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L’OSSERVATORIO SCIENTIFICO Galileo Galilei accende la polemica TEORIA TOLEMAICA O TEORIA COPERNICANA? mm TEORIA TOLEMAICA VS TEORIA COPERNICANA Il XVII secolo è divenuto spettatore di un interessante dibattito che vede protagoniste due teorie che, senza esclusione di colpi, cercano di dimostrare la loro veridicità: la teoria tolemaica sostenuta dalla Chiesa e quella copernicana, appoggiata da un’ esigua componente di scienziati, primo fra tutti Galileo Galilei. LA TEORIA COPERNICANA LA TEORIA TOLEMAICA La retta via per la Chiesa In frantumi la visione tolemaica del mondo… La teoria tolemaica, detta anche geocentrica, è stata elaborata da Claudio Tolomeo, astronomo e matematico alessandrino, nel II secolo d.C. Questa visione del mondo è stata riconosciuta dalla Chiesa e fortemente sostenuta da essa, dal momento che trova conferma sostenuta nelle Sacre Scritture, in un passo biblico in cui c’ è scritto che Giosuè, durante una battaglia, chiese a Dio di poter fermare il Sole per un giorno perché potesse vincere contro gli Amorrei. Tale teoria, dunque, è quella perfetta per la Chiesa e nessun’ altra potrà mai contrastarla. E’ stato molto difficile mettere d’ accordo la Chiesa e la scienza, ma alla fine le parole del sistema tolemaico hanno trovato conferma in quelle di Dio. Ma cerchiamo di capire che cosa afferma Tolomeo. Egli, riprendendo la visione del mondo aristotelico, sostiene che la Terra, che splende di luce propria, è immobile e al centro di un universo sferico (da qui la parola geocentrismo), perché è il luogo scelto e voluto da Dio per le sue creature. In questa teoria, tutti gli altri corpi celesti, compreso il Sole, punto di riferimento del sistema copernicano, invece, ruotano intorno alla Terra, secondo orbite perfettamente circolari, sostenuti, per volere divino, da sfere cristalline trasparenti sospese. In effetti, il Sole sorge a est e tramonta a ovest ogni giorno e lo stesso fanno le stelle e altri corpi celesti. Tutto questo sistema è, infine, racchiuso da un’ ultima fascia, formata da un cielo di stelle fisse, un limite oltre il quale non esiste nulla, se non Dio. Sin dal 1543, anno della pubblicazione dell’opera De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico, astronomo polacco nato nel 1473, una concezione del mondo completamente nuov a si è f atta strada nel mondo delle scienze, superando le teorie aristoteliche e tolemaiche. Si tratta della v isione eliocentrica del mondo, secondo cui il Sole è al centro dell’univ erso, immobile, e tutti gli altri corpi celesti, compresa la Terra, ruotano attorno ad esso con orbite circolari. Il tutto è ancora chiuso da un cielo di stelle f isse, poste tutte sullo stesso piano. La principale dif f erenza, quindi, è che la Terra non è più posta al centro dell’univ erso, ma è è. un pianeta qualunque. L’ipotesi di Copernico era basata essenzialmente su dell’univ erso un osserv azioni astronomiche: come si sarebbero mossi i pianeti se il Sole f osse stato al centro dell’univ erso? In questo modo, egli notò che i calcoli necessari a prev edere esattamente la posizione degli astri erano molto complessi seguendo la teoria geocentrica di Tolomeo, mentre risultav ano più semplici con quella eliocentrica. Risulta chiaro come Copernico con queste sue af f ermazioni, con cui contraddice due astronomi le cui idee la Chiesa ha ritenuto e ritiene sostengano il cristianesimo, attaccasse il cristianesimo stesso. La domanda che subito sorge spontanea, allora è: come mai una teoria simile non è stata considerata pericolosa dalla Chiesa? Copernico, in realtà, av ev a descritto il sistema semplicemente come se f osse stato uno strumento matematico che in alcun modo v olev a rappresentare la realtà. Pag.2 PRIMO PIANO La Teoria copernicana secondo Galileo Galilei GALILEO AMPLIA LA T EORIA COPERNICANA E SVELA IL VERO ASPET T O DELL’UNIVERSO. Galileo Galilei, f a m o s o s ci enzi at o i t a l i a n o , docent e di mat emat ica a Padov a, ce l’ha fat t a. Lunghi ed elaborat i st udi e ricerche lo hanno