La speranza che è in noi - parrocchia di cassago brianza
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La speranza che è in noi - parrocchia di cassago brianza
07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Cassago Brianza Anno XV - Numero 02 Pagina 1 Notiziario di informazione parrocchiale La speranza che è in noi di don Adriano Valagussa D omenica scorsa a S. Marino così si esprimeva il Papa nella sua omelia: “Voi siete giustamente fieri e riconoscenti di quanto lo Spirito Santo ha operato attraverso i secoli nella vostra Chiesa. Ma voi sapete anche che il modo migliore di apprezzare un’eredità è quello di coltivarla e di arricchirla. In realtà, voi siete chiamati a sviluppare questo prezioso deposito in un momento tra i più decisivi della storia. Oggi, la vostra missione si trova a dover confrontarsi con profonde e rapide trasformazioni culturali, sociali, economiche, politiche, che hanno determinato nuovi orientamenti e modificato mentalità, costumi e sensibilità. Anche qui, infatti, come altrove, non mancano difficoltà e ostacoli, dovuti soprattutto a modelli edonistici che ottenebrano la mente e rischiano di annullare ogni moralità. Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà. Così, anche in queste terre, si è iniziato a sostituire la fede e i valori cristiani con presunte ricchezze, che si rivelano, alla fine, inconsistenti e incapaci di reggere la grande promessa del vero, del bene, del bello e del giusto che per secoli i vostri avi hanno identificato con l’esperienza della fede. Non vanno, poi, dimenticate la crisi di non poche famiglie, aggravata dalla diffusa fragilità psicologica e spirituale dei coniugi, come pure la fatica sperimentata da molti educatori nell’ottenere continuità formativa nei giovani, condizionati da molteplici precarietà, prima fra tutte quella del ruolo sociale e della possibilità lavorativa”. Il Papa ci ripropone, in altre parole, la domanda: Dove poni la tua speranza? È facile cedere alla tentazione di affidare la speranza della nostra vita a ciò che più viene acclamato in un certo momento, al proprio progetto personale o, perfino all’interno della vita della Chiesa, a rinnovate strutture, quasi che tutto questo possedesse la soluzione della vita. Magari si va ancora in chiesa, ma di fatto la speranza è affidata altrove. Cristo risorto è la nostra speranza, sempre viva, sempre presente. Mese di luglio-agosto A.D. 2011 Sommario Editoriale (pagina 1) I s o l d i d e l l a Pa r r o c c h i a (pagina 2) Anche tu così (pagina 2) Settimana Agostiniana (pagina 3) GMG 2011 (pagina 4) III media al Sacro Monte (pagina 4) Segnaletica agostiniana (pagina 5) Pr i m i s s i m i p a s s i (pagina 6) Suor Enrichetta Beata (pagina 7) P r o f e s s i o n e d i Fe d e (pagina 8) Giornata del malato (pagina 8) Azione Cattolica (pagina 8) I l “ Pr o c e s s o ” d i E . C o r t i (pagina 10) Pe r c h é n o n s o r r i d i ? (pagina 10) P e l l e g r i n i a Ro m a (pagina 11) Montmartre (pagina 12) 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina luglio 2011 È riconoscendo Lui che scopriamo che solo in Lui trova risposta il bisogno più profondo della nostra vita e ci fa attenti al bisogno e al destino di ogni uomo in cui ci si imbatte, al di là di ogni schieramento. 2 2 È proprio riconoscendo la speranza che è Cristo che ritroviamo in noi quella libertà che ci fa aperti e disponibili a ogni persona. Quando perdiamo di vista Cristo allora incominciano a prevalere i Shalom nostri schemi o i nostri progetti illudendoci che questi possano essere la vera speranza nostra e degli altri. Dove pongo io la speranza della mia vita? I “soldi” della parrocchia di don Adriano Valagussa soldi della parrocchia sono i Irocchiale, soldi di tutta la comunità paranche se da un pun- to di vista legale il responsabile è il parroco. È giusto quindi che tutti sappiano quanto una parrocchia possiede e come vengono spesi i soldi. Ecco perché oltre al Consiglio per gli affari economici è stato presentato il rendiconto economico anche al Consiglio pastorale e in questo periodo è stato esposto alle porte della chiesa almeno nei suoi elementi fondamentali. Possiamo dire che la nostra parrocchia ha un buon deposito dovuto alla vendita, alcuni anni fa, dell’oratorio femminile. C’è una buona entrata in occasione della Benedizione natalizia nelle famiglie. Potremmo sicuramente crescere nelle altre entrate, tenendo conto che stiamo per affrontare una grossa spesa per sistemare la chiesa: riscaldamento, altare… A questo riguardo non appena avremo la risposta della Soprintendenza e della Curia vi faremo conoscere il progetto e la spesa prevista. Un’altra osservazione: pur lodando il grande impegno da parte di tante persone, dobbiamo dire che l’oratorio, soprattutto per il grosso impegno di spesa per il riscaldamento e l’energia elettrica, non riesce ancora a essere autosufficiente. Inoltre, i soldi dati per sostenere