la pelota valenciana - IES Sant Vicent Ferrer
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la pelota valenciana - IES Sant Vicent Ferrer
LA PELOTA VALENCIANA ÍNDICE 1. INTRODUZIONE 2. STORIA DEL GIOCO 3. INSTALLAZIONI 4. MATERIALI UTILIZZATI 4.1 PELLE 4.1.1 PELOTAS DE VAQUETA 4.1.2 PELOTAS DE BADANA 4.1.3 PELOTAS DE TRAPO 4.1.4 PELOTAS DE TEC 4.2 PROTEZIONI 4.2.1 GUANTES 4.2.2 DEDALES 5. ASPETTI DEL GIOCO 5.1 ABBIGLIAMENTO 5.2 COLPI TIPICI DEL GIOCO 5.3 PUNTEGGIO 5.4 FIGURA DEL MARXADOR 5.5 PARTICIPAZIONE DEL PUBBLICO AL GIOCO 6. MODALIDADES DI GIOCO 6.1 STILE DIRECTO 6.1.1 RASPALL 6.1.1.1 Caratteristiche del gioco del raspall per strada 6.1.1.2 Caratteristiche del gioco del raspall nel trinquete 6.1.1.3 Regolamento del gioco del raspall 6.1.2 ESCALA I CORDA 6.1.3 GALOTXA 6.1.4 LLARGUES 6.1.5 GALOTXETES 6.1.6 GIOCO INTERNAZIONAL 6.2 STILE INDIRETTO 6.2.1 FRONTÓN 6.2.2 FRONTÓN CON FRARES 7. LA PELOTA NELL’ AMBITO EDUCATIVO 8. VOCABOLARIO 9. BIBLIOGRAFIA 1. INTRODUZIONE Per pelota valenciana si intende il congiunto di diverse modalitá del gioco della palla/pelota a mano (escnella ala i corda, raspall, llargues…) che tradicionalmente e nel corso del tempo sono state giocate nella Comunidad Valenciana e che é adesso considerato uno sport autonomo. Normalmente il gioco ha due o piú giocatori che formano una squadra e competono lanciando una palla colpita a mano nuda o leggermente protetta. In ogni zona o distretto della Comunidad Valenciana si pratica una determinata modalitá di gioco in prevalenza su un’altra: o Escala i corda nella zona nord del fiume Júcar, zone della Ribera Alta y Baja, l’Horta… Si considera la modalitá regina della pelota valenciana o Raspall si gioca normalmente a sud del fiume Júcar, nelle zone di La Costera, La Safor, La Vall d’Albaida, l’Alcoià e parte di La Marina. o Llarges nella zona di La Marina. o Galotxa nella zona di l’Horta y el Camp de Morvedre. o Galotxetes nella valle di Vinalopó, concretamente in Monóver. Il nome di pelota valenciana si usa per distinguere questo gioco da altre varianti come la pelota vasca che normalmente si gioca contro un muro o frontón. É uno sport con radici molto forti nella cultura valenziana, pertanto la sua nomenclatura e il suo vocabolario é in valenziano. Il gioco é legato alla cultura e storia dei valenziani, é considerato un segno della nostra identitá e parte del nostro patrimonio culturale. 2 `STORIA DEL GIOCO Vari studi archeologici documentano distinte pratiche di giochi a palla/pelota presso civiltá antiche come i maya, i persiani, gli egizi, i greci e i romani. La modalitá della pelota valenciana ha un’origine greco romana. I greci praticavano diversi tipi di gioco a palla. I romani acquisirono tali pratiche sportive raggiungendo una grande popolaritá ed espandendo il gioco a palla in tutto l’Impero. Francia, Belgio, Olanda, Italia e Spagna sono i paesi in cui il gioco a palla é stato documentato. Si crede che il gioco praticato all’epoca sia lo llargues antico che é sopravvissuto in diverse varianti in Valenza evolvendosi nell’attuale gioco de llarges. La Francia é il luogo dove il gioco acquistó rapidamente notorietá e si svuluppo in una modalitá di gioco conociuta come jeu paume, modalitá giocata a mano libera o provvista di un guanto leggero. Il gioco era praticato, per la maggior parte, dalla nobiltá e arrivó ad essere considerato uno sport nazionale. Tuttavia il clima uggioso rendeva la pratica difficile, ragion per cui si costruirono sale coperte dove poter giocare. Con il tempo si introdusse l’uso di pali per colpire la palla, passando (inizio secolo XVI) a una racchetta, denominta trinquet, che distingue i giochi a palla in un luogo chiuso. Alcuni tra i termini attualmente usati nello sviluppo del gioco della pelota sono di origine francese: rest, marxar, marxador, trinquet, bot y volea… In Italia la modalitá piú popolare nel Rianascimento era lo llargues. In questo periodo si costruivano triquentes simili a quelli francesi. Anche in altri Paesi come in Svizzera, Germania e Inghilterra la pratica del gioco a palla era conosciuta. In Spagna, in alcuni documenti antichi, troviamo riferimenti al gioco a palla/pelota e al suo riconoscimento come pratica sportiva nonostante tale sport non acquistó la stessa popolaritá che in Francia Nelle terre valenziane il gioco arrivó grazie ai cavalieri che accompanavano il re Jaume I nella conquista. I primi documenti che fanno riferimento al gioco risalgono alla fine del secolo XIII. La popolaritá del gioco aumentó e cominció ad essere praticato sia dalla nobiltá che dalla gente del popolo. L’interesse per il gioco era tale che durante il suo svolgimento si proferivano blasfemie e liti, ragion per cui un gran numero di cittá (Valenza, Gandia, Castellón, Alcoy…) proclamarno numerosi editti proibendone la pratica in strada. Famoso é il bando del 14 giugno 1391 della Cittá di Valenza che ne proibisce la pratica in strada. Si inizió pertanto a praticare il gioco in spazi chiusi destinati allo scopo: i trinquetes. Dal XV al XVIII secolo la pelota fu il gioco piú praticato da tutte le classi sociali, sia per strada che nei trinquetes. Per questa ragione, nel corso di questi anni, si ebbero numerose proibizioni in diversi paesi allo scopo di evitare il gioco di strada, a causa delle liti che ne conseguivano e dei disturbi che occasionavano. Tutto questo favorí l’aumento dei trinquetes lungo il territorio valenziano. Nel corso del secolo