è un compasso che ha le aste incastrate e in grado di ruotare intorno a un perno che funge da fulcro. L'apertura del balaustrino è regolata per mezzo della vite centrale. Esso serve a disegnare archi di circonferenza di piccolo raggio. Uso del balaustrino 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 32 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Esercizi. Per acquisire una sufficiente confidenza e pratica nell’uso del compasso e del balaustrino è necessario eseguire alcune esercitazioni sul quaderno a quadretti. Vi richiedo capacità di osservazione, precisione e pulizia nella loro esecuzione. Esegui su fogli quadrettati, come le pagine del tuo quaderno di Tecnica, i disegni che seguono. Usa la quadrettatura come guida e gli strumenti da disegno. Ogni figura è contenuta in un quadrato di lato uguale a 6 centimetri (12 quadretti in maglia 0,5 cm). Foglio 1 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 33 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Il goniometro I goniometri sono strumenti utilizzati per misurare l’ampiezza degli angoli e per costruire angoli di una ampiezza data. Sono in genere di plastica trasparente ed hanno sagoma circolare (con ampiezza di 360°) oppure semicircolare (con ampiezza di 180°). Le scale graduate, sia in gradi sessagesimali sia centesimali, sono disegnate sulla circonferenza. Il centro dello strumento è rappresentato da un punto o da un trattino oppure da una crocetta. Facendo coincidere il vertice dell’angolo da misurare con la tacca centrale del goniometro e un lato con il valore 0 della scala graduata, in corrispondenza dell’altro lato dell’angolo si potrà leggere direttamente il valore in gradi. Come si adopera il goniometro Per misurare l’ampiezza di un angolo (AÔB), occorre far coincidere esattamente il vertice O con la 0 del goniometro. L’angolo AÔB sarà letto dove il lato OB taglia la circonferenza del goniometro. In questo caso l’angolo è di 45°. 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 34 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Per realizzare un angolo di ampiezza assegnata, si traccia un segmento VD che è il lato dell’angolo, si sovrappone il goniometro in modo che il suo centro coincida con V e che il punto 0° si trovi su VD. Si segna lungo la scala graduata dello strumento il punto C in corrispondenza del valore dell’angolo cercato (in questo caso 56°) ed infine si unisce il vertice V con C. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 35 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Esercizi per imparare a misurare e a disegnare gli angoli 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 36 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Curvilinee, normografo, mascherine e trasferibili Esistono numerosi strumenti il cui scopo è aiutare a eseguire disegni precisi e ordinati. Il curvilinee è una sagoma in plastica che si usa per tracciare con facilità vari tipi di linee curve e per eseguire raccordi non tracciabili direttamente con il compasso. Il normografo è una speciale mascherina in plastica trasparente che permette di tracciare lettere e cifre con caratteri in stampatello. Si usa facendolo scorrere sul bordo di una riga fino a scegliere la lettera o la cifra voluta, entro cui si inserisce la punta della penna a china o della mina. Esiste in commercio una vasta gamma di mascherine in plastica trasparente, per tracciare circonferenze, ellissi, poligoni regolari (esagoni, quadrati, triangoli), frecce e simboli di ogni genere; esse consentono un'esecuzione rapida e precisa. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 37 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Oltre alle mascherine sono spesso usati i trasferibili, strumenti che facilitano e rendono molto più rapida l'esecuzione di ogni genere di scrittura e di simbologia del disegno tecnico: si possono trovare lettere e numeri in diversi tipi di carattere, simboli per il disegno di impianti (elettrici, idraulici, sanitari, termici, elettronici), elementi di arredamento, alberi e verde in genere. La tecnica di applicazione dei trasferibili è semplice: tolto il foglio di protezione, si posiziona il carattere prescelto e lo si ricalca, premendo con una punta arrotondata (per esempio una penna a sfera scarica), fino al suo distacco. Il carattere si può rimuovere con il nastro adesivo o con un raschietto. Verifica sugli strumenti per il disegno 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 38 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 La riquadratura del foglio da disegno. La riquadratura del foglio ha lo scopo di delimitare lo spazio disponibile entro cui si potrà disegnare tracciando linee di riferimento perfettamente parallele e perpendicolari tra loro: i fogli da disegno infatti non sono mai necessariamente tagliati alla perfezione, con