108Ya Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore

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108Ya Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore
Anno Sociale 2015-2016 - N. 2
108 Ya
Governatore Antonio Fuscaldo
Rivista del Distretto 108YA dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs
Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore
Ranieri
Impiantistica
Il clima ideale
per la sanità.
Ranieri Impiantistica è leader nella progettazione,
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Sommario
EDITORIALE
2 Amici Lions… andiamo avanti!
di A. Bava
IL GOVERNATORE
3 Ritrovare il significato del Natale
di A. Fuscaldo
I LIONS
5 Noi siamo “i Lions”
di L. Caruso
6 “2000 Cittadini ... per 100 Service Lions”
di R. Riveccio
9 La nostra Conferenza Regionale
di E. Bocchini
12 Parliamoci!
di G. Sava
13Il diritto di parola
di M. Roperto
14 Riflessioni estemporaneedi un nostalgico Lion
di D. Laruffa
16 A proposito di immagine e di comunicazione… di T. Di Napoli
17 Conosciamoci meglio
di P. Mobrici
18 Il Campo Italia ai Distretti del Sud: ........
di A. Marte
PRIMO PIANO
20 Proficuo lavoro nella magica atmosfera di Matera di A. De Caro
22 Non è questo il Lionismo delle “Speranze”
di A. Laurenzano
23 Da emergenza a opportunità per il nostro paese di M. Bonanno
L’INTERVISTA
26 Questione Meridionale e Città Metropolitana, ….
EchI dI ExPO 2015
28 Il bergamotto di Reggio Calabria
29 … e la Castagna di Davoli
di A. Bava
di P. Conti
di C. Galasso
RIfLESSIONI E OPINIONI
30 Le potenzialità del nostro Distretto
di A. De Caro
32 A proposito della perdita dei soci…
di N. Bellucci
33 Il valore del coraggio
di C. Eusebio
34 Evoluzione policulturale e riflessi nel campo...... di M. Romano
36 Tre parole per cambiare: Selezione, ............
di D. Minasi
37 Uniti per difendere la libertà e gli innocenti
di C. Eusebio
38 Riflessioni e proposte per un Lionismo operativodi S. Brancaccio
SERVIcES
41 Raccolta occhiali usati
di F. Aurilio
42 Incontro a Crotone con Carla Maria Russo
di G. Buscema
44 Progetto “Alert Team”, Avanti tutta
di A. Tassoni
46 Un investimento per il futuro .......
di P. Naim
48 Help lavoro giovani: dall’Università ai progetti ..... di B. Canetti
50 Solidarietà e creatività operativa
di C. Stranges
52 Screening gratuito della Vista
di T. Lanzerotti
53 I Lions per l’Autismo
di V. Perfetto e V. De Paola
54 “Giornata mondiale della vista”
cIRcOScRIzIONI
55 Il lionismo attivo: prevenzione, solidarietà, .........di L. Di Bartolomeo
MONdO LIONS E dINTORNI
58 Da Salituri ad Attanasio ........
59 Il ruolo della Banca nel settore agricolo ......
59 Solidarieta’ avanti tutta
di A. M. Truppo
60 Festeggiato tra le bellezze ... lion Dino Jelasi
di G. Ventra
61 Solidarieta’ per famiglie in difficoltà
di C. Fulgione Sessa
62 Collaborazione e attività concrete .........
di M. P. Arcangelo
64 Emergenza terrorismo
di S. Ruggiero
65 Open Day “Prevenzione della fertilità”
di V. Panarese
65 Patto D’amicizia con i Leo, S. G.V. “Paolo Di Mauro”
66 Il Distretto 108Ya si arricchisce di una nuova stella di A. Tartaglione
67 Otto borse di studio della Fondazione Betti ’ di A. Placanica
68 Quando il lionismo rafforza l’amicizia…
di I. Romano
68 La velata tristezza di quel dolce sorriso…
di A. Bava
MONdO LEO E dINTORNI
69 Leo … “Solidale”
di C. Giordano
70 Notizie Leo
di A. Gargiuolo
NEL SEGNO dELL’ARTE E dELLA cULTURA
71 Uno sfregio sconveniente e abissale
di A. Bava
“Insieme, in armonia e umiltà,
per un mondo migliore”
La Rivista del Distretto
108Ya
Editore
The International Association
of Lions Clubss
Distretto 108Ya
Anno sociale 2015- 2016
Autorizzazione del Tribunale di Vibo Valentia
n. 51/1983 del 3 gennaio 1983
Governatore
AnTonIo FusCALDo
Direttore Responsabile
ARIsTIDE BAVA
Vice Direttore
AnTonIo DE CARo
Responsabile Redazionale
sABATo RuGGIERo
Responsabile Telematico:
GIusEppE VEnTRA
Addetti stampa di Circoscrizione
TonIno RAGosTA
LuCIAno sTAnZIonE
CRIsTInA MonACo
LuCA DI BARToLoMEo
pIERMICHELE LA sALA
FRAnCo CRIspIno
DoMEnICo IERuLLo
VALERIA CREA
Grafica e stampa
InTERnATIonAL pRInTInG
Z. Ind.le pianodardine
Avellino
Tel. 0825 628411
per la pubblicazione sulla rivista 108 Ya
gli articoli devono essere in Word
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da inviare all’indirizzo di
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aristidebava @libero.it
“Gli articoli pubblicati rispecchiano il
pensiero degli autori e non necessariamente quello della redazione”.
La redazione si riserva il diritto
di modificare gli articoli per
esigenze editoriali.
Si prega apporre la firma
e la carica Lions agli articoli
non scrivere testi e titoli in maiuscolo
Per il numero 3
inviare i testi,
PossiBilmente CorreDati Da
FotoGraFie,
entro il 15 FeBBraio 2016
Lions 108YA
1
Editoriale
Amici Lions… andiamo avanti!
Le vicende che in quest’ultimo perio- sonalismi o visione di parte riesce a
do minacciano sempre piu’ la libera darsi – se veramente nel suo cuore
convivenza civile e finanche la pace e nella sua mente ha un pizzico di
nel mondo inducono a fare delle lionismo - nel confronto con se stesserie riflessioni , soprattutto in un so. Ecco perché, pur avendo la conmomento particolare qual è quello sapevolezza che la debolezza umana
rappresentato dalle festività nata- è una brutta bestia, difficilmente
di Aristide bAvA
lizie. Un momento “sacro”, da sem- da vincere, continuo a ritenere che
pre considerato, come ben ci dice lo Manifestazioni
“fiducia e speranza”,Distrettuali
nel nostro fustesso nostro Governatore Toto’ Fu- turo, non debbano essere accantodelle
Cariche
scaldo nelle pagine che seguono an- Seminario
nati . Forse la
strada
non sarà breve, Congresso d’Inverno
che “un simbolo di rinascita e di rin- e forse si dovranno ancora sanare
novamento” spiegandoci che questa alcune ferite, passate e recenti, ma
importante festività “ha connessioni alla fine quel pizzico di lionismo farà
con miti e riti antichissimi legati agli capolino anche dove l’intolleranza
albori dell’umanità “. E, dice ancora ha lasciato poco spazio alla ragione.
Fuscaldo è anche simbolo di speran- Almeno cosi’ spero. E ritengo anche
za e fiducia, che, attraverso le “oscu- che, in questa direzione, continuerà
rità” della vita, rafforzi la conoscen- ad essere molto importante il contriza e la consapevolezza delle proprie buto e lo stimolo che ognuno di noi,
Silano
risorse. Un passo quest’ultimo che Camigliatello
parlo soprattutto
dei semplici soci, Vibo Valentia
mi piace rapportare , in occasione di 24-26
saprà luglio
dare - 2015
pure con gli scritti su 5-7 febbraio 2016
questo significativo momento, alla questa rivista - nel dibattito che da
vita della associazione Lions, pro- ClubsOrganizzatori:
tempo si è aperto sulla vita della as- ClubsOrganizzatori:
Lions CosenzaAndiamo
Host
prio per auspicare che i primi cento – sociazione.
avanti, dunque,
Valentia
–
Lions
Cosenza
Castello
Svevo
anni di vita della nostra associazione e puntiamo la nostra attenzione sul –– Vibo
Nicotera
Lions Cosenza Rovito Sila Grande
segnino anche il momento del suo – Congresso
d’inverno di Vibo Valen- – Serra San Bruno
– Lions Acri
necessario rilancio e che ognuno di tia, dove dal 5 al 7 febbraio , saremo
noi , con tutte le sue qualità e le sue Comitatoorganizzatore:
chiamati a dare una prima prova di Comitatoorganizzatore:
debolezze trovi la strada giusta per Responsabile
una rinnovata maturità che è neces- Responsabile
AchilleMorcavallo
far prevalere gli ideali che sono sem- •sario
ritrovare. Il Santo Natale, que- • AliBarati
Lions Club Vibo Valentia
Lions Club Cosenza Castello Svevo
pre stati alla base della sua nascita Componenti
sta festa che è la festa di tutti, sia,
Componenti
e ritorni ad essere orgoglioso di far Lions
dunque,
capace
Club Cosenza
Hostdi allargare i cuori di
AntonioNino
parte del mondo Lions. Amici piu’ –tutti
noi. Sia capace di portare pace Lions Club Nicotera
autorevoli di me si sono sforzati e si – e GiuseppeForciniti
serenità nel mondo, oggi sconvolto
FrancescaGulino
stanno sforzando di capire le ragioni, – ancora
dalla piaga del terrorismo. Sia –– DiegoBrancia
DomenicaCorigliano
ad esempio, delle cause che determi- Lions
veramente
– CosmaMazzotta
Club Cosenzaportatore
Rovito S.G. dello spirito di
nano l’abbandono di soci, il calo di –fratellanza
e amicizia che tanto spes- – GiandomenicoPata
NicolaClausi
partecipazione , una eccessiva con- –soPierPaoloGuido
richiamiamo nei nostri meeting. E Lions Club Vibo Valentia
– CarloZottola
flittualità interna e tanti altri aspet- il mio auspicio, ma sono sicuro che
ti negativi che, negli ultimi anni, Lions
è anche
l’auspicio
della stragrande –– NicolaLimardo
Club Cosenza
Castello Svevo
NicolaFusca
hanno turbato e tanno turbando la –maggioranza
dei soci Lions del no- – DanilaTavella
BrunaCanonaco
GaetanoLiquori
vita della nostra associazione. Pro- –stro
Distretto. Che anche il mio auLions Club Serra San Bruno
MariaDonataTortorici
babilmente questi stessi autorevoli –gurio
e quello dell’intera redazione,
amici , hanno già trovato le “loro” Lions
come
quello del Governatore Toto’ – LuciaLetiziaD’Elia
Club Acri
risposte che, poi, a pensarci bene –Fuscaldo
, entri, attraverso la nostra –– DomenicoAntonioFabrizio
EnzaCefariello
GiuseppeAntonioPupo
sono le stesse risposte che, seppure –rivista,
nelle vostre case, e raggiun- – DomenicoSodaro
RamonaD’Amico
viste da ottiche diverse, sono quelle –gaGianieroMastrillo
voi e i vostri cari. Buon Natale e
– PaoloPancaro
che ognuno di noi , scevro da per- Buon Anno a tutti.
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Lions 108YA
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Il Governatore
Ritrovare il significato del Natale
di Antonio FuscALdo
Cari Amici,
il Natale è ormai alle porte e, con
esso, uno dei periodi più suggestivi dell’anno .
Tutti ci stiamo preparando a celebrare il Natale e il tempo che
si avvicina ci porta a ripercorrere
idealmente la memoria dei giorni
passati, a volte lieti a volte densi
di difficoltà, ma sempre fervidi e
operosi, a riflettere su quanto è
accaduto, a ripensare alle nostre
azioni, a ciò che abbiamo vissuto e, nel contempo, a condividere
con altri la speranza per un futuro più sereno e benefico.
Il Natale non è solo l’albero con
le sue decorazioni sfavillanti con
i regali e mi rendo conto che,in
questi giorni di feste, augurare a
tutti un Natale gioioso e sereno,
possa suonare stonato, per coloro che stanno vivendo una drammatica quotidianità, che non
consentirà di passare le festività
natalizie con la serenità che meriterebbero.
La festività del Natale ,ai giorni
nostri, peraltro, è ormai diventata una ricorrenza più consumistica che religiosa: tutti noi
siamo in qualche modo coinvolti
dall’inarrestabile corsa all’ultimo regalo stravolgendo spesso la nostra vita in nome di logiche di consumo e di mercato
che incitano, e quasi obbligano, a comprare il più possibile.
Ma, per ritrovare il significato del
Natale, è forse più utile uscire
dalle vetrine dei negozi e voltarsi
indietro ai culti più antichi: Natale è soprattutto simbolo di rinascita e di rinnovamento.
Quella del Natale, è una festività che ha connessioni con miti e
riti antichissimi legati agli albori
dell’umanità, agli archetipi e ai
simboli. Natale significa letteralmente “nascita” e, in epoca romana, coincideva con la festività
del Dies Natalis Solis Invicti (Giorno di nascita del Sole Invitto) celebrata nel momento dell’anno in
cui la durata del giorno iniziava
ad aumentare dopo il solstizio
d’inverno: la “rinascita”, appunto,
del sole.
E’ in questa direzione che ci sembra più consono guardare per ritrovare il significato del Natale.
Quindi, il Natale è simbolo di rinascita, rinnovamento , cambiamento ma anche di speranza e
fiducia, fiducia che, attraverso
le “oscurità” della vita, rafforzi
la conoscenza e consapevolezza
delle proprie risorse.
A parte il significato religioso,
al quale si può credere o meno,
il Natale deve essere soprattutto
l’occasione per fermarsi un attimo a riflettere, dedicare un pensiero a chi è meno fortunato di
noi, costruire ponti di fraternità e
solidarietà.
Il Natale deve essere un momento per incontrarsi con parenti ed
amici e trascorrere momenti di
condivisione, equilibri di silenzi
e parole, tempo offerto all’altro
nella gratuità, lasciandosi alle
spalle gli inevitabili problemi della quotidianità.
Il Natale ci invita a vivere non
la gioia momentanea di qualche
luminaria, di un pranzo con la
famiglia e gli amici ma la gioia
sofferta di chi è consapevole che
la speranza o è per tutti oppure è
mortificata.
Troppo spesso lo dimentichiamo,
Lions 108YA
3
Il Governatore
facciamo sì allora che questo Natale sia l’occasione giusta per riprendere contatto con i veri valori
che danno significato alla vita, la
colorano e l’arricchiscono.
Il Natale è un momento di pace
e d’amore. Ma c’è da chiedersi: cosa troverà quest’anno? Basta guardarsi intono è tutto uguale, va male!
I problemi sono sempre gli stessi: fame, guerre, odio, egoismo,
razzismo, superficialità, materialismo, disoccupazione, crisi di
valori che ci rendono sempre più
soli, più schiavi.
Guardiamoci dentro, in questi
giorni speciali, spogliamoci degli
stracci di superficialità, egoismo
e rancore che non portano a nulla, e vestiamo invece i panni della
festa, dell’amore e uniamo i cuori.
Il Natale deve essere capacità di
guardare nella grotta del proprio
cuore per spalancarlo.
Allora il Natale non sarà solo una
festa di pochi che chiudono gli occhi sul dolore di molti, ma sarà il
barlume di una speranza che lenisce le sofferenze e le angosce di
tanti uomini e donne, sarà il pegno
di una vita impregnata di relazioni
autentiche e di rispetto dell’altro,
testimonianza di amicizia, tempo
di riflessione e di responsabilità.
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Lions 108YA
Il Natale non è un punto di arrivo ma di partenza. Dobbiamo tutti
prendere coscienza che a Natale
non si arriva, dal Natale si parte, conta il giorno dopo. Natale è
qualcosa di nuovo che nasce dentro di noi, nel nostro cuore, è rinascere e far nascere un mondo nuovo, ogni giorno della nostra vita.
Il mio augurio è dunque che le feste
siano portatrici di affetti e di valori
ritrovati, che il Natale doni momenti di pace e serenità, ma un augurio
particolare voglio rivolgere a tutti
coloro che devono affrontare situazioni di disagio, quali la malattia, la disoccupazione, la solitudine,
l’inserimento in un paese straniero.
Un augurio partecipato agli anziani,
custodi delle nostre radici e di una
memoria storica che è insegnamento di vita.
Un augurio a tutti coloro
che temono per
il proprio
lavoro.
Un augurio a tutte
le donne
affinchè
non siano mai più oggetto di violenza.
Un augurio ai giovani di cui
dobbiamo
farci
interpreti delle loro inquietitudini.
Un augurio a tutti i bambini del
mondo che soffrono per malattie, per fame e per carenza d’affetti. Un augurio a tutti i profughi e immigrati che possono
ritrovare nuove possibilità di
vita ed accoglienza da fratelli.
Per noi lions, che perseguiamo
i nobili obiettivi di solidarietà
verso i più deboli e bisognosi, il
Natale deve durare tutto l’anno e non solo il 25 Dicembre.
Infine, auguro a tutti, che il Natale sia la festa che ci invita all’impegno e alla costruzione di relazioni umane capaci di rendere più
fraterna e serena la convivenza
civile, ma soprattutto sia l’occasione per guardarci dentro, per
capire chi siamo davvero in fondo
al cuore.
E’ dal cuore che bisogna partire: ecco il Natale, la festa della
luce che rinasce e del buio che
si allontana, metafora del nostro tempo e del nostro impegno.
Buon Natale detto con il cuore a
tutti Voi ed ai Vostri cari familiari.
