Il cacciatore di aquiloni
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Cineforum G. Verdi - Breganze 34°anno www.cineverdi.it Il cacciatore di aquiloni The Kit runner CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Marc Foster Sceneggiatura: David Benioff, dal romanzo omonimo di Khaled Hosseini edito da Piemme Fotografia: Robert Shaefer Scenografia: Maria Nay Costumi: Frank L. Fleming Musica: Alberto Iglesias Montaggio: Matt Chesse Prodotto da: Marc Foster (Afghanistan, Usa, 2008) Durata: 120' Distribuzione cinematografica: Filmauro PERSONAGGI E INTERPRETI Amir: Khalid Abdalla Baba: Homayoun Ershadi Soraya: Atossa Leoni « Sono diventato la persona che sono oggi all'età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. È stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può 11° film seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto. » La trasposizione sullo schermo di Marc Forster (regista di Monster’s Ball, Neverland) del bestseller di Khaled Hosseini non ha grandi trovate, anzi traduce con imperdonabile approssimazione gli snodi fondamentali della trama del romanzo, le tribolazioni della terra afgana sono sintetizzate da cartoline di un paese in disarmo e dalle comparsate di truci figuri barbuti, i Talebani, eppure Il cacciatore di aquiloni commuove: è la dimostrazione che alle volte le storie, se sono belle, non serve aggiungere altro. Al centro delle vicende narrate è la bellissima e commovente amicizia tra due bambini appartenenti a etnie e classi sociali differenti: Amir, figlio di uno degli uomini pshtun più influenti di Kabul, e Hassan, il suo piccolo servitore azara. Sullo sfondo le vicende storiche che, in trent’anni, hanno portato alla progressiva distruzione e devastazione della cultura e del paese afgano: la caduta della monarchia, l’invasione sovietica, l’esodo di massa verso il Pakistan, l’avvento del regime talebano e la sua eliminazione dopo la caduta delle Torri Gemelle. Amir e Hassan sono inseparabili, accomunati anche dalla passione per le gare di aquiloni. Ma un tragico evento irrompe e sconvolge le loro vite: Amir assiste di nascosto allo stupro del suo giovane compagno di giochi da parte di un gruppo di teppisti. Quando la truppe sovietiche invadono il suo Paese, il bambino è costretto a fuggire negli Stati Uniti con il padre Baba, ma il senso di colpa per non aver aiutato il suo piccolo amico non lo abbandonerà più. Negli Stati Uniti, si diploma, conosce Soraya, la donna che diventerà sua moglie, e pubblica il suo primo libro, coronando il sogno di diventare scrittore. Quando un giorno riceve nella sua casa di San Francisco una telefonata inattesa, Amir capisce che è giunto il momento di rimediare ai propri errori. Rahim Kham, un vecchio amico di Baba, lo prega di fare rientro nel suo paese: Sohrab, il figlio di Hassan ha bisogno del suo aiuto… 10 - 11 - 12 – 13 Dicembre 2008 Forse anche voi negli anni, avrete commesso un gesto atroce, un qualcosa che vi pesa sulla coscienza, un atto impuro, solamente per raggiungere un piccolo traguardo. Forse siete ancora in tempo per rimediare a quell'errore, siete ancora in tempo per recuperare l'amicizia che avete perduto, ancora in tempo per chiedere scusa, per abbassare il capo e dire " mi dispiace". Non so se ci sia una morale oggettiva su questo film, quello che so è che sicuramente è soggettiva, basata soprattutto sulle vostre esperienze. Purtroppo per Amir è troppo tardi per tornare indietro, perché ha trovato la sua città e la sua gente, troppo cambiata. Ma qualcosa, gli farà tornare il sorriso, qualcosa farà tornare a volare quell'aquilone azzurro, che è stato segno di violenza e sofferenza. Un film sicuramente molto toccante, che vi farà scendere le lacrime scena dopo scena, soprattutto quando ci si avvicina al finale, che non è ricco di colpi di scena, ma sicuramente ricco di riflessioni.. un film che non può non piacere e fa soffrire. “Non fuggire in cerca di libertà quando la tua più grande prigione è dentro di te.” (Jim Morrison) Marco Valente [email protected] Il film della prossima settimana 12 Di Nikita Mikhalkov Durata 149’ Candidato all'oscar come miglior film straniero, 12 di Nikita Mikhalkov,mette il dito sul nervo scoperto della Russia di oggi: la guerra in Cecenia. 