Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa Mercoledì 27 luglio 2016 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna del 27 luglio 2016 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Silvia Fumarola La Repubblica 44 Chef di strada La Stampa 48 Tommy il medagliato down Avvenire 10 Renzi, tour in molise e calabria «ora in italia le opere si fanno» Corriere Delle Alpi 23 Acquistato l'ergometro per l'usl 1 5 Gianni Santamaria 6 7 Il Giornale Del Piemonte 5 Il concerto di ferragosto torna nelle valli olimpiche E Basile 8 Il Giorno Lecco-como 19 Europei, de maria e riva lasciano il segno L. Pardini 10 Il Secolo Xix Levante 21 Olimpiadi di rio in salsa levantina ecco i nostri campioni in campo A Ferro 11 Il Secolo Xix Levante 28 Podestà, il fiioriclasse alla conquista di rio A Ferro 12 L'arena 42 Il ricordo di laura conz «barcellona fu un sogno i giochi esperienza unica» A.p. 14 La Nazione Firenze 6 I canottieri salutano caselli in partenza per rio F.m. 15 La Nazione Lucca 6 La maratona delle star lucchesi fa il pieno P.cer 16 La Repubblica Torino 16 Il concerto di ferragosto sale a sestriere nel decennale olimpico C Caroli 17 Messaggero Veneto 51 L'iniziativa cainero anima disportland: «dopo il brasile torneranno qui» 18 Oggi 62 Piccola videoguida ai giochi del 2016 19 Primo Piano Molise 3 Renzi e il tempo della responsabilità "piccoli e orgogliosi, non mollate" Pubblicitã Italia Today 15 Visa, completato il team visa rio 2016 con i refugee olympic athletes 22 Qs 6 Paralimpiadi sette i bolognesi al via zanardi, mazzei, mancarella e sarti i big 23 Torino Cronaca 33 Con i big del tennis in carrozzina arriva un anticipo delle olimpiadi R. Levi 24 Torino Cronaca 34 In diretta tv a sestriere il concerto di ferragosto E Gagliardi 26 Tribuna Di Treviso 37 Due giganti e un ragazzino rullano tutti a xodiimilco A Frigo 27 Tuttosport 21 Olimpiadi down a firenze orlando fa il pieno di medaglie 30 Tuttosport 20 Derby giorgi-vinci a montreal per fognini c'è coach pennetta 31 Nuovo Corriere Nazionale Topolino 9 Notte paralimpica, a roma la presentazione 32 R Iacobucci 43, 4 Rio, arriviamo! 20 33 CIP WEB Umbriajournal.com Web Presentazione della notte bianca dello sport paralimpico a Roma Nome * 39 Redattoresociale.it Web Paralimpiadi Rio 2016, 11 gli atleti in partenza dall’Emilia-Romagna Copyright Redattore Sociale 41 Corrierediragusa.it Web "E... state" con Despar tra sport, zumba e musica Redazione 43 Emiliaromagna.coni.it Web Undici gli atleti paralimpici dell'Emilia Romagna Rio Emiliaromagna 45 Dida.orizzontescuola.it Web SBiM. Sport, Benessere in Movimento. Evento a Torino aperto alle scuole Orizzontescuola.it 47 Gabriele Rubini è diventato famoso grazie al programma di cucina "Unti e bisunti" su Dmax Gira il film sulla sua vita, dal rugby ai fornelli. Sarà il cuoco degli atleti alle Paralimpiadi di Rio FRASCATI (ROMA) L E POSATE sono abolite, il suo è un corpo a corpo col cibo: che siano lampascioni, pasta, carne, usa le mani. Ma mai fermarsi all'apparenza, Chef Rubio, all'anagrafe Gabriele Rubini, ex rugbista diventato guru dello Street food, una roccia coperta di tatuaggi, non è rude come appare. Con Unti e bisunti, programma cult di cucina su Dmax, ha conquistato nonne, nipoti e surfisti. Un fenomeno social da mezzo milione di seguaci su Facebook (commenti romantici: «Mettimi sulla brace come una fetta di pancetta» ) che va oltre il web: a Napoli Rubio pastore tatuato troneggia nel presepe di San Gregorio Armeno. Visto il successo, si gira il film Unto e bisunto, Chef Rubio story dall'infanzia ai fornelli, che Dmax trasmetterà a dicembre. Seduto nella sala trucco improvvisata in una cantina di Frascati, Rubini si racconta e ribadisce: lui è proprio così e non lo "disegnano" così; il regista Riccardo Mastropietro organizza il set, in tavola lumache annegate nel sugo, coratella e coppiette ( strisce di carne essiccata, ndr), e non è ancora mezzogiorno. Se Gracco impiatta come un mosaicista, chef Rubio taglia, spella, suda, cuoce e divora: «Più della cucina, m'interessa il viaggio el'incontro con le persone perché sono curioso. La gente lo capisce». Trentatré anni, nato a Frascati, genitori avvocati, è impegnato contro i disturbi alimentari, ha cucinato nelle carceri, illustrato su Repubblica.it le videoricette nella lingua dei segni italiana ( Lis ), realizzate con l'Istituto statale sordi ( Issr ) di Roma. Dal 7 settembre a Rio de Janeiro sarà il cuoco degli atleti alle Paralimpiadi: «Un bel progetto perché la parrocchia che ospiterà la mensa resterà a disposizione dei bambini delle favelas». (s.f.) Chef strada Rubio: "Con il cibo abbraccio il mondo" SILVIA FUMAROLA Gabriele, un film biografico a 3 3 anni non le sembra un'esagerazione? «Il film è una scusa per spiegare con un racconto ironico cosa faccio. La gente ha capito che difendo i valori della tradizione: non sono un prodotto della tv ». Com'è nata la passione per la cucina? «Vedendo cucinare mamma e nonna». Da piccolo che sognava di fare? «Il macellaio, il pescivendolo o COMITATO ITALIANO PARALIMPICO l'oceanografo. Sono appassionato di squali, animali affascinanti che rispetto. Dopo il liceo classico ho provato a fare il test di ingresso a Biologia, non è andato e non mi sono incaponito. L'ho tenuta come passione». Com'è entrato il rugby nella sua vita? Pag. 1 «A dieci anni avevo una scoliosi importante e ho cominciato a fare sport. Crescendo l'ho fatto a livello agonistico anche se il rugby non ha tutta la magia che ci vedono. Però con le nazionali giovanili ho avuto la fortuna di uscire dai confini, mi è servito a stimolare l'attitudine al viaggio. Facevi la figura dell'italiano medio a un'età inferiore rispetto agli altri... Le prime trasferte sono stati importanti, ho scoperto il cibo di strada in Irlanda, Galles, Inghilterra, quartieri interi dove si faceva solo fish and chips. Sono stato in Sudafrica prima del mitico viaggio in Nuova Zelanda a 21 anni, quando sono rimasto a vivere fuori. Aiutavo in cucina, oltre a imparare l'inglese ho capito come andavano il mondo e l'Italia». Che ha capito? «Ero convinto di trovare il bello fuori, ma c'è tanta bellezza anche in Italia. Vale la pena di provare a cambiare le cose da qui anche se bisogna lottare per tutto». La cucina che rappresenta? «Un modo di esprimermi. Con un amico facevamo video per spiegare le ricette in modo leggero, li hanno visti un paio di produttori ma non avevano capito cosa m'interessasse davvero. Quelli della casa di produzione Pesci combattenti, con cui lavoro, sono stati intelligenti, hanno detto: "Raccontati per quello che sei e ti cuciamo un vestito addos- so". Così è nato Chef Rubio, ma è autentico». Vuole dire che è rimasto se stesso? «Mi stupisco delle persone che cambiano perché appaiono in tv, non hanno spessore. Tolta l'esposizione mediatica è un lavoro come un altro. Ok, ti fermano per strada e fa piacere. Ma sei tu». Veramente la vedono come un sex symbol. Quanto ha inciso il fisico? «Ha influito, inutile prenderci in giro. Però anche una persona senza le mie caratteristiche, con la cazzimma poteva farcela». Perché gli chef sono diventati divi? «Lo trovo assurdo, fuori da ogni logica. Colpa dell'industria alimentare, il cibo è una moda». Cosa guarda in tv? «Non ho la tv, seguo qualche serie al computer. Prima leggevo di più ora sto sempre in giro». Non ha mai pensato di aprire un ristorante? «Non riesco a stare fermo in un posto, si figuri se posso aprire un ristorante». I suoi genitori che dicono? «Sono taciturno, non molto incline al dialogo se non con persone nuove che non sono i miei genitori». I baffi tra D'Annunzio e Dalì come nascono? «Me li ero fatti fare in Rajasthan al matrimonio di un amico. Per un po' in tv li ho tenuti». E i tatuaggi? «La maggior parte li ho fatti in Nuova Zelanda, altri a Marino». Meglio una cena con Cannavacciuolo o con Gracco? «Cracco non l'ho mai incontrato, Cannavacciuolo mi sta simpatico, ci siamo incrociati, mi ha fatto un buffetto con un sorriso che diceva: "Stai facendo bene"». Farebbe l'attore? «Con tutti i cani che girano tra cinema e tv se dovessi sentirmi bene in un ruolo direi di sì. Il film più bello che ho visto quest'anno è Lo chiamavano Jeeg Robot. Dopo Alberto Sordi, Mainetti è riuscito a raccontare Roma come nessun altro». Che rapporto ha con Roma? «Fino a 18 anni non avevo la patente, non mi spostavo. Frascati ha una squadra che ha fatto vedere i sorci verdi alle squadre di Roma. Poi sono andato a giocare fuori. Roma comincio ad amarla, prima vedevo solo i difetti, la fregatura è che è bella oltre le pecche. Chi la gestisce ha l'alibi: è unica. Invece è inammissibile. Vivo a Frascati, è la mia base; se devo poggiare gli stracci c'è casa». Ha mangiato intingoli spaventosi, ha un piatto preferito? «Comfort food, il tramezzino con l'insalata di pollo fatto bene, con la maionese preparata in casa. Non ci vuole tanto. Perché nella vetrinetta dei bar sono così tristi?». RUGBY POPOLARITÀ Grazie allo sport ho imparato a viaggiare Ma all'epoca facevo ancora la figura dell'italiano medio Mi stupisco delle persone che cambiano solo perché appaiono in televisione 11 11 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ©RI PRODUZIONI! RISERVATA Pag. 2 a ^ VIAGGIATORE Gabriele Rubini, Chef Rubio, è nato a Frascati nel 1983. Ex rugbista, ha vissuto in Nuova Zelanda dopo essere stato reclutato dal Poneke RFC. Poi si è trasferito in Canada. Nel 201 Osi è diplomato all'ALMA, la scuola internazionale di cucina italiana. Dal 2013 collabora col canale di Discovery Dmax dove ha debuttato col format "Unti e bisunti". Trai suoi programmi "Ire della griglia", "Il ricco e il povero" COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 3 ATAVOLA Chef Rubio sul set del film tv "Unto e bisunto" inonda su Dmax a dicembre COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4 7/Vanchiglietta Tommy il medagliato down «Mi sono allenato tanto. Due volte a settimana per un'ora e mezza. Ma ne è valsa la pena». Così Tommy Crosara commenta la sua medaglia d'oro. 40 anni, torinese, è arrivato primo ai Trisome Games di Firenze, le olimpiadi per ragazzi con sindrome di down. Ha vinto nel suo sport preferito, il judo, nella categoria 73 kg. A prepararlo l'associazione sportiva dilettantistica Judo Club 21 che, in corso Cadore 16/a, segue anche ragazzi con disabilità intellettive e relazionali. «Abbiamo una decina di atleti con sindrome di down, non vedenti o autistici», spiega Mario Pignatelli, tecnico e allenatore. «Sono professionisti che possono arrivare lontano. Proprio come Tommy» dice. Perché la disabilità non deve spaventare e nemmeno scoraggiare. «È essenziale l'appoggio della famiglia», interviene, soddisfatta, Maruska, la madre di Tommy. «Mio figlio ha sempre amato lo sport: il judo, il nuoto, lo sci di fondo. E un atleta, bisogna credere in lui e portarlo da una parte e dall'altra». Sino al gradino più alto del podio. Ky 3YNC ND ALCUNI DiRrm RISERVATI COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 5 Renzi, tour in Molise e Calabria «Ora in Italia le opere si fanno» E promette: la Salerno-Reggio conclusa a dicembre della scuola crollata per il terremoto del 2002, causando la morte di 27 ROMA oncretezza e serietà. Sono le bambini e una maestra. Si è parlato parole d'ordine della giornata deirisarcimenti,questione che si chiudi Matteo Renzi che ieri mat- derà grazie a un decreto approvato nei tina ha inaugurato un viadotto sull'au- giorni scorsi. Toccante l'incontro con tostrada Salerno Reggio Calabria e nel Pompeo Barbieri, uno dei bimbi sopomeriggio è andato a Campobasso per pravvissuti e oggi nuotatore paralimla firma del Patto per il Molise, con il pico. «Mi ha detto che farà di tutto per presidente della Regione Paolo di Lau- andare ai Giochi di Tokio nel 2020 ra Frattura. L'intesa sottoscritta preve- racconta il premier - e noi saremo orde 727 milioni per realizzare 55 opere. gogliosi di fare il ufo per lui». Renzi parNon una «lista della spesa», ma «pic- lando in seguito all'Università di Camcoli e grandi esempi di concretezza e pobasso, ha ipotizzato che il "villagserietà», appunto. Le stesse «che met- gio temporaneo" - realizzato nel tertiamo sulla Salerno-Reggio Calabria o ritorio di San Giuliano per ospitare gli sull'Expo», ha ricordato il presidente sfollati del sisma e per il quale si prodel Consiglio. Che ha aggiunto di ver- getta la riconversione per accogliere gognarsi per il fatto che «in passato si oltre 200 migranti - possa ospitare misiano buttati via i fondi europei, come nori non accompagnati. «Tornato a si è fatto in tante regioni d'Italia con la Roma, ne parlerò con il ministero delconnivenza, talvolta, del governo cen- l'Interno», ha detto. Momento toctrale». E ha indicato il metodo della «re- cante e simbolico in una giornata in sponsabilizzazione reciproca» nell'in- cui Renzi ha fatto i conti