redazionale - AAA Associazione Acquariofili Abruzzese
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redazionale - AAA Associazione Acquariofili Abruzzese
REDAZIONALE Caro socio, con il nuovo anno siamo entrati nel quindicesimo anno di vita della nostra Associazione. Un anno di rinnovamenti molto importanti per il nostro club. Primo tra tutti il rinnovo delle cariche direttive, poi forse l'accoglienza da parte del Museo Ittico delle nostre riunioni sociali e delle nostre conferenze e forse la tanto attesa mostra che sarebbe la manifestazione ideale per festeggiare degnamente il terzo lustro di attività. Inoltre come leggerai in un altra rubrica ci faremo promotori non solo della rinascita della FIAAE come vero organismo federale, ma anche di una eventuale assemblea "ri"costutente la oramai defunta Federazione. Un anno ricco di intenti e speriamo anche di impegni. Ci aspettano inoltre la gita all'Acquario di Napoli, la gita allo Zoomark, la conferenza di Alessandro Mancini, e tante altre occasioni per incrementare la passione per l'acquariofilia. Ovviamente questi sono gli intenti del Direttivo uscente, ma ovviamente spetterà al nuovo Direttivo la ratifica o la bocciatura delle attività previste. E' proprio per questo che abbiamo deciso di anticipare di oltre un mese la data delle elezioni per il rinnovo delle cariche. I nuovi eletti avranno in questo modo piu' tempo per eventualmente organizzare al meglio il programma previsto e per non perdere nessuno degli appuntamenti appena elencati. Ultima attività prevista, ma già in corso di realizzazione, un nuovo tentativo di rilancio della nostra Associazione. Come oramai è consuetudine, ci stiamo rivolgendo ai negozianti del settore per farci conoscere ad un numero sempre maggiore di appassionati, sperando di trovare nuove leve in grado di rivitalizzare il nostro club. Pescara lì, 27 gennaio 1997 Lorenzo Marcucci IN QUESTO NUMERO Redazionale La posta Assemblea dei soci Quote sociali Mercatino Gita a Napoli Infusori Ancora una "buona ricetta" contro le alghe? pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 1 2 3 3 3 3 4 pag. 9 Cerca parole Acquario o fognario? Pesci elettrici In pigiama o in bozzolo Al voto, al voto ! Rifondiamo la FIAAE Dallo Zoocasa 97 Zoomark 97 Soluzione del cerca parole Rendiconto 96 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 16 pag. 19 pag. 20 Bollettino A.A.A. n.33 Pag . 1 LA POSTA AL CONTRARIO Nel mio acquario di acqua fredda di 120 x 60 x 60 cm ospito 6 pesci giapponesi testa-di-leone di 10 15 cm. Ogni sera la metá si ritrova sulla superficie pancia all’aria! Li nutro poco con mangime in granuli di una nota marca giapponese. Le caratteristiche dell’acqua sono le seguenti: TH 27 gradi francesi, pH 7,5 temperatura superiore a 18 gradi. Cosa posso fare? (Michel Stree) Le vostre condizioni, sei giapponesi in 430 litri d’acqua, servano di esempio per gli acquariofili. Passamo al vostro problema. I problemi di equilibrio idrostatico sono moneta corrente presso certe varietá di pesci rossi. I pesci interessati appartengono quasi esclusivamente alla varietá a colonna vertebrale modificata. Questi pesci iperselezionati hanno una vescica natatoria raccorciata. Ne risulta una certa instabilitá. Quando i vostri pesci ingeriscono dei granuli, questo sottile equilibrio viene modificato ed il contenuto dello stomaco diventa meno denso; quindi i pesci fanno dei loop o galleggiano per un po’ di tempo alla superficie, su un fianco o con la pancia all’aria. Per prevenire questo genere di problemi é consigliabile alimentarli con granuli piú densi. Esiste comunque ugualmente la possibilitá di infezioni batteriche croniche della vescica Pag . 2 Bollettino A.A.A. n. 33 natatoria che possono provocare questo genere di sintomi, ma il processo é in genere irreversibile e porta alla morte. da Aquarium magazine 125 ago/96 VACCINO CONTRO L’ICHTHYO In un articolo pubblicato in Aquarium Magazine con il titolo “Malattia dei punti bianchi” Philippe Buchy e Charles H.Eon parlano dello studio di un vaccino contro l’ichthyo. Potete indicarmi quale organismo, istituzione o ricercatore lavora a questo vaccino dal momento che sono in prima persona interessato a risolvere i problemi dovuti a questa malattia ricorrente. (Marc Langouet) La vaccinazione anti-puntini bianchi é stata studiata per prima da scienziati americani. Questo interesse deriva dal fatto che la malattia risulta una minaccia molto seria per gli allevamenti di pesci gatto americani. Gli specialisti dell’Universitá di Auburn in Alabama hanno prodotto numerose pubblicazioni sull’argomento. Ne troverete un riassunto sulle attuali conoscenze relative all’argomento in una interessante pubblicazione di “Office International des Epizootie” intitolato “Simposio sulla vaccinazione dei pesci” (pagine 228-231). In ogni caso l’apparizione continua di icthyo é anormale. Generalmente é legata ad un errore di allevamento o conduzione della ASSEMBLEA DEI SOCI Il prossimo appuntamento per tutti i soci è stato fissato dal direttivo per domenica 16 febbraio p.v., in prima convocazione alle ore 9,00 ed in seconda convocazione alle ore 10,00. In quell'occasione si terranno le votazione per il rinnovo degli organi sociali che oramai sono in scadenza. Il Direttivo uscente, eletto nel 1994, lascerà il posto al nuovo Direttivo che resterà in carica fino allle soglie del nuovo secolo (1999). Se non puoi partecipare lascia la tua delega, che trovi allegata al presente bollettino ad un socio di tua fiducia. Non perdere l'occasione per QUOTE SOCIALI 97 Si ricorda ai soci che non hanno ancora provveduto al pagamento della quota per l'anno 1997, che questo è l'ultimo bollettino che riceveranno. Inoltre chi non è in regola con il pagamento non potrà né eleggere né essere eletto nel nuovo direttivo. Quindi se non lo hai ancora fatto, affrettati a pagare la Q U O TA S O C I A L E ' 9 che come sai è rimasta invariata a 7 L. 35.000. GITA A NAPOLI Sembra presto parlarne fin d'ora, ma appena le condizioni metereologiche lo permetteranno (probabilmente a primavera), organizzeremo una gita all'Acquario di Napoli. Nell'occasione potremo usufruire di un cicerone d'eccezione. Come infatti ricorderete il dr.Valerio Zupo ci ha invitato a visitare l'Acquario di Napoli e si è offerto di guidarci personalmente nella visita. Non possiamo non approfittare di tanta gentilezza e cortesia. Quindi lascia la tua prenotazione per la gita al segretario. Una volta che avremo ricevuto tutte le adesioni, potremo scegliere il mezzo piu' idoneo per effettuare la MERCATINO Vendo demineralizzatore Combi 70017002 (doppio contenitore con resine anioniche e cationiche) a lire 350.000 oppure lo scambio con acquario da circa 100 litri completo di tavolo supporto Rivolgersi a Adriano Bruno tel. 0871/370872 Bollettino A.A.A. n.33 Pag . 