Dermatite Seborroica
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Dermatite Seborroica
Università degli Studi di Pavia Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche Clinica Dermatologica Fattori di rischio, diagnosi precoce e aspetti genetici Giovanni Borroni Melanoma: dalla diagnosi precoce alla terapia 24 novembre 2012, ASL Pavia Epidemiologia del Melanoma • Incidenza in aumento del 3-8% annuo • Attualmente terzo per incidenza fra tutti i tumori maligni, escluso NMSC • Incidenza 10-40/100.000 persone/anno con variazioni geografiche • Più frequente nei bianchi, dove può colpire vari distretti • Nei neri colpisce ++ mucose, area palmo-plantare, letto ungueale Incidenza in Italia, 2003-2005 Epidemiologia • Rischio di sviluppare melanoma cutaneo nel corso della vita (fra 0 e 74 anni): – 8,4‰ fra i maschi (1 caso ogni 119 uomini) – 8,1‰ fra le femmine (1 caso ogni 123 donne) • Rischio di evoluzione fatale – 1,9‰ fra i maschi – 1,1‰ fra le femmine. • una delle più frequenti cause di morbidità per neoplasia nei giovani adulti (Jemal et al, CA Cancer J Clin 2010). • > 50% dei casi viene diagnosticato entro i 59 anni • La mortalità non è in aumento Incidenza Melanoma in USA • Rischio di essere colpito da melanoma 1935 = 1: 1500 1960 = 1: 600 1980 = 1:150 1992 = 1: 105 1996 = 1: 88 2000 = 1: 75 2010 = 1: 50 • Incidenza annua (2002) USA, 53600 MM invasivi, 34300 MM in situ • Melanoma 5% di tutte le neoplasie maligne nel ♂; 4% nella ♀ • Mortalità attuale per melanoma: 1% delle morti per neoplasie maligne Fattori di rischio per Melanoma 1. Esposizione al sole 2. Familiarità e genetica 3. Fototipo-Reattività della cute al sole 4. Nevi melanocitici 5. Lavoro e status socioeconomico 6. Sesso e fattori ormonali 1. Esposizione al sole (R.G. B. Langley, R. Barnhill, M.C. Mihm Jr., T. Fitzpatrick, A. Sober. Da: Fitzpatrick’s Dermatology in General Medicine, sixth Ed.) Esposizione al sole: precoce, nel primo anno di vita, con possibili scottature esposizioni intermittenti dose cumulativa 1. Esposizione al sole a) L’ estremo cefalico, la sede più cronicamente fotoesposta, non presenta maggior localizzazione del melanoma nei due sessi. Al contrario è la sede più tipica per la localizzazione del Ca squamoso, della cheratosi solare e del basalioma b) Melanoma acrolentiginoso è la forma più frequente nei gruppi etnici pigmentati: 60-70% nei neri; 29-46% negli asiatici. Langley RGB, et al. In: Cutaneous Melanoma, 3rd Ed. Qual Med Publ, 1998, pag. 81, St Louis 1. Esposizione al sole c) Il numero di casi e di mortalità si correla inversamente con la latitudine (“latitude gradient”) Morshovitz M., Modan B.: Role of sun exposure in the etiology of malignant melanoma. Epidemiological inference. J Natl Cancer Inst, 1973; 51: 777. Con l’avvicinarsi all’Equatore, il residente presenta rischio da 3 a 10x superiore, rispetto alla popolazione che sta più a nord, o meglio lontano dall’Equatore. d) Aumento del numero di melanomi è registrato quando si comparano regioni o aree del mondo diversamente distanti dall’Equatore in popolazioni essenzialmente simili, come l’Australia e la Nuova Zelanda; gli Stati Uniti e la Norvegia…” 2. Familiarità e genetica Melanoma Familiare • Presenza di almeno due casi di melanoma in parenti di I grado (5-10%) • Frequente ricorrenza di melanomi primitivi multipli (sincroni o metacroni), che insorgono nel contesto di: – Sindrome del nevo displastico / melanoma multiplo e familiare (“familial atypical mole/ multiple melanoma syndrome”, FAMMM) – Ereditarietà autosomica dominante – Penetranza incompleta – Espressività variabile Mutazioni germinali e Melanoma familiare o Melanomi multipli primitivi • Nel 54% nelle famiglie italiane con 3 o più parenti affetti • Nel 25% delle famiglie italiane con due o più affetti da melanoma: – mutazioni germinali a carico di CDKN2A (cyclindependent kinase inhibitor 2A) • In pazienti italiani con melanomi primitivi multipli, la frequenza di mutazioni di CDKN2A è del 32,6%, e il rischio relativo di essere portatore di una mutazione è di 4,27 volte superiore a quello dei pazienti con melanoma singolo, indipendentemente dalla familiarità. Analisi molecolare – CDKN2A – esoni 1a, 1b, 2, 3a e 3b – sequenze introniche per es. IVS2-105A>G – CDK4 – esone 2 Classificazione fototipo cutaneo secondo Fitzpatrick 3. Fototipo cutaneo “ …alcuni fenotipi (segnatamente chiari; I° e II°) sono associati con un elevato rischio per melanoma…” • Holman CD, Armstrong BK. J Natl Cancer Inst 73: 75, 1984 • Elwood JM et Al. BJM. 288 : 99, 1984 • Cristofolini M et Al. Risk factors for cutaneous malignant melanoma in a Northern Italian Population. Int J Cancer 39: 150, 1987 • Rhodes AR et Al. Risk factors for cutaneous melanoma. A practical method for recognizing predisposed individuals. JAMA 258: 3146, 1987 3. Fototipo cutaneo “ … i fenotipi che si scottano al sole hanno un rischio 2-3 volte maggiore…” “ … i bianchi hanno un rischio 12 volte maggiore dei neri…” “… i rossi e i biondi hanno un rischio doppio o triplo, mentre chi ha gli occhi chiari o azzurri, presenta un rischio 1,5 volte di essere colpito da melanoma” ( Rhodes, JAMA, 1987) Pavia, settembre 2001- settembre 2004 FONTE: Clinica Dermatologica (Ambulatorio Melanoma) Anatomia Patologica (esame istologico) N° totale pz N° pz con melanoma (% n° tot. pz ) 139 Fototipo I 2 ( 1,43% ) Fototipo II 49 ( 35,25% ) Fototipo III 74 ( 53,23% ) Fototipo IV 14 ( 10,07% ) VALUTAZIONE CARATTERI FENOTIPICI DI 139 M CARATTERISTICHE FENOTIPICHE COLORE CAPELLI N ° PZ con melanoma (% TOT. PZ con melanoma) Rossastro: 2 (1,43%) Biondo: 12 (8,63%) Castano: 47 (33,81%) Bruno: 63 (45,32%) Nero: 13 (9,35%) COLORE OCCHI Azzurro-Blu: 30 (21,58%) Verde: 24 (17,26%) Castano: 35 (25,17%) Marrone-nero: 50 (35,97%) COLORE PELLE Lattea: 2 (1,43%) Fototipo II (si arrossa e si pigmenta poco): 49 (35,25%) Fototipo III (si arrossa e poi si pigmenta): 74 (53,23%) Olivastra: 14 (10,07%) FONTE: AMBULATORIO ALLERGOLOGICO N° pz (%) N° pz con nevi multipli Fototipo I 0 0 Fototipo II 18 (28,57%) 10 (55,55%) Fototipo III 37 (58,73%) 25 (67,56%) Fototipo IV 8 (12,69%) 0 N° totale pz 63 35 Intervallo di confidenza per la variabile fototipi melanoma vs. allergologia 80 70 60 50 40 30 20 10 0 pz allerg fototipo I pz allerg fototipoII pz allerg fototipo III pz allerg fototipo IV Non variazione incidenza MM nei singoli fototipi, ma correlazione con fototipo prevalente nella popolazione generale Un errato indirizzo della prevenzione verso l’esclusiva popolazione “chiara”, tradizionalmente riferita come quella a maggior rischio, può avere conseguenze considerevoli sulla popolazione di fenotipo più frequente nella nostra area (fototipo IIIIV) e potrebbe quindi indurre gli individui di fototipo III e anche IV ad una minore prevenzione, soprattutto nei confronti della fotoesposizione intermittente Studio dello spessore del Melanoma, in relazione all’incremento numerico del MM • 199 casi di melanoma sottoposti a intervento di asportazione chirurgica fra gennaio 2002 e giugno 2005, Clinica Dermatologica Pavia • 104 ♂ e 95 ♀ • 165 < 1 mm e 34 > 1 mm • 72 in regime ambulatoriale, 114 in DH e 13 