check list infusione endovenosa - Università Politecnica delle Marche
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check list infusione endovenosa - Università Politecnica delle Marche
Università Politecnica delle Marche _____________________________________________________________________________________ Corso di Laurea in Infermieristica – Ancona ABILITA’ PRATICHE (SKILLS) Somministrare terapia per via infusionale continua: preparazione della soluzione da infondere A cura di : Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica di Ancona A.A. 2012/2013 Tutor: Studente: Data Fasi e sequenza operativa 1. Preparare il materiale occorrente: Prescrizione farmacologica, soluzione da infondere, farmaci da aggiungere alla soluzione se prescritti, antisettico per la cute, cotone, siringhe necessarie per l’aspirazione di farmaci da aggiungere alla soluzione, deflussore, raccordi , prolunghe e regolatore di flusso tipo dial-a-flo, se necessario, ago box, pennarello o etichette adesive per segnalare i farmaci se aggiunti, contenitore di raccolta dei rifiuti. 2. Posizionarsi su un piano di appoggio pulito ed asciutto 3. Eseguire l’igiene delle mani 4. Effettuare il primo controllo: prescrizione farmaco (verificare la data di scadenza e la conservazione, leggere nel foglio illustrativo eventuali interazioni o incompatibilità) 5. Aprire il flacone rimuovendo la protezione facendo attenzione a non contaminare il gommino e porre un tampone imbevuto di disinfettante sulla via di accesso del flacone 6. Calcolare la quantità/dosaggio di farmaci: aggiungere immediatamente prima della somministrazione alla soluzione da infondere 7. Etichettare la soluzione o riportare con pennarello indelebile i seguenti dati: cognome e nome dell’assistito, tipologia e dosaggio dei farmaci aggiunti, tempo di infusione. 8. Aprire la confezione del deflussore, mantenendo la sterilità dei due estremi dello stesso che andranno a contatto con la soluzione e con l’accesso vascolare 9. Posizionare il morsetto a rotella circa 10 cm sotto la camera di gocciolamento in posizione chiuso 10. Rimuovere il cappuccio di protezione della punta del deflussore evitando qualsiasi contaminazione ed inserire nel flacone 11. Applicare eventuali prolunghe, raccordi , regolatori di flusso 12. Riempire per circa un terzo la camera di gocciolamento 13. Aprire il morsetto e far defluire la soluzione fino a totale riempimento della linea infusionale, aprire eventualmente la presa d’aria per favorire il deflusso della soluzione. A riempimento avvenuto chiudere il morsetto 14. Assicurarsi che la linea infusionale non presenti aria al suo interno Eseguito Eseguito non correttamente correttamente (punti +1) o non eseguito (punti 0) IR IR IR IR IR IR Livello accettabile di performance: 6/ 14 IR = Irrinunciabile. Con IR vengono identificati gli step che devono necessariamente essere eseguiti. PUNTEGGIO: Sufficiente: 6-7; Discreto: 8-9; Buono: 10-11; Molto buono: 12-13; Ottimo: 14 Bibliografia - Trattato di cure infermieristiche. L. Saiani, A. Brugnolli. Ed. Sorbona, 2011 - Nursing clinico. Tecniche e procedure di Kozier. Berman, Snyder, Jackson. Ed. Edises, 2011 - Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor. P. Lynn. Ed. Piccin, 2010 - Fondamenti di Infermieristica. A. Potter, A.G. Perry. Ed. Elsevier, 2011 - Raccomandazione n° 7 , marzo 2008 Ministero della Salute Università Politecnica delle Marche _____________________________________________________________________________________ Corso di Laurea in Infermieristica – Ancona ABILITA’ PRATICHE (SKILLS) Somministrare terapia per via infusionale continua attuando incannulamento di vena periferica A cura di : Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica di Ancona A.A. 2012/2013 Tutor: Studente: Data Fasi e sequenza operativa Eseguito correttamente (punti +1) 1. Preparare il materiale occorrente: ago cannula o butterfy o sistema intima, ( tipologia e calibro sono selezionati in base al volume e allo scopo della terapia, all’osmolarità delle soluzioni, alle condizioni cliniche dell’assistito) soluzione preparata con le vie infusionali necessarie, laccio emostatico, garze pulite, telino salva letto, DPI, ago box, contenitori per rifiuti - materiale per l’antisepsi della cute: cotone, clorexidina in soluzione acquosa al 2% o povidone iodio al 10% - materiale per la medicazione e fissaggio del catetere vascolare: cerotto medicato sterile in poliuretano o garze sterili e cerotto tipo soffix, cerotti sterili tipo steril-strip per stabilizzare l’ago cannula 2. Presentarsi, identificare la persona assistita coinvolgendola, informarla se possibile circa la terapia che gli è stata prescritta inclusi gli effetti collaterali ed incoraggiarla a fare domande relativamente alla terapia da somministrare 3. Aiutare la persona ad assumere una posizione supina o semiortopnoica confortevole che favorisca l’accessibilità alla vena e permetta di procedere in posizione comoda 4. Effettuare il secondo controllo 5. Selezionare il sito appropriato a partire dalle sedi distali dell’arto non dominante evitando zone