L`ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT
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L`ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT
L’ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT Che cosa è l’analisi swot? È un’analisi di supporto alle scelte che risponde a esigenze di razionalizzazione dei processi. È una tecnica sviluppata da più di 50 anni come supporto alla definizione di strategie aziendali ma dagli anni ’80 è stata utilizzata come supporto alle scelte di intervento pubblico per analizzare scenari alternativi di sviluppo e oggi l’uso di questa tecnica è stato esteso alle diagnosi territoriali e alla valutazione dei programmi regionali L’analisi statica non è sufficiente a definire in modo efficace i vantaggi competitivi di un territorio ma occorre confrontare il territorio con quelli che potrebbero essere i suoi principali concorrenti. Dal confronto devono emergere: • i punti di forza e di debolezza del territorio rispetto ai concorrenti • le opportunità e le minacce che potrebbero delinearsi in futuro Per favorire il confronto si usa l’ANALISI SWOT, che deriva dall’analisi territoriale e viene condotta, come è già stato detto i precedenza: • sui punti di forza (strenghts) e debolezza (weaknesses) propri del contesto di analisi che sono modificabili grazie alla politica o all’intervento proposto; • sulle opportunità (opportunities) e minacce (threats) che derivano dal contesto esterno cui sono esposte le specifiche realtà settoriali o territoriali analizzate e non sono quindi modificabili. La finalità di questa analisi è di isolare i concetti chiave e facilitare un approccio strategico, per questo offre una sintetica descrizione e diagnosi sulle principali problematiche del territorio. In sintesi l’obiettivo è di: • definire le opportunità di sviluppo di un’area territoriale o di un settore o ambito di intervento • che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi che deriva dalla congiuntura esterna. Quindi serve per migliorare i punti di forza e le opportunità approfondendone la conoscenza, interpretandoli in modo innovativo, cercandone il valore aggiunto e ad affrontare i punti di debolezza e le minacce valutando le nicchie di mercato e i margini possibili di un gioco che sta cambiando. Come viene realizzata Esistono due modalità: A tavolino - I punti di forza, debolezza e le opportunità e minacce vengono determinate dal ricercatore sulla base dei dati di contesto - la previsione degli scenari si basa su “saperi esperti” neutrali ed oggettivi Con lavori di gruppo (partecipata) - I punti di forza, debolezza e le opportunità e minacce vengono messi a fuoco mediante l’uso di tecniche partecipate (es. focus group) - la previsione di scenari condivisi si basa sull’analisi congiunta tra esperti e stakeholders dei dati di contesto La procedura seguita per fare un’analisi di questo tipo è la seguente: in primo luogo si deve rispondere alle seguenti domande: - quali sono i tuoi vantaggi? - casa fai bene? - cosa si potrebbe migliorare? - cosa fai male? - cosa bisognerebbe evitare? Le domande vanno considerate da un punto di vista interno ed esterno, per questo motivo bisogna anche chiedersi: - gli altri percepiscono cose che dall’interno non vengono percepite? - cosa i concorrenti fanno meglio? - quali sono le occasioni che si prospettano? - quali sono i trend interessanti? Inoltre è necessario valutare le opportunità derivanti da fattori come i cambiamenti tecnologici o di mercato e i cambiamenti istituzionali o nelle politiche di sviluppo (interni ed esterni). Ma si devono anche valutare le minacce chiedendosi quali ostacoli si presentano, cosa fanno i concorrenti, se sta cambiando la domanda, se i cambiamenti tecnologici stanno minacciando la vostra posizione, se ci sono problemi istituzionali, se ci sono problemi sociali e demografici, … Con le informazioni raccolte si costruisce una matrice da cui emergono gli elementi critici di un intervento e del territorio in cui viene realizzato. La matrice è organizzata in quattro sezioni che raccolgono le caratteristiche identificate come punti di forza, debolezza, opportunità e rischi e si riferisce: al territorio oggetto di intervento al settore interessato e/o ai singoli comparti agli assi prioritari in cui si articola un programma. La matrice può essere rappresentata nel modo seguente: PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ MINACCE viene realizzata seguendo delle fasi che sono riassunte di seguito: Prima fase: ricognizione del contesto territoriale in cui viene realizzato il programma (costruzione di indicatori socio-demografici ed economici) e identificazione dei principali trend e problematiche Seconda fase: identificazione delle possibili azioni in relazione alle principali problematiche evidenziate Terza fase: analisi del contesto esterno e identificazione delle opportunità e delle minacce Quarta fase: analisi del contesto del programma e identificazione dei fattori, anche solo parzialmente sotto controllo del gestore del programma, che possono agevolare o ostacolare lo sviluppo. Una prima definizione dei punti di forza e debolezza del territorio dell’area in questione viene effettuata sulla base dei risultati dell’analisi statica. Le Opportunità