Confronti della distribuzione grocery in Regione Emilia
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Confronti della distribuzione grocery in Regione Emilia
Osservatorio regionale del commercio CONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE Aprile 2015 Andamento della rete al dettaglio alimentare e non alimentare nelle regioni d’Italia Nel periodo 2012-13 il calo del numero degli esercizi al dettaglio in Emilia-Romagna è stato inferiore rispetto alla media italiana (-0,1% vs -0,5%) (Tabella 1). La diminuzione è dovuta all’andamento del comparto non alimentare sia a livello regionale (-0,6%) sia nazionale (-0,8%); il comparto alimentare ha, invece, registrato una crescita (1,8% a livello regionale, 0,4% a livello nazionale). Diverse regioni hanno registrato performance peggiori rispetto alla media nazionale nel comparto del non alimentare, in particolare l’andamento peggiore è stato quello di Valle d’Aosta (-4,4%), Piemonte e Liguria (-2,5%). Solo il Friuli Venezia Giulia (0,7%), il Lazio (0,4%) e l’Umbria (0,3%) evidenziano un segno positivo nel non alimentare. Per quanto riguarda l’alimentare, particolarmente positiva è stata la performance del Lazio (2%), di poco superiore a quella dell’Emilia-Romagna (1,8%). Tra le regioni che evidenziano un calo anche nell’alimentare si rilevano la Sicilia e la Sardegna (-1,1%), il Friuli Venezia Giulia (-0,8%), le Marche (-0,6%), la Basilicata (-0,4%), la Liguria (-0,3%) e la Valle d’Aosta (-0,2%). Analizzando un arco temporale maggiore, che va dall’inizio della crisi (2007) fino al 2013, la diminuzione del numero di esercizi al dettaglio in Emilia-Romagna si conferma inferiore rispetto alla media nazionale (-1,5% vs -2%). Se nell’alimentare la performance è nettamente superiore (0,5% vs -2,5%), lo stesso non accade nel non alimentare (-2% vs -1,8%). La superficie di vendita al dettaglio per 1.000 abitanti in Emilia-Romagna è inferiore rispetto alla media italiana (1.025 vs 1.058) (Tabella 2). Oltre all’Emilia-Romagna, anche altre regioni si attestano al di sotto della media nazionale: Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana, Campania e Sicilia. Andamento della rete al dettaglio moderna grocery nelle regioni d’Italia Focalizzando l’analisi sulla rete dal dettaglio moderna grocery nel periodo 2012-13, si rileva un andamento positivo della numerica in Emilia Romagna (0,2%), in controtendenza alla media nazionale (-0,9%) (Tabella 3). Ancor più positiva è stata la performance di Abruzzo (1,3%), Campania (0,5%) e Trentino Alto Adige (0,4%). Anche per quanto riguarda la superfice di vendita, la performance dell’Emilia Romagna appare migliore rispetto alla media italiana (0,8% vs -0,2%). A trainare la crescita della superficie di vendita regionale sono stati i discount (3,3%), seguiti dai supermercati (0,9%) e dal libero servizio (0,1%); al contrario, la performance degli ipermercati è stata negativa (-0,5%). A livello italiano, solo il discount rileva un andamento positivo (2,3%). Se la Calabria emerge quale regione con la migliore performance nei discount (8,9%), il Molise come