3 I N F U S O R I Il cibo piú piccolo che spesso porta ai pesci piú grandi! di John Rundle John Rundle rivela il valore alimentare di queste c o l t u r e d i v i ta m i c r o s c o p i c a . Posso garantire che quando faccio una lezione sull’allevamento dei pesci durante il quale ho menzionato gli infusori alla fine ci saranno domande del tipo: “Cosa sono gli infusori?” “Perché ne ho bisogno?” “Come posso ottenerli?”. Ammetto che anche io ho cercato di dare delle risposte a queste domande quando ho iniziato con le prime riproduzioni di pesci e durante gli anni ho sperimentato tutti i piú sorprendenti e strani intrugli che avevo letto nei vari libri e articoli - piú di uno dei quali produceva un liquido maleodorante! Ora ho trovato un sistema di coltura di infusori che mi permetterá di allevare perfino i piú piccoli avannotti. Ma prima di vedere quale metodo uso, cerchiamo di trovare una risposta alle domande precedenti. COSA SONO GLI INFUSORI ? La definizione di infusori nel mio dizionario biologico é: Pag . 4 Bollettino A.A.A. n. 33 “un termine applicato nel passato a microscopici organismi mantenuti in infusione di sostanze organiche”. Da questa definizione si capisce che si tratta di una forma di vita molto minuscola. Cosí minuscola che occorre il microscopio per vederla chiaramente e nei singoli componenti. Sp e s s o h o m e s s o d e l l e g o c c e d i acqua della mia coltura di infusori sotto il mio microscopio ed ho guardato queste minute creature che nuotavano sotto le lenti. Senza avere pretese di trasformare l’articolo in una lettura specifica biologica vi spiegheró cosa sono questi animali. Sono Protozoi, organismi animali che sono costituiti da una sola cellula. E’ come dire che tutte le loro funzioni vitali sono contenute in q u e s ta c e l l u l a , s i a a l i m e n ta z i o n e che riproduzione che respirazione. Ci sono vari gruppi di Protozoi e ogni gruppo di individui contiene molte specie. Uno di questi gruppi sono i ciliati che formano la base delle colture di infusori. Delle molte specie di questo gruppo esiste un comune denominatore che é il filo comune che unisce i Ciliati. PROTOZOI 1. Sono degli organismi animali contenuti in una singola cellula 2. Sono delle specie acquatiche che hanno misure da pochi micron a 3 mm. 3. Un micron o micrometro é una unitá standard per microscromi. Un micron (1 microm) = un millesimo di millimetro. CILIATI 1. Sono la base delle colture di infusori. 2. Sono facilmente identificabili dalle cilia - perché tutti le possiedono. 3. Esistono molte specie di ciliati in acqua fredda. 4. La specie piú importante nelle colture é il Paramecio, del quale esistono diverse sottospecie, di misura compresa tra 70 e 300 micrometri. 5. Non confondere i Rotiferi con i Ciliati. Questi sono animali pluricellulari e non monocellulari. Hanno cilia solo nella regione della testa. Esistono oltre mille specie di Tu t t e l e s p e c i e h a n n o a p p e n d i c i filiformi o “cilia”, che coprono c o m p l e ta m e n t e o pa r z i a l m e n t e l a cellula. Le cilia si muovono con movimento ondulatorio che é un mezzo di propulsione e che inoltre produce una corrente di acqua per trasportare il cibo nella cellula. I Ciliati hanno varie forme e strutture, una di esse é il ben conosciuto Paramecio. Viene chiamato normalmente “animale pantofola” a causa della sua forma allungata ed é spesso menzionato nella letteratura acquariologica come una fonte di cibo per minuscoli avannotti. PERCHÉ NE HO BISOGNO ? Un’altra domanda comune che fanno gli allevatori principianti che hanno allevato avannotti di Guppy o di Platy senza usare infusori ed ora forse vogliono allevare uno dei p e s c i d e l l a f a m i g l i a Te t r a p e r l a prima volta. In questo caso la parola chiave é “dimensione”. Gli avannotti di Guppy o di Platy nascono di una lunghezza di circa 4 mm e catturano giá naupli di artemia, microvermi e cibo in fiocchi per avannotti. Nell’altro caso gli Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 5 avannotti di Tetra dopo aver usato come primo cibo il sacco vitellino e dopo aver iniziato a nuotare liberamente misurano solo 1,5 mm o anche meno. Si puó immaginare quindi la grandezza della bocca di questi avannotti. Sará di gran lunga estremamente piú piccola dei naupli di artemia o di altri cibi simili, mentre i piú piccoli infusori sono della misura corretta per nutrire questi avannotti. Inoltre il termine dimensione puó essere inteso anche nel contesto di “numero di avannotti”. U n a b u o n a n i d i a t a d i Te t r a é d i media di 200 o piú avannotti. Perció per allevare questa quantitá di avannotti occorreranno molti infusori (e di buona qualitá). Questo é il motivo per cui ci occorrono. COME POSSO OTTENERLI ? Nei loro biotopi i nostri pesci dovrebbero trovare cibo di questo tipo come risorsa naturale. Nel caso dei Tetra la stagione delle piogge fará straripare i fiumi ed i piccoli ruscelli, i pesci si riprodurranno ed i detriti e le erbacce lasceranno il posto ai minuscoli animaletti che sono la vita per gli avannotti che se ne cibano. Come allevatori di pesci sostituiamo le chiare e fresce acque della pioggia e alleviamo le nostre colture di infusori per sostituire il cibo. Negli anni ho provato a produrre molte volte questo cibo usando consigli vari trovati nei libri e nelle riviste. Per esempio: paglia, patate, fieno, Pag . 