I Lions
Il service umanitario: la base della nostra credibilità
noi siamo “i Lions”
Siamo i nostri numeri: 8 milioni di interventi di
cataratta; 35 milioni di occhiali distribuiti; 4.5 milioni di ragazzi coinvolti nel Poster della Pace; oltre
40 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo. Potremmo andare avanti con i nostri numeri
ancora a lungo. Anche se guardassimo alla sola
Italia,sarebbero numeri eccezionali. I nostri service
umanitari sono la nostra credibilità. Sono ciò che
ci permette poi di poter dire la nostra su qualsiasi
argomento di interesse sociale perché noi siamo
quelli che fanno, non quelli che parlano. Il Lionismo italiano, diventa ogni giorno, sempre più, un
Lionismo “del fare”. E’ tempo di smettere di “parlare” e rimboccarsi, invece, tutti, le maniche.
di LiLiAnA cAruso
Il Lionismo non è ne un credo
dogmatico ne una strada a senso unico.Nel rispetto del nostro
Codice dell’Etica, vi trovano posto ed, anzi, sono benvenuti, una
molteplicità di modi di intenderlo. Variano in base alle latitudini,
alle culture, ai momenti storici.
Del resto gli Scopi del Lionismo
individuano proprio in questa diversità un valore. Per aver chiara questa nostra poliedricità
basti leggere: - creare e stimolare uno spirito di comprensionee
d’ intesa fra i popoli del mondo
- promuovere i principi di buon
governo e di buona cittadinanza - partecipare attivamente al
bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. E’
poi il We Serve - motto unico
per ciascun Lions di qualsiasi
Continente – a porsi come loro
sintesi ultima e guida del nostro agire. In questo momento
storico, in questo nostro mondo, come va vissuto il We Serve? Cosa significa essere Lions?
Qual è l’elemento trainante del
nostro agire? Nel rispondere,
non possiamo prescindere da
ciò che un secolo di impegno ci
ha fatto divenire: la più grande organizzazione di servizio
We serve
umanitario del mondo. Noi siamo i Lions, siamo i nostri numeri: 8 milioni di interventi di
cataratta; 35 milioni di occhiali distribuiti; 4.5 milioni di ragazzi coinvolti nel Poster della
Pace; oltre 40 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo.
Potremmo andare avanti con
i nostri numeri ancora a lungo.Anche se guardassimo alla
sola Italia,sarebbero numeri
eccezionali. E dunque vengo
al sodo. Oggi, in questo mondo, il nostro We Serve significa
Servizio Umanitario. Significa
mettersi il giubbino giallo e
scendere in piazza: Lions tra la
gente, con la gente, per la gente. Non voglio smentire quanto
ho detto all’inizio. Esiste, ed ha
grande valore, una molteplicità di modi di servire. Esiste un
“pensiero Lions” che è frutto
dell’applicazione nella pratica del nostro Codice dell’Etica. Esiste un Lionismo che si
concretizza nel supportare le
nostre pubbliche amministrazioni nel loro decisionmaking.
E’ un ruolo difficile, complesso. E non va confuso con il fare
conferenze dove si dibattono
problemi teorici, con l’invitare un relatore prestigioso ad
una “prestigiosa” conviviale. E’
un’altra cosa. Ma che possibilità di impatto avremmo sul decisionmaking delle istituzioni
se non avessimo la credibilità
che ci proviene dall’essere in
prima fila per alleviare i grandi
problemi del mondo? Nessuna. I
nostri service umanitari sono la
nostra credibilità. Sono ciò che
ci permette poi di poter dire la
nostra su qualsiasi argomento
di interesse sociale perché noi
siamo quelli che fanno, non
quelli che parlano. E proprio
nell’attuale contesto di questo
meraviglioso Lionismo italiano,
che ogni giorno diventa sempre più un Lionismo “del fare”,
credo sia giunto il momento di
smettere di “parlare” e rimboccarsi, invece, tutti le maniche.
Lions 108YA
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I Lions
Prima Conferenza Regionale dei Service Lions
“2000 cittadini della regione
campania per 100 service Lions”
di renAto rivieccio
Svolta epocale nel rapporto tra
Associazione e istituzioni pubbliche: presso il Consiglio Regionale della Campania si è tenuta a
Napoli la prima conferenza dei
service lions a favore del territorio
Sembrava impossibile, eppure l’11
dicembre scorso si è realizzato
l’evento tanto atteso dopo oltre
quattro anni dal varo della legge
n. 12 sulla sussidiarietà orizzontale. Parliamo della prima conferenza dei servizi con la Regione
Campania in attuazione di detta
legge regionale, nel corso della
quale è stato illustrato al Presidente del Consiglio Regionale, on.
Rosa D’Amelio, il programma dei
service che sono e saranno svolti
dai nostri clubs sul territorio per
l’anno 2015-2016.
vice programmati per quest’anno
dai clubs della Regione. Compito
che è stato svolto brillantemente
e che ha visto ognuno dei presidenti di Circoscrizione trattare
i service suddivisi per aree omogenee. Il compiacimento è stato di tutte le autorità lionistiche
presenti a partire dal Governatore
Totò Fuscaldo, che concludendo
la manifestazione, ha ringraziato
la presidenza del Consiglio Regionale per la sensibilità dimostrata
verso il tema della “Cittadinanza
Attiva Umanitaria”, di cui la legge
12 è la più autentica espressione.
L’evento ha soprattutto dimostrato una verità: l’universo dei sentimenti lionistici di amore e fratellanza verso il prossimo, di aiuto ai
deboli e ai bisognosi non cambia
affatto, anzi, con la legittimazioIn particolare ai nostri quattro ne delle istituzioni, si rafforza. Si
presidenti di Circoscrizione è stato tratta solo di agire con la consaaffidato il compito di illustrare al pevolezza di essere sussidiari ripresidente la vasta gamma dei ser- spetto alle istituzioni, agendo in
collaborazione con le stesse, o in
alternativa, in caso di inerzia.
E’ un nuovo scenario che si apre
e che può dar luogo ad un nuovo
dialogo tra cittadini e e Amministrazioni con un ruolo non più
subalterno ma consapevole e legittimato.
Dobbiamo essere audaci ed osare, per dirla alla Ermanno, perchè
essere lion oggi vuol dire partecipazione attiva ai problemi del
territorio, essere insomma leader
globali, attori e non comparse. E
allora facciamo sentire la nostra
voce, comunque e dovunque ci sia
un bisogno, una necessità di giustizia e di amore.
Di seguito si riporta l’intervento
introduttivo rivolto alla Presidenza del Consiglio Regionale della
Campania nella Conferenza dei
Service lions dell’11 dicembre.
***
“Illustre Sig. Presidente del Consiglio Regionale della Campania,
quale primo vice governatore del
Distretto Lions 108Ya, mi avvio,
con una punta di legittimo orgoglio, alla presentazione di questa
prima conferenza dei service lions,
espressione di un’Associazione
mondiale umanitaria, come quella
dei lions, che rappresenta in tutto
il mondo circa 1.400.000 soci presenti in oltre 200 Paesi.
6
Lions 108YA
I Lions
Noi lions, sig. Presidente, abbiamo
una missione: consentire ai volontari di servire la propria comunità,
rispondere ai bisogni umanitari,
promuovere la pace e la comprensione internazionale attraverso
l’attività dei nostri clubs.
Nella sola Regione Campania,
dove anche operiamo, sono attivi ben 82 clubs lions distribuiti
sul territorio con una presenza di
oltre 2060 soci . Soci dediti alle
azioni umanitarie e di servizio a
favore del prossimo, del debole,
del bisognoso, così come indicato
nelle carte costitutive dell’Associazione.
In particolare, tra gli scopi del lionismo figurano quello di promuovere i principi di buon governo e
di buona cittadinanza, di partecipare attivamente al bene civico,
culturale, sociale e morale della
comunità.
dei cittadini nei confronti della sussidiarietà, non può essere sogcosa pubblica, desidera sviluppare getta ad autorizzazione o censura.
una nuova forma di democrazia
L’art. 3 prevede che possono eserpartecipativa e deliberativa
citare la sussidiarietà orizzontale
E allora sig. Presidente come non tutti i cittadini, lavoratori e non,
ricordare la proposta di legge re- mentre l’art. 4 elenca le attività
gionale fortemente promossa dal- di interesse generale , quali quelle
la nostra associazione innanzitut- inerenti i servizi pubblici sociali, i
to nella Regione Campania, dove servizi culturali, i servizi volti alla
in pochi giorni e precisamente il valorizzazione del lavoro e dell’i1°luglio 2011, si tradusse nella niziativa economica sociale per
legge n. 12 in attuazione del pre- il rafforzamento dei sistemi prodetto principio costituzionale.
duttivi locali, i servizi alla persona
ecc.
Come è noto, la legge si propone
due obiettivi:
Infine gli articoli 6 e 7 specificano le modalità di attuazione della
-trasformare l’arcipelago delle legge prevedendo una particolare
iniziative sociali spontanee dei forma di pubblicità delle attività
cittadini, anche di carità, in pro- sussidiarie, delle verifiche e dei
getti concreti di cittadinanza atti- controlli, così come il monitova umanitaria;
raggio delle attività di interesse
-dotare i cittadini di uno stru- generale
I richiamati scopi del lionismo, ci
portano inevitabilmente all’articolo 118 della nostra Costituzione dove soltanto nell’anno 2001
è stato aggiunto il comma 4 che
recita:” Lo Stato , le Regioni, le
Province, le Città metropolitane
e i Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli
o associati per lo svolgimento di
attività di interesse generale sulla mento legale forte di coamminibase del principio di sussidiarietà”. strazione solidale per intervenire
Cioè la norma costituzionale le- in tutti i casi di inerzia delle istigittima l’autonoma iniziativa dei tuzioni democratiche rappresencittadini fondata sul principio di tative.
Con l’incontro di oggi , con la prima conferenza sui service lions, a
distanza di oltre quattro anni dal
varo della legge regionale, si vuole dare concreta applicazione agli
sussidiarietà, nel graduale pas- L’art. 2 della legge proclama il artt. 6 e 7 della legge.
saggio da una democrazia rappre- principio fondamentale seconsentativa ad una democrazia par- do cui, in attuazione della norma Si può insomma ben affermare
tecipativa e deliberativa. Appare costituzionale, ogni autonoma che questa è la storia di una riinsomma la risposta alla crisi dei iniziativa dei cittadini per lo svol- voluzione silenziosa : partire dagli
sistemi di democrazia rappresen- gimento di attività di interesse scopi del lionismo per arrivare alla
tativa in Europa, che avendo pro- generale sulla base del principio di legge 12. Dalla parole del fondatore Melvin Jones “promuovere i
dotto una costante disaffezione
Lions 108YA
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I Lions
principi di buon governo e buona
cittadinanza e partecipare attivamente al bene civico, culturale,
sociale e morale della comunità”
alla legge 12 della Regione Campania sulla sussidiarietà orizzontale. Quanto cammino è stato
fatto!
Dopo aver emanato, prima in Italia questa legge, con questa prima conferenza dei service lions la
regione Campania è stata e resta
la prima in Italia nella delicata e
affascinante materia della sussidiarietà.
Cosa possiamo fare in questo ambito, quale contributo può fornire
la società civile ai processi decisionali pubblici?
Con la odierna Conferenza noi intendiamo esporre la gamma delle
attività che, grazie alle professionalità di cui dispongono, i lions
svolgeranno a favore del territorio
di competenza regionale in armonia con gli scopi del lionismo
e con il nostro dettato costituzionale. Certo non è facile questo
delicato passaggio da una forma
di democrazia rappresentativa a
quella partecipativa, dove ogni
cittadino ha doveri umani e sociali nei confronti della comunità
nella quale egli vive e lavora, ma
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Lions 108YA
il nostro sforzo deve essere massimo per assicurare questo delicato
traghettamento.
no ancora entusiasmo, coraggio e
volontà per invertire il corso della
storia e per gridare nelle nostre
piazze il diritto ad un futuro miSig. Presidente, i service che Le gliore, nel quale ad ognuno sia
presenteranno di qui a poco i dato da vivere ,nel proprio territonostri Presidenti di Circoscrizio- rio, in armonia con tutti.
ne riguarderanno quattro aree di
intervento, tra le tante che impe- Solo avendo la capacità di ricongnano noi lions quotidianamente, quistare il senso della forza che
ognuna con uno specifico tema: nasce dalla ragione, si possono
Ambiente, condizione giovani, sa- compiere quei salti che consentonità, beni culturali.
no epocali trasformazioni.
Appare questa la rivoluzione silenziosa che si accompagna alla
legge 12 : usufruire di tutte le professionalità presenti nella società
civile e quindi nelle associazioni
di servizio volontario, affinchè la
comunità possa concretamente
avvalersi di armonici programmi
di sviluppo sociale.
E in conclusione mi sia concessa
una riflessione: quale futuro per
questa prima conferenza regionale?
Sig. Presidente essere lions vuol
dire partecipazione attiva ai grandi problemi dell’umanità, e quindi
anche ai problemi delle comunità.
Ma partecipazione da protagonisti e non da spettatori. Spetta alle
organizzazioni non governative
saper creare un movimento di opinione pubblica, perchè la società
civile faccia sentire la sua voce.
a) perchè può diventare un modello sin qui assente nella Repubblica italiana;
E qui non possiamo trascurare il
ruolo dei nostri giovani: essi han-
Un futuro che vedrà il sostegno
delle mie umili, ma convinte forze
nella direzione tracciata per più di
un motivo :
b) perchè può consentire a tutti i
lions clubs una maggiore efficienza nella realizzazione dei service
da presentare alla Regione Campania e quindi alla collettività”.
Renato Rivieccio
1° V. Governatore Distretto 108Ya
I Lions
La nostra conferenza regionale
di ermAnnno bocchini
1.- Abbiamo ideato una Conferenza regionale dei servizi Lions
per la Campania per dare attuazione alla legge regionale 1°
luglio 2011, n. 12 che abbiamo
redatto per dare a tutti i Clubs
Lions una legittimazione istituzionale fin qui assente nella
storia del lionismo italiano.
La Conferenza dell’11 dicembre 2015 presso il Consiglio
regionale della Campania passerà alla storia come la Prima
Conferenza regionale dei servizi
della società civile della Regione Campania.
Un evento storico per tre motivi.
per una lunga stagione è stata
una questione di distribuzione
di poteri pubblici tra Stato e
Regioni. Con questa Conferenza noi creiamo un Regionalismo
sociale perché la società civile
regionale è la grande assente
della storia del regionalismo
italiano. E ciò per fare capire
alle pubbliche istituzioni che
quando si dice Regione Campania si intende in primo luogo
una comunità di cittadini singoli o associati che si attivano
per lo svolgimento di attività
di interesse generale, su base
regionale.Il terzo motivo di orgoglio è che abbiamo posto la
prima pietra di quello che sarà
il futuro diritto sussidiario tra
diritto privato e diritto amministrativo.
In primo luogo perché manca in
Italia qualunque censimento o
analisi del fenomeno civico della sussidiarietà orizzontale, che In questa prospettiva noi vola nostra Costituzione ha intro- gliamo costruire per l’Italia il
metodo della sussidiarietà orizdotto nel 2001.
zontale e le sue applicazioni
Il secondo motivo di orgoglio concrete.
è che in Italia il Regionalismo
Il metodo vede la società civile orientare la sua azione alla
cura dell’interesse generale
perché con l’art. 118 è finito il
monopolio pubblico della cura
dell’interesse generale.
2.- Ma quale metodo per la cura
dell’interesse generale?
In primo luogo una legge regionale. La n. 12 del 2011 è la nostra legge e di essa vi parla più
diffusamente l’amico Rivieccio
in questa rivista.Il metodo della sussidiarietà orizzontale significa aprire, oggi, una nuova
strada, che non vale solo per i
Clubs Lions, ma per l’intera società civile della Campania per
congiungere tutti i Servizi resi
dalla società civile a favore delle istituzioni della democrazia
rappresentativa.
Abbiamo ideato di realizzare
questa sinergia a due livelli: a)
a livello decisionale con Services Progettuali; b) a livello esecutivo con i Services operativi.
A livello decisionale con i Service progettuali utilizzeremo tutte le professionalità civili per la
partecipazione ai processi decisionali pubblici, in relazione
alla emanazione stessa delle
leggi regionali. Un laboratorio,
dunque, legislativo che ha già
dato i suoi frutti quando abLions 108YA
9
I Lions
biamo chiesto l’approvazione
di una legge regionale (la legge
n. 12) per l’attuazione dell’art.
118 della Costituzione sulla
sussidiarietà orizzontale nella
Regione Campania. A riguardo
eccellenti i contributi scientifici
sono venuti dal Prof. Giancarlo
Guarino , ordinario di diritto internazionale dell’Università Federico II di Napoli e del nostro
Prof. Giso Amendola, ordinario
di economia politica dell’Università di Salerno.
si è collegata nella sua programmazione all’Agenda 2020
dell’Unione europea il cui regolamento generale n. 1303 del
2013 è stato pubblicato sulla G.
U. dell’Unione europea del 20
dicembre 2013. In questa prospettiva la Regione Campania
ha deliberato il “Documento
strategico regionale” con delibera della Giunta regionale n.
142 del 2013 proponendo una
programmazione fondata su tre
obiettivi: a) Campania creativa;
b) Campania verde; c) CampaTutto ciò abbiamo fatto anche nia solidale.
in attuazione del “Code of good
practice for civil participation In queste tre azioni di programin decision-making process” mazione noi Clubs Lions sareapprovato dal Consiglio d’Eu- mo operativi in modo organico
ropa di Strasburgo. Sorge, così, e programmato superando l’auna sorta di “co-progettazione” tomismo tradizionale dei nostri
tra società civile e Consiglio re- interventi nel sociale ognuno
gionale della Campania.
dei quali privi di capacità segnaletica autonoma nell’opi3.- Al secondo livello operativo, nione pubblica e, quindi, privi di
in sede di attuazione delle de- efficacia ed efficienza concrete.
cisioni pubbliche, occorre congiungere tutti i nostri Services Pertanto nel quadro della proalla Programmazione della Re- grammazione della Campania
gione Campania.
creativa, per cominciare, è stato inaugurato dal Presidente
Infatti la Regione Campania internazionale Mahendra Ama10
Lions 108YA
rasurjia il Centro internazionale
di ricerche “Cittadinanza Umanitaria” che opera ininterrottamente per creare tutto ciò che
ora è in fase di attuazione, sia a
livello locale, sia a livello internazionale.