quella con il peggiore andamento con riferimento agli ipermercati (-24,1%). La capillarità della GDO grocery – numero di punti vendita per mille abitanti – nella Regione appare di poco al di sotto della media nazionale (0,411 vs 0,473 punti vendita). Tra le varie regioni italiane si rilevano importanti differenze. Se la Sardegna è la regione con la più alta capillarità (0,899 punti vendita per mille abitanti), seguita dal Trentino Alto Adige (0,756 punti 2 vendita per mille abitanti); la Toscana e la Lombardia sono quelle con il minor numero di punti vendita per mille abitanti (rispettivamente 0,351 e 0,334 punti vendita per mille abitanti). Sulla capillarità influiscono più le caratteristiche geografiche e demografiche che il livello di sviluppo economico e sociale. Anche la situazione relativa alla disponibilità di metri quadrati di GDO grocery per mille abitanti vede l’Emilia-Romagna registrare una performance inferiore alla media nazionale (282 vs 289 metri quadrati) e tra le più basse tra le regioni del Nord Italia. La regione con la maggiore disponibilità di metri quadrati per mille abitanti è il Friuli Venezia Giulia (402 metri quadrati), mentre all’estremo opposto si posiziona la Campania con 197 metri quadrati. Nell’attuale congiuntura economica, la più contenuta capillarità della rete e – soprattutto – la minor disponibilità di metri quadrati non appare un punto di debolezza della distribuzione emiliano-romagnola, consentendo una maggior flessibilità agli operatori. Confrontando la disponibilità di metri quadrati per mille abitanti in Emilia Romagna con quella delle grandi regioni del Nord Italia (Tabella 4), nel dettaglio delle forme distributive, si rileva come la Regione mostra una disponibilità di area di vendita superiore alla Lombardia per quanto riguarda il libero servizio (37 vs 28 metri quadrati) e superiore a Lombardia e Piemonte relativamente ai supermercati (129 vs 110 e 107 metri quadrati). Se per il libero servizio tutte le quattro grandi regioni del Nord Italia si posizionano sotto la media italiana, il contrario accade per gli ipermercati in riferimento ai quali si posizionano al di sopra. Con riferimento ai supermercati, l’Emilia-Romagna e il Veneto hanno una dotazione di metri quadrati per mille abitanti superiore alla media italiana, mentre il Piemonte e la Lombardia una inferiore. Infine, per il canale Discount, Emilia-Romagna e Lombardia registrano una densità simile (40 metri quadrati per mille abitanti) e inferiore rispetto alla media italiana; la densità di Piemonte e Veneto appare, invece, superiore (51 e 63 metri quadrati per mille abitanti). Andamento della rete al dettaglio moderna non alimentare nelle regioni d’Italia L’andamento della rete al dettaglio moderna non alimentare nelle regioni italiane appare variegato (Tabelle 5, 6). Il numero di punti vendita in Emilia-Romagna nel periodo 2012-13 è aumentato in misura superiore rispetto alla media nazionale (11,1% vs 5,5%) e lo stesso si rileva con riferimento alla superficie commerciale (5,7% vs 2,9%). Quanto alla capillarità della rete, ovvero al numero di esercizi