6 Bollettino A.A.A. n. 33 rape, lattuga, acqua sporca dei filtri, latte liofilizzato, vari prodotti commerciali. Questa é solo una piccola parte della lista di ingredienti che é suggerita e usata per produrre infusori. Qulcuno produrrá infusori, qualche altro produrrá un liquido maleodorante! Sono sicuro che molti ci sono passati. Per anni ho scelto un metodo di coltura di infusori che mi dará cibo buono per nutrire gli avannotti dei pesci che allevo. La base degli ingredienti é il latte in polvere. Quando per la prima volta ho usato il metodo che segue utilizzando un contenitore di vetro di 35 x 20 x 20 cm. Ora invece uso un piccolo contenitore di plastica di 18 x 12 x 12 cm. Due di questi possono produrre tutti gli infusori di cui ho bisogno. Occorre mantenere la temperatura a 23/24ø C. Cosí si producono infusori in meno di 4 giorni. Al di sotto di questa temperatura i tempi saranno piú lunghi, ma non si deve scendere al di sotto di 20ø C. I passi logici per allevare le colture sono : 1) Immettere in uno dei contenitori 1,5 litri di acqua precedentemente bollita. 2) Mettere un mezzo cucchiaio da té di latte in polvere nell’acqua che in questa fase si intorbiderá. 3) Tenendo l’acqua alla temperatura suggerita tornerá chiara entro 4 giorni e si vedranno gli infusori come una sottile polvere. 4) Iniziare a questo punto la seconda coltura; in questo modo si avrá sempre un continuo rifornimento. Basta aggiungere una piccola quantitá della prima coltura. 5) La coltura si conserverá per circa 5 giorni a far tempo dal momento in cui si scorgeranno i primi infusori, ma naturalmente ció dipende dalla quantitá che se ne userá per nutrire gli avannotti. 6) E’ possibile mantenere la coltura prodottta per periodi piú lunghi con la semplice aggiunta di 1/4 di cucchiaio da té di latte in polvere. 7) Non superare le dosi di latte in polvere per queste quantitá di acqua, altrimenti produrrete solo un liquido puzzolente, non un maggior quantitativo di cibo per gli avannotti! QUALI PESCI RICHIEDONO GLI INFUSORI ? Questa domanda potrebbe essere un po’ ambigua perché la maggior parte degli avannotti mangia gli infusori. Penso che tu invece debba tornare indietro alle dimensioni e chiederti: “Gli infusori sono un cibo valido oppure i naupli sarebbero meglio come primo cibo ?” Questa é una lista generica di pesci divisa in base a quello che INFUSORI Te t r a , B a r b i , G u r a m i , D a n i o , Rasbore, Killi di piccola taglia NAUPLI Ciclidi in genere, Scalari, Guppy, Platy, Killi grandi. richiedono come primo alimento: So che leggerai libri e articoli che ti diranno di alimentare gli scalari quando nuotano liberamente con infusori come primo cibo. Ma io sono altrettanto sicuro che loro cattureranno Naupli e cresceranno velocemente. QUANDO DEVO NUTRIRLI ED IN CHE QUANTITÁ ? E’ un errore comune per gli allevatori principianti alimentare gli avannotti troppo presto, prima che inizino a nuotare liberamente. Invece vanno alimentati quando avranno consumato la loro provvista di cibo del sacco vitellino e nuoteranno effettivamente. NON SOMMINISTRARE ALCUNA FORMA DI CIBO PRIMA DI Q U E S T O S TA D I O I N Q U A N T O INQUINERA’ SOLO LA VASCA. QUANTO CIBO DEVO FORNIR LORO ? Bene, nel corso degli anni ho utilizzato un metodo che sembra funzionare: avrai trovato l’equilibrio giusto quando gli avannotti non moriranno di fame, ma non permetterai un eccessivo inquinamento della vasca. I fattori che regolano la quantitá di cibo sono due: (A) dimensione della vasca (B) dimensioni della covata. Un recipiente contenente 200 ml di c o l t u r a d i i n f u s o r i s a r á c a pa c e d i Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 7 nutrire una covata di, ritengo, circa 150 avannotti di Tetra in una vasca di 48 x 24 x 36 cm. Questi 200 ml saranno mangiati dagli avannotti finché non avranno raggiunto una taglia tale da potersi alimentare con Naupli. Puoi usare questi dati ed adattarli alle dimensioni della vasca e della covata di altri pesci. Ricorda che gli avannotti non devono andare alla ricerca del cibo, ma devono stare in un liquido con u n a p r e s e n z a ta l e d i i n f u s o r i c h e pressoché nuotino nella loro bocca. CONCLUSIONI Ho usato questo metodo di coltura di infusori per molto tempo e con un buon successo. Questo mi ha permesso di allevare delle grandi covate di avannotti anche di alcuni dei cosidetti pesci problematici. Con questo spero di aver risposto a tutte le domande su q u e s t i A.A.A. microscopici, ma molto importanti soggetti - gli infusori. PRO MEMORIA 1. Prepara la tua coltura di infusori ben prima della riproduzione dei tuoi pesci. 2. R i c o r d a t i c h e p e r q u e s ta é richiesta la conservazione a una temperatura calda. 3. Non tenerla in cucina o vicino a cibi per alimentazione umana 4. Se ha un odore sgradevole e un pannicolo viscoso sulla superficie hai ottenuto una coltura batterica. Non va bene. 5. Con una buona lente da occhiali di forte gradazione puoi vedere i minuscoli protozoi 6. Con gli occhi nudi puoi vedere del movimento ondulatorio in questa formazione polverosa 7. N o n a l i m e n ta r e g l i a v a n o t t i prima che nuotino liberamente. AQUARIST AND PONDKEEPER AUGUST 1995 Pag . 8 Bollettino A.A.A. n. 33 ANCORA UNA "BUONA RICETTA" CONTRO LE ALGHE? di Arend van Den Nieuwenhuizen Circa 5 anni fa un agricoltore inglese fece cadere accidentalmente una balla di paglia nel suo laghetto invaso dalle alghe. Poiché in quel momento era molto occupato non le tolse e poi, avendola quasi dimenticata, la lasció diversi giorni nel laghetto. Quando la tolse fu molto stupito dal notare che quasi tutte le alghe erano scomparse. Trovando la cosa molto interessante, informo il IFRG (Istitute of Food Research) della sua scoperta. I ricercatori di questo istituto si mostrarono interessati e dopo aver esaminato il caso costatarono che la paglia in decomposizione libera una sostanza che uccide le alghe, che una balla era sufficiengte per eliminare le alghe in 3.000 metri cubi di acqua di un laghetto e che la paglia di orzo é piú efficace di quella di grano. Al suo tempo, il rapporto sulla “paglia che elimina le alghe” fu accolto con molto scetticismo dai numerosi acquariofili disperati dal vedere i loro acquari invasi da ogni tipo di alga. Poi si sa che certe persone sono disposte a tutto per sbarazzarsene, specie dopo aver fatto numerosi tentativi senza aver ottenuto risultati. E cosí un acquariofilo tedesco decise di sperimentare