pazienti - chirurgia toracica per tutti
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pazienti - chirurgia toracica per tutti
Marcello Costa Angeli Chirurgo Toracico Chirurgo Generale Divisione di Chirurgia Toracica Dipartimento cadio-toracopolmonare Azienda Ospedaliera San Gerardo Università Milano Bicocca Città di Monza I CAPRICCI DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Unità di terapia Chirurgica Dei Disturbi del sistema Nervoso autonomo Va risolto Comunicare è difficile Perché bisogna superare: • Distanze •Retaggi •Abitudini •Incomprensioni •Diversità sociali •Diversità culturali •Diffidenza •Opposizioni … in Medicina Per la a giusta diffidenza Medica E’ ancora più difficile ! .. perchè • La trasmissione dell’informazione deve superare la barriera dell’acquisito scientifico per essere poi UTILIZZATA dal medico sui pazienti. Nei capricci del s.n.a. È forse più facile …. • per il target dei pazienti • per il disagio della condizione • per i mezzi comunicativi disponibili • per l’età dei soggetti • per le caratteristiche attuali della nostra società E’ oggi avvenuto quanto segue: In Italia diversamente dall’estero, i disagi sociali dei capricci del s.n.a. sono poco conosciuti sia dal mondo medico che dalla gente …. …. dobbiamo vincere la disinformazione dei media e la controinformazione della pur giusta diffidenza !! Contatti con i pazienti La mia esperienza personale mi ha portato a visitare in media 5 pazienti a settimana affetti da capricci del s.n.a. Soprattutto per il contributo del mondo del web ….. Siamo a buon punto nel vincere lo scoglio della diffusione delle notizie I Contatti attualmente avvengono per.. Liste di discussione Forum specifici Siti web Nazionali Internazionali Articoli su riviste di bellezza Articoli medici I pazienti……… Ci stanno aiutando a superare rapidamente lo scoglio della disinformazione .. arrivano a visita “MOLTO” informati sulle soluzioni del loro disagio Sono soprattutto GIOVANI.. I giovani affetti sono un po’ come “bambini” per la giovane età e per le sofferenze psicologiche adolescenziali e/o sociali che hanno dovuto imparare a superare. Spesso presentano anche un contrasto genitoriale che accompagna la loro scelta di perseguire una terapia risolutiva di questa loro condizione. I MEDICI Devono essere maestri dell’ascolto, dobbiamo porci con molta pazienza a spiegare e divulgare quanto conosciamo BISOGNA riassumere i punti sostanziali << veri >> del loro problema Oggi Abbiamo le basi di credibilità e affidabilità Per risolvere questi DISAGI Dobbiamo conoscere L’Eritrofobia Gentile Dottore , cercando di capire se la mia paura di arrossire fosse una malattia o meno, sono capitata nel suo sito internet che ho trovato molto interessante. Dopo la lettura posso quindi dire che si tratta di una malattia vera e propria che sinceramente mi sta provocando veri disagi con la gente che mi circonda ( amici, parenti, fidanzato). Questo rossore si presenta sempre piu' spesso durante le cene, alle quali spesso rifiuto di partecipare a meno che non si tratti di locali con luce soffusa. Spesso nascondo questo mio disagio con un trucco abbondante o con lampade abbronzanti. Ho 25 anni, prossima al matrimonio, e nella mia vita non sono mai stata una ragazza vergognosa, anzi, a detta di tutti, una persona che diceva sempre tutto quello che pensava. Ora invece, da circa 2 anni e' comparso questo sintomo che sinceramente non riesco ad associare a nessun evento in particolare e che mi sta sinceramente stancando perché ostacola il mio rapporto con gli altri a cui tengo tantissimo. Mi interesserebbe sapere se tale evento nasce spontaneamente o e' associato a qualche evento in particolare. Vorrei anche sapere se, oltre all'operazione, esistono anche altri metodi di cura. Rimango in attesa di una sua graditissima risposta e cordialmente saluto. Laura. E' LA TENDENZA AD AVERE ROSSORI INCONTROLLATI IMPROVVISI AL VOLTO Questa è una particolare forma di fobia, detta anche "ereutofobia", dal greco éruthros, cioè "rossore". Salve, sono Maria, una ragazza di 26 anni che ama la compagnia e vivere intensamente, ma che ha purtroppo scoperto di essere affetta da questa fobia che spesso non la fa divertire come vorrebbe, che non la fa parlare quando le prende la paura di arrossire, che le fa distogliere lo sguardo quando si accorge che il rossore comincia a salire su per il viso e la rende ridicola pur di distogliere l'attenzione da se. Ho letto che ci sono delle cure a base di farmaci o addirittura un intervento chirurgico. Vorrei cortesemente saperne di più perchè voglio risolvere questo problema che mi