per mille abitanti, si rileva come la Regione presenti una dotazione di esercizi moderni non alimentari per mille abitanti prossima alla media nazionale (0,060 vs 0,061). Con riferimento alle grandi regioni del Nord Italia, se il Piemonte si posiziona in linea con la media (0,061), Lombardia e Veneto si collocano al di sopra (rispettivamente 0,077 e 0,083). La maggior crescita registrata si qualifica, quindi, come un processo di allineamento alla condizione competitiva delle principali regioni settentrionali. 3 Spostando l’analisi alla disponibilità di metri quadrati di GD non alimentare per mille abitanti, l’Emilia-Romagna presenta una dotazione superiore alla media nazionale (152,7 vs 128,3 metri quadrati per mille abitanti). La disponibilità in Emilia-Romagna è superiore rispetto a quella del Piemonte (142,3 metri quadrati), ma inferiore a quella di Lombardia e Veneto (177,6 e 186,7 metri quadrati per mille abitanti rispettivamente). Si rilevano, tuttavia, differenze per forma distributiva. Per i grandi magazzini l’Emilia-Romagna conta più metri quadrati per mille abitanti (47,5) rispetto al Piemonte (35) e al Veneto (46,1), ma si posiziona al di sotto della Lombardia (54). La situazione appare diversa per quanto riguarda le grandi superficie specializzate, dove la Regione è ultima rispetto a tutte le grandi regioni del Nord Italia: 105,3 metri quadrati per mille abitanti rispetto ai 107,4 del Piemonte, ai 123,5 della Lombardia e ai 140,7 del Veneto. Confronto della rete al dettaglio nei principali paesi europei Confrontando l’offerta distributiva dei principali paesi europei è possibile trarre alcune considerazioni sulla diversa struttura dei mercati. Innanzitutto, prescindendo dalle dimensioni dell’esercizio, l’Italia si posiziona al secondo posto, dopo la Germania, per quanto riguarda il numero di punti vendita per milione di abitanti; a seguire Spagna e Francia e, all’ultimo posto, il Regno Unito (Figura 1). Con riferimento alle grandi superfici, la Francia spicca per importanza a conferma della rilevanza che gli ipermercati rivestono in questo paese. Tuttavia, negli ultimi anni il discount ha riscosso un notevole successo: le abitudini di acquisto sono cambiate a fronte di una maggiore sensibilità al prezzo da parte dei consumatori i quali hanno visto nel discount una valida risposta alle loro esigenze. Gli ipermercati hanno cercato di affrontare questo problema attraverso un risposizionamento del format, ma la concorrenza dei discount, da un lato, e quella degli specialisti non-food, dall’altro, ne ostacolano la ripresa (Planet Retail). Rilevante è la presenza delle grandi superfici anche nel Regno Unito, dove si conferma l’importanza del ruolo rivestito dai superstore. Il maggior numero di punti vendita di piccole dimensioni è detenuto dalla Germania, seguita dall’Italia. Nel primo caso la maggiore presenza di queste superfici è giustificata dall’ampio sviluppo del discount, che vanta radici storiche nel paese. Nel caso italiano, invece, si tratta di una conferma della predominanza dei supermercati di piccole dimensioni: la preferenza