Palazzo Farnese di Caprarola
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Caprarola è un comune posto a 520 m s.l.m. in provincia di Viterbo. Per raggiungerlo da Roma, si consiglia di imboccare la Cassia (SS 2) o la Cassia bis (SS 2 bis o “Cassia Veientana”) in direzione Viterbo. Contando la distanza a partire dal Grande Raccordo Anulare, dopo circa 30 km si giunge a un grande incrocio; qui occorre svoltare a destra per “Nepi – Civita Castellana”. Dopo 1,5 km, al bivio girare a sinistra per “Ronciglione”. Dopo ulteriori 4 km, girare a destra e proseguire fino a Caprarola. Questo comune è famoso per il maestoso Palazzo Farnese da cui è sovrastato. Rinomate sono anche le sue nocciole e i dolci che con queste si producono. Vista complessiva del centro di Caprarola. Sulla sinistra della foto, in posizione dominante, è parzialmente visibile il Palazzo Farnese La strada principale di Caprarola, l’antica Via Diritta (oggi Via Filippo Nicolai), osservata dalla terrazza del Palazzo Farnese La costruzione del Palazzo Farnese di Caprarola fu avviata nel 1530 dal cardinale Alessandro Farnese, che incaricò l’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. Più che di un palazzo, l’originario progetto fu quello di una fortezza a base pentagonale, dotata di torrioni e circondata da un profondo fossato. Nel 1534 Alessandro Farnese fu eletto papa col nome di Paolo III, e già questo fatto probabilmente rallentò la prosecuzione dei lavori, che vennero sicuramente sospesi, quando era ancora stato costruito solo il primo piano, in seguito alla morte di Antonio da Sangallo, avvenuta nel 1546. Nel 1559 il cardinale Alessandro Farnese, omonimo di suo nonno (cioè di papa Paolo III), riprese l’esecuzione dei lavori, commissionandoli all’architetto Jacopo Barozzi, detto Il Vignola (dal nome della sua città natale, in provincia di Modena). Quest’ultimo, con una geniale soluzione, sfruttò la base della fortezza già costruita, e con gli opportuni adattamenti e integrazioni la trasformò in un palazzo. Al preesistente primo piano vennero aggiunti altri tre piani, per complessivi quattro piani sopraelevati, oltre a un piano sotterraneo. I Sotterranei erano adibiti per lo più a cucine, forni, mulino, magazzini e dispense; al di sopra dei Sotterranei vi è il Piano dei Prelati, cui si accede attraverso il portone principale; dal Piano dei Prelati, per mezzo della Scala Regia, si sale al Piano Nobile, che è quello più interessante dal punto di vista artistico. Gli ambienti di questo piano si dividono in sale di rappresentanza e appartamenti privati. La Scala Regia, capolavoro del Vignola, ha una forma elicoidale, è sorretta da 30 colonne in peperino ed è completamente affrescata. Pare che il cardinale la percorresse col suo cavallo per non affaticarsi; più in alto ancora si trovano il Piano dei Cavalieri e il Piano degli Staffieri. Questi ultimi due piani non hanno nulla di artistico, e da ciò si desume che fossero utilizzati dal personale di corte. Al centro del palazzo si trova un elegante cortile circolare, composto da due caratteristici porticati sovrapposti completamente affrescati. La costruzione del palazzo terminò nel 1575, due anni dopo la morte del Vignola. Annesso al palazzo, i Farnese fecero realizzare un meraviglioso parco, dotato di stupende fontane e incantevoli giardini all’italiana. La domenica e i festivi il parco non è visitabile. Il costo del biglietto intero è di 5 euro. Per informazioni, telefonare al n° 0761/646052. L’imponente mole del Palazzo Farnese Cortile circolare Piano dei Prelati – Soffitto della Sala della Primavera - affreschi di Taddeo Zuccari Piano dei Prelati – Soffitto della Sala dell’Estate affreschi di Taddeo Zuccari Scala Regia Piano Nobile Sale di rappresentanza Sala di Ercole - affreschi di Federico Zuccari (fratello di Taddeo) Soffitto della Cappella - affreschi di Federico Zuccari Sala dei Fasti Farnesiani - affreschi di Taddeo Zuccari Sala dei Fasti Farnesiani – Paolo III riceve Carlo V dopo la battaglia di Tunisi Sala dei Fasti Farnesiani – Paolo III riconcilia Francesco I e Carlo V Sala dei Fasti Farnesiani – Francesco I riceve a Parigi Carlo V e il cardinale Alessandro Farnese Anticamera del Concilio – Paolo III inaugura il Concilio di Trento - affresco di Taddeo Zuccari Sala degli Angeli – Apparizione di san Michele Arcangelo sulla Mole Adriana affresco di Raffaellino Motta, detto Raffaellino da Reggio Sala degli Angeli – Gedeone e l’Angelo - Affresco di Raffaellino da Reggio e Giovanni De’ Vecchi Soffitto della Sala degli Angeli – La caduta degli angeli ribelli - affresco attribuito a Jacopo Zanguidi, detto il Bertoja Sala del Mappamondo – Affreschi eseguiti da Giovanni Antonio da Varese, Giovanni De’ Vecchi e Raffaellino da Reggio. Non vi compare l’Oceania, perché all’epoca non era ancora stata scoperta. Volta dello Zodiaco, nella Sala del Mappamondo Piano Nobile Appartamenti privati Soffitto della Sala dell’Aurora – Affreschi di Taddeo Zuccari. Era la camera da letto estiva del cardinale (perché è esposta a nord) Soffitto della Sala dei Sogni – Affreschi del Bertoja. Era la camera da letto invernale del cardinale (perché è esposta a ovest) Soffitto della Sala dei Giudizi – Il giudizio di Salomone - Affresco del Bertoja Camera della Solitudine – Era lo studio del cardinale Particolare del soffitto in legno della Camera del Torrione Il Parco Giardini Bassi Il percorso che conduce ai Giardini Alti Giardini Alti Le foto inserite in questa guida sono state scattate in parte nel mese di ottobre 2011 e in parte nel mese di aprile 2012. Per la redazione dei testi sono stati consultati l’opera intitolata LAZIO una regione da scoprire – vol. 1, autori vari, supplemento del quotidiano Il Messaggero, e i seguenti siti internet: http://www.caprarola.org/origini-di-caprarola/palazzo-farnese-di-caprarola/ http://www.caprarola.com/palazzo-farnese.html http://www.canino.info/inserti/monografie/i_farnese/caprarola/index.htm Sebastiano Inturri – maggio 2012
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