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www.emedicine.com (Traduzione di Alessandra Torriani - [email protected]) DEFICIT DI BIOTINIDASI Ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2004 Sinonimi e parole chiave correlate: Deficit multiplo di carbossilasi infantile, deficit di carbossilasi giovanile, deficit multiplo di carbossilasi tardivo, deficit di biotina libera, anomalie nella sintesi degli acidi grassi, catabolismo anomalo degli aminoacidi, anomalie nella gluconeogenesi, deficit di olocarbossilasi sintetasi. INFORMAZIONE SUGLI AUTORI Autore: Marc P Difazio, MD, Chief, Child and Adolescent Neurology Clinic, Assistant Professor, Department of Neurology, Section of Child and Adolescent Neurology, Walter Reed Army Medical Center. Co-autori: Ronald G Davis, MD, Assistant Professor, Department of Neurology, Division of Child and Adolescent Neurology, Children's Hospital of Boston and Harvard University Medical School. Marc P Difazio, MD, è membro delle seguenti associazioni mediche: Alpha Omega Alpha, American Academy of Neurology, e Child Neurology Society. Curatori: Christian J Renner, MD, Consulting Staff, Department of Pediatrics, University Hospital for Children and Adolescents, Erlangen, Germany; Robert Konop, PharmD, Clinical Assistant Professor, Department of Pharmacy, Section of Clinical Pharmacology, University of Minnesota; Margaret McGovern, MD, PhD, Vice Chair, Associate Professor, Department of Human Genetics, Mount Sinai School of Medicine; Paul D Petry, DO, FACOP, Assistant Professor, Department of Pediatrics, Division of Maternal Child Health, Northeast Regional Medical Center; e Bruce Buehler, MD, Chairman, Department of Pediatrics, Professor, Departments of Pediatrics and Pathology, University of Nebraska Medical Center INTRODUZIONE Premessa: La biotinidasi è un enzima onnipresente delle cellule dei mammiferi che compare in alti livelli nel fegato, nel siero e nei reni. La sua funzione principale è di scindere la biotina dalla biocitina, in modo da preservare le riserve di biotina per il suo utilizzo come cofattore per gli enzimi dipendenti dalla biotina, ovvero le 4 carbossilasi umane. Il deficit multiplo di carbossilasi sensibile alla somministrazione di biotina è stato descritto per la prima volta nel 1971. Negli anni Ottanta Wolf e colleghi hanno poi ulteriormente caratterizzato la forma infantile del deficit multiplo di carbossilasi come deficit di biotinidasi. Il normale periodo di presentazione per il deficit multiplo di - pag. 1 di 9 - carbossilasi è il periodo neonatale, e la forma infantile solitamente è dovuta a deficit di biotinidasi. La patologia, causata da un’assenza completa o parziale dell’enzima, è associata ad un ampio spettro di manifestazioni cliniche, tra cui anomalie dei sistemi neurologico, dermatologico, immunologico ed oftalmologico. Nonostante la sua rarità, il riconoscimento precoce è cruciale perché una terapia sollecita è in grado di annullare tutte le sue manifestazioni. Patofisiologia: La biotina è un derivato dell’imidazolo che si trova in parecchi cibi naturali. I batteri intestinali sintetizzano grandi quantità di biotina umana. Essa serve da cofattore per le carbossilasi umane, tra cui piruvato carbossilasi, propionilcoenzima A (CoA) carbossilasi, beta-metil-crotonil-CoA carbossilasi, ed acetil-CoA carbossilasi. La biotina si lega in maniera covalente a questi enzimi. In condizioni normali, subisce un processo di metabolismo proteolitico a biocitina o biotinil peptidi. La scissione di questi prodotti metabolici risulta in un ripristino della biotina libera per una continuazione del suo funzionamento come cofattore. La biotinidasi influisce su questa scissione, e la sua assenza o deficit compromette questo passo, causando un deficit di biotina libera e