triangolo di tartaglia
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TRIANGOLO DI TARTAGLIA Sommario TRIANGOLO DI TARTAGLIA ................................................................................................................................ 1 FUNZIONI E CARATTERISTICHE DEL TRIANGOLO ........................................................................................... 2 CURIOSITA’ SUL TRIANGOLO DI TARTAGLIA .................................................................................................. 3 Figura 1: Triangolo di Tartaglia che veniva già riportato dai cinesi ................................................................... 1 Figura 2: Le prime 10 righe del triangolo di Tartaglia........................................................................................ 2 La storia di questo celebre triangolo è controversa. Il triangolo, infatti, già noto agli indiani e ai cinesi (la stessa configurazione numerica appare in un libro del 1303, Il prezioso Specchio dei Quattro Elementi del matematico Tschu-Schi-Kih) viene presentato e diffuso da Niccolò Fontana detto Tartaglia (1499circa-1557) nell’opera Il General trattato di numeri et misure (1556). Figura 1: Triangolo di Tartaglia che veniva già riportato dai cinesi FUNZIONI E CARATTERISTICHE DEL TRIANGOLO Il Triangolo di Tartaglia (anche detto triangolo di Khayyam o di Pascal) è una costruzione il cui obiettivo sia ottenere i coefficienti binomiali, ossia i coefficienti dello sviluppo del binomio per ogni esponente naturale. Figura 2: Le prime 10 righe del triangolo di Tartaglia Si può osservare che i numeri disposti su ogni riga si ottengono scrivendo come primo e ultimo termine 1 e come termini intermedi i numeri che si ottengono sommando consecutivamente a due a due i termini della riga precedente . Per scrivere lo sviluppo di è sufficiente andare alla sesta riga del triangolo di Tartaglia per trovare i coefficienti del polinomio risultante cioè: 1, 5, 10, 10, 5, 1. Si avrà In generale, nella (n+1)-esima riga si trovano i coefficienti della potenza n-esima del binomio ovvero dove è il termine della riga (n+1)-esima e della colonna (k+1)-esima del triangolo di Tartaglia (la E in alto ha la funzione di somma con la costante k per n volte). Per tale motivo, i numeri del triangolo di Tartaglia sono detti anche coefficienti binomiali. CURIOSITA’ SUL TRIANGOLO DI TARTAGLIA -La somma dei termini di ogni riga è la successione delle potenze di 2 -Sul triangolo di Tartaglia si possono leggere immediatamente le cifre che compongono le potenze di 11 -Quando nella seconda colonna del triangolo compare un numero primo, e solo in questo caso, tutti i termini della riga corrispondente, tranne il primo e l'ultimo, sono multipli di tale numero . Per esempio, nella settima riga, a parte l'1 iniziale e quello finale, tutti i termini sono multipli di 7, così in quella del 3, in quella del 5 -Se si sommano i numeri in diagonale , nel modo indicato si ottiene la successione di Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 etc. -la seconda colonna rappresenta la successione dei numeri naturali -la terza la successione dei numeri triangolari 3, 6, 10, 15, 21… -la quarta la successione dei numeri tetraedrici : 1, 4, 10, 20, 35 etc. : 1,
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