Telemark Knoedel Specchio delle mie brame La
Transcript
Telemark Knoedel Specchio delle mie brame La
Buona la prima “La Cotta” Telemark Knoedel Specchio delle mie brame La parola ai promoter Coppa del Mondo di Telemark Modena Skipass apre le porte al “Free” Le Resorts Sportler Telemark Festival N° 6 - Dicembre 2013 www.telemarkmag.it - [email protected] Avventura Telemark. Vieni da SPORTLER e scopri il nostro vasto assortimento di prodotti telemark di marchi leader. Best in the Alps! C M Y CM Under Armour Italia MY CY CMY K www.sportler.com 3 N° 6 - Dicembre 2013 In copertina: Giuliano Pederiva Foto di copertina: Archivio Telemark Snow Events Foto: Archivio Telemark Snow Events Editore: Telemark Snow Events www.telemarkmag.it - [email protected] Sommario Editoriale Buona la prima pagina 4 Il 2013 si sta concludendo e gli appassionati di sci sono nel pieno delle attività. TSE, per organizzare la prossima stagione 2014, sta lavorando ininterrottamente ormai “La Cotta” da alcuni mesi; alla fiera SKIPASS abbiamo avuto grande pagina 6 riscontro nei confronti del Villaggio dedicato al Telemark Telemark Knoedel Paul Grüner ITW pagina 10 Specchio delle mie brame chi è il più grande Telemarker del reame? pagina 13 La parola ai promoter pagina 15 Coppa del Mondo di Telemark pagina 18 Modena Skipass apre le porte al “Free” pagina 20 e altrettanto per i momenti passati in pista. A distanza di un mese ci siamo ritrovati in Val Senales e la parte del leone l’ha fatta il “Telemark Impriting” che continua a suscitare interesse in particolare verso chi già pratica. Notiamo con piacere che si stanno avvicinando tanti giovani, notoriamente alla ricerca di nuove emozioni e nuovi amici, linfa vitale per uno sport quale il telemark. Sui social network impazzano i video dedicati, a realizzarli sono sempre loro, i giovanissimi, nati e cresciuti in questa società multimediale e quindi abituati a comunicare l’emozione nell’immediatezza del momento in cui viene vissuta, le visualizzazioni riportano numeri sempre più importanti a conferma di una tendenza che sta diventando importante. Noi siamo pronti per un’altra grande stagione e Voi? Le Resorts pagina 22 Sportler Telemark Festival pagina 27 telemark mag 4 B U ONA L A di Giuliano Pederiva Foto di Alberto Sciamplicotti Rider: Filiberto Daidola telemark mag PRIMA E’ iniziata una nuova prio stavano circuito di Coppa del stagione e le prospet- per essere proposti tre Mondo e la grossa no- tive sono davvero in- eventi di interesse per vità teressanti; la neve è il mondo del telemark. la Squadra Nazionale caduta in tempo per la Cominciamo dal mee- Italiana capitanata da realizzazione di eventi ting “più internaziona- Davide Dallago, attuale di spicco come le Uni- le” al quale l’Italia ha responsabile versiadi che si sono preso parte con la nuo- e Delegato Fisi in seno svolte in Trentino dal 6 va Squadra Nazionale alla FIS. al 22 Dicembre e le gare di Telemark: Hintertux. Il secondo evento è sta- di Coppa del Mondo di Insieme agli amici di to il SAFE & RIDE orga- Snowboard del 14 e 15 Telemarkfriends, la nizzato al Passo di San Dicembre a Carezza; le stazione ha proposto il Pellegrino tra Veneto Alpi si sono imbiancate 29 e 30 novembre un e Trentino, dedicato al a fine Novembre pro- appuntamento Freeride mentre con il è stata a proprio Tecnico telemark, 5 Senales 2013 - Skier Andy Parisod - Foto di Arturo Cuel sci o snowboard, la pa- sto la presenza di buo- mente rispolverata e, rola d’ordine è stata la na parte degli utenti a piccoli passi, ripro- SICUREZZA e la presen- italiani di questa disci- posta e raccolta da chi za delle Guide Alpine plina. vuole vivere la monta- insieme Una alle aziende stagione che si propone li dedicati proprio alla traguardi tra i quali la Sicurezza, ha attirato realizzazione di un Ma- l’attenzione di molti ri- ster della FISI per i pro- ders. fessionisti della neve E poi si è tenuto in Val perché questi possano Senales, il “Telemark lanciare definitivamen- aspettando di ricevere OPENING”, durato una te disciplina, dagli utenti degli sport settimana intera, dal 25 per un periodo accan- invernali le attenzioni al 01 Dicembre e ha vi- tonata ma ora decisa- che merita di avere. questa importanti gna a 360 gradi. produttrici di materia- Telemark quindi, come attività alternativa accattivante, e giovane e frizzante, di tendenza e completa, che sta Senales 2013 - Skier Andy Parisod - Foto di Arturo Cuel telemark mag 6 “La Cotta” Il ritorno del telemark deve rimanere un fatto senza età, o meglio al di là delle età dello sci. Come lo stillicidio della neve che si scioglie sul tetto di una vecchia baita, al sole caldo di una nuova primavera. (Giorgio Daidola, Dimensione Sci, gennaio 1987, parlando del telemark del futuro) di Giorgio Daidola Chi ha letto “La vo- markers underground pazzi e co di equilibrio che impegnava glia” scatenati di Crested Butte. corpo e mente, offrendo sensa- kmag n. 5 di ottobre A quei tempi non c’era l’imprin- zioni ineguagliabili, molto simi- penserà che questo “La cotta” ting e i maestri specializzati li a quelle che oggi si provano ne sia la naturale continuazio- in telemark non erano ancora quando si riesce a camminare ne. Non so se rimarrà deluso o stati inventati. Per imparare si su di una slack line. Ovviamen- sollevato ma sicuramente non guardavano le foto degli sciatori te era normale cadere spesso, è così. In questo articolo non si genuflessi di inizio secolo (nel sprofondando nella vera neve, mio caso quelle di mio papà) e restituendo così allo sci la stu- quelle più recenti delle riviste penda dimensione del gioco. americane e si cercava di imita- “Pensate di essere degli uccelli” re quel “passo in curva”, quella diceva Morten Aass ad Hinter- genuflessione lunga e lenta, uno tux portandosi dietro fuori pista sci dietro l’altro, che non poteva senza bastoncini una ventina di non affascinare. Lo sci esterno sciatori inesperti di telemark su era portato bene in avanti con la di una neve orrenda. “Tenete le funzione di radar per “capire il braccia bene aperte come le ali tipo di neve” e quello dietro ser- di un angelo alla ricerca dell’e- viva per timonare. Un gioco di quilibrio prima di spiccare il sensibilità che trovava nel fuori volo - continuava Morten - state pista l’ambiente ideale. Un gio- sugli sci fin che potete, cercate C sul Telemar- parla di sesso, nemmeno metaforicamente, solo di telemark, di grandi amicizie e di grandi montagne. Ovvero della mia cotta senza freni inibitori per la curva genuflessa nei lontani anni ottanta. Anni ruggenti davvero, in cui tutto filava liscio, donne e montagne. Montagne vissute come fossero donne. Scusatemi, avevo promesso di non parlare di donne in questo articolo ma sono incorreggibile. Siamo e sciamo seri. Cercherò di non genuflettermi più davanti all’altare del “sesso che da un senso al tutto”. Ho scoperto il telemark nella primavera del 1982, da solo, su di un fazzoletto di neve marcia sul Bondone, la montagna di Trento, distante dagli occhi dei curiosi. Sci Tua lunghi e stretti e scarponi Scarpa