Nel quadro, poi, della Campania
verde i nostri Services si inseriscono, in modo organico, in tre
settori della programmazione:
a) il settore della salute; b) il
settore dell’ambiente; c) il settore dei beni culturali.
Infine nel quadro della programmazione della Campania
solidale svolgeremo i nostri
Services sulla condizione giovanile.Eccellente e organica è
stata la presentazione al Consiglio regionale della Campania
da parte dei Presidenti di circoscrizione Marina Comenale
Pinto, Enzo Pagliarulo, Giovanni
Lettieri, Nicola Bellucci.E’ una
nuova strada che oggi noi inauguriamo, in attuazione del programma del nostro Governatore Antonio Fuscaldo, ma ciò
facciamo con la mente e con il
cuore di semplici lions.
I Lions
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Lions 108YA
11
I Lions
Parliamoci!
Gabinetti distrettuali e Congressi ove, purtroppo,
lo spazio destinato all’approfondimento viene quasi sempre compresso da altre esigenze non lo consentono. Al pari delle riunioni convegnistiche, ove
gli spazi sono quasi sempre sacrificati da esigenze
di tempo e da interventi rituali e spesso scontati. Ed allora? Forse il luogo adatto per esprimere
qualche riflessione potrebbe essere proprio la nostra Rivista, oggi aperta ad ogni socio che può
sentirsi libero di esercitare il corretto ruolo di stimolo animando il confronto e il dibattito democratico delle opinioni.
di GiAnFrAnco sAvA
All’indomani dell’uscita del
primo numero di questo anno
della nostra Rivista, dopo aver
dato una rapida scorsa alle sue
pagine, ho inviato al direttore
Aristide Bava un messaggio di
congratulazioni, che qui ribadisco, per la linea e per il taglio
che, certamente per suo merito, era stato dato al nostro organo di informazione interna.
Bene, l’idea me la ero fatta fin
da subito leggendo il suo editoriale nel quale il nostro direttore, facendo riferimento agli
scritti di molti autorevoli soci,
metteva in risalto il malumore
ancora latente che serpeggia
nel nostro Distretto e la necessità di rilanciare l’associazione
abbandonando
conflittualità e personalismi, ed a tal fine
proponeva anche una ricetta
apparentemente semplice: Parliamoci! Voglio ora far rilevare che in uno degli ultimi numeri della Rivista dello scorso
anno Aldo D’Andrea, da censore, in un articolo sulle regole,
nel lamentarne l’inosservanza,
invitava a mettere a tema i
12
Lions 108YA
comportamenti dei soci, ed io
stesso, in un articolo successivo, prendendo spunto dall’invito di Aldo, ponevo la questione
di quale fosse il luogo adatto
per esprimere una qualche riflessione di politica associativa.
E dunque, parliamoci, ma dove?
Non sono certamente adatti
a ciò i Gabinetti distrettuali o
i Congressi ove, purtroppo, lo
spazio destinato all’approfondimento viene quasi sempre compresso da esigenze di più stringente concretezza, e di questo
ci si è sempre molto doluti. Non
certo le riunioni convegnistiche, ove gli spazi sono quasi
sempre sacrificati da esigenze
di tempo e da interventi rituali e spesso scontati. Ed allora,
il luogo adatto per esprimere
qualche riflessione potrebbe
essere proprio la Rivista, ove
non solo un Past Governatore,
forte del grande tesoro di amicizia e di rispetto ricevuto, ma
ogni socio, può sentirsi libero
di esercitare il corretto ruolo di
stimolo manifesto e chiaro, animando il confronto e il dibat-
tito democratico delle opinioni.
Questo luogo, invero, è quello
che addita anche il direttore
Bava quando, specificamente
dedicando grande spazio alla
riflessione di Andrea Tartaglione sulla eventuale divisione del
Distretto, invita i soci ad esprimere il proprio parere. Io non
ancora voglio esprimere la mia
opinione sull’argomento, anche se il mio pensiero è noto ai
più, perché e giusto che siano
innanzitutto i soci a farlo, ma
voglio tuttavia osservare che è
maturo il tempo per decidere, e
che della divisione, non solo del
Distretto ma anche del Multidistretto, mi sono ampiamente
occupato per essere stato chiamato a far parte di una specifica commissione di studio fin dal
Congresso distrettuale di Ischia
del maggio del 2004, le cui risultanze sono state pubblicate
sulla nostra Rivista l’anno successivo, e per aver dato impulso,
durante il mio governatorato,
alla formulazione del documento elaborato dalla Commissione
di studio distrettuale presieduta
da Armando Veneto riguardante la costituzione di un Multidistretto del Sud, ed alla sua diffusione, in quell’anno, sul sito
web del Distretto.
I Lions
il diritto di parola
Qualsiasi ostacolo frapposto alla comunicazione deve
essere considerato un vulnus che frena il confronto
delle esperienze e quindi il miglioramento delle persone. Ma se questa è la regola, il riconoscimento della
massima libertà nel poter esporre le proprie idee, vale
quale fatto normativo di comportamento in ogni momento e dappertutto, sia a livello internazionale che
multidistrettuale e, più giù, anche distrettuale
tidistrettuale e, più giù, anche diContinuo a scrivere in funzione
critica. Nel mio precedente articolo ho parlato di rabbia, di responsabilità e di coraggio. Oggi
voglio parlare anche di coerenza e
di diritto non conculcabile a manifestare le proprie idee. Leggo con
attenzione la nostra rivista multidistrettuale ed ho anche letto che
un nostro grande rappresentante
del lionismo nazionale, direi anche
internazionale per la funzione da
lui svolta nel passato , ha ripreso a
scrivere sulla rivista un po’ come
anch’io, in piccolo , ho ripreso ad
esporre le mie idee nella rivista
distrettuale. Questo nostro rappresentante, che poi è il Past Presidente Internazionale, lamenta che
, per la prima volta nella storia di
ben 60 anni di Forum Europei non
si è consentito a due candidati alla
Vice Presidenza Internazionale, di
cui uno europeo e prima donna
della storia dei LCI, di presentar-
tua a
di micheLe roPerto
si, come di abitudine, sul palco per
potersi manifestare all’Assemblea
del Forum. In sostanza non si è data
loro la parola. E questo, secondo,
il Past Presidente Internazionale è
una caduta di stile, se non un vero
e proprio errore. Mi trovo d’accordo con il Past President, anche se
il mio convenire può essere considerato una “ quisquilia”. Sono
sostenitore della massima libertà
nella circolazione delle idee perchè questo e il modo per crescere
nel lionismo e nella vita. Qualsiasi
ostacolo frapposto alla comunicazione deve essere considerato un
vulnus che frena il confronto delle esperienze e quindi il miglioramento delle persone. Ma se questa
è la regola, il riconoscimento della
massima libertà nel poter esporre
le proprie idee, vale quale fatto
normativo di comportamento in
ogni momento e dappertutto, sia
a livello internazionale che mul-
strettuale. E, sul punto, non posso
non osservare ancora che, nel nostro Multidistretto, si è vietata la
parola al socio Ermanno Bocchini
nel Congresso di Bologna. Ed anzi
gli si è negato il diritto alla candidatura. Chi lo ha fatto ha posto in
essere una ingiustizia macroscopica, quasi un macigno sulla via della testimonianza lionistica. Si è in
sostanza posto in essere un errore
grave che per essere eliminato ha
bisogno di essere riconosciuto. E’
difficile operare il riconoscimento, ma chi ha un forte animo non
dovrebbe trovarvi ostacolo, perchè
è proprio degli uomini forti combattere l’errore e dare dignità alle
persone. Mi aspetto che questo
forte animo si muova nel riconoscimento esplicito dell’ingiustizia
perchè questo, alla fine, e’ il vero
e unico modo di chiudere Bologna
al cui Congresso Multidistrettuale
mi riferisco per l’ultima volta con
questo mio scritto.
19.450 euro
Lions 108YA
13
I Lions
Riflessioni estemporanee
di un nostalgico Lion
di domenico LAruFFA
Mi è capitato di sentire qualche lion
che, riferendosi ad un presidente
di zona o di circoscrizione o
ancora al governatore di turno, o
anche al presidente del consiglio
dei governatori o al presidente
internazionale,
li
definisce
“superiori”. “Debbo scrivere al mio
superiore...”, “...ho parlato con il
mio superiore...” etc. A costoro
voglio dire che nella nostra
associazione non vi sono superiori!
Basta leggere con attenzione lo
statuto e il regolamento del nostro
distretto che, ovviamente si rifanno
allo statuto e al regolamento
internazionale. Capo I art. 3 :“Il
distretto, attraverso i suoi organi,
coordina l’attività dei club nel pieno
rispetto della loro autonomia...
come previsto dall’art. II dello
Statuto Internazionale”; Art. 7 “Il
governatore ha la direzione degli
affari del distretto e lo rappresenta,
osserva e fa osservare lo statuto
ed il regolamento internazionali”.
Dunque i superiori non ci sono
tra noi, bensì funzionari che
hanno a vari livelli mansioni di
coordinamento delle attività dei
clubs al fine di realizzare gli scopi
dell’associazione. Il governatore,
poi, oltre le funzioni e i poteri
che gli sono attribuiti, deve
avere soprattutto una funzione
morale capace di realizzare per
tutti gli associati l’orgoglio di
appartenenza, e l’unità di tutti
i clubs e l’amicizia tra i lions.
Questa è la realtà; ma un officer
di livello culturale adeguato che
ha “digerito” il lionismo non si
sogna affatto di sentirsi superiore
ad altri, sia nell’associazione che
14
Lions 108YA
altrove, né di sentirsi inferiore.
D’altro canto appare ovvio che
in un’associazione di servizio i
cui soci sono volontari, in cui si
chiede a ciascuno di servire senza
alcuna imposizione, dove dovrebbe
regnare la libertà, non possa
esistere una gerarchia politica,
ma solo una gerarchia morale,
una leadership riconosciuta e
rispettata. Purtroppo nella realtà
le cose non vanno sempre così. Di
fatto abbiamo assistito in Emilia e
altrove ad abusi di potere di ogni
genere perpretati da officers che
hanno interpretato il loro ruolo
come un potere illimitato e che
hanno pertanto inferto vulnera
(scusate il latino, non trovo in
italiano un termine altrettanto
efficace) al lionismo.
Poi mi capita di sentire presidenti
di club dire con soddisfazione: “...il
mio segretario, il mio tesoriere...”.
Ho visto all’”opera”, lo scorso anno
sociale, un presidente che credeva
di essere il proprietario del suo club,
che con piglio autoritario decideva
da solo sempre lui, con spirito
clientelare e parentale. Esempi
di questo tipo se ne potrebbero
raccontare tanti. Manca la
formazione,
diciamo
spesso,
consapevoli che gli organismi
ad essa preposti poco o niente
possono fare per colmare ampi
territori ed enormi distanze, per
raggiungere migliaia di soci. Ma
sono fermamente convinto che chi
possiede di già per suo conto una
buona educazione (rispetto per gli
altri, gentilezza, disponibilità al
servizio, amore per l’istituzione)
non abbia bisogno che solo di
informazioni sulla struttura e sul
funzionamento dell’associazione,
sulle norme degli statuti e dei
regolamenti.
Certo, c’è da chiedersi se tutti
i lions possiedono una buona
educazione!
È un’affermazione azzardata,
se è vero che ciascuno di noi è
stato invitato a diventare lion
perché ritenuto degno di far parte
di un gruppo di persone scelte,
anche per l’ottima reputazione
goduta nella società. Lo statuto
internazionale solennemente dice
che possono diventare lions le
persone maggiorenni di ottima
condotta morale che godono di
ottima reputazione nella società;
e lo statuto distrettuale aggiunge
che tale condotta deve essere
mantenuta per tutta la durata di
affiliazione al club. Ma è così?
Oltre la buona educazione, a
parer mio dovremmo avere, per
essere buoni lions, sensibilità e
dimensione spirituale, l’opposto
di dimensione materialistica.Il
service è la cartina di tornasole
per verificare la nostra dimensione
spirituale: perché mi occupo dei
bambini africani? O dei barboni?
Qualcuno dirà che ciò che conta
è occuparsene comunque. Io mi
permetto di aggiungere che non
basta, che quel servizio deve
essere sentito, avvertito sia sul
piano emozionale che sociale
e anche politico, suggerito
dall’istanza di realizzare un mondo
I Lions
di uomini liberi dal bisogno e
dalla paura, capaci di autogestirsi
democraticamente. Deve essere
avvertito anche sul piano morale.
“Misericordia, ci dice il Papa,
abbiate cuore per i bisognosi”.
Un esempio mirabile di service
è quello realizzato nel Mali dal
centro internazionale cittadinanza
umanitaria creato e diretto da
Ermanno Bocchini. In quel paese si
è riusciti a rendere una comunità
libera dall’assistenza, capace
di autogestirsi e di produrre il
reddito necessario per vivere. Nella
sostanza si è raggiunto il più nobile
degli obiettivi donando a quella
popolazione la libertà dal bisogno.
Fa parte della buona educazione e
anche della dimensione spirituale
la lealtà, che presiede l’onestà
intellettuale e quindi la sincerità.
Senza di esse non può esistere
la vera amicizia, presupposto
fondamentale per il progresso del
club.
Durante la mia militanza mi
sono reso conto del fatto che
nel lionismo ciascuno di noi alla
fine si rivela per quello che è,
evidenziando qualità e debolezze.
Una debolezza propria di gran
parte di noi è il perseguimento di
incarichi sempre più “prestigiosi”,
spesso con caparbietà (con ogni
mezzo?), come se essi fossero
icone di potere, come se potessero
conferire il prestigio che molti di
noi non hanno saputo conquistare
nella loro vita.
Gli incarichi dovrebbero essere
conferiti solo come riconoscimento
del merito e accettati con
orgoglio misurato ma anche con
la preoccupazione per l’impegno
richiesto e di ben fare. So che
ci sono tra noi tanti lion che si
identificano con questi principi.
Se così non fosse, l’associazione
avrebbe fallito da tempo. Ma
questi buoni lion contano poco
“politicamente” perché, e a ragione,
non accettano l’idea che si possa
fare politica di “potere” tra noi
(se non la politica degli interventi
nella società e nell’economia); non
solo, ma spesso confondono il vero
senso della tolleranza, che significa
essere disposti a rispettare le idee
altrui, e non a lasciare correre, far
finta di nulla se qualcuno mal si
comporta.
Ritengo che una delle cause
che determinano l’abbandono
di soci dipenda proprio dalla
nostra incapacità di censurare,
di sanzionare. Dai clubs sono
scomparsi i probi viri, nessuno
si sogna di espellere qualcuno
nemmeno quando vi sono tutti i
presupposti per farlo. Protezioni
di varia natura, interessi personali
e l’odioso atteggiamento di non
”esporsi”, cioè di non assumere
posizione, nemmeno se se ne ha
il dovere, sono perniciosi per il
lionismo. Cari amici, la campagna
elettorale per l’elezione del secondo
vice governatore è da tempo
iniziata in barba ad una regola
di comportamento che stabilisce
che si inizi dopo la conferenza
d’inverno,
oggi
congresso
d’inverno. Un tempo si stabiliva
tra gentiluomini chi dovesse essere
l’unico candidato, senza problemi.
Per le elezioni del maggio 2016 si
profilano tre candidati, un’altra
occasione di divisione in un
distretto piagato da irripetibili e
difficilmente dimenticabili eventi
che comunque vanno messi dietro
le spalle per proseguire, lasciando
la responsabilità delle piaghe solo
a chi le ha prodotte.
i testi per la rivista non devono superare le 3000 battute.
Gli articoli eccessivamente lunghi, se non precedentemente concordati,
non saranno presi in considerazione.
si prega di apporre il nominativo di chi ha scritto l’articolo.
Per una rivista più vicina agli interessi dei soci, per non raccontarsi solo
attraverso i services, apriamo un dialogo sulla rivista inviando commenti,
idee, proposte alla e-mail:
[email protected]
Lions 108YA
15
I Lions
A proposito di immagine
e di comunicazione…
La forma spesso è sostanza. L’immagine dell’omogeneità, dell’uniformità,dell’identità associativa, ci
rende più attrattivi in assoluto, e fa passare il messaggio di un’organizzazione di successo e di qualità.
Chi non ci conosce non ci puo’ apprezzare. Il rinnovamento dell’immagine Lions richiede un’accelerazione con l’approssimarsi del Centenario della
nostra associazione. Anche una corretta immagine
puo’ rappresenta il nostro stile e il nostro modo di
essere per renderci unici e inconfondibili.
di tommAso di nAPoLi
La comunicazione esterna, ormai è un
assioma; è strategica per la crescita
associativa.
Un aspetto di questa problematica,
assolutamente non secondario, è l’identità grafica, l’uniformità
dell’immagine e del nome
dell’associazione che si proietta all’esterno, l’immediato
messaggio visivo di cosa è il
mondo Lions, la firma, con una brutta
parola “ il marchio”, in termini tecnici
il “brand”! Un insieme, cioè, di codici comunicativi di caratterevisuale,
testuale e verbale, l’identità dell’associazione, il biglietto da visita, evoca un insieme di valori che identifica
l’attività del sodalizio, veicola la storia, l’esperienza, l’autorevolezza, disegna i tratti peculiari dell’associazione
e sostanzia, da un punto di vista concettuale, i suoi stessi tratti distintivi,
consente di riconoscerla ed i distinguerla da qualcos’altro similare. In
parole semplici, trasmette il mondo
dell’associazione: “È tutta l’associazione nella mente del cittadino”. Il
brand Lions, del Lions Clubs International, pertanto, si traduce in termini di autorevolezza, affidabilità e di
valorizzazione, a favore dei club e dei
soci. Il rinnovamento dell’immagine
Lions richiede un’accelerazione con
l’approssimarsi del Centenario della
nostra associazione, anche se, è giusto sottolinearlo, stiamo gradualmen-
16
Lions 108YA
te migliorando. Si diffonde sempre di
più il logo corretto e la giusta denominazione, “Lions Clubs International”
(attenzione alla “s“ finale d i“Lions” e
“Clubs”, che di tanto in tanto sfuggo-
no ai “tipografi”). Possono apparire
solo aspetti esteriori, ma, almeno in
questo campo, non ritengo sia così.