bisogni, emergenze economiche delle persone sono molto di più di quanto appaia dai fogli esposti. Comunque per qualsiasi domanda sono sempre disponibile a delle chiarificazioni. Anche tu così: i colori dello Spirito di Flavia Mandelli 2 giugno è la festa della ReIlpubblica ma per i cresimandi ha anche un altro significato, infatti, come di consueto ogni anno si ritrovano tutti a San Siro per un momento festoso e di preghiera con l’arcivescovo. Anche i nostri ragazzi, che il 30 aprile hanno ricevuto lo Spirito Santo nel sacramento della Cresima o Confermazione dalle mani di Mons. Molinari, hanno partecipato a questa giornata. Que- st’anno durante il catechismo di preparazione alla Santa Cresima abbiamo ripercorso il cammino della chiesa, partendo dalla lettura degli Atti degli Apostoli dove abbiamo trovato la nascita delle prime comunità cristiane, fino a giungere alla nostra. Nell’incontro di San Siro i ragazzi hanno visto l’unità della Chiesa Ambrosiana rappresentata da loro e dai loro coetanei. I ragazzi indossavano pettorine di di- versi colori secondo la loro zona pastorale, rosse, gialle, verdi, azzurre, blu, fucsia e arancio (le nostre) lo stadio sembrava una tavolozza di colori. Un gruppo di giovani in rappresentanza di tutte le zone ha animato l’attesa del Cardinale con canti e scenografie, al suo arrivo è stato accolto con un boato dai 50mila ragazzi che gremivano gli spalti insieme ai loro educatori, catechisti e genitori. 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina Shalom Partendo dalla domanda posta dal dottore della legge a Gesù “che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?” è iniziato il momento di preghiera, nel suo intervento il Cardinale ha presentato il buon samaritano come esempio da seguire, tutti noi dobbiamo essere dei buoni samaritani, tenendo presente che il “buon samaritano” è Gesù. Ha sollecitato i ragazzi a essere 3 3 “santi” e a cancellare “la superficialità, la pigrizia, il disimpegno, la paura del sacrificio e la prepotenza sugli altri”. Ha raccomandato pregando con loro, “il senso di dovere e la generosità verso chi ha bisogno” e di “non prestar fede a chi promette una vita comoda e facile per essere felici” perché l’unico modo per essere felici è seguire Gesù. Tutto questo lo si può ot- luglio 2011 tenere lasciandosi modellare dallo Spirito Santo che lavora con lo scalpello dei sette doni. Il Cardinale ci ha salutati chiedendo un applauso per il Papa che sarà qui tra noi il prossimo anno per il VII Incontro mondiale delle famiglie, dando ai ragazzi un’importante consegna, quella di essere i primi messaggeri di questo evento nelle loro case, oratori e comunità. La Settimana Agostiniana: 27 agosto - 4 settembre di Luigi Beretta XXI Settimana Agostiniana Laaffronta quest’anno la figura di san Carlo Borromeo nell’anno del 400mo anniversario della sua Canonizzazione. Grande interprete della Controriforma Tridentina san Carlo lasciò un segno magistrale nella Diocesi mi- lanese e anche a Cassago, dove nel 1571 decretò la nascita della Parrocchia e la sua organizzazione spirituale sotto la guida del primo parroco don Antonio Brambilla. Visitò Cassago due volte e ad attenderlo c’era tutto il popolo che ben conosceva la sua fama di santità. Sabato 27 agosto: 9.00 - S. Messa nella festività religiosa di Santa Monica; Domenica 28 agosto: 10.30 - S. Messa nella festività religiosa di Sant’Agostino; 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina luglio 2011 Mercoledì 31 agosto: 21.00 - San Carlo a Cassago e la fondazione della parrocchia nel 1571 con il parroco don Antonio Brambilla - relatore: prof. Luigi Beretta; La bibliografia carolina - relatrice: Elena Rigamonti, Bibliotecaria della Biblioteca Comunale Renate-Brianza Biblioteche; Giovedì 1 settembre: 21.00 - Gli inizi della riforma luterana e il problema della grazia - relatore: dott. Giuseppe Corti; Venerdì 2 settembre: 4 4 21.00 - La parabola del Buon Samaritano come specchio della pastorale in Agostino e San Carlo - relatore: dott. Giuseppe Redaelli; Sabato 3 settembre: 21.00 - Un autentico testimone di Cristo: l’avventura umana di San Carlo Borromeo - relatore Alessandro Molteni; Iconografia carolina - a cura di Francesca Giussani; Domenica 4 settembre: 10.30 - S. Messa solenne celebrata nella ricorrenza della 381ma Festa in onore di sant’A- Shalom gostino Patrono di Cassago, con la preghiera per la Comunità e l’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte del Sindaco e delle Autorità Comunali di Cassago; 17.00 - Celebrazione dei Vesperi. Tutte le Conferenze saranno tenute presso la Sala Consiliare nel Nuovo Municipio di Cassago. Poiché la chiesa parrocchiale sarà interessata dai lavori per il nuovo riscaldamento, le celebrazioni liturgiche si terranno nella chiesa di Oriano. La Giornata mondiale della Gioventù di Davide, Ivan, Elena, Teresita, Beppe, Cri, Stefa e Chiara irmes en la fe, firmes en «F la