di cuoio semplici (senza scarpetta), attacchi Rottefella three pins. Il tutto destinato al mercato americano, in particolare al manipolo di teletelemark mag Skier Luca Boniccioli - Foto di Giorgio Daidola 7 l’equilibrio, leggeri e fiduciosi, prima di cadere” concludeva il mito norvegese prima di buttarsi giù lungo il pendio, leggero come una libellula. Tutti cadevano cercando di imitarlo su quella neve terribile, futuri istruttori nazionali compresi, tranne lui. Questo insomma era l’imprinting di allora. Bisognava cadere per migliorare, per acquisire sensibilità ed equili- Skier Giorgio Daidola - Foto achivio Giorgio Daidola brio. Una vera terapia d’urto. Però vi assicuro che funzionava. Quelle tre o quattro curve che si riuscivano a fare prima di cadere offrivano sensazioni fantastiche. Erano l’inizio della cotta. Scoprire poi che le curve diventavano cinque o sei riprovando diventava piacere puro, l’impossibile che diventava realtà. Si scopriva così il senso profondo dello sciare, che non ci avrebbe più abbandonato. Da quel era naturale e piacevole, basata vuole trovare nuovi adepti fra sul piegamento armonico del i tanti giovani scialpinisti. Per piede e della calzatura, come raggiungere questo obiettivo quando si cammina, come nello bisogna puntare ad un’attrezza- sci di fondo. tura più leggera, pur senza arri- Meglio allora tornare indietro, vare agli sci stuzzicadenti delle rottamare NTN, scarponi da Ma- moderne tutine rigide. ciste, sci pesanti che sembrano Ritornando agli anni ottan- delle tavole? Non direi proprio. ta, grazie al telemark vissi da E’ impossibile e non avrebbe subito eccezionali stagioni di senso. Ogni epoca ha qualcosa scialpinismo, fra “rigidi” ami- three pins 150 gr e gli scarponi di irripetibile, anche quella at- ci increduli che mi tolleravano di cuoio 1200 gr. Gli scarponi tuale. Nel bene e nel male. L’im- bonariamente, forse un po’ invi- flettevano naturalmente ed ab- portante è analizzare i valori di diosi della mia cotta. bondantemente e quindi, oltre a ogni periodo, senza considerarli Una cotta che durò a lungo, non non strappare le viti degli attac- di principio “superati”, recupe- si trattava infatti di una infa- chi (benché ce ne fossero solo randone il buono anziché igno- tuazione passeggera. Fu soprat- tre!), non richiedevano compli- rarlo o dimenticarlo. Ad esem- tutto nel 1986 che, perso ogni cati e pesanti snodi meccanici pio, la dimensione scialpinistica freno inibitore, il telermark di- per risalire agevolmente con le del telemark è oggi la cosa più ventò per me la molla per dare pelli. La progressione in salita importante da recuperare, se si senso a un grande progetto: sa- momento sciare su di una pista diventò una banalità assolutamente da evitare. Proprio non si pensava allora al telemark come disciplina da stazione. Il telemark era piuttosto sinonimo di scialpinismo “by fair means”, con un’ attrezzatura minimalista, leggera e per nulla tecnologica. Gli sci pesavano poco più di quelli da fondo, gli attacchi telemark mag 8 e l’avventura. Basta volerlo. Basta lasciarsi andare alla cotta. Basta mettere in cantiere il progetto subito, ad inizio stagione invernale, per essere pronti per le prossime vacanze estive. Un mese di ferie è sufficiente, l’unico vero problema è infatti l’acclimatamento alla quota. Il Muztagata non presenta diffiMuztagata anno 1986: prime curve a telemark a 7564 metri - Foto achivio Giorgio Daidola coltà tecniche, si arriva in cima al Padre (Muz) delle montagne (ata) di ghiaccio (tag) sci ai piedi dal campo base a 4600 metri, che si raggiunge con i cammelli dei nomadi kirghisi in un solo giorno, dalla Karakorum Highway che unisce il Pakistan allo Xinjiang cinese. Il costo, comprensivo del volo dall’Italia a Kashgar e dei permessi, con un ottima agenzia low cost come Viaggi nel Mondo, si aggira sui 3000 euro. Il dislivello complessivo in discesa, sempre Muztagata anno 1986: prime curve a telemark a 7564 metri - Foto achivio Giorgio Daidola su stupendi pendii, è di circa 2500 metri ma, considerato che si sale e si scende più volte per acclimatarsi ai/dai tre campi necessari dopo quello base, il dislivello totale può arrivare a 10000 metri. Pochi, dirà qualcuno, abituato a fare questo dislivello in mezza giornata utilizzando comodi impianti di risalita. Ma non è solo il dislivello in discesa che conta. Conta piuttosto l’esperienza unica di partecipare ad una spedizione e di pro- lire e scendere un settemila a obbligatoriamente sul Muztaga- vare il piacere di campeggiare talloni liberi, come aveva fatto ta 7545 m. Ne parlo volentieri sulla neve. Di gustare l’ebbrez- alcuni anni prima il canadese non per vanagloria ma perchè za delle grandi altitudini con un Pat Morrow, di cui ero diven- questa montagna rappresenta panorama circolare unico, dal tato un grande amico. Per poi ancora oggi una stupenda meta Pamir al Karakorum e al deser- passare ad un ottomila... Come alla portata di molti. Il sogno di to di Takla Makan. Di entrare per Pat la scelta cadde quasi ogni sciatore che ama il viaggio nelle tende degli ultimi kirghisi telemark mag 9 nomadi e di stare bene insieme gellò anche delle amicizie vere, colpo della strega che mi lasciò a loro. Di sciare sulle montagne che durano a distanza di quasi piegato in due mentre spalavo di sabbia di oltre 1000 metri di trenta anni. la neve che stava sommergendo dislivello lungo la strada che Anche Luca era cotto marcio la nostra tendina. Ero rimasto unisce Kasgar al lago Karakul. E del telemark. Grande sciatore, potrei continuare. mi aveva visto genuflesso in “in piega” costante, bloccato in Ciò che più ha contato, almeno Paganella ed era rimasto come per me, è che il Muztagata ha folgorato. dato senso ad un’intera stagione Diventò anche istruttore na- di scialpinismo sulle Alpi vissu- zionale, prima di “emigrare”, ta con due grandi amici: Luca in seguito ad una cotta di altro Boniciolli e Marco Braida. Tre tipo, negli Stati Uniti. Sapeva generazioni a confronto: qua- trasmetterci tutto l’entusiasmo ranta anni io, trenta Marco, ven- e la forza fisica della sua età. piangere insieme di felicità, non ti Luca. Con la scusa di allenarci Alto e bello, come modello fo- la dimenticheremo mai. Come per il nostro settemila abbiamo tografico non aveva rivali. Fece non dimenticheremo mai quel- rivisitato a talloni liberi quasi anche la controfigura di Morten le curve sofferte a 7000 metri, tutti i quattromila sciabili delle Aass nel film “The time machi- alle luci del tramonto con tutto il Alpi. Si partiva incuranti delle ne” quando Morten, studente Pamir ai nostri piedi. L’aria che previsioni meteo, bisognava al- di economia a Oslo, non poteva mancava, i quadricipiti tesi in lenarsi anche al brutto tempo. partecipare alle riprese perché Luca, gran guidatore, veniva a sotto esami. uno sforzo estremo sotto il peso prenderci con la sua auto ogni Marco, già allora chirurgo affer- venerdi sera senza bisogno di mato, era il più determinato di deciderlo ogni volta. Si macina- noi, un vero caterpillar sempre vano centinaia di