orat i hanno finalment e condot t o a pot er dimost rare la v eridicit à della t eoria c o pe r ni c ana, ampl i ando l a ult eriorment e. Non si v uol cercare di conv incere chi segue le parole della Chiesa ad accet t are quant o affermat o dallo scienziat o, ma sicurament e si v uole offrire una div ersa let t ura del mondo rispet t o a quella che per secoli è st at a l’unica e accet t abile. Galileo per sost enere la sua t eoria ha ut ilizzat o uno st rument o prov enient e dall’Olanda, che ha perfezionat o rendendolo molt o più pot ent e: il cannocchiale. Grazie a quest o st rument o,come egli st esso ha affermat o, ha osserv at o a lungo la Luna e ha sost enut o innanzi t ut t o che non si t rat t a di un pianet a, ma di un sat ellit e della Terra e che, cont rariament e a quant o si crede, la sua superficie non è perfet t ament e liscia e sferica, ma seghet t at a, int errot t a da mont i e da v allat e e illuminat a dai raggi del Sole riflessi at t rav erso la Terra. I nfat t i, sost iene: “Quando la Luna è per m et à coper t a, la par t e oscur at a non è del t ut t o invisibile, m a si r iesce ad int r aveder e l’alt r a m et à. Ciò m i ha por t at o anche a dedur r e che la T er r a, vist a dalla lunde Luna, sia com e quest a vist a dalla T er r a. Com e la T er r a, cor po fr eddo, non può inviar e la luce sulla Luna, allo st esso m odo non lo può quest ’ult im a…E quest o per ché t ut t ’e due sono ast r i illum inat i dal Sole. Evident em ent e, dunque, t r a T er r a e Luna, non ci sar ebbe alcuna differ enza”. Ma l’esimio scienziat o non si è soffermat o solo ad osserv are la Luna, ma ha anche dichiarat o che nella Via Lat t ea le st elle che la compongono, non sono t ut t e su uno st esso piano, ma alcune sono più dist ant i e alt re più v icine. I n quest o modo crolla uno dei punt i fermi della t eoria t olemaica: il cielo di st elle fisse. I n quest o modo non esist e più un cent ro nell’univ erso, perché esso è infinit o, st erminat o e popolat o da innumerev oli ast ri di cui la Terra è solo uno di essi. Galileo afferma, inolt re, che le calot t e di crist allo, che nella t eoria geocent rica sost engono i pianet i e ci “int rappolano” in sfere, sono inesist ent i; ciò ha pot ut o dimost rarlo grazie alla scopert a delle St elle Medicee, cioè i quat t ro sat ellit i di Giov e che dov rebbero rompere il crist allo che racchiude il ad pianet a per pot er ruot are at t orno ad esso. Ma Galileo prosegue: “Voglio specificar e, t ut t avia, che le m ie affer m azioni sono fr ut t o di un m et odo scient ifico, gr azie al quale, at t r aver so osser vazioni, ipot esi, cont inue ver ifiche, cer co di dar e una spiegazione ver it ier a ad ogni fenom eno. D’alt r a par t e” - conclude - “le Sacr e Scr it t ur e r ipor t ano il saper e scient ifico dell’epoca in cui in è st at a scr it t a. Le nuove t ecnologie di oggi apr ono nuovi or izzont i!” Il sist ema copernicano ha, dunque, t rov at o in Galileo il più import ant e sost enit ore, div enendo così uno st imolo per lo st udio dell’ast ronomia e della mat emat ica. Nat uralment e, però, ciò ha creat o disaccordi con la Chiesa, che dichiara di essere assolut ament e cont raria a quest a t eoria. Lo st esso monaco Bellarmino, in una sua let t era, ha messo in guardia lo scienziat o dai rischi di quest a t eoria così pericolosa. Sappiat e, dunque, cari let t ori, che molt e v oci da Roma si lev ano minacciose cont ro di lui e il Tribunale della Sant a I nquisizione st a già analizzando il suo caso e la document azione in possesso. Ci v orrà molt o coraggio da part e di Galileo per affront are quest a Chiesa bat t agliera. Riuscirà a conv incere l’alt o clero della v alidit à delle sue t eorie, senza rischiare per quest o di finire sul rogo come Giordano Bruno? NO alla Teoria Copernicana La Chiesa contro Galileo Secondo la Chiesa, la teoria geocentrica rispecchia il sistema voluto e creato da Dio, pertanto non può essere modificata. Condanna, perciò, apertamente e fermamente la dottrina copernicana e Galileo Galilei che, con tanta