rallentando il funzionamento delle carbossilasi biotina-dipendenti. Le carbossilasi hanno ruoli importanti nel metabolismo intermedio, ed una loro compromissione causa anomalie nella sintesi degli acidi grassi, nel catabolismo degli aminoacidi e nella gluconeogenesi. Tali anomalie possono manifestarsi in un’ampia gamma di risultati clinici e di laboratorio, che vengono presentati più sotto. Il deficit di biotinidasi tipicamente spiega il cosiddetto deficit multiplo di carbossilasi tardivo. La comparsa precoce o neonatale del deficit multiplo di carbossilasi è più probabilmente dovuto ad un’altra anomalia biochimica sensibile alla biotina, il deficit di olocarbossilasi sintetasi. Questo enzima è responsabile del legame covalente della biotina alle varie apocarbossilasi. Il difetto avviene nei valori costanti Michaelis di biotina, rendendo necessarie grandi quantità di biotina libera per assicurare il legame. Frequenza: Negli Stati Uniti: L’incidenza di deficit profondo di biotinidasi è stato stimato in 1:137.401. L’incidenza combinata di deficit parziali e combinati è di 1:61.067. Nel 1986, in Virginia, Heard e colleghi hanno determinato che lo screening neonatale era costo efficace. Ora lo screening per il deficit di biotinidasi viene effettuato di routine in parecchi stati [americani] ed in altre parti del mondo. Mortalità/Morbilità: Se trattato precocemente, il deficit di biotinidasi può essere asintomatico. Sintomi prolungati precedenti all’inizio della terapia con biotina possono lasciare il paziente con vari gradi di sequelae neurologiche, tra cui ritardo mentale, convulsioni e coma. Un deficit di biotinidasi profondo non trattato può causare decesso del paziente. Sesso: Maschi e femmine sembrano essere colpiti in maniera uguale, il che è coerente con un modello autosomico recessivo di ereditarietà. Età: Il deficit profondo di biotinidasi (<10% della normale attività enzimatica sierica) tipicamente si presenta nei primi 6 mesi di vita, sebbene vi possa essere anche presentazione nel periodo neonatale o dopo la prima decade di vita. - pag. 2 di 9 - INFORMAZIONI CLINICHE Anamnesi: - Il deficit parziale di biotinidasi (10-30% della attività normale media) è associato ad un aumento del rischio di sviluppare gli stessi sintomi che colpiscono i bambini con deficit profondo. Tuttavia, la comparsa di sintomi sembra essere associata ad elementi di stress metabolico (per esempio malattia, febbre, digiuno), ed i bambini potrebbero non essere sintomatici fino a quel momento. Tale tendenza ad un deterioramento metabolico durante uno stress potrebbe rappresentare un indizio utile nella diagnosi del deficit parziale, sebbene sia una caratteristica anche di altri errori congeniti del metabolismo. I sintomi sono ugualmente sensibili alla somministrazione di biotina. In associazione ad un presunto deficit di biotinidasi vengono riportati casi di morte improvvisa, possibilmente a causa di convulsioni o disfunzioni del tronco cerebrale. Pertanto, è necessario includere il deficit di biotinidasi nella valutazione della SIDS (Sudden Infant Death Syndrome – Sindrome della Morte in Culla), specialmente quando altri membri della famiglia hanno possibili manifestazioni cliniche di deficit di biotinidasi. Lo spettro di segni clinici e sintomi è vario. Prendere in considerazione il deficit di biotinidasi alla comparsa di convulsioni non trattabili, acidosi, eruzione cutanea o ritardi nello sviluppo. - Convulsioni In un recente studio retrospettivo, il 38% di pazienti affetti da deficit di biotinidasi presentava convulsioni, spesso in combinazione con altre caratteristiche della patologia. Il 55% circa dei pazienti aveva convulsioni in qualche momento durante il periodo di valutazione. Le convulsioni erano più frequentemente generalizzate, tonico-cloniche o