Radiotelevisione svizzera // Missione servizio pubblico
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Radiotelevisione svizzera // Missione servizio pubblico
Radiotelevisione svizzera CH–6903 Lugano RSI.ch, [email protected] Radiotelevisione svizzera // Missione servizio pubblico Radiotelevisione svizzera // Missione servizio pubblico Raccontare, raccontarsi Raccontare un’azienda grande e articolata come la RSI in poche decine di pagine; offrire una panoramica utile per orientarsi fra studi e palinsesti, fra uffici e dipartimenti, senza cadere nella tentazione dell’elenco; accennare alla complessità della struttura istituzionale evitando lunghe e noiose descrizioni; mostrare le forti implicazioni sociali, economiche, culturali delle attività di una radiotelevisione quotidianamente ispirata al rispetto per i cittadini. Sono questi gli obiettivi principali della pubblicazione che avete fra le mani. Il 2010, periodo cui questo ritratto fa riferimento, è stato un anno chiave nella transizione della RSI (e dell’intera SRG SSR) verso il panorama sempre più movimentato e sempre meno definibile della multimedialità. Ci è sembrato dunque il momento giusto per proporre, nelle pagine che seguono e attraverso il punto di vista di un’azienda di servizio pubblico, una chiave di lettura utile e concreta delle trasformazioni in corso nell’universo dei media e della comunicazione. Basterà un primo sguardo per accorgersi che non si tratta del solito stampato aziendale. Abbiamo voluto evitare le secche dei tecnicismi per privilegiare un’impostazione dinamica, vivace, colorata, in modo da dare, con la maggiore immediatezza e leggibilità possibile, e quasi nella forma dell’istantanea, un quadro esaustivo della nostra azienda in quello che è probabilmente il momento di più intensa trasformazione, a tutti i livelli, nella sua storia lunga ormai ben otto decenni. Dino Balestra Direttore RSI Pubblico Ambienti professionali, economici e associazionismo Istituzioni educative, culturali, sociali e politiche Fornitori di beni e servizi Risorse umane SRG SSR Ambiente CORSI Stampa Concorrenti Questa pubblicazione descrive il rapporto fra la RSI e il Paese, dedicando un’attenzione particolare all’impatto del suo operato sulla società, sulla cultura e sull’economia. È rivolta alla collettività in generale e più direttamente alle persone e agli ambienti che con la RSI dialogano o che in qualche modo sono influenzati dalla sua attività. I principali stakeholders esterni all’azienda sono il pubblico, i fornitori di servizi, i concorrenti, gli ambienti professionali, economici e l’associazionismo, le istituzioni educative, culturali, sociali e politiche, la stampa e l’ambiente, mentre i principali stakeholders interni sono il personale, la CORSI e la SRG SSR. La prima parte della pubblicazione illustra come, tramite la totalità della sua offerta, la RSI adempia il mandato di servizio pubblico. Una scelta di programmi rappresentativi è usata come spunto per un discorso trasversale sulle tematiche promosse e sostenute dalla RSI, che ne definiscono il ruolo, stabilito nella Concessione SSR, di promotrice dello sviluppo culturale e sociale della società in cui opera. Nella seconda parte è presentata una panoramica del “dietro le quinte” di un’azienda dinamica, capace di proporre un’offerta di programmi radiotelevisivi e multimediali grazie ai cambiamenti radicali in atto a tutti i livelli. La RSI lavora per restare un’azienda all’avanguardia, proiettata verso l’alta definizione e verso processi interni interamente digitalizzati e integrati, che possano massimizzare le potenzialità della rivoluzione organizzativa che prende il nome di Convergenza, nata per rispondere alle nuove esigenze di consumo di un pubblico sempre più frammentato. Per la stesura di questa pubblicazione sono stati utilizzati dati e studi aziendali interni, ma anche rapporti di istituti di ricerca indipendenti. In particolare, è stato determinante far capo al Bilancio sociale RTSI 2003, ai Bilanci d’utilità SRG SSR 2003 e 2006, nonché al Rapporto di gestione 2009 della SRG SSR. Missione servizio pubblico prende in esame l’anno 2010, ma anche se le cifre e gli esempi menzionati perdono di attualità con il passare del tempo, resta evidente il significato sociale delle attività della RSI e il suo ruolo di servizio pubblico. Una nota formale: laddove siano stati usati termini di genere maschile, per semplificare e per non appesantire la lettura, tali termini sono da leggersi anche al femminile. Infine, un particolare ringraziamento: a tutti i collaboratori che, con grande pazienza e impegno, hanno contribuito a realizzare questa pubblicazione. Camilla Contarini 09 / 25 / 47 / 63 / 71 / Ripensare e ripensarsi Spettatore, visitatore, cittadino Coltivare nuove idee e antiche certezze Cambiare il mondo, una sfida quotidiana dietro le quinte 1 1 / La prospettiva elvetica Telegiornale e radiogiornale Swissness Mondo Svizzera Il pluralismo 26 / Il pubblico della RSI Un pubblico italofono Il Prime Time, chiave del palinsesto tv Caratteristiche del palinsesto radiofonico Il pubblico anziano 64 / Sostegno all’ambiente Liberalauto Promozione della sostenibilità Eco–mobilità aziendale Un’azienda attenta alla questione ambientale 72 / La strategia RSI Linee guida RSI Strategia 12 / Informazione globale Modem Rete Uno L’approfondimento L’indagine 31 / Il pubblico tv Attenti a quei due Telecontrol nel 2010 I dati 2010 La concorrenza, budget a confronto 48 / L’offerta multimediale RSI.ch RSI online e la legge Il flusso dell’informazione 24/7 La valorizzazione dei contenuti Mobile Podcast 14 / Dialogo e dibattito Patti Chiari I numeri di Patti Chiari Vicini al pubblico Una comunità virtuale Dibattito pubblico LA 1 34 / Il pubblico radio Parzialmente scremato Quando si dice l’eccellenza Frontaliers Radiocontrol Oltre il 70% del pubblico potenziale 16 / Valutare la qualità Baobab Controllo interno della qualità Studio di qualità su Baobab Studio di qualità su Il giardino di Albert Rete Tre 19 / Voglia di sapere A colazione con Peo La tv dei ragazzi A spasso per la rete RSI e la scuola Non si finisce mai d’imparare a cura di Comunicazione RSI Stefania Verzasconi, Comano-Besso RSI.ch, [email protected] copyright 201 1 RSI Radiotelevisione svizzera 21 / Caro sport Mondiali Sudafrica Numeri mondiali per la RSI Passione sportiva Business Unit Sport LA 2 Menu sportivo Web sport 37 / Made in RSI vs. made in anywhere else Serie televisive e fidelizzazione L’intrattenimento è un servizio pubblico Produzione propria vs. produzioni d’acquisto Il mercato dei programmi televisivi I diversi tipi di intrattenimento 41 / Immersione regionale Voci del Grigioni italiano Radiotelevisione on the road L’attualità regionale La Radio delle regioni Linguaggio, abito del pensiero 42 / La musica, i concerti, la piazza Dal palco degli studi radio La cultura alla RSI Estival Le quattro stagioni di Estival Un premio inatteso 45 / Le visite alla RSI Percorso interattivo Visitare gli studi della RSI Durante una visita si può scoprire che... 52 / Musica e letteratura Reteduecinque Rete Due Musicalmente RSI Radio musicali Il potere di un libro, libri al potere I diritti d’autore 55 / Scampoli di mondo Storie Il potere del racconto, racconti al potere 50 sfaccettature possibili L’analisi della nostra realtà 56 / Sostegno al cinema Sinestesia Pacte de l’audiovisuel Cinema fra programmi e festival I successi delle produzioni sostenute dalla RSI nel 2010 59 / La valorizzazione delle Teche Le Teche RSI Uso quotidiano di un patrimonio storico Fuori dall’archivio Forma e contenuto ScuolaVisione RSI, voce e specchio del nostro territorio 60 / L’Orchestra della Svizzera italiana In Prima fila per la musica 2010: l’OSI e il suo pubblico 1935–2010: storia di una radio e della sua orchestra OSI tecnologica Il salvataggio dell’OSI Il Coro della Radiotelevisione svizzera e i Barocchisti 66 / La solidarietà Insieme Pieno accesso alle trasmissioni televisive Catena della solidarietà Il braccio umanitario della SRG SSR 75 / La verifica della qualità Management della qualità Verifica della qualità I rapporti con la stampa CORSI Formazione 79 / Progetti e riorganizzazione Convergenza ed efficienza Organizzazione della SRG SSR I rapporti tra RSI e SRG SSR 84 / Responsabilità economica La chiave di riparto Le tasse di ricezione Questioni finanziarie Profilo economico-finanziario della RSI I rapporti con i fornitori di beni e servizi Flussi monetari generati dalla RSI nella Svizzera italiana 88 / Le risorse umane Il Contratto collettivo di lavoro Sondaggio tra il personale 2009 Struttura demografica e organico RSI I costi del personale Le pari opportunità La sicurezza e la protezione della salute sul posto di lavoro 92 / Sviluppo tecnologico e multimediale La distribuzione dei programmi L’alta definizione e il tutto digitale CSN, un’unica piattaforma informatica per tutti Un’azienda multimediale 09 / RIPENSARE E RIPENSARSI // In un’agenda fatta di impegni e doveri quotidiani, relazioni sociali e divertimento, la radio, la televisione e internet si inseriscono come una voce in grado di raccontare il mondo vicino e quello lontano. Novità, aggiornamenti, scoperte e opinioni – dalla propria città così come dall’intero globo – entrano giorno dopo giorno nella vita delle persone. Ogni nuova notizia provoca domande (Sono d’accordo o no? Lo sapevo già?) e porta a posizionarsi rispetto alla realtà a volte nel modo usuale, a volte in modi nuovi e inaspettati. Finestra e specchio della società svizzera in generale e della Svizzera italiana in particolare, la RSI con le sue proposte vuole portare il pubblico a cercare in ogni momento nuovi sguardi e nuove interpretazioni del mondo che lo circonda e di cui fa parte. 10 / 1 1 Ripensare e ripensarsi La prospettiva elvetica Telegiornale e Radiogiornale Le nuove tecnologie permettono agli utenti un accesso diretto al flusso dell’informazione, scavalcando la mediazione tradizionale delle grandi testate in onda a orari fissi. Il ritmo dell’attualità si è fatto incalzante e le esigenze di ascoltatori e telespettatori sono aumentate: le notizie devono essere sempre nuove, le immagini sempre più pertinenti, i suoni sempre più interessanti. Ma in un bombardamento quotidiano di news provenienti dalle fonti più disparate, il Telegiornale e il Radiogiornale restano ancora dei punti fermi, in grado di proporre un’informazione autorevole, caratterizzata da rilevanza, attendibilità ed esattezza. Alla RSI la Convergenza (vedi pagina 79) ha portato alla creazione di un’unica redazione dell’Attualità che si occupa della produzione di Telegiornale, Radiogiornale e web news. Le redazioni tematiche multimediali forniscono alle due testate contributi sugli avvenimenti locali, nazionali e internazionali. Si mettono in comune le competenze, si sfruttano le sinergie e si discutono le scelte di fondo, ma nel contempo si fa attenzione a preservare la specificità dei diversi prodotti. Sul web: RSI.ch/info 2’898 2’460 532 123 3’884 695 408 5’051 2’522 15’913 2’201 4’999 1’219 7 13 Contenuto tv per ore di diffusione 2010 Contenuto radio per ore di diffusione 2010 Fonte: Traffic System, sistema interno RSI Fonte: Radioprogramma, sistema interno RSI attualità e informazione musica, teatro, religione film e serie intrattenimento cultura e formazione sport trasmissioni per bambini altre trasmissioni Swissness La RSI si contraddistingue dalle radio e televisioni estere poiché propone un’informazione dal punto di vista svizzero. Può sembrare scontato, ma è un fatto di primaria importanza per la cultura politica del Paese. Infatti, è nella propria radiotelevisione di servizio pubblico che tutti noi cerchiamo un’interpretazione della realtà vicina alla nostra cultura. Tutti alla RSI ricordano il picco di ascolti durante l’attacco alle Twin Towers l’1 1 settembre 2001. Quei terribili attimi erano in diretta su tutte le emittenti radio e tv captabili nella Svizzera italiana, dall’aggiornatissima CNN americana alle concorrenti Rai e Mediaset della vicina Italia. Eppure il pubblico scelse in massa l’allora TSI, alla ricerca del punto di vista svizzero in un evento di portata mondiale. Tanto nell’emergenza quanto nel quotidiano, tanto nei fatti più gravi o importanti quanto in quelli di minor rilevanza – e indipendentemente dal tema affrontato – la lettura delle news RSI è sempre in chiave cultura e interessi svizzeri. Mondo Svizzera La RSI non parla solo della Svizzera italiana ma anche di fatti e protagonisti di tutto il Paese. Il sistema informativo della RSI inserisce servizi sulle altre regioni linguistiche in tutti i suoi formati radiofonici, televisivi, Teletext e online ogni volta che la realtà lo richiede. Interviste, servizi e reportage sono realizzati dai corrispondenti, da inviati o da redattori in sede. In particolare, l’Informazione dispone di una significativa rete di corrispondenti radiotelevisivi sparsi su tutto il territorio elvetico (19 in tutto, il 10% di tutte le forze dell’Informazione RSI). Senza contare la rete di giovani corrispondenti di Rete Tre dalle principali città svizzere e i due corrispondenti culturali stabili dalla Svizzera tedesca e romanda di Rete Due. musica cultura e formazione intrattenimento attualità e informazione sport trasmissioni per bambini Il pluralismo Non può esserci pluralismo senza rispetto, tolleranza e comprensione reciproca. Sono questi infatti i valori che guidano la RSI e che trovano risposta in un’offerta mediatica declinata in una varietà e vastità di proposte volte “all’istruzione e allo sviluppo culturale, alla libera formazione delle opinioni e all’intrattenimento” che “presentano gli avvenimenti in modo corretto e riflettono adeguatamente la pluralità delle opinioni”, come vuole l’articolo 93 della Costituzione svizzera. Con le sue reti radiotelevisive e con la sua offerta multimediale, la RSI tiene conto delle opinioni e delle esigenze eterogenee del pubblico, proponendo un’ampia scelta di format e generi: informazione, approfondimenti, serie e lungometraggi, quiz, talk show, documentari. 12 / 13 Ripensare e ripensarsi INFORMAZIONE globale Modem Locale, nazionale, internazionale. Politica, società, economia. Dal conflitto in Afghanistan alle decisioni del Consiglio federale che influiscono sulla Svizzera italiana. Modem approfondisce svariati argomenti rimanendo sempre nella attualità. Ogni giorno è una sorpresa, rare sono le volte in cui la redazione può programmare con largo anticipo un’edizione. La sfida è quella di rendere accessibili temi che a prima vista sono complessi, complicati o molto tecnici. Ci si prova. Quando è possibile, ci si reca sul posto, come accade in occasione delle sessioni del Parlamento svizzero, quando Modem trasmette dalla sala dei Passi perduti; come quando gli inviati furono a Preonzo, per seguire da vicino il pericolo della frana che incombeva sopra il piccolo comune. Infine Modem realizza anche reportage, come in occasione della caduta dell’ultimo diaframma della galleria di base del San Gottardo per AlpTransit, collaborando con altri colleghi della redazione Informazione. Sul web: RSI.ch/modem Rete Uno Rete Uno è la principale rete radio della Svizzera italiana ed è possibile ascoltarla in tutto il Paese. È una rete generalista, che mette particolare attenzione nell’informazione. Rete Uno trasmette – oltre al notiziario a ogni ora – cinque Radiogiornali e tre edizioni delle Cronache regionali nell’arco delle 24 ore. Anche l’informazione sportiva è puntuale: radiocronache dei principali eventi, con un occhio di riguardo all’hockey e al calcio nazionale. Novità annunciata nel 2010, che ha preso avvio a febbraio 201 1, è Grigioni Sera, un radiogiornale speciale diffuso in splitting sul solo territorio retico, pensato per migliorare l’offerta di notizie relative ai Grigioni agli italofoni dell’intero Cantone. Oltre all’informazione, su Rete Uno sono numerose le rubriche di approfondimento su temi d’attualità o di interesse generale: dallo spettacolo alla musica, dalla cultura alla società. Modem, Millevoci, Il Camaleonte, le Consulenze e i magazine sono i suoi programmi principali. Pluralismo e varietà dell’offerta risultano anche evidenti nei programmi per bambini e in quelli per il divertimento di tutti come Radiopeo, Ciao Zio, Sabato Uno, Batto Quattro e Tacabanda. Riguardo agli ascolti, nonostante una flessione di due punti percentuali, Rete Uno nel 2010 resta di gran lunga il canale più ascoltato della Svizzera italiana, con una quota di mercato del 47,5%, pari a quasi 146mila persone al giorno. Sul web: RSI.ch/reteuno Grigioni Sera, novità 201 1 sul web: RSI.ch/grigionisera L’indagine Nell’aprile del 2010, nel corso di una settimana scelta a caso, si è svolto uno studio interno sulle reti radiofoniche RSI, che ha dimostrato come vi sia sempre stato spazio per avvenimenti e voci d’Oltralpe – attraverso servizi, ospiti, interviste, argomenti – in tutti i radiogiornali e nella maggior parte delle trasmissioni andate in onda. Modem, per esempio, in quella settimana ha dedicato tre puntate su cinque a ospiti e argomenti di regioni linguistiche non italofone. L’Approfondimento Una radiotelevisione di servizio pubblico può e deve concedersi il lusso di indugiare su argomenti di attualità o d’interesse generale per sviscerare il tema del momento. Il settore Dibattiti e approfondimenti dell’Informazione garantisce la produzione di trasmissioni giornalistiche con alto valore aggiunto, che richiedono spesso periodi di gestazione medio-lunghi. Si tratta soprattutto di magazine televisivi settimanali quali Falò e Patti chiari, ma anche di dibattiti quotidiani su fatti d’attualità (Modem e Contesto). L’ambizione è di offrire al pubblico contributi giornalistici originali e autorevoli. Oltre all’informazione, la RSI propone programmi di approfondimento per tutti i gusti: i temi di attualità di Laser su Rete Due e di Modem su Rete Uno, i temi culturali delle Serate evento di LA 2, i temi emergenti di Baobab (Rete Tre), l’approfondimento scientifico de Il giardino di Albert su LA 1 e su Rete Due, gli spunti musicali su vari programmi di tutte le reti radio e poi cinema, letteratura e molto altro ancora. Rete Uno: ore di programmazione per contenuto nel 2010 Argomenti discussi a Modem fra il 12 e il 18 aprile 2010 4’105 / musica 348 / cultura e formazione 2’556 / intrattenimento 1’213 / attualità e informazione 466 / sport 72 / trasmissioni per bambini 8’760 ore totali di diffusione repliche comprese Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI 12/04 1 3/04 14/04 15/04 16/04 L’incidente aereo a Katyn in cui è morto anche il presidente polacco Lech Kaczynski, con ospiti e studiosi italiani e polacchi. L’arresto di operatori di Emergency in Afghanistan, con ospiti italiani. La campagna contro le fragole fuori stagione lanciata in Romandia, con ospiti romandi e svizzero italiani. L’assemblea generale degli azionisti UBS a Basilea, con ospiti dalla Svizzera italiana. Il rapporto sulla politica di sicurezza, con ospiti svizzero tedeschi e svizzero italiani. Dibattito pubblico È fondamentale capire per poter prendere decisioni con cognizione di causa. Ciò è vero sempre e in ambito politico a maggior ragione. Per questo, a ridosso di votazioni ed elezioni importanti per la Svizzera italiana (per esempio nel 2010 le elezioni dei nuovi consiglieri federali o le elezioni politiche grigionesi) tutti i vettori RSI (tv, radio, Teletext, online) partecipano in modo coordinato alla copertura dell’evento. L’intero dipartimento dell’Informazione aumenta gli spazi a esso dedicati (come fanno Le Cronache della Svizzera italiana di Rete Uno) e vengono proposte trasmissioni pensate per l’occasione. Democrazia diretta Sul web: RSI.ch/la1 La caduta dell’ultimo diaframma della galleria di base AlpTransit sul web: RSI.ch/alptransit 30 i temi trattati a partire da segnalazioni del pubblico Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI 49’300 10. HAUTE ROUTE: AVVENTURA SUGLI SCI 01/01 350 le telefonate e le e-mail arrivate durante la puntata sui passaggi pedonali del 6 gennaio 50’600 65 i temi trattati nel 2010 09. GENERATION 23/08 130 le telefonate e le e-mail che arrivano in media durante una puntata 54’100 Fonte: Traffic System, sistema interno RSI 08. Svizzera e dintorni 08/01 “Il sasso della catena” di Romano Venziano le visite al sito RSI.ch/pattichiari e 730’000 le pagine consultate in media ogni mese 56’400 8’736 ore totali di diffusione repliche comprese 07. CONTESTO 13/01 Problemi nei rapporti Svizzera-Italia a causa dello scudo fiscale italiano I numeri 2010 di Patti chiari 62’300 1’008 / altre trasmissioni 06. Patti chiari 26/03 Puntata dedicata alle informazioni omesse sulla lavorazione della carne 241 / trasmissioni per bambini 62’500 LA 1 LA 1 è il primo canale televisivo della RSI ed è dedicato a tutti gli italofoni della Svizzera. Nonostante sia possibile vederla in tutto il Paese, è con il territorio della Svizzera italiana che essa intrattiene rapporti privilegiati. Attivo dal 1958, LA 1 è un canale generalista rivolto al grande pubblico. Oltre ai programmi quotidiani e settimanali, che le assicurano mediamente il 23,9% del mercato nelle 24 ore e il 29,5% nel Prime Time, il 2010 è stato caratterizzato da eventi unici che hanno particolarmente impegnato gli addetti ai lavori. Uno su tutti, la caduta dell’ultimo diaframma nella galleria di base del San Gottardo per AlpTransit. Un momento storico preparato da più di 20 contributi radiotelevisivi e un sito internet che hanno scandito la marcia di avvicinamento alla storica data del 15 ottobre 2010. In questa giornata, 128 professionisti della RSI hanno reso possibile una diretta di 7 ore su LA 1 e di 9 ore su Rete Uno, con collegamenti da Sedrun, Ersfeld, Lucerna, Bodio, Genova e Lussemburgo. 20’500 26 / sport 05. RABADAN: ECHI DI UN CARNEVALE 14/02 Vicini al pubblico Ci sono molti modi di fare informazione. Uno di questi è mettere i cittadini in condizione di far valere i propri diritti, aiutandoli a farsi strada fra i meccanismi, a volte complessi e incomprensibili, della burocrazia. O ad avere a che fare con grandi e piccole imprese. Oppure a meglio comprendere temi di attualità, presentando diversi punti di vista sulla stessa realtà con dibattiti e faccia a faccia. E, soprattutto, mettendo gli spettatori in condizione di porre essi stessi le domande che più li preoccupano. È per questo che le trasmissioni informative sono il fulcro del palinsesto RSI e sono trasmesse nel Prime Time televisivo (la sera, fra le 18 e le 23) e radiofonico (la mattina, tra le 6.00 e le 9.00), in particolare su LA 1 e Rete Uno. su LA 1, per esempio, propone serate speciali con ospiti e tesi contrapposte prima della votazione. Quindi, il giorno della decisione popolare, analizza e commenta i risultati. Quotidianamente e settimanalmente la RSI propone discussioni riguardanti l’attualità politica in diverse trasmissioni radiotelevisive, come Contesto , Falò , Modem e Millevoci. 63’400 Sul web: RSI.ch/pattichiari Una comunità virtuale Grazie agli strumenti messi a punto dal settore Multimedia è possibile per il pubblico un’immediata interazione con buona parte dei programmi radio e tv della RSI, prima, dopo e durante le trasmissioni. Il forum di Rete Tre, per esempio, forte di una community che conta più di 6mila iscritti, invita alla discussione sui temi più disparati, sia quelli trattati nei vari programmi che in generale. I forum di Falò e Patti chiari raccolgono le opinioni degli spettatori riguardo a inchieste passate e a possibili tematiche future. Patti chiari, addirittura, realizza parte dei suoi servizi a partire dalle segnalazioni del pubblico. Questi forum, inoltre, permettono agli spettatori di mettere a confronto le proprie esperienze e di dialogare fra di loro. Il sito di Liberalauto, per esempio, è stato creato appositamente per mettere in contatto persone che compiono percorsi simili (per andare al lavoro, ad esempio), così da poter condividere il viaggio in auto, risparmiando benzina e riducendo l’inquinamento. 04. FALÒ 07/01 Puntata dedicata all’educazione dei figli e al mercato dei metodi di dimagrimento Patti chiari Patti chiari è un magazine dedicato ai diritti dei cittadini in onda in prima serata su LA 1, volto alla denuncia di abusi, ingiustizie, inganni e semplici inghippi di cui tutti noi possiamo essere vittima. Con gli strumenti dell’inchiesta giornalistica, dando alle parti l’occasione di esprimersi equamente e con la collaborazione di esperti in studio, la trasmissione punta i suoi riflettori sui problemi della gente comune. Patti chiari si pone come obiettivo di mettere a confronto clienti e aziende, cittadini e amministratori, medici e pazienti, attraverso un dialogo corretto, senza evitare domande scomode, cercando risposte chiare e stringendo un patto con i telespettatori per informarli correttamente su come far valere i propri diritti e far sentire la propria voce. 72’100 743 / cultura e formazione 03. QUOTIDIANO 07/01 Nessuna vittima in Ticino per la pandemia di suina 3 15 / intrattenimento le telefonate e le e-mail arrivate nel 2010 è l’audience della puntata del 26 marzo sulla carne truccata 73’100 3’288 / film e serie 4’500 49,6% 02. ATTENTI A QUEI DUE 07/01 154 / musica, teatro, religione 83’800 2’961 / attualità e informazione è l’audience media di Patti chiari nel 2010 Le puntate più viste delle 10 trasmissioni più seguite nel 2010 DIALOGO E DIBATTITO 01. TELEGIORNALE 13/01 Terremoto di Haiti 32% LA 1: ore di programmazione per contenuto nel 2010 Ripensare e ripensarsi Numero medio di spettatori in ogni minuto di un determinato programma o di una determinata fascia oraria 14 / 15 16 / 17 Ripensare e ripensarsi valutare la qualità Rete Tre: ore di programmazione per contenuto nel 2010 6’120 / musica 351 / cultura e formazione 1’794 / intrattenimento 409 / attualità e informazione 34 / sport 52 / trasmissioni per bambini Baobab Baobab è il programma di approfondimento siglato Rete Tre. Si prefigge di permettere ai giovani di costruirsi in modo autonomo un’opinione su vari aspetti della realtà che li circonda da una parte; dall’altra, di permettere agli adulti di cogliere senza pregiudizi le spinte di questa generazione eterogenea e difficilmente etichettabile. Quindi, massima attenzione è data ai temi emergenti: ambiente, ecologia, salute, scoperte scientifiche, applicazioni tecnologiche, formazione scolastica e professionale, nuove forme e modalità di comunicazione, evoluzione del costume e del pensiero. Protagonisti del 2010 sono stati Biobab, venti inserti creati in occasione dell’anno della biodiversità; Ora Buca, il magazine studentesco di Baobab, un aggiornamento radiofonico settimanale dal mondo scolastico della Svizzera italiana, dalle medie ai licei, dalle professionali all’università; Baoafrica , speciale dedicato al continente africano in occasione dei Campionati mondiali di calcio. Sul web: retetre.RSI.ch/baobab 8’760 ore totali di diffusione repliche comprese Fonte: Radioprogramma, sistema interno RSI Controllo interno della qualità Uno dei compiti del settore Sviluppo aziendale della RSI è garantire l’allineamento dell’azienda agli standard minimi di qualità SRG SSR (vedi pagina 75). Annualmente il settore assicura lun controllo qualitativo interno di alcuni programmi e/o prodotti RSI. Quest’analisi tiene conto degli aspetti qualitativi inerenti a contenuto e forma. La qualità del contenuto è verificata attraverso l’istituzione di un gruppo professionale interdipartimentale che, dopo il visionamento e l’ascolto dei programmi in esame, è tenuto a determinare il valore di criteri predefiniti e che sottolineano i parametri stabiliti dalla Concessione SSR (credibilità, senso di responsabilità , rilevanza e professionalità giornalistica ). La valutazione dei criteri è confrontata con gli obiettivi, la linea editoriale e la drammaturgia dei programmi analizzati. La forma, invece, è valutata da esperti professionali e i criteri scelti garantiscono che gli aspetti formali del programma siano efficaci e rafforzativi della linea editoriale dello stesso. Per la definizione dei criteri di valutazione, ci si è ispirati a studi scientifici sulla qualità. I risultati delle tabelle riportati a lato sono la media matematica di 17 criteri scelti per il contenuto dei programmi radiotelevisivi, 12 criteri per la forma radio e 19 criteri per la forma tv. Rete Tre Ufficialmente Rete Tre è la rete giovane della RSI, ma più precisamente è la community radio di tutti coloro che adottano uno stile di vita giovanile e dinamico. Musica, cinema, sport e ambiente sono gli argomenti preferiti, senza disdegnare la tecnologia, l’approfondimento giornalistico e il varietà radiofonico, il tutto “in salsa Tre”. Informazione e approfondimento sono le parole chiave della programmazione, di cui però il divertimento è parte integrante. La musica, vera regina dell’offerta, è sempre a stretto contatto con le ultime novità discografiche, ma strizza volentieri l’occhio a produzioni più datate e ai grandi classici. Si cerca insomma di offrire qualcosa a tutti e, per i pubblici più di nicchia, spazi riservati sono proposti regolarmente. Una formula vincente, che assicura a Rete Tre una quota di mercato del 17,7% nella Svizzera italiana, pari a oltre 94mila ascoltatori al giorno (+2% rispetto al 2009) che l’ha portata a essere eletta Swiss Radio of the Year 2010 al Radioday 2010 svoltosi a Zurigo. Sul web: retetre.RSI.ch Risultati complessivi dello studio di qualità su 5 edizioni di Baobab, Rete Tre, dall’8 al 12 novembre 2010. Risultati complessivi dello studio di qualità su 4 edizioni de Il giardino di Albert, LA 1, dal 24 ottobre al 14. novembre 2010. Baobab ha solide radici. Tutti i criteri relativi al contenuto ottengono una buona valutazione (superiore al 4 in una scala da 1 a 5, dove 5 è considerato punto forte). Buono anche il risultato della valutazione della forma: sebbene leggermente inferiore all’esito globale sui contenuti, i valori più bassi, ma sempre sufficienti, si rilevano per i parametri “sottofondo o scelte musicali”, “livelli audio”, “voci dei moderatori” e “conduzione”. Quantitativamente il programma registra un aumento della percentuale di share rispetto ai primi undici mesi del 2009. Per l’estensione web (comprensiva di podcast e accessi alla pagina dedicata) si delinea una tendenza al rialzo. (Fonte: documento di lavoro interno) Il giardino di Albert gode di ottima salute. Tutti i criteri relativi al contenuto ottengono una buona valutazione (superiore al 4 in una scala da 1 a 5, dove 5 è considerato punto forte). Buono anche il risultato della valutazione sulla forma, sebbene leggermente inferiore all’esito globale sui contenuti, solo un criterio su 19 non