XVIII in Spagna la pratica del gioco perse popolaritá ad eccezione della pelota vasca e valenciana Nella metá del secolo XIX i baschi smisero di competere faccia a faccia e cominciarono a giocare rimbalzando la palla su un muro/frontone. Nel corso degli anni erano state apportate una serie di modifiche nel gioco della pelota vasca, le quali permisero la sua evoluzione nella modalitá attuale. In terra valenziana l’antico gioco dello llargues resistette con leggere varianti generando altre forme di gioco della palla a mano:raspall, escala i corda, galotxa... Da allora e fino ad approssimativamente il principio del secolo XX il gioco della palla/pelota ebbe una grande popolaritá nei paesi della Comunita valenziana. C’era un gran numero di trinquetes che organizzavano partite e il gioco aveva uno spazio importante nelle festivitá e celebrazioni locali. Questa fu un’etá d’oro con notevoli giocatori e pilotaris A partire da questa data si ebbe una discesa paulatina nella pratica del gioco dovuta ad una serie di fattori: abbandono del gioco da parte della clase borghese, cambiamento della situazione política, difficoltá nel realizzare partite per strada a causa del traffico RODADO e del consistente numero di elementi decorativi che compromettevano le giocate, aumento della popolaritá del calcio e degli altri sport. Durante quest’epoca il gioco della pelota sopravvisse nei trinquetes e generó magnifici giocatori: Rovellet, Eusebio, el Genovés. Con la promulgazione dello Statuto di Autonomia, si ha icentivato il recupero della pratica della pelota valenciana considerandola un segno di identitá del nostro popolo. La creazione della Federació de Pelota Valenciana (1985) e di numerose scuole destinate alla formazione piú giovane della popolazione, insieme all’organizzazione di campionati ha reso possibile il recupero della pratica di gioco. L’introduzione della Pelota Valenciana nel sistema scuola, attraverso l’Ordinanza del 2 marzo 2000 da parte della Consellería della Cultura, Istruzione e Scienza é stata la chiave di volta nella promozione della pelota valenciana tra gli studenti, insieme alla costruzione di installazioni specifiche (frontón, trinquete y galotxeta) nei centri educativi. Allo stesso tempo sono stati pianificati ulteriori programmi educativi. come “Pilota a l’escola” che hanno reso possibile formare il nostro alunno in questa pratica sportiva. Cosí la stessa celebrazione di un gran numero di campionati (Copa y Liga Diputación Valencia, Circuito Bancaixa profesional, Torneos individuales…) ha promosso e diffuso la pratica della pelota valeciana La realizzazione del Simposios Nacionales de Pelota Valenciana, come la partecipazone al congresso mondiale della palla a mano ha dato notorietá a questa pratica sportiva aldilá della nostra frontera. La consequenza di tutto questo lavoro é stata l’ aumentato il numero di appassonati, l’interesse per la pelota valenciana é aumentato ed é aumentata la sua presenza nei mezzi di comunicazione (stampa, televisione, web, etc). 2. INSTALLAZIONI I tipi basilari di installazione sono la strada, il trinquete, la galotxeta y el frontone (nel gioco indiretto)). Nella pratica sportiva possiamo distinguere tra: • Strada (calle) naturale: nella quale la pelota valenciana, secondo la tradizione, viene nelle sue varie modalitá. La strada deve essere pianeggiante e normalmente di dimensioni inferiori al trinquete. La Federació de Pilota Valenciana raccomanda che abbia alcuni requisiti adeguati al gioco. • Strada (calle) artificiale. Cominciano ad essere costruite qualche anno fa perché l’aumento di circolazione ostacolava la pratica sportiva per strada. Queste strade artificiali sono simili a un trinquete con l’aggiunta di finestre, balconi e marciapiedi nelle sue pareti laterali allo scopo di riprodurre vere e proprie strade La calle o strada artificiale deve adempiere alcune misure minime marcate dal regolamento generale e specifiche di ognuna delle modalitá che si pratica della Comunitá Valenziana. c • Trinquete. É la cancha piú caratteristica di questo sport. É un recinto chiuso di forma rettangolare che misura tra i 40 e i 60 metri di lunghezza e tra gli 8.5 fino a 11 metri di ampiezza. Le due pareti piú lunghe si chiamano muraglia e hanno un’altezza simile alla larghezza del recinto.Qualche muraglia ha una scala che é una gradinata di 4 scaloni, il primo scalone piú alto, avendo un’ altezza di approssimativamente un metro e un’ampiezza che va dai due ai tre metri. Questi scaloni vengono utilizzati dal pubblico per sedersi durante la partita. Il recinto puó essere coperto o scoperto; quelli non coperti hanno una rete metallica per evitare la perdita delle palle. • Galotxeta: recinto lungo 20 metri e ampio 3.5 metri che utilizza per giocare alla modalitá del galotxetes nella localitá di Monóvar. Ha una corda centrale e quattro cajones ai lati del recinto • Frontón. É un palazzo rettangolare di 25 metri di lunghezza per 10 metri di larghezza, con una parete laterale frontale o frontone di 10 metri di altezza contro il quale si colpisce la palla, sempre sopra la chapa de falta e una parete laterale alla sinistra dei giocatori dove la palla puó rimbalzare. Le modalitá giocate per strada sono:raspall, a llargues, galotxa… Nel trinquete si gioca a escala i corda y al raspall. 3. MATERIALE UTILIZZATO 3.1 PALLE/PELOTAS Hanno una grande importanza nel gioco. La scelta della palla dipende dalla modalitá del gioco. Per i principianti viene usata una palla diversa. 