chilometri per ottimista anche se gli impegni in raggiungere il Monte Bianco, la sala operatoria non gli permet- Dufour, il Bernina, i quattromi- tevano di allenarsi e di seguirci la del Vallese e quelli dell’Ober- sempre nelle nostre scorriban- land Bernese. Che scorpacciata de ai quattro angoli delle Alpi. delle epoche e delle mode. di indimenticabili Era ovviamente il nostro “medi- Da questi piaceri forti, da que- gite! Una vera “grande bouffe”. co di spedizione”: ricordo l’inie- sta cotta, nacque il nostro primo Il tutto grazie a quella fantastica zione di Voltaren che mi fece a audiovisivo della serie “Pianeta cotta per il telemark. Che sug- 7100 metri, per debellare quel Bianco”. bellissime quella posizione non riuscivo neppure ad entrare nel sacco a pelo! Eravamo insomma complementari, eravamo tre generazioni a confronto e la soddisfazione di arrivare tutti e tre lassù, di degli zaini. Avevamo capito una volta per tutte che se non si soffre non si gode. E che se non si è cotti fradici non si è capaci ne di soffrire ne di godere profondamente. Avevamo assimilato un principio universale, al di là telemark mag 10 Telemark Knoedel Paul Grüner ITW Intervista al cuore morbido dell’ Opening in Val Senales: Paul Grüner di Alessia Monticone Paul, ma la tua famiglia è di Senales? “Sono Certosino doc, ma mia nonna era austriaca”. E il Bellavista? “Ah, è stato fondato nel 1896, è stato il mio primo lavoro a 22 anni. Era il 1987 e nel 1999 sono riuscito a comprarlo. In realtà nel 1992 sono passato a lavorare all’albergo di famiglia, ma dal 2001 giorni la mostra svettano i prodotti di dell’Opening non c’è bellezza Glacisse realizzati con pranzo degno di tale i depositi minerali del ghiac- nome che non facciamo su al ciaio e nascosta dietro ad al- rifugio Bellavista dal Paul. È cuni libri di montagna scorgo come il pranzo di Natale, un una piccola cornice nella qua- rito. Ma cosa fa di questo rifu- le si vede un Paul più giovane gio dal concetto moderno e dal di qualche anno con a spalle D Durante i cuore tradizionale una perla? Innanzitutto le scelte architettoniche, l’arredo poi lo stile della cucine e, come direbbero gli anglosassoni last but not least, il calore con il quale vengono accolti tutti coloro che varcano la porta del rifugio. È circa mezzogiorno e le due sale affacciate sul ghiacciaio sono prese d’assalto dal pubblico dei telemarker, insieme ad un amico mi metto vicino alla stufa ed attendo. Oggi Paul un agnello dal vello bruno. Parto proprio da questo spunto e gli chiedo come mai quella foto e Paul con il suo accento sudtirolese mi racconta con piacere che ogni anno a giugno, dedicare un po’ di spazio alla sua storia. Mentre sorseggio una grappa ai mirtilli che Paul ci ha gentilmente offerto mi guardo attorno: alcune foto del Bellavista negli anni ‘30 decorano le pareti in legno, una briosa musica jazz ci addolcisce le orecchie, sulle mensole in beltelemark mag struttura di Certosa”. Si vede in ogni dettaglio che Paul ama questo luogo. Mi racconta “Sai, la luce del ghiacciaio ispira. In ufficio ci sono troppe rogne. Sei qui, seduto su una roccia e ti vengono le idee”. Già perché Paul è sicuramente un uomo dalle grandi e buone idee. Ha avuto l’ispirazione di aprire un franchising Knoedel Point nel 2007; l’idea, è cresciuta sino a diventare una vera im- circa 2000 capi ovini vengono presa che Paul ha venduto ad portati in transumanza dalla un investitore rimediando i Val Senales all’Austria per poi soldi per il nuovo progetto Gla- tornare in valle la seconda do- cisse, una linea di cosmetici, menica di settembre. Una tra- dalle creme viso, ai prodotti dizione tale da 600 anni! detergenti per il corpo, a nu- perché, diciamolo, è un uomo parole e questa volta vogliamo mia moglie la gestione della il secondo sabato del mese, mi ha promesso cinque minuti molto disponibile, ma di poche sono tornato su, lasciando a Rifugio Bellavista Senales - Foto achivio TSE 11 trienti per le pelli più esigenti che trae la sua eccezionalità dalla Mica Glacial® ovvero i minerali delle rocce erose dal ghiacciaio e dall’acqua pura della sorgente di alta quota. Si vede che la roccia del pensatore ha dato intuizioni illuminanti al nostro ospite, ma secondo me le idee non bastano e Paul ha sicuramente dato prova di avere coraggio ed abilità manageriali di spicco nel renderle concrete. Lui gentilmente sorride e mi risponde “Sai, c’è chi si compra il Porche e chi invece usa i soldi in altro modo”. Sarò sincera, il suo modo di pensare mi piace davvero tanto. stre ed il tepore della stufa ci ricordano quanto è piacevole ogni tanto oziare e chiacchierare per conoscersi. “Ora preferisco consolidare ciò che ho costruito, poi magari per i 50 anni vorrei regalarmi una barca a vela con la quale navigare per i mari del mondo”. E il Telemark? Il quadro della sua personalità “Conobbi Mariano circa 5 anni schiva si completa con la genti- fa. Un tipo carino, gentile. Ini- lezza delle innumerevoli volte ziai dandogli una mano per il che è sceso a prenderci con il telemark nei week end poi sia- gatto delle nevi e le volte che mo riusciti a mettere insieme l’abbiamo visto spalare, fare gli operatori della Valle per un fatica con il sorriso o destreg- progetto più organizzato com’è giarsi tra cucina e tavoli con l’Opening ed ora siamo tutti leggerezza nonostante sia un soddisfatti che questo evento uomo alto tanto quanto il sof- si stia ripetendo ogni anno con fitto del suo rifugio e, comun- successo”. que sia, è l’unico che si muo- E tu? Scii anche a telemark ve tra i travi delle sale senza vero? prendersi dei bernoccoli, cosa “I primi due anni ho sciato che invece ai più alti di noi ri- con Mariano. Molto bello, ma mane sempre un po’ difficile! i movimenti sono così diversi Un esempio in barba a chi ri- rispetto allo sci alpino! E poi tiene che sulle cime delle mon- ci vogliono gambe! Gell?! Ma tagne le persone siano chiuse è davvero bello da vedere, uno nei propri orizzonti. spettacolo” Paul, un detto dice “non c’è (n.d.r. per i non tirolesi: Gell due senza tre”. Canederli, co- è una forma dialettale, un in- smetici Glacisse e ora? tercalare che significa “Vero?, Sorride mentre il sole che fil- Capito?) tra dai doppi vetri delle fine- E dei “tuoi” telemarker, di noi Paul Gruner - Foto achivio TSE Imperdibili al Bellavista Canederli agli spinaci con insalata di crauti, costine, pasta Speziale, ma solo se siete preparati a far fuori un vampiro o se avete eletto l’aglio quale vostro antibiotico naturale prediletto, canederli al cioccolato. Una sauna vista ghiacciaio. Il cartello appeso sulle porte delle docce al primo piano “Risparmia acqua, fai la doccia con un amico/amica”. Le boccacce davanti al garage-ski room specchiato (perché bisogna rimanere sempre un po’ bambini). telemark mag 12 s’illumina, guarda l’amico che mi accompagna, e dice: “Ma sai che un aneddoto davvero divertente riguarda proprio Alberto e lo stile dei telemarker. Pensa, uno è venuto un anno dopo a pagarmi un pranzo che si era dimenticato di saldare. Si trattava poi solo di 15€, ma è stato davvero un signore. Ed era un telemarker! Avresti dovuto vedere la sua faccia quando si è presentato a pagare il conto e ha detto con non chalance <Un piatto di canederli, un quartino di rosso, dolce, caffè e... ah, il pranzo dell’anno scorso!