la ricetta della paglia. Prese un sacchetto di plastica bucato, lo riempí a metá con paglia di orzo e lo sospse in un acquario di 30 litri per vedere quale fosse l’effetto sulle piante acquatiche. In quell’acquario si trovavano: Elodea, Riccia fluitans e Vescicularia dubyana come piante, e sei esemplari di Aplocheilus lineatus come pesci test. Giá dopo poche ore l’acqua aveva una tinta giallastro torbdo. Dodici ore piú tardi questo colore era scomparso, il giallo si era trasformato in ambra. Una settimana dopo l’inizio dell’esperimento le alghe cominciarono a scomparire sui vetri e uno spesso tappeto di alghe sul fondo si arrotolava sul fondo. Il sacchetto con la paglia allora restó sospeso nell’acquario per diverse settimane. Durante questo periodo, circa 5 - 10 litri di acqua furono cambiati da una a due volte per settimana. Le alghe morte e gli escrementi dei pesci furono aspirati in occasione del cambio di acqua. Nel giro di 4 settimane non c’erano piú alghe in vasca e il saccetto con la paglia per metá putrefatta fu tolta. Né le piante né i pesci avevano subito il minimo danno in seguito a questo trattamento contro le alghe. Degli studi sono stati fatti da un club acquariofilo olandese. Diversi acquari sono stati liberati dalle alghe con il metodo della paglia. Dei nuovi successi sono stati segnalati di tanto in tanto. Ma nonostante ció é difficile sapere quanta paglia occorre in rapporto all’acqua. Su questo punto Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 9 nessuno ha fornito dei dati precisi. Un mio amico residente all’estero aveva un problema di alghe invadenti sia il decoro che la vegetazione. Tutti i tentativi di sbarazzarsene erano stati vani. Dopo aver sentito parlare del trattamento con la paglia, tolse il sacchetto che normalmente conteneva il carbone dal suo filtro e rimpiazzó il carbone con della paglia di orzo che si era procurato presso un agricoltore. Le maglie fini del sacchetto impedivano anche ai pezzi di paglia piú piccoli di intasare la pompa o di raggiungere la vasca. Mentre scrivo questo articolo (gennaio 1996) l’esperienza si protrae da circa otto mesi. Si tratta di un acquario di 400 litri. Procede a cambi d’acqua nelle condizioni e proporzioni identichea quelle giá descritte a proposito dell’altro caso su citato. Le alghe cominciano a scoparire. Dopo circa 4 settimane, avendo constatato che la paglia era completamente imputridita la rimpiazzó con una nuova carica. In questo acquario vivono numerosi pesci arcobaleno, che continuano a presentare un comportamento del tutto normale, mentre le alghe scompaiono sempre piú. Si tratta di alghe pennello nere (appartententi alle alghe rosse). Se qualcuno dei nostri lettori ha l’intenzione di tentare l’esperimento con la paglia d’orzo come distruttrice di alghe, saremmo ben lieti se volesse comunicarci in seguito i risultati ottenuti. E lo preghiamo soprattutto di volerci indicare la quantitá (peso) della massa della paglia in rapporto alla massa A.A.A. d’acqua (litri). Delle informazioni complementari sulla composizione dell’acqua (pH, dGh, KH, eccetera) Pag . 10 Bollettino A.A.A. n. 33 C E R C A PA R O L E I I O I NY PP I I DA A L N I I E OU MU N N S S O A L S N O I FU UU CA AA GU NE ET T T TU OR N I SOR I OV A H L AR E CN I T P P Y R RUMO I T E P ONO L ARMU MSD S DOOO Cerca le parole di seguito elencate. Le lettere non utilizzate daranno il nome scientifico di un diffusissimo pulitore divoratore di alghe (10 lettere) ALTUM CAGNETTO DANIO DIPNOI DISCUS ETROPLUS GUPPY INFUSORI IONI MURENA NEON OODINIUM PETITELLA RANE SCALARE TORDO TINCA UOVA UNIO (Per la soluzione vedere pagina 19) ACQUARIO O FOGNARIO? di Lorenzo Marcucci Sembrerá strano, ma dopo ben 22 anni di acquariofilia ci sono ancora degli “avvenimenti acquariologici” che mi stupiscono, e non poco. Ecco l’ultimo in ordine di tempo. E’ possibile trasformare un acquario in una fogna? Credevo di no, ma mi sbagliavo. C’era una volta un acquario che funzionava benissimo. Poi é venuta un’invasione di Guppy, una eccessiva alimentazione e ... Ma procediamo con ordine. In casa di mio suocero é rimasto un acquario che avevo fatto prendere alla allora mia fidanzata e che per circa 12 anni ha continuato a sopravvivere senza tante pretese. Un cambio d’acqua ogni ... (beh! non so di preciso, ma a volte anche ogni sei o sette mesi) una pulitina al prefiltro con la stessa frequenza e degli splendidi Helostoma temminki che hanno raggiunto la soglia dei 14 anni senza problemi, un altrettanto splendido esemplare di Hypostomus sp. che nel corso degli anni ha raggiunto la taglia di 30 cm. un paio di Nannacara anomala e delle piante che a scapito delle mancate cure (mai una goccia di fertilizzante, cambio lampade ogni ... lasciamo perdere che é meglio) hanno letteralmente infestato la vasca. Ad un certo punto arriva la decisione di togliere l'Hypostomus (oramai troppo grande per quella vasca) e di immettere una manciata di Guppy, giusto per dare un po’ di movimento all’acquario, per la veritá abbastanza statico. (Erano i Guppy provenienti dall’acquario non teconologico di cui abbiamo parlato nel bollettino n.30, ricordate??). Era solo l’inizio della catastrofe!!! Il “ceppo” era buono e le femmine molto prolifiche e quindi ben presto la vasca si é riempita di piccoli “guppetti”. Mio suocero -che non aveva mai avuto avannotti- ha iniziato a somministrare dosi esagerate di cibo a “quelle povere bestioline” fin da quando stavano nel nido parto. I continui inviti a ridurre drasticamente la quantitá di cibo somministrato non sono serviti a nulla, nemmeno quando i pesciolini sono stati liberati nella vasca (anzi qui i piccoli si disperdevano per tutta la vasca e quindi occorrevano dosi maggiori di cibo!). Cosí sono passate alcune settimane con continui e ripetuti parti e con continue ed esagerate immissioni di cibo. Il filtro non ha retto piú e cosí un bel giorno (bello per modo di dire) scopro il fognario. L’acqua era diventata opaca, grigio scura ed era praticamente impossibile vedere i pesci che distavano oltre 5 cm dal vetro frontale. Sollevando il coperchio sembrava di aver aperto un pozzo nero, tale era il tanfo proveniente Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 11 