degli italiani a effettuare la spesa di generi alimentari in piccole quantità e con elevata frequenza spiega il successo di questi format (Planet Retail). Anche in Italia si rileva la crescita del discount grazie, soprattutto, al successo ottenuto dal formato soft che si è adattato alle esigenze del consumatore italiano. Infine, il mercato spagnolo si posiziona al primo posto con riferimento ai supermercati di grandi dimensioni, mentre la presenza delle grandi superfici appare molto ridotta. Spostando l’attenzione alla ripartizione delle vendite tra le forme distributive (piccola, media e grande dimensione), è possibile rilevare come la situazione italiana sia sostanzialmente equilibrata, al contrario di quanto accade negli altri paesi (Figura 2). Se in Francia e nel Regno 4 Unito1 sono gli ipermercati a predominare sul mercato, in Germania questo ruolo spetta ai piccoli supermercati, ovvero ai discount. Più bilanciata risulta la situazione spagnola dove, tuttavia, si rileva un maggior peso nelle vendite dei supermercati di grandi dimensioni. 1 Si ricorda che la classificazione delle forme distributive è operata unicamente in funzione della dimensione. A differenza della Francia, nel Regno Unito la forma distributiva dell’ipermercato non è mai decollata in quanto esiste una netta separazione tra le grandi superfici grocery e quelle non alimentari. L’ipermercato è da intendersi in questo paese come superstore. 5 Tabella 1. Andamento del numero di esercizi al dettaglio nelle regioni Regioni Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Friuli V.G. Trentino A.A. Veneto Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Numero punti vendita Alimentari Non alimentari Totale 11.835 432 6.605 19.303 2.904 2.676 11.110 10.495 11.407 4.759 2.779 16.582 4.592 1.457 27.955 16.082 2.607 8.585 17.195 7.717 187.077 37.316 49.151 1.295 1.727 17.318 23.923 69.573 88.876 10.037 12.941 7.717 10.393 39.664 50.774 38.339 48.834 37.592 48.999 14.554 19.313 9.516 12.295 58.118 74.700 14.503 19.095 3.397 4.854 71.786 99.741 43.358 59.440 6.421 9.028 23.981 32.566 53.257 70.452 18.197 25.914 575.939 763.016 *1.000 ab. var.% del numero di pdv '13/'12 Alimentari Non alimentari Totale Alimentari Non alimentari Totale 2,7 3,4 4,2 2,0 2,4 5,1 2,3 2,4 3,1 3,1 3,1 3,0 3,5 4,6 4,8 4,0 4,5 4,4 3,4 4,7 3,1 8,5 10,1 11,1 7,1 8,2 14,8 8,1 8,8 10,2 9,4 10,7 10,5 11,0 10,8 12,4 10,7 11,1 12,2 10,7 11,1 9,6 11,2 13,5 15,3 9,1 10,6 20,0 10,4 11,2 13,3 12,5 13,9 13,4 14,5 15,5 17,3 14,7 15,7 16,6 14,1 15,8 12,8 0,7% -0,2% -0,3% 0,8% -0,8% 0,5% 0,3% 1,8% 0,2% -0,6% 0,3% 2,0% 0,5% 0,9% 0,1% 0,6% -0,4% 0,4% -1,1% -1,1% 0,4% -2,5% -4,4% -2,5% -0,9% 0,7% -0,2% -0,6% -0,6% -0,9% -1,3% 0,3% 0,4% -0,8% -0,6% -0,3% -0,7% -1,0% 0,4% -1,4% -1,7% -0,8% var. % del numero di pdv '13/'07 Alimentari Non alimentari Totale -1,8% -4,1% -3,4% -10,9% -1,9% -2,4% -0,5% -1,0% 0,4% -8,0% -0,1% -5,9% -0,4% -4,3% -0,1% 0,5% -0,6% -2,0% -1,1% -4,5% 0,3% -0,3% 0,7% 8,0% -0,5% -3,5% -0,2% -2,5% -0,2% -2,1% -0,4% -0,2% -0,8% -1,5% 0,4% -5,1% -1,3% -9,5% -1,5% -8,2% -0,5% -2,5% -5,3% -8,4% -5,7% -1,3% -5,5% 