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quattroruote LAB 1 BIOCARBURANTE ALLA PROVA L’alcol fa bene Non bevuto prima di mettersi al volante, ma bruciato nel motore al posto della benzina. Lo dimostra il confronto tra il bioetanolo e la «verde» che abbiamo effettuato sulla nostra pista utilizzando una Ford «Focus 1.8 FlexiFuel» Accelerazione 0-100 km/h Percorrenza media 11,3 s 8,6 km/litro (Peggiore del 3,3% rispetto alla «verde») (Peggiore del 21,5% rispetto alla «verde») 202 ETANOLO.indd 202 QUATTRORUOTE Luglio 2006 14-06-2006 10:44:29 Inquina pochissimo CO HC NOx Limite Euro 5 1,000 0,075 0,060 Focus FlexiFuel 0,141 0,041 0,021 ■ La Focus «FlexiFuel» a bioetanolo ha emissioni decisamente inferiori anche a quelle previste dalle future norme Euro 5. I dati sono riferiti a monossido di carbonio (CO), idrocarburi incombusti (HC) e ossidi d’azoto (NOx). Il «1800» da 125 CV, anche perché non può essere ottimizzato per funzionare solo con l’alcol, perde in prestazioni e rendimento rispetto a quando va a benzina (dati a fondo pagina). Ripresa 70-120 Km/h 19,5 s (Peggiore del 6,5% rispetto alla «verde») Luglio 2006 QUATTRORUOTE ETANOLO.indd 203 203 14-06-2006 10:44:54 quattroruote lab Biocarburante alla prova N IL PIENO ARRIVA DALLA DISTILLERIA Non esistono ancora distributori di bioetanolo in Italia: per il pieno abbiamo miscelato l’alcol (l’85%) fornitoci dalla distilleria Alcoplus di Ferrara con la benzina (il 15% della miscela). on illudetevi: viaggiare ad alcol non vi costerà meno rispetto ai pieni di benzina o gasolio. A congiurare sono sia gli elevati costi di produzione del bioetanolo (o, ancor peggio, del biodiesel) sia le politiche fiscali. Che, comunque vada, le tasse le vorranno rastrellare. Poco importa se da questo o da quel combustibile. Neppure si può dire che, finita l’era del petrolio abbondante e a buon mercato (prima dell’imposizione delle accise di cui sopra, ovviamente...), se non ci fossero i biocarburanti saremmo costretti ad andare a piedi: benzine e gasoli, infatti, potranno essere ricavati in abbondanza partendo anche da metano, carbone, sabbie e scisti bitumunosi. No, il vero, enorme vantaggio dei biocarburanti è quello d’essere ricavati da fonti rinnovabili (vegetali, legname, residui dell’agricoltura e dell’allevamento) invece di dover intacca- re riserve fossili che, in ogni caso, presto o tardi sono destinate a esaurirsi. Fatto non trascurabile, inoltre, è che l’origine variegata e delocalizzata dei biocarburanti potrà generare reddito e occupazione nel settore agricolo di ampie zone geografiche. BENZINA, DIESEL E IDROGENO DAL BIO A La Spezia, in occasione dell’avvio della tranche italiana del programma europeo Best («Bioetanolo per un trasporto sostenibile»), Massimo Marsoni, rappresentante dell’Associazione nazionale giovani agricoltori, ha detto che già oggi, scegliendo le opportune varietà di mais e i processi produttivi del bioetanolo, il bilancio energetico chiuderebbe in attivo: per produrre un litro e mezzo di alcol se ne consuma un litro. Un plus del 50%: non male. E la situazione potrà migliorare di molto quando, Va a benzina oppure con 85% bioetanolo e 15% benzina invece di partire dal grano o dal mais, saranno disponibili processi più efficienti capaci di utilizzare l’intera pianta (non è detto, però, che siano adatti alle coltivazioni confacenti alle latitudini italiane). Così la materia prima non sarà più costituita dai chicchi, ma dalla ben più abbondante cellulosa. Proprio in questa prospettiva il bioetanolo viene considerato più promettente rispetto al biodiesel, che della pianta può utilizzare solo l’olio ricavato dai semi. Una ricerca realizzata nel 2004 dall’International energy agency ha stimato che, a livello mondiale, vi sarebbero risorse di biomasse sufficienti per ricavare i due terzi dell’odierno fabbisogno d’energia per i trasporti. Anche uno studio della General Motors indica che negli Stati Uniti il bioetanolo producibile da biomasse e coltivazioni ad hoc potrebbe coprire la metà del consumo annuo di benzina 204 ETANOLO.indd 204 QUATTRORUOTE Luglio 2006 14-06-2006 10:45:08 PRESTAZIONI Rilevate sulla nostra pista di Vairano CONSUMO (MEDIE D’USO) km/l (l/100km) Città Statale e autostrada «E85» BENZINA 7,5 (13,3) 9,7 (10,3) 9,2 (10,9) 11,7 (8,5) ACCELERAZIONE Velocità in km/h 0-60 0-100 0-130 0-160 400 m da fermo Velocità d’uscita (km/h) 1 km da fermo Velocità d’uscita (km/h) Tempo in secondi 4,9 4,6 11,3 10,9 18,3 17,8 31,2 30,3 17,7 17,5 128,1 129,0 32,5 32,2 161,3 161,5 RIPRESA in IV Velocità in km/h 70-100 70-120 70-140 1 km da 70 km/h Velocità d’uscita (km/h) 30-60 in III (prontezza motore) 30-90 in III Tempo in secondi 