3.1.1 PELOTA DE VAQUETA É la palla piú rappresentativa di questo sport. É una palla di cuoio costutita di 8 parti uguali di 3 centimetri di spessore e fatta con pelle di toro nel cui interiore si trova una massa di lana schiacciata fino al conseguimento di un peso ufficiale di 42 mm. Il suo peso oscilla tra i 40-42 g il quale la converte in un formidabile proiettile. Questa palla/pelota viene utilizzata per la escala i corda, raspall y galotxa. Le palle si fabbricano artigianalmente e sono considerate veri pezzi di artigianato, per questa ragione hanno un costo elevato. La qualitá della palla é determinata dalla durezza dela stessa, dalla qualitá del rimbalzo e dal suo suono. 3.1.2 PELOTA DE BADANA É una palla piú leggera e piú economica rispetto alla vaqueta. É fatta di pelle di agnello o di mucca ed é riempita con una matassa di lana. É utilizzata durante le partite di amatori e durante l’apprendimento perché la mano non soffre molto a colpirla. Il suo peso massimo é di 29 g e ha un diámetro di 38 mm 3.1.3 PELOTA DE TRAPO É utilizzata per la mdalitá de galotxeta. É composta da strisce di tessuto dove internamente c’é una matassa di lana schiacciata, fino a pesare 50 g per i bambini e 96 g per gli adulti.Questa palla ha dimensioni omologate dal diámetro di 6-7 cm. 3.1.4 PELOTA DE TEC É utilizzata nel frontone valenziano. É una palla di cuoio costituita da 8 parti uguali, fatta con pelle di capra con un nucleo di legno coperto con uno strato di gomma. Questa palla pesa tra 36 e i 50 g a seconda dela categoría e il suo diametro oscilla tra i 40 e i 50 mm 3.2 PROTECCIONES Le protezioni alla mano sono fondamentali, siccome a colpire la palla con la mano si producono multiple lesioni al carpale e alle falangi. 3.2.1 GUANTI I guanti sono di pelle di agnello. Si utilizzano per proteggere la mano quando si colpisce la palla nonostante solo una parte sia protetta mentre si lasciano scoperte le dita. A causa della loro leggerezza, i guanti non offrono una protezione sufficiente, ragione per cui normalmente si aggiungono pezzi di carta, spugne o ferri metallici, sottostanti coprendoli posteriormente con esparatrappa. I ferri o protezioni si collocano normalmente nelle falangi, alla base del pollice e del mignolo. 3.2.2 DIDALI I ditali sono utilizzati per giocare al raspall. Sono tubi fabbricati con pelle suina, tipo di pelle molto piú dura di quella che si utilizza per la realizzazione dei guanti. Vi si sovrappone esparatrappa per fissarli alla mano. Possono anche essere fatti manualmente con l’ esparatrappa. Il loro utilizzo é fondamementale nella modalitá. del raspall dove é necessario proteggere le unghia e le punte delle dita della raschiatura o contatto diretto con il suolo mentre si colpisce la palla 4. ASPETTI DE GIOCO 4.1 ABBIGLIAMENTO L’abbigliamento tradizionale consiste di un pantalone lungo bianco, una cinta rossa o azzurra e una maglietta bianca.La tramissione del gioco su rete televisive ha cambiato il colore della maglietta da bianca a rossa o azzurra per facilitare la differenziazione dei giocatori. Contemporaneamente la pubblicitá é entrata a far parte dell’abbigliamento soprattutto durante i campionati, come sucede per gli altri sport. Nella modalitá del raspall si utilizza un pantalone corto perché la palla si puó attaccare alla gamba del pantalone.Tale pantalone ha una francia di colore ai lati. Per quanto riguarda le calzature, anticamente si utilizzavano le tipiche espadrille valenziane. Attualmente la calzatura é la stesso usata in altre discipline sportive, in un compromesso tra comoditá e aderenza al suolo. 4.2 COLPI TIPICI DEL GIOCO La grande ricchezza motrice di questo sport si riflette nell’ampia gamma di colpi che si possono effettuare. Possiamo differenziare tra i colpi in cui si alza la mano al di sopra della spalla (propri dei giocatori nelle postazioni anteriori) e altri nei quali si colpisce la palla all’altezza della vita o piú in basso (propia dei giocatori in posizione posteriore) I colpi che troviamo sono: • VOLEA: colpo che si dá alla balla prima che questa rimbalzi, con il braccio alzato, i piedi fissi al suolo e il corpo inclinato all’indietro. • BOT DE BRAÇ: colpo verso l’alto (superiore), all’altezza del giocatore (come minimo). É come il colpo di volea peró la palla deve rimbalzare nel suolo prima di essere colpita. • PALMA: puó essere in aria o dopo il rimbalzo (in questo caso si chiamerá “bot i volea”). Il giocatore é situato di fronte alla traiettoria della palla e la colpisce a mano aperta dopo aver descritto con il braccio un giro semicircolare nel piano verticale. • BOT I VOLEA: colpo molto difficile perché la palla viene colpita con il palmo della mano immediatamente dopo il suo rimbalzo. É un colpo difensivo nel quale il giocatore non é in una posizione comoda. • BRAGUETA o BUTXACA: colpo simile alla palma ma diverso perché la palla é molto vicina al corpo. Il giocatore é situato in posizione laterale rispetto alla direzione dela palla e la colpisce con il palmo tenendo il braccio curvo e attaccato al corpo. Con questo colpo si riesce ad alzare la palla e a darle profondita, é un colpo molto frequente durante le partite. • MANRÓ: colpo nel quale il giocatore colpisce la palla dopo aver descritto un circolo orizzontale con il braccio.