corri sempre in salute
Transcript
corri sempre in salute
www.runnersworld.it EXTRA CORRI SEMPRE IN SALUTE ANDARE FORTE MANGIARE SANO SENTIRSI ENERGICI ESSERE OTTIMISTI Tecnica Di Fulvio Massini Salute Di Sergio Migliorini Alimentazione Di Luca Gatteschi Foto di GUIDO VITTI EXTRA Illustrazioni Di Asaf Hanuca L A GIUSTA PORZIONE Sembra ormai assodato che ci stiamo abituando a quantità di cibo sempre maggiori. Mangiamo più di quanto dovremmo, insomma. Una porzione di carne o di pesce non dovrebbe essere più grande del palmo della tua mano e una di riso o di pasta dovrebbe stare in una mezza pallina da tennis. Se la prima proposta può sembrare accettabile anche per uno sportivo, la seconda è quanto meno ardita, soprattutto per un maratoneta. “Sgarrare” a una pallina da tennis, o anche due, può essere consentito: mangiare l’equivalente dell’intero cestello di un maestro di tennis, no. FORZA DALLE PIANTE Non dimenticare in ogni pasto o spuntino la frutta e la verdura, che sono ricche di antiossidanti. Assumere vitamine può essere utile, ma l’apporto globale dei nutrienti vegetali, non rintracciabile in pillole o polverine, migliora la salute delle cellule e protegge la membrana cellulare dall’attacco dei radicali liberi. Questi vengono prodotti in grande quantità dai runners, che necessiRUNNER’S WORLD - GIUGNO 2009 000 EXTRA A Action tano quindi di più antiossidanti, senza però esagerare, perché una piccola quantità di ossidazioni è “utile” all’organismo. Inoltre l’allenamento regolare aumenta anche le capacità di difesa, quindi coloro più a rischio sono i runners occasionali, e il modo migliore per difendersi è assumere gli antiossidanti dai vegetali o dai loro prodotti. DOPO LA PALESTRA Dopo l’allenamento in palestra senza ombra di dubbio devi dedicarti alla corsa lenta o media o progressiva seguita da 5-10 allunghi da fare in leggera progressione. Per molto tempo la tendenza è stata quella di far seguire il potenziamento in palestra da allenamenti di velocità o da esercizi d’impulso come calciata, skip eccetera. Ma i muscoli del runner non sono potenti come quelli di un velocista, che hanno caratteristiche diverse e che dunque devono finalizzare il lavoro in maniera differente. Dunque, dopo aver lavorato in palestra corri 8-12 km alla velocità del fondo lento e chiudi con alcuni allunghi alla velocità di un paio di secondi più veloce di quella di una gara breve (se il tuo ritmo-gara è di 5’ al chilometro, cioè di 30” ogni 100 metri, devi correre gli allunghi in 28”, non più forte). Se invece stai preparando una gara, dopo la palestra è meglio che inserisci un allenamento a ritmo medio di 8-10 km o un progressivo, con gli ultimi due chilometri alla tua velocità di riferimento (quella rilevabile col test Conconi o in una gara di 12-14 km).. LA PATATA GIUSTA Le patatine fritte fanno una pessima pubblicità a un alimento che invece, se lessato o arrosto, è considerato molto importante dai nutrizionisti per il dopo gara in virtù del suo apporto, oltre che di carboidrati, di potassio (una patata di 200 grammi ne dà circa il 15-20% del fabbisogno giornaliero), antiossidanti e fibre. BUONE ABITUDINI È una consuetudine corretta che le persone adulte, che siano runners o no, facciano periodicamente questi esami preventivi: Donne - Controllo annuale del peso, della pressione sanguigna e del colesterolo; Pap Test ogni 3 anni; mammografia ogni 1-2 anni dopo i 40 anni, oltre al test per il cancro al colon. Uomini - Controllo annuale del peso, della pressione sanguigna e del livello di colesterolo; dopo i quarant’anni il test per il cancro alla prostata (PSA) e dopo i cinquanta la colonscopia. LA TERAPIA DEL NON FAR NIENTE Hai un dolorino fastidioso? Prenditi un giorno di riposo extra, potrebbe