angoli di 90°. La riquadratura del foglio permette il tracciamento dell’asse di simmetria verticale, dell’asse di simmetria orizzontale del foglio e della cornice. Tutte le linee vanno tracciate molto leggere perché molte di esse sono di costruzione ed a riquadratura ultimata andranno cancellate. Riporto di seguito le fasi da seguire per riquadrare un foglio da disegno. Procurati ora un foglio da disegno e proviamo a riquadrarlo insieme. ATTENZIONE: Le linee di costruzione devono essere sottili e devono essere ben distinte da quelle relative ai dati ed ai risultati. Inoltre le linee devono essere tutte uniformi. Riquadratura del foglio Riquadrare un foglio da disegno significa tracciare al suo interno un rettangolo grande contenente quattro rettangoli più piccoli. Le linee di riquadratura sono utili per disegnare figure geometriche con le squadre (a 45° e a 60°). 1. traccia le diagonali che congiungono gli spigoli opposti del foglio; 2. individua sul foglio il punto O, che si troverà all’intersezione delle due diagonali; 3. con la misura del raggio pari a 1/2 della diagonale del foglio (circa 9 centimetri), traccia con il compasso puntato nel punto O una circonferenza che intersecherà le diagonali nei punti 1, 2, 3 e 4; 4. con la stessa apertura centra nel punto 1 e traccia un arco sulla diagonale e trovi A. 5. analogamente centra in 2, 3 e 4 e troverai i punti B, C e D che sono gli spigoli della riquadratura. Tracciamento delle mediane Per ottenere la divisione in quattro parti uguali 6. con la stessa apertura precedente del compasso, centra il compasso nei punti 1 e 2 e disegna due archi di cerchio che si incontreranno nel punto E; centra ora il compasso nei punti 2 e 3 e disegna due archi di cerchio che si incontreranno nel punto F; centra ora il compasso nei punti 3 e 4 e disegna due archi di cerchio che si incontreranno nel punto G; centra ora il compasso nei punti 4 e 1 e disegna due archi di cerchio che si incontreranno nel punto H; Per evitare di cancellare i punti di incontro puoi forare (leggermente) con la punta del compasso il foglio da disegno in corrispondenza delle lettere riportate. 7. unisci i punti F con H ed E con G ottenendo così gli assi di simmetria del foglio; 8. traccia un segmento che unisca i punti A con B, e poi un altro segmento che unisca B con C, e poi C con D e poi D con A. Otterrai così la riquadratura o cornice del foglio. Cancella ora perfettamente con la gomma tutte le linee di costruzione (diagonali ed archi) e ripassa con la matita (in modo da ottenere linee continue grosse) il rettangolo esterno e gli assi di simmetria. Tavola 1. 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 39 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 In commercio si trovano fogli da disegno già riquadrati, ma è preferibile seguire le indicazioni riportate sopra ed effettuare personalmente le riquadrature desiderate. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 40 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Esercizio 1.Traccia una 2.Traccia una 3.Traccia una 4.Traccia una serie serie serie serie di di di di linee linee linee linee Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 verticali, parallele tra loro e distanti 10 mm. inclinate di 60°, parallele tra loro e distanti 10 mm. inclinate di 45°, parallele tra loro e distanti 10 mm. inclinate di 30°, parallele tra loro e distanti 10 mm. Tavola 4. Esercizio 3 1.Traccia una serie di linee verticali, parallele tra loro e distanti 10 mm. 2.Traccia una serie di linee orizzontali, parallele tra loro e distanti 10 mm. 3.Traccia una serie di linee verticali, parallele tra loro e distanti 10 mm e poi, sullo stesso quadrante, traccia una serie di linee orizzontali, parallele tra loro e distanti 10 mm. 4.Traccia una serie di linee inclinate di 45°, parallele tra loro e che colleghino gli estremi dei segmenti già tracciati nei quadranti precedenti Tavola 5. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 43 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Esercizio 4 Su foglio da disegno riquadrati, riproduci i riquadri di questa pagina distanziando tra loro le linee di 5 mm. (nell’esempio 2 e 6 di 10 mm). Ricordati si usare sempre due squadre, così come è stato spiegato in precedenza. Tavola 6 e Tavola 7 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 44 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Uso del compasso Riporto di seguito alcuni disegni per acquisire pratica nell’uso del compasso e del balaustrino. Per regolare l’apertura del compasso si può utilizzare il retro della squadra così come mostra la figura. Comincia realizzando i disegni su un foglio a quadretti del tuo quaderno di Tecnica. a) Circonferenze concentriche Traccia un segmento AB lungo 12 cm e dividilo in quattro parti uguali (ogni parte è lunga dunque 3 cm) individuando così i punti 2, 1 e 3. Centra il compasso nei punti 2 e 3 con apertura 2A ottenendo così due circonferenze che si incontrano in 1. Adesso traccia, sempre centrando in 2 e 3, circonferenze concentriche, diminuendo di 1 cm alla volta l’apertura del compasso. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 45 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 b) Circonferenze concentriche sfasate Traccia un segmento AB lungo 12 cm e dividilo in quattro parti uguali (lunghe 3 cm) individuando così i punti 2, 1 e 3. Centra il compasso nei punti 2 e 3 con apertura 2A ottenendo così due circonferenze che si incontrano in 1. Adesso traccia, centrando in A e B, circonferenze successive, concentriche tra loro, diminuendo di 1 cm alla volta l’apertura del compasso. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 46 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 c) Circonferenze a “molla” Traccia un segmento AB lungo 12 cm e dividilo in 2 parti uguali (lunghe 6 cm) individuando così il punto 1. Dividi i due segmenti ottenuti in 2 parti uguali ed otterrai i punti 2 e 3. Procedi fino a dividere il segmento AB in 24 parti uguali , cioè fino ad ottenere i punti 21 e 22. Centra il compasso nel punto 2 con apertura 2A e traccia una circonferenza: questa circonferenza toccherà l’estremo A del segmento AB. Centra ora il compasso nel punto individuato a destra del punto 2 con apertura 2A e traccia una nuova circonferenza. Procedi così fino a giungere a tracciare la circonferenza che ha centro in 3 che toccherà l’estremo B del segmento AB. Realizza ora su foglio riquadrato gli stessi disegni realizzati in precedenza. I disegni della Tavola 8 che segue, si eseguono utilizzando la matita (ben appuntita), la riga ed il compasso e servono ad esercitarti ad un uso appropriato del compasso. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 47 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Compito a casa Su un foglio riquadrato, esegui i seguenti esercizi. 1. Traccia una serie di 5 circonferenze, aventi raggio rispettivamente di 15mm, 20mm, 25mm, 30mm e 40mm. 2. Traccia una serie di circonferenze aventi lo stesso diametro di 30mm ma con i centri allineati e distanti 10mm l’uno dall’altro 3. Traccia una serie di archi concentrici, aventi raggio rispettivamente di 20mm, 25mm, 30mm, 35mm, 40mm ed ampiezza a piacere. Esercizio. L’esercizio che segue integra l’utilizzo di squadre e di compasso. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 48 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Giochi con il compasso Alcuni artisti importanti hanno realizzati disegni creativi con il compasso: il pittore russo Vasilij Kandinskij (1866-1944) è l’autore del Primo studio di alcuni cerchi (1926). Esercizio. Realizza un disegno con l’utilizzo del compasso. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 49 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 2. Uso del goniometro Per acquisire pratica nell’uso del goniometro, disegna le figure proposte su foglio a quadretti. Anche per questi disegni è opportuno provvedere ad appuntire la mina del compasso e quella del balaustrino per ottenere buoni risultati. Angolo di 90° Angolo di 45° (1/2 parte dell’angolo di Angolo di 30° (1/3 parte dell’angolo di 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 50 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno Angolo di 180° anno scolastico 2010/2011 Angolo di 90° (1/2 parte dell’angolo di Angolo di 60° (1/3 parte dell’angolo di Angolo di 45° (1/4 parte dell’angolo di Esercizio : Disegno di angoli e uso del goniometro Angolo acuto di 60° 1. Traccia con un righello un segmento e chiama V un suo estremo. 2. Per rappresentare un angolo acuto, poni il centro del goniometro (la crocetta o il punto o il forellino) sul punto V e fai coincidere la lineetta corrispondente al punto 0° sul segmento. Segna sul foglio un puntino sopra le lineetta corrispondente a 60°. 3. Traccia il secondo segmento unendo il puntino a V. Per evidenziare l’ampiezza dell’angolo puoi colorare il settore circolare compreso tra 0° e 60°. Angolo ottuso di 230° 1. Traccia con un righello un segmento e chiama V un suo estremo. 2. Per rappresentare un angolo ottuso, poni il centro del goniometro (la crocetta o il punto o il forellino) sul punto V e fai coincidere la lineetta corrispondente al punto 0° sul segmento. Segna sul foglio un puntino sopra le lineetta corrispondente a 230°. 4 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 51 I. C. "P. BAFFI" - S. SOFIA D'EPIRO Gli strumenti per il disegno anno scolastico 2010/2011 Traccia quattro angoli diversi, a tuo piacimento, ed effettua la misura della loro ampiezza Disegna un angolo acuto, uno retto ed uno ottuso ed indica la misura della loro ampiezza 4 TECNOLOGIA Prof. Massimo Garofalo 53
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