angoscia. La cosa che mi infastidisce di più è che me ne vergogno di parlarne a mia madre ed alle mie amiche. Spero che mi dedicherà un pò del suo tempo chiarendo le mie perplessità. Saluti La caratteristica principale di questo disturbo è data dalla paura di trovarsi in situazioni sociali o di essere osservati mentre si sta facendo qualcosa, come ad esempio parlare in pubblico o, più semplicemente, parlare con una persona. Nelle situazioni sociali temute, gli individui con fobia sociale sono preoccupati di rimanere o apparire imbarazzati, e soprattutto sono timorosi che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, "pazzi", o stupidi. Un'altra caratteristica tipica è < spesso > ma non sempre, una marcata ansia che precede le situazioni temute e che prende il nome di ansia anticipatoria. Così, già prima di affrontare una situazione sociale (per esempio andare ad una festa o andare ad una riunione di lavoro), le persone cominciano a preoccuparsi per tale evento. I comportamenti tipici dell'ereutofobico sono: • il sottrarsi allo sguardo altrui • l'indossare sempre, anche in inverno, occhiali da sole scuri • il nascondersi spesso dietro un fazzoletto, con la scusa di soffiarsi il naso • distogliere lo sguardo, giocherellando o interessandosi improvvisamente agli oggetti presenti nell'ambiente circostante Preg.mo Dott. Marcello COSTA ANGELI Le scrivo per sottoporre alla Sua cortese attenzione la mia situazione personale auspicando, per quanto possibile, che Ella saprà consigliarmi nel migliore dei modi. Ho circa 34 anni, sono di Ancona e da tempo ormai convivo con questo problema che, proprio tramite internet, ho saputo definirsi Ereutofobia. Le confido che ho provato varie soluzioni, dal training autogeno a pasticche di Lexotan ma sempre senza molto successo. Sinceramente, ogni incontro sociale, o ogni situazione che pone me al centro dell'attenzione, è stata e rimane il Mio principale problema. E questo mio "handicap" è ancora più insopportabile considerando che non mi mancano nè le parole nè gli argomenti per affrontare qualsiasi discussione. Purtroppo il mio cuore aumenta i suoi battiti, le mani sudano e, la cosa peggiore, il sangue affluisce in massa colorandomi il viso di un rosso intenso. Ora, immaginerà cosa possa dire per me questa situazione, visto che a settembre mi dovrò sposare e quindi salire su quel temuto piedistallo!!! Ovviamente queste persone cercano in tutti i modi evitare tali situazioni o, se vi sono costrette, le sopportano con un carico di disagio molto elevato. I sintomi maggiormente percepiti sono: • palpitazioni (79%) • tremori (75%) • sudori (74%) • tensione muscolare (64%) • nausea (63%) • secchezza delle fauci (61%) • vampate di calore (57%) • arrossamenti (51%) • mal di testa (46%) Egr. dottore ho letto il suo sito riguardante l'eritrofobia, ho questo problema da anni (divento rosso in faccia) e la situazione sta sempre più peggiorando …. è diventato in incubo faccio fatica ad avere dei rapporti sociali adesso anche in famiglia (moglie e due figli) Dxxxxx Mi aiuti la prego Salve dott. Costa, innanzitutto volevo ringraziarla per avermi risposto, sinceramente ho un po le idee confuse... questo problema me lo tengo dentro da 4 anni e nemmeno i miei genitori lo sanno, ho paura di dirglielo, non voglio ke mi credano pazzo!!! volevo farle sapere che non credevo che il mio problema fosse riconosciuto dalla medicina pensavo di essere l'unico invece cè pure l'intervento e questo mi a sollevato un po'... volevo farle alcune domande, io pratico molto sport ed e l'unica cosa che faccio senza problemi perchè li posso sudare quanto voglio e nessuno mi dice niente.. volevo sapere se una persona che ha subito l'intervento con l e "clip" in viso non suderà mai più? e se uno corre per un ora? in viso non suda? un'altra domanda..... quando mi capita di avere un "attacco" sento anche una sensazione strana nel corpo, battito accelerato, respirazione intensa ecc.. dopo l'intervento questi sintomi rimangono? o spariscono insieme alla sudorazione e al rossore? praticamente dopo l'intervento non arrossirò mai più nemmeno se faccio una figuraccia? come vede sono confuso!!!! sono felicissimo di aver trovato il vostro sito, le faccio i miei più cordiali saluti....... La percentuale di incidenza è decisamente elevata nella popolazione generale: nelle maggiori casistiche varia dal 3% al 5%. Sembra esordire normalmente in età adolescenziale o nella prima età adulta. Mi chiamo Gianni. Le espongo subito il mio problema: ho 41 anni, e praticamente da sempre sono costretto ad evitare tutte quelle situazioni che per una persona