risolvere il problema MENO CALORIE, NON MENO CARBOIDRATI Non è mangiando meno carboidrati che si dimagrisce, ma riducendo il numero delle calorie e scegliendo i carboidrati giusti, quelli con indice glicemico medio-basso (alimenti integrali, frutta, verdura). Una ricerca fatta dall’Università dell’Illinois ha dimostrato che la limitazione dei carboidrati finisce solamente per limitare la performance in corsa. RECUPERO SUPERSTAR Sembrerà strano, ma è più difficile convincere un runner a riposarsi che ad allenarsi. Ma se non stai preparando la maratona delle prossime Olimpiadi, o comunque non stai seguendo un programma logico e ben strutturato, da seguire diligentemente, fai attenzione a rispettare uno o, meglio, due giorni di riposo alla settimana. Vivi il riposo come un utile mezzo di allenamento come le prove ripetute, il medio o il progressivo. Non considerarlo un giorno triste, in cui sei costretto a “mettere da parte” la tua passione. Non c’è un runner che si sia infortunato guardando la televisione sul divano. Invece il tuo fisico ti sarà grato del day off e ne approfitterà per sanare quei dolorini e quei piccoli fastidi che spesso finiscono per evolvere in infortuni più grandi. Vedrai, ti sentirai più pimpante e riuscirai a ottimizzare al massimo le tue corse successive. Impara anche a inserire la settimana di scarico nella tua routine. Il suo compito è quello di farti assorbire al meglio l’effetto degli allenamenti che svolgi. Se ti senti molto stanco e non riesci a recuperare, lavora intensamente per una settimana e “scarica”, riducendo l’intensità e la durata degli allenamenti, la settimana successiva. Procedi così e vedrai che in gara andrai meglio. Questo sistema è particolarmente utile per le donne, perché permette loro di avere sempre una buona freschezza muscolare. Puoi fare anche due settimane di carico e una di scarico, un buon metodo soprattutto durante il periodo di preparazione della maratona, quando la quantità di chilometri è elevata. Se sei un runner tosto, potresti anche provare le tre settimane di carico e una di scarico: al termine di quest’ultima puoi inserire un allenamento test (per esempio un “lunghissimo” a ritmo maratona), oppure una gara (5-10K o una mezza maratona). OTTIMA DISTRIBUZIONE Quando scegli gli alimenti per un pasto, non dimenticare i carboidrati, che sono la maggior fonte di energia, né le proteine, per EXTRA la loro funzione plastica. «Io raccomando - dice la dottoressa Kristine Clark, nutrizionista alla Penn State University - tre diversi tipi di carboidrati (verdura, frutta e cereali) e due di proteine, uno animale (carne, pesce, uova, formaggio, latte) e uno vegetale (legumi, noci) a ogni pasto». A BADA IL RAFFREDDORE Vuoi evitare di beccarti un fastidioso raffreddore? Corri con regolarità (il che abbassa il rischio del 20%) e… stattene il più possibile a casa (chi viaggia prende il raffreddore quattro volte più di chi non viaggia). Questo consiglio, ovviamente, è rivolto a chi si è posto degli obiettivi importanti e vuole limitare al minimo il rischio di vederli sfumare per uno stupido contrattempo. Ma poiché non si può smettere di vivere, se proprio devi spostarti, per lavoro o per altra necessità, porta con te il tuo cuscino, lavati spesso le mani ed evita di toccarti la faccia. SCEGLI LA MOTIVAZIONE Obiettivi come “perdere peso” o “stare in forma” sono ottimi, ma piuttosto vaghi. Perché la motivazione non perda pian piano consistenza è molto meglio, soprattutto per un principiante, averne di più specifici. Ovviamente devono essere realistici, verificabili e, possibilmente, da raggiungersi in un tempo prefissato. CALCIO FEMMINILE Nove donne su dieci ritengono che il calcio sia importante, ma circa la metà non ne assume