É un colpo poco comune. • CARXOT: simile al bot de braç peró la palla ha poca altezza e, a seconda della posizione del corpo, si puó dirigere la traiettoria della stessa verso l’ alto o contro il suolo. É un colpo difficile da effettuare e pertanto é uno dei piú apprezzati dal pubblico. • CAIGUDA DE L’ESCALA: non é esattamente un colpo specifico del gioco, ma una giocata molto frequente nelle partite che si realizzano con la corda e nel trinquete. Quando una palla si lancia al pubblico e non torna immediatamente si dice che é ferma e si segna con una caiguda d’escala. Il giocatore colpisce leggermente la palla nel primo scalone per colpirla in aria o colpirla al primo rimbalzo (se non e rimbalzata anteriormente). • RASPADA: colpo specifico della modalitá del raspall. Consiste nel colpire la palla quando é in rotazione sul pavimento, quindi le dita della mano entrano in contatto o raschiano il suolo. Per questa ragione, nel gioco del raspall é necesario proteggere la mano completamente. 4.3 PUNTEGGIO Il punteggio utilizzato é lo stesso per qualsiasi modalitá di gioco. In una partita di pelota si produce un doppio sistema di punteggio: i juegos o tantos e los quinces. In ogni gioco c’é un punteggio parziale che si conta con i quinces e dall’altra parte, la squadra che ottiene un juego ottiene anche dei tantos, che presuppongono punti de cara al punteggio generale della partita. Il punteggio nel gioco Il punteggio in ogni gioco é composto da quinces, che si ottengono in 4 giocate e si chiamano: 15, 30, VAL y JOC. Per vincere il gioco e necesario fare i quattro quinces,con una differenza di due quinces di vantaggio sulla squadra contraria. Il gioco si prolunga fino al conseguimento di questo vantaggio. La puntuación general Ciascun gioco vinto conta 5 tantos.I giochi si contano di 5 in 5, pertanto in ogni gioco che si vince si sommano 5 punti a quelli quelli giá ottenuti fino al totale finale della partita che é normalmente diverso per ogni modalitá di gioco. É di 25 tantos nella modalitá del raspall (5 juegos x 5 tantos) y di 60 tantos (12 juegos x 5 tantos) nella modalidad de escala i corda. 4.4 FIGURA DEL MARXADOR Nel gioco della palla esiste la figura del marxador o scommettitore che accetta le varie scommesse di gioco, ragione per cui le partite suscitano maggiore interesse. Il marxador é la persona incaricata di giudicare il punteggio della partita, é situato sempre al centro del terreno di gioco. Dopo ogni quince comunica il risultato ad alta voce. Nei trinquetes questa funzione si é oramai persa ed e stata sostituita da arbitri moderni mentre nelle partite di calle/strada questa figura ancora sopravvive. L’home bo o giudice é colui il quale decide la concessione di questi punti o gli errori. Nel dubbio si chiede l’opinione del pubblico. Un’altra funzione importante del marxador é quella di responsabile o itermediario dei travesses o scomesse che si effettuano nel campo di gioco. Durante le partite importanti le scommesse hanno acquisito valore, e cosí si spiega l’ausilio di altri marxadores. Gli spettatori possono scommere su chiunque delle due squadre. Sia il proprietario del trinquete che il marxador si intrattengono con una commissione delle scommesse. A volte il propietario del trinquete é lo stesso marxador. 4.5 RIPARTIZIONE DEL PUBLICO NEL GIOCO Lo spettatore é molto vicino ai giocatori, fino al punto in cui arriva a stare dentro il campo di gioco. Il pubblico forma parte attiva del gioco e vi partecipa. Deve muoversi per non ricevere una pallonata o non deviare la palla dalla sua traiettoria, pertanto é necessario che non perda di vista la palla. Vive intensamente ogni sensazione e tensione e puó ricevere una pallonata. 5. MODALITÁ DEL GIOCO I partecipanti a una partita de pelota vengono chiamati pilotaris o giocatori. Una partita di pelota si gioca sempre tra squadre, nonostante il numero dei giocatori puó variare a seconda della partita e della modalitá praticata. A seconda di se le due squadre si confrontano direttamente o lanciano la palla contro un elemento si differenziamo tra: o Stilo diretto: le due squadre si affrontano. o Stile indiretto: le squadre si affrontano lanciando la palla contro un elemento o muro chiamato frontone. Dopo che la palla rimbalza é il turno di colpire la palla della squadra contraria. 6.1 STILE DIRETTO In questo stile incontriamo la modalitá di pelota valenciana piú conosciuta e praticata. In molte delle varie modalitá di gioco il vocabolario coincide con il luogo in cui si pratica il gioco, pertanto per facilitare la comprensione dei diversi giochi esamineremo nel dettaglio il regolamento del gioco del raspall, che é quello che i nostri alunni hanno praticato di piú. 6.1.1. RASPALL É una modalita di gioco a cui partecipano giocatori professionisti e si caretterizza perché la pelota non si gioca in alto. Si gioca nella calle o nel trinquete ed ha questo nome perché i giocatori devono raschiare il terreno con la mano per restituire la palla che rotola nel suolo. Generalmente si utiliza la pelota de vaqueta, ma se si gioca tra amatori o in formazione iniziale é frequente anche l’uso della pelota de badana. É una modalitá di gioco diretto nella quale ai affrontano due squadre (una nel saque e un’altra nel resto). La composizione piú comune é di due giocatori per squadra . Il giocatore in posizione piú posterior é il rest mentre quello nella posizione anteriore é il punter. Se la squadra é formata da tre giocatori uno stará immezzo agli altri due e si chiamará mitger. o Rest: é il giocatore che normalmente sostiene il peso della partita e la sua posizione é quella piú lontana dal centro del triquete. o Punter: é il giocatore che é piú vicino al centro e la sua missione é parare la palla della squadra avversaria are segno nella galería o llotgeta. 