Carmen l`«Elettra» al Blu Note - Azienda Sanitaria Regionale del
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Carmen l`«Elettra» al Blu Note - Azienda Sanitaria Regionale del
QUOTIDIANO INDIPENDENTE Ed. MO Giovedì 4 Marzo 2010 S. Casimiro Anno LXVII- Numero 62 M OLISE Direttore Responsabile: Angelo Perfetti - Reg. Trib. di Isernia n. 131/07 del 22/11/2007 - Società Editrice: Molise Informazione S.r.l., Roma, via Claudio Monteverdi, 16 - Stampa: Litosud S.r.l. Roma, via Carlo Pesenti, 130 - Resp. tratt. dati: Angelo Perfetti - Redaz. IS: loc. Nunziatella (86170) - Tel. 0865/414367 - Redaz. CB: corso V. Emanuele, 11 (86100) - Tel. 0874/412278 $ 1,00 e-mail: [email protected] Fax: 0865/410521 - 0874/418412 Il provvedimento riguarda l’ex manager dell’Asrem Verrecchia, il funzionario Montanaro e un altro molisano Black Hole, tre prosciolti Larino Erano indagati nell’inchiesta sulla malasanità in Basso Molise n Black Hole: il Gup del Tribunale di Larino proscioglie con formula piena l'ex manager dell'Asrem Basso Molise Mario Verrecchia dalle accuse contestate dalla Procura di Larino: falso ideologico coinvolto nell'indagine sulla sanità in Molise. Non luogo a procedere per "insussistenza del fatto" anche l'altro funzionario dell' azienda sanitaria, Carmen Montanaro, ed una terza persona. La posizione della quarta indagata, invece, non è stata valutata nel corso dell'udienza svoltasi ieri. ‘ a pagina 7 Carmen l’«Elettra» al Blu Note Termoli Salvata dalla «morte apparente» di Antonella Salvatore ‘ a pagina 7 ‘ ILTEMPO Montenero - Larino - Campomarino Giovedì 4 Marzo 2010 7 La decisione è stata presa dopo alcune ore di camera di consiglio. Parte dell’indagine trasferita a Bari Black Hole, smontato il castello accusatorio Larino Prosciolto Mario Verrecchia. Non luogo a procedere per Carmen Montanaro n LARINO Inchiesta «Black Hole»: il Gup del Tribunale di Larino proscioglie con formula piena l'ex manager dell'Asrem Basso Molise Mario Verrecchia dalle accuse contestate dalla Procura di Larino: falso ideologico coinvolto nell'indagine sulla sanità in Molise. La decisione è stata ufficializzata nel primo pomeriggio di ieri dai giudici a conclusione di alcune ore di camera di consiglio. Non luogo a procedere per «insussistenza del fatto» anche l'altro funzionario dell'azienda sanitaria coinvolto nella stessa inchiesta «Black-Hole», Carmen Montanaro, difesa dall'avvocato Antonio De Michele ed una terza persona. La posizione della quarta indagata, invece, non è stata valutata nel corso dell'udienza svoltasi ieri ma sarà oggetto di un'altra seduta preliminare entro breve tempo. L'udienza è durata qualche ora ed ha calamitato le attenzioni generali dei presenti per l'intera mattinata. Il proscioglimento dei tre indagati tra cui l'allora direttore generale dell'Asrem della costa molisana ha soddisfatto i difensori: gli avvocati Antonio De Michele, Egidio Iannucci e Castaldi di Napoli. Il penalista termolese, a conclusione dell'udienza di ieri, a «caldo» ha sottolineato l'importanza di tale decisione per gli indagati ed anche per l'intero procedimento giudiziario. INFO Sentenza Dunque il primo «round» giudiziario della mega indagine che coinvolse nel 2006 politici, amministratori, sindaci, medici, professionisti locali, imprenditori ed informatori farmaceutici si è concluso con un proscioglimento pieno degli indagati «Vorrei far rilevare come il castello accusatorio proposto per l'inchiesta Black Hole ogni qualvolta perviene al vaglio di un giudice evidenzia delle crepe - ha dichiarato De Michele - Ciò è successo sia in occasione del Riesame che del vaglio della Suprema Corte di Cassazione ed infine in occasione dell' udienza preliminare del 30 novembre 2009 quando il gup ritenne l'incompetenza dei giudici di Larino e quindi anche della Procura frentana trasmettendo gli atti alla Procura di Bari». Dunque il primo «round» giudiziario della mega indagine che coinvolte nel 2006 politici, amministratori, sindaci, medici, professionisti locali, imprenditori ed informatori farmaceutici si è concluso con un proscioglimento pieno degli indagati. Gli altri 100 indagati sono stati trasferiti, per competenza, agli inquirenti pugliesi che ora dovranno riprendere le fila dell'intero primo e secondo capitolo e decidere il «da farsi». Nel frattempo, come ampiamente detto, ieri si è conclusa la prima a fase a Larino. Una sentenza di proscioglimento con formula piena per Verrecchia e di «insussistenza dei fatti» anche per l’altro funzionario che ha dunque, pre adesso, soddisfatto i legali dei coinvolti nella vicenda. Una donna della provincia di Isernia affetta da rara patologia è stata salvata al reparto di cardiologia dell’ospedale San Timoteo Antonella Salvatore n TERMOLI Affetta da una rara patologia che le determinava uno stato di morte apparente, viene salvata dall'equipe cardiologica del San Timoteo di Termoli che le diagnostica la malattia e la guarisce con l'impianto di un pace-maker