abbastanza. Hai bisogno di 1.000/1.200 milligrammi al giorno? Centra l’obiettivo bevendo latte (circa 300 mg a bicchiere di 250 ml), mangiando yogurth (fino a 250 mg in un vasetto), formaggio come ricotta (300 mg ogni 100 grammi) o grana e parmigiano (580 mg ogni 50 gr) o pesce come sardine e acciughe (150 mg ogni 100 gr) o verdura come spinaci (170 mg ogni 100 gr). SALITE E SPRINT LONTANI Inserire durante la stessa settimana due allenamenti di qualità come le salite e le prove ripetute (per esempio sui 200, 300, 400 metri) è un po’ rischioso. L’abbinamento è ottimo, soprattutto nella logica di un carico di lavoro intenso, ma l’opportunità o meno di dedicarvisi dipende dalle tue caratteristiche, dal livello di allenamento, dalla maturità atletica e dalla “capacità” che hai d’infortunarti. È sempre il caso, comunque, di non eseguire i due allenamenti in tempi troppo ravvicinati, perché si rischia di sovraccaricare i muscoli di fatica, il recupero diventa più difficile e aumenta la probabilità d’infortunio. Sbagli, ad esempio, se fai le salite il martedì e le ripetute veloci il giovedì. Meglio se aspetti un altro giorno o, meglio, due (per un totale di tre): vedrai che gli effetti saranno ottimi e le possibilità d’infortunarti ridotte al minimo. Se non sei più giovanissimo, per intenderci se hai superato i 40, evita comunque di fare nella stessa settimana salite e velocità: dedicati per 3 settimane alle salite e nelle 3 successive fai le prove di velocità, che avranno lo scopo di trasformare il lavoro svolto in precedenza. VAI COL POMODORO I pomodori sono importanti per la loro alta concentrazione di antiossidanti, tra i quali il licopene è uno dei più potenti. Il contenuto in licopene dipende dal grado di maturazione del pomodoro al momento del raccolto e il suo assorbimento è maggiore dopo cottura e se associato a grassi. Per il massimo risultato quindi salsa di pomodoro, buono, con un cucchiaio di olio. VIA DALLA CIRCOLAZIONE Dopo un allenamento o una gara particolarmente duri, se hai la possibilità di sganciarti da problemi familiari o di lavoro, fai di tutto per concederti qualche ora di recupero assoluto con un pisolino ristoratore o attività soft, che ti mantengano rilassato. Questo ti permetterà di evitare malanni vari in un momento, seppur breve, in cui il tuo sistema immunitario è debole. RICARICA A METÀ MATTINA Intorno alle 10.30-11.00, anche se hai fatto una buona colazione, ma ancor di più se invece sei stato piuttosto spartano, avrai terminato le scorte di glicogeno immagazzinate la sera prima. Intorno a quell’ora è il momento migliore per ridarsi la carica di energia per tutta la giornata. Qualcosa di semplice, come una barretta energetica bilanciata, qualche fetta biscottata con marmellata senza zuccheri aggiunti o anche con la Nutella, della frutta secca mista (albicocche o prugne e frutta secca oleosa) ti eviterà anche di mangiare troppo a pranzo. QUADRICIPITI FORTI Molti problemi alle ginocchia sono causati da quadricipiti (i muscoli della parte anteriore della coscia) deboli. Per rinforzarli, se disponi di una palestra e delle sue macchine, fai un paio di volte alla settimana degli esercizi con la leg press e dei mezzi squat (piegamenti sulle gambe, con i talloni sem- CIBO DA COMBATTIMENTO I pomodori e i loro derivati contengono sostanze in grado di prevenire alcune malattie pre a contatto col terreno e con un angolo gamba/coscia di 90 gradi). A casa, oltre al mezzo squat puoi fare lo squat in appoggio a un muro: partendo con i piedi paralleli e i talloni a una trentina di centimetri da una parete e la schiena appoggiata alla stessa, scendi lentamente col busto scivolando sulla parete, fino ad arrivare con le cosce parallele al terreno (cura che le ginocchia