6.1.1.1. Elementos importantes en el juego del raspall in strada Rajol o pietra: dove rimbalza la palla per colpirla ed effettuare il saque. Líneas del quince: limitano il terreno di gioco (70-75 pasos). Línea de falta: situata a circa 40 passi dal saque, in posizione centrale, é obligatorio che la palla rimbalzi prima del saque. A. Spazio per il pubblico C. Línea del quince del rest o resto B. Spazio libero dove il pubblico non D. Línea del quince de traure o saque puó accedere E. Pietra o rajol Per giocare si tracciano per strada due linee di quince separate da 70 a 75 passi le quali delimitano il campo di gioco. In una parte troveremo il traure o saque, nell’altra il rest o resto. A metá strada si traccerá una línea limite che ci indica la distanza che la palla deve superare prima di colpire il terreno. 6.1.1.2. Elementos importantes en el juego del raspall en el trinquete Una delle caratteristiche da segnalare é che le quattro pareti che delimitano lo spazio del gioco fanno parte di questo e a loro volta assumono un nome specifico.Quindi il campo di gioco (cancha) é definito dalla muraglia (pareti lunghe o laterali) i rebots (pareti corte) o escala (gradinata di quattro scaloni) Una delle muraglie (quella alla sinistra del giocatore che gioca il dau) ha una scala che é una gradinata situata in uno dei due lati del trinquete formata da quattro scaloni. Nonostante l’ altezza dalla scala é variabile (tra un metro e mezzo a quasi due metri di altezza e tra i due e tre metri di empiezza) il primo scalone é sempre piú alto degli altri tre con una piccola inclinazione verso il campo di gioco per garantire la caduta della palla. Questi scaloni sono sfruttati in parte dal pubblico per sederti e presiedere la partita. Normalmente si siedono solo in uno dei due lati, nella zona del resto, nonostante nelle partite con grande affluenza il pubblico ocupa entrambi i lati. Nelle partite che si giocano con la corda, il pubblico puó sedersi anche al centro del campo, al di sotto della corda che lo divide. Nelle partite al raspall si elimina la corda centrale e i banchi che sono situati sotto questa. A. Galleria del dau B. Galleria del rest o resto C. Galleria lunga D. Linea del quince del dau E. Línea del quince del rest o resto F. Llotgeta de dalt o llotja Dau: si trova a lato della scala, nella parete del rimbalzo ed é un quadrilatero definito da due rettangoli dipinti, uno nella parete e l’altro sul terreno di approssimatamente 3 metri di altezza (oscilla tra 2 e 3,5 m). É il luogo dove rimbalza la palla e si effettua il saque. Tamborins: piccole inclinazioni del terreno a forma di taco situate ai bordi delle pareti di rimbalzo del campo che hanno lo scopo di eliminare l’angolo formato tra queste pareti. La loro dimensione oscilla tra i 25 ai 30 cm di lato. Nella parete del resto occupa tutta l’ampiezza e in quella del dau solamente l’ampiezza del dau. É uno degli obiettivi del gioco (se la palla lo tocca, la squadra che ha lanciato la palla punteggia quince) Le gallerie saranno quattro: due lunghe che coincidono lungo la muraglia e due corte che si situano nel fondo del trinquete e si chiamano galería del dau (situada nella parte superiore dell’estremo frontale del dau) e galería del rest (con caratteristiche uguali all’anteriore nella parte del resto). Le palle che durante lo svolgimento della partita arrivano alle gallerie frontali, sono considerate quince se non ritornano al campo di gioco, concedendo il punto alla squadra che ha lanciato la palla. Llotgeta de baix y llotgeta de dalt: é l’angolo formato dalla muraglia e la parete del dau, nella quale con un’invasione parziale del campo di gioco viene collocato un palco per utilitá degli spettatori piú autorevoli in questo sport, sono obiettivi per ottenere il quince. Non si trovano in tutti i trinquetes . Blaus: sono linee verticali dipinte nella muraglia, numerate da zero a nove, cominciando dal dau. Si utilizza nella modalitá di escala i corda per avvalorare o no la palla caduta sulla scala. L’altezza di queste linee varia tra i 2 e i 2,5m. 6.1.1.3. Regolamento del gioco del raspall A. Saque All’inizio della partita, la designazione della squadra che deve situarsi nel dado o saque si decidrá per sorteggio lanciando in aria una moneta o chapa (rossa o azzura) Per iniziare il gioco, non si puó realizzare il saque senza avvisare previamente gli avversari . La partita inizia quando un giocatore realizza il saque rimbalzando la pelota nel rajol o piedra (se si sta giocando per strada) nel dau (si la partita si svolge nel trinquete). Una volta che si é ralizzato il saque, la squadra contraria dovrá restituire la palla all’aria, con il rimbalzo o raschio, non puó colpirla due volte consegutive. In un gioco sempre saca la stessa squadra. Dopo il gioco esiste un cambio di lato di campo Durante una partita i giocatori che realizzano il saque possono scegliere se cambiare la palla, sempre a patto che avvisino gli avversari sulle loro intenzioni. B. El juego L‘obiettivo del gioco per strada é che la palla passi aldilá della línea di quince degli avversari. Ogni volta che la palla passa la línea di quince e realizza piú di un rimbalzo, senza essere restituiti all’avversario, si guadagna un quince. Non ha importanza