cloniche, sebbene siano state notate convulsioni miocloniche e spasmi infantili in percentuali significative. Tipicamente, le convulsioni e le altre manifestazioni non sono sensibili alle terapie convenzionali, ma rispondono rapidamente al dosaggio farmacologico di biotina. - Altre sequelae neurologiche Ritardo nello sviluppo. Atassia. Neuropatia. Disfunzione del nervo uditivo. Il deficit di biotinidasi raramente si presenta sotto forma di paraparesi spastica. Anche se la maggior parte dei sintomi risponde bene alla somministrazione di biotina, un deficit di biotinidasi non trattato può causare gravi danni neurologici permanenti. Sono stati riportati anche danno permanenti di tipo oftalmologico ed audiologico resistenti alla terapia con biotina. - Deficit immunologici I deficit immunologici sono caratterizzati da infezioni fungine croniche e probabilmente letali. Le anomalie immunitarie cellulari sono probabilmente dovute all’accumulo di metaboliti tossici od al deficit di biotina stesso. - pag. 3 di 9 - La disfunzione immunologica migliora con la somministrazione di biotina. - Anomalie del respiro Tali anomalie sono comuni ed includono apnea, iperventilazione e stridore laringeo. Lo stridore e le anomalie del respiro sono probabilmente dovute ad una disfunzione dei centri midollari del respiro colpiti dal disordine metabolico. Ciò può portare ad altri sintomi bulbari, come difficoltà di deglutizione. Esami obiettivi: - Occhio: effettuare un esame oftalmologico dettagliato alla ricerca di prove di atrofia ottica. - Pelle Alla loro comparsa, le manifestazioni dermatologiche sono particolarmente notevoli, ed includono alopecia ed un’eruzione cutanea eczematosa, scagliosa, periorale/facciale. La distribuzione di tale eruzione cutanea viene descritta come peri-orifiziale, il che indica una propensione a colpire aree che circondano gli orifizi corporei. Le eruzioni cutanee possono essere confuse con eczema o deficit di zinco. Per questa ragione, la resistenza alla terapia convenzionale per le eruzioni cutanee dovrebbe portare a prendere in considerazione un errore congenito del metabolismo, tra cui il deficit di biotinidasi. Compare anche alopecia con perdita di colore dei capelli. Un aspetto interessante è che tali risultati dermatologici possono essere attribuiti ad anomalie della sintesi e del metabolismo degli acidi grassi, possibilmente dovuti alla disfunzione secondaria delle carbossilasi. Anche se possono essere gravi, eruzioni cutanee ed alopecia tipicamente rispondono rapidamente alla somministrazione di biotina in un periodo che va da pochi giorni a mesi. Può comparire candidiasi cronica. - Effetti sullo sviluppo neurologico Ipotonia e ritardo dello sviluppo sono manifestazioni dell’infanzia. La presentazione in bambini più anziani include atassia e ritardo nello sviluppo. Atrofia ottica e deficit audiologici compaiono come segni isolati od in associazione a paraparesi spastica. - Cause: Il gene che codifica la biotinidasi è localizzato nella banda 3p25. E’ stata identificata una mutazione comune, presente in circa metà dei bambini sintomatici. E’ stata descritta anche una seconda mutazione, meno comune: Arg538 a Cys. DIAGNOSI DIFFERENZIALE Altre problematiche da prendere in considerazione: Prendere in considerazione sepsi, meningite, od esposizione tossica in un bambino che si presenta in extremis con epilessia intrattabile o grave disordine metabolico. Se gli esami di laboratorio indicano iperammoniemia ed/o acidosi, esiste la possibilità di altri errori congeniti del metabolismo. - pag. 4 di 9 - I sintomi del deficit di biotinidasi a comparsa neonatale possono essere difficili da differenziare dal deficit di olocarbossilasi sintetasi (si veda Patofisiologia) e rispondono bene anch’essi alla somministrazione di biotina. ESAMI DA