2,1% -1,3% -2,0% -3,2% -3,3% 1,3% 3,8% -2,2% -6,1% 0,1% -2,9% -4,3% -1,6% -3,6% -4,2% -1,8% Italia Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; elaborazioni Ufficio Studi Ancc-Coop su dati MiSE - Osservatorio Nazionale sul Commercio e Nielsen 1 -5,0% -9,1% -4,8% -1,3% -6,1% -0,1% -2,0% -1,5% -2,9% -3,6% 1,0% 4,7% -2,5% -5,0% -0,5% -2,1% -3,5% -2,5% -5,1% -5,4% -2,0% Tabella 2. Andamento della superficie di vendita al dettaglio nelle regioni (metri quadrati) Area di vendita totale esercizi al dettaglio var.% '13/'12 var.% '13/'07 *1.000 ab. Piemonte 4.519.870 -1,3% 10,0% 1.033 Valle d'Aosta 170.415 -2,8% 4,2% 1.333 Liguria 1.458.969 0,7% 4,8% 932 Lombardia 9.569.049 0,0% 12,7% 977 Friuli V.G. 1.690.193 3,8% 16,9% 1.383 Trentino A.A. 1.316.742 1,3% 10,4% 1.266 Veneto 5.661.996 0,3% 13,7% 1.160 Emilia Romagna 4.485.158 2,3% 14,3% 1.025 Toscana 3.726.943 -0,9% 4,8% 1.009 Marche 1.867.738 0,5% 9,9% 1.209 Umbria 1.215.821 -1,0% 3,6% 1.372 Lazio 6.003.333 2,4% 19,5% 1.080 Abruzzo 1.775.537 -1,3% 7,7% 1.353 Molise 390.423 0,6% 4,6% 1.246 Campania 5.510.887 2,4% 24,5% 955 Puglia 4.340.007 0,9% 15,3% 1.071 Basilicata 582.073 -2,1% 13,6% 1.010 Calabria 2.293.912 0,0% 25,5% 1.171 Sicilia 4.355.201 -1,4% 17,7% 871 Sardegna 2.229.810 -1,2% 11,9% 1.359 1.058 Italia 63.164.077 0,5% 14,0% Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; elaborazioni Ufficio Studi Ancc-Coop su dati MiSE - Osservatorio Nazionale sul Commercio e Nielsen 2 Tabella 3. Andamento della rete al dettaglio moderna grocery nelle regioni Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Friuli V.G. Trentino A.A. Veneto Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia v.a. 1.802 60 825 3.273 709 786 2.380 1.799 1.295 914 614 2.415 684 147 2.650 2.261 412 1.243 2.489 1.474 28.232 Punti di vendita GDO grocery *1.000 ab. var.% '13/'12 var.% '13/'07 0,412 -3,2% 1,4% 0,469 -3,2% 3,4% 0,527 -0,7% 3,6% 0,334 -0,4% -2,9% 0,580 0,0% -1,3% 0,756 0,4% 25,0% 0,488 -0,7% -1,6% 0,411 0,2% -2,3% 0,351 0,2% 3,1% 0,592 -1,0% -1,0% 0,693 0,0% -2,7% 0,435 0,1% 0,4% 1,3% 1,3% 0,521 0,469 -2,0% -7,5% 0,459 0,5% 17,6% 0,558 -2,9% -7,3% 0,715 -2,1% 4,0% 0,635 -0,6% -3,3% 0,498 -2,9% 1,7% 0,899 -1,9% -8,7% 0,473 -0,9% 0,4% v.a. 1.375.496 35.570 379.757 3.006.375 491.582 319.661 1.710.425 1.236.009 828.696 540.502 322.926 1.537.401 423.804 76.820 1.134.143 1.045.001 164.477 646.188 1.300.481 648.812 17.224.126 Area di vendita *1.000 ab. var.% '13/'12 314,5 -1,8% 278,2 -2,0% 242,6 -0,2% 306,9 -0,4% 402,3 3,4% 307,4 1,2% 350,4 0,5% 282,4 0,8% 224,4 -1,0% 349,8 0,8% 364,4 2,1% 276,6 0,6% 322,9 2,0% 245,2 -7,4% 196,6 -0,8% 258,0 2,2% 285,5 -1,2% 330,0 1,2% 260,1 -1,0% 395,5 -0,8% 288,6 -0,2% var.% '13/'07 12,8% 9,3% 10,3% 12,2% 15,5% 18,1% 11,3% 14,0% 7,0% 9,2% 11,0% 8,9% 4,9% -7,8% 14,7% 0,4% 10,0% 7,2% 13,7% 5,8% 10,5% Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; elaborazioni Ufficio Studi Ancc-Coop su dati MiSE - Osservatorio Nazionale sul Commercio e Nielsen 3 Tabella 4. Andamento della superficie di vendita moderna grocery nelle regioni per forma distributiva Area di vendita grocery (mq) *1.000 ab. var.