Siror Notizie n.13

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Siror Notizie n.13
SIROR NOTIZIE 1
ottobre 2014
anno V - numero 03
Quadrimestrale di informazione dell’Amministrazione comunale
w w w.siror.eu
APPROVATO IL “Piano Baite”
L’
art. 24 bis della legge provinciale
5 settembre 1991, n. 22, ha previsto la possibilità, da parte dei
Comuni, di stabilire, tramite i piani regolatori generali ed i regolamenti edilizi, le condizioni e modalità che devono
essere osservate nell’esecuzione degli
interventi di recupero, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio
edilizio montano, destinato originariamente alle attività agro silvo pastorali,
anche al fine di consentirne il riutilizzo a
fini abitativi.
Con l’entrata in vigore della L.P. n.
16/2005, i Comuni hanno l’obbligo nel
momento in cui redigono una variante
generale o provvedono ad una revisione
degli strumenti urbanistici comunali, di
aggiornare anche la normativa che fa riferimento alla trasformazione degli edifici rurali.
Di qui la necessità di procedere all’adeguamento dei rispettivi PRG a quanto
previsto dalla stessa normativa.
I lavori per l’elaborazione della variante hanno prodotto un documento unitario per tutti i Comuni del Primiero e del
Vanoi. Nella redazione del nuovo Manuale si è mantenuto l’approccio tipologico adottato nel 1992, in quanto ritenuto adatto ad affrontare una realtà così
diversificata.
Il Manuale, oltre ad essere uno strumento conoscitivo e non solo prescrittivo, è il supporto per la lettura dell’edilizia esistente e di una maggiore qualità
progettuale.
Le funzioni del Manuale sono:
»» identificare le baite distinguendole dal più ampio insieme del patrimonio
edilizio tradizionale;
»» permettere un’esatta descrizione
delle baite, sulla base della corrispondenza a specifici e individuati caratteri
tipologici;
»» assegnare le indicazioni d’intervento alla scala tipologica giusta, rac-
cordandole alle schede di censimento
delle singole baite.
Complessivamente nel Primiero il patrimonio edilizio rurale supera le 4000
costruzioni, di cui più di 600 ricadono
nel Comune di Siror.
Per quanto riguarda Siror, l’Amministrazione comunale già nel 2010 ha analizzato lo stato di avanzamento del
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Avviso
Questo numero della rivista istituzionale va in stampa nel pieno del
dibattito intorno al tema delle fusioni
dei Comuni e nella fase di approfondimento che le singole Amministrazioni comunali di Primiero stanno
svolgendo al riguardo.
Si ricorda alla Cittadinanza, fin da
questo momento, che l’argomento
sarà oggetto, nelle prossime settimane, di una apposita azione di
coinvolgimento dei cittadini e di una
specifica informazione.
In questo numero
I bassorilievi a Siror
La nuova caserma dei Vigili del Fuoco
di San Martino di Castrozza
La stele a Passo Rolle in ricordo
di Gino Bartali
La campagna “sovrascritta”
2 Siror notizie
“Piano Baite”, rilevando che circa un
terzo del patrimonio edilizio rurale non
era stato censito.
Nel novembre del 2011, la stessa Amministrazione ha ritenuto opportuno
provvedere al censimento anche di
quella parte di edifici che non erano stati
schedati in un primo momento, raggiungendo così la copertura dell’intero
territorio comunale. Il “Piano Baite” di
Siror è pertanto il primo a comprendere
tutte le baite presenti sul territorio comunale, contrariamente a quello degli
altri Comuni che hanno optato per approvare Piani comprensivi soltanto di
una parte delle stesse.
Questo ha comportato un lavoro di
censimento maggiormente oneroso e
lungo ma, nello stesso tempo completo,
con un evidente vantaggio per i proprietari di tutti gli edifici inseriti.
L’iter di approvazione è stato complesso, basti pensare che la normativa provinciale prevede la necessità di procedere a tre successive adozioni da Parte del
Consiglio comunale, oltre alla approvazione definitiva da parte della Giunta
provinciale.