e minacce sono individuate in base all’analisi della domanda ovvero all’analisi dello scenario internazionale e nazionale e dei fattori localizzativi presi in considerazione dalle imprese nel processo decisionale e possono derivare da fattori come: cambiamenti tecnologici o di mercato cambiamenti istituzionali o nelle politiche di sviluppo (interni ed esterni) cambiamenti sociali e demografici (interni ed esterni). Questi e altri cambiamenti a livello globale, nazionale o anche locale offrono specifiche opportunità e minacce ai vari territori Tramite questa analisi è possibile: migliorare i punti di forza; cogliere le opportunità; affrontare e minimizzare i punti di debolezza e le minacce; valutare le nicchie di mercato ed i margini possibili in un contesto dinamico e oltre a fornire indicazioni circa la propria posizione sul mercato fornisce coscienza dell’effettiva consistenza della qualità della propria offerta. La presa di visione sul posizionamento relativo del “prodotto area” porterà alla focalizzazione di un limitato numero di fattori critici di successo ovvero di elementi di forza dell’offerta territoriale chiaramente e univocamente comunicabili agli investitori. Le opportunità possono essere definite come un’arena nella quale un territorio può creare od ottenere ricchezza addizionale. La probabilità di successo di un territorio dipende se le sue capacità eccedono quelle della concorrenza nel raggiungere i requisiti chiave per il successo per operare nell’area target. Le sole capacità non costituiscono un vantaggio competitivo per questo il territorio che avrà la meglio sarà quello che riuscirà a creare il maggiore volume di ricchezza offrendo il valore maggiore ai suoi clienti nel mercato globale. Le opportunità possono essere classificate secondo la loro probabilità di verificarsi e secondo la loro attrattività per il territorio Nella matrice: in alto a destra ci sono le opportunità migliori; in basso a sinistra non devono essere considerate; quelle collocate in altri quadranti andrebbero monitorate nell’eventualità che migliori la loro attrattività e la probabilità di successo Probabilità Alta Bassa Alta Attrattività Bassa Le minacce sono le sfide poste da tendenze o sviluppo sfavorevoli dal punto di vista economico, politico o sociale che porterebbero, in assenza di una risposta da parte del territorio, ad un peggioramento della ricchezza. Anche le minacce possono essere classificate tenendo conto oltre che della loro probabilità anche della gravità. Nella matrice: in alto a destra ci sono le minacce più pericolose, per fronteggiarle il territorio dovrebbe prepararsi in anticipo; in basso a sinistra possono non essere prese in considerazione; Quelle collocate in altri quadranti dovrebbero venire costantemente monitorate così da poter pianificare una risposta nel caso si verifichino Probabilità Elevata Gravità Scarsa Elevata Scarsa L’analisi forze-debolezze/opportunità-minacce Una volta identificati i punti di forza e di debolezza, le opportunità e minacce occorre esaminare cosa la loro interrelazione comporti per il territorio in termini di risposta così da poter trasformare le minacce degli altri territori in opportunità e sfruttare le opportunità derivanti dalle mosse degli altri territori. Internal Opportunità 1… 2… External 3… Minacce 1… 2… 3… Forze Debolezze 1… 1… 2… 2… 3… 3… La scelta dei territori concorrenti Dopo aver interrelato punti di forza-punti di debolezza/opportunità-minacce il passo successivo è individuare i territori concorrenti ovvero quelli con i quali confrontarsi. La scelta viene effettuata scegliendo tra i territori più forti o più deboli di quello in esame e tra territori distanti o vicini. La maggior parte dei territori preferisce confrontarsi con i concorrenti più deboli perché ciò richiede minori risorse e minore tempo per punto percentuale di quota di mercato guadagnato. Tuttavia nel processo il territorio potrebbe ottenere poco in termini di miglioramento delle proprie capacità quindi, un territorio dovrebbe competere anche con i concorrenti più forti per migliorare le proprie capacità. Allora si deve scegliere tra concorrenti vicini/simili e lontani/diversi (close versus distant competitors). La maggior parte dei territori di solito compete con territori simili. Le due classi, tuttavia, possono essere combinate insieme così da definire i pattern competitivi. Close (vicini) Distant (Lontani) Strong (forti) Weak (deboli) Vantaggi e svantaggi dell’analisi swot Vantaggi: l’analisi in profondità del contesto orienta nella definizione delle strategie; la verifica di corrispondenza tra strategia e fabbisogni consente di migliorare l’efficacia; consente di raggiungere un consenso sulle strategie (se partecipano all’analisi tutte le parti coinvolte nell’intervento); flessibilità Svantaggi: rischio di procedure soggettive da parte del team di valutazione nella selezione delle azioni; può descrivere la realtà in maniera troppo semplicistica se non viene attuata in un contesto di partnership esiste il rischio di scollamento tra piano scientifico e politico programmatico Esempio: il caso dello sviluppo rurale Il quadro socio economico regionale Analizza in maniera generale la situazione delle regione per quel che riguarda alcuni