che non ha il mio problema sono cose normali. Mi risulta impossibile prendere la parola in una chiacchierata tra amici, andare ad una riunione scolastica con delle insegnanti che mi osservano, e molte altre situazioni in cui mi possa trovare al centro dell’ attenzione. Finisce sempre al solito modo: calore che parte dalla schiena e mi arriva al viso; viso che diventa rosso fuoco, accompagnato da sudorazione abbondante. Svolgo un lavoro dove sono continuamente a contatto con la gente, e di queste situazioni ne vivo giornalmente almeno una decina. Aspettando una sua risposta la saluto cordialmente Distinguiamo due tipi di Fobia Sociale: • semplice, quando la persona teme solo una o poche tipologie di situazioni (per esempio è incapace di parlare in pubblico, ma non ha problemi in altre situazioni sociali come partecipare ad una festa o parlare con uno sconosciuto). • generalizzata, quando invece la persona teme pressoché tutte le situazioni sociali. • Nelle forme più gravi, si tende a preferire la diagnosi di Disturbo Evitante di Personalità Salve, Mi chiamo Mxxxx Mxxxxxxxx, e mi permetto di disturbarla per avere informazioni riguardo all'eritrofobia e all'E.T.S. So che non bisognerebbe farsi da soli la diagnosi, ma i sintomi sono talmente evidenti che credo non ci siano molte alternative. Ho 28 anni, sono nato a Pxxxxx, ma da 9 anni vivo prevalentemente a Bologna dove mi sto per laureare in informatica e dove lavoro come programmatore. Convivo da circa tre anni con la mia ragazza che conosce perfettamente la situazione, anzi è stata lei ad aiutarmi a convincermi, nel tempo, a fare qualcosa per curarmi perchè da solo non risolvevo molto. Un po timido lo sono stato sempre. Da circa 6 anni, però, soffro di questo problema, all'inizio non ci facevo caso ma poi lo stato di ansia è salito e con esso la frequenza dei sintomi somatici, rossore, vampate e ci terrei a precisare anche una sudorazione importante della fronte (si formano delle goccioline) e delle mani. Alle volte mi capitava di sudare solamente sulla fronte senza diventare rosso, la sensazione di calore c'era comunque. Forse diventavo rosso, ma non lo sapevo, io mi accorgevo però del sudore. Accompagnato a questo c'è una sensazione di leggero panico, vado nel pallone insomma. La componente di ansia anticipatoria gioca un ruolo fondamentale, è forse la vera cosa invalidante, che mi priva della spensieratezza e della gioia di vivere. Se non ci fosse questa, me le terrei pure un paio di "sudate a sorpresa" al mese, ma so che i fenomeni sono reciprocamente causa e effetto. Non ho fatto mai nessun tipo di terapia. La frequenza di questi attacchi non è altissima, primo perchè, inconsciamente e non, evito le esposizioni troppo "rischiose", e poi perchè mi ritengo una persona molto razionale e con una grande forza di volontà che in questi anni ha fatto molti sforzi e battaglie sfidando il problema e cercando di controllarsi. Mentalmente le ho provate tutte, il problema non esiste, il problema non è grave, etc.. ma non avevo mai pensato di curarmi in qualche maniera. Fondamentalmente mi sono rotto, scusi il termine, di vivere con queste restrizioni e se si può fare qualcosa, voglio farlo. Un particolare forse importante è che sono un forte bevitore di alcolici (birra, vino), che ultimamente sono diventati la mia terapia. Preciso che bevevo anche prima del problema, e forse anche di più essendo più giovane. Ora però mi rendo conto che bevo proprio per insicurezza e questo mi deprime. Altra cosa che ci tengo a dire, che bevo solo nelle situazioni socialmente consone, ristorante, pub, casa di amici, non è che mi presento al lavoro o all'università ubriaco, ci mancherebbe. Mai. Non ho molta fiducia nella psicoterapia però potrei sempre provare, e non ho neanche molti soldi per la verità. L'approccio farmacologico non mi convince affatto. L'intervento mi sembra la strada più efficace. Sembra quasi impossibile, tre giorni in ospedale e poi è tutto risolto, salvo complicanze. In generale le persone che ne soffrono sembrano presentare questo tipo di caratteristiche: • una sopravvalutazione degli aspetti negativi del proprio comportamento; • la paura del giudizio negativo; • standard di performance elevati; • la sensazione di poter perdere il controllo; • la sensazione di essere sempre al centro dell'attenzione. Egr. Dott. Costa Angeli, mi chiamo Axxxx Cxxxx, ho 36 anni e sono albergatore. Dai 18 anni in poi ho cominciato a soffrire di eritrofobia (o perlomeno a tale età ricordo i primi episodi) in maniera più forte e fobica durante l'autunno/inverno in quanto d'estate cerco di abbronzarmi