> Davvero divertente! Guardiamo l’ora, tra poco gli impianti chiudono! E visto il freddo di questa giornata (circa 20 gradi sotto lo zero) approfittiamo di questo caldo saluto per ricaricarci e scendere che ti affolliamo sempre volen- Dai, raccontaci ancora l’aned- a valle. tieri la cucina, cosa dici? doto più divertente che ricordi L’Opening dura ancora tutto “Conoscendovi devo proprio in così tanti anni di gestione il fine settimana e per domani dire che in generale avete più del rifugio. abbiamo già una certezza: il stile. Non solo nel vestire, ma Vedo Paul con le sopracciglia pranzo al Bellavista e le atten- anche nei modi di porvi”. inarcate, intento a vagliare an- zioni del suo gentilissimo staff! Wow, grazie! goli reconditi di memoria poi Grazie Paul! telemark mag 13 Specchio delle mie brame chi è il più grande Telemarker del reame? Testo e foto di Arturo Cuel Al rifugio Bellavista, parlando. Fuori dal rifugio, al di essere dei super rider, degli nella stupenda Val massimo, potrebbe succederti eroi dello sci: armoniosi e sti- Senales, anche per di inorridire per l’effetto pro- losi, completamente immersi gli sbadati è facile imbattersi vocato dal bis di canederli. negli sbuffi di powder. Inve- in una cosa abbastanza singo- Del resto, la giacca a vento che rosimilmente proiettati nelle lare. Lì fuori, di fronte all’in- indossi non è mica stata testa- mega produzioni Red Bull che gresso, c’è un coso. Un parel- ta per contenere tutto quello riescono sempre ad incollarci lepipedo, un enorme cubo di che ti pappi quando sei sedu- allo schermo come dei depra- to con gli amici . Ma si sa, l’O- vati della neve. Con l’ausilio pening è anche relax e qui si della videocamera desidera- mangia divinamente! Comun- vamo congelare, chissà ma- que, lo specchio se ne sta lì, gari, archiviare per i posteri, fermo, immobile. Soprattutto la nostra improbabile imma- non ti insegue quando scii. Vi gine. Un’immagine costruita ricordate la delusione della con eccessiva fantasia e mas- prima videoripresa, dopo che sicce dosi di autocelebrazio- avevate passato tutta la not- ne. tata ad applicare sulle punte logico che ci eravamo messi degli sci la Go Pro? Un effetto davanti, dietro e sopra gli sci e disastroso! Nel nostro ego più ovunque si potesse applicare, smisurato ci immaginavamo ci aveva scombinato i piani. A metallo riflettente, credo sia un magazzino. Osservando- lo meglio c’è proprio scritto sopra deposito sci. E’ una costruzione particolare perchè ovunque tu sia, nei dintorni di quell’affare, ti ci puoi specchiare. E come tutti gli specchi ti ci vedi. Incredibilmente hai davanti a te l’immagine speculare di quello che appari in veste invernale, più o meno vestito da palombaro montanaro del terzo millennio. E’ Quello scatolotto tecno- decisamente una situazione unica, stravagante. A meno che ognuno di noi non abbia l’abitudine di specchiarsi in casa con il casco, scarponi e maschera addosso. Ebbene, qui invece, ti puoi guardare quanto arrivi, quando ti togli gli sci, quando entri nel rifugio e quando esci. Un surrogato di una videosorveglianza. Per carità, nulla di male! Il tutto ha probabilmente il suo perchè, architettonicamente telemark mag 14 mera e distruggere il monitor per tornare a idealizzare. Migliaia di km macinati, cadute e scivolate a pelle d’orso per riappropriarci della fiducia. Ma con il tempo tutto si aggiusta e siamo nuovamente qui a solcare liberi e leggiadri interi versanti e piste nella magia ancestrale. A riguardare le tracce lasciate dietro di noi e... a sognare con gli occhi aperti! Loading please wait. Senza pigiare nessun tasto abbiamo rimesso in moto il rewind mentale che ripercorresse ogni fase gestuale; quel raggio fluente e piegatissimi come stessimo in sella ad una superbike Ducati 999. Okay, buona pure l’Harley. La mano che accarezza la neve e lo sguardo nascosto dietro una Ricordo che all’inizio sciava- vicini. Addirittura è mancato caleidoscopica lente big size. mo addirittura lontani da oc- poco – credo solo la cronica E quegli sci, dei veri rasoi, chi indiscreti, nessuno dove- scarsità di denaro - che acqui- dei Gillette bilama agguerriti va vederci e le nostre curve stassimo un biglietto arereo, nell’intento d’ incidere la su- vantavano un livello tale di da tanta era la felicità, segretezza degno di New Scot- perficie levigata e compatta. fiondarci in Norvegia a rende- land Yard. In quelle occasioni re omaggio al grande Amun- ci bastava solo la percezione, dsen, no! Non si chiamava la sensazione di essere riusciti così, lui non sciava? Allora è a chiudere una curva in Tele- l’altro, Sondre, bah! Sì, Sondre mark per vivere un momento Norheim mi pare, insomma , celestiale con tanto di angeli colui che inventò la curva a in coro. telemark. Anche quando le nostre in- Ma ecco che dopo esserci versioni non erano delle vere guardati sul 42 pollici tutto opere d’arte: fatte con il ri- era svanito. La rappresenta- ghello e se non uguali, di cer- zione che utopisticamente ci all’interno di un casco, ha ri- to molto simili alle manovre eravamo fatti di noi sembrava cominciato a fare il suo dove- eseguite da un neopatentato a essersi dissolta irrimediabil- re! Fantasticare e sognare per bordo di un mezzo cingolato. mente, per sempre. Abbiamo sciare, senza mai guardarsi al Beh, sì, ci siamo andati molto dovuto spegnere la videoca- di fuori dell’anima! telemark mag per Oppure di quella volta che nel park abbiamo staccato l’ombra da terra scivolando sopra un box alto ben 40 centimeri!!! Inenarrabili momenti di gloria personale, nemmeno avessimo disceso il K2, a tallone libero naturalmente. Quella potente arma posta sopra il collo, spesso trasportata 15 La parola ai promoter Promoter ITW di Valentina Bonfanti P Per tutti gli esperti Per dare qualche consiglio ai dai primi passi sono uniche, che vantano un rap- diffidenti: descrivi la tua rela- presto ci si accorge di quanto porto intimo con il zione con il Telemark e le sen- sia naturale ed armonico pie- Telemark e per tutti coloro che sazioni che ti guidano alla ri- gare nelle curve seguendone sono, invece, alle prime armi cerca della piega! Ho imparato ogni dolcezza o asperità. E’, con questa disciplina fantasti- ad amare la montagna grazie inoltre, sorprendente scopri- ca, ecco i consigli di qualche al Telemark un paio di anni re quanto queste sensazioni giovane intenditore. Suggeri- fa, prima di allora il mare ed i straordinarie siano comuni menti utili ad effettuare scelte suoi fondali rappresentavano tra gli appassionati che, così consapevoli nell’acquisto dei per me l’unica ragione di fuga fortemente, si sentono legati materiali e mirati a spiegare dalla quotidianità. Oggi posso tra loro, aggiungendo alchi- le sensazioni trasmesse dalla dire che le “grand bleu” fa an- mia a qualcosa che già di per curva