Aggrega Milano 2016 - Servizio Civile Anci Lombardia
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Aggrega Milano 2016 - Servizio Civile Anci Lombardia
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ANCI LOMBARDIA 2) Codice di accreditamento: NZ00504 3) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE – REGIONE LOMBARDIA 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Aggrega Milano 2016 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E 01, E02, E03, E09, E10 - Educazione e Promozione culturale - Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani), Animazione culturale verso minori, Animazione culturale verso giovani, Attività di tutoraggio scolastico, Interventi di animazione nel territorio. 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: ANCI Lombardia e il sistema dell’associazione dei Comuni italiani, negli ultimi dodici anni, ha lavorato assiduamente con i livelli di governo superiore sia a livello politico-istituzionale, sia a livello tecnico, alla riforma del sistema degli enti locali, per raggiungere livelli di efficienza e di efficacia consoni allo sviluppo sociale e all’ammodernamento degli enti della Pubblica Amministrazione locale. In particolare, “favorire” politiche di amministrazione dei servizi e dei progetti a rete e in forma associata ha da sempre costituito un punto cardine dell’organizzazione dei Comuni associati ad ANCI in accordo con le normative nazionali e regionali. Il DL 78/10 (dall’art. 26 all’art. 31) e la legge regionale 27 giugno 2008, n. 19 (Riordino delle comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni dei comuni lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali) hanno dato fondamento a questo ragionamento; peraltro la gestione dei progetti di Servizio Civile e dei volontari per i Comuni e gli Enti accreditati con ANCI Lombardia ha da sempre avuto una concezione di azione di sistema di servizi associati fin dal 2003, anno dell’accreditamento all’Albo Nazionale. La normativa citata rafforza il concetto di gestione espresso anche nel Servizio Civile: il presente progetto è infatti proposto in un contesto di rete, con sedi di servizio di Comuni che si occupano di servizi educativi rivolti a tutti i residenti della Regione Lombardia. Nella fattispecie, a seguito delle modifiche introdotte dal DPCM 4 novembre 2009 e dal Decreto Ministeriale del 30 maggio 2014 sulla progettazione di servizio civile, il progetto è stato sviluppato a livello provinciale, mutuando, in termini aggregativi e di bisogno sociale, gli aspetti previsti dalla legge 328/2000 che stabilisce la creazione degli Ambiti Territoriali come strumento per la programmazione e il coordinamento dei servizi sociali. Gli Ambiti Territoriali sono infatti costituiti da Comuni associati tra di loro che si occupano di redigere un documento triennale (Piano di Zona) che individua i bisogni e stabilisce gli obiettivi e le priorità degli interventi sociali sul territorio. 6.1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO NELLE SEDI DI SERVIZIO Il progetto si sviluppa all’interno dei Centri di aggregazione multifunzionale (C.A.M) e dei Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) del comune di Milano. I Centri di aggregazione multifunzionale (C.A.M) del Comune di Milano sono presenti dal 2003 in tutte le zone di Milano e dal 2009 realizzano, con risultati positivi, progetti di servizio civile. I CAM rappresentano un luogo aperto a tutti i cittadini dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio. Il 23 Settembre 2003, con Deliberazione della Giunta Comunale, sono state approvate le linee di indirizzo per la riorganizzazione delle attività realizzate dai Consigli di Zona nell’ambito dell’aggregazione sociale, con la costituzione di una Commissione a termine “Polo Multifunzionale Zonale” (P.M.Z), volta all’ottimizzazione del sistema integrato del complesso delle iniziative che si svolgono sul territorio, il tutto a seguito dell’accorpamento dei servizi C.A.M.D. e C.T.S. in un unico servizio denominato “Centri di aggregazione multifunzionale” (C.A.M.) superando, così, la parcellizzazione delle iniziative zonali e procedendo al conseguente accorpamento dei capitoli di spesa per gli incarichi professionali. I Centri Aggregativi Multifunzionali (C.A.M.) offrono un ventaglio di proposte di tempo libero che non si sovrappongono e non vanno a duplicare quelle fatte dalle associazioni o enti presenti nei Centri. I Centri Aggregativi Multifunzionali non hanno quindi la pretesa né le strutture adatte a dare una soluzione a tutte le richieste avanzate dall’utenza e pertanto hanno l’esigenza di creare una rete di riferimenti a servizi del territorio (di natura pubblica, privata e di volontariato) con i quali attivare, di volta in volta e su ogni singolo problema, le varie proposte aggregative. A tal proposito il lavoro di mappatura delle risorse esistenti sul territorio svolto dai CAM permette loro di sviluppare servizi in grado di integrarsi con le altre iniziative aggregative presenti sul territorio e rispondere alle molteplicità di richieste di informazioni espresse da parte dei cittadini relative ai servizi offerti sul territorio zonale. Nel territorio della Zona 2 del Comune di Milano sono presenti due Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), il CAG Tarabella e il CAG Cattabrega. I Centri di Aggregazione Giovanile sono una unità di offerta socio-educativa rivolta ai minori e ai giovani, si configurano come spazio di aggregazione aperto che fa della relazione il proprio punto di forza, dove i ragazzi possono incontrarsi e confrontarsi con i coetanei e gli adulti, acquisire nuove competenze, sperimentare nuovi modi di stare insieme. Hanno lo scopo di offrire una ampia gamma di opportunità per l’utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti allo scopo di favorire un corretto sviluppo psico-fisico. I CAG della Zona 2 come i CAM intendono perseguire i propri obiettivi mediante un lavoro di rete sul territorio, promuovendo sinergie, interazioni e favorendo lo scambio di esperienze. Per supportare le attività dei CAM e dei CAG e per continuare il lavoro già avviato con i precedenti progetti di servizio civile il comune di Milano ha scelto di aderire a questa progettazione con l’obiettivo di potenziare le iniziative volte a favorire la partecipazione sociale e l’attivazione di percorsi aggregativi che sviluppino le risorse personali dell’utenza e dei gruppi nella prospettiva del benessere e della crescita della prevenzione al disagio, dell’emarginazione e dell’esclusione sociale. I servizi coinvolti nel progetto sono i seguenti: Cam zona 1, Cag zona 2, Cam zona 4, Cam zona 5, Cam zona 6, Cam zona 8 e Cam zona 9 le cui specifiche attività sono di seguito esplicitate per ogni sede di servizio. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Il Servizio CAM in Zona 1 programma l’offerta di tempo libero, sia pur nelle differenze e peculiarità tra i quattro centri dando la possibilità di usufruire del servizio a tutti i cittadini di ogni età della Zona 1 anche grazie alla posizione dei CAM sul territorio. Gli orari dei centri di consueto dal lunedì al venerdì, coprono l’intera giornata (9–19 o 20 a seconda della programmazione di ogni singolo C.A.M.). Su eventi particolari l’apertura viene prolungata nella serata. Dall’anno 2013 con bando di assegnazione contributo il servizio CAM è organizzato e gestito dalla Cooperativa Sociale Aldia il cui mandato da bendo scade al 31 agosto 2015. La programmazione C.A.M. è a cadenza annuale ed è costituta da un gruppo di lavoro, composto da: Presidente, Vicepresidente della Commissione a termine P.M.Z. e da uno o più operatori designati dal Direttore di Zona, valuta la programmazione, la analizza e, successivamente, la propone al fine di deliberarla al Consiglio di Zona. Obiettivo del servizio è favorire le dinamiche di gruppo, essere luogo dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio. Il Servizio Centri di aggregazione multifunzionale in Zona 1 pur non avendo da delibera di indirizzo il vincolo di territorialità per l’utenza, rappresenta anche un fulcro, per l’offerta di tempo libero, per i cittadini delle varie età del quartiere dove è ubicato ogni singolo Centro di aggregazione multifunzionale. Nella tabella seguente è riportata la densità abitativa della Zona1 di Decentramento Centro Storico: Abitanti 96.315. Abitanti x Superficie (x km quadrati) 9.960,2. Zona 1 - superficie in ettari: 967 popolazione residente al 31 dicembre 2014 (fonte anagrafica) classi d'età <5 5-14 anni 15-19 popolazione straniera residente Fonte: Comune di Milano - Settore Statistica (fonte anagrafica) femmine maschi totale femmine maschi totale 2.076 2.123 4.19 221 209 430 4.400 4.623 508 482 1.956 2.117 181 235 9.023 4.0735 990 416 20-39 11.184 9.862 21.046 2.817 1.654 4.471 40-59 16.308 14.256 30.564 3.683 2.046 5.729 60-74 9.151 7.510 16.661 633 382 1.015 75 e oltre 6.683 4.066 10.74 124 111 235 Totale 51.758 8.167 44.557 5.119 96.315 13.286 (Fonte Dati :Comune di Milano - Settore Statistica) Nella zona 1 sono attivi i seguenti CAM: Cam Garibaldi, CAM Scaldasole, CAM Vigentina e CAM Gabelle, nella tabella seguente si riportano alcuni dati di dettaglio relativi alle attività erogate dai CAM della zona 1. Attività CAM Settore Zona 1 - GENNAIO/DICEMBRE 2014 CAM (Cam Garibaldi, CAM Scaldasole, CAM Vigentina e CAM Gabelle). servizio Dato Parametro ZONA 1 Numero totale ore annue erogate dall'Associazione con contributo Numero ore di attività strutturate e non strutturate; somma di tutte le ore di tutti i servizi, anche in orari sovrapposti (segreteria,libera aggregazione, attività strutturate, ecc.). 7.324,25 Numero ore annue erogate per corsi dall'Associazione con contributo Somma di tutte le ore di tutti i corsi, anche in orari sovrapposti. 3.402,50 Numero annuo corsi erogati dall'Associazione con contributo Somma di tutti i corsi, anche in orari sovrapposti. Somma di tutte le attività erogate nell'anno numero annuo di iniziative erogate diverse dai corsi (per esempio feste, gite, etc.) dall'Associazione con contributo realizzate nell'ambito della convenzione. Sono diverse da corsi escluse eventuali iniziative realizzate dall'Associazione con fondi MAAP. Numero totale annuo iniziative CAM erogate in collaborazione gratuita 48,00 17 45 Numero totale iscritti CAM E' il numero di persone che risultano iscritte al CAM in quanto hanno lasciato il loro recapito per essere contattate e informate sulle attività del CAM. 4.776 Numero totale partecipanti alle attività dei CAM da chiunque erogate E' il numero di persone che partecipano alle attività (corsi, gite, feste, ecc) dei CAM; una persona può essere conteggiata più volte, viene infatti conteggiata ogni volta che partecipa ad una attività. Una persona può figurare tra gli iscritti e non figurare tra i partecipanti e viceversa. 2.809 La presentazione dei CAM attivi nella zona 1 è sinteticamente riportata. a. CAM "Garibaldi –Falcone e Borsellino" Il Centro di aggregazione multifunzionale è situato in un quartiere storico in cui si sposano modernità e valide memorie del passato (teatro Fossati e teatro Strehler), palazzi d’epoca, sia popolari che di pregio artistico, vie di vecchio percorso (via dell’Orso, Fiori Chiari e Fiori Oscuri). Il Centro è ubicato in una struttura di 4 piani con ascensore a norma; al piano terreno vi è la postazione degli esecutori dei servizi di accoglienza/ informazione ed un salone di buon pregio architettonico, con entrata propria su C.so Garibaldi al civico 27, ampio circa 120 mq. Il salone è provvisto di licenza di agibilità dei locali per il pubblico spettacolo per 99 persone mentre l’ultimo piano è una ludoteca attrezzata riservata ai bambini da 0 a 3 anni e alle iniziative per bambini come il corso di e capoeira. Il Centro è inserito in un giardino attrezzato (con panchine in cemento) con apertura anche da C.so Garibaldi con accesso agevolato per portatori di handicap; all'interno del giardino vi è un pregevole porticato di scuola bramantesca ed uno spazio attrezzato riservato alle attività ludiche per bambini. Attività proposte Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza di adulti, giovani ed anziani sono: Ballo liscio Ambrosiano e di gruppo , incontri, cabaret di poesia e canzoni in milanese e non a cura dell’ Associazione” Echi del Mondo” conferenze e lezioni sulla tradizione della città di Milano in collaborazione con “L’antica credenza di Sant’Ambrogio”, Corsi di computer, Corsi di cultura e lingua Inglese, Ginnastica dolce, Corso di canto corale a cura dell’Associazione Coro delle Cappella San Marco e inoltre è molto richiesta la collaborazione con l’associazione culturale Nirmala Vidya, Tecniche di rilassamento ed il ciclo di conferenze di Storia dell’arte e Samba .Concerti di musica classica Associazione Musicale Franceschi, LABORATORI anche per disabili “DANZATERAPIA”con Associazione Moving Circle, “ESPRESSIONI PLASTICO-PITTORICHE e di “ARTE TEATRALE” Associazione Anffas. Gioca Bimbi Spazio ludoteca è frequentato da numerosi bambini, mamme e nonni . b. CAM “Scaldasole” E’ ubicato in una struttura dell’A.L.E.R. (ex. Istituto Case Popolari) data in comodato al Comune. Il Centro di aggregazione multifunzionale è situato in un quartiere storico prospiciente alla basilica romanica di Sant ’Eustorgio e nelle immediate vicinanze della Darsena e dei navigli. Un prato, ricavato dopo la demolizione di un quartiere popolare devastato dalle bombe del 1943, congiunge San Lorenzo a Sant' Eustorgio. In questo quartiere, pur essendosi molto modificato negli ultimi anni, è stato potenziato il terziario con la presenza di molti locali alla moda, negozi di abbigliamento e uffici. La via Scaldasole invece ha mantenuto una forte presenza del ceto popolare. Il Centro di Aggregazione Multifunzionale é costituito al piano terra: - da un ampio salone di circa 60 mq con capienza massima max 65 - una saletta di circa 18 mq con capienza max di 10 persone - un ufficio per gli animatori e per il custode ampio circa 12 mq. Dal cortile interno con ingresso da Via Scaldasole, 5 vi è un accesso agevolato per portatori di handicap. Il salone del Centro Scaldasole è provvisto di licenza di agibilità dei locali per il pubblico spettacolo per 65 persone. Attività proposte Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza di adulti ed anziani sono: Ballo liscio Ambrosiano e di gruppo, , corso di lingua italiana per stranieri ,corsi di yoga, corso di flamenco, corso di canto corale, ginnastica dolce corso di ballo latino americano, Zumba e in collaborazione con l’associazione culturale Nirmala Vidya, Tecniche di meditazione e rilassamento ed il ciclo di conferenze di Storia dell’arte.Per i bambini un laboratorio di creatività. c. CAM "Vigentina" Il Centro di aggregazione multifunzionale da Giugno 2014 è nella nuova sede completamente ristrutturata nei locali al primo piano di Corso di Porta Vigentina 15/A con un ampio salone e due salette per la attività di laboratorio. Il Centro è situato in un quartiere storico centrale con vie (ad esempio Orti e Curtatone) in cui vi sono ancora le case di ringhiera e vie dai palazzi moderni e lussuosi (ViaPellegrini, C.so Porta Romana), caratterizzato dalla vicinanza di numerose scuole (materna Vigentina e Crivelli, elementare Quadronno, superiori Berchet, Bertarelli De Marchi) e diversi ospedali (G.Pini, Policlinico) inoltre vi sono molte sedi centrali di uffici pubblici (comunali, sanità). Affaccia nell’ampio giardino Bazlen, attrezzato a parco giochi con due castelletti, due altalene, tre giochi a molla per bambini piccoli. Il giardino è inoltre dotato di campo di pallavolo/basket, pista da pattinaggio, campo da calcio a cinque e due tavoli da ping-pong in muratura. Il Centro di aggregazione multifunzionale non è provvisto di un’agibilità dei locali per pubblico spettacolo. Attività proposte Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza sono: Ginnastica dolce corso di yoga, corso di restauro, inglese bigiotteria, frequentati da adulti e anziani. Corsi di calcio per bambini delle scuole materne ed elementari, laboratorio di creatività per bimbi e capoeira frequentati da bambini tra i 5 e 7 anni, corso di aerosamba, ginnastica dolce, corso di lingua e cultura inglese e corso di yoga. d. CAM "Ponte delle Gabelle" Il Centro di aggregazione multifunzionale é ubicato nell’ambito dei giardini della Chiusa Leonardesca di Via San Marco. In questo quartiere, che è situato vicino a Brera, vi sono molti atelier di artisti e artigiani, musei (museo del naviglio, Pinacoteca di Brera, Museo Astronomico) la scuola superiore Parini, la sede storica del quotidiano “Il Corriere della Sera” oltre a molti locali di tendenza. Fino ad ora il Centro di aggregazione multifunzionale è fruibile solo per attività di laboratorio o incontri a numero chiuso da: - un ampio salone di ingresso di circa 117 mq frequentabile da non più di 80 persone - una sala adibita a palestra con spogliatoi di circa 56 mq frequentabile da non più di 35 - una “sala pianoforte” di circa 55 mq frequentabile da non più di 35 persone - una sala adibita a ludoteca di circa 22 mq frequentabile da non più di 15 persone Al momento il Centro di aggregazione multifunzionale “Ponte delle Gabelle” è sprovvisto di licenza di agibilità dei locali per il pubblico spettacolo. Dal giardino vi è un accesso agevolato per portatori di handicap. Il servizio di segreteria svolto dagli animatori “Referenti di Centro“ per informazioni ed iscrizioni ai laboratori proposti è attivo dal lunedì al venerdì con orario 15.00-18.00. La custodia è effettuata da tre dipendenti comunali turnisti dal lunedì al venerdì con orario 09.00–20.00. Le attività che in questo Centro hanno riscontrato maggiormente il favore dell’utenza di giovani, adulti e anziani sono: corso di chitarra base e intermedio, corso di aerosamba, ginnastica dolce, corso di Thai Chi Chuan, tecniche di rilassamento a cura dell’associazione culturale Nirmala Vidya, canto tradizionale e poesia a cura dell’Associazione La Conta. Nell’immagine seguente è rappresentata la programmazione delle attività proposte dai centri di Aggregazione Multifunzionale Garibaldi e Scaldasole - zona 1 per il primo periodo del 2015. Nell’immagine seguente è rappresentata la programmazione delle attività proposte dai centri di Aggregazione Multifunzionale Vigentina e Gabelle- zona 1 per il primo periodo del 2015. I 4 Centri di aggregazione multifunzionale (CAM) in Zona 1 sono predisposti per consentire l’accesso alle iniziative anche ai disabili, in questo modo si ottemperano le linee di indirizzo deliberate da Consiglio di Zona 1 e si perseguono le finalità dei servizi, volti a favorire l'aggregazione, la partecipazione sociale e lo svolgimento di attività ricreative, culturali, formative e sportive accessibili a tutte le fasce di età. Nell’ambito di questo progetto di servizio civile si prevede di coinvolgere il volontario nel seguente servizio: 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 1 (Sede 91306) Il servizio propone lo svolgimento delle seguenti attività: - laboratori artistici, creativi, musicali e di espressione corporea; - incontri di gioco, feste a tema, animazioni e spettacoli teatrali; - corsi di lingua e di informatica; - visite guidate a mostre e monumenti, incontri di cultura generale; - iniziative che stimolino i cittadini a uscire dalla propria abitazione e dalla solitudine personale senza discriminazione. Inoltre, si realizzano feste ed eventi di animazione nei Centri di Aggregazione Multifunzionale insieme ad associazioni presenti sul territorio e nei Centri di Aggregazione Multifunzionale non solo con finalità ludico-ricreative, ma anche per favorire la riqualificazione delle relazioni sociali spesso inaridite. Chi lavora nel servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale Zona 1 - Direttore Settore Zona 1 - 2 Funzionari Responsabili uno del Servizio Servizi di Zona e l’altro della Gestione Politica – dipendenti del Comune di Milano - 2 impiegate del Servizio Servizi di Zona Ufficio di Coordinamento dei 4 Centri di aggregazione multifunzionale- ufficio “tecnico “ del Settore Zona 1, si occupa di programmare, coordinare e monitorare l’attività dei Centri di Aggregazione Multifunzionale (C.A.M.), del Centro Aggregativo Giovanile (CAG) Portofranco gestito dall’ente accreditato Associazione Portofranco ONLUS e del Centro Socio Ricreativo Anziani(CSRCA) Polo Mozart. L’ufficio di riferimento per la Commissione Polo Multifunzionale Zonale della Zona 1 predispone tutto il materiale divulgativo delle attività dei Centri di Aggregazione Multifunzionale Zonali e la modulistica; coordina la modalità delle iscrizioni presso i 4 centri e regolamenta le operazioni di accesso al servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale secondo i criteri deliberati con le linee di indirizzo dal Consiglio di Zona 1. Inoltre, la Commissione coordina l’attività della “Segreteria teatrale visite guidate e gite senza limiti d’età”. Il personale dell’ufficio di riferimento per la Commissione Polo Multifunzionale Zonale della Zona 1 è composto come segue: - 2 impiegate dipendenti che si occupano delle procedure riguardanti l’utilizzo da parte di “terzi “(cittadini, enti o associazioni) delle strutture Centri di aggregazione multifunzionale - dipendente del Comune di Milano - 2 impiegate dipendenti che si occupano delle procedure riguardanti il Fondo a Render Conto dal Settore Zona (FARC) per il materiale e le attrezzature per le attività che si svolgono Centri di aggregazione multifunzionale- dipendente del Comune di Milano - Responsabile Servizi Ausiliari - dipendente del Comune di Milano - impiegata Servizi Ausiliari dipendente che si occupa delle procedure riguardanti i 9 addetti all’accoglienza e alla informazione presso delle strutture Centri di aggregazione multifunzionale 3 presso la struttura del Consiglio di Zona1- dipendente del Comune di Milano - - 9 dipendenti addetti all’accoglienza e alla informazione presso delle strutture Centri di aggregazione multifunzionale che garantiscono l’apertura e chiusura nonché la prima accoglienza ed informazione sui 4 Centri Zonali turnando e quando serve prolungando l’orario in straordinario per coprire tutta l’attività deliberata dal Consiglio di Zona 1dipendenti del Comune di Milano 3 dipendenti addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura del Consiglio di Zona1 e portineria Via Marconi 2 - dipendenti del Comune di Milano. Con chi collabora il Servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale Zona 1 - Cooperativa Sociale ALDIA: è composta da 5 animatori “referenti di centro” Cooperativa Sociale ALDIA per gli anni 2013/2014. L’animatore“referente di centro” è da intendersi come soggetto di raccordo tra il coordinamento del Servizio Centri di aggregazione multifunzionale, l’utenza, gli animatori specialisti e le realtà istituzionali o associative con cui il Settore stipula collaborazioni. L’animatore “referente di centro” deve avere una visione complessiva delle attività dei Centri ed essere in grado di aggregare tutte le tipologie d’utenza possedendo un proprio bagaglio di tecniche relazionali e socio ricreative e duttilità nel gestire “situazioni estemporanee”. Per ogni centro un numero variabile di animatori “specialisti” a seconda della programmazione delle attività. L’animatore “specialista” in Zona 1 deve supportare con le proprie competenze la programmazione del centro e coadiuvare il responsabile di centro nella realizzazione del progetto aggregativo. La qualità dell’esperto garantisce un ritorno di immagine e fidelizza l’utente. - Teatro delle Donne (laboratorio,di sceneggiatura, poesia, colazioni poetiche teatrali su 2 Centri ); - Centro culturale cooperativa via Hermada (ciclo di conferenze sulla letteratura Inglese e Francese( su 1 Centro); - Associazione culturale Nirmala Vidya (tecniche di rilassamento su 3 Centri); - "Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale" (ANFFAS) Milano e Arte Teatro e Handicap (AT&H) - Orizzonti oltre l’Handicap l’Associazione CAMINANTE Onlus di Milano dell'Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano (U.O.P) - Istituto Cooperazione Economica Internazionale (ICE I) per i laboratori anche per disabili “Danzaterapia”, “Inter-Azione Culturale”, di “Arte Teatrale” e di “Espressioni Plastico-Pittoriche (su 1 Centro); - Associazione Coro cappella San Marco(concerti di coro di musica classica su 1 Centro); - Associazione Amici del Clavicembalo (Concerti su 1 Centro); - Ass. ONLUS “La Conta” (1 Corso di canto popolare e 1 Corso di Poesia su 1 Centro); - Associazione Musicale Franceschi: (concerti di musica classica su 1 Centro); - Consulenza legale extragiudiziale zonale rivolto prevalentemente alle donne, offre uno sportello di ascolto, orientamento ed accoglienza servizio gratuito di consulenza legale garantito da avvocati esperti focalizzato principalmente su: diritto di famiglia in materia di separazioni, divorzi, adozioni, affidamenti, maltrattamento, diritto del lavoro successioni ereditarie (consulenza presso l’ufficio di Coordinamento CAM); - Sportello di Mediazione Sociale e penale: il servizio è frutto di una convenzione col Centro Italiano per la Promozione della Mediazione e l’Assessorato alla Sicurezza offre a tutti coloro che hanno subito un’ingiustizia o una violenza la possibilità di risolvere il conflitto attraverso un processo di negoziazione garantisce alle vittime orientamento, supporto psicologico e consulenza legale. Un “ascolto attivo” che si concretizza attraverso interventi di mediazione diretta o indiretta per giungere a una risoluzione del conflitto. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) Il progetto si sviluppa nel Centro di Aggregazione Giovanile della Zona 2 con l’obiettivo di favorire occasioni di cittadinanza attiva per i giovani della zona e attivare servizi in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei giovani. Nel territorio della Zona 2 del Comune di Milano sono presenti due Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), il CAG Tarabella e il CAG Cattabrega. I Centri di Aggregazione Giovanile sono una unità di offerta socio-educativa rivolta ai minori e ai giovani. I CAG si configurano come spazio di aggregazione aperto che fa della relazione il proprio punto di forza, dove i ragazzi possono incontrarsi e confrontarsi con i coetanei e gli adulti, acquisire nuove competenze, sperimentare nuovi modi di stare insieme. Hanno lo scopo di offrire una ampia gamma di opportunità per l’utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti allo scopo di favorire un corretto sviluppo psico-fisico. I CAG della Zona 2 intendono perseguire i propri obiettivi mediante un lavoro di rete sul territorio, promuovendo sinergie, interazioni e favorendo lo scambio di esperienze. I CAG della Zona sono gestiti direttamente dal Settore Zona 2 in base alle linee di indirizzo fornite dal Consiglio di Zona, anche avvalendosi di operatori esterni a supporto e integrazione delle attività svolte dal personale comunale assegnato. L’attività dei centri consiste in moneti di socialità e libera aggregazione e in momenti di attività strutturata o semistrutturata. La supervisione del personale educativo è comunque garantita per ogni tipologia di attività. Le attività strutturate o semistrutturate sono prevalentemente organizzate secondo il modulo del “laboratorio” inteso come momento di tempo libero programmato in cui il momento del “fare” si congiunge con il soddisfacimento di un bisogno di socializzazione. Le attività sono realizzate anche favorendo le collaborazioni con altre realtà del o sostenendo iniziative, eventi e progetti realizzate da altre agenzie educative e coerenti con gli obiettivi dei CAG. Sono garantite durante tutto l’anno attività si sostegno allo studio. Finalità Tra le finalità del servizio rientrano: promuovere la motivazione allo studio attivando momenti di sostegno e supporto, evitando la dispersione scolastica; sostenere i giovani nei momenti di disagio familiare e relazionale; favorire un uso creativo del tempo libero, orientato alla crescita culturale; favorire percorsi di integrazione promuovendo l’accettazione delle diversità sociali, culturali, religiose ed etniche; diffondere senso civico attraverso la cultura della legalità e l’attuazione dei principi di solidarietà e volontariato; favorire l’aggregazione spontanea dei giovani, sostenendo le esperienze associative, promuovendole e rafforzandole; sostenere le famiglie favorendo percorsi di confronto sui temi della genitorialità. Organizzazione I CAG della Zona sono gestiti direttamente dal Settore Zona 2 in base alle linee di indirizzo fornite dal Consiglio di Zona, anche avvalendosi di operatori esterni a supporto e integrazione delle attività svolte dal personale comunale assegnato. Il Servizio è coordinato da un Funzionario responsabile e gestito da due educatori comunali che sono in prima persona responsabili della relazione con gli utenti e della gestione delle attività negli orari di apertura del servizio, proponendo altresì la programmazione delle attività, i progetti e le iniziative a seconda degli spazi, dei tempi e delle strumentazioni disponibili, delle esigenze rilevate nei frequentatori dei centri e gestendo i contatti con le famiglie degli utenti, le altre istituzioni educative favorendo attivamente la costruzione e l’implementazione della rete con gli altri CAG del territorio e le altre realtà che operano nel settore delle politiche giovanili. L’accesso al servizio avviene spontaneamente da parte dei giovani. Tutti i servizi offerti sono gratuiti. I CAG sono di norma aperti tutti i pomeriggi dei giorni feriali per tutto l’anno. Possono essere aperti in orario serale o durante la mattina per specifiche iniziative o prevedendone l’uso da parte di altre agenzie educative del territorio. Il calendario di apertura e gli orari sono fissati almeno semestralmente. Generalmente l'orario di lavoro mattutino è dedicato dagli operatori alle attività di programmazione, di monitoraggio, di preparazione delle attività, agli incontri e alle riunioni dell'equipe educativa e di rete con gli altri servizi del territorio. Personale Nella gestione del Servizio sono coinvolti: - 1 Funzionario responsabile del Servizio; - 2 Istruttori Servizi Socio Assistenziali (dipendenti comunali) inseriti come educatori e dedicati alla gestione dei due centri (36 ore settimanali) Per garantire l'apertura e la gestione delle attività si ricorre altresì, tramite appalto, a 2 educatori professionali (18 ore settimanali) che si affiancano a quelli comunali ed esperti in varie discipline per 180 ore annue per le singole attività laboratoriali proposte. L’equipe da diverso tempo ha predisposto alcuni file di monitoraggio, nei quali vengono inseriti tutti gli utenti afferenti ai servizi e nei quali vengono quotidianamente registrate le presenze alle diverse attività. Per l’organizzazione della gestione quotidiana l’equipe si riunisce con cadenza settimanale per monitorare l’andamento affrontare eventuali problematiche emerse . Ognuno degli operatori si occupa di ogni aspetto del funzionamento del Centro ed assume ruolo di referente rispetto ad attività specifiche e/o ragazzi che abbiano necessità di essere seguiti dal punto di vista di una progettualità individuale. Il patto educativo che viene stretto con i ragazzi ha caratteristiche diverse e flessibili in base alle caratteristiche di ogni ragazzo e/o in base alle richieste di famiglia, scuola o servizi diversi, in un’ottica di adeguatezza ed efficacia. Le riunioni di equipe rappresentano il momento fondamentale per il buon funzionamento dei servizi e sono momenti in cui confrontarsi e verificare sulla base di indicatori condivisi, l’efficacia degli interventi, nell’ottica di eventuali modifiche da apportare o di valorizzare invece esperienze di intervento positive. Attività Il Centro di Aggregazione si struttura in molteplici attività riconducibili a tre aree di intervento: 1) attività di animazione: spazio compiti, spazio aperto, sala prove, laboratori espressivi/creativi, laboratori teatrali, laboratorio aperto, feste ed eventi, colloqui individuali, collaborazioni con le scuole. 2) attività di sviluppo e innovazione della comunicazione: sviluppo degli strumenti di informazione e promozione delle attività. 3) politiche giovanili di Zona - Progetto "Radio web": realizzazione di una web radio, monitoraggio delle iniziative territoriali, sviluppo di azioni concrete che riguardano i ragazzi (eventi pubblici, iniziative), interventi di progettazione e formazione, sportello lavoro. Il dettaglio delle attività erogate che potrebbero vedere coinvolto il volontario di servizio civile è di seguito presentato: 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) Il servizio di animazione si articola nei seguenti proposte di aggregazione per i minori e giovani del territorio. - Lo Spazio Compiti è un momento che risponde al bisogno di fornire ai ragazzi degli spazi per condividere le difficoltà di apprendimento e la fatica dei compiti; è finalizzato a sostenere una maggior autonomia nello studio e a migliorare il rendimento scolastico. - Si svolge nella sede del CAG Tarabella nei giorni: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 16.30. - Il numero dei ragazzi che giornalmente l’attività è di 20/25 con frequenza costante. Correlato all’attività è il raccordo con le insegnanti delle scuole di zona e con i genitori su problematiche specifiche o per concordare modalità di intervento per singoli ragazzi. - Lo Spazio Aperto è pensato sviluppare laboratori da definire sulla base dell'interesse dei ragazzi o di proposte attinenti alla mission del servizio, provenienti da enti terzi. Obiettivo del servizio è di proporre ai ragazzi e alle ragazze l’opportunità di incontrarsi per socializzare e tessere relazioni, confrontandosi con la propria voglia di fare e di non fare attraverso la possibilità di giocare utilizzando ping pong, calcetto, giochi di società, ecc. - In un clima di libera aggregazione vengono sperimentati comportamenti adeguati alla condivisione delle regole sociali. E’ il momento più favorevole per i percorsi di primo accesso e conoscenza delle proposte del servizio e permette anche di agganciare ragazze e ragazzi che difficilmente si adattano ad attività strutturate. In questi momenti vengono svolte diverse attività: preparazione/installazione di scenografie per le feste, preparazione/installazione di addobbi per i due centri in vista delle festività natalizie e preparazione del calendario, tradizione dei Cag. - All’interno dello Spazio Aperto si inseriscono piccoli laboratori manuali per la creazione di oggetti o per l’allestimento di feste o eventi particolari. - Il servizio è attivo il lunedì e venerdì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00 (presso il CAG Tarabella); il martedì e venerdì dalle 16.30 alle 18.30(presso il CAG Cattabrega). - Il livello di adesione dei ragazzi generalmente oscilla tra i 15 e i 25 partecipanti. - La Sala Prove è uno spazio importante per tutti i ragazzi e le ragazze che vogliono vivere l’esperienza di gestire una band musicale, l’attività acquista valore aggiunto quando (come in questo caso) lo spazio viene concesso gratuitamente, cosa che in una città come Milano risulta essere una vera rarità. - Il servizio è attivo lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.30, in via sperimentale sarà aperto anche alcune mattine dalle 10 alle 13 presso la sede del Cag Cattabrega. - I ragazzi che partecipano all’attività sono circa 25 alla settimana. - Il numero delle realtà musicali che usufruiscono della sala variano a seconda del periodo. Ultimamente la sala prove offre spazi per provare anche la mattina, rivolti ai ragazzi più grandi. Molte di queste realtà vengono coinvolte anche in eventi musicali organizzati dalla Zona o da enti terzi. - Laboratori Espressivi/creativi: i laboratori si prefiggono di stimolare nei ragazzi la fiducia in se stessi soddisfacendo la loro voglia di protagonismo, rendendo possibile, anche attraverso l’acquisizione di nuove competenze, l’emergere delle loro potenzialità creative ed espressive. - La modalità di lavoro utilizzata è volta all’apprendimento dell’incontro con gli altri come motore di ricchezza, per arrivare infine a leggere l’originalità e l’unicità di ogni componente del gruppo. - Sono frequentati da 15/20 ragazzi/e. Il servizio è svolto presso i due CAG Cattabrega e Cag Tarabella il lunedì dalle 16.30 alle 18.30. - Laboratorio Teatro: l’attività è gestita da 2 operatori con competenze teatrali, si svolge con cadenza settimanale. - Il laboratorio di teatro si propone di stimolare nei ragazzi la fiducia in se stessi soddisfacendo la loro voglia di protagonismo e rendendo possibile l’emergere delle loro potenzialità creative ed espressive. - I ragazzi e le ragazze che partecipano all’attività hanno l’occasione di creare relazioni con gli altri in un contesto extraquotidiano, di scoprire nuovi valori come la cooperazione e la fiducia nel gruppo. - Il servizio si svolge il martedì dalle 16.30 alle 18.00 presso la sede del CAG Tarabella. - Gite ed Eventi: all’interno della programmazione dei Centri trovano spazio momenti di festa in occasione di ricorrenze particolari (Halloween, Natale, San Valentino, Carnevale). - Questi rappresentano momenti speciali, non solo perché vissuti dai ragazzi come momenti emotivamente coinvolgenti ma anche perché spesso si tratta di eventi realizzati in collaborazione con altri servizi della Zona che si occupano di ragazzi. 2) ATTIVITÀ DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) Il CAG svolge un’accurata azione di comunicazione informativo/promozionale dei servizi e delle opportunità che il CAG mette a disposizione dei giovani. Le attività del Centro vengono quindi divulgate attraverso volantini prodotti in proprio e distribuiti nelle scuole di zona e nei luoghi di interesse per l’utenza del Centro. Per mantenersi costantemente aggiornati sull’evoluzione dei fenomeni e dei bisogni che emergono nel territorio gli operatori si occupano dell’individuazione, stesura e realizzazione di idonee modalità di indagine quali il diario quotidiano e lo sviluppo di un costante lavoro di rete con i servizi del territorio. L’equipe da diverso tempo ha predisposto alcuni file di monitoraggio, nei quali vengono inseriti tutti gli utenti afferenti ai servizi e nei quali vengono quotidianamente registrate le presenze alle diverse attività. 3) POLITICHE GIOVANILI DI ZONA - PROGETTO "RADIO WEB"– Zona 2 (sede 91661/CAG) Con l'avvio nel 2013 del progetto "Adolescenti e Sicurezza”, finanziato con fondi della ex Legge 285, che aveva tra gli obiettivi il lavoro di rete con i servizi per i ragazzi del territorio, è stato riavviato il Tavolo delle politiche giovanili di Zona 2. Il Tavolo delle politiche giovanili di Zona 2 è costituito da diversi soggetti provenienti dal settore pubblico, privato e no profit della Zona 2 del Comune di Milano e che operano nell’ambito delle dinamiche giovanili o che ne sono, a vario titolo, coinvolte. Obiettivi del Tavolo sono quelli di coordinare e promuovere gli interventi e le proposte delle varie realtà che vi aderiscono e progettare azioni comuni. Il Tavolo opera su quattro macroaree: 1. Monitoraggio e Aggiornamento costante tra gli operatori su quanto succede sul territorio; 2. Realizzazione di azioni concrete che riguardano i ragazzi (eventi pubblici, iniziative); 3. Progettazione; 4. Formazione. Gli aderenti al Tavolo hanno richiesto la prosecuzione delle attività attraverso la co-conduzione tra pubblico e privato e quindi la formalizzazione all’interno del Consiglio di Zona. Tra le attività connesse all’attuazione delle attività del Tavolo delle politiche giovanili di Zona 2 si realizzano: Progetto "Radio web"; Sportello Lavoro; Colloqui individuali; Collaborazione con le scuole. - Il Progetto "Radio web" intende favorire lo sviluppo di strumenti e occasioni di cittadinanza attiva per i giovani della zona. Tra le altre attività da sviluppare si intende promuovere la creazione di una web radio che permetta ai ragazzi, oltre che di sperimentare nuovi linguaggi espressivi, di proporre momenti di informazione, approfondimento culturale e sociale, oltre che di intrattenimento. Compito dei volontari sarà di sviluppare il progetto, individuando gli strumenti necessari, costruendo un gruppo di lavoro con i giovani del CAG e avviare in fase sperimentale la realizzazione delle prime trasmissioni. Il progetto dovrà essere realizzato trasversalmente con il coinvolgimento degli altri soggetti attivi nel Tavolo delle politiche giovanili. - Sportello Lavoro: lo sportello di accompagnamento e sostegno all’occupazione propone percorsi di bilancio delle competenze finalizzati alla definizione di un progetto personale. La richiesta più frequente da parte dei ragazzi, e comunque quella di partenza, riguarda spesso la stesura del curriculum. La domanda solitamente è utilizzata per permettere di fare una riflessione sulle attività svolte e le competenze acquisite (o da acquisire), spesso non elaborata dall'utente per arrivare ad un curriculum ragionato e non compilativo. I colloqui svolti sono di carattere motivazionale e di orientamento. Ogni percorso può essere composto da una media di due colloqui, uno dei quali spesso di restituzione da parte dei ragazzi stessi (risultati nella ricerca del lavoro, esiti di colloqui, sviluppo). Una volta avuti gli input e le informazioni necessarie, l'obiettivi e quello di far raggiungere ai partecipanti un buon livello di autonomia personale, orientandosi sul territorio e attivando le risorse proposte. Il servizio è offerto una volta al mese presso la sede del CAG Cattabrega. - Colloqui Individuali/Interventi Su Problematiche Specifiche: quando emergono delle problematiche legate alla condizione famigliare (appartenenza a famiglie disgregate per lontananza o separazioni), a difficoltà scolastiche o a importanti problematiche emotive e/o psicologiche, relative ai singoli, queste vengono affrontate in sede di colloquio individuale al fine di riconoscere e affrontare insieme la situazione. Nel caso in cui le problematiche emergenti riguardassero gruppi di pari in conflitto vengono individuati interventi mirati alla risoluzione degli stessi. - Collaborazione scuole: per le questioni riguardanti il sostegno scolastico abbiamo contatti con le scuole frequentate dai ragazzi di zona per tutte le necessità legate alla condivisione con gli insegnanti degli obiettivi di studio e per le comunicazioni/rapporti scuola - famiglia – CAG. Il confronto anche su singole situazioni facilita la riuscita di interventi di sostegno e il coinvolgimento della famiglia nel percorso formativo dei ragazzi/e. Questa pratica di collaborazione si realizza in incontri periodici con insegnanti e figure adulte di riferimento. 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) Il Comune di Milano è suddiviso in 9 zone di decentramento. La zona interessata al progetto di Servizio Civile è la Zona 4, con sede istituzionale in Via Oglio 18. L’ufficio della Zona 4 che si occupa del controllo delle attività effettuate nei tre Centri di Aggregazione e del loro monitoraggio ha sede presso l’ufficio CAM di Via Oglio 18. Il responsabile è l’Istruttore ai Servizi Sociali. La finalità del CAM di zona è quella di programmare e realizzare corsi e attività culturali e ricreative atte a favorire dinamiche di gruppo, a facilitare il confronto, a impegnare in modo costruttivo il tempo libero delle persone di tutte le varie fasce di età (bambini, ragazzi, adulti, anziani). Il servizio CAM della Zona 4 si svolge in tre sedi: il CAM Parea nel quartiere Ponte Lambro, il CAM Mondolfo nei pressi di Viale Ungheria e il CAM di Via Oglio 18. L’esecuzione delle attività è affidata ad un soggetto esterno tramite appalto. Le attività richieste consistono in attività di libera aggregazione, con l’apertura di almeno cinque ore per almeno cinque giorni settimanali, corsi di ballo, di informatica, di conoscenza della lingua inglese e spagnola, corsi artistici (decoupage, pittura, ceramica, fotografia), corsi musicali, corsi sportivi (Gag, yoga, ginnastica dolce). Nei CAM vengono effettuate feste serali danzanti, tornei di calcio balilla e ping-pong e feste di compleanno per i bambini. Tutte le attività sono aperte ai cittadini diversamente abili. Nell’ambito di questo progetto di servizio civile si prevede di coinvolgere il volontario nel seguente servizio: 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 4 (Sede 91866) Il servizio è finalizzato all’aggregazione, alla partecipazione sociale e allo svolgimento di attività ricreative, culturali, formative e sportive accessibili a tutte le fasce di età. Il servizio è rivolto a tutti i cittadini e si realizza attraverso l’organizzazione di iniziative che stimolino a uscire dalla propria abitazione e anche dalla propria solitudine personale. Moltissime sono le iniziative organizzate: • laboratori artistici, creativi, musicali e di espressione corporea • incontri di gioco, feste a tema, animazioni e spettacoli teatrali • corsi di lingua e di informatica • visite guidate a mostre e monumenti, incontri di cultura generale e su argomenti di interesse sociale. Possono accedere al servizio C.A.M. tutti i cittadini. Per rispondere alle esigenze di tutte le fasce d’età e favorirne l’integrazione si realizzano progetti mirati alle singole fasce d’utenza (bambini, adolescenti, giovani adulti, donne e anziani). Feste ed eventi di animazione nei quartieri sono spesso realizzati insieme ad organizzazioni e associazioni del territorio non solo con finalità ludico-ricreative, ma anche per favorire la riqualificazione delle zone periferiche. La richiesta di un volontario in servizio civile è finalizzata a monitorare l’offerta delle attività nei tre centri, ad affiancare gli operatori per informazioni ai cittadini sulle attività, curando la divulgazione, anche tramite il sito zonale. Il volontario in servizio civile contribuirà alla pubblicizzazione dei corsi e delle diverse iniziative che si effettuano nei CAM e curerà in modo particolare la verifica della soddisfazione dell’utenza. 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) Il Servizio CAM in Zona 5 programma l’offerta di tempo libero, sia pur nelle differenze e peculiarità tra i suoi cinque centri dando la possibilità di usufruire del servizio a tutti i cittadini di ogni età della Zona. Gli orari dei centri di consueto dal lunedì al venerdì, coprono gran parte della giornata e per eventi particolari l’apertura viene prolungata nella serata. In ottemperanza alle linee di indirizzo deliberate da Consiglio di Zona 5 la programmazione cerca di soddisfare le diverse esigenze attivando progetti destinati a favorire l'integrazione tra diverse età e condizione. Feste ed eventi di animazione nei Centri di Aggregazione Multifunzionale sono spesso realizzati insieme ad associazioni presenti sul territorio e nei Centri di Aggregazione Multifunzionale non solo con finalità ludico-ricreative, ma anche per favorire la riqualificazione delle relazioni sociali. L’ufficio CAM concede gli spazi multiuso all’interno di alcuni CAM, è il riferimento per i rapporti con i soggetti esterni all’Amministrazione che realizzano le varie attività a servizio dei cittadini nei CAM, predispone tutto il materiale divulgativo delle attività dei Centri di Aggregazione Multifunzionale Zonali e monitora la modulistica, coordina le attività realizzate dai vari soggetti e l’agenda di utilizzo degli spazi. Lo scopo delle attività è coinvolgere l’intera popolazione residente in zona. L’aggregazione partecipata è la modalità per dare vita a percorsi ricreativi e formativi. Favorire dinamiche di gruppo, essere luogo dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio sono le finalità che muovono il servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale. I Centri Aggregativi Multifunzionali non hanno la pretesa né le strutture adatte a dare una soluzione a tutte le richieste avanzate dall’utenza ma la loro missione può essere quella di creare una rete di riferimenti a servizi (pubblica, privata, di volontariato) che si possano attivare di volta in volta su ogni singolo problema. L’attività di raccordo tra i CAM della zona 5 è svolta dall’ufficio Centri di aggregazione multifunzionale che, pur non avendo una delibera di indirizzo circa il vincolo di territorialità per l’utenza o i criteri di raccolta delle iscrizioni, rappresenta un fulcro per l’offerta di tempo libero per i cittadini delle varie età residenti nel territorio della Zona 5. Nella tabella seguente si riportano i dati relativi alle attività dei CAM Settore Zona 5 – programmazione minima periodo settembre 2015/agosto 2016 Dato Parametro ZONA 5 Numero CAM Numero minimo programmato di ore annue Previsione iniziative deliberate dal CDZ 5 Numero ore di attività strutturate e non strutturate; somma di tutte le ore di tutti i servizi, anche in orari sovrapposti (segreteria,libera aggregazione, attività strutturate, ecc.) Numero di attività aperte al pubblico con uno o più incontri patrocinate dalla Zona 5 (previsione basata sui dati dell’anno 2014) numero di persone che si intende Presenza oraria minima degli coinvolgere nelle attività (corsi, gite, utenti alle attività dei CAM da feste, ecc) dei CAM rapportato ad chiunque erogate un’ora. 12.259 15 15 Nell’ambito di questo progetto di servizio civile si prevede di coinvolgere il volontario nel seguente servizio: 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 5 (Sede 91913) L’ufficio CAM rappresenta il fulcro per l’offerta di tempo libero per i cittadini delle varie età residenti nel territorio della Zona 5 e si occupa di redigere un documento globale, denominato “carta d’identità” del centro CAM che raccoglie sistematicamente le informazioni amministrative, tecniche e di sicurezza relative ai servizi erogati. L’attività di programmazione ed erogazione dei servizi svolta dall’Ufficio Cam prevede il monitoraggio delle attività presso i Centri di Aggregazione Multifunzionale mediante la stesura delle relazioni, la “carta d’identità” di ogni singolo Centro e la programmazione dell’anno successivo. Inoltre, viene garantita anche la verifica delle presenze degli utenti, la raccolta dei dati oggettivi sulle attività dei referenti, dei volontari e del personale di accoglienza. Per promuovere la conoscenza delle iniziative proposte si realizzano e diffondono materiali informativi e si fornisce supporto agli utenti nella ricerca di informazioni a livello istituzionale che li aiutino a sviluppare le risorse personali nella prospettiva del benessere e della crescita della prevenzione al disagio, dell’emarginazione e dell’esclusione sociale. Le attività sono svolte dal Funzionario e dall’impiegato dell’Ufficio CAM sia nella sede istituzionale sia, secondo le necessità, nei singoli CAM della Zona 5. Le attività svolte vanno quindi dalla promozione alla pubblicizzazione, nell’arco della programmazione annuale, dei molteplici progetti educativi e di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie). Parallelamente viene garantita assistenza di primo livello all’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione e col fine di creare rete tra tutte le attività ed i soggetti attivi della Zona 5. Il volontario di servizio civile potrà collaborare con i referenti di centro supportando le attività svolte presso i Centri di Aggregazione Multifunzionale. 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) Il C.A.M. è un Centro Aggregativo Multifunzionale del Comune di Milano. Sul territorio della Zona 6 vi sono tre sedi, la cui dislocazione consente a tutti i cittadini della Zona 6 di usufruire in modo adeguato del servizio. Questi centri sono aperti dal lunedì al venerdì, l’orario è dalle 8 alle 12.30 e dalle 14 alle 18:30, articolato in base alla programmazione di ogni singolo C.A.M. ed è soggetto a variazioni di aperture straordinarie in orario serale, o al sabato e alla domenica pomeriggio, in occasione di iniziative specifiche. Per frequentare il centro aggregativo l’iscrizione è gratuita ed è sufficiente richiedere la scheda di iscrizione agli operatori C.A.M. in loco. I centri offrono a bambini, adolescenti, adulti e anziani attività ludico – ricreative. Le attività, proposte e realizzate dai collaboratori, esperti, hanno finalità di socializzazione e di potenziamento delle capacità espressive e creative dei fruitori del servizio. Il servizio ha come obiettivo finale l’aggregazione, utilizzando quindi i laboratori, i cicli di incontri, i pomeriggi danzanti, le feste in occasione di ricorrenze particolari, le visite guidate sia in città che fuori, come mezzi per raggiungere il fine. Il servizio è completamente gratuito per l’utenza tranne che per alcune specifiche attività (cosiddette “integrative”); gli unici costi, a carico dell’utenza, sono quelli per l’acquisto del materiale occorrente per la realizzazione dei manufatti durante i laboratori, per l’acquisto di libri di testo suggeriti dagli esperti durante i cicli di incontri di lingua straniera, per eventuali fotocopie di dispense utili durante la frequenza dei corsi di letteratura, per l’ingresso a musei/ mostre in occasione di visite guidate in città o di gite fuori porta, e, in caso di attività motorie, la copertura assicurativa ed i relativi certificati medici di idoneità all’attività da svolgere. I C.A.M offrono un ventaglio di proposte nel tempo libero che non si sovrappongono alle iniziative svolte dalle associazioni o enti presenti nel territorio. I Centri Aggregativi Multifunzionali non hanno né la pretesa né le strutture per offrire una soluzione a tutte le richieste avanzate dall’utenza, ma rispondono all’esigenza di creare una rete di riferimenti a servizi (pubblica, privata, di volontariato) che si possano attivare, di volta in volta, su ogni singolo problema. I questionari distribuiti periodicamente agli utenti (customer satisfaction) permettono di conoscere il gradimento delle attività proposte. Nel corso dell’anno 2015 è stato deciso, dopo alcuni anni in cui non è stata effettuata, di procedere con una somministrazione, definita “pilota”, durante la fase conclusiva dei corsi, presso la sede C.A.M. di Viale Legioni Romane. I questionari compilati dall’utenza saranno elaborati durante i prossimi mesi e, in autunno 2015, sarà effettuata la stessa operazione nelle altre due sedi C.AM. di Via S: Paolino 18 e di Via La Spezia 26: i risultati di questa ricerca oltre a concorrere a determinare la strategia per le programmazioni successive, servono a dare evidenza di come viene percepito il servizio da parte dell’utenza anche se, da alcuni anni, è diventata consuetudine, al termine dei cicli di incontri, che i gruppi diano un breve riscontro scritto sull’andamento dell’iniziativa, quasi sempre positivo e solitamente contenente anche una richiesta per un proseguimento nel periodo successivo. In ogni sede C.A.M. è presente la figura del Referente Di Centro, oltre ad altri collaboratori esecutivi, addetti all’accoglienza dell’utenza. Si riportano di seguito dei dati riassuntivi delle attività svolte nei tre CAM della zona 6: a) Centro Aggregativo Multifunzionale – Sede di Viale Legioni Romane 54 . La Collocazione di questo CAM all’interno della palazzina dove hanno sede il Consiglio di Zona, l’Anagrafe, il Presidio di Polizia Locale ed il Servizio Sociale della Famiglia, favorisce la visibilità e l’accessibilità del servizio all’utenza di Zona 6. Inoltre, la palazzina si trova in una posizione strategica, in quanto è servita da diverse linee di trasporto di superficie ed è posizionata in corrispondenza della fermata MM1 Primaticcio. Il quartiere ha una discreta densità abitativa con molti palazzi che gravitano attorno alla sede. La composizione della popolazione è varia, costituita da un consistente nucleo sociale medio-basso: numerosi sono gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica. Le attività più richieste e gradite dall’utenza sono i cicli di incontri di avviamento all’informatica, di lingue straniere, di ginnastica dolce, di letteratura e di storia, oltre ai vari laboratori manuali (decoupage, disegno, acquerello, bigiotteria, ecc.); attività ormai consolidate nel corso degli ultimi anni. Molto interesse e partecipazione sono riservate anche alle Conferenze su temi inerenti la salute e l’alimentazione. L’utenza che frequenta questa sede del C.A.M. apprezza molto le visite guidate in città, ai musei, monumenti, mostre, ecc, e molto apprezzate sono anche le gite culturali fuori città, le cui mete entusiasmano sempre i partecipanti. L’interesse per queste iniziative è sempre in aumento, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone. Presso questo CAM viene anche effettuato un servizio gratuito di consulenza legale extragiudiziale sul diritto di famiglia e problematiche connesse e sul diritto successorio. Il servizio viene effettuato avvalendosi della consulenza degli avvocati dell’Ordine di Milano, previo appuntamento. Da qualche anno è stato istituito anche lo Sportello Aiuto Donna, che sostiene le donne che subiscono maltrattamenti o abusi, sia di tipo fisico che psicologico, in contesto famigliare, sul lavoro, per strada o in altri ambiti e le accompagna all’utilizzo dei servizi presenti a Milano. La tipologia di utente, che quasi sempre si avvicina al CAM al termine del percorso lavorativo, è di età superiore ai 50 anni, si può sostanzialmente suddividere in due fasce: chi desidera partecipare alle iniziative di tipo laboratoriale tecnico-manuale, (qui