il più possibile e di frequentare posti all'aperto dove il mio "problema" è meno evidente. Per anni ho creduto che tale fenomeno sarebbe scomparso con la crescita e la maturazione, ovvero il diventare adulto. Purtroppo invece i rossori sono arrivati a condizionare la mia vita sociale e professionale. Sono stato in analisi per due anni con due psicologi diversi, ho frequentato corsi di training autogeno, ho preso fiori di bach... nulla da fare. La cosa mi deprime soprattutto a questa età e per il fatto che mi ritrovo limitato nei rapporti sociali, costretto ad evitare cene, riunioni, incarichi e cariche.. Ora leggo di questa operazione della quale avevo sentito parlare qualche anno addietro e mi si apre uno spiraglio.. Vorrei fissare un appuntamento per capire se finalmente ho trovato la soluzione per vivere più serenamente. In attesa di un Suo riscontro La saluto cordialmente… Probabilmente l'aspetto centrale è il bisogno assoluto del soggetto di fare una buona impressione, accompagnato, solitamente, dal costante timore di non riuscire. Le persone che soffrono di fobia sociale temono di agire in una situazione pubblica in modo inadatto, e assumono che questo avrà conseguenze disastrose per il loro status sociale, riflettendosi anche sulla loro stima personale. Ho 51 anni, e da sempre soffro di eritrofobia, disturbo che ha condizionato tutta la mia vita, causa principale della mia depressione. Su questo fenomeno psicologico so praticamente tutto, avendo consultato molti libri, ciò non è servito a impedire che, al momento "opportuno" il rossore salga al viso, con assoluto senso di impotenza. Tra l'altro svolgo anche una attività che mi porta di continuo a contatto con il pubblico. Nel tempo ho scritto a varie riviste specializzate, ma nessuno mi ha risposto. Forse la gente crede che bisogna soffrire solo di ADS o di cancro per avere buoni motivi a chiedere l'aiuto di un medico. E a proposito di medici: anche dallo psicologo non ho avuto gran che giovamento. Mi ha prescritto ansiolitici e betabloccanti, i quali non hanno sortito l'effetto che "sedarmi", rallentare i battiti del cuore: ma le fiamme al viso, quelle, non le hanno neppure intaccate. Siccome non voglio sottopormi ad un intervento chirurgico, La prego di dirmi se esiste un farmaco in grado di interrompere ( mi esprimo con termini "casarecci") o quanto meno attenuare il flusso sanguigno che giunge al viso. Dalla Sua risposta dipende -addirittura- la felicità di un uomo. Il mio volto... è nelle sue mani. L’iperidrosi Gentile Dott. Costa, sono un ragazzo di 30 anni afflitto dal problema della sudorazione eccessiva al volto. Onestamente sono una persona timida e quando mi trovo in situazioni impreviste o che mi pongono al centro dell'attenzione divento subito rosso ed incomincio a sudare. Principalmente questo problema si manifesta sul volto, cioè il sudore inizia a comparire sulla fronte e tempie in modo molto vistoso che, come è facile capire, aumenta uno stato di ansia e imbarazzo. Anche nelle situazioni normali diciamo che sudo in maniera più intensa della norma. Fino ad ora non ho mai praticato alcun tipo di terapia. Mi rivolgo a Lei cortesemente per avere qualche indicazione su possibili terapie, almeno per alleviare questo fastidioso problema, oppure anche per prendere un appuntamento presso il suo studio medico per una visita e consulenza. Nell'attesa porgo distinti saluti Davide xxxxxx Iperidrosi essenziale “Condizione patologica cronica caratterizzata da una <<iperreattività>> delle fibre nervose sudomotorie” Pregiatissimo Dott. Costa Angeli , mi rivolgo a Lei per ulteriori informazioni riguardanti la " iperidrosi delle mani e piedi". IL mio convivente sig. Sxxxx Sxxxxx purtroppo soffre di questa forma di iperidrosi, per fortuna non costantemente ma abbastanza spesso ha mani e piedi freddi e sudati, addirittura per quanto riguarda i piedi gli si formano delle gocce di sudore, sembra quasi che abbia messo in ammollo i piedi in un catino di acqua fredda e ne sia uscito senza asciugarsi. Ho sentito che ci potrebbe essere un gel " Apaxil" , che può risolvere questo problema , se Lei mi può dare qualche consiglio La ringrazio. Attendo un Suo cortese riscontro a questa mia e-mail. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx cos' è il sudore ?? e perchè si suda ?? Egregio dottore, sono una ragazza di 23 anni, e da quando ho ricordo della mia esistenza soffro di iperidrosi a mani e piedi. Tuttavia ho scoperto l'esistenza di questa malattia solo di recente, infatti credevo di essere solamente uno strano caso di sudorazione eccessiva. I miei livelli di sudorazione sono veramente eccessivi in quasi tutti i momenti della giornata, ho sempre le mani sudate come se le avessi appena passate sotto un rubinetto d'acqua e in alcune situazione addirittura gocciolano.Tutto ciò è accentuato nei momenti di tensione o di impegno, che possono anche consistere solamente nella visione di un film un po' più di suspance del normale. Fino a d'ora devo dire di essere sempre stata in grado di convivere con questo problema in maniera abbastanza serena, mia madre quando avevo 7 anni mi portò anche da uno psicologo poichè gli avevano suggerito che potesse essere un problema di emotività. Sono, oltre che una studentessa universitaria una musicista e vorrei diplomarmi in chitarra classica. Purtroppo però l'iperidrosi ha sempre significato per me un grosso limite per lo strumento (durante gli esami le mani gocciolano in maniera impressionante e formo delle piscinette di liquido nel pavimento).. Ringrazio cordialmente, distinti saluti Lxxxxxxxxx da venezia Si suda con la GHIANDOLA ECCRINA: A. epidermide B. cute C. sottocutaneo e fibre colinergiche La ghiandola ECCRINA è costituita da una parte << secretoria >> a gomitolo situata nel derma reticolare o nel grasso sottocutaneo e da un << dotto escretore >> verticalizzato che attraversa il derma per risalire sino all'epidermide. Nel contesto dell'epidermide forma una struttura a spirale detta << acrosiringio >> più semplicemente chiamata << dotto epidermico >> che risale sino alla superficie cutanea terminando nel << poro sudoriparo >>. Il sudore è una miscela a base acquosa incolore o tendente al biancastro, a volte quasi lattescente. Il sudore contiene : •proteine •grassi •ammoniaca •ioni ferro •delle sostanze volatili che si ossidano a contatto con l’aria generando anche cattivi odori ghiandole apocrine Le ascelle sono un ottimo terreno di proliferazione per i microbi. Vi si contano più di 7 milioni di germi per cm2 e grazie all’alto grado di umidità, al pH elevato, alla temperatura di circa 37°C e alla presenza di peli in abbondanza si possono moltiplicare. Le "ghiandole apocrine” sono sotto lo stimolo diretto dell’ l’adrenalina, che per forti emozioni le attivano a secernere il tipo di sudore responsabile della formazione del cattivo odore. Tali ghiandole apocrine non partecipano alla termoregolazione e sono concentrate soprattutto nel cavo ascellare dove sono più numerose e più grandi rispetto alle altre. Sono più numerose nelle donne, ma negli uomini se pur inferiori di numero producono secrezioni più abbondanti. L’uso di deodoranti diminuisce nell'uomo in media da 10 a 18 volte il numero di batteri presenti nel cavo ascellare. DEODORANTI ANTIBATTERICI: Agiscono direttamente sui batteri residenti nella zona eliminandoli o impedendone la moltiplicazione. Svolgono un’azione antiossidante nei confronti dei componenti grassi del sudore evitandone l’irrancidimento. Sono formulati con sostanze chimiche antisettiche a bassissima concentrazione. Possono contenere anche alcuni oli essenziali con funzione batteriostatica tra cui la lavanda, il timo ed il limone. La vitamina E contenuta in alcune preparazioni svolge un’azione antiossidante.. GLI ASSORBIODORI GLI ANTISUDORIFERI o ANTITRASPIRANTI Non interferiscono sulla traspirazione e non modificano la flora microbica. I componenti di tali deodoranti captano le molecole che producono il cattivo odore; si legano con esse e formano dei complessi inodori. Il componente più usato è il "ricinoleato di zinco". In Italia si cominciano ad usare adesso, mentre sono i prodotti preferiti dagli americani. Si tratta di sostanze ad azione astringente a base di sali di alluminio. Sembra che agiscano nel diminuire l’apertura dei pori dai quali fuoriesce il sudore per cui ne riducono la quantità. Gentile dottore buon giorno, mi permetto di disturbarla perché ho visto che sul suo sito internet tratta un argomento a me purtroppo molto noto: la sudorazione eccessiva. Il mio problema è che sudo davvero tanto, non penso si possa ascrivere solo ad un problema di ansia, perché la mattina, per esempio, quando mi alzo non ho nessun motivo per essere ansiosa o nervosa, eppure già sudo.. Sudo in inverno con conseguenze tremende, mani e piedi sempre bagnati e quindi freddi, non posso stringere le mani a nessuno perché è imbarazzante (e per lavoro lo devo fare spesso avendo contatti con molte persone) ma non è che sudo perché sono tesa, è il contrario, sono tesa perché sudata.. Quando metto scarpe e calze le riempio di talco apposito per la sudorazione col risultato di avere calze e scarpe sempre bagnate, devo sempre indossare vestiti