raggiunge la sufficienza (il parametro “luci”). Il pubblico sembra gradire anche quantitativamente il programma: gli indici d’ascolto infatti registrano un ampio conseguimento degli obiettivi. Solo i dati relativi all’offerta web segnalano una lieve flessione. Una nuova pagina de Il giardino di Albert è però attiva da metà settembre 2010 e solo i prossimi mesi permetteranno di valutare la reale tendenza dell’attrattività del prodotto multimediale. Il calo, infatti, è generato anche dal contenimento dei mesi estivi, da addebitare verosimilmente all’assenza del programma dal palinsesto. (Fonte: documento di lavoro interno) Media globale, valutazione da 1 a 5 CONTENUTO Credibilità Senso di responsabilità Rilevanza/pertinenza Professionalità giornalistica 4,3 4,3 4,3 4,3 4,2 FORMA Drammaturgia Impatto audio Realizzazione 3,9 4,5 3,5 4,0 Indici di ascolto rispetto all’obiettivo di share (in %) in crescita Estensione multimediale tendenza Page impressions e visite in crescita Fonte dei dati quantitativi: Telecontrol/RSI e NET-Metrix-Audit/RSI Periodo: gennaio – novembre 2010 Media globale, valutazione da 1 a 5 CONTENUTO Credibilità Senso di responsabilità Rilevanza/pertinenza Professionalità giornalistica 4,4 4,5 4,4 4,4 4,5 FORMA Drammaturgia Impatto visivo Impatto audio Regia 3,9 3,8 3,7 4,6 3,5 Indici di ascolto rispetto all’obiettivo di share (in %) Estensione multimediale tendenza Page impressions e visite +1,4 stabile Fonte dei dati quantitativi: Telecontrol/RSI e NET-Metrix-Audit/RSI Periodo: gennaio – novembre 2010 18 / 19 Ripensare e ripensarsi voglia di sapere Colazione con Peo Per quei bambini che il sabato e la domenica mattina si alzano presto ma non possono fare troppo rumore per non svegliare i genitori, su LA 1 c’è Colazione con Peo. Lavoretti, attività e curiosità da vedere e da copiare ma anche cartoni animati e tanti ospiti per fare colazione in compagnia perché, si sa, “è la cosa più bella che ci sia”. Il Cane Peo e i suoi amici Cippete, gli S-rini e, novità 2010, i Ta-Pit, stimolano la creatività e l’immaginazione dei bambini con storie magiche e filmati didattici che mantengono sempre il contatto con il territorio e la realtà locale. Quest’anno, per il suo quindicesimo compleanno, Peo ha ricevuto una nuova casa, uno studio più grande e attrezzato di tutto punto in cui giocare e far giocare i suoi piccoli fan. La parlantina del Peo dal 2008 è anche alla radio, su Rete Uno, in due diversi appuntamenti: Peoparliamone e Radiopeo. Sul web: RSI.ch/peo La tv dei ragazzi L’educazione attraverso i programmi è uno dei caratteri distintivi della radiotelevisione di servizio pubblico, un compito espressamente indicato nella Concessione SSR. I programmi per ragazzi più o meno piccoli proposti dalla RSI evitano di incoraggiare competitività e divismo, ma stimolano la creatività e la fantasia nel rispetto di tutto e di tutti. Se per i più piccoli sono simpatici personaggi e esseri animati a creare storie fantastiche, in S-quot lo spazio è gestito in prima persona dalle classi delle scuole medie che partecipano al programma. I ragazzi infatti collaborano con la redazione e realizzano rubriche e filmati che vengono inseriti nella programmazione. Così essere a S-quot non significa solo partecipare a un programma, ma anche imparare l’uso di mezzi e linguaggi televisivi, oltre che divertirsi con discussioni in studio su tematiche di attualità, collegamenti con l’esterno, balli, musica e con gli ospiti presenti. A spasso per la rete Le avventure del cane Peo e dei suoi amici non si fermano alla tv e alla radio. È possibile trovarli tutti in rete e continuare a giocare e imparare con loro. Infatti, tutto ciò che è andato in onda è disponibile anche online: non in un blocco unico, ma diviso in varie sezioni così che i giovani internauti possano riascoltare solo la propria fiaba preferita oppure provare a rifare l’ultimo esperimento del Peo (RSI.ch/peo). Online sono anche gli S-rini (RSI.ch/srini) e S-quot (RSI.ch/squot), che trasmette il suo appuntamento settimanale anche in video live streaming e ha una versione radiofonica. RSI e la scuola La RSI collabora con la scuola in diverse iniziative, la più importante delle quali è l’accesso all’immenso archivio multimediale della RSI per i docenti, che possono utilizzare i materiali di loro interesse per le lezioni, grazie anche a progetti come ScuolaVisione (vedi pagina 59). Inoltre, la RSI accoglie da anni classi di tutta la Svizzera italiana e d’Oltralpe, offrendo una visita agli studi radio e televisivi. Dal 2008 le visite sono diventate sempre più interattive e coinvolgenti (vedi pagina 45). Ai ragazzi interessati, inoltre, viene data la possibilità di trascorrere brevi periodi di praticantato in forma volontaria all’interno della azienda, ma anche di seguire veri e propri stage e apprendistati. Nel corso del 2010 cinquantotto ragazzi hanno potuto vivere un periodo di formazione e apprendimento alla RSI. Non si finisce mai d’imparare La vocazione educativa della televisione appare sin dalle origini come un’istanza irrinunciabile e si traduce nell’aura pedagogica che pervade negli anni ‘60 tutti i programmi di approfondimento e di cultura della tv. Oggi la maggior parte delle trasmissioni della SRG SSR non sono prodotte con l’intento primario di educare eppure hanno una gran forza istruttiva. Basti pensare ai programmi per la tutela dei consumatori, quelli di medicina e natura, ma anche quelli che trattano di viaggi, cultura ed economia. Alcuni esempi concreti sono Patti chiari, Lo sciamano, Il giardino di Albert, il Filo della storia e Il Camaleonte. 1 studio televisivo interamente dedicato all’evento 23 Sudafrica 2010 I Campionati mondiali di calcio inchiodano tutti davanti al televisore, senza distinzione di genere o di età. Se il pubblico dei Mondiali è vasto ed eterogeneo, lo stesso si può dire della copertura dell’evento da parte della RSI, coordinata dalla BUS (vedi paragrafo dedicato). Trasmissioni di ogni genere hanno raccontato l’Africa e i Mondiali 2010 da diverse prospettive con commenti, analisi, annotazioni di colore e di costume in grado di dipingere un affresco fatto di sport ma anche di storia, cultura e tradizioni diverse da quelle della Svizzera italiana. BUS La Business Unit Sport (BUS) è l’unità della SRG SSR che si occupa della strategia sportiva per tutte le unità aziendali. Visti i costi raggiunti dai diritti di ripresa e/o di trasmissione degli eventi sportivi di portata internazionale, è necessaria un’unità centrale che gestisca la loro acquisizione per tutte le unità aziendali SSR. La BUS quindi si occupa di tutte le pratiche legali, organizzative e di pianificazione: i diritti, i sopralluoghi, l’alloggio per tutti i collaboratori, l’organizzazione dei viaggi internazionali e interni, gli accrediti, il trasporto del materiale e via dicendo. La BUS si occupa anche della produzione di eventi sportivi e la qualità delle sue prestazioni ha portato l’UER, l’Unione Europea di Radiotelevisione, ad affidare alla SSR la copertura di eventi di rilievo nell’ambito del circuito dell’Eurovisione. Ai Giochi olimpici di Vancouver, per esempio, è stata la SSR a produrre e gestire le riprese delle gare di sci per il mondo intero. La BUS produce anche eventi sportivi di portata nazionale, come le gare di sci di Adelboden e Wengen o i campionati di hockey e di calcio. 688,0 208,0 202,5 180,0 355,5 525,0 591,0 i professionisti RSI inviati in Sudafrica fra redattori, cameramen, registi e montatori 108,0 1 pagina web creata appositamente per i Mondiali RSI.ch/sudafrica2010 1992 gli spettatori su LA 2 alle 21.15 del 25 giugno 2010 per Svizzera–Honduras (pari a un’audience del 75,9%) 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 12 Passione sportiva Lo sport infiamma, nel bene e nel male. Gli spettatori di un evento sportivo sono accomunati dalla stessa passione, vivono le stesse emozioni, si indignano e si esaltano per gli stessi avvenimenti. E questo al di là del ceto sociale, della lingua parlata, delle origini, delle aspirazioni future. Per la durata dell’evento niente di tutto ciò importa. Ciò che conta è che la squadra del cuore o il proprio beniamino vinca la sfida del momento. Se poi a giocare è la Nazionale o un singolo sportivo rappresentante il Paese, allora i tifosi sono tutti semplicemente svizzeri. Non svizzeri italiani o svizzeri tedeschi, svizzeri di seconda generazione o svizzeri all’estero. Solo svizzeri. Per questo la RSI punta molto sullo sport, la cui presenza è dominante sul canale LA 2. 1988 96’200 le trasmissioni che hanno dedicato almeno una puntata ai Mondiali e al loro contesto (senza contare quotidiani, radiogiornali e telegiornali) 665,0 12 le trasmissioni create ad hoc per l’evento 1984 Numeri mondiali caro sport 1980 le partite trasmesse in diretta fra radio, tv e web Ripensare e ripensarsi Andamento dei costi dei diritti dell’Unione europea di radiotelevisione (UER) per i Giochi olimpici 1980–2012 in milioni di franchi Giochi olimpici invernali Giochi olimpici estivi 1998 17,2 1999 6,0 2000 21,7 2001 7,0 2002 25,5 2003 15,8 2004 29,6 2005 8,3 2006 36,6 2007 1 1,2 2008 41,1 2009 9,5 64 20 / 2 1 Costi totali per grandi progetti della SRG SSR dal 1988 al 2010 (Diritti di produzione) in milioni di franchi Giochi olimpici, Mondiali e Europei di calcio Mondiali di sci alpino e sci di fondo Fonte: SRG SSR, Comunicazione aziendale. (2009) Servizio pubblico, la radiotelevisione per tutti. Berna, sul web: srgssr.ch 22 / 23 Ripensare e ripensarsi Quota di mercato di LA 2 in % nelle 24 ore Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI 8,0 / gennaio 8,9 / febbraio 6,0 / marzo 7,6 / primo trimestre 6,0 / aprile 6,8 / maggio 18,0 / giugno 10,2 / secondo trimestre 8,9 / primo semestre 1 1,3 / luglio 6,8 / agosto Top Ten trasmissioni 2010 su LA 2: dominano i Mondiali in Sudafrica 6,5 / settembre Numero medio di spettatori in ogni minuto di un determinato programma o fascia oraria 8,2 / terzo trimestre 01. svizzera – honduras diretta 25/06 86’200 02. svizzera – honduras studio 25/06 79’900 5,9 / ottobre 03. olanda – spagna (finale) diretta 1 1/07 66’700 6,5 / novembre 04. cile – svizzera diretta 21/06 64’800 05. spagna – svizzera diretta 16/06 64’200 06. cile – svizzera studio 21/06 60’100 07. germania – spagna (semifinale) diretta 07/07 58’800 08. spagna – svizzera studio 16/06 56’700 09. olanda – spagna (finale) studio 1 1/07 55’000 10. svizzera – honduras introduzione 25/06 52’300 Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI 7,2 / dicembre 6,5 / quarto trimestre 7,4 / secondo semestre 8,1 / anno LA 2 Il secondo canale televisivo della RSI nasce nel 1997 con lo scopo di catalizzare il pubblico durante gli eventi sportivi. Manifestazioni come i Giochi olimpici o i Campionati mondiali di calcio portano molte ore di contenuti che non possono essere interamente ospitati su un unico canale generalista, il quale deve proporre programmi per tutte le tipologie di pubblico. Inoltre, durante gli eventi sportivi come le singole partite di hockey, il pubblico inevitabilmente si divide fra appassionati e non, e dunque bisogna evitare una fuga di spettatori verso la concorrenza. Con il tempo però il canale si è evoluto, anche grazie allo sforzo in atto per offrire una programmazione di carattere culturale. Le Serate evento hanno proposto nel corso del 2010 una serie di appuntamenti arricchiti dalla presenza di ospiti di particolare importanza. Ad esempio, il 6 ottobre 2010 la prima serata de LA 2 è stata dedicata all’Africa, con ospite in studio il Premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka. In prima serata trovano spazio anche la grande documentaristica di LA2DOC e i documentari di produzione RSI riproposti da Superalbum. Inoltre, dall’ottobre 2010, il secondo canale invita quel prezioso pubblico che ha visto nascere la RSI – gli over 60 – a sorridere con il quiz Il gioco dei ricordi. Per quanto riguarda gli ascolti, LA 2 raggiunge nel 2010 una quota di mercato dell’8,1% nelle 24 ore e dell’8,6% nel Prime Time, riuscendo a superare i propri obiettivi di rete (fissati al 7% sia nelle 24 ore che nel Prime Time). Sul web: RSI.ch/la2 QdM, quota di mercato: rapporto percentuale tra gli spettatori che assistono a un dato programma o presenti in una determinata fascia oraria e il numero di spettatori davanti al televisore nel medesimo periodo considerato. Menu sportivo Nonostante alcuni sport siano molto più seguiti di altri, la RSI si impegna a rendere conto di un gran numero di discipline e trova spazio per gli appuntamenti sportivi regionali. Nel 2010 abbiamo certamente seguito su LA 2 i Mondiali in Sudafrica e i Giochi olimpici a Vancouver (eventi internazionali), ma abbiamo anche visto il campionato di hockey (nazionale), e ascoltato la cronaca di Rete Tre del Walking Lugano o del Gianetti Day (regionale). Le principali trasmissioni sportive RSI, oltre le dirette e le repliche delle gare, sono Sport Club, Sportsera, La Domenica sportiva e Palla al centro in televisione, Penalty, Sport Radio, Bi-Champions e Tira in radio, programmi che propongono commenti e approfondimenti di sport diversi e in stili diversi, a seconda del pubblico di riferimento. Web sport Per i Campionati mondiali in Sudafrica è stato creato il sito RSI.ch/sudafrica2010, contenente informazioni riguardanti l’attualità, i risultati in diretta delle partite, le schede delle squadre e degli stadi, dati statistici (risultati, classifiche, albo d’oro) e commenti delle singole partite con i relativi tabellini. Il tutto arricchito da contributi audio e video. Ma soprattutto, tutte le partite andate in onda su LA 2 sono state trasmesse anche in video live streaming su “Sport livestreaming” (RSI.ch/sport), mentre i risultati in tempo reale erano su “Sportlive” (RSI.ch/sportlive), così come era stato per le gare dei Giochi olimpici di Vancouver. “Sport livestreaming”, inoltre, a seconda dei diritti in possesso della RSI e delle regole sancite dall’UFCOM, trasmette le partite di calcio dei principali tornei nazionali e internazionali, l’hockey nazionale e le gare di sci più importanti. Il flusso di informazioni sportive di qualsiasi genere è quotidianamente curato dal settore Sport su RSI.ch/sport e nei programmi radio e tv a esso dedicati. LA 2: ore di programmazione per contenuto nel 2010 923 / attualità e informazione 255 / musica, teatro, religione 1’7 12 / film e serie 397 / intrattenimento 476 / cultura e formazione 2’496 / sport 455 / trasmissioni per bambini 1’888 / altre trasmissioni 8’602 ore totali di diffusione repliche comprese Fonte: Traffic System, sistema interno RSI 25 / SPETTATORE, VISITATORE, CITTADINO // Tu chi sei? Hai più o meno di 40 anni? Quante ore al giorno guardi la tv? La radio quanto la ascolti? E quando? Quali sono i tuoi programmi preferiti? Perché? Sei mai entrato nel sito RSI.ch? Domande certamente importanti per una radiotelevisione. Ma per la RSI, tu sei prima di tutto un cittadino: il principale interlocutore. Per soddisfare i tuoi bisogni, la tua sete di conoscenza e di divertimento, i professionisti della RSI fanno del loro meglio. Per cercare di capire quello che preferisci, per migliorare costantemente il servizio che ti offre. E per parlare di cose di tuo interesse e a te vicine la RSI viene da te, nel tuo territorio, nella tua regione ad ascoltare le tue opinioni, a parlare dei tuoi problemi. La RSI sostiene gli eventi e le iniziative che immagina siano di tuo interesse. E se vuoi, se ti va, ti invita da lei, a vedere come e dove avviene la produzione dei programmi, perché ci si possa conoscere ancora meglio. 2 6 / 27 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO Pubblico maschile e femminile 2010 dei vettori RSI in % nelle 24 ore IL PUBBLICO DELLA RSI Contatti medi delle tv RSI nel 2010 (24 ore, giorno medio) Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI 175’200 dalla Svizzera italiana 187’000 dalla Svizzera tedesca 102’600 dalla Svizzera francese Contatti medi delle radio RSI nel 2010 (24 ore, giorno medio) Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI 198’700 dalla Svizzera italiana 182’700 dalla Svizzera tedesca 55’300 dalla Svizzera francese Contatti o penetrazione netta: numero di persone diverse tra loro presenti per almeno 30 secondi in un determinato programma Un pubblico italofono La RSI propone per conto della SRG SSR programmi destinati al pubblico italofono della Svizzera. Quindi, naturalmente, la maggior parte dei suoi radiotelespettatori risiedono nella Svizzera italiana, un pubblico potenziale di 281’783 persone sopra i 15 anni per quanto riguarda la radio e 3 19’910 persone sopra i 3 anni per la televisione. Questo è il mercato istituzionale della RSI. Ma, dal censimento federale della popolazione del 2000 (un po’ vecchiotto, ma è solo nel 2010 che è stato introdotto il censimento annuale), emerge che solo il 57% degli italofoni risiede effettivamente nella Svizzera italiana. Il restante 43% risiede quindi nel resto del Paese e, per legge, “almeno un programma radiofonico e un programma televisivo della SSR sono diffusi nell’intera Svizzera in lingua tedesca, francese e italiana” (art. 30 LRTV). Non stupisce quindi che il 12% del pubblico medio RSI nelle 24 ore, che va a formare il mercato effettivo dell’azienda, risieda Oltralpe. Addirittura, i contatti medi giornalieri dei canali televisivi RSI dalla Svizzera tedesca superano quelli dalla Svizzera italiana. Il Prime Time, chiave del palinsesto tv Il palinsesto è il cuore della radio e della televisione, la griglia strategica sulla quale si tenta di far coincidere ogni programma con i tempi del suo pubblico ideale. L’offerta generalista della RSI mira a raggiungere il più vasto pubblico possibile, cercando di andare incontro a tutte le sue preferenze. Massima espressione di tale intento è la fascia di Prime Time, cioè i programmi offerti da LA 1 e LA 2 fra le 18.00 e le 23.00. Infatti, all’interno di questo orario, nell’arco della settimana trovano posto informazione, giochi, film, serie, sport e programmi culturali, posizionati in determinati momenti secondo logiche e strategie ben definite. Ad esempio, se gli uomini di martedì si gustano la Champions League su LA 2, l’offerta di LA 1 non può che essere dedicata alle donne, magari con una serie tv campione d’ascolti come Grey’s Anatomy. Oppure, cosa può battere il Grande Fratello di Canale 5 al lunedì sera? Un film in prima tv su LA 1, non ancora trasmesso dalle concorrenti italiane. E ancora, cosa proporre il venerdì sera a coloro che non sono usciti a festeggiare l’arrivo del week end e che “zappano” pericolosamente verso l’intrattenimento proposto dai canali tv d’oltre confine? Un programma apprezzato e a stretto contatto con la realtà locale come Patti chiari. Fonte dati tv: Telecontrol/RSI - Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati radio: Radiocontrol/RSI - Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Caratteristiche del palinsesto radiofonico Il Prime Time radiofonico coincide con la mattina, in particolare fra le 6 e le 9 e si protrae fino a mezzogiorno, mentre gli ascoltatori si preparano per uscire o sono impegnati in faccende casalinghe; mentre si recano al lavoro o a scuola. Per loro, tanta informazione e tanta musica, i fatti del giorno più interessanti e curiosi, l’attualità culturale, i giochi, la meteo e l’intrattenimento, con programmi come il Radiogiornale e Furbo chi legge di Rete Uno, il contenitore Shéhérazade di Rete Due o Il Mattino di Rete Tre. Le radio RSI, più che competere con le loro concorrenti (naturalmente sempre tenute d’occhio), devono confrontarsi principalmente con gli altri media, “colpevoli” di fagocitare la maggior parte del tempo libero dei potenziali ascoltatori. D’altro canto, la radio resta il media privilegiato proprio durante attività lavorative di tipo manuale e casalingo, negli uffici, nei negozi e in automobile. A questo genere d’ascolto sono quindi dedicate le trasmissioni e la musica del pomeriggio. Di sera, con l’aumento esponenziale del consumo televisivo, la radio predilige trasmissioni di contatto con i propri ascoltatori o dedicate a un pubblico di nicchia. Rete Tre ad esempio, delega la scelta musicale ai suoi fedelissimi, che tramite SMS possono inviare le loro richieste agli animatori di SM3. Rete Due propone i concerti di musica classica in Prima Fila e di musica Jazz in Birdland , mentre Rete Uno accompagna i nottambuli con Millevoci nella notte. 57,6% 56,2% 43,8% 42,4% LA 1 LA 2 61,7% 55,3% 44,7% 41,7% 38,3% Rete Uno 58,3% Rete Due Rete Tre 2 8 / 29 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO “una televisione dai toni misurati e nemica del trash, una televisione che detesta le urla, la volgarità e la lacrima taroccata” Corriere della sera, 25 gennaio 2006 Il pubblico italiano nel corso degli anni Fin dal 1933, per gli italiani, Radio Monte Ceneri è stata una voce credibile, indipendente dal regime fascista e da altri belligeranti. La sua diffusione in Italia era forte grazie alle onde medie. Da allora, la voce della Svizzera italiana è sempre stata percepita come un’alternativa autorevole: anche quando, soprattutto negli anni ’70, grazie a una serie di fortunate circostanze la tv svizzera fu visibile lungo tutta la penisola. Tuttora il pubblico d’oltre confine la ritiene una “televisione dai toni misurati e nemica del trash, una televisione che detesta le urla, la volgarità e la lacrima taroccata” (Corriere della sera, 25 gennaio 2006). Con l’adozione del digitale terrestre e l’abbandono della trasmissione analogica nel 2006, e nel 2008 con lo spegnimento del trasmettitore radio del Monte Ceneri (decisioni queste prese a livello nazionale dall’Ufficio federale delle comunicazioni), il rapporto con il pubblico italiano si è indebolito. Era inevitabile: il mandato pubblico della SSR non contempla la trasmissione di programmi tv al di fuori del territorio nazionale, né tantomeno la possibilità di investire risorse proprie per diffondere su territorio estero. E sulla questione grava l’ostacolo insormontabile dei diritti televisivi, legati in particolare alla fiction d’acquisto e ai programmi sportivi. Diritti calcolati e versati dalla RSI in base alle dimensioni del suo pubblico potenziale in Svizzera. Il segnale televisivo della RSI arriva oggi sul territorio italiano soltanto nelle zone più vicine al confine, attraverso il cosiddetto overspill , vale a dire la sforatura naturale, necessaria per la copertura completa del territorio nazionale, prevista dalla legislazione internazionale e regolata nei suoi dettagli tecnici da norme precise e vincolanti. Grazie all’ overspill un numero ristretto di telespettatori delle province di Como e di Varese possono captare il segnale RSI in digitale terrestre. Grazie al web e alle nuove forme di fruizione digitale però la radiotelevisione svizzera sta rinnovando il rapporto con la sua fedele comunità d’ascolto in Italia e nel mondo. Il pubblico anziano Spettatori e ascoltatori immancabili, vero zoccolo duro del pubblico RSI sono gli over 60, bimbi e ragazzi di ieri, affascinati dal volto della prima signorina buonasera Mascia Cantoni o dalle notizie di Marco Blaser. Quel pubblico oggi rispolvera quei momenti durante il quiz Il gioco dei ricordi su LA 2, un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta di fatti e protagonisti della cronaca, della politica, dello sport, della cultura e del costume, proposto per la prima volta nel 2010. Sempre alla terza età, ma anche alle donne, è dedicato il primo pomeriggio di LA 1 e LA 2 (quando lo sport non prende il sopravvento). Così come il Prime Time si rivolge ai suoi spettatori più fedeli, che rappresentano oltre il 40% del pubblico RSI, con programmi come la puntata di Falò sugli Anziani attivi o quella di Cinepiù intitolata Incontri ravvicinati della terza età . Senza dimenticare i tanti programmi radiofonici che in un modo o nell’altro si rivolgono a questo pubblico: Millevoci con le edizioni su Anziani indifesi e Città per anziani, Laser, la Radio delle Regioni e molti altri. Fasce d’età del pubblico radio nel 2010 in % sulle 24 ore Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI Rete Uno 4,8 4,8 8,6 26,0 55,8 Rete Due 0,8 1,6 5,0 16,6 75,0 Rete Tre 10,6 15–24 Fasce d’età del pubblico tv nel 2010 in % sulle 24 ore Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI LA 1 4,0 8,2 12,2 17,4 15,3 42,9 LA 2 5,9 03–14 8,8 14,8 15–29 17,6 30–39 40–49 17,6 50–59 35,3 60+ 19,8 25–34 28,1 35–44 45–59 29,0 60+ 12,4 30 / 3 1 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO 38,7% IL PUBBLICO tv lo share medio di Attenti a quei due 70/80’000 spettatori per puntata Attenti a quei due È simpatico, familiare, difficile ma non impossibile. È la trasmissione più amata dal pubblico. Tutti possono venire a giocare ad Attenti a quei due e tutti possono ambire a portarsi a casa qualcosa. Questa è la formula vincente del programma di intrattenimento di punta della RSI, capace di catalizzare fra i 70 e gli 80mila spettatori tutte le sere, da lunedì a venerdì. In onda dal 2006, Attenti a quei due è uno dei programmi che meglio evidenzia il carattere di prossimità della RSI rispetto alla vita quotidiana del pubblico. Il mondo della televisione della Svizzera italiana non è parte di una dimensione lontana, patinata, inarrivabile. I vincitori del gioco non sono fortunati sconosciuti, ma il potenziale vicino di casa di ogni spettatore. O suo figlio. Oppure il gruppo delle amiche della ginnastica. Infatti, con le edizioni in prima serata del Torneo di Attenti a quei due o con le puntate dedicate ai bambini, il programma è entrato in contatto con realtà nostrane fatte di amici, gruppi e associazioni. Si sono presentati e raccontati, si sono divertiti e hanno fatto divertire. Attenti a quei due nel 2010 ha ospitato in studio circa 3’700 partecipanti fra concorrenti e pubblico e ha realizzato uno share medio del 38,7%. Sul web: RSI.ch/attentiaqueidue Telecontrol nel 2010 Per quanto possa essere ben fatto, se un programma non soddisfa i dati d’audience previsti è da rivedere o, nei casi peggiori, da chiudere. Quei dati li fornisce quotidianamente alla SRG SSR l’istituto di analisi di mercato lHA, che ogni notte richiama i dati raccolti dai rilevatori elettronici distribuiti in famiglie, scelte come campione rappresentativo (panel). Il panel della Svizzera italiana è composto di 270 famiglie, 567 persone in tutto. Il Telecontrol, questo è il nome dell’apparecchio, è collegato con televisori, decoder e lettori dvd e rileva automaticamente, ogni trenta secondi, la rete e il programma sui quali sono sintonizzati, compreso il Teletext. Al Telecontrol è collegato un telecomando speciale per la notifica, da parte del campione di telespettatori, del consumo e del voto di gradimento dei programmi (da 1 a 6). A partire da gennaio 2010 è cambiato il metodo di rilevamento degli ascolti, in modo da renderlo ancora più preciso: è cambiata la quota di sostituzione per dati mancanti in caso di un evento eccezionale (come un black out elettrico), le fasce d’età sono passate da cinque a sei, il panel viene aggiornato ogni anno e non è più definito in base alla regione linguistica ma in base alle 13 aree di concessione televisiva definite dall’UFCOM (la Svizzera italiana è una di queste). Teletext infine è ora conteggiato come consumo televisivo. 