% '13/'12 Libero Servizio (100400mq) Super (4002.500 mq) Iper (2.500 e più) Discount Libero Servizio (100400mq) Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Friuli V.G. Trentino A.A. Veneto Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 184.267 7.510 97.415 272.882 59.192 83.389 199.934 164.312 124.131 101.442 61.163 220.052 72.882 16.380 357.743 292.973 50.115 147.292 274.176 176.320 469.925 9.500 148.956 1.077.734 222.145 172.133 722.169 565.183 345.175 232.185 171.500 778.320 185.344 27.615 475.090 368.747 61.715 306.519 596.979 245.736 498.733 15.000 61.780 1.262.032 119.545 19.860 480.315 333.307 215.897 130.260 31.010 253.425 89.265 18.110 159.245 156.404 24.250 107.826 166.270 83.537 222.571 3.560 71.606 393.727 90.700 44.279 308.007 173.207 143.493 76.615 59.253 285.604 76.313 14.715 142.065 226.877 28.397 84.551 263.056 143.219 42,1 58,7 62,2 27,9 48,4 80,2 41,0 37,5 33,6 65,7 69,0 39,6 55,5 52,3 62,0 72,3 87,0 75,2 54,8 107,5 107,4 74,3 95,2 110,0 181,8 165,5 147,9 129,1 93,5 150,3 193,5 140,1 141,2 88,1 82,3 91,0 107,1 156,5 119,4 149,8 114,0 117,3 39,5 128,9 97,8 19,1 98,4 76,1 58,5 84,3 35,0 45,6 68,0 57,8 27,6 38,6 42,1 55,1 33,3 50,9 50,9 27,8 45,8 40,2 74,2 42,6 63,1 39,6 38,9 49,6 66,9 51,4 58,1 47,0 24,6 56,0 49,3 43,2 52,6 87,3 -4,7% -5,1% -1,6% -0,3% -1,4% -2,0% -2,0% 0,1% 0,8% -0,8% -0,9% -0,6% 4,9% -7,9% 1,3% -2,8% -2,8% -1,1% -3,9% -3,3% Italia 2.963.570 7.182.670 4.226.071 2.851.815 49,7 120,3 70,8 47,8 -1,4% Super (4002.500 mq) Iper (2.500 e più) Libero Super Servizio Discount (400(1002.500 mq) 400mq) var.% '13/'07 Iper (2.500 e più) Discount Libero Servizio (100400 mq) -1,7% -1,1% 1,0% -0,9% 8,4% 2,6% 0,0% 0,9% -1,3% 0,8% 3,3% -1,5% 5,2% 1,9% -2,7% -5,9% -2,6% -0,5% -4,7% 0,5% -1,0% 0,0% -0,4% -1,3% 3,8% 3,7% 2,3% -0,5% -4,1% 2,0% 0,0% 3,5% -1,7% -24,1% -5,0% -2,3% 0,0% 4,1% 9,3% 2,5% -1,5% -5,8% -0,6% 4,4% -4,8% 1,0% 0,5% 3,3% 2,9% 0,9% 3,2% 4,8% -3,4% 3,5% 5,9% 2,2% 3,9% 8,9% 5,4% -1,8% -5,6% -6,0% 1,6% -11,7% -12,9% 12,0% -12,4% -10,5% 3,1% -8,0% -10,3% -7,5% 1,2% -17,5% 17,8% -16,8% -12,3% -14,5% -10,4% -17,9% 8,2% 29,4% 9,8% 5,9% 7,5% 17,4% -2,0% 17,0% 5,9% 8,4% 14,7% 7,5% 0,2% -6,6% 13,5% -5,4% 5,3% 6,0% 2,6% 11,7% 16,7% 7,4% 18,7% 16,3% 43,9% 60,4% 39,1% 15,9% -1,9% 22,7% 3,7% 5,3% -5,0% -14,3% -9,0% -2,5% -1,2% 16,9% 21,2% -11,1% 37,0% 9,4% 17,6% 47,4% 33,2% 19,4% 35,9% 33,3% 33,0% 18,8% 36,4% 36,4% 44,3% 15,2% 54,8% 64,4% 207,7% 72,4% 122,2% 69,7% -0,8% -0,1% 2,3% -7,3% 6,3% 14,1% 47,2% Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; elaborazioni Ufficio Studi Ancc-Coop su dati MiSE - Osservatorio Nazionale sul Commercio e Nielsen 4 Super (4002.500 mq) Iper (2.500 e più) Discount Tabella 5. Andamento della rete al dettaglio moderna non alimentare nelle regioni Piemonte Valle d'Aosta Liguria Lombardia Friuli V.G. Trentino A.A. Veneto Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia v.a. 266 29 81 752 108 94 407 261 269 153 103 197 102 8 214 169 23 135 208 86 3.665 Punti di vendita GD non alimentare *1.000 ab. var.% '13/'12 var.