soprattutto con temi di economia e infrastruttudividuare e portare avanti le opere. Il premier, che era accompagnato dal re. Le seconde spingono la prima. Un sottosegretario alla Presidenza del esempio, la banda larga. Così l'Italia Consiglio Claudio De Vincenti, ha co- riparte, il mantra renziano. E a nessuminciato la visita molisana da San Giu- no saranno più permessi i risolini. liano di Puglia, dove haincontrato i fa- Il cammino della ripresa sarà, però, in miliari delle vittime e sopravvissuti salita, come ha avvertito ieri l'Ufficio GIANNI SANTAMARIA C parlamentare di bilancio. Sulle previsioni di crescita si abbatte, infatti, l'effetto Brexit. Secondo le stime dei tecnici «una crescita2016 dell'1,2%, come ipotizzato nel Def, appare non raggiungibile». E, scontando un ultimo trimestre in espansione «contenuta, ma pur sempre favorevole», il tasso di crescita 2016 si collocherebbe «poco sotto 1' 1%». Inoltre, «una ripresa meno dinamica, rispetto alla precedenti stime, caratterizzerebbe anche il 2017». Gli investimenti pubblici sono stati fermi troppo a lungo, bloccati dalla tecnocrazia. Ma con le dovute accortezze - in particolare con una guerra «senza pietà alla corruzione» - vanno fatti o l'Italia «si taglia le gambe da sola», ha detto il premier in Calabria, inaugurando oltre 20 chilometri della nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria tra Laino Borgo e Campotenese, dove si trova il viadotto Italia, il secondo più alto d'Europa. E se per anni l'A3 è stato un freno al turismo nel Sud per i cantieri aperti («questa sarà la prima estate senza», esulta Renzi) e per le code, adesso - sprona il premier - deve diventare un simbolo. E promette che sarà conclusa per il 22 dicembre. A Campobasso firma patto da 727 milioni. A San Giuliano incontra i familiari dei bimbi morti a scuola e propone centro per migranti minori non accompagnati «) A T T U A L I T À — » Berlusconi investe su Parisi L'inaugurazione di ieri sulla A3 ''TI'IM COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Ifejiii, tour in Molise* <".iL]hrù| V ; ™ r _ - Pag. 6 Acquistato Pergometro per PUsl Raggiunto lo scopo del concerto benefico delle Orme al palaghiaccio La musica aiuta il Centro di medicina sportiva dell'Usi 2. Obiettivo raggiunto per il concerto delle Orme organizzato a scopo benefico il 25 giugno al palaghiaccio da Giulio Zallot, consigliere comunale, e dell'Assi onlus (l'Associazione sociale sportiva invalidi presieduta dal campione paralimpico Oscar De Pellegrin). «Lo spettacolo che ha portato aFeltre uno dei gruppi rock più importanti della scena musicale italiana, allietando per due ore e mezza oltre 700 persone, ha visto concretizzarsi il fine per il quale era stato ideato», annuncia Zallot, «ovvero la donazione al Centro di medicina sportiva di un ergometro a manovella, che arriverà a destinazione entro il mese di agosto». È uno strumento per la valutazione cardiaca dei disabili che non hanno l'uso delle gambe e che pertanto non possono sottoporsi alla prova della cyclette o del tapis roulant. «Questo macchinario sarà l'unico in provincia di Bellu- no e porterà un valore aggiunto al nostro Centro di medicina di via Marconi», dice il consigliere comunale feltrino, che fa parte del gruppo l'Altra Feltre. «Voglio ringraziare di cuore tutte le aziende ma anche le tante persone che hanno sostenuto questo importante concerto benefico, nonché tutti i volontari che ci hanno aiutato», aggiunge Giulio Zallot, che rilancia: «Nel 2017 è mia intenzione portare nuovamente a Feltre un evento musicale a scopo benefico». fsco) Giulio Zallot COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 7 A DUEMILA METRI DI QUOTA In diretta su Rai Tre Il Concerto di Ferragosto torna nelle valli olimpiche Nel decennale dei Giochi di Torino 2006, sarà Sestriere a ospitare il tradizionale appuntamento con l'Orchestra Sinfonica Bruni • AlOannidaiGiochiOlimpicieParalimpicidiTorino2006, sulle note di Giuseppe Verdi, sarà Sestriere il palcoscenico naturale del tradizionale Concerto diFerragosto. Attraverso le note dell'Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni di Cuneo, diretta dal maestro Antonio Tapperò Merlo, verranno ricordati e festeggiati i Giochi che proprio nel comune montano in Alta Val Susa, famoso in tutto il mondo per il comprensorio sciistico della Via Lattea, sono stati i protagonisti. Un evento speciale voluto dal Comune di Sestriere, in sinergia con laRegione Piemonte e l'Unione Montana Comuni Olimpici ViaLattea, già ospitato nel 2005 nella frazione di Champlas du Col, Grange Elp in zona Monterotta. «Ospitare nuovamente il Concerto di Ferragosto per festeggiare il decennale dell'evento olimpico - commenta il sindaco Valter Marin -, che per il nostro Comune ha rappresentato una grande occasione di visibilità alivello mondiale oltre che di conoscenza del nostro territorio, è sicuramente un onore. Siamo sicuri che l'evento richiamerà l'attenzione di residenti e turisti che a b en duemila metri di altitudine potranno godere della musicadeirOrchesttaSinfonicaBartolomeo Bruni di Cuneo in uno scenario mozzafiato». Un appuntamento musicale che si configura come occa- sione di altissimo valore per l'esecuzione orchestrale proposta e per il contesto paesaggistico in cui è inserito: il concerto siterràinlocalitàMonterotta, nei pressi della Fontana degli Alpini, splendido balcone sulle montagne olimpiche e anfiteatto naturale che nel 2005 accolse oltre 1 Ornila persone. Quello che si terrà a Sestriere saia quindi un concerto in alta quota, sopra ai duemila metri d'altitudine, ma comunquefacilmenteaccessibile al pubblico che potrà raggiungerelaFontanadegliAlpini di Monterotta con un breve percorso, perlopiù pianeggiante, attraverso l'abitato e il centto di Sestriere. Sarà inoltre disponibile un servizio di navetta urbana per le persone condisabilità daiparcheggi situati alle estremità di Sestriere, sia sul lato ver so Ce sana To rinese e la Val Susa sia verso Pragelato e la Val Chisone. Un colpo d'occhio unico che non mancherà di affascinare anche gli spettatori da casa, i qualipotranno godere dello spettacolo grazie alla diretta nazionale che sarà trasmessa da Rai Tre a partire dalle 13. «Ho promosso fortemente l'organizzazione di questo evento per ricordare i Giochi Olimpici Invernali del 2006 e per richiamare l'attenzione sull'importanza di ospitare grandi e prestigiosi eventi sullenostremontagne-hasottoli- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO neato Luigi Chiabrera, coordinatore dell'evento -.Appuntamenti che, sempre di più, attirano l'attenzione di un vasto pubblico come nel caso del Concerto diFerragosto. Un'occasione inoltre di riflessione sul futuro, sull'importanza di una forte sinergia tra pubblico eprivato, conl'obiettivo di continuare ad investire sulla promozione delle nostre risorse». Soddisfatto per la location anche il presidente di Turismo Torino e Provincia, Maurizio Montagnese: «La nostra provincia vanta delle eccellenze uniche, cherappresentano forti attrattori turistici, e Sestriere, con il suo comprensorio, è a pieno titolo una di quelle. Far conoscereancheilsuolato estivo, altrettanto suggestivo attraverso un evento concertistico, siamo sicuri che richiamerà l'attenzione di molteplici turisti che avranno l'occasione di go dere di un p aesaggio naturale di indubbia bellezza». A rendere «appetitoso» il Concerto di Ferragosto in quotanonmancheràilmercato di Campagna Amica della Coldiretti, dal primo mattino fino alle 16, in località Centro Fondo di via Monterotta. Inoltre, per il Concerto di Ferragosto, il Consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche hanno creato interessantipacchettidisoggiornoapartire da 35 euro promossi su www.turismotorino.org/IT/ concerto_ferragosto, attra- Pag. 8 verso l'invio di una e Card de- cial con i canali ufficiali di Tu- dell'ufficio stampa (facedicata a livello nazionale e in- rismo Torino e Provincia e book e trotter"). ternazionale e con attività so- BALCONE NATURALE Il concerto si terrà in località Monterotta, nei pressi della Fontana degli Alpini, anfiteatro naturale con vista sulle montagne olimpiche COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9 Sci nautico Delle 11 medaglie azzurre quattro parlano lariano: Pietro vince lo Slalom, Uber 3 argenti Europei, De Maria e Riva lasciano il segno • Lecco UN'ONDA AZZURRA lascia il segno a Skarnes, in Norvegia. Agli ultimi Europei disabili, infatti, l'Italia ottiene il secondo posto della classifica a squadre con ben 6461.52 punti grazie alle 11 medaglie conquistate. Merito anche dei lariani Pietro De Maria e Uber Riva. Il primo, 44enne di Mezzegra e paraplegico per un incidente dal'95, vince lo slalom della categoria «seated», grazie al risultato di 3 boe a 43 km/h: «Sono felice perché non è mai facile riconfermarsi esordisce -. La gara è andata come l'ho preparata, anche se adesso dovrò lavorare ancora tanto: il prossimo anno ci saranno i Mondiali in Australia e dovrò essere competitivo al massimo. Dispiace solo non aver centrato l'oro a squadre per 66 punti, un'inerzia. Andrà meglio la prossima volta». Nella disciplina «figure», invece, sesto posto per Pietro: «Mi sentivo bene ma purtroppo i giudici non mi hanno premiato in gara. Peccato, mi rifarò. In generale, comunque, mi sento mediamente soddisfatto». EUROPEO da incorniciare anche per Uber Riva, 36 anni. Il non vedente di Vercurago ottiene tre argenti nelle figure, salto combi- nata, oltre ad un bronzo nello slalom. «Sono soddisfatto del mio campionato. Alla vigilia dell'appuntamento sapevo che avrei dovuto combattere per le medaglie e alla fine ce l'ho fatta. Adesso testa al Mondiale». La stagione agonistica, dopo i fuochi d'artificio con l'Europeo, avrà ancora le ultime tappe dell'Eurotour e i campionati italiani, ma i due lariani pensano già al prossimo anno. Nel maggio 2017, infatti, in Australia ci sarà il Mondiale: «Sarà molto diffìcile - sottolinea Pietro -. In generale al Mondiale il livello è molto alto. In più, se sarà a maggio, per noi sarà un problema prepararci. Fino a marzo, infatti, non riusciamo ad entrare in acqua per via del freddo. Per questo dovremo cercare di sciare fino ad ottobre, mentre nei mesi invernali dovremo fare delle attività correlate come lo sci sulla neve». Pietro e Uber, oltre ad essere compagni in azzurro, sono legati da un amicizia profonda: i due, infatti, durante i ritiri e le gare con la nazionale, condividono sempre la stessa camera: «Ci troviamo bene - concludono -. Ci trasmettiamo fiducia e sicurezza a vicenda e, infatti, in gara rendiamo sempre al massimo». Lorenzo Pardini COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 10 Olimpiadi di Rio in salsa levantina ecco i nostri campioni in campo Dai fuoriclasse della pallanuoto (maschile e femminile) alla regina del nuoto sincronizzato. E c'è anche un arbitro di Sestri Levante per le sfide di scherma VENERDÌ 5 agosto, l'attesissima cerimonia di apertura segnerà, a Rio de Janeiro, in Brasile, l'inizio della XXXI edizione dei Giochi dell'Olimpiade moderna. Sotto la bandiera a Cinque Cerchi sono attesi tra i protagonisti anche alcuni alfieri dello sport del Levante. È il caso, in particolare, di atleti impegnati nelle discipline acquatiche come la pallanuoto e anche il nuoto sincronizzato. Con la Nazionale italiana maschile di pallanuoto scenderà in acqua, nel ruolo di centrovasca, Andrea Fondelli, di Camogli, che da alcune stagioni milita nella Pro Recco. La stessa Pro Recco fornisce al Settebello, vicecampione olimpico in carica e allenato dal Ct Sandro Campagna, anche altri sei giocatori che, pur non essendo levantini d'origine, lo sono - di fatto - d'adozione, come il portiere toscano Stefano Tempesti, il centroboa Matteo Aicardi, originario del Savonese, l'attaccante Pietro Figlioli, nato in Brasile, proprio a Rio de Janeiro, con origini australiane e successivamente naturalizzato italiano, il difensore romano Niccolò Gitto, l'attaccante abruzzese Francesco Di Fulvio e il centroboa Michael Alexandre Bodegas, di origine francese ma anch'egli naturalizzato italiano. Vi sarà anche un levantino a tutti gli effetti, come il sammargheritese Luca Cupido, che disputerà il torneo maschile di pallanuoto indossando però la calottina di un'altra Nazionale, ovvero quella degli Usa. Cupido ha infatti il doppio passaporto, sia italiano che statunitense, in virtù della doppia cittadinanza della mamma Danielle. Tanto Levante nel Setterosa, ovvero la Nazionale italiana femminile di pallanuoto. Dal Golfo Paradiso arrivano Roberta Bianconi, attaccante che gioca in Grecia, nella compagine dell'Olympiakos, e la centroboa Teresa Frassinetti, che milita nel Bogliasco; dalTigul- IL PLURIDECORATO E a settembre alle Paralimpiadi tra gli atleti più attesi c'è il chiavarese Podestà COMITATO ITALIANO PARALIMPICO lio ecco le attaccanti rapallesi Arianna