Pappagallino - Clinica Veterinaria Gran Sasso
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Il Pappagallino ondulato I pappagallini di piccola taglia si chiamano anche cocorite o pappagallini ondulati. Il disegno che hanno sulle ali è costituito da numerose piccole onde scure da cui prendono il nome. I pappagallini presenti in Natura vivono liberi nelle foreste Australiane, sono di colore verde con le classiche ali a disegno ondulato giallo-nero ed hanno il capo giallo. Tutti i pappagallini attualmente venduti sono nati in allevamento. Gli allevatori aviari hanno selezionato un’infinità di bellissimi colori del piumaggio. Scheda Nome: pappagallino ondulato Lunghezza del corpo: 20 cm coda inclusa Peso: 30-40 gr Vita media: 12/15 anni Alimentazione: granivoro e frugivoro Maschio: parte sopra il becco colore blu Femmina: parte sopra il becco colore marrone Maturità sessuale: 5/6 mesi Periodo di cova: da marzo a settembre Numero uova: 4/6 Schiusa dell’uovo: 18 giorni Svezzamento: 50 giorni Cure dei pulcini: entrambi i genitori provvedono alla prole Canto: emette suoni forti, gracchianti e strilli acuti La gestione in casa: 9 elementi da sapere 1. La compagnia Il pappagallino è un uccellino sociale che vive in gruppo. Vive bene con un compagno di sesso opposto. 2. La gabbia Vanno bene le gabbie spaziose di forma orizzontale, che permettono piccoli voli, con sbarre sempre orizzontali per le arrampicate con il becco. 3. La luce e l’aria naturale Collocare la gabbia dove i pappagallini possano fruire del naturale ciclo di giorno/notte. Nella stagione calda la gabbia si può mettere all’aperto in luogo ombreggiato. 4. L’alimentazione Deve essere il più possibile varia: semi, pellets, frutta, verdura e cereali. 5. L’igiene La pulizia della gabbia, dei posatoi, delle vaschette del cibo e dei giochi deve essere scrupolosa. 6. I posatoi Quelli di plastica sono sconsigliati. Sostituirli con rametti di legno di varia grandezza, in modo che le zampe dei pappagallini facciano un’indispensabile ginnastica. 7. Volo libero nella stanza. Permettere giornalmente agli uccellini di volare liberi in una stanza è un’abitudine che li rende felici e tiene i loro muscoli allenati. 8. Acqua per il bagno delle penne. Si può appendere un bagnetto per uccelli a una porta della gabbia, oppure mettere una bacinella larga sul fondo della gabbia. L’acqua deve essere sempre pulita. 9. La voliera da interno La collocazione ideale rimane una voliera da interno. Se avete un locale in cui metterla, potete cercare il modello che preferite sui siti internet o nei negozi specializzati. I pappagallini vi ringrazieranno! La coppia e le uova Per far fare le uova alla coppia di cocorite, occorre che la coppia sia affiatata, che sia nell’età giusta (almeno oltre i 10/12 mesi), che sia nel periodo primaveraestate e che i due esemplari siano sani e alimentati bene. Il nido ideale per cocorite è una cassettina di compensato, di forma rettangolare, con il tetto apribile, con un foro d’entrata e un posatoio esterno a bastoncino corto vicino all’apertura. Ha due ganci per appenderla ad una porta della gabbia. Si può mettere del materiale per il nido, come il fieno, ma in genere i pappagalli non lo usano, e depongono le uova sul fondo della cassetta-nido. Deposte le uova, (solitamente 4/5), la femmina rimane sempre nel nido, mentre il maschio le porterà il cibo: il maschio mangia il cibo e poi lo rigurgita nel becco della femmina. Dopo la nascita dei piccoli, i genitori si alternano nel dare nutrimento ai pulcini. In questo periodo occorre somministrare alla coppia moltissimo cibo e non disturbarla. Verso la 2ª settimana, se si vuole, si può prendere in mano i pulcini, per poco tempo, per abituarli a non avere paura dell’uomo. E’ sconsigliato far fare alla femmina troppe covate. Litigiosi al massimo I pappagallini possono spesso essere molto litigiosi e beccarsi a vicenda, ferendosi fino ad uccidere i soggetti più deboli. Gli errori da non fare sono: tenere due femmine o due maschi insieme, oppure due coppie. Infatti capitano frequenti litigi se a convivere sono due coppie, al contrario, questo non avviene se le coppie sono tre o un numero superiore. Non si deve mai mettere i canarini con i pappagallini, perché vengono aggrediti, come tutti gli altri uccellini. E’ inoltre possibile che un pappagallino abituato a stare molto tempo con il suo compagno “umano”, una volta messo con un suo simile, lo aggredisca violentemente. Separare sempre i pappagallini malati da quelli sani. Addestramento Se si ha voglia di dedicare un po’ di tempo all’addestramento, occorre abituarlo lentamente e gradualmente alla nostra mano che quotidianamente, per qualche minuto, deve soffermarsi nella gabbia dell’uccellino. La gabbia deve essere aperta in un locale protetto, cioè con finestre e porte chiuse, e con tende o altre coperture su vetri e specchi (gli uccellini possono picchiarci contro con violenza e farsi male). Dopo che il pappagallino è uscito dalla gabbia si deve stare seduti nella stanza, e con un legnetto ci si avvicina lentamente. Si deve mettere in terra delle vaschette di cibo, e qualche oggetto che serva da posatoio, per esempio la copertura in rete di una gabbietta da coniglio, o una seggiolino di vimini da bambino. Con pazienza e fantasia, piano piano si creerà un bellissimo legame fra umano e “pennuto”! Mai liberare all’aperto un pappagallino! Ogni tanto si potrebbe pensare che il pappagallino in gabbia soffra, e allora che cosa c’è di meglio che aprire la sua gabbia-prigione in un bel bosco? MAI, non fatelo mai, anche se si legge che ci sono colonie di uccelli domestici rinselvatichite. Il nostro pappagallino domestico è nato in casa, non sa assolutamente più nulla della vita in libertà, non saprebbe trovare il cibo, non saprebbe difendersi e morirebbe. Purtroppo può capitare che per qualche distrazione voli via da una finestra aperta. Mettiamo sempre la massima attenzione quando ci sono situazioni a rischio, come ad esempio il cambio di gabbia, la libera uscita, animali turbolenti per casa che rovesciano la gabbia e sportellini difettosi. Dott.ssa Germana Scerbanenco
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