EFFETTUARE Esami di laboratorio: - Alla presentazione, ottenere studi di laboratorio per determinare se sia presente un errore congenito del metabolismo. Tali esami sono elencati in dettaglio più sotto. - Una malattia od uno stress catabolico possono causare un disordine metabolico, e l’esecuzione di esami di laboratorio in quel momento può fornire indizi circa l’eziologia della patologia. - E’ importante ottenere i campioni durante la presentazione della patologia, perché tali tracce potrebbero scomparire in un bambino altrimenti sano, specialmente in uno affetto da deficit parziale dell’enzima. - Esami specifici: Ammoniemia. Acidi organici urinari. Aminoacidi plasmatici. Chetonuria. Emogas. Elettroliti. Profili di biotinidasi, carnitina ed acilcarnitina. Diagnostica per immagini: La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) rappresenta la diagnostica per immagini preferenziale per la valutazione di un bambino affetto da un possibile errore congenito del metabolismo. I bambini affetti da deficit di biotinidasi possono presentare edema cerebrale, bassa attenuazione del segnale della materia bianca, atrofia cerebrale ed ingrossamento ventricolare compensativo. Anche la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) aiuta a determinare il metabolismo funzionale del cervello. Alcuni ospedali hanno accesso a tali tecniche, ed il loro utilizzo può aiutare a delineare la natura del disordine cerebrale in vivo. La Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) viene utilizzata in ambiente sperimentale per dimostrare la modifica dell’attività metabolica cerebrale prima e dopo la terapia con biotina. La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) può dimostrare la presenza di calcificazioni bilaterali dei gangli basali che potrebbero non essere dimostrati altrettanto facilmente per mezzo della Risonanza magnetica nucleare. Altri esami: - Esame oftalmologico Un oftalmologo esperto dovrebbe effettuare un esame fondoscopico con pupilla dilatata per valutare un’eventuale atrofia ottica. L’esame del campo visivo ed i potenziali evocati possono aiutare a determinare il grado di danno al nervo ottico nei pazienti colpiti. - Esame audiologico - pag. 5 di 9 - Effettuare un esame audiologico in tutti i bambini, perché i deficit dell’udito sono comuni nei bambini sintomatici, e possono persistere dopo la terapia. I potenziali evocati del tronco cerebrale uditivo possono aiutare a delineare l’anomalia nei bambini più piccoli od in pazienti affetti da ritardo nello sviluppo. - Elettroencefalogramma I risultati dell’EEG prima della terapia dimostrano una cattiva organizzazione del substrato ed assenza di una morfologia tipica del sonno. In un bambino, durante il periodo interaccessuale, sono stati osservati frequenti picchi focali. Le manifestazioni accessuali sono state ben descritte in 1 relazione, dimostrando diffuse scariche polipunte all’insorgenza delle convulsioni (miocloniche) seguite dalla comparsa di picchi ritmici diffusi e scariche di onde durante le manifestazioni cliniche di un attacco convulsivo generalizzato tonicoclonico. I risultati dell’EEG sono variabili, e possono normalizzarsi totalmente dopo la terapia. - pag. 6 di 9 - - Risultati dell’esame istologico: Nel deficit di biotinidasi, le lesioni patologiche variano, probabilmente sulla base della gravità della patologia prima del decesso. I risultati sono simili a quelli scoperti nella sindrome di Leigh o nell’encefalopatia di Wernicke, sebbene le lesioni patologiche sembrano essere più diffuse nel SNC. Lesioni necrotiche mal delineate colpiscono ampiamente pons, ipotalamo, ippocampo e midollo. Al microscopio, tali aree presentavano micro-ulcerazioni, proliferazione capillare e gliosi. La mielina sembra essere colpita in maniera più grave che non i