il numero di rimbalzi che dá la palla durante il gioco, siccome si puó giocare in aria, per terra etc….. Nel trinquete la partita si inizia dal dau e gli obiettivi del gioco sono i tamborins degli avversari oppure si mira alla parete del rebot evitando che si giochi la palla al rimbalzo. Oltretutto il giocatore del resto puó continuare a fare punti mandando la palla ai llotgetes o alla galleria, o per terra o al di lá della línea del dau. Si sbaglia mandando la palla direttamente o indirettamente alle gallerie, ai balconi, etc sempre e quando lo si faccia dopo il secondo rimbalzo. Se la palla resta ferma tra il pubblico o la porta di qualche casa (partite in strada) si toglierá dal centro della strada, con la palla ferma a terra e coprendola con la mano non dominante del giocatore della squadra contraria che ha toccato per ultimo la palla. Nel trinquete, quando la palla resta ferma nella scala, si giocherá con la mano dominante. Allo scopo di aiutare a comprendere il regolamento, ricordiamo che i qualificativi dei termini quince e falta si intendono sempre dalla prospettiva di chi la tira la palla o dell’ultimo che la tocca. C.Punteggio del quince. - Quando la palla colpisce in qualunque parte del corpo diversa dalla mano o dall’ avambraccio di un giocatore della squadra contraria. Quando la palla trapassa a línea de quince per terra (línea che delimita la fine del campo) É tanto della squadra che ha colpito la palla. Quando la palla si arresta nella stessa linea di quince Usando un giocatore, dall’interno de quince. Cuando un giocatore, dall’interno del quince, tira la palla e questa colpisce uno spettatore dopo la línea di quince. Quando la palla abbia attarversato la verticale della línea di quince e non sia giocata in aria o al primo rimbalzo, indipendentemente dal fatto che il rimbalzo avvenga dentro o fuori il quince. Quando la palla effettua il secondo rimbalzoal di fuori della línea del quince. Quando un giocatore tira la palla all’interno di una proprietá privata (porta o zona di passaggio) situata al di fuori del terreno di gioco. Quando la palla resta bloccata, sempre che lo faccia ad una altezza inferiore a quella del giudice con il braccio alzato, sia che vada direttamente in aria che dopo il rimbalzo Quando colpisce il tamborí della squadra avversaria Ogni volta che la palla resta bloccata nella galleria del saque nel caso dei campi di gioco artificiali D. Falta - Quando un giocatore raschia la palla calpestando la línea del quince o dopo questa, nonostante la palla sia all’interno del campo di gioco. - Quando il giocatore colpisce la palla ma questa retrocede, la squadra avversaria guadagna punteggio. - Quando la palla fuori dal quince (tanto in aria come nel rimbalzo) tocca terra al di fuori del terreno di gioco. - Quando la palla al di fuori del quince colpisce uno spettatore che si trova al di fuori del quince. - Ogni palla che resta bloccata, direttamente o indirettamente, all’interno all’esterno del capo di gioco ad un’altezza superiore a quella del braccio alzato del giudice. - Quando la palla entra in una proprieta privata situata all’interno del gioco eccetto se entra per la zona di passaggio.. - Ogni palla che colpisce la galleria del rest dei campi artificiali. - Quando il giocatore colpisce la palla con le due mani unite. - Quando la palla é colpita piú di una volta da parte di una squada o giocatore. - Ogni volta che la palla é errore, lanciandola direttamente, lo sará anche lanciandola indirettamente. E. Pelota ferma: - Quando entra da una porta aperta situata all’interno del campo di gioco. - Quando resta appesa ad un’altezza inferiore all’altezza del marxador con il braccio alzato, all’interno del terreno di gioco. - Quando si ferma all’interno del campo di gioco, in un luogo difficile o pericoloso per il giocatore, avendo questi il potere di decidere. - G. Notas: Ogni palla che ritorni da un rimbalzo e al colpirla, il giocatore tocca il suolo con la mano, sará considerata come se ci sia stato un rimbalzo Se due giocatori colpiscono allo stesso tempo la palla questa é considerata buona ed é reintegrata nel gioco La palla che vada fuori strada lateralmente torna all’ interno del campo si considera in gioco. É una modalitá molto dura per via dell’intensitá del gioco nonostante sia allo stesso tempo uno stile basilare con cui iniziare la pratica di qualsiasi modalitá della pelota valenciana. 6.1.2. ESCALA I CORDA É la modalitá che ha un maggior numero di giocatori professionisti. Si gioca nel trinquete al quale si aggiunge una corda nel mezzo del campo di gioco ad un’altezza approssimativa di due metri. Si confrontano due squadre di due o tre giocatori. É un gioco che si svolge in aria, dove é concesso solo un rimbalzo della palla prima di restituirla al campo avversario, nonostante i rimbalzi sulla scala non vengano conteggiati. La partita si inizia quando un giocatore della squadra del resto, passa al di sotto della corda e si colloca nella pietra o rajol per realizzare la ferida, che consiste nel rimbalzare la palla nella piedra, colpirla e riuscire a colpire la muraglia della scalaal di sopra di una línea, fare in modo che tocchi la scala e cada nel dau, dove un giocatore della squadra avversaria la giocherá in aria o nel primo rimbalzo. Il gioco consiste nel restiture la palla all’avversario al di sopra della corda, sbagliando quando la palla non raggiunge l’altro campo, lo fa dal basso o colpisce una parte del corpo diversa dalla mano. La partita standard é formata da due squadre di tre giocatoricui nomi corrispondono alla loro posizione sul campo di gioco rest, mitger y punter. o Rest: é il giocatore che normalmente sostiene il peso della partita e la sua posizione e la piú lontana del centro del trinquete o Mitger: la sua missione é parare le palle della squadra avversaria e segnare galleria o nella llotgeta o Punter: é il giocatore che e piú vicino alla corda e alla posizioe centrale nel trinquete. Se la sua missione é quella di difendere la palla e mettere la palla in gioco ogni quince si chiama feridor. 