aspetti demografici, occupazionali e di struttura economica Consiste nell’analisi di indicatori socio economici a livello regionale e nel loro confronto con il corrispondente indice a livello nazionale e di circoscrizione, per consentire la valutazione della situazione relativa della regione Aspetti demografici: popolazione, densità per kmq, indice di popolazione residente Aspetti occupazionali: tasso di attività, tasso di disoccupazione, percentuale di occupati per settore, tasso di occupazione femminile, indice di attrattività del mercato del lavoro; Struttura economica: PIL pro capite e sua evoluzione, distribuzione del valore aggiunto per settore, valore aggiunto per occupato per settore di attività Il sistema agro-industriale e forestale: analisi dei punti di forza e debolezza del sistema agro-industriale regionale (comparto agricolo e forestale, distribuzione e trasformazione industriale, commercializzazione e rispettive potenzialità di sviluppo) analisi di indicatori a livello regionale con il corrispondente indice a livello nazionale e di circoscrizione, per consentire la valutazione della situazione relativa della regione Analisi più approfondita per i comparti e le filiere più importanti nel contesto regionale Indicatori strutturali: consumi alimentari, valore aggiunto, unità di lavoro, dimensione delle aziende, produzione vendibile Indicatori di performance: produttività del lavoro e della terra, investimenti, finanziamenti, esportazioni, importazioni, spesa per ricerca e sperimentazione Analisi per filiera e comparto agricolo: numero aziende, superficie e/o consistenza allevamenti, aziende che beneficiano di premi, quantità prodotte La finalità è di evidenziare le differenze esistenti tra le diverse realtà territoriali dal punto di vista della dotazione di risorse, caratteristiche strutturali del settore agricolo, presenza di attività industriali e terziarie, turismo, … Gli aspetti da considerare dell’economia rurale: Percentuale di popolazione residente Incidenza superficie montana Densità abitativa Variazione demografica Percentuale di anziani Tasso di disoccupazione Reddito pro-capite Redditività settore primario Tasso di industrializzazione Indicatori della struttura produttiva Percentuale di occupati agricoli Produttività della terra Indici di specializzazione produttiva Analisi di benchmarking All’analisi swot è utile affiancare l’analisi di benchmarking. Quest’ultima, infatti, permette di valutare in modo più preciso i vantaggi e gli svantaggi competitivi del territorio in questione. L’obiettivo del benchmarking è quello di confrontare il sistema territoriale in questione con i concorrenti, sulla base di indicatori sintetici. Si tratta, quindi, una volta individuati i concorrenti, di porre a confronto con essi l’area territoriale in esame sulla base di indici opportunamente prescelti. Il benchmarking può riguardare la capacità del sistema o la capacità nei vari settori ma consente anche di comprendere i punti di forza e le “best practices” di altre aree territoriali. Questa analisi si articola nelle seguenti fasi: Scelta territori concorrenti Elaborazione indici sintetici Benchamrking. La modalità di benchamrking è di : Definire gli indici sintetici che potrebbero essere quelli elaborati nell’analisi strutturale Utilizzarli a coppie per il confronto Tipicamente possono essere utilizzati da una parte un indice che sintetizzi la situazione del settore, e dall’altra un indice che sintetizzi una serie di variabili individuate come indicatori di vantaggio competitivo I criteri decisionali Le diverse aree territoriali possono essere descritte sulla base dei criteri decisionali seguiti dalla domanda nell’effettuare la scelta del territorio I più importanti di tali criteri sono: Il costo di utilizzazione del territorio e gli eventuali benefici monetari (il livello delle redite immobiliari, il costo degli immobili, il costo dei servizi, l’esistenza di incentivi finanziari o fiscali agli investimenti); Le condizioni di utilizzazione del territorio (il grado di efficienza delle componenti l’offerta territoriale); La qualità degli stimoli per lo sviluppo che provengono dalla presenza nel territorio (l’importanza delle “energie” esterne che l’utente può acquisire al suo interno grazie al fatto di trovarsi nel territorio); La rapidità di fruizione (le condizioni e i tempi di accesso fisico, le condizioni e i tempi di attesa per poter operare nell’area, le facilitazioni amministrative) Il contesto ambientale fisico (la bellezza naturale dei luoghi, gli elementi di unicità fisica, il livello di inquinamento, …); Le condizioni di vita (la sicurezza, le opportunità sociali, gli standard sociali e culturali, …) L’output Valutare la posizione del territorio rispetto ai propri concorrenti, individuare i concorrenti più temibili e la best practice contro cui confrontarsi (benchmark) Benchmarking di sistema: inerente cioè la capacità competitiva dell’intero sistema, fornisce come output una sintesi delle fonti di vantaggio competitivo dell’area. Risulta, inoltre, utile l’individuazione delle best practice Benchmarking settoriale: tarato cioè sugli specifici settori considerati, il cui output è la capacità del settore.
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