Il primo settembre 2014 il Consiglio
Comunale ha deliberato la terza adozione del “Piano Baite”, attualmente
sottoposto alla valutazione della Giunta
provinciale, che si spera possa deliberare in tempi rapidi. La predisposizione del
“Piano Baite “ non sarebbe stata possibile senza l’impegno e la competenza dei
Tecnici Gianfranco Bettega e Clara
Bonat che l’Amministrazione comunale
intende ringraziare.
Piergiovanni Partel
Assessore comunale ai Lavori Pubblici
La FESTA DEGLI ALBERI
A
nche quest’anno si è svolta a fine
settembre, grazie alla collaborazione fra Istituto Comprensivo,
Comune di Siror e Ispettorato forestale,
la tradizionale giornata ecologica in località Malga Pala per le Scuole Primarie
di Siror e San Martino.
Gli alunni sono stati accompagnati dai
forestali e dagli insegnanti all’osservazione e approfondimento della conoscenza dell’ambiente.
Un ringraziamento a
Don Duccio Zeni
Don Duccio, dopo sette anni di
impegno e dedizione per la nostra
Comunità, ha lasciato Primiero per
un nuovo incarico.
Per ogni Comunità il sacerdote è
una figura di riferimento. È vicino
nei momenti felici e tristi della vita.
E don Duccio è stato chiamato,
per un tratto di strada, ad essere il
nostro Parroco, ad esserci accanto.
E in questo tratto di strada si è fatto
interprete, con grande generosità,
delle esigenze e delle speranze della
nostra Comunità.
Ora rimangono i molti ricordi e la
nostalgia delle sue parole e dell’entusiasmo che sapeva trasmettere.
Quell’entusiasmo che, come Amministrazione, abbiamo potuto
vivere anche nella realizzazione del
Sentiero dal Paese alla Chiesetta
di San Valentino presso i Dismoni,
occasione per tutti di riflessione.
A nome dell’Amministrazione comunale e della Comunità Civile di
Siror, grazie Don Duccio.
Il Sindaco
Walter Taufer
SIROR NOTIZIE 3
Siror e i bassorilievi
I
n un clima gioioso e festoso anche
quest’anno è stata effettuata la tradizionale manifestazione “Festa
della dòrc”. In programma domenica
13 luglio, la festa è nata per ricordare e
soprattutto, per far conoscere alle giovani generazioni ed ai turisti uno dei
più diffusi fra gli antichi lavori, ovvero la
fienagione in montagna, dalla falciatura
dell’erba alla composizione di covoni di
fieno.
Durante la festa è tradizione ormai
consolidata l’inaugurazione nel centro
storico del paese di un bassorilievo in
legno narrante una leggenda di Primiero che quest’anno è intitolata “La leggenda del Sass Maor”.
Durante la settimana presso il tabia, si
è potuto assistere alla lavorazione del
bassorilievo realizzato dalla brava e simpatica artista Daniela Romagnoli di
Riolo Terme.
Con questa nuova opera sono ben 9 i
bassorilievi dedicati alle leggende della
montagna che compongono questo originale e artistico itinerario lungo le vie
del paese. Ogni opera è accompagnata
da una specifica tabella descrittiva.
Con soddisfazione abbiamo potuto
constatare l’interesse dei turisti nel percorrere le vie del paese per ammirare le
numerose leggende, nonostante il
tempo non sia stato d’aiuto.
Aurelia Longo
Pres. Comitato Tradizione e Cultura
Le visite guidate del paese
È
terminata l’estate anche quest’anno e possiamo fare un bilancio sicuramente in positivo per quanto riguarda le visite guidate al centro di Siror.
Per tutte le sette uscite (visite alle
fontane, agli affreschi e dipinti, alle sculture, agli orti) c’è stata una folta partecipazione di villeggianti ospitati nei diversi paesi della Valle.