particolare. Protagonista dell'episodio, una donna di 55 anni residente in provincia di Isernia. La cinquantacinquenne, apparentemente sana, dall’età di 18 anni soffriva di gravi disturbi che ne determinavano uno stato di morte apparente. Una patologia piuttosto rara e difficile da diagnosticare scoperta nei giorni scorsi dai medici del reparto cardiologico dell' ospedale di Termoli. La malata prima di approdare nel nosocomio adriatico aveva girato diversi ospedali senza che nessuno fosse mai riuscito ad individuare le cause della malattia. «Tutti gli accertamenti davano un esito negativo tant’è che si pensava soffrisse di disturbi di tipo neurologico e le cure andavano in questa direzione - ha fatto sapere il primario di Cardiologia Emilio Ospedale La donna adesso gode di ottima salute Musacchio in una nota Una volta cadde improvvisamente per terra rompendosi un piede. Negli ultimi mesi la situazione è andata peggiorando. In questi casi avviene una paralisi del cuore. Si ferma il sistema cardiovascolare nonostante tutti i parametri degli esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile da diagnosticare anche ad un dettagliato esame medi- I disturbi L’intervento Provocavano É stato effettuato una sorta dal primario di morte apparente Emilio Musacchio co post-mortem». La donna da qualche giorno era ricoverata nell’uoc di Cardiologia sotto stretta osservazione quando è stata colta da un altro «attacco». A questo punto è intervenuto il primario Musacchio che ha provveduto ad impiantare nella paziente un particolare tipo di pace-maker. La donna adesso è perfettamente guarita e gode di ottima salute. CRO:BLACK HOLE 2010-03-03 16:30 BLACK HOLE: EX MANAGER ASREM PROSCIOLTO DAVANTI GUP LARINO LARINO (CAMPOBASSO) (ANSA) - LARINO (CAMPOBASSO), 3 MAR - Il Gup del Tribunale di Larino ha prosciolto con formula piena l'ex manager dell'Asrem di Termoli-Larino Mario Verrecchia dalle accuse contestate dalla Procura di Larino: falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta "Black Hole" sulla sanità in Molise. La decisione è stata ufficializzata nel primo pomeriggio, a conclusione di alcune ore di camera di consiglio. Assolto "perché il fatto non sussiste" anche l'altro funzionario dell'azienda sanitaria e una terza persona. La posizione della quarta persona indagata, invece, non è stata valutata oggi, ma sarà oggetto di un'altra udienza preliminare. Soddisfatto il difensore di Verrecchia, il penalista di Termoli (Campobasso) Antonio De Michele. Si è conclusa così l'udienza preliminare sul troncone dell'indagine sulla sanità rimasto di competenza del Tribunale molisano. Gli altri 100 indagati sono stati trasferiti, per competenza, al Tribunale di Bari. (ANSA). YM8-SAS/RST S43 S44 QBKX 6 NUOVO oggi MOLISE Giovedì 4 Marzo 2010 CAMPOBASSO All’università Cattolica Marzo, il mese per la medicina del dolore PRESSO il Poliambulatorio dell’Università Cattolica di Campobasso, oggi, a partire dalle 14, si svolgerà la prima seduta dell’ambulatorio gratuito di Medicina del Dolore. Una iniziativa promossa dal Dipartimento di Anestesia, Terapia Intensiva e Medicina del Dolore. Non è necessario prenotare, è sufficiente recarsi direttamente all’ambulatorio. Per informazioni è possibile chiamare il numero 0874.312.300. Ci saranno altre tre sedute giovedì 11, 18 e 25 marzo. Anche quest’anno l’Università Cattolica di Campobasso propone, in occasione del mese della Donna, per tutto il mese di marzo, l’Ambulatorio di Medicina del Dolore aperto alle donne del territorio e dei loro bisogni. Tutte le donne potranno richiedere un consulto di tipo algologico per situazioni sia di dolore di recente insorgenza che di tipo cronico. Si porrà particolare attenzione a tutte quelle situazioni di dolore cronico che riguardano prettamente la sfera ginecologica, quali condizioni di endometriosi, dolori perimestruali, dolori pelvici cronici, le condizioni algiche di pertinenza osteoarticolare, di origine post-menopausale e reumatologica: l’osteoporosi, l’artite reumatoide e le sindromi fibromialgiche. Infine si aprirà una ’finestra’ sulla cefalea che tanto spesso accompagna la vita della donna, ma che può ricevere una risposta terapeutica adeguata, appunto con un sorriso ed un ramo di mimosa in mano. NUOVO oggi MOLISE Giovedì 4 Marzo 2010 AGNONE-ALTO MOLISE 15 IN PRIMO PIANO Agnone - Il presidente Lommano non esclude azioni eclatanti di protesta in caso di tagli AGNONE - A combattere la battaglia per salvare l’ospedale di Agnone dalla mannaia dei tagli annunccati anche la Lega Sannita. Tuona il presidente Lorenzo Lommano: «Difenderemo con i denti il ’San Francesco Caracciolo’». Si allarga il fronte di chi si oppone alla soppressione o comunque al forte ridimensionamento del nosocomio cittadino. Su Facebook la discussione impazza, e si lanciano proposte, anche eclatanti, come uno sciopero della fame da iniziare quanto prima. E ora le adesioni arrivano anche dalla società, dalla politica. La Lega Sannita, per bocca