Una corretta immaginerappresenta il
nostro stile, il nostro modo di essere:
ci rende unici e inconfondibili.
Chi acquisterebbe un’elegante e rappresentativa automobile dal marchio
“MERCEDE“ senza la “S” e con una
stella a quattro punte ? Chiariamoci,
chi scrive è profondamente convinto che nell’attività dei Lions contino prevalentemente i contenuti e la
progettualità. Ma la forma spesso è
sostanza. L’immagine dell’omogeneità, dell’uniformità, dell’identità
associativa, ci rende più attrattivi in
assoluto, e fa passare il messaggio
di un’organizzazione di successo, di
qualità. Uno dei primi motivi di affiliazione, dopo la vocazione al servizio,
consiste nell’aspirazione di molti a far
parte di un sodalizio di successo e diqualità. Se non ci riconoscono non ci
apprezzano.
Occorre fare un piccolo ulteriore sfor-
zo per utilizzare correttamente e diffondere il brand voluto da Oak Brook
per tutta la comunicazione, al fine di
trasferire ai singoli club, e all’interno
della comunità nella quale servono,
l’immagine positiva e qualificante del
Lions Clubs International.
Non mancherà, conseguentemente,
una ricaduta positiva in termini di
prestigio, autorevolezza e, magari, un
risultato anche in termini di maggiore “retention”, sia dei nuovi soci che
accogliamo nella nostra
famiglia sia, ancora più
importante, di quelli “vecchi”, che di tanto in tanto
vanno via.
Mi sembra giusto e utile ricordare ciò
che hanno scritto, nel 2006, i membri dello staff che ha realizzato il già
ricordato “restyling”: “Il nostro obiettivo era semplice: mostrare il Lions
Clubs International in una maniera
che onorasse il nostro patrimonio,
ma ritraesse anche il nostro carattere
contemporaneo. Come tutto il resto
che facciamo, abbiamo messo tanto
studio, cuore e impegno in questa iniziativa di rinnovamento del marchio...
E arrivare dove siamo oggi è stato un
processo molto laborioso. Lungo la
strada abbiamo incontrato e parlato
con i Lions di tutto il mondo, testato
le nostre idee per sviluppare un ringiovanito del brand, che rappresentasse in modo accuratola nostra organizzazione e i membri, in quanto
aperti, pratici e dal cuore grande”.
Alla frase, ormai diffusa, il futuro dei
Lions è “fare, saper fare e far sapere”,
bisognerebbe aggiungere: “con eleganza e uniformità”. E’ un bel passo
avanti.
I Lions
conosciamoci meglio
Dalle origini del lionismo alla simbologia del
Logo Lions (ideato da Alan Speed). L’incontro di
Melvin Jones con William Perry Wood e la nascita dell’associazione. Una “prima volta” dell’apparizione del nostro logo sulla Rivista Lion nel
novembre del 1918 in un congresso in cui sono
stati adottati i colori oro (il manto del leone) e
porpora (retaggio regale).
di PAoLo mobrici
Considerato che anche sui mezzi d’informazione si cade spesso in equivoco, propongo qui una sommessa e
sintetica disamina storica sulle radici
dell’ Associazione. Melvin Jones fu libero muratore - affiliato alla Loggia
Garden City n. 141 di Chicago - e la
sua iniziazione avvenne nel 1906. Restò massone fino alla morte, nel 1961.
È pur storicamente vero che la sua
idea di creare la nostra Associazione
fu fatta propria dal “Club of Business
Men”, Circolo di uomini d’affari di
Chicago cui lui apparteneva, che gli
fornì il supporto sia morale che logistico e - reputo - anche economico
per la sua concretizzazione. Il logo
che raffigura, racchiusa in un cerchio,
una L maiuscola al centro - L di Liberty - ornata di squadra e compasso è
considerato, erroneamente, da molti,
il primo dell’Associazione. In effetti, detto simbolo fu ideato da Alan
Speed, massone della stessa Loggia
di Melvin Jones, ma nel 1916, quindi
prima della nascita della nostra Associazione.
Per cui, certamente, questo emblema
avrebbe dovuto essere usato, nelle intenzioni di chi lo creò, da altri e
diversi Lions Clubs che esistevano già
negli Stati Uniti, nel 1916. È necessario a questo punto fare una necessaria
chiosa. L’8 Agosto 1911 viene fondata
dal Dott. William Perry Woods, medico chirurgo di Evansville (Indiana),
una Associazione in cui per la prima
volta compare l’appellativo LION: il “
The Royal Order of Lions”. Questa era
un’organizzazione fraterna (e una
società segreta) in qualche modo si-
mile a sodalizi tipo Moose o Elk (società segrete e caritatevoli) o altre
associazioni con struttura simile alla
Massoneria. LIONS (Leoni) - così come
MOOSE (Alce) - allora era solo una
pura e semplice denominazione dell’
Organizzazione. L’acronimo è venuto
dopo, quando Melvin Jones invitò il Dr.
Woods ad unirsi a lui e al suo gruppo
di Business Circle, per formare una
nuova organizzazione dedicata di più
alla solidarietà verso i meno fortunati
nella società - qualcosa con un’enfasi
diversa da quella della Massoneria. Il
24 ottobre 1916, il Dr. Woods rinomina e riorganizza il “Royal Order of
the Lions” nell’ “International Association of Lions Clubs”, a Evansville,
Indiana. Successivamente, dopo i ripetuti e convincenti inviti di Melvin
Jones, il 7 giugno 1917 presso l’ East
Room dell’Hotel La Salle di Chicago,
nella prima riunione costitutiva, l’Associazione del Dr. Woods, con i suoi 27
Clubs, converge nella nuova “International Association of Lions Clubs”, che
mutua tale denominazione proprio da
quella del Dr. Woods.
L’emblema predetto, pertanto, non
fu mai adottato - almeno non dalla
nostra Associazione – anche perchè
il nascente sodalizio voleva e doveva
essere una nuova e diversa entità con
un’immagine di servizio verso il prossimo, improntato ad un totale ecumenismo laico e in cui dovevano convergere anche soggetti appartenuti ad
altre comunità similari. I nostri padri
fondatori decisero che avrebbe dovuto essere impiegata l’effigie di un leone, in ragione dell’immagine positiva
che esso proiettava: coraggio, forza,
impegno e fedeltà. Il primo logo della
nostra Associazione vide la luce nel I
Congresso Costitutivo, presso l’Hotel
Adolphus di Dallas (8-9-10 Ottobre
1917), quando fu votato dai Delegati.
Esso rappresentava, per come da tutti
desiderato, una testa di leone con in
bocca un bastone, con la scritta “International”, ed era stato ripreso da
un dipinto di Rosa Bonheur (18221899), pittrice francese di soggetti
animali. Questo logo apparve per la
prima volta sulla I Rivista Lion del
Novembre 1918. Anche i colori adottati in quel Congresso si rifacevano al
leone: Porpora e Oro. Oro in quanto il
manto del leone è fulvo e la Porpora
in quanto indica il retaggio regale del
leone, il “Monarca”. Simbolicamente
la Porpora esprime: la Lealtà verso il
paese, gli amici e se stessi e l’Integrità
di pensiero e sentimenti, e l’Oro: Sincerità degli scopi, Libertà di pensiero
e azione, Purezza, limpidezza nella
vita e Generosità negli intenti verso
l’umanità.
Successivamente, il 31 Dicembre del
1921, fu sostituito con il leone bifronte, realizzato nel 1920 dal socio
Maurice Blink, - di Santa Barbara,
California -, che meglio rappresentava l’essenza dell’Associazione, a
simboleggiare, per dirla con le stesse
parole di Melvin Jones che lo aveva
presentato al Board: “ …un leone che
fronteggia il passato e il futuro, guardando in tutte le direzioni pronto ad
eseguire un servizio”. Oggi il logo dei
Lions è sostanzialmente lo stesso e,
dopo quasi cento anni d’utilizzo, rappresenta ancora e sempre la medesima idea: Noi serviamo.
Lions 108YA
17
I Lions
il campo italia ai distretti del sud:
una eccezionale opportunità
Era tanto che aspettavamo. Non che mancasse l’esperienza, anzi da anni il Campo Vesuvio ha fatto da battistrada per molti Distretti – non solo del Sud- nel
creare con mezzi propri un Campo giovanile, ricorrendo alla autotassazione e
con mille iniziative per il sostegno economico. Era della Seconda Circoscrizione, il Campo - i “vecchi” sanno di cosa parlo – e non apparteneva al Distretto.
È un onore citare le partite di calcetto che vedeva Giulio Tarro correre
in pantaloncini per il campo sportivo
di San Sebastiano, incitato da Sandra Giacon e da me per i fondi del
Campo Vesuvio.
Il compianto Antonio Accardo fu il
primo Direttore del Campo Vesuvio
e poi Luigi Ceresa, Enzo Carone, il
sottoscritto e ancora molti di noi in
uno sforzo corale che ci faceva confrontare duramente con i Distretti
del Nord, più piccoli ma meglio organizzati, che riuscivano a mandare i loro giovani nei migliori Campi
all’estero e noi stavamo a guardare.
Correva l’Anno Sociale 1987-1988, Una parte delle ferie natalizie l’abquasi 30 anni fa. Esisteva il Distretto biamo spesa per ottemperare alle
formalità ma ne è valsa la pena: a
108Y.
Bologna eravamo candidati unici ma
Che battaglie! Ancora ci penso co- la nostra presentazione doveva comein un incubo, quando andavamo munque essere impeccabile. Peraltro
a litigare a Milano per strappare i molti di voi erano presenti per sostenere il Campo.
posti all’estero per i nostri giovani.
Il 26 luglio Giovanna Bronzini ed
io abbiamo completato la Cerimonia del “Passaggio della Campana”
proprio al suono dei cento rintocchi
della Campana dei Caduti, la “Maria Dolens”, che si trova sul Colle di
Miravalle a Rovereto. Un momento
Pensate sia stato facile? No, l’abilità molto suggestivo. Ho potuto apprezdiplomatica e la volontà di Liliana zare le doti organizzative del DiretCaruso , Il nostro PC attuale , ha fat- tore del Campo Italia nel corso delto da battistrada ma anche gli altri la sua breve visita con i 42 ragazzi
Distretti Yb e Ab, con i quali condivi- all’Anfiteatro Campano di SM Capua
deremo il campo, hanno dato il loro Vetere. Delegato a rappresentare
contributo.
Totò Fuscaldo, Renato Rivieccio. EbOggi è più facile, più codificato,
anche se qualche problema rimane
ancora. Abbiamo dovuto aspettare
tanto per veder realizzato il sogno di
portare il Campo Italia al Sud rompendo l’ultimo tabu.
18
Lions 108YA
bene siamo stati impressionati dalla
perfetta organizzazione ma anche
dal racconto della solidarietà fattiva
che i giovani hanno ricevuto in tutte
le loro visite in termini di sponsorizzazione, accoglienza, sostegno. Ci
siamo augurati che anche il nostro
Distretto sappia fare altrettanto.
Noi ve lo chiederemo. A voi concederci sostegno e accoglienza partendo dal presupposto che l’Italia Lionistica ci guarda e ci aspetta al varco
pronta a verificare se tanta fiducia
era ben riposta.
Io, da parte mia, penso che lavorare in continuità con quanto costruito da Giovanna Bronzini, pur con
le dovute differenze ambientali, sia
condividere un bagaglio di esperienze cui sarebbe illogico rinunciare.
Giovanna scriverà una nota per the
I Lions
Lion, io per la nostra Rivista. D’altro
canto anche i nostri temi sono in
continuità: se a Rovereto il tema era
“La Pace”, il nostro sarà all’insegna
del ” Sulle orme di Federico II. Il dialogo tra i popoli senza differenza di
cultura, razza e religione.” . Si tratta
di un forte richiamo alle radici più
nobili e profonde della nostra cultura meridionale, che era secoli avanti rispetto alla politica del tempo.
Se vogliamo tentare di costruire un
mondo migliore questa è una grande opportunità e dobbiamo giocarla
con la consapevolezza di realizzare nel nome del Lions International
un qualcosa di unico ed irripetibile.
Ma il Campo ha anche una solida
struttura: Annalisa Quartuccio, Gen-
ny Corcione, coadiuvati da Roberto Coscarelli, Daniela Alessi, Fabio
Massimo, Domenico Antonio Fabrizio, Francesco Romeo ed i Leo (che
rappresentano da sempre il supporto
operativo indispensabile alla riuscita di un Campo ) Federico Bovenzi,
Marta Di Mauro, Davide Macrì, Concetta Mattiello. Tutti insieme sono
certo che daranno un formidabile
contributo.
Un’ultima nota personale: cercavo
una linea guida morale, un principio
ispiratore, per intraprendere e portare a compimento un così difficile
compito. Mi sono reso conto di averlo sotto gli occhi proprio sulla copertina dell’organigramma di Totò:”
Insieme , in armonia e umiltà, per un
mondo migliore”.
Antonio mArte
Direttore Campo Italia 2016-2018
Visite guidate gratuite
al Museo della Liquirizia
su prenotazione 0983 511219
Free guided tours
to the Liquorice Museum
Reservation 0983 511219
www.museodellaliquirizia.it
www.amarelli.it
Contrada
Lions Amarelli
108YA - S.S. 10619
ROSSANO (CS)
Primo piano
Echi dal 2° Gabinetto Distrettuale
Proficuo lavoro nella magica
atmosfera di matera
Molte presenze malgrado l’inclemenza del tempo. Consegnato l’assegno LCIF di 10.000 dollari al
presidente del Lions Club di Rossano, Antonio Monaco per i danni alluvionali subiti in Calabria. Molti gli interventi, e qualcuno anche provocatorio a
conferma che il Distretto è “vivo” e l’attaccamento all’Associazione, continua ad essere una molla
importante per continuare la strada del rilancio
finalizzata al raggiungimento degli obiettivi proposti dal Governatore Fuscaldo.
di Antonio de cAro
La scelta della città di Matera si è
rivelata, ancora una volta, indovinatissima per un altro incontro
dei lion del Distretto 108Ya. Una
splendida mattina di sole ha accolto, infatti, i partecipanti al
2° Gabinetto Distrettuale, dopo
giorni di pioggia che avevano
causato non pochi danni in diverse località meridionali. Il gradevole caldo atmosferico ha trovato seguito nella calda atmosfera
in cui si sono svolti i lavori, sotto
la guida del Governatore Antonio
(Totò) Fuscaldo,nell’accogliente
salone delle Conferenze dell’Hotel San Domenico al Piano della
Città dei Sassi. Nel suo saluto il
Governatore non ha nascosto la
soddisfazione per la presenza di
tantissimi lion, provenienti dalla
Campania, dalla Calabria e dalle
altre località lucane,nonostante
le pessime condizioni atmosferiche, come dicevamo, dei giorni precedenti. Tanti lion presenti
che non hanno fatto mancare un
loro contributo ai lavori. Al tavolo di presidenza, con il Governatore, il past Governatore, nonché Presidente del Consiglio dei
Governatori, Liliana Caruso, lo
20
Lions 108YA
staff del Governatore (il segretario Pietro Antonio Maccarone, il
tesoriere Michele Montagnese, il
cerimoniere Maurizio Bonanno),
mentre in sala, con i past Governatori Bruno Cavaliere, Emilio
Cirillo e Vittorio Del Vecchio, i
Presidenti di Circoscrizione (Vincenzo Pagliarulo, Giovanni Lettieri, Nicola Bellucci, Luigi Topi,
Giampiero Mastrillo, Ferdinando
Iacopino) ed i Presidenti di Zona
(Grazia Salerno, Giovanni Cibelli, Giacomo Vitale, Paola Capobianco Somma, Nicola Velotti,
Stefania Fornasier, Antonio Perrone, Armando Manco, Cosimo
Chechiele, Nicola Ciliberti, Antonio Lopizzo, Nunzio Calicchio,
Maria Manfredi, Franco Sammarco, Alessandro Tassone, Vincenzo Valente, Paolo Amodeo,
Giuseppe Maisano, Pasquale Iozzo), nonchè Alba Capobianco, responsabile Distrettuale GLT, Titti
Parisi, responsabile distrettuale
GMT e Franco Scarpino, responsabile LCIF. Dopo i saluti istituzionali da parte dei Presidenti
dei Clubs ospitanti, le puntuali
relazioni del Segretario Distrettuale e del Tesoriere Distrettuale,
quindi un momento di particolare intensità emotiva: la consegna
ad Antonio Monaco, presidente
del Lions Club Rossano Sybari, dell’assegno di euro 8920,62,
quale sussidio della LCIF, richiesto dal Governatore Fuscaldo alla
sede internazionale LCIF, subito
dopo la tragica alluvione del 12
agosto scorso che ha sconvolto Rossano e Corigliano in Calabria, richiesta che ha avuto la
tempestiva autorizzazione del
presidente del LCIF J. Preston. Il
Governatore ha chiesto anche un
sussidio di 10.000 dollari per i
successivi tragici eventi di Benevento, colpita dalla esondazione
del fiume Calore il 15 ottobre
scorso ed invasa da fango e detriti che hanno colpito duramente l’economia locale. Ed Antonio
Monaco e Maria Stefania Camerlengo, presidente del Lions
Club Benevento, hanno voluto
ringraziare il Governatore e tutti
i lion per la vicinanza dimostrata,
testimoniando anche la concreta
presenza lion nelle località colpite, presenza chiaramente avvertita ed apprezzata dalle proprie
comunità. Nei loro interventi
i presidenti di circoscrizione e
di zona hanno rappresentato lo
stato di salute dei clubs di loro
appartenenza, alla luce di quanto emerso dai già diversi incontri rispettivamente organizzati.