in piega. Se vi rimane cora parte di me, ma le sensa- se è magico. un po’ di tempo, prima di cor- zioni incredibili che riesco a Massimino Chiocchetti! Quali rere ad acquistare l’attrezza- sentire quando scivolo nella sono i materiali che utilizzi tura, date un’occhiata online neve polverosa, giocando con durante le tue giornate di Tele- al video degl’intervistati! la natura tra boschi e pendii, mark? Utilizzo sci K2 Domain Diamo la parola a Doriana non si possono raccontare che mi permettono di avere Passaro: per dare qualche ma solamente vivere. Ricordo un ottimo controllo in pista, consiglio ai Telemarker, quali quanto fossi titubante il primo in park ed in neve fresca. Per sono i materiali da te utiliz- giorno, faceva un gran fred- quanto riguarda scarponi ed zati? Per quanto mi riguarda do, e mi ritrovai nel gazebo attacchi mi trovo molto bene la mia massima espressione è dell’evento TSE con in mano con l’XR di CRISPI associato ad nel freeride. Grazie anche agli sci e scarponi chiedendomi “e un attacco Hammerhead. Uso ottimi consigli dei miei tanti adesso che faccio, non so ne- bastoni Fatcan ed indosso una maestri ho scelto i K2 She’s anche indossarli”. Un uomo divisa Sessions. Back con attacco NTN free- robusto, con la barba bianca si Come vivi il Telemark? La pa- dom, corredati da scarponi avvicinò a me con uno sguar- rola “Telemark” per me non scarpa T2 pro. Il trio, che per- do intelligente e divertito, e mi rappresenta solamente l’at- dona al meglio i miei errori, chiese: “è la prima volta che trezzatura da sci, bensì un mi permette di trascorrere in- scii?”, annuii cercando di na- modo di vivere ed interpreta- teri pomeriggi tra neve fresca scondere l’evidente tensione, re la montagna. Mi permette e pista… il compromesso idea- lui sorrise e disse con grande di le per divertirsi e continuare entusiasmo “e allora andiamo senza seguire regole fisse, a crescere tecnicamente senza no?!”. È iniziato tutto così, le dandomi la possibilità di ren- rinunce. sensazioni che si provano fin dere ogni curva, ogni salto ed esprimermi liberamente telemark mag 16 “Raggiungere la vetta può talvolta essere faticoso, ma l’emozione che regala la discesa a Telemark è impagabile, d’altra parte lo diceva anche W. Bonatti: chi più in alto sale più lontano vede, chi più lontano vede e più a lungo sogna. Per questo mi sentirei di consigliare a chiunque di provare la curva in piega e di cercarne le sensazioni. Solo a quel punto potrete scegliere se fare parte di questo mondo, io stessa ero timorosa, ma oggi mi sento di affermare la completa dipendenza” Doriana Passaro Masimino Chiecchetti ogni piega diversi dagli altri. Io ho praticato per otto anni Consiglio a chiunque ama Ciò che mi ha affascinato è discesa a livello competitivo sciare di provare questa disci- stata la possibilità di creare e dopo aver smesso, ormai 5 plina, ma do un avvertimento: un mio stile che mi distingue anni fa, non ho più messo ai attenzione, il Telemark fa pri- dagli altri e che mi permette piedi gli sci da discesa.. tutto gionieri e difficilmente lascia di sentirmi a mio agio su ogni grazie al Telemark! Da quan- liberi. E’ affascinante vederlo terreno… dalla pista, alla sali- do l’ho provato è stato vero e praticare, ma esercitarlo in ta, alla discesa in neve fresca. proprio amore a prima scia- prima persona è tutta un’altra Ciao Diana Lazzeri, quali ma- ta… oggi è la mia più grande storia! teriali utilizzi per riuscire a passione. E’ bello perché non Sentiamo, infine, il parere di rispondere al richiamo della c’è una sciata standard, ognu- Sabrina Beber! I materiali curva in piega? Ciao a tutti, i no può renderlo proprio. No- che utilizzo sono: sci K2 She’s materiali che utilizzo sono: nostante molte volte la voglia Back, scarpe Crispi Shiver scarponi Crispi, sci K2 a dop- di piegare ci porti a far fatica, Lady, attacchi NTN Rottefel- pie punta ( così ogni tanto pos- a sentire i muscoli quasi bru- la, bastoni Cober, maschera e so divertirmi ad andare all’in- ciare, la passione è talmente casco Giro, outerwear Under dietro ), bastoni Scott, giacca grande che quel poco di male Armor. DC e pantaloni Rip Curl. e di fatica passano subito. A Raccontaci le sensazioni che Se dovessi descrivere cos’è volte mi sveglio con la luna vivi nella sciata a Telemark! per te il Telemark, da dove storta, ma mi bastano due Telemark, che carica! L’ini- partiresti? sciata in piega e tutto passa. ziale sforzo necessario per Doriana Passaro telemark mag 17 Diana Lazzeri Sabrina Beber imparare a padroneggiare la solo in pista, ma anche dove tecnica viene presto ripagato la neve è polverosa e pronta con l’energia, l’emozioni e la ad essere tracciata. Trovo sti- libertà che solo questa disci- molanti anche le situazioni plina può trasmettere. Perso- più dure come le gite in salita nalmente, uno degli aspetti nelle quali ti metti alla prova che più mi ha sorpreso, è stato per arrivare fino alla meta provare le stesse intense emo- per poi, “camminando” in zioni che provo quando ballo discesa, affondare le tue gi- o suono il pianoforte. Cosi alle nocchia nella soffice neve. Il mie due passioni più grandi tallone libero è sempre una si è aggiunto il Telemark… novità, puoi sperimentare e una danza leggera e tranquil- testare quanti “passi” vuoi: in la accompagnata dal suono di avanti, in dietro, mantenen- un pianoforte o un energico do una piega, con l’incrocio ballo Hip Hop. E’ un movi- o con un salto e un bel atter- mento naturale dove ognuno raggio in piega (o con inchi- può giocare e personalizzare no). Ecco quindi che riesci a la sua discesa: curve larghe sfogare tutta la tua voglia di ed eleganti o curvette strette libertà arrivando a riscoprire e veloci, sperimentabili non la montagna. telemark mag 18 Coppa del Mondo di Telemark il punto di vista degli atleti Appenini che faceva il tifo con striscioni e trombe, allora sono scesa al meglio delle mie capacità, con un discreto tempo ma purtroppo con 8 secondi di penalità. La seconda manche potevo solo migliorare, ed allora con di Valentina Bonfanti la stessa serenità ed il sorriso a 32 denti ho fatto una buona gara con due penalità in meno chiu- L Lo scorso fine set- portabandiera sulle nevi di Rau- dendo 13esima. A fine giornata timana iniziata ris dal 17 al 18 Gennaio ed ora la più forte al mondo, una ra- la Coppa del Mono diamo la parola a Lena! Com’è gazza svizzera, ha notato i miei di Telemark. Le prime gare si stata la tua esperienza in Coppa sono svolte a Hintertux duran- del Mondo? Parliamo in termini sbagli e mi ha dato delle dritte te il Freeheel Festival austriaco, di sensazioni ed emozioni! evento che segna l’inizio della La mia prima esperienza di Cop- stagione del Telemark locale. pa del Mondo è stata abbastanza Digitando online le parole “Te- “casuale”: essendo a Hintertux lemark World Cup” non si parla già da qualche tempo per lavo- d’altro che delle partecipazio- ro, avevo visto il poster che dice- ne al primo appuntamento del va che la località avrebbe ospi- circuito mondiale di due talenti tato una competizione