in cui siano presenti ematomi, infiammazione, dolenzia o altre alterazioni che possano controindicarne la scelta. Posizionare il telo salvaletto sotto il braccio 6. Eseguire l’igiene delle mani. Predisporre un tampone di cotone imbevuto di antisettico e disporre sul telo salvaletto il materiale necessario 7. Posizionare il laccio emostatico a 7-10 cm sopra il sito di puntura ed eseguire le manovre di riempimento venoso IR IR IR Eseguito non correttamente o non eseguito (punti 0) 8. Individuare la vena adatta ed indossare i DPI 9. Eseguire l’antisepsi della cute con movimento centrifugo o con tecnica a bande evitando successive contaminazioni, lasciare asciugare l’antisettico. Impugnare l’ago cannula e rimuovere la protezione 10. Afferrare il braccio distalmente rispetto al punto che si intende pungere, tendere la cute e stabilizzare la vena con il pollice della mano non dominante a circa 5 cm sotto il punto di accesso dell’ago 11. Pungere la vena con un’angolatura di circa 20-30 gradi, nel momento in cui refluisce il sangue rilasciare il laccio, far procedere la cannula mantenendo fermo il mandrino finchè la cannula non è completamente inserita. Esercitare una pressione a monte della cannula per evitare il reflusso di sangue e contemporaneamente rimuovere il mandrino e smaltirlo immediatamente nell’ago box. 12. Raccordare la linea infusiva all’ago cannula e aprire il regolatore di flusso ad una velocità che consenta di mantenere la pervietà della via di accesso vascolare 13. Assicurare il fissaggio del catetere venoso con tecnica asettica sec. protocollo, utilizzando il materiale sterile disponibile e proteggere il sito di inserzione con una medicazione sterile 14. Effettuare il terzo controllo e regolare la velocità di flusso 15. Smaltire i rifiuti rispettando la normativa vigente 16. Rimuovere i DPI. 17. Formare un’ansa della linea infusiva applicando un cerotto per assicurarne la stabilità e far assumere all’assistito una posizione confortevole 18. Eseguire l’igiene delle mani 19. Registrare nella documentazione infermieristica l’avvenuto posizionamento del catetere periferico in particolare: data, ora , gauge e sede; nella scheda di terapia siglare l’avvenuta somministrazione IR IR IR IR IR Livello accettabile di performance: 8 / 19 IR = Irrinunciabile. Con IR vengono identificati gli step che devono necessariamente essere eseguiti. PUNTEGGIO: Sufficiente: 8 Discreto: 9-11 Buono: 12-14 Molto buono: 15-18 Ottimo: 19 Bibliografia - Trattato di cure infermieristiche. L. Saiani, A. Brugnolli. Ed. Sorbona, 2011 - Nursing clinico. Tecniche e procedure di Kozier. Berman, Snyder, Jackson. Ed. Edises, 2011 - Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor. P. Lynn. Ed. Piccin, 2010 - Fondamenti di Infermieristica. A. Potter, A.G. Perry. Ed. Elsevier, 2011 - Raccomandazione n° 7 , marzo 2008 Ministero della Salute ABILITA’ PRATICHE (SKILLS) Sospensione della infusione e rimozione del catetere venoso periferico A cura di : Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica di Ancona Tutor: Studente: Data Fasi e sequenza operativa 1. Preparare il materiale occorrente: soluzione antisettica, cotone, garza sterile, cerotto medicato, DPI, arcella 2. Eseguire l’igiene delle mani 3. Indossare i DPI 4. Spostare il regolatore di flusso in posizione “chiuso” per evitare fuoriuscita di soluzione se presente 5. Togliere la medicazione del sito e rimuovere il sistema di fissaggio del catetere 6. Ritirare con un movimento lento ma deciso il catetere con la mano dominante. Tamponare il sito di inserzione utilizzando una garza sterile per circa 2 minuti, indicare all’assistito se collaborante di esercitare la pressione 7. Esaminare il catetere per controllarne l’integrità e smaltire nei rifiuti speciali 8. Usare un tampone imbevuto di soluzione antisettica per rimuovere tracce di sangue o altre secrezioni presenti a livello del sito 9. Verificare che l’emostasi sia avvenuta in particolare nelle persone con deficit di coagulazione o in trattamento con anticoagulante e posizionare cerotto medicato Eseguito correttamente (punti +1) Eseguito non correttamente o non eseguito (punti 0) IR IR IR 10. Smaltire il materiale utilizzato come da normativa vigente 11. Rimuovere i DPI e far assumere una posizione confortevole all’assistito 12. Eseguire l’igiene delle mani e registrare l’orario di rimozione del catetere venoso e l’aspetto del sito d’inserzione Livello accettabile di performance: 3 / 12 IR = Irrinunciabile. Con IR vengono identificati gli step che devono necessariamente essere eseguiti. PUNTEGGIO: Sufficiente: 3 Discreto: 4-7 Buono: 8-10 Molto buono: 11 Ottimo: 12 Bibliografia - Trattato di cure infermieristiche. L. Saiani, A. Brugnolli. Ed. Sorbona, 2011 - Nursing clinico. Tecniche e procedure di Kozier. Berman, Snyder, Jackson. Ed. Edises, 2011 - Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor. P. Lynn. Ed. Piccin, 2010 - Fondamenti di Infermieristica. A. Potter, A.G. Perry. Ed. Elsevier, 2011 - Raccomandazione n° 7 , marzo 2008 Ministero della Salute
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