Anche Immacolata (Titta) Parisi,
responsabile Distrettuale GMT,
Primo piano
e Alba Capobianco, responsabile Distrettuale GLT,
si sono soffermate su quanto già fatto, in diverse
zone, su quanto è programmato e confermata la
loro massima disponibilità. Altro intervento significativo è venuto dal past Governatore Vittorio Del
Vecchio, Coordinatore Scientifico della Fondazione del Distretto, il quale ha invitato i presidenti di
club a sostenere la Fondazione con la donazione
del 5 X 1000, nella denuncia dei redditi, o collaborando a una raccolta fondi, anche rinunciando
ad una portata nelle conviviali o organizzando
spettacoli o eventi , ricordando gli scopi umanitari
della Fondazione verso i deboli ed i giovani, per la
tutela del patrimonio culturale ed ambientale, l’incentivazione alla ricerca. Tanti gli interventi, tutti sentiti, densi di spunti e riflessioni interessanti,
anche se non è mancato qualcuno provocatorio,
che ha animato l’incontro e, soprattutto, ha dimostrato l’attaccamento all’Associazione, nel richiamare agli autentici valori lionistici, proprio per intraprendere la giusta strada per il raggiungimento
degli obiettivi proposti dal Governatore Fuscaldo, il
quale li ha evidenziati nella lettera inviata a tutti
i lion, dopo qualche giorno, in cui notava come la
presenza a Matera era il “segno tangibile dell’attaccamento alla nostra Associazione” e ribadendo
la propria soddisfazione, nonchè l’esortazione “a
continuare ad operare sempre in armonia e umiltà
per il raggiungimento dei nostri nobili scopi e per
l’ulteriore affermazione degli immutabili valori del
lionismo autentico e sincero, nel segno dell’Amicizia, della solidarietà, del rispetto e della stima reciproca, mai disgiunte dalla comprensione e dalla
tolleranza”.
Lions 108YA
21
Primo piano
Lettera aperta di Antonio Laurenzano
non è questo il Lionismo delle “speranze”
Il vicedirettore della Rivista Lion si dimette dall’associazione e denuncia la
sua amarezza per alcune vicende che hanno lasciato il segno. Bologna docet
– dice – e punta l’indice sulla deriva etico-culturale del messaggio lionistico.
L’ auspicio di un risveglio e un sussulto di moralità d’azione per recuperare all’ Associazione l’elitarietà sociale e culturale di un tempo. E giusto
perdere un uomo come lui che ha creduto sempre dell’autentico lionismo ?
Carissimi Amici Lions dell Distretto
108Ya, con ritardo -e me ne scuso- attraverso la vostra prestigiosa
rivista distrettuale egregiamente diretta da Aristide Bava, voglio farVi
giungere il mio saluto nel momento
delle dimissioni dall’Associazione, e
quindi da Vice Direttore di
Lion. Ho inteso da sempre
il Lionismo e i suoi principi fondanti come una
scelta di vita, quasi una
religione da condividere
idealmente nel segno di
una comune appartenenza
e nel rispetto del codice
etico. Ma, con amarezza
e delusione, ho preso atto
che l’etica e’ sempre più
“merce” rara, anche fra chi
dovrebbe avere a cuore il
futuro del Lionismo. Congresso di Bologna docet! Arroganza
e prevaricazione da vergognarsi. Per
anni, anche sulle pagine della rivista nazionale Lion, ho denunciato la
deriva etico-culturale del messaggio
lionistico. Arrivismi, protagonismi,
egocentrismi rischiano di minare
alla base la credibilità sociale dell’
Associazione. Un sottile gioco di potere che privilegia nella mediocrità’
d’azione un effimero autoritarismo
a danno di una necessaria autorevolezza. Una puerile corsa al narcisismo! Ho preso atto che il coraggio
intellettuale della verità non si concilia con una responsabile leadership
lionistica! Il Lionismo ha bisogno di
Uomini giusti, Uomini illuminati per
22
Lions 108YA
camminare fra la gente, ha bisogno
di Lions che sappiano anteporre - in
umiltà e lealtà - l’Associazione e i
suoi principi fondanti ai personalismi, alla vanagloria, ai discorsi di....
bottega ! Inquietante il vuoto etico
sul quale, in un opportunistico gioco
delle parti, nessuna voce di denuncia in alto loco si è alzata a difesa
della credibilità dell’Associazione.
Solo retorica e manierismo di facciata! E in questo silenzio delle coscienze non mi ritrovo più! Non è questo il
“Lionismo delle speranze” nel quale
ho creduto. Lealtà, amicizia e spirito
di servizio non possono essere barattati con gli squallidi opportunismi
di chi si serve del Lionismo, di chi fa
scempio del messaggio lionistico, di
chi sta violentando i valori di fondo
dell’essere Lions! Ho preferito lasciare.... per non ritenermi complice
morale di un Lionismo che non mi
appartiene. Lo faccio nel ricordo di
tante persone perbene che ho avuto
l’onore di conoscere e di frequentare, di tanti Amici che mi hanno fatto
dono prezioso della loro stima e della loro Amicizia. Lo faccio nel ricordo dei tanti servizi resi con impegno
all’ Associazione. Nel ricordo di tante
pagine di autentico Lionismo scritte
con passione sulle nostre
riviste con chi ha condiviso con me un ideale cammino per l’affermazione
della “mission” del Lionismo, sulla scia di Albert
Schweitzer: “Servire è un
privilegio che va cercato,
non un peso che va evitato”! Mi porterò nel cuore
e nella mente il “Lionismo
del fare”. Lascio ad altri
il “Lionismo dell’essere”,
auspicando un risveglio
e un sussulto di moralità
d’azione per recuperare all’ Associazione l’elitarietà sociale e culturale
di un tempo.Mi auguro cioè che le
mie sofferte dimissioni possano propiziare un momento di riflessione,
un movimento di opinione tale da....
“svegliare le coscienze che dormono”.
La grandezza del Lionismo possa sopravvivere alla povertà degli uomini!
Con sentimenti di viva amicizia per
il Governatore Totò Fuscaldo e il PID
Ermanno Bocchini, a Voi tutti i miei
più cari saluti e vivi ringraziamenti
per chi, amabilmente, mi ha seguito sulle pagine di Lion. Un grazie al
Direttore Aristide Bava per la gradita
“ospitalità”.
Antonio LAurenzAno
Primo piano
Immigrazione
da emergenza a opportunità
per il nostro paese
Nella tragedia del Mediterraneo che
si sta consumando giorno dopo giorno muoiono donne, bambini e uomini incolpevoli. E, insieme a loro,
muoiono speranze e - chissà - anche
occasioni di sviluppoe di crescita.
Questa quotidiana carneficina ha un
peso morale e umano, che è il primo
da considerare, e non può essere mai
strumentalizzato a fini ideologici. È
nostro compito, come Lions, invitare
la società – e la politica innanzitutto
– a scegliere, agire, fare in fretta. Bisogna richiamare alle sue responsabilità Bruxelles, a meno di non voler
rinunciare al sogno degli Stati Uniti
d’Europa.
di mAurizio bonAnno
Recentemente il Presidente della Fondazione Lions
International Joe Preston ha lanciato un appello a
tutti i Lions a proposito della crisi internazionale in
corso di rifugiati. Certo, il Presidente Preston, nella sua veste, invita innanzitutto ad una donazione
in favore ad iniziative di quei Lions Clubs e Distretti
che “stanno lavorando per supportare i bisogni immediati dei rifugiati”. Ed in proposito, ricorda : “Molti
di questi rifugiati viaggiano con pochissime cose e
hanno bisogno di assistenza immediata per trovare cibo, riparo, indumenti caldi e altri beni di prima
necessità. Come Lions non possiamo ignorare questi
bisogni”. È bene, giusto, opportuno ed inderogabile rispondere con tempestività, generosità e sentita partecipazione all’appello del Presidente Preston,
ma – a mio modesto parere – non basta: non può
bastare per chi, come noi si sente Lions impegnato a tutto tondo verso le problematiche di carattere
sociale oltre che economiche. Preston, infatti, pone
a tutti un’importante questione: “Molti di voi vivete
in paesi interessati dalla crisi e avete visto da vicino
le esigenze di queste persone. I rifugiati potrebbero
stare attraversando il vostro paese o potrebbero cercare di integrarsi nella vostra comunità”. Ed è proprio
su questo delicato aspetto che i Lions devono vieppiù
impegnarsi invitato all’operosa riflessione un’opinio-
ne pubblica – ed una società intera – altrimenti ammorbata da falsi allarmismi
che generano pericolose reazioni. Un impegno,
il nostro, per il quale – come ricorda il Presidente
del Consiglio dei Governatori, Liliana Caruso – “Noi
Lions, sensibili verso l’umanità che soffre, con il nostro we serve, non possiamo rimanere indifferenti,
per cui, anche per la spinta che ci viene dal presidente Yamada, dobbiamo occuparcene in modo concreto ed articolato”. Ed è proprio la complessa articolazione di questa problematica che deve spingerci
alla concreta, operosa riflessione. L’attuale crisi sta
ormai vivendo una situazione di proporzioni bibliche
superando addirittura quanto, già alla fine del 2013,
l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr1) aveva annunciato: il superamento di
una soglia storica. Ed infatti, per la prima volta dalla
seconda guerra mondiale, il mondo ha registrato più
di 50 milioni di profughi. Un anno dopo il numero è
arrivato a 59,5 milioni. Intanto, nei primi nove mesi
del 2015, sempre secondo l’Unhcr, più di 411mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere il vecchio continente, superando il totale
degli arrivi nei quattro anni precedenti (dal 2010 al
2014). Sempre secondo l’Unhcr, 875mila migranti e
profughi sono arrivati via mare in Europa dal 2008
al settembre 2015. Anche se tutti fossero rimasti in
Europa, si tratta comunque dello 0,17% della popolazione europea (che è di 507 milioni di abitanti). L’OCSE2, dal canto suo, ha stimato che «L’Europa
raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di
1
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees) è l’Agenzia delle Nazioni
Unite specializzata nella gestione dei rifugiati; fornisce loro protezione internazionale ed assistenza materiale, e persegue soluzioni durevoli per la
loro drammatica condizione. È stata fondata il 14 dicembre 1950 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite
2
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è un’organizzazione internazionale di studi economici per i
paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di
tipo democratico ed una economia di mercato. L’organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un’occasione di
confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni,
l’identificazione di pratiche commerciali ed il coordinamento delle politiche
locali ed internazionali dei paesi membri. L’OCSE conta 34 paesi membri e ha
sede a Parigi, nello Château de la Muette.
Lions 108YA
23
Primo piano
richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino
a un milione di procedure d’asilo». Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel documento sulle prospettive migratorie
presentato a Parigi, «I costi umani sono spaventosi e
inaccettabili» Una stima di 350.000-450.000 persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile.
Si tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi
dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale».
A soffrire purtroppo della crisi umanitaria in via di
aggravamento saranno in modo speciale i bambini e
i ragazzi. «Una caratteristica particolarmente dura e
preoccupante dell’attuale crisi dei rifugiati – si legge
sempre nel documento Ocse – è l’importante numero di minori non accompagnati tra i richiedenti
asilo». Non tutti i minori non accompagnati finiscono nel sistema d’asilo: «In Italia, per esempio, dei
10.500 assistiti dallo Stato nel 2014 solo il 24% ha
presentato una richiesta d’asilo». Per l’organizzazione internazionale con sede a Parigi questa categoria
di migranti «rappresenta un’enorme sfida in termini
di alloggi, supervisione, scuola, sistemi di assistenza
minorile». Nella tragedia del Mediterraneo che si sta
consumando giorno dopo giorno, davanti ai nostri
occhi impassibili, muoiono donne, bambini e uomini
incolpevoli. E, insieme a loro, muoiono speranze e chissà - anche occasioni di sviluppo, di crescita, di
occupazione, di impresa.
Questa quotidiana carneficina ha un peso morale
e umano, che è il primo da considerare, e non può
essere mai strumentalizzato a fini ideologici. La
società globale, in cui da almeno trent›anni viviamo, con l›affermarsi delle nuove tecnologie, ha introdotto alcune notevoli differenze, la prima delle
quali è l›emergere di nuovi Stati poveri verso un benessere prima sconosciuto e contemporaneamente
l›aumento della miseria in zone del mondo già povere. Le diseguaglianze si sono accresciute in misura
sconvolgente. Questa situazione ha portato le migrazioni ad un livello mai conosciuto prima. Questo
perché, da quando l›uomo è apparso sulla terra, il
fenomeno delle migrazioni è sempre stato presente e dominante, ma riguardava comunità relativamente piccole. Ora centinaia di milioni di persone
vogliono trasferirsi da Paesi in preda alla miseria ed
alla barbarie vera e propria verso luoghi più ricchi
e più pacifici. Sarà il caso di ricordare che il primo
24
Lions 108YA
fattore di ogni migrazione è economico: una spinta alla ricerca di speranze, lavoro, pace. Certo, nelle
migrazioni ci sono anche i rifugiati, chi scappa da
guerre o persecuzioni, e per loro la prima violenza
che subiscono è quella della privazione dei mezzi di
sostentamento. E se nell›immediato fermare questo
commercio è compito della politica, che deve avere
il coraggio di scegliere fra le tante soluzioni emerse
- dall›intervento in Libia ai campi di accoglienza nei
territori di origine, dalla lotta agli scafisti al blocco
navale – successivamente la società intera deve interrogarsi su quali potrebbero essere le soluzioni più
efficaci e giuste per salvare non solo vite, ma anche
futuro. Perché chi riesce a raggiungere le nostre coste, non ha quasi nessuna possibilità di trovare un
canale regolare per lavorare e vivere dignitosamente.
In Italia impera il meccanismo dei flussi: solo dopo
che per diversi anni un immigrato ha lavorato in nero
da clandestino, può sperare che si apra la famosa finestra della regolarizzazione e che rientri nei numeri
previsti, per poter finalmente avere accesso ai servizi, chiudere l›incubo dell›arresto o dell›espulsione e
anche pagare le tasse. In questa stessa situazione di
incertezza e di illegalità sono costrette a convivere
anche quelle aziende che non possono regolarizzare
l›operaio o l’informatico straniero che magari lavora
da anni nel loro cantiere o ufficio. In tutto questo,
trova terreno fertile la criminalità, che, senza scrupolo alcuno, falsa la concorrenza e distrugge il mercato per interi settori. Il risultato è che gli immigrati
tendono a scivolare in attività illegali, dalla prostituzione allo spaccio, gli stipendi regolari si abbassano
anche per i lavoratori regolari, le imprese si trovano
a spendere cifre per la formazione di dipendenti che
un decreto di espulsione può vanificare in un attimo.
Davanti a tremila morti nel Mediterraneo lo scorso
anno, che rischiano di diventare dieci volte tanti nel
2015, è giusto pensare all›emergenza, ma non può
bastare, non può essere il solo modo di fare. È nostro
compito, come Lions, invitare la società – e la politica innanzitutto – a scegliere, agire, fare in fretta.
Bisogna richiamare alle sue responsabilità Bruxelles,
a meno di non voler rinunciare al sogno degli Stati
Uniti d’Europa.
Anche perché siamo già entrati in una fase in cui le
migrazioni di massa non saranno affatto pacifiche,
ma scateneranno scontri violenti ed anche mutamenti politici rilevanti. In Italia, in Francia e in altri
Paesi d’Europa, ad esempio, queste reazioni sono già
Primo piano
in atto, ma sono anche destinate a crescere: metteranno in discussione la moneta unica e faranno risorgere i nazionalismi come reazione all›ideale dell›unità
europea. Eppure, uno studio dell’Organizzazione per
la cooperazione e lo sviluppo economico mostra che
tra il 2007 e il 2009 in quasi tutti gli stati europei le
famiglie immigrate hanno versato più tasse e contributi di quanto non abbiano beneficiato in termini di
servizi e sussidi. Questo è dovuto prevalentemente a
questioni demografiche: la maggioranza dei migranti
è in età lavorativa e non grava molto sulle casse dello
stato che la ospita (per esempio sul sistema sanitario e quello pensionistico). In un mondo dove i flussi
fossero gestiti in accordo alle esigenze del mercato
del lavoro e favorendo l’integrazione, l’immigrazione
avrebbe di sicuro un impatto positivo. In Italia, i dati
Istat elaborati dalla Fondazione Moressa3 mostrano
come i lavoratori immigrati tendono a esercitare in
aree differenti da quelle dei lavoratori italiani.
Secondo l’Unhcr tra i dieci paesi con più profughi
pro capite c’è solo un paese europeo: Malta. Dei 59,5
milioni di profughi registrati dall’Unhcr alla fine del
2014, solo 1,5 milioni hanno trovato accoglienza in
Europa. Una piccola frazione rispetto al totale: Turchia e Libano insieme ne accolgono il doppio. L’Italia, come sottolinea l’inchiesta di Valigia Blu4, accoglie un profugo ogni mille persone e risulta sotto la
media europea (1,1 ogni mille) e ben al di sotto di
Svezia (11 ogni mille) e Francia (3,5 ogni mille). In
Medio Oriente, il Libano accoglie circa 1,2 milioni
di profughi (232 rifugiati ogni mille abitanti), pari a
un quarto della popolazione del paese e la Giordania 672.930 profughi, 87 ogni mille abitanti. Eppure, inevitabilmente l’Europa è destinata a diventare
un paese meticcio, cioè teatro di una mescolanza di
etnie che in parte già c›è, ma stavolta il livello del
meticciato è destinato a crescere in misura esponenziale. Una ricerca dell’Istituto Universitario Europeo
mostra come un’Europa senza migranti si muovereb3
La Fondazione Leone Moressa è un istituto di studi e ricerche
nato nel 2002 da un’iniziativa della Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre CGIA. La Fondazione Moressa ha acquisito specifiche
qualifiche e competenze legate allo studio del fenomeno migratorio indirizzato in maniera prevalente ai temi dell’economia dell’immigrazione.