forse è più facile socializzare e quindi far nascere amicizie che spesso proseguono oltre la frequentazione del CAM) e chi, invece, è interessato a partecipare a cicli di incontri di tipo culturale (in questo caso spesso si creano gruppi di autodidatti che proseguono il percorso base proposto dal CAM). Molte utenti apprezzano molto gli spettacoli musicali e teatrali e, in particolare, la convenzione stipulata, ormai da molti anni, dalla Direzione Centrale Decentramento con il Teatro alla Scala, che permette di proporre balletti e concerti, con prezzi calmierati ed in orari pomeridiani, particolarmente graditi all’utenza C.A.M. . Il servizio reso dal CAM, è molto apprezzato dall’utenza, come risulta anche dalle indagini di customer satisfaction e purtroppo non sempre si riesce a soddisfare le richieste essendo i posti limitati, dando luogo alla formazione di liste d’attesa. In questa sede, posta come già detto all’interno della Palazzina dove hanno sede gli uffici del Consiglio di Zona, il Comando di Polizia Locale, l’Anagrafe ed il Servizio Sociale della famiglia, oltre che con il Referente di Centro e Olp, il volontario collaborerà, durante l’anno di servizio civile, con tutti gli operatori che si occupano del C.AM., più avanti citati, ma avrà l’occasione di rapportarsi, anche se occasionalmente, con tutti gli altri servizi presenti in loco e quindi con più figure professionali. b) Centro Aggregativo Multifunzionale Sede di Via S. Paolino 18 La Collocazione di questa sede CAM è servita da diverse linee di trasporto di superficie ed è in corrispondenza della fermata MM2 Famagosta. Il quartiere ha una propria omogeneità urbanistica essendo frutto di un unico disegno progettuale che risale agli anni 70 e contiene con equilibrio la parte residenziale e quella a servizi. I lavori di ristrutturazione della palazzina, realizzati qualche hanno fa, hanno consentito di avere spazi più ampi, ed anche l’annessione di altre stanze da adibire ad uffici o a laboratori con piccoli gruppi di persone, permette di svolgere, anche in contemporanea, attività quali la ginnastica, il ballo, ecc. ecc. All’interno del quartiere esistono alcuni punti tradizionali di aggregazione, quali la parrocchia, alcune realtà sportive, alcune sedi scolastiche, un mercatino rionale, la biblioteca. Le attività più richieste e gradite dall’utenza sono i vari laboratori manuali (taglio e cucito, pittura su stoffa, decoupage, bigiotteria, ecc.), i corsi di ballo, attività ormai consolidate nel corso degli ultimi anni, che costituiscono l’attività principale di questa sede. Nel corso degli ultimi anni, si è aggiunta la pratica di attività motorie dolci quali il Thai Chi Chuan, la ginnastica dolce e, attività dedicate ai bambini e, precisamente, i corsi di inglese baby, di teatro e clownerie e di musica. Un discreto interesse è riservato anche per i laboratori di lingua straniera, per le visite turistico culturali, per le Conferenze su temi inerenti la salute, l’alimentazione, nonché per i cicli di incontri su temi storici, di letteratura, ecc., questi ultimi, spesso, sono realizzati in collaborazione con la Biblioteca Sant.’Ambrogio. Anche presso questo CAM viene anche effettuato un servizio gratuito di consulenza legale extragiudiziale sul diritto di famiglia e problematiche connesse e sul diritto successorio. Il servizio viene effettuato avvalendosi dell’apporto specialistico degli avvocati dell’Ordine di Milano, previo appuntamento. La tipologia di utenza che frequenta questo CAM è simile a quella del CAM di Viale Legioni Romane. All’interno del CAM; riscuotono particolare successo i “Pomeriggi danzanti”, sia con musica dal vivo che con musica con C.D., che vengono realizzati mediamente due / tre volte all’anno, tradizionalmente in occasione dell’8 marzo, ed in coincidenza con il periodo estivo e natalizio. In questa sede è presente la figura del Referente di Centro, oltre a 4 collaboratori esecutivi, addetti all’accoglienza dell’utenza, con i quali il volontario avrà occasione di interfacciarsi durante l’anno di servizio. c) Centro Aggregativo Multifunzionale Sede di Via LA Spezia 26/1 Questa sede CAM è situata in una palazzina, all’interno del Parco La Spezia. La sede è servita da diverse linee di trasporto di superficie ed è situata in corrispondenza delle fermate MM2 Romolo e Famagosta. Contrariamente alle altre sedi, quella di via La Spezia non è inserita in un comparto densamente abitato, ma è circondata dall’ampio Parco La Spezia che favorisce, indubbiamente, nel periodo primaverile-estivo, la partecipazione dei frequentatori dell’area verde. La casetta del CAM La Spezia è punto di riferimento di molti frequentatori pomeridiani: tra questi, in particolare, mamme e bambini. Le attività più richieste e gradite dall’utenza che, in questa sede, vede il coinvolgimento di diverse fasce di età, a cominciare dai bambini, fino agli ultra settantenni, sono: la ginnastica dolce, attività ormai consolidata negli anni, che si svolge per 11 mesi all’anno, tutte le mattine, articolata in fasce orarie frequentate da gruppi diversi di persone, i cicli di incontri di lingue straniere, i corsi musicali per ragazze ed adulti, i corsi di danze popolari e di gruppo, i corsi di yoga , i laboratori artistici / manuali, nonché gli “storici” pomeriggi danzanti di ballo liscio, del giovedì che, durante i mesi di luglio ed agosto, si effettuano anche il lunedì, per riscontrare la richiesta espressa dall’utenza. Gli utenti, anche in questa sede, manifestano un grande apprezzamento per le visite guidate in città e per le gite fuori città di taglio culturale. In questa sede è presente la figura del Referente di Centro, oltre a 2 collaboratori esecutivi, addetti all’accoglienza dell’utenza, con i quali il volontario avrà occasione di interfacciarsi durante l’anno di servizio. Si riportano nelle tabelle seguente dei dati tratti dal sito del Comune di Milano – Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica – Servizio Statistica. DATI ANAGRAFICI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ZONA 6, DIVISI PER FASCE D’ETA’ E GENERE, AL 01.01.2015 Anno 2014 – Maschi e femmine Zona 0-13 14-34 6 17.891 35-54 55 e più 29.972 45.419 55.439 Totale 148.721 Anno 2014 – Maschi Zona 6 0-13 14-34 35-54 9.218 15.235 21.986 55 e più Totale 22.989 69.428 Anno 2014 – Femmine Zona 6 0-13 14-34 35-54 55 e più Totale 8.673 14.737 23.433 32.450 79.293 Durante l’anno 2014, come avvenuto negli ultimi anni, le attività si sono svolte secondo una programmazione semestrale, sia per quanto riguarda le attività condotte dagli esperti volontari, sia per quelle affidate, con la modalità del contributo, all’Associazione Timanada, esperienza iniziata nell’anno 2013, e che è giunta a conclusione con la proroga delle attività per il 1° semestre 2015. E’ da evidenziare che le attività del CAM si diffondono non solo grazie al materiale informativo distribuito (cartaceo e on-line) ma, soprattutto, per mezzo del “passaparola” tra amici, conoscenti, vicini di casa, ciò a significare l’interesse che riscuote presso i residenti della Zona 6 e che ha determinato, anche durante l’anno 2014, un aumento dell’utenza che ha richiesto di essere inserita nella mailing list, per essere sempre e tempestivamente informata su ciò che il C.A.M. e le varie Commissioni Consiliari zonali organizzano sul territorio. Le attività complessivamente realizzate dalle 3 sedi, durante l’anno 2014, hanno visto la partecipazione di circa 7.954 persone, sia all’interno delle strutture C.A.M. che presso alcune sedi esterne, per esempio le visite guidate e le gite. Nell’ambito di questa sede progettuale si intende potenziare le attività proposte dai C.A.M zona 6 con finalità di socializzazione e di potenziamento delle capacità espressive e creative dei fruitori dei servizi ed in particolare di implementare il servizio di seguito descritto. 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 6 (Sede 91912) L’attività dei C.A.M si articola in un ventaglio di proposte nel tempo libero da attivare in risposta ai bisogni rilevati sul territorio mediante la somministrazione di questionari distribuiti periodicamente agli utenti (customer satisfaction). Le attività del CAM si diffondono grazie al materiale informativo distribuito (cartaceo e online) ma, soprattutto, per mezzo del “passaparola” tra amici, conoscenti, vicini di casa. Si organizzano laboratori artistici/manuali; cicli di incontri di cultura generale; corsi sportivi/attività motorie, eventi/incontri culturali, ecc. Le attività svolte prevedono i seguenti interventi: - accoglienza e gestione dell’utenza; - gestione della modulistica inerente lo svolgimento delle iniziative proposte; - pubblicizzazione delle iniziative mediante la redazione di volantini e depliant informativi del servizio e delle attività organizzate; - monitoraggio delle attività mediante customer satisfaction; - planning per le attività. L’esperienza di servizio civile maturata dall’anno 2009 e sino a febbraio 2015 è stata molto apprezzata dall’utenza, costituita principalmente da persone anziane e ha permesso di portare una ventata di novità ed entusiasmo nel servizio, consentendone il miglioramento sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) Il Centro Aggregativo Multifunzionale (CAM) istituito per ciascuna Zona di Milano ha il compito di programmare e realizzare corsi e attività culturali e ricreative di aggregazione sociale, dirette di volta in volta alle varie fasce di popolazione. Il CAM di Zona 8 ha cinque sedi: il centro di via Jacopino da Tradate 9, il centro di via Lampugnano 145, centro di via Lessona 20, il centro di via della Pecetta 29 e il centro di via Val Trompia 45. Le principali caratteristiche del CAM sono le nuove forme di progettualità tra i servizi che permettono di promuovere iniziative e coinvolgere fasce di persone che attualmente non usufruiscono del servizio. Sono proposti progetti innovativi sul territorio, per portare alcune attività promosse dal servizio nei quartieri che ne sono sprovvisti attraverso l’ottimizzazione delle strutture, delle risorse e degli operatori. La partecipazione di Associazioni zonali con un maggior coinvolgimento delle stesse e un lavoro di interscambio con le biblioteche rionali è una caratteristica del CAM. Tutte le attività proposte hanno finalità di associazione e di potenziamento delle capacità espressive dei fruitori del servizio. I centri del CAM lavorano in un’ottica di rete sul territorio al fine di garantire l’ottimizzazione del servizio. In particolare: il Centro Lampugnano soddisfa l’utenza situata nei quartieri Gallaratese, Trenno, Bonola, San Leonardo e Molino Dorino; i Centri Jacopino da Tradate e Pecetta soddisfano l’utenza situata nei quartieri Fiera, Sempione, Cenisio, Sarpi; i Centri Val Trompia e Lessona soddisfano la numerosa utenza di Quarto Oggiaro, Vialba, Villapizzone. Le attività si rivolgono perciò all’intera popolazione residente in zona 8: Zona 8 Femmine Maschi totale 85.969 181.113 superficie in ettari: 2.372 popolazione residente aggiornata 95.144 al 01.01. 2015 popolazione residente Zona 8 (fonte anagrafica) Classi d’età Femmine Maschi totale <5 3.827 3.973 7.800 5 – 14 anni 7.663 8.282 15.945 15 – 19 3.415 3.841 7.256 20 – 39 19.195 20.178 39.373 40 - 59 28.324 27.191 55.515 60 – 74 16.586 13.179 29.765 75 e oltre 16.134 9.325 25.459 Totale 95.144 85.969 181.113 Fonte : Comune di Milano - Settore Statistica Le cinque sedi CAM della Zona 8 sono aperte dal lunedì al sabato, dalle 13.00 alle 19.00; tale orario è soggetto a variazioni determinate da aperture straordinarie mattutine e serali, attuate in occasione di iniziative specifiche. Per frequentare il centro aggregativo è necessario iscriversi gratuitamente al centro richiedendo la scheda di iscrizione agli animatori socio-culturali in loco. I centri offrono a bambini, adolescenti, adulti e anziani attività ludico – animative per il tempo libero, creando in tal modo nuove occasioni di incontro e aggregazione tra le diverse fasce d’utenza. Le attività, proposte e realizzate dagli animatori, hanno finalità di socializzazione e di potenziamento delle capacità espressive e creative dei fruitori del servizio. Il servizio, completamente gratuito per l’utenza, ha come obiettivo finale la pura aggregazione utilizzando quindi i laboratori, le feste e le uscite sul territorio come mezzi per raggiungere il fine. L’ufficio coordinamento C.A.M. è anche ufficio di spazio sportelli ascolto e orientamento, uno sportello che si occupa di accogliere, ascoltare, informare e indirizzare gli utenti presso le strutture sociali, distribuite sul territorio cittadino, a seconda delle problematiche presentate. Il citato sportello è affiancato dal servizio di consulenza legale (preposto a problematiche riguardanti il diritto civile, con particolare riferimento al diritto di famiglia, offrendo consulenza per separazioni, divorzi, affidamento, adozioni, successioni ereditarie, maltrattamenti; diritto penale; diritto commerciale), dallo sportello ANACI (associazione nazionale amministratori condominiali che si occupa di dare informazioni sulle problematiche di condominio), dallo sportello ASAC (Associazione per lo sviluppo delle agenzie di conciliazione che si occupa di diffondere metodi alternativi di risoluzione conflitti, mediazione e arbitrato) e dello sportello Ascolto e Famiglia (che si occupa di fornire un servizio gratuito di consulenza psicologica per prevenire e contrastare episodi di violenza domestica). Chi ci lavora - 1 Direttore Settore Zona dipendente, - 1 Funzionario Responsabile del Servizio Supporto agli Organi di Zona, - 1 Istruttore dei Servizi Socio assistenziali dipendente che si occupa del coordinamento delle attività dei 5 Centri di aggregazione multifunzionale, - 1 Istruttore amministrativo dipendente che si occupa di acquisti, Siae, customer, - 2 Istruttore amministrativo che si che si occupa delle procedure riguardanti il Fondo Maap dal Settore Zona per il materiale e le attrezzature per le attività che si svolgono nei Centri di aggregazione multifunzionale, - 1 esecutore dei servizi amministrativi che si occupa di inserimento dati, stampa programma, diffusione volantini, - 10 ausiliari dipendenti che si occupano della sorveglianza, apertura e chiusura dei centri, dell’accoglienza e dell’informazione presso le strutture Centri di aggregazione multifunzionale. Servizi offerti: Il CAM offre ai bambini, adolescenti, adulti e anziani attività ludico animative per il tempo libero, creando in tal modo occasioni di incontro e aggregazione tra le diverse fasce di utenza. Nello specifico si riportano alcuni dati utili a comprendere la realtà dei 5 CAM zona 8: a) CAM di via Jacopino da Tradate: Il CAM è una struttura su due piani composta da un piccolo salone e da alcune stanze adibite alle attività di laboratorio. Le attività realizzate presso tale centro nell’anno 2015 sono le seguenti: laboratori manuali (creatività bambini; pittura su stoffa; pittura a olio); Corsi sportivi: attività motoria; libera aggregazione (ballo liscio, burraco, tornei di scopa, tornei di scala 40, tombolate). b) CAM di via Lampugnano Il CAM dispone di un ampio giardino e di vari spazi al coperto che permettono di realizzare diverse attività contemporaneamente. Le attività realizzate presso tale centro nell’anno 2015 sono: libera aggregazione (punto chiacchierino; danze popolari, ballo liscio); corsi sportivi (ginnastica cinese, attività motoria); seminari formativi (laboratorio musicale, flauto traverso, laboratorio di inglese; laboratorio di spagnolo, laboratorio musicale II°, conoscere il PC); Laboratori manuali (pittura su stoffa, pittura su stoffa II, origami, giocoloriamo, pittura a olio, acquerello, laboratorio creativo, restauro, disegno, decoupage, spettacoli (spettacoli di musica dal vivo, feste di compleanno e feste varie). c) CAM di via della Pecetta Il CAM è costituito da una costruzione di 250 mq e da un ampio spazio verde; nella prima si trova sportello accoglienza, una sala ritrovo, un laboratorio per le attività creative, l’ampio salone per le attività espressive e le feste; nel giardino vi sono giochi, due tettoie per attività diverse e campi sportivi. Le attività realizzate presso tale centro nell’anno 2015 sono le seguenti: Corsi sportivi (autodifesa bambini, autodifesa adulti, attività motoria, baby dance, tango); Laboratori manuali (pittura bambini, creatività bambini, laboratorio creativo, decoupage, pittura adulti); Libera aggregazione (ballo liscio, bridge); Feste (Feste di compleanno e feste varie). d) CAM di via Val Trompia Il CAM dispone di un grande giardino con la presenza di un campo bocce e di uno spazio per la libera aggregazione. Le attività realizzate presso tale centro nell’anno 2015 sono le seguenti: Libera aggregazione (gioco delle carte; tornei di carte, tombolate); Corsi sportivi; Gioco delle bocce; Feste (feste di compleanno e feste varie). e) CAM di via Lessona Il CAM è una struttura su tre piani composta da due ampi saloni e alcune stanze che rendono possibile l’aggregazione e l’integrazione tra persone di diverse fasce d’età. Le attività realizzate presso tale centro nell’anno 2015 sono le seguenti: Laboratori manuali (decoupage, bambole di stoffa; pittura su stoffa, creatività bambini, creatività adulti, laboratorio di pittura su stoffa); Corsi sportivi (Tango, capoeira adulti, capoeira bambini; attività motoria; ginnastica cinese; gioco e movimento; corso di ballo liscio; hip-hop e Break dance); Libera aggregazione (Ballo liscio); Seminari formativi (Laboratorio di fotografia, laboratorio di informatica); Feste (feste di compleanno, feste varie; Gite e uscite nella città di Milano. Nell’ambito di questo progetto di servizio civile si prevede di coinvolgere il volontario nei seguenti servizi: 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 8 (Sede 91901) Obiettivo del servizio è attivare percorsi che sviluppino le risorse personali dell'utenza dei gruppi, delle comunità territoriali nella prospettiva del benessere e della crescita, della prevenzione del disagio, dell'emarginazione, dell'esclusione sociale, progettare nuove forme di aggregazione. Il servizio prevede un intenso lavoro progettuale volto alla realizzazione e promozione di iniziative destinate a soddisfare le esigenze espresse dalle diverse fasce di popolazione. L’attività di segreteria, necessaria all’organizzazione di corsi e laboratori, è accompagnata da un’azione di monitoraggio di quanto realizzato (mediante l’utilizzo di schede presenza, registri delle attività) e dalla segnalazione delle criticità di vario tipo sia sulle attività che sulle strutture. Parallelamente viene svolta la mappatura delle risorse esistenti sul territorio attraverso un lavoro di ricerca di dati, informazioni e fonti. Il servizio è curato da 1 coordinatore e gestito da animatori/referenti di Centro/esperti nelle segreterie dei CAM Zonali. 2) ATTIVITA’DI COMUNICAZIONE, ASCOLTO E ORIENTAMENTO – CAM 8 (Sede 91901) Il servizio intende favorire la partecipazione degli utenti alle attività proposte e si realizza attraverso azioni mirate di orientamento e informazione dell’utenza riguardo le varie offerte dai CAM zonali. L’attività informativa e promozionale è svolta attraverso la divulgazione e promozione delle attività dei singoli mediante la realizzazione di pieghevoli informativi, di volantini specifici per ogni attività e di Comunicati Stampa. L’attività allo sportello si sviluppa principalmente in interventi di ascolto e orientamento al pubblico e nella calendarizzazione degli appuntamenti per tutti i sportelli attivi. Lo sportello si occupa quindi di accogliere, ascoltare, informare e indirizzare gli utenti presso le strutture sociali, distribuite sul territorio cittadino, a seconda delle problematiche presentate. Lo sportello è affiancato dal servizio di consulenza legale (preposto a problematiche riguardanti il diritto civile, con particolare riferimento al diritto di famiglia, offrendo consulenza per separazioni, divorzi, affidamento, adozioni, successioni ereditarie, maltrattamenti; diritto penale; diritto commerciale), dallo sportello ANACI (associazione nazionale amministratori condominiali che si occupa di dare informazioni sulle problematiche di condominio), dallo sportello ASAC (Associazione per lo sviluppo delle agenzie di conciliazione che si occupa di diffondere metodi alternativi di risoluzione conflitti, mediazione e arbitrato) e dello sportello Ascolto e Famiglia (che si occupa di fornire un servizio gratuito di consulenza psicologica per prevenire e contrastare episodi di violenza domestica). 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) All’interno della Zona 9 del Comune di Milano intervengono diversi servizi quali i Centri di Aggregazione Multifunzionale (CAM), i Centri di Aggregazione Giovanili (CAG) e i Centri socio ricreativi per anziani CSRC. Nel 2015, tramite capitolato speciale di appalto in ambito UE verrà assegnato il servizio di conduzione di attività e iniziative di animazione, culturali, sportive e di laboratorio, presso i CAM, CAG e CSRC della zona 9 con decorrenza dal 1 Settembre 2015 al 31 Agosto 2016, con possibilità di proroga fino ad agosto 2017. La progettazione è stata fatta sulla base delle esigenze dell’utenza finora rilevate. I CAM sono due: CAM di Cassina Anna e CAM di Via Ciriè, 9. l CAG è uno in Via Ciriè. La programmazione CAM prevede: Servizio di informazione sulla realtà cittadina Attività non strutturate di libera aggregazione Attività strutturate ricreative e culturali Adesione a progetti sociali con impatto sulla zona 9. Le attività dei CAM di Cassina Anna e Via Ciriè saranno coordinate insieme a quelle del CAG di Via Ciriè. Il Centro di Aggregazione Giovanile è un servizio di utilità pubblica che serve ad offrire opportunità aggregative e promuovere percorsi educativi rivolti prevalentemente a giovani di età compresa tra gli 11 e 20 anni. Lo strumento preferenziale di fornitura del servizio è la relazione tra educatore e ragazzi e tra ragazzi, per questo motivo il centro offre: Spazi di libera aggregazione Doposcuola Attività strutturate Opportunità per il tempo libero Il Personale coinvolto nell’erogazione del servizio è di seguito indicato: - 1 Direttore Settore Zona dipendente; - 1 Funzionario Responsabile del Servizio Erogazione Servizi dipendente; - 1 Istruttore dei Servizi Socio assistenziali dipendente che si occupa del coordinamento delle attività dei 2 Centri di aggregazione multifunzionale e deL Centro di aggregazione giovanile; - 1 Impiegato dipendente che si occupa delle procedure riguardanti l’utilizzo da parte di “terzi” (cittadini o associazioni) delle strutture Centri di aggregazione multifunzionale; - 3 Impiegate dipendenti che si occupano delle procedure riguardanti il Fondo a Render Conto dal Settore Zona (FARC) per il materiale e le attrezzature per le attività che si svolgono Centri di aggregazione multifunzionale; - 2 Impiegate Servizi Ausiliari dipendente che si occupano dell’accoglienza e dell’informazione presso delle strutture Centri di aggregazione multifunzionale. I servizi sono rivolti a tutta la popolazione del territorio, distribuita per fasce d’età come da tabella seguente. Popolazione residente in zona 9 al 01/01/2015 Fascia d’età 0 anni 1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 11 anni 12 anni 13 anni 14 anni 15 anni 16 anni 17 anni 18 anni 19 anni 20 anni 21 anni 22 anni 23 anni 24 anni 25 anni 26 anni 27 anni 28 anni 29 anni 30 anni 31 anni 32 anni 33 anni 34 anni 35 anni 36 anni 37 anni 38 anni 39 anni 40 anni 41 anni 42 anni 43 anni 44 anni 45 anni 46 anni Maschi 886 880 906 860 905 904 917 866 830 811 816 731 745 759 727 782 744 679 702 786 786 811 815 888 914 1.061 1.145 1.051 1.159 1.185 1.345 1.360 1.455 1.477 1.515 1.551 1.592 1.619 1.582 1.641 1.707 1.749 1.688 1.711 1.627 1.693 1.639 Femmine 870 814 791 827 816 886 793 814 800 723 788 716 695 683 745 638 653 654 677 648 669 696 795 759 809 841 909 948 1.033 1.087 1.119 1.239 1.219 1.207 1.217 1.313 1.364 1.417 1.365 1.488 1.559 1.549 1.565 1.616 1.499 1.596 1.462 Totali 1.756 1.694 1.697 1.687 1.721 1.790 1.710 1.680 1.630 1.534 1.604 1.447 1.440 1.442 1.472 1.420 1.397 1.333 1.379 1.434 1.455 1.507 1.610 1.647 1.723 1.902 2.054 1.999 2.192 2.272 2.464 2.599 2.674 2.684 2.732 2.864 2.956 3.036 2.947 3.129 3.266 3.298 3.253 3.327 3.126 3.289 3.101 Fascia d’età 47 anni 48 anni 49 anni 50 anni 51 anni 52 anni 53 anni 54 anni 55 anni 56 anni 57 anni 58 anni 59 anni 60 anni 61 anni 62 anni 63 anni 64 anni 65 anni 66 anni 67 anni 68 anni 69 anni 70 anni 71 anni 72 anni 73 anni 74 anni 75 anni 76 anni 77 anni 78 anni 79 anni 80 anni 81 anni 82 anni 83 anni 84 anni 85 anni 86 anni 87 anni 88 anni 89 anni 90 anni 91 anni 92 anni 93 anni 96 anni 97 anni 98 anni 99 anni 100 anni Maschi 1.466 1.532 1.512 1.466 1.376 1.242 1.238 1.179 1.161 1.101 1.111 1.070 914 949 897 833 831 810 798 888 913 951 708 819 753 754 797 813 832 775 651 606 617 616 522 487 471 427 330 283 260 186 161 126 104 85 71 6 9 7 7 2 Femmine 1.479 1.483 1.509 1.461 1.400 1.330 1.268 1.223 1.186 1.144 1.098 1.106 1.057 1.074 950 956 990 971 1.008 1.086 1.144 1.224 920 1.006 959 976 1.015 1.090 1.068 1.088 990 876 889 868 823 805 756 753 676 611 515 485 418 350 294 227 187 43 38 39 34 31 Totali 2.945 3.015 3.021 2.927 2.776 2.572 2.506 2.402 2.347 2.245 2.209 2.176 1.971 2.023 1.847 1.789 1.821 1.781 1.806 1.974 2.057 2.175 1.628 1.825 1.712 1.730 1.812 1.903 1.900 1.863 1.641 1.482 1.506 1.484 1.345 1.292 1.227 1.180 1.006 894 775 671 579 476 398 312 258 49 47 46 41 33 101 anni 102 anni 103 anni 104 anni 106 anni 107 anni Totale 2 1 1 0 0 0 89.601 14 10 7 6 2 2 92.603 16 11 8 6 2 2 182.204 Obiettivo del centro è di favorire dinamiche di gruppo, essere luogo dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio sono le finalità che muovono il servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale. In Zona 9 le attività dei 2 Centri di aggregazione multifunzionali sono rivolte ai bambini delle Scuole Primarie e dell’Infanzia, giovani, adulti ed anziani. L’aggregazione partecipata è la modalità per dare vita a percorsi ricreativi e formativi. Inoltre, sempre in zona 9, è presente anche 1 centro di aggregazione giovanile (C.A.G.) che propone attività educative e per il tempo libero per una specifica fascia d’utenza che è quella preadolescenziale e adolescenziale. I C.A.M e i C.A.G. offrono un ventaglio di proposte di tempo libero che non si sovrappongono e non vanno a duplicare quelle fatte da quelle associazioni o enti presenti nei Centri. Considerato che i Centri Aggregativi Multifunzionali non hanno la pretesa né le strutture atte a dare una soluzione a tutte le richieste avanzate dall’utenza, é emersa l’esigenza di creare una rete di riferimenti a servizi (pubblica, privata, di volontariato) che si possano attivare di volta in volta su ogni singolo problema, le proposte dei CAM devono pertanto essere di integrazione ad esse valorizzando così le risorse presenti sul territorio, venendo spesso a contatto con una molteplicità di richieste di informazioni da parte dei cittadini relative ai servizi offerti sul territorio zonale. Sia pur nelle differenze e peculiarità tra i centri, la posizione dei CAM sul territorio consente a tutti i cittadini della Zona di usufruire del servizio. Gli orari dei centri di consueto dal lunedì al venerdì, coprono la l’orario pomeridiano (15.30/19.00). La presentazione dei CAM attivi nella zona 9 è sinteticamente riportata. a. Centri Di Aggregazione Multifunzionale Ciriè (Via Ciriè, 9) Il centro di Via Ciriè, aperto nel 1995 in sostituzione del Centro Territoriale Sociale Cesari, è al centro dell’omonimo quartiere in Zona Niguarda. Da questo quartiere si accede da più punti nel vasto e ridente Parco Nord di Milano, uno dei più grandi parchi della provincia. Nelle vicinanze sorge l'Azienda Ospedaliera "Niguarda Cà Granda" (Ospedale di Niguarda). In zona inoltre troviamo parecchie scuole materne, elementari, medie e due istituti d'istruzione superiore: il liceo scientifico "Bertrand Russell" e l'istituto tecnico “Galvani" (quest'ultimo ospita anche un liceo scientifico tecnologico e, dal 2006, un liceo linguistico). Il centro è situato in un edificio a più piani, luminoso, moderno dotato di palestra, sala teatro e circondato da un ampio giardino dotato di campo bocce in via di riattivazione. All’interno della stessa struttura trova spazio anche il Centro Di Aggregazione Giovanile. Nel centro, aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 15,00 alle 19.00, è disponibile anche una sala prove audio perfettamente insonorizzata, con una dotazione strumentale di tipo professionale. Di essa possono avvalersi tutti i frequentatori del Centro che intendano cimentarsi con la musica così come quei gruppi musicali e complessi che muovono i primi passi nel mondo artistico musicale milanese. L’accesso a questa sala prove, così come tutte le attività offerte dal Centro, è gratuito ed è anche gratuito l’uso della ricca dotazione di strumenti acustici ed elettronici. A questa attività si affianca quella di un gruppo di cabaret che sperimenta varie tecniche di animazione per le basi di giocoleria e di sculture con i palloncini. Inoltre, è stato strutturato uno spazio dove si ballano danze latino-americane, balli di gruppo e ballo liscio, il tutto intervallato da momenti di intrattenimento. Oltre a danzare, gli utenti del Centro, possono avvicinarsi a quelle forme di attività corporea mutuate dalla cultura orientale ormai affermata anche da noi. Non si tratta di veri e propri corsi di Yoga ma da questa disciplina vengono proposti momenti di studio armonico del proprio corpo. Anche questa particolare attività viene svolta in un ambiente dedicato che possiede una pavimentazione compatibile. I corsi e laboratori finora organizzati hanno riscontrato grande successo e partecipazione attiva da parte di tutti i frequentatori alle iniziative e ai momenti di festa. Nell’ambito delle varie attività trova spazio il momento della libera aggregazione per cui sono presenti diverse sale per i giochi di società e per il gioco delle carte, etc. Vengono organizzati laboratori di manualità creativa sia per adulti che per bambini; di attività motoria rivolta ad un’utenza di adulti ed anziani (che si avvale di un’ampia palestra attrezzata), laboratori di computer, di lingue e animazione teatrale per tutti. Anche quest’ultima attività, grazie agli ampi spazi di cui dispone il Centro, può giovarsi di un piccolo teatrino con palco e “americane” ed un prezioso pianoforte a coda. Grazie alla disponibilità di questo strumento sono attivi corsi di pianoforte oltre che di chitarra e canto. Per i più piccini, ma non solo per loro, vi è un teatro dei burattini che consente di cimentarsi nella regia, costruzione e gestione dei personaggi, insomma a muovere i primi passi e ad appassionarsi all’arte del teatro e, da quest’anno laboratori di calcio. b. Centri Di Aggregazione Multifunzionale Cassina Anna (Via Sant’Arnaldo, 17) Il Centro Di Aggregazione Multifunzionale Cassina Anna in Via Sant’Arnaldo 17 apre, inizialmente in via transitoria, nel gennaio 2006 con l’iniziale idea di essere il sostituto temporaneo del Centro Di Aggregazione Multifunzionale Ciriè, che è stato in fase di ristrutturazione dal gennaio 2006 al novembre 2007. Nel luglio 2007 le attività del Centro Di Aggregazione Multifunzionale di Cassina Anna, sono state rilanciate incrementando il numero di animatori (più del doppio) e arricchendo notevolmente l’offerta del servizio sia dal punto di vista delle attività, che dal punto di vista degli spazi e attrezzature resi disponibili. Visto il significativo riscontro dell’utenza, che ha particolarmente apprezzato la nuova èquipe e le molteplici iniziative, si è ritenuto di dare continuità a questo Centro che è rimasto aperto anche dopo la conclusione della ristrutturazione del Centro Di Aggregazione Multifunzionale di Via Cirè. Cassina Anna è un articolato e pregevole complesso urbanistico architettonico situato nel cuore del quartiere Bruzzano (zona Dergano), detto 'Dei due Borghi' – ossia le cascine del Sasso e Isola –. La sua originale unitarietà urbanistica deriva anche dal fatto che questo borgo fu Comune fino al 1868 e chiunque riconosce l’innegabile valore e bellezza del suo centro storico assai vario e piacevole. Cassina Anna, che storicamente fungeva da scuderia, è parte del complesso architettonico visconteo di cui porta gli stemmi originali (serpente coronato col bambino in bocca). Essa è stata villa rustica del '400 come si apprende dalla data (1467) scolpita nel serraglio della porta d’ingresso. 