neuroni od i processi assonali. Un grave edema può essere evidente in parecchi importanti tratti della materia bianca. TERAPIA Cure mediche: La terapia per il deficit di biotinidasi è la biotina per via orale, tipicamente somministrata ad un dosaggio di 10 mg/die. Alcuni pazienti necessitano di dosaggi più alti. Se il difetto enzimatico è presente ma non risponde a dosaggi inferiori, prendere in considerazione la somministrazione di una terapia a dose superiore (fino a 40 mg/die). I bambini cui rimane una patologia neurologica residua potrebbero necessitare, oltre alla biotina, di terapie per il ritardo nello sviluppo, la spasticità e la disfunzione bulbare. Consulti medici: Alla fase di esame e valutazione dovrebbero assistere un neurologo pediatrico esperto, uno specialista in patologie metaboliche, od un genetista. Gli esami e le procedure di follow-up per documentare il danno neurologico residuo dovrebbero essere effettuati da un neurologo od un pediatra esperto nella valutazione di bambini con compromissioni neurologiche. FARMACI Categoria del farmaco: Vitamine e cofattori Sostanze organiche necessarie al corpo in piccole quantità per vari processi metabolici. Utilizzate clinicamente per la prevenzione e terapia di specifici stati di deficit. La biotina è il farmaco per il deficit di biotinidasi. Nome del farmaco: Biotina – Un coenzima essenziale nel metabolismo degli acidi grassi ed in altre reazioni di carbossilazione. Il deficit di biotina può causare l’escrezione urinaria di acidi organici e mutamenti nella pelle e nei capelli. Dose per l’adulto 10-40 mg/d PO. Dose pediatrica 6-40 mg/d PO. Controindicazioni Documentata ipersensibilità. Interazioni I farmaci anticonvulsivanti per via orale possono compromettere l’assorbimento della biotina. Gravidanza A – Sicuro in gravidanza. Precauzioni Nessuna degna di nota. - pag. 7 di 9 - FOLLOW-UP Complicazioni: Il mancato riconoscimento e terapia dei pazienti affetti da deficit di biotinidasi può portare a danni neurologici, oftalmologici ed audiologici permanenti. Infine, può sopravvenire il decesso. Il disordine immunologico può causare infezioni fungine fulminanti. Prognosi: Con la terapia, i pazienti riportano un’eccellente prognosi ed il potenziale per uno stile di vita normale. MISCELLANEA Insidie medico/legali: A causa della varietà di presentazione del deficit di biotinidasi e della sua natura potenzialmente trattabile, prendere in considerazione la possibilità di effettuare i test in bambini affetti da attacchi epilettici inspiegabili, encefalopatia, acidosi, atrofia ottica o paraparesi. Gli esami sono relativamente poco costosi da effettuare. Dato che è possibile che i genitori in seguito abbiano un bambino affetto da patologia simile, prima della gravidanza è necessario offrire una consulenza genetica. Effettuare gli esami di screening su tutti i figli, alla ricerca della patologia. BIBLIOGRAFIA Ataman M, Sozeri B, Ozalp I: Biotinidase deficiency: a rare cause of laryngeal stridor. Int J Pediatr Otorhinolaryngol 1992 May; 23(3): 281-4[Medline]. Baumgartner ER, Suormala TM, Wick H, Probst A, et al: Biotinidase deficiency: a cause of subacute necrotizing encephalomyelopathy (Leigh syndrome). Report of a case with lethal outcome. Pediatr Res 1989 Sep; 26(3): 260-6[Medline]. Bousounis D, Camfield P, Wolf B: Reversal of Brain Atrophy with Biotin Treatment in Biotinidase Deficiency. Neuropediatrics 1993; 24: 214-217[Medline]. Burton B, Roach E, Wolf B, Weissbecker KA: Sudden Death Associated with Biotinidase Deficiency. Pediatrics 1987; 79: 482-483[Medline]. Colamaria V, Burlina A, Gaburro D, Pajno-Ferrara F, et al: Biotin-Responsive Infantile Encephalopathy: EEG-Polygraphic Study of a Case. Epilepsia 1989; 30: 573-578[Medline]. 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