Arrestato per omicidio cugino di Nitto Santapaola
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La Sicilia 10 Giugno 2005 Arrestato per omicidio cugino di Nitto Santapaola Stava riposando, assieme ad alcuni parenti, nella mega villa di famiglia, con tanto di piscina, costruita in territorio di Misterbianco e in cui, da qualche settimana sono in corso alcuni lavori di ristrutturazione. Quando gli agenti della sezione «Omicidi» della squadra mobile questa notte si sono presentati alla sua porta, non ha battuto ciglio: ha raccolto pochi effetti personali e si è lasciato portare via. E' probabile che Salvatore “Coluccio” Santapaola, quarantasei anni, fratello di Grazia (arrestata nell'ambito dell'operazione “Ottantapalmi”, quella contro il sangue blu della mafia») e cugino del ben più noto “Nitto”, si aspettasse prima o poi questa visita. Sul suo capo, infatti, pendeva un procedimento per l’assassinio del fratello di un collaboratore di giustizia ed era logico che, alla fine, la giustizia facesse il suo corso. A “Coluccio”, Santapaola è stato notificato un provvedimento restrittivo emesso direttamente dal procuratore, Giacomo Scalzo. La pena da espiare è definitiva, quattordici anni chi reclusione, ed arriva al termine di un lungo iter processuale avviato nell’ambito del procedimento “Ariete 2”, nel corso del quale il Santapaola fu arrestato e approdato mesi addietro in Cassazione. La suprema corte annullò con rinvio la condanna dell'uomo, confermandone comunque le responsabilità in merito a quel fatto di sangue. Adesso il provvedimento del procuratore Scalzo, che chiude definitivamente la vicenda. Una vicenda che risale alla fitte degli anni Ottanta. Il collaboratore di giustizia Pietro Randelli aveva cominciato a delineare gli schieramenti all'internodi Cosa nostra catanese e, visto che non poteva essere raggiunto facilmente dai killer della famiglia, si pensò di intimidirlo e, al tempo stesso di tacitarlo, ammazzandogli una persona cara: il fratello Angelo Randelli, trentuno anni, freddato a bordo della sua «Fiat Uno» mentre si trovava in una zona di sterrato alle porte di Misterbianco. Secondo l'accusa, “Coluccio” Santapaola fu uno dei componenti del commando di fuoco che premette il grilletto della sua arma. La lunga mano di Cosa nostra raggiunse comunque, qualche anno dopo, anche Pietro Randelli. L'uomo fu assassinato a Serralunga di Alba, in provincia di Cuneo, il 31 ottobre del 1991. Si trovava nella sua abitazione ed era in compagnia della moglie, di un fratello e dei suoi figli. Per questa vicenda, comunque, Salvatore Santapaola, che è stato arrestato anche nei maxi blitz denominati «Orsa Maggiore» e «Orione», è stato riconosciuto estraneo. EMEROTECA ASSOCIAZIONE MESSINESE ANTIUSURA ONLUS
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