Confronto nuovo progetto e disegno originale Macchi
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Confronto nuovo progetto e disegno originale Macchi
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Facoltà di INGEGNERIA Corso di laurea in INGEGNERIA MECCANICA CONFRONTO CRITICO TRA IL NUOVO PROGETTO E IL DISEGNO ORIGINALE DEL MACCHI 205 Tesi di laurea in Disegno Tecnico Industriale Candidato PAOLO MAZZINI Relatore Prof. Ing. LUCA PIANCASTELLI a.a. 2003/2004 MACCHI 205 VELTRO Il caccia Italiano progettato dall’Ing. Castoldi, costruito a partire dal 1942 dall’Aeronautica Macchi, fu impegnato nella Seconda Guerra Mondiale, durante la quale si distinse per le ottime doti di potenza e aerodinamica. Dei circa 250 esemplari realizzati ne esistono oggi solo tre, uno dei quali, restaurato dall’Aermacchi stessa, ha volato nel 1981. PROGETTO V.E.L.T.R.O. • Realizzare alcune repliche del Macchi 205 allo scopo di risolvere questioni tecniche storiche, provare nuove tecnologie e sviluppare kit di montaggio commerciali. • Sviluppare diverse soluzioni per la propulsione. • Sviluppare un aereo acrobatico per addestramento piloti. • Analizzare le problematiche connesse ad un’alimentazione ad idrogeno degli aerei, come lo stivaggio e il rifornimento. • Realizzare una versione ULM del velivolo PROGETTO V.E.L.T.R.O. Il progetto V.E.L.T.R.O. (Very Economical Light Trainer&Testbed Replica Project Offspring) prevede tre versioni replica del Macchi 205, ognuna delle quali articolata in più varianti: • REPLICA (fedele all’originale per pesi e prestazioni) Motorizzazioni: - VD 007 - ORENDA V8 - FIAT 1900 JTD - 4X FIAT 1900 JTD • CFRP - Carbon Fibre Reinforced Plastic - (di carattere sperimentale) Motorizzazioni: - FIAT 1900 JTD -YAMAHA 1000 YZR1 H2 - FUEL CELL (FIAT Panda Hydrogen) • ULM - Ultra Light Machine - (commercializzabile) Omologazioni: - MONOPOSTO (volo acrobatico) - BIPOSTO - YAMAHA 1000 YZR1 PROGETTO V.E.L.T.R.O. Il lavoro di analisi del Macchi 205 e di progettazione delle repliche è stato organizzato e suddiviso secondo gli apparati che compongono l’aereo, in particolare: • ALI • FUSOLIERA • CASTELLO MOTORE • MOTORE • CARRELLO LE ALI L' ala originale è a sbalzo, rastremata in corda e in spessore. La struttura è a due longheroni a traliccio con centine di costruzione reticolare, il rivestimento in lamiera lavorante alla torsione. L’ala è composta di tre elementi: due esterni e uno centrale, questo e'collegato alla fusoliera e ne forma parte integrante, gli alettoni hanno struttura metallica e rivestimento in tela, gli ipersostentatori ventrali sono interamente metallici. Il compito strutturale è affidato ad una travatura, formata da lamierini di alluminio sagomati e rivettati. Il conseguimento della forma aerodinamica per le parti della struttura esposte al vento è affidato ad un complesso di elementi strutturali secondario, detto rivestimento, che funziona essenzialmente come una carenatura della struttura portante principale. LE ALI Le nuove ali sono state modellate, grazie ai disegni originali, a partire dalle centine. La superficie esterna (skin). I longheroni. La nuova ala. LE ALI Per le verifiche di resistenza si è considerato il solo cassone centrale. In seguito all’analisi agli Elementi Finiti si è verificato che il nuovo progetto di ala è in grado di resistere in sicurezza alle sollecitazioni d’esercizio, realizzando un buon risultato in termini di peso. LA FUSOLIERA La fusoliera del Macchi 205 Veltro deriva direttamente da quella del 202 Folgore. Le sollecitazioni cui doveva resistere, il peso degli impianti necessari, le caratteristiche degli armamenti portarono a soluzioni costruttive estremamente avanzate per l’epoca. In particolare si adottò una struttura a semiguscio con notevoli benefici in termini di sfruttamento dei materiali impiegati rispetto alla soluzione a traliccio, avendo il rivestimento funzione non solo aerodinamica, ma anche strutturale. LA FUSOLIERA Anche la fusoliera deriva dai disegni originali, da cui si è ottenuto il modello delle superfici esterne. Al guscio esterno sono stati aggiunti gli elementi strutturali. Questi sono simili agli originali, dove possibile, o riprogettati ex-novo, se inevitabile per questioni di peso, sicurezza od economiche. LA FUSOLIERA Le verifiche al simulatore hanno assicurato la resistenza della nuova fusoliera alle sollecitazioni considerate. Queste comprendono, oltre che un alto coefficiente di sicurezza, le situazioni più gravose, come la scivolata d’ala, la picchiata, la richiamata, l’atterraggio e il