convinzione, la sostiene. La sua dottrina, infatti, è in aperto contrasto con le affermazioni presenti nella Bibbia. La Chiesa riconosce allo scienziato toscano l’enorme contributo alla conoscenza dei corpi celesti, tuttavia, secondo l’alto clero, egli ha fatto delle sue conoscenze un uso errato e ingenuo, solo per completare e sostenere la falsissima teoria eliocentrica, elaborata nel secolo scorso dall’astronomo polacco Nicolò Copernico. Si tratta di una teoria scriteriata, un’offesa per il Signore, per la Chiesa e tutta la comunità cristiana. Come può la Terra, il luogo scelto da Dio per collocarvi la sua creatura, essere considerata allo stesso modo di tutti gli altri pianeti? E ancora, come fa la Terra a muoversi se a nessuno gira la testa o si accorge di stare ruotando? Queste e molte altre sono le domande che la Chiesa pone a chi vuole sostenere tali sconsideratezze! Pag. 3 INTERVISTE “La teoria geocentrica non può essere contrastata, chi lo farà, sostenendo le false affermazioni copernicane, sarà costretto all’abiura” LA CHIESA RESPINGE LA TEORIA COPERNICANA Voci unanimi si levano dalla Chiesa a favore di quella tolemaica e contro la teoria di Copernico perché, come loro stessi affermano, va contro la verità delle Sacre Scritture. Per comprendere meglio, quindi, la teoria tolemaica dal punto di vista degli ecclesiastici, è stato chiesto ad un monaco cosa significhi questa teoria per la Chiesa e se si può realmente provare il geocentrismo: “Nella teoria tolemaica o geocentrica, elaborata da Tolomeo, al centro dell’universo sta, immobile, la Terra, il pianeta più importante tra tutti i corpi celesti, poiché è il pianeta degli uomini, le creature di Dio, e tutti gli altri corpi celesti le ruotano attorno, sostenuti da calotte cristalline. Il tutto è racchiuso da un cielo di stelle fisse, gestito dal volere divino. Ciò è stato provato da un passo del Libro di Giosuè, un libro dell’Antico Testamento della Bibbia, in cui lo stesso Giosuè, in seguito alla fuga d’Egitto, dice: “Sole fermati in Gabaòn e tu, Luna, sulla valle di Avalon”. D’altra parte, è visibile anche ai nostri occhi che la Terra è fissa, mentre gli altri corpi le ruotano attorno: da essa, infatti, vediamo spostarsi il Sole e tutti gli altri pianeti e di notte vediamo una enorme distesa di stelle, tutte su uno stesso piano. E’, quindi, impossibile ritenere falsa questa teoria!”. Negli ultimi tempi, però, si è creato un forte contrasto fra Chiesa e la scienza, a causa di alcuni scienziati, che hanno cercato di far riaffiorare la teoria di Copernico, basata sull’eliocentrismo. Questa teoria cancella ogni perfezione divina e le scoperte di Galileo non fanno che confermare la rottura di un equilibrio divino. “La teoria copernicana non potrà mai essere affermata come giusta,” continua il monaco – “poiché il nostro Dio non potrebbe mai ridurre il pianeta delle sue creature ad un corpo celeste come tanti altri, senza nessuna importanza. Ritenere la teoria tolemaica del tutto falsa, contrasta la parola di Dio e di conseguenza anche la Chiesa; per questo chiunque affermerà di sostenere la teoria copernicana, sarà considerato eretico e verrà costretto ad abiurare le sue false teorie e a convertirsi al geocentrismo; se opporrà resistenza sarà mandato al rogo. In fondo è cosa impossibile che il Sole sia immobile, visto che ogni giorno lo vediamo sorgere e tramontare nel cielo, così come la Terra non potrebbe mai muoversi, ce ne accorgeremmo e non riusciremmo a vivere su di essa. Sono venuto a conoscenza dell’invenzione di uno strumento, chiamato cannocchiale, con il quale questo Galileo dimostrerebbe la teoria di Copernico con scoperte come l’inesistenza delle sfere di cristallo poste a sostenere i pianeti, l’assenza del cielo di stelle fisse, le imperfezioni della Luna, la presenza di cosiddetti satelliti che girano attorno ad altri pianeti. Ritengo che tutto ciò sia contro la Chiesa, che detiene la verità del creato, ritenuta valida fin dai tempi antichi e da Dio”. VOCI DALLA CHIESA: “Dio ci ha voluti al centro dell’universo” Lo scienziato