12 giurati si riuniscono in una palestra scolastica a Mosca, chiamati a stabilire la colpevolezza o meno di un giovane ceceno accusato di aver ucciso il proprio padre adottivo, un ufficiale dell'esercito russo. Ipotizzato come un remake del film “La parola ai giurati” del 1957, 12 si presenta come un film politico, in cui la vera protagonista è la Cecenia e il luogo della palestra è un agghiacciante riferimento alla strage di Beslan del 2004. Il ruolo principale è riservato al bravissimo Sergej Garmash il quale cerca anche di dare spessore alla vicenda giudiziaria. Il film di Mikhalkov (nel 1991 il Leone d'Oro con Urga, ora si è aggiudicato il Leone Speciale per l’insieme dell’opera ) ne esce così un'opera godibile sia dal punto di vista dell’intrattenimento che per le riflessioni che ne possono scaturire. Cineforum G. Verdi - Breganze 11° film 34°anno www.cineverdi.it IL REGISTA Scheda film Il cacciatore di aquiloni La locandina 10 - 11 - 12 – 13 Dicembre 2008 L’ATTORE CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM: -Miglior film straniero (nomination Oscar) -Miglior colonna sonora (nomination) Alberto Iglesias Il film, tratto dal bestseller di Khaled Hosseini è stato vietato in Afghanistan. La motivazione? "Ci sono scene inadatte al pubblico". Due stupri che metterebbero "in scena l'odio razziale". Al punto che i giovanissimi protagonisti del film sono stati messi sotto sorveglianza per il timore che finissero nel mirino dei Talebani. Una scelta appoggiata dallo stesso presidente Hamid Karzai, preoccupato per le ricadute negative sull'alleanza politica fra hazara e pashtun, entrambi sostenitori del governo. -Dopo molti sopralluoghi in 20 paesi diversi, il luogo migliore per rappresentare la Kabul degli anni ’70 - ricca di culture che coesistevano in pace e libertà - e quella del 2000 pressata dal regime talebano, è stato rintracciato nell’Asia Centrale, nella vasta regione dello Xinjiang. Quella remota sezione della mitica Via della Seta, che un tempo collegava l’Impero romano a quello cinese, è oggi un’area musulmana caratterizzata da influenze indiane e persiane: la città-oasi di Kashgar. - Per la rocambolesca fuga di Baba e del piccolo Amir in Pakistan, le riprese sono state effettuate lungo la celebre Karakorum Highway, la più alta strada lastricata del mondo, che si snoda tra alcuni dei passi più spettacolari del pianeta. Nella piccola città di Tashjurgan, nota come la Città di Pietra, per via delle sue rovine antiche sono state girate altre scene ambientate nel lugubre cimitero di Kabul. Per due settimane, poi, Pechino è diventata temporaneamente San Francisco, mentre le spettacolari scene con gli aquiloni dell’epilogo sono state girate al Berkeley’s Cesare Chavez Marina Park (San Francisco). NOME: Marc Foster DATA DI NASCITA: 1969 LUOGO DI NASCITA: Ulm Germania (2008) (2007) (2006) (2005) (2002) (2002) Il cacciatore di aquiloni Vero come la finzione Stay Nel labirinto della mente Neverland – un sogno per la vita Everything Put together Monster’s ball – L’ombra della vita NOME: Khalid Abdalla DATA DI NASCITA: 1980 LUOGO DI NASCITA: Glasgow, Scozia (2007) Il cacciatore di aquiloni (2006) United 93 Classifica votazioni film La colonna sonora Tra le terre su cui imperversa la guerra e la teocrazia, Iglesias è supportato dalle presenze del compositore, cantante, autore Ahmad Zahir, icona della musica afghana anni sessanta/settanta; di Ehsan Aman, altro veterano della Golden Age dei luoghi dov'era la Persia, e dal talentuoso e giovane Sami Yusuf, figlio artistico di una famiglia di musicisti azeri. Alberto Iglesias, utilizzando sia strumenti che sonorità tradizionali ci accompagna nel viaggio del tempo che fa ritrovare due amici d'infanzia nella Kabul dei nostri giorni. Le orchestrazioni, che passano dal registro drammatico a quello più solare che porta di nuovo il sorriso, si incastrano perfettamente con i brani che provengono dagli autori che cantano della loro patria e della loro storia. A voci sofferte si uniscono tamburi di battaglia inseguendo le note di chitarre elettriche, percussioni dal sapore antico, squilli di battaglia e archi che corrono. Ritorna la festa con Ehsan Aman e il suo Dukhtare Darya verso il finale, per far di nuovo volare un aquilone con Fly a Kite. Resta soltanto una supplica da lanciare verso l'alto con Supplication di Sami Yusuf, nella speranza di ridestare la volontà di pace dell'uomo. 1 - Into the Wild 2- American Gangster 3- Gomorra 4 - Non pensarci 5- Tutta la vita davanti 6 - Caos Calmo 7 - Bianco e nero 8- Non è un paese per vecchi 9- Il petroliere 10- Il treno per il Darjeeling 4,09 3,98 3.81 3,78 3.69 3.68 3.64 3.02 2.93 2.54 I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA 10 – 11 –12 – 13 Dicembre Il cacciatore di aquiloni 17 – 18 –19 - 20 Dicembre 12 Dodici 7 – 8 – 9 – 10 Gennaio 2009 Il Divo 14 – 15 – 16 – 17 Gennaio Juno 21 -22 – 23 – 24 Gennaio Gone Baby Gone 28 – 29 – 30 – 31 Gennaio Machan
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Scheda libro di: Andrea Titolo: il cacciatore di aquiloni Autore
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