Molto interessati a questo tipo di
evento e con la prospettiva che si ripeta
anche in avvenire. Hanno elogiato la
professionalità di Luca Brunet sia nel
presentare questi eventi, sia nel rapportarsi con le persone stesse.
C’ è stata anche in un’ uscita la presenza importante del geologo Roberto
Mazza dell’Università di Roma, con la
quale l’Amministrazione Comunale di
Siror collabora da anni.
Un ringraziamento va fatto anche a
Silvia Longo del Punto Informazioni,
per aver pubblicizzato in modo accurato
le diverse uscite e la collaborazione,
senza ombra di dubbio immancabile, di
Aurelia Longo e di tutto il Comitato Tradizione e Cultura di Siror.
Un grazie veramente a tutti quanti,
per aver fatto sì che le visite abbiano
avuto una buona riuscita.
Silvana Zecchini
Ass. Cultura, Sociale e Qualità della vita
Comune di Siror e
Università di Roma Tre.
Continua la collaborazione
Il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università degli Studi Roma
Tre da diversi anni organizza attività
didattiche interdisciplinari di durata
settimanale nelle valli della Comunità
di Primiero, territorio da tempo noto
per le sue peculiarità geologiche
e che si è rivelato particolarmente
adatto agli scopi del corso di laurea.
Il Comune di Siror ha firmato, nel corso del 2013, un Accordo Quadro che
prevede la collaborazione sul piano
della ricerca e della divulgazione.
Nel mese di agosto alcuni docenti
dell’Università Roma Tre, Dipartimento Scienze Geologiche hanno tenuto
delle conferenze a Siror e a San Martino di Castrozza.
4 Siror notizie
Il Sindaco di Assisi a “Dolomiti Incontri”
O
spite di “Dolomiti Incontri” a San
Martino di Castrozza il Sindaco
di Assisi e Presidente Onorario
dell’Associazione dei Beni Italiani Patrimonio Nazionale Unesco, Claudio Ricci.
Ad accoglierlo nella nota località turistica, il Sindaco di Siror Walter Taufer.
Claudio Ricci è intervenuto, in sala
Congressi, sul tema: “Beni Unesco, tesori da scoprire viaggiando”.
Occasione per approfondire i grandi
temi dell’ambiente, del paesaggio, del
turismo e dei tesori artistici nel nostro
Paese.
Claudio Ricci ha ricordato la particolarità e l’importanza del turismo legato ai
siti Unesco, un turismo attento al territorio e ai suoi aspetti peculiari definendolo: “fabbrica di ricordi utili”.
La stele a passo rolle in ricordO di gino Bartali
N
ella foto la stele che ricorda il
grande campione Gino Bartali a Passo Rolle con il figlio Andrea che ha ricordato il grande amore
e il rispetto che suo padre riservava alla
montagna. Il Passo Rolle è stato teatro
di straordinarie vittorie nei Giri d’Italia.
Molte le presenze in questa occasione:
la Provincia di Trento, rappresentata
dall’Assessore provinciale al Turismo,
Michele Dallapiccola, il Parco con il Pre-
sidente Giacobbe Zortea e l’Apt con la
Presidente, Paola Toffol e i Comuni di
Siror e di Predazzo.
Questi due Comuni hanno firmato per
l’occasione un Patto di Amicizia con
Ponte a Ema Comune di Firenze dove il
campione ha vissuto. “Gino Bartali è
stato un vero campione - ha detto all’inaugurazione il sindaco di Siror, Walter
Taufer - ed un grande uomo. A Passo
Rolle si ricordano sicuramente le vicende sportive, ma anche la grande umanità di Bartali e quel suo impegno civile
che sono un esempio autentico, nell’Italia di oggi, di dedizione agli altri”.
In agosto, inoltre, il campione trentino
di ciclismo Matteo Trentin (foto a destra) é stato premiato dalle istituzioni
locali a Passo Rolle per la vittoria alla settima tappa del Tour de France.