32 / 33 SPETATTORE, VISITATORE, CITTADINO Budget RSI 183 ALT 1 3,3 E % 23 ,4% ,9 TE LA 1 TNT 1,9 1,3% RETE 4 1,3 % LA RSI LETICINO % RETE 7 1,1 % 15 TNT LA7 LETICINO 0, % 9% 1,5 % RSI 1 LA 29 , 5% 4 5 ,5% 5,9% ITALIA 1 7,1% RSI LA SF R % L 8,3 % CANA 8,6 % RAI % 1,8 2 5 ,9% 4, 3 3,2 R 3 4, 4% 2 SF TS 4% RAI LA % ,9% RAI 1 8 0, 1 1 RAI 2 6,3% Quote di mercato nelle 24 ore (lu-do, in %) Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI RSI 5% 1,3 2,7 E5 RAI LE 5 9, 4% TS 2 8,1% RAI IA 1 7,7% CANA ITAL 2’970 RE TR AL TE Budget RAI milioni Quote di mercato nel Prime Time (lu-do, in %) Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI % I dati 2010 Agli svizzeri italiani la RSI piace, nonostante la forza della concorrenza estera pubblica e privata, la frammentazione dell’offerta e le nuove modalità di consumo differite. Il pubblico tv potenziale della RSI, che comprende i residenti nel Canton Ticino e nel Grigioni italiano, nel 2010 ammonta a 3 19’910 persone (dai 3 anni in su). Le reti RSI convincono mediamente il 32% del pubblico nelle 24 ore (+0,5% rispetto agli obiettivi) e il 38,1% nel Prime Time (-0,4% rispetto agli obiettivi). Per il 2010 il bilancio complessivo è quindi positivo, in particolare per quanto riguarda gli ascolti durante l’intera giornata. Nell’ultimo trimestre si registra un calo di share , sia nelle 24 ore che nel Prime Time, dovuto a una diminuzione della quota di mercato de LA 2 rispetto ai mesi precedenti, per la mancanza di eventi sportivi di grande richiamo. La concorrenza di LA 1 e LA 2 Dai grafici risulta evidente che le televisioni italiane sono molto apprezzate nella nostra regione. In Svizzera in generale il consumo televisivo di programmi stranieri è il più alto d’Europa. Questo avviene perché nessun altro paese è diviso in quattro regioni linguistiche, tre delle quali confinano con paesi che parlano la stessa lingua della regione svizzera confinante. Paesi questi dotati di emittenti televisive molto più ricche della nostra. Basti pensare che i principali gruppi radiotelevisivi italiani, presi singolarmente, possono contare su mezzi finanziari 20 volte superiori a quelli della RSI. Nella Svizzera italiana, invece, l’unica emittente locale concorrente della RSI è Teleticino. Con sede a Melide, è al decimo posto fra i canali più guardati nella regione, in particolare nella fascia dell’attualità serale. milioni brucerebbe il budget RSI in 22,5 giorni Budget Mediaset 3’929 milioni brucerebbe il budget RSI in 17 giorni Budget 2009 a confronto (in euro) (fonti: Conti annuali RSI 2009, Gruppo Mediaset Bilancio 2009, Gruppo RAI Relazioni e bilanci 2009) Popolazione Italia: 60 milioni Popolazione Svizzera italiana: 350mila 34 / 35 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO IL PUBBLICO radio Parzialmente scremato Non c’è niente di più divertente la mattina che prepararsi per andare a scuola o al lavoro mentre gli animatori di Parzialmente scremato raccontano le news più improbabili della giornata. Il loro umorismo, la loro ironia e la musica che propongono rendono il programma solare e positivo, di quelli in grado di raddrizzare una giornata partita storta. Ogni mattina fra le 6.00 e le 9.00 un tema legato a una notizia del giorno, solitamente di costume, viene affrontato con commenti e scenette divertenti e con l’aiuto degli ascoltatori, che sono invitati a raccontare le loro esperienze o le loro opinioni al riguardo. Gli ascoltatori possono anche partecipare al quiz delle 8.40, che cambia tema più volte all’anno. L’ultimo del 2010, La Svizzera italiana in un quiz, è un gioco legato alla storia, alla geografia e ai personaggi locali, con telefonate in diretta dei concorrenti. Insomma, Parzialmente scremato è un mix perfetto di divertimento, simpatia, interattività e curiosità, che invoglia gli ascoltatori a tornare sulle onde di Rete Tre nel corso della giornata. Quota di mercato nelle 24 ore (lu–do, in %) 7 1% / RSI 47,5% / Rete Uno 5,8% / Rete Due e Radio svizzera classica 17,7% / Rete Tre 12,5% / altre reti SRG SSR 7,9% / Reti commerciali Svizzera italiana 8,1% / Reti estere Universo: Svizzera italiana/persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI Sul web: retetre.RSI.ch/parzialmentescremato Radiocontrol Radiocontrol è un sistema di rilevamento dell’ascolto radiofonico creato in Svizzera nel 2001 e successivamente adottato a livello internazionale. In grado dal 2009 di rilevare anche l’ascolto di radio DAB e DAB+, si basa sull’utilizzo di un orologio che, tramite un minuscolo microfono, rileva e registra i programmi che chi lo indossa (100 persone la settimana, scelte fra 2’691 nella Svizzera italiana) sta ascoltando, sia a casa che fuori, per 24 ore al giorno. L’orologio non registra altri segnali sonori, come le conversazioni o i rumori di fondo. La riservatezza e l’anonimato sono dunque garantiti. Diversamente da quanto succede per la televisione, i dati sul consumo radiofonico vengono trasmessi alla RSI solo una volta al mese. Le nuove modalità d’ascolto, per esempio via internet in streaming oppure on demand direttamente sul proprio lettore mp3, sfuggono per il momento al rilevamento Radiocontrol. Oltre il 70% del pubblico potenziale Le tre reti radio RSI nel 2010 hanno conquistato il 7 1% degli ascoltatori potenziali (281’783 persone dai 15 anni in su). Se a questo si aggiunge l’ascolto delle altre reti radio della SRG SSR, pari al 12,5%, si ottiene che l’insieme delle emittenti SSR, nel 2010, ha raggiunto una quota di mercato pari al 83,5% (-0,6% rispetto al 2009). Il resto del mercato se lo spartiscono le radio concorrenti: Radio 3iii con il 5,4% (+0,3%), Radio Fiume Ticino con il 2,5% (+0,3%) e le radio estere con l’8,1% (+0,2%). Va specificato che queste cifre si limitano al territorio della Svizzera italiana e non considerano né i numerosi ascoltatori che la RSI ha tra la popolazione italofona oltre San Gottardo, né le nuove modalità d’ascolto (internet, satellite, podcast, streaming), sempre più utilizzate dal pubblico. Quando si dice l’eccellenza Rete Tre è la Swiss Radio of the Year 2010, per la seconda volta dopo il 2008. È stata premiata a Zurigo al Radioday 2010, cui hanno partecipato i principali professionisti del campo della radiofonia in Svizzera. Il premio è dovuto alla spettacolare performance della rete giovane della RSI, che ha ottenuto il più alto incremento di ascolti tra tutte le radio della Svizzera italiana e romanda, private o pubbliche che fossero. Nel primo semestre del 2010 Rete Tre ha toccato, nella Svizzera italiana, una quota di mercato del 17%, +2,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2009 (contro, per esempio, il +0,4 di Couleur 3, la radio giovane della RTS) e +1,3 punti rispetto alla media dell’intero scorso anno. E se nel 2008 e nel 2010 a Rete Tre il riconoscimento è arrivato per la quantità, nel 2009 il Prix Suisse se lo è aggiudicato per la qualità del programma Frontaliers. La stessa giuria ha anche lodato le tre radio RSI per la qualità generale dei loro contributi, sia dal punto di vista ideativo-realizzativo sia da quello tecnico-produttivo. Frontaliers Frontaliers è la serie umoristica di Rete Tre, ideata e interpretata da Paolo Guglielmoni e Flavio Sala, che ha per protagonisti il frontaliere italiano Roberto Bussenghi e la guardia di confine svizzera Loris J. Bernasconi, divisi dalle transenne di una dogana, ma anche da una serie di pregiudizi che gli autori volutamente esasperano. Paolo Guglielmoni osserva che “il bersaglio di questa satira è l’atavica rivalità Svizzera-Italia, su cui la saga cerca di far riflettere. Se la nostra identità si basa sul non essere italiani, allora è un’identità fasulla. L’identità è un valore positivo, da riempire con quel che ci piace del nostro Paese, non con quel che non ci piace degli altri. Vale anche per gli amici italiani che spesso ci vedono come un fantomatico Paese di Bengodi senza approfondire oltre. Anche noi, siamo più di così.” La prima serie, nel 2008, è stata un tale successo da spingere il Corpo delle Guardie di confine Regione Ticino a proporne una seconda, per informare divertendo sulle prescrizioni doganali, alla luce dell’introduzione degli accordi di Schengen. Entrambi i cd delle serie sono andati a ruba. Nel 2010 Frontaliers si è evoluto in Videofrontaliers approdando su LA 1 con 16 sketch video trasmessi all’interno di S-Quot. I video sono reperibili anche online (corredati di trailer e backstage) e su dvd. Di quest’ultimo, 15mila copie sono state vendute dalle Guardie di confine ai valichi presidiati e 3mila regalate da Rete Tre nel giro di tre mesi, da dicembre 2010 a febbraio 201 1. In totale: 18mila copie che hanno raggiunto un pubblico assolutamente trasversale, di qua e di là dal confine. Un risultato incredibile per un dvd “convergente”, frutto di un’operazione che ha coinvolto la radio, la televisione e il multimedia, in grado di realizzare un incasso superiore ai 100mila franchi. Tale cifra, in accordo con la Catena della solidarietà, è stata interamente devoluta dalle Guardie di confine all’Associazione Alessia per l’acquisto di un’autoambulanza esclusivamente predisposta per il trasporto urgente di bambini sotto costante terapia intensiva. 36 / 37 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO Made in rsi vs. made in anywhere else Top Ten serie tv in prima serata su LA 1 nel 2010 QdM % RM 01. GREY’S ANATOMY 24 episodi 28,0 36’200 02. CASTLE 29 episodi 26,3 35’100 03. THE MENTALIST 23 episodi 26,5 34’300 04. PRIVATE PRACTICE 3 1 episodi 24,8 31’200 05. THE GOOD WIFE 30 episodi 22,5 30’000 06. LIE TO ME 23 episodi 22,6 28’100 07. CRIMINAL MINDS 23 episodi 27,5 26’300 08. DESPERATE HOUSEWIVES 23 episodi 21,6 24’300 09. HAWTHORNE 6 episodi 18,4 23’200 10. BROTHERS & SISTERS 36 episodi 16,2 1 3’200 Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI Serie televisive e fidelizzazione Le serie sono il fenomeno degli ultimi anni, capaci di conquistare un pubblico trasversale e giovane, altrimenti difficile da raggiungere per una radiotelevisione di servizio pubblico. Alta qualità e trame avvincenti portano i fan a sintonizzarsi sullo stesso canale, settimana dopo settimana. Questa loro capacità di fidelizzazione di un pubblico solitamente sfuggente ne fa un prodotto indispensabile per non perdere spettatori che altrimenti si sintonizzerebbero su un canale della concorrenza italiana per seguire lo stesso programma. La RSI è sempre attenta a scegliere serie adatte a una programmazione generalista di servizio pubblico. QdM, quota di mercato: rapporto percentuale tra gli spettatori che assistono a un dato programma o presenti in una determinata fascia oraria e il numero di spettatori davanti al televisore nel medesimo periodo considerato. RM, Rating in migliaia: numero medio di spettatori in ogni minuto di un determinato programma o fascia oraria. L’intrattenimento è servizio pubblico La radio, i giornali, il web e la televisione sono mezzi di comunicazione ma anche fonte di svago e di relax, per i momenti in cui è necessario staccare dagli impegni della vita quotidiana. Per la RSI, quindi, l’intrattenimento è un tassello fondamentale della programmazione, nonché un dovere sancito nell’articolo 2 della Concessione SSR. Inoltre, grazie ai programmi d’intrattenimento è possibile parlare di attualità, ammirare il proprio territorio, far riemergere nozioni storiche o geografiche sepolte nella memoria e imparare cose nuove. Insomma, è possibile promuovere il sapere sotto forma di gioco in un’atmosfera divertente. Per riuscire al meglio in tale obiettivo, le domande per i giochi radiotelevisivi della RSI sono preparate da apposite redazioni che non mancano di dare risalto a fatti, temi e avvenimenti legati alla Svizzera, privilegiandoli rispetto a quelli esteri, in modo da rafforzare il legame con il territorio. 3 8 / 39 13 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO 78 92 10 1’302 1’358 320 197 15 272 Ore di programma per tipo di produzione 2010 (Prima diffusione tranne repliche e senza pubblicità) 6 Fonte dati TV: Traffic System, sistema interno RSI Ore di programmazione tv per contenuto: Intrattenimento Fonte dati Radio: Radioprogramma, sistema interno RSI show, varietà musicali circo quiz e concorsi cabaret, spettacoli umoristici giochi a premi brevi altro LA 1 1’518 12 2’098 4’823 LA 2 3 13 149 3’348 2’049 Ore di programmazione tv per contenuto: Fiction film telefilm serie televisive (esclusi i gialli) sceneggiati tv a episodi gialli di serie disegni animati 4’645 Totale TV 1’83 1 161 5’446 9’468 Rete Uno 4’381 32 3’862 485 Rete Due 2’032 890 1’630 3’1 19 1’089 Rete Tre 1’724 438 5’601 997 Totale Radio produzione propria altre reti RSI altre reti SRG SSR produzione di terzi repliche 8’137 1’360 1’630 12’582 2’57 1 Produzione propria vs. produzioni d’acquisto Dai programmi per bambini a quelli di cucina, tutte le trasmissioni d’intrattenimento sono prodotte dalla RSI ( Piattoforte , Generation e Odio i lunedì per citarne alcuni), mentre la fiction (i film e le amatissime serie tv) è acquistata all’esterno, tranne rare eccezioni, come le commedie dialettali targate RSI e la soap Affari di famiglia. Le trasmissioni proprie, che si tratti d’informazione o svago, rendono le reti tv RSI uniche e inconfondibili rispetto alla concorrenza estera. Dal grafico si nota la forte presenza di repliche in televisione, dovuta soprattutto alla programmazione notturna. LA 2 e Rete Tre hanno più programmi d’acquisto, principalmente sport e fiction su LA 2 e musica su Rete Tre. Rete Due propone molti concerti prodotti dalle consorelle SRG SSR mentre Rete Uno è il vettore che più produce e mette in onda contenuti propri, nel 2010 il 53% delle ore trasmesse (contro il 35% di Rete Due e il 30% di Rete Tre). Il mercato dei programmi televisivi La RSI commercializza tutti i programmi di sua produzione, co-prodotti o per i quali ha ricevuto specifico mandato di commercializzazione. In pratica quindi, l’ufficio vendite, dopo aver controllato di avere tutti i diritti per ogni prodotto, ne attiva e ne segue la promozione e la vendita. Questa commercializzazione non incide molto sul budget RSI (meno dell’1%), perché i programmi non sono facilmente vendibili all’estero: la RSI è una radiotelevisione di servizio pubblico e le tematiche che tratta sono solitamente ben ancorate al territorio e quindi di scarso interesse al di fuori dello stesso. Inoltre, le consorelle della SRG SSR hanno il diritto di diffondere gratuitamente le produzioni RSI (di cui quest’ultima detiene tutti i diritti). I prodotti aziendali di maggior successo all’estero sono le animazioni d’autore, come i cartoni di Bozzetto e Luzzati, e il cane Peo con le sue rappresentazioni di pittori celebri nelle Peo Gallery , che quest’anno sono state concesse in licenza a un distributore giapponese, uno israeliano e uno brasiliano. In totale, nel 2010 sono state vendute 61 produzioni RSI, per un valore di circa 3 16’500 franchi. Programmi RSI in vendita sul web: RSI.ch/vendita 40 / 4 1 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO Radio: ore di informazione e attualità nel 2010 immersione regionale Rete Uno 187,4 / radio, servizi 921,5 / attualità 104,6 / informazione Rete Due 7,3 / radio, servizi 730,4 / attualità L’attualità regionale Il polso della Svizzera italiana è tastato quotidianamente dalla Redazione multimediale dell’attualità regionale, che costituisce il centro di competenza per tutto quanto avviene nella regione e nella fascia di confine con l’Italia. È la principale antenna RSI sul territorio e produce notizie per tutte le testate dell’Informazione, online compreso. Realizza in particolare un’edizione giornaliera de Il Quotidiano per la televisione, e per la radio tre edizioni giornaliere delle Cronache regionali e un’edizione settimanale delle Voci del Grigioni italiano . La prossimità è quindi il modus operandi di quest’area, oltre ovviamente a tempestività, originalità e autorevolezza. A conferma del proprio mandato di informazione nazionale e sovranazionale, e dell’attenzione particolare della RSI per il Canton Grigioni, a febbraio 201 1 ha preso avvio Grigioni Sera , un radiogiornale diffuso in splitting solo sul territorio retico, pensato per migliorare l’offerta di notizie relative ai Grigioni al pubblico italofono che vive in quel Cantone. Voci del Grigioni italiano Lo attesta il Guinness World Record: Voci del Grigioni italiano è la trasmissione radiofonica d’informazione settimanale più longeva al mondo. Dal 1 939 la trasmissione costituisce un’arena pubblica che valorizza i temi di attualità e che dà la parola agli attori della realtà locale. Le valli Poschiavo, Bregaglia, Mesolcina e Calanca saranno anche separate dalle montagne, ma questa rubrica è riuscita negli anni a ridurre le distanze e a “far sentire la voce di casa”. Che questa trasmissione sia un piccolo gioiello amato e coccolato da più di 70 anni lo dimostra anche il fatto di essere fra le 10 più scaricate via podcast del 2010. Radiotelevisione on the road RSI, parte del tuo mondo. In tutti i modi possibili: entra nelle case, nei negozi, nelle automobili, nei computer, nei cellulari, nei lettori mp3. Prende la Svizzera intera e la racconta in tutte le sue sfaccettature. Ma la RSI non è solo una presenza virtuale. È un’entità fisica tangibile. Può capitare di incontrare i suoi inviati in città, alla ricerca delle opinioni della gente sui più disparati argomenti. La si vede all’opera, quando il Radiomobile è in piazza a raccogliere le emozioni a caldo degli artisti impegnati in un evento, che siano gli esordienti di Palco ai giovani, gli artisti di Blues to bop o le celebrità di Estival. E parla direttamente con il proprio pubblico con trasmissioni che indagano realtà specifiche, come fa la Radio delle Regioni. La Radio delle Regioni In onda dal 1978 al 1984, la Radio delle Regioni ha proposto decine di indagini dalle valli della Svizzera italiana, indagini costruite sull’ascolto degli abitanti delle periferie e incentrate sull’assemblea pubblica. A 30 anni di distanza, come sono cambiati questi luoghi? Per un confronto fra passato e presente, a partire da nuove indagini e con l’ausilio dei materiali d’archivio conservati nelle Teche RSI, laddove possibile tornando a intervistare gli stessi interlocutori di allora, la Radio delle Regioni riparte nel 2009 e continua per tutto il 2010 e oltre. Il programma, oggi come allora, dedica alle regioni prescelte della Svizzera italiana una settimana di momenti mirati, in cui testate abituali di Rete Uno accolgono ospiti, testimonianze, tradizioni e cronaca della regione “sotto esame”, per osservare e discutere gli sviluppi e le nuove identità del territorio. Sul web: RSI.ch/reteuno Linguaggio, abito del pensiero L’attenzione che la RSI riserva all’identità culturale e territoriale della Svizzera italiana passa anche attraverso il dialetto, nel 2010 protagonista di diverse trasmissione radiotelevisive. Camaleonte in 3D, programma di Rete Uno, ha proposto in Parla come mangi una riflessione sul linguaggio, dallo slang giovanile ai diversi modi di interpretare il dialetto di genitori e nonni. La domenica popolare di Rete Uno, per contro, riac- cende a ogni appuntamento i ricordi del pubblico sul mondo e sulle tradizioni di una volta, dedicando uno spazio speciale al dialetto nella letteratura, nella poesia e nel mondo agricolo e rurale di ieri. Rete Tre, infine, ha preso il dialetto, spesso relegato a folklore, cultura e radici, e lo ha “ringiovanito” nel fortunato Alla ricerca del dialetto perduto, da cui è nato lo spin-off Chi l’è che l’a dii, in cui frasi storiche da tutto il mondo sono state tradotte in dialetto. Il 2010 di LA 2 parte da Il caffè col dialettale , proponendo quotidianamente le più classiche produzioni della commedia dialettale targate RSI: opere che mescolano allegramente dialetto e italiano. Il 2009 si era appena concluso – su LA 1 – con la quarta serie di Affari di famiglia, la soap RSI che narra le vicissitudini di tre generazioni della ticinesissima famiglia Britti. Qui risulta evidente il contrasto fra un mondo legato alla tradizione – con il suo linguaggio, le sue metafore e i suoi punti di riferimento – e un mondo più giovane, con il suo desiderio di “metropoli”, con altri gusti e interessi differenti. Sul web: RSI.ch/affaridifamiglia 99 / informazione Rete Tre 68,2 / radio, servizi 341,2 / attualità 0 / informazione Radio, servizi : meteo; traffico; solidarietà; altro Attualità : attualità regionale, nazionale, internazionale; dibattiti; altro Informazione : politica ed economia regionale, nazionale, internazionale; altro. Le trasmissioni di Rete Tre su soggetti politici ed economici rientrano in altre categorie (come “Educazione e cultura” o “Conduzione”). Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI 42 / 43 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO la musica, i concerti, la piazza Dal palco degli studi radio La musica e gli spettacoli targati RSI spaziano dalla piazza agli studi radio, con ogni genere musicale. Rete Due, oltre alle stagioni di musica classica, organizza Tra Jazz e nuove musiche, concerti live allo Studio 2 di Lugano-Besso; e trasmette Jazz concerto in diretta radiofonica. Nel 2010, uno dei sei concerti della stagione è stato trasmesso in diretta dal Cinema Teatro di Chiasso, nell’ambito della manifestazione Festival Jazz, con cui Rete Due ha collaborato. Rete Uno propone invece un programma che racconta il mondo dello spettacolo e i suoi protagonisti – Il Camaleonte – e organizza numerosi showcase gratuiti molto apprezzati dal pubblico; qui gli artisti invitati – musicisti e attori del calibro di Piero Pelù, Giovanni Allevi, Carlo Verdone, Nek e Max Pisu (citando alcuni degli ospiti 2010) – si raccontano e intrattengono il pubblico con i loro brani e le loro storie. Tra Jazz e nuove musiche sul web: RSI.ch/jazz Il Camaleonte sul web: RSI.ch/camaleonte Cultura alla RSI Alla RSI una delle tre reti radio, Rete Due, è completamente dedicata alla cultura e innumerevoli programmi radiotelevisivi, un sito internet e numerose offerte multimediali pongono un’attenzione particolare alla letteratura, al cinema, alla musica e contribuiscono allo sviluppo culturale e al rafforzamento dei valori del Paese. Complessivamente, nel 2010, sono state dedicate alla cultura 2’201 ore di trasmissioni radiofoniche e 1’627 ore di trasmissioni televisive. Ma non è tutto: la RSI fa della promozione della cultura la propria missione, con il sostegno diretto e indiretto a un gran numero di manifestazioni, rassegne e istituzioni in tutto il Paese. Un premio inatteso Il 52. Grammy Award per il migliore album di jazz contemporaneo è stato assegnato nel febbraio del 2010 negli Stati Uniti a 75 di Joe Zawinul & The Zawinul Syndicate, album registrato dalla RSI in occasione dell’edizione 2007 di Estival. Il Grammy, prestigioso riconoscimento per la musica equivalente agli Oscar per il cinema, premia ogni anno le migliori produzioni della scena musicale mondiale. Questo riconoscimento assume un particolare significato e valore sia per Estival sia per la qualità e la professionalità della RSI, che ha realizzato la registrazione del concerto. Estival Anche nel 2010 Estival si è svolto sull’arco di due week end fra Mendrisio e Lugano, e ha proposto 18 concerti: grandi nomi della scena internazionale e momenti indimenticabili, tra cui le esibizioni del batterista Billy Cobham, del cantante Khaled, degli Incognito, dei Tower of Power e dell’Orchestra della Svizzera italiana che ha ospitato sul palco il celebre artista brasiliano Eumir Deodato. Riconosciuto come il festival gratuito più importante d’Europa, Estival è stato capace di richiamare oltre 50mila persone, affermandosi nuovamente come l’evento faro dell’estate della Svizzera italiana e il palco più prestigioso a sud delle Alpi. La RSI sostiene questo importante evento con la diretta televisiva e radiofonica dei concerti e numerose repliche durante l’anno sui suoi differenti vettori. Le quattro stagioni di Estival Nel 2010 si sono gettate le basi per una futura più ampia collaborazione con Estival. A partire dal 201 1, nell’ambito di un progetto che vede coinvolte la RSI e la Città di Lugano, verranno proposti nuovi eventi musicali, tra i quali Aspettando Estival (week end primaverile di animazione musicale nel centro della città di Lugano), un Estival autunnale a fine ottobre e una serie di concerti jazz, tutti trasmessi in diretta radiofonica, sull’arco dell’anno. 50’000 persone 2’201 ore di trasmissioni radiofoniche 1’627 ore di trasmissioni televisive 32 pillole, una per ogni Estival, del direttore artistico Jacky Marti sul web: RSI.ch/estival 44 / 45 SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO le visite alla rsi Uno studio televisivo da casa sembra una normale stanza. In realtà il soffitto è altissimo e ricoperto da un imponente impianto luci. Visitare gli studi della RSI Le visite guidate agli studi sono gratuite e aperte al pubblico, a condizione di prenotare con almeno due settimane di preavviso. Solitamente si richiede una partecipazione minima di dieci persone. Le visite hanno una durata di circa 1 ora e 30 minuti e si svolgono dal lunedì al venerdì, durante gli orari d’ufficio. Visite agli studi di Comano: richieste e informazioni: [email protected] oppure: 091 803 53 21. Visite agli studi di Besso: richieste e informazioni: [email protected] oppure: 091 803 94 95. Percorso interattivo Imparare qualcosa di nuovo è sempre interessante. Se in più ci si diverte, allora il ricordo dell’esperienza resterà indelebile. È in base a questo concetto che nel 2008 sono state ripensate le visite agli studi televisivi e nel 2010 quelle agli studi radiofonici RSI. Grazie ad animatori e animatrici in grado di risvegliare l’interesse del proprio pubblico e grazie alle attività proposte, i visitatori si fanno strada nei corridoi, imparando a distinguere il mezzo dal contenuto e rendendosi conto che tutto ciò che viene trasmesso è frutto del lavoro di moltissime persone. I visitatori spesso hanno l’opportunità di entrare nei camerini e nella zona trucco, di parlare con i DJ della radio (a volte anche di andare in onda), di osservare le scenografie dei programmi, di provare in prima persona a condurre un Telegiornale o la Meteo , di giocare con il bluescreen . Capire, vedere e toccare con mano l’origine delle immagini e dei suoni permette ai ragazzi, ma anche agli adulti, un consumo più consapevole di tutti i media radiotelevisivi con cui quotidianamente entrano in contatto. Il bluescreen Il bluescreen è l’asso nella manica delle simpatiche guide che accompagnano i gruppi alla scoperta della televisione. Se i visitatori sono fortunati e lo studio giusto è libero, la magia degli effetti speciali potrà scatenarsi. Potrà allora capitare di vedere una testa solitaria guardare divertita un corpo spaesato oppure di assistere a un dibattito in piena regola con tanto di moderatore fra bimbi di prima elementare. Alcune registrazioni dei misteriosi eventi sono visibili all’indirizzo RSI.ch/visite. Durante una visita agli studi radiotelevisivi si può scoprire che… La RSI possiede un guardaroba di più di 12mila capi d’abbigliamento usati negli show televisivi da fine anni ’50 ad oggi. Spesso i presentatori, durante la trasmissione, hanno una “pulce” nell’orecchio (un mini auricolare) per essere in contatto con la regia. Le forti luci degli studi televisivi fanno apparire lucidi i visi dei presentatori. Per questo in tv sono tutti sempre truccati, anche gli uomini. I vestiti che indossano i presentatori non sono casuali ma attentamente studiati da un costumista. I dvd usati dai professionisti sono coperti di plastica rigida protettiva e hanno quindi bisogno di lettori speciali. Il settore Documentazione Scritta delle Teche RSI ha catalogato oltre un milione di articoli di giornale dal 1984 a oggi. Il T-1000, il “computerone” di Rete Tre per la diffusione musicale, contiene quasi 20mila brani. Una volta alla radio c’era una macchina apposita per il lavaggio dei dischi in vinile. 47 / COLTIVARE NUOVE IDEE E ANTICHE CERTEZZE // L’innovazione tecnologica non si traduce solo in nuovi dispositivi elettronici a disposizione di tutti. Un computer in quasi ogni casa svizzera, uno smartphone in mano a sempre più persone sono sintomatici di profondi cambiamenti nel modo di rapportarsi alla realtà, nel modo di lavorare e di vivere il quotidiano. I nuovi media sono strumenti che permettono nuove forme di comunicazione e un accesso all’informazione sempre più agile e personalizzato. Coltivare novità (che siano di tipo tecnologico o nuovi modi di pensare) è il compito di un’azienda radiotelevisiva come la RSI, per sua natura specchio della società. D’altro canto, la perdita di identità è uno dei problemi dell’era postmoderna in cui viviamo. Valori un tempo fondamentali stanno assumendo significati nuovi, sfaccettati e decentrati. Oggi la nazione è multiculturale, la religione è una libera scelta, la famiglia assume nuove forme e la tradizione vive in antitesi con l’innovazione, con il cambiamento costante del mondo che ci circonda. In questa instabilità quotidiana è la cultura a porre i punti di riferimento. Quella cultura che, nelle parole del direttore della RSI Dino Balestra, è “tutto ciò che ci unisce in quanto membri della comunità di cui siamo parte e tutto ciò che ci divide per gusto, interessi, aspirazioni, storia e territorio.” 4 8 / 49 coltivare nuove idee e antiche certezze l’offerta multimediale Top pages RSI.ch numero di pagine consultate ogni mese 01. HOME PAGE RSI RSI.ch Attraverso il suo sito, la RSI offre i propri contenuti radiotelevisivi sotto forma di audio e video on demand corredati di approfondimenti e informazioni aggiuntive, così che i messaggi, i valori e le informazioni proposte dalle trasmissioni non si esauriscano con la fine della puntata ma trovino nuova vita. Il sito si rivolge soprattutto ai residenti in Svizzera, in particolare ai giovani e ai “teleindipendenti”, ma quotidianamente è visitato da utenti dal mondo intero. Inoltre, l’età media degli internauti che consultano il sito della RSI è di 37 anni, nettamente inferiore all’età media del pubblico radiotelevisivo. Con la sua offerta online la RSI è quindi in grado di raggiungere più efficacemente le nuove generazioni, quelle dei “nativi digitali”, e si posiziona al secondo posto fra i siti web più visitati nella Svizzera italiana in campo mediatico con 163’500 Unique clients, circa l’1 1% in più rispetto al 2009. L’offerta è articolata in quattro ambiti: i canali delle reti radiotelevisive, i siti dei programmi, i canali tematici e i siti speciali, creati per eventi particolari. 02. ZEROVERO 5’252’665 03. LA 1 5’039’848 04. METEO / SVIZZERA ITALIANA 05. INFORMAZIONE Il flusso dell’informazione 24/7 Le notizie costantemente aggiornate sul sito RSI.ch/info garantiscono un flusso continuo di informazioni durante il corso della giornata. 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il News Desk – la redazione multimediale incaricata di produrre le news online, il Teletext e i flash radiofonici e televisivi – soddisfa il bisogno del pubblico di avere informazioni sempre più tempestive. Inoltre, i servizi di tele e radiogiornali sono messi a disposizione sul sito appena conclusa la trasmissione, facendo sì che l’offerta multimediale della RSI non conosca rivali nella Svizzera italiana. Radio via internet Ormai da diversi anni la radio online o in streaming è a tutti gli effetti un nuovo vettore. Sia sul computer che sul cellulare, la radio via internet conquista sempre nuovi fan, che principalmente si collegano durante le ore d’ufficio. Questo comportamento è ancora più marcato in concomitanza di grandi eventi, come le elezioni del Consiglio federale o particolari eventi sportivi. Nel 2010 sono stati attivati 79’565 streaming radio via computer. RSI online e la legge In base all’articolo 35 della LRTV, che sancisce che “la SRG SSR impiega la sua quota di canone esclusivamente per sopperire all’onere derivante dall’emittenza inerente ai programmi radiotelevisivi e all’ulteriore offerta editoriale”, la Concessione SSR precisa che l’offerta online debba sempre essere relativa o contestuale ai programmi radiotelevisivi delle unità aziendali della SSR. Ciò significa che l’offerta online deve servire in primo luogo a completare e ad approfondire i programmi radiofonici e televisivi; concretamente l’uso di immagini e suoni non andati in onda è dunque possibile solo se aggiunge comprensibilità alle trasmissioni a cui si riferisce e permette di meglio contestualizzarle. Un esempio è la pagina del sito RSI dedicato a Fryderyk Chopin creata nel 2010 in occasione del ciclo di trasmissioni su Rete Due per i 200 anni dalla nascita dell’artista. Essa, infatti, non presenta solo informazioni riguardo le puntate andate in onda, ma contiene molteplici documenti multimediali provenienti dagli archivi RSI riguardanti il compositore, le repliche delle puntate a lui dedicate, link interessanti e testi esplicativi e formativi redatti per l’occasione. La diffusione sul web di programmi originali (senza diffusione radiotelevisiva pregressa o in contemporanea) è ammessa soltanto se sono soddisfatte determinate condizioni (art. 9 cpv. 2 Concessione SSR). Per la Concessione SSR sul web: RSI.ch/aboutrsi 24’453’985 3’573’125 2’896’924 06. LA 2 1’783’781 07. LA 1 / I CUCINATORI 1’731’482 08. SPORT 1’484’337 09. LA 1 / PALINSESTO 1’292’026 10. INFORMAZIONE / IL QUOTIDIANO 1’006’654 NET-Metrix-Audit/RSI 1Fonte: 1. RETE UNO 2010 954’843 12. LA 2 / PALINSESTO 949’079 13. PIATTOFORTE 845’501 14. TELEGIORNALE 783’543 15. PATTI CHIARI 734’219 16. RETE TRE / GALLERIA FOTOGRAFICA 7 15’285 17. INFORMAZIONE / TICINO E GRIGIONI 693’243 18. RETE DUE 572’592 19. STREAMING LIVE / RETE TRE 536’016 20. PODCASTING 523’415 21. METEO / WEBCAM 522’651 22. LA RSI 509’189 23. FALÒ 464’584 Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI 2010 Provenienza dei visitatori Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI Svizzera / 5’265’416 Italia / 3’921’83 1 Altri paesi / 190’201 Stati Uniti / 130’204 Germania / 123’601 Francia / 54’413 Inghilterra / 47’209 Spagna / 25’404 Unione Europea / 21’549 Paese sconosciuto / 18’900 Belgio / 15’461 Canada / 15’218 Olanda / 13’594 Brasile / 13’062 Austria /1 1’739 Numero di visite al sito ogni mese. Un’unica visita comprende tutte le richieste ricevute in successione ininterrotta da un server web provenienti da un medesimo indirizzo IP. Si considera terminata una visita se tra due successive richieste di pagina intercorre un tempo superiore ai 30 minuti. 