dall’acquario. Immediato l’intervento tampone: un cambio massiccio di acqua (oltre un terzo della capacitá totale della vasca), l’immissione di carbone attivo nel filtro e l’attivazione di una pietra porosa collegata ad un areatore Rena 301 a tutta potenza. Nei due giorni successivi ripeto il cambio d’acqua, ma solo al terzo giorno l’acquario riprende l’aspetto iniziale. L’incidente ha prodotto relativamente pochi danni: sono morti solo i 2 esemplari di Nannacara. Tutti gli altri inquilini non ne hanno risentito minimamente. Nemmeno i piú piccoli avannotti. Per questo consigliano i Guppy anche ai principianti !!! Scherzi a parte. Questa esperienza negativa puó senza dubbio essere vista in un ottica positiva. Certo i danni sono stati pochi perché in linea di massima la vasca ospitava solo pesci molto robusti, ma puó non essere sempre cosí. Quindi attenzione! Non cibate in eccesso i pesci, il filtro non regge carichi organici all’infinito. In ogni A.A.A. PESCI allungato. Con il suo debole campo elettrico Gnathonemus petersi possiede il “senso elettrico”. Il settimo senso, poiché noi eravamo al sesto con la linea laterale. Quattro organi situati nel peduncolo caudale emettono degli impulsi elettrici. Dei punti sulla schiena e sulla testa sono degli elettrorecettori. Servono da passaggio di corrente elettrica, e le lore cellule sensoriali percepiscono l’intensitá del campo elettrico che circonda il pesce. Con i loro messaggi il cervelletto, eccezionalmente sviluppato, stabilisce una “mappa” dell’ambiente elettrico del pesce. I pesci-elefante percepiscono tutte le modificazioni elettrice dovute ai corpi presenti: rocce, vegetali, eccetera. In particolare testano gli esseri viventi. Compresi i pesci la cui attivitá muscolare crea dei leggeri campi elettrici. Alcuni pesci utilizzano l’elettricitá come arma di caccia o di difesa. Ma diversi gruppi di pesci sono conosciuti perché sviluppano elettricitá di debole intensitá. E’ il caso, per esempio dei Gymnotus carapo o dei Gymnarhi, e soprattuto presso una famiglia di pesci africani: i Mormiridi. Se ne contano circa 200 specie. Tra esse gli acquariofili conoscono bene Gnathonemus petersi, il pesce elefante da simpatico naso Tratto da Pag . 12 Bollettino A.A.A. n. 33 IN PIGIAMA O IN BOZZOLO La notte, la maggior parte dei nostri pesci dorme. Questo puó essere verificato accidentalmente accendendo brutalmente la luce nella stanza in cui si trova l’acquario. “Accidentalmente”, poiché é contrario alle buone abitudini di acquariofilo onesto e responsabile .... Ammettiamo che un chiaro di luna -una piccolissima lampada- permetta un minimo di osservazione. Cosa si vede, quando si hanno degli occhi di gatto? I pesci sono quasi immobili. La loro respirazione ed i movimenti delle pinne sono al rallentatore. Evidentemente non gli é possibile chiudere gli occhi, visto che non hanno le palpebre. Ma il loro colore é spesso molto diverso in questi momenti rispetto al resto della giornata. E’ come se vestissero un pigiama per dormire! Molti si adagiano piú o meno su un fianco. I Synodonti dormono sulla schiena. Ció non ci sorprende visto che vivono al contrario degli altri. I pesci sanno trovarsi un posticino tranquillo tra i buchi o gli anfratti. Il caso piú curioso é quello di certi Labridi e Scaridi (=pesci pappagallo). Secernono un bozzolo che li riveste durante il sonno. E’ necessario loro almeno una mezz’oretta per produrlo e altrettanto per lasciralo il mattino. Questo bozzolo assicura loro un certo confort in un luogo rugoso formato dai coralli, ma soprattutto una protezione contro i predatori. Spesso il sonno é un’attivitá o piuttosto una non attivitá di gruppo. Qualche membro resta sveglio e assicura una vera guardia contro i predatori a difesa del banco che dorme. Questo perché non tutti i pesci dormono di notte. Alcuni hanno al contrario una attivitá notturna. E i nostri pesci sognano mentre dormono? Per il momento il sogno chiamato anche “sonno paradossale” perché il cervello é molto attivo durante le fasi del sonno- non é stato messo in evidenza nei pesci, animali a “sangue freddo”. A.A.A. I nostri abitanti d’acquario non sono come i gatti! Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 13 AL VOTO, AL VOTO!! di Luciano Di Tizio L'appuntamento elettorale scatena spesso invincibili appetiti e grandi corse per accaparrarsi le poltrone piu' vantaggiose: non devo essere io a raccontarvi quel che accade in occsione della scelta di un parlamentare, di un consigliere comunale, di un consigliere di quartiere e persino per eleggere l'amministratore del condominio! Una grande corsa, non sempre corretta, nella quale i partecipanti sono pronti a persino a giurare che sono mossi non già da sfrenata ambizione, ma da spirito di servizio e buona volontà servono davvero per assumere un incarico che non da "gettoni di presenza" né onore, ma solo fastidi e che richiede peraltro un certo impegno. Quando si tratta di candidarsi, allora, in tanti tra noi non alzano la mano benché sappiano, in cuor loro, di poter tanto offrire agli altri soci, in idee, lavoro e impegno. Per darsi da fare non occorre far parte del Direttivo: qualsiasi socio voglia realizzare qualcosa può farlo tranquillamente. Questo è vero! Ma la funzione di guida e di indirizzo che ha il Direttivo da qualcuno deve essere pur svolta. Un po' di conti: dalla fondazione del club -nel 1982- in avanti parecchie persone hanno offerto il loro contribito: Marcello Tagliamonte è stato Presidente e VicePresidente, Amedeo Pardi ha ricoperto quasi tutte le cariche del Direttivo e anche quando ne è rimasto fuori ha attivamente collaborato: due persone che sono ancora nel Club e con loro -tra i soci ancora attivi- è stato nel Direttivo pure Carlo Giampietro Pag . 