% '13/'07 0,061 6,4% 38,5% 0,227 11,5% 141,7% 0,052 12,5% 26,6% 0,077 1,6% 61,0% 0,088 5,9% 42,1% 0,090 6,8% 23,7% 0,083 20,8% 66,1% 0,060 11,1% 63,1% 0,073 -0,7% 32,5% 0,099 15,0% 41,7% 0,116 -15,6% 39,2% 0,035 -0,5% -6,9% 0,078 -5,6% 34,2% 0,026 -11,1% 60,0% 0,037 16,3% 72,6% 0,042 24,3% 79,8% 0,040 0,0% 130,0% 0,069 5,5% 82,4% 0,042 -5,0% 17,5% 0,052 -8,5% 41,0% 0,061 5,5% 45,7% v.a. 622.604 52.152 162.919 1.739.074 323.532 189.669 911.612 668.597 490.391 238.513 182.827 354.803 215.741 15.791 432.373 319.984 28.851 191.629 344.874 170.841 7.656.776 Area di vendita *1.000 ab. var.% '13/'12 142,3 2,7% 407,9 3,2% 104,1 5,7% 177,6 3,3% 264,8 2,2% 182,4 7,0% 186,7 8,9% 152,7 5,7% 132,8 -0,8% 154,4 9,6% 206,3 -7,4% 63,8 -9,6% 164,4 3,0% 50,4 0,6% 74,9 8,2% 79,0 9,0% 50,1 4,6% 97,9 6,6% 69,0 -9,1% 104,1 -9,0% 128,3 2,9% var.% '13/'07 33,3% 55,4% 10,6% 42,2% 42,8% 34,1% 42,7% 52,1% 30,6% 9,6% 33,1% -14,2% 38,4% 255,0% 47,1% 95,0% 140,0% 82,7% 15,7% 28,2% 36,1% Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; elaborazioni Ufficio Studi Ancc-Coop su dati MiSE - Osservatorio Nazionale sul Commercio e Nielsen 5 Tabella 6. Andamento della superficie di vendita della rete al dettaglio moderna non alimentare nelle regioni per forma distributiva Area di vendita (mq) *1.000 ab. var.% '13/'12 var.% '13/'07 Grandi Grandi Sup. Grandi Grandi Sup. Grandi Grandi Sup. Grandi Grandi Sup. magazzini Specializzate magazzini Specializzate magazzini Specializzate magazzini Specializzate Piemonte 153.036 469.568 35,0 107,4 3,7% 2,3% 39,7% 31,3% Valle d'Aosta 18.740 33.412 146,6 261,3 20,8% -4,6% 436,8% 11,1% Liguria 72.789 90.130 46,5 57,6 4,5% 6,6% -0,1% 20,9% Lombardia 529.334 1.209.740 54,0 123,5 6,3% 2,0% 71,7% 32,3% Friuli V.G. 50.647 272.885 41,5 223,3 -26,5% 10,2% -21,9% 68,7% Trentino A.A. 53.776 135.893 51,7 130,7 5,1% 7,8% 25,4% 37,9% Veneto 224.882 686.730 46,1 140,7 37,2% 2,0% 28,8% 47,9% Emilia Romagna 207.763 460.834 47,5 105,3 9,4% 4,1% 57,8% 49,7% Toscana 262.637 227.754 71,1 61,7 -5,1% 4,6% 43,9% 18,0% Marche 90.775 147.738 58,7 95,6 21,8% 3,3% 26,5% 1,3% Umbria 105.835 76.992 119,4 86,9 1,4% -17,2% 90,5% -5,0% Lazio 160.758 194.045 28,9 34,9 -17,4% 3,9% -35,1% 17,1% Abruzzo 59.658 156.083 45,5 118,9 -7,2% 7,4% 5,4% 57,2% Molise 8.144 7.647 26,0 24,4 1,2% 0,0% 83,1% Campania 137.968 294.405 23,9 51,0 14,2% 5,5% 37,2% 52,2% Puglia 101.419 218.565 25,0 54,0 43,0% -1,9% 88,3% 98,2% Basilicata 27.339 1.512 47,4 2,6 15,8% -61,9% 326,7% -73,1% Calabria 113.625 78.004 58,0 39,8 3,1% 12,1% 60,5% 128,6% Sicilia 158.922 185.952 31,8 37,2 -5,3% -12,1% 6,3% 25,2% Sardegna 61.970 108.871 37,8 66,4 -17,2% -3,6% 27,1% 28,9% Italia 2.600.016 5.056.760 43,6 84,7 4,2% 2,2% 32,9% 37,7% Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; elaborazioni Ufficio Studi Ancc-Coop su dati MiSE - Osservatorio Nazionale sul Commercio e Nielsen 6 Figura 1. Punti vendita per milione di abitanti Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; Nielsen 7 Figura 2. Incidenza % delle vendite tra le forme distributive Fonte: Rapporto Coop 2014 "Consumi & Distribuzione; Nielsen 8
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