Articolo Duemila
Transcript
Articolo Duemila
Agosto/Settembre 2014 Psicologia&Letteratura L’indagine psicologica di Cinzia Tani no gli italiani e delle discriminazioni che subirono. Parla della “Stolen generation”, i soprusi che gli inglesi fecero agli aborigeni, strappando i bambini mezzosangue alle famiglie per inserirli nel “loro” mondo ed eliminare il “negro” che era in loro. Parla di due gemelli appassionati, Marc, cacciatore e allevatore di serpenti, accusato di un omicidio che non ha commesso e Diane, musicista di talento che sacrifica la sua vita alla causa dei nativi. Ma soprattutto della loro indomita madre, Tonia, partita dall’Italia a sedici anni e diventata proprietaria di uno dei migliori ristoranti di Sidney. Cinzia, é tempo d’estate... Ci saranno presentazioni di suoi nuovi libri? Incontri con i lettori? Nuovi programmi televisivi o radiofonici? E’ uscito recentemente il mio ultimo romanzo: La storia di Tonia (Mondadori) e quindi ogni week end fino a novembre compreso sarò in giro a presentarlo. Continuo a condurre il programma Il caffé di Rai Uno, trasmissione culturale che va dalle 6.08 alle 6.30 tutti i giorni. Farò una pausa di un mese e mezzo a partire dal 18 luglio e riprenderò con Guido Barlozzetti il 7 settembre per tutto l’anno. Il 29 luglio parto per il Sudafrica e tornerò il primo settembre. Quale delle sue carriere professionali ritiene le più interessanti? Io sono innanzitutto una grande lettrice. Leggo circa dieci libri a settimana. Ho una casa con 22.000 libri. Poi amo scrivere. Quindi ancora libri. Poi faccio un programma culturale in cui parliamo soprattutto di libri. Insegno scrittura alla Luiss e scrittura creativa alla Libreria Mondadori di Via Piave (da più di dieci anni). Quindi posso dire che la carriera è una sola ed è tutta intorno al libro. Trova che ci sia molta comunicazione tra lei e il suo pubblico? Tantissima e questa è la cosa più bella. Vado dove mi chiamano, rimango con i miei lettori a lungo, rispondo alle loro lettere. Ci vogliamo bene. Nell’ambito giornalistico ha scritto molto articoli? Quali gli eventi o le notizie da lei più seguiti? Ho scritto di narrativa e di criminologia. Mi sono occupata moltissimo anche di femminicidio. Ma ormai dedico pochissimo tempo al giornalismo scritto. Lei legge anche molto..? La lettura che doni particolari le concede? La lettura è la mia attività principale. La sera esco poco e solo per andare al cinema. Per il resto leggo, leggo, leggo. E rileggo i classici. La lettura mi stimola, mi riempie, mi fa riflettere, mi fa sognare. La buona lettura, naturalmente. Nella libreria Mondadori di Via Piave c’è un tavolino al centro della sala con i libri consigliati da Cinzia Tani. Per tenere aggiornato il mio tavolinetto leggo ancora di più ultimamente. Come riesce a vincere, sempre se è il suo caso, cose come lo stress lavorativo o il nervosismo? Non sono mai stressata e neanche nervosa. Cerco l’armonia, sempre. Evito i conflitti. I gruppi in cui lavoro sono bellissimi, preziosi. Per il resto sono bravissima a organizzarmi e questo elimina lo stress. Cosa ci può dire a riguardo dei suoi libri e delle sue pubblicazioni? Scrivo saggi e romanzi. Ho scritto libri a quattro mani su argomenti psicologici perché per quindici anni ho avuto una trasmissione radiofonica che si chiamava FantasticaMente. Quindi ho scritto di Panico, Rabbia, Fobie ecc. Capitolo chiuso. Ho scritto moltissimi libri sui fenomeni del delitto (ho insegnato Storia Sociale del Delitto alla facoltà di sociologia della Sapienza e riprenderò il corso il prossimo anno): Assassine, Coppie Assassine, Amori Crudeli ecc fino all’ultimo saggio: Mia per sempre, sul femminicidio. Quando ho scritto Assassine nessuno in Italia aveva raccontato i delitti commessi dalle donne. Per questo Assassine è diventato un “long seller”. Ma i libri che amo di più sono i miei romanzi storici-noir: L’insonne, Sole e Ombra, Lo stupore del mondo, Charleston, Il bacio della Dionea e La storia di Tonia. Quest’ultimo, appena uscito, parla dell’immigrazione italiana in Australia alla fine dell’ottocento, della forza d’animo e coraggio che dimostraro–– 28 –– Qualcosa invece sui corsi di scrittura creativa? Secondo lei sono molto utili? Per quanto riguarda i corsi di scrittura ho notato che alcuni sono fatti veramente male. L’insegnante non si mette in gioco, non dà la propria mail, non corregge a casa i racconti, parla soprattutto del proprio lavoro. Io passo le serate a correggere montagne di pagine e spesso rivedo lo stesso lavoro anche cinque volte di seguito perché migliori. Mando dispense, appunti, consigli. Per i laboratori scrivo monografie su vari argomenti. Penso che i corsi siano utili per insegnare metodi di scrittura, per facilitare il lavoro a chi si sente bloccato, per suggerire disciplina e impegno lavorativo. Ma soprattutto sono gruppi di discussione, di scambio, di interazione e mi sono accorta che sono utilissimi a tutti, a chi poi pubblica e chi no. Ma moltissimi miei corsisti hanno pubblicato i loro libri alla fine dei corsi. Parliamo dei premi e delle onorificenze che ha ricevuto? Sui premi letterari scrissi un pamphlet tanti anni fa: Premiopoli, e s il discorso sarebbe troppo lungo (sono pochissimi i premi letterari seri nel nostro paese, premi che pagano quello che promettono, premi con giurie popolari e quindi non condizionabili ecc.). Posso dire che il premio di cui sono veramente orgogliosa è l’onorificenza che mi ha conferito il presidente Ciampi: cavaliere della repubblica per meriti culturali. Considerando il gran numero di libri da lei realizzati... Ce ne sono altrettanti di inediti? No. Scrivo solo quando concordo con un editore di realizzare un libro. A quanti giornali e riviste ha collaborato? E’ lei di volta in volta a proporsi oppure sono “gli altri” a cercare lei? Ho diretto due giornali (Elite e Firma) e ho Psicologia&Letteratura Agosto/Settembre 2014 CInzia Tani (a destra) in compagnia di sue alcune allieve scritto molti articoli. Ora molto meno. Mi chiamano soprattutto per commentare alcuni fenomeni criminali. Cinzia, lei ha anche scritto sceneggiature... Anche questo non lo faccio più. Ho scritto sceneggiature per la Rai e ho sceneggiato alcuni miei libri ma uno solo è stato realizzato... in Russia! Azzardarsi nel sostenere che lei lavora sette giorni su sette... Corrisponde alla realtà? Posso dire di leggere sempre, di scrivere sempre, di avere un programma quotidiano di cultura, di passare gran parte del mio tempo a cor- reggere i racconti e le esercitazioni dei miei alunni e di partire il week end per presentare i miei libri. Ma questo non è lavoro, è la felicità. Non sente mai una certa mancanza del tempo da dedicare solo a se stessa oppure a familiari ed amici? Io dedico moltissimo tempo ai miei genitori, a mia figlia, ai miei amici (pochi) e a me stessa. Una volta alla settimana vado al cinema con gli amici. Una volta alla settimana vengono da me avvocati e magistrati che compongono la mia compagnia teatrale Le toghe in giallo (scrivo i grandi processi che poi mettiamo in –– 29 –– scena). Ad agosto faccio lunghi viaggi in paesi lontani da sola, per i sopralluoghi dei miei romanzi. Sono stata in Patagonia l’anno scorso e andrò in Sudafrica quest’anno. Dormo molto, faccio pilates, passeggio. Giornalista, scrittrice, presentatrice... Quale sua attività, se possiamo saperlo, le comporta più soddisfazione personale? Sicuramente la scrittura mi appaga di più ma la maggiore soddisfazione me la dà l’insegnamento. Ho alunni stupendi. Ormai vengono da me anche a dieci anni! Sono dei piccoli geni. Ho diverse ragazze adolescenti e una sedicenne viene con la nonna di novantadue Agosto/Settembre 2014 Psicologia&Letteratura dalla pubblicazione di libri e poi io spendo moltissimo in opere da consultare, in luoghi da visitare per i sopralluoghi ecc. Quindi pubblicare libri per me è una spesa ma è anche un grande arricchimento e spero lo sia anche per i lettori. Scelgo infatti sempre argomenti sui quali ci sono poche informazioni e che io per prima amo studiare. Per quanto riguarda l’intreccio dei miei romanzi racconto vite che facciano sognare, riflettere, appassionare. Non disdegna i fumetti... C’è anche dell’artista in lei? Ho scritto molti fumetti nel passato. Avevo bisogno di guadagnare e mi divertivo molto. Erano storie tratte dai delitti che avevo raccontato nei libri e anche una serie sui Ros scritta con un colonnello dei carabinieri. anni! Non c’è differenza di età per chi ama la letteratura! Tutti si danno del tu, tutti partecipano a opere collettive che io poi faccio pubblicare, tutti si vogliono bene, si scambiano consigli, si incitano nei momenti difficili. E’ meraviglioso e io dedico loro molto, molto tempo. Non è una fortuna che capita a molti lavorare per la Rai... E’ d’accordo con questa affermazione? Non parlerei di fortuna... Chi rimane e non ha sponsor vuol dire che è bravo. Magari parlerei di sfortuna quando qualcuno viene mandato via nonostante la qualità di ciò che fa. Le sue conoscenze, amicizie, sono una “seconda famiglia” per lei? No. Le conoscenze e le amicizie sono stimolanti, divertenti, aggiungono condivisione e compagnia ma non direi che siano una seconda famiglia. Su internet dove possiamo trovare la sua pagina ufficiale o maggiori informazioni su di lei? Non sono su Facebook anche se una ragazza tiene un mio fans club (al quale però io non accedo). Ho però un sito: www.cinziatani.com e presto ci metterò anche un blog sui libri. Qual è la sua “mission” come scrittrice? Perché pubblicare così tante opere letterarie? E’ un’esigenza personale? Una sua ambizione? Una questione lavorativo-economica? E’ quello che ho sempre amato e amo fare. Sicuramente non è una questione economica visto che in Italia è molto difficile guadagnare C’è qualcosa che non le ho chiesto che le piacerebbe far sapere a chi legge la nostra rivista? Solo che il programma che conduco ogni mattina su Rai Uno: Il Caffé di Rai Uno è la prova che si può fare cultura, si possono portare avanti battaglie sociali, ottenendo ottimi risultati di ascolto! –– 30 ––
Documenti analoghi
Coppie assassine
l’odio, la bramosia e il sadismo, e trova il suo punto più alto, la sua compiutezza, nell’omicidio.
Cinzia Tani vive e lavora a Roma. Ha diretto i mensili "Elite" e "Firma" ed è stata autrice e
con...