di Sprint italiani: il trentino Davide Dalla- e Parallelo. Ho colto la palla al go e la romana Lena Attorresi. balzo e mi sono subito informa- I due atleti hanno emozionato ta su come ed in che modo avrei il pubblico riuscendo ad ottene- potuto partecipare. Dopo aver re ottimi risultati, del tutto ina- preso i contatti con Davide Dal- spettati per un team agli esordi. lago abbiamo fatto 2 weekend a Davide Dallago, il responsabile Stubai con la nazionale Tedesca della squadra, si è posizionato per avere dei riferimenti e pa- 27esimo nello Sprint di vener- ragoni su come sarebbe potuta dì e 35esimo nello Sprint della effettivamente andare. Arrivata giornata di sabato. La mitica alla gara mi sentivo serena, non Lena, l’unica ragazza italiana avevo niente da perdere, solo presente all’evento, si è piazza- tante occasioni per guardare le ta 13esima sia nella Sprint di altre e migliorarmi di manche venerdì che in quello di sabato, in manche, infatti le mie penali- così come nel Parallelo Sprint. tà si sono abbassate da 8 a 6 a 4. Un successo che ha lasciato a Le tue curve in piega hanno la- bocca aperta anche i Vichinghi sciato di stucco anche i fenome- più agguerriti, i quali, tra un ni del nord! Raccontaci la gara: consiglio e l’altro, cominciano a Nella prima gara, come ho già sentire la pressione dei “paesi detto, mi sentivo serena, carica ritardatari”. Avremo la possibi- e motivata. Sapevo che all’ar- lità di rivedere in azione i nostri rivo c’era il club del Telemark telemark mag è per fare meglio! Sono rimasta veramente sorpresa! Il giorno dopo mi sono confermata 13esi- Lena Attorresi 19 ma con un paio di errori nella seconda manche. L’ultima gara in programma era il parallelo in cui ho corso contro la 4 classificata. E’ stata una bella gara, incredibilmente divertente, ed anche se non avevo chance di battere la mia avversaria gli ho dato del filo da torcere... Il post gara? Festeggiamenti a volontà? Nel post gara c’è molta sportività, tutti aspettano la flower cerimony e quando c’è l’inno di qualsiasi nazione tutti si tolgono il cappello in segno di rispetto. Durante la Coppa del Mondo di Hintertux si è svolto anche l’European Freeheelers Opening, un’immensa riunione di Telemarker. L’evento mi ha permesso, tra un brûlé e l’altro, di conoscere tanta bella gente con la nostra stessa passione. Per gli atleti i festeggiamenti son finiti la mia nuova avventura. Le ris in Austria e l’evento in Slove- sensazioni erano favolose e pa- nia a Bohinj con 2 gare Sprint. ragonabili ad una slackline. Mi Per quest’anno, causa lavoro sono immediatamente innamo- ed altri impegni con le Freeride rata... era come giocare provare World Qualifier, assaggerò solo e sperimentare... ma il tutto a metà della torta, ma come inizio tallone libero... Amazing! Quan- mi sembra più che buono! do scio in Telemark sento molta Vorrei ringraziare i miei geni- energia positiva e “sto sempre a tori, i quali sono riusciti ad av- ride”. vicinarmi a questo magnifico Come vedi i prossimi appunta- sport nonostante io sia cresciu- 100% anche perché la settima- menti di Coppa del Mondo? ta a Roma. Un ringraziamento na dopo ho scoperto di avere Sicuramente adesso che ho ca- va anche a tutto lo staff TSE che, il crociato ed il menisco rotto. pito come funziona ed avendo quando sono presente agli even- Mariano ha decise comunque visto l’alto livello delle altre ra- ti, mi tratta sempre come una di lasciarmi i materiali dicen- gazze, so su cosa devo lavora- figlia. Ringrazio anche Scarpa domi: “tieniteli guardali e pensa re, allenandomi sulla spinta e per il supporto e per quanto che sensazioni ti può regalare il cercando di fare meno penalità credono in me: lo scarpone è Telemark”. Li ho guardati per possibili. I prossimi eventi a cui una bomba!! Saluto julian che 6 mesi ed arrivato l’inverno ho prenderò parte saranno una a forza di stà appresso a lui sto preso gli sci e sono partita con gara Classic ed una Sprint a Rau- diventando una bestia! lì mentre per gli altri sono andati avanti fino a tarda notte. Quali soddisfazioni e quali emozioni ha portato il Telemark nella tua vita? È stato completamente un nuovo inizio, grazie a Mariano Valcanover e Giuliano Pederiva di TSE che a Livigno durante il Free Heel Fest 2011 mi hanno fatto l’imprinting. Non ero al telemark mag 20 Modena Skipass apre le porte al “Free” Reportage dalla fiera italiana degli sport invernali di Modena di Valentina Bonfanti Si è, ormai, conclusa contatto con la natura e con la zione rivolta a queste attività da qualche tempo la montagna stessa vengono tenu- dagli operatori di settore, che fiera italiana degli ti in considerazione prima di hanno cominciato a propor- sport invernali meglio cono- ogni altra cosa. Insomma, un re una varietà di prodotti ed sciuta come Modena Skipass. piccolo ritorno all’era “Freak”, offerte innovative e diverse. Qualche numero per dare un’i- dove lo stravagante diventa Infatti: boulder, slackline, clim- dea della portata dell’evento: protagonista e l’abitudinario bing, freeride, freestyle, sci al- 91 mila visitatori, 4 giorni di diventa sinonimo di noia. Questa attitudine vanta innumere- pinismo, alpinismo e Telemark fiera, 250 giornalisti, 20 anni d’esperienza, 25 mila metri voli “pro” ed altrettanti “con- quadrati di area espositiva e 3 tro”, in particolar modo legati padiglioni. Insomma, una vera alla sicurezza in montagna de- e propria kermesse degli sport gli sport più “estremi” come il invernali di portata internazio- freeride. Entriamo nel merito. nale. La voglia di libertà che muove Alla fine dell’evento ho deciso le masse nel 2013, la necessità di fermarmi un istante e tirare di uscire dagli schemi preposti le somme di quello che è stato ed il desiderio di provare qual- l’approccio che gli organizzato- cosa di nuovo, hanno portato ri della fiera hanno voluto dare i numeri di coloro che hanno al settore considerato. Benissi- scelto di avvicinarsi alle disci- mo, non posso fare a meno di pline “free” a crescere drasti- sottolineare come negli anni il camente. Cosa vogliamo ba- target di riferimento sia “sci- nalmente definire in questo volato” da un bacino d’utenza articolo con l’aggettivo “free”? prettamente interessato allo Tutto ciò che è libero da con- sci alpino, ad un target mag- venzioni, libero da restrizioni, giormente concentrato, invece, libero da rigidi standard e li- sulla montagna ed i sentimenti bero da ogni sorta di vincolo, veri che muovono l’animo de- e facendo riferimento allo sci, gli appassionati nella pratica di libero da una sola direzione tutte le discipline ad essa colle- di marcia e dall’impostazione gate. standard della curva. Si, l’attenzione si è spostata Una logica conseguenza di que- dalla rigidità del palo dello sci sta attitudine del consumatore alpino, alle discipline dove il è stata la crescita dell’atten- L telemark mag sono stati i protagonisti dell’edizione 2013 di Modena Nissan Skipass. Una volta entrata in fiera, in qualità di membro della “tribù” di appassionati Telemarker, non ho potuto fare a meno di notare