durante ricovero ordinario • Tutte gli interventi sono stati eseguiti in anestesia locale Spessore del melanoma 45 40 4 7 35 9 30 12 25 20 15 10 3 3 0 7 9 8 4 7 6 26 20 9 11 5 6 14 14 16 II sem 03 I sem 04 II sem 04 4 I sem 02 II sem 02 in situ I sem 03 ≤1 mm I sem 05 >1 mm Il NM (spessore >2mm) ha mantenuto una prevalenza costante dal 2002 al 2005 (circa 8%) Melanoma >2mm • Leggero decremento negli ultimi anni nel sesso femminile • Aumento costante nel sesso maschile con localizzazione al tronco e in una fascia di età tra i 50-60 anni Studio degli aspetti epidemiologici, clinici ed anatomopatologici del Melanoma Nodulare Cutaneo: un problema oncodermatologico che necessita di una nuova strategia. Tasi di Laurea di Bertoldo F., 2009 Rischio di Melanoma e Nevi congeniti • rischio proporzionale alla superficie del nevo congenito (Marghoob AA, et al. Arch Dermatol, 1996; 132:170) • rischio per nevi ≥ 5% superficie corporea del bambino (Swerdlow AJ, et al. Br Med J, 1986; 292:155) • Rischio cumulativo a 5 anni2.3-5.7% (Bittencourt FW, et al. Pediatrics, 2000; 106:736) (Egan CL, et al. J Am Acad Dermatol, 1998; 39:923) • Rischio cumulativo per la durata di vita 6.3% (Lorentzen M, et al. Danimarca, 1915-1973. Scand J Plast Reconstr Surg, 1977;11:163) • 50% melanoma su nevo congenito gigante diagnosticato fra 3 e 5 aa di vita Rischio di melanoma e numero di nevi • Meno del 50% dei melanoma si associa a un nevo pre-esistente • Importanza del numero dei nevi >50, indipendentemente dalla tipologia • Nevi >50 + anamnesi familiare di melanoma: ↑↑ Rischio Varianti clinico-patologiche del melanoma 1. Lentigo maligna melanoma (LMM) 2. Melanoma a diffusione superficiale (SSM) 3. Melanoma nodulare (NM) 4. Melanoma acrolentigginoso (ALM) 5. Melanoma delle Mucose orali, genitali e oculari www.derm101.com Lentigo maligna melanoma • 5% di tutti i melanomi • Quasi esclusivamente sedi fotoesposte, ++ naso e guance (possibili dorso mani e gambe) • >40 aa (mediana 65 aa) • Chiazza irregolarmente pigmentata di dimensioni variabili, talvolta molto grande, atipica, con aree di regressione • Raramente amelanotico • Generalmente non insorge su lesioni neviche preesistenti • Evoluzione verso forma invasiva con comparsa di aree palpabili Melanoma a diffusione superficiale • • • • 70% di tutti i melanomi ++ dorso per uomini, gambe per donne 40-50 aa Macula o sottile placca intensamente pigmentata, a margini irregolari e focalmente mal definiti, talvolta insorta su lesione pre-esistente • Possibili variazioni nella pigmentazione, con focali aree di regressione • Evoluzione aspetto laccato Melanoma nodulare • • • • 15% di tutti i melanomi Sedi preferenziali: tronco, testa, collo Quinta-sesta decade di vita, mediana 53 aa Possibile insorgenza sia da cute sana che da nevo pre-esistente • Papula/nodulo singolo, di colore uniforme nerobluasto o rosso/bluastro, o rosa/rosso (variante amelanotica) • Talvolta aspetto polipoide • Rapida evoluzione Melanoma acro-lentiginoso • 2-8% dei melanomi nei bianchi, 60-72% nei neri, 29-46% nei gialli • ++ regione plantare, ma anche palmare e letto ungueale (++ alluce o pollice) • Pazienti anziani, età mediana 65 aa • Lesione piana irregolarmente pigmentata bruna o nerastra, con margini irregolari, e frequente presenza di aree palpabili focali • Possibile variante amelanotica, di colore roseo Melanoma mucoso • Interessa principalmente le mucose della testa e del collo, ma possibile interessamento mucosa vulvare o anorettale • Diagnosi tardiva per scarsa visibilità primi segni sanguinamento o presenza di massa Macula