siano perpendicolari ai piedi); resta in posizione per 5 secondi, poi risali lentamente (esercizio utile anche per i posteriori delle cosce e per i glutei, da ripetere 10-15 volte). Un altro esercizio da poter fare a casa è la salita sulla sedia: appoggia un piede su una sedia e salici sopra spingendo forte con il quadricipite; scendi sali ripetendo da 10 a 30 volte per gamba. OCCHIO ALLE ETICHETTE Nonostante la regolamentazione delle diciture sulle confezioni degli alimenti presti sempre maggiore attenzione alla veridicità dei dati riportati, molti alimenti sono ancora definiti in maniera grossolana e fumosa. EXTRA Action A Quelli presentati come “light” non sono, per esempio, sempre effettivamente leggeri e salutari. Se vuoi essere veramente attento a ciò che mangi presta dunque attenzione a quanto scritto sulle etichette: se qualcosa non ti convince, rivolgiti a un prodotto dalla dicitura più chiara ed esplicita. NIENTE CORSA SE SEI GIÙ Se ti senti un po’ debilitato, evita di “stroncare” l’eventuale malanno in arrivo con una corsa e conseguente “bella sudata”. Un sistema empirico che invece metterà ancor più in crisi un sistema immunitario probabilmente già provato. La cosa migliore, anche se non sei certo che sia in arrivo un raffreddore, un’influenza o quant’altro, è quella di prendersi uno o due giorni di riposo tenendo d’occhio i sintomi. PESI DOPO I 40 Gli infortuni possono essere ridotti della metà se ogni runner sopra i quarant’anni cominciasse a dedicarsi seriamente a un po’ di potenziamento muscolare generale. Ba- SONNO DA SOGNO Dormire è come allenarsi. Meglio lo fai, meglio corri sterebbe fare (meglio se in palestra sotto la guida di un istruttore) almeno una decina di diversi esercizi di ginnastica, così da interessare tutto il corpo. CONCILIATI IL SONNO Hai problemi d’insonnia? Per prima cosa lascia passare un tempo adeguato (almeno un paio d’ore) tra la cena e il momento in cui vai a letto. Poi, fai come dice Jim Porterfield, terapista e riabilitatore di Montrose, nell’Ohio: riscaldati fuori e dentro. Fatti, cioè, una doccia calda (ti scaldi fuori) e poi bevi una tisana rilassante o un bicchiere di latte rigorosamente caldi (caldo dentro). E una volta a letto, spegni la luce e dormi, senza guardare la televisione o leggere. BEN INZUPPATO Numerosi studi dicono che il tè verde e quello nero contengono catechine, che sono delle sostanze antiossidanti in grado di prevenire numerosi patologie. Per godere dei migliori benefici, evita le miscele solubili e preferisci i vecchi sacchettini o il tè in foglia, lasciando l’infusione nell’acqua calda per un bel po’ prima di bere. CIOCCOLATO NEL MIRINO Più di uno studio ha evidenziato che il cioccolato è un buon protettore dalle malattie cardiocircolatorie grazie ai flavonoidi, antiossidanti presenti nella polvere di cacao. Per il miglior beneficio scegli il cioccolato fondente (che contiene più cacao di quello al latte) e cerca di conservarlo a temperatura ambiente. COMPUTER A DISTANZA Noi runners siamo bravissimi ad ascoltare il nostro corpo mentre corriamo, molto meno quando siamo davanti a un computer. Per evitare affaticamento agli occhi e dolori al collo e alle spalle, cura la posizione del monitor: dev’essere a un braccio di distanza, con la parte alta all’altezza dei tuoi occhi e inclinato all’indietro del 10-20 per cento, sistemato in modo da non subire riflessi dalla fonte di luce principale. L’ideale sarebbe usare, a casa o in ufficio, una sedia ergonomica che “rispetti” la tua schiena. Perché comunque stare davanti al computer risulta faticoso: meglio dunque gestire bene la situazione, per riuscire a correre al meglio al termine di una giornata di lavoro. AGGIUNGI LA PROPRIOCETTIVA La ginnastica propriocettiva