scuri perché altrimenti la parte ascellare è sempre alonata.. In estate ovviamente la situazione precipita in maniera esagerata, nonostante io non sia una bevitrice esagerata (bevo al massimo 1,5 litri di acqua al giorno), non le dico quando ho fatto le vacanze in Egitto dove la temperatura era di 45 gradi, avevo mani e piedi sempre sudati e gonfi.. Detto tutto questo (e mi scuso per essere stata tanto prolissa) secondo lei esiste una soluzione al problema, che non sia come già mi hanno detto tempo fa che devo essere meno nervosa? (facile a dirsi quando si è dall'altra parte). Ho sentito parlare pochi giorni fa in televisione di un intervento chirurgico, non assolutamente invasivo, che viene fatto con un solo giorno di ricovero e che secondo una ragazza intervistata che l'aveva fatto, diceva risolvere il problema in via definitiva sia per ascelle che per mani e piedi (sono arrivata però alla fine del servizio e quindi non sono a conoscenza ne del nome e ne di dove viene effettuato). Le chiedo ancora scusa per la lunghezza della mail, le sarei grata se potesse darmi un aiuto. La ringrazio molto e con l'occasione Le porgo i miei più distinti saluti. P.S. h visto che lavora presso l'ospedale San Gerardo di Monza, ospedale, dove tra l'altro, mia mamma fa l'infermiera. Grazie. Ixxx Lxxxxx Sesto San Giovanni La produzione di sudore avviene in due diverse fasi: • La prima fase si svolge nella componente secretoria << a gomitolo >> dove si produce un liquido iniziale con concentrazione isotonica di NACL. • La seconda fase con il passaggio di tale secreto nel << dotto escretore >> vede il riassorbimento di parte del NACL sino alla formazione di un liquido ipotonico che sarà il prodotto terminale " IL SUDORE ECCRINO ". gentile dott. Costa Angeli, Ho sentito parlare per la prima volta della possibilità di un intervento chirurgico contro la sudorazione eccessiva in un servizio su rai2. ho cercato in internet ed ho trovato un sito di chirurgia toracica che mi porta a lei. Il mio problema di iperidrosi riguarda le mani e le ascelle. il più insopportabile, per me, risulta essere quest'ultimo. Ho provato costosi deodoranti contro l'ipersudorazione, se non altro per evitare il cattivo odore, perché il mio sudore è irrefrenabile. Dopo pochi mesi, però, la loro efficacia era azzerata. Ad oggi, l'unico "rimedio" efficace è quello di lavarmi le ascelle dalle tre alle quattro volte al giorno. Il che, se mi salva dal pericolo del cattivo odore, non è altrettanto efficace contro l'imbarazzante alone sugli indumenti, che ormai possono essere solo neri o, comunque, scuri. Mi sono convinta, insomma, che l'unico rimedio sia quello chirugico. Fra le controindicazioni, però, si parla di pleura e tiroide. A questo proposito, sono stata ammalata da piccola di pleuropolmonite e, ormai più di dieci anni fa (ora ho 26 anni), mi è stato diagnosticato un accenno di gozzo. Tuttora soffro di asma bronchiale allergica. Tutto questo può essere di ostacolo ad una eventuale operazione? grazie per l'attenzione. cordiali saluti, Mxxxxxx Bxxxx. Il nostro corpo possiede ca. 2.000 / 4.000 ghiandole per la produzione del sudore. L'aumento dell'intensità del colore corrisponde ad una maggiore concentrazione di ghiandole eccrine Gentil Dott. Marcello Costa Angeli, innanzitutto grazie per aver aperto una pagina internet riguardante la ipersudorazione, leggendola l´ho trovata molto interessante. Lasci che mi presenti: mi chiamo Axxxx Bxxxxxxx e sono una ragazza di 18 anni che soffre da tutta la vita di sudorazione plantare e palmare. le mie mani sono FREDDE (per meglio dire GELIDE) così come i miei piedi, sudano incessantemente, d’estate si formano bollicine d’acqua e d’inverno lacerazioni, sia alle mani che ai piedi. la mia sudorazione non è superficiale: a volte è un proprio e vero lago. Sono stata da parecchi dottori, ma nessuno ha mai saputo aiutarmi: tutti hanno parlato di "emotivita´. Il mio problema è che le mie mani sono così fredde e sudate, che a volte non riesco a muoverle. Ho provato a curarmi sia con prodotti erboristici che con vere e proprie medicine: le creme non hanno alcun effetto su di me ( ho provato la crema Prantal così come altre, purtroppo finiscono tutte disciolte, le mie mani sono talmente sudate che le creme non fanno in tempo ad assorbirsi) così come non hanno effetto le varie salviette tipo "mani sicure" e i vari deodoranti. L’anno scorso ho pensato di operarmi, ma ho letto in un forum talmente tante esperienze negative ( la gente parla di compensatorie insopportabili) che mi sono scoraggiata. Ora vivo in germania, ma non ho ancora trovato la forza