4
Dall’inizio del 2015, secondo i dati dell’UNHCR, sono sbarcate
in Italia 121mila persone (di cui il 78% uomini, il 12% donne e il 10%
bambini). Una cifra che corrisponde allo 0,2% della popolazione italiana. Lo
conferma Mario Morcone, capo del dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno
be verso un drammatico calo demografico, con conseguente insostenibilità del suo welfare e il rischio di
non rimanere al passo con i tempi. Come spiega Leonid Bershidsky5 su Bloomberg View, secondo le ultime
stime della Commissione europea nel 2015 in Europa
ci sono quattro giovani per ogni pensionato, ma nel
2060 ce ne saranno solo due. E, come scrivono ancora gli autori della ricerca dell’Istituto universitario europeo le opzioni sono due: “O gli stati europei
chiudono le frontiere e accettano di vedere l’Europa
pesare sempre meno in un mondo in crescita o si
aprono alla migrazione e permettono all’Europa di
crescere”. Proviamo, per una volta, a programmare,
invece di inseguire le emergenze. Ma come? E perché? Basta partire da una constatazione: cosa unisce,
ad esempio, Apple, Google, IBM, Oracle, Facebook,
eBay e Amazon? Non solo sono tutte aziende innovative, che hanno uno strepitoso successo, ma sono
state tutte fondate da immigrati di prima o seconda
generazione. Sono società che non esisterebbero se
gli Usa non avessero saputo trasformare il fenomeno
migratorio in una risorsa, anche imprenditoriale. È
questa la differenza di approccio verso un problema
planetario, che come Lions dobbiamo sentire l’onere
di fare affermare nella società. Perché l›antidoto non
è quello di abolire la diseguaglianza, che entro certi limiti è perfino un elemento di stimolo della produttività del sistema, ma di contenerla entro limiti
accettabili. E, dunque, programmare, non lasciarsi
sopraffare dinanzi ad un fenomeno di enorme portata ed impossibile da fermare, per trasformare nuove
incombenti povertà in potenzialità. Perché, anche
se non è detto che pure in Italia si possa realizzare
un’azienda come Apple, lo stesso non possiamo dire
a proposito delle centinaia di migliaia di competenze professionali e di piccole idee imprenditoriali che
vengono sprecate, non mettendo a frutto queste potenziali intelligenze che arrivano da altre realtà sociali e geografiche. Al contrario, magari, la prossima
volta potremo parlare di un›impresa di successo il cui
socio è un ragazzo arrivato nel 2015 in Italia, con
quei barconi in quelle terribili condizioni, ma con un
sogno da realizzare e che noi abbiamo reso possibile… favorendo così lo sviluppo del nostro Paese.
5
Leonid Bershidsky è un editorialista di Bloomberg View, scrittore, autore di tre romanzi e due libri di saggistica. È stato il fondatore ed
editore del quotidiano russo Vedomosti, un progetto congiunto di Financial
Times e Wall Street Journal, e il primo editore dell’edizione russa di Forbes.
Lions 108YA
25
L’intervista
Questione meridionale e città metropolitana,
queste sconosciute….
L’ex Sen. Pietro Fuda, attuale sindaco di Siderno, cittadina della fascia ionica reggina
di circa 20.000 abitanti,ubicata lungo la SS. 106 a metà strada Tra Reggio Calabria e
Catanzaro, è certamente, anche per i suoi trascorsi politici, un profondo conoscitore
della Questione Meridionale” e , di riflesso, è da considerare anche attento osservatore
delle problematiche della Città Metropolitana in via di attivazione nell’ area reggina
e che, se opportunamente gestita, potrebbe dare grossi impulsi positivi all’intero Sud
Italia. Dei due problemi, peraltro, il Sen. Pietro Fuda ha anche parlato con il nostro
Governatore Totò Fuscaldo nel corso di un incontro durante il quale l’autorevole esponente politico non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento per le iniziative della
nostra associazione Lions che, proprio nel nostro Distretto che comprende oltre alla
Calabria anche la Basilicata e l Campania ha dato, e sta dando, grandi segni di vitalità
nel promuovere iniziative tendenti ad evidenziare l’importanza del Sud nel piu generale auspicabile rilancio del nostro Paese. Ci è sembrato importante, oltre che opportuno,
approfondire le due delicate problematiche con Pietro Fuda, che di buon grado ci ha
concesso questa intervista esclusiva per “108YA”.
di Aristide bAvA
C’è chi relega la lezione dei meridionalisti in una dimensione archeologica, da museo. E c’è chi, invece, è
sempre più convinto che il sud sia
stato tradito e afflitto. Lei da che
parte sta? “ Che la questione Meridionale non sia più all’ordine del
giorno della Politica è ormai un dato
di fatto. Che il Mezzogiorno sia stato tradito e afflitto è un’altra verità.
Ma la questione meridionale oggi
non può essere affrontata in nome
dei torti subiti. Né bisogna dimenticare che nel periodo in cui c’é stata
una certa attenzione a queste problematiche ed è stata attuata la politica dell’Intervento Straordinario,
chi ne ha tratto maggiore beneficio
26
Lions 108YA
dagli investimenti al Sud è stato il
Centro Nord. Il Sud ha rappresentato una opportunità di mercato per il
sistema produttivo del Centro Nord.”
Oggi, la globalizzazione dell’economia, pone la questione Meridionale
in una luce diversa. L’Italia per crescere e reggere il confronto internazionale ha bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi e faccia massa
critica con il sistema produttivo del
Centro Nord.”
Come si spiega la nascita di luoghi
comuni che ritroviamo in frasi del
tipo “ Al sud non c’è voglia di lavorare”? “È arcinoto che i Calabresi fuori
dalla Calabria sono stimati e rispettati, tranne
marginali
realtà. Sono
stimati lavoratori in Italia
e all’estero
e spesso una
notevole percentuale di
loro è collocata nell’alta dirigenza
pubblica
e
privata.
La
causa dell’inerzia e della pigrizia che
caratterizza questo popolo in patria
credo vada ricercata nel contesto,
nel complesso in cui ci si trova ad
agire nella regione. Innanzitutto il
lavoro che non c’è e quindi le opportunità di potersi esprimere o mancano del tutto o sono minime. In
una realtà in cui si sopravvive solo
per la particolare forma tipicamente meridionale, di Welfare dove con
la pensione del nonno si aiutano i
nipoti laureati e disoccupati non è
facile sfuggire a forme depressive
di annullamento della personalità”.
Massimo d’Azeglio disse “L›Italia è
fatta, ora bisogna fare gli italiani”.
Il divario che esiste tra nord e sud
non è in qualche modo la prova che
gli Italiani non siano ancora “stati
fatti”? “L›evento che ha contribuito
a creare un minimo di aggregazione come nazione è stata la Grande
Guerra con il suo corollario di morti.
Oggi che la scena è occupata dalle migrazioni che arrivano dall›altra
sponda del Mediterraneo il problema è più complicato e si pagherà il
prezzo per questo nostro ritardo.”
La costituzione delle Città Metropolitane può essere un’occasione per il
L’intervista
sud? In che misura? “Com’è noto la
Città Metropolitana di Reggio Calabria, è la sola che come territorio
coincide con il territorio dell’intera provincia. Intanto questa nuova
realtà, per la propria sopravvivenza ed il proprio futuro, deve stare
in rete non solo con le altre realtà
metropolitane nazionali ma anche
europee. Parlando di reti si fa riferimento soprattutto alle reti materiali: Reti ferroviarie (alta capacità),
reti stradali ed autostradali. Se esce
dall’isolamento geografico l’estrema
punta della penisola, trarrà giovamento l’intera Calabria. L’ossatura
fondamentale sarà rappresentata dal triangolo ferroviario: Reggio
Calabria - Napoli; Reggio Calabria
- Bari; Napoli - Bari. La massa critica dei potenziali passeggeri reggini si raddoppia con l’afflusso dei
messinesi su Villa San Giovanni.
uestaQQQiiiiiqqqqQQQQQQQ Questa infrastruttura innerverà tutto il
Mezzogiorno continentale e lo renderà competitivo nel settore della
logistica per i mercati dell’Africa e
del Medio Oriente. Senza scendere
nel dettaglio delle possibilità offerte dal nuovo soggetto giuridico,
basta uscire dall’isolamento geografico per creare le precondizione per
uscire dall’isolamento economico e
culturale”. Un’opportunità di crescita economica per il sud è senz’altro
lo sviluppo e
il rilancio delle aree aeroportuali. Ma si
continua a non
volerlo capire…
“Credo che questo sia rimasto
un
problema
squisitamente reggino che
mi auguro venga risolto con
la costruzione
dell’Area Metropolitana. Oggi, se uno ha la possibilità di programmarsi gli spostamenti, da Lamezia per Roma con
Alitalia paga attorno a cento euro.
Meno degli Eurostar: L’Italia è lunga e per collegare il Mezzogiorno al
resto d’Italia e dell’Europa bisogna
pensare ad una politica dei trasporti adeguata ai tempi. Del resto non
bisogna dimenticare che proprio in
questo specifico settore la Calabria
ha dato prova della propria incapacità. Nonostante la notevole quantità di container che si movimentano annualmente a Gioia Tauro non
si è stati capaci di mettere in piedi
un’adeguata politica per il trasporto
merci per cui la merce in uscita dalla
Calabria incontra le difficoltà di costo e di tempo di sempre, mentre per
la merce che arriva in Calabria tempi
e costi sono”.
LA SCHEDA
Pietro Fuda è nato a Siderno il 28 febbraio
1943. Già Senatore della Repubblica italiana è
stto anche presidente della Provincia di Reggio
Calabria dal 2002 al 2005. E’ stato anche assessore regionale della Calabria distinguendosi per
la sua operatività . Oggi è Sindaco di Siderno
una delle piu’ importanti cittadine della provincia di Reggio Calabria. E’ stato eletto con un voto plebiscitario. Prima
di intraprendere l’attività politica è stato Ingegnere idraulico e dirigente
della Cassa del Mezzogiorno e della regione Calabria. Ha iniziato il
suo percorso politico in Forza Italia: nella legislatura dal 1995 al 2000
risultando il primo degli eletti come consigliere della Regione Calabria.
Alle amministrative del 2002 (elezioni del 26 maggio) si candida e viene
eletto Presidente della Provincia di Reggio Calabria, con il 58,5% dei
voti. Il mandato amministrativo sarebbe scaduto nel 2007, ma Fuda si
dimette il 30 novembre 2005: le elezioni amministrative della primavera
avevano cambiato completamente l’assetto politico, nazionale e regionale, e molti partiti che facevano parte della sua maggioranza di centro
destra a livello nazionale e locale avevano sostenuto i candidati di centro sinistra. Per correttezza istituzionale, non accettando di cambiare la
maggioranza, Fuda rimette il mandato agli elettori, per lasciare decidere
a loro da quale coalizione farsi governare. Le dimissioni dall’incarico di
Presidente coincidono con quelle da Forza Italia, alla quale Fuda contestava da tempo la mancanza di attenzione (governativa ma anche politica) per le problematiche reali del Mezzogiorno. Successivamente Fuda
si candida in Calabria come capolista al Senato, e viene eletto senatore.
Dopo un temporaneo passaggio al Pd entra a far parte del Centro Democratico di Bruno Tabacci e viene anche nominato Coordinatore regionale
per la Calabria. Con questo partito decide di candidarsi a sindaco per il
Comune di Siderno a capo di una coalizione di centrosinistra. Ottiene un
autentico trionfo conquistando circa l’ 80% dei suffragi.
Lions 108YA
27
Echi di Expo 2015
il bergamotto di reggio calabria
È una grande opportunità per l’economia reggina
quella intravista all’ Expo.
Le persone, provenienti da tutte le parti del mondo
hanno potuto degustare gli alimenti a base di
bergamotto e sono rimaste stupida da questa
gradevole novità.
Qualcuno ha commentato:
“degustare un alimento al bergamotto è come
degustare un profumo! “ altri si sono meravigliati di
non avere conosciuto prima questo nuovo gusto misto
ad un gradevole profumo che rende più appetibili le
pietanze, ed hanno commentato: Perché non ce lo
avete fatto conoscere prima ? oppure: Cosa bisogna
fare per averlo ?
Il Lions Club Reggio Calabria Host ha presentato in
un locale della Cascina Trivulsa all’Expo, degli assaggi
di alimenti al bergamotto ed ha ottenuto un successo
molto superiore alle aspettative, riuscendo a provocare
per tutta una giornata una delle code, ormai diventate
famose dell’Expo. I visitatori si sono dichiarati
entusiasti ed hanno ottenute tutte le informazioni
che li hanno portati a conoscere questo misterioso
agrume di cui si parla tanto, ma che non si conosce. Il
Lions R.C. Host ha anche esposto a Milano un alberello
di bergamotto che ha fatto il paio con quello nel
“Padiglione Italia”, che ha sollevato molta curiosità,
rimasta senza spiegazioni sufficiente. Curiosità che è
stata però esaudita alla Cascina Trivulsa, durante la
degustazione, in quanto alcuni filmati proiettati nel
salone della
degustazione
mostravano la
coltivazione,
la raccolta e
la lavorazione
d
e
l
bergamotto
alternandosi
con
la
trasmissione
della Rai che
mostrava Ezio
Pizzi intento
a dare tutte
le spiegazioni
necessarie
rispondendo
28
Lions 108YA
alla interessantissima intervista che gli veniva fatta.
Anche un considerevole quantitativo di depliants
distribuiti davano spiegazioni. Delle pubbliche
interviste ai visitatori venivano trasmesse ad alta
voce al microfono si da dare a tutti la cognizione
del prodotto che avevano di fronte. Bibita fresca
al bergamotto, sponsorizzata dal Consorzio del
Bergamotto, e fornita da Marino di Gallina, assieme
ai dolcetti di mandorla al bergamotto, assieme ad
una buona quantità di prodotti procurati ed offerti
da Pizzimential Corso, hanno soddisfatto i palati che
si avvicinavano per la prima volta a questa profumata
novità. C’era di tutto dalle marmellate ai liquori al
bergamotto, dalla cioccolatta al bergamotto all’olio
da tavola insaporito con bergamotto, che lo rende
condimento completo per condire l’insalata in quanto
all’olio aggiunge l’agro del bergamotto, e potrebbe
profumare anche il pesce arrosto o la majonnaise,
c’era pure il miele con bergamotto, dalle bibite
profumate, alla frutta sciroppata ecc.
Devo ringraziare per l’aiuto i lions di altri L. Clubs del
nostro Distretto che hanno collaborato con il me, che
ho rappresentato il mio RC Host, Antonietta Quaranta,
Paolo Mobrici, Sabato Ruggero e sua moglie, Raffella
Rizzo, coadiuvati da Adolfo Senatore che ha condotto
le Manifestazioni del nostro Distretto, collaborando
con Cesara Pasini di Milano che ha diretto tutta la
partecipazione dei Lions italiani all’ Expo. Ottenendo
un cosi grande succasso, tanto che ora sarà candidata
a Direttore Internazionale, per cui Le faccio i migliori
auguri e sono sicuro che otterrà appoggi da tutti noi
PAsQuALe conti
Echi di Expo 2015
… e la castagna di davoli
Successo anche per le iniziative
dei lions del Club Squillace Cassiodoro all’Expo Milano 2015 che
hanno presentato una loro iniziativa nel padiglione lions, presso
la Cascina Triulza. Il Progetto
dal titolo “La castagna di Davoli
(Calabria): prodotto da degustare e patrimonio da proteggere”,
predisposto da Ottobre 2014 da
un Comitato di soci, formato da
Caterina Galasso, Maria Grazia
Aisa, (Presidente pro-tempore del
Club), Nicola Seminaroti, Mercurio Marceca e Miriam Condò, con la collaborazione della Pro Loco e Comune
di Davoli, ha avuto diverse fasi ed un percorso non
sempre facile, che tuttavia si è concluso nel migliore
dei modi, riportando grande successo. Esso ha mira-
to, in particolare,
alla salvaguardia
della biodiversità
ed alla educazione
dei giovani ad una
sana alimentazione, senza ricorrere
ad adulterazioni
chimiche. E’ stato anche sottolineato il valore organolettico della castagna e dei suoi derivati, attraverso una ricognizione storica ed evolutiva dei prodotti.
L’esposizione del frutto e dei suoi manufatti, la loro
degustazione hanno fatto affluire un gran pubblico,
oltre 2.000 visitatori, provenienti dalle varie regioni
d’Italia e del mondo, i quali hanno potuto assaporare
e gradire l’eccellenza del nostro prodotto, dal miele
di castagno, alle marmellate, ai prodotti dolciari, apprezzando la generosità dei calabresi, che hanno offerto in modo del tutto gratuito le varie prelibatezze. Alla manifestazione erano presenti oltre a diverse
autorità lionistiche, la Governatrice del Distretto IB4
Cesara Pasini e numerosi soci del Club con le rispettive consorti, il Sindaco di Davoli Giuseppe Papaleo ed
alcuni Assessori, il Presidente della Pro Loco Luciano Alcaro ed altri componenti dell’Associazione. Un
sentito grazie va al Coordinatore Distrettuale, Expo
Milano 2015 lion Adolfo Senatore, che ha mantenuto
costantemente i contatti con Caterina Galasso, Responsabile del progetto, al Presidente Luciano Alcaro
per la sua disponibilità nonché al Sindaco e all’ Amministrazione Comunale.
cAterinA GALAsso
Lions 108YA
29
Riflessioni e opinioni
Le potenzialità del nostro distretto
Siamo sempre, malgrado tutto, un punto di riferimento ottimale ma possiamo sfruttare meglio le
nostre capacità. Sarebbe, intanto, preferibile che,
invece di “manovrare” - apertamente o di nascosto
- per questo o quel candidato amico, compagno,
fratello, ci si riunisse e, con autentico spirito lionistico, si cercasse di individuare il lion, o i lions,
che abbiano tutte le caratteristiche per assumere
le leadership del Distretto.