è un mezzo di allenamento complementare estremamen- te utile ai runners, che però tendono a snobbarla per la scarsa conoscenza che ne hanno. Serve a dare stabilità all’appoggio e a tutta la struttura fisica che si muove durante la corsa. Rimanere in appoggio instabile su uno o due piedi è senza dubbio un esercizio di fondamentale importanza per la salute in generale, ma in particolare per i piedi. Ed è curioso che il runner, che normalmente riserva a questi ultimi una grande cura, snobbi tale ginnastica. Fare la propriocettiva è abbastanza impegnativo, ma tutto sommato divertente. Va eseguita con calma, due o tre volte alla settimana, preferibilmente nei giorni di riposo, ma può essere inserita anche la sera dopo cena o comunque quando hai un minimo di tranquillità per poter stare da solo con la tua tavoletta o con il tuo skimmy (cuscinetto gonfiabile). Quando avrai un po’ di dimestichezza potrai farla anche la sera prima di una gara. BEVANDE ASSORTITE Gli sport drinks sono ottimi per reintegrare quanto perso durante la corsa, ma non possono essere le tue uniche bevande. Per un’integrazione corretta ed equilibrata bevi anche acqua, latte scremato, succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, spremute di agrumi freschi e bevande a base di soia. VIVA L’OLIO D’OLIVA L’olio d’oliva, meglio se extravergine, contiene i grassi insaturi, che sono protettivi per le arterie al contrario di quelli saturi che invece tendono a ostruirle. Poiché mantiene le sue caratteristiche positive alle temperature elevate di cottura (e anche frittura) va dunque preferito non solo ai grassi animali ma anche alla maggior parte degli altri olii. PROTEGGI LA PELLE Noi mediterranei abbiamo molti meno problemi dei nordeuropei in genere nell’esporci al sole. Ma i runners che hanno comunque la pelle molto chiara è bene che la proteggano con creme e lozioni adeguate prendendo, prima delle uscite di corsa, le stesse precauzioni di quando vanno al mare o in montagna. Nelle giornate primaverili più assolate e comunque durante tutta l’estate, un berrettino (o una bandana) è quasi obbligatorio per tutti coloro che hanno pochi capelli. CAMBIO DI SCARPA Scarpa che vince non si cambia. “Vincere” significa non avere problemi ai piedi, aver ottimizzato l’appoggio e aver trovato il giusto rapporto fra stabilità e reattività. Oggi EXTRA le aziende produttrici di scarpe non fanno mai grandi variazioni ai modelli, che normalmente cambiano due volte all’anno. Raramente chi si trova bene con un modello non si trova più a suo agio con lo stesso, seppur “rivisitato”, la stagione successiva. Quindi, a meno che non ci siano motivi precisi o scelte motivate, non lasciare la scarpa vecchia per una nuova. Se con la scarpa con la quale corri abitualmente hai avuto dei problemi, devi invece avere il coraggio di cambiare senza indugiare troppo. Se vai in un negozio davvero specializzato, con commessi competenti, uscirai di certo con il modello giusto. LA CURA DEI PIEDI Per evitare problemi ai piedi e alle caviglie, durante il giorno le donne non dovrebbero portare scarpe con un tacco più alto di 3-4 centimetri e/o troppo sottile, dunque instabile. Chi le ha, le riservi per le occasioni speciali. «Io le chiamo “scarpe da dessert” - dice la dottoressa Nancy Kadel, dell’Università di Washington -. Nel senso che le calzo poche volte, tante quante quelle in cui mi concedo una bella fetta di dolce». ABBASSA IL VOLUME Sono sempre di più i runners che corrono facendosi accompagnare dalla musica. L’importante è che non tengano il volume troppo alto, sia perché corrono il rischio di estraniarsi troppo e di non avvertire (sentire) in tempo eventuali segnali di pericolo, sia perché un volume troppo alto può causare danni al loro