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Research & Strategy Hewlett Packard Risultati in linea con le attese, incognite sulla strategia futura Codice Reuters HPQ.N • • • • • Mercato Dow Jones Settore Ragione del report Tech- Computers Risultati periodo 1Q FY05 Contenuti Chiuso il 1Q FY05 con EPS di USD0,37 ed un fatturato di USD20,96 mld. Gross margin ed operating margin in flessione sequenziale a causa del calo della redditività dell’unità Imaging and Printing. Pressione sui margini destinata a perdurare per effetto della forte competizione nel mercato delle stampanti. L’allontanamento dell’ad, Carly Fiorina, apre nuovi scenari per HP anche se il cda ha escluso che verrà stravolta l’attuale struttura di business. Il modello organizzativo della società sacrifica il potenziale dei singoli business. Il metodo di valutazione con la somma delle parti restituisce un valore teorico di $31. Il DCF restituisce un fair value di $24,2; ulteriori upside nel caso di smembramento della società. Pag. 2,4 – Risultati Pag. 4 –Cambiamenti al vertice ed inadeguatezza dell’attuale struttura. Pag. 5– Rischi Pag. 6– Analisi competitor Pag. 7 – Valutazione e conclusioni Analista Antonio Vizzari Performance relativa rispetto all’indice S&P 500 Key data Prezzo ($) Capitalizzazione ($ mln) Max 1 anno ($) Min 1 anno ($) Perf. YTD (inizio anno) PE 05E PE 06E ROE 05E P/B 05E Dividend Yield 04 $25 $24 $23 $22 $21 $20 $19 $18 $17 $16 Fonte: JCF Group Hewlett Packard Co S&P 500 (US) Fonte: JCF Group Si veda disclaimer in ultima pagina. 20,9 60.833 23,6 16,5 -1% 13,9x 12,5x 11% 1,5 1,71% Risultati 1Q05 USD mln 4Q03 Fatturato Var. y/y Gross Profit EBIT EPS Gross margin Ebit margin Fonte: Hewlett Packard 1Q04 4Q04 1Q05 19.850 19.514 5.049 1.453 0,36 25,4% 7,2% 4.823 1.356 0,35 24,7% 6,9% 21.389 7,75% 4.996 1.491 0,41 23,3% 7% 21.454 10% 4917 1.335 0,37 22,9% 6,2% Hewlett Packard ha chiuso il 1Q05 riportando un EPS di USD0,37, in linea con le stime di consensus, a fronte di un fatturato cresciuto del 10% y/y a USD21,5 mld (5% y/y escludendo l’effetto cambio) leggermente superiore alle attese di mercato, fissate a USD20,96 mld. L’incremento del fatturato è da ascrivere principalmente all’effetto cambio positivo ed alla crescita dei business dei servizi e dei pc. Nonostante il buon risultato a livello di fatturato, il gross margin ha registrato un calo sequenziale a causa della flessione dei margini nella divisione Imaging & Printing e Services. Hewlett Packard stima per il 2Q FY05 un fatturato compreso tra USD21,2-USD21,6 mld. L’EPS è atteso in un range di USD0,35-USD0,37 Andamento margini Grafico 1: andamento gross margin e operating margin trimestrale (fatturato in $ mln) $25.000 25% $20.000 20% $15.000 15% $10.000 10% $5.000 0% $0 19% 29% 18% 1Q 2Q01 3Q01 4Q01 1Q01 2Q02 3Q02 4Q02 1Q02 2Q03 3Q03 4Q03 1Q03 2Q04 3Q04 4Q04 1Q04 05 5% Fatturato trimestrale 30% Grafico 2: scomposizione fatturato per business Fatturato trim. Operating margin 34% Gross margin ESS HP SERVICES PSG IPG Fonte: UBM su dati societari Il gross margin si è attestato al 22,9%, in flessione sequenziale di 50 basis points, nonostante il buon andamento delle vendite della divisione PSG e Services. Il calo del gross margin è da imputare alla contrazione dei margini della divisione Printing and Imaging, la cui redditività flette sia per via del calo dei prezzi delle stampanti sia per il maggio peso sul mix di prodotti venduti delle cartucce per stampanti laser i cui margini di redditività unitari sono inferiori a quelle a getto d’inchiostro. La contrazione dell’operating margin, passato dal 7% del 4Q al 6,2%, è da ascrivere anche in questo caso al calo registrato dalla divisione Printing and Imaging (-110 basis points q/q) che ha annullato il miglioramento