14 Bollettino A.A.A. n. 33 (altri Lisanti, Bevilacqua, Pantaleone, ....) dopo aver prestato il loro servizio in favore dei soci, ci hanno lasciato (chi perché ha perso la passione per la strada, chi perché preso da altri impegni o perché trasferito altrove). Tutti, però, di tanto in tanto si fanno vivi con noi e qualcuno torna a iscriversi. Perché nel Direttivo, con altri appassionati, cementa amicizie e interessi comuni e alla fine ci si sente un po' impegnati. In favore di tutti i soci e, in ultima analisi, anche di se stessi. Candidarsi allora, non è mostrarsi ambiziosi, ma offire lavoro agli altri. Chi nel Direttivo c'è o c'è stato lo sa. Ed è sempre pronto a farsi da parte se altri soci vogliono prenderne il posto. Prendente atto e datevi da fare. Il 16 febbraio -come leggete in altra parte del nostro notiziario- si andrà al voto per scegliere il Direttivo che guiderà l'associazione per tre anni, dal 1997 al 1999. S a r a n n o probabilmente gli anni in cui troveremo -ci sono fondate speranze- una sede definitiva e piu' consona alla nostra attività, di quella che da alcuni anni occupiamo. Saranno gli anni del rilancio di un Club che in verità di rilancio non avrebbe bisogno (noi "funzioniamo" e ne siamo orgogliosi), ma che può comunque ulteriormente "crescere". Saranno gli anni che ci porteranno al 2000. La voglia di essere protagonista, sia pure nell'ambito di una piccola (per ora!) associazione, dovrebbe indurre piu' di uno a farsi avanti. O almeno questa è la nostra RIFONDIAMO LA F.I.A.A.E. ? Nel corso dell'ultima riunione dei soci il Presidente ha chiesto ed ottenuto dall'Assemblea il mandato per rilanciare una rinascita della FIAAE. Qui di seguito la lettera circolare spedita alle testate del nostro settore (con preghiera di pubblicazione) e a tutte le associazioni (con preghiera di segnalarci il loro punto di vista e la loro eventuale adesione alla proposta). L'Associazione Acquariofili Abruzzese che fu tra le fondatrici della Federazione Italiana delle Associazioni Acquariofile ed Erpetologiche e ne espresse il primo Presidente, ma chhe ritenne di ritirare la propria adesione nel momento in cui la FIAAE si divse in due tronconi PRENDE ATTO del rinnovato dibattito in corso sulla funzione e sugli scopi diuna federazione tra i clubs acquariofli italiani e condivide alcune considerazione già emerse.In rpimo luogo la necessità di riunire le forze, g i à i n s u ff i c i e n t i , p e r d a r e m a g g i o preso alla battaglia che gliacquariofli italiani voglione e dovono sostenere in divesa del loro hobby, contro gli attacchi da una parte di chi demonizza l'acquarioflia ritenendola i n g i u s ta m e n t e u n g r a v e a t t e n ta t o all'ambiente, dall'altra di quelle persone che praticano un' acquariofilia "di consumo", senza il necessario e doveroso rispetto per gli animali allevati e la natura in genere. PRENDE ATTO altresì della attuale situazione nella quale accanto alla meritorai opera divulgativa di due clubs tematici nazionali (AIC e AIK) e di tante organizzazioni regionali, continuano a coesistere due organizzazioni nazionali in vita solo grazie a poche persone di grande buona volontà PROPONE di conseguenza di riunire le forze attraverso un progetto di "rifondazione" fondato su tre punti: 1) azzeramento degli attuali direttivi nazionali; 2) convocazione di una assemblea unitaria aperta a tutti i clubs, tematici e geografici; 3) predisposizione, in sede assembleare di un programma di rilancio ed elezione di un nuovo direttivo unitario -non escludendoper una fase transitoria e limitata nel tempo l'ipotesi della nomina pro tempore di uno o piu' commissari. L'Associazione Acquariofili Abruzzesi SI DICHIARA DISPONIBILE sin d'ora ad organizzare in Abruzzo nei prossimi mesi, la auspicata assemblea unitaria e attende l'adesione alla sua proposta da parte delle organizzazioni acquariofile A.A.A. Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 15 ZOOCASA '97 Una piccola delegazione della nostra associazione ha partecipato anche questo anno alla manifestazione romana Zoocasa, che ormai è giunta alla sua terza edizione. Come avvenuto già nel 96 anche questa volta si è svolta in contemporanea una mostra-concorso di Discus. C'erano 50 vasche di circa 40 litri nelle quali esemplari di tutte le razze, varietà e colori facevano bella mostra, cercando di "accattivarsi" sia il voto dei giudici ufficiali che quello della giuria popolare che era invitata a votare il pesce piu' bello, il piu' perfetto ed il piu' simpatico tra quelli esposti. (Unica pecca: erano esposti anche alcuni esemplari non proprio adulti che forse era meglio che gli organizzatori non avessero accettato) Ovviamente, non essendo la manifestazione solo acquariologica, erano presenti altri animali (leggi cani gatti, rettili, roditori, pecore??? e quant'altro gli espositori si sono inventati di portare in mostra). Certo gli stands dedicati ad acquari e terrari erano diversi ed alcuni di essi meritavano una visita specifica. Degne di nota sono la mega vasca marina esposta dalla Sera, alcune vasche strane esposte da ditte locali (come un trittico di vasche di circa 6/700 litri collegate tra loro e munite di un unico grande filtro percolatore nelle Pag . 16 Bollettino A.A.A. n. 33 quali una ditta laziale aveva ricreato tre habitat tipici del Rio delle Amazzoni preoccupandosi anche di esporre cartelli contenti indicazioni tecniche su questo fiume utili anche per i non addetti). Invece tra i pesci esposti, meritano menzione alcuni esemplari di razze di acqua dolce, alcuni discus che non avevo mai visto (una specie tutta bianca con una fascia nera sulla fronte e sull'occhio) alcuni interessantissimi mega-pulitori (della razza degli Ancistrus??), dei Cichlasoma synspilum adulti, eccetera. Nonostante la migliore sistemazione logistica della manifestazione personalmente lamento una scarsa indicazione cartellonistica che ci ha costretti a percorrere piu' di una volta in lungo ed in largo l'esposizione, ma nel complesso la gita meritava di essere effettuata, e a fine giornata siamo tornati a casa un po' stanchi, ma certamente soddisfatti e ci ZOOMARK 97 A proposito di manifestazioni, ti ricordo che si avvicina l'appuntamento biennale con lo Zoomark che quest'anno si terrà dal 24 al 27 aprile p.v. Se vuoi puoi far parte anche tu della delegazione dei soci che vi prenderà parte. Se sei interessato contatta il PICCOLE ASTUZIE A.A.A. Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 17 RASSEGNA STAMPA dalla rivista: aquarium dic/96 -------------------------------------Attenti al lupo! Leptobarbus hoevenii -Tre ospiti un po' speciali: Schistura, Cynoglossus, Microrasbora. -Un acquario "Tanganica" -Il mondo dell'acquario naturale -Cambia l'ora cambiano le livree -Cambio continuo di acqua -marino: Pappagalli mangiacoralli -terrario:Dinosauri in terrario (Basiliscus) dalla rivista inglese: Aquarist & Pondkeeper dic/96 ---------------------------------Gourami scartati -nostrano: Pesciolini del Nord America -Festival 96 dell'acquariofilia Inglese -Ritorno alle basi: Neon e Cardinali -inserto:Bazar natalizio -Mega acquisti marini -Racconti di Natale -Un monumento al cattivo gusto -Racconti di lavoro -Allevare Corydoras ed altri pesci gatto -Negozi di pesci di Hong Kong -Allevamento di Discus dalla rivista: Hobby Zoo dic/96 ------------------------------------L'elenco completo di tutti gli espositori di Zoomark '97 -Protagoniste sogliole e murene -L'acquario di successo -Profilo degli acquariofili inglesi -Un acquario per amico Pag . 18 Bollettino A.A.A. n. 33 dalla rivista : Aquarium Oggi 4/96 -------------------------------------Riproduzione di Pterophyllum altum -I pesci piú amati:Pseudotropheus zebra -Apistogramma juruensis -Riproduzione di Coridoras rari -marino:Pterapogon kauderni -marino:Chromis caerulea -Mediterraneo ottimale (V) -Trasporto di acqua e gas nelle piante acquatiche -Hottonia palustris -Come si mantiene un bell'acquario -Preparati di batteri in acquarioflia -Interzoo in retrospettiva -Internet: un nuovo biotopo per pesci -Eilat:un paradiso per acquarioflili marini dalla rivista americana: Tropical Fish hobbyist: set/96 ---------------------------------Lepisosteus oculatus -Le prime importazioni ed allevamenti di Discus selvatici -Iniziare con l'acquario marino (I parte) -marino: Pesci farfalla -Alghe marine: amiche e nemiche (I parte) -marino: Queste cose piene di branchie -dolce: Allevare Melanochromis vermivorus -Tetra Neon -Squalo iridescente: Pangasius sutchi -Allevare Ancistrus albini -dolce: Hoplosternum pectorale -Il bell'Aequidens metae -I vegetali nella dieta dei pesci gatto -I pesci accetta volano veramente? dalla rivista inglese: Aquarist & Pondkeeper nov/96 ---------------------------------Pesciolini del Nord America -Mollies messicani (II parte) -Grande, coraggioso e stupendo -Diamo uno sguardo al campionato internazionale di Discus 1996 -Acquari ed accessori -Contenuti e interesse -Quale filtro e perché? -Decori per acquario -Manca qualcosa nel tuo acquario? -Illustri Guppy -Metti al sicuro i tuoi Testa di leone e coccola i tuoi Panda -Il mangiatore di alghe siamese ed i suoi simili dalla rivista francese: Aquarium magazine nov/96 ------------------------------------Hyphessobrycon flammeus: la fiamma del Brasile -Lamprichthys tanganicanus: Il killi perlato del Tanganica -Aequidens rivulatus: Ti amo, non piú mio -marino: I Macropharyngodon -marino: Come nutrire gli avannotti? -marino: I 3 grandi sistemi di acquario di barriera -laghetto: Aprite i grandi occhi. -mediterraneo: Invertebrati -avventura: Acquacoltura in Guyana dalla rivista : HobbyZoo ott/96 ------------------------------------E' tempo di passare alla lotta biologica -Acqua pura acqua sana -Freddo al punto giusto -La natura come modello -I pesci pagliaccio dalla rivista: aquarium nov/96 -------------------------------------piante: Bacopa monnieri -Un ciclide per principianti: Cichlasoma nigrofasciatum -Caro vecchio Neon -Un killi per cominciare: Cynolebias n. -pH: un parametro chimico da domare -Antagonisti biologici -marino: Riproduzione di Chrysiptera p. -Peperoncini acquatici (Tripterygion) -nostrano: La bottatrice (Lota lota) -Hirudo medicinalis -Quattro salti nel terrario SOLUZIONE del CERCA PAROLE I I O I NY PP I I DA A L N I I E OU MU N N S S O A L S N O I FU UU CA AA GU NE ET T T TU OR N I SOR I OV A H L AR E CN I T P P Y R RUMO I T E P ONO L ARMU MSD S DOOO (HYPOSTOMUS) Bollettino A.A.A. n. 33 Pag . 19 Associazione Acquariofili Abruzzese RENDICONTO 1996 ENTRATE USCITE Cassa inizio 97 1.046.940 Quote sociali 96 315.000 Quote sociali 97 630.000 Quote abbonamenti rivista aquarium 896.000 Mostra mercato 105.000 Vendita standard e racolta bollettini 70.000 --------------Totale 3.062.940 ========= Manifestazioni 440.000 Versamenti per abbonamenti a rivista aquarium 897.000 Spedizione bollettini 213.700 Tabellone 27.400 Affitto locale riunioni 214.275 Abbonamento riviste straniere 510.100 Corrispondenza 12.600 Cartoleria 60.500 Contenitori riviste 130.400 --------------2.505.975 Cassa a fine 96 556.965 --------------Totale 3.062.940 ======== Pescara lí, 05 gennaio 1997 Il segretario Lorenzo Marcucci Pag . 20 Bollettino A.A.A. n. 33 L'ACQUARIOFILO IN INVERNO di Alex Stephenson Per la maggior parte delle creature razionali, l’inverno é un periodo di riposo. Il programma varia in base allo stile di vita, ma, parlando genericamente, il periodo tra primavera e l’inizio estate é un periodo riproduttivo, mentre in tarda e s ta t e - a u t u n n o s i pa s s a i l t e m p o mettendo su peso. L’inizio del profondo inverno, che in Gran Bretagna puó iniziare da un momento all’altro (se non é giá iniziato) porta ad una notevole riduzione dell’attivitá e porta molte s p e c i e a d e n t r a r e i n u n o s ta t o d i ‘solo mantenimento’ in vita. Perché dobbiamo essere diversi? In un momento in cui tutto ció che ha un atomo di senso é arrotolato in un posto caldo, noi ci prepariamo a celebrare! Nel momento in cui stai leggendo questo Natale ci sta piovendo addosso. L’INTERESSE RINNOVATO Per gli entusiasti dei pesci tropicali, le lunghe notti invernali possono far scattare un interesse rinnovato nell’acquario. Lo stesso vale per coloro che allevano pesci di acqua fredda e gli intenditori che trasferiscono dal laghetto i loro pesci in vasca. Forse stai pensando ad espandere la tua collezione, aggiungendo un altra vasca o rimpiazzandone une con qualcosa di piú ambizioso? Se é cosí ricordati di non dire nulla ai soci fino a che tu non abbia fatto pulizia e selezionato l’organizzazione attuale. Ho sempre trovato questa una saggia decisione... Avere una risposta favorevole puó comportare un’assistenza piú lunga seguita da un viaggio al luo locale venditore di piante, ornamenti per acquari, eccetera. Puó darsi anche acquisto di uno o due pesci. Inoltre ricordati di comperare cose come i ricambi per la pompa dell’aria e un termometro