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È operativa la nuova caserma dei Vigili del Fuoco
Volontari di San Martino di Castrozza
S
i è concluso nel corso della scorsa primavera-estate l’iter per la
ristrutturazione ed ampliamento
della caserma dei Vigili del Fuoco Volontari di San Martino di Castrozza. L’opera
era attesa da anni in quanto l’aumento
dell’attività interventistica degli ultimi
15 anni ha comportato un graduale incremento di mezzi che trovavano ricovero a fatica nella sede originaria.
Attraverso un attenta analisi delle esigenze operative e con un occhio sempre
presente al contenimento dei costi si
sono definiti gli spazi della nuova costruzione. Sono stati realizzati al piano
terra i nuovi spogliatoi separati maschili e femminili che rispondono a criteri di
igiene e funzionalità, sono stati realizzati
i parcheggi che prima erano completamente carenti.
Negli anni anche le dotazioni di dispositivi di protezione individuale hanno
seguito una notevole evoluzione rendendo necessari spazi diversi da quanto
abitualmente presente nelle caserme
degli anni ’90.
Già la scorsa Amministrazione comunale al termine del mandato aveva avviato le procedure per l’ampliamento e
adeguamento degli spazi.
L’attuale Amministrazione ha concretizzato le procedure di finanziamento
verso la PAT. Il finanziamento per quota
parte, pari circa al 70% dell’opera, risulta
a carico della Cassa Provinciale Antincendi ed è vincolato alla realizzazione
dell’opera. L’importo rimanente è diviso
equamente fra le Amministrazioni di
Siror e Tonadico.
Al piano superiore è stato realizzato
un ufficio-sala radio con un ampio armadio per la documentazione. In caso di
interventi complessi un operatore ha a
disposizione tutte le infrastrutture tecniche per ogni tipo di comunicazione.
La logica seguita per la realizzazione
dell’opera ha seguito i criteri del massiccio riutilizzo delle superfici attraverso
l’adeguamento funzionale, igienico-sanitario, energetico e normativo. Si è
quindi realizzato l’adeguamento alle
normative antincendio del magazzino
esistente sostituendo i serramenti in
legno con porte REI e l’eliminazione di
alcuni altri serramenti. La vecchia sala riunione diventa quindi lo spogliatoio del
gruppo allievi che mantiene sempre un
numero di ragazzi compreso fra le 15-20
unità.
È stata infine realizzata un’ampia sala
riunioni dotata di videoproiettore (già a
disposizione e molto utilizzato nella vecchia sede). La formazione deve essere al
giorno d’oggi continua e specifica. Alle
tradizionali manovre pratiche si affiancano adesso sessioni addestrative teoriche con l’ausilio delle più moderne tecniche informatiche.
Infine è stata realizzata nella sala riunioni una piccola cucina per eventuali
emergenze. L’edificio è adeguato alle più
recenti norme sul risparmio energetico e
gli arredi sono stati realizzati con risorse
proprie del Corpo.
L’inaugurazione ufficiale avverrà il
prossimo sabato 29 novembre in occasione della tradizionale festa di Santa
Barbara, tutta la popolazione è invitata a
presenziare.
Alberto Tisot
Comandante dei Vigili del Fuoco
(foto: Luca Valline)
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PRIMIERO COMUNE UNICO
N
egli ultimi mesi il progetto del
Comune unico del Primiero ha
subito una brusca accelerazione
culminata con il sondaggio telefonico,
voluto dall’assessore provinciale agli
enti locali Carlo Daldoss, che a cavallo
tra agosto e settembre ha interessato
circa 1200 famiglie del Primiero.