di redditività della divisione PSG (Personal Systems). Negativo sui conti della società anche il calo di redditività della divisione Services imputabile anche questo al ribilanciamento del mix di prodotti venduti vers o servizi a basso margine. Considerando che la divisione Printing and Imaging genera il 70% dell’utile operativo della società è evidente che un miglioramento della reddività di HP non potrà prescindere da una crescita dei suoi margini. Tuttavia al momento, considerando la necessità di recuperare quota di mercato nel segmento delle stampanti a getto d’inchiostro attraverso una politica di prezzo aggressiva, è molto probabile che una crescita dei margini non potrà essere centrata nel breve termine. Si veda disclaimer in ultima pagina. 2 Risultati per unità di business Tabella 2: fatturato e redditività per divisione HP: scomposizione vendite Imaging&Printing (IPG) Personal Systems (PSG) Enterprise Systems ESG HP Services (HPS) HP Financial Services (HPFS) 4Q04 1Q05 Fatturato Margine Operativo 6500 16,6% 6067 15,4% Fatturato Margine Operativo 6500 1,2% 6873 2,1% Fatturato Margine Operativo 4100 2,6% 4047 1,8% Fatturato Margine Operativo 3700 10% 3815 7,4% Fatturato Margine Operativo 497 3,80% 555 8,1% Fatturato Margine Operativo 277 -1,8% 240 -16,7% Sotware Fonte: UBM su dati societari IPG (Imaging and Printing): l’unità Printing and Imaging ha riportato nel corso del trimestre una crescita modesta delle vendite (+3% y/y a USD6,1 mld) registrando un EBIT di USD932 mln (margine operativo 15,5%), in calo di USD35 mln rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno. L’operating margin ha registrato una flessione sequenziale di 110 basis points al 15,5%, calo da imputare alla forte competizione di prezzo condotta da Lexmark che ha comportato un fisiologico restringimento dei margini di redditività. La scomposizione dei dati mostrano una tenuta delle vendite di cartucce per stampanti (+8% y/y) ed una flessione preoccupante delle vendite di nuove stampanti per il segmento consumer (-13% y/y a USD1,1 mld) che ha controbilanciato la crescita del 4% y/y delle vendite di stampanti business. Il rallentamento della crescita della base stampanti, determinata dalla minore vendita nel segmento consumer, è un fattore assai negativo in prospettiva futura in quanto destinato a riflettersi negativamente sulla crescita futura dei volumi di vendite di cartucce;l’effetto di una minore vendita di cartucce inkjet (le cartucce a getto d’inchiostro, le più utilizzate nelle stampanti non professionali, risultano le più redditizie per HP) produrrebbe una flessione sostenuta della redditività. Per contrastare la contrazione della vendita di nuove stampanti, HP ha annunciato che adotterà una politica di prezzo aggressiva che dovrebbe consentirle di recuperare qualche punto percentuale di quota di mercato nei prossimi 3-6 mesi. Probabilmente la società si concentrerà sul segmento basso delle stampanti a getto d’’inchiostro, dove è stata forte la competizione di prezzo di produttori come Epson e Lexmark. PSG (Personal Systems Group): le vendite dell’unità Personal Systems (desktop e notebook) hanno evidenziato un incremento dell’11% y/y a USD6,9 mld con un operating margin del 2,1% (1,2% nel 4Q) ; i volumi di vendita sono cresciuti del 12% y/y a testimonianza della stabilità dei prezzi medi di vendita. Hewlett Packard ha beneficiato di un andamento favorevole dei prezzi della componentistica, nonché di una relativa stabilità dei prezzi nel segmento ad alto margine dei notebook. Buona è la performance raggiunta sia nel segmento business (workstation e notebook professionali) che in quello consumer, a testimonianza che il brand HP è ancora in grado di imporsi sul mercato nonostante la concorrenza dei