32 Oggi vi hanno sede: una biblioteca comunale, un centro anziani, un ambulatorio veterinario pubblico, la sede delle guardie ecologiche volontarie di Zona 9, gli uffici del Centro Assistenza Domiciliare del Comune e il Centro Di Aggregazione Multifunzionale. La struttura del Centro Di Aggregazione Multifunzionale, che è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle 19,00 ha spazi molto più ridotti di via Ciriè in quanto è dotata di un piccolo ufficio, di uno spazio laboratorio e di una piccola palestra; può inoltre usufruire dell’attiguo “auditorium” e di un ampio “anfiteatro” collocato in un ampio giardino, purtroppo non usufruito solamente dagli utenti del Centro di Aggregazione Multifunzionale. Vi si tengono laboratori di creatività, artistica e di manualità (laboratori di creta, di decoupage, costruzione di burattini, punto chiacchierino e, inglese). A queste attività si affianca quella motoria che viene effettuata nello spazio apposito nel quale settimanalmente viene organizzato anche un pomeriggio dedicato al ballo liscio e di gruppo ed un laboratorio di danze popolari. Sempre in questo spazio vengono proposti anche corsi di Yoga, sempre più apprezzati dalla numerosa utenza. Non manca anche in questo Centro Di Aggregazione Multifunzionale la possibilità per l’utenza, di cimentarsi nelle atri teatrali, utilizzando nella stagione invernale l’attiguo auditorium e in quella estiva nell’ampio anfiteatro all’aperto prospiciente la facciata principale della Cascina. Il vasto giardino favorisce, stimola ed è cornice di molteplici attività quali giochi di gruppo. Gli animatori del Centro Di Aggregazione Multifunzionale promuovono, inoltre, visite guidate nei siti più significativi posti sul territorio cittadino. Questa offerta pare all’utenza sempre insufficiente rispetto alle loro comprensibili aspettative. Nell’ambito di questo progetto di servizio civile si prevede di coinvolgere il volontario nei seguenti servizi: 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 9 (Sede 91892) Il servizio intende offrire opportunità aggregative e promuovere percorsi educativi rivolti prevalentemente a giovani di età compresa tra gli 11 e 20 anni. Le attività dei CAM di Cassina Anna e Via Ciriè sono coordinate insieme a quelle del CAG di Via Ciriè e sono rivolte ai bambini delle Scuole Primarie e dell’Infanzia, giovani, adulti ed anziani con l’obiettivo di attivare, dove possibile, percorsi che sviluppino le risorse personali dell'utenza dei gruppi, delle comunità territoriali nella prospettiva del benessere e della crescita, della prevenzione del disagio, dell'emarginazione, dell'esclusione sociale. Il servizio si articola nelle seguenti attività: - programmazione annuale di progetti educativi di animazione del CAM previsione annuale delle iniziative da proporre agli utenti del CAM, definizione, pianificazione e calendarizzazione degli interventi. - monitoraggio delle iniziative verifica iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie, rilevazione della soddisfazione dell’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione. - Aggiornamento sui progetti e bandi nei quali sono coinvolti risorse del territorio per un lavoro di rete partecipato che coinvolga e renda protagonisti i cittadini della zona. 33 - Coordinamento CAM e nelle segreterie dei CAM Zonali l’attività di mappatura delle risorse esistenti sul territorio consente di individuare ed approcciare alle realtà presenti sul territorio per coinvolgere nella creazione o consolidamento di una rete territoriale alla quale poter far riferimento per le necessità dell’utenza o la promozione di nuovi progetti, dare indicazioni utili alle richieste avanzate dall’utenza, che si rivolge all’ufficio. - Servizio di informazione sulla realtà cittadina l’attività consiste nel dare indicazioni utili alle richieste avanzate dall’utenza che si rivolge all’ufficio Coordinamento CAM e nelle segreterie dei CAM Zonali. - Divulgazione e informazione delle attività Nel corso dell’anno vengono prodotti dal coordinatore e dagli animatori /referenti “di centro” del servizio i pieghevoli relativi alle attività di ogni centro prodotti al PC e stampati a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Via Friuli distribuiti negli uffici/servizi della Zona. 6.2 DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Qui di seguito sono indicati i destinatari e i beneficiari dell’attività progettuale per ogni sede di progetto. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE - C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Destinatari delle attività dei 4 centri di aggregazione multifunzionali Zona 1 sono i bambini da 0 a 3 anni delle Scuole Primarie e dell’Infanzia, giovani, adulti ed anziani. Beneficiaria è l’intera popolazione residente in zona. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) I destinatari sono i circa 50 ragazzi che frequentano i CAG Zona 2. Beneficiano del servizio gli insegnanti, gli adulti di riferimento dei ragazzi e i cittadini del territorio. 2) ATTIVITÀ DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) I destinatari sono i circa 50 ragazzi che frequentano i CAG Zona 2. Beneficiano del servizio gli insegnanti, gli adulti di riferimento dei ragazzi e i cittadini del territorio. 3) POLITICHE GIOVANILI DI ZONA - PROGETTO "RADIO WEB"– Zona 2 (sede 91661/CAG) I destinatari sono i circa 40 ragazzi coinvolti nel progetto e i circa 50 frequentatori dei CAG Zona 2. Beneficiano del servizio gli insegnanti, gli adulti di riferimento dei ragazzi e i cittadini del territorio. 34 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 4 (Sede 91866) Destinatari delle attività dei 3 centri di aggregazione multifunzionali Zona 4 sono i bambini, ragazzi, adulti, anziani che accedono regolarmente alle iniziative. Beneficiari sono tutti i cittadini del territorio, di tutte le fasce di età (bambini, ragazzi, adulti, anziani) che possono liberamente frequentare i centri di aggregazione in modo gratuito, tranne che per alcune tipologie di corsi, per i quali è richiesto un piccolo contributo. 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 5 (Sede 91913) Destinatari del progetto sono tutti i cittadini residenti nella Zona 5 (bambini, giovani, adulti ed anziani). Lo scopo delle attività è coinvolgere l’intera popolazione residente in zona. Beneficiari sono tutti i cittadini del territorio, di tutte le fasce di età (bambini, ragazzi, adulti, anziani) che possono liberamente frequentare i centri di aggregazione. 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 6 (Sede 91912) Destinatari sono le circa 7.954 persone che all’anno partecipano alle iniziative proposte dai CAM zona 6. Beneficiaria è tutta la cittadinanza adulta, indicativamente dai 55 anni in su, quantificate in 55.439 unità che potenzialmente potrebbe accedere al servizio. 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 8 (Sede 91901) Destinatari del servizio sono tutti gli utenti, dai bambini agli anziani, che scelgono di passare qualche momento del loro tempo libero in compagnia, svolgendo attività di tipo aggregativo: ginnico-motorie, manualità creative, musicali e animative. Fruitori e beneficiari del servizio sono tutti i cittadini milanesi, con priorità ai residenti di Zona 8 (4179 abitanti). 2) ATTIVITA’DI COMUNICAZIONE, ASCOLTO E ORIENTAMENTO – CAM 8 (Sede 91901) Destinatari del servizio sono tutti gli utenti, dai bambini agli anziani, che si rivolgono allo Sportello CAM e che accedono alle iniziative proposte. Fruitori e beneficiari del servizio sono tutti i cittadini milanesi, con priorità ai residenti di Zona 8 (4179 abitanti). 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 9 (Sede 91892) Destinatari del servizio sono tutti gli utenti ed in particolare la fascia di età preadolescenziale ed adolescenziale (11-20 anni) che frequentano i CAG e i giovani ai meno giovani che partecipano alle attività di tipo aggregativo proposte dai CAM Zona 9. Fruitori e beneficiari del servizio sono tutti i cittadini milanesi, con priorità ai residenti di Zona 9. 35 7) Obiettivi del progetto: ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune a tutti i suoi progetti: si parte dall’analisi accurata dei bisogni del territorio per arrivare a identificare quali sono i nodi e le criticità su cui è possibile intervenire con il servizio civile. Vengono così definiti gli obiettivi generali e specifici delle singole realtà territoriali e identificate le attività atte a realizzarli. Con la collaborazione dei responsabili dei servizi di ogni singola sede di attuazione viene poi definito il quadro più dettagliato degli obiettivi specifici di sede e il relativo piano di attuazione. Di seguito vengono quindi illustrati gli obiettivi generali e specifici generalmente comuni a tutti i progetti ANCI riferentesi agli stessi settori di intervento. Vengono poi dettagliati, per ogni sede di servizio, i differenti obiettivi territoriali. 7.1 OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti obiettivi generali: promuovere la qualità e lo sviluppo delle politiche giovanili attraverso la diffusione del servizio civile. diffondere buone prassi per la gestione dei volontari nelle sedi, promuovendo un atteggiamento attivo e propositivo tra gli operatori degli enti coinvolti. coordinare le sedi nel raggiungimento di una serie di finalità legate allo sviluppo dei servizi forniti alla comunità locale. In sintesi, il progetto si propone l’innalzamento di standard di qualità, sia nell’erogazione di prestazioni all’utenza, sia nella gestione del servizio civile. 7.2 OBIETTIVI SPECIFICI RELATIVI ALLO SVILUPPO DI POLITICHE GIOVANILI Gli obiettivi specifici del progetto relativi allo sviluppo di politiche giovanili sono: DIFFUSIONE FRA I VOLONTARI DI UN ATTEGGIAMENTO DI CITTADINANZA ATTIVA L’esperienza del servizio civile rappresenta per le giovani generazioni un’opportunità formativa unica nel suo genere, non limitata alla fornitura di strumenti spendibili successivamente nel mondo del lavoro, ma progettata fin da subito come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato; come occasione per conoscere la città e i suoi complessi apparati da un’ottica inusuale: non quella di fruitore dei servizi ma quella di fornitore. 36 DIFFUSIONE FRA I VOLONTARI DI CONOSCENZE PROFESSIONALI E CAPACITA’ D’INSERIMENTO IN SITUAZIONI DI LAVORO Lo svolgimento del servizio civile consente al volontario un più agevole inserimento nel mondo del lavoro. L’esperienza del training on the job consente al volontario di acquisire: • un’effettiva esperienza di conoscenze tecniche maturate durante lo svolgimento di percorsi di formazione teorici; • capacità di strutturare relazioni sociali complesse acquisite mediante una lunga permanenza in un concreto ambito lavorativo. 7.3 OBIETTIVI SPECIFICI RELATIVI ALLO SVILUPPO DELLE BUONE PRASSI Gli obiettivi specifici del progetto relativi allo sviluppo delle buone prassi sono: INTRODUZIONE NEI PROCESSI DI EROGAZIONE DEI SERVIZI DI FORME D’INNOVAZIONE E CREATIVITA’ Inserire elementi innovativi nei servizi resi alla cittadinanza impiegando una risorsa umana che, per le sue caratteristiche (giovane età, alto livello di formazione, forte motivazione etica e ideale) potrà introdurre elementi di creatività e originalità. Perseguire tale obiettivo significa: • creare un circuito virtuoso. Lavorare in rete favorisce la diffusione di buone pratiche e rafforza le relazioni fra le sedi che rappresentano la base della rete stessa; • incrementare la capacità della rete di rendere maggiormente cooperativo lo svolgimento della fase di progettazione, realizzazione e monitoraggio del progetto attraverso l’attivazione di momenti di scambio fra le figure coinvolte nel progetto di servizio civile; • orientare il sistema di gestione del progetto sulle esigenze di crescita dei volontari e dei destinatari dei servizi erogati dalle sedi di servizio, comprendendo le loro necessità presenti e future, rispettare i requisiti richiesti ed auspicati e mirare a superare le loro stesse aspettative; • attuare un approccio di gestione organizzativa dei progetti basato sui processi per rendere possibile sia una visione d’insieme delle attività, considerando che la comprensione e la gestione di un sistema di processi interconnessi finalizzati ad ottenere determinati obiettivi contribuisce all’efficienza ed all’efficacia dell’organizzazione; • prestare attenzione ai processi di leadership e di coinvolgimento del personale per stabilire unità d’intenti e di indirizzi e favorire la partecipazione nella definizione e nel perseguimento degli obiettivi stabiliti. Le persone, infatti, costituiscono l’essenza della rete ed il loro pieno coinvolgimento consente di mettere le loro abilità al servizio dell’organizzazione stessa; • realizzare il miglioramento continuo di processi e prestazioni offerte, come obiettivo permanente e diffuso. 37 7.4. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA SEDE DI SERVIZIO Il contributo dei volontari del servizio civile risulta fondamentale sia per mantenere l’attuale livello dei servizi sia per accrescere in quantità e qualità le prestazioni offerte alla comunità locale. Gli obiettivi che si intendono perseguire, anche utilizzando l’apporto dei volontari riguardano due aspetti fondamentali: • miglioramento quantitativo dei servizi esistenti ; • miglioramento qualitativo dei servizi esistenti. Il miglioramento dei servizi può esprimersi sotto forma di un miglioramento qualitativo dei servizi e dalla possibilità di introdurre, anche grazie all’impiego dei volontari, nuovi servizi e prestazioni che non sono attualmente presenti. Ciascun volontario potrà contribuire ad incrementare la quantità o la qualità dei servizi offerti affiancandosi all’attività degli operatori, oppure, dopo un periodo di formazione e con la costante supervisione dell’operatore locale di progetto, occupandosi di attività non svolte da altro personale. Relativamente alla progettazione degli interventi educativi sono previsti, in linea generale, i seguenti obiettivi: - sviluppare progetti individuali mirati favorire l’autonomia, l’inclusione e l’integrazione sociale; - promuovere l’integrazione sociale e la solidarietà; - contribuire alla rilevazione tempestiva dei bisogni e all’attivazione di interventi di urgenza - favorire l’accesso ai servizi. Qui di seguito sono analiticamente esplicitati gli obiettivi previsti per ogni servizio erogato all’interno del quale il volontario sarà coinvolto. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE - C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) - Aggiornamento della mappatura: grazie al volontario sarà possibile censire le risorse pubbliche e private esistenti in zona 1 al fine di redigere una guida da utilizzare presso i Centri di Aggregazione Multifunzionale da attuarsi presso l’ufficio di Coordinamento avvalendosi di internet e l’apparecchio telefonico. - Customer satisfaction: grazie al volontario sarà possibile fornire maggiore aiuto nella somministrazione alle varie utenze dei questionari, aiutando qualora fosse necessario l’utente ad individuare la Zona di appartenenza e spiegando la finalità del questionario. Inoltre sarà possibile fornire maggiore supporto all’ufficio di coordinamento nella lettura ed elaborazione dei dati raccolti. - Il Volontario potrà fornire maggiore supporto all’ufficio di coordinamento Centri di Aggregazione Multifunzionale nell’elaborazione sia dei due pieghevoli annui che dei volantini e locandine di ogni singola attività e collabora nella distribuzione mirata. - Grazie al volontario inserito presso i Centri di Aggregazione Multifunzionale sarà possibile fornire maggiore supporto all’attività del referente di centro facilitando la partecipazione sociale, attivando percorsi che sviluppino le risorse personali dell’utenza e dei gruppi nella prospettiva del benessere e della crescita della prevenzione al disagio, 38 dell’emarginazione e dell’esclusione sociale. Si intende infine verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) Obiettivi previsti: - Ampliare il bacino di utenza aumentando la possibilità di accesso alle proposte educative. - Potenziare le attività ordinarie del servizio permettendo un incremento delle proposte pomeridiane, si stima di poter dedicare circa 400 ore in più all’ideazione e realizzazione di nuove proposte per i giovani. - Garantire la diversificazione dell’offerta: 2 tipi di laboratori artistici, 1 prevalentemente corporeo ed 1 prevalentemente manuale per coinvolgere un maggior numero di ragazzi con interessi diversi ed allo stesso tempo per offrire a ciascun ragazzo la possibilità di sperimentarsi in diversi ambiti espressivi. - L'obiettivo è misurabile attraverso la verifica dell'incremento delle attività proposte, il numero dei partecipanti e la frequenza di partecipazione e mediante la misurazione del livello di soddisfazione/gradimento degli utenti per le attività proposte. - Migliorare la cura per gli allestimenti degli spazi e per la preparazione dei setting di lavoro. - Migliorare l'accoglienza degli utenti, garantendo la simultanea presenza di più operatori e consentendo quindi la possibilità di gestire con maggiore attenzione l'accesso al servizio e la supervisione dei momenti di libera aggregazione; l'obiettivo è misurabile direttamente mediante la verifica della riduzione del numero di chiusure determinate dall'assenza di sufficiente personale in servizio e dall'incremento del livello di soddisfazione degli utenti rispetto alla gestione dell'accoglienza e dell'accesso al servizio. 2) ATTIVITÀ DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) - introdurre e sperimentare nuove metodologie di comunicazione mediante l’uso di strumenti innovativi rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati e la valorizzazione dell'uso delle nuove tecnologie finalizzate sia allo sviluppo dell'attività proposta agli utenti che al miglioramento delle forme di comunicazione agli utenti e del servizio. - si stima di avere circa 400 ore in più all’anno da dedicare allo sviluppo di adeguati strumenti di informazione e promozione delle attività rivolti agli utenti del servizio. Oltre ai più tradizionali volantini si intende potenziare la presenza dei CAG sui Social network. 3) POLITICHE GIOVANILI DI ZONA - PROGETTO "RADIO WEB"– Zona 2 (sede 91661/CAG) Obiettivi previsti: - Dedicare 400 ore in più all’anno da dedicare all’attuazione delle politiche giovanili di Zona 2 volte a favorire lo sviluppo di strumenti e occasioni di cittadinanza attiva per i 39 giovani della zona. Tra le altre attività intende promuovere la creazione di una web radio che permetta ai ragazzi, oltre che di sperimentare nuovi linguaggi espressivi, di proporre momenti di informazione, approfondimento culturale e sociale, oltre che di intrattenimento. - Grazie alla presenza dei volontari sarà possibile lo sviluppo del progetto, l’individuazione più accurata degli strumenti necessari, costruendo un gruppo di lavoro con i giovani del CAG e avviando in fase sperimentale la realizzazione delle prime trasmissioni. 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 4 (Sede 91866) Grazie al contributo del volontario si prevede di raggiunger i seguenti obiettivi: - migliorare la promozione e pubblicizzazione dei corsi e delle iniziative del CAM (si stima di potervi dedicare circa 600 ore in più all’anno); - migliorare il monitoraggio delle iniziative, con verifica della soddisfazione dell’utenza accertando la congruità tra l’offerta da parte del gestore e la domanda dei cittadini ai fini del miglioramento del servizio (si stima di potervi dedicare circa 600 ore in più all’anno). La richiesta di un volontario in servizio civile è finalizzata a monitorare l’offerta delle attività nei tre centri, ad affiancare gli operatori per informazioni ai cittadini sulle attività, curando la divulgazione, anche tramite il sito zonale. 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 5 (Sede 91913) Si prevedono di raggiungere i seguenti risultati: - favorire le dinamiche di gruppo, essere luogo dove incontrarsi, confrontarsi, trascorrere il tempo libero, divertirsi, apprendere insieme, conoscere se stessi, gli altri e il proprio territorio; - coinvolgere almeno 15 persone per ogni attività dei CAM proposta (corsi, gite, feste, ecc); - creare una rete di riferimenti a servizi pubblici, privati e di volontariato che si possano attivare di volta in volta in relazione al ogni singolo problema rilevato; - garantire la programmazione minima riportata nella tabella seguente (periodo settembre 2015/agosto 2016) Dato Numero minimo programmato di ore annue Previsione iniziative deliberate dal CDZ Parametro ZONA 5 Numero ore di attività strutturate e non strutturate; 12.259 somma di tutte le ore di tutti i servizi, anche in orari sovrapposti (segreteria,libera aggregazione, attività strutturate, ecc.) Numero di attività aperte al pubblico con uno o più incontri patrocinate dalla Zona 5 (previsione basata sui 15 dati dell’anno 2014) - Si stima di poter potenziare la promozione e pubblicizzazione dei molteplici progetti educativi e di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative 40 (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie): si stima di potervi dedicare circa 600 ore in più all’anno; - 600 ore in più all’anno per garantire assistenza di primo livello all’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione e col fine di creare rete tra tutte le attività ed i soggetti attivi della Zona 5. 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 6 (Sede 91912) Si prevede di raggiungere i seguenti obiettivi: - garantire il monitoraggio delle attività mediante customer satisfaction: si stima di poter dedicare più tempo (400 ore annue) all’indagine di customer satisfaction per la verifica del gradimento delle iniziative da parte dell’utenza; attività già avviata che si prevede di completare in autunno presso le altre due sedi CAM S. Paolino e CAM La Spezia. Si intende somministrare dei questionari per tutte le iniziative, sia per quelle dove è prevista un’iscrizione, quali cicli di incontri a tema o laboratori, artistici manuali, che per le attività di libera aggregazione, con accesso libero, quali per esempio i pomeriggi danzanti, gli spazi dedicati al gioco del burraco e del bridge, le conferenze, ecc. ecc. - realizzare report aggiornati: si prevede di poter dedicare più tempo (300 ore annue) alla redazione di report utili alla valutazione di quanto realizzato e alla progettazione delle future programmazioni; - si prevede di mantenere lo stesso numero di ore (300 ore annue) impiegate per le varie fasi di divulgazione delle attività, non solo quelle organizzate dal CAM, ma anche da quelle realizzate da altre Commissioni Zonali di interesse per la cittadinanza (a partire dalla redazione dei volantini fino alla loro distribuzione all’utenza frequentante ed all’invio a quella inserita nella mailing list, essendo necessario ridurre il materiale da stamparsi e quasi impraticabile l’invio postale); - si prevede di mantenere invariato il numero di ore (200 ore annue) destinate alle attività di supporto e monitoraggio delle iniziative, di accoglienza e gestione dell’utenza. 41 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 8 (Sede 91901) - Obiettivo del servizio è attivare percorsi che sviluppino le risorse personali dell'utenza dei gruppi, delle comunità territoriali nella prospettiva del benessere e della crescita, della prevenzione del disagio, dell'emarginazione, dell'esclusione sociale, progettare nuove forme di aggregazione. - Dedicare 500 ore per facilitare la partecipazione sociale degli utenti, abituali frequentatori di tutte le sei sedi, per attivare percorsi che sviluppino le risorse personali dell'utenza dei gruppi, delle comunità territoriali nella prospettiva del benessere e della crescita, della prevenzione del disagio, dell'emarginazione, dell'esclusione sociale, progettare nuove forme di aggregazione. - Aggiornamento della mappatura delle risorse esistenti sul territorio: più cura da dedicare 100 ore al lavoro di ricerca di dati, informazioni e fonti. - Saranno dedicate 300 ore all’organizzazione delle agende di ciascun servizio e alla programmazione dell’uso dei locali che accolgono i vari sportelli al fine di evitare interferenze con i diversi servizi. 