L’argomento credo meriti un’ulteriore
riflessione. L’attenzione della Provincia
Autonoma di Trento, che prevede anche
una contribuzione straordinaria alle Amministrazioni che intraprenderanno
questa strada, dimostra che questo è il
cammino indicato, se non altro perché
l’accorpamento garantisce o garantirebbe alla Provincia una riduzione nei costi
di gestione degli enti locali tali da mitigare l’entità dei tagli che a sua volta la
Provincia ha subito dal governo centrale
di Roma; se ci si arriva da soli bene, e si
prende pure il contentino, altrimenti nel
prossimo decennio tali fusioni verranno
imposte con un intervento legislativo ad
hoc. Ma questa è solo la mia opinione,
che ogni singolo Sindaco contrario alla
fusione, smentirà categoricamente; io la
vedo come un fatto inevitabile in un
processo di razionalizzazione ed ottimizzazione che non ritengo sempre positivo, anzi, ma inevitabile, perché questo è
l’indirizzo preso dal mondo economico
attuale, che ha, prima, interessato il
mondo del lavoro e dell’industria ed ora
va a toccare anche le nostre piccole realtà amministrative. Pensiamo alle scuole,
agli ospedali, forse per qualche anno riusciremo a salvare l’ospedale di Cavalese
e quello di Borgo Valsugana, ma poi dovremmo andare tutti a Trento; per qualche anno ancora i bambini faranno le
elementari a Siror, ma posso scommettere che tra qualche anno andranno a
scuola a Tonadico, ed a nulla serviranno
le proteste o le raccolte di firme. È utopistico pensare di poter fermare questi
processi, perché sono scelte che vengono prese ad un livello più alto rispetto a
quello che noi censiti riusciamo a condizionare con le nostre opinioni.
Ciò non toglie che criticamente mi sia
fatto un opinione in materia e che io
possa esprimere liberamente i miei
dubbi sulla scelta del Comune unico,
dubbi che saranno venuti anche a voi
tutti. L’esperimento dell’Unione dell’Alto
Primiero se funzionale a livello fiscale
(l’Unione a differenza dei Comuni recu-
pera l’IVA versata) non ha dato particolari benefici né un sensibile miglioramento dello standard qualitativo dei servizi
resi alla popolazione; assai peggiore il
funzionamento della Comunità di Valle:
è la dimostrazione lampante che la gestione congiunta non migliora necessariamente il servizio stesso; l’attivazione
di una sfilza di tavoli di lavoro sugli argomenti più disparati, al di fuori di una
moltitudine di parole e protocolli d’intesa, ha sortito ben pochi risultati; l’avrò
già scritto, ma a volte davvero tutti ‘sti
tavoli mi fanno pensare alla Comunità di
Valle come ad una grande falegnameria
più che ad un ente pubblico, nato con
grandi proclami e compiti di coordinamento e mediazione tra provincia ed
enti locali.
Sembrerebbe allora, che nel loro piccolo, lavorino quasi meglio i singoli Comuni, ma anche questa affermazione
viene palesemente smentita dalla osservazione della realtà, perché è stata proprio la frammentarietà delle scelte che
nel corso degli anni le Amministrazioni
della nostra valle hanno intrapreso, prive
di una visione unitaria, ad aggravare in
valle la già difficile congiuntura economica nazionale. Su pressanti richieste
dell’uno o dell’altro comune abbiamo
costruito, si abbiamo, perché i soldini
usati, che vengano dalla Provincia o dal
Comune sono sempre i nostri, dicevo
abbiamo costruito circonvallazioni dove
non c’era traffico, impianti di risalita
dove non c’era utenza, strutture sportive
o polivalenti la cui gestione dissangua le
amministrazioni che le hanno volute, caserme dei pompieri a qualche centinaio
di metri l’una dall’altra, solo ed unicamente per ottenere consenso.
La drammatica situazione del lavoro
in valle fa riflettere. Si parla di circa un
10% della popolazione attiva senza lavoro, con percentuali ancor più preoccupanti tra i giovani, ed anche tra coloro
con un lavoro le certezze sono sempre
meno: si va verso un rinnovo dei contratti per i dipendenti della Famiglie Cooperative e Istituti di Credito Cooperativo
votati al ribasso, con significative riduzioni di stipendio, che andranno ad intaccare ulteriormente la capacità di
spesa del ceto medio.