l’enorme spazio dedicato a questa disciplina, sorprendentemente maggiore rispetto agli anni precedenti e rispetto alle altre attività sportive invernali. Riflettendoci bene ho 21 nenziale e l’appuntamento di Modena Skipass ne è stato un esempio emblematico. Ma davvero tutti hanno capito l’importanza di questo movimento? Sono state 4 giornate incredibilmente costruttive per il popolo degli appassionati. Giorni in cui la “Telly Family” italiana ha avuto l’occasione di riunirsi e di dare ai nuovi arrivati o ai futuri “adepti” la possibilità di entrare in contatto con questa realtà a 360 gradi. Dai test materiali alle varie ed eventuali presentazioni. Tutti gli “sfortunati” che non hanno avuto la possibilità di prendere parte alla suddetta fiera, non hanno potuto sfruttare la “preziosa” occasione di poter vedere un’intera area del padiglione B dedicata al Freeride ed al Telemark. Uno spettacolo fatto di numerosi stand, nuovi progetti, piste in vera neve, promoter disponibili a proporre le sensazioni del Telemark con il Telemark Imprinting, esibizioni coreografiche effettuate dagli istruttori nazionali, test materiali, laute capito il perché: “Libera il tal- parte dell’importanza che me- lone, libera la mente”, esiste al rita. La monotonia quotidiana mondo qualcosa di più “free”? e l’automatismo dello sci alpino Finalmente al Telemark, atti- hanno portato l’interesse mo- vità pressoché priva di rischi strato nei confronti di questa direttamente collegati al gesto stupenda disciplina a crescere della curva in piega ottenendo atletico stesso, è stata data una in maniera a dir poco espo- ottimi risultati. abbuffate e molto altro. E’ stato un vero e proprio successo che ha visto figure di ogni età e livello cimentarsi nella pratica telemark mag 22 Bardonecchia Largo ai Giovani FREE MIND - Bardonecchia 18-19/1/2014 2° evento telemarksnowevents a Bardonecchia. Largo ai giovani! Si propone la formula classica e ben rodata del Telemark Imprinting: prova gratuita dei materiali insieme ai promoter TSE, lezioni con i maestri specializzati di Montagnard, scorribande a tallone e mente libera! ATTENZIONE! per i più giovani le lezioni con maestri specializzati sono GRATIS!!! Sabato e domenica FREE-STYLE: Nello snowpark di Melezet GIRERANNO i ragazzi della WORST CREW, svizzeri funamboli matti per il telemark https://www.facebook.com/ WorstCrew Domenica FREE RIDE: due uscite di 3 ore (una al mattino e una al pomeriggio) Per riprendersi a fine giornata sia sabato che domenica YOGA con SOULGLIDERS YOGA www.soulglidersyoga.it www.facebook.com/ snowyogini1 telemark mag 23 Folgaria poi, è possibile spaziare con lo sguardo a 360 gradi sulle catene montuose circo- Telemark Mania stanti, abbracciando in uno solo, lungo colpo d’occhio Pale di San Martino, Pasubio, Marmolada,Adamello, Cevedale, Ortles, Gruppo di Brenta, Piccole Dolomiti Venete e Catinaccio. I 74 km di piste del nuovi impianti di risalita ad Slow Ski? Naturalmente sì. Carosello di Folga- agganciamento automatico Anzi, Natura…l…mente sci a ria, un vastissimo nel tratto Fondo Piccolo-Alpe Folgaria. Il brand di Folgarìa- manto nevoso esteso tra un di Folgaria/Coe- Costa d’Agra– Ski è molto più di una propo- pendio e l’altro, offrono l’e- Val delle Lanze (denominata sta per vivere la neve a velo- mozione di una crociera con Pioverna Ronde), in grado in cità ridotta. gli sci ai piedi, tra paesaggi un colpo solo di innalzare la È un invito a lasciarsi avvol- sempre nuovi e piste perfette quota massima raggiungibile gere dall’abbraccio delle Alpi Un mare di piste accoglie gli con gli sci e di collegare gli di Folgaria (TN), Sabato 18 e sciatori a Folgarìa, fra ondate impianti al versante veneto. Domenica 19 tutti gli ospi- di neve fresca e divertimento, Le piste sono distribuite su ti potranno partecipare alla e una grande varietà di pae- un vasto territorio e si svi- “Telemark Mania” .L’ evento saggi. Il Carosello della loca- luppano come fossero alti ca- di TSE che propone il “Tele- lità trentina –100 chilometri valloni marini e le montagne mark Imprinting” la prova entrati di diritto fra i migliori l’oceano aperto. Insomma, un gratuita del Telemark : attrez- delle Alpi europee, secondo la po’ come accade nel corso di zature e accompagnamento, rivista tedesca SkiGuide – ha una crociera, ad ogni appro- il pomeriggio inoltre è pos- caratteristiche uniche, esal- do c’è una nuova prospettiva, sibile iscriversi al corso di tate dal recente ampliamento ad ogni partenza corrisponde Telemark organizzato dalla delle strutture: la nuova area una nuova avventura. scuola di Sci. Un divertimento sciabile Giunti sul Pioverna Ronde, assicurato a tutti. I dotata di quattro DOVE SI NOLEGGIA IL TELEMARK Punto sport loc fondo grande 0464 723072 DOVE SI INSEGNA IL TELEMARK Scuola italiana sci folgaria T. 0464 721805 Scuola sci scie di passione T. 3460033926 Scuola sci costa 2000 T. 3488917661 telemark mag 24 Valdidentro Un week-end “En genogl”*: pieghe magiche e senza tempo a Bormio e Valdidentro maestri dalle 14.00 alle 16.00. Per i più temerari la serata proseguirà allo Zeta Disco Pub di Bormio! Domenica 26 giornata dedicata ai telemarker più esperti con uscite free ride nell’area di San Colombano-Val Lia e per i neofiti imprinting con TSE sempre sul facile campo scuola di Valdidentro. Qui c’è ancora tanta voglia di stare U dell’Alta staff sarà felice di invitarvi all’A- Valtellina la parola preski Be White per il Telemark Telemark non fa rima Party di benvenuto!Da sabato 25, solo con Livigno: anche questa sulle nevi del comprensorio Cima stagione Bormio e Valdidentro Piazzi Happy Mountain a Valdi- saranno lo scenario perfetto del dentro è tempo di imprinting con “Telemark week - end En Genogl”, la gentilezza e la fantasia dei ra- manifestazione già felicemente gazzi di Telemark Snow Events, collaudata nel 2013 e organizzata le sciate accompagnate con i Te- dal gruppo dei Telemark Friends lemark Friends Alta Valtellina Alta Valtellina New Era in colla- nei loro costumi d’epoca, ormai borazione con TSE. La sera del 23 divenuti“un must”con cui parte- gennaio sarà la volta del Telemark cipano ad eventi come la Coppa Night Dream sulla gloriosa pista del Mondo di discesa libera di “Stelvio” di Bormio, perfettamen- Bormio cimentandosi in sciate te illuminata, innevata e pronta dimostrative. Alle h.13.00 coreo- ad accogliere chiunque abbia vo- grafie del gruppo “Epoque” e ape- glia di provare il Telemark grazie ritivo Ugo “de Laresc” con tanta alla prova materiali e l’assistenza Taneda Ericini per tutti, seguito dei nostri maestri locali. Il nostro da lezioni di telemark con i nostri Sulle nevi insieme e vivere questa disciplina con grande spensieratezza ed entusiasmo, quindi vi aspettiamo numerosi per un lungo week-end “En genogl”... i Telemark FriendsAlta Valtellina New Era (*in ginocchio, ovviamente!!) Passo Brocon 25 e 26 Gennaio “Libera i Talloni sul monte Agaro” R Ritorna sul Brocon nel Come sempre il pezzo forte è il zione è la possibilità di discese in Lagorai l’evento di “Telemark Imprinting” la prova