Galileo ha provocato reazioni ovunque in ambito clericale, dal papa al cardinale, dal vescovo al prete al monaco; tutti sono sconcertati dalle malsane idee - così le definiscono - da lui portate avanti. Ma ascoltiamo le voci di alcuni di loro al riguardo: “ Galileo, Galileo… non si fa altro che parlare di lui. Gli stiamo dando troppa importanza. Questo scienziato deve essere assolutamente portato in tribunale: le sue teorie contrastano fortemente con la Chiesa, come è già successo in passato con Giordano Bruno, che il Signore lo perdoni! Ma il suo esempio, a quanto pare, non è servito. Qualcuno ha voluto, infatti, continuare a perseguire queste linee profane e demoniache, ma la Chiesa è tenace e testarda e sa come opporsi dinnanzi all’avanzare di questi nuovi eretici. Le ricerche degli scienziati sono vane, la teoria tolemaica non verrà mai sostituita poiché è la vera e unica e appartiene alla voce del Signore Nostro Dio. Era e sarà sempre impossibile riuscire a dimostrare un sistema secondo cui l’uomo è su un pianeta qualunque, anonimo. Dio non avrebbe mai potuto lasciarci in disparte, su un pianeta dimenticato e uguale a tutti gli altri, in grado unicamente di ruotare assieme agli altri, attorno ad una stella immobile al centro. Sarebbe inspiegabile e inaccettabile! Noi siamo al centro dell’universo e gli altri pianeti ci circondano. Questa è la verità!” . Ma ascoltiamo la voce di un altro monaco, fortemente convinto dell’assoluta mancanza di veridicità delle parole dello scienziato. “ Mi chiede perché la Chiesa condanna Galileo? Perché è un uomo pericoloso! Va in giro a sostenere che le Sacre Scritture mentono, affermando che può dimostrare che la Terra non è al centro dell’universo con prove oggettive e reali. Il concilio di Trento ha però proibito di interpretare le Scritture in modo diverso dai Santi Padri della Chiesa. Nella Bibbia è scritto: “ Sole fermati in Gabaòn; e tu Luna fermati nella valle di Avalòn” . Ciò che è scritto sulla Bibbia rappresenta la volontà divina, o vorrebbe forse insinuare che la Bibbia, e quindi anche Dio, mente? L’uomo è la creatura perfetta di Dio, è la gemma del creato. Come avrebbe potuto Dio mettere l’uomo su una stella che sta nel terzo cielo e che è in continuo movimento al pari di altri pianeti? E, in effetti, Dio non l’ha fatto e ha posto l’uomo, la sua creatura perfetta, al centro dell’universo!”. Ascoltiamo, infine, il parere di un frate piuttosto accaldato: “ Non accetteremo mai, a nessun costo, questa teoria inventata da un ammazza - Bibbia quale Galileo è” - ha spiegato infuriato il frate - “Questo Galileo non fa che sostenere affermazioni false tutto il giorno, invece Tolomeo, lui sì, che era un grande astronomo, altro che questo eretico da strapazzo. Vuole conoscere la mia opinione? Bene, si tratta solo di bugie, calunnie! La Bibbia afferma chiaramente che tutto ciò non esiste! Non c’è bisogno di prove: la parola di Dio è la prova che quanto viene affermato nelle Sacre Scritture è vero! Per esempio, se le pareti di cristallo fossero indistruttibili, perché volute dal Nostro Sommo Padre, come potrebbero essere trapassate senza che queste si rompano? Poi, per quel che ne so, potrebbe anche averle perfettamente disegnate sulle lenti del cannocchiale. Sì, sì, sì… potrebbe esserne stato capace! E, mi permetta di concludere. Dice di aver scoperto delle lune che ruotano attorno a Giove e ha dato loro il nome di stelle medicee in onore della famiglia de Medici di Firenze. Me lo lasci dire: che voglia accaparrarsi le simpatie di nobili famiglie per proseguire i suoi insensati studi? ” Pag. 4 INTERVISTE GALILEO GALILEI L’UOMO CHE CAMBIERA’ LA SCIENZA? Galileo Galilei, illustre scienziato italiano, come tutti sanno, ha dichiarato apertamente la sua adesione alla teoria copernicana sin dal 1597, contrastando in questo modo la teoria tolemaica, sostenuta dalla Chiesa. Per rispondere alle numerose domande, giunte al giornale da parte dei nostri lettori, abbiamo incontrato il famoso scienziato al centro dell’ultimo scontro tra Scienza e Chiesa. Gi: - Signore Galileo, non le dispiacerà certo che venga subito al dunque. La domanda che tutti i nostri lettori si fanno, e noi insieme a loro, è sicuramente perché ha scelto il sistema copernicano, al posto di quello tolemaico. Non sarebbe stato più semplice per leii mantenersi fedele alle Sacre Scritture? Ga: - Ho scelto questo sistema, per molti rivoluzionario, perché quello proposto dalla Chiesa, mi consenta di dirlo, non è dimostrabile: porre ancora la Terra al centro dell’universo è un’idea davvero bizzarra e sconcertante per i nostri tempi, anche se viene seguita e sostenuta dalla maggior parte degli studiosi. A me non importa se tale visione è presente nella Bibbia: parliamo di qualcosa scritto quasi 1600 anni fa. Le loro affermazioni non sono e non potevano essere motivate con prove oggettive e indiscutibili. Non è, pertanto, materiale scientifico! Il sistema copernicano, invece, con gli opportuni ampliamenti, è valido, perché io posso fornire delle prove che ne dimostrano la verità, secondo un metodo scientifico adeguato adeguato. Sono consapevole del fatto che la mia teoria viene considerata eresia, perché dicono che io sono in contrasto con il sacro libro della Bibbia, dove si legge che un tale Giosuè, durante una battaglia, comandò al Sole di fermarsi. Secondo la Chiesa ufficiale ciò è sufficiente a dimostrare che è il Sole che si muove, ma per me no. Gi: - Perché mettere in dubbio le antiche credenze, mi scusi? Ga: - Dubitare è, secondo me, il primo passo per nuove scoperte. E’ necessario osservare la natura e fare esperimenti per poter confermare le proprie teorie e arrivare alla verità. E’ questo ciò che intendo per metodo sperimentale. Per provare la mia teoria mi sono avvalso di uno strumento capace di osservare il cielo più da vicino: il cannocchiale. Sapevo che era stato inventato in Olanda e l’ho ricostruito. Ho potuto così vedere le montagne della Luna, gli anelli di Saturno e le quattro lune di Giove. Con queste scoperte sono cominciati, però, anche i miei guai: molti si sono rifiutati perfino di appoggiare l’occhio al mio cannocchiale, definendolo un oggetto del demonio. Gi: - Come credente, però, come può mettere in dubbio ciò che ha sempre sostenuto la Chiesa? Ga: - Ho attraversato un grave periodo di crisi, perché temevo il giudizio dell’Inquisizione. Sono però convinto che la ricerca scientifica non ABIURA E RINNEGA LE SUE TEORIE SULL’ELIOCENTRISMO Galileo Galilei, accusato di eresia dalla Chiesa, viene condannato a interrompere le sue ricerche “Io Galileo […], e inginocchiato avanti di voi Eminentissimi e Reverendissimi Cardinali[…]; avendo davanti gl'occhi miei li sacrosanti Vangeli, […], con cuor sincero e fede non fìnta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla S.ta Chiesa[…]. Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obbligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione […].” Roma. 22 giugno 1633. Abiura e carcere a v ita: è questa la pena patteggiata dalla Chiesa. L’accusa è di eresia. L’inv enzione del cannocchiale ha permesso di v edere lontano, troppo lontano a parere dell’alto clero: Galileo ha v oluto riv oluzionare la scienza, ma così f acendo ha contrastato la Chiesa. Galileo era conv into che anche nella Chiesa ci f ossero uomini aperti alle nov ità, non si è inv ece reso conto che essa non ammetterà mai che i grandi antichi f ilosof i come Aristotele e Tolomeo possano sbagliare, e a maggior ragion la Bibbia. Già nel f ebbraio del 1616, in risposta ad una sua lettera in cui lo scienziato sostenev a che compito della Bibbia è occuparsi di cose morali e religiose ma non scientif iche, il Santo Uf f izio consigliò a Galileo di abbandonare le sue ricerche e di dedicarsi all’insegnamento e ad inv enzioni di utilità per la società. La teoria copernicana potev a essere usata solamente come strumento matematico per poter descriv ere i f enomeni astronomici ma senza mettere in dubbio le Sacre Scritture. debba essere libera e che su di essa non debba ricadere l’autorità della Bibbia. Le Sacre Scritture si occupano occupano di questioni