di riprendere la lotta contro la mia sudorazione e farmi vedere da un ulteriore dottore. Mi saprebbe dare qualche consiglio? La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione, cordiali saluti, Axxxx Bxxxxxxxx. Attività fisica e perdite idriche Composizione di ioni minerali del sudore e del plasma (Pelliccia A. e Venerando A. 1986) Sudore da esercizio Plasma 80-100 300 Sodio (Na+) 60 140 Cloro (Cl-) 50 105 Potassio (K+) 6-8 4,5 Magnesio (Mg++) 1-2 1,5 3 3 Osm Calcio (Ca++) Valori medi in mOsm/l per l’osmolarità ed in mEq/l per gli altri valori. Perdita di ioni minerali su 4 litri di sudore con riduzione del 5,8% del peso corporeo (Costill D.L. 1990) Sodio (Na+) Cloro (Cl-) Potassio (K+) Magnesi o (Mg++) - 5% - 7% - 1% - 1% Iperidrosi focale Palmare isolata Ascellare isolata Palmo-Ascellare Cervico-Facciale Plantare isolata O ……. Diffusa Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni alta 1.70 e peso 75 kg circa. Ho provato più volte a menzionare il problema di sudorazione eccessiva al mio medico che invece dice essere una mia fissazione. Oggi leggo per la prima volta di questa operazione e la speranza in me rinasce. Però la domanda sorge spontanea: dove si può praticare questo tipo di operazione? E soprattutto che costi ha? E' fattibile in ospedale o ci vogliono strutture specializzate... E ancora sa per caso se in Veneto ci sono posti dove praticano queste operazioni? La ringrazio Exxxxxx Mxxxxxxx Colpisce l’ 1% della popolazione mondiale ( 20% Asiatici ) Familiarità : alterazione del gene AQP5 nel locus 12q13 , di fondamentale importanza nel trasporto trans-membrana di molecole acquose Disregolazione del Sistema Nervoso Simpatico che si svincola dal controllo del SNC ( Centro di controllo del sudore emozionale situato a livello dell’ Ipotalamo ) Non ha evidenti cause specifiche 1. 2. 3. Esordio in infanzia/pubertà e dura tutta la vita Può essere scatenata da crisi d’ansia o viceversa Può essere Diffusa o Focale FORME SECONDARIE 1. 2. Sintomo nell’ambito di una patologia nota Possono essere Diffuse ( es: nell’Ipertiroidismo ) o Focali ( es: lesioni di fibre nervose periferiche ) La sudorazione è controllata dal Sistema Nervoso Autonomo (SNA) • Comprende l'insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni e le ghiandole ( quindi anche le ghiandole sudoripare ), svolgendo funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario, suddiviso in SIMPATICO e PARASIMPATICO. Tale sistema è un quadro elettrico che opera con le vie efferenti del SNA …sempre costituite da due neuroni in successione E che trasmettono i messaggi con il solito potenziale d’azione La prima cellula nervosa operativa è un neurone pre-gangliare ( precede il GANGLIO) e ha il corpo cellulare nel Sistema Nervoso Centrale ed un neurone postgangliare, con il corpo cellulare al di fuori di esso, in un ganglio o nella parete stessa del viscere innervato. Lo schema dei gangli La sudorazione e’ uno dei meccanismi naturali con cui l’organismo riesce a mantenere a valori costanti la temperatura interna. E’ controllata da un’area dell’ipotalamo con dei neuroni sensibili sia alle variazioni di calore interno, sia per il caldo che per il freddo. Il raynaud … è osservabile come sintomo a livello delle dita delle mani e dei piedi ( di solito il coinvolgimento delle estremità inferiori è più tardivo e sfumato) e, in alcuni casi, anche a livello del naso e delle orecchie. Il fenomeno consiste in una risposta esagerata del sistema che regola la vasocostrizione dei piccoli vasi delle dita. I pazienti, soffrono del contatto con tutto ciò che è freddo: le loro dita diventano prima bianche (per ischemia), con un senso d'intorpidimento piuttosto che con dolore, quindi bluastre (per cianosi) e infine rosse (per eritema). E' da rimarcare che, ad eccezione della prima fase, la quale cessa solamente con la sospensione dello stimolo freddo, le altre due possono essere molto sfumate; in particolare la fase di cianosi dura maggiormente di quella eritematosa. Dopo le tre fasi avviene il ritorno alle condizioni normali Il "Fenomeno di Raynaud" è sempre bilaterale, e localizzato alle dita ( tipicamente un intero segmento distale del dito oppure un dito intero ) e per essere definito tale deve essere presente da almeno due anni. La mancanza di uno solo di questi criteri mette in discussione la diagnosi di Raynaud. Con particolare attenzione alla topografia, devono essere quindi escluse dal fenomeno di Raynaud le manifestazioni cutanee che si localizzano in una sola faccia del dito, quelle che oltrepassano la radice delle dita impegnando il palmo o il dorso della