del presidente Lommano, si dice pronta a tutto. «Siamo certi che il presidente della Giunta regionale Iorio è consapevole che l’ospedale di Agnone, così come quelli di Venafro e di Larino, è parte integrante della storia, dei costumi e della cultura molisana e quindi si adopererà con slancio perché queste strutture ospedaliere non vengano soppresse». Se invece, come pare ormai inevitabile, questi centri sanitari periferici dovessero essere «cancellati dal panorama regionale, continua il presidente Lommano, forzando un po’ «Siamo pronti a lottare» Lega sannita in trincea Il movimento si schiera a difesa dell’ospedale «Saremo sempre in prima linea per difendere il diritto alla salute dei cittadini» Il presidente Lorenzo Lommano I commenti su Facebook E Cacciavillani: «Stop al clientelismo» Oggi l’incontro con il personale Caracciolo, «Salviamo la struttura il parere ma basta sprechi» Il sindaco di Poggio Sannita prende posizione di chi ci lavora AGNONE - Tra i sindaci pronti a battersi, in tutte le sedi, per difendere l’ospedale, anche Tonino Palomba, primo cittadino di Poggio Sannita. In un commento su Facebook, il sindaco scrive: «Giovedì 18 febbraio all’ospedale ’Caracciolo’ di Agnone è nato mio figlio Karol. Io e mia moglie Iwona desideriamo condividere la profonda gratitudine che, in un momento fondamentale e prezioso della nostra vita, abbiamo voluto esprimere ai primari, al personale medico e a tutti gli operatori dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria, non solo per la professionalità e la competenza, ma per la cura e la gentilezza con cui sono stati assistiti Iwona ed il piccolo Karol. Una gioia arricchita dalla possibilità di averla vissuta nella nostra terra. Lunga vita all’ospedale di Agnone, lunga vita a tutti noi che ci battiamo per difenderne la sopravvivenza. Ma, se mi è concesso, dico anche stop a sprechi, nepotismi, speculazioni e facile demagogia intorno al nostro ospedale». Un altro esponente politico che ha lasciato commenti su Facebook è Maurizio Cacciavillani, consigliere comunale di minoranza ad Agnone: «Io credo che non bisogna condurre una battaglia di retroguardia per salvare l’ospedale di Agnone. E’ ne- AGNONE - Il gruppo consiliare Nuovo Sogno Agnonese incontra il personale medico, paramedico ed amministrativo del ’Caracciolo’ per discutere del futuro dell’ospedale di Agnone. L’appuntamento è per oggi pomeriggio, dalle ore 17, presso la sala dei Filippini. L’incontro è propedeutico alla formulazione di «una proposta seria da sottoporre all’attenzione del commissario e del sub commissario». Il sindaco Palomba cessario avanzare una proposta concreta nell’ottica di una riorganizzazione complessiva della sanità molisana. Se Agnone e l’Alto Molise continueranno a spopolarsi non sarà più giustificabile una struttura come quella attuale. Quindi non dobbiamo solo alzare barricate contro la chiusura dell’ospedale, ma cercare soluzioni di sviluppo per Agnone a 360 gradi. Solo così lo salveremo. Forse un primo passo in questa direzione dovrebbe farlo proprio la politica smettendo di accontentare i singoli con il solito clientelismo e iniziando a progettare ad alto livello». Francesco Bottone la mano - si creerebbero gravissime e strumentali sommosse di popolo che farebbero solo danni ai cittadini. Non è la prima volta che ci battiamo per salvaguardare e difendere il diritto alla salute, per difendere quello che è dei molisani e che per nessuna ragione può essere loro tolto, perché ai molisani puoi togliere tutto, ma non gli ospedali. Noi della Lega Sannita saremo in prima linea ad Agnone per difendere l’ospedale. Siamo disposti anche a fare le barricate». tive al traffico e agli inci- Rinviata l’udienza per l’ultimo indagato della tranche di Larino Black Hole non luogo a procedere per tre posizioni SI è tenuta ieri mattina nei locali del tribunale di Larino l’udienza per le posizioni della complessa inchiesta Black Hole che erano state stralciate dall’impianto accusatorio portante. Sotto la lente sono finite le posizioni di Filomena Iurescia che ha dovuto rispondere per le false dichiarazioni rese al Pm in merito all’aggressione dell’ex primario di ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli. In questo caso la sentenza del gup Aldo Aceto è stata rinviata al 17 marzo perché l’avvocato Luigi Greco ha fatto notare che, ancora una volta, mancavano i documenti che attestassero il reato contestato. Per quanto riguarda invece le posizioni di Antonio Lepore, Mario Verrecchia e Carmen Montanaro invece c’è stato il non luogo a procedere. La decisione del giudice Aldo Aceto è arrivata dopo un’ora di discussioni in aula. Accolte in toto le posizioni degli avvocati Egidio Iannucci e Antonio De Michele. Sotto la lente d’ingrandimento la concessione di un certificato di invalidità oculare concesso dal medico larinese. Insieme a questa anche la posizione dell’ex dirigente della Asl 4 Basso Molise che avrebbe usufruito di un certificato non