50 / 5 1 coltivare nuove idee e antiche certezze I media più visitati della Svizzera italiana e le pagine delle consorelle della RSI nel 2010 Top Ten download podcast del 2010 Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI 2’188’862 / Ticinonline 952’761 / RSI 799’621 / Ticinonews 467’004 / Corriere del Ticino 89’351 / LaRegioneTicino 43’458 / Mattinonline 34’358 / Giornale de Popolo 14’412’309 / SF 4’420’033 / TSR 2’743’037 / DRS 2’462’327 / Teletext 2’282’173 / Zattoo 2’222’549 / Swissinfo 821’058 / RSR 39’943 / RTR 26’749 / SRGSSR Mobile Nel 2010 la RSI ha fatto il suo ingresso nel mondo degli smartphone con diverse applicazioni: una per ascoltare in diretta le radio RSI e per accedere alle news (RSI.ch mobile), una per consultare i palinsesti radio e tv ( RSI – Programmi Radio e TV ), una dedicata esclusivamente a Rete Tre (Rete Tre). Queste app non sono che l’inizio dell’esplorazione del nuovo, potentissimo media. Il cellulare multimediale è il primo strumento di comunicazione di massa interattivo e personalizzabile, sempre con l’utente, sempre acceso e in grado di proporre gli stessi contenuti di tutti gli altri media. Si prevede infatti che, andando avanti di questo passo, già nel 2013-2014 gli utilizzatori di smartphone supereranno per numero gli utilizzatori di computer. Podcast La maggior parte dei programmi radiofonici RSI è scaricabile gratuitamente sul proprio computer e sul proprio smartphone tramite il podcasting. Il sistema permette, appunto, di scaricare in modo automatico file audio tramite un semplice software. Implementato sul sito RSI.ch nel 2006, il podcasting riscuote sempre più successo anche grazie all’avvento degli smartphone. Nel 2010 sono stati effettuati 5,7 milioni di download, quasi 2 milioni in più rispetto al 2009 (+33,4%), che a sua volta aveva più che raddoppiato i download rispetto al 2008. Al primo posto assoluto della classifica podcast, con 476’661 scaricamenti complessivi, riconfermando la supremazia del 2009, c’è Il Disinformatico di Rete Tre, rubrica dedicata al web e curata dal noto giornalista informatico Paolo Attivissimo. I podcast sul web: RSI.ch/podcast Radio 01. IL DISINFORMATICO Scienza e tecnologia Rete Tre 476’661 02. PLUSVALORE Informazione Rete Due 279’672 03. 365 LIBRI DA LEGGERE Lingua, letteratura e arte Rete Due 278’989 04. IL GIUDIZIO UNIVERSALE Cinema e video Rete Tre 222’570 05. SKETCHES DI RETE TRE Giovani e humor Rete Tre 205’103 06. MILLEVOCI Informazione Rete Uno 198’059 07. BAOBAB Magazine Rete Tre 189’41 3 08. RADIOGIORNALE Informazione Rete Uno 176’521 09. VOCI DEL GRIGIONI ITALIANO Informazione Rete Uno 167’366 10. Cronache della svizzera italiana Informazione Rete Uno 166’755 Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI Podcast: evoluzione download globali Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI 2007 / 1’291’1 18 2008 / 2’457’440 2009 / 3’813’829 2010 / 5’729’37 1 Download 52 / 5 3 Rete Due: ore di programmazione per contenuto nel 2010 coltivare nuove idee e antiche certezze musica e letteratura 5’688 / musica 1’502 / cultura e formazione 701 / intrattenimento 837 / attualità e informazione 32 / sport 8’760 ore totali di diffusione repliche comprese Fonte dati: Radioprogramma, sistema interno RSI Reteduecinque La fascia pomeridiana di Rete Due, denominata Reteduecinque , intrattiene il suo pubblico, proponendo concerti dell’Orchestra della Svizzera italiana, approfondimenti, spunti suggeriti dall’attualità, interventi degli ascoltatori e incontri con i musicisti in diretta. Al centro del programma ci sono la musica di qualità e i suoi protagonisti, presentati sempre in una declinazione accattivante, ritmata e diversificata per generi e modalità espressive. Reteduecinque predilige la musica classica ma si apre ad altri generi dedicando l’ultima mezz’ora della fascia a esponenti del Jazz, della canzone d’autore e della World music. Rete Due Rete Due fa della cultura la sua ragione d’essere. L’intero palinsesto è costruito in funzione della produzione e della riflessione culturale, in tutte le sue forme. Rete Due organizza i Concerti d’Autunno, i Concerti dell’Auditorio e la rassegna Tra Jazz e nuove musiche, sostiene diversi festival e intrattiene rapporti privilegiati con le manifestazioni musicali della Svizzera italiana. Rete Due accompagna l’ascoltatore ai concerti, alle mostre, alle conferenze e ai festival letterari. Rete Due si ascolta, ma si può anche leggere sul periodico l’Onda. Di Rete Due si può infine far parte, iscrivendosi all’associazione Club Rete Due, che conta quasi 2’500 membri. Anche nel 2010, la seconda radio della RSI si conferma al primo posto per quota di mercato tra tutte le reti culturali e musicali della SRG SSR, raggiungendo quotidianamente (insieme a Radio Svizzera Classica) 29mila persone, il 5,8% del mercato potenziale. Sul web: RSI.ch/retedue Musicalmente RSI Nel 2004 la SSR si è impegnata a sostenere la musica svizzera con l’adesione alla Carta della musica . Alla RSI questo impegno si concretizza con la diffusione di produzioni nazionali secondo le quote indicate dalla SRG SSR. Rientrano nella categoria anche le dirette e le registrazioni che vedono la partecipazione di compositori, interpreti o produttori elvetici. Oltre alla radio, alla RSI la promozione della musica passa anche attraverso la televisione, con le registrazioni di concerti, la presenza a Estival, il programma settimanale Paganini, il sostegno all’OSI e al Coro RSI, la presenza a contest musicali regionali come Palco ai giovani e ad altre grandi manifestazioni di piazza. Inoltre, ogni anno, la RSI dà la possibilità agli iscritti a scuole di musica ticinesi di esibirsi all’interno dello Spazio RSI al Festival del film di Locarno e durante Estival. Radio musicali Oltre alle reti radio principali, la SSR trasmette anche tre reti che propongono esclusivamente musica, senza interventi parlati: Radio Swiss Classic, Radio Swiss Jazz e Radio Swiss Pop. Queste si pongono l’obiettivo di sostenere e far conoscere la musica elvetica e sono ascoltabili in tutto il Paese attraverso satellite, DAB, DAB+ e via cavo. Il potere di un libro, libri al potere Rete Due rivolge un’attenzione particolare alla letteratura. Un esempio: nel 2010 I Classici italiani, le lezioni di letteratura trasmesse da Rete Due fino ad agosto 2009, sono state trasformate in un canale multimediale dedicato alla storia della letteratura italiana dalle origini a Italo Calvino sul sito treccani.it. Al progetto, tuttora in evoluzione, lavorano la RSI (Teche, Multimedia e Rete Due), professori e studenti dell’Istituto di Studi Italiani dell’USI e la Treccani. Oltre ai successi editoriali online, Rete Due trasloca ogni anno, per cinque giorni, al Festival internazionale del libro di Torino. Da questa postazione privilegiata incontra esponenti dell’ambiente letterario e porta le loro voci nella Svizzera italiana. Ma non solo: Rete Due nel 2010 era presente anche ai festival letterari di casa nostra come Babel a Bellinzona (con la redazione di Moby Dick ) e ChiassoLetteraria, e LetterAltura in Piemonte. Questi eventi forniscono l’occasione per mettere alla prova la passione per la lettura degli ascoltatori, coinvolgendoli con interviste a grandi ospiti, collegamenti in diretta e giochi online (RSI.ch/caratterimobili). Senza contare gli appuntamenti fissi, quotidiani e settimanali, sulle altre reti: Furbo chi legge e Furbo chi legge, la proposta su Rete Uno e Festa Mobile su LA 1. I diritti d’autore La SSR è il maggior utilizzatore in Svizzera di opere e prestazioni protette, basti pensare a tutta la musica, le opere letterarie, le fiction, le immagini e i testi necessari alle sue 1 8 emittenti radiofoniche e alle sue 8 reti televisive. Per questo la SSR versa ogni anno 30 milioni di franchi alle società di gestione dei diritti (fra cui la SUISA, la Prolitteris, la Società svizzera degli autori, Suissimage e Swissperform). In tal modo gli autori percepiscono i compensi che gli spettano. Rete Due: percentuale di musica propria trasmessa nel 2010 6 21 73 Previsione 201 1 4 18 78 musica propria ripresa da altre reti RSI e da altre reti SRG acquisita all’estero Per Rete Uno e Rete Tre le ore di musica di “produzione propria” e di “ripresa” sono ininfluenti sulla percentuale Fonte dati: Radioprogramma, sistema interno RSI Musica svizzera trasmessa alla radio nel 2009 10% quota raggiunta 9,8% Rete Due obiettivo SRG SSR 15% quota raggiunta 15,6% Rete Tre obiettivo SRG SSR 8% quota raggiunta 9,3% Rete Uno obiettivo SRG SSR 1 36’000 ascoltatori al giorno, 28% di musica svizzera Radio Swiss Jazz 65’000 ascoltatori al giorno, 30% di musica svizzera Radio Swiss Pop 270’000 ascoltatori al giorno, 28% di musica svizzera Radio Swiss Classic 54 / 5 5 coltivare nuove idee e antiche certezze scampoli di mondo Storie Storie si inserisce nel contesto dell’offerta culturale della RSI con proposte documentaristiche, accompagnate dalla presenza in studio di ospiti. Qui non si intende “fare cultura” in senso tradizionale, ma piuttosto raccontare i fenomeni, le vicende, le storie, che animano il tessuto sociale e che riassumono la cultura di un territorio, senza dimenticare gli orizzonti aperti sull’Europa e sul mondo. Non va inoltre ignorata la funzione di recupero della memoria collettiva locale grazie all’utilizzo nel programma di materiali d’epoca custoditi negli archivi aziendali. Con un’alta percentuale di documentari realizzati da autori della Svizzera italiana e d’oltre San Gottardo, coadiuvati dalla RSI stessa, Storie si propone come vetrina privilegiata sulla produzione documentaristica dell’azienda e come officina in cui viene mantenuto e sviluppato l’elevato standard qualitativo dei professionisti svizzeri attivi nel settore. Sul web: RSI.ch/storie Il potere del racconto, racconti al potere La documentaristica ha una lunga tradizione alla RSI. Sin dagli albori dell’emittente il documentario si è rivelato lo strumento migliore per scoprire una realtà che può acquisire senso compiuto solo attraverso lo sguardo dichiaratamente soggettivo dell’autore. Nonostante i mezzi limitati, nel corso dei decenni gli autori svizzeri italiani hanno più volte dimostrato abilità tali da ottenere il riconoscimento di giurie nazionali e internazionali. Premi 2010 dei documentari prodotti per Storie Come Facia Smorta incontrò Pelle Rossa di Andrea Canetta Award of Merit, Los Angeles cinema Festival of Hollywood I nodi di Arnoldo e Qualche onda più avanti di Michael Beltrami Premio Grande Cuore 2010 dell’Associazione Alzheimer svizzera per l’impegno e la sensibilità dimostrata sulla malattia di Alzheimer. 50 sfaccettature possibili Se alla documentaristica sono dedicati tre programmi specifici di prima serata (Storie su LA 1, Superalbum e LA2DOC su LA 2), sull’arco di una settimana fra radio e tv è possibile imbattersi in oltre 50 programmi dedicati alla cultura. Musica, cinema, letteratura, religione e teatro sono solo alcuni dei temi trattati. Nell’era della convergenza multimediale, il web offre inoltre un’opportunità preziosa per valorizzare questi contenuti, accessibili anche dopo la messa in onda attraverso il podcast e lo streaming . Le novità 2010 in questa vasta offerta sono Cult Tv , magazine culturale audace e leggero, e Cinepiù , che abbina la visione di film di particolare rilevanza a una conversazione informale con gli ospiti. L’analisi della nostra realtà Con documentari, reportage e programmi, la RSI affronta tematiche importanti e fa da cassa di risonanza a realtà spesso inascoltate. Oggi la Svizzera è un paese multiculturale. Basti pensare che circa una persona su quattro non ha la cittadinanza elvetica e che la questione degli stranieri è tra le più sentite e discusse. In questo scenario, è evidente la grande responsabilità dei media. Si tratta di rendere visibili le comunità straniere e dar loro voce, evitando le marginalizzazioni e favorendo la tolleranza, l’integrazione e la conoscenza di diritti e doveri reciproci. Ciò accade alla RSI non solo con trasmissioni nate con questo obiettivo, come Il Ponte , ma anche con le mille vicende, notizie e curiosità raccontate nei documentari di Storie, nei reportage di Blu come un’arancia, nella realtà quotidiana dei telegiornali nazionali e regionali. Per fare un esempio, la puntata del 23 settembre di Falò è stata interamente dedicata al tema del voto agli stranieri e dell’integrazione, con i documentari Dove passa lo straniero e Basilea alle urne per tutti. 5 6 / 57 coltivare nuove idee e antiche certezze sostegno al cinema Sinestesia Il 2010 è l’anno di Sinestesia, diretto dal ticinese Erik Bernasconi e prodotto da ImagoFilm e RSI. Il film, girato quasi interamente nella Svizzera italiana con attori e troupe in parte locali, è stato un successo di pubblico (con 10 settimane di permanenza nelle sale della Svizzera italiana) e di critica. Infatti, è stato selezionato in diversi festival nazionali e internazionali ed è riuscito ad aggiudicarsi il premio della giuria giovani al festival Zoom di Igualada, in Spagna. In Svizzera ha ricevuto tre nomination ai Quartz 2010 (gli Oscar svizzeri). Infine, nel maggio 201 1 a Seoul, Sinestesia sarà proiettato durante la conferenza annuale di INPUT, grande laboratorio di presentazione e discussione dei migliori programmi delle televisioni di servizio pubblico di tutto il mondo. Sul web: Sinestesia-film.ch I successi delle produzioni sostenute dalla RSI nel 2010 Moving Forest di Niccolò Castelli coprodotto con Cinédokké. Cortometraggio 3. premio nella sezione cortometraggi al festival Cinéma Tous Ecrans di Ginevra, CH Premio del pubblico nella sezione Castellincorto a Castellinaria, Festival del cinema giovane, Bellinzona, CH Cinema fra programmi e festival La RSI sostiene il cinema a tutto tondo. Oltre ad aiutare a fare cinema, si preoccupa anche della sua promozione, dando largo spazio alla settima arte nelle rubriche radiofoniche e televisive dedicate (Strahollywook, Ciak e Cinepiù, per citare solo alcuni esempi); trasmettendo in prima visione film nazionali e internazionali; senza tralasciare la ripresa e la copertura giornalistica di iniziative ed eventi. Uno su tutti: il Festival del film di Locarno. Anche nel 2010, infatti, la RSI è stata host broadcaster , offrendo all’evento un’ampia offerta declinata su radio, tv, web e Teletext, e presenziando fisicamente a Locarno con lo Spazio RSI. Tre i film coprodotti dalla RSI presenti al festival: Songs of love and hate di Katalin Gödrös, Cosa voglio di più di Silvio Soldini e Murder – they said! di Mihàly Györik. Anche Castellinaria, il festival internazionale del cinema giovane di Bellinzona, è un appuntamento fisso per la RSI, che con Rete Tre ( media partner dell’evento) e tutti i suoi vettori ne assicura la copertura. Nel 2010, in diretta dell’Espocentro, Babobab ha proposto quotidianamente un’ora di approfondimenti, di incontri e di curiosità. Anche Millevoci, Il Camaleonte, Il Foglio Volante , Ciak , Cult tv , S-quot , Le Cronache della Svizzera italiana e Il Quotidiano hanno offerto momenti speciali dedicati al festival. A Castellinaria 2010 sono state tre le pellicole coprodotte dalla RSI: La scuola è finita di Valerio Jalongo, Moving Forest di Niccolò Castelli e Danny boy di Marek Skrobecki. Festival del Film di Locarno sul web: RSI.ch/pardo Castellinaria sul web: RSI.ch/castellinaria Cronache Marxiane di Laura Solari coprodotto con Circolo Palmer Eldritch. Cortometraggio di animazione Swiss Competition, High Swiss Risk al Fantoche (International Festival für Animationsfilm), Baden, D Danny Boy di Marek Skobeki coprodotto con Archangel. Cortometraggio di animazione Miglior cortometraggio di animazione all’Alpinale Short Film Festival, A Miglior cortometraggio al Neuchâtel International Film Festival, CH Le Quattro volte di Michelangelo Frammartino coprodotto con Ventura Film. Film lungometraggio Quinzaine des réalisateurs, Premio Europa Cinema Labels al Festival di Cannes, F Quinzaine des réalisateurs, Palm Dog Awards: Special Jury Award al Festival di Cannes, F Nastro d’Argento Speciale attribuito dal Sindacato dei giornalisti cinematografici italiani al Festival di Taormina, I Cinevision Award al FilmFest München, D Premio Gobbo d’Oro al Bobbio Film Festival, I Premio del pubblico all’Era New Horizons Film Festival di Wroclaw, Polonia International Film Guide Award 2010 all’Era New Horizons Film Festival, Wroclaw, Polonia FIPRESCI Award, Motovun Film Festival, Croazia Gran Prix, Festival del cinema italiano di Annecy, F The Golden Puffin - Discovery Award, Reykjavik International Film Festival, Islanda FIPRESCI Award, Reykjavik International Film Festival, Islanda Prix de l’innovation, 39e Festival du Nouveau Cinéma de Montréal, Canada Dox:Award, Copenhagen’s International Documen tary Film Festival 2010, Danimarca Peripheria di Marcel Barelli coprodotto con Head. Cortometraggio di animazione Prix du publique Coop, Festival internazionale del film d’animazione Cinematou, Ginevra, CH Taxiphone di Mohammed Soudani coprodotto con Amka Films. Film lungometraggio. Premio del pubblico al Festival del film Kino Otok di Isola, Slovenia Sinestesia di Erik Bernasconi coprodotto con Imago Film. Film lungometraggio Premio della giuria giovani al Festival Zoom di Igualada, E Come Facia Smorta incontrò Pelle Rossa di Andrea Canetta Award of Merit, Los Angeles cinema Festival of Hollywood, USA I nodi di Arnoldo di Michael Beltrami Premio Grande Cuore 2010 dell’Associazione Alzheimer svizzera, per l’impegno e la sensibilità dimostrata sulla malattia di Alzheimer Qualche onda più avanti di Michael Beltrami Premio Grande Cuore 2010 dell’Associazione Alzheimer svizzera, per l’impegno e la sensibilità dimostrata sulla malattia di Alzheimer Pacte de l’audiovisuel Nel 1996 la SRG SSR e i principali attori del settore cinematografico svizzero danno vita al Pacte de l’audiovisuel, una piattaforma per il sostegno del cinema svizzero. Nel quadro del Pacte , tra il 1998 e il 2010 la SRG SSR ha investito oltre 260 milioni di franchi a sostegno del cinema, consentendo la realizzazione di oltre mille tra lungometraggi, cortometraggi, documentari, film per la tv e animazioni, oltre un quarto dei quali coprodotti dalla RSI. Nel 2010, la RSI ha deciso di sostenere 22 progetti (1 1 nell’ambito della documentaristica e 1 1 nell’ambito della fiction) per un impegno totale di circa 2,3 milioni di franchi. 58 / 59 240 mila ore di documenti audio e video Le Teche RSI 240mila ore di documenti audio e video. È questo il prezioso patrimonio storico, culturale e artistico che le Teche della RSI hanno accumulato fin dai primi anni ’30. Curiosando fra questi documenti, ci si accorge come le Teche rivelino in che modo si sia vissuto, di cosa si sia parlato, quali siano stati i piaceri e le preoccupazioni degli svizzeri di lingua italiana nel corso degli anni. Ciò dimostra quanto, sin dai tempi di Radio Monte Ceneri, la RSI abbia contribuito – e continui a contribuire in modo determinante – nella sfera pubblica, a cultura e divertimento della Svizzera italiana. Le Teche, insomma, sono la memoria collettiva della nostra regione. coltivare nuove idee e antiche certezze la valorizzazione delle teche Uso quotidiano di un patrimonio storico La digitalizzazione e il recupero dei materiali d’archivio sono due delle molteplici specialità dei professionisti della RSI che si dedicano alle Teche. In collaborazione con un’azienda zurighese, nel 2004 la RSI ha progettato Beta Suisse, un sistema automatico che permette la digitalizzazione di più di 20mila ore l’anno di materiale televisivo analogico. Questo sistema, unico in Svizzera, è fondamentale non solo per la RSI, ma anche per gli archivi delle consorelle d’Oltralpe. Massiccia è anche la digitalizzazione di altri formati (come la pellicola o i prodotti radiofonici) realizzata con sistemi diversi. I nuovi materiali digitali nutrono il Catalogo Multimediale, attraverso il quale i collaboratori RSI (giornalisti e redattori in primis ) possono accedere alle Teche dalla propria postazione di lavoro e inserire i filmati nei propri servizi, valorizzando quotidianamente un patrimonio storico. Forma e contenuto Per quanto i professionisti delle Teche RSI conoscano vita, morte e miracoli del proprio tesoro, la fruizione delle stesse ai meno esperti può risultare ostica. Per questo la RSI collabora con numerose istituzioni per trovare le forme di utilizzo più adatte all’utente finale. Un esempio è il progetto ScuolaVisione. Un altro è il corso virtuale sui media sviluppato dall’Università della svizzera italiana attingendo agli archivi RSI. Le Teche e la SUPSI, invece, stanno mettendo a punto uno strumento che permetta di presentare la memoria territoriale nei comuni e nelle aggregazioni. Infine, per restituire al pubblico l’intera memoria storica della Svizzera italiana, in collaborazione con la rete bibliotecaria ticinese, il Cantone e la fondazione Vitali, è stata creata l’applicazione MMuseo, il Museo Multimediale che permette a studiosi e insegnanti di accedere tramite postazioni esterne al Catalogo Multimediale della RSI. Fuori dall’archivio La valorizzazione del passato recente e lontano del nostro territorio è avvenuta nel 2010 anche per mano della CORSI. In appuntamenti pubblici caratterizzati dalla proiezione di filmati e registrazioni radiofoniche storiche, testimonianze tangibili del profondo legame fra la RSI e il territorio, la CORSI ha incontrato cittadini e personalità regionali per discutere in un’atmosfera informale del ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo. In queste serate, organizzate in varie località della Svizzera italiana, memoria collettiva e storie individuali hanno saputo risvegliare ricordi e suscitare sorrisi, commozione e, spesso, ammirazione. ScuolaVisione Il progetto ScuolaVisione è una collaborazione tra la RSI, la Divisione della formazione professionale del Cantone Ticino e l’Istituto universitario federale per la formazione professionale. ScuolaVisione propone ai docenti una nuova modalità di fruizione e valorizzazione dei contenuti delle Teche RSI. Con ScuolaVisione i docenti potranno non solo scegliere i materiali dal Catalogo Multimediale, ma anche personalizzarli e aggiungere informazioni che i ragazzi potranno consultare in modo interattivo. Inoltre, i docenti potranno condividere i materiali da loro modificati con gli altri insegnanti della Svizzera italiana connessi alla rete di ScuolaVisione. RSI, voce e specchio del nostro territorio Usando il materiale custodito nelle Teche, la RSI ha voluto raccontare la storia del broadcasting nella Svizzera italiana e la contestualizzazione dei materiali d’archivio in due pubblicazioni. La prima, curata dalla Comunicazione RSI nel 2009, è Il tempo del tuo mondo. Cinquant’anni di TSI , una rievocazione della storia della nostra Radiotelevisione attraverso immagini, testi e 12 ore di programmi televisivi su dvd. La seconda, anch’essa del 2009, si intitola Voce e specchio. Storia della radiotelevisione svizzera di lingua italiana. La stesura di questo imponente volume ha coinvolto le Teche della RSI, studiosi dell’Università della Svizzera italiana, dell’Università di Losanna, dell’Università di Friburgo e storici indipendenti. Nel libro, gli autori analizzano l’influenza della RSI sullo sviluppo della Svizzera italiana e, contestualmente, quale Svizzera italiana si rispecchia nella storia dell’istituzione Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. 60 / 6 1 coltivare nuove idee e antiche certezze l’orchestra della svizzera italiana In Prima fila per la musica Rete Due è la mente organizzatrice dei principali eventi di musica classica sul territorio della Svizzera italiana. Il lavoro svolto, quindi, non è solo di sostegno alla musica, ma è vera e propria cultura che nasce e cresce sul territorio, pensata per esso e che con esso interagisce. I concerti eseguiti dall’OSI all’Auditorio, che si tengono da gennaio ad aprile, per esempio, hanno sempre un tema, un fil rouge da cui si parte per l’allestimento del programma. Nel 2010, le 17 serate di Dal nuovo mondo hanno parlato dell’influenza, a partire dal XIX secolo, della musica americana sui gusti del pubblico e sulla maniera di fare musica in tutto il mondo. Rete Due ha contattato per l’occasione i club, le scuole e gli ambienti americani della Svizzera italiana, che sono venuti ad ascoltare, spesso per la prima volta, le opere dei compositori della loro patria d’origine. Gli otto Concerti d’Autunno di Rete Due, invece, hanno portato il proprio pubblico (800–900 persone a serata, di cui circa 500 abbonati fedeli) in un viaggio al Nord, con opere di compositori provenienti dalla Germania alla Scandinavia. La politica dei prezzi molto contenuti praticata dalla RSI per i concerti di Rete Due assume una funzione sociale, permettendo a chiunque di assistere a eventi altrove riservati a un’élite. Tutti i concerti diventano programma radiofonico: alcuni vengono trasmessi in diretta nell’ambito di Prima fila, altri replicati in momenti successivi. 2010: l’OSI e il suo pubblico Nel 2010 l’Orchestra della Svizzera italiana ha incantato sia platee prestigiose di casa nostra (il Gala della lirica di Chiasso, Estival Jazz, i Concerti d’Autunno e quelli dell’Auditorio) e internazionali (Milano, Roma, Costanza) sia bambini e famiglie della Svizzera italiana: Soazza, Carona, Giubiasco, Riva San Vitale, Olivone, Quinto, Disentis e Bris- sago sono le otto cittadine che hanno ospitato l’Orchestra per i Concerti estivi. Inoltre, 5’200 allievi delle elementari si sono emozionati sulle note dei Concerti per le scuole. Per la prima volta dalla nascita di questa iniziativa, l’OSI ha abbandonato l’acustica perfetta dell’Auditorio Stelio Molo a Lugano-Besso per recarsi anche a Chiasso, a Bellinzona e a Locarno. Sul web: orchestradellasvizzeraitaliana.ch 1935–2010: storia di una radio e della sua orchestra Gli albori della radio nella Svizzera italiana sono tinti delle immagini evocate dalle note dell’Orchestra della Radiotelevisione della Svizzera italiana. Nel 1935, la neonata Radio Monte Ceneri, affamata di contenuti musicali, rileva l’orchestra del Kursaal. L’orchestrina di paese diventa così un’orchestra radiofonica di portata nazionale, con parte delle sue esecuzioni diffuse sulle altre reti radiofoniche della SRG SSR, la quale, naturalmente, pretendeva l’eccellenza. Da allora molti grandi maestri e solisti sono stati ospiti di quella che nel 1991 è stata ribattezzata Orchestra della Svizzera italiana, in un percorso che l’ha portata all’affermazione e al riconoscimento internazionale. Basti ricordare le collaborazioni con Stravinsky, Berio, Honegger, Richard Strauss (che nel 1947 per l’Orchestra ha composto Duett-Concertino in fa maggiore ), Stokowski, Celibidache, Sawallisch e Chailly, Mikhail Pletnev e Alain Lombard, che riveste la carica di direttore onorario. OSI tecnologica Il 2010 vede la discesa dell’OSI nel campo del multimedia: in occasioni particolari, le esecuzioni musicali dell’Orchestra sono oggi accessibili gratuitamente e in diretta da qualsiasi computer grazie al video live streaming . I concerti più im- portanti sono sempre stati trasmessi su Rete Due e (da qualche anno) riproposti sul sito web della stessa oppure in podcast, ma l’innovazione ha reso possibile, per esempio, assistere in live streaming, dal Palazzo dei Congressi di Lugano, al concerto dell’OSI diretta dal maestro Hubert Soudant e accompagnata dal pianista ticinese Francesco Piemontesi. Sono stati trasmessi in streaming anche tutti i concerti del Progetto Martha Argerich e alcuni concerti dall’Auditorio Stelio Molo della RSI. E da dicembre 2010 l’OSI ha anche un’applicazione per smartphone , OSI Mobile , utile per rintracciare rapidamente le sue attività (programmi, concerti, luoghi, solisti), seguire le news , guardare le immagini dei grandi direttori e solisti all’opera con l’Orchestra e visualizzare un’ampia selezione video dei più suggestivi momenti di prove e concerti. I concerti in video live streaming sul web: RSI.ch/auditorio Il salvataggio dell’OSI I tagli ai finanziamenti per l’Orchestra della Svizzera italiana decisi nel 2009 dalla SRG SSR sono stati tanto dolorosi quanto necessari. Per legge il sostegno alla cultura da parte dell’azienda è possibile solo attraverso la produzione e la diffusione di programmi radiotelevisivi. Quindi, la necessità di eseguire risparmi ha costretto l’azienda a sacrificare le spese in ambiti non legati direttamente ai programmi, anche in considerazione del fatto che l’OSI è l’unica orchestra in Svizzera sostenuta direttamente dalla SSR. In concreto, dal 1. gennaio 2013 l’Orchestra della Svizzera italiana riceverà dalla SSR 1,5 milioni di franchi (a fronte degli attuali 3,4 milioni). L’Orchestra e i suoi sostenitori, una parte significativa della popolazione della Svizzera italiana, hanno risposto con forza all’annuncio dei tagli. La FOSI, la Fondazione dell’OSI, e la neo costituita associazione Amici dell’Orchestra della Svizzera italiana sono riusciti a coinvolgere privati ed enti pubblici nella vita dell’Orchestra: cantone, comuni, aziende private e singoli cittadini si sono mobilitati, riuscendo con il loro impegno a supplire al taglio della SSR. A sua volta la RSI ha garantito un maggiore impegno finanziario nell’ambito delle produzioni legate al programma. E adesso si guarda al futuro: i prossimi passi sono la continuità operativa e il consolidamento finanziario. Il Coro della Radiotelevisione svizzera e i Barocchisti Unanimamente riconosciuto come uno dei migliori complessi vocali a livello internazionale, il Coro della RSI è stato fondato nel 1936 da Edwin Loehrer. Ha raggiunto rinomanza mondiale con registrazioni radiofoniche e discografiche relative al repertorio italiano tra Cinque e Settecento. I Barocchisti, invece, sono oggi apprezzati internazionalmente quale complesso di riferimento per l’esecuzione del repertorio antico con strumenti storici. Le principali attività del gruppo sono legate alle produzioni con il Coro della RSI. Nel 2010 è da segnalare l’importante riconoscimento che la rivista musicale francese Diapason ha voluto tributare ai due complessi, assegnando loro il Diapason D’Or per il cd Vivaldi Arie da tenore con il solista Topi Lehtipuu e la direzione di Diego Fasolis, pubblicato dalla rinomata etichetta discografica Naïve / Vivaldi Edition. Inoltre, la giuria dell’Académie Charles Cros ha premiato la produzione Faramondo, eseguita dal Coro della RSI e dai Barocchisti, sempre per la direzione di Diego Fasolis e realizzata da Rete Due per l’anniversario händeliano, che già nel 2009 era stata insignita di diversi premi: il Diapason d’or Découverte, il Preis der deutschen Schallplattenkritik e il Gramophone Editor’sChoice. Un dato parziale ma significativo: la RSI è direttamente coinvolta in 57 concerti degli 85 offerti nel 2010 a Lugano: i Concerti dell’auditorio e i Concerti d’autunno (unicamente RSI), il progetto Martha Argerich, Novecento e presente, i recital pianistici. 