melanotica del labbro Macula melanotica del palato Melanoma Dermoscopy of SSM • Dermoscopy revealed a multi-component pattern, • asymmetry, • and multiple colours (tan, dark brown, black, blue gray, white). • Other signs were an atypical reticular pattern (irregular holes and thick lines) with a • sharp demarcation, • a blue-white veil • and atypical vessels (irregular linear vessels), • a central ulceration (crust). • Dots were irregularly distributed. Dermoscopy of LMM • Dermoscopy revealed slate-gray dots disposed in an annular-granular pattern in favor of a lentigo maligna melanoma Dermoscopy of LMM • Dermoscopy revealed an annular-granular pattern • with slate-gray dots, • rhomboidal structures • and a homogenous area (white circle). A punch biopsy was performed on the darkest area and pathology revealed a lentigo maligna melanoma, Breslow thickness 1.6 mm. Dermoscopy Acral Melanoma • Melanoma on the palms and soles have a distinct pigment network called parallel ridge pattern. The ridges are centered by white dots which are the openings of eccrine sweat ducts. • In our case, in certain areas parallel ridge pattern had disappeared and was replaced by uniform diffuse brown pigmentation (in which white dots are visible). Melanoma: che fare? 1. 2. 3. 4. 5. Diagnosi clinica Diagnosi dermatoscopica Escissione chirurgica Valutazione istologica diagnosi Eventuale allargamento dell’escissione chirurgica 6. Eventuale biopsia del linfonodo sentinella + stadiazione del paziente Diagnosi precoce • Melanoma: tipicamente chemio- e radioresistente • Farmaci a bersaglio molecolare ancora non chiaro sulla sopravvivenza globale. Melanoma multiplo e familiare: gestione dei pazienti • The latest guidelines for the management of CM patients (Garbe C et al, Eur J Cancer 2010; Bichakjian CK et al, J Am Acad Dermatol 2011) indicated that staging by imaging techniques (i.e., ultrasonography, X-ray, CTscan, PET scan) should be essentially guided by the physician's assessement, based on careful physical examination and presence of relavant symptoms in each patient. This approach derives from the frequent occurrence of false-positive findings upon imagingbased examinations and in part from increased dose of ionizing radiation associated with repeated tests. In addition, clinical and instrumental follow-up of CM patients is ususally recommended for the first 5-10 years from diagnosis, becasue the majority of all metastases occur during this time period. • Based on the assumption that at least some melanoma patients have a genetically determined risk of developing second non-melanoma malignancies, we envision to plan specific followup strategies for selected high-risk patients, independent of the clinico-pathologcal stage of their primary CM, but based on their individual genotype. Following this principle, routine blood tests and imaging studies could be indicated based on the evidence of a genetically determined risk of second cancer. In addition, follow-up for the early detection of additional cancers should encompass all the patient's lifespan in germline mutation carriers. Diagnosi precoce • La prevenzione primaria e secondaria rimangono gli strumenti più efficaci per migliorare la sopravvivenza dei pazienti e ridurre morbidità e mortalità. • La recente approvazione di farmaci a bersaglio molecolare promette risultati incoraggianti • L’identificazione di individui ad alto rischio per lo sviluppo di melanoma è una strategia cruciale nella prevenzione primaria e secondaria
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