ribaltamento. In particolare è risultato positivo l’esito della verifica ad instabilità, spesso critica per le strutture ad elementi sottili. Il confronto tra l’originale, in foto, e la nuova fusoliera, modello tridimensionale. IL CASTELLO MOTORE Le caratteristiche del motore e dell’elica hanno indotto ad uno studio dei carichi agenti sul castello motore. Tali carichi, scaricandosi sui punti di ancoraggio con la fusoliera, forniscono in volo le sollecitazioni maggiori a quest’ultima. La normativa FAR, adottata nello studio della fusoliera, fornisce indicazioni sui carichi che devono essere presi in considerazione nel dimensionamento del castello motore. Si è proceduto ad un’analisi agli elementi finiti del castello originale per conoscere le reazioni vincolari e quindi i carichi agenti sulla fusoliera. I carichi esaminati sono suddivisibili in: - DI MASSA - GIROSCOPICI - PROPULSIVI IL CASTELLO MOTORE In celeste il magnesio, in blu l’acciaio e in viola il materiale fittizio per simulare il comportamento del motore. Il castello motore per la versione ULM, ricavato da due ordinate rinforzate, data la trasmissione trasversale del propulsore di origine motociclistica. IL MOTORE Il Veltro era equipaggiato con la versione italiana del Daimler Benz DB605. Pesante, ingombrante e con basso TBO, ma potente e sicuro grazie all’iniezione, che evitava pericolosi stalli. Una soluzione per motorizzare la versione Full Scale: VD 007, architettura simile al DB605 ma più potente e leggero ed alimentato a gasolio. IL MOTORE ORENDA OE600E, propulsore progettato appositamente per l’impiego aeronautico. Leggero, potente ed affidabile, è acquistabile con certificazioni ISO 9000, ISO 14000 e AS9100 a 110.000$. FIAT 1900 JTD versione adattata per il volo e potenziata. Sufficiente per la versione più pesante delle repliche. Si studia la fattibilità di collegare le trasmissioni di quattro di queste unità, con la possibilità di scegliere quanti e quali motori utilizzare. Vantaggi in termini di versatilità ed affidabilità. IL MOTORE YAMAHA YZR1, per la versione ULM, potente, leggero e sicuro. Manterrà la trasmissione a catena. Si valuta la possibilità di una versione alimentata ad idrogeno per la replica CFRP. Sempre per la versione CFRP, il gruppo propulsore della Fiat Panda Hydrogen, disponibile presso la NUVERA a circa 500.000 . Vanno considerati anche i serbatoi per idrogeno da sistemarsi a bordo dell’aereo e il sistema di stoccaggio-rifornimento a terra. LINDE-GAS offre i primi a 100.000 e il secondo a circa 400.000 . IL CARRELLO Il carrello è stato modellato a partire dai disegni originali. Risulta composto da: -Gamba esterna -Gamba interna con forcella -Compasso -Ammortizzatore Le condizioni simulate per le verifiche di resistenza sono: -Atterraggio su una sola gamba -Ammortizzazione nulla, generalmente si considera l’energia dissipata dall’ammortizzatore -Atterraggio a 5 G, generalmente per calcolare i carichi al suolo si considera una traiettoria di discesa ben definita -Angolo di impatto al suolo uguale a quello di stallo dell’ala, generalmente si considera l’aereo in portanza. IL CARRELLO Il nuovo carrello è composto da: -Perno di rotazione -Blocco di rotazione -Gamba esterna ed interna -Sistema d’ammortizzazione -Compasso antirotazione -Forcella IL CARRELLO Il sistema di estrazione e retrazione del carrello è stato riprogettato sfruttando il sistema di bloccaggio Cyloc, brevettato da CYTEC, per realizzare l’attuatore. Il risultato complessivo è un carrello più pesante dell’originale, ma anche più robusto e soprattutto di geometria più semplice. CONCLUSIONI Grazie alla notevole qualità dell’aerodinamica originale e ai progressi della tecnica negli ultimi 50 anni è possibile realizzare varie versioni del Macchi 205 per uso sportivo e aviazione generale. In particolare è possibile realizzare “repliche” con peso variabile da 375 kg (ULM acrobatico) fino a 2500 kg (replica ORENDA). Inoltre grazie alla limitata potenza necessaria per far volare una versione in fibra di carbonio si potrà allestire anche un velivolo propulso con celle combustibili. Rimangono alcune attività necessarie per definire meglio i singoli progetti. In particolare sarà necessario realizzare i disegni costruttivi della replica con motore Orenda e della versione CFRP a partire dai calcoli agli elementi finiti già effettuati. Per entrambe le versioni è possibile utilizzare per i sistemi di bordo (comandi ed avionica) componenti commerciali mutuati da altri velivoli.
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