21 Concerti RSI 20 Progetto Martha Argerich 8 Lugano festival 8 Novecento e presente 8 Recital pianistici 20 Altri 63 / CAMBIARE IL MONDO, UNA SFIDA QUOTIDIANA // Rendere il mondo un posto migliore è una grande sfida cui tutti possono partecipare. La RSI collabora con scelte ecosostenibili atte a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda, con la promozione di azioni volte al sostegno dell’ambiente, e con la solidarietà. In pratica: assicurare il pieno accesso alle trasmissioni televisive anche a chi fra il pubblico è più sfavorito; farsi carico delle proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente, privilegiando soluzioni che diminuiscano i consumi energetici e le sostanze inquinanti; incentivare e promuovere il carpooling per minimizzare le emissioni di CO2; collaborare con la Catena della solidarietà; dare spazio radiotelevisivo alle diverse associazioni umanitarie; dare visibilità a iniziative volte a migliorare la società. È così che la RSI partecipa alla costruzione di un futuro più sostenibile. 64 / 65 cambiare il mondo, una sfida quotidiana sostegno all’ambiente Liberalauto Nato nel 2008, Liberalauto è un progetto basato sulla consapevolezza ecologica, sulla socialità e sull’altruismo per incentivare la condivisione dell’automobile fra persone che compiono lo stesso percorso, per recarsi al lavoro o per qualsiasi altro motivo. Rete Tre, sostenuta dal cantone, ha messo a disposizione una piattaforma web (liberalauto.ch) per mettere in contatto le persone, ha creato uno spot e i suoi animatori non perdono occasione per promuovere il progetto attraverso la radio. Oggi, le centinaia di percorsi segnalati sul sito indicano il successo dell’iniziativa. Inoltre, grazie all’app di Rete Tre per smartphone, dal 2010 è possibile organizzare il proprio carpooling in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Promozione della sostenibilità La RSI si impegna nella promozione della sostenibilità ambientale usando tutti i canali di cui dispone. Se si immette la voce “ambiente 2010” nel motore di ricerca interno al sito RSI.ch si trovano 10’600 risultati. Nello specifico, il 2010 è stato l’anno della biodiversità e per l’occasione Baobab ha proposto venti inserti intitolati Biobab dedicati alla flora e alla fauna in pericolo di estinzione sul nostro territorio. Inoltre, a settembre la RSI ha dato largo spazio al Festival della Mobilità furba ne Il Quotidiano, su Rete Tre naturalmente, e su Rete Uno ne Il Camaleonte. Il festival ha offerto una serie di occasioni per curiosare, testare e divertirsi con i mezzi di trasporto rispettosi dell’ambiente e le relative fonti energetiche. Nel 201 1 Rete Tre è anche protagonista del progetto RETE TREno – Tilo, in collaborazione con le Ferrovie federali svizzere, volto alla promozione della mobilità sostenibile e dell’utilizzo del treno. Eco-mobilità aziendale L’idea Liberalauto è piaciuta molto al Dipartimento del territorio del Canton Ticino che l’ha inserito nel suo progetto a sostegno della mobilità aziendale. Così oggi, per le aziende e le organizzazioni che desiderano promuovere lo scambio di passaggi fra i propri collaboratori, la RSI mette a disposizione sezioni dedicate del sito Liberalauto. La RSI stessa, naturalmente, ha la sua pagina, liberalauto.ch/rsi, e incentiva l’utilizzo del carpooling fra i propri collaboratori con sconti sui parcheggi aziendali. Inoltre, nel 2010 la RSI ha raggiunto un accordo con l’Azienda Regionale dei Trasporti del Luganese per potenziare l’offerta da e per Comano: 1 1 corse in più rispetto al 2009, i cui costi sono presi a carico in gran parte dall’azienda, che offre anche uno sconto del 55% sull’abbonamento per il mezzo pubblico a quei collaboratori che decidono di non usare l’auto per recarsi sul posto di lavoro. Un’azienda attenta alla questione ambientale Socialità, ambiente, sostenibilità, innovazione e cambiamento sono principi cari alla RSI, posti alla base dell’organizzazione interna, ma anche della promozione verso l’esterno tramite le trasmissioni, sostenendo iniziative ecosolidali e di aiuto sociale. A livello di organizzazione aziendale, la RSI adotta misure volte a ridurre il consumo di energia e le emissioni inquinanti. Centrale termica a legna Nel complesso di Comano, la centrale termica a gasolio è stata sostituita nel 2008 con una di nuova generazione, funzionante per l’80% a legna e per il resto a gas. Standard Minergie Sempre a Comano, la ristrutturazione dello Stabile M, che ospita uffici, l’asilo nido e il ristorante Ratatouille, è stata eseguita secondo gli standard Minergie. In generale, tutte le ristrutturazioni avvengono nell’ottica di migliorare gli stabili con tecnologie all’avanguardia nel risparmio energetico. Risparmio energetico I passaggi comuni di tutti gli stabili sono dotati di luci ad accensione automatica, così da evitare sprechi. Inoltre, le lampade usate sono di ultima generazione. Materiali non inquinanti Le vernici e le colle usate sono sempre a base d’acqua, senza solventi chimici. Controlli regolari Le misurazioni e gli accertamenti tecnici regolarmente effettuati dalle autorità cantonali preposte attestano che l’elettrosmog prodotto dalle parabole di ricezione e trasmissione del centro RSI di Comano è entro i valori limite indicati dall’ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti (ORNI). Dal 2010, inoltre, è in corso un’analisi per l’identificazione e la valutazione dei rischi per l’ambiente rappresentati dalla RSI a Comano e dei rischi che attività di terzi svolte nei dintorni dell’azienda possono comportare per le attività, il personale e gli edifici della RSI, come per esempio la costruzione della galleria Vedeggio-Cassarate. Gestione responsabile dei rifiuti I materiali da smaltire o da riciclare sono separati accuratamente e tutte le ditte che collaborano con la RSI sono tenute a fare altrettanto. L’umido, l’asciutto, gli arredi, le lampade al neon, il PET, il polistirolo, le cartucce per fotocopiatrici e stampanti e altro: tutti i materiali sono smistati e depositati in apposite discariche o consegnati alle ditte specializzate nel riciclaggio. 66 / 67 cambiare il mondo, una sfida quotidiana la solidarietà Pieno accesso alle trasmissioni televisive Per non limitare la possibilità di guardare la televisione a chi magari non la può sentire o vedere bene (disabili sensoriali) o a chi non la comprende a causa di limitate conoscenze linguistiche, la SRG SSR offre diversi servizi. Lingua dei segni Da gennaio 2008 l’edizione quotidiana del Telegiornale delle 18.00 su LA 1 è anche in lingua dei segni, grazie alla presenza in studio di un’interprete che traduce in diretta le notizie. 492 ore di trasmissioni RSI sottotitolate nel 2000 5’724 ore nel 2010 Audiodescrizione Nel 2010 sono stati diffusi 23 film audiodescritti per non vedenti. L’audiodescrizione si può ricevere scegliendo il secondo canale sonoro disponibile sui televisori. Su questo canale, là dove l’audio originale del film non basta a un non vedente per capire il contesto e ciò che succede, sono aggiunte descrizioni degli ambienti e delle azioni. In questo modo anche i disabili sensoriali hanno elementi sufficienti per una buona comprensione. Sottotitoli Dal 2010 tutti i programmi della fascia serale 1 9.00–22.00 e diversi eventi particolari nel Day Time sono sottotitolati da SWISS Teletext su tutte le prime reti tv svizzere di servizio pubblico. È stata quindi raggiunta e superata una copertura del 33% della programmazione SSR, come previsto dalla Legge sulla radiotelevisione. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie all’abbinamento fra programmi di riconoscimento vocale e programmi per la creazione e la messa in onda di sottotitoli “classici”, che ha reso possibile sottotitolare anche trasmissioni in diretta, come Patti chiari e Contesto. Nel 2010 sono state sottotitolate 5’724 ore di programmi in italiano (il 33,5% della programmazione RSI), che rientrano nelle 20’397 ore di programmi sottotitolate della SSR (35,1% del tempo complessivo d’antenna). Il braccio umanitario della SRG SSR La forza della Catena della Solidarietà sta nell’essere il braccio umanitario della SSR, che la sostiene in modo esclusivo, dispiegando tutti i propri mezzi mediatici all’indomani di catastrofi naturali e belliche, con giornate speciali di raccolta fondi. Due volte al mese è possibile ascoltare le ultime novità della Catena dalle 9.05 su Rete Uno, nell’ambito dell’emissione Sabato Uno. È per questo che la Catena non ha bisogno di spendere in pubblicità. È per questo che riesce a devolvere la totalità delle donazioni alle azioni umanitarie che le hanno ispirate. L’amministrazione della Catena, infatti, è finanziata dagli interessi generati dalle donazioni stesse. Insieme Sono molte le organizzazioni attive in Svizzera che operano nel campo della solidarietà. Ogni domenica sera su LA 1, Insieme ne presenta una diversa, dandole la possibilità di far conoscere i propri progetti a potenziali donatori. In caso di collette nazionali, Insieme e le sue trasmissioni gemelle sulle altre reti della SRG SSR presentano la stessa iniziativa, promuovendo così in tutto il Paese la raccolta di fondi. Sul web: catena-della-solidarietà.ch Raccolte di fondi nel 2010 66 42 9 milioni di franchi per il terremoto ad Haiti milioni di franchi per il Pakistan e per l’Asia milioni di franchi per bambini vittime delle guerre Catena della solidarietà: i numeri 2010 247 progetti d’aiuto in 47 paesi con 39 organizzazioni assistenziali per 168 milioni di franchi. 6 8 / 69 La RSI giorno per giorno nel 2010 21–28 gennaio forte presenza della RSI alle Giornate cinematografiche di Soletta. 22 gennaio il Consiglio del Pubblico della CORSI completa il suo organico. Febbraio parte il progetto Vision Studi 2014, volto ad aumentare la flessibilità, l’efficienza operativa e la produttività degli studi televisivi. 12–28 febbraio i Giochi olimpici a Vancouver anche su HD Suisse, oltre che su tutti i vettori della RSI. 17 febbraio la Redazione Meteo RSI stipula un accordo con l’emittente televisiva italiana Studio1tv per la fornitura di informazioni meteorologiche e supporti video. 24 febbraio il Consiglio d’amministrazione della SRG SSR vara una serie di misure nell’ambito del progetto nazionale Efficienza che toccano la RSI nei settori della contabilità finanziaria, dei servizi di posta e ricezione merci, mensa, reception e dell’infrastruttura IT. Il CdA, nella stessa seduta approva il Concetto pubblicistico e organizzazione 2010 dell’Informazione RSI, operativo dal 1. giugno 2010. 1. marzo è costituito il gruppo Technology Board, il comitato di riferimento permanente per tutti i progetti che hanno un impatto sull’architettura e sulla strategia tecnologica della RSI. 6 marzo al Premio del cinema svizzero “Quartz 2010” il film Sinestesia di Erik Bernasconi, coprodotto da ImagoFilm e RSI, si presenta con tre nomination (miglior interprete femminile, miglior interprete emergente, miglior sceneggiatura). 9 marzo è disponibile l’app gratuita per smartphone RSI – Programmi Radio TV. 9 marzo arriva alla RSI la nuova Unità mobile 1 per produzioni in HD. 18–19 marzo collaboratori radio RSI partecipano al convegno EBU Multimedia meets radio a Hilversum, nei pressi di Amsterdam: due giorni di conferenze, workshop e discussioni sulla relazione che si instaurerà tra il media elettronico più antico e quello più moderno. 25 marzo la Federazione svizzera dei sordi è in visita alla RSI. 25 marzo il Direttore RSI illustra a tutti i collaboratori la seconda fase della Convergenza. 12 aprile la home page del sito RSI.ch è rinnovata grazie a Labs, nuova piattaforma multimediale RSI. 7–10 maggio 300 bambini dell’Istituto Scolastico Consortile di Taverne, Torricella e Bedano registrano presso lo Studio 2 le canzoni del cd Musicalmondo, presentato a Tacabanda (Rete Tre) a novembre, il cui ricavato verrà devoluto in beneficienza. 20 maggio 2010 Roger de Weck è designato nuovo Direttore generale della SRG SSR. Entrerà in carica il 1. gennaio 201 1. 31 maggio 2010 Rete Tre entra negli smartphone con l’app gratuita Rete Tre. 1. giugno 2010 è operativa la nuova struttura dell’Informazione, ora suddivisa in quattro aree redazionali: News Desk, Attualità, Redazione multimediale regionale (REMARE, già attiva dal 1. dicembre 2008), Dibattiti e approfondimenti. 8 giugno l’unificazione dei dipartimenti Informazione e Sport a Comano è completa. Luglio il compositore e pianista italiano Giovanni Allevi sceglie l’Auditorio Stelio Molo negli Studi Radio RSI di Lugano-Besso per la registrazione del suo ultimo album Alien. 1 1 giugno – 1. luglio Progetto Martha Argerich 1 1 giugno – 1 1 luglio Campionati mondiali di calcio 2010 in Sudafrica. 1 3 giugno diretta RSI delle Elezioni grigionesi del 2010. Agosto inizia la fase organizzativa definitiva per il nuovo dipartimento Informazione. 4–14 agosto 63. Festival Internazionale del film di Locarno 2010, la RSI si conferma host broadcaster. 12 agosto il direttore delle FFS in visita alla RSI, a sottolineare l’importanza politica e strategica della nostra regione per la politica dei trasporti e per l’asse Nord-Sud. 26 agosto Rete Tre eletta radio svizzera dell’anno al Radioday 2010 a Zurigo. 30 agosto il Consiglio d’amministrazione della SRG SSR approva un ulteriore pacchetto di risparmi di 20 milioni di franchi senza tagli nell’offerta di programmi. 1 1–1 3 ottobre visita informale alla RSI di Roger de Weck, il Direttore generale designato della SRG SSR. 15 ottobre grande impegno delle reti radio e tv della RSI per la caduta dell’ultimo diaframma della galleria di base del San Gottardo. 18–24 ottobre Decima settimana della lingua italiana nel mondo a Basilea. Presente anche la RSI. 3 novembre il Consiglio d’amministrazione decide di armonizzare il sistema retributivo della SRG SSR a partire dal 1. gennaio 201 1. 10 novembre annunciato in conferenza stampa Grigioni Sera, un radiogiornale speciale diffuso in splitting sul solo territorio retico per informare gli italofoni del cantone su ciò che avviene nei Grigioni. Dicembre parte il progetto DIPO, la digitalizzazione della produzione RSI. Settembre lo Studio 1 produce ora anche in alta definizione (HD). 9 dicembre in 1 1 ore sono vendute ai valichi di confine le prime duemila copie di Videofrontaliers. 3–8 settembre collaboratori RSI partecipano all’IFA Berlin, l’esposizione di tecnologia più importante e tradizionale d’Europa, in cui sono presentati i nuovi prodotti e servizi legati al mondo dell’elettronica. 9 dicembre il Consiglio federale decide che dal 201 1 il canone di ricezione venga riscosso da Billag SA con un’unica fattura annuale (fino a ora ne venivano emesse quattro). Sul web: unafattura.ch. 29 settembre il Consiglio d’amministrazione della SRG SSR approva la fase finale della Convergenza RSI, il concetto editoriale e organizzativo che prevede un’ulteriore integrazione delle aree di programma Cultura e Intrattenimento. 17 dicembre il Consiglio d’amministrazione approva il piano a medio termine SRG SSR per il quinquennio 201 1–2015. 1. ottobre la fase finale della Convergenza è presentata dal Direttore RSI a tutti i collaboratori. 6 ottobre è disponibile l’app gratuita per smartphone RSI.ch mobile. 21 dicembre 2010 esce l’applicazione gratuita per smartphone dell’Orchestra della Svizzera italiana OSI Mobile. 71 / DIETRO LE QUINTE // In un mondo multimediale frammentato, la televisione e la radio restano media privilegiati. La RSI solo con i suoi canali televisivi è capace di raggiungere quotidianamente 465mila telespettatori in tutta la Svizzera, di cui 175mila nella Svizzera italiana e 437mila ascoltatori tramite Rete Uno, Rete Due e Rete Tre (199mila nella Svizzera italiana), senza contare gli internauti raggiunti dal sito RSI.ch. Ciò pone la nostra Radiotelevisione nella posizione unica di operare un significativo impatto sugli spettatori. La RSI è la voce in lingua italiana della SRG SSR, un’azienda di diritto privato con mandato di servizio pubblico, gestita secondo i principi del diritto delle società anonime. In quanto azienda non profit, la SSR è finanziata per circa il 75% dal gettito del canone radiotelevisivo e per circa il 25% dalle proprie attività commerciali, godendo, in tal modo, della piena autonomia politica ed economica. Con i suoi 1’152 dipendenti (1’043 posti a tempo pieno), la RSI genera un volume d’affari annuo di circa 240 milioni di franchi, che la posiziona come leader del mercato mediatico della Svizzera italiana, in grado di rivaleggiare per quota di mercato con le emittenti straniere, dotate di mezzi finanziari molto più cospicui. L’azienda ha le idee chiare su quali siano i suoi valori, la sua missione, i suoi obiettivi. Le Linee guida della RSI dichiarano che essa offre un servizio pubblico credibile, rilevante, indipendente, plurale e professionale; il documento dedicato alla strategia aziendale mostra come raggiungere questi obiettivi. La RSI concretizza i propri intenti principalmente tramite la produzione di programmi radiotelevisivi, che devono rispettare i principi editoriali stabiliti nella Carta dei programmi della SSR. Le Linee editoriali emanate dalla RSI sono la guida pratica necessaria ai collaboratori per rispettare i suddetti principi. Al contempo queste disposizioni fanno parte del codice comportamentale, professionale e deontologico al quale si ispirano i collaboratori e si attengono alla Dichiarazione dei diritti e dei doveri dei giornalisti stilata dal Consiglio svizzero della stampa. La Carta dei programmi e la Concessione SSR sul web: RSI.ch/aboutrsi 72 / 73 DIETRO LE QUINTE La strategia rsi Linee guida Premessa Le linee guida definiscono le direttive della RSI per quanto riguarda il mandato, i valori aziendali e il modo di operare dell’azienda. La Strategia aziendale fissa gli obiettivi più importanti e le misure necessarie per raggiungerli. Mandato La RSI fornisce un servizio di pubblica utilità, attraverso i suoi programmi e le sue attività fornisce prodotti in lingua italiana equivalenti a quelli nelle altre lingue ufficiali allo scopo di informare, intrattenere e formare il pubblico promuove la comprensione, la coesione e lo scambio fra le regioni del Paese, le comunità linguistiche, le culture, i gruppi sociali e l’integrazione degli stranieri promuove la lingua e la cultura italiane in tutto il territorio nazionale favorisce la libera formazione delle opinioni del pubblico contribuisce allo sviluppo culturale del Paese e al rafforza mento dei valori culturali nonché alla promozione della cultura svizzera nella sua offerta di programma e nelle sue attività persegue elevati standard qualitativi ed etici. Offerte di programma Con l’insieme dei suoi programmi, nei limiti delle disponibilità finanziarie, la RSI dedica attenzione alla realtà internazionale, privilegiando la realtà svizzera e quella della Svizzera italiana prende in considerazione le esigenze e gli interessi del pubbli co e li soddisfa con un’offerta diversificata sui vari media e vettori interagisce con il pubblico, favorendo interventi con modalità diverse, sui suoi vettori, in particolare il web garantisce un’informazione tempestiva, completa, diversificata da spazio a posizioni e opinioni diverse e controverse stimola, promuove, approfondisce iniziative legate al mondo culturale del Paese, in particolare per quanto riguarda il cinema, la musica, la letteratura propone un’offerta sportiva variegata, privilegiando la scena sportiva nazionale e regionale, nonché la presenza svizzera a livello internazionale e i grandi eventi internazionali. Valori I valori occupano un posto di rilievo nella cultura aziendale della RSI e orientano il comportamento dei suoi collaboratori. La RSI riprende i valori validi per tutta la SRG SSR. Credibilità: la RSI informa in modo trasparente, basandosi sui fatti e dando voce ad opinioni diverse. È responsabile dell’affidabilità dei suoi programmi e dei loro contenuti. Indipendenza: i contenuti offerti dalla RSI vengono definiti senza tener conto di alcun interesse politico o economico. La RSI è trasparente, aperta alle critiche e si sottopone a controlli interni ed esterni. Pluralismo: la RSI definisce i suoi programmi prestando attenzione alla molteplicità di interessi delle maggioranze e delle minoranze linguistiche e culturali presenti sul territorio nazionale. Il pluralismo caratterizza i programmi della RSI. Innovazione: la RSI è attenta all’evoluzione dei bisogni e delle aspettative del pubblico e cerca di rispondervi con adeguati cambiamenti tecnologici e con modifiche alla propria offerta di programma. Creatività: la RSI è aperta ai cambiamenti tecnici, sociali ed economici, e incoraggia nuove idee e soluzioni per affermarsi in un contesto di crescente competitività. Lealtà: la RSI tutela la dignità umana, tratta in modo equo e rispettoso tutte le persone. Offre ai suoi dipendenti condizioni di lavoro all’avanguardia. Principi operativi La RSI propone un’offerta di qualità, consona alle specificità di ogni vettore e ne verifica sistematicamente i risultati. Qualità dei programmi e obiettivi quantitativi di ascolto non sono in contraddizione La RSI ricerca modalità di produzione efficienti ed efficaci e attua un costante monitoraggio dei processi di produzione Nella crescente offerta di mercato, la RSI promuove il marchio dell’azienda, quello dei vettori e delle singole trasmissioni La RSI sostiene la formazione, l’aggiornamento professionale e l’inserimento di nuove leve. L’informazione aziendale interna è prioritaria. La RSI comunica in modo chiaro e uniforme, nel rispetto dei diritti della perso nalità e della privacy. Verso l’esterno, comunica in modo attivo e reagisce con la massima tempestività. Strategia aziendale RSI della qualità. La RSI raggiunge una quota di mercato di almeno il 3 1% sulle 24 ore e il 38% nel Prime Time (18.00-23.00) per la televisione e il 70% per i programmi radiofonici. Premessa La strategia aziendale RSI si fonda sul mandato di servizio pubblico assegnato alla SRG SSR ed è vincolante. Gli obiettivi RSI sono riuniti in cinque dimensioni strategiche, correlate l’una all’altra: politica e società, finanze ed economicità, mercato e offerta, processi, personale. Servono a definire la pianificazione aziendale a medio e a lungo termine. In particolare, rappresentano la base degli obiettivi e del preventivo annuali. La RSI comunica i propri obiettivi strategici e riferisce sulla loro realizzazione. La RSI consolida la distribuzione dei suoi programmi sul territorio nazionale L’intera offerta della RSI è diffusa capillarmente in tutto il territorio della Svizzera italiana, su tutti i vettori. Una rete radiofonica e un canale televisivo sono diffusi su tutto il territorio elvetico. La RSI si adopera affinché tutta la sua offerta abbia una diffusione nazionale. Gli obiettivi strategici Politica e società La RSI adempie al mandato di servizio attraverso la prossimità e la fidelizzazione La RSI rafforza la fidelizzazione del pubblico familiarizzato con la lingua italiana in Svizzera, con programmi che considerano gli interessi e le aspettative del territorio in cui opera. Il core business della RSI è la realizzazione di programmi che si differenziano chiaramente dall’offerta della concorrenza nelle modalità e nella trattazione dei contenuti. La RSI attua iniziative che, al di là dei singoli programmi, rafforzano il brand e la sua percezione (simpatia), attraverso comunicazione, eventi, interattività, marketing e nuovi media (communities, social media). La RSI vuole essere riconosciuta come parte irrinunciabile della società civile. Per questo, si adopera in ogni modo e a ogni livello per rafforzare e consolidare la propria immagine, il proprio ruolo e la propria missione. Lo fa nei confronti di istituzioni, partiti politici, media, associazioni professionali, sindacati ecc. Finanze ed economicità La RSI contribuisce a correggere il deficit strutturale della SRG SSR In questo ambito la RSI partecipa attivamente a tutti i progetti nazionali. Predispone un sistematico controllo dei costi e una regolare reportistica. La RSI consolida i proventi finanziari La RSI consolida il potenziale per la pubblicità, lo sponsoring e la commercializzazione (vendita programmi, produzione di contenuti per terzi, prestazione di servizi, call media ecc.), in linea con la strategia di commercializzazione della SRG SSR. Mercato e offerta La RSI mantiene la leadership di mercato Promuove il miglioramento dell’offerta attraverso il Management La RSI cresce nel settore Nuovi Media La RSI vuole raggiungere il suo pubblico - inteso come individui o communities - in modo differenziato, anche attraverso una strategia crossmediale, multimediale e interattiva, promuovendo un legame di prossimità digitale, complementare all’offerta dei palinsesti. La RSI risponde alla frammentazione del mercato La RSI raggiunge sull’arco dell’intera giornata (24 ore) il proprio pubblico, declinando l’offerta di programma su media e vettori diversi in modo coordinato e differenziato. Processi La RSI favorisce l’innovazione dei programmi La RSI promuove costantemente nuove modalità di realizzazione di un’offerta integrata in un modello di convergenza. L’innovazione si applica all’intera gamma dei prodotti RSI e alle regole di diffusione e di programmazione. La RSI sviluppa nuovi format e adegua i palinsesti per mantenere la leadership di mercato. La RSI persegue l’aumento della produttività La RSI raggiunge questo obiettivo attraverso il controllo dei costi, la costante verifica dei processi produttivi e degli investimenti, nonché il continuo monitoraggio dei mutamenti che intervengono nel pubblico e nel mercato. La RSI partecipa attivamente alle iniziative nazionali allo scopo di incrementare produttività, sinergie e risonanza. La RSI realizza le potenzialità della Convergenza La RSI implementa progressivamente la nuova organizzazione in tutti i settori aziendali, generando una nuova cultura aziendale che assimili un’attitudine professionale di convergenza. Attua automatismi e sinergie nelle e tra le aree, salvaguardando al contempo la specificità dei vettori. La RSI assicura il controllo della qualità La RSI rende costanti i meccanismi per monitorare la qualità 74 / 7 5 e li perfeziona. Adotta misure specifiche che consentano di raggiungere gli standard SRG SSR richiesti in questo ambito, in particolare attraverso la selezione, la formazione, l’aggiornamento professionale, le job rotation ecc. Personale La RSI rafforza le competenze manageriali e promuove le nuove leve La RSI riconosce l’importanza del Management di qualità: seleziona e prepara i nuovi quadri sulla base di questo criterio. L’azienda sostiene i suoi quadri nello sviluppo costante delle loro competenze gestionali e richiede loro una partecipazione responsabile e attiva alla vita aziendale. La RSI identifica i potenziali talenti, li forma e li accompagna lungo un percorso professionale mirato e coerente con gli obiettivi strategici. La RSI aggiorna costantemente il know-how dei suoi collaboratori RSI fa in modo che i suoi collaboratori sappiano rispondere a tutte le esigenze dell’azienda attraverso un adeguato programma di formazione e di aggiornamento professionale. Nell’ambito del Change Management, la RSI incoraggia la polivalenza e le job rotation. La RSI cura i rapporti con i suoi collaboratori La RSI promuove a tutti i livelli l’identificazione e il senso di appartenenza del personale, attraverso una gestione coerente e responsabile dei collaboratori, momenti di dialogo, ascolto e confronto, presenza e disponibilità dei superiori, coinvolgimento, iniziative di aggregazione e comunicazione positiva. Garantisce un trattamento equo a tutti i collaboratori, indipendentemente da considerazioni legate a gender, età, categorie professionali ecc. Quadro legale La legislazione sulla radiotelevisione L’attività della SRG SSR, di cui la RSI è una delle 6 unità aziendali, si fonda sull’articolo 93 della Costituzione federale del 18 aprile 1999, sulla Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) del 1. aprile 2007, sull’Ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV) del 1. aprile 2007 e sulla Concessione SSR del 1. gennaio 2008. La Costituzione federale L’articolo 93 della Costituzione federale stabilisce che la legislazione sulla radiotelevisione è di competenza della Confederazione. La radio e la televisione debbono contribuire all’istruzione e allo sviluppo culturale, alla libera formazione delle opinioni e all’intrattenimento. Debbono, inoltre, tenere conto delle particolarità del Paese e dei bisogni dei Cantoni, presentando gli avvenimenti in modo corretto e riflettendo la pluralità delle opinioni. La Costituzione federale garantisce l’indipendenza della radio e della televisione, nonché la loro autonomia nella concezione dei programmi. La Costituzione prevede, quale ente di controllo e di istanza competente, un’Autorità di ricorso indipendente in materia radiotelevisiva (AIRR), svincolata dalle autorità e dal Parlamento. La Legge federale sulla radiotelevisione e l’Ordinanza sulla radiotelevisione La Legge sulla radiotelevisione fissa il mandato, la diffusione, l’organizzazione e il finanziamento della SSR. Secondo la Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) e l’Ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV), la SSR adotta un’organizzazione tale da assicurare la propria autonomia e indipendenza, una gestione efficace, il rispetto delle aspirazioni delle regioni linguistiche, una direzione e un coordinamento nazionali; la rappresentanza del pubblico nell’organizzazione, una gestione conforme ai principi del diritto in materia di società anonima. Chi vuole ricevere le reti radiotelevisive è assoggettato al pagamento del canone il cui ammontare è stabilito dal Consiglio federale, considerando: il fabbisogno per finanziare i programmi e le ulteriori offerte editoriali della SSR il sostegno delle reti titolari di una concessione i compiti connessi alla riscossione del canone, come pure all’applicazione dell’obbligo di annunciarsi e di pagare il canone il sostegno alla Fondazione per la ricerca sull’utenza radio televisiva la creazione di reti di trasmettitori nell’ambito dell’introduzione di nuove tecnologie. La Concessione SSR La Concessione precisa il mandato che la SSR deve adempiere con tutte le sue reti radio-tv e con le “ulteriori offerte editoriali”: DIETRO LE QUINTE Nel campo della radio la SSR allestisce: tre reti per ciascuna delle regioni linguistica italiana, tedesca e francese, nonché una rete in romancio due reti musicali, una nella Svizzera tedesca e una nella Svizzera francese contenenti spazi della programmazione di base (“programma di base”) una rete dedicata ai giovani nella Svizzera tedesca tre reti musicali tematiche che trasmettono musica classica, jazz e pop una rete d’informazione continua in tedesco una rete nazionale in lingua inglese Da un’azienda multimediale di servizio pubblico la pretesa di massima qualità è scontata. Ottenerla lo è molto meno. La Concessione SSR definisce quattro criteri qualitativi che devono distinguere i programmi della SRG SSR: credibilità, senso di responsabilità, rilevanza, professionalità giornalistica. Per quanto riguarda la televisione la SSR allestisce: due reti per ciascuna delle regioni italiana, tedesca, francese, nonché trasmissioni in romancio una rete in tedesco che propone repliche una rete per lingua (italiano, tedesco e francese) su internet che offre informazioni d’attualità e annuncia i programmi una rete plurilingue in qualità HDTV L’offerta online della SSR comprende: contributi multimediali in relazione con i programmi analisi e informazioni sulle trasmissioni informazioni di base in relazione con le trasmissioni di educazione forum e giochi associati con le trasmissioni un servizio online plurilingue per l’estero La Concessione stabilisce inoltre che la SSR, per mezzo dei suoi programmi e della sua offerta editoriale contribuisce: alla libera formazione delle opinioni presentando un’informa zione completa, diversificata e fedele in particolare sulla realtà economica, politica e sociale allo sviluppo della cultura e al rafforzamento dei valori culturali del Paese considerando con particolare attenzione letteratura, musica e cinema svizzeri all’educazione del pubblico, in particolare trasmettendo programmi dai contenuti istruttivi all’intrattenimento. Fonte: SRG SSR, Comunicazione aziendale (2009). Servizio pubblico. La radiotelevisione per tutti. Berna, sul web: srgssr.ch La verifica della qualità Non può esistere un servizio di qualità senza una gestione della qualità, in grado di definire e implementare una serie di criteri qualitativi verificabili. Questi criteri, elaborati da un gruppo interregionale interno SRG SSR e definiti Standard minimi qualitativi dei programmi SRG SSR, sono adottati da tutte le unità aziendali. Essi vanno a determinare quei parametri minimi che possano garantire programmi e contenuti qualitativamente alti e agiscano nelle diverse fasi di creazione di un prodotto, dalla formazione dei propri collaboratori all’istituzione di processi di produzione, dalla definizione di linee guida alla cultura della verifica e del feedback. Sulla pagina web ufficiale della SSR (srgssr.ch) è possibile scaricare l’intero documento Standard minimi qualitativi dei programmi SRG SSR. 1 Standard di qualità 6 Ricerca di mercato e ricerca sul pubblico 5 2 Gestione per obiettivi e mandato di programma Qualità dei programmi Formazione 4 Feedback e controllo della qualità VERIFICA della qualità Il servizio pubblico fornito dalla RSI è costantemente oggetto di verifica tramite controlli interni ed esterni. Management della qualità Gli strumenti “Q” più importanti Nell’autunno del 2009 è stata eseguita una valutazione interna per verificare lo stato dell’arte RSI in relazione alle richieste degli standard minimi. Le oltre 40 interviste svolte a tutti i livelli hanno permesso di identificare i provvedimenti necessari per l’adeguamento dell’azienda alle linee espresse dagli standard minimi, come pure di elaborare una strategia di implementazione degli stessi. 