freeride lungo i pendii del Monte TSE “Libera i Talloni gratuita del telemark con le at- Agaro. Divertimento assicurato sul Monte Agaro” una due giorni trezzature e l’accompagnamento. per tutti quelli che vorranno af- dedicata al Telemark. Una delle caratteristiche della sta- frontare una nuova sfida. telemark mag 25 Valle d’Aosta Unire le energie nella promozione e nella diffusione della pratica del Telemark in Valle d’Aosta dove chi più partecipa più vince, quindi spazio a premiazioni ma anche naturalmente a gran sciate, test materiali e… festa. Ma se tutto questo non vi basta d’estate si può sempre tornare a Breuil-Cervinia per “le Bivouac au Cervin” con il camp estivo , dove troverete istruttori e guide che si impe- “Unire le energie è uno stile di vita!!!! Da Pila a gneranno a farvi diventare an- nella promozione Courmayeur, da Valtournen- cor più bravi. nella diffusione che ad Ayas, da Cogne sino al Tutto questo grazie natural- della pratica del Telemark in gran finale di Breuil- Cervi- mente a tutti gli appassionati Valle d’Aosta”: questo era lo nia, le emozioni del “Telemark che si impegnano a tener vive scopo dei fondatori quando, Tour Valle d’Aosta” aspettano le associazioni, merito dei par- nel 2010, iniziò l’avventura del tutti coloro che, all’insegna del tecipanti e soprattutto degli Telemark Club Valle d’Aosta e mitico slogan “Libera il tallone, questo obiettivo continua ad libera la mente” invaderanno i sponsor locali. alimentare l’energia di tutto il pendii e i locali della Valle per no- stro gruppo. La filosofia e condividere gioia e allegria. la magia dello sci a tallone libe- La nostra offerta spazia dalle ro hanno la necessità di essere sciate in compagnia ai corsi condivise, regalano emozioni in pista, dal freeride all’alpen- che entusiasmano e coinvol- stock. gono nel profondo, questo è Se siete amanti del fuoripi- quanto è accaduto e quanto ac- sta cosa c’è di meglio che una cade durante gli eventi che si bella escursione con le guide susseguono sulle magiche nevi alpine nel fantastico compren- della nostra Valle. sorio di Courmayeur con neve Il Telemark affonda le sue ra- fresca ed esperti del settore? dici nella storia e la sua anima Troppo impegnativo?A Pila al- pulsa delle emozioni dei primi lora potrete sciare in compa- sciatori che disegnavano im- gnia ed effettuare dell’ottimo mensi pendii immacolati; la freeride, altrimenti per i no- nuova anima del Telemark è stalgici Cogne e Valtournenche la riscoperta di quei gesti na- vi aspettano con il classic e la turali, di quegli approcci at- gara a coppie, naturalmente tenti, di quei valori innati, di con vestiti d’antan! quelle emozioni senza tempo. Caccia al tesoro?Certo che c’è, Questi sono gli ingredienti che, ad Ayas questa premiata for- conditi con la giusta allegria, mula permette una completa creano un modo nuovo di vi- scoperta del suo territorio tra vere la montagna o meglio, di drink e bonus per ottenere la vivere con la montagna. Tele- vittoria. E come ciliegina sulla mark non è solo sci, Telemark torta il gran finale a Cervinia U e Novità di quest’anno sono i corsi collettivi per i ragazzi delle medie. Il telemarkclubVda si è impegnato ,con l’appoggio delle scuole di telemark, a promuovere quello che viene considerato da tutti un’ottimo mezzo per fare sport e per divertirsi, concentrando quindi le proprie energie questa volta sui più giovani, perché ci preme ricordarlo, sono loro il nostro futuro. telemark mag Rider: Lize zet ze et Chris Chr tianse sen n - Photo: o:: Jonatha onathan Gur onath urr rry - Lo oc cation ation ion o : Moen M na XR 75 mm EVO NTN CRISPI® TELEMARK A NEW SENSE OF STABILITY WWW.CRISPI.IT CRISPI Sport s.r.l. 31010 Maser (Tv) Italy Ph. +39 0423 524211 | [email protected] THETHE COMBYN Il Combyn è il primo nato dalla nuova tecnologia Giro SOFT SHELL. Ispirato e disegnato con la collaborazione dei migliori park e pipe riders in circolazione è pronto ad assorbire ripetutamente anche gli impatti più duri. 27 Sportler Telemark Festival Carezza 11/12 Gennaio 2014 location D Domenica 12 genna- una manifestazione dove, in- io ore 14.00 sieme alla possibilità di prova- Pista Christomannos re il telemark in compagnia di “Gara di Telecross a elimina- professionisti che metteranno zione”. Per chi ama l’ambiente aperto e lo vive attivamente praticando alcuni degli sport che la montagna da l’opportunità di fare, non può mancare a disposizione la loro capacità tecnica, si potranno provare i materiali di ultima generazione. Ci sarà anche l’opportunità di visitare il magnifico terri- di sciare, accompagnati,lungo i torio del Passo di Costalunga, dolci pendii assolati delle piste posto tra i massicci del Late- dell’intero comprensorio sciisti- mar e del Catinaccio, territorio co. Ora con la nuova Cabinovia che si estende a sud, in mezzo da Nuova Levante in pochi mu- a foreste di abeti con panora- niti sarete sulle piste. mi mozzafiato;qui è d’obbligo Due giorni all’insegna della se- parlare di montagna ed è un piacere farlo se le montagne di cui si parla sono le Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO per bellezza e unicità. Le Dolomiti a pochi chilometri dalla città di Bolzano e, allo stesso tempo all’entrata di una delle più belle valli dolomitiche, la Val di Fassa; Carezza, un altipiano soleggiato ai piedi della parete verticale della Roda di Vael; un luogo che per la sua particolare bellezza ha dato vita a numerose leggende, dove la Principessa Sissi ha scelto la sua residenza estiva. In questo ambiente li 11 e il 12 Gennaio ci sarà la quarta edizione dello “Sportler Telemark Festival renità e del piacere di vivere la montagna in compagnia. Più dettagli: www.facebook.com/SportlerTelemarkFestival Programma Venerdì 11 gennaio 19:00: Meet & Greet al Castel Latemar Sabato 12 gennaio 09:00–15:30: “ Telemark Imprinting” Freeheel Village in pista Christomannos 09:00–11:00: Tour in pista nello splendido altopiano di Carezza e del Catinaccio di Rosengarten verso le Coronelle con accompagnatori T.S.E. 09:30–14:00: Work Shops - confronto in pista con i maestri Telemark della scuola di sci Carezza. 12:30–15:00: Tour in pista nello splendido altopiano di Carezza e del Catinaccio di Rosengarten verso le Coronelle con accompagnatori T.S.E. 18:00: Winner’s Party presso il “Birdies’ Apres Ski (Golf) Domenica 13 gennaio 09:00–15:30: “Telemark Imprinting” Freeheel Village in pista Christomannos 09.00- 12,00 Iscrizione alla gara di “Tele Cross” 09:00–12:00: Tour in pista nello splendido altopiano di Carezza e del Catinaccio di Rosengarten verso le Coronelle con accompagnatori T.S.E. 09:00–13:00: Work Shops - confronto in pista con i maestri Telemark della scuola di sci Carezza. 14.00- 15,30 “Gara di Telecross a eliminazione” categorie: BambiniDonne- Uomini. Sulla pista Christomannos 16.00 – 16.30 Premiazioni sulla terrazza del Castel Latemar. 17,00 Saluti. Carezza”, telemark mag www.telemarkmag.it - [email protected]
Documenti analoghi
NTN o 75 mm / Il regalo più bello... / Il mito di Biff
destinati a mio figlio Filiberto, che