morali e religiose, ma non affrontano problemi scientifici. Gi: - Capisco! Ma, non ha paura, affermando ciò, di essere bruciato al rogo, come hanno fatto con quel poveretto di Giordano Bruno, e di venire, quindi, giustiziato per eresia? Si rende conto, vero, che quel che dice contrasta fortemente con la Chiesa. Lei riduce la Terra a un pianeta qualsiasi! GG: - Io credo nell’uomo e nella sua ragione. A lungo andare capiranno che dico il vero. G: - E’ stato molto interessante parlare con lei, signor Galilei. Grazie di tutto e arrivederci! GG: - Si figuri, è importante che mi abbia voluto intervistare. In questo modo i vostri lettori capiranno di più ciò che cerco di spiegare, anche se inutilmente, alla Chiesa. Ritengo che la scienza non debba rimanere un sapere di pochi, ma debba essere conosciuta dal maggior numero di persone possibile. Solo così ci potrà essere uno sviluppo ed un ampliamento maggiore e più veloce delle conoscenze scientifiche. Troppo spesso le persone si fermano alle dichiarazioni di persone che diffondono teorie non fondate su dimostrazioni oggettive che confermino le loro parole, ma su una ormai antiquata questione di fede, facendo leva sulle loro paure. Grazie a lei, dunque. GALILEI COMMENTA LA SUA ABIURA Cari lettori, abbiamo incontrato il grande scienziato Galileo Galilei nella sua dimora dove è agli arresti domiciliari. Abbiamo cercato di capire qual è il suo pensiero dopo il suo atto di abiura. Ecco cosa ci ha risposto: “ Credo che in Italia venga data poca importanza alla ricerca scientifica, diversamente da altri stati, in cui la scienza è più libera e lo stato sostiene le spese per gli esperimenti e le invenzioni. L’incalzante presenza della Chiesa e i suoi continui interventi in merito non fanno che accrescere ulteriormente tali difficoltà. Ho elaborato un metodo sperimentale, fondato su osservazione, ipotesi, esperimenti e teorie ed ho pubblicato documenti in volgare, in modo tale che anche il popolo li potesse capire, ma a nulla sono valsi i miei studi e i miei tentativi contro il muro innalzato dalla Chiesa. In precedenza ho cercato di convincere alcuni vescovi ad osservare il cielo al cannocchiale, perché vedessero con i loro occhi che avevo ragione, perché esprimessero un loro parere su quel fenomeno che non si era mai visto fino ad allora, ma loro si sono rifiutati e mi hanno condannato all’abiura. Mi è stato proposto di continuare a dare lezioni private, insegnare, inventare oggetti utili e utilizzabili da tutti, ma io ho continuato, testardo, ho voluto procedere con le mie ricerche, ma alla fine mi sono dovuto arrendere. Lo ammetto, la Chiesa è riuscita a giocare sulle mie paure e a vincere. La mia abiura è stata causa di una mia paura: temevo infatti di finire sul rogo, non riuscivo a sopportare il pensiero del dolore fisico; così ho riconosciuto i miei errori in tribunale, ho rinnegato le mie scoperte.” Pag.5 VOCI DAL POPOLO Cosa pensa il popolo di questo dibattito tra Chiesa e Scienza? Il popolo, a questa lotta fra teorie geocentriche ed eliocentriche, risponde con cantastorie che criticano la teoria copernicana, deridendola e prendendosene gioco, e con l’indifferenza di quelle famiglie povere che trovano speranza nella teoria tolemaica, perché, sebbene piovano loro addosso continue sventure, trovano comunque speranza nel pensiero che Dio li osserva e attende che facciano al meglio il lavoro che è stato loro assegnato. Il fatto che la Terra sia immobile e al centro di un limitato e sicuro universo, offe loro un forte punto di riferimento. Essi non potrebbero mai accettare di vivere su un pianeta qualsiasi che ruota ininterrottamente in uno spazio infinito, perché sarebbe come dire che i loro sforzi sono vani. Per le povere persone, è chiaro, la vita è fondata su Dio, tutte le azioni, anche le più faticose, sono prova di forza; se perdessero queste certezze, tutto risulterebbe insignificante e privo di senso. Al popolo, dunque, non importa seguire tutte le scoperte e le novità degli scienziati, né si preoccupa di chi abbia o meno ragione, piuttosto si