3 Risorse e processi Controlli interni Come dimostrano gli standard minimi di qualità, la RSI è fortemente orientata all’autoregolamentazione, che porta a una verifica continua della qualità. I fattori che concorrono all’ottenimento del risultato auspicato sono diversi: una visione chiara delle linee guida e la pubblicazione di strategie aziendali condivise (vedi capitolo precedente) la Carta dei programmi, un documento elaborato a livello nazionale che serve a garantire la qualità e il rispetto della Concessione SSR. La Carta vincola tutti i collaboratori SRG SSR e le sue unità aziendali. Questi i punti chiave: Al servizio del pubblico Libertà e responsabilità Integrità e indipendenza Dovere di veridicità Imparzialità, assenza di pregiudizi e pluralismo delle opinioni Trasparenza e formazione delle opinioni Equità, protezione della personalità, dignità della persona, bisogno di protezione Rispetto del pubblico Responsabilità La Carta dei programmi sul web: RSI.ch/aboutrsi il Consiglio del pubblico (CP), organo della Società cooperativa per la radiotelevisione svizzera di lingua italiana CORSI. Il CP ha funzioni rappresentative e consultive e assicura stretti contatti fra i responsabili dei programmi e il pubblico. Composto di 17 membri, rappresentativi della società della Svizzera italiana, si organizza liberamente. Tra le competenze 76 / 7 7 principali troviamo la verifica del raggiungimento degli obiettivi in materia di programmi, la valutazione dei palinsesti generali dei programmi, l’analisi critica dei prodotti della RSI attraverso constatazioni, suggerimenti e proposte inerenti all’attività di programma e la presentazione di relazioni sulla qualità dei prodotti della RSI. Nel 2010, il CP ha eseguito un’analisi qualitativa parallela a quella condotta internamente dall’Ufficio qualità della RSI, di cui due esempi sono riportati a pagina 17. Il CP può sottoporre al Consiglio regionale e al Comitato del Consiglio regionale questioni attinenti ai programmi; ha per il resto facoltà di pubblicare in modo autonomo le sue valutazioni e le sue indagini. Deve infine presentare un rapporto annuale all’Assemblea generale dei soci. Il CP nomina un Mediatore con il compito di vagliare i reclami relativi ai programmi e all’ulteriore offerta editoriale, in conformità con l’art. 91, cpv. 2 della Legge federale sulla radiotelevisione. Possono essere sottoposti al Mediatore anche reclami riguardanti programmi online. In generale, le relazioni annuali del CP sottolineano la buona collaborazione e la disponibilità dei responsabili dei vari dipartimenti a fornire informazioni e spiegazioni in merito ai programmi esaminati. Esprimono giudizi complessivamente soddisfacenti sulla qualità dei programmi, ma formulano anche critiche puntuali e suggerimenti, a fronte dei quali attendono una presa di posizione da parte della Direzione. Nel rapporto 2010, il CP ha espresso un apprezzamento positivo sull’informazione e sull’approfondimento in generale, ma ha lamentato la mancanza di programmi d’approfondimento in materia di economia, ritenuti fondamentali per completare l’offerta informativa della RSI. I gruppi di lavoro si sono invece occupati delle produzioni RSI e dei documentari, riscontrando un’elevata qualità e un adeguato spazio in antenna a loro dedicato, ma raccomandano una maggiore presenza di produzioni dallo spiccato carattere di prossimità con il territorio della Svizzera italiana (in particolare fiction). I gruppi di lavoro hanno anche analizzato l’offerta di giochi e intrattenimento, ritenuta in grado di fidelizzare il pubblico e di reggere la concorrenza delle emittenti straniere, nonché i nuovi supporti multimediali e le comunità virtuali, per i quali hanno consigliato alla RSI di proseguire per la strada intrapresa, cioè un misto di sperimentazione e cautela. Il rapporto integrale del CP è pubblicato sul Rapporto di attività CORSI 2010. l’Ufficio qualità, che garantisce l’allineamento della RSI agli standard minimi SRG SSR. Annualmente questo settore assicura anche l’organizzazione di un controllo qualitativo interno di alcuni programmi/prodotti RSI. Questa analisi tiene conto degli aspetti qualitativi inerenti a contenuto e forma. La qualità del contenuto è verificata tramite l’istituzione di un gruppo professionale interdipartimentale che, dopo visionamento/ascolto, è tenuto a determinare il valore in base a criteri predefiniti, che rispettano i parametri stabiliti dalla Concessione SSR (credibilità, senso di responsabilità, rilevanza e professionalità giornalistica). La forma è invece valutata da esperti professionali (si veda pagina 17 per il risultato di due studi effettuati nel 2010). il controlling dei programmi, istituito in ogni unità aziendale quale strumento di verifica, sia quantitativa che qualitativa, dell’attuazione del mandato di servizio pubblico. I metodi di controllo sono diversi e comprendono l’analisi del successo dei programmi in termini di audience (Radiocontrol, Telecontrol e Webcontrol) e sulla base di criteri qualitativi. Al controlling si aggiunge pure un ulteriore controllo professionale da parte degli addetti ai programmi e dei loro superiori. studi commissionati dal Medienreferent, che monitorizza l’andamento dei risultati dei programmi in termini quantitativi e assiste le aree nell’interpretazione dei dati. Se necessario commissiona analisi ad hoc su singoli programmi o ricerche di mercato di carattere più generale realizzate dal Servizio di ricerca SRG SSR o eseguite da ditte specializzate su incarico SSR. Per esempio, il 2010 è l’anno in cui anche alla RSI si cerca di dare una risposta al grande quesito delle aree dell’informazione televisiva moderna globale: perché il telegiornale serale, da sempre fulcro del palinsesto e trasmissione più guardata in assoluto, pur mantenendo la leadership è protagonista di una lenta ma inesorabile discesa negli indici d’ascolto? E di conseguenza: cosa è necessario modificare affinché i nativi digitali sentano ancora la necessità di guardare il telegiornale serale, nonostante conoscano già, grazie a internet, buona parte delle notizie del giorno? Controlli esterni L’UFCOM, emanazione del DATEC Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) è l’organo ufficiale deputato alla vigilanza della qualità dei programmi. Il DATEC, tramite l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), conferisce incarichi a istituti esterni, ad esempio le università, per un monitoraggio scientifico della programmazione della SRG SSR, e quindi della RSI. L’Organo di mediazione e l’AIRR La Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) stabilisce agli articoli 4 e 5 una serie di esigenze minime sul contenuto dei programmi: fondamentali ad esempio sono la completezza e l’oggettività dell’informazione, la pluralità delle opinioni, il rispetto della dignità umana e l’impegno a non fomentare atteggiamenti discriminatori, l’odio razziale e la violenza. In Svizzera il controllo dei mass media pubblici è particolarmente democratico, in quanto in seno alle diverse società regionali (la CORSI per la Svizzera italiana) è il Consiglio del pubblico, dunque i rappresentanti dell’utenza, a vigilare affinché le norme della Concessione SSR siano rispettate. Nel 2010 sono stati inoltrati al Mediatore 12 reclami (6 per la radio e 6 per la televisione). Le trasmissioni coinvolte sono otto (sette casi di competenza del Mediatore, uno di competenza dell’UFCOM). Due reclami erano relativi alla trasmissione tv Falò, due alla trasmissione radio Modem; tre reclami riguardavano spot pubblicitari (campagna Stop AIDS). Dei 12 reclami, 3 sono stati evasi con l’invito ai reclamanti di inoltrare la rimostranza all’UFCOM (autorità competente in materia pubblicitaria), 2 sono stati ritirati, 4 sono stati respinti, 3 sono tuttora pendenti. Tuttavia non è dato solo a questo organismo istituzionale la facoltà di avanzare critiche contro una determinata trasmissione per il mancato rispetto della Concessione; la legge, infatti, riconosce a ogni cittadino (art. 91-93) il diritto di inoltrare un reclamo se ritiene che un’emissione abbia violato i già citati articoli 4 e 5 della LRTV o sia stato rifiutato l’accesso al programma. L’autorità alla quale deve rivolgersi chi si ritiene leso da una trasmissione radiotelevisiva è l’Organo di mediazione, il quale ha il compito di esaminare i diversi aspetti della vertenza e fungere, appunto, da Mediatore tra le parti in conflitto in vista di una conciliazione.Una volta ricevuti e approfonditi gli estremi del reclamo, il mediatore, nominato dal Consiglio del pubblico, discute la questione con l’emittente e le trasmette eventuali raccomandazioni, predispone un incontro tra utente e azienda radiotelevisiva e informa le parti sulle diverse competenze, la normativa applicabile e le vie legali, allo scopo di trovare un accordo e una via di conciliazione. La SRG SSR è un’associazione ai sensi degli articoli 60 e seguenti del Codice civile svizzero. Essa costituisce l’Organizzazione istituzionale per l’attività aziendale della SSR, è al servizio della collettività e non si prefigge scopi di lucro. I soci dell’associazione SRG SSR sono le quattro società regionali: l’associazione SRG Deutschschweiz (SRG.D), l’associazione SSR Romande (RTSR), la Società cooperativa per la radiotelevisione nella Svizzera italiana (CORSI) e l’associazione SRG SSR Svizra Rumantscha (SRG.R). Il loro compito è di produrre, elaborare e diffondere programmi radiofonici e televisivi e ulteriori offerte editoriali. In particolare esse: la corsi Come viene garantita la qualità dei programmi SRG SSR DATEC commissiona Analisi esterne UFCOM misure riconosce Controlli interni Garanzia della qualità Un sondaggio del 2009 realizzato dall’Istituto di pubblicistica e ricerche sui media dell’Università di Zurigo (IPMZ) su mandato dell’UFCOM rileva che “i programmi radiofonici e televisivi della SSR godono fra il pubblico svizzero di una credibilità oltre la media e hanno il pregio di diffondere informazioni di rilievo politico, economico e culturale, di essere professionali e di avere giornalisti responsabili”. Il sondaggio sulla qualità dei programmi SSR e delle radio locali nel 2009 è pubblicato sul web: bakom.admin.ch Il Mediatore invia annualmente il rapporto sulla sua attività al Consiglio del pubblico, che lo discute, al Consiglio regionale, al Consiglio di amministrazione e al direttore della RSI, dopo di che esso può essere divulgato. Se l’esito della procedura affidata al Mediatore non soddisfa il querelante, questi può inoltrare ricorso all’AIRR, l’Autorità federale indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva incaricata di valutare i ricorsi contro programmi trasmessi alla radio e alla televisione. È pur vero tuttavia che nella maggior parte dei casi la vertenza si chiude grazie all’intervento del Mediatore e solo una minima parte di conflitti è oggetto di ricorso presso l’AIRR. In veste di mediatori e di arbitri, gli organi di mediazione svolgono quindi una funzione assai importante nei rapporti tra emittenti e utenza e assicurano un compito di vigilanza e valutazione che in ultima analisi è democraticamente nelle mani del pubblico. (Fonte: CORSI (marzo 201 1), Il Mediatore, intermediario tra pubblico ed ente radiotelevisivo, sul web: corsi-rsi.ch) assicurano “l’alta direzione” delle unità che allestiscono la programmazione radiotelevisiva e l’ulteriore offerta edito riale nella propria regione osservano e valutano le reti, nonché l’ulteriore offerta editoriale guidano e incentivano il dibattito sui principi e sullo sviluppo del servizio pubblico audiovisivo assicurano il radicamento della SSR tra gli abitanti del Paese attraverso l’affiliazione di persone morali e giuridi che alle società regionali e alle società membro e rappre sentano i soci e la popolazione in seno agli organi della SSR. La Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (CORSI), per il tramite della RSI, si adopera affinché siano prodotti, elaborati e diffusi programmi radiofonici e televisivi, e ulteriori offerte editoriali in lingua italiana in Svizzera. Essa interpreta l’identità del Paese e promuove la specificità della Svizzera italiana nel contesto nazionale e vigila affinché attraverso detti programmi siano tutelati e affermati le caratteristiche linguistiche e culturali della Svizzera italiana e i valori dell’italianità in Svizzera. La CORSI garantisce che la produzione di programmi audiovisivi e multimediali, come pure le ulteriori offerte editoriali di servizio pubblico fornite dalla RSI, siano complete e aventi pari valore di quelle delle altre regioni linguistiche svizzere, in applicazione del principio del federalismo sancito dall’art. 24 della LRTV. La CORSI, in particolare: a)si pronuncia sugli affari importanti inerenti ai programmi e al contesto sociale della regione, che le vengono affidati dallo statuto o dal CdA SSR; b)prende conoscenza dei rendiconti della RSI e richiede tutte le necessarie informazioni e spiegazioni; c)segue i programmi e l’ulteriore offerta editoriale della RSI stabilendo il loro orientamento e vigilando sulla loro qualità; d)conduce e promuove il dibattito sui principi e sullo sviluppo del servizio pubblico audiovisivo e multimediale; e)persegue un vasto radicamento nella società svizzera di lingua italiana, attraverso l’affiliazione di persone fisiche e giuridiche; f) contribuisce allo sviluppo della politica aziendale della SSR riaffermando il principio federalistico di equipollenza dei programmi nelle lingue nazionali; g)assicura la rappresentanza dei soci in seno agli organi della SSR. Gli organi della CORSI sono: l’Assemblea generale dei soci il Consiglio regionale (CR) il Comitato del Consiglio regionale (CCR) l’Ufficio di revisione. La rappresentanza del pubblico è assicurata dal Consiglio del pubblico, assistito dal Mediatore. Il Consiglio federale, con la decisione del 28 novembre 2007 relativa alla nuova Concessione, aveva chiesto un’analisi delle strutture della SSR, sia per verificarne la conformità ai requisiti odierni di corporate governance ed efficienza, sia per far elaborare delle proposte di riforma. Il 26 febbraio 2008 il Consiglio d’amministrazione SSR ha avviato un progetto di verifica delle strutture. Entrata in vigore il 1. gennaio 2010, la riforma delle strutture può essere riassunta nei seguenti assi portanti: la SSR applica per analogia il diritto delle società anonime e segue le regole della corporate governance. L’alta direzione è unificata nella figura unica del CdA nazionale il Direttore generale continua, conformemente allo Statuto attuale, a dirigere l’intera azienda, ma senza alcuna condivisio- ne con altre istanze. I direttori delle unità aziendali gli sono 78 / 79 subordinati. Il Direttore generale non è più membro dei Comitati dei Consigli regionali. attraverso l’Organizzazione istituzionale che controlla e accom pagna l’attività della SSR, incoraggia il dibattito pubblico su un servizio pubblico moderno e influenza la qualità dei pro grammi, la SSR è radicata nella collettività. i Consigli regionali e l’Assemblea dei delegati si vedono attribuire ulteriori informazioni (per esempio rapporti sulla strategia e sull’attuazione della strategia, sulla qualità dei programmi e le politiche dei programmi) e ulteriori diritti (richieste di esame presentate dall’Assemblea dei delegati al CdA in merito alla strategia e al servizio pubblico, richieste di esame presentate dal CR al Comitato del Consiglio regio nale in merito alle politiche dei programmi). i CCR si vedono attribuire un ruolo analogo a quello di un comitato di un consiglio d’amministrazione. Godono di diritti di partecipazione su questioni ben precise relative alla pro grammazione, nell’ambito delle direttive nazionali: decisioni sulle politiche dei programmi, compresa la suddivisio ne dei mezzi finanziari nell’ambito delle direttive nazionali proposte di nomina al CdA SSR per i direttori delle unità aziendali (UA) e per i quadri superiori di programma proposte in materia di ubicazioni degli studi, di fusione delle UA e di organizzazione dei quadri superiori di programma proposte in merito ad altri dossier conferiti loro dal CdA. Come nel precedente, anche il nuovo Statuto delinea lo scopo della CORSI nell’articolo 2: “La società, quale società regionale della SRG SSR, àncora l’azienda nel contesto sociale, partecipa e contribuisce al suo sviluppo”. Ciò significa che la CORSI da una parte rappresenta l’utenza del servizio pubblico radiotelevisivo di lingua italiana ma dall’altra deve fare da ponte fra la RSI e il territorio. Per raggiungere quest’obiettivo la CORSI si è dotata prima di tutto, già nel 2009, di un sito internet (corsi-rsi.ch) per il contatto, l’informazione e l’interazione dei membri dei diversi consigli, dei soci e del pubblico in generale. Inoltre, ha intrapreso una stretta collaborazione con le Teche RSI, un patrimonio documentaristico di indiscusso valore, custode della memoria storica della Svizzera italiana, che la CORSI intende valorizzare e portare a conoscenza del pubblico. Sempre in collaborazione con le Teche RSI ma anche con altre istituzioni, la CORSI ha organizzato nel 2010 diverse serate aperte ai soci e al pubblico in cui sono stati offerti spunti di discussione con i responsabili di programma. la FORMAZIONE Il Management e i controlli sono sicuramente fattori fondamentali per garantire la creazione di programmi di alta qualità contenutistica e formale, programmi in grado di attirare larghe fasce di pubblico e di trasmettere il proprio appeal al mezzo multimediale. Chi costruisce in massima parte la qualità sono però le persone che pensano il prodotto, con professionalità, conoscenze e capacità, che lo organizzano e lo realizzano in prima persona. Proprio per questo, nel 2010, la RSI ha investito 600mila franchi nella formazione del proprio personale, a tutti i livelli, aggiornando le oltre 50 professioni presenti all’interno dell’azienda. Le sfide principali del 2010 sono state rappresentate dalla Convergenza in atto a livello nazionale, che per definizione impone la crossmedialità, cioè la trattazione di una medesima tematica nei diversi media, caratterizzati da linguaggi e modalità specifici. La crossmedialità vuole che un redattore sia in grado di operare mentalmente e praticamente sui diversi vettori radio, televisione e multimedia. Questa capacità è ritenuta un fattore chiave dalla SRG SSR, che la fissa quale sesto obiettivo della Strategia aziendale 201 1: “Sfruttare le trasformazioni dei media con specialisti polivalenti. In un mondo dei media in costante trasformazione, la SSR promuove lo sviluppo dei profili professionali. Incoraggia la polivalenza multimediale e la mobilità fra i vettori affinché i collaboratori abbiano tutte le possibilità di svilupparsi in un contesto in continua trasformazione e di migliorare la qualità dei programmi e delle offerte multimediali. Sostiene i collaboratori nelle fasi di rapida trasformazione tramite una comunicazione attiva, inquadrando i cambiamenti in un contesto sempre più ampio, chiarendo i nuovi ruoli, indicando in modo chiaro gli obiettivi e affiancando con competenza i col-laboratori”. Alla RSI la polivalenza è requisito fondamentale per accedere ai livelli più alti della funzione di redattore. La nuova organizzazione per aree tematiche della RSI, che ha implicato la revisione completa dell’organigramma (vedi pagina 82), corrisponde a un nuovo assetto logistico e strutturale, che presuppone, da parte dei collaboratori, la capacità di adeguarsi a nuovi spazi e a nuovi mezzi. La nuova organizzazione, inoltre, ha portato alla revisione dei profili di parte dei collaboratori e dei quadri. Insomma, nuovi profili, nuovi compiti, nuova formazione: la gestione del cambiamento in corso, così come lo è stato nel 2010, sarà una delle principali sfide del settore Svi-luppo e Formazione anche nei prossimi anni. A ciò si affiancano le innovazioni tecniche, che vanno dal rinnovamento degli studi, al normale update tecnologico, al passaggio all’HDTV (previsto per il 2012), alla formazione di nuove profes- sionalità, come il videomaker. Da non dimenticare sono poi i corsi di lingua, in particolare il tedesco, in cui l’obiettivo della formazione è spingere i partecipanti a ottenere un diploma riconosciuto, come per esempio il Zentrale Mittelstufenprüfung per chi segue il corso di terzo livello. Nel 2010, a fronte di questi importanti cambiamenti, 758 dei 1’152 collaboratori (il 65,4% della popolazione aziendale) hanno seguito almeno una formazione. Infine, c’è la formazione di base, la formazione professionale di giovani collaboratori (con contratti per praticanti, apprendisti, stagisti universitari, di formazione e lavoro, di post-formazione) cui la RSI ha dedicato spazio e attenzioni crescenti negli ultimi anni. Nel 2010, 58 giovani hanno potuto seguire una formazione in RSI (cui si aggiungono gli stage volontari di 1 o 2 settimane), due in più rispetto al 2009, nonostante la flessione di 4,8 FTE (Full Time Equivalent) nel personale in formazione. Evoluzione FTE-contrattuali totali e in formazione 2010Corsi Generico 52 Informatica 15 Introduzione 4 Lingue 6 Management 1 1 Programma 3 1 Tecnica 62 Totale 181 Nr. di corsi 92 17 6 17 12 102 121 367 PartecipantiGiornate 348 416 49 89 21 78 1 10 358 73 80 504 674 484 796 1589 2491 In parallelo ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, ai collaboratori è data la possibilità di attingere a due fondi speciali destinati allo sviluppo personale e alla realizzazione di progetti: il Fondo di creatività (per autori e interpreti) e il Fondo d’incoraggiamento (per tutti gli altri). I collaboratori della SRG SSR cedono illimitatamente al datore di lavoro tutti i diritti d’autore e di usufrutto sulle loro opere. A titolo di contropartita, l’azienda alimenta il Fondo di creatività con 1,3 milioni di franchi e il Fondo d’incoraggiamento con 150mila franchi, per complessivi 1,45 milioni di franchi all’anno. I fondi sono amministrati da una commissione che comprende 4 membri (2 rappresentanti della SSR e 2 dell’SSM). Ogni cinque anni i collaboratori possono chiedere una partecipazione dei fondi per finanziare parzialmente un progetto di sviluppo personale oppure finalizzato ad accrescere la loro competitività sul mercato (corsi, workshop, soggiorni linguistici, volontariato, progetti artistici ecc.). La RSI partecipa anche alla formazione dei giornalisti della Svizzera italiana, cofinanziando il Corso di giornalismo organizzato dal DECS del Canton Ticino. Finanziano il corso anche l’Associazione svizzera editori di giornali – sezione Ticino, l’Associazione ticinese dei giornalisti, il sindacato Comedia e il Sindacato svizzero dei mass media – sezione di Lugano. La RSI dirige la commissione del corso (nella quale è anche rappresentata) e partecipa attivamente alla realizzazione dello stesso, mettendo a disposizione le proprie strutture. 