Elisabetta Franchi è la mente del fenomeno Celine B
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DA CELYN B. A ELISABETTA FRANCHI: I NUMERI DI UN FENOMENO Elisabetta Franchi è Celyn b: un fenomeno che al traguardo di un fatturato di 80 milioni di euro, acquisisce il nome della sua designer. Elisabetta Franchi, per l’appunto. L’ etichetta di abbigliamento e accessori femminili con 29 monomarca in Italia e 28 all’estero, è prodotta nel complesso Betty Blue spa: ex azienda farmaceutica alle porte di Bologna riconvertita in un complesso di acciaio e cristallo (6000 metri per tre piani). 108, in totale, i dipendenti diretti. Nata nel ‘98, la griffe di questa atipica imprenditrice si è sviluppata con una crescita esponenziale annuale del 50% e la previsione di un ulteriore incremento del 20% entro il 2011. Bontà di una nuova concezione dell’abbigliamento: l’innovativo post- a- porter che sintetizza la qualità e il gusto made in Italy con il tempismo del fast fashion. ELISABETTA FRANCHI: LA FIRMA DEL POST A PORTER. Oltre il pret a porter, c’è un nuova categoria dell’abbigliamento messa a punto da Elisabetta Franchi: il post a porter. Quest’ultima frontiera della moda si basa su tre elementi: il made in Italy, uno stile calibrato sulle occasioni d’uso e il tempismo dell’offerta. Punto per punto, il pensiero in merito, di Elisabetta Franchi. “Il made in Italy è sempre più importante per distinguersi con la qualità della manifattura e l’eredità secolare del gusto, in un mercato invaso da cloni usa e getta che depauperano la moda. E la riducono a un circuito sempre più rapido di merci che non hanno alcun valore e durevolezza: inquinano di nome e di fatto” “Le occasioni d’uso: la creatività non deve avere limiti ma deve essere possibile, mettibile. Perchè, la moda non è arte ma arte applicata all’abbigliamento: ha senso finché, si può indossare e fino a quando risponde a precise occasioni d’uso. In questo sta la grande sfida di oggi. E quando si parla di “capi indossabili”, bisogna tenere ben presente lo stile di vita odierno: più dinamico, flessibile; teso alla semplificazione massima. Anche di sera. Quando la donna vuole raggiungere il massimo della seduzione e magari non ha avuto il tempo di cambiarsi”. “Il tempismo. Il fattore tempo è diventato determinante. Ma non bisogna fare confusione con il pronto o al cosiddetto fast fashion. Ogni anno firmo 4 collezioni che escono a fine Marzo e Maggio e a fine Ottobre e Novembre. La chiave di volta è riscontrare immediatamente la risposta del mercato e riassortire in tempo reale i pezzi più richiesti. In tal modo, le clienti costituiscono una straordinaria rete di sensori che trasmette input in tempo reale alla produzione”. ELISABETTA FRANCHI: 55 STORE NEL MONDO. Il mondo di Elisabetta Franchi è distribuito in circa 800 plurimarca e 57 store monomarca: 29 in Italia e 28 internazionali. L’ultimo, in ordine di tempo è stato inaugurato a Dubai nel Burjuman Mall. Se l’Italia assorbe il 70% della produzione, il restante 30% è importato da mercati europei ed extraeuropei: in particolare Portogallo, Germania, Grecia, Libano, Russia , Emirati Arabi e Cina Tutti i punti vendita sono caratterizzati dalla stessa impronta contemporanea: interni di legno, acciaio, vetro, plexi e fibre ottiche. Elementi forti, incisivi ed essenziali come la femminilità dello stile di Elisabetta Franchi. ELISABETTA FRANCHI: L’INTEGRALISTA DELLA FEMMINILITA. “Non seguo la moda e le tendenze: credo nel valore della femminilità e creo con questo riferimento assoluto. Mi sento un po’ l’integralista di una femminilità evoluta, una donna consapevole che ancor prima di piacere agli uomini vuole piacere a se stessa. Per questo veste quello che chiamo un city- sexy dinamico, tagliato con linee slim e scandito da capi agili quanto seduttivi: bustier, giacche brevi e pantaloni asciutti. Non ho mai tradito questa filosofia. In un momento di confusione per la sovrabbondanza di offerte, ritengo più che mai indispensabile lanciare messaggi precisi, coerenti, rassicuranti. E se a qualcuna non piacciono, pazienza: si rivolga pure altrove. Non si può rispondere a tutti”. LA STOFFA DEL MADE IN FRANCHI. I vestiti e gli accessori della griffe di Elisabetta Franchi sono made in Italy al 99%. Solo i ricami più complessi vengono realizzati in India, facendo tesoro della secolare tradizione in materia del Paese dei maraja. Nel 2009 sono stati prodotti 850mila capi, utilizzando un milione di metri di tessuto, altrettanta fodera e 12 milioni di accessori. BETTA, CELINE DION ED ELISABETTA FRANCHI. C’era una volta Celyn b., un marchio inventato da Elisabetta Franchi nel ’98, coniugando l’iniziale del suo soprannome, Betta, col nome della sua cantante preferita Celine Dion. In poco più di un decennio, la scommessa di una creativa con un forte senso della concretezza, è diventata un fenomeno dell’ultima generazione di moda. Franchi di nome e di fatto, Elisabetta ha dunque deciso di presentarsi col suo nome, firmando in prima persona le sue collezioni. “Voglio metterci la faccia e l’autografo, per avere un rapporto più chiaro e diretto con le mie clienti. Il marchio è spersonalizzante. Laddove, il mio stile è l’esatto contrario: il trionfo di una femminilità a mia immagine e somiglianza”. E poi vista l’espansione sui mercati esteri voglio che la mia etichetta made in italy sia immediatamente riconoscibile in quanto tale. IL PROFILO DI UNA CRE-ATTIVA. La stampa l’ha soprannominata cre-attiva. Perchè Elisabetta Franchi, volitiva e vulcanica, alle doti creative di designer, somma uno straordinario attivismo organizzativo in ogni settore della sua impresa: “l’80% della mia vita”. Non a caso nel restante 20% Elisabetta riesce a coltivare un solo hobby: “acquistare case, ristrutturarle, riorganizzarle e ripensarle, mescolando senso estetico e logica. Il mio sport preferito”. La stampa l’ha ribattezzata “cre-attiva”. Perchè perchè il suo lavoro non si limita nell’elaborazione estetica ma va oltre, sommandosi alla ricerca dei fornitori più concorrenziali, alla cura della distribuzione e soprattutto allo studio delle risposte del mercato. In base alle quali calibra l’offerta, riassortendo immediatamente i capi di successo. Guitar - Ph. 02.316659 - [email protected]
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