fe, caminamos en Cristo, nuestro Amigo, nuestro Señor. Gloria siempre a El! Gloria siempre a El! Caminamos en Cristo firmes en la fe». Sono queste le parole che circa 5000 giovani di tutta la Lombardia hanno cantato in Duomo sabato sera, 18 giugno. E sono queste le parole che sentirete pronunciare dai giovani in tutto il mondo, perché questo è il ritornello dell’inno della GMG a Madrid. Infatti fra di noi alcuni di quelli che andranno in Spagna ad agosto hanno partecipato alla celebrazione. Un sabato sera alternativo fra canti, preghiere, danze e le parole, sempre emozionanti, del nostro arcivescovo Dionigi. Abbiamo ripercorso la storia di tutte le GMG guardando un video sui maxi-schermi: “è Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande…” così diceva Giovanni Paolo II nella veglia in occasione della 15ma GMG. E alla fine, dopo esserci intrufolati in mezzo ai vari gruppi, siamo anche riusciti a stringere la mano all’Arcivescovo che al sentire Cassago, ha immediatamente chiesto: “Come sta S. Agostino?”. È stata una serata davvero intensa, in tutti i sensi (23 e15: “La metro chiude per lavori, proseguire con i mezzi in superficie!” Vi lascio immaginare la confusione!). Ora siamo ancora più convinti e più “carichi” di andare a Madrid insieme agli altri giovani del mondo: che dire, non vediamo l’ora! Madrid ci attende! Incontro al Sacro Monte di Varese dei ragazzi di III media abato 14 maggio il gruppo di S catechismo dei ragazzi della terza media ha partecipato alla giornata al Sacro Monte di Va- rese. Dopo esserci ritrovati alle 13.30 in piazza della chiesa siamo partiti. Arrivati abbiamo fatto un pezzo a piedi in salita fino ad arrivare alla prima cappella dove noi ragazzi insieme ai genitori e guidati dal nostro catechista abbiamo incominciato il 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina Shalom cammino di preghiera tra le varie cappelle. Il cammino di quest’anno era incentrato sulla figura di Maria, Regina del Santo Rosario, cui è dedicato il Sacro Monte di Varese. Salendo la strada che si inerpica verso la cima scopriamo con Maria i diversi gusti per diventare “santi”. Uno spunto per pregare insieme viene da una preghiera antica e forse un po’ strana per noi ragazzi, le Litanie lauretane, che ci accompagnano a ogni tappa. In prossimità delle cappelle troviamo esposte delle stampe di icone di Maria. Il cammino inizia con l’episodio della Visitazione e si conclude con l’incontro di preghiera con l’Arcivescovo sul tema del Magnificat: come Maria ci mettiamo in cammino e con lei lodiamo il Signore che ci ha dato una vita magnifica. Arrivati alla quattordicesima cappella abbiamo aspettato il Cardinale. Al suo arrivo c’è stata tantissima gioia e lo abbiamo salutato con molti canti e sventolando i nostri foulard. Poi è iniziato l’incontro con il Cardinale, sfortu- 5 5 natamente a metà si è messo a piovere e così si è dovuto interrompere, ma prima di andare via noi ragazzi abbiamo ricevuto la Croce del Cammino, un segno distintivo del Mandato dell’Arcivescovo. Dopo le foto di rito del nostro gruppo abbiamo raggiunto le macchine per tor- luglio 2011 nare a casa. Questo incontro ci ha permesso di capire che il percorso della professione di fede è molto importante: è una ricerca di Dio ed è un cammino faticoso, ma essendo una nostra scelta personale, questo deve essere portato a termine con grande impegno. Inaugurata la segnaletica del Cammino di Sant’Agostino di Luigi Beretta i è svolta sabato 4 giugno S 2011 - nella suggestiva cornice verde brianzola di Cascina Rancate a Casatenovo - la posa ufficiale della prima freccia indicatrice del Cammino di Sant’Agostino, il pellegrinaggio a piedi che – transitando nel nome del “Santo della Grazia” per 25 Santuari mariani del territorio brianzolo e per Cassago, l’agostiniano “Rus Cassiciacum”, conduce successivamente il pellegrino a Milano, a Pavia e Genova, sui luoghi collegati maggiormente alla devozione agostiniana in Lombardia. Il disegno della freccia installata - di colore giallo con sopra stilizzata una rosa azzurra con gambo a raffigurare un sentiero - è stato realizzato su iniziativa dei Lions Club Brianza Host e Canonica Lambro che nel 2010 avevano affidato agli studenti dell’Istituto Superiore d’Arte Modigliani di Giussano il compito di ideare il simbolo e la cartellonistica del Cammino. Il Preside dell’Istituto Modiglia- 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina luglio 2011 ni, Prof. Fidia Cesare Ferrari, rappresentante dell’Istituto, che con successo ha raccolto la sfida creativa di “indicare la via” ai pellegrini del Cammino, ha testimoniato - assieme al suo collaboratore Prof. Paolo Arosio - il grande lavoro di studio, di analisi e di riscoperta del territorio che i suoi allievi hanno posto in atto per giungere a questo importante risultato. Riservato agli studenti del quarto anno dell’istituto d’arte, il concorso ha generato molte idee, fra