1 065 40 1 060 1055 1 050 1 045 1 040 30 1035 1 030 1025 1 020 20 1015 1010 1 005 1 000 10 995 990 985 980 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Totale FTE (scala sinistra) FTE pagate (scala sinistra) FTE in formazione (scala destra) Studenti che hanno seguito una formazione di base alla RSI nel 2010 Uomini Praticanti 16 Apprendisti 8 Stage universitari 7 Stage formaz. e lavoro 2 Stage post- formazione 1 Volontari 33 Donne 7 5 8 4 0 19 Tot. 2010 23 1 3 15 6 1 52 Tot. 2009 20 13 20 2 1 45 DIETRO LE QUINTE PROGETTI E ORGANIZZAZIONE IL PROGETTO ‘‘CONVERGENZA ED EFFICIENZA’’ Il progetto Convergenza ed Efficienza (CO-EFF) della SRG SSR nasce per migliorare la qualità del prodotto radiotelevisivo in risposta alle nuove abitudini di consumo del pubblico e ai recenti sviluppi tecnologici (la Convergenza) e per far fronte alle difficoltà finanziarie dell’azienda (l’Efficienza). La Convergenza Secondo l’ultima edizione dello studio NET-Metrix-Base (2009-1), dedicato a internet, l’80% degli svizzeri sopra i 14 anni naviga in rete. Il 75% di essi ha un accesso ad alta velocità a internet. Inoltre, il numero degli abbonati di telefonia mobile in Svizzera supera quello degli abitanti (dati publisuisse). Le parole d’ordine sono dunque multimedialità, interattività, transmedialità. Oggi possiamo ascoltare la radio su internet, guardare la tv sul cellulare, informarci sul mondo in tempo reale. Possiamo trovare in rete qualsiasi programma (o quasi) a qualsiasi ora e usufruirne quando più ci piace. Anything, anytime, anywhere. Per far fronte alle nuove forme di consumo e alle nuove esigenze del pubblico la SSR ha imboccato la strada della Convergenza multimediale, che prevede l’integrazione di radio, televisione e multimedia sotto il profilo editoriale. Le radici della Convergenza affondano nella Visione 09, un progetto pilota messo a punto dalla RSI a partire dal 2006, successivamente sviluppato dalla SSR (2009) in un disegno di portata nazionale, legittimando così le trasformazioni in atto alla RSI e riconoscendole quali “un modello prezioso per il processo nazionale”. L’obiettivo era e rimane la Convergenza totale: logistica, produttiva e contenutistica. Una tale innovazione si basa soprattutto su una nuova cultura professionale che comporta nuove modalità di comunicazione e un nuovo modo di concepire, realizzare e distribuire i prodotti su un’audience mobile e frammentata. Alla RSI la Convergenza ha portato alla creazione di dipartimenti di programma trasversali (Informazione, Sport, Cultura, Intrattenimento) che coordinano e realizzano l’offerta su tutti i vettori: radio, tv, multimedia. Un processo che fin dall’inizio ha calamitato l’attenzione e che non è stato del tutto indolore – come sempre avviene nelle fasi di forte cambiamento. In particolare, l’implementazione della Convergenza nel settore Informazione – che ha portato al trasloco da Besso a Comano dei redattori della radio – è stata accompagnata dalla reazione fortemente critica di una 80 / 8 1 parte della redazione. Indubbiamente lo spostamento fisico di personale e risorse ha impegnato a fondo l’azienda: la ristrutturazione logistica è infatti intesa come un mezzo chiave per raggiungere la Convergenza sul piano dei contenuti, mentre per definire i nuovi assetti e i concetti pubblicistici dei nuovi dipartimenti sono stati organizzati appositi gruppi di lavoro. Fin dal 2008 il progetto di Convergenza è oggetto di una intensa strategia di comunicazione, che prevede sia la pubblicazione di informazioni, dossier, opinioni e interviste sull’andamento dei lavori sia incontri regolari della Direzione con i collaboratori. Inoltre, a inizio 201 1, un gruppo di collaboratori delle diverse aree di programma, della produzione e dei dipartimenti amministrativi sono entrati a costituire il gruppo .move, incaricato di diffondere fra i colleghi le informazioni relative al cambiamento e di raccogliere feedback da riportare alla Direzione. Per promuovere la nuova cultura professionale auspicata dalla Convergenza, il settore Sviluppo e Formazione ha messo in atto un piano di formazione capillare, portando i professionisti di specifici vettori a conoscere gli strumenti di lavoro dei colleghi esperti di altri media. In particolare, sono stati organizzati corsi di avviamento all’uso delle piattaforme multimediali di scrittura nelle pagine web e Teletext, corsi di montaggio tv per i redattori radio e di montaggio radio per i redattori tv, e seminari di approfondimento sulla scrittura multimediale per il web e sull’adattamento delle notizie ai diversi vettori. L’efficienza Se la programmazione radiotelevisiva deve prendere in considerazione tutte le regioni linguistiche (con i costi che ne conseguono), ciò non è vero per le funzioni di supporto della SSR, sia nazionali che regionali, e cioè: infrastrutture informatiche gestione immobiliare logistica finanze e controlling risorse umane e formazione consulenze giuridiche comunicazione e marketing Per questi settori vige infatti, senza eccezioni, la prospettiva dell’azienda nazionale e il primato dell’economicità. Su questo presupposto si basa il progetto Efficienza (EFF) nato nel 2009, quando la SSR ha valutato che per il periodo 201 1–2014 sarebbero venuti a mancare, in media, 54 milioni di franchi all’anno per adempiere la sua missione di servizio pubblico. Nel giugno 2010 questa necessità finanziaria è stata riconosciuta dal Consiglio federale, che già nel 2006 aveva appurato la capacità della SSR di gestire in maniera attenta e mirata le risorse a disposizione. Il progetto EFF si poneva l’obiettivo di ridurre l’indebitamento della SSR e, a lungo termine, l’equilibrio finanziario tramite una Governance congiunta, l’armonizzazione dei processi e, dove possibile, la centralizzazione di determinate attività, così da accrescere la produttività dei servizi di supporto. Grazie alle misure del progetto, già a partire dal 2012 si prevede un forte risparmio sui costi rispetto al budget 2009. I risparmi conseguiti sono destinati al finanziamento di progetti editoriali di Convergenza. A lungo termine, i mezzi svincolati saranno investiti nello sviluppo dei programmi per incentivare le produzioni proprie, come richiesto dalla Concessione SSR. Struttura istituzionale SRG SSR 201 1 Struttura aziendale SRG SSR 201 1 ORGANIZZAZIONE DELLA SRG SSR La SRG SSR è un’azienda di diritto privato del settore dei media, gestita secondo i principi del diritto delle società anonime. Struttura istituzionale SRG SSR La SRG SSR è un’associazione. I soci dell’associazione SRG SSR sono le quattro società regionali: l’associazione SRG Deutschschweiz (SRG.D), l’associazione SSR Romande (RTSR), la Società cooperativa per la radiotelevisione nella Svizzera italiana (CORSI) e l’associazione SRG SSR Svizra Rumantscha (SRG.R). Si veda il paragrafo dedicato alla CORSI a pagina 77 per maggiori informazioni. Struttura aziendale SRG SSR La RSI, Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, è l’unità aziendale italofona della SRG SSR e risponde della sua attività alla CORSI. Le sei unità aziendali sono coordinate dal Comitato direttivo (di cui il direttore RSI è uno dei 9 membri) e dalla Direzione generale della SSR, cui la RSI risponde direttamente. La Direzione generale, guidata dal 1. gennaio 201 1 dal direttore generale Roger de Weck, svolge compiti di management, coordinamento e comunicazione per il gruppo SSR. A partire dal 1. gennaio 2010, la SSR è dotata di una direzione strategica unica e una gestione operativa totale, a tutti i livelli. Ciò significa, fra le altre cose, che le competenze gestionali e di controllo finanziario della SSR sono svolte esclusivamente dal Consiglio d’amministrazione centrale (che quindi se ne assume l’intera responsabilità) e non più dalla direzione delle singole unità aziendali. Questo in seguito alla riforma delle strutture voluta dal Consiglio federale in applicazione della nuova Legge sulla radiotelevisione e della nuova Concessione. Per un approfondimento sulla struttura della SSR si consiglia la consultazione del sito internet aziendale: srgssr.ch. SRG.D SRG Deutschschweiz Radio- und Fernsehgesellschaft der deutschen und rätoromanischen Schweiz RTSR Radio Télévision Suisse Romande CORSI Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana Consiglio d’amministrazione Société de radiodiffusion et de télévision de la Suisse romande Direttore generale Comitato direttivo Mitgliedgesellschaften Sociétés de radiodiffusion et de télévision (SRT) Aargau Solothurn Bern Freiburg Wallis Ostschweiz Region Basel Svizra Rumantscha Zentralschweiz Zürich Schaffhausen Berne Fribourg Genève Jura Neuchâtel Valais Vaud Assemblea generale dei soci Radunanza generala Direzione generale Unità aziendali Consiglio regionale Comitato del Consiglio regionale Segreteria generale Radiotelevisione svizzera Consiglio regionale Comitato del Consiglio regionale CORSI –Pianificazione e processi –Mercati e qualità –Strategia –Servizio giuridico Publikumsrat Conseil du public Consiglio del pubblico Cussegl dal public Präsident Président Presidente President Ombudsstelle Assemblea dei delegati SRG.R SRG SSR Svizra Rumantscha Organe de médiation Organo di mediazione Comunicazione Servetsch da mediaziun – Relazioni politiche – Comunicazione interna – Comunicazione esterna Radiotelevisiun Svizra Rumantscha Radio Télévision Suisse Schweizer Radio und Fernsehen Cussegl regiunal Suprastanza SRG SSR Svizra Rumantscha Conseil régional Comité régional RTSR Swissinfo Regionalrat Regionalvorstand SRG Deutschschweiz Operazioni Präsident Regionalrat Président Regionalvorstand Conseil régional Presidente Comité régional Consiglio regionale President Comitato del Consiglio regionale Cussegl regiunal – Immobili – Tecnica e informatica – Media Services Comitato Swissinfo Suprastanza Finanze e Controlling – – – – Business Unit Sport Controlling Finanze Acquisti Segretario centrale Ufficio di revisione Assemblea dei delegati Presidente Risorse umane Consiglio d’amministrazione Responsabile Revisione interna Società affiliate Technology and Production Center Switzerland Teletext Svizzera SA Publisuisse SA Telvetia SA Mxlab AG MCDT AG 8 2 / 83 Struttura aziendale RSI L’integrazione tra radio, televisione e multimedia cercata con la Convergenza è fissata nella nuova organizzazione aziendale della RSI. Nel 2010, infatti, si è lavorato per concludere il passaggio da un’organizzazione vettoriale, che esplicita la divisione fra i tre diversi media (cfr. Organigramma RSI 2009) a un’organizzazione basata sulle aree tematiche radiotelevisive e multimediali (Cultura, Intrattenimento, Sport e Informazione), i nuovi dipartimenti (cfr. Organigramma RSI 201 1). Organigramma RSI 2009 I RAPPORTI TRA RSI E SRG SSR La RSI collabora con la SRG SSR soprattutto a livello di Direzione generale, che si riunisce una volta al mese con i direttori delle unità aziendali, membri del Comitato direttivo, e che definisce le strategie e i piani del gruppo e li sottopone al Consiglio d’amministrazione prima di coordinarne l’attuazione. Le direttive emanate sono valide per tutte le unità aziendali. Con la sua opera di Organigramma RSI 201 1 coordinamento e concertazione, il Comitato assicura che le unità aziendali e la Direzione generale agiscano nell’interesse del gruppo. Il Direttore generale è a capo del Comitato direttivo e decide in caso di disaccordi all’interno dello stesso; rende conto altresì al Consiglio di Amministrazione in merito al raggiungimento degli obiettivi. Il Direttore generale, in sostanza, definisce gli strumenti adeguati per la gestione dell’azienda e vigila sulla loro attuazione. Visita regolarmente la RSI e le altre unità aziendali e incontra i collaboratori per discutere dell’andamento dell’azienda. Struttura del Comitato direttivo e della Direzione generale SRG SSR Direttore generale SRG SSR Direzione RSI Direzione RSI Comunicazione Servizio giuridico e commerc. Risorse umane Finanze e amministrazione Sviluppo aziendale Segreteria generale Palinsesti e immagine Direzione tv Direzione radio Centro multimedia Unità che riportano direttamente al Direttore generale Stati maggiori Altre unità * Membri del Comitato direttivo Cultura Intrattenimento Sport Informazione Comunicazione Finanze e amministrazione Risorse umane Comunicazione Produzione Relazioni politiche Reporting e rischi Gruppo Produzione Mercati e qualità Strategia Gruppo Servizio giuridico Direttore/Direttrice * Operazioni Gruppo Direttore RSI * Riorganizzazione Network Gruppo Direttore SRF * Coordinamento misurazione audience e qualità Direttore RTS * Coordinamento internazionale e marketing del gruppo Swissinfo Risorse umane Gruppo interna esterna Direzione programmi Informazione Sport Intrattenimento Drama Gli aspetti inediti e particolarmente importanti di questo nuovo organigramma sono la semplicità e la chiarezza, che aboliscono le suddivisioni e le complicazioni tra linea e stati maggiori, a tutto vantaggio della trasparenza e della rapidità delle modalità decisionali e della loro relativa comunicazione. Una semplicità che porta ad una maggiore vicinanza al prodotto e che favorisce la comunicazione trasversale fra i dipartimenti. La nuova organizzazione migliora la possibilità di dialogo, contatto e coordinazione fra i diversi attori che concorrono alla creazione del prodotto radiotelevisivo e multimediale, requisiti questi alla base della Convergenza. Immobili Tecnica e informatica Network Produzione Supporto nazionale (MSC) Direttore RTR * Coordinamento offerta interregionale / programmi nazionali BU Sport Direttore Finanze * del Gruppo Controlling Finanze Acquisti 84 / 85 DIETRO LE QUINTE RESPONSABILITÀ ECONOMICA TASSE DI RICEZIONE QUESTIONI FINANZIARIE La SRG SSR, tramite le sue reti radiotelevisive, fornisce un servizio pubblico a tutta la società. È un’azienda al servizio esclusivo della comunità e non persegue nessuno scopo di lucro. La maggior parte del finanziamento (75%) della SSR è assicurata dal gettito delle tasse di ricezione radio-tv, mentre gli introiti della pubblicità tv, della sponsorizzazione radio-tv, della vendita di programmi e la fornitura di prestazioni contano per il restante 25%. Una quota delle tasse di ricezione e della pubblicità televisiva viene girata alla RSI per permetterle di adempiere al mandato di prestazione, vale a dire per la produzione e la diffusione in lingua italiana di un’offerta completa e di pari valore a quella delle reti radiotelevisive che diffondono nelle altre due lingue ufficiali (art. 24 cpv. 1, litt. a, LRTV). Per la Svizzera romancia valgono disposizioni specifiche. Tutti i nuclei familiari residenti in Svizzera e in possesso di un apparecchio radio e/o televisivo sono tenuti a pagare le tasse di ricezione. Sono esentati soltanto gli aventi diritto AVS e AI che percepiscono prestazioni complementari. Dal 2000 il canone è stato aumentato due volte: la prima volta nel 2003 (+4,1%), per compensare l’esenzione dal pagamento dei beneficiari di rendite complementari AVS/AI; la seconda volta nel 2007 (+2,5%), per finanziare le emittenti commerciali che forniscono prestazioni di servizio pubblico. Il canone in Svizzera è uno tra i più elevati in Europa. Offrire un servizio pubblico di alta qualità, in 4 lingue nazionali (e in 10 lingue per quanto riguarda i programmi Radio) a una popolazione residente di 7,9 milioni di persone, è relativamente oneroso. Se la SRG SSR producesse i propri programmi in un’unica lingua nazionale, i costi (e quindi le tasse di ricezione) scenderebbero del 42%, come mostra questo grafico del 2008, che mette a confronto le diverse tasse di ricezione europee: Nel 2009 la SRG SSR ha annunciato che, per poter adempiere alla missione di servizio pubblico nel quadriennio 201 1–2014, sarebbero mancati in media 54 milioni di franchi all’anno, e questo nonostante le misure di risparmio e i progetti di efficienza già avviati. LA CHIAVE DI RIPARTO Nel 2010 le entrate provenienti dalle tasse di ricezione e dagli introiti commerciali della SSR sono state pari a 1’458 milioni di franchi, di cui il 75% (1’099 milioni) è stato ripartito fra le unità aziendali sotto forma di attribuzioni: Area linguisticaAttribuzione Svizzera italiana 230 milioni Svizzera romanda 351 milioni Svizzera tedesca 497 milioni Svizzera romancia 21 milioni Tasse di ricezione 2008 per radio e televisione in franchi svizzeri Danimarca / 466,25 Svizzera* / 462,00 Norvegia / 425,43 Austria / 387,23 Germania / 342,79 Svezia / 335,08 Belgio / 288,83 Regno Unito / 284,98 Svizzera** / 277,00 Francia / 184.09 Italia / 168,22 Percentuale 21,0% 3 1,9% 45,2% 1,9% Il restante 25% è stato impiegato per le attività della Direzione generale (17 1 milioni di franchi), della Business Unit Sport (92 milioni), dei servizi centrali del Media Service (83 milioni), e a Swissinfo/Radio Svizzera Internazionale (12 milioni). Strutture, queste, che si trovano tutte nella Svizzera tedesca. Questa ripartizione delle risorse finanziarie tra le unità produttive SSR consente di proporre programmi completi in italiano, realizzati nella Svizzera italiana, di pari valore a quello delle trasmissioni in lingua tedesca e francese, così come previsto dalla LRTV. Il mandato di servizio pubblico può essere rispettato soltanto attraverso una compensazione finanziaria interna fra le regioni linguistiche. Ogni utente che paga la tassa di ricezione ha diritto di ricevere un’offerta nelle tre lingue ufficiali e un’offerta sostanzialmente equivalente in ognuna delle tre regioni linguistiche. ** ** in quattro lingue ipotesi in una sola lingua Fonte: SRG SSR, Comunicazione aziendale (2009). Servizio pubblico. La radiotelevisione per tutti. Berna, sul web: srgssr.ch Due i motivi di questo disavanzo strutturale: le persone esentate dal pagamento del canone perché percepiscono prestazioni complementari sono più di quelle previste dalle autorità federali nel 2003 in sede di ultimo adeguamento del canone; dal 2000 inoltre la SRG SSR non beneficia di una reale compensazione del rincaro. Sulla capacità di gestione della SSR si è pronunciato nel 2006 il Controllo federale delle finanze, che nel suo rapporto ha riconosciuto che la SSR gestisce in maniera attenta e mirata le risorse a disposizione. Così, nel giugno 2010 il Consiglio federale ha riconosciuto il bisogno di un maggior finanziamento alla SSR. Nonostante il canone rimanga invariato, l’Esecutivo federale ha consentito: di innalzare il tempo riservato quotidianamente alla pubblicità dall’8 al 15% del suo tempo d’antenna. Inoltre, ha concesso di interrompere le trasmissioni al di fuori del Prime Time, ossia tra le 23 e le 18, ogni 30 minuti. Tra le 18 e le 23, invece, le interruzioni pubblicitarie continuano a essere ammesse solo fra un programma e l’altro oppure ogni 90 minuti all’interno di uno stesso programma. di introdurre pubblicità nell’offerta online della SSR. Questo cambiamento però crea nuova concorrenza tra la SSR e la stampa e quindi, prima di accordare qualsiasi concessio ne, l’Esecutivo federale si aspetta che la SSR interpelli gli edito ri per cercare insieme una soluzione. Nelle previsioni, il 2010 doveva concludersi per la SSR con un deficit di quasi 75 milioni di franchi. In seguito alle misure di contenimento varate in tutte le unità aziendali (incluso il blocco dei salari), al raggiungimento della copertura minima della Cassa Pensione (con l’annullamento dei contributi straordinari del datore di lavoro e degli assicurati previsti a questo scopo), al rafforzamento della congiuntura economica e, quindi, dei ricavi pubblicitari, il 2010 si è concluso con un deficit di 12,3 milioni di franchi. Nel contempo si è assistito ad un rallentamento nel rinnovo dei programmi, che ha prodotto una riduzione generale dei costi di programma. Questo risultato è il frutto di una serie di concomitanze positive e non di una modifica della struttura dei costi della SSR. Questa modifica dovrebbe intervenire nei prossimi anni (2012– 2014) in seguito alla realizzazione dei progetti Convergenza ed Efficienza con i quali la SSR intende ridurre i costi non legati al programma, i cosiddetti overhead. Per gli anni 2012–2014 la SSR ha come obiettivo l’equilibrio di bilancio, senza la richiesta di una modifica della tassa di ricezione. Questo significa che dal 2000 al 2014 le economie e le modifiche in termini di efficienza sono state tali da compensare il rincaro, da sopportare l’aumento dei costi dei diritti per l’acquisto di film e di avvenimenti sportivi internazionali, e da poter finanziare le nuove offerte come DRS4, WRS, HDTV e l’online. Gli overhead Nella contabilità gli overhead sono i costi per le attività di supporto non imputabili direttamente ai singoli prodotti (i programmi radiotelevisivi e multimediali, nel caso della SSR), sebbene comunque associabili all’attività produttiva nel suo complesso. Ne sono un esempio gli affitti, l’energia e le retribuzioni del personale che non è direttamente coinvolto nella realizzazione dei prodotti, ma che svolge attività di supporto nel suo complesso (come finanze, risorse umane, logistica e comunicazione). Rispetto alle altre unità aziendali, la RSI ha degli overhead più bassi, come si evince da questo grafico relativo al budget 2010: Svizzera tedesca 84,0 15,0 1,1 83,3 15,6 1,0 Svizzera francese Svizzera italiana 88,9 10,2 0,9 totale programma overhead diffusione Nel 2010 la RSI ha speso quasi il 90% del suo budget in costi legati direttamente al prodotto o ai costi fissi di fabbricazione (mezzi tecnici, funzioni di supporto al programma ecc.), più di quanto non facciano le consorelle, che hanno investito il 5% in più della RSI in spese non legate direttamente alla produzione di programmi radiotelevisivi e multimediali. profilo economico-finanziario della RSI La RSI ha chiuso il 2010 con un utile d’esercizio di 6 milioni di franchi. La struttura dei ricavi mette in evidenza l’elevato grado di dipendenza della RSI dalle attribuzioni nazionali, frutto della perequazione finanziaria delle tasse di ricezione e dei proventi della pubblicità operata dalla SRG SSR (96%). Il resto dei proventi (4%) è il frutto della commercializzazione di propri programmi e la vendita di prestazioni di servizio, soprattutto alla struttura BUS per la ripresa tecnica degli avvenimenti sportivi nazionali. Questi proventi sono percentualmente inferiori a quelli realizzati da altre unità aziendali attive in mercati che presentano dimensioni e potenziale commerciale più interessanti. A livello di costi, la parte preponderante è riconducibile ai costi del personale, la cui percentuale si situa attorno al 54–55% del totale. Questa percentuale è più alta se si considera unicamente il vettore radio, dove le necessità tecniche e le altre componenti sono minime, rispetto all’apporto fornito dal personale. Un quarto circa dei costi è rappresentato dai costi di programma e di produzione, ossia da tutti quei costi che, con il personale, servono alla realizzazione dei programmi. Fra questi vi sono i diritti, i compensi ad artisti e autori, i costi per i contributi di aziende esterne alle produzioni (in ossequio alla Concessione SSR), le spese di trasferta e così via. Il rimanente 20% è rappresentato dai costi d’esercizio, per la manutenzione delle attrezzature e degli immobili, l’affitto degli stabili (versato alla Direzione generale) e per gli ammortamenti, destinati a finanziare il rinnovo della dotazione tecnologica, che presenta cicli di vita sempre più brevi, in considerazione dell’elevata componente elettronica e di ingegneria informatica. Se si volesse calcolare il costo diretto di fabbricazione dei prodotti propri, si avrebbe un costo attorno ai 50 franchi al minuto per la radio e attorno ai 440 franchi al minuto per la televisione. 8 6 / 87 Dati economico-finanziari della RSI – 2010 RSI 2010 RSI 2009 Risultato d’esercizio in 1’000 CHF Ricavi d’esercizio in 1’000 CHF di cui Attribuzioni in % Proventi commerciali in % Altri proventi in % Costi d’esercizio in 1’000 CHF di cui Costi del personale in % Costi di progr. e produzione in % Altri costi d’esercizio in % Ammortamenti in % 6’053 -567 240’067 96,0 2,7 1,3 243’508 96,0 3,0 1,0 234’304 55,0 24,8 16,1 4,1 244’158 54,5 25,1 15,3 5,1 I rapporti con i fornitori di beni e servizi Nel 2010 il settore Approvvigionamenti della RSI è stato integrato in una nuova struttura specifica coordinata a livello nazionale. Con l’implementazione della nuova organizzazione sono stati ridefiniti i processi di lavoro e le strategie inerenti gli approvvigionamenti di beni e servizi della SRG SSR. Fra queste strategie vi è anche quella legata ai fornitori, la quale si basa sulla Politica degli approvvigionamenti, e contempla i criteri di valutazione, la scelta delle aziende fornitrici nonché le linee guida per una gestione professionale dei rapporti commerciali. La nuova organizzazione si prefigge di consolidare, dove possibile, i volumi d’acquisto di beni e servizi necessari e comuni a tutte le società del Gruppo SRG SSR, con l’obiettivo di stipulare accordi quadro con aziende fornitrici regionali, nazionali o internazionali, che rispondono maggiormente ai criteri di qualità, disponibilità ed economicità. Con la nuova organizzazione degli Approvvigionamenti rimane intatta l’autonomia dei settori specifici ubicati nelle varie società della SSR, ai quali viene richiesta l’applicazione rigorosa delle nuove direttive anche per gli affari svolti nelle rispettive regioni. I principi generali della Politica degli approvvigionamenti della SSR sono definiti a livello nazionale e sono validi per tutte le unità aziendali (quindi anche per la RSI), le unità organizzative e le società affiliate: Gli obiettivi strategici ed economici da realizzare a livello nazionale e regionale in materia di approvvigionamenti sono fissati dal settore Approvvigionamenti della SSR o dal Management. La competenza di emanare direttive in materia di approv vigionamenti spetta al settore Approvvigionamenti. La SSR opera in modo neutrale su tutti i mercati. La SSR intrattiene relazioni leali e corrette con tutti i partner commerciali. Tutti gli accordi e gli impegni in materia di approvvigiona mento sono stabiliti in forma scritta. La SSR esige dai partner commerciali il pieno rispetto delle regole giuridiche ed economiche. La SSR acquista di preferenza beni e servizi aventi il minore impatto possibile sull’ambiente e che durante il loro ciclo di vita consumano poche risorse naturali. La SSR si avvale esclusivamente di fornitori che rispettano le norme vigenti sulla sicurezza sul lavoro e che applicano correttamente le leggi sul lavoro. La SSR rifiuta espressamente le offerte le cui condizioni sono frutto evidente di dumping salariale (ad esempio il ricorso al lavoro minorile o lo sfruttamento dei lavoratori). Liberalità e doni attraverso i quali un fornitore miri a rafforzare la propria posizione commerciale o a procurarsi vantaggi illeciti sono rifiutati. Dovessero presentarsi tali situazioni, queste verranno discusse internamente. Le operazioni di compensazione o bartering possono esse re accordate esclusivamente dal superiore gerarchico. Nelle trattative con i fornitori, il settore Approvvigiona menti rinuncia a concludere contratti di questo tipo. Si può ricorrere a operazioni di compensazione in via del tutto eccezionale e solo se queste risultano essere di notevole interesse per la SSR. In ogni caso è necessaria l’esplicita autorizzazione del CEO. Nel 2010 la RSI ha fatto capo a 2’01 1 fornitori di beni e di servizi per una cifra d’affari globale di 89 milioni di franchi. I fornitori svizzeri ne hanno beneficiato nella misura del 70%. I fornitori della Svizzera italiana, con 35 milioni di franchi, totalizzano rispettivamente il 57% del totale speso in Svizzera e il 39% del totale globale. Alla Svizzera tedesca va una percentuale del 36% di quanto speso in Svizzera. Bisogna tuttavia precisare che una parte di beni e servizi della Svizzera tedesca vengono acquistati presso filiali domiciliate nella Svizzera italiana. In Italia viene versato il 28% di quanto speso all’estero, mentre negli Stati Uniti si è acquistato per circa il 1 6%. Gli altri fornitori si trovano prevalentemente nel resto d’Europa. Acquisti di beni e servizi secondo la regione del fornitore nel 2010 Regione Svizzera italiana Svizzera tedesca Svizzera francese Totale Svizzera America Italia Resto d’Europa Resto del Mondo Totale globale in 1’000 CHF 35’130 22’303 4’634 62’067 4’419 7’507 14’884 404 89’281 Flussi monetari generati dalla RSI nel territorio della Svizzera italiana Numero di fornitori 885 560 109 1’554 30 205 203 19 2’01 1 Flussi monetari generati in Svizzera dall’acquisto di beni e servizi da parte della RSI nel 2010 (in franchi) 22 milioni nella Svizzera tedesca Un’azienda con più di mille collaboratori come la RSI ha un impatto finanziario sul territorio non indifferente e genera flussi monetari importanti, che possono essere identificati in tre macro categorie: la remunerazione al proprio personale, i rapporti con i fornitori e l’impegno nell’ambito della cultura. Il personale La RSI nel 2010 ha distribuito in tutto fra i propri collaboratori circa 128 milioni di franchi, 1 10 milioni di remunerazione diretta (che comprende gli stipendi e gli onorari pagati al personale, sia esso in CCL o ausiliario, e le indennità) e 18 milioni di previdenza sociale. Circa il 12,5% della remunerazione diretta (13,8 milioni) è costituito da oneri sociali a carico del dipendente. Ne consegue che il salario netto percepito dal personale ammonta a circa 1 14 milioni di franchi. Se si ipotizza che per le persone fisiche l’onere fiscale medio è circa pari al 1 1% del salario netto, si può calcolare che il gettito fiscale generato dalla remunerazione al personale RSI ammonta a circa 1 1 milioni. Risorse umane remunerazione diretta1 al personale remunerazione indiretta2 al personale Gettito fiscale generato In 1’000 CHF 127’731 1 10’033 17’697 1 1’000 include gli stipendi e onorari pagati al personale della RSI, sia esso in CCL o ausiliario. Sono comprese pure tutte le indennità, mentre sono esclusi i rimborsi spese, che rientrano nel costo per acquisto di beni e servizi. 2 rappresenta i costi della previdenza sociale a favore dei collaboratori. 1 4,6 milioni nella Svizzera romanda I fornitori Nel 2010 la RSI ha acquistato beni e servizi da aziende della Svizzera italiana per 35 milioni di franchi, come illustrato nel capitolo precedente. 35 milioni nella Svizzera italiana L’impegno della RSI a favore della cultura La RSI fornisce alla collettività, in particolare alle istituzioni educative, culturali e sociali, contributi che si traducono anche in prodotti radiotelevisivi e multimediali. Ad esempio, fornisce al Festival del Film di Locarno un contributo mediatico in quanto host broadcaster, riprendendo e diffondendo la manifestazione in esclusiva, ciò che contribuisce ad accrescerne la notorietà, con le ricadute che ne conseguono. Questo lavoro va naturalmente anche a vantaggio della RSI, che grazie al Festival crea programmi per i propri canali radio e tv e contenuti per il web. Il sostegno che la RSI offre a numerose manifestazioni culturali della Svizzera italiana è spesso irrinunciabile per la continuazione delle loro attività. L’impegno finanziario della RSI nelle principali manifestazioni culturali della Svizzera italiana nel 2010 Eventi e manifestazioniCosto netto in 1’000 CHF Concerti dell’Auditorio 451 Concerti d’Autunno 340 Concerti Jazz 1 14 Progetto Martha Argerich 60 Produzioni radio di musica classica 83 Novecento e presente 15 Coro RSI 691 Contributo alla FOSI 3’400 Produzioni tv di musica sinfonica 41 3 Estival 98 Festival del Film di Locarno 325 Totale 5’990 I costi relativi ad altre manifestazioni regionali, come Castellinaria, Chiasso Letteraria, Blues to Bop, Palco ai giovani e altre ancora, sono sostenuti nel contesto della realizzazione di programmi di attualità e approfondimento che ne danno copertura. Conclusione Nel 2010 gli svizzeri italiani hanno versato in tasse di ricezione circa 47,5 milioni di franchi, che vanno a finanziare la SSR, le emittenti radiotelevisive locali e regionali che svolgono un servizio pubblico, le nuove tecnologie, l’UFCOM (per la gestione delle frequenze a livello nazionale e il rispetto delle leggi sulla radiodiffusione), la Fondazione per la ricerca sull’utenza radiotelevisiva e la società incaricata di riscuotere la tassa stessa (Billag SA). Dal canto suo, la RSI ha distribuito sul territorio circa 174 milioni di franchi fra personale e fornitori, e ha sostenuto costi per quasi 6 milioni di franchi in favore delle principali manifestazioni culturali della Svizzera italiana, assicurandone inoltre anche la copertura mediatica. Si tratta di dati parziali, in quanto non comprendono, ad esempio, il gettito fiscale generato dai rapporti tra i fornitori e l’azienda; inoltre il gettito fiscale generato dal personale è frutto di una stima, e non è stato preso in considerazione l’indotto economico delle manifestazioni in relazione al sostegno da parte dalla RSI. Nonostante tutto ciò, risulta evidente il valore aggiunto finanziario (e non solo) che l’azienda crea a favore del territorio svizzero italiano. 