6.1.3. GALOTXA É un gioco simile alla escala i corda che si gioca nel trinquete, differenziandosi perché si gioca in una strada naturale o artificiale, adattandosi alle regole della campo di gioco.Normalmente giocano tre giocatori contro tre. 6.1.4. LLARGUES In questa modalitá all’aria e giocata per strada é concesso solo un rimbalzo. Si gioca tra squadre di tre o piú giocatori. La partita abituale ha due squadre di quattro giocatori ciascuna. Per giocare si tracciano per strada due linee di quince separate da 70 a 75 passi, le quali delimitano il campo di gioco. Da una parte ci sará il saque o traure e nell’altra il resto. A metá della strada si segnalerá una línea di errore che indica la distanza che la palla deve superare prima di colpire il suolo. Per conseguire un tanto é necesario che la palla rimbalzi al di lá della linea conosciuta come de falta (situata a circa 30 0 40 passo dal saque) o che superi una línea posteriore conosciuta come del quince C’ é tutta una serie di modalitá che si giocano come llargues peró la forma di iniziare la partita é diversa. É una modalitá interessante per la sua antichitá (sarebbe l’origine dell’attuale pelota valenciana), la sua internazionalitá (si gioca con altri Paesi del mondo) e specialmente per le sue strategie tattiche. 6.1.5. GALOTXETES Questa modalitá si gioca nella galotxeta, un campo in miniatura come un minitrinquete con quattro cajones, uno in ogni angolo del campo, nel quale giocano uno o due giocatori per squadra. Si gioca in aria e si utilizza una palla di matassa di lana. Le regole sono simili a quelle delle altre modalitá che si giocano con la corda ad eccezione del fatto che in questo gioco si puó ottenere un tanto introducendo la palla nei cajones del rivale. É una modalitá poco conosciuta in quanto praticata solo localmente nella Comarca del Vinalopó. 6.1.6. GIOCO INTERNAZIONALE Si chiama cosí la modalitá che si gioca nei mondiali europei, essendo simile al llargues ma con delle varianti, con l’obiettivo di giocare a una modalitá comune. 6.2. STIE INDIRETTO Le squadre si confrontano lanciando la palla contro un elemento o muro chiamato frontone. Dopo il rimbalzo della palla é il turno della squadra avversaria. 6.2.1 FRONTÓN Si differenzia dal frontón vasco nelle dimensioni del campo di gioco e nelle caratteristiche della palla. Si usa la pelota dec. Ogni giocatore colpisce la palla alternandosi e con questa dove colpire con questa il frontis al di sopra di un raggio situato all’altezza di mezzo metro e rimbalzando all’interno dei limiti stabiliti in un campo di gioco. 6.2.2. FRONTÓN CON FRARES Ha regole simili a quelle del frontón, si differenzia perché si gioca in un campo di gioco leggermente diverso, con dimensioni minori e con due lunette conosciute come frares nel lato del frontis che fa in modo che che palla día uno strano effetto nel suo impatto che esso. Le modalitá piú estese sono quelle della escala i corda e del raspall che sono quelle che hanno giocatori professionisti. In Alicante é molto comune la modalitá a llargues. Le galotxetes e il frare sono praticamente ristrette a una popolazione. 6. LA PELOTA IN AMBITO EDUCATIVO La pelota valenziana é, per gli alunni odierni, uno sport sconosciuto nella maggior parte dei casi e pochi lo praticano. I centri educativi, attraverso il curriculum di educazione física, fanno conoscere, praticare e sviluppare i fodamenti tecnici e pratici delle varie modalitá di pelota valenciana. Il nostro centro, essendo abbastanza antico, non é provvisto di galotxeta e trinquete che viene regolato per l’Ordinamento del 2 marzo 2000 della Consellería de Cultura Educación y Ciencia, ragione per cui i nostri alunni non praticano normalmete la pelota a mano nei cortili. Questo ha portato ad eleggere la pelota valenciana come tradizione propia in questo progetto per avvicinare tale tradizione ai nostri studenti e perché grazie al gioco: • Si stabiliscono reazioni di equilibio e cooperazione tra i compagni. • Il gioco attua come elemento integrativo de gruppo che si esprime e si diverte con esso • Conoscere il proprio patrimonio culturale e rispettare la diversitá linguistica e culturale degli altri paesi Tra tutti i giochi della pelota valenciana che si praticano nella Comunidad Valenciana, scegliamo il raspall perché é una modalita basica e fondamentale, che permette il suo inzio progressivamente ed é strutturata nella pratica di qualsiasi modalitá della pelota valenciana In generale per la realizzazione del gioco si usa la pelota de vaqueta peró se il gioco si svolge tra amatori o in formazione iniziale é comune anche l’uso della pelota de badana. Nel caso dei nostri studenti la palla utilizzata é la pelota de badana perché e piú leggera di quella de vaqueta. Il lavoro con gli alunnni é risultato soddisfacente perché ha consentito fomentare una pratica sportiva che costituisce il nostro patrimonio culturale fino al punto che si stanno realizando dei campionati di raspall nel nostro centro Contemporaneamente si é lavorato in squadra fomentando il compagnerismo e la cooperazione, pertanto l’attivitá é stata intergrativa e ha aiutato a promuovere il rispetto delle differeze personali e culturali. 