2) ATTIVITA’DI COMUNICAZIONE, ASCOLTO E ORIENTAMENTO – CAM 8 (Sede 91901) - Favorire la partecipazione degli utenti alle attività proposte e si realizza attraverso azioni mirate di orientamento e informazione dell’utenza riguardo le varie offerte dai CAM zonali. - Dedicare 140 ore per dare indicazioni utili alle richieste avanzate dall’utenza, che si rivolge all’ufficio Coordinamento CAM e nelle segreterie dei CAM Zonali. - Nel corso dell’anno saranno dedicate 160 ore per la produzione di pieghevoli relativi alle attività di ogni centro e distribuiti negli uffici/servizi della Zona. 42 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 9 (Sede 91892) Si prevede di migliorare la qualità dei servizi offerti sia ai giovani che agli anziani e di proporre nuove iniziative che non vadano a duplicarsi con quanto già previsto e realizzato dal territorio. Nel dettaglio si prevede di raggiungere i seguenti obiettivi: - Potenziare il monitoraggio delle iniziative: si stima di poter dedicare circa 400 ore in più all’anno. Grazie ad un’azione attività di monitoraggio sarà possibile verificare le iscrizioni e frequenza ai corsi, rilevare la soddisfazione dell’utente, verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta e di conseguenza offrire proposte in grado di rispondere alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione. - Aggiornamento sui progetti e bandi nei quali sono coinvolti risorse del territorio per un lavoro di rete partecipato che coinvolga e renda protagonisti i cittadini della zona. - Potenziare l’attività di mappatura delle risorse esistenti sul territorio per individuare e coinvolgere anche le realtà territoriali alla creazione o consolidamento di una rete. - Potenziare l’attività di informazione sulla realtà cittadina: si prevede di poter dedicare circa 400 ore in più all’anno a dare indicazioni utili alle richieste avanzate dall’utenza che si rivolge all’ufficio Coordinamento CAM e nelle segreterie dei CAM Zonali. - Migliorare la comunicazione e l’informazione sul territorio: si prevede di poter dedicare circa 400 ore in più all’anno per realizzare dei pieghevoli e dei materiali informativi relativi alle attività di ogni centro e distribuirli negli uffici/servizi della Zona. 43 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 COMPLESSO DELLE ATTIVITÀ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Il progetto si articola in molteplici azioni distribuite nel corso dell’intero anno di servizio civile. Per comprenderne in modo chiaro e completo la strutturazione ed organizzazione nel paragrafo che segue verrà esposto il piano di attuazione previsto per lo svolgimento del progetto e necessario per il raggiungimento degli obiettivi. Si precisa che le azioni di seguito presentate sono uguali per tutti i progetti presentati da Anci Lombardia, non si tratta di una ripetizione ma dell’utilizzo dei sistemi accreditati di ANCI Lombardia che propongono alcune azioni comuni a tutti i progetti (formazione generale, monitoraggio, selezione), a seguire vengono poi illustrate le azioni specifiche e personalizzate per ogni sede di servizio. Il piano di attuazione è articolato nell’arco dei 12 mesi di servizio civile ed è suddiviso in quattro fasi: a) Accoglienza b) Formazione c) Attività nella sede di servizio per lo svolgimento dei progetti d) Monitoraggio La fase di Accoglienza (fase A) si realizzerà nei primi giorni di servizio, la fase di formazione generale d’aula (fase B) si realizzerà nei primi sei mesi di servizio. Queste prime due fasi si ricollegano agli obiettivi generali di promozione delle politiche giovanili e agli obiettivi specifici volti alla promozione di forme di cittadinanza attiva nonché di occasioni di crescita professionale e personale. La fase di Formazione generale e specifica (fase B) sarà gestita dall’equipe di formatori accreditati coordinata dal responsabile della formazione dell’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia con la collaborazione dei responsabili del monitoraggio. La formazione specifica (fase B), diversamente da quella generale, sarà erogata nei primi tre mesi di servizio. La fase di Accoglienza (fase A) sarà gestita dagli Operatori locali di progetto. La fase di Attività nella struttura di sede per lo svolgimento dei progetti (fase C) inizierà nel momento in cui l’Operatore locale di progetto di ogni singola sede, attraverso i risultati della formazione e le valutazioni effettuate nel periodo di Accoglienza, riterrà che i/il volontari/o a lui affidati siano diventati sufficientemente competenti per gestire alcune delle azioni previste dal progetto. A partire da questo momento e fino al termine del servizio, i volontari saranno impegnati nelle attività previste dal paragrafo 8.3 (“Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”) e collaboreranno con l’OLP e gli altri dipendenti e/o collaboratori presenti nelle singole sedi. 44 L’obiettivo di questa fase è fornire al volontario gli strumenti e le competenze necessarie per muoversi ed intervenire attivamente nella gestione dei servizi a lui affidati, sapendo valorizzare le molteplici risorse a disposizione. Il raggiungimento di questo obiettivo consente, di conseguenza, di raggiungere gli obiettivi di miglioramento e di avvio di nuovi servizi indicati nel punto 7 (“Obiettivi del progetto”). La fase di Monitoraggio (fase D) si svilupperà dal secondo mese di servizio e si svilupperà nei modi indicati al paragrafo 20 (“Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto”), si concretizzerà nella realizzazione di contatti telefonici, telematici, in incontri periodici in aula o sul campo finalizzati alla verifica delle attività svolte, valutazione dello stato di realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto ed eventualmente, alla ricerca di risposte correttive agli ostacoli rilevati. L’attività di monitoraggio sarà svolta da esperti di monitoraggio, accreditati, di ANCI Lombardia. Nell’ambito delle attività di monitoraggio, accanto alla verifica dell’andamento del progetto è prevista la rilevazione finale delle competenze acquisite dai volontari nel corso dell’anno. Per lo svolgimento dell’attività di monitoraggio verranno impiegati numerosi strumenti utili alla valutazione dei risultati del progetto e alla verifica dello stato di avanzamento dei progetti. Nella tabella che segue è rappresentato il piano annuale delle attività previste per i 12 mesi di servizio civile, riassunto dal diagramma di Gantt, che consente una visualizzazione semplice delle diverse fasi progettuali. E’ così evidenziato l’impianto complessivo del progetto, le diverse fasi, la loro singola durata, i tempi di sovrapposizione delle differenti attività. Il progetto per ogni volontario è declinato su 1400 ore annue di servizio, con 44 ore di Formazione generale di cui 12 di Formazione a distanza; 72 ore di Formazione specifica e addestramento, di cui 16 d’aula, 32 di addestramento sul campo (“training on the job”) e 24 di formazione a distanza (FAD). Il pacchetto formativo (formazione generale e formazione specifica) è di 116 ore complessive. Per i volontari e per gli Operatori Locali di Progetto gli incontri di monitoraggio richiederanno 12 ore di lavoro complessive utili all’analisi e all’approfondimento di eventuali situazioni critiche. 45 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO: GANTT DELLE ATTIVITÀ TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ Fase A: ACCOGLIENZA Accoglienza Fase B: FORMAZIONE Formazione generale aula 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese mese Formazione generale FAD Formazione specifica Formazione specifica FAD Fase C: ATTIVITA’ NELLA STRUTTURA DI SEDE PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO Attività di animazione C.A.M. (zona 1, 4, 5,6, 8, 9) Attività di comunicazione, ascolto e orientamento Supporto e monitoraggio attività Attività di animazione CAG Zona 2 Attività di sviluppo e innovazione della comunicazione Politiche giovanili di zona progetto "Radio Web" Fase D: MONITORAGGIO 46 8.2 RISORSE UMANE COMPLESSIVE NECESSARIE PER L’ESPLETAMENTO DELLE ATTIVITÀ PREVISTE, CON LA SPECIFICA DELLE PROFESSIONALITÀ IMPEGNATE E LA LORO ATTINENZA CON LE PREDETTE ATTIVITÀ Per quanto riguarda le azioni comuni gestite da ANCI Lombardia, il personale coinvolto è quello previsto dalla circolare U.N.S.C. sull’accreditamento del 23 settembre 2013 in possesso dei requisiti professionali ivi richiesti. Tale personale è supportato da altro personale di ANCI Lombardia: Per la fase A: Accoglienza n. 2 Assistenti call center Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia n. 3 Esperti di gestione Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia n. 2 Personale di segreteria per la fase B: Formazione n. 2 Personale di segreteria n. 4 Tutor d’aula n. 1 Esperto formazione a distanza per la fase C: Attività nella struttura di sede per il raggiungimento degli obiettivi n. 2 Assistenti call center Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia n. 3 Esperti di gestione Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia per la fase D: Monitoraggio n. 2 Personale di segreteria 47 Nella tabella seguente si riporta l’elenco delle figure professionali impiegate nel settore educativo dei comuni con le rispettive attività svolte. RISORSE UMANE Responsabili di Zona Direzione e coordinamento delle attività di competenza dei Servizi di Zona. Pianificazione, /Direttore/Dirigente gestione e monitoraggio dei diversi interventi. Coordinatori del Servizio/Istruttore Assistente Sociale Educatore professionale Operatori di settore/personale amministrativo, di segreteria Addetti all’accoglienza Animatori/referenti CAM Operatore socio sanitario Progettazione, organizzazione e amministrazione delle attività di competenza. Lettura dei bisogni, pianificazione degli interventi, monitoraggio delle attività. Progettazione, organizzazione e amministrazione delle attività di competenza dei Servizi Sociali. Ascolto e analisi dei casi, lettura dei bisogni e delle conseguenti modalità operative da attivare in accordo con le diverse figure professionali coinvolte nei servizi. Gestione e verifica delle attività educative mirate alla prevenzione del disagio sociale, alla promozione dell’inclusione sociale, dell’apprendimento, dell’aggregazione e socializzazione degli utenti. Collaborazione con altre figure professionali e con le risorse formali ed informali presenti sul territorio. Collaborazione all’organizzazione e gestione delle attività amministrative, gestionali e relazionali svolte dal CAM e dai CAG di Zona. Collaborazione nella gestione di attività di accoglienza, ascolto e orientamento al pubblico. L’animatore “referente di centro” è soggetto di raccordo tra il coordinamento i singoli CAM intesi come insieme degli utenti (iscritti o non iscritti) e gli animatori specialisti l’aggiudicatario. Il referente ha anche il compito di collaborare con l’ufficio CAM per consentire il miglior utilizzo dei CAM ed il miglior servizio all’utenza da parte delle realtà istituzionali o associative con cui il Settore stipula collaborazioni. Lo stesso dicasi per le attività realizzate dai volontari. L’animatore “referente di centro” deve avere una visione complessiva delle attività svolte nel Centro a cui è assegnato e deve essere in grado di aggregare tutte le tipologie d’utenza possedendo un proprio bagaglio di tecniche. Gestione e verifica delle attività di assistenza socio sanitaria e di animazione. Attività svolta in collaborazione con il personale dei Servizi Sociali. Psicologo Analisi e supervisione clinica dei casi e studio del processo di crescita degli assistiti. Definizione con l’equipe multidisciplinare dei progetti di intervento e delle attività di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali o alla comunità. Mediatore culturale Gestione e verifica degli interventi di mediazione socio culturale volti a favorire la socializzazione e il confronto tra le differenti culture. Attività svolta in collaborazione con il personale dei Servizi Sociali. Personale volontario Collaborazione nella gestione di attività educative, di aggregazione e socializzazione degli utenti. 48 Qui di seguito sono dettagliate le risorse umane (con l’indicazione delle relative professionalità) utilizzate nella sede di servizio per la realizzazione delle attività previste dal progetto. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE - C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) - n. 2 coordinatori del servizio, - 5 animatori / referenti di Centro nelle segreterie dei Centri di Aggregazione Multifunzionale Zonali, - 10 addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) - Direttore di Settore - Funzionario con Posizione Organizzativa - Funzionario responsabile del Servizio - 2 Istruttori dei Servizi socio assistenziali (educatori dei CAG) - 2 educatori professionali 2) ATTIVITÀ DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) - Direttore di Settore - Funzionario con Posizione Organizzativa - Funzionario responsabile del Servizio - 2 Istruttori dei Servizi socio assistenziali (educatori dei CAG) - 2 educatori professionali 3) POLITICHE GIOVANILI DI ZONA - PROGETTO "RADIO WEB"– Zona 2 (sede 91661/CAG) - Direttore di Settore Funzionario con Posizione Organizzativa Funzionario responsabile del Servizio 2 Istruttori dei Servizi socio assistenziali (educatori dei CAG) 2 educatori professionali 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 4 (Sede 91866) - n. 1 Istruttore ai Servizi Sociali; - n. 1 Responsabile del Servizio dei CAM zona 4 49 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 5 (Sede 91913) - n. 1 Direttore Settore Zona - n. 1 dirigente del Comune di Milano - n. 2 amministrativi a tempo pieno (un funzionario ed un impiegato) - n. 4 addetti all’accoglienza presenti nei centri diretti dall’ufficio di coordinamento del personale ausiliario della Zona 5 all’interno del Settore Servizi Generali. - Per un limitato numero di ore di servizio, molti altri dipendenti sia del Settore sia degli uffici tecnici collaborano alla realizzazione del servizio tramite l’assistenza agli organi, la manutenzione edile ed impiantistica dei Centri, la gestione degli eventuali contratti di locazione, l’assicurazione, etc. - esperti/animatori/educatori specialisti responsabili dei corsi e delle attività specialistiche e gli animatori “referenti di centro”. - volontari. 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 6 (Sede 91912) - n. 2 impiegati che si occupano delle procedure contabili delle iniziative, - n. 1 impiegata dipendente - n. 1 responsabile del Coordinamento delle 3 sedi CAM - n. 2 impiegati dipendenti Referenti per il Centro di Via S. Paolino e La Spezia 26 - n. 1 Direttore di Settore, - n. 2 Funzionari Amministrativi, - n. 6 dipendenti addetti all’accoglienza ed all’informazione presso le 3 sedi C.A.M., che si occupano del CAM a titolo esclusivo 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 8 (Sede 91901) - n. 1 coordinatore del servizio - animatori/referenti di Centro - esperti nelle segreterie dei CAM Zonali 2) ATTIVITA’DI COMUNICAZIONE, ASCOLTO E ORIENTAMENTO – CAM 8 (Sede 91901) - n. 10 addetti all’accoglienza e alla informazione - n. 1 coordinatore del servizio - animatori/referenti di Centro - esperti nelle segreterie dei CAM Zonali 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 9 (Sede 91892) - n. 1 coordinatore del servizio - animatori/referenti di Centro nelle segreterie dei CAM Zonali - addetti all’accoglienza e alla informazione presso la struttura 50 8.3 RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI NELL’AMBITO DEL PROGETTO Qui di seguito è esplicitata la descrizione del ruolo e dell’attività prevista per i volontari richiesti a seconda dei servizi in cui è inserito. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE - C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. Nei primi due mesi di servizio, presso l’ufficio di coordinamento, al volontario, viene data una formazione iniziale sul servizio dei Centri di Aggregazione Multifunzionale Zonali con breve cronistoria ed una descrizione dei vari uffici, competenze e ruoli funzionali all’attività del Settore e del Consiglio di Zona, al fine di orientare l’attività dei mesi futuri. Sin da subito e per tutto l’anno di servizio il volontario collaborerà con i referenti di centro supportando le attività svolte presso i Centri di Aggregazione Multifunzionale. Parteciperà al monitoraggio delle attività presso i Centri di Aggregazione Multifunzionale sia alla stesura della relazione conclusiva dell’anno e alla programmazione dell’anno successivo collaborando attivamente con l’ufficio di coordinamento Centri di Aggregazione Multifunzionale. Dai primi mesi di servizio, il volontario parteciperà all’aggiornamento costante e alla stesura della mappatura delle risorse al fine di redigere una volta l’anno, un opuscolo utile all’utenza e agli operatori dei Centri di Aggregazione Multifunzionale. Il volontario collaborerà alla somministrazione dei questionari all’utenza, si occuperà di elaborare e redigere in accordo con l’ufficio di coordinamento la relazione annuale e la customer satisfaction. Per i primi tre mesi di servizio il volontario collaborerà con l’ufficio di coordinamento nella elaborazione grafica e distribuzione dei pieghevoli semestrali, dei volantini e delle locandine per ogni singola attività. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) I volontari saranno chiamati a collaborare alle fasi di progettazione, preparazione e gestione delle attività sia strutturate sia semi-strutturate dei Centri. In particolare i volontari dovranno occuparsi della gestione dell'accoglienza e dell'accesso al servizio, all’interno dell’attività di Spazio Compiti i volontari seguiranno alcuni ragazzi con particolari difficoltà legate all’apprendimento e al comportamento, i volontari dovranno altresì proporre e gestire alcune attività laboratoriali e/o di animazione che saranno inserite nella programmazione dei Centri. 51 2) ATTIVITÀ DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) Ai volontari sarà assegnato il compito di sviluppare adeguati strumenti di informazione e promozione delle attività rivolti agli utenti del servizio. Oltre ai più tradizionali volantini, i volontari dovranno occuparsi, con il coordinamento degli educatori del servizio, dello sviluppo e del potenziamento della presenza dei CAG sui Social network. I giovani in servizio affiancheranno gli operatori in tutte le fasi dell’attività informativo/promozionale occupandosi della produzione e distribuzione del materiale informativo/promozionale, della divulgazione delle informazioni sulle attività del Centro vengono attraverso volantini prodotti in proprio e distribuiti nelle scuole di zona e nei luoghi di interesse per l’utenza del Centro. 3) POLITICHE GIOVANILI DI ZONA - PROGETTO "RADIO WEB"– Zona 2 (sede 91661/CAG) Il Tavolo delle politiche giovanili di Zona 2 intende favorire lo sviluppo di strumenti e occasioni di cittadinanza attiva per i giovani della zona. Tra le altre attività intende promuovere la creazione di una web radio che permetta ai ragazzi, oltre che di sperimentare nuovi linguaggi espressivi, di proporre momenti di informazione, approfondimento culturale e sociale, oltre che di intrattenimento. Compito dei volontari sarà di sviluppare il Progetto "Radio web" individuando gli strumenti necessari, costruendo un gruppo di lavoro con i giovani del CAG e avviare in fase sperimentale la realizzazione delle prime trasmissioni. Il progetto dovrà essere realizzato trasversalmente con il coinvolgimento degli altri soggetti attivi nel Tavolo delle politiche giovanili. Tra le attività connesse all’attuazione delle attività del Tavolo delle politiche giovanili di Zona 2 il volontario potrà inoltre essere coinvolto nelle altre attività del Tavolo delle politiche giovanili di Zona 2: Sportello Lavoro; Colloqui individuali; Collaborazione con le scuole. 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 4 (Sede 91866) Il volontario, dopo il periodo di formazione iniziale, con la quotidiana supervisione del Responsabile del Servizio dei CAM zonali, potrà effettuare in modo autonomo l’attività di monitoraggio, divulgazione e pubblicizzazione dei corsi e delle iniziative dei CAM. Il volontario in servizio civile si occuperà di monitorare l’offerta delle attività nei tre centri, affiancherà gli operatori nel fornire informazioni ai cittadini sulle attività, curando la divulgazione anche tramite il sito zonale. Potrà inoltre contribuire alla pubblicizzazione dei corsi e delle diverse iniziative che si effettuano nei CAM con particolare riguardo alla verifica della soddisfazione dell’utenza. 52 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 5 (Sede 91913) Il volontario di servizio civile avrà il compito di: - collaborare con l’ufficio CAM nelle attività di esecuzione delle delibere della Zona riguardanti i CAM, di attuazione del contratto d’appalto e nel monitoraggio delle attività e delle presenze; - redigere un documento globale (“carta d’identità” del centro CAM) raccogliendo sistematicamente le informazioni amministrative, tecniche e di sicurezza; - verificare le presenze degli utenti, raccogliere dati oggettivi sull’attività dei referenti, dei volontari e del personale di accoglienza; - collaborare nell’attività di diffusione del materiale informativo; - supportare gli utenti nella ricerca di informazioni a livello istituzionale che li aiutino a sviluppare le risorse personali nella prospettiva del benessere e della crescita della prevenzione al disagio, dell’emarginazione e dell’esclusione sociale; - affiancamento al Funzionario ed all’impiegato dell’Ufficio CAM sia nella sede istituzionale sia, secondo le necessità, nei singoli CAM della Zona 5 per la promozione e pubblicizzazione, nell’arco della programmazione annuale, dei molteplici progetti educativi e di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie). - Assistenza di primo livello all’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti e possa soddisfare in maniera efficace il loro bisogno di aggregazione e socializzazione e col fine di creare rete tra tutte le attività ed i soggetti attivi della Zona 5. 53 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 6 (Sede 91912) Durante l’anno di svolgimento del progetto, il ruolo del volontario sarà di affiancamento e supporto organizzativo alle attività della coordinatrice del servizio, dei referenti “di centro” e degli esperti conduttori delle varie iniziative, nelle 3 Sedi di attuazione, inoltre coadiuverà la promozione e la pubblicizzazione, nell’arco della programmazione annuale, dei molteplici progetti educativi di animazione del CAM con contestuale monitoraggio delle iniziative (iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie) ed effettuerà la conseguente verifica della soddisfazione dell’utenza al fine di constatare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta, in modo tale che il servizio possa diventare sempre più attento alle esigenze reali dei soggetti coinvolti, e possa quindi soddisfare in maniera efficace il bisogno di aggregazione e socializzazione degli utenti stessi. Anche l’aggiornamento della mappatura delle risorse sul territorio impegnerà il volontario in alcuni periodi dell’anno. Il dettaglio delle attività che il volontario potrà svolgere nel corso dell’anno sono di seguito elencate: - attività di segreteria dei corsi e laboratori; - monitoraggio (schede presenza, registri delle attività); - segnalazione delle criticità di vario tipo sia sulle attività che sulle strutture; - facilitazione alla partecipazione degli utenti alle attività; - predisposizione delle Sale con la strumentazione occorrente alla realizzazione delle attività (per es. lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili, schermo video da collegarsi al computer, lettore dvd, lettore cd, ecc.); - orientamento dell’utenza verso le varie offerte presso tutto il servizio CAM zonale e le varie opportunità in altri settori o strutture del pubblico; - ricerca dati e informazioni, verifica fonti e validità, inserimento dati e aggiornamento dati esistenti; - realizzazione questionari, distribuzione, decriptazione, elaborazione dati, stesura relazioni; - attività di divulgazione e promozione delle attività dei singoli Centri ed anche di alcune iniziative organizzate da altre Commissioni zonali; - realizzazione pieghevoli informativi su attività del CAM ed anche di alcune iniziative organizzate da altre Commissioni zonali; - realizzazione e distribuzione volantini specifici per ogni attività sia del CAM che di quelle delle altre Commissioni Zonali; - realizzazione Comunicati Stampa. 54 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 8 (Sede 91901) Il volontario si occuperà delle seguenti attività: - segreteria dei corsi e laboratori; - monitoraggio (schede presenza, registri delle attività); - segnalazione delle criticità di vario tipo sia sulle attività che sulle strutture; - facilitazione alla partecipazione degli utenti alle attività; - orientamento dell’utenza verso le varie offerte presso tutto il servizio CAM zonale le varie opportunità in altri settori o strutture del pubblico; - mappatura delle risorse esistenti sul territorio attraverso ricerca dati e informazioni, verifica fonti e validità, inserimento dati e aggiornamento dati esistenti. 2) ATTIVITA’DI COMUNICAZIONE, ASCOLTO E ORIENTAMENTO – CAM 8 (Sede 91901) Il volontario si occuperà delle seguenti attività: - supporto uffico spazio sportelli, ascolto e orientamento; - calendarizzazione: fissare gli appuntamenti per tutti i sportelli attivi; - programmare l’uso dei locali che ospitano gli sportelli; - attività informativa e promozionale; - attività di divulgazione e promozione delle attività dei singoli Centri; - realizzazione pieghevoli informativi; - realizzazione e distribuzione volantini specifici per ogni attività; - realizzazione Comunicati Stampa. 55 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) Dal primo giorno di avvio del progetto il volontario sarà affiancato dall’OLP che gli fornirà tutte le indicazioni utili ad operare. Dopo questo primo periodo di formazione on the job il volontario potrà inserirsi in modo attivo e autonomo, se ritenuto necessario dall’Olp, nei servizi di seguito indicati, potendo sempre contare sul coordinamento e sulla supervisione del proprio operatore e del personale di riferimento dei servizi. 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 9 (Sede 91892) Il volontario si occuperà delle seguenti attività: - monitoraggio delle iniziative il volontario potrà collaborare alla verifica delle iscrizioni e frequenza ai corsi, laboratori e attività varie, alla rilevazione della soddisfazione dell’utente al fine di verificare concretamente il grado di conformità tra la domanda e l’offerta. Monitoraggio e costante aggiornamento sui progetti e bandi presenti sul territorio. - Coordinamento CAM e nelle segreterie dei CAM Zonali il volontario potrà collaborare all’attività di mappatura delle risorse esistenti sul territorio, all’individuazione e contatto delle realtà presenti sul territorio. - Servizio di informazione sulla realtà cittadina il volontario potrà occuparsi di fornire indicazioni utili all’utenza che si rivolge all’ufficio Coordinamento CAM e nelle segreterie dei CAM Zonali. Potrà dare informazioni sui nuovi progetti e dare indicazioni utili alle richieste avanzate dall’utenza che si rivolge all’ufficio. - Divulgazione e informazione delle attività il volontario potrà occuparsi della produzione e distribuzione di pieghevoli relativi alle attività di ogni centro prodotti al PC e stampati a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Via Friuli. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 7 0 10) Numero posti con vitto e alloggio: 7 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Monte ore annuale di 1400 ore con un minimo settimanale di 12 ore 56 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Flessibilità a lavorare anche in orario serale il sabato o la domenica e qualora si presenti la necessità nei giorni festivi. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) Rispetto del regolamento interno dei CAG e del codice disciplinare del Comune di Milano. Disponibilità alla flessibilità oraria all’interno dell’orario di apertura del servizio sulla base del confronto e della contrattazione rispettosa delle rispettive e reciproche esigenze. Disponibilità alla presenza in servizio in orari serali e di sabato e festivi in occasioni saltuarie e programmate. 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) Flessibilità a lavorare anche in il sabato e a recarsi nei CAM della zona 4. 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) Nessuno. 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) Disponibilità a prestare servizio da lunedì a venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16.30 (pausa pranzo 13/14) e occasionalmente al sabato, alla domenica oppure in orario serale. 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) Si chiede al volontario disponibilità nella flessibilità a lavorare anche in orario serale il sabato o la domenica e qualora si presenti la necessità nei giorni festivi. L’orario di servizio settimanale, presso la sede del C.A.M. di Zona 8, sarà di 5 ore al giorno su 5 giorni lavorativi, dal lunedì al sabato, nella fascia oraria dalle ore 9.00 alle ore 23,00. 