7,8 7,5 13,5 13,0 19,9 19,3 29,5 29,3 162,5 162,6 5,8 5,7 11,2 10,9 RIPRESA in V Velocità in km/h 70-100 70-120 70-140 1 km da 70 km/h Velocità d’uscita (km/h) Tempo in secondi 11,4 10,8 19,5 18,3 28,4 27,5 32,4 32,1 156,2 150,8 PAREGGIA SE COSTA IL 25% MENO DELLA «VERDE» Abbiamo rilevato le prestazioni della «Focus 1.8 FlexiFuel» con la «verde» e, dopo aver ripulito l’impianto d’alimentazione, con l’«E85» (85% di alcol e 15% di benzina), già in vendita in vari Paesi (accanto, un poliziotto inglese fa il pieno alla sua «Focus»). Con il meno energetico «E85» il consumo è superiore del 20%, mentre le prestazioni peggiorano: del 3% l’accelerazione e del 6% la ripresa. o con qualsiasi mix di alcol e benzina tra questi estremi (circa 530 miliardi di litri). L’Unione Europea ha già chiesto che, alla fine del 2010, i biocombustibili soddisfino almeno il 5,75% della richiesta d’energia del settore dei trasporti. Sotto questo profilo la Svezia è la nazione europea più avanzata: qui il programma per la diffusione del bioetanolo iniziò già nel 1994 e oggi si è, di conseguenza, a buon punto. Per esempio, il 15% delle auto vendute può utilizzarlo. Eppure, l’obiettivo dichiarato del Primo ministro Goran Persson - liberare la Svezia dalla schiavitù delle energie d’origine fossile sembra debba slittare di dieci anni: dal 2020 al 2030. Le rivoluzioni sono lente. Secondo l’esperto svedese Per Carstedt, della fondazione Baff, si arriverà a una stazione di servizio che, partendo da una cisterna di bioetanolo e una di benzina, avrà pompe per l’«E10», l’«E85» e l’«E100» (sostituirà al 100% la A -15 °C INCOMINCIA A SCALDARE Senza il riscaldatore elettrico del blocco motore (foto), sotto i -15 °C con l’«E85» il propulsore non parte. Luglio 2006 QUATTRORUOTE ETANOLO.indd 205 205 14-06-2006 10:45:21 quattroruote lab Biocarburante alla prova ALCOL AL 95% PER I BUS La Scania ha venduto 600 bus con diesel modificati (il rapporto di compressione sale da 18 a 28 a 1) per bruciare il 95% di bioetanolo miscelato al 5% di additivi. In servizio a Stoccolma e Città del Messico (foto), presto sbarcheranno anche a La Spezia. Stati Uniti Dalle «4x4» alla nuova era «25x25» ■ Negli Usa ha avuto origine il boom delle «4x4». Adesso, con le tensioni legate a prezzo e disponibilità di petrolio, negli Stati Uniti si pensa al «25x25». Si tratta cioè di ricavare entro l’anno 2025 il 25% del fabbisogno energetico dalle fonti rinnovabili. Nei trasporti ciò vuol dire puntare su biodiesel e bioetanolo, favorito dalla superiore resa di ogni ettaro coltivato. Saab ibrida senza benzina CON LA DIRETTA PARTE COL BIOETANOLO PURO ANCHE AL GELO ■ Il prototipo Saab «BioPower Hybrid» è un ibrido con due motori elettrici, il posteriore da 38 kW e l’anteriore da 15 kW, alimentati da batterie litio-ioni da 300 V. L’iniezione diretta consente al 2 litri turbo da 260 CV (24% in più del motore a benzina) d’avviarsi sotto zero anche con il bioetanolo puro, non miscelato con il 15% di benzina. Rimpiazzi il gasolio se aumenti la compressione benzina), una pompa con l’«E95» additivato per sostituire il gasolio e un erogatore d’idrogeno. Questo sarà prodotto nella stazione di servizio con un procedimento chimico (il «reforming»), partendo dall’alcol. USO E GUIDA SENZA COMPLICAZIONI Negli Stati Uniti i tre grandi dell’auto, Ford, GM e DaimlerChrysler, perorano la causa dell’alcol di fronte al Congresso e chiedono che almeno 12.000 delle 167.000 stazioni di servizio odierne vengano attrezzate per distribuire anche il bioetanolo: oggi sono appena 600 quelle in grado di farlo, anche se circolano già 4 milioni di vetture (saranno 8 milioni nel 2008) predisposte per utilizzare la miscela «E85». Dopo aver testato in aprile la Saab «2.0 tur- bo BioPower» abbiamo provato la Ford «Focus 1.8 FlexiFuel», già in commercio in Svezia, Francia e Gran Bretagna. Abbiamo confrontato i consumi e le prestazioni alimentandola sia con benzina pura sia con l’«E85». Da quest’ultimo, il «1800» Ford non può trarre giovamento quanto il turbo Saab perché, essendo aspirato, non riesce a sfruttare appieno il più elevato numero d’ottano del bioetanolo. A parte le minime differenze nelle prestazioni e il maggior consumo andando ad alcol (che ha un potere energetico inferiore), il guidatore non nota nulla e non ha problemi. Rispetto al motore a benzina cambiano però le sedi valvola (più resistenti), la centralina e alcuni materiali utilizzati nell’impianto d’alimentazione. L’alcol, infatti, E.B. ha un potere corrosivo molto elevato. www.quattroruote.it Vi sembra la soluzione giusta? Parlatene sul forum ETANOLO.indd 206 14-06-2006 10:45:34
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