Garibotti, che da tempo si è trasferita in Sicilia, per giocare prima nell'Orizzonte Catania e poi nel Messina, ed Elisa Queirolo, campionessa d'Italia in carica con il Plebiscito Padova. È di origine emiliana, ma si può ormai considerare a tutti gli effetti una rapallese, il difensore Alexandra Cotti. In gara con la squadra azzurra di nuoto sincronizzato vi sarà Elisa Bozzo che, così come il pallanuotista Andrea Fondelli, è di Camogli. La località del Golfo Paradiso, pur avendo soltanto poco più di cinquemila abitanti, porterà pertanto alle Olimpiadi ben due dei propri ragazzi. Un altro levantino, ovvero Marco Pistacchi, di Sestri Levante, sarà invece impegnato ai Giochi nella veste di arbitro, dato che sarà tra coloro che verranno chiamati a dirigere gli incontri di scherma. E a settembre, sempre Rio de Janeiro ospiterà anche una nuova edizione delle Paralimpiadi, dove tra i protagonisti più attesi vi sarà il chiavarese Vittorio Podestà, grande specialista dell'handbike. ANDREAFERRO Pag. 11 PLURIMEDAGLIATO NELLE PRECEDENTI ESPERIENZE OLIMPICHE Podestà, il fuoriclasse alla conquista di Rio Il chiavarese, specialista dell'handbike, a settembre sarà protagonista dei Giochi Paralimpici RIO de Janeiro ospiterà, a settembre, anche una nuova edizione dei Giochi Paralimpici, rassegna in cui i colori del Levante saranno difesi dal chiavarese Vittorio Podestà, grande specialista dell'handbike, ovvero il mezzo meccanico che consente, anche ai diversamente abili, di praticare il ciclismo. Podestà è un ingegnere quarantatreenne che, nel 2002, all'età di ventinove anni, rimase vittima di un incidente stradale, che da allora lo costringe su una sedia a rotelle. Da ragazzino aveva praticato il ciclismo, di cui il papà Luigi è da sempre un grande appassionato, vestendo la casacca della Società Ciclistica Aurora di Chiavari, e dopo l'incidente che gli ha letteralmente cambiato la vita ha scoperto l'handbike, diventando in breve tempo un autentico fuoriclasse. Vittorio, incoraggiato e sostenuto dall'affetto dei familiari - la moglie Barbara, la mamma Anna, il papà Luigi, la sorella Claudia e il fratello Matteo - e degli amici, non si è mai dato per vinto, continuando a lottare con costanza e caparbietà. Doti caratteriali che lo hanno portato ad eccellere in campo sportivo, al punto da collezionare, in sella alla sua handbike, un'incredibile serie di trofei, in campo nazionale e internazionale, compresi numerosi titoli mondiali. Ha già partecipato a due edizioni dei Giochi Paralimpici, a Pechino, nel 2008, conquistando la medaglia d'argento nella prova a cronometro, e a Londra, nel 2012, dove ha ottenuto ben tre medaglie, una d'argento nella gara a squadre, il cosiddetto team relay, e due di bronzo, in occasione di entrambe le pro- ve individuali, sia quella a eronometro sia quella in linea. A settembre, a Rio de Janeiro, dove parteciperà nuovamente a tre gare come a Londra, Vittorio Podestà andrà alla caccia dell'unico titolo che al momento gli manca, ovvero quello di campione olimpico. In vista di Rio, la conquista di almeno una medaglia d'oro è quindi l'obiettivo dichiarato di Podestà, che si sta preparando in ritiro, in Abruzzo, insieme agli altri componenti della Nazionale italiana di paraciclismo. A sostenere il chiavarese durante la lunga fase di preparazione, la sponsorizzazione del gruppo Duferco Energia, attraverso il brand commerciale Due Energie. La partenza alla volta del Brasile è prevista per giovedì 8 settembre, giorno in cui a Rio de Janeiro prenderanno il via le Paralimpiadi, mentre le prove di paraciclismo sono in programma la settimana successiva. «La pressione sarà molto forte - afferma Vittorio Podestà - perché ovviamente tutti alle Olimpiadi vogliono vincere. A mio favore gioca il fatto con ho già una bella esperienza, avendo già partecipato ai Giochi di Pechino 2008, quando per me era la prima volta e infatti pagai alcuni piccoli errori, anche se comunque riuscii a conquistare l'argento a cronometro, e a quelli di Londra 2012. Per contro, c'è il fatto che sono il campione del mondo in carica, avendo vinto l'anno scorso in Svizzera tre medaglie d'oro iridate nelle due prove individuali, a cronometro e in linea, e nella gara a squadre, e sarò pertanto l'uomo da battere. Le attenzioni saranno rivolte tutte verso di COMITATO ITALIANO PARALIMPICO me e questo non sarà senz'altro un vantaggio, anzi; tutti si aspettano tanto da me e allo stesso tempo tutti vorranno battermi». Le tre gare che vedranno impegnato Vittorio Podestà sono fissate per mercoledì 14 settembre, giorno previsto per l'individuale a cronometro, giovedì 15, quando andrà in scena l'individuale in linea, e venerdì 16, quando sarà la volta della prova a squadre, in cui l'Italia schiererà, oltre a Vittorio Podestà, anche l'ex campione di Formula 1 Alex Zanardi e Luca Mazzone. «Quella a squadre è una gara che regala fortissime emozioni - confida Vittorio -. Ti senti sempre stimolato e orgoglioso nel rappresentare il tuo Paese, ma allo stesso tempo avverti anche molta pressione nel momento in cui indossi i colori azzurri». Il percorso di gara, a due passi dal mare, sarà completamente pianeggiante. «Questo comporterà prò e contro - conclude Podestà -. A mio favore può giocare il fatto che, a cronometro, un percorso del genere si addice agli specialisti e io lo sono, anche se potrebbe esserci l'incognita del vento che, se dovesse soffiare contrario, rappresenterebbe indubbiamente un problema. Contro di me incide invece il fatto che, con un tracciato così, nella gara in linea, sarà difficilissimo fare selezione, a maggior ragione se soffierà vento forte. Un circuito di questo tipo si addice infatti ai velocisti e io velocista non sono; avrei quindi bisogno di fare selezione, impresache,incaso divento forte, diventerà ancora più difficile». ANDREA FERRO Pag. 12 Vittorio Podestà e il suo triplete ai Mondiali in Svizzera 2015 Usa: il vittorioso arrivo solitario di Podestà al Mondiale 2014 [Podestà, il fuoriclasse alla conquista di Rial •• COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ••- • • • - • • - • • • : - - - • • • • - • • • " • " ' Pag. 13 Il ricordo di Laura Conz «Barcellona fu un sogno I Giochi esperienza unica» Pechino fu tutt'altro». Papà di Cittadella, mamma A Barcellona, gli Azzurri emiliana, a Verona per amore, a dell'equitazione si qualificano Barcellona '92 per sport Laura con il quinto posto degli Conz racconta le sue Olimpiadi Europei del '91. «Preparammo a cui ha partecipato con la la nostra partecipazione in squadra italiana, ottavo posto. Germania, eravamo una «Ricordo l'atmosfera del squadra ma ognuno aveva il villaggio olimpico, lo sport proprio allenatore. Nella nostra aveva unito atleti di razze, disciplina poi è il cavallo che religioni, culture e costumi comanda. E stato un periodo diversi. Un caleidoscopio di molto bello della mia vita dal etnie che hanno vissuto liberi e punto di vista sportivo, la in pace, in nome dello sport». Sarà ancora possibile? A Rio il partecipazione all'Olimpiade è rischio attacchi terroristici è toccare il cielo con un dito, la alto. massima aspirazione per un «I colori del Brasile non atleta.Ti segna, solo che in mancano, ma le suggestioni di positivo». Barcelonetasono Difficile pescare il ricordo più ineguagliabili. Eravamo tutti in bello di da Barcellona. E viva questo quartiere ristrutturato l'immagine del Dream Team, la diventata poi zona esclusiva. prima volta di una squadra basket Non mancava nulla delle Usa con i miglior 12 professionisti suggestioni, la città solare e dell'Nba. «Stavano in albergo, ma colorata, vivevamo in riva al ci vennero a trovare e per noi fu un mare, con gli altri italiani momento unico. facevamo squadra e non Rappresentavano il massimo contava lo sport praticato. A dello sport, atleti magnifici; li guardavamo sfilare fra di noi protetti dalle guardie del corpo, quasi inawicinabili, ci salutavano al loro modo che era unico, e restavamo affascinati». L'amazzone Conz sta preparando la sua terza partecipazione; tecnico federale, a settembre accompagnerà la squadra paralimpica. Una previsione? «Alle olimpiadi puntiamo su Valentina Truppa che potrebbe andare in finale. Con la mia squadra paralimpica cercheremo di entrare nel diploma, significa fra i primi otto, non dico altro per scaramanzia. 10 i veronesi che andarono a Barcellona: Andrea Benvenuti (atletica), Luciano Zerbini (lancio del peso), Gelindo Bordin (maratona), Davide Rebellin (ciclismo), Luisella Bisello (tuffi), Davide Lorenzini (tuffi), Roberto Benamati (vela), Renato De Monti (canoa), Laura Conz (equitazione). A.P. Sogni di GloriaaRio «Non mi pongo limiti» Laura Conz andrà a Rio come tecnico federale del team paralimpico COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 14 Canottaggio IL vogatore parteciperà alle Paralimpiadi in Brasile. In bocca al lupo anche a Fossi I Canottieri salutano Caselli in partenza per Rio UN SALUTO AUGURALE nella splendida cornice del Ponte Vecchio. E' quello fatto nella sede della Canottieri Firenze a Fabrizio Caselli, il vogatore disabile che prenderà parte in singolo ai Giochi paralimpici di Rio. A festeggiare l'avvenimento, sono intervenuti Eugenio Giani, Luciano Artusi, gli indimenticati campioni olimpici Brunello Spinelli e Gianni Lonzi (pallanuoto, Roma 1960), quest'ultimo con la moglie Antonella Ragno (scherma, Monaco 1972), l'azzurro olimpico Paolo Salvietti (Montreal 1976), Marina Piazza, direttore tecnico della Nazionale di ginnastica ritmica pluricampione del mondo e Piero Amati, coordinatore sportivo del gruppo Unità Spinale di Careggi. UN PARTICOLARE in bocca al lupo' è stato anche rivolto a Francesco Fossi, ca- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO nottiere nato e cresciuto alla 'Firenze' prima di indossare la maglia delle Fiamme Gialle, che gareggerà in doppio ai Giochi di Rio ed ai giovani canottieri fiorentini Alberto e Federico Dini, Dario Favilli, Neri Muccini e Leonardo Pietra Caprina che prenderanno parte ai Mondiali juniores e under 23 a Rotterdam (21-28 agosto). f.m. Pag. 15 SUMMER FESTIVAL PREMIATI DUE SIMBOLI SPORTIVI L'ATLETA PARALIMPICO ANDREA LANFRI E RODOLFO CAVALLO, PRESIDENTE DELLA SQUADRA DI BASKET FEMMINILE: SONO I PREMIATI RISPETTIVAMENTE DA CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA E GESAM GAS E LUCE La maratona delle star lucchesi fa il pieno GRANDE successo per la serata dei Talenti Lucchesi, svoltasi ieri sera sul palco del Lucca Summer Festival. Il tradizionale spettacolo gratuito, ideato nel 2013 da Remo Santini, caposervizio de La Nazione e dal «patron» del festival Mimmo D'Alessandro, ha dato la possibilità di esibirsi, su un proscenio così importante e davanti a un davvero folto pubblico (oltre 3mila le presenze «fisse», con punte superiori), a una serie di artisti lucchesi, giovani e non: il violinista Paolo Ardinghi, Taurina Bros, Gaudats Junk Band, Luana Frazzitta, Eleonora Tirrito, Stefano Pomponi alias Effenberg, Gildo dei Fantardi, Francesca Milani, Niki La Rosa Group, Mattia Ringozzi. Esibizioni che hanno abbracciato diversi generi musicali, un po' per tutti i gusti. Spazio anche al videoclip del nuovo brano di Samuele Cosentino e Iaco- po Grisafi per Andare Oltre Si Può. E, a proposito della platea, le prime 500 persone sedutesi per lo spettacolo hanno ricevuto in regalo la maglietta e lo zainetto del gruppo facebook «Vogliamo il Summer Festival». LA SERATA, condotta da Remo Santini e da Chiara Squaglia, lucchese, inviata di «Striscia la notizia» e introdotta dai saluti del Sindaco Alessandro Tambellini, interrotto dall'intervento di Mario «SonSodo», ha visto anche la presenza tangibile degli sponsor Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Gesam Gas e Luce, che hanno consegnato due premi a personaggi legati alla città, adoperatisi per svilupparne il talento in essa presente. L'istituto bancario ha premiato l'atleta paralimpico lucchese Andrea Lanfri. Il riconoscimento di Gesam Gas e Luce, vinto negli scorsi anni dall'Orchestra del «Boccherini», dall'editore Pacini Fazzi e da Angelo Parpinelli, presidente di Lu.c.c.a. Museum, è stato assegnato a Rodolfo Cavallo, presidente del Gesam Gas e Luce Basket Le Mura, vice campione d'Italia di basket femminile e ritirato, in sua giustificata assenza, da Lidia Gorlin e Mirko Diamanti, rispettivamente direttore sportivo e coach dell'amatissima squadra biancorossa. MAI come questa volta le premiazioni, corredate da brevi interviste da parte dei conduttori, sono state salutate da applausi scroscianti. La lunga serata ha visto ovviamente un certo andirivieni di una parte del pubblico, ma costante è stata la presenza in platea di uno «zoccolo duro», formato da lucchesi e anche da qualche turista particolarmente curioso. p. cer. SUMMER FESTIVAL M A T T A T O R I I conduttori della serata, Remo Santini e Chiara Squaglia LAijdttÉ DEI TALENTl/fc