La soluzione non è l’integrare le squadre di lavoratori socialmente utili, ma far
ripartire la nostra piccola economia, evitando di ripetere gli errori commessi in
passato, cercando di guardare oltre il
proprio interesse personale immediato,
individuando una classe dirigente più
giovane, preparata, onesta e capace, che
abbia il coraggio di prendere la giusta
direzione, che magari risulterà difficile
da far digerire di primo acchito ai censiti,
ma tale da garantire un futuro alla valle,
perché l’unica alternativa sarà una
nuova ondata di emigrazione.
Ho la certezza che in valle non mancano persone che rispondono ai requisiti
di cui sopra e che siamo noi a doverli
scegliere, ad affidar loro l’incarico di guidarci; li dovremo scegliere in funzione
dei loro ragionamenti, delle idee che
esprimono e delle soluzioni che propongono, non per appartenenza famigliare;
deve finire l’era delle “tosele” e deve iniziare l’epoca delle idee.
L’opportunità che ci sta dando il comitato per il comune unico la si coglie riflettendo su quanto accaduto negli ultimi anni, la si coglie nella sproporzione
tra la marea di parole spese e la pochezza delle opere realizzate, la si coglie nei
continui litigi tra i Comuni, la colgono i
censiti di Siror nella decennale “bega”
per i “campigoli del Crel” e per l’area del
distributore di San Martino: va a finire
che facciamo come Putin con l’Ucraina,
ci armiamo di mazze e bastoni ed invadiamo “la Fiera”.
Scherzi a parte il mio è un invito ad
appoggiare un cambiamento radicale
ma indispensabile per il nostro futuro:
se infatti i consigli comunali, che si faranno carico di quanto la popolazione chiede, indiranno il referendum popolare sul
comune unico, l’attuale mandato del
Consiglio Comunale sarà prolungato
fino al 31 Dicembre 2015, per indire
quindi le elezioni per il comune unico; in
questo lasso di tempo andrà preparato,
discusso e condiviso il nuovo statuto per
il Comune Unico di Primiero, dove finalmente confluiranno le buone idee, la
progettualità, l’onestà, l’attaccamento di
ciascuno alla propria frazione ma l’orgoglio per l’appartenenza ad una comunità non più divisa.
Carlo Boghetto
Consigliere della Lista “Il Nodo”
SIROR NOTIZIE 7
La Campagna “sovrascritta”
A
seguito della mostra “La Campagna in un Tabià”, allestita lo scorso anno, una seconda mostra sul
territorio della Campagna è stata organizzata quest’anno dalla Cooperativa di
ricerca “TeSto”.
Al visitatore che ha avuto la possibilità
o il coraggio di ficcare il naso nel Tabià di
Siror tra il 6 il 16 agosto, si è aperta davanti “La Campagna Sovrascritta”: una
colorata esposizione di immagini accompagnate da brevissimi testi.
Dodici immagini per esser precisi e
dodici testi. Nessun groviglio di oggetti,
come nella mostra dell’anno scorso, nessuna vestigia tangibile e concreta è stata
esposta: solo immagini; semplici disegni
a pastello che coprivano vecchie fotografie in bianco e nero, una catenina di
scritte poste a lato. Niente di così bello
(da tornare a casa affascinati), nessuna
notizia eclatante (da tornare a casa e
dire: “ma lo sapevi che...”), niente di provocatorio (da portare a rabbie o polemiche o malinconie): sono state semplicemente esposte dodici immagini della
Campagna.
Un territorio lo si può descrivere in
molti modi diversi. Se si guarda dall’alto
si vedono i percorsi e le strade, la spartizione fitta-fitta delle proprietà private, il
saltellare dei colori, i tracciati delle
acque. Se invece lo si guarda da vicino si
notano le erbe e i fiori, le viti aggrappate
alle assi delle pareti, si annusa quel che
esce dalle stalle, si ascolta il brusio di padroni con cane e delle automobili con
autisti. Se poi si decide di applicare il caleidoscopio della documentazione stori-
ca tutto viene moltiplicato: alcune cose
appaiono e poi scompaiono nel tempo,
alcune rimangono invariate e altre evolvono fino ai giorni nostri. Ed ecco emergere strati su strati di percorsi, spartizioni e liti, persone ed eventi. Un territorio
non racconta direttamente il suo passato o il suo futuro, ma contiene queste
narrazioni al suo interno, soprascritte
come le linee d’una mano. Gli aspetti del
passato-presente-futuro cambiano a seconda del punto d’osservazione, sempre
se si ha la pazienza o il coraggio di fermarsi ad osservare.