88 / 89 DIETRO LE QUINTE LE RISORSE UMANE e ore straordinarie) e nel campo d’applicazione del CCL. Sono migliorate le disposizioni sulla trasparenza, le assicurazioni e lo sfruttamento dei proventi dei diritti d’autore. Struttura demografica e organico RSI Sondaggio tra il personale 2009 A fine dicembre 2010, 1’152 collaboratori avevano un contratto con la RSI, per un totale di 1’043 FTE (Full Time Equivalent, unità lavorative equivalenti a tempo pieno). A seconda della funzione e del grado d’occupazione, i collaboratori della RSI sono vincolati da contratti di diverso tipo. Il Contratto collettivo di lavoro La capacità della RSI di assolvere il mandato di servizio pubblico dipende dai collaboratori, così come il mantenimento e il consolidamento del ruolo di leader sul mercato con un’offerta di qualità e prossimità. Nell’azienda l’importanza del fattore umano è in rapporto con il numero di persone occupate, 1’152 al 3 1 dicembre 2010, e il livello di formazione del personale, e rappresenta il 55% del totale dei costi operativi. La SRG SSR, e di riflesso la RSI, è l’unica azienda del settore radiotelevisivo in Svizzera ad aver adottato un Contratto collettivo di lavoro (CCL) che riconosce i seguenti principi: a) la SSR rispetta il principio delle pari opportunità, senza distinzione di sesso, origine, lingua, grado d’occupazione, appartenenza politica, sindacale o religiosa. b) la SSR si impegna a realizzare pari opportunità tra uomini e donne a tutti i livelli e si preoccupa di essere d’esempio; mira a consentire alle donne l’accesso a tutte le professioni e a tutti i livelli gerarchici dell’azienda. In tal modo verrà incrementata la percentuale di donne a ogni livello e in ogni funzione in cui sono sottorappresentate. c) la SSR si adopera affinché tutti possano realizzarsi secondo le proprie competenze ed esperienze professionali e lavorare in maniera creativa e produttiva; accetta il lavoro a tempo parziale per tutte le funzioni e in tutti i livelli gerarchici, posta la compatibilità con gli obiettivi dell’azienda e di pro gramma. d) la SSR riconosce la funzione costruttiva del suo partner contrattuale SSM. Le parti contraenti promuovono le loro relazioni reciproche. e) le parti contraenti si impegnano affinché la SRG SSR possa assolvere pienamente il suo mandato di servizio pubblico. La SSR impone alle produzioni su mandato gli stessi requisiti di qualità richiesti per le sue produzioni. Nel 2009 la SRG SSR ha condotto un sondaggio al quale hanno partecipato 3’925 dei suoi 6’189 dipendenti, con un tasso di risposta del 63,3%. Una partecipazione elevata, che ha permesso di ottenere un quadro preciso del clima di lavoro all’interno dell’azienda. Alla RSI, dove il tasso di partecipazione è stato del 57,7%, la “soddisfazione riferita alla situazione lavorativa”, il “commitment” e la “attrattiva” della SSR come datore di lavoro sono risultati “molto buoni”, seppur in leggero calo rispetto al sondaggio svolto nel maggio 2006. Per la gran parte degli intervistati, la SSR si impegna per il proprio personale di più rispetto ad altre aziende mediatiche in Svizzera. Rispetto al sondaggio precedente è migliorato (anche se vi sono margini di miglioramento) il giudizio relativo al “Carico di lavoro”. Una valutazione relativamente critica è riservata alla qualità delle “Informazioni”, alla “Organizzazione” e al “Comitato di Direzione”, anche se vi sono significative differenze fra le diverse Aree e il giudizio è migliore fra i giovani, in termini d’anzianità d’azienda. Quanto alla “Convergenza dei media”, nel complesso il personale della RSI riconosce la sua necessità per il successo futuro dell’azienda. L’aspetto più critico riguarda le informazioni ricevute in materia. Anche qui vi sono importanti differenze fra le Aree, con un giudizio migliore nelle funzioni di supporto e nella Produzione, e più negativo nell’Informazione e nello Sport. In un confronto con le altre unità aziendali della SSR, il tema della Convergenza presenta alla RSI un risultato migliore rispetto a RSR, Swissinfo e TSR, mentre in genere, le donne hanno fatto registrare una posizione più positiva rispetto agli uomini. Contratti ed effettivi nel 2010 Contratti Dirigenti e Quadri CCL Ausiliari Formazione Totale personale occupato Uomini 52 653 4 24 733 Donne 13 381 13 12 419 Totale 65 1034 17 36 1 152 Le donne rappresentano il 36,4% del personale, in leggera diminuzione dal 2009, quando erano il 36,6%. I settori nei quali è più difficile reclutare personale femminile sono quelli delle professioni tecnico-informatiche e dello sport, mentre nelle Risorse umane la componente femminile è preponderante. Si rileva ancora una scarsa rappresentanza di donne a livello dirigenziale (sono il 20%), in aumento però rispetto al 2009 quando erano circa il 18%. Altre caratteristiche dei collaboratori RSI I collaboratori RSI lavorano per l’azienda in media da oltre 16 anni. Il 16% del personale lavora in azienda da meno di 10 anni, mentre il 21% da meno di 5. L’età media del personale è di 45 anni. Distribuzione dei collaboratori per fascia d’età 65 anni e oltre 6 55–64 anni 244 40–54 anni 568 25–39 anni Distribuzione dei collaboratori secondo il sesso nelle diverse aree di attività Sport 27 9 3 14 15–24 anni 20 collaboratori Distribuzione dei collaboratori per titolo di studio Programma tv 27 42 Università Distribuzione dei collaboratori secondo il sesso nelle varie tipologie di contratto Programma radio 75 50 Formazione1 Produzione 274 67% 49 33% Ausiliari 24% Multimedia 37 33 76% CCL 63% Informazione 106 92 37% Dirigenti e Quadri Nel 2008, la SSR e il Sindacato svizzero dei mass media (SSM) hanno siglato un nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL), entrato in vigore il 1. gennaio 2009, per una durata di quattro anni. L’elemento centrale è l’introduzione della gestione annua dei tempi di lavoro, che permette di gestirli non più in base mensile, bensì nell’arco dei 12 mesi. Ci sono inoltre stati miglioramenti per quanto concerne la salute e la sicurezza sul lavoro e progressi nel campo salariale (indennità per orari irregolari Oggi è molto importante il tempo che ciascuno può dedicare a se stesso e ad attività non lavorative. La RSI è particolarmente sensibile a questo desiderio e concede facilmente delle riduzioni del grado di occupazione. In alcuni casi, invece, è l’azienda stessa ad attribuire contratti a tempo parziale (in genere 80%), per favorire la ripartizione del lavoro su un numero maggiore di collaboratori, riducendo i rischi in caso d’assenze, e garantire il rispetto dei vincoli della Legge sul lavoro e del CCL. A fine 2010 ben 386 collaboratori su 1’152 (il 33,5%) lavoravano a tempo parziale mentre 766 collaboratori avevano un grado occupazionale pari al 100%. Nonostante la tendenza degli ultimi anni evidenzi un leggero aumento del tempo parziale in ambo i sessi, il fenomeno resta tipicamente femminile: il 57% delle donne lavora a tempo parziale, contro il 20% degli uomini. 80% uomini donne personale in formazione: CCL praticanti, apprendisti e stagisti (di formazione, post-formazione/lavoro). 1 20% Direzione e stati maggiori 187 144 uomini donne 3 18 Scuola professionale superiore 43 Formazione professionale superiore 105 Brevetto d’insegnamento 27 Maturità liceo 196 Tirocinio completato 419 Senza formazione professionale 32 Altri titoli di studio 12 titolo di studio 90 / 9 1 Provenienza dei collaboratori per distretti Bellinzona 90 Blenio 3 Grigioni 15 Leventina 7 Locarnese e Vallemaggia 76 Lugano 781 Mendrisio 1 10 Riviera 10 I costi del personale Le pari opportunità Il capitale di un’azienda audiovisiva risiede nel know-how e nella creatività dei suoi dipendenti. Le elevate qualifiche e il ruolo riconosciuto dalle aziende di settore spiegano gli elevati costi del personale della RSI, rispetto ai costi d’esercizio complessivi. Nel 2010 la RSI ha erogato 128,7 milioni di franchi tra stipendi, indennità, prestazioni sociali e altri oneri di personale, pari in media a 123mila franchi per un posto a tempo pieno. Tra il 2009 e il 2010 gli stipendi non sono aumentati, a causa delle misure di risparmio imposte dalla SRG SSR. Lo stipendio medio, calcolato in base alle unità lavorative a tempo pieno, è stato nel 2010 pari a 96’794 franchi per i collaboratori in CCL e 146’258 franchi per i quadri. Un premio di valutazione è stato ottenuto dal 44,6% delle donne con un contratto CCL (170 su 381 collaboratrici) e dal 51,8% degli uomini (338 su 653 in CCL). In media ogni collaboratrice ha ricevuto 1’467 franchi, mentre gli uomini hanno ottenuto un premio medio di 1’634 franchi. La redistribuzione dei premi di valutazione, leggermente più elevata per gli uomini, è influenzata dal grado occupazionale dei collaboratori: l’80% di essi ha un contratto a tempo pieno, contro il 43% delle donne. Il rispetto per le pari opportunità e il Diversity Management (la gestione e la valorizzazione delle differenze nelle relazioni di lavoro) alla RSI sono ancorati nel primo e nel secondo principio del preambolo del Contratto collettivo di lavoro (CCL). Le misure concrete intraprese sono diverse. Alcune mirano a migliorare la compatibilità tra lavoro e famiglia: la possibilità di lavoro part-time “per tutte le funzioni e in tutti i livelli gerarchici”; un orario di lavoro flessibile; migliori condizioni contrattuali per i congedi di maternità e paternità nel CCL 2009 rispetto al precedente; e l’asilo nido aziendale (40 bimbi iscritti nel 2010), un aiuto concreto alle madri che esercitano anche un’attività professionale. Altre misure, invece, mirano al sostegno del personale che si trova in situazioni difficili e all’avanzamento della cultura aziendale in tema di pari opportunità. Costi del personale 2010 Per un organico di 1’152 collaboratori (1’043 unità a tempo pieno) Altri cantoni svizzeri 16 Totale RSI (in 1’000 CHF)Costo1 (in 1’000 CHF) Stipendi 104’901 100,6 Assegni e indennità 5’132 4,9 Prestazioni sociali 17’698 17,0 Altre spese 986 0,9 Totale a carico dell’azienda 128’7 17 123,4 Italia 40 Altre nazioni 4 1 Domiciliati, frontalieri e dimoranti al 31 dicembre 2010 Permesso B (dimora) Permesso C (domiciliati) Permesso G (frontalieri) Totale Totale 12 39 35 86 costo per unità a tempo pieno. Nel 2003, la Direzione ha istituito il Gruppo Antenna (GA), con il compito di monitorare il rispetto delle pari opportunità in azienda e di proporre misure per valorizzare le potenzialità al femminile, partendo dal presupposto che la diversità rappresenti un valore nella gestione delle risorse umane. Il GA, composto da collaboratori di diversi dipartimenti RSI, opera in sinergia con il dipartimento delle Risorse umane e della Formazione. Nonostante la Convergenza abbia assorbito buona parte delle energie e degli sforzi di questi dipartimenti, nel 2010 il Gruppo Antenna si è assicurato il proseguimento del Coaching al femminile, un progetto nell’ambito del Diversity Management pensato per le collaboratrici, per la loro valorizzazione e il sostegno alla loro carriera con strumenti adeguati. Inoltre, dopo la revisione del regolamento sulle molestie sessuali e sul mobbing, la RSI ha aderito alla relativa campagna nazionale e nel 2009 ha promosso un incontro di sensibilizzazione per i quadri. A questo è seguito, nel corso del 2010, il workshop Mobbing e molestie sessuali, organizzato dalla Formazione e aperto a tutto il personale. Durante i quattro incontri sono stati messi in luce da un consulente esterno i diritti e i doveri di quanti si trovano in contatto diretto o indiretto con problematiche del genere. Il workshop è stato seguito da 57 collaboratori (29 donne e 28 uomini). Infine, nel 2010 si è conclusa la ricerca SUPSI (durata 2 anni) sugli ostacoli nei percorsi di carriera femminili, svolta in parternariato con la RSI e con l’Agenzia federale per la promozione dell’innovazione. Dallo studio è emerso che l’introduzione di adeguati elementi organizzativi, come il lavoro basato sul raggiungimento degli obiettivi, potrebbe favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro facendo sì che i tempi parziali, tipicamente femminili, non risultino discriminanti. La sicurezza e la protezione della salute sul posto di lavoro La RSI è particolarmente sensibile ai problemi legati alla sicurezza e alla protezione della salute sul posto di lavoro. È infatti l’unità aziendale della SRG SSR più evoluta in materia di sicurezza. In conformità con le norme legali, ha elaborato un piano interno, sistematico ed evolutivo a tutela dei collaboratori. Questo piano ha lo scopo di valutare tutti i potenziali pericoli derivanti dalle strutture e dalle attività dell’azienda, e quindi adottare misure idonee a contrastarli. Il Servizio sicurezza, che risponde direttamente al Direttore RSI, è diviso in tre aree: sicurezza sul lavoro, antincendio e antintrusione, che verificano periodicamente la situazione alla RSI relativa alla propria area di competenza, ma non solo. Sicurezza sul lavoro Due volte all’anno organizza campagne di prevenzione della salute su tematiche diverse. Nel 2010 sono state proposte in primavera la campagna In forma per l’estate e in autunno L’ergonomia in ufficio. Da alcuni anni l’azienda può contare su una struttura di Pronto soccorso in continua evoluzione, la cui validità è stata provata in più occasioni. Scopo della struttura è di prestare i primi soccorsi in modo rapido e competente, ricorrendo all’intervento di soccorritori interni – 40 volontari formati appositamente – fino all’arrivo degli specialisti della Croce Verde di Lugano. Il servizio è garantito 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno grazie anche all’impiego degli agenti di sorveglianza. Infine, la Commissione sicurezza e sanità RSI, composta da rappresentanti dei settori interni e del sindacato, esercita il dovere d’informazione e di consultazione del personale in materia di sanità e sicurezza sul lavoro, consiglia la Direzione, segnala i rischi presenti nei processi produttivi e controlla i correttivi messi in atto. Riguardo ai possibili rischi causati da campi elettromagnetici, le misurazione e gli accertamenti tecnici effettuati regolarmente dalle autorità cantonali preposte attestano che l’elettrosmog prodotto dalle parabole è entro i valori limite indicati dall’Ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti (ORNI). Non vi è quindi pericolo per la salute delle persone. Antincendio Il Gruppo Interno di Spegnimento (GIS) è composto da volontari provenienti da diversi settori appositamente formati dai pompieri della città di Lugano. Il GIS è in grado di contrastare l’emergenza incendio fino all’arrivo dei soccorsi. Inoltre, il settore antincendio organizza annualmente una simulazione, testando tutti i mezzi tecnici presenti in azienda e – quando possibile – anche l’evacuazione totale degli stabili di Comano e Besso, per testare le procedure previste dalla Squadra evacuazione. Antintrusione (security) La security si occupa dell’elaborazione e dell’aggiornamento delle normali procedure di sicurezza, ma anche del piano d’emergenza in caso di situazioni critiche di ogni tipo, quali una pandemia o una panne elettrica che blocchi parte della produzione. Da qualche anno è stata istituita anche una cellula di crisi, composta da 12 rappresentanti di dipartimento e capitanata dal Direttore RSI, incaricata di gestire eventi straordinari di grave entità. 92 / 93 DIETRO LE QUINTE SVILUPPO TECNOLOGICO E MULTIMEDIALE La distribuzione dei programmi La Legge federale sulla radiotelevisione prevede che “i programmi radiotelevisivi della SRG SSR sono diffusi capillarmente almeno nella rispettiva regione linguistica. Almeno un programma radiofonico e un programma televisivo della SSR sono diffusi nell’intera Svizzera in lingua tedesca, francese e italiana”. Inoltre, il Consiglio federale “si assicura per altro che per ogni modalità di diffusione vi siano frequenze e canali a disposizione delle altre emittenti” (art. 30 LRTV). Ispirandosi a una strategia follower la SSR e la RSI si pongono all’avanguardia del progresso tecnologico senza però assumersi i rischi di introdurre per la prima volta sul mercato una nuova tecnologia. Distribuzione dei programmi radiofonici Distribuzione dei programmi televisivi L’alta definizione e il “tutto digitale” Etere Ricezione delle reti RSI e SSR con un’antenna sul tetto, un’antenna da interni o un’autoradio. DAB (Digital Audio Broadcasting) – ricezione digitale di tutte le reti della nostra regione linguistica con l’aggiunta di altre reti SSR tra cui le prime delle altre aree del paese. Ogni area dispone di un pacchetto digitale diverso. Il prossimo obiettivo è di passare dal DAB a DAB+ che, a pari infrastrutture, permette di aumentare il numero di reti trasmesse e la relativa qualità. OUC (Onde Ultra Corte) - ricezione analogica delle reti della nostra regione linguistica e della prima rete delle altre aree. Cavo Ricezione delle reti della nostra regione linguistica e della prima rete delle altre aree del Paese. Satellite Ricezione digitale di tutte le 19 reti della SSR via Hotbird 8 e 9 di Eutelsat. Internet Ricezione digitale di tutte le 19 reti della SSR con il live streaming delle singole radio SRG SSR. Nonostante la diffusione della radio digitale non sia ancora ottimale, nel giro di quattro anni le vendite hanno fatto registrare un’impennata, passando da 15mila apparecchi di ricezione a poco meno di 650mila (dati dell’inverno 2010). In Svizzera la copertura DAB è già uguale, se non superiore a quella delle OUC/FM e il potenziale del mercato è grande. Ciò lo si deve da un lato alle attività promozionali della SSR e dall’altro allo spegnimento dei trasmettitori in Onde Medie del Monte Ceneri (2008), di Beromünster (2009) e di Sottens (2010), le cui reti sono ora trasmesse via etere in DAB/DAB+. Il DAB+ è il prossimo obiettivo della SSR, perché, a pari infrastrutture, permette di aumentare il numero di reti trasmesse e la relativa qualità, e rappresenta soltanto il 15% dei costi sostenuti per il segnale OUC. Nel corso del 2010 sono stati inaugurati due nuovi trasmettitori DAB: Monte Bré e Frasco. Con queste infrastrutture è stata ulteriormente migliorata la ricezione a Lugano e dintorni (per esempio a Tesserete) e nell’alta Valle Verzasca. Così, a fine 2010, il 98% della popolazione svizzera è in grado di ricevere le reti radiofoniche digitali della SSR. Sul web: digitalradio.ch Etere DVB-T (Digital Video Broadcasting – Terrestrial) Ricezione digitale in tutto il Paese. In questa modalità nella svizzera italiana si ricevono LA 1, LA 2 e le prime reti delle altre regioni linguistiche. DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handhelds) Dove presente si possono ricevere le 8 reti tv della SRG SSR. Cavo Si ricevono LA 1, LA 2, SF 1, SF zwei, SF info, TSR 1, TSR 2 e HD suisse (attiva fino al 2012). Satellite Ricezione delle 8 reti tv SSR via Hotbird 8 e 9 di Eutelsat. Si tratta di una modalità sempre più apprezzata. Le reti tv della SSR sono criptate (per questioni di natura giuridica e di diritto d’autore) e per poterle vedere occorre la scheda SatAccess. HDTV (High Definition Television): dal 2012 sarà possibile ricevere SF 1, SF zwei, TSR 1 , TSR 2, LA 1 e LA 2 anche in HD. Internet Sul sito web RSI.ch è possibile scaricare numerose trasmissioni già andate in onda e in alcune occasioni anche in live streaming. Molti servizi internet permettono la fruizione dei contenuti tv delle reti SRG SSR direttamente sul computer o su smartphone (come per esempio Wilmaa, Zattoo per PC e TeleboyTV, TV air per smartphone). IPTV Internet Protocol Television: la trasmissione delle reti televisive avviene tramite protocollo IP. Attualmente soltanto Swisscom TV offre questa modalità, che consente di captare tutte le reti della SSR e altri pacchetti digitali a seconda della regione linguistica. Nel 2012 tutto sarà definitivamente più nitido. La High Definition TV (HDTV) – importante progetto della SRG SSR – rivoluzionerà il mondo del piccolo schermo dalla produzione alla distribuzione, nonché le abitudini di consumo da parte del pubblico. L’alta definizione, infatti, è sinonimo di qualità televisiva ai massimi livelli: nel formato 16:9 offre una risoluzione di gran lunga superiore e una capienza di informazioni all’incirca cinque volte più grande rispetto all’attuale Standard Definition (SD). In aggiunta al suono Dolby Digital, l’alta definizione regala sensazioni cinematografiche nel salotto di casa. Il Big Switch è stato programmato per il 29 febbraio 2012. In questa data la SSR diffonderà per la prima volta i suoi sei programmi televisivi regolari – SF 1, SF zwei, TSR 1, TSR 2, LA 1, LA 2 – anche in qualità HD. Il canale HD suisse, attivo dal 2007 e pioniere nel campo della free TV satellitare ad alta definizione in Europa, verrà disattivato. Fino al 2015 circa continuerà la diffusione dei canali anche nell’attuale formato SD. Al termine di questa fase, detta simulcast, anche SF info passerà allo standard HDTV. Tutti coloro che ricevono i segnali televisivi direttamente dal satellite dovranno dotarsi di un ricevitore HD compatibile entro e non oltre il 2015. L’attuale tipologia SD continuerà a essere presente sul digitale terrestre (DVB-T), mentre l’alta definizione verrà diffusa via satellite, cavo (Cablecom) e IPTV (Swisscom TV). Il passaggio all’alta definizione è per la SSR un progetto di lunga durata e impegnativo. Richiede nuove infrastrutture tecniche, nuovi mezzi e processi di produzione e tecnologie distributive diverse. Anche nei prossimi anni, la RSI continuerà a realizzare grossi investimenti nelle nuove infrastrutture produttive, anche se la maggior parte di queste somme rientra nei normali programmi d’investimento per il rinnovo dell’apparato tecnologico dell’azienda. Molti sono i settori coinvolti nella migrazione all’HD: la Produzione, gli Archivi, gli Acquisti e i Palinsesti, senza dimenticare lo Sport, con i contratti che devono essere adattati per la diffusione dei contenuti in HD. Per meglio coordinare le operazioni, la RSI ha deciso per un progetto che ricalca in grandi linee la struttura organizzativa adottata a livello nazionale, così da gestire al meglio l’importante salto qualitativo. Dalla fine del 2010, due dei cinque studi televisivi della RSI sono dotati di tecnologia HDTV, così come due delle quattro unità mobili. Sono altresì in corso diversi progetti che porteranno l’azienda a centrare il passaggio all’HD nel 2012, nonché a sfruttare appieno le possibilità – in termini di flessibilità ed efficienza – offerte dal “tutto digitale”. Dal 2004 è in atto la transizione dai nastri a tutti quei supporti e processi di produzione basati sulla tecnologia IT (detta file based production). Ciò permette un aumento della produttività e della flessibilità delle strutture, con ricadute significative in termini di efficienza e interazione tra i centri produttivi, e, soprattutto, offre una serie di nuove possibilità per il programma. I progetti in corso nel 2010 vanno dalla digitalizzazione della produzione all’aggiornamento tecnologico in chiave HD del sistema di produzione news, dal rifacimento di alcune infrastrutture alla creazione di un nuovo sistema di interscambio files. Un futuro lontano a 3 dimensioni La SSR segue con interesse gli sviluppi della tecnologia 3D, ancora agli albori in ambito televisivo. I costi di questa tecnologia sono ancora molto elevati: essa richiede nuovi metodi di produzione, nuovi equipaggiamenti, personale appositamente formato e un nuovo transponder satellitare, perché l’HDTV in 3D necessita di una capacità di trasmissione da 1,5 a 2 volte superiore rispetto all’HDTV normale (che sarà comunque realtà solo dal 2012). La SSR quindi, seguendo le raccomandazioni dell’Unione europea di radiotelevisione (UER), in materia di HDTV in 3D, attenderà gli sviluppi del mercato (strategia follower). CSN, un’unica piattaforma informatica per tutti Il Corporate Services Network (CSN) è un progetto informatico d’importanza strategica per la SRG SSR. Nato nel dicembre 2009, si pone l’obiettivo di allestire un’unica piattaforma centrale, grazie alla quale un unico provider (Corporate Service Provider CSP) fornirà servizi informatici a tutte le sue unità aziendali, unità organizzative e società affiliate. Oggi la SSR è confrontata a un arcipelago di sistemi estremamente eterogeneo e complesso: in più parti dell’azienda vengono utilizzati sistemi identici o simili, e addirittura sono in corso progetti informatici che perseguono i medesimi obiettivi, ma all’insaputa gli uni degli altri. Basti pensare che solo alla RSI sono usati più di 20 sistemi informatici diversi. Inoltre, le tecnologie applicate a mass media e comunicazione stanno convergendo, dunque anche la SSR deve poter disporre di una piattaforma permeabile e potente, capace di agevolare e sostenere il processo di Convergenza. Il CSN, che innescherà una serie di sinergie, porterà a una diminuzione dei costi informatici e farà aumentare la sicurezza IT. Non da ultimo, con questo progetto la SSR soddisferà uno dei principali dettami della nuova Concessione, ossia “trovare soluzioni comuni e sfruttare al massimo le sinergie”. A fine 2010 il team di progetto sta collaborando con i responsabili dell’informatica nelle diverse unità aziendali per la progettazione e la realizzazione, con particolare attenzione alle infrastrutture della produzione. Un’azienda multimediale Multimedia Una pagina web è un aspetto importante della realizzazione pratica della Convergenza fra vettori, uno spazio virtuale dove il prodotto può assumere una forma nuova. I contenuti televisivi possono essere ospitati all’interno di una pagina web a fianco di contenuti radiofonici, e internet offre per sua natura la possibilità di correlare il tutto secondo nuovi punti di vista. Tra il 2000 e il 2007 vi è stata una Convergenza di tipo editoriale, che ha visto la produzione di siti web caratterizzati dalla sistematica confluenza di prodotti radiofonici, televisivi e d’archivio. Ne sono stati testimonianza siti speciali come quelli organizzati in occasione dei grandi campionati di calcio o dei Giochi olimpici, quando – in un solo prodotto organico – si poteva seguire la cronaca, rivedere gli eventi sportivi, partecipare ai giochi, ma anche ridere con Rete Tre. Dal punto di vista editoriale, la Convergenza offre la possibilità di creare redazioni fortemente specializzate in specifici ambiti tematici dove si creano le condizioni per una feconda circolazione di idee. È ben intuibile la sfida che queste redazioni si trovano di fronte: trasmettere i contenuti elaborati nelle forme specifiche dei vettori per cui esse lavorano, cioè la radio, la televisione e il web. Le conseguenze editoriali per il web Così come i vettori radiofonici e televisivi non saranno più, in quanto tali, il focus della attività redazionale del settore multimedia, anche il sito web della RSI non disporrà più di una redazione propria. Attualmente il sito RSI.ch è articolato in canali, corrispondenti alle aree tematiche e ai vettori cui il pubblico è abituato a far riferimento (LA 1, LA 2, Rete Uno, Rete Due, Rete Tre). Le conseguenze pratiche L’attività online è ripartita in tre ambiti. I contenuti sono prodotti nei dipartimenti Informazione, Sport, Cultura, e Intrattenimento. Al dipartimento Palinsesti e Immagine compete il compito di studiare l’architettura del sito e di garantirne l’uniformità graficostilistica, mentre le attività di ricerca e sviluppo, assieme con quelle di supporto all’utenza, sono affidate all’area Sviluppo aziendale. Questa tripartizione è coerente con la natura intrinseca delle attività editoriali per il web, che prevedono contenuti organizzati e strumenti di pubblicazione sviluppati ad hoc. Emerge tuttavia la necessità di trovare un’adeguata collocazione a un centro di competenza che salvaguardi l’organicità del sito web, che è più della somma delle sue parti, esattamente così come le radio RSI sono più della somma delle varie rubriche che le compongono. LABS Se una pagina web è una delle realizzazioni pratiche della Convergenza, Labs è lo strumento che dà nuova forma al prodotto multimediale. Uno strumento user friendly integrato con i diversi sistemi di produzione aziendale (Traffic system, Radioprogramma, Catalogo Multimediale), in grado di offrire da ogni computer l’accesso a tutte le risorse RSI. Implementato nell’aprile 2010 Labs, un nuovo Content Management System (CMS), è andato ad affiancarsi ai sistemi preesistenti: Magnolia, Leonardo e Scriba. Esso ha la peculiarità di offrire un’interfaccia utente (sul fronte redazionale) estremamente intuitiva e versatile rispetto ai suoi predecessori, e l’ambizione di essere una piattaforma editoriale con cui cercare qualunque tipo di prodotto multimediale per il web, accedendo facilmente a tutte le fonti di dati disponibili in azienda: agenzie stampa, Catalogo Multimediale, archivi foto, Arteria e così via. Il nuovo CMS è stato implementato per rendere il processo produttivo funzionale alle varie redazioni, che possono così non solo abbreviare i tempi di produzione e garantire maggiore tempestività nella creazione e nella pubblicazione di articoli, ma soprattutto arricchire di contenuti multimediali le pagine web del sito RSI.ch. L’offerta multimediale La SSR adempie al suo mandato attraverso tutti i canali a sua disposizione: alle tradizionali radio e televisione si aggiungono l’offerta online, il Teletext, le offerte per la telefonia mobile e, in futuro, i servizi supplementari della televisione digitale. Queste offerte multimediali sono parte integrante del servizio pubblico. Con la sua strategia multimediale la RSI “persegue prioritariamente obiettivi pubblicistici, tiene conto dello sviluppo tecnologico e si adegua alle mutate necessità del pubblico”. RSI.ch Il sito web della RSI offre informazioni integrative e complementari ai contenuti radiotelevisivi. Attraverso la sua offerta on demand, la RSI valorizza le produzioni proprie e ne aumenta costantemente la diffusione tramite le nuove tecnologie, come per esempio il podcast. Le principali notizie d’attualità vengono arricchite con immagini e filmati. Inoltre, si pone particolare attenzione al fatto che l’accesso dei disabili sensoriali al sito sia possibilmente senza barriere, e si è alla ricerca di nuove soluzioni in questo ambito. Tramite il proprio sito la RSI si rivolge a un pubblico interessato a tematiche di rilevanza sociale, culturale e politica, grazie anche a collegamenti sempre nuovi tra i contenuti dei diversi media, alla composizione di dossier su tematiche di attualità e all’apertura delle Teche RSI (progetto MMuseo). Teletext Offre contenuti attuali e servizi continuati tramite il mezzo televisivo e, quando possibile, fa riferimento alle trasmissioni della RSI. È un mezzo molto popolare, soprattutto in caso di eventi straordinari, usato mediamente da più di 65’400 persone al giorno solo nella Svizzera italiana (1,8 milione in Svizzera). Grazie a una diffusione tecnica del 97%, Teletext raggiunge 6,7 milioni di persone in tutto il Paese. Mobile Nel 2010 la RSI ha proseguito la sua esplorazione del mondo della telefonia mobile mettendo a disposizione del pubblico alcune applicazioni gratuite per smartphone: RSI.ch mobile, Rete Tre, OSI Mobile. Sono allo studio anche applicazioni per tablet. Con l’offerta multimediale la RSI offre i suoi contenuti sotto forma di audio e video on demand arricchendoli di informazioni aggiuntive. Anche questo è un modo per rinsaldare e rinvigorire il legame con il pubblico. redazione Camilla Contarini, RSI coordinamento redazionale Nico Tanzi, RSI art director Gianni Bardelli, RSI progetto grafico e impaginazione Ackermann Dal Ben Communication Design, Lugano fotografie Loreta Daulte, Minusio Dániel Vass, Breganzona iStockphoto.com Archivio RSI editing Luisa Voltan, Pavia fotolito Prestampa Taiana, Muzzano stampa Arti Grafiche Salvioni, Bellinzona legatura Eibert, Eschenbach copyright 201 1 RSI Radiotelevisione svizzera
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