Roederer Brut Nature 2006, con un po` di Philippe Starck
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Roederer Brut Nature 2006, con un po` di Philippe Starck
Lo champagne della settimana| Pubblicato in DoctorWine N°105 Roederer Brut Nature 2006, con un po’ di Philippe Starck di Chiara Giovoni 08-05-2015 La Maison Roederer, insieme al suo importatore italiano Sagna, presenta il suo primo champagne non dosato, il Brut Nature vintage 2006. Lo fa con un video i cui protagonisti sono il direttore della Maison Frédéric Rouzeaud, lo Chef de Cave Jean-Baptiste Lécaillon e il celebre designer Philippe Starck. Questo champagne è frutto del loro incontro e loro la raccontano così. PS: All’inizio si trattava di creare una bottiglia. E io ho risposto che non potevo creare una bottiglia senza saperne di più sul suo contenuto. JBL: L’idea era di aprirci a nuove opportunità, basandoci sulla nostra conoscenza del terroir, della vinificazione, dei vini e delle tradizioni della Maison, allo scopo di reinventare lo champagne e il Nature rappresenta questa purezza senza artifici. PS: La cosa fantastica dello champagne è che è l’unico vino che prima di essere un vino è un’idea e un’intenzione, un progetto. FR: La tua idea di champagne e la tua sensibilità nel descrivere lo champagne aggiunge una nuova prospettiva. Così si chiude il brainstorming tra i tre protagonisti e Philippe Starck disegna il suo contributo all’anima del nuovo champagne Roederer: “La cosa più importante è che sia diagonale, deve includere una spirale ascendente, e deve essere basato sull’astrazione”. Ed ecco che il progetto prende forma. Jean-Baptiste Lécaillon declina le tre coordinate cartesiane indicate da Starck: 1/3 di chardonnay per la diagonale, 2/3 di pinot noir per la spirale ascendente e assenza di fermentazione malolattica per l’astrazione. A questi assi Pilippe Starck aggiunge l’”eleganza” che lo chef de cave declina con la scelta dell’assenza di dosaggio nella liqueur d’expedition. Fin qui tutto meraviglioso e poetico, puro spirito creativo e artigianale. Quello che non viene detto per non sminuire la forte componente emozionale del progetto, è che dietro il Brut Nature 2006 di Roederer ci sono anni di studio e soprattutto condizioni peculiari assolute, che fanno sì che questo champagne sia così unico nella gamma Roederer, che già annovera un mostro sacro come Cristal. Quello che nel video non c’è è il percorso agronomico che ha portato Roederer sulla biodinamica fino a convertire la quasi totalità del vigneto di proprietà, unita alla scelta di sperimentare una selezione massale attenta e a preparare le uve con una potatura adeguata (Simonit&Sirch). Brut Nature 2006 è uno champagne unico perché proviene da un unico vigneto situato a Cumières ed è profondamente segnato dalle caratteristiche di quel terroir, combinato con l’esito dell’annata 2006, definita calda e quasi afosa. A questo si unisce la filosofia della famiglia Rouzeaud che dal 1776 porta avanti uno stile produttivo fondato sull’attesa, per la lunga maturazione sui lieviti. Le conoscenze tecniche e l’esperienza sul terroir e sui suoli hanno portato alla consapevolezza che fare pas dosé su terreni calcarei avrebbero portato a estremamente tesi. Per questo Jean-Baptiste Lécaillon ha scelto il terreno di argille nere di Cumières, che danno più rotondità e ampiezza al vino (ndr: in Champagne si dice che l’argilla si sente sulle guance e il calcare sulla lingua). Ovviamente la lavorazione in biodinamica dei vigneti su suoli argillosi deve essere attenta, perché rischia di dare alla pianta troppa potenza che poi si può manifestare in pesantezza nel vino, quindi c’era bisogno di un’annata di luce, come il 2006, molto solare, che grazie al calore permettesse di ottenere da argille fredde un vino di sole. Per bilanciare il potenziale opulento dell’arrivo a piena maturazione si è poi tornati indietro di 500 anni, scegliendo di vendemmiare i due vitigni nel vigneto di Cumières lo stesso giorno, pressandoli insieme e scegliendo di non svolgere malolattica per mantenere un coté etereo. Infine la scelta di produrre uno champagne con una bollicina sottile, e imbottigliarlo con una pressione di 4,5 atm (come i cremant di un tempo) e senza aggiunta di zucchero nella liqueur d'expedition. L’incontro son Philippe Starck è stato fortuito ma anche decisivo nel sancire che il "less is more" con cui si era partiti nella produzione del vino base già nel lontano 2006 meritava di essere enfatizzato molto più che con un semplice lancio di un nuovo dosaggio, perché questo champagne di fatto è un concept, ed è figlio di un'articolata analisi di suoli che hanno portato all’interpretazione dell’annata in chiave pas dosé. Jean-Baptiste Lécaillon chiosa: “È il vino che decide il non dosaggio, e non il non dosaggio che viene deciso dopo sul vino.” Brut Nature 2006 Champagne Roederer Punteggio » 94 Categoria » Spumante Regione » Champagne Nazione » Francia Uno champagne da singola vigna di Cumières, con un blend che vede 2/3 di pinot noir e 1/3 di chardonnay, fermentati in legno senza filtrazione, seguendo i tempi dettati dalla biodinamica e senza portare a termine la malolattica e ovviamente senza dosaggio nella liqueur. Un profilo olfattivo delicato di fiori di campo e frutta a polpa bianca con note speziate fini e una sottile nota fumé. Il sorso è sensuale con una cremosità data anche dalla finezza delle bollicine, pieno nel fruttato solare e vivace e crema di nocciole, ma con la freschezza data da un'acidità precisa, e una sensazione di ariosa leggerezza data dal non dosaggio. Un Nature davvero fuori dagli schemi per la sua eleganza e raffinatezza, ben lontana dalla maggior parte dei taglienti, quasi bruscamente affilati colleghi “pas dosé”. E’ un concetto e un’idea che, pur nella sua trasparenza verso il terroir, prova ulteriormente una affermazione di stile. 90 Euro Cantina Roederer Produttore Rue Savoye, 74 51100 Reims - Francia Tel +33 3 26076140 web www.champagne-roederer.com email [email protected]
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