mano e le manifestazioni a chiazze più o meno regolari. Nei casi di pazienti con notevole ipersensibilità al freddo, anche una semplice ventata d'aria fredda può scatenare il "Fenomeno di Raynaud"; un fatto che il paziente deve sempre tenere presente è che lo stimolo scatenante non deve essere necessariamente a carico delle dita, ma tutti i recettori del corpo possono provocarlo. Da qui l'esigenza, per le pazienti, di coprirsi bene ed integralmente durante il periodo freddo. La distinzione tra "malattia di Raynaud primaria" e "sindrome di Raynaud – o malattia di raynaud secondaria". • La forma primaria è sostenuta esclusivamente dal fenomeno di Raynaud già descritto. • Il suo esordio, il suo comportamento e la sua scomparsa seguono esattamente le modalità enunciate. La malattia di raynaud “secondaria". La forma d'accompagnamento (sindrome di Raynaud) si verifica quando il terreno "predisponente" è di modesta entità per cui necessita d'altri fattori scatenanti. Essa si manifesta tipicamente assieme ad altre malattie "autoimmuni" o "collagenopatie", come la Sindrome di Sjogroen, la Sclerodermia, l'Artrite Reumatoide ed il Lupus Eritematosus. In queste ultime perciò la presenza di un fenomeno di Raynaud può costituire la spia di patologie più complesse, spesso ancora in stadio sub-clinico e quindi misconosciute. Aritmie Aritmie 1) Sappiamo che l’iperattività simpatica ed una ridotta attività vagale cardiaca tonica e riflessa si associano ad un significativo incremento di mortalità ed eventi aritmici dopo infarto miocardico. L’associazione tra alterato equilibrio autonomico ed occorrenza di eventi aritmici dopo infarto miocardico ha sollecitato l’attenzione dei ricercatori verso interventi terapeutici attivi a livello dell’equilibrio simpatovagale cardiaco. 2) Le sincopi neuromediate, determinate da una risposta abnorme a stimoli diversi che si realizza attraverso il sistema neurovegetativo e che provoca vasodepressione, cardioinibizione o entrambe, comprendono : • la sincope vasovagale, o neurocardiogenica, • le sincopi situazionali o visceroriflesse • la sincope seno-carotidea • la sincope ortostatica sintomi prodromici indicativi di iperattività del sistema nervoso autonomo • malessere • astenia • pallore • sudorazione • annebbiamento del visus e dell' udito • peso epigastrico • nausea • vomito • iperventilazione • midriasi Re: Hyperhidrosis Newsgroup I contatti con i pazienti Ma i pazienti .. • VOGLIONO INFORMAZIONE •VOGLIONO CERTEZZE •VOGLIONO CONTROINFORMAZIONE •VOGLIONO SOLUZIONE ACCOMPAGNAMENTO ALLA •VOGLIONO ASSISTENZA •VOGLIONO APPOGGIO GENITORIALE •VOGLIONO CONTROLLI •VOGLIONO RISERVATEZZA •VOGLIONO ESSERE LIBERI DAL PROBLEMA PER SEMPRE 0GGI La soluzione … • GIUSTA LA STRADA CHE OGGI SI E’ SEGUITA • LA PARTECIPAZIONE DI MEDICI E PAZIENTI • AD UNO SFORZO COLLETTIVO • CHE SUPERI DISINFORMAZIONE E DIFFIDENZA • PER RISOLVERE UN VERO PROBLEMA DI TANTI … COMPRESO DA POCHI !!! INSIEME PER VINCERE IL DISAGIO • CHIRURGHI • MEDICI • PAZIENTI QUESTO è IL COMPITO DEL MEDICO DI FIDUCIA • CHIRURGHI • MEDICI • PAZIENTI PERIPHERAL NERVOUS SYSTEM Autonomic Nervous System SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI SIMPATECTOMIA O SIMPATICOFRASSI • CHIRURGHI • MEDICI • PAZIENTI Sudorazione Compensatoria 2000 1500 no. pazienti 1000 no. Pazienti operati 500 0 Complicanze Licht Rex Wong Drott Yun Ns. Lee Serie Autori ….ciao dottore, la vita è una cosa meravigliosa se invece di viverla in grigio la vivi in rosa. Questo era il mio pensiero prima e lo è ancora di più oggi che le Uhauuuuuuuuuuu … mie mani non sudano più. Le cose stanno andando meravigliosamente bene. Il 26 sarò li e se ti trovo un abbrraccio grosso grosso non te lo leverà nessuno. Mio marito ha passato la tua documentazione scaricata da Internet alla giornalista che si vorrebbe occupare del caso. Ha dimostrato molto interesse e quindi ti contattèrà al più presto. Ho parlato con Beani (che ti saluta perchè di te ha un ricordo molto bello) è mi ha chiesto come mai non viene fatta la simpa (quella parola li) anche per i piedi, visto che ai sui tempi veniva fatta quando capitavano patologie tali (tipo cancrena) che lo richiedessero. E' una domanda che ti giro perchè anch'io me lo sono chiesta poichè ho letto che tu la sconsigli. Il 25 aprile festeggerò anch'io la festa della liberazione: la dal sudore alle mani. Un abbraccio e a presto Daniela liberazione L’intervento chirurgico di neurocompressione è il trattamento elettivo per l’esiguità delle complicanze, degli effetti collaterali e gli ottimi risultati ottenuti
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