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) Eventuali disponibilità serali e nei giorni festivi in caso di eventi particolari. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Format Helios 57 5 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Le attività di promozione e sensibilizzazione si sviluppano in due modalità complementari. Sono gestite: • dall’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia che coinvolge tutti gli enti partner sedi di progetto; • dal singolo ente partner sede di attuazione del progetto coerentemente alla proposta progettuale. METODOLOGIA ADOTTATA DA ANCI LOMBARDIA Nel corso dell’anno di servizio civile l’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia avvierà un’attività promozionale e di sensibilizzazione del servizio civile nazionale per una durata complessiva di oltre 200 ore annue. L’attività coinvolgerà: • il personale dell’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia; • gli operatori delle diverse sedi di servizio; • i volontari in servizio civile nelle singole sedi. Il ruolo dei volontari sarà di supporto durante eventi o manifestazioni che coinvolgono i giovani e che avranno come tema centrale il volontariato e la cittadinanza attiva. L’attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale in Lombardia degli Enti associati ad ANCI Lombardia si svilupperà in coordinamento con le iniziative proposte dalla Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità della Regione Lombardia. I materiali informativi multimediali sul servizio civile saranno predisposti dall’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia. Quanto prodotto sarà messo a disposizione di tutte le sedi di servizio. Negli incontri organizzati sul territorio potranno utilizzare anche i video delle testimonianze lasciate dai volontari di servizio civile ormai congedati e realizzati da ANCI Lombardia. Questi contributi uniti ai diversi materiali informativi a disposizione permetteranno agli operatori di organizzare e gestire gli incontri di comunicazione e informazione del servizio civile sul territorio. L’attività di informazione e comunicazione sul territorio sarà coordinata e monitorata dall’Ufficio Servizio Civile ANCI Lombardia. Nello svolgimento delle sue attività l’Ufficio utilizza e coordina diversi strumenti di comunicazione al fine di: • garantire una migliore diffusione delle informazioni relative ai progetti e ai bandi; • attivare con i giovani modalità di comunicazione che privilegino canali e modalità idonee alla tipologia di destinatari da loro rappresentata; • segnalare a potenziali utenti che non conoscono il progetto e le opportunità che esso garantisce favorendo un possibile ampliamento dell’utenza; • costruire dei rapporti con i mass media per favorire una maggiore diffusione delle informazioni; • attivare canali sia regionali, sia locali per una capillare pubblicizzazione dei progetti. Le attività organizzate a tale scopo sono: • la pubblicazione delle informazioni sul portale “Servizio Civile ANCI Lombardia”; 58 • • • • • l’invio della newsletter mensile degli iscritti al portale; la pubblicazione di articoli sulla rivista “Strategie Amministrative”; l’organizzazione e la partecipazione a eventi e a incontri in scuole e università; la distribuzione di materiale informativo presso gli uffici degli enti locali; la diffusione di informazioni attraverso il circuito stampa, radio, tv, internet. Per gestire queste attività, è a disposizione un’apposita struttura dell’Ufficio Servizio Civile che si occupa della redazione delle notizie e dei documenti promozionali, dell’aggiornamento e della pubblicazione all’interno dei canali autogestiti dei materiali informativi e di mantenere i contatti con i diversi soggetti che collaborano al processo comunicativo. Portale “Servizio Civile ANCI Lombardia” Il portale internet e intranet dedicato al progetto (raggiungibile all’indirizzo http://www.scanci.it) è lo strumento principale per la pubblicizzazione dei progetti e dei bandi. Il sito svolge sia una funzione informativa, sia comunicativa. Esso dispone di un’area pubblica, visitabile da tutti gli utenti della rete, nella quale trovano spazio, oltre ai progetti e ai bandi, informazioni di carattere generale relative alla normativa e alle attività in corso da parte dell’Ufficio e degli enti accreditati. Il portale è composto inoltre da un’area privata protetta da password e dedicata a tutti i referenti delle sedi di progetto, agli OLP e ai volontari in servizio. L’area privata è funzionale per gestire alcune attività a distanza quali la progettazione e la formazione, nonché per la pubblicazione mirata di notizie e informazioni. Newsletter mensile Legata al portale del Servizio Civile ANCI Lombardia esiste una newsletter mensile che aggiorna gli iscritti sulle novità relative al servizio civile e alle attività dell’Ufficio. Notizie relative ai progetti e ai bandi sono veicolate anche attraverso questo strumento. Strategie Amministrative Un altro media utilizzato per la pubblicizzazione di articoli relativi ai progetti e alle attività dell’Ufficio è costituito da “Strategie Amministrative”, rivista mensile redatta da Ancitel Lombardia. La rivista, stampata in 30 mila copie, è distribuita a tutti gli amministratori eletti nei Comuni lombardi e può essere consultata on-line all’indirizzo www.strategieamministrative.it Eventi – Manifestazioni fieristiche – Stand informativi L’Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia organizza eventi e incontri su base territoriale per presentare i progetti. È presente a manifestazioni fieristiche e organizza uno spazio annuale per la diffusione dell’informazione all’interno della manifestazione fieristica RisorseComuni. Si tratta di una mostra/convegno direttamente promossa dall’ANCI con l’obiettivo di creare una base di scambio e di approfondimento per gli Enti Locali su temi di rilievo per la Pubblica Amministrazione. Al fine di favorire la conoscenza e la riflessione sul tema del servizio civile si organizzano seminari di studio e di approfondimento. 59 Distribuzione materiale informativo La comunicazione con i giovani in materia di servizio civile avviene anche attraverso la distribuzione di strumenti informativi multimediali finalizzati a diffondere l'informazione sulle opportunità di prestare servizio civile volontario. Vengono inoltre stampati volantini e manifesti diffusi in luoghi frequentati dai giovani, quali le università della Lombardia. Diffusione “locale” Sul territorio delle sedi locali il progetto viene invece pubblicizzato tramite pubblicazione su stampa locale, volantini distribuiti nelle sedi (biblioteche, Comune, centri di aggregazione, centri lavoro, informagiovani, scuole) e pubblicazione sul sito internet di ogni Ente Locale aderente. Internet Un canale sempre più utilizzato è infine rappresentato dai portali web d’informazione che pubblicano informazioni sulle opportunità d’impiego offerte ai giovani. STRUMENTI ADOTTATI DALLE SINGOLE SEDI DI SERVIZIO Nel corso dell’anno di servizio civile le sedi di servizio interessate della rete ANCI Lombardia realizzeranno in modo attivo e propulsivo iniziative di promozione del servizio civile avvalendosi di alcuni degli strumenti precedentemente indicati e rispettando quanto da loro previsto in fase progettuale. Ciascuna sede predispone infatti, in fase progettuale, di un piano di comunicazione adeguato e mirato alla propria realtà territoriale, nel quale si specificano gli strumenti e la metodologia prevista per lo svolgimento della campagna promozionale per un impegno complessivo di almeno 25 ore annue. Anche i volontari presenti nelle diverse sedi di servizio saranno coinvolti nell’attività promozionale e di sensibilizzazione del servizio civile nazionale. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: a) Metodologia: ANCI Lombardia ha accreditato un sistema di selezione che utilizza per tutti i progetti, non si tratta quindi di una ripetizione ma dell’applicazione di un sistema accreditato che comunque preserva la specificità di ogni singolo intervento e garantisce uniformità e trasparenza. La riuscita di un processo di selezione si costruisce nella fase progettuale del processo stesso, e si consolida con l’esperienza di valutazione dei candidati. La metodologia del processo di selezione dell’ufficio servizio civile di ANCI Lombardia contempla diversi passaggi: • analisi dei fabbisogni organizzativi delle sedi progettuali: ci preoccupiamo di effettuare, un’analisi organizzativa delle sedi progettuali, con particolare riguardo agli obiettivi che esse si prefiggono, al fine di comprendere al meglio di quale tipo di interventi abbiano bisogno; • analisi dettagliata dei fabbisogni di progetto: esaminiamo in modo particolareggiato il progetto in cui si troverà a lavorare la figura che andiamo a selezionare, al fine di cogliere “dal vivo” il clima e lo stile di conduzione della realtà progettuale in cui dovrà operare; • elaborazione del Profilo del candidato ideale: ci adoperiamo per definire tutti i requisiti "critici" della posizione per cui si effettua la selezione; • reclutamento dei candidati: apriamo la ricerca con le modalità indicate dall’UNSC e modalità interne, sfruttando il sistema di comunicazione dell’Ufficio servizio civile di ANCI Lombardia; • screening delle domande e dei curricula individuali pervenuti in risposta, e conseguente convocazione nei tempi e nei modi indicati dalla normative dell’UNSC; • valutazione dei candidati: ultimato lo screening di tutti i curricula pervenuti, diamo il via alla fase più tipicamente “attiva” del processo di selezione, ossia alla realizzazione di colloqui 60 individuali o di gruppo e/o alla somministrazione di appositi test per valutare i candidati con gli strumenti più idonei. L’Intervista dei candidati prescelti ha lo scopo di valutare indicatori motivazionali e comportamentali (eventuali profili di natura psicologica); • stesura di un “Dossier” confidenziale sui candidati: al termine della valutazione, redigiamo un report per ogni candidato, in cui compaiono i dati più salienti e le note più significative emerse nelle fasi precedenti; • presentazione di una rosa ristretta di candidati, elaborazione della graduatoria nei tempi e con le modalità indicate dall’UNSC. Riunione dello staff di progetto nella fase di decisione finale per una simulazione di verifica del livello di integrazione; • comunicazione ai candidati dell’esito. La selezione utilizza una metodologia che garantisce: • la scelta di persone idonee a ricoprire l’incarico di volontario su ciascun progetto; • l'integrazione del nuovo volontario nello specifico ambiente socio organizzativo dell'Ente; • obiettività: le scelte sono basate su dati di fatto e non su impressioni generiche e soggettive. b) Strumenti e tecniche utilizzati: L’esigenza di realizzare processi di selezione rende necessaria l’adozione di adeguati e diversificati strumenti di valutazione dei candidati e l’applicazione di tecniche specifiche. In tal senso, organizziamo apposite sessioni di colloqui a fronte della fondamentale rilevanza assunta da un preciso criterio che sempre più spesso orienta la ricerca di particolari profili individuali e cioè la diagnosi di tratti caratteriali legati alla sfera delle abilità cognitive, organizzative e sociali. I selettori accreditati individueranno il candidato più idoneo attraverso un colloquio personale che parte dalla condivisione del progetto e delle sue peculiarità e si concentra sull’indagine delle caratteristiche personali del candidato. A tal proposito si utilizzerà una check list di domande selezionate utili a conoscere il candidato, a comprendere le motivazioni, le aspettative nei confronti del progetto e a rilevare le sue attitudini. Nel corso del colloquio i selettori avranno a disposizione i seguenti strumenti: • scheda progetto: scheda progetto da consegnare a ciascun candidato con l’obiettivo di garantire la trasparenza iniziale sul progetto, per condividere le “regole d’ingaggio” mediante l’apposizione della firma del candidato sulla scheda come “presa in carico delle finalità, dei compiti e del piano di lavoro”; • scheda profilo candidato ideale: definizione del profilo del candidato ideale, in relazione al progetto, al contesto, agli aspetti critici e ai compiti affidati; • check list di domande da sottoporre al candidato per rilevare le esperienze professionali, la motivazione e le attitudini. c) Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori: Gli indicatori che si intenderanno misurare saranno prevalentemente indicatori attitudinali poiché riteniamo che sia il criterio dell’attitudine alla collaborazione volontaria la principale caratteristica richiesta ai nostri selezionati. Accanto al criterio dell’attitudine alla collaborazione volontaria verrà indagata l’attitudine al lavoro in gruppo o in solitaria, l’attitudine alle relazioni, al controllo e al rispetto delle regole. d) Criteri di selezione La riuscita di un processo di selezione si costruisce nella fase progettuale del processo stesso, e si consolida con l’esperienza di valutazione dei candidati. La selezione utilizza una metodologia che garantisce: 61 - la scelta di persone idonee a ricoprire l’incarico di volontario su ciascun progetto; - l'integrazione del nuovo volontario nello specifico ambiente socio-organizzativo dell'Ente; - obiettività: le scelte sono basate su dati di fatto e non su impressioni generiche e soggettive. e) Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema: Le soglie minime di accesso previste dal sistema di selezione saranno quelle segnalate di volta in volta dalle indicazioni dell’UNSC. L’ente individua come requisiti attitudinali minimi nella fase di reclutamento: • mostrare il proprio impegno a svolgere l’attività; • collaborare (tempi e modalità) con lo staff di selezione e reclutamento. Gli indicatori di impegno e collaborazione anche nella primissima fase di selezione e reclutamento saranno: • rispetto dei tempi per la consegna della documentazione necessaria alla selezione; • rispetto delle modalità per la consegna della documentazione; • rispetto per l’organizzazione e i referenti della selezione. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: a) Metodologia e strumenti utilizzati per la raccolta delle informazioni e dei dati: ANCI Lombardia ha accreditato un sistema di monitoraggio che utilizza per tutti i progetti, non si tratta quindi di una ripetizione ma dell’applicazione di un sistema accreditato che comunque preserva la specificità di ogni singolo intervento e garantisce uniformità e trasparenza. La specificità di questo intervento si sviluppa durante tutto l’anno di servizio civile e si manifesta attraverso le molteplici attività di verifica e di rilevazione volte a monitorare i seguenti aspetti: - Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell’andamento complessivo del progetto; - Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali; - Monitoraggio finale dell’andamento complessivo del progetto. L’attività di monitoraggio si struttura attraverso l’assistenza telefonica on line, incontri in aula ed eventuali interventi personalizzati sia con i volontari che con gli Operatori locali di progetto. Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell’andamento complessivo del progetto L’attività di monitoraggio proposta consente di rilevare aspetti connessi allo svolgimento dei progetti, indagando gli aspetti gestionali e progettuali. 62 Per aspetti gestionali e progettuali si intendono: - Rilevazione delle attività svolte (le attività svolte sono pertinenti al progetto?). - Orario di servizio (media settimanale e mensile). - Giudizio riguardo l’attività di formazione erogata dall’ente - Giudizio riguardo le riunioni con i tutor e/o i referenti - Giudizio riguardo l’attività di monitoraggio - Monte ore settimanale - Valutazione stato realizzazione obiettivi progettuali. - Motivazioni eventuali ritardi nel raggiungimento (o per il mancato avvio) degli obiettivi. - Risultati quantitativi raggiunti (numero utenti seguiti, aumento orari apertura servizio ecc.) - Prodotti realizzati dall’attività dei volontari (anche i prodotti non previsti in progetto) - Aspetti economici: assegno di servizio - Criticità di gestione/organizzazione La rilevazione di eventuali inadempienze comporta un’analisi accurata della situazione e la ricerca di una soluzione adeguata, in presenza di difetti nella gestione e nell’organizzazione del servizio civile o in caso di incoerenze varie, l’attività di monitoraggio struttura adeguati interventi volti a garantire il rispetto di quanto prescritto dalla normativa che disciplina il servizio civile e da quanto indicato e previsto nei progetti. Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali Per effettuare una corretta e completa analisi dell’andamento di un progetto e per verificarne il successo occorre rilevare anche gli aspetti di soddisfazione, di relazione e l’impatto che il servizio civile sta avendo sul singolo protagonista del progetto. A tal proposito, il monitoraggio si sofferma ad analizzare i seguenti aspetti personali, relazionali e professionali: - Verifica del livello di motivazione - Analisi aspettative - Verifica del livello soddisfazione - Percezione di utilità personale, ossia indagine riguardo la sensazione di essere ben impiegato e valorizzato dall’ente - Percezione di utilità futura, ossia valutazione dell’utilità di un altro volontario in futuro - Percezione di crescita professionale e personale - Stato dei rapporti con referenti, colleghi, volontari/e, utenti - Criticità e difficoltà rilevate - Incidenza che il servizio civile ha rispetto alle proprie attività personali L’analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con gli OLP che con i volontari e consente di effettuare un controllo incrociato dei dati e di rilevare le eventuali incoerenze. Gli incontri in aula, i colloqui individuali, gli interventi sul campo e le altre azioni di monitoraggio pur distinguendosi e caratterizzandosi nelle proprie specificità, hanno in comune la medesima modalità operativa basata sul rapporto di ascolto, di comunicazione e di counseling che gli esperti di monitoraggio instaurano con gli Operatori Locali di progetto e con i volontari nel corso dell’anno di servizio civile. L’attività di monitoraggio può quindi esplicitarsi anche attraverso un’azione di counseling volta ad orientare al servizio, a sostenere e a supportare contribuendo a fornire indicazioni utili sia ai volontari che agli OLP per affrontare con maggior consapevolezza e fiducia l’esperienza del servizio civile. Monitoraggio finale dell’andamento complessivo del progetto. Nel corso del dodicesimo mese di servizio civile gli esperti di monitoraggio organizzano il monitoraggio finale dell’esperienza svolta. 63 L’attività coinvolge i volontari di servizio civile e propone loro una riflessione complessiva del percorso svolto, l’identificazione delle criticità e positività del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il rispetto di quanto indicato nel progetto. Inoltre, il monitoraggio finale sarà utile per rilevare le competenze maturate dai volontari attraverso l’esperienza del servizio civile. I dati rilevati dal monitoraggio con i volontari saranno utilizzati nel corso del monitoraggio finale svolto con lo staff di ANCI Lombardia e a partire da questi si valuteranno le eventuali modifiche o integrazioni da apportare nei prossimi progetti di servizio civile. In base ai risultati ottenuti al termine del progetto e alle valutazioni espresse dai volontari e dagli OLP, lo staff Servizio Civile di ANCI Lombardia effettuerà una valutazione complessiva dell’andamento del progetto. L’analisi finale avrà come oggetto i seguenti aspetti: - Analisi e approfondimento delle criticità e delle positività del progetto - Verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati - Verifica della coerenza: corrispondenza tra quanto realizzato e quanto indicato nel progetto - Progettazione e pianificazione delle future linee di intervento. In relazione a quanto rilevato si valuteranno le dovute correzioni e l’eventuale riorganizzazione del progetto. Nel monitoraggio conclusivo si conclude anche il lavoro di rilevazione delle abilità e delle competenze acquisite nel corso dell’anno di servizio civile. L’attività di certificazione finale delle competenze è effettuata e certificata da ANCITEL Lombardia. L’indagine delle competenze aiuta a fare il punto sull’iter personale e professionale già compiuto, consentendo ai volontari di identificare le loro attitudini, le competenze e motivazioni, in modo tale da potersi proporre in ambito professionale come figure preparate, competenti e con delle esperienze pratiche di lavoro alle spalle. Il bilancio di competenze diviene quindi un valore aggiunto all’intera esperienza di servizio civile svolta e sarà utile per il riconoscimento delle competenze acquisite e certificabili nel Curriculum Vitae del volontario. LA RILEVAZIONE SUL CAMPO: GLI INTERVENTI PERSONALIZZATI Nel corso dell’anno l’esperienza di servizio civile può essere ostacolata dalla presenza di particolari problemi o criticità in grado di disturbare e persino di ostacolare il buon andamento dei progetti. In questi casi, l’attività di monitoraggio si esprime attraverso una prima fase iniziale di lettura e presa in carico del caso e, successivamente se necessario, si struttura attraverso degli incontri sul territorio volti a comprendere con maggiore chiarezza la situazione in corso. La presa in carico della situazione critica avviene solitamente mediante una prima segnalazione telefonica; in alcuni casi è a cura dell’operatore locale di progetto in altri ad opera di un volontario di servizio civile. In risposta a questo primo contatto l’intervento di monitoraggio si esprime attraverso un intervento di assistenza a distanza, si tratta di un supporto on line utile alla presentazione e comprensione del problema. Successivamente ad una prima analisi telefonica possono verificarsi situazioni diverse: nei casi migliori la criticità emersa viene gestita telefonicamente attraverso interventi di mediazione tra le parti; in altri casi invece, laddove le difficoltà segnalate siano maggiori, occorre strutturare un intervento più organico e strutturato che preveda la creazione di uno specifico dossier cartaceo del caso. In risposta alle criticità emerse, viene quindi chiesto agli attori coinvolti di produrre un proprio scritto nel quale segnalare la situazione in corso ed esplicitare le proprie controdeduzioni. Per comprendere con maggiore chiarezza la situazione e per favorire l’individuazione di una corretta strategia di intervento l’attività di monitoraggio può concretizzarsi in incontri sul campo volti a rilevare la situazione direttamente nelle sedi di servizio. In questi casi, gli incontri coinvolgono sia i volontari che gli operatori locali di progetto, con entrambi l’intervento 64 proporrà momenti di dialogo, confronto e, ove possibile, di mediazione. Laddove dovessero emergere situazioni di particolare gravità l’Ufficio Monitoraggio di ANCI Lombardia valuterà se segnalare il caso all’UNSC, presentando il dossier redatto sul caso in esame ed avviando di conseguenza la richiesta di un possibile procedimento disciplinare. b) Tecniche statistiche adottate per l’elaborazione dei dati rilevati anche al fine di misurare gli scostamenti delle attività rilevate da quelle previste dal progetto: L’analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con gli OLP che con i volontari, in questo modo è possibile effettuare una verifica incrociata dei dati rilevati e individuare eventuali incoerenze. Di particolare importanza è la verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi prefissati nel progetto di servizio civile. Ossia, se gli obiettivi attesi, sia numerici che qualitativi, siano in fase di raggiungimento oppure no e, se i tempi di realizzazione delle attività indicate in progetto siano rispettati. Il monitoraggio di questi aspetti consente di verificare l’efficienza e l’efficacia del progetto. La rilevazione di questi aspetti avviene sia mediante una modalità dialettica, che consente ai partecipanti di raccontare la propria esperienza e di confrontarsi con quella dei propri colleghi, sia attraverso una modalità di rilevazione testuale dei dati, mediante l’utilizzo di questionari a risposta aperta e a risposta chiusa. I questionari a risposta chiusa sono elaborati al fine di ottenere statistiche relative a diversi indicatori. Per quanto riguarda le rilevazioni inerenti il raggiungimento degli obiettivi, il rispetto dei tempi e il monte ore non sono previste specifiche tecniche statistiche ma la valutazione avviene attraverso l’analisi e il raffronto tra i dati rilevati nel corso dell’anno mediante i colloqui di monitoraggio (a distanza e in aula, sia con gli operatori che con i volontari) con i dati inseriti nel progetto. c) Tempistica e numero delle rilevazioni: L’attività di monitoraggio si struttura come segue: 2 incontri di monitoraggio con i volontari (entro il terzo mese e il dodicesimo mese di servizio). Nel corso di tutta la durata del progetto lo staff di monitoraggio è a disposizione dei volontari e degli Operatori Locali di Progetto sia tramite contatti a distanza (via telefono, mail) che in presenza (incontri sul campo). 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 65 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Capacità relazionale e animativa, utilizzo Word ed Excel. Capacità di utilizzare i programmi per il PC di grafica e sia in grado di elaborare dati statistici con i grafici. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) Priorità sarà data ai candidati in possesso dei seguenti requisiti: - possesso di laurea in scienze dell’educazione, laurea educatore professionale SNT2 o titolo equipollente e avere una pregressa esperienza in analoghi servizi. 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) Diploma di scuola secondaria superiore. L’assenza di tale requisito preclude l’accesso alla selezione. 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) Capacità relazionale e prosociale. Buona conoscenza di Word, Excel ed elaborazione informatica di dati statistici con grafici. 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) Capacità di contatto umano (relazioni con utenti di tutte le fasce di età: bambini, giovani, adulti e anziani). Titolo di studio richiesto: preferibilmente diploma di scuola secondaria superiore. Conoscenza del pacchetto Office, in particolare dei programmi Word ed excel. 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) Capacità di contatto umano (relazioni con utenti di tutte le fasce di età: bambini, giovani, adulti e anziani). Titolo di studio richiesto: preferibilmente diploma di scuola secondaria superiore. Conoscenza del pacchetto Office, in particolare dei programmi Word ed excel. Si chiede inoltre massima disponibilità di orario e puntualità. 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) Nessuno. 23) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): I Partner di questo progetto sono i seguenti: ReteComuni Rete composta da enti interessati a condividere i temi derivanti dalla disponibilità da parte degli enti di dati “certificati”. Rappresenta una prima risposta alle esigenze di sostenibilità ed evoluzione delle soluzioni sui temi delle entrate locali, della gestione territoriale, dell’innovazione tecnologica e della sicurezza manifestate dagli enti locali in questi anni. La partecipazione alla Rete è aperta a tutte le pubbliche amministrazioni che sottoscrivono il 66 testo dell’Accordo tra amministrazioni ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo”. Ancitel Lombardia Opera per rispondere alle esigenze di sviluppo e innovazione della Pubblica Amministrazione locale attraverso la fornitura di servizi prevalentemente ad amministrazioni pubbliche locali singole o associate. I servizi realizzati sono ispirati dalla costante ricerca di soluzioni efficaci e sostenibili. L’azione di Ancitel Lombardia risponde alla necessità di incrementare le occasioni di crescita delle conoscenze sui temi della Pubblica Amministrazione locale attraverso forme di coinvolgimento di amministratori e responsabili organizzativi in iniziative di scambio di opinioni e approfondimento. Inoltre, Ancitel Lombardia è ente iscritto all’Albo Regionale previsto dall’art. 25 della Legge regionale 6 agosto 2007 numero n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia”). Strategie Amministrative Rivista stampata in 30 mila copie è distribuita a tutti gli amministratori dei Comuni lombardi. La rivista può essere anche consultata on-line all’indirizzo www.strategieamministrative.it 67 24) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE - C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, ecc.), PC con collegamento a Internet - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc.), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore. - materiali per laboratori di manualità creativa, musicali, ginnici, di animazione, presso tutte le sedi dei centri. - opuscoli e materiali informativi - macchina fotografica 2) ATTIVITÀ DI SVILUPPO E INNOVAZIONE DELLA COMUNICAZIONE – Zona 2 (sede 91661/CAG) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc.), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore. - opuscoli e materiali informativi - macchina fotografica 3) POLITICHE GIOVANILI DI ZONA - PROGETTO "RADIO WEB"– Zona 2 (sede 91661/CAG) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc.), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore. - materiali per laboratori di manualità creativa, musicali, ginnici, di animazione, presso tutte le sedi dei centri. - opuscoli e materiali informativi - macchina fotografica 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) 1) ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE – CAM 4 (Sede 91866) - PC, stampante, telefono, fax, fotocopiatrice. - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento - materiali ludici e didattici 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 5 (Sede 91913) - PC, stampante, telefono, fax, fotocopiatrice. - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento - materiali ludici e didattici dei CAM 68 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITÀ CAM 6 (Sede 91912) - schermo video, computer, - lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili, - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento - lettore dvd, lettore cd, - postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc..), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore Zona 6 / C.A.M. di Viale Legioni Romane 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 8 (Sede 91901) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc..), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore. - materiali per laboratori di manualità creativa, musicali, ginnici, di animazione, presso tutte le sedi dei centri. - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento 2) ATTIVITA’DI COMUNICAZIONE, ASCOLTO E ORIENTAMENTO – CAM 8 (Sede 91901) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc..), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore. - materiali per laboratori di manualità creativa, musicali, ginnici, di animazione, presso tutte le sedi dei centri. - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) 1) SUPPORTO E MONITORAGGIO ATTIVITA’ – CAM 9 (Sede 91892) - Postazione completa da ufficio (scrivania, telefono, fax ecc..), PC con collegamento a Internet presso la sede del Settore. - materiali per laboratori di manualità creativa, musicali, ginnici, di animazione, presso tutte le sedi dei centri. - opuscoli e materiali informativi - questionari di gradimento 69 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 25) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 26) Eventuali tirocini riconosciuti: Nessuno 27) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: 28.1 COMPETENZE ACQUISIBILI NELLE SEDE DI SERVIZIO Di seguito sono indicate le competenze acquisibili dai volontari partecipando alle attività del progetto nella sede di servizio. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306) Il volontario che partecipa a questo progetto, potrà acquisire: • Competenze relative alle attività di front office e back office. • Competenze relazionali con l’utenza. • Competenze relative all’ideazione e alla realizzazione di eventi culturali. • Competenze informatiche. • Capacità di lavorare in team. • Esperienza in materia di animazione. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) Il volontario potrà acquisire le seguenti competenze: • conoscenza della normativa, del funzionamento e organizzazione di un Ente locale, nello specifico del Comune di Milano, con particolare riferimento alle attività del decentramento e ai servizi socio educativi; • conoscenza della normativa di riferimento dei Centri di aggregazione Giovanile, le modalità di gestione e organizzazione di questi servizi presso gli Enti locali e in particolare presso il Comune di Milano; conoscenza delle politiche, servizi, programmi e interventi del Comune di Milano nell'ambito delle politiche giovanili; • capacità di rilevare informazioni, giudizi, suggerimenti e valutazioni presso gli stakeholders (utenti, cittadini, famiglie, associazioni, colleghi, istituzioni, ecc.) per elaborare i bisogni espressi e potenziali del territorio; • mappare risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni, volontariato sociale, ecc.); • capacità di sviluppare e valorizzare relazioni di collaborazione tra agenzie educative e altri soggetti pubblici e privati che operano a favore di adolescenti e giovani; • capacità di progettare attività educative, di sostegno scolastico, ludiche, aggregative rivolte ad adolescenti e giovani, sperimentando strumenti di lavoro innovativi, stimando e reperendo le risorse necessarie per la realizzazione dei progetti e degli interventi e 70 acquisendo altresì le necessarie competenze per la gestione delle eventuali procedure amministrative e gli adempimenti formali necessari; creare, predisporre spazi e setting per accogliere i destinatari del servizio; • capacità di lavorare in gruppo, in particolare nell'ambito di una equipe educativa; • capacità di creare una relazione educativa, definendo bisogni e percorsi individuali anche a seguito di una valutazione della situazione individuale, familiare e sociale della persona; • capacità di monitorare l'andamento dei progetti, valutare l'efficacia delle azioni intraprese, rendicontare l'attività svolta, • sviluppare capacità di problem solving, di relazione interpersonale e di comunicazione efficace. 3. C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866) Il volontario che partecipa a questo progetto, potrà acquisire: • capacità di relazionarsi con cittadini di diverse fasce di età; • capacità di pubblicizzare le attività, utilizzando anche gli strumenti informatici e il sito del Comune di Milano; • capacità di controllo,monitoraggio delle iniziative e di verifica della soddisfazione dell’utenza. • creatività e capacità espressiva; • capacità di operare nel settore dei servizi alla persona e delle politiche giovanili; • capacità di gestire informazioni e banche dati; • capacità di gestione di strumenti informatici. 4. C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913) Il volontario che partecipa a questo progetto, potrà acquisire: • Competenze relative alle attività di front office e back office; • competenze relazionali con l’utenza; • competenze relative alla comunicazione e pubblicizzazione delle iniziative proposte; • competenze informatiche; • capacità di lavorare in team; • esperienza in materia di animazione. • coordinamento e monitoraggio di un’organizzazione complessa; • competenze in campo amministrativo (delibere, attuazione del contratto d’appalto, monitoraggio delle attività e delle presenze). 71 5. C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912) Il volontario che partecipa a questo progetto, potrà acquisire: • capacità a relazionarsi, all’interno di un struttura mediamente complessa, quale può essere il Consiglio di Zona, con i vari operatori, costruendo una rete di rapporti, a partire dal Direttore di Settore, fino ai colleghi che si occupano del servizio di accoglienza; • capacità a relazionarsi con l’utenza che frequenta il Centro ed a capire quali sono le necessità delle persone, che una volta uscite dal mondo del lavoro, o con diminuiti impegni legati al nucleo familiare, si trovano ad avere molto tempo a disposizione e il desiderio di stare in compagnia e, nel contempo, di essere impegnati in qualche hobby/attività che in precedenza non hanno potuto coltivare e quindi cercano nel servizio un luogo e dei modi per occupare il tempo libero, oltre che occasioni per fare incontri e conoscenze; • capacità di occuparsi del lavoro di “segreteria”, che prevede la predisposizione di modulistica, la raccolta delle iscrizioni per la frequenza delle attività, il lavoro d’ufficio, gestione sia delle telefonate che degli accessi diretti da parte del pubblico; • potenziare tutte le competenze professionali, perfezionare le capacità organizzative. 6. C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901) I volontari che partecipano a questo progetto potranno acquisire: • Competenze relative alle attività di front office e back office; • Competenze relazionali con l’utenza; • Competenze relative all’ideazione e alla realizzazione di eventi culturali; • Competenze informatiche; • capacità di occuparsi del lavoro di “segreteria”, che prevede la predisposizione di modulistica, la raccolta delle iscrizioni per la frequenza delle attività, il lavoro d’ufficio, gestione sia delle telefonate che degli accessi diretti da parte del pubblico; • Capacità di lavorare in team; • capacità di controllo,monitoraggio delle iniziative e di verifica della soddisfazione dell’utenza. • Esperienza in materia di animazioni. 7. C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) I giovani impareranno e comprenderanno la peculiarità del servizio e il suo ruolo di antenna sociale sul territorio. Avranno la possibilità di sviluppare e sperimentare dinamiche di relazione sia con gli operatori che con i cittadini e si avvicineranno all’ amministrazione pubblica e all’ottica con la quale lavora sui territori. In particolare potranno acquisire le seguenti competenze: • competenze relazionali con l’utenza; • competenze relative alla comunicazione e pubblicizzazione delle iniziative proposte; • competenze informatiche; • capacità di lavorare in team; • coordinamento e monitoraggio di un’organizzazione complessa • competenze in campo amministrativo (delibere, attuazione del contratto d’appalto, monitoraggio delle attività e delle presenze). 72 28.2 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE Al termine del servizio Ancitel Lombardia (ente iscritto all’Albo Regionale previsto dall’art. 25 della Legge regionale 6 agosto 2007 numero n. 19 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia”), rilascerà ad ogni volontario/a che conclude il servizio, documentazione contenente la certificazione delle competenze acquisite. Per ogni volontario è previsto un incontro individuale nel quale analizzare le competenze acquisite durante l’esperienza e quelle possedute precedentemente. La realizzazione del progetto si pone i seguenti obiettivi specifici: - diffusione fra i volontari di un atteggiamento di cittadinanza attiva - l’esperienza del servizio civile come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato, come occasione per conoscere la città e i suoi complessi apparati da un’ottica inusuale, non quella di fruitore dei servizi, ma quella di fornitore; - diffusione fra i volontari di conoscenze professionali e capacità d’inserimento in situazioni di lavoro - lo svolgimento del servizio civile consente al volontario il coinvolgimento in forme di training on the job nel corso del quale acquisire conoscenze tecniche. Il riconoscimento delle competenze acquisite durante l’esperienza di Servizio Civile è importante per la persona, per il volontario, in quanto in grado di accrescere le possibilità occupazionali nel mercato del lavoro e facilitare l’accesso a qualifiche e titoli di studio più elevati. La certificazione delle competenze acquisite deriva dall’esame relativo all’iter personale e professionale compiuto e consente ai partecipanti di identificare attitudini, competenze e motivazioni, per proporsi in ambito professionale come figure preparate, competenti e con un’esperienza concreta di lavoro alle spalle. L’attività di monitoraggio dell’acquisizione delle competenze è avviata all’inizio del progetto di Servizio Civile e prosegue in occasione degli incontri di verifica dei progetti. Il percorso è articolato in fasi: La fase di ingresso si sviluppa in occasione del primo incontro di adesione al progetto nel corso della quale il conduttore del colloquio verifica i bisogni e le aspettative. L’attività è svolta mediante la somministrazione di alcune domande chiave e attraverso la compilazione di una scheda di rilevazione. La consapevolezza della scelta presa, dell’impegno richiesto e degli strumenti a disposizione rappresentano i presupposti per la definizione e condivisione del “contratto” iniziale. La riflessione e l’indagine delle proprie risorse consentirà di costruire il "portafoglio di competenze" che possono essere acquisite all’interno del progetto, all’interno del quale individuare con maggiore facilità le proprie competenze espresse in termini di conoscenze, abilità e competenze tecniche professionali. 73 Con la fase finale si punta a verificare quali competenze sono state sviluppate nel Project Work e si giunge alla definizione di quanto acquisito durante il progetto. In questa fase si intendono realizzare i seguenti obiettivi: sintetizzare e mettere in relazione gli elementi rilevati nel corso di tutte le fasi; costruire in modo dinamico la valutazione delle competenze acquisite. La fase finale è la sintesi dell’intero lavoro: il partecipante riceve il proprio bilancio finale nel quale sono indicate le competenze maturate nel progetto e spendibili in futuro. La certificazione ottenuta potrà essere utile sia in una logica di consapevolezza e valorizzazione di sé e delle proprie capacità professionali, sia in una logica di autopresentazione all'esterno. Tale attestato di competenza regionale, con elencate le competenze acquisite e verificate durante il percorso di servizio civile, ha lo scopo di rendere trasparente quello che il giovane sa e sa fare. L’attestato di competenza regionale è uno strumento utile ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro, ricollocazione lavorativa o per la ripresa degli studi in un percorso di formazione professionale. Il riferimento principale sarà il Quadro Regionale degli Standard Professionali della Regione Lombardia, nello specifico le competenze che saranno certificate sono: • • • • effettuare la progettazione di attività di animazione ricreativa e educativa realizzare interventi di animazione e gioco attivare la rete territoriale per la realizzazione di attività di prevenzione sociale realizzare interventi di animazione sociale 74 SCHEDA IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Fase ZERO Portfolio delle competenze di progetto ad ogni progetto sono associate delle competenze acquisibili Adesione al Servizio Civile Fase INGRESSO METODO Verifica Portfolio delle durante il colloquio di orientamento che anticipa l’inizio del progetto si verificano le competenze in ingresso Colloquio corrispondenza competenze competenze minime individuali richieste acquisibili Fase FORMAZIONE METODO Verifica competenze al termine di ciascuno STEP di formazione si verificano le competenze acquisite Esercitazioni di valutazione percorso formativo acquisite formazione trasversale Verifica competenze acquisite formazione professionalizzante Fase PROJECT WORK al termine dell’attività di PW si verificano le competenze acquisite METODO Verifica Autovalutazione Valutazione del tutor nella sede ospitante Valutazione di ente accreditato acquisite nel PW competenze Certificazione delle competenze 75 Formazione generale dei volontari 28) Sede di realizzazione: Aule attrezzate nella sede centrale di ANCI LOMBARDIA Ufficio Servizio Civile e nelle sedi periferiche su base provinciale 29) Modalità di attuazione: In proprio con formatori di ANCI Lombardia 30) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 31) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I metodi e le tecniche sono riconducibili alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale) La formazione generale sarà erogata entro il 180° giorno dall’avvio del progetto mediante l’utilizzo di tre metodologie: - Lezione frontale: coprirà il 30% del monte ore complessivo; - Dinamiche non formali: copriranno il 40% del monte ore complessivo (la situazione formativa che fa riferimento alle dinamiche di un gruppo è essenzialmente legata a risultati di facilitazione in modo che i volontari riescano a percepire e ad utilizzare le risorse interne al gruppo, costituite da ciò che ciascuno, come individuo e come parte di una comunità, porta come sua esperienza, come suo patrimonio culturale, e dalle risorse che l’Ente mette a disposizione dei partecipanti in diversi modi e sotto diversi aspetti. Le tecniche all’uopo utilizzate comprendono, in maniera ampia, la sinottica e il metodo dei casi, l’esercitazione, i giochi di ruolo, e, nel complesso, sia le tecniche di apprendimento che i tipi di esperienze riconducibili alla formazione, alle relazioni in gruppo e di gruppo); - Formazione a distanza (FAD): coprirà il 30% del monte ore complessivo del piano formativo. Questa metodologia offrirà ai volontari la possibilità di approfondire a distanza le tematiche affrontate attraverso la metodologia frontale e non formale. Con la formazione a distanza (FAD) i volontari avranno a disposizione contenuti audio video e di testo per approfondire gli argomenti trattati in aula ed in particolare la Carta costituzionale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Carta di impegno etico, la Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. La FAD sarà associata prevalentemente al modulo 1 e al modulo 2, i volontari avranno modo di approfondire gli argomenti trattati in aula seguendo una serie di lezioni tematiche collegandosi alla piattaforma per una durata di 12 ore. 76 32) Contenuti della formazione: ANCI Lombardia ha strutturato il percorso di formazione da proporre ai volontari in quattro moduli. La formazione generale consisterà in un percorso comune a tutti i giovani avviati al servizio civile con lo stesso bando e avrà come contenuto generale l'elaborazione e la contestualizzazione sia dell'esperienza di servizio civile sia dell'identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi (linee guida della formazione) fornendo loro una “cassetta degli attrezzi”, in termini di informazioni e spunti di riflessione utili ad affrontare l'esperienza e a costruirne il significato. Modulo 1. Valori e identità del SC: preparazione allo svolgimento del servizio civile, costruzione della identità del gruppo Prima giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano i seguenti moduli formativi previsti dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - L’identità del gruppo in formazione e il patto formativo (Modulo 1.1); - Dall’obiezione di coscienza al SCN (Modulo 1.2); - La normativa vigente e la Carta d’impegno etico (Modulo n. 1.4). - Presentazione dell’ente (Modulo 3.1); - Il lavoro per progetti (Modulo 3.2); - Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (Modulo n. 3.4); - L’organizzazione del servizio civile e le sue figure (Modulo 3.3). L’obiettivo del PRIMO MODULO è la preparazione allo svolgimento del servizio civile. Saranno fornite tutte le informazioni legate agli aspetti operativi/organizzativi del servizio civile per rendere consapevoli i volontari del contesto in cui sono inseriti. Il modulo aiuterà i volontari a riflettere sul significato della scelta del servizio civile nazionale e sul valore della partecipazione attiva alla vita della società. La riflessione avrà come punto di partenza la difesa non armata della Patria e nello specifico la difesa civile non armata e non violenta, in questo quadro sarà quindi necessario riflettere sul legame tra servizio civile e obiezione di coscienza in Italia per giungere all’individuazione delle diverse forme di difesa non violenta della patria. Si potranno approfondire tematiche relative alla gestione non violenta dei conflitti, alle azioni di “prevenzione della guerra”, e potranno essere approfondite tematiche riguardanti la pace e i diritti umani facendo riferimento alla normativa vigente, alla Carta Costituzionale e alla Carta di impegno etico e alla Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. Nel corso del modulo si analizzerà il ruolo rivestito dall’ente locale nell’ambito del servizio civile, verrà evidenziato il compito del volontario di servizio civile con riferimento alla disciplina dei rapporti tra enti e volontari di servizio civile nazionale. Il programma del modulo fornirà ai volontari una "cassetta degli attrezzi" in termini di informazioni e spunti di riflessione utili ad affrontare l'esperienza e a costruire un significato. CONTENUTI DETTAGLIATI - Valori e identità del SCN - Analisi del rapporto storico culturale tra servizio civile e obiezione di coscienza in Italia - Patto formativo e identità del gruppo in formazione - L'identità del volontario di servizio civile. Chi è: definizione classica - chi non è. - Analisi delle aspettative e delle motivazioni al servizio. 77 - Analisi e condivisione delle motivazioni sottostanti alla scelta di svolgere un anno di servizio civile. Scelta e l’identità del gruppo in formazione. Informazioni tecniche e operative sul servizio. La rete organizzativa in cui si sviluppano i progetti di servizio civile: Anci - Comune OLP - Servizio civile nazionale, le interconnessioni. Come rapportarsi ai diversi ruoli senza invasioni di campo per facilitare le intercomunicazioni. Ruoli e funzioni del volontario di servizio civile. Lavoro per progetti Diritti e doveri del volontario. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari di servizio civile. La valorizzazione dell’esperienza: strumenti e metodi. Modulo 2. La difesa della Patria attraverso la solidarietà e la cittadinanza attiva Seconda giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano i seguenti moduli formativi previsti dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - Il dovere di difesa della Patria e La difesa civile non armata e non violente (Modulo n. 1.3); - La formazione civica (Modula 2.1); - Le forme di cittadinanza (Modulo 2.2); - La rappresentanza dei volontari nel servizio civile (Modulo 2.4). L’obiettivo del SECONDO MODULO è far apprendere i diversi e nuovi modi di concepire il rapporto tra Stato e cittadini; leggere il territorio attraverso le sue dinamiche, i suoi problemi e i suoi bisogni - Sviluppare il senso civico e la cittadinanza attiva, riflettere sui concetti di solidarietà e di sussidiarietà. Riflettere sul significato e sulle forme di cittadinanza attiva, espressioni concrete della volontà di costruire e sviluppare un nuovo modello di welfare capace di rispondere alle esigenze della società, attraverso forme di partecipazione responsabile e creativa da parte di tutti gli attori sociali, secondo una logica di sussidiarietà e solidarietà. A partire dall’analisi dei principi costituzionali di solidarietà sociale, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e delle forme di intervento sul territorio si giungerà ad analizzare il concetto di cittadinanza attiva come risposta operativa e concreta ai bisogni e alle necessità del territorio. Il modulo sarà l'occasione anche per approfondire, tenendo conto delle differenze funzionali e operative, il ruolo dello stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone. L’analisi si soffermerà sulle diverse modalità di intervento e sulle possibilità di una programmazione condivisa che abbia come fine lo sviluppo sociale della comunità. Il modulo approfondirà quindi il concetto di democrazia spiegando le funzioni e i ruoli rivestiti dai diversi attori operanti sul territorio sia attori costituzionali (organizzazione delle camere e iter di formazione delle leggi), sia attori istituzionali (Regione, Provincia, Comune, Asl, ecc.), sia sociali (associazionismo, volontariato). In questo modulo saranno, inoltre, forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso. Infine per riflettere su altre forme di cittadinanza attiva verranno fornite ai volontari informazioni riguardo la Rappresentanza dei volontari di Servizio Civile Nazionale eletti in 78 seno alla Consulta Nazionale per il Servizio Civile e indicazioni riguardo i rappresentanti e delegati regionali. Per comprendere con maggiore chiarezza l’impegno svolto dai rappresentanti e delegati regionali potranno essere proposte testimonianze (in aula o mediante interviste su supporto informatico) da parte di ex volontari, rappresentanti in carica o delegati. CONTENUTI DETTAGLIATI - Il principio di solidarietà sociale. - La responsabilità sociale: sussidiarietà e partecipazione. - Uguaglianza e differenza. Sviluppo e sottosviluppo nella realtà locale e in quella globale: il servizio civile in Italia e all’estero. - Forme di cittadinanza attiva: il servizio civile come forma di cittadinanza attiva e consapevole. Analisi delle varie forme di partecipazione. - La gestione dei servizi sul territorio: il ruolo degli attori costituzionali, istituzionali e degli attori sociali. - Affinità e differenze tra le varie figure operanti sul territorio e analisi delle modalità di intervento. - Analisi e riflessioni sul loro significato attuale e rapportato al contesto territoriale e situazionale. - La solidarietà politico/economica/sociale prevista dalla Carta Costituzionale, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Carta di impegno etico e Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. - I riferimenti costituzionali sul decentramento amministrativo che vede il Comune come l'istituzione capace di interpretare i bisogni della comunità presente sul proprio territorio. - Riflessione sui bisogni della Comunità territoriale (assistenziali, culturali, sociali, di integrazione) a cui i progetti di servizio civile rispondono. - Il ruolo attivo dei volontari nello scegliere gli organi di rappresentanza. Riflessione sugli organi di Rappresentanza: funzioni rivestite e impegno assunto. Modulo 3. La difesa della patria attraverso le forme di cittadinanza attiva e le tecniche di prevenzione dei conflitti. Terza giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano il seguente modulo formativo previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e non violenta (Modulo 1.3); - La protezione civile (Modulo 2.3); - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (Modulo 3.5). Nel corso del TERZO MODULO si intende diffondere tra le giovani generazioni la cultura della difesa della patria attraverso le varie forme di cittadinanza attiva: dalle esperienze di volontariato e solidarietà attiva, al ruolo della protezione civile e alle varie forme di prevenzione dei conflitti attraverso “peace-keeping” - “peace-enforcing” - “peace-building”. Gli argomenti trattati consentiranno ai volontari di comprendere e conoscere le varie forme di cittadinanza attiva e di acquisire la cultura della non violenza e di acquisire le conoscenze sulla nascita e lo sviluppo dei conflitti e sulla loro risoluzione attraverso modalità non violente. 