Ecco che tra il 6 e il 16 agosto sono
state messe sotto agli occhi di tutti dodici osservazioni sulla Campagna utilizzando altrettante vecchie fotografie
(databili dal 1878 al 1966), altrettanti disegni che parlano dell’oggi e del domani
(tratti semplici e netti, nessun vezzo
d’artista), il tutto accompagnato da testi
asciutti e magri per legare il vecchio al
nuovo. Erano racconti, narrazioni, che
giocavano attraverso la fotografia, il disegno ed il testo per mettere in luce alcune tematiche strettamente connesse
a quel sempre più piccolo triangolo
verde che divide e unisce Siror e Tonadico.
La Campagna era-è-sarà: mobilità
(viavai di persone, carri, cariole, automobili, camion, cisterne, trattori), religiosità (processioni, suppliche, messe, capitelli, chiese e cappelle), agricoltura
(campi, orti, frutta, contadini, imprenditori agricoli, hobbisti, “Alleanze”), allevamento (stroppi, divieti, “portelle”, letamai, prati, vacche, galline), edilizia
(barchi, case, stalle, parcheggi), acqua
(argini, brentane, canali, serbatoi), geomorfologia (pendenze e piani, frane e
sedimenti), confini (paletti, cippi, transiti, piani regolatori), guerra/conflitto (atterraggi, beghe, incongruenze), tempo
libero (giochi, concerti, passeggiate,
gare).
Nella mostra c’era tutto e c’era il contrario di tutto: il bello e il brutto, il sano e
il malato, il vicino e il lontano, il vecchio
e il nuovo, il reale e l’immaginifico, il
secco e il grasso. Attraverso la mostra è
stata offerta l’opportunità di ritrovarsi in
queste dodici osservazioni, di farsi sfiorare dalla propria storia e dal proprio
presente; si è voluto solo accennare in
modo lieve alle tematiche senza indirizzare e guidare i visitatori su fermi binari
interpretativi (anche perché gli aspetti
sopra accennati verranno trattatati in un
libro di prossima uscita).
Tutti quanti hanno potuto, in questi
dodici punti di vista, lasciarsi pizzicare
da un pensiero: perché tutti abbiamo a
che fare con la Campagna (proprietari e
non), è un territorio che fa parte di noi,
che ognuno di noi può scrivere o “sovrascrivere” direttamente o indirettamente.
In essa inevitabilmente ci si specchia, sia
come singoli sia come collettività comunale e dell’intera vallata. La Campagna è
però uno “specchio in negativo”: si riconosce il poco che oggi ancora ci appartiene, si scopre il molto che abbiamo
avuto e che possiamo ancora avere.
Angelo Longo
Cooperativa “TeSto”
8 Siror notizie
Comune di siror
la comunicazione pubblica Online - www.siror.eu
Albo telematico
In questa sezione è possibile
consultare delibere, determine e
gli atti dell’azione
amministrativa del Comune.
Uffici e Modulistica
Nella sezione dedicata agli
Uffici comunali è disponibile
e scaricabile la diversa
modulistica.
IL COMUNE
cULTURA
La carta d’identità del
Comune, il palazzo comunale, i
sindaci dal 1947, lo stemma e il
gonfalone.
Guida al centro storico e al
patrimonio artistico, i santi
patroni, i personaggi,
le associazioni, le iniziative.
Spazio news
È lo spazio che permette di
essere costantemente informati
sull’attività delle
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scaricabili del quadrimestrale
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