qui - Valdarno Cinema Fedic
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VALDARNO CINEMA FEDIC Splendidi tenni n a u q n ci i film fedic del 1966 materiali dalla Fondazione Cineteca Nazionale Fedic Consulenza: Angelo Tantaro SAN GIOVANNI VALDARNO CINEMA TEATRO MASACCIO SABATO 7 MAGGIO 2016 . ore 9,00 via Alberti, 17 - San Giovanni Valdarno (Ar) - tel./fax 055 940943 e-mail: [email protected] - www.cinemafedic.it L’ORCHESTRA SI DIVERTE 19’, 8 mm. 1966, di Piero Pintor e G. Meli, Cineclub Cagliari “L’Orchestra si diverte” di Pintor e Meli del c.c. Cagliari è un film girato con pupazzi. Il perfetto sincronismo tra movimento e sonoro e le trovatine umoristiche che punteggiano argutamente l’opera sono le sue qualità migliori. L’introduzione sulle fasi d’ideazione e d’esecuzione dell’animato, pur risultando alquanto lunga rispetto all’economia generale, offre positivi valori di documentazione. Premi: Trofeo Fedic per il Miglior Film d’Animazione - Montecatini 1966 Coppa Fedic per il Miglior Commento Sonoro - Montecatini 1966 Coppa De Wandeleer (Presidente dell’UNICA) - Montecatini 1966 Medaglia d’Oro della categ. Fantasia - Concorso UNICA a Marienbad 1966 Mascherino d’Argento della categ. Animazione - Salerno 1966 Medaglia d’Argento della categ. Animazione - Kelibia 1967 Ciminiera d’Oro - Trino Vercellese 1967 Coppa Fedic - Vigevano 1967 Schermo d’Oro - Nyon 1967 Presentazione alla TV Canadese - Canada Nastro d’Oro - Salisburgo 1967 R.W. POSITIVA 13’, 8 mm. 1966, di Luigi Mochi, Cineclub Montecatini “R.W. positiva” di Luigi Mochi descrive lo stato di alienazione psichica dei malati di affezioni veneree con drammaticità e robusta carica realistica; certe sequenze girate nei corridoi e nei cortili dell’ospedale di malattie mentali fanno pensare all’ambiente de “Gli esclusi” di Cassavetes, risultando addirittura superiore per stringatezza e messa a fuoco dei soggetti. Premi: Premio ditta Pecchioli - Montecatini 1966 Mascherino d’Oro per la fotografia - Salerno 1966 Targa CC Vignola - Torino Vercellese - 1966 Ciliegia d’Oro - Vignola - 1967 Medaglia d’Oro - Tirrenia - 1967 Trofeo Città di Rubiera - Rubiera - 1967 IRENE 15’, 16 mm. 1966, di Aldo Vergine, Cineclub Napoli Aldo Vergine, con Irene, traccia un manifesto programmatico. I riferimenti intellettuali restano avulsi dalla partecipazione dell’autore. Il suo ritratto femminile ricorda un po’ troppo puntigliosamente o volutamente i modelli di Godard e di Anna Karina. Nonostante ciò l’idea è svolta con sufficiente intelligenza e rigore critico. Il gusto cartellonistico dello short pubblicitario funge da elemento di rottura per sviluppare un discorso asintattico, dove l’accavallarsi dei fotogrammi dissociati esprime un libertà sensuale e materialistica vissuta senza freni nè inibizioni. Premi: Coppa Fedic per il Miglior Montaggio - Montecatini 1966: Medaglia Vermeille - Recoaro 1966 OMAGGIO A PIERO LIVI PELLE DI BANDITO 90’, 35 mm. di Piero Livi, Cineclub Olbia Un pastore sardo, in prigione a causa di una faida, evade insieme ad uno spagnolo. Anziché vendicarsi preferisce mettere su una organizzazione criminale diventando ben presto un mito popolare. Ma quando l’amico spagnolo resta ucciso, il pastore bandito ormai solo, disperato e stanco, viene catturato. Qualcuno sussurra che si sia consegnato, altri che lo abbia fatto per far intascare la taglia a sua madre. Piero Livi (Olbia, 1 aprile 1925 – Roma, 2 settembre 2015) Biografia Dopo aver girato alcuni cortometraggi e il mediometraggio “Una storia sarda”, con Matteo Maciocco e Mavie Bardanzellu, Livi esordisce nel lungometraggio con il film “Pelle di bandito” (1969), ispirato alla storia di Graziano Mesina, con il quale partecipa alla XXX Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nella sezione “Nuove tendenze del cinema italiano”. Secondo molti, “Pelle di bandito”, girato ancora con gli attori locali Maciocco e Bardanzellu, è il miglior film realizzato negli anni sessanta sulle ragioni sociali e psicologiche del banditismo in Sardegna. Significativa è la frase che Livi mette in bocca al personaggio principale: “Noi non facciamo questa vita per male, abbiamo bisogno di denaro perché non c’è lavoro e siamo poveri in tutto”. Contemporaneamante, Livi è promotore della “Mostra Internazionale del cinema d’amatore” di Olbia (1957-1966) e della “Mostra Internazionale del cinema indipendente” (1967- 1974). Nel 1976, la casa di produzione Cine Tv Universal gli finanzia il sequel del suo primo film che si intitola “Dove volano i corvi d’argento”, con Corrado Pani, Jenny Tamburi, Flavio Bucci, Renzo Montagnani, Regina Bianchi e Giampiero Albertini. È la storia di un sardo che lavora in continente, richiamato sull’isola per vendicare la morte del fratello. Contrariamente al volere paterno, il giovane ritiene di non dover uccidere i colpevoli ma di consegnarli alla giustizia. Dopo quasi venticinque anni di inattività, nel 1999, Livi gira “Sos laribiancos - I dimenticati”, dal romanzo di Francesco Masala “Quelli dalle labbra bianche” (menzione d’onore al Palm Springs International Film Festival), con Lucio Salis, Sandro Ghiani e Alessandro Partexano. Infine, nel 2005, a ottant’anni: “Maria sì”, un film che tratta dell’amore di due adolescenti, con Anna Galiena e Jacques Perrin. Solo negli ultimi anni, la sua figura è rivalutata e collocata nel giusto rilievo. Nel 2008, l’emittente LA7 gli dedica uno spazio nella trasmissione condotta da Paola Maugeri. Il 30 e il 31 marzo 2010, al Cinema Trevi di Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia cura una rassegna retrospettiva dei suoi film comprendente incontri con Giuliano Montaldo, Ettore Scola, Gian Luigi Rondi, con la partecipazione di Mavie Bardanzellu, l’attrice sarda più rappresentativa della cinematografia del regista olbiese. Livi è stato consigliere nazionale e segretario nazionale della FEDIC (Federazione italiana dei cineclub). FILMOGRAFIA Marco del mare (1957) Visitazione (1958) Il faro (1961) Una storia sarda (1962) I 60 di Berchiddeddu (1965), co-regia con Aldo Serio Il cerchio del silenzio (1966), co-regia con Aldo Serio Pelle di bandito (1969) Dove volano i corvi d’argento (1976) Sos laribiancos - I dimenticati (2001) Maria sì (2005)
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