L’unica forma di vera democrazia è
la partecipazione di tutti alla vita
anche di una Associazione, come la
nostra, nata proprio nella patria della democrazia. Il “parliamoci”, allora,
del direttore Aristide Bava, nell’editoriale dello scorso numero, non
può non essere condivisibile, anzi
è il giusto invito, a tutti i lion del
nostro Distretto, ad intervenire sui
problemi che, oggi, ci attanagliano.
Personalmente ne individuo due: l’elezione del 2° vice governatore e la
divisione del distretto. E’ da anni che
la scelta di un candidato e la stessa
rotazione, frutto di “ un accordo tra
gentiluomini”, non sempre hanno
dato risultati positivi, a prescindere
dalle persone. Il motivo principale è
stato, a mio modesto avviso, il voler
accostare, questo o quel candidato
a questo o quel past governatore.
Il ruolo dei past governatori, non
dobbiamo dimenticare, è importante perché hanno avuto modo, più di
ogni altro lion, di girare per tutti i
club e conoscere tantissimi lion,
hanno, pertanto, una visione molto
ampia di ogni club. Visto come vanno le cose, oggi sarebbe preferibile
che, invece di “manovrare” apertamente o di nascosto per questo o
quel candidato amico, compagno,
fratello, si riunissero e, con autentico spirito lionistico, cercassero di
individuare il lion che abbia tutte le
caratteristiche per assumere la lea30
Lions 108YA
dership del Distretto. Caratteristiche
non legate soltanto alle cariche ricoperte, ma a prestigio professionale, specchiata moralità, capacità di guida e così via. In tal modo
non si avrebbero dubbi sullo scopo
di intervento del past governatore
di turno su questo o quel candidato. Questa idea potrebbe sembrare
in contraddizione con il richiamato
spirito democratico, ma l’indicazione concordata dei past governatori
deve essere soltanto una semplice
indicazione per i delegati congressuali che, il più delle volte, non conoscono i candidati se non dai curriculum presentati. Ogni delegato,
poi, è libero di scegliere liberamente
tra le candidature proposte. E, tutto ciò, senza questioni di rotazioni e
lasciando ad ogni lion la volontà di
porre la propria candidatura. L’altro
problema è la divisione del Distretto
e ci dobbiamo chiedere il perché? Se
è per l’ampio attuale territorio posso
dire che nell’anno sociale 2009/2010
ho avuto la gratificante occasione di
accompagnare il Governatore Vittorio Del Vecchio nelle visite ai 147
clubs che, allora, facevano parte
del Distretto. Fu un impegno che,
programmato, fu assolto dal Governatore e da tutto il suo staff, con
grande disponibilità, compensata da
una esperienza umana unica. Quindi è possibile tutto, purchè si voglia
e, credo che ogni governatore lo ha
voluto. Se, invece, è una questione
di numeri, cioè avere un altro governatore al sud, non credo che uno o
due governatori possano cambiare
un eventuale “potere contrattuale”
nel multidistretto. La divisione con
la Sicilia fu una decisione non senza
rimpianto e, personalmente, proprio
per la positiva esperienza di quegli
anni, posso dire che, forse, rimanendo uniti qualche problema in meno
avremmo avuto nel nostro Distretto.
E’ vero che le occasioni di incontri
sono poche, ma anche se ci incontriamo una volta l’anno è sempre una
gioia rivedersi, condividere momenti
amicali, creare un’amicizia che, poi,
i moderni mezzi di comunicazione
ci possono consentire una vicinanza
costante, anche se non fisica. E’ una
decisione, pertanto, da prendere con
molta riflessione e tenere conto più
dell’aspetto umano che “politico”. La
validità di un distretto, a mio parere,
non si esprime con le cariche nazionali, ma con quello che è capace di
fare ed il nostro Distretto è certamente un punto di riferimento per
tutto il Multidistretto ed ha dato e,
come dimostra l’attuale carica del
past governatore Liliana Caruso,
continua a dare personalità lionistiche di assoluto prestigio e valore.
Antonio de cAro
Riflessioni e opinioni
A proposito della perdita dei soci…
l problema è complesso, e per capirlo sarebbe opportuno andare alle origini soprattutto quando il reclutamento è sbagliato. Un socio che entra nell’Associazione
senza essere fortemente motivato ed opportunamente
indottrinato è destinato nel breve e medio periodo ad
abbandonare il campo. Che dire, poi, di quei Presidenti
che pensano di essere i proprietari del club ed utiliz- assembleari o che addirittura è andato
zano l’incarico con lo scopo principale di mettersi in via il perchè dei suoi comportamenti.
Altre cause della perdita dei soci, ovmostra senza curare e motivare i soci.
di nicoLA beLLucci
Il nostro Governatore Totò Fuscaldo
con una sua missiva ha sollecitato i
Presidenti di Circoscrizione ad analizzare, approfondire e valutare la problematica relativa alla notevole perdita
di soci intervenuta negli ultimi sette
anni ed in modo particolare nel nostro
Distretto dove si contano circa 1.500
persone che hanno lasciato l’Associazione.
La materia trattata dal Governatore e
posta all’attenzione di noi Presidenti è
sicuramente molto seria, non è facile
da esaminare ed ancora più difficile è
cercare e trovare le necessarie risposte
e le soluzioni consequenziali in quanto
le cause della perdita dei
soci
spesso non sono conosciute neppure dai Presidenti dei Club di cui i soci
stessi sono l’essenza. Perchè un socio
abbandona il club di appartenenza?
questo è il quesito a cui viene chiesta
una risposta. Ma forse, ed anche senza forse, la domanda che più correttamente andrebbe invece posta è “ Perchè una persona entra a far parte di un
club lions e ne diventa socio ?”. Se riusciamo a dare una risposta a quest’ultimo interrogativo diventa, a mio avviso,
più facile trovare anche la risposta alla
prima domanda.
Molto spesso (quasi sempre) i soci vengono reclutati senza la necessaria e
dovuta preparazione al compito ed al
ruolo che debbono svolgere nel club e
nell’Associazione.
Si cerca il medico, l’avvocato, l’affermato professionista per dare importanza al club e non si va alla ricerca di
persone meno titolate ma che, invece,
32
Lions 108YA
per caratteristiche ed attitudini potrebbero essere più utili alla causa. Se si
chiede a qualcuno perchè è entrato a
far parte della nostra famiglia lionistica, molto spesso si sente rispondere
che “ sono stato costretto, non potevo dire di no alla persona che me lo ha
chiesto.” Ritengo, pertanto, che una
delle cause principali della perdita dei
soci è da ricercare nel modo con cui i
soci stessi vengono reclutati. Un socio che entra nell’Associazione senza
essere fortemente motivato ed opportunamente indottrinato è destinato nel
breve e medio periodo ad abbandonare
il campo. Un altro motivo da non sottovalutare che vede scappare i soci in
questo attuale e lungo momento di
crisi economica è il pagamento della
quota di ingresso e di quella annuale
associativa che essendo, in molti casi,
molto onerosa diventa difficile da sostenere per famiglie di impiegati e funzionari che hanno ancora sul loro libro
paga i figli adulti, laureati e disoccupati. Che dire, poi, di quei Presidenti i
quali una volta assunta e raggiunta la
carica pensano di essere i proprietari
del club ed utilizzano l’incarico con lo
scopo principale di mettersi in mostra,
per avere visibilità all’esterno ed all’interno dell’Associazione, senza badare
alle necessità dei soci, senza curare e
motivare i soci medesimi, senza intervenire allorquando qualche incomprensione sorge all’interno del club, senza
verificare e monitorare costantemente
lo stato di salute del club, senza alzare il telefono e chiedere al socio che è
assente da molto tempo alle riunioni
viamente, ritengo vadano ricercate
nell’ambito del territorio o dei territori
ove insistono ed operano i club non
sottovalutando le abitudini, necessità
e consuetudini diverse tra le varie zone
di cui sono composte le Circoscrizioni
del Distretto, per cui personalmente
posso rispondere e riferirmi in particolare al territorio di mia competenza e
non posso non cogliere questa occasione, anche con un pizzico di soddisfazione ed in netta controtendenza con
la perdita associativa, per evidenziare
che nella quarta Circoscrizione recentemente sono sorti il Club di Agropoli, il Club di Teggiano-Polla-Tanagro
(di cui sono stato promotore e sono
lions guida) ed il Club satellite Campagna Silarus che nel mese scorso ha
registrato l’ingresso di una decina di
nuovi soci per cui è stata ufficializzata la sua “promozione” a Club autonomo. Queste brevi considerazioni
sulla problematica portata alla mia
ed all’attenzione degli altri Presidenti
di Circoscrizione., non hanno certo la
pretesa di essere esaustive. Mi riservo,
perciò, di ritornare sull’argomento anche alla luce dell’esperienza che trarrò
nell’esercitare il mandato di Presidente
di una Circoscrizione molto ampia e
diversificata sotto l’aspetto territoriale qual’è la IV^ che raggruppa tutta la
Provincia di Salerno. So per certo che
profonderò tutto l’impegno possibile,
per quanto mi compete, affinchè il fenomeno negativo della perdita dei soci
venga arginato e possibilmente eliminato augurandomi che l’anno sociale
che mi vede protagonista possa chiudersi con una sensibile e significativa
crescita associativa.
il valore del coraggio
Il coraggio è una dedica continua all’amore per gli
altri e per ciò che ci circonda; è ‘pensare’, ’sapere
aude’, uscita dallo stato di ’minorità’, è indipendenza
ed è conseguenza della libertà decisionale dell’uomo.
“Il coraggio è la prima delle qualità umane perchè è
quella che gestisce tutte le altre. (W.Churchill)
rimanda all’ordine naturale delle cose e
si spiega come traduzione nelle relazioni
umane della stessa logica simmetrica che
è alla base del cammino dell’uomo. E’ la
qualità di chi ha fede, che etimologicamente è fiducia in noi stessi, ed è intimamente legata ai sogni ed alle speranze
che ogni uomo nutre, tanto da subirne il
condizionamento della disperata volontà
realizzatrice propria dei sogni. Il coraggio
è l’orma che ciascuno di noi lascia in questa vita, è il capolavoro di ogni scultore
alle prese con la forma da dare alla sua
creatura ed all’eredità da lasciare alle generazioni che verranno. E’ un allenamento continuo, una sfida a superare le paure
insite nel nostro istinto di conservazione,
cAterinA eusebio
publione.it
Oriana Fallaci sosteneva che essere uomo
significasse avere coraggio e dignita’,
credere nell’umanita’ ed amare senza
permettere ad un amore di diventare
un’àncora. Avere coraggio significava’lottare’ e ‘vincere’. Ma il coraggio contempla
a priori la paura, giacché esso interroga
la coscienza prima di scegliere il percorso che lo vede tradursi in azione. L’azione
coraggiosa non è mai avventura o frutto di passione improvvisa, ma è scelta
consapevole di uscire fuori dal sé. E’ la
coscienza laica che s’interroga e ricerca la ‘verità’o la giusta via. E’ ‘la punta
dell’anima’capace di ordinarsi liberamente e creativamente verso la disciplina del
bene. Il coraggio è l’agire dell’etica che
per poi concorrere con lo stesso istinto a
proteggere la vita . Esso è sì resistenza alla
paura, ma anche affermazione di dominio
su di essa. Il coraggio è una dedica continua all’amore per gli altri e per cio’ che ci
circonda; è ‘pensare’,’sapere aude’, uscita
dallo stato di’minorità’, è indipendenza
ed è conseguenza della libertà decisionale dell’uomo. E’ unicamente il coraggio
che ci porta a puntellare gli edifici delle
nostre esistenze con tanti piccoli miracoli; ed è l’ esempio continuo di cui han
bisogno gli uomini per risvegliarsi e continuare a progredire. Infatti, ci si educa al
coraggio ed alla rivoluzione di ciascuno
attraverso le sue azioni, che sono libero
arbitrio: un dono d’amore. Non importa
quanto siano grandi i nostri sogni, quanto
nobili siano i nostri ideali, quanto grandi
siano le nostre speranze se non scegliamo di farli diventare realtà. Il coraggio
per far ciò è l’excalibur dei vincitori nelle
battaglie dell’umanità, affinchè la paura
non trasformi la parola in un sussurro e le
libertà in un mormorio.
Gustalo
Gustalo
a: a:
Bevi responsabilmente.
Bevi responsabilmente.
Riflessioni e opinioni
A
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Lions 108YA
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V E R S A DI PASSIONE
UN SECOLO
UN SECOLO DI PASSIONE
33
Riflessioni e opinioni
Fenomeno migratorio
evoluzione policulturale e
riflessi nel campo dei diritti
delle persone
La sempre più marcata presenza di etnie diverse
aumenta un’ esponenziale richiesta di tutela delle identità e della appartenenza dei gruppi, generatrice di una variegata situazione di convivenza.
È così che va affermandosi sempre più il rapporto
(che talvolta si trasforma in scontro) tra pluralismo religioso e diritto.
di mArio romAno
Il crescente radicamento di
gruppi sociali che traggono la
propria identità da etnie, culture e religioni diverse e lontane
rispetto a quelle del territorio, comporta quale Inevitabile
conseguenza un problema di
compatibilità tra ordinamento
giuridico della società d’insediamento e cultura della popolazione immigrante che assume,
ogni giorno, dimensioni di sempre maggiore portata. Si verifica, infatti, che, dopo una prima
fase di silenzioso e remissivo
processo di integrazione, questi nuovi gruppi etnici non solo
chiedano – com’è intuitivo - il
rispetto della propria fede religiosa e delle proprie usanze, ma
si spingano a porre in essere atti
e comportamenti tipici del loro
retroterra culturale e religioso,
talora configgente con i principi
e le regole giuridiche degli ordinamenti occidentali. Si avverte,
così, il riflesso sempre più evidente del cd. “localismo” e della
“non neutralità” culturale della
normativa giuridica, sia civilistica che penale, laddove i nuovi
gruppi etnici, e le minoranze religiose che li compongono, manifestano comportamenti previ34
Lions 108YA
sti e puniti dalla legge nazionale
come reato ovvero quale illecito
civile, laddove essi, nei paesi di
loro provenienza, non essendo
considerati come condotte penalmente o civilmente punibili,
sono tollerati alla stregua di facoltà legittime o addirittura di
veri e propri diritti : accade, allora, che l’elemento religioso si
rivela portatore e causa di una
differenza di costumi e tradizioni tale da riverberare sul complesso di entità valoriali fondanti del nostro ordinamento.
E’, dunque, appena il caso di
chiarire che l’attività svolta per
fini religiosi non deve configurare un illecito penale e che se
ciò accade, sull’esigenza di libertà, non potrà che prevalere l’esigenza di tutela del bene
giuridico offeso dal comportamento illecito. Quello che si
profila, dunque, rappresenta un
quadro certamente più complesso di quanto possa apparire, poiché esso configura non
solo un adattamento di usanze
e tradizioni di natura locale, ma
soprattutto un problema legato al “pluralismo normativo” A
conferma della particolare de-
licatezza del tema (che sottende
un adattamento di usanze e tradizioni di natura locale,legato
ad una sorta di “pluralismo
normativo”), va evidenziata la
compresenza e contrapposizione di interessi di pari rilevanza,
quali, da un lato, l’interesse del
nostro ordinamento al rispetto
delle norme di diritto positivo,
sia civile che penale e , dall’altro, la tendenza degli stranieri
a non soggiacere acriticamente a consuetudini estranee alle
loro abitudini di vita. E’ così che,
con l’incremento dei flussi migratori, va affermandosi sempre
più il rapporto (che talvolta si
trasforma in scontro) tra pluralismo religioso e diritto, il che
ripropone uno schema secondo
cui il ripetersi di condotte criminose che comprimono gli altrui
diritti, in nome del rispetto e
dell’osservanza di un imperativo
religioso, postula la sempre più
marcata divergenza tra ordinamento giuridico e ordinamento
confessionale, ciascuno dei quali
rivendica la propria sovranità a
scapito dell’altro. La sempre più
marcata presenza di etnie diverse aumenta un’ esponenziale
richiesta di tutela delle identità
e della appartenenza dei gruppi, generatrice di una variegata
situazione di convivenza che ha
dato vita al così detto villaggio
globale di tipo policulturale e
pluriconfessionale che si è ag-
Riflessioni e opinioni
giunto al crescente fenomeno
del nomadismo del capitale,
connaturato alla nuova economia del terzo millennio. Si
profila, così, un nuovo modello
giuridico-ordinamentale in cui
la religione (abbandonando, di
fatto, l’antico principio della separazione tra Stato e Chiesa, tra
valori terreni e confessionali),
inizia a rivestire un aspetto fondante nella ricostruzione identitaria dell’individuo, mettendo –
con ciò stesso – in discussione il
criterio della laicità, proprio del
Diritto. Sul tema, allora, assume enorme valore la risoluzione
adottata, nei mesi scorsi, dalla
AEDH (European Association for
the Defence of Human Right)
con cui è stato rivendicato, per
tutti i cittadini europei, il rico-
noscimento di una cittadinanza europea per i residenti negli
Stati membri, allo scopo di assicurare per gli “eurocittadini”
una reale parità di accesso alle
risorse economiche,culturali e
sociali presenti nel continente.
Si tratta, evidentemente, di innovazioni legislative che , opportunamente ampliate, non
potranno escludere una nuova
visione globale del diritto di asilo, in favore delle etnie anche
diverse da quelle europee, sia
pure temperata da precise differenze tra richiedenti, legittimati
al diritto di asilo e non, di cui
si stanno occupando, in questi
giorni, gli incontri serrati in sede
UE, da cui è auspicabile prevalga il buon senso e resti sconfitta
la demagogia! Al di la delle po-
sizioni di mero ideologismo e di
antistorico protezionismo, c’è
da sperare, infatti, che il flusso
migratorio (le cui proporzioni
hanno trovato innegabilmente impreparati gli Stati membri) non divenga occasione per
la frantumazione di una Unione
tanto faticosamente raggiunta
con il trattato di Schengen: dagli uomini di buona volontà, cui
è affidato il compito di governare questo immane fenomeno,
i nuovi cittadini europei hanno
il diritto di aspettare iniziative
concordate, tese a favorire l’integrazione etnica e non a bloccarla illusoriamente con l’elevazione di muri, inevitabilmente
destinati a trasformarsi in anacronistici simboli di discriminazione!