schiera dalla parte di chi ha maggiore potere e offre più ricompense, specie se questa ricompensa è una la promessa di una vita futura in Paradiso. Un popolo tragicamente confuso Non è semplice fornire una spiegazione completa del vero stato del popolo, perché esso è vario: vi sono alcuni che ritengono giusta la teoria copernicana perché fornisce prove contrariamente al sistema geocentrico, mentre ci sono altri che considerano valida la teoria tolemaica perché crede ciecamente alla verità del Signore e perciò si affida completamente nelle sue mani Come gira!!! Quel tale Galileo ha proprio L’ intervista fatta ad alcuni ragione, quell’ubriacona della Terra anche oggi ha bevuto troppo… abitanti conferma quanto già si percepisce: infatti, infa si può constatare che la maggior parte della gente rimane perplessa. Galileo ha creato solo confusione nelle loro teste, dopo che ha cercato di divulgare la teoria copernicana in lingua volgare. Riportiamo adesso quelle che sono state le parole dei cittadini comuni: G: - Scusi se la interrompo nelle sue faccende, ma le volevo porre una semplicissima domanda. Sicuramente avrà sentito parlare delle due teorie su cui in questi giorni si sta discutendo instancabilmente! Sa dirmi in quale delle due crede, se in quella tolemaica o in quella copernicana? C1 : - Mi dispiace, ma penso proprio che abbia fermato la persona sbagliata da interpellare, perché mai come in questa caso la mia mente è confusa. Non le posso fornire informazioni precise perché una mattina mi sveglio e credo che la teoria copernicana sia la più corretta e anche la più sincera, perché un certo tizio, un certo Galilei mi sembra, ha fornito le prove della veridicità di questo sistema. Un’ altra mattina, invece, mi sveglio e, più credente che mai, mi affido nelle mani del Signore e allontano da me tutto ciò che ritengo mi allontani dalla fede. Così, prendo per buona la teoria tolemaica. G: - Allora scusi per il disturbo e grazie per l’ attenzione data al nostro giornale! G: - Mi scusi, posso rivolgerle una domanda? In quale teoria crede? In quella geocentrica o in quella eliocentrica? Ne avrà sentito parlare immagino… C2: - Ecco, ritengo che il sistema più corretto e valido sia quello eliocentrico e copernicano. Non credo in Dio, ma soprattutto non credo nella Chiesa. Credo però nella scienza e nel fatto che le teorie che essa propone siano quelle più chiare, reali, ma soprattutto dimostrata con delle prove, come quelle fornite da questo nuovo scienziato Galilei, no? G: - Grazie per la sua gentile collaborazione, riceverà in omaggio una copia del nostro giornale. G: - Scusi, può dedicarmi un attimo della sua attenzione? Le volevo chiedere se lei ritiene più giusta la teoria copernicana o quella tolemaica. Le conosce? C3: - Cosa vuole da me? Io sono una povera vecchietta, cosa vuole che ne sappia delle sue teorie e di tutte queste chiacchiere da scienziati. La scienza, la scienza…parole demoniache e contrarie a quelle del mio Signore, l’ unica fonte di verità…Vada, vada… G: - Mi scusi, cosa ne pensa di Galileo Galilei? C4: -Penso che sia un ammazza – Bibbia. Sarà vero che capiamo poco e niente, ma siamo sicuri che è un matto; non può davvero pensare che il Sole sia in mezzo all’ universo, quando è ben visibile che si muove nel cielo, e poi non si possono contrastare le scelte di Dio. Secondo me finirà sul rogo, come quell’ altro… quel… quel Bruno … o chissà cosa! G: - E se invece riuscisse a rendere ufficiale il suo sistema, come reagirebbe? -Non ci riuscirà mai, neanche se vendessi la mia testa! Adesso avete un’ idea di quello che sta succedendo? Dalle informazioni raccolte possiamo dedurre che alcuni credono nella teoria tolemaica, altri -pochi - in quella copernicana, mentre altri vivono nella confusione perché non sanno da che parte stare, divisi tra una scienza che dimostra e una religione che richiede fede! Questo è tutto per oggi, a domani con altre notizie! Pag. 6 INSERTO SPECIALE La Redazione: classe 2D, Scuola Media B. Croce - Gonzaga (Mn)
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