udito (un livello 5 su 10 equivale generalmente a 95 decibel). MA QUALE SMIDOLLATO! Il pensiero comune tra i runners è che il defaticamento sia per gli smidollati. Invece i 5-10 minuti finali di corsetta sono necessari, eccome. Vedrai che se al termine di ogni allenamento minimamente impegnativo dedicherai un po’ di tempo a correre a velocità progressivamente decrescente (e addirittura chiudendo al passo per 2-3 minuti) ti troverai benissimo. Non si tratta, infatti, di una perdita di tempo, ma di un sistema molto utile per permettere al tuo apparato cardiocircolatorio di ritornare a un perfetto stato di calma. È dopo la gara, in particolare, che devi prendere l’abitudine di defaticare: invece di fermarti di schianto e sdraiarti per terra, continua a corricchiare, magari col pretesto di andare incontro ai tuoi amici oppure, meglio, a… dare un’occhiatina per controllare quanto distacco hai dato ai tuoi avversari. ECCOMI, SONO QUI! Correre da soli è il modo migliore per ritrovarti coi tuoi pensieri e le tue emozioni STOMACO PIENO Perdere peso può essere una battaglia persa se lo sforzo maggiore dev’essere quello d’ignorare lo stomaco che gorgoglia. La cosa migliore, invece, è riempirlo abbinando alimenti integrali derivati dal frumento o da altre fonti di amidi, comunque ricchi di fibre, come altri cereali o legumi, con vegetali verdi a foglia (insalata, broccoli). Poi aggiungi la giusta quantità di proteine e di grassi vegetali ed è fatta. ABBASSO I GRASSI IDROGENATI Se non l’hai fatto finora, metti tra i tuoi nemici quelli che in tutto il mondo vengono definiti “trans fat”, nascosti in molti cibi lavorati, che alzano il livello del colesterolo “cattivo” e portano problemi al cuore, come i grassi saturi. Evita dunque di comprare cibi che contengano grassi idrogenati o parzialmente idrogenati. CORRI DA SOLO E GODITI LA CORSA Anche se sei un tipo molto socievole e preferisci correre in compagnia, ogni tanto esci da solo. La tua mente si rivolgerà inevitabilmente alle problematiche relative al lavoro e alla vita di tutti i giorni, ma se saprai imbrigliare i tuoi pensieri e riuscirai a rapportarti col tuo corpo, potrai raggiungere quell’impagabile stato di grazia che costituisce una delle emozioni più belle della corsa. Potrebbe durare pochi minuti o anche più, ma sentire tutti i sensi e tutte le parti del corpo coinvolti in un’azione corale è una sensazione che ogni runner prima o poi deve riuscire a provare. BASTA ACIDITÀ Fastidio piuttosto comune in corsa, l’acidità di stomaco può essere combattuta con appropriati medicinali, ma anche con un’alimentazione adeguata. Evita dunque troppe proteine e cibi grassi prima dell’allenamento, ma anche di rimanere digiuno troppo a lungo, e assumi acqua e bevande reintegranti diluite (un’idratazione ridotta favorisce il problema). DATTI UN PREMIO Così come al termine di un periodo d’intenso lavoro o di studio ti capita di concederti qualche gratificazione, anche piccola, come comprare quel CD musicale che desideri da tempo o semplicemente un bel gelato, anche con la corsa ogni tanto datti una “ricompensa” per aver portato a termine un allenamento particolarmente impegnativo o aver conseguito un bel risultato in gara. Non sarà certo un boccale di birra (ma se poi devi guidare è meglio che scegli un tiramisù) a sconvolgere il tuo equilibrio alimentare. Dunque premiati: ti servirà anche per capire che la corsa non è fatta solo di fatiche e di rinunce ma anche di piccole e grandi soddisfazioni.
Documenti analoghi
stile o tecnica? - Runnersworld.it
La corsa, come il cammino, è una conseguenza dello sbilanciamento in avanti del corpo.
Il passo e la falcata non sono altro che la conseguenza di questo squilibrio, più o meno
accentuato, più o men...