decente. Nel momento in cui sei lí non é una cattiva idea fare una lista mentale di tutte le cose che ti serviranno prossimamente, giusto nel caso in cui qualcuno ti chieda cosa vuoi per Natale! Io trovo che avere una risposta pronta a questa domanda puó lasciare molte persone. Ugualmente importante se non ancora di piú é sapere ció che certamente non vorresti per Natale. Il tempo passato spiegando questo a tutti ti puó evitare un sacco di problemi. MANEGGIARE CON PRUDENZA Lo so che é difficile da credere, ma chi non possiede pesci ha molte d i ff i c o l t á a r i c o n o s c e r e u n p e s c e dall’altro. P e r l o r o t u t t o c i ó c h e n u o ta é u n pesce. Ció puó risultare in un Guppy che nuota con un paio di Oscar o qualcosa di simile. Quindi é prudente preparare un acquario di ricambio giusto per questi casi. Se hai degli amici che hanno dei pesci e non puoi comperare altro quest’anno stai attento quando offri ai tuoi amici ciclidofilidi di un certo temperamento un Betta; lui ti dirá grazie ma certo non intenderá questo. Fai attenzione che alcune persone possono essere molto sensibili. Generi vari ed accessori sono generalmente graditi se hanno un’applicazione pratica. Abbastanza stranamente articoli novitá come paolombari o navi affondate sono accettabili. Il ricevente si fará una risata e lo metterá da parte per darlo a qualcun altro il prossimo anno. REGALI RISCHIOSI Come regola generale é rischioso comperare pesci come regali a meno che tu non sia sicuro che siano accettati e sistemati adeguatamente. Qualche volta amici intimi presi dall’hobby conoscono bene gli interessi l’uno dell’altro e quindi in queste circostanze non ci sono problemi. Ma se sei nel dubbio chiedi. Gli intenditori di Goldfish sono estemamente critici nei confronti di ció che posseggono. Ció che per te puó sembrare un pesce di prima categoria puó essere, per un intenditore, un esemplare di valore nullo. La stessa regola vale per tutti i pesci quando offerti a degli esperti in quella specie. Se sei comunque determinato a comperare pesci per qualcuno, perché non te lo porti con te ? L’elemento sorpresa andrá perso, ma l’acquisto sará molto soddisfacente. Tu puoi sempre comperare un aftershave o una colonia per sorprenderlo quel giorno. Chissá cosa potresti ricevere in cambio ? Quelli che sono abbastanza fortunati da praticare i loro hobby in strutture esterne usate unicamente per lo scopo, vengono in genere risparmiati dalla critica che sorge in questo periodo dell’anno. Lunghi periodi di osservazione mi hanno portato a constatare che queste aree sono raramente visitate da uomini finché non torna la temperatura piú calda. Di conseguenza nessuno ti avvisa circa lo stato della tua casa dei pesci. Qualsiasi sia la misura, e non i m p o r ta q u a n t o s i a u m i l e , q u e s t e riserve sosterranno non solo il pesce, ma pure il custode dei pesci. Pensa per un momento la confusione che puó essere generata da famiglia e amici durante questa stagione favorevole. Quando le cose diventano veramente frenetiche, richiudersi nella casa dei pesci diventa l’unico modo per ritrovare la propria tranquillitá! La casa del pesce non é proprio un rifugio in tempi di stress. Giorni corti e lunghe notti d’inverno riducono molte attivitá, dando come risultato pa r e c c h i e o r e s p e s e ‘ i n t o r n o a l l a casa’. Ci saranno quindi momenti in cui avrai la sensazione che la tua p r e s e n z a n o n é r i c h i e s ta . I n q u e i momenti, lavori urgenti riguardo l’acquario devono essere fatti con caso, se dovesse succedervi qualcosa di simile ... sapete come comportarvi. Tratto da Aquarist and Pondkeeper 10/1996 prudenza. UN LAVORO PER APPASSIONATI DI STAGNI Gli appassionati di stagni, sfortunatamente non hanno queste agevolazioni (facilitá). Stare seduti come uno gnomo in giradino fissando uno stagno che si é ghiacciato non é né soddisfacente né confortante. Se hai fatto la tua manutenzione dello stagno nel tardo autunno, non c’é nulla da frare per te eccetto lasciarlo da solo. Diversamente da noi, i pesci si riposano e non dovrebbero essere disturbati. L’inverno per il proprietario dello stagno é passato meglio revisionando l’equipaggiamento e faceno la pianificazione per la prossima stagione. Perché non guradare alla possibilitá di un altro stagno? Camminando nella neve pesantemente, fare vari progetti ti terrá almeno caldo. Se non c’é neve, usa la pompa del giardino per comporre un modello, poi marcalo con bastoni. Puoi cambiare la forma tutte le volte che vuoi finch‚ la terra é soffice abbastanza per scavare. Se pensi di guadagnare l’approvazione della gestione ?????? possa essere un po’ scaltro, suggerisci un po’ di paesagistica e di sistemazione del giradino. Fai apparire immagini di caldi pomeriggi estivi con un gin & tonic vicino allo stagno. Essere d’accordo ti costerá, naturalmente, ma avresti ridecorato la sala in ogni caso. MITICA INATTIVITA’ L’idea che l’inverno sia un periodo inattivo per gli acquariofili non é vera. Se se un hobbista da ‘acquario misto’ qualcosa cambierá, qualsiasi sia la stagione. Amatori di rane, comunque possono trovarsi padroni di giongani provenienti da precedenti depozisioni di uova e di adulti pronti per future deposizioni. Questo spesso comporta cibi vivi come dafnie e larve di moscerini che almomento sono difficili da trovare, quindi sono richieste alternative. Cibi moderni congelati hanno sotto certi aspetti fatto culture di vermi bianchi e simili non necessarie, ma molti hobbisti ancora preferiscono crescere i propri. Tenere colture che impazziscono e scoprire i posti dove non dovrebbero essere é un’arte. Ho trovato che permettere ai micro-vermi di scalare le pareti dell’essiccatoio non aiuta il tuo caso quando pensi ti serva piú spazione nell’acquario. In ogni caso, i mesi invernali possono essere un periodo stremante per l’acquariofilo. Puó esserti di aiuto dividere i tuoi problemi con altri sofferenti. Perché non riunire nei tuoi locali il club di acquariofili per avviare una terapia di gruppo??? Abbi un buon Natale. tratto da Aquarist & Pondkeeper 12/95 saranno ugualmente le benvenute. tratto da: Aquarama n.151 settembre 1996
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