veritiero sull’uso della cintura di sicurezza in automobile. In questo caso gli avvocati De Michele e Iannucci hanno chiesto il non luogo a procedere in base ad alcune prove documentali mostrate in aula che attestavano l’effettività delle patologie riscontrate nei soggetti che avrebbero usufruito dei presunti falsi certificati. Si chiude in questo modo la parte bassomolisana di Black Hole. Resta in piedi l’impianto accusatorio portante che riguarda il resto delle posizioni individuate dagli inquirenti nel corso degli anni di indagine. Posizioni che sono state riunificate in un unico procedimento al vaglio dei magistrati di Bari. Mic. Bev. NUOVO oggi MOLISE Giovedì 4 Marzo 2010 TERMOLI-LITORALE 22 La patologia la portava a perdere improvvisamente i sensi tanto da sembrare deceduta IL FATTO DEL GIORNO L’équipe di Cardiologia diretta dal professor Emilio Musacchio le ha impiantato un pace-maker Quasi 40 anni di ’morte apparente’ UNA rara patologia che la portava ad avere stati di morte apparente. Una patologia che si è sviluppata da quando lei aveva 18 Emilio Musacchio Una donna 55enne della provincia di Isernia salvata al San Timoteo anni. Tutto per quasi 40 anni quando, 55enne, è stata salvata dal reparto di Cardiologia del San Timoteo di Termoli diretto dal professor Emilio Musacchio. La donna, originaria della provincia di Isernia, dall’età di 18 anni soffriva di gravi disturbi che improvvisamente la portavano ad uno stato di morte apparente. Una patologia piuttosto rara e difficile da diagnosticare. La 55enne ha girato diversi ospedali senza che nessuno fosse mai riuscito ad individuare le cause del suo male, anche perché il cuore, esaminato a fondo in tutti i suoi aspetti, ogni volta risultava sempre sano e senza alcun problema. Accertamenti, quindi, inutili che hanno portato i medici a pensare che, in realtà, la donna soffrisse di disturbi neurologici e a trovare cure che si indirizzassero in questo senso. Una situazione che negli ultimi mesi era andata peggiorando tanto che una volta la donna cadde per terra rompendosi un piede. «In questi casi - afferma il professor Emilio Musacchio - avviene una paralisi del cuore. Si ferma il sistema cardiovascolare nonostante tutti i parametri degli esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile da diagnosticare anche ad un dettagliato esame medico post-mortem». La donna, a quel punto, ha deciso di farsi ricoverare presso l’Uoc di Cardiologia dell’ospedale San Timoteo in cura proprio dal professor Musacchio che l’ha tenuta sotto stretto controllo. Improvvisamente nella giornata di lunedì la 55enne ha avuto un malore e, a detta del personale medico e infermieristico, sembrava morta. Musacchio è immediatamente intervenuto e, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici, è riuscito ad individuare la patologia ed immediatamente ha prov- veduto ad impiantare nella paziente un particolare tipo di pace-maker. Un intervento che è riuscito a salvare la vita alla donna che, dopo tanti anni, ha eliminato i suoi gravi problemi e adesso gode di ottima salute. Michela Bevilacqua NUOVO oggi MOLISE Giovedì 4 Marzo 2010 LARINO-CASACALENDA Larino - Difesa dell’ospedale, bagarre in consiglio comunale Vietri, dibattito acceso L’aula affronta con toni forti la discussione La minoranza si spacca al momento del voto LARINO - Si è svolto lo scorso martedì il consiglio comunale avente all’ordine del giorno un unico punto: situazione dell’ospedale Vietri di Larino. Assise caratterizzata da toni accesi e continui scambi di accuse tra maggioranza e opposizione, conclusasi con un esito del tutto inaspettato: al momento della votazione finale del documento a difesa dell’ospedale Vietri, elaborato e approvato lo scorso 8 Febbraio all’unanimità in commissione sanità, la componente di minoranza si è spaccata in due tronconi esprimendo tre voti contrari: Di Lena, Di Bello, Puchetti, e due favorevoli Cataffo e Pizzi. Un risultato che evidenzia nel complesso la debolezza e la mancanza di solidità dell’opposizione su questioni, come la sanità, di interesse fondamentale per la comunità. Per quanto riguarda i contenuti oggetto del documento, diverse sono le proposte mirate al rilancio del nosocomio frentano: medicina generale filo conduttore della strategia di rilancio e sviluppo del ruolo dell’ospedale Vietri; valorizzazione del reparto di oculistica quale polo d’eccellenza regionale; implementazione delle unità operative di lungodegenza e riabilitazione; potenziamento della chirurgia generale; attivazione di almeno due posti letto di terapia intensiva; completamento del centro di ossigenoterapia iperbarica e piena operatività dello stesso; attivazione di un centro di neuropsichiatria infantile e di riabilitazione dell’età evolutiva; completamento dell’Hospice; reintegrazione dell’area materno infantile e valorizzazione del laboratorio analisi. Alcune valutazioni sono state espresse dal Sindaco Giardino e dall’assessore alla sanità Quici in merito