7. VOCABULARIO Il valenziano include lessico ed epressioni appartenenti al mondo della pelota, tra i quali: Bona: buona Palla che é stata giocata secondo le regole di gioco e pertanto non cistituisce errore. Càtedra: grupo de appassionati che prima di partecipare alla partita si avvicinano a una squadra. Dau: dado. Nel trinquete, cuadrato di circa 3 metros di lado, donde rimbalza la pelota y si effettua il saque. Encalar: lanciare una pelota ai tetti e balconi delle case, se la partita e giocata per strada o nelle gallerie del trinquete. Escala: scaloni longitudinali laterali che ricorrono lungo tutto il trinquete, dove si siede il pubblico. Ferida: prima giocata che si produce in tutte le madalita di gioco dove si realiza un saque. Feridor: giocatore che effettua la ferida Ferir: mettere la pelota in gioco in ogni quince effettuando un lancio abile e poco forte, avendo sempre l’obbligo di collocarla in uno spazio ridotto.Si utilizza nelle modalitá della galotxa e nel gioco della escala i corda. É differente dal traure o saque. Joc: azione di gioco della pelota.É anche il punteggio parziale di una partita al quale si giunge dopo aver fatto i quattro quinces. Joc net: juego o tanto che si ottiene quando la squadra avversaria non vince nessun quince Llotgeta: spazio del trinquete destinato al pubblico, situato alla destra dau nell’angolo formato dalla muralla e dal frontón, che normalmente si incontra ad una certa altezza delle lastre, non piú di mezzo metro.É conosciuto anche come llotgeta de baix. Llotja (de dalt): spazio destinato agli amatori situato sopra la llotja de baix, che é situato nel lato destro della galleria del dau. Marxador: colui che porta i conti della partita, allo stesso tempo conta i risultati. É anche il depositario delle scommesse o travesses. Mitger: giocatore che in una partita di tre giocatori risiede immezzo ai due, punter e il rest. Pilotari: giocatore che pratica il gioco della pelota, soprattutto se lo fa in maniera professionale. Piloter: artigiano della pelota É l’artigiano che elabora verie palle da gioco, soprattutto la pelota vaqueta. Punter: giocatore che gioca nella parte piú anteriore.In alcune occasioni piuó attuare come freidor Rajol, llosa o piedra: punto marcato da una lastra di colore o materiale diverso e dal quale si effettua la ferida al trinquete. Rest o resto: Parte della strada o trinquete contraria al dau.Giocatore che gioca dietro gli altri. Sabatera: aggettivo che si utiliza per riferirsi alla partita giocata da una squadra che non ha vinto nessun gioco. Tamborí: smussatura di cemento che si trova tra il rest e il dau, che serve ad eliminare l’angolo formato dal frontone e terreno o lastre del trinquete. Tantos: punteggio dato ad ogni gioco vinto. Traure: saque Il giocatore mette in gioco la palla dovendola colpire.É fondamentale una azione di forza.Si pratica nella modalitá dello llargues y raspall. Travessa: scommessa É la somma giocata a favore o contro una squadra, sia per il risultato finale che per quello parziale. Travessador: colui che scommette con denaro. “Cantar les partides”: significa informare sul risultato. Comunicare ad alta voce il risultato glocale o parziale della partita “Els rojos i els blaus”: i rossi e gli azzurri Nomenclatura con la quale si riferisce alle due squadre che partecipano al gioco e che si distinguono per colore “L’home bo”: giudice della partita. É la persona che concede i punti o tantos.Osserva un determinato punto che si considera fondamentale allo sviluppo del gioco. “Molt”: molto Espressione utilizzata dal pubblico quando si assiste a una giocata spettacolare oppure quando il giocatore realizza un colpo difficile. “Tallar corda”: tagliare corda Se utilizza quando la palla attraversa la corda solo per pochi centimetri. “Va de bo”: significa che qualcosa va in serio. Espressione con cui si indica la fine del riscaldamento e l’inizio della partita “Vestir-se de blanc”: vestirse di bianco. Si utilizza para indicare la persona che inizia a giocare in modo professionale. 8. BIBLIOGRAFÍA Conca Pavia, M.; García i Frasquet, G.; Gimeno Salom, T.; Llopis i Bauset, F.; Naya Nogueroles, J. y Pérez Bernabeu, V. (2003). La pilota valenciana: unitat didàctica. Valencia: Conselleria de Cultura i Educació. Garcia Frasquet, G. y Llopis i Bauset, F. (1991). Vocabulari del joc de pilota. Valencia: Conselleria de Cultura, Educació i Ciència. Llopis Bauset, F. (1999) El Joc de Pilota. Valencia: Carena López Muñoz, A. (2004). La pilota valenciana: deport, cultura i llengua del nostre poble. Valencia: Real Academia de Cultura Valenciana. Mollà Orts, T. (1994). El Genovés. Valencia: Tàndem. Soldado Hernández, A. (1998). El joc de pilota: Historia de un deporte valenciano. Valencia: Publitrade. Federació de Pilota Valenciana. http://www.fedpival.es Museu de la Pilota de Genovés. http://www.museupilota.com Pilota. Universitat de València. http://www.uv.es/pilota/ Programa “Pilota a l’escola”. http://www.pilotaescola.es/ Club de Pilota Valenciana de Godella. https://sites.google.com/site/pilotagodella/
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