cui sono stati scelti i vincitori: per la prima categoria, il marchio, ha vinto Mara Galimberti, mentre il premio per il cartello informatore è andato a Gabriele Puzzo. Dal 28 maggio al 3 giugno in Villa Mazenta a Giussano è stata allestita una mostra dei lavori realizzati dagli studenti e questo primo evento prelude a una seconda mostra, che si terrà in 6 6 autunno che sarà arricchita con ulteriore documentazione di ricerca di natura storico-artistica, iconografica e fotografica relativa al Cammino di sant’Agostino. La freccia posata a Casatenovo è solo la prima di un ben superiore numero di cartelli segnaletici (si stima circa 5000), che in tempi non lunghi - saranno posati con la collaborazione delle Amministrazioni pubbliche Shalom e Associazioni locali (una c’è già anche in piazza della chiesa a Cassago). L’obiettivo finale è completare la posa non solo per Milano Expo 2015, ma anche entro Milano 2013, quando la diocesi ambrosiana celebrerà solennemente il 1700 anniversario della firma dell’Editto di Milano, da parte dell’imperatore Costantino. Veglia in preparazione alla GMG 2011. I primissimi passi nella vita cristiana di Ivano Gobbato ’età in cui il bambino apprenLmente, de tutto, l’età in cui, letteralsi abbevera di ogni cosa che gli sta intorno, quella che va dalla nascita al tempo della scuola materna, è paradossalmente anche quella in cui non esistono percorsi strutturati per introdurre alla vita cristiana. Ma… la domanda è: questo è un male? È davvero un errore? La risposta può essere sorprendente. Se ne è parlato nel nostro Oratorio lo scorso 29 maggio, dopo aver spedito inviti alle famiglie con bambini che avevano ricevuto il battesimo nei due anni precedenti. La ri- sposta è stata confortante, e le famiglie presenti sono state molto più numerose del previsto, anche tra quelle che sono da poco venute a vivere a Cassago e non si sono ancora inserite – anche per ovvie ragioni di tempo – nella nostra comunità. Un modo per conoscersi, quindi, e soprattutto per aprirsi. Ma non solo questo, anche il tentativo di rispondere a quella difficile domanda: come si può iniziare a proporre un percorso cristiano in qualche modo strutturato anche a bambini (comunque: a persone) tanto piccoli? La risposta ci è stata data dal nostro parroco, ma assomiglia più a una proposta perché si veste di quella libertà che è proprio la più vistosa tra le caratteristiche delle proposte: non c’è alcun bisogno di “attirare” bambini e genitori negli Oratori, nessuna necessità di costituire “squadre di aiuto” per inventarsi quasi un pre-catechismo. C’è piuttosto un autentico bisogno di ascolto, e di ascolto reciproco. Perché davvero, il dono più grande che si possa fare a questi piccoli è quello del sorriso. Non parole quindi, non immagi- 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina 7 7 Shalom ni, simboli, idee, ma il sorriso che è testimone della serenità interiore, della gioia che un giorno parlerà anche di fede ma che per ora, oggi, basta a se stessa. Il sorriso verso i piccoli per accoglierli, mostrando loro che sono al sicuro. Il sorriso che è una perla preziosa in sé ma che lo è ancora di più quando risplende nel volto della mamma e del papà. È questa la prima “lezione” di vita, di amore, che i genitori cristiani danno ai loro figli, e certamente è un seme che porterà frutto. In questo senso la struttura oratoriale non può essere altro che un luogo pronto a offrire tutto l’aiuto possibile ma che non chiede affatto di diventare il centro attorno al quale tutto ruota. Si è presenti, ma nel pieno rispetto dei bisogni e dei tempi dell’altro. Anche per questo motivo l’idea è quella di inviare di tanto in tanto una lettera a queste famiglie, che hanno testimoniato fin dal primo incontro la loro gioia nell’avere un’opportunità di conoscenza e coinvolgimento. Ci potranno poi essere anche altri appuntamenti durante l’anno, di volta in volta su temi diversi, ma la conquista principale è luglio 2011 proprio nell’aprirsi di un cammino, come già avviene in alcune Parrocchie ma che per noi è davvero una novità. Così il pomeriggio ha potuto continuare nella serenità con il gioco e con la merenda (un grazie anche a queste famiglie, che hanno portato in Oratorio di tutto per allietare la giornata) ma anche con la consapevolezza che una comunità c’è, esiste, che ci sono mamme e “signore” pronte a fare la loro parte di lavoro per costruirla affinché possa prendersi cura di questi piccoli nei primissimi passi della loro vita cristiana. La beatificazione di suor Enrichetta Alfieri di Rosalba Giussani a comunità delle Suore di Lfesta: Santa Giovanna Antida è in Domenica 26 Giugno è stata beatificata una loro consorella, Suor Enrichetta Alfieri, l’“Angelo di San Vittore”. Dopo il riconoscimento dell’esercizio eroico delle virtù teologali, cardinali e proprie della vita religiosa, avvenuto il 19 Dicembre del 2009, si sono susseguiti ulteriori passaggi