produttori cinesi e di DELL. In previsione di un rallentamento complessivo del mercato dei pc, atteso nei prossimi mesi in special modo nel segmento consumer, è presumibile che DELL decida di tagliare i prezzi per rivatalizzare le vendite; una manovra del genere sarebbe destinata ad impattare negativamente sulla redditività della divisione che a stento riesce a mantenere un margine operativo superiore al 2%. SERVICES: HP services ha registrato un incremento delle vendite del 6% y/y a USD3,8 mld ed un operating margin del 7,4%, in flessione di 260 basis points rispetto allo scorso trimestre. Il calo del margine operativo è da ascrivere al successo della linea di server ProLiant che ha determinato un ribilanciamento del mix della divisione verso servizi di manutenzione a basso margine (i servizi di assistenza per i server ProLiant hanno un margine inferiore ai servizi per server basati su sistema UNIX). Si veda disclaimer in ultima pagina. 3 ESS (Enterprise Systems): L’unità storage e server ha registrato un rialzo delle vendite del 9% y/y a USD4 mld (-2,4% q/q), riportando un operating margin dell’1,8% contro il 2,6% del 4Q04. La crescita del fatturato è stata trainata dal forte incremento delle vendite di server ProLiant (+19% y/y a USD2,3 mld) mentre deludente è stata la performance nei server ad alto margini Unix based in cui HP soffre la forte concorrenza di IBM. La crescita nei sistemi x86 ai danni dei sistemi UNIX è alla base della contrazione della redditività della divisione. Cambiamenti al vertice ed inadeguatezza dell’attuale struttura A prescindere dai risultati trimestrali l’elemento sul quale si è concentrato l’attenzione dei mercati è l’uscita di scena dell’amministratore delegato Carly Fiorina, costretta alle dimissioni a causa di insanabili divergenze strategiche con il board della compagnia. Carly Fiorina è l’artefice del rinnovamento di immagine di Hewlett Packard, ma è anche additata come la principale responsabile della sua deludente performance borsistica. Fiorina assunse la guida di HP nel corso del 1999 e subito dopo il suo insediamento lavorò al progetto di acquisizione della statunitense Compaq (conclusa il 3 maggio 2002). L’acquisizione di Compaq* fu osteggiata da gran parte degli azionisti della società, tra cui il figlio di uno dei cofondatori di HP, in quanto se da un lato consentiva ad HP di accrescere notevolmente le sue dimensioni, dall’altro avrebbe comportato una forte diluizione della redditività del portafoglio prodotti difficilmente controbilanciabile a livello aziendale con le sinergie di costo scaturenti dall’integrazione. In effetti l’intregrazione da USD19 mld con Compaq è da ritenersi, assumendo l’ottica di valutazione dell’azionista, un progetto fallimentare se è vero che la bontà delle scelte strategiche del management si musurano in termini di remunerazione dell’azionista ed il valore di che il valore di mercato della compagnia si è quasi dimezzato dai massimi del 2001 e risulta inferiore del 20% alla somma delle capitalizzazioni di mercato di HP e Compaq prima dell’annuncio dell’integrazione. L’idea di azienda a cui si ispirava Fiorina, ovvero fare di HP un colosso dell’IT in grado di offrire una gamma di prodotti e servizi destinati sia al segmento consumer che a quello business ed in grado di divenire una serie minaccia per IBM è da ritenersi fallito. Anche la stessa IBM ha riformato il suo modello di business, abbandonando i prodotti a basso margine (personal computer ceduti alla cinese Lenovo) e decidendo di puntare sui segmenti a maggiore redditività dei servizi e delle infrastrutture per le aziende. Crediamo che la via per massimizzare gli assets della società consisti nel suddividere HP in più divisioni di business autonome; la società infatti