al ruolo che l’ospedale di Larino potrebbe svolgere nell’ottica di una futura integrazione delle pro- prie funzionalità con quelle offerte dall’Università di Medicina, attraverso una cooperazione che miri a portare la ricerca sul territorio sfruttando i reparti d’eccellenza presenti all’interno del nosocomio frentano: su tutti l’oculistica. Ampia discussione è stata riservata alla questione del laboratorio di biologia molecolare del Vietri; a tal proposito, l’assessore Quici si è detto sicuro del fatto che il laboratorio non sarà smantellato. "A breve - ha affermato - sarà presentata la proposta elaborata dalla commissione nominata ad hoc e costituita dai tre direttori dei laboratori regionali che avrà l’obiettivo di realizzare una maggiore interconnessione tra le unità eliminando le spese inutili". DV 25 Form Email Mittente* Email Destinatario* Invia lascia un commento • invia ad un amico • Ieri, 14:58 • Termoli • Cronaca stampa Black Hole, tre proscioglimenti ed un rinvio Verrecchia con il suo legale Iannucci Si dividono ancora la posizioni relative al fascicolo di Black Hole rimasto a Larino. Per l'episodio di false dichiarazioni rese al pm da Filomena Iurescia in merito all'aggressione dell'ex primario di ginecologia dell'ospedale San Timoteo di Termoli la sentenza del gup Aldo Aceto è stata rinviata al 17 marzo. Questo perché l'avvocato Luigi Greco ha fatto notare che, ancora una volta, mancavano i documenti che attestassero il reato contestato. Per quanto riguarda invece le posizioni di Antonio Lepore, Mario Verrecchia e Carmen Montanaro invece c'è stato il non luogo a procedere. La decisione del giudice Aldo Aceto è arrivata alle 14.40 in punto. Dopo un'ora di discussioni in aula. Accolte in toto le posizioni degli avvocati Egidio Iannucci e Antonio De Michele. Sotto la lente d'ingrandimento la concessione di un certificato di invalidità oculare concesso dal medico larinese. Insieme a questa anche la posizione dell'ex dirigente della Asl 4 Basso Molise che avrebbe usufruito di un certificato non veritiero sull'uso della cintura di sicurezza in automobile. In questo caso gli avvocati Antonio De Michele ed Egidio Iannucci hanno chiesto il non luogo a procedere. Lo hanno fatto in base ad alcune prove documentali mostrate in aula che attestassero l'effettività delle patologie riscontrate nei soggetti che avrebbero usufruito dei presunti falsi certificati. La parte larinese di Black Hole svanisce come una bolla di sapone. Ora bisogna attendere cosa diranno i giudici baresi per l'inchiesta principale. I documenti non sono ancora stati inviati dai giudici di Larino. Smontate le accuse della procura di Larino. torna indietro Soffre per quasi 40 anni di morte apparente, salvata al San Timoteo Una donna di 55 anni di origini isernine è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico dal professor Emilio Musacchio e dalla sua equipe per curare un raro caso di "morte apparente". Per quasi 40 anni la donna ha sofferto di continui disturbi che la portavano a perdere conoscenza con tanto di arresto del sistema cardiovascolare. Ora le è stato impiantato un particolare tipo di pace-maker. Da quasi 40 anni soffriva di una malattia apparentemente incredibile. Sveniva, improvvisamente, dando l’impressione di essere morta, tanto che il sistema cardiovascolare si fermava per alcuni secondi. Solo ora, grazie a un intervento compiuto nel reparto di cardiologia del San Timoteo, la vita di questa isernina di 55 anni tornerà ad essere normale. Si tratta dello straordinario caso di morte apparente curato nei giorni scorsi al San Timoteo dal professor Emilio Musacchio. La paziente, una donna di 55 anni della provincia di Isernia, era affetta da una rara patologia. La donna, Il professor Emilio Musacchio apparentemente sana, dall’età di 18 anni soffriva di gravi disturbi che improvvisamente la portavano ad uno stato di morte apparente. «Una patologia piuttosto rara e difficile da diagnosticare – spiegano i medici del nosocomio termolese - La cinquantacinquenne ha girato diversi ospedali senza che nessuno fosse mai riuscito ad individuare le cause del suo male, anche perché il cuore, esaminato a fondo in tutti i suoi aspetti, ogni volta risultava sempre sano e senza alcun problema». Tanto che, per anni, si è pensato ad un disturbo al cervello anziché al cuore. «Tutti gli accertamenti – continuano i medici - davano un esito negativo tant’è che si pensava soffrisse di disturbi di tipo neurologico e le cure andavano in questa direzione. Una volta – raccontano - cadde improvvisamente per terra rompendosi un piede. Negli ultimi mesi la situazione è andata peggiorando. Il professor Musacchio ha quindi deciso di ricoverare la donna nell’U.O.C. di Cardiologia dell’ospedale San Timoteo e di tenerla sotto stretta osservazione. «In questi casi – afferma il professor Musacchio – avviene una paralisi del cuore. Si ferma il sistema cardiovascolare nonostante tutti i parametri degli esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile da diagnosticare anche ad un dettagliato esame medico post-mortem». La svolta si è avuta solo qualche giorno fa. «Improvvisamente nella giornata di lunedì la 55enne ha avuto un malore e, a detta del personale medico e infermieristico, sembrava morta. E’ immediatamente intervenuto il professor Musacchio che, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici è riuscito ad individuare la patologia ed immediatamente ha provveduto ad impiantare nella paziente un particolare tipo di pacemaker. Un intervento che è valso a salvare la vita alla donna che, dopo tanti anni, ha eliminato i suoi gravi problemi e adesso gode di ottima salute». Quotidiano d’informazione del Molise Con LA STAMPA nelle province di Campobasso, Isernia e in alcuni centri dell’Abruzzo Anno XI N° 62 - Euro 1,00 Direttore responsabile Fausto Siconolfi Giovedì 4 febbraio 2010 Larino Sensazionale Black Hole, prosciolto il manager Verrecchia Caso di morte apparente, donna salvata al San Timoteo Insieme ad altri due Operata da Musacchio servizio a pagina 26 servizio a pagina 13 Giovedì 4 marzo 2010 Agnone - Alto Molise 11 Nel pomeriggio l’incontro organizzato dal gruppo consiliare “Nuovo Sogno Agnonese” Mobilitazione per l’ospedale Lommano della Lega Sannita: “Difenderemo il Caracciolo con i denti” VITTORIO LABANCA AGNONE. Oggi pomeriggio alle 17.00 presso il palazzo dei Filippini l'incontro promosso dal gruppo consiliare "Nuovo Sogno Agnonese" con il personale medico e paramedico e quello amministrativo sul tema "Quale futuro per l'ospedale di Agnone". Ieri mattina, intanto, Agnone è stata tappezzata di manifesti per sensibilizzare tutti a recarsi domenica prossima dalle 8.00 alle 20.00 presso il gazebo che verrà montato in piazza XX Settembre per una raccolta firme a sostegno del San Francesco Caracciolo organizzato dal gruppo telematico "Il cittadino c'è" che in questo modo prende sostanza fisica come movimento d'opinione. "Abbiamo raccolto oltre 600 adesioni su Facebook per la sanità di Agnone, ora vorremo vedere se i numeri "aleatori" diventeranno "materiali" e se esiste davvero il convincimento di tutti che l'ospedale, la sanità altomolisana non deve essere intaccata" sostengono gli amministratori dell'account. Alcuni sindaci hanno già dichiarato "guerra" con Lorenzo Lommano provocazioni e affermazioni forti. Come Tesone di Pietrabbondante, Monaco di Capracotta, De Simone vicesindaco di Pescopennataro. Altri hanno assicurato che a breve sosterranno con forza e pubblicamente il "diritto alla salute" come Borrelli sindaco di Belmonte del Sannio. Un movimento di opinioni che splafona anche i confini territoriali dell'Alto Molise. A difesa del San Francesco Caracciolo Lorenzo Lommano leader della Lega Sannita. "Difenderemo con i denti l'ospedale di Agno- ne" tuona sicuro Lommano. "Siamo certi -aggiunge- che il presidente della Giunta Regionale on. Michele Iorio, è consapevole che l'ospedale di Agnone, così come quelli di Venafro e di Larino, sono parte integrante della storia, dei costumi e della cultura molisana e pertanto, si adopererà con slancio perché queste strutture ospedaliere non vengano soppresse". Lo spinoso problema è sentito davvero dal presidente della Lega Sannita che nell'Alto Molise è conosciuto ed ha tantissimi ami- ci. "Gli ospedali molisani se cancellati dal panorama regionale, creerebbero gravissime e strumentali sommosse di popolo che farebbero solo danni ai cittadini -commenta ancora Lommano- Non è la prima volta che assumiamo le nostre responsabilità davanti al popolo molisano per salvaguardare e difendere il diritto alla salute, a difendere quello che è dei molisani e che per nessuna ragione può esserci tolto, perché ai molisani puoi togliere tutto ma non gli ospedali. Noi della Lega Sannita saremo in prima linea ad Agnone per difendere l'ospedale San Francesco Caracciolo, struttura questa che tra l'altro, vanta delle professionalità sia nel campo medico che paramedico di straordinaria preparazione e capacità e per tutti, non ce ne vogliano gli altri, il prof. Nicola Iavicoli. Se ce ne sarà bisogno - ha concluso Lommano - noi della Lega Sannita difenderemo con i denti l'ospedale di Agnone, siamo disposti anche a fare le barricate e a fomentare il popolo anche se, dubitiamo che si arrivi a questo, perché il Presidente Iorio ha sempre detto Isernia Giovedì 4 marzo 2010 Via Pio La Torre, 7 - 96170 Isernia - Tel. 0865 410275 - Fax 0865 451767 - E-mail: [email protected] Una donna di 55 anni residente nella provincia di Isernia era affetta da una patologia molto grave Morte apparente, il medico la salva Nel reparto di cardiologia del San Timoteo le hanno impiantato un particolare pace - maker ISERNIA. Era affetta da una rara patologia che la faceva cadere in uno stato simile alla morte, dopo tanti anni di lotta contro la malattia è stata salvata all’ospedale San Timoteo di Termoli. Si tratta della storia di una donna di 55 anni della provincia di