giuridici e fasi di studio medicoscientifico che in sede di consulta medica, il 28 ottobre 2010, hanno definito inspiegabile la guarigione di Stefania Copelli da Sarcoma plurimetastasico; la diciottenne, nata a Gorgonzola (MI) e residente a Truccazzano (MI), era una giovane atleta della Società Sportiva Italiana di Melzo. Il 14 gennaio 2011, i teologi hanno riconosciuto la soprannaturalità di tale guarigione, attribuendola all’intercessione di Suor Enrichetta, insistentemente e coralmente invocata per ottenere la restituzione dell’integrità fisica della ragazza, oggi sposa e madre di due bambini. Nel corso della stessa celebrazione sono stati beatificati anche un sacerdote della Diocesi di Milano, Don Serafino Morazzone e Padre Vismara, sacerdote Missionario del PIME: ciò ci ha permesso di partecipare con gioia alla grande festa di una santità visibile e tutta milanese. La solenne celebrazione è stata presieduta dal Cardinal Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e dal Cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, che in rappresentanza del Papa ha proclamato il Decreto di Beatificazione. Con la Beatificazione, Suor Enrichetta Alfieri viene riofferta a tutti come modello di vita d’amore bruciante per Dio e per i fratelli che ella ha servito tra le mura del carcere di San Vittore, anche in tempi orribili per la storia d’Europa, d’Italia, di Milano e in particolar modo dello stesso carcere milanese durante il nazismo. Ora il cuore è leggero, lo sguardo si fa sempre più limpido, le labbra si schiudono a un sorriso luminoso, chiaro, contagioso: quello del volto della Venerabile Serva di Dio, Suor Enrichetta Alfieri, dalla quale ci sentiamo incoraggiati, corroborati, invitati a seguire la nostra via di santità e a perseverare in essa, con piena fiducia nella sua guida intelligente e nella sua compagnia amorosa. Il “coraggio della carità” è la splendida conferma che Dio non si stanca mai di amare l’uomo! 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina luglio 2011 8 8 Shalom Lettera sulla Professione di Fede dei ragazzi della II media are amiche e amici,000000 C siamo un gruppo di ragazze e ragazzi che si sta preparando alla Professione di Fede. L’evento principale che noi cristiani celebriamo è la Pasqua e vorremmo farvi partecipi delle nostre gioie ed emozioni nel sapere che Gesù è risorto! Per noi la Pasqua viene celebrata tutte le domeniche, ma in particolar modo nella settimana santa: il giovedì ricordiamo l’ultima cena, il venerdì la passione e la morte di Gesù, e la domenica riviviamo la sua Resurrezione. È grazie a questo evento che possiamo ricevere i Sacramenti: battesimo, riconciliazione, eucarestia, confermazione e… stiamo camminando insieme verso la Professione di fede! Quest’ultimo non è un Sacra- mento ma noi, liberamente, vogliamo impegnarci davanti a tutti a essere testimoni di Gesù nel quotidiano. Siamo consapevoli che sbaglieremo in alcune scelte, ma confidiamo in Gesù che ci verrà in aiuto e cercheremo di impegnarci nel mettere in pratica quel comandamento lasciatoci da Gesù: “ama il prossimo tuo come te stesso”! La Giornata del malato di Orazio Caliandro omenica 22 maggio, nel poD meriggio, la nostra Parrocchia ha celebrato la giornata del malato. È stata così ripresa una tradizione, interrotta alcuni anni or sono, che alla comunità mancava: la numerosa partecipazione dei malati, delle persone anziane e dei familiari ne ha dato testimonianza. È stato un momento di incontro tra persone che non si muovono mai di casa, tranne che in alcune occasioni. Domenica 22 maggio, appunto, l’occasione è stata buona: c’è stata la possibilità di pregare insieme e anche di conoscere il motivo per cui diverse persone non si vedevano più in paese. Alcuni operatori pastorali, i ministri straordinari dell’Eucaristia, con alla guida don Adriano, si sono resi disponibili, laddove c’erano familiari impossibilitati, ad accompagnare prima in chiesa e poi alla loro abitazione i malati che hanno accet- tato l’invito. Molti hanno ritenuto opportuno non spostarsi ma si è pregato anche per loro. Una celebrazione semplice ma molto sentita, che sarà quasi sicuramente inserita nel programma parrocchiale una volta l’anno e che è stata conclusa da un rinfresco con ottime torte preparate da donne volonterose: un buon modo per stare insieme dopo il ristoro offerto dalla preghiera. Azione cattolica: il cammino 2010/11 di Piera Merlini Cattolica rappresenta L’Azione una parte importante della storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centotrent’anni, e s’intreccia con la vita di migliaia di donne e uomini che hanno lavorato con passione e fedeltà, servendo la Chiesa e contribuendo a costruire il Paese in cui viviamo. Si è da poco concluso il triennio 2008/2011, iniziato con l’invito a essere “cittadini degni del Vangelo”, con un nuovo rilancio a essere santi dentro la storia 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina Shalom all’insegna di due priorità: bene comune ed educazione. L’icona dell’anno è stata l’invito del Vangelo di Matteo (Mt 5,14) ad accorgersi di essere già “luce del mondo e sale della terra” lasciandoci trasformare dalla Parola e così splendere e dare sapore dentro la nostra vita e nella comunità. Il testimone è stato San Carlo Borromeo, nel IV centenario dalla canonizzazione. “Com-Pro-Messi nella Storia” è il titolo del nostro sussidio che rimanda all’immagine di chi non ha paura di sporcarsi le mani, rispondendo all’invito di Gesù a ciascuno di noi alla sequela, alla responsabilità, alla testimonianza, per costruire la Chiesa e per edificare il mondo secondo il progetto di Dio. Si sono approfonditi i temi della cittadinanza e del bene comune, come modo di vivere la santità in chiave missionaria. Le tappe sono state cinque, proposte a livello parrocchiale o decanale: “Una storia illuminata”, l’icona dell’anno, sale e luce: ci invita a essere oggi segno di una tradizione viva, visibili o nascosti, ma sempre significativi. “Una storia contaminata”, la genealogia di Gesù che ci ricorda l’universalità del messaggio evangelico, il nostro essere eredi di una storia che comprende l’intera umanità. “Una storia rigenerata”, ci rimanda alla fedeltà, alla legge e ai profeti nel rispetto della regola d’oro: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro, questa infatti è la legge e i profeti”. (Mt. 7,12). “Una storia abitata”, sottolinea il primato di Dio che apre spazi veri per una vita autentica da cittadini e da cristiani. Il prima- 9 9 to dello spirituale che ci consente di non separare la fede dalla vita, la dimensione pubblica da quella privata. “Una storia sconfinata”, il Padre Nostro riconduce a una fratellanza universale, concreta, profonda, fatta di pane, perdono e forza per resistere al male. È stato l’anno del rinnovo delle cariche associative a livello parrocchiale, decanale e diocesano. Per quanto riguarda la nostra parrocchia, sono state riconfermate Piera Merlini presidente e Carla Cesana responsabile adulti. A livello diocesano, è stata riconfermata dal nostro Cardinale, come presidente, Valentina Soncini. Il 13 febbraio alcuni rappresentanti hanno partecipato alla XIV assemblea diocesana dell’AC dal titolo “Vivere la vita, amare la Fede, l’impegno educativo e la scommessa dell’insieme”, con le direttive per il prossimo triennio. L’intervento del Cardinale ha invitato a coltivare la dimensione spirituale e vocazionale dell’AC, la diocesanità e la sobrietà, intesa come l’andare all’essenziale, sollecitandoci e incoraggiandoci a guardare avanti con speranza perché c’è qualcosa più grande di noi che ci permette di essere sereni, nonostante le fatiche e le difficoltà: “è il Signore che ci guida e ci salva”. Valentina nella relazione ha sottolineato che l’AC è e rimane ancora un cammino di formazione per laici sensibili e impegnati nella pastorale; sostenere questo impegno di evangelizzazione e formazione è arduo in un contesto, come il nostro, non più scontatamente cristiano. Diventa quindi indispensabile da un lato attrezzarsi culturalmente e spiritualmente per affrontare il “caso serio della fe- luglio 2011 de”, dall’altro non smettere di ricercare interiormente una profonda unità tra fede e vita che dia forza e consapevolezza al nostro essere al mondo. La priorità che l’AC si dispone a vivere nel prossimo triennio è, infatti, quella dell’evangelizzazione che ha le radici nella riscoperta della fede come cardine di una vita bella, buona e serena. Per affrontare questa priorità l’associazione fa propri due insegnamenti dei Vescovi: • in riferimento agli “Orientamenti pastorali per il decennio 2010/2020 nel quale i laici sono chiamati ad assumere con coraggio l’impegno educativo nei confronti delle nuove generazioni perché “educare alla vita buona secondo il Vangelo” è il miglior regalo che possiamo fare ai giovani e ai ragazzi di oggi. • in riferimento alle sollecitazioni che il Cardinale continua a proporci: è fondamentale per il cristiano riscoprire il proprio battesimo per camminare verso la santità. Il lezionario “Voi siete la luce del mondo”, commento e guida alle letture festive del nuovo lezionario Ambrosiano dell’anno pastorale “A”, ci ha aiutato e ci aiuta ancora di domenica in domenica a una riflessione tra messaggio biblico e la vita quotidiana di ciascuno. La preghiera finale, tratta dal salmo del giorno, completa l’itinerario spirituale scandito dal Tempo liturgico. Un gruppo ha partecipato alla Lectio Divina (o Scuola della Parola) a livello decanale, presso la Chiesa di Campofiorenzo l’ultimo giovedì del mese. Tema “Lo Spirito parla alle Chiese”, un volto di Chiesa plasmato dallo Spirito. È stato un percorso di “rivisitazione” di alcuni tratti 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina luglio 2011 fondamentali di volti di Chiesa (Antiochia, Filippi, Corinto, Roma, dell’Apocalisse