C tìf'viW: ihii>liai(( iii-pia~.l£ COMITATO ITALIANO PARALIMPICO | W t Pag. 16 L'EVENTO L'APPUNTAMENTO CON L'ORCHESTRA BRUNI TORNA IN PROVINCIA DI TORINO NEL RICORDO DI GIANFRANCO BIANCO Il Concerto di Ferragosto sale a Sestriere nel decennale olimpico Il direttore Tapperò Merlo: "Suoniamo sulla terrazza naturale di Monterotta Ci aspettiamo 12mila spettatori" è un brevetto, un marchio depositato», afferma il maestro Antonio Tapperò Merlo, che il 15 agosto salirà per la tredicesima volta sul podio dell'Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni di Cuneo per il tradizionale evento in quota, trasmesso in diretta nazionale su Rai3. L'edizione di quest'anno —presentata ieri mattina nella sede Rai — si svolge a Sestriere, in occasione del decennale dei Giochi olimpici e paralimpici 2006. Un'edizione speciale voluta dal Comune della prestigiosa località sciistica della Val Chisone, emblema delle montagne olimpiche, in sinergia con Regione e Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, con la promozione di Turismo Torino e il sostegno di Fondazione Crt. «Dopo molte edizioni il concerto torna in provincia di Torino, per celebrare i Giochi invernali di dieci anni fa» sottolinea Tapperò Merlo. La location che ospiterà il concerto è zona Monterotta, poco sopra Champlas du Col dove l'Orchestra Bruni suonò nel 2005 davanti a lOmila spettatori. «Allora la vista era sul vallone di Sauze e Cesana, mentre questa volta la terrazza naturale che ospiterà l'esecuzione si apre sull'abitato di Sestriere con le I L CONCERTO di Ferragosto sue due torri simbolo» spiega il Maestro. «Uno scenario mozzafiato—commenta il sindaco di Sestriere, Valter Marin — perfetto per esaltare la performance dell'Orchestra Bruni». La location, oltre i 2000 metri, è raggiungibile a piedi oppure in navetta. Sono previste oltre 12mila persone. È la 36a edizione del Concerto di Ferragosto. «Per me la tredicesima — dice Tapperò Merlo — e tutti gli anni dico che sarà l'ultima». Già definito il programma: "di tradizione". Due pagine del Verdi giovanile, da "Giovanna D'Arco" e "Un giorno di regno", che, racconta il Maestro, «incorniciano dentro i sessanta minuti scarsi della diretta Rai un popolare trittico che attinge al repertorio sinfonico dell'est Europa: Musorgskij, Borodin, Smetana. In queste occasioni bisogna pensare al pubblico e proporre pagine festose, conosciute, accessibili. La novità di quest'anno è che il programma avrà, rispetto al passato, qualche minuto in più di musica». L'evento sarà dedicato alla memoria del giornalista Rai Gianfranco Bianco, scomparso un mese fa: «Una figura che con la sua attenzione e competenza a questa manifestazione ha dato molto». IL MAESTRO Antonio Tapperò Merlo dirigerà per la tredicesima volta il tradizionale Concerto di Ferragosto dell'Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, che si terrà sui monti sopra Sestriere COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17 L'INIZIATIVA Cainero anima diSportLand: «Dopo il Brasile torneranno qui» Non solo Wayde van Niekerk. All'appuntamento di ieri mattina all'Hotel Willy di Gemona sono intervenuti anche il recordman sudafricano nei 100 metri Akani Simbine e la campionessa paraolimpica Use Hayse che hanno espresso il loro entusiasmo nell'allenarsi in Friuli sotto il progetto SportLand (evoluzione del precedente "Gemona città dello sport"), che coinvolge 17 Comuni dell'area Pedemontana e dell'Alto Friuli. «Qui ci sentiamo a casa. Abbiamo trovato un ambiente tranquillo, ben attrezzato e abitato da persone gentili che cercano sempre di metterci a nostro agio». Gli atleti sono stati salutati poi dal sindaco Paolo Urbani: «Dopo tanti anni siamo diventati amici. Inoltre progetti come SportLand stanno valorizzando il turismo del Friuli Venezia Giulia, permettendo a comunità come Gemona di integrare dei veri talenti». Queste invece le parole del project manager Enzo Cainero: «Sono molto orgoglioso di essere qui. Abbiamo iniziato nel 2010 una sfida che pensiamo di aver vinto. Siamo partiti con Oscar Pistorius, il quale con noi è sempre stato una persona esemplare. Quanto gli è accaduto ci rattrista molto, ma non lo dimenticheremo. Oggi invece facciamo un grande in bocca al lupo a questi giovani atleti, consci che tra venti giorni potremo festeggiare assieme a loro, poiché torneranno a Gemona dopo la conclusione dei Giochi». (s.f.) COMITATO ITALIANO PARALIMPICO il ATLETICA» IL SALUTO SUDAFRICANO Super Van Niekerk da Gemona a Rio sognandoforo Pag. 18 Piccola videoguida ai Giochi del 2016 Non serve la pay tv per le Olimpiadi dì Rio. I tre canali tv ufficiali dove guardare i gio del 2016 sono in chiaro e si tratta di Rai 2, R Sport e Rai Sport 2, anche in HD, e con la possibilità di sintonizzarsi anche dall'estero qualora si disponga di tv satellitare. Le gare verranno trasmesse anche sui canali radio della televisione di Stato, e complessivamen sono previste 5 mila ore di trasmissione (vid e audio) tra Giochi Olimpici e Paralimpici, eh potranno essere anche diffuse sul buquet Sk _ La diretta della cerimonia di inaugurazioni in palinsesto alle 23 del 5 agosto, ma in realt le trasmissioni iniziano il 3 agosto, con le eliminatorie del calcio femminile. II 21 agosto, giorno di chiusura delle Olimpiadi che inizia a notte fonda con molte importanti ga. con le finali di quasi tutti gli sport di squadra, oltre alla maratona COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 19 Il presidente del Consiglio: "L'accordo non è una lista della spesa. Contiene concretezza e responsabilità" Renzi e il tempo della responsabilità "Piccoli e orgogliosi, non mollate" Ali Vnìmolper l'impecio con la Resone assicura: siete meno numerosi ma importanti come gli altri CAMPOBASSO. La visita in Molise segna per Matteo Renzi il tempo dell'assunzione di responsabilità. Della "responsabilizzazione reciproca", così la definisce. Nell'aula magna dell'Università il presidente del Consiglio mette in fila pezzi che ha raccolto da quando è sceso in elicottero a San Giuliano di Puglia. E nel suo discorso non c'è più solo la filiera per lui virtuosa del Masterplan: "Voi controllate noi, noi voi e cittadini tutti". Non c'è più solo la narrazione del tempo dei fondi a pioggia ormai finito, lo ribadisce a Campobasso. C'è lo Stato che ammette di aver dimenticato per 14 anni le vittime del terremoto del Molise, dopo averne tanto parlato, forse anche abusato. Lo Stato che col premier si impegna a recuperare. Lo fa col decreto legge "approvato la settimana scorsa" che copre una parte del dovuto per i risarcimenti. Una beffa riconoscerglieli e poi non finire il lavoro, dice. Sarà perché a Campobasso arriva dopo averli incontrati, madri e padri senza più i loro figli. Si ferma quando lo racconta, qualche secondo di silenzio. "Non ci sono espressioni che possano rendere quel che è accaduto". 11 viaggio è cominciato da un luogo simbolo, "terribilmente concreto". Lì per dire "lo Stato non dimentica". Da San Giuliano "con Paolo abbiamo scelto di prendere le mosse, abbiamo incontrato quei ge- nitori". Un bacio, una parola per ognuno quando è andato via dal Municipio. Non sono mancati momenti di tensione. 11 governo, per "quei genitori", il 26 luglio 2016 è anche un padre che si sforza di capire come sia possibile ricucire quella ferita. Non lo è. Quando arriva, racconta chi c'è, saluta fra tanti anche l'ex sindaco Borrelli. Lo saluta consapevole. Quel che ha prevalso nella prima tappa è il dato e il lato umano. Da San Giuliano Renzi porta con sé una foto e un pensiero per Pompeo Barbieri, sopravvissuto alle macerie della Jovine e oggi campione paralimpico. Pompeo oggi punta alle Olimpiadi di Tokio 2020. "Tifo per te con tutto il Molise e tutto il Paese". In ritardo sulla tabella di marcia ma per farsi perdonare non salta nulla stavolta. Anzi, all'Unimol chiede scusa per il ritardo "di qualche ora sull'appuntamento e di qualche settimana". Non prima di aver espresso lo sdegno per l'attentato di Rouen rivendicato dall'Isis: "L'Italia e l'Ue devono dimostrare di essere più forti della morte". Il Patto -727 milioni per infrastrutture ferroviarie e stradali, per l'innovazione e il turismo - lo ha appena descritto il governatore. Avrebbe dovuto essere firmato il 17 maggio. L'elemento di fondo è che non sarà possibile, questo l'intento del governo Renzi, sprecare i fondi europei. È accaduto in passato, "me ne vergogno", accusa Renzi, perché avveniva anche con la "connivenza del governo centrale". Il Patto non è "una lista della spesa, dentro ci sono tanti piccoli esempi di concretezza e serietà". Progetti, stanziamenti, tem- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO pi e controlli. "È la responsabilizzazione reciproca il senso di questa mia giornata". Cominciata a Mormanno per inaugurare il viadotto ricostruito della Salerno-Reggio Calabria. "Io mi indigno quando ridono dell'Italia. C'è un passato non lontano in cui autorevoli leader di Paesi amici in conferenza stampa ridevano del nostro Paese e del capo del governo. Anche la nostra parte politica montò una polemica su questo. Non è più possibile ridere dell'Italia e del suo governo". Perché, rivendica il primo ministro, il 22 dicembre la Salerno-Reggio sarà completata e aprirà, perché ai familiari delle vittime di San Giuliano non si riconoscerà più solo il diritto al risarcimento ma pure quello di averlo concretamente. Torna sulla promozione territoriale che, se passa il sì al referendum, tornerà allo Stato centrale. "Ho fatto l'esempio col Molise e i molisani si sono arrabbiati, la prossima volta lo farò con la Toscana. Ho colto a proposito, Paolo, il tuo passaggio su Pisa...". Il presidente della giunta nel suo intervento ha precisato del premier che è "toscano fiorentino" e non pisano. Sarà un caso che a Pisa sia nato Enrico Letta. Digressione di campanile o invece riconferma di vicinanza nel Pd che si prepara al congresso? Renzi ha colto. Ma torna, Renzi, sulla promozione per rimarcare che non ha senso farla con "20 Regioni sparpagliate", insieme si creano valore e priorità. Cita ad esempio il 'sistema Italia' di Expo, prima del suo intervento sullo schermo sono passate le immagini del video che ha presentato il Molise a Milano. Così le eccellenze della "regione meno numerosa d'Italia ma non per questo l'ultima" — di eccellenza ne ha visitata una pochi minuti prima, La Molisana, di cui confessa di aver molto gradito la pasta - diventano la dimostrazione che si vince stando nella "cornice di un'Italia che non sta sempre a lamentarsi". Epperò un'Italia che ripensa ai progetti, li cambia se serve. Come Renzi cambia la destinazione Pag. 20 del villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia. "Ne abbiamo parlato in elicottero con Paolo venendo da lì. C'è l'ipotesi di convogliare lì i migranti, ha senso questa proposta. Però chiederò al ministro dell'Interno di cambiare. E invece che ospitare oltre 200 migranti spiega il presidente del Consiglio - sarebbe bello ci potessimo occupare lì dei minori non accompagnati. Anche per quei bambini che non ci sono più". I minuti passano. Renzi accelera. Vuole che anche la tappa di Pozzilli, alla Unilever, sia rispettata. "Vi chiedo di non mollare. C'è una certa cultura che cerca di dire: l'Italia è ormai irriformabile, va tutto male. Ha un grande futuro dietro le spalle. Io credo che non sia così. Il futuro può essere migliore del passato". Perciò l'invito è "provare a costruire pezzi di futuro. Nel tempo della globalizzazione ci sono nuovi vincenti ma pure nuovi perdenti. E noi dobbiamo COMITATO ITALIANO PARALIMPICO farci carico di chi è rimasto indietro. Ma vorrei fossimo più orgogliosi di essere italiani. E a quelli che la mattina si alzano per dire che va tutto male rispondere con quelli che la mattina si alzano magari un po' prima e dicono che sì, ci sono molte difficoltà, ma non si arrenderanno mai perché pensano che l'Italia sia nelle condizioni di essere un punto di riferimento nel mondo". rita iacobucci Pag. 21 ON AIR ANCHE LO SPOT GLOBALE 'CARPOOL' VISA, COMPLETATO IL TEAM VISA RIO 2016 CON I REFUGEE OLYMPIC ATHLETES no - sarà integrata in Gyro posizionando Dentsu Aegis come leader globale in ambito B2B. La società manterrà la sede Visa Inc. ha annunciato qualche giorno fa il nome di tutti gli atleti che andranno a comporre il Team Visa per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016: la compagine è cresciuta del 62% rispetto ai Giochi di Londra 2012 con 26 discipline sportive rappresentate. Il Team Visa predisposto quest'anno contempla un'ulteriore novità: 10 atleti del team ROA, il team Refugee Olympic Athletes che il CIO ha istituito quest'anno per la prima volta. Si tratta di rifugiati scappati dai loro Paesi a causa della guerra. "Gli atleti del ROA rispecchiano, e incarnano, il credo di Visa di accettazione per tutti, in ogni luogo", ha commentato Chris Curtin, chief marketing innovation e brand officer, Visa Inc. Gli atleti sono per l'Atletica: Anjeline Nadai Lohalith, James Nyang Chiengjiek, Paulo Amontun Lokoro, Rose Nathike Lokonyen, Yiech Pur Biehl e Yonas Kinde; per lo judo Popole Misenga e Yolande Bukasa Mabika; per il nuoto Rami Anis. Anche la campagna Visa globale dedicata ai Giochi di Rio 2016 coinvolge più di una ventina di atleti membri del Team Visa nel film 'Carpool' che simboleggia il viaggio degli atleti a Rio 2016. CLICCA SUL FRAME PER VEDERE IL VIDEO l^tiititJcpjì COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 22 Paralimpiadi Sette i bolognesi al via Zanardi, Mazzei, Mancarella e Sarti i big SETTE BOLOGNESI al via per i Giochi Paralimpici di settembre. A Rio la pattuglia delle Due Torri sarà una delle più corpose con un intervallo di età notevole. Si va dai 17 anni di Emanuele Lambertini della Zinella, speranza della scherma in carrozzina, ai 49 (quasi 50) dell'icona Alex Zanardi che a Londra vise due ori e un argento. Gli altri bolognesi al via sono gli esperti Fabian Mazzei (classe 1973, numero uno del tennis azzurro) alla sua quinta paralimpiade, a Silvia Veratti, che condivide con Fabian età, numero di partecipazione ai Giochi, ma non lo sport, essendo una specialità dell'equitazione (il suo cavallo si chiama Zadok). Grandi speranze per Eleonora Sarti (1986) numero uno del ranking mondiale nell'arco, Federico Mancarella (1992) nella paracanoa e Massimo Croci (1972) tiratore dell'Atletico H. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 23 TROFEO DELLA MOLE Da lunedì si sfideranno gli atleti delle nazionali che saranno in gara a Rio Con i big del tennis in carrozzina arriva un anticipo delle Olimpiadi -> La passione fa miracoli e, quando pareva che non ci fosse più nulla da fare, il Trofeo della Mole ha trovato le risorse per proseguire la sua avventura. Dal 1° al 6 agosto si svolgerà dunque la 14esima edizione del torneo internazionale di tennis in carrozzina Itf2 sui campi del Circolo della Stampa - Sporting (ingresso libero), con un montepremi aumentato da 18mila a 20mila dollari. La macchina organizzativa farà capo, come sempre, ad Asc Torino, Pentasport e Sport di Più. «A un mese della Paralimpiadi - spiega il direttore del torneo Cristina Cavagnero - avremo al completo le nazionali italiana, spagnola, belga e inglese che saranno in gara a Rio. Nel settore maschile guiderà il seeding il 3 3enne olandese Maikel Scheffers, numero 9 al mondo, seguito dal giapponese TakuyaMiki (12), che l'anno scorso all'esordio a Torino ha raggiunto la finale, poi persa contro il britannico Alfie Hewett». I due si sono appena affrontati nell'atto conclusivo a Wroclaw, in Polonia, e si è imposto il tulipano. Alle loro spalle ci sono lo spagnolo Daniel Caverzaschi (16), il polacco Kamil Fabisiak (18), l'inglese Marc Mccarrol (19) e il sudafricano Evans Maripa (20). Non mancheranno il polacco Tadeusz Kruszelnicki, vincitore nel 2005 e 2006, l'austriaco Martin Legner, che si laureò campione nel 2007. Il migliore azzurro sarà il bolognese Fabian Mazzei (numero 29 del ranking internazionale). I torinesi Ivan Lion, Luca Paiardi e Maurino Suraj saranno impegnati nel tabellone secondario. La capofila femminile sarà la britannica Lucy Shuker (8), COMITATO ITALIANO PARALIMPICO che avrà come avversarie sulla carta più pericolose la tedesca Kathaxina Kruger (10), l'olandese Michaela Spaanstra (13) e l'azzurra Marianna Lauro (23). Giocherà in casa la torinese Stefania Galletti. Frai Quads, atleti con disabilità anche agli arti superiori, i migliori saranno Alberto Corradi e lo statunitense Greg Hasterok. L'istituto di Medicina dello sport sarà presente con il suo staff di specialisti e Fiat Autonomy e Cip Piemonte metteranno a disposizione i mezzi di trasporto. Il programma agonistico scatterà martedì alle ore 8,30. Venerdì si svolgeranno le finali dei doppi, di consolazione e dei Quads e sabato quelle del femminile e dei tabellone maschili. Venerdì alle 11 allo Sporting si terrà la tavola rotonda "Disabilità, sport e territorio". Roberto Levi Pag. 24 I FAVORITI Maikel Scheffers (sopra), numero 9 al mondo, e Lucy Shuker, numero 8 nel tabellone femminile, sono i nomi di maggiore importanza (e in maniera quasi scontata i favoriti) tra i partecipanti al Trofeo della Mole che, dal primo di agosto, vedrà praticamente al completo alcune delle nazionali che saranno impegnate nel torneo paralimpico di Rio COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 25 IN DIRETTA TV A Sestriere il Concerto di Ferragosto ^Orchestra Bartolomeo Bruni sceglie le Valli Olimpiche per il grande show estivo I l Concerto di Ferragosto 2016, nella sua 36esima edizione, cambia location. Quest'anno, a fare da cornice all'evento non saranno le valli del cuneese, ma, bensì il Sestriere. Lunedì 15 agosto, infatti, si suonerà sopra i 2.000 metri, per un concerto in alta quota, voluto dal Comune in sinergia con la Regione Piemonte e l'Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea. «Con il passare del tempo sottolinea Alberto Valmaggia, assessore all'Ambiente e all'Urbanistica della Regione - diventa importante collocare il concerto in luoghi ricchi di bellezze naturali e soprattutto di richiami storici. Infatti - conclude - i Giochi hanno rappresentato una svolta importante per l'intero territorio piemontese». Questa sarà anche l'occasione per ricordare Gianfranco Bianco, il volto noto del Tg3 Piemonte, nonché lo storico conduttore del Concerto di Ferragosto, scomparso lo scorso 29 giugno. L'Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni di Cuneo, corrmosta da 57 elementi e diretta, per il tredicesimo anno, dal Maestro Antonio Tapperò Merlo, a dieci anni dai XX Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino, si esibirà in località Monterotta, nei pressi della Fontana degli Alpini, anfiteatro naturale e splendido balcone sulle montagne olimpiche. Un colpo d'occhio unico che non mancherà di affascinare anche gli spettatori da casa che potranno godere dello spettacolo grazie alla diretta nazionale, trasmessa da Raitre, a partire dalle ore 13. L'Orchestra, intitolata al violinista e compositore cuneese Antonio Bartolomeo Bruni, fondata nel 1953 dal Maestro Giovanni Mosca, dal 1986 si esibisce al solo scopo di promuovere la divulgazione della cultura musicale e di favorire la formazione dei giovani orchestrali. Attraverso una scelta di musiche che avranno attinenza con l'ambiente e il paesaggio, come la "Giovanna d'Arco" e "Un giorno di regno" di Giuseppe Verdi, che apriranno e chiu- deranno il concerto, e un intermezzo con le sinfonie di autori dell'Est Europa, quali, Usko Musorgskij, Aleksandr Borodin e Bedrich Smetana, verranno ricordati e festeggiati i Giochi che proprio nel comune montano in Alta Val Susa sono stati i protagonisti. Come evidenzia Luigi Chiabrera, coordinatore del Concerto di Ferragosto: «Ho promosso l'organizzazione di questo evento per ricordare i Giochi Olimpici Invernali del 2006 e per richiamare l'attenzione sull'importanza di ospitare grandi e prestigiosi eventi sulle nostre montagne che, sempre di più, attirano l'attenzione di un vasto pubblico». Quello che si terrà a Sestriere sarà, quindi, un concerto in alta quota ma facilmente accessibile agli spettatori che potranno raggiungere la Fontana degli Alpini di Monterotta con un breve percorso, per lo più pianeggiante, attraverso l'abitato e il centro del paese e sarà, inoltre, disponibile un servizio di navetta. -,,•--1 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 26 VERSO RIO » GLI OLIMPIONICI TREVIGIANI. 1 Due giganti e un ragazzino rullano tutti a Xochimilco Nel 1968 Treviso è sulla bocca di tutti: il "due con" del Dlf si tinge d'oro in Messico Sambo non c'è più. Ce la raccontano lo schietto Baran e lo psicologo Cipolla Primo, Renzo, Bruno. Ovvero "Baran e Sambo, timoniere Cipolla". Gli amanti dello sport con buona memoria, nonché i meno giovani fra i trevigiani, lo dicono ancora tutto d'un fiato, in nome di un'emozione unica, suscitata dai due rematori del Sile e dal quindicenne di San Lazzaro, vincitori in Messico dell'oro olimpico nel canottaggio. Treviso in vetta al mondo, nel nome dei cinque cerchi. Alla vigilia di altre Olimpiadi d'Oltreoceano, quelle di Rio de Janeiro che iniziano il 5 agosto, è impossibile non tirare fuori dal cassetto i ricordi di quel 19 ottobre 1968. Con una piccola venatura di tristezza, perchè Renzo Sambo, mancato nel 2009, non è qui a raccontare la sua parte della storia. Ci sono però Primo e Bruno. E i ricordi fluiscono. «Chi disse che avevamo vinto a sorpresa, mostra di non sapere nulla» dice Primo, 73 anni, schietto e poco incline a mitizzare «Eravamo tra quelli che potevano vincere, lo sapeva bene il Coni che, dopo che avevamo fatto terzi ai mondiali e secondi agli Europei, ci aveva blindati e supportati. Va anche detto che, allora, l'Europeo ogni due anni era aperto a tutte le nazioni del mondo, quindi era un mondiale. E la nostra vittoria europea era venuta proprio in una di queste edizioni allargate. E sul lago di Xochimilco ci eravamo già stati per una preolimpica l'anno prima. La preparazione in altura, anche in Italia, era stata seguita da quello che allora era il medico federale, il professor Antonio Dal Monte, che poi divenne un grande punto di riferimento per lo sport nazionale tutto. Città del Messico è a 2.240 metri, non si poteva lasciare nulla al caso. E così fu. Insomma, fu una vittoria ben poco improvvisata». «Io con quelle due forze della natura arrivai per loro scelta» spiega Bruno «ero al Dlf e nel 1966 Baran e Sambo avevano un problema, il loro timoniere era andato sovrappeso. Eravamo in due, sulla piazza, scelsero me perché ero più puntuale, affidabile e disponibile. Peccato che non sapessi nuotare. Non lo so fare neanche ora. Eppure sono tornato a gareggiare nel coastal rowing, il canottaggio in mare. Avevo poco più di 14 anni quando vincemmo l'Europeo, 15 e mezzo quando vincemmo l'Olimpiade». E dopo? Cosa successe "dopo"? Primo Baran continua nella sua opera di disinnesco deimito. «Cimandarono a festeggiare ad Acapulco, che è pur sempre meglio di Città del Messico. Ma mica una cosa in grande: tre giorni appena e tirar dritto. Diciamo anche che gli faceva gioco, al nostro Coni, perché c'era un sacco di gente che doveva ancora gareggiare e lasciare in giro dei già medagliati rischiava di creare troppa curiosità, di disturbare chi doveva concentrarsi. Sì, facemmo un po' di baldoria, poi tornammo a casa». COMITATO ITALIANO PARALIMPICO «Io di quei tre giorni ne ricordo solo due» dice Cipolla. «Appena vinto, iniziammo a far festa già in villaggio olimpico. Ai minorenni è vietato dare alcolici, ma cominciarono con "assaggia questo, assaggia quello" e mi ubriacai. Feci in stato di incoscienza il viaggio fino ad Acapulco, poi fu tutto quello che si può immaginare di una vacanza. Due giorni, comunque. Alla mia vita continua a mancare un giorno: dov'ero il 20 ottobre?». E il rientro? «Ci aspettavano un bel po' di festa al Dlf, invece fu un casino totale. Cominciarono ad aspettarci a Mogliano, c'era in strada il sindaco con la fascia tricolore, ci federo anche dei regali. Poi fu il turno di San Lazzaro, la mia frazione: mi aspettavano e fu un abbraccio preoccupante, pieno di caotico calore. Poi ci dirigemmo a piazza dei Signori, ma per strada la motostaffetta della polizia decise di non scortarci più, troppo pericolo di arrotare qualcuno per strada. Festa grande e cerimonie a Palazzo dei Trecento, poi finalmente era ora di andare al Dlf. Ma c'era una bolgia tale che, mentre Primo ci andava con l'auto del sindaco e io venivo fatto salire sulla Fiat 600 multipla di Vittadello sport, Sambo si perse e arrivò con trequarti d'ora di ritardo». «La gente ci diede l'assalto» ricorda anche Baran «e non aveva mezze misure, tentavano di strapparci la cravatta, il cappello, perfino i bottoni del- Pag. 27 la divisa. Ci ribellammo in modo deciso e riuscimmo a salvare i cimeli, ma che fatica. Allora c'era questo modo di vivere le vittorie sportive». Baran e Sambo, salvo una sparuta partecipazione con la stessa barca a un campionato italiano, ben presto si persero di vista. Colpa anche di quella medaglia, ma le invidie non c'entrano. «Quando sei famoso ognuno tenta di impossessarsi di te. Io e Renzo, io di Sant'Antonino e lui di via Zermanese, ci conoscevamo da sempre o quasi. E insieme, prima di partire per il Messico, avevamo fatto il concorso in Ferrovia. Ci eravamo aggiudicati il posto, ma lui fece un passo indietro: gliene offriva- no uno in ospedale, i ferrovieri avevano da sempre la nomea di "rossi" e qualcuno si mise di mezzo...». Insomma, la sanità, De, volle la sua parte di accoppiata olimpionica. «Però lo misero in portineria, faceva i turni, non c'era il tempo di allenarsi insieme... Ma restammo sempre amici, sempre. Litigarono i "grandi", ma non noi. Quando si mette di mezzo la politica... Invece in acqua non c'era più la possibilità di allenarsi bene e poco dopo io feci equipaggio con Rossetto. Finii col fare il tecnico della nazionale». Sambo più tardi prese in mano la conduzione della nazionale di canottaggio para- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO nmpica. «Io invece, passata la sborniadell'Olimpiade, mi rimisi a studiare sodo e portai a casa la laurea in psicologia dello sport» spiega Cipolla «di quella felice parentesi rimane il ricordo e il fatto che ora sono tornato al canottaggio per mia gioia personale. No non ho imparato a nuotare, ma quella gare in mare si fanno con il giubbino di salvataggio». Quest'anno in gara c'è, nel due di coppia, un'altra trevigiana, Alessandra Patelli. «È di Conegliano» precisa Baran «ed è brava. Bravissima se arriva in finale, poi quel che ha da essere sarà, perché la concorrenza è spietata». Pag. 28 Iroso MO»GLlMf«lTUliftl.] eu bue gigantieuni kuRs iRanotuttiaxochimilai COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 29 OLIMPIADI DOWN A Firenze Orlando fa il pieno di medaglie La campionessa biellese Nicole Orlando è stata la grande protagonista a Firenze dei Trisome Games, le Olimpiadi per atleti con sindrome di Down. La Orlando ha vinto tre ori, due argenti e un bronzo nell'atletica stabilendo tre record mondiali, tre europei e uno italiano. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 30 TENNIS / 1 Derby Giorgi-Vinci a Montreal Per Fognini c'è coach Permetta lippo Volandri, vincitore a Biella nel 2000 e nel 2003, ha visto il successo del primo 6-0 3-6 6-1. E' salito negli ottavi anche il brasiliano Bellucci, seconda testa di serie, che ha superato per 3-2 rit. il siciliano Caruso. Buona prova di Federico Gaio (7-5 4-0 rit. al cileno Lama). Subito eliminato il marchigiano Quinzi, per mano (come lo scorso anno) del bosniaco Brkic (6-3 2-6 6-1). Oggi il programma prosegue con i primi scontri di ottavi di finale. In Canada le azzurre si affronteranno per la prima volta. Per il ligure spunta l'ipotesi di una partnership tecnica con la moglie ROBERTO BERTELLINO A Montreal ci sarà una prima volta tutta italiana: Cantila Giorgi ha superato il primo turno del torneo Wta canadese, battendo con un doppio tie-break la statunitense Sloane Stephens, e nel secondo turno affronterà Roberta Vinci in un inedito derby italiano. Bene anche Sara Errani contro la canadese AleksandraWozniack, che sfrutta una wild card. Il torneo canadese segna anche il ritorno in doppio di Vinci-Errani. Dalle coppie in campo a marito e moglie: per ora siamo nel campo delle indiscrezioni suggestive che potrebbero presto tradursi in realtà. Camila Giorgi ha battuto la Stephens 7-6 7-6 (LAPRESSE) PARALIMPICI Quelle di un Fabio Fognini guidato stabilmente e tecnicamente da un'allenatrice speciale, la moglie Flavia Permetta. Sarebbe il secondo big, dopo Murray con la francese Mauresmo (rapporto tecnico già terminato) ad affidarsi ad un coach dell'altro sesso. Intanto il n.l azzurro è sceso in campo nella notte nel primo turno del Masters 1000 di Toronto contro lo statunitense Steve Johnson. Molti i contenuti offerti ieri dal Twindown Challenger di Biella (85.000 euro) sui campi dei Faggi. L'atteso derby tra Paolo Lorenzi,frescodel titolo Atp a Kitzbuhel, e Fi- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Presentato ieri a Torino il Trofeo della Mole, ITF 2 di Tennis in carrozzina (20.000 $ di montepremi) in programma al Circolo della Stampa Sporting dal 1 al 6 agosto. Domani prenderanno il via al Monviso Sporting Club gli Assoluti BNL individuali di Tennis in Carrozzina. Pag. 31 L'EVENTO NOTTE PARALIMPICA, A ROMA LA PRESENTAZIONE Sarà presentata oggi alle 14,30, presso la sede del Parlamento a Roma, la "Notte bianca dello sport Paralimpico", in programma a Sigillo il prossimo 27 agosto, grazie all'intervento dell'onorevole Giampiero Giulietti, che sarà presente alla conferenza stampa. La manifestazione è promossa dal comune di Sigillo, Regione Umbria, Comitato Italiano Paralimpico (Cip), Cip Umbria ed Inail, con il patrocinio del Coni Umbria. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 32 FACCIA A FACCIA CON FEDERICA "LLEGRINI, A CUI IL NOSTRO SIDENTE DELLA REPUBBLICA AFFIDATO IL RUOLO DI PORTABANDIE UFFICIALE INSIEME A MARTINA CAIRO PORTABANDIERA ALLE PARALIMPIADI. LA NUOTATRICE VENETA, CHE RAPPRESENTERÀ LITALIA ALLE OLIMPIA DI RIO 2016, CI HA DETTO CHE... COMITATO ITALIANO PARALIMPICO COUNTDOWN OLIMPIADI SETTIMANA Pag. 33 INTERVISTA ESCLUSIVA/ NUOTO HO FATTO IU GIRO PEU MONCO A NUOTO, BRACCIATA POPÒ BRACCIATA. UÀ PROSSIMA TAPPA è RIO. MANCA POCO, ORMAI. IN QUESTI MESI MI SONO PREPARATA SOUO IN FUNZIONE PEUU'APPUNTAMENTO OUIMPICO PER I 2 0 0 STIUE UBERO. RIO, STO ARRIVANDO/ aiena :\i FEDERICA PELLEGRINI 5 AGOSTO 1988, MIRANO NUOTO, SPECIALIZZATA NELLO STILE LIBERO 200 METRI STILE LIBERO FEMMINILI ALLE OLIMPIADI DI PECHINO, 2008 l-EDER CAPEI— « » T9SJ * ™ f}Q t P» a « LA "FIGU" DI FEDERICA FA PARTE DELLA COLLEZIONE UFFICIALE ITALIA TEAM 2016 DI PANINI ederica Pellegrini è la più grande nuotatrice azzurra di tutti i tempi. Nell'edizione 2 0 0 8 dei Giochi olimpici, a Pechino, ha vinto la medaglia d'oro. In carriera ha stabilito la bellezza di 11 record del mondo e quello sui 2 0 0 stile (la sua gara!), rimane saldamente in suo possesso. Addirittura dal 2009. «Ma non ne faccio una malattia, i record si fanno per essere prima o poi superati. Comunque mi fa molto piacere che sia ancora mio!». Nella sua specialità è temutissima. Le rivali di Rio sono preoccupate della nostra freccia tricolore: «Va forte come una ragazzina». Una ragazzina che non vuole smettere di stupire! COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 34 TOPO: Federica, quanto "4 -*H tempo è passato dall'O^ limpiade di Atene quan- »JI do avevi 16 anni e stupivi i tifosi italiani con la medaglia d'argento sui 200 stile libero. Cosa dice la Federica di oggi a quella ragazzina? »H A f i f ; «Cara, f non sai cosa ti aspetta! Ne ho vissute tante in carriera. Pagine bellissime, altre meno. Ma ci sta. R farei tutto, visti i risultati...» Cosa signifi ca sfilare in testa all'Italia team con il tricolore durante la cerimonia d'apertura dei giochi? / ^ ^ . « E s s e r e stata scelta •*$£> come portabandiera è un grande onore. Sarà un'emozione unica, difficile da spiegare con le parole. E poi rappresenta il coronamento di una carriera. Già mi immagino la gioia dei miei genitori! Chi ratica sport e compete ai masiimi livelli, ha come obiettivo la Nazionale e sogna le Olimpiadi. Ci sentiamo italiani in tutto e per tutto e siamo fieri di rappresentare il nostro COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 35 NUTE i numeri delle scorse settir abbiamo prop l'intervista a GianmarcoTamberi che, purtroppo, ha dovuto rinunciare ai sogni olimpici a causa di un grave infortunio. Anche Francesco Molinari per il golf ha deciso di non partecipare ai Giochi. Paese. Sono cresciuta con il tricolore nel cuore. Ecco perché sono felicissima di poter sventolare la bandiera italiana a Rio. Una bandiera che non pesa assolutamente. Anzi, è davvero leggerissima. Una sensazione impagabile, meravigliosa.» Tutta l'Italia seguirà gli Azzurri! y^t «Questo ci caricheAJgjS rà tantissimo. Rio è molto distante però sono certa che la voce dei nostri tifosi ci arriverà fortissima durante le gare. Già mi pare di sentirla!» zione è sempre la stessa, anche se ti ritrovi un po' cambiata come persona. Hai qualche anno in più... Ma avverti le sensazioni di sempre, la stessa magia...» Sarà anche l'ultima? ( £ 5 ^ «Calma, calma. Potrebbe •5^S essere così... intanto voglio vivere la straordinaria esperienza di Rio, poi vedremo. Non si sa mai. Sono un tipo imprevedibile, questo è noto anche a Paperopoli e Topolinia...» Ti pesa essere la favorita per la medaglia d'oro sui 200 stile libero? fi=^ «E chi l'ha Sei alla quarta partecipazione ai Giochi. Emozionata? M -%£ detto che sono la favorita? Ci proverò, bracciata dopo bracciata, questo è sicu- j^o^v «Certo -%S L'emo46 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 36 TOPOCOUHTDOVft* *4 3166 " ^ B ro. Però non corriamo troppo in là, non aspettatevi che vinca. Quattro anni fa, all'Olimpiade di Londra, sono arrivata quinta, ai Mondiali seconda. Certo, la speranza è l'ultima a morire!» Però sarebbe un bellissimo sogno che si avvera! "L«Una grande manifestazione *^Sf come le Olimpiadi è proprio il palcoscenico più adrenalinico per realizzare i sogni. E io un sogno ce l'ho, ma per adesso non lo svelo a nessuno. Anche perché se lo dico poi mica si avvera!» Qual è la gara che in carriera non ti è andata proprio giù e che rifaresti domattina? * «Nessuna! Se doveva finire in quel modo è inutile tornarci sopra. Le sconfitte, anche le più amare, fanno parte di una carriera. Si impara sempre. ovviamente preferisco ricordarmi dei successi, anche perché dalle vittorie si impara ancora di più!» Il giorno prima di una finale olimpica riesci a dormire? !L«Prima della finale di Atene non ho chiuso occhio. Ero agitatissima, ma anche giovanissima. Negli anni ho imparato a farlo. Ma è dura addormentarsi prima dei grandissimi appuntamenti. Figuriamoci la notte che precede una finale olimpica!» Zio Paperone ama nuotare nell'oro. Come stile ci siamo? ^o^V «Può decisamente migliorar s i re! Lo vedo un po' affaticato, diciamo che pratica uno stile troppo... dispendioso. Ma preferisco non dargli consigli con quel caratteraccio che si ritrova. Certo che nuotare nell'oro non deve essere niente male!» V e d e n d o t i in vasca, Qui Quo Qua v o g l i o n o assolut o tamente imparare a ® nuotare. Meglio la piscina o il mare? (f^k_ < ( P e r muovere le ^gS prime bracciate forse è meglio la piscina; impari nell'acqua bassa, in vasche piccole. Così prendi confidenza sentendoti al sicuro. Però so che molti imparano al mare, naturalmente dove l'acqua è bassa. Adesso che ci penso anch'io ho iniziato a nuotare proprio al mare!» A quale personaggio del mondo Disney si senti più vicina? «Alla Sirenetta! Abbiamo l'acqua che ci unisce. È un bellissimo personaggio di una storia molto commovente. Non so quante volte ho rivisto quel film!» y» COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 37 P\CB IU AGGIO... MASSIMlUÌANO ROSOLINO IL N U O T O C om'è bella la spedizione azzurra di nuoto! Sulla carta una delle migliori. Veniamo da Londra 2012: una delusione pazzesca. I recenti europei hanno detto che possiamo aspettarci ottimi risultati a A Rio. Ma attenzione: arrivare in finale all'Olimpiade è già qualcosa di straordinario. Sei tra migliori otto! Un privilegio riservato a pochi. In campo maschile Gregorio Paltrinieri ha tutto per stupire i tifosi. Nei 1.500 metri stile libero ha pochi rivali. È vero, c'è il cinese Sun Yang: molto forte, ma è anche un'incognita. L'Europeo ci ha regalato altri due grandi protagonisti come Luca Dotto sui 100 stile libero e Gabriele Detti su 4 0 0 e 1.500. Sono curioso di ve derli in vasca. E poi attendiamo Filippo Magnini, chissà che possa re- galarci I ennesima zampata! In campo femminile c'è soprattutto Federica Pellegrini. In Europa detta legge. A Rio dovrà superarsi sui 200 stile libero. Non la vedo favorita e questo è un bene. Le avversarie la temono, sanno che Federica può sempre superarsi. Ma tutta la squadra azzurra si farà contagiare da Gregorio e Federica. Martina Carraro, la nostra miss rana, arriva all'Olimpiade con tempi di tutto rispetto; Ilaria Bianchi, nei 100 farfalla, darà di tutto e di più. E mi raccomando: forza staffette azzurre! In particolare, occhio alla 4x100 stile libero maschile! Le Olimpiadi IdUI sono un'esperienza meravigliosa, un'emozione impagabile che ho vissuto per quattro volte!» ^5s* » ITALIATEAM La XXXI Olimpia si svolgerà a Rio ìeiro, in Brasile, da al 21 agos" Per seguire gli atl impegnati nelle ga cebook.com/italiatei igram.com/italiateai oppure www.coni.L ITALIA TEAM RIO 2014 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 38 DATA SITO WEB INDIRIZZO martedì 26 luglio 2016 www.umbriajournal.com http://www.umbriajournal.com/sport/presentazione-della-notte-bianca-dello-sport-paralimpico-roma-208320/ Presentazione della notte bianca dello sport paralimpico a Roma un momento della Notte bianca dello sport paralimpico ROMA – Mercoledì 27 luglio 2016 alle ore 14,30 presso la sede del Parlamento a Roma sarà presentata la Notte bianca dello sport Paralimpico, in programma a Sigillo il prossimo 27 agosto, grazie all’intervento dell’onorevole Giampiero Giulietti, che sarà presente alla conferenza stampa. La manifestazione è promossa dal Comune di Sigillo, Regione Umbria, Comitato Italiano Paralimpico (Cip), Cip Umbria ed Inail, con il patrocinio del Coni Umbria. Interverranno Donatella Porzi, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Riccardo Coletti, sindaco