non riesce a competere con i colossi DELL e IBM che al contrario si sono dotati di un modello organizzativo molto più efficiente puntando a massimizzare alcune loro prerogative e concentrando i loro sforzi su pochi segmenti. Da molte parti si ritiene che lo spin off della divisione Imaging & Printing sia essenziale per massimizzare il valore della compagnia; diverse ragioni avallerebbero una tale decisione: 1) Le risorse generate dalla divisione non dovrebbero finanziare i disavanzi delle altre aree di business, e potrebbero essere investite in progetti con un tasso di rendimento più elevato o in ultima istanza per programmi di buy back azionari. 2) L’indipendenza della divisione non vieterebbe un accordo di distribuzione con DELL sulla falsa riga di quello siglato da Lexmark con il primo produttore al mondo di computer. Tabella 3: Hewlett Packard – Valore teorico con somma delle parti Segmento Imaging and Printing (IPG) Enterprise Storage and Services(ESS &HPS) Personal Systems (PSG) Net cash Somma delle parti Valore multiplo $/azione Benchmark P/E 05 17,8x 18,8 Lexmark P/E 05 16,6x 6,5 IBM P/Sales 05 0,42 3,5 Gateway Mutiplo 2,2 $31 Fonte: UBM business di HP.I dettagli del metodo sono riassunti nella tabella riportata sopra. *L’accordo tra Hewlett Packard e Compaq è stato annunciato il 4 settembre del 2001 Si veda disclaimer in ultima pagina. 4 Adottando un metodo di valutazione basato sulla somma delle parti, perveniamo escludendo l’apporto dell’unità software e di quella finanziaria ad un fair value di 31. Abbiamo valutato ciascuna divisione utilizzando i multipli di società operanti nello stesso business e che fossero dimensionalmente e qualitativamente comparabili con ciascun Rischi L’investimento in Hewlett Packard, espone l’investitore ai rischi riscontrabili nelle compagnie operanti in settori fortemente correlati con il ciclo economico e caratterizzati da modelli produttivi ad alta intensità di capitale. I rischi connessi all’esposizione al ciclo economico, nel caso di imprese high tech, è accresciuto da strutture produttive in cui il ricorso al capitale è maggiore del lavoro, determinando una lievitazione della volatilità del risultato economico in presenza di variazioni della domanda. Il rischio dell’investimento è anche accresciuto dall’incertezza sulla futura strategia di sviluppo che seguirà la società, sicuri che in futuro l’amministratore delegato non potrà sorvolare sulla necessità di ridisegnare l’attuale modello organizzativo di HP che finora sembra non aver prodotto i risultati sperati. La scelta e l’implementazione di una nuova strategia potrebbe, nel breve termine, render HP ancora più debole di fronte a concorrenti agguerriti come DELL ed IBM, dotati di notevoli vantaggi competitivi non solo a livello organizzativo. Riteniamo quindi che i rischi gravanti sulla società legati a fattori endogeni (quelli organizzativi) non siano inferiori a quelli esogeni connessi con la minaccia dei competitors. Si veda disclaimer in ultima pagina. 5 Analisi dei competitor Tabella 4: Hewlett i principali competitors Market Cap (Mln) Var% 12 mesi 1 Year Beta vs S&P500 Min 1 Anno Max 1 Anno Var% dal min Var% dal max EPS 05 EPS 06 P/E 2005 P/E 2006 Revisione% stime EPS04 ultimo mese Revisione% stime EPS05 ultimo mese Hewlett Packard DELL EMC IBM Lexmark 60.833 99.919 30.744 153.369 10.623 -7,7% 28,9% -6,1% -2,6% 0,5% 1,31 0,98 1,61 0,95 1,06 16,5 31,6 9,4 82,2 77,9 60.833 99.919 30.744 153.369 10.623 26,8% 27,1% 36,9% 12,1% 5,6% -11,5% -5,1% -13,7% -6,5% -14,8% 1,5 1,7 1,6 1,9 0,5 0,6 5,6 6,2 4,5 5,0 13,9 25,1 25,7 16,5 18,3 12,5 21,3 20,9 15,0 16,3 -1,3% 3,2% 3,7% 1,4% 1,7% 0,6% 0,5% 2,5% -0,7% -1,2% Dividend Yield 04 % Net Debt 04 (Mln) 1,53% 0,00% 0,00% 0,78% 0,00% -5.840 -4.250 -1.872 -12.357 -476 Fatturato 02 (Mln) Fatturato 03 (Mln) Fatturato 04 (Mln) Fatturato 05 (Mln) CAGR 02-05 Fatturato 72.346 35.404 5.438 81.186 4.356 73.061 41.444 6.237 89.131 4.755 79.905 49.205 8.229 96.503 5.314 86.140 57.254 9.555 102.998 5.890 6,0% 17,4% 20,7% 8,3% 10,6% Ebit 02 (Mln) Ebit 03 (Mln) Ebit 04 (Mln) Ebit 05 (Mln) CAGR 02-05 EBIT 3.122 2.844 -436 9.492 516 4.541 3.544 448 10.859 594 5.035 4.254 1.085 11.577 732 Ebit Margin 02 Ebit Margin 03 Ebit Margin 04 Ebit Margin 05 Fonte: elaborazioni UBM su dati JCF Group 5.378 5.045 1.543 12.806 772 19,9% 21,1% high 10,5% 14,4% 4,3% 8,0% -8,0% 11,7% 11,8% 6,2% 8,6% 7,2% 12,2% 12,5% 6,3% 8,6% 13,2% 12,0% 13,8% 6,2% 8,8% 16,1% 12,4% 13,1% Si veda disclaimer in ultima pagina. 6 Valutazione Tabella 5: Analisi di sensitività Gross margin 20% 21% 22% 23% 24% 25% Tasso di crescita 2% 3% $17,30 $18,00 $19,10 $20,80 $21,00 $23,00 $25,30 $22,90 $26,60 $27,50 $24,70 $29,70 4% $20,50 $23,30 $26,10 $28,90 $31,70 $34,50 Fonte: UBM su dati societari Per il calcolo del valore teorico di Hewlett Packard si è scelto di adottare il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF). Si è ipotizzato che il fatturato cresca tra il 2005 ed il 2007 ad un tasso medio annuo composto del 3,36% (i valori utilizzati sono quelli di consensus) per convergere linearmente al 3% nel 2013. Dal 2013 all’infinito, il modello presuppone che il tasso di crescita del free cash flow sia pari al 3%. I valori della CAPEX sono stati assunti pari al 3% del fatturato, derivando un valore medio tra i principali competitor come Dell e IBM (nel 2003 il valore era pari al 2,7%). Presupponendo una maggiore competizione nel mercato dei pc, notebook e server, il gross margin è stato assunto decrescente; anche il peso percentuale delle spese operative sul fatturato è stato ipotizzato decrescente. E’ ragionevole ritenere che il trend decrescente del gross margin venga compensato da una parziale riduzione delle spese operative. Gli ammortamenti sono stati fatti convergere linearmente al livello degli investimenti e lo stesso è stato fatto con il CCN la cui variazione annuale è stata fatta convergere linearmente a 0. Effettuando un’analisi di sensitività facendo variare i valori del gross margin di equilibrio ed il tasso di crescita di lungo periodo si perviene ad un fair value di USD24,15 (lo scenario più probabile è quello che contempla un tasso di crescita di lungo periodo del 3% ed un gross margin compreso tra il 21% ed il 24%). Il metodo basato sul DCF restituisce un fair value scontato del 22,15% rispetto al valore ottenuto applicando il metodo della somma delle parti. Ciò dimostra che se il nuovo amministratore delegato varasse un piano che prevede lo spin off di alcune attività, l’upside potenziale del titolo sarebbe maggiore. Si veda disclaimer in ultima pagina. 7 Disclaimer Questo documento (il “Documento”) è stato preparato da UniCredit Banca Mobiliare SpA (“UBM”). UBM è parte del gruppo UniCredito Italiano (il “Gruppo”) è coinvolta in diverse operazioni che possono coinvolgere Hewlett Packard (la "Società"). UBM, comprese le controllate o affiliate, può avere posizioni o operare come market maker in strumenti finanziari correlati alla società. UBM può operare nel prestito titoli in azioni emesse dalla società. Il Documento non riflette necessariamente informazioni detenute da dipendenti o collaboratori di UBM, a qualsiasi titolo acquisite. Il presente Documento ha finalità puramente informative e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il documento distribuito per posta elettronica e pubblicato sui siti www.tradinglab.it e www.unicreditbanca.it al pubblico indistinto non può essere riprodotto o pubblicato in parte. 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