e della Gerusalemme celeste), mettendoci all’ascolto di quello che fin dall’inizio “lo Spirito dice alle Chiese” e ancora oggi suggerisce, indica, richiama, per esse- 10 10 re fedele al mandato del suo Signore. Oltre ai momenti di preghiera e meditazione, alcune testimonianze di uomini che in tempi e modi diversi sono stati voce dello Spirito che parla alla Chiesa. Relatore è stato Don Ivano Shalom Valagussa, nostro Assistente Generale Diocesano. L’AC propone annualmente occasioni di vacanza di svago e riflessione a tutti i livelli e famiglie, non solo agli iscritti, ma per tutti: informazioni nel sito: www.azionecattolicamilano.it. Il “Processo e morte di Stalin” di Luigi Beretta ell’anno dedicato a Eugenio N Corti è stato proposto al pubblico, al Teatro Manzoni di Monza nei giorni 24, 25 e 26 giugno, uno spettacolo teatrale che ha visto il grande attore Franco Branciaroli, nei panni di Stalin, mettere in scena per la prima volta la tragedia dello scrittore brianzolo “Processo e Morte di Stalin”. Accanto a lui hanno dato vita allo spettacolo diversi artisti professionisti e anche un gruppo di ragazzi del Liceo Don Gnocchi di Carate Brianza che si sono calati con grande interesse e voglia di fare in questo progetto di grande rilievo culturale. La tragedia “Processo e morte di Stalin”, la cui stesura risale al 1960-1961, venne rappresentata per la prima volta a Roma il 3 aprile 1962 al teatro della Cometa, dalla Compagnia Stabile di Diego Fabbri. Due anni più tardi, nel 1964, l’opera venne tradotta in lingua russa, e nel 1969 in lingua polacca da esuli dissidenti di quelle nazioni. Il testo russo ha avuto la rara sorte di circolare nell’Unione Sovietica attraverso il samizdat (o auto editoria clandestina), quello polacco è valso all’autore l’onorificenza di «Cavaliere di Polonia», da parte del governo democratico polacco, che in quegli anni ancora sopravviveva in esilio a Londra. Nel frattempo si era venuto sempre più affermando nella cultura italiana – fino a conqui- starvi una sorta d’egemonia – l’indirizzo promarxista. Ciò ha comportato l’isolamento e l’emarginazione di quest’opera. Molto più tardi, costretti dalle rivelazioni dei capi russi, i comunisti e i progressisti italiani hanno dovuto riconoscere come veri tutti i fatti che costituiscono materia dell’opera di Corti, e li hanno pubblicamente deprecati. In ogni caso rimane il fatto che in queste pagine l’autore ha non solo individuato con decenni d’anticipo, e con straordinaria lucidità, il fallimento inevitabile del comunismo, ma ne ha anche indicate le ragioni con una chiarezza alla quale in seguito non sono pervenuti né i teorici russi, né gli studiosi occidentali. Perché non sorridi? di Ivano Gobbato errebbe quasi da chiederV glielo, a vederne la grande immagine che c’è in chiesa, vi- cino all’altare: perché non sorridi, don Guanella? Quel viso severo, dallo sguardo penetrante, quel volto che scruta nei toni color seppia delle fotografie vecchissime. Così serio, grave. Non gli piaceva farsi fotografare, ecco tutto. Forse gli sembrava una cosa poco importante in un tempo in cui l’immagine era poca cosa, non come oggi in cui ciascuno di noi possiede interi archivi di proprie foto ed esiste addirittura un modo per metterle a disposizione del mondo intero (si chiama, non a caso, “Facebook”, una cosa tipo “libro delle facce”). 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina Shalom Qualcuno racconta una preoccupazione più seria: uomo di montagna, concreto, non gli andava giù la possibilità che qualcuno si tenesse una sua foto in tasca, come un santino. “Non sono mica un santo, io – avrà pensato – io sono solo un prete”. Eppure oggi santo lo è davvero e la Chiesa sta per porlo “sugli altari”, come si diceva una volta. Foto di don Guanella, in realtà, ce ne sono diverse ma sono praticamente tutte di gruppo: le poche foto in cui è solo sono foto rubate, fatte quasi di nascosto, spesso da lontano. Anche quella della nostra chiesa è in realtà il particolare di un’immagine molto più grande in cui don Luigi è in mezzo ad altri sacerdoti: guardandola bene si nota che ha in mano un foglio, sono le Costituzioni (la regola) della Congregazione re- 11 11 ligiosa che ha fondato. Ma non si deve pensare che non sorridesse, che fosse un uomo burbero. Oh, lo era, ma solo quando era necessario, quando essere severi aveva senso. Ci sono decine di aneddoti, invece, in cui si ricorda come spendesse ogni minuto per i suoi “buoni figli”, i ragazzi sbandati, i disabili, i vecchi di cui non si curava nessuno. È impensabile che non sorridesse con loro, e difatti lo faceva. Ma il suo sorriso era appunto “con” loro, per loro. Era una partecipazione autentica, non una smorfia da fare davanti a un obiettivo. Sorride anche adesso, don Guanella, là luglio 2011 dove si trova, alla presenza di Dio. Eccome se sorride. E sorrideva anche in quelle foto anche se non si vede, sorrideva dentro. Perché il bene, quando lo si fa, sorride sempre. Pellegrini a Roma con don Guanella correzione di quanAparziale to pubblicato nel numero scorso di Shalom, segnaliamo il programma del pellegrinaggio a Roma in occasione della canonizzazione del Beato Luigi Guanella: Giorno 1 - venerdì 21 ottobre, Cassago-Roma Ritrovo dei partecipanti nelle prime ore del giorno e partenza per Roma in pullman GT privato. Sosta lungo il percorso e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio arrivo a Roma, S. Messa e visita della Basilica di S. Paolo Fuori le Mura. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. Giorno 2 - sabato 22 ottobre, Roma Prima colazione in hotel. Al mattino celebrazione della S. Messa e tour guidato della città (da concordare secondo le preferenze). Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio veglia di preghiera in preparazione alla canonizzazione del Beato Luigi Guanella o continuazione delle visite guidate. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento. Giorno 3 - domenica 23 ottobre, Roma-Cassago Prima colazione in hotel. Al mattino Trasferimento in Piazza San Pietro per la Cerimonia di canonizzazione. Pranzo in risto- rante. Al termine partenza per il viaggio di rientro. Sosta lungo il tragitto. Arrivo in serata. Quote: individuale in camera doppia Euro 360,00 (minimo 40 part.) o Euro 380,00 (minimo 30 part.). Supplemento camera singola Euro 50,00. La quota include: Tour con bus GT privato; Permessi di circolazione e parcheggi; Sistemazione in hotel 3 stelle in camera doppia con servizi privati in zona semicentrale; Trattamento di pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno; Guide locali per le visite come da programma; Accompagnatore d’agenzia; Au- 07_Cassago_11.qxd 28/06/2011 16.16 Pagina 12 12 luglio 2011 “Informazioni utili” Sede di Shalom Casa parrocchiale P.zza Beato Giovanni XXIII 10 23893 Cassago B.za (LC) Tel. 039.955715 - Fax 039.9287249 [email protected] www.ueicap.it Orari parrocchiali S. Messe festive (Chiesa parrocchiale) Sab. 20.00; Dom. 8.00; 10.30; 18.00 S. Messe feriali (Chiesa parrocchiale) Lun., Mar., Giov., Ven. 9.00 (dopo la recita delle lodi alle 8.50) Primo venerdì del mese S. Messa 20.30 Celebrazione della Parola e S. Comunione Mer. e Sab. 9.00 (dopo la recita delle lodi alle 8.50) S. Messe feriali e festive (Chiesa di Oriano) Dom. 9.30; Mer. 9.00 Adorazione eucaristica 15.00-16.00 (ogni primo giovedì del mese) Sante confessioni Tutti i giorni feriali prima delle S. Messe Sab. pom. (Chiesa Parrocchiale) 15.0018.00 Orario Segreteria parrocchiale Tutti i giorni 9.40-11.30 Associazione S. Agostino Biblioteca e Sede - Dom. 11.00-12.00 [email protected] - www.cassiciaco.it Appuntamenti: 039.958105 (Beretta) Orari Farmacia Lun.-Ven. 8.30-12.30 e 15.30-19.30; Sab. 8.30-12.30 Tel. 039.955221 Piazzola rifiuti (zona Stazione) 1 apr.-31 ott. Mar. 18-21; Sab. 9-12 e 14-17 1 nov.-31 mar. Mar. 14-17; Sab. 9-12 e 14-17 Centro aiuto alla vita - Barzanò Apertura mer. 15-17.30 Tel. (parrocchia) 039/955835 Numeri utili Parrocchia 039.955715 Oratorio 039.955136 Comune 039.921321 Asilo nido 039.956623 Elementari 039.956078 Materna 039.955681 Media Cassago 039.955358 Biblioteca 039.9213250 Guardia medica Casatenovo 039.9206798 Pronto Soccorso Carate 0362.984300 Pronto Soccorso Lecco 0341.489222 Carabinieri Cremella 039.955277 Pagine a cura e responsabilità della Parrocchia Shalom ricolari per le visite guidate, laddove necessari; Assicurazione medico-bagaglio “Navale”; Omaggio dell’agenzia a ogni partecipante. Informazioni e iscrizioni presso la Segreteria parrocchiale: tel. 039.955715, email [email protected] MONTMARTRE Inutili discorsi Poeti, in luglio, sotto a un lampione, parlando fino a oltre mezzanotte, convinti delle ispirazioni dotte, ognuno, a modo suo, era un campione. ma ribellarsi era una parola e, immobile, assisteva a quel consiglio. Guardava il suo padrone schiaffeggiarsi e gli altri che parevano signori, non dimostravan d’essere Immersi a fare inutili discor- migliori. E nulla c’era poi da confidarsi, distratti, non riuscivano a si! pensare Sentivano che l’afa era imdi non offrirsi cibo per zan- pazzita. zare, Nessuno produceva poesia, mignatte che li empiono di eppure non osavano andar morsi. via Saranno stati in dieci e c’era ad osannare altrove quella vita un cane che stava ad ascoltarli con di cui si definivano maestri. pazienza: Al cane, per il suo destino di quei discorsi avrebbe fat- atroce, to senza, avrei voluto offrire la mia vorestava lì per guadagnarsi il ce pane. per dire a noi (ero uno dei Comunque, quasi a ogni suo maldestri) che, ignari, l’avevamo messbadiglio, una zanzara gli volava in go- so in croce. la, O.C. Nello scorso numero di Shalom, l’articolo sulla beatificazione di Giovanni Paolo II (pag. 2) è stato erroneamente attribuito a Luigi Beretta, mentre l’autrice è Claudia Giussani. Ci scusiamo con gli interessati.