79 CONTENUTI DETTAGLIATI - La prevenzione della guerra attraverso “peace-keeping” - “peace-enforcing” - “peacebuilding”. - Le diverse tipologie di conflitti: intrapersonali -interpersonali - di gruppo - intergruppali globali. - I conflitti che nascono dall'emarginazione, dalla diversità culturale e sociale. - Come affrontare il conflitto per poterlo risolvere. - Modalità di gestione dei conflitti. - Elementi del processo di negoziazione. - Nozioni e significati della protezione civile; analisi e riflessioni sulle azioni di protezione civile in contesti di rischio. - cenni di psicologia e gestione dei traumi. Modulo 4. Comunicare in modo efficace, saper ascoltare, gestire le situazioni potenzialmente conflittuali Quarta giornata: 8 ORE Al suo interno si sviluppano i seguenti moduli formativi previsti dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile (Decreto n. 160/2013 Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Nazionale): - Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (Modulo 3.5). Nel quarto modulo si svilupperanno le conoscenze per analizzare e comprendere i meccanismi che regolano gli scambi comunicativi, acquisire consapevolezza delle proprie modalità comunicative al fine di migliorare le proprie capacità relazionali. CONTENUTI DETTAGLIATI - Elementi del processo di comunicazione interpersonale. - La percezione: i diversi punti di vista. - La comunicazione verbale e non verbale. - L'ascolto: i diversi livelli di ascolto. - I conflitti comunicazionali: come prevenirli. - Una modalità comunicativa efficace: la comunicazione assertiva. - Definizione di progettualità individuali specifiche. - Individuazione e valorizzazione delle risorse personali. - Individuazione e valorizzazione delle risorse esterne a disposizione. - Progettualità e competenze acquisibili con l’esperienza di servizio civile. - Progettualità e competenze acquisibili con l’esperienza di servizio civile. Formazione Generale a Distanza La FAD sarà associata prevalentemente al modulo 1 e al modulo 2, i volontari avranno modo di approfondire gli argomenti trattati in aula seguendo una serie di lezioni tematiche collegandosi alla piattaforma per una durata di 12 ore. Nello specifico si esamineranno i seguenti temi: - Ricostruzione storica del percorso di idee ed esperienze che hanno portato al servizio civile con l'obiettivo di mettere in evidenza come il servizio civile contribuisce alla costruzione della pace attraverso l'utilizzo di strumenti pacifici. - La carta costituzionale 80 - La tutela dei diritti Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. La Carta di impegno etico. Storia e senso del servizio civile: dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale. Il dovere di difesa della Patria in relazione ai principi sanciti nella Costituzione Italiana, nella Carta Europea e negli ordinamenti delle Nazioni Unite. La protezione civile: salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale e della protezione civile. Esperienze di servizio civile: testimonianze di enti, testimonianze di volontari. FAD Generale. Approfondimento sui diritti e i doveri del volontario Un modulo di FAD è riservato all’approfondimento sul senso del servizio civile, inteso come anno di apprendistato alla cittadinanza, speso in un Ente affiancando un operatore locale di progetto, secondo le modalità e i principi definiti nella normativa di accreditamento degli enti e nella Carta etica. Sarà questo il momento in cui approfondiremo la “letteratura” normativa sul servizio civile nazionale, sui vari attori previsti dal sistema e sui contenuti della Carta etica, nonché sui ruoli e le funzioni attribuite ad ognuno dalla legge e dalle normative derivate, comprese quelle relative all’accreditamento, alla presentazione dei progetti, alla gestione dei volontari. FAD Generale. Approfondimento sul concetto di Patria e sulla Costituzione Il percorso formativo a distanza prevede un generoso approfondimento della Carta costituzionale, sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Carta di impegno etico e Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. In questo modo sarà possibile approfondire il concetto di Patria, così come viene definito dalla Costituzione, che non rinvia solo al concetto di “confine nazionale”, quanto piuttosto all’idea di una comunità di persone che vivono all’interno di tali confini. I volontari avranno a disposizione contenuti audio video e di testo per approfondire come l’ambiente, il territorio, il patrimonio culturale, storico e artistico, sono parti costitutive della “Patria” e come tali vanno difese. Saranno, inoltre, attivati dei testi di verifica per quanto concerne l’attività di protezione civile. FAD Generale. Approfondimento sulla Storia del Servizio Civile Un modulo di approfondimento è dedicato al percorso storico che ha visto la nascita e lo sviluppo del servizio civile: fatti che hanno caratterizzato la storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile degli obiettori, lo sviluppo e l’evoluzione della legislazione e della giurisprudenza costituzionale di questi ultimi anni. 33) Durata: 44 ore, di cui 32 ore di aula e 12 di formazione a distanza 81 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 34) Sede di realizzazione: Aule attrezzate nella sede centrale di ANCI LOMBARDIA Ufficio Servizio Civile e nelle sedi periferiche su base provinciale 35) Modalità di attuazione: In proprio con formatori di ANCI Lombardia 82 36) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica ha come obiettivo quello di “mettere in situazione” il volontario in un contesto di Ente Locale. A questo scopo saranno attivati dei moduli per la conoscenza dell’Ente Locale nei suoi aspetti organizzativi e negli aspetti di funzionamento e per il lavoro in termini motivazionali; si passerà poi alla conoscenza delle tipologie dei destinatari del servizio e delle specifiche competenze degli uffici, con utilizzo di studi di caso e role playing. La formazione specifica viene erogata attraverso l’utilizzo di formatori esperti, la metodologia usata passa dalla lezione frontale alle dinamiche non formali, facendo così sperimentare ai partecipanti ciò che viene spiegato teoricamente. I progetti di servizio civile propongono un pacchetto formativo molto ampio. Alla normale attività d’aula, cui i volontari partecipano nel corso del loro servizio, si affianca la proposta formativa che accompagna i volontari lungo l’intero anno di servizio civile che è erogata direttamente dall’ente presso il quale il volontario presta servizio. Il progetto prevede 72 ore di formazione specifica di cui 16 ore di formazione d’aula, 8 delle quali dedicati ai rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile, 24 di formazione a distanza e 32 di formazione specifica e di addestramento “on the job”. Questo tipo di formazione “on the job” consentirà al volontario di ricevere gli strumenti e le informazioni utili e necessarie al suo intervento e allo svolgimento del suo servizio. La particolarità della formazione on the job è che viene proposta in contesti strutturati in ambito locale, con una programmazione che considera con attenzione le problematiche che scaturiscono dalla concreta situazione di lavoro in cui il volontario è inserito. La funzione del formatore e degli Olp è quella di condurre i volontario all’interno dell’esperienza, di fornirgli riferimenti per il confronto, di indicare gli strumenti e i principi utili a interpretare le situazioni. 83 FLUSSO DELLE ATTIVITA’ DI TRAINING ON THE JOB ATTIVITA’ PROGRAMMATE DAI FORMATORI FASI PRESENTAZIONE L’OLP e il volontario condividono le aspettative sul progetto di servizio civile L’OLP certifica le competenze iniziali del volontario L’OLP si presenta definendo il proprio ruolo e le proprie responsabilità • Scheda sulle aspettative OLP/Volontario • Scheda competenze iniziali del volontario • L’OLP presenta al volontario l’ENTE in cui si realizza il progetto • Organigramma del servizio • L’OLP presenta la sede di servizio e ne descrive le funzioni rispetto alla struttura dell’ENTE • L’OLP e il volontario individuano insieme ruolo e responsabilità di quest’ultimo rispetto al servizio • L’OLP presenta al volontario le prestazioni erogate dal servizio • Orario settimanale delle attività • L’OLP presenta al volontario le priorità definite dalla struttura • L’OLP presenta al volontario le problematiche e le criticità del servizio • L’OLP e il volontario concordano tempi e modalità di realizzazione del servizio • • • ORIENTAMENTO INTRODUZIONE AL SERVIZIO OUTPUT PREVISTI La fase di introduzione al servizio si ripete ogni volta che il volontario si affianca ad una nuova attività CONGEDO • L’OLP e il volontario analizzano i risultati raggiunti rispetto alle aspettative • L’OLP trasmette la documentazione raccolta, utile alla certificazione finale delle competenze 84 • Documentazione 37) Contenuti della formazione: I contenuti della formazione specifica sono presentati ai volontari attraverso azioni di training on the job e lezioni d’aula. 40.1 AZIONI DI TRAINING ON THE JOB L’intera attività formativa di “Training on the job” sarà guidata e coordinata dai formatori accreditati di Anci Lombardia che si occuperanno di definire i contenuti didattici da proporre e di supervisionare gli interventi formativi. Il formatore assieme all’Operatore Locale di Progetto, proporrà al volontario un percorso articolato in contenuti diversi, contestualizzati al settore in cui il volontario opera. Nel dettaglio, i contenuti di “Training on the job” rispondono ai fabbisogni che scaturiscono delle tre fasi: presentazione, orientamento e introduzione al servizio. Contenuti della fase di presentazione In questa prima fase il formatore definisce con l’Olp i contenuti della fase di presentazione. La piena comprensione e definizione dei ruoli, degli incarichi e delle responsabilità connesse al servizio civile è il presupposto da cui partire per avviare l’esperienza. Contenuti proposti: • le aspettative sul servizio civile. L’Olp avvia insieme al volontario una riflessione sulle aspettative connesse al progetto di servizio civile; • l’Operatore Locale di Progetto, presentazione del ruolo e delle responsabilità. La comprensione da parte del volontario del ruolo di guida e coordinamento svolto dall’Olp permetterà al volontario di individuare e riconoscere l’Olp come la figura cui fare riferimento e alla quale rivolgersi nel corso del proprio servizio. Contenuti della fase di orientamento In questa fase si propongono i seguenti contenuti: • analisi della sede di servizio. Si descrive l’organizzazione e le funzioni della sede rispetto alla struttura dell’Ente; • ruolo e responsabilità del volontario. Analisi e riflessioni sul ruolo che il volontario dovrà assumersi durante il servizio. La conoscenza dell’organigramma del servizio, dei ruoli e delle responsabilità coinvolte permetterà al volontario di sviluppare la consapevolezza del contesto nel quale svolgerà servizio e di definire con maggiore chiarezza il proprio ruolo e il contributo che dovrà svolgere all’interno dell’ente. Contenuti della fase di introduzione al servizio e di formazione continua per operare nei servizi In questa fase si dedica del tempo per presentare e spiegare nel dettaglio i diversi servizi proposti, specificando e chiarendo al volontario quali sono le problematiche che dovrà affrontare e gli strumenti da utilizzare. Nel dettaglio, i contenuti formativi proposti sono i seguenti: • riflessione ed analisi delle prestazioni erogate dal servizio; • riflessione ed analisi delle priorità definite dalla struttura; • riflessione ed analisi delle problematiche e delle criticità del servizio; • riflessione ed analisi delle modalità di realizzazione del servizio. Risultato finale di questa fase è la definizione e la stesura del piano di lavoro settimanale del volontario, all’interno del quale sono specificati gli orari di servizio e le attività da svolgere. 85 I contenuti di introduzione al servizio vengono riproposti ogni volta che il volontario si affianca ad una nuova attività e rappresentano quantitativamente la parte più significativa di quanto trasmesso. Qui di seguito sono descritti, per ogni sede di servizio i contenuti formativi proposti dall’Olp ai i volontari per consentire loro di inserirsi e operare nei servizi. 1. C.A.M. ZONA 1 (Sede 91306), C.A.M. ZONA 4 (Sede 91866), C.A.M. ZONA 5 (Sede 91913), C.A.M. ZONA 6 (Sede 91912), C.A.M. ZONA 8 (Sede 91901), C.A.M. ZONA 9 (Sede 91892) Nel primo periodo del servizio civile tenuta presso l’ufficio di coordinamento Centri di Aggregazione Multifunzionale verrà proposta una breve cronistoria dell’evoluzione del servizio in zona 1, con la descrizione dei vari uffici, competenze e ruoli funzionali all’attività del Settore e del Consiglio di Zona. Le azioni formative del Training on the job avranno i seguenti contenuti: - storia ed evoluzione del servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale dai campi Robinsoniani ad oggi; - ruolo dell’Amministrazione nella gestione,funzionamento, monitoraggio del Servizio Centri di Aggregazione Multifunzionale; - nozioni circa l’accoglienza dell’utenza direttamente in ufficio e le altre modalità di contatto: telefonico o per mail; - interazioni tra i vari Settori del Comune di Milano e descrizione delle varie competenze; - l’immagine del Servizio ruoli, la Certificazione di Qualità; - nozioni di diritto amministrativo, di gestione e monitoraggio dei servizi (stesura delle relazioni, “carta d’identità” di ogni singolo Centro, programmazione); - cenni di comunicazione e di grafica; - illustrazione delle principali modalità di pubblicizzazione delle iniziative: volantini e depliant informativi del servizio e delle attività da esso organizzate, locandine, pubblicizzazioni ed aggiornamenti sul sito internet del Comune di Milano, utilizzo degli spazi pubblicitari mediante affissioni manifesti; - illustrazione della modulistica inerente lo svolgimento dei cicli di incontri tematici; - illustrazione delle procedure inerenti le varie fasi delle attività e l’iter procedurale delle inziative; - nozioni circa il monitoraggio delle attività ed i sondaggi di customer satisfaction; - illustrazione delle procedure di protocollazione ed inoltro della corrispondenza e di ricevimento delle richieste da parte dell’utenza; - spiegazioni sull’iter procedurale per l’approvazione del programma e successiva pubblicizzazione del pieghevole; - spiegazioni stesura del planning per le attività; - illustrazione degli strumenti in dotazione; - i problemi di sicurezza e i rischi connessi alle attività del progetto nella sede di servizio. 86 - cenni e suggerimenti utili per provvedere alla cura e all’assistenza in sicurezza durante lo svolgimento del servizio; - concetto di rischio, prevenzione e relativi comportamenti da adottare per tutelare la propria sicurezza e salute e quella degli utenti assistiti. 2. C.A.G. ZONA 2 (Sede 91661) Le azioni formative del Training on the job avranno i seguenti contenuti: - normativa, funzionamento e organizzazione di un Ente locale, nello specifico del Comune di Milano, con particolare riferimento alle attività del decentramento e ai servizi socio educativi, la gestione dei servizi e l'organizzazione del Settore Zona. - normativa di riferimento dei Centri di aggregazione Giovanile, modalità di gestione e organizzazione di questi servizi presso gli Enti locali e in particolare presso il Comune di Milano; conoscenza delle politiche, dei servizi, programmi e interventi del Comune di Milano nell'ambito delle politiche giovanili. Regolamento di funzionamento dei Centri di aggregazione giovanile della Zona 2, per la gestione delle attività nei CAM, CAG e CSRCA, Tavolo delle politiche giovanili di Zona2. - Indicazioni sul contesto sociale della Zona 2 di Milano: cambiamento e sfide. Come rispondere adeguatamente ai nuovi bisogni dei giovani ripensando finalità e obiettivi, innovando metodologie, strumenti e contenuti. L'esito di questa parte conclusiva del percorso formativo è un contributo personale di ciascun volontario che sarà lo strumento di verifica finale del percorso formativo. - come mappare le risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni, volontariato sociale, ecc.); sviluppare e valorizzare relazioni di collaborazione tra agenzie educative e altri soggetti pubblici e privati che operano a favore di adolescenti e giovani; - come progettare attività educative, di sostegno scolastico, ludiche, aggregative rivolte ad adolescenti e giovani; - come monitorare l'andamento dei progetti, valutare l'efficacia delle azioni intraprese, rendicontare l'attività svolta, - problemi di sicurezza e i rischi connessi alle attività del progetto nella sede di servizio. - cenni e suggerimenti utili per provvedere alla cura e all’assistenza in sicurezza durante lo svolgimento del servizio; - concetto di rischio, prevenzione e relativi comportamenti da adottare per tutelare la propria sicurezza e salute e quella degli utenti assistiti. 87 40.2 AZIONI FORMATIVE IN AULA Il progetto prevede un programma formativo distribuito in 2 giornate d’aula (8 ore cadauna) di cui una propone alcuni aspetti relativi all’area di svolgimento delle attività e l’altra il tema dei rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile. Nello specifico saranno trattati i contenuti di seguito evidenziati. Comunicazione e relazione con l’utenza disabile Il corso intende focalizzare l’attenzione sui vissuti del volontario di servizio civile che si trova a sperimentare la relazione con l’utente disabile. Questa proposta si articolerà in due momenti in cui il volontario si avvicinerà al settore di interesse prima da un punto di vista teorico (conoscenza del settore), e successivamente da un punto di vista “esperienziale”. (ad esempio è prevista una simulazione con la possibilità di mettersi nei panni di una persona disabile). Non verrà sottovalutata l’esperienza umana del volontario inserito nel contesto. Argomenti previsti: • attività e mansioni proprie del volontario (confronto su situazioni difficili, problematiche, situazioni tipiche); • la relazione con le figure professionali di riferimento; il Progetto Educativo (P.E.I.): come leggere un progetto educativo • la relazione con l’utente disabile (la comunicazione: verbale, non verbale, il contatto corporeo e la vicinanza “obbligata”); • i vissuti dell’operatore (i sentimenti nei confronti dell’utente, l’evocazione dei propri vissuti emotivi: tenerezza, simpatia, repulsione, irritazione…come li gestisco?); • età cronologica ed età mentale dell’utente disabile (atteggiamenti che promuovono l’autonomia e atteggiamenti che alimentano la dipendenza); • i comportamenti problematici (analisi di situazioni problematiche e confronto su modalità di intervento, il comportamento problematico come modalità comunicativa); • alcune situazioni critiche (comportamenti auto e etero aggressivi, le stereotipie, situazioni mediche di emergenza quali possono essere le crisi epilettiche); • organizzazione di un servizio (CDD, CSE, SFA...); • peculiarità ed obiettivi, rete con altri servizi, rapporti con il territorio, ruoli e peculiarità professionali (coordinatore, educatore professionale, A.S.A, O.S.S., volontario/servizio civile). Tecniche di animazione teatrale Il linguaggio teatrale (quando non è mestiere, specializzazione e professionismo) è un gioco aperto al quale tutti possono partecipare, ciascuno con le proprie capacità e i propri limiti. È accessibile a chiunque, perché si basa su una materia prima che chiunque è in grado di fornire: la presenza umana. Il corso è destinato a quei volontari di servizio civile che affiancheranno gi educatori nell’attività di animazione rivolta sia ai ragazzi che agli anziani; è rivolto ai volontari che non solo vogliono imparare nuove forme di comunicazione, ma umanamente sentono la necessità di liberare le proprie forme espressive per agire al meglio nei contesti, anche difficili, a cui sono destinati. Si esplorerà il mondo dell’animazione teatrale, sperimentando direttamente gli strumenti propri del fare teatro e conoscendosi attraverso il gioco: ci si muoverà nello spazio in gruppo, a coppie, con la musica e con il silenzio, usando il corpo e la voce, provando ad osservare da spettatori e ad agire da “attori”. 88 Negli incontri si sperimenteranno: • giochi di sensibilizzazione percettiva e di comunicazione non verbale; • giochi strutturati di espressione corporea e vocale; • giochi di improvvisazione teatrale; Sono previsti: • momenti di riflessione di gruppo guidata; • spazi dedicati a riferimenti teorici sulla storia dell’animazione teatrale. Il nido d’infanzia e lo sviluppo psicologico del bambino Il corso è destinato ai volontari di servizio civile che operano a stretto contatto con i bambini di età compresa tra gli zero e i tre anni (asili nido) e presenta, a partire dalla riflessione sul nido d’infanzia inteso come contesto di prima socializzazione e di crescita, le principali linee di sviluppo psicologico del bambino. Le tematiche trattate mirano a potenziare le competenze professionali dell’operatore in modo da poter rispondere adeguatamente ai bisogni evoluti dei bambini. Il programma si articola in due parti in cui si alternano momenti di riflessione teorica a esercitazioni pratiche e in cui si propongono attività adeguate all’ambito dove si muove il volontario. Argomenti previsti: • lo sviluppo psicologico del bambino con particolare riferimento alle tappe di sviluppo psicomotorio e cognitivo; • esercitazione “Definire le fasi dello sviluppo psicomotorio con l’utilizzo di immagini e di indici di osservazione”; • parlare con i bambini, lo sviluppo comunicativo e linguistico; • esercitazione “Raccontare ai bambini un libro illustrato”; • i confini dell’attaccamento, lo sviluppo emotivo – affettivo; • contesti di accoglienza e di ricongiungimento, stare “con” e stare “senza” • esercitazione “Lettura e condivisione di esperienze”; • osservare le relazioni al nido, lo sviluppo sociale; • “Dai...giochiamo!” il gioco come spazio condiviso di comunicazione e crescita; • esercitazione “La sensibilità dell’educatrice nei contesti educativi” e “L’osservazione del bambino nella prima infanzia”. La relazione d’aiuto e la metodologia del teatro sociale Obiettivo del percorso è fornire strumenti per gestire la relazione d’aiuto con gli anziani. La metodologia adottata per la formazione è di natura teorico/attiva e teatrale. Saranno fornite delle indicazioni al volontario sulla relazione con il mondo degli anziani attraverso un’analisi e una rilettura della propria percezione dell’anzianità, nella consapevolezza che questa percezione influisce nella relazione stessa con il cosiddetto ”utente”. Si proporrà la metodologia del teatro sociale come strumento nella relazione con gli anziani. Saranno presentate diverse proposte ricreative destinabili a gruppi di anziani e analizzati aspetti tipici del tetro (lo spazio, i tempi, il contatto, le distanze, etc.) da utilizzare nella relazione d’aiuto con gli anziani. Argomenti previsti: • diverse percezioni degli utenti; • relazione d’aiuto; • teatro sociale come metodologia di intervento per gruppi di utenti; 89 • individuazione dei punti salienti della proposta metodologica in direzione di un suo possibile utilizzo nell’azione di volontariato. Imprese sociali e imprese culturali: dall’idea al Business Plan L’obiettivo generale è quello di fornire ai partecipanti un “orientamento all’impresa” che da una parte valorizzi e integri l’esperienza di servizio civile, dall’altra possa risultare loro utile nel proprio successivo percorso personale e lavorativo. A partire dell’esperienza di contatto e collaborazione con imprese sociali e culturali maturata dai volontari nel corso dell’anno di servizio civile saranno affrontate tematiche relative all’impresa in genere, alle tipologie specifiche di impresa sociale e impresa culturale, al rapporto fra queste e gli Enti Locali. I volontari partecipanti saranno coinvolti in un lavoro di gruppo che prevede lo sviluppo di diverse idee di impresa (sociale e culturale) proposte dai partecipanti stessi. Argomenti previsti: • che cos’è un’impresa, i tratti distintivi; • le diverse tipologie di impresa e i loro elementi caratterizzanti, similitudini e differenze; • le imprese sociali e culturali, servizi, clienti, committenti, organizzazione; • il rapporto con gli Enti Pubblici, le diverse possibilità e le loro caratteristiche; • dall’idea ai servizi; • offerta e domanda (il mercato di riferimento, clienti e committenti); • ricavi e costi (la sostenibilità dell’impresa); • esempi reali di impresa sociale e di impresa culturale; • orientamento e informazione, a chi rivolgersi. Definizione del progetto professionale e tecniche di ricerca attiva del lavoro Il corso è rivolto ai volontari di servizio civile il cui compito consiste nell’indirizzare gli utenti che chiedono aiuto per muoversi nell’ambito professionale, in particolar modo i giovani alla ricerca di un primo impiego. La peculiarità dei temi trattati fa sì che questo modulo formativo sia interessante per il volontario stesso. Il corso prevede che i partecipanti, attraverso l’utilizzo di strumenti di autovalutazione, definiscano il progetto professionale a partire dai propri punti di forza e di debolezza in termini competenze professionali tecniche e trasversali. Il corso si pone inoltre l’obiettivo di trasferire gli strumenti necessari alla ricerca del lavoro. Argomenti previsti: • interessi e valori professionali; • variabili che definiscono un ruolo professionale; • costruzione del progetto professionale; • strategie per organizzare la ricerca attiva del lavoro; • il curriculum vitae, il curriculum europeo; • la lettera di accompagnamento; • canali di ricerca del lavoro; • prove di selezione (il colloquio, i test, il colloquio di gruppo); • i contratti di lavoro. Formazione in materia di salute e sicurezza Il corso prevede una formazione generale uguale per ogni tipo di ente in materia di salute e sicurezza e un approfondimento relativo ai rischi correlati al luogo di lavoro ed al corretto impiego delle attrezzature di lavoro. Si propone inoltre di fornire gli strumenti di sicurezza 90 specifici ai possibili rischi che il volontario può incontrare durante lo svolgimento delle attività nelle sedi di servizio. Argomenti previsti: - legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro; - rischi nel lavoro; - sistemazione del posto di lavoro; - luoghi e attrezzature di lavoro. 40.3 CONTENUTI DI FORMAZIONE A DISTANZA L’attività di formazione a distanza (24 ore) sarà svolta attraverso l’utilizzo di una piattaforma di formazione a distanza suddivisa nelle seguenti sezioni diverse: • sezione normativa; • sezione didattica; • sezione comunicazione; • sezione ricerche; • sezione esercitazioni. In ciascuna sezione saranno raccolti materiali specifici utili allo studio e all’approfondimento. Il volontario potrà muoversi liberamente tra le sezioni a disposizione, orientando e personalizzando il proprio percorso formativo. Gli argomenti che saranno proposti tratteranno tematiche di ampio respiro attuale: • La comunicazione efficace: si vorrà cercare di stimolare i volontari ad imparare e conoscere le diverse sfaccettature della comunicazione, nonché l’importanza dei processi comunicativi e le diverse modalità in cui essi avvengono. • Time management: sarà un corso per indirizzare i volontari ad ottimizzare la risorsa “tempo” attraverso l’utilizzo di strategie, modelli e pianificazioni. • La gestione delle riunioni e dei gruppi di lavoro: si vorranno impartire dei contenuti circa l’importanza della “riunione” come strumento di lavoro di gruppo. Come avviene la sua pianificazione e organizzazione, quali sono le figure e i ruoli all’interno di una riunione (coordinatore, relatore, conduttore) e infine il processo intrinseco della riunione (apertura, svolgimento, verifica, chiusura e valutazione). • La gestione dei progetti: si vorranno dare le linee guida e gli elementi base di project management. Saranno presentati concetti quali sono: il ciclo di vita di un progetto con la sua impostazione e pianificazione; l’esecuzione e il controllo di un progetto; il team building, la chiusura del progetto e gli strumenti principali ai quali si fa riferimento durante il suo svolgimento. • Web 2.0 e Wiki: i volontari sono immersi in un nuovo sistema di comunicazione, con questo corso si vorrà dare qualche nozione in più circa i blog, i forum e le chat che sempre di più diventano i veicoli principali per comunicare con gli altri. Si cercherà di dare un contributo affinché vengano utilizzati nel modo corretto. • Gestione della conoscenza: sarà un corso che mirerà a far comprendere ai volontari l’importanza della creazione, condivisione e trasmissione dei saperi all’interno delle organizzazioni. Inoltre verranno forniti definizioni di: bilancio di competenze, network e knowledge management. • La comunicazione assertiva, il conflitto e la negoziazione: si daranno dei suggerimenti riguardo le modalità usate per definire obiettivi e i modi per trasmetterli efficacemente. Si parlerà di comunicazione assertiva, di strategie per “convincere” gli interlocutori, dell’uso della retorica e della performance. Verrà anche sottolineata l’importanza del saper gestire le critiche, la razionalità e l’emotività in contesti comunicativi. 91 • Risparmio energetico: il corso introdurrà una panoramica generale riguardo il risparmio energetico e sarà prevista un’analisi accurata della problematica attraverso consigli, strumenti e normative attuate in grandi contesti. Inoltre si racconterà come una politica efficace di risparmio energetico diventa leva competitiva sul mercato. • Sicurezza in ufficio: il corso offrirà ai volontari la possibilità di conoscere il quadro normativo in materia di sicurezza, dalle direttive europee ai decreti legislativi emanati nei Paesi europei. Nella sezione “Didattica” saranno inseriti anche i contenuti di formazione specifica proposti nelle lezioni d’aula. I formatori provvederanno a far pubblicare, dall’esperto di formazione a distanza, tutti i materiali di studio e approfondimenti legati all’argomento trattato. I contenuti saranno proposti seguendo la suddivisione per argomenti utilizzata in aula, per approfondimenti si veda il punto 40.2 (“Azioni formative in aula”). 38) Durata: 72 ore, di cui 32 ore di formazione specifica e di addestramento al servizio (training on the job), 24 ore di formazione a distanza (FAD) e 16 ore di formazione specifica d’aula di cui 8 ore dedicate ai rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile. L’attività è coordinata e supervisionata dai formatori accreditati di ANCI Lombardia. 92
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