di Sigillo, Marco Borzacchini, presidente vicario Cip, Francesco Emanuele, presidente Cip Umbria, Domenico Ignozza, presidente Coni Umbria, Luca Panichi e Gianni Luca Tassi, componenti del Cip Umbria, Nicola Bazzucchini, consigliere comunale di Sigillo, Paolo Taddei, vice presidente vicario Cip Umbria. IL COMUNE DI SIGILLO Il territorio di Sigillo, in epoca preromana, era abitato, come dice Plinio il Vecchio (79 d.C.) nella sua Naturalis Historia, dalla popolazione umbra dei Suillates; in epoca imperiale ebbe il municipium di Suillum, retto dai magistrati “Duoviri”. Attraversato dall’importante via Flaminia, costruita nel 220 a.C., a 127 miglia da Roma, per raggiungerla erano necessari tre giorni di viaggio a piedi. Frammenti di iscrizioni, qualche capitello, rocchi di colonne, ville suburbane e tombe testimoniano la notevole estensione dell’abitato in epoca romana. I Goti di Alarico, nel 409 d.C., in transito verso Roma per saccheggiarla (24 agosto 410 d.C.), lasciarono dietro di loro soltanto rovine: oltre 100.000 persone tra uomini, donne, vecchi e bambini, con carri trainati da buoi e cavalli, spogliavano e mettevano a ferro e fuoco quanto trovavano. La poca popolazione rimasta, rifugiatasi nelle grotte e nei boschi, dovette ancora subire i disastri della ventennale guerra tra i Bizantini diNarsete e i Goti di Totila, lo sfortunato re che morì la sera stessa della battaglia, nel luglio del 552 d.C., a Caprara, territorio di Tadinum. Con la venuta dei Longobardi, pochi anni più tardi, il suo territorio fece parte del Ducato di Spoleto e del Gastaldato di Nocera, che poi con i Franchi di Carlo Magno si trasformò nella Contea di Nocera, nel Ducato di Spoleto. Cambiato il nome latino in Sigillum, la Pieve di S. Andrea dal secolo VII o VIII, continuò a testimoniare una presenza continua di popolazione. Fu dominato dai conti longobardi di Nocera: si ricordano, tra gli altri, Monaldo, Offredo, Rodolfo e Vico detto Lupo (tutti discendenti dal duca di Spoleto Ildebrando e dai re d’Italia Liutprando, Ansprando ed Ildebrando). L’imperatoreFederico II, capo dei ghibellini in Italia, venendo da Fano nel 1230, parteggiando Sigillo per la parte guelfa, lo distrusse. Nel sec. XIII Perugia cercava di estendere il suo dominio nei territori circostanti, lo ricostruì nel 1274, come castello importante di con ne difeso da una possente rocca, formando l’attuale centro storico nei quattro quartieri, S. Maria, San Martino, S. Pietro e S. Andrea. Conteso dai Baglioni di Perugia, Boldrino da Panicale, Azzo dei Castelli, Braccio da Montone, dai Montefeltro di Urbino, nel 1500 fu saccheggiato da Cesare Borgia. Nella metà del Cinquecento entrò a far parte dello Stato Ponti cio dopo la famosa “GUERRA DEL SALE”. Tra il popolo sigillano quando c’è da Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario affrontare una grande spesa, è rimasto ancora il proverbio: ” mi costa più che il sale a Perugia”. Il 14 settembre 1860 fu annesso al Regno d’Italia. CIP WEB Pag. 39 Sigillo per la parte guelfa, lo distrusse. Nel sec. XIII Perugia cercava di estendere il suo dominio nei territori DATA SITO WEB INDIRIZZO circostanti, lo ricostruì nel 1274, come castello importante di con ne difeso da una possente rocca, martedì 26 luglio 2016 formando l’attuale centro storico nei quattro quartieri, S. Maria, San Martino, S. Pietro e S. Andrea. www.umbriajournal.com http://www.umbriajournal.com/sport/presentazione-della-notte-bianca-dello-sport-paralimpico-roma-208320/ Conteso dai Baglioni di Perugia, Boldrino da Panicale, Azzo dei Castelli, Braccio da Montone, dai Montefeltro di Urbino, nel 1500 fu saccheggiato da Cesare Borgia. Nella metà del Cinquecento entrò a far parte dello Stato Ponti cio dopo la famosa “GUERRA DEL SALE”. Tra il popolo sigillano quando c’è da affrontare una grande spesa, è rimasto ancora il proverbio: ” mi costa più che il sale a Perugia”. Il 14 settembre 1860 fu annesso al Regno d’Italia. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 40 DATA SITO WEB INDIRIZZO martedì 26 luglio 2016 www.redattoresociale.it http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/513087/Paralimpiadi-Rio-2016-11-gli-atleti-in-partenza-dall-Emilia-Romagna Paralimpiadi Rio 2016, 11 gli atleti in partenza dall’Emilia-Romagna BOLOGNA - Dalla A di Azzolini alla Z di Zanardi, sono 11 gli atleti con disabilità dell’Emilia-Romagna che dal 7 al 18 settembre parteciperanno alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Gli uomini sono 7, le donne 4. Il più giovane ha appena 17 anni, il più grande ne compirà 50 a ottobre. La delegazione più numerosa per provincia di nascita è quella di Bologna (4 atleti), seguita da Ferrara e Reggio Emilia (2). Un atleta anche dalle province di Modena, Parma e Rimini. Nuoto e tiro con l’arco le discipline più rappresentate (2 atleti per ognuna). “Un grande in bocca al lupo ai nostri fuoriclasse che ci rappresenteranno a Rio – dice Melissa Milani, presidente del Comitato paralimpico Emilia-Romagna –. Sono sportivi veri, che ogni giorno dimostrano con il loro sudore che non ci sono limiti”. L’Emilia-Romagna è tra le prime 3 regioni in Italia per numero di atleti che andranno alle Paralimpiadi. “Ma per quanto ci riguarda – continua– con il prossimo mandato paralimpico ci impegneremo ad aumentare la presenza dalla Romagna, potenziando i servizi e le strutture per dare maggiori opportunità agli atleti del territorio”. Grazie alla collaborazione tra il Distretto 108 Tb del Lions Club e il Cip Emilia-Romagna, gli atleti riceveranno un contributo che servirà a coprire parte delle spese della trasferta a Rio de Janeiro. Un rapporto che non si interromperà con l’avventura olimpica: è in previsione un progetto che vedrà lavorare insieme sul territorio regionale Lions Club, Cip Emilia-Romagna e atleti paralimpici per promuovere lo sport per tutti nelle scuole. “Superare le dif coltà attraverso l’impegno, la tenacia, la determinazione fa parte dei valori Lions – dichiara Giorgio Beltrami, governatore del Distretto 108 Tb – e non potevamo trovare testimonial migliori di loro per incarnarli”. Gli atleti. Veterano in partenza per Rio, l’arciere reggiano Fabio Azzolini (classe 1969), su sedia a ruote dal 1993 dopo un incidente in auto. Ha già partecipato alle Paralimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012. La modenese Cecilia Camellini (1992) è una delle stelle mondiali del nuoto paralimpico. Non vedente dalla nascita, ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 (due medaglie d’argento) e di Londra del 2012 (due ori e due bronzi). Detiene 2 record del mondo, 3 europei, 6 italiani in vasca lunga e 5 in vasca corta. È reggiano anche Massimo “Mally” Croci (1972), alle sue prime Paralimpiadi: gareggerà nel tiro a segno. Dal 2011 è stato otto volte campione italiano. È disabile a causa di un incidente in motocicletta: un’aranciata ghiacciata gli ha provocato una congestione che gli ha fatto perdere il controllo. Alla sua prima partecipazione anche Giulia Ghiretti, nuotatrice di Parma del 1994. La sua specialità sono i 100 metri rana, in cui ha vinto un argento ai Campionati mondiali di Glasgow nel 2015. Da giovanissima ha praticato la ginnastica artistica: nel 2010 è stata proprio una brutta caduta in allenamento dal trampolino elastico che le ha causato una lesione alla colonna vertebrale. Il più giovane della delegazione emiliano-romagnola è lo schermidore Emanuele Lambertini: nato nel 1999 a Cento (FE), pratica scherma da quando aveva 10 anni. A Rio de Janeiro gareggerà nelle prove di oretto, individuale e a squadre. Il suo motto: “Che la forza sia con te”. Luca Lunghi, invece, è nato a Ferrara nel 1975 ed è un vogatore del Cus Ferrara. È ‘Lunghi’ di nome e di fatto: è alto 197 centimetri per 95 chili di muscoli. Ingegnere in una multinazionale, ha una disabilità congenita a un braccio. Passando alla canoa, il bolognese Federico Mancarella: classe 1992, una laurea in Economia, è nato con la spina bi da. La sua specialità è lo sprint e nel 2016 ha conquistato due titoli nazionali nei 200 e nei 500 metri e un argento agli Europei di Mosca. Bolognese anche Fabian Mazzei (1973), numero 1 italiano del tennis in carrozzina dal 1999 a oggi. Paraplegico dal 1994 per una caduta durante una gara amatoriale di sci, è uno dei due veterani della Paralimpiadi: con la prossima di Rio, infatti, sono 5, la prima a Sidney nel 2000. Nata a Cattolica nel 1986, ma a Bologna da una decina di anni, dove ha studiato, vive e lavora, l’arciere Eleonora Sarti è attualmente prima nel ranking mondiale di para archery. Nel 2015 ha vinto il Campionato mondiale ed è stata anche convocata dalla Nazionale “normo”. Fino al 2013 è stata azzurra di basket in carrozzina. Ha malformazioni congenite a mano destra, gamba sinistra e piedi: “Il tiro con l’arco è l’unico sport che disabili e normodotati possono fare insieme”. L’amazzone bolognese Silvia Veratti (1973) è l’altra veterana delle Paralimpiadi insieme con Fabian Mazzei, avendo debuttato anche lei a Sidney nel 2000. Fa equitazione da quando aveva 15 anni. Dal 1997, dopo un incidente a cavallo che l’ha resa paraplegica, passa al paradressage, utilizzando una sella di sua invenzione. Ultimo in ordine alfabetico è Alex Zanardi. Nato a Bologna nel 1966, tra le altre, tantissime cose, è un paraciclista. Alle Paralimpiadi di Londra del 2012 ha vinto 2 ori individuali e 1 argento nella staffetta. Nel 2014 ha partecipato all’Ironman alle Hawaii, percorrendo 3,8 km a nuoto, 180 km con la handbike e 42 km (la distanza della maratona) con la carrozzina olimpica. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario Centri di servizio per il volontariato: a Genova la CIP WEB conferenza nazionale Pag. 41 cose, è un paraciclista. Alle Paralimpiadi di Londra del 2012 ha vinto 2 ori individuali e 1 argento nella DATA SITO WEB INDIRIZZO martedì 26 luglio 2016 staffetta. Nel 2014 ha partecipato all’Ironman alle Hawaii, percorrendo 3,8 km a nuoto, 180 km con la handbike e 42 km (la distanza della maratona) con la carrozzina olimpica. www.redattoresociale.it http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/513087/Paralimpiadi-Rio-2016-11-gli-atleti-in-partenza-dall-Emilia-Romagna Centri di servizio per il volontariato: a Genova la conferenza nazionale Luogo: Tower Genova Airport Hotel & Conference Center Via Pionieri ed Aviatori d'Italia, 44 Ore: 09.00 Organizzatore: Csvnet Comune: Genova Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 42 DATA SITO WEB INDIRIZZO martedì 26 luglio 2016 www.corrierediragusa.it http://www.corrierediragusa.it/articoli/redazionale/ragusa/35541-e-state-con-despar-tra-sport-zumba-e-divertimento.html "E... state" con Despar tra sport, zumba e musica Location il Porto Turistico di Marina di Ragusa Allegria, musica, sport tutto questo in un solo evento: «E... state con Despar». E’ stato un vero e proprio successo la manifestazione voluta dal gruppo Ergon a cui fa capo il marchio Despar che si è tenuta nel ne settimana al Porto Turistico di Marina di Ragusa realizzata in collaborazione con Csain Sicilia, G&G Enterteinement ed il Comitato italiano paralimpico. A sostenere l’evento tanti sponsor privati, grandi marchi del gruppo Despar. Una grande festa soprattutto per gli amanti dello sport che sono accorsi da tutta la Sicilia per partecipare alle due intense giornate in cui i migliori master trainer italiani e internazionali hanno tenuto dimostrazioni live, danza e lezioni gratuite delle discipline più nuove e amate dagli sportivi e soprattutto dalle donne. Walking program, Zumba, SuperJump, Piloxing ma anche la Bachata hanno trasformato Marina di Ragusa in una località caraibica ed il Porto in una grande pista a cielo aperto facendo ballare tutti dal pomeriggio alla sera sul ritmo irresistibile dei balli di gruppo. A coinvolgere il pubblico anche Oscar Coci, master production, che ha presentato l’evento. Tutto ha avuto inizio sabato pomeriggio con Luca Piancastelli inventore nazionale e master trainer del metodo «Walking programm» e poi spazio al Superjump alla Zumba e alla Bachata. In serata sul palco si sono esibite le scuole di danza, le compagnie di ballo e le palestre siciliane che hanno aderito all’evento. Oltre 23 le esibizioni sportive con centinaia di ballerini ed atleti che hanno dato vita ad un grande spettacolo. Tantissimi i partecipanti che si sono regalati due giorni di tness a cielo aperto ma anche gli spettatori che hanno ammirato con entusiasmo le esibizioni dei master trainer nazionali ed internazionali. Il gran nale domenica con le lezioni di Spiderap, Piloxing e Fit Boxe. Tanto divertimento per grandi e bambini che hanno potuto usufruire dei giochi gon abili gratuitamente. Inoltre è stato attivato un sistema di diffusione della musica in cuf a in modo da offrire il massimo ritmo ai partecipanti riducendo le emissioni sonore. Due giorni intensi di emozioni e soprattutto di sano divertimento, grazie a Despar e al suo costante interesse per il benessere dei clienti che hanno potuto degustare durante la manifestazione i prodotti della linea biologica. E si pensa già, visto il successo dell’evento, ad una seconda edizione. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 43 DATA SITO WEB INDIRIZZO emissioni sonore. Due giorni intensi di emozioni e soprattutto di sano divertimento, grazie a Despar e al suo costante interesse per il benessere dei clienti che hanno potuto degustare durante la manifestazione i martedì 26 luglio 2016 prodotti della linea biologica. E si pensa già, visto il successo dell’evento, ad una seconda edizione. www.corrierediragusa.it http://www.corrierediragusa.it/articoli/redazionale/ragusa/35541-e-state-con-despar-tra-sport-zumba-e-divertimento.html Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 44 DATA SITO WEB INDIRIZZO martedì 26 luglio 2016 emiliaromagna.coni.it http://emiliaromagna.coni.it/emiliaromagna/emiliaromagna/notizie/news-emilia-romagna/14230-undici-gli-atleti-paralimpici-dell-emiliaromagna-rio.html Undici gli atleti paralimpici dell'Emilia Romagna Rio Dalla A di Azzolini alla Z di Zanardi, sono undici gli atleti con disabilità dell’Emilia-Romagna che dal 7 al 18 settembre parteciperanno alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Gli uomini sono 7, le donne 4. Il più giovane ha appena 17 anni, il più grande ne compirà 50 a ottobre. La delegazione più numerosa per provincia di nascita è quella di Bologna (4 atleti), seguita da Ferrara e Reggio Emilia (2). Un atleta anche dalle province di Modena, Parma e Rimini. Nuoto e tiro con l’arco le discipline più rappresentate (2 atleti per ognuna). “Un grande in bocca al lupo ai nostri undici fuoriclasse che ci rappresenteranno a Rio de Janeiro – dice Melissa Milani, presidente del Cip (Comitato paralimpico) Emilia-Romagna –. Sono sportivi veri, che ogni giorno dimostrano con il loro sudore che non ci sono limiti”. L’Emilia-Romagna è tra le prime 3 regioni in Italia per numero di atleti che andranno alle Paralimpiadi. “Ma per quanto ci riguarda – continua Melissa Milani – con il prossimo mandato paralimpico ci impegneremo ad aumentare la presenza dalla Romagna, potenziando i servizi e le strutture per dare maggiori opportunità agli atleti del territorio”. Grazie alla collaborazione tra il Distretto 108 Tb del Lions Club e il Cip Emilia-Romagna, gli atleti riceveranno un contributo che servirà a coprire parte delle spese della trasferta a Rio de Janeiro. Questo è solo il primo segno tangibile di un rapporto destinato a durare anche dopo l’avventura olimpica: è in previsione, infatti, un progetto che vedrà lavorare insieme sul territorio regionale Lions Club, Cip EmiliaRomagna e atleti paralimpici per promuovere lo sport per tutti nelle scuole. “Superare le dif coltà attraverso l’impegno, la tenacia, la determinazione fa parte dei valori Lions –dichiara Giorgio Beltrami, governatore del Distretto 108 Tb – e non potevamo trovare testimonial migliori di loro per incarnarli: la storia di questi atleti è un esempio per tutti, per questo abbiamo deciso di essere vicini a loro per comunicare un messaggio positivo e per accompagnarli lungo un cammino che li conduca verso il coronamento di un sogno, che è anche il nostro”. GLI ATLETI In ordine rigorosamente alfabetico, il primo atleta della delegazione emiliano-romagnola è l’arciere Fabio Azzolini, Nato a Castelnovo ne’ Monti (RE) nel 1969 e tesserato per gli Arcieri Montale, Azzolini è su sedia a ruote dal 1993 dopo un incidente in auto. Ha già partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 e di Londra del 2012. A Rio de Janeiro gareggerà nell’Arco Compound W1. Nel suo palmares un bronzo ai Campionati mondiali di Para Archery del 2015 e 22 titoli italiani individuali. Il suo motto: “L’importante è vincere, perché ho partecipato”. La modenese Cecilia Camellini (1992) dell’Asd Tricolore è una delle stelle mondiali del nuoto paralimpico. Non vedente dalla nascita, ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino del 2008 (due medaglie d’argento nei 50 e nei 100 metri stile libero) e di Londra del 2012 (due ori nei 50 e nei 100 metri stile libero e due bronzi nei 100 dorso e nei 400 stile libero). Dal 2004 ad oggi ha vinto 30 titoli italiani individuali. Detiene 2 record del mondo, 3 europei, 6 italiani in vasca lunga e 5 in vasca corta. È di Castelnovo ne’ Monti anche Massimo “Mally” Croci (1972) dell’Atletico H, che alle Paralimpiadi di Rio gareggerà nel tiro a segno. Le sue specialità sono la carabina R3 e la R6 a 10 metri e a 50 metri, posizione a terra: nella R3 il centro del bersaglio è largo 4,5 millimetri, proprio come il pallino, nella R6 è di 5,6 millimetri, come la cartuccia. Dal 2011 è stato otto volte campione italiano. È disabile a causa di un incidente in motocicletta: un’aranciata ghiacciata gli ha provocato una congestione che gli ha fatto perdere il controllo. Alla sua prima Paralimpiade pure Giulia Ghiretti, nuotatrice di Parma del 1994. Tesserata per la Ego Nuoto e per le Fiamme Oro, la sua specialità sono i 100 metri rana, in cui ha vinto un argento ai Campionati mondiali di Glasgow nel 2015. Agli ultimi Campionati nazionali ha invece conquistato due ori nei 200 metri stile libero e nei 50 farfalla. Da giovanissima ha praticato la ginnastica artistica: nel 2010 è stata proprio una brutta caduta in allenamento dal trampolino elastico che le ha causato una lesione alla colonna vertebrale. Il più giovane della delegazione emiliano-romagnola è lo schermidore Emanuele Lambertini: nato nel 1999 a Cento (FE), vive a San Giovanni in Persiceto (BO) e si allena nell’Asd Zinella Scherma di San Lazzaro di Savena. Pratica scherma da quando aveva 10 anni. È stato 4 volte campione italiano Under 23 e ha vinto l’argento ai Campionati mondiali U17. È fresco vincitore di un oro e di un bronzo ai Campionati italiani e di un argento agli Europei nel oretto a squadre. Allenato da Magda Melandri, a Rio de Janeiro gareggerà nelle prove di oretto, individuale e a squadre. Il suo motto: “Che la forza sia con te”. Ritaglio StampaLuca Ad usoLunghi Esclusivoè del destinatario nato a Ferrara nel 1975 ed è un vogatore del Cus Ferrara. Dopo essere stato un campione Juniores e Under 23, per questioni di studio prima e di lavoro dopo si è preso una pausa dal canottaggio di CIP WEB 17 anni. Ma da quando è tornato a vogare, ha vinto tre ori ai Campionati italiani e un argento in Coppa nel Pag. 45 DATA SITO WEB INDIRIZZO Il più giovane della delegazione emiliano-romagnola è lo schermidore Emanuele Lambertini: nato nel 1999 a Cento (FE), vive a San Giovanni in Persiceto (BO) e si allena nell’Asd Zinella Scherma di San Lazzaro martedì 26 luglio 2016 di Savena. Pratica scherma da quando aveva 10 anni. È stato 4 volte campione italiano Under 23 e ha vinto emiliaromagna.coni.it l’argento ai Campionati mondiali U17. È fresco vincitore di un oro e di un bronzo ai Campionati italiani e di un argento agli Europei nel oretto a squadre. Allenato da Magda Melandri, a Rio de Janeiro gareggerà http://emiliaromagna.coni.it/emiliaromagna/emiliaromagna/notizie/news-emilia-romagna/14230-undici-gli-atleti-paralimpici-dell-emiliaromagna-rio.html nelle prove di oretto, individuale e a squadre. Il suo motto: “Che la forza sia con te”. Luca Lunghi è nato a Ferrara nel 1975 ed è un vogatore del Cus Ferrara. Dopo essere stato un campione Juniores e Under 23, per questioni di studio prima e di lavoro dopo si è preso una pausa dal canottaggio di 17 anni. Ma da quando è tornato a vogare, ha vinto tre ori ai Campionati italiani e un argento in Coppa nel mondo nella sua specialità, il Quattro con del Para Rowling. Lunghi di nome e di fatto: è alto 197 centimetri per 95 chili di muscoli. Ingegnere in una multinazionale, ha una disabilità congenita a un braccio. Dal canottaggio alla canoa con il bolognese Federico Mancarella. Classe 1992, una laurea in Economia, è nato con la spina bi da. Tesserato per il Canoa Club Bologna, la sua specialità è lo sprint e nel 2016 ha conquistato due titoli nazionali nei 200 e nei 500 metri e un argento agli Europei di Mosca. Ha praticato anche la canoa-slalom e la canoa-polo. “La canoa mi aiuta a scaricare le tensioni e mi apre la mente, mettendomi a confronto con persone diverse”. Ancora un bolognese con Fabian Mazzei (1973), numero 1 italiano del tennis in carrozzina dal 1999 a oggi. Paraplegico dal 1994 per una caduta durante una gara amatoriale di sci, è uno dei due veterani della Paralimpiadi: con la prossima di Rio de Janeiro, infatti, sono 5, la prima a Sidney nel 2000. Nella sua carriera, Mazzei ha disputato 16 Mondiali ed è stato vincitore di oltre 70 tornei internazionali tra singolo e doppio e di 56 titoli italiani. La sua passione sono i viaggi e la musica: agli Internazionali di Roma di due anni fa ho cantato l’Inno di Mameli prima della nale tra Serena Williams e Sara Errani. Nata a Riccione nel 1986, ma a Bologna da una decina di anni, dove ha studiato, vive e lavora, l’arciere Eleonora Sarti è attualmente prima nel ranking mondiale di para archery. Alle Paralimpiadi di Rio gareggerà nella specialità Compound. Ha iniziato a praticare il tiro con l’arco nel 2013, anno in cui ha debuttato in una competizione internazionale Nel 2015 ha vinto il Campionato mondiale ed è stata anche convocata dalla Nazionale “normo”. Fino al 2013 è stata azzurra di basket in carrozzina. Ha malformazioni congenite a mano destra, gamba sinistra e piedi: “Il tiro con l’arco è l’unico sport che disabili e normodotati possono fare insieme”. L’amazzone bolognese Silvia Veratti (1973) è l’altra veterana delle Paralimpiadi insieme a Fabian Mazzei, avendo debuttato anche lei a Sidney nel 2000. Tesserata per il Centro Ippico Lombardo, fa equitazione da quando aveva 15 anni. Dal 1997, dopo un incidente a cavallo che l’ha resa paraplegica, passa al paradressage, utilizzando una sella di sua invenzione. Il suo cavallo si chiama Zadok. Ultimo in ordine alfabetico è Alex Zanardi. Nato a Bologna nel 1966, è un paraciclista e tante altre cose. Pratica handbike dal 2007. Alle Paralimpiadi di Londra del 2012 ha vinto 2 ori individuali e 1 argento nella staffetta. Dal 2013 a oggi ha vinto 8 ori ai Campionati del mondo. Nel 2014 ha partecipato all’Ironman alle Hawaii, percorrendo 3,8 km a nuoto, 180 km con la handbike e 42 km (la distanza della maratona) con la carrozzina olimpica. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 46 DATA SITO WEB INDIRIZZO martedì 26 luglio 2016 dida.orizzontescuola.it http://dida.orizzontescuola.it/news/sbim-sport-benessere-movimento-evento-torino-aperto-alle-scuole SBiM. Sport, Benessere in Movimento. Evento a Torino aperto alle scuole USR Piemonte - Dopo il grande successo della prima edizione, con oltre 15.000 partecipanti, di cui più di 3.500 studenti delle scuole piemontesi, SBIM - Sport, Benessere in Movimento torna dal 22 al 24 settembre 2016 con un programma ancora più ricco! Anche quest'anno ci sarà uno spazio importante per le scuole, verrà infatti riproposta l'iniziativa “Prova Sport”, realizzata grazie ai promotori dell’evento FAB – Fondo Assistenza e benessere, CPD - Consulta delle Persone in Dif coltà, CIP Piemonte – Comitato Italiano Paralimpico, Sportdipiù, Vol.To – Volontariato torinese e le collaborazioni con CUS Torino, ADPLog, Federazioni Sportive, Palestre Torino dal 1964 e tante altre realtà del territorio, patrocinato dal CONI Nazionale, tutto sotto l’importante cappello del “Consiglio degli Stati Generali dello Sport”. Giovedì 22 e venerdì 23 vi aspettiamo nel verde e all’aria aperta nella zona pedonale tra Piazza D'Armi e corso Sebastopoli a Torino, dove 30 campi prova attenderanno gli studenti, nello spirito che contraddistingue l’evento dello sport per tutti. In programma quest’anno anche numerosi incontri con importanti atleti del panorama nazionale ed eventi dimostrativi. Anche quest’anno, grazie ai nostri partner, attenderanno alunni e insegnanti uno speciale “Kit di benvenuto” composto da: zainetto, braccialetto dell’evento e gadget oltre alle aree ristoro dove sarà possibile mangiare frutta e snack. Gli insegnanti interessati a partecipare con le proprie classi, potranno iscriversi de nendo le attività sportive scelte e fascia oraria di riferimento, tramite il sito http://sportbenessereinmovimento.it/ nell’area dedicata alle ISCRIZIONI. Vi ringraziamo per la collaborazione e, soprattutto, Vi aspettiamo numerosi per scoprire le innumerevoli sorprese a voi riservate! #GiochiamoAncora a #SBIM2016 Per ulteriori informazioni scrivere a [email protected] o chiamare Alberta Mazzone al 393-9043554 o visitate il sito www.sportbenessereinmovemento.it Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CIP WEB Pag. 47
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