Isernia, apparentemente sana ma che, dall’età di diciotto anni, soffriva di gravi disturbi di cui nessuno riusciva a comprendere l’origine. Aveva girato diversi ospedali e cliniche, ma i medici non individuavano la causa del suo male. Il cuore le era stato esaminato a fondo ma risultava essere perfettamente sano, tanto da far sospettare l’esistenza di una patologia di tipo neurolo- Il San Timoteo a Ternoli. A destra il professore Mustacchio gico. Ultimamente però il suo stato è andato peggiorando, solo qualche giorno fa il presentarsi dell’ennesima crisi ne ha reso necessario il ricovero presso il Reparto di Cardiologia dell’ospedale di Termoli, diretto dal professor Emilio Mustacchio, il quale la teneva sotto stretto controllo. Improvvisamente lunedì scorso, la donna ha avuto l’ennesimo forte malore ed è caduta in uno stato di morte apparente tale che lo stesso personale medico ed infermieristico ne è rimasto impressionato. Il professor Mustacchio in quell’occasione è riuscito a stabilire una diagnosi e a curare la cinquantacinquenne attraverso l’impianto di un particolare tipo di pace-maker. Ora, dopo lunga sofferenza, la signora è finalmente salva e può tornare ad una vita normale che forse non aveva mai avuto prima. «In questi casi – ha commentato il direttore del Reparto di Cardiologia del San Timoteo – avviene una paralisi del cuore. Si ferma il sistema cardiovascolare nono- stante tutti i parametri degli esami cardiologici risultino normali. Questa patologia è impossibile da diagnosticare anche ad un dettagliato esame medico post mortem». AlDe 26 Larino Basso Molise Giovedì 4 marzo 2010 La decisione del gup Aceto per Mario Verrecchia, Antonio Lepore e Carmen Montanaro Falso ideologico, assolti Non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste LARINO. Non luogo a procedere perchè il fatto non sussite. Questa la nuova pronuncia favorevole nei confronti dell'ex manager della Asl Basso Molise Mario Verrecchia da parte di un giudice del tribunale frentano. E così dopo l'assoluzione dal reato di abuso d'ufficio in merito alla vicenda legata al primariato della ginecologia di Termoli, ieri mattina il gup Aldo Aceto ha disposto, nei confronti del professionista sul quale pendeva l'accusa di falso ideologico in merito al presunto uso in deroga di una cintura di sicurezza, il non luogo a procedere perchè il fatto come prospettato dalla procura non sussiste. Un fatto, come si ricorderà inserito nella maxi inchiesta della procura frentana, quella per intenderci dell'inchiesta sul presunto malaffare nella sanità bassomolisana, l'inchiesta Black Hole ed estrapolato dal maxi procedimento dallo stesso giudice Aceto che ha disposto sempre ieri mattina anche il non luogo a procedere nei confronti della dottoressa Carmen Montanaro accusata del medesimo reato di Verrecchia e l'oculista larinese del Vietri Antonio Lepore, accusato a sua volta di falso ideologico in merito alla compilazione di quello che la procura riteneva una certificazione medica non corretta. Presente in aula, come sempre del resto, lo stesso Verrecchia accompagnato dai suoi difensori di fiducia Egidio Iannucci e Andrea Castaldo che anche in questa ulteriore vicenda giudiziaria del loro difeso sono riusciti a far cadere ogni accusa, come fatto anche nel recente passato. Tutti i difensori all'uscita dall'aula hanno visibilmente espresso la propria soddisfazione, in particolare abbiamo raccolto le dichiarazioni dell'avvocato Antonio De Michele, difensore della dottoressa Carmen Montanaro, che sorridendo ha affermato "il castello accusatorio messo in piedi della procura, quello di Black Hole ha subito un nuovo colpo dinanzi al vaglio di un giudice, l'ennesimo dopo che sia il tribunale del Riesame, che la Cassazione che lo stesso giudice frentano avevano lasciato intendere rispettivamente che non esistevano gravi indizi di colpevolezza, la prova dell'associazione a delinquere, l'incompetenza del giudice ergo quella della procura che ha condotto le indagini". Dunque la pronuncia di non luogo a procedere scrive la parola fine su una delle tanti vicende finite nella maxi in- chiesta sul presunto malaffare nella sanità bassomolisana, un procedimento che dopo la decisione di Aceto aspetta ancora di essere fissato per la nuova udienza preliminare a Bari. Per la cronaca, sempre ieri mattina, dinanzi al gup Aceto c'era da discutere anche la posizione della assistente sociale dipendente del San Timoteo Maria Filomena Iurescia accusata dalla procura di aver reso false informazioni alla stessa. Su questa posizione il giudice ha disposto un rinvio tecnico al 17 marzo per acquisire altra documentazione. Vietri, la proposta unitaria non ha l’unanimità LARINO. Proposta unitaria sulla salvaguardia dei servizi esistenti e valorizzazione delle specializzazioni mediche dell'ospedale frentano in vista dell'ormai prossima riorganizzazione sanitaria. Colpo di scena l'altra sera in consiglio comunale, la proposta non viene approvata all'unanimità ma fa registrare i voti contrari dei consiglieri di minoranza Pasquale Di Lena, Pino Puchetti e Antonio Di Bello. Voti contrari, giunti al termine dell'ennesima assise civica caratterizzata dal fuoco incrociato di battute, epiteti, frasi dettate forse più dal nervosismo del momento che da altro ma che comunque hanno influito non poco sull'andamento della seduta che ha rischiato più volte di naufragare. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere Antonio Di Bello che ha proposto un'interrogazione sul comodato gratuito dei locali della sede consiliare. Dopo il suo intervento è toccato al presidente della commissione sanità del Comune, Paolo Mancini illustrare il contenuto della proposta "un documento articolato e condiviso che si basa sulla salvaguardia dell'Ospedale affinché rimanga un polo d'eccellenza regionale partendo dal presupposto che alla base della riorganizzazione sanitaria ci sia un criterio di complementarietà e funzione integrata fra i due stabilimenti ospedalieri TermoliLarino, perché entrambe le strutture possano mantenere e valorizzare le loro qualità specialistiche. Siamo convinti che non basta chiudere un ospedale per avere un risparmio. Ribadiamo quindi fortemente il nostro no ad ulteriori tagli per il Vietri di Larino". L'intervento di Mancini ha dato il via libera alla discussione, agli interventi degli altri consiglieri a cominciare da quelli di minoranza che non hanno risparmiato critiche alla maggioranza, al sindaco Giardino e al suo vice Quici rei, a loro dire, di essere addirittura, per usare le parole del consigliere Di Lena 'pappagalli di Iorio'. Il primo intervento più acceso è stato quello di Pino Puchetti che ha sottolineato come non sia più il tempo di fare proposte ma di avere risposte "chiedo al sindaco di avere informazioni su ciò che sta accadendo perché è un nostro diritto saperlo. Lei ha il dovere di farci dire da Iorio che cosa ha in serbo per il nostro ospedale". Stessa posizione quella espressa dal consigliere Idv Antonio Di Bello "ci aspettiamo dal sindaco o dal suo vice che ci dicano come sta la situazione Sanità". E' toccato al sindaco Giardino prendere la parola, non senza sottolineare, quello che ha definito "un modo provocatorio di procedere. Devo dire con soddisfazione- ha affermato- che da 22 mesi stiamo parlando di questa storia ma l'assessore Quici sta monitorando la situazione tutti i giorni, 24 ore su 24.Il Presidente Iorio mi ha detto di attendere perché ogni incontro (lo si ricorda Giardino delegato dal consiglio ha chiesto per ben due volte un'audizione a Iorio per parlare del futuro del Vietri n.d.r.) oggi sarebbe prematuro. La situazione è in divenire. A tutti dico di tenere alta la guardia e il futuro credo non sarà così nero come si vuole prospettare. Giardino ha anche affermato di aver fatto notare le scelte sbagliate "non è ser- vito risparmiare un milione e 200 mila euro con i tagli dell'area materno infantile perché abbiamo tolto un servizio importantissimo che a conti fatti ha comportato ulteriori voci di spesa sui bilanci della sanità molisana. Anche Cataffo, vice presidente della commissione sanità, pur votando alla fine a favore della proposta non si è risparmiato nel ribadire tutti i dubbi legati al futuro del presidio ospedaliero frentano, alla struttura residuale, come l'ha definita, della sanità molisana insieme al Santissimo Rosario di Venafro "la proposta è ok, ma restano le responsabilità politiche, è impossibile che un sindaco e il suo vice non sappiamo nulla di quello che sta accadendo". Dello stesso tenore anche l'intervento del consigliere Ruggiero Pizzi (l'altro firmatario della proposta) che ha esordito "abbiamo capito che tutto è in itinere ma dove andiamo?Che cosa ci dobbiamo aspettare? Non possiamo restare passivi, Iorio non può ignorarci, non può ignorare un suo sindaco di centrodestra e la cosa più grave è che non c'è nessuna reazione da parte vostra. Dovete avere uno scatto d'orgoglio". Toni accesi soprattutto sugli scambi di vedute tra Di Lena e Giar- dino prima e Di Lena e Quici dopo. All'affermazione del sindaco, che asserisce "se servisse stare in consiglio comunale per risolvere la situazione Vietri starei qui 7 giorni su 7", Di Lena ribadisce seccamente accusandolo di destabilizzare il consiglio "siete i pappagalli di Iorio". Il sindaco ha detto delle cose gravissime. Non avete rispetto della gente e della comunità. Questo in fieri è un dire e non dire nulla. Non siete più sopportabili." "Il problema della sanità chiude Quici- è un problema serio e se l'ospedale chiude rimetterò io la mia delega di assessore alla sanità". Alla fine la proposta come detto è stata votata non all'unanimità come era giusto attendersi ma solo dalla maggioranza e dai due consiglieri di minoranza membri della commissione sanità, ossia Cataffo e Pizzi, il primo capogruppo in consiglio di Larino Viva e il secondo capogruppo del Pd.
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