Lions 108YA
35
Riflessioni e opinioni
tre parole per cambiare:
selezione, Partecipazione, Azione
Solo dando un nuovo significato a queste parole potremo dare nuova forza
alla nostra associazione, superare la crisi che sta vivendo e consentirle di
mantenere, anche in futuro, il ruolo che ci compete nella società.
La crisi associativa che sta vivendo
da alcuni anni il Lions Club ha radici
profonde non solo nella trasformazione della società in cui oggi viviamo e
nella caduta dei valori che la contraddistingue, ma anche nei cambiamenti
che hanno caratterizzato nel tempo il
modo di essere lion e di vivere il lionismo. Di questa crisi, che ha ridotto sensibilmente il numero dei soci, si e molto
parlato e scritto.Molti “clinici” chiamati
al letto del “malato Lion” per suggerire
dei rimedi non hanno saputo indicare
ad oggi cure veramente risolutive, forse
non rendendosi conto che le cure più
semplici sono quelle che spesso si dimostrano più efficaci. In tal senso potrebbero essere utilisolo tre parole: Selezione, Partecipazione, Azione. La selezione
(e l’ammissione) di nuovi soci è uno
dei momenti fondamentali nella vita di
ogni club. Negli ultimi anni una delle
ragioni che più di altre ha causato problemi alla nostra associazione è stata
una selezione di nuovi soci non sempre
adeguata. Una selezione fatta di solito
in assenza di criteri ben definiti,dettata
frequentemente solo dai vincoli di amicizia o di interesse personale che legano
il socio presentatore al probabile nuovo
socio e legata anche all’indifferenziata
proliferazione di nuovi Clubs. E’ invece
fondamentale individuare per il futuro
criteri di selezione più efficaci e stringenti che consentano di evitare scelte
inappropriate che possono nuocere al
club,magari ripristinando quei principi
di valutazione utilizzati quando venivano ammessi solo soci motivati,capaci
e competenti, che apportavano autorevolezza al club e che,soprattutto, non
avevano bisogno di ricercarla all’interno del club stesso. Altrettanto importante è il problema della partecipazione
dei soci alle attività del club, elemento
sostanziale ed imprescindibile di tutte
le diverse espressioni della vita associativa. Negli ultimi anni sono purtroppo
sempre più frequenti i segnali di una
36
Lions 108YA
scarsa partecipazione dei soci, sintomo preoccupante di una progressiva
disaffezione verso i principi e gli scopi
del lionismo . La conseguenza non è
solo una ridotta attività di servizio del
club ma anche una limitata capacità di
incidere in maniera tangibile sul territorio in cui il club opera,fattori che
contribuiscono ad accentuare ancora
di più il disinteresse verso l’associazionismo di servizio.La partecipazione
invece deve essere sempre ricercata
mettendo in atto tutte le strategie disponibili. In questa prospettiva potrebbe essere utile :
• avvalersi sempre delle competenze
e delle capacita dei soci nella realizzazione dei progetti finalizzati al
raggiungimento degli scopi dell’associazione;
• scoraggiare la formazione di “élite”
all’interno dei Clubs (sono quelle
che hanno condizionato e condizionano ancora oggi la vita dei Clubs e
del Distretto);
• costruire tra i soci uno spirito di
squadra che superi l’ individualismo
ed il protagonismo spesso frequenti
all›interno dei clubs tenendo presente che quello che caratterizza
una squadra rispetto ad un gruppo
non è solo la definizione dei ruoli in
funzione degli obiettivi da raggiungere ma anche, e soprattutto, l’accettazione dei pregi e dei difetti dei
componenti delle squadra stessa;
• garantire un adeguato turnover dei soci nei ruoli direttivi dei
Clubs, delle Circoscrizioni e del
Distretto,evitando cosi che ad essere coinvolti in tali funzioni siano
sempre “i soliti”. Questo obiettivo
può essere facilmente raggiunto
introducendo due nuove e semplici
regole tra quelle che attualmente
disciplinano i clubs:
1) L’ Assemblea del Club, sentito il Direttivo, designa annualmente i soci
a cui dovranno essere assegnati
ruoli specifici nell’organigramma
degli incarichi distrettuali scegliendoli tra quelli che si sono particolarmente distinti nello sviluppo e
nella realizzazione delle attività del
club. ( maxun socio ogni 10 iscritti )
2) Il Governatore, nell’ambito del proprio mandato, può conferire autonomamente incarichi in misura non
superiore ad 1/3 del numero complessivo dei soci destinatari di compiti e funzioni .Il rimanente numero
dovrà essere comprensivo esclusivamente dei soci nominati dalle Assemblee dei Clubs.
Non meno importante è l’azione, ovvero tutte quelle misure che devono essere individuate all’interno del club per
definire i criteri e le strategie necessarie per rideterminare la composizione
del club (garantendo la “qualità” dei
nuovi soci ed incrementando il numero
dei soci donna), migliorare la “qualità”
della vita associativa, incoraggiare la
partecipazione dei soci, potenziare la
presenza del club sul territorio ed il
rapporto con le istituzioni. In altre parole azione è tutto quello che ci può
consentire di proiettareall’esterno le
nostre idee, le nostre proposte, le nostre iniziative e quindi, in definitiva
la nostra presenza. In conclusione,
solo dando un nuovo significato parole come selezione,partecipazione ed
azione,potremo dare nuova forza alla
nostra associazione,superare la crisi
che sta vivendo e consentirle dimantenere, anche in futuro, il ruolo che le
compete nella società.Una società oggi
caratterizzata da una profonda crisi di
valori, da un crescente nichilismo culturale e da un diffuso disimpegno sociale nella qualela presenza dei Lions
dovràcostantemente rappresentareun
punto di riferimento per chi intendebattersi per gli ideali di libertà, moralità e solidarietà.
domenico minAsi
Riflessioni e opinioni
uniti per difendere la libertà
e gli innocenti
Gli odierni fotogrammi del terrore inducono a dire
che è necessario, per la sopravvivenza del mondo di valori in cui crediamo, scendere in campo
per contribuire a trovare soluzioni per la difesa dei
principi umanitari e libertari che sottendono ogni
parola del nostro codice etico. “Agire” è un dovere
etico. Noi Lions, attraverso i nostri services, dobbiamo contribuire all’apertura degli occhi di questo nostro mondo, nuovamente troppo impegnato
di dolore e morte.
di cAterinA eusebio
I fotogrammi del terrore, che si
susseguono in questi tristi giorni,
proiettati ed operati dal terrorismo
islamico, nella cornice mediatica
delle iterate e non nuove minacce al nostro Occidente, si ergono a
simbolo della lotta tra le libere democrazie dell’Occidente post –illuminista ed i totalitarismi nascenti,
il cui unico fine è portare dolore e
morte al cuore pulsante delle nostre civiltà. Contro ogni concezione perversa e nichilista di cintura
esplosiva, contro chi sceglie (scegliere è un verbo inappropriato per
tali contesti!) o, meglio, si immola
sull’altare di un’ideologia, aberrando sé stesso, è doveroso e necessario levarsi uniti e nei fatti in difesa dei nostri valori e delle nostre
libertà, sì caramente conquistate
dagli sforzi delle generazioni che
ci hanno preceduto. Per quanto
ai Lions non sia dato di occuparsi
di questioni politiche e religiose,
è necessario, per la sopravvivenza
del mondo di valori in cui crediamo,
scendere in campo per contribuire
a trovare soluzioni per la difesa dei
principi umanitari e libertari che
sottendono ogni parola del nostro
codice etico. I Lions si identificano
con le società cui appartengono,
contribuendo ad influenzare i movimenti della storia in cui ‘agire ‘
è un dovere etico. Ciò non implica
una rinuncia alla tendenza di essere ‘super partes’ negli scopi; di
fatto, la ragion pratica vuole che
ci si schieri, compatti, in aiuto di
un Occidente sotto attacco, condannando apertamente ed a gran
voce ogni devianza tipica dell’orrore che, pur originandosi nell’uomo,
ne perde la connotazione umana’.
Il terrorismo è un attacco subdolo e vile, dal quale è assai difficile
difendersi. Non ci si può ‘tutelare’ in maniera razionale, non lo si
può prevedere con certezza, perché
come ogni forma di male è ben
lontano dalla logica della ragione.
Ha una sua logica autoreferenziale,
difficilmente stimabile. Esso mira a
distruggere ciò che non comprende; è l‘antitesi del dialogo, perché
è un soliloquio con sé stessi, ed è
un soliloquio di morte. E’ necessario che noi Lions contribuiamo a
risvegliare un’Europa’Imbelle e cieca’ che non riesce a trovare il coraggio di rispondere alle minacce
islamiste,incapace di individuare
le azioni giuste per reagire e difendersi dalla violenza dal sapore
‘settario’ che ,giorno dopo giorno,si
rafforza anche per l’atteggiamento
adottato dalle intelligenze del ‘politically, socially, religiously correct’
di quanti si sono rifugiati nell’a-
strattismo del concetto di’pace’,
cullandosi nelle sterili discussioni
buoniste-filosofiche che ci han imposto negli ultimi anni. Dobbiamo
far capire che ‘difendersi’ è giusto,
è quanto mai necessario. I Lions difendono e sostengono i più deboli:
bene, ora i più deboli siamo noi,
attaccati da chi sostiene da tempo
che andiamo privati delle libertà
fondamentali. Attraverso i services
che andremo a realizzare, noi Lions
dobbiamo contribuire all’apertura
degli occhi di questo nostro mondo, aiutandolo a ‘chiamare le cose
col loro nome’. Tacere di fronte
ad un simile orrore, significa farci
complici della distruzione di quanto abbiamo di più caro…Chi è Lion
difende la democrazia e si oppone
ad ogni ideologia totalitarista, sia
politica che di pensiero. Il silenzio,
l’inazione priva i nostri fiori di un
petalo di libertà alla volta, rendendoci tutti codardi’ e trasformandoci in schiavi incatenati alle mura
della barbarie. E’ un momento storico difficile: siamo alla resa dei
conti. A noi, Lions, spetta l’ultima
insurrezione, quel tentativo estremo di fare la differenza, aiutando
a riportare nei suoi argini il corso
di questo fiume avvelenato che minaccia di travolgere tutto ciò che
amiamo ed, in particolar modo, fa
una mattanza dell’innocenza. Forse non riusciremo a fermare tutte
le stragi di innocenti, ma uniti potremo vincere ancora, come hanno
fatto i nostri padri, un nome dell’umanita’.
Lions 108YA
37
Riflessioni e opinioni
Riflessioni e proposte
per un Lionismo operativo
Riduciamo i service simil. Rivediamo il “patto
fra gentiluomini, diciamo no al lionismo di professione, bandiamo la burocrazia, respingiamo
l’autoreferenzialità, rispettiamo tutti i service,
valorizziamo i beni culturali, prevediamo i rischi,
abituiamoci alle vittorie ma anche alle sconfitte e scrive: “Il punto essenziale così
nella vita di un individuo come
ricordiamoci però che si vince insieme.
di serGio brAncAccio
Il 1° Novembre del 2015, a
Matera, si è svolto il Gabinetto
Distrettuale alla presenza del
Governatore e del Presidente
del Consiglio dei Governatori, di
numerose autorità, Presidenti e
soci di Clubs. Da molti e qualificati interventi ho desunto
alcune considerazioni inerenti
al nostro patrimonio artistico e
all’ambiente. Altre osservazioni
riguardano le nostre future capacità organizzative.
1° Condivido la necessità di ridurre ed accorpare in futuro i
Service con analoghe finalità;
il loro attuale numero e quello
delle cariche è realmente eccessivo.
2° Ritengo che per le scelte future dei Governatori non debba
valere né un “patto fra gentiluomini”, né “una volta per uno non
fa male a nessuno”; dovrebbe
invece prevalere il concetto che
venisse eletto chi ha maggiori
esperienze lionistiche, capacità
amministrative, il più disponibile al servizio, il più amato. 3°
Un deciso no al lionismo di professione: “Non si dovrebbe permettere che fossero confuse le
professioni con il volontariato”.
4° Un deciso no all’appesanti38
Lions 108YA
mento della nostra burocrazia,
con schede ecc., che grava già
pesantemente sulla vita quotidiana. Non ha senso tentare di
promuovere “una democrazia dal
basso” con idee che non si fondano sulla cultura.
5° La modestia è una virtù, l’auSergio Brancaccio
Cultura e Volontariato
in
Campania
toreferenzialità è da respingere,
ma non dobbiamo rinunziare ai
riconoscimenti che altri Lions o
la vita civile ha loro assegnato,
ma esserne orgogliosi.
6° Non vi sono Service obsoleti rispetto ad altri, né antichi né
moderni. Nel ”Discorso sul dovere della borghesia nelle province
napoletane”, Benedetto Croce
quella di un popolo, il punto
che decide dell’efficacia di ogni
riforma e di ogni programma e
di ogni metodo, il punto a cui
in ultima analisi si è ricondotti
è poi sempre questo: se vi sia o
non vi sia l’anelito all’universale, la disposizione a considerare
e trattare noi stessi come strumento di un opera che va oltre
di noi, il pungolo interiore del
dovere, lo scrupolo di coscienza
che ci chiede conto del modo in
cui adoperiamo il nostro tempo
e ci fa arrossire quando lo spendiamo in vili pensieri o vili azioni o quando lo vediamo scorrere
avanti a noi come se non fosse
nostro.”
7° Per il rilancio dell’economia
possiamo offrire all’Europa i nostri Beni Culturali a condizione
di farli conoscere, curarli e preservarli per le generazioni future.
La valorizzazione dei Beni Culturali dovrà essere simultanea allo
sviluppo dell’industria, al miglioramento dei trasporti delle merci, delle persone, all’accessibilità
nei Musei, aree archeologiche,
migliorandone i parcheggi.
Il tutto dovrà essere programmato continuamente nelle grandi Metropoli, città, luoghi d’arte.
Quest’aspirazione alla programmazione nel nostro Paese dovrà
Riflessioni e opinioni
essere raccordata fra questo e gli
altri Paesi, favorevoli agli scambi
culturali e commerciali.
8° Il territorio costituisce uno dei
Beni essenziali e sarà necessario
convincersi che prevenire i rischi
è più economico che curarne i
danni: morti e feriti non hanno prezzo! 9° Riguardo al valore
dello sport dobbiamo abituarci
alla sconfitta o alla vittoria, nella convinzione che vincendo vince l’intera squadra e dovrebbe
valere il motto: “Perdi come se
vincessi e vinci come se ci fossi
abituato”.
La proposta - Per i disastri ambientali ritengo utile la predisposizione di gruppi di pronto
intervento formati da un ingegnere strutturista, un architet-
to specializzato in restauro, un
geologo, un fotografo. Tutti coordinati prima dell’evento disastroso, suddivisi per zone prossime alle loro abitazioni, al fine di
evitare la perdita definitiva dei
Beni, nel primario interesse della
vita umana.
Per questo servizio la nostra Associazione ha tutte le caratteristiche; saranno necessarie le
coperture assicurative e la ovvia
collaborazione con la protezione civile. In conclusione riguardo alla formazione dei Lions è
più convincente fornire esempi
di vita più che regole formali,
anche se necessarie. L’esempio
sarà formativo per tutti noi ed in
particolare per i giovani. I Lions
non potranno dimenticare il Pre-
sidente Luigi Sepe del L. C. Napoli
Aragonese, già Presidente del L.
C. Penisola Sorrentina, che dopo
aver dedicato la vita al lionismo
e al bene del prossimo, ebbe la
capacità di comunicare con largo
anticipo la necessità di costruire
una moderna capitale europea,
prima che nascesse la Comunità Europea. Riguardo alla nostra
città Luigi Sepe propose, altresì,
di rilanciare Napoli riattivando la
festa di Piedigrotta con la processione storica che dal Palazzo
Reale raggiungeva la chiesa di
Piedigrotta. I famosi carri avrebbero potuto procedere anche per
le vie del mare e le canzoni napoletane, già celebri, si sarebbero
avvalse di una lotteria nazionale.
Grato per l’attenzione.
Lions 108YA
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I Services
Sostieni
la Fondazione del Distretto 108YA, che ha la finalità di favorire
lo sviluppo socio-economico e culturale delle nostre
Regioni (art.2 dello Statuto) con progetti di
Tutela del patrimonio
culturale ed ambientale
Aiuto ai deboli
Incentivazione
della ricerca
e delle idee innovative
Inserimento dei giovani
nel mondo del lavoro
attraverso il micro-credito
e corsi di formazione
ASSEGNA il 5x100 alla Fondazione del Distretto 108YA nella tua denuncia dei redditi
VERSA un contributo di qualsiasi entità sul conto corrente della Fondazione
Codice IBAN: it
IT78W0525616100000001021627
91 r0 711 0034 0000000000 3996
DIVENTA ‘’Supporter’’ della Fondazione con un contributo minimo di euro 300,00
e riceverai un attestato di apprezzamento e questa ‘’pin’’
in occasione di eventi ufficiali del club.
COLLABORA affinchè il tuo Club attui una roccolta fondi in favore della fondazione
- rinunciando ad una portata nelle conviviali
- organizzando spettacoli o eventi sportivi con personaggi di richiamo
- svolgendo ogni altra iniziativa dettata dalla inventiva dei soci.
40
Lions 108YA
I Services
Lions Club Capua Casa Hirta
raccolta occhiali usati
Il Club Lions “Capua Casa Hirta” ha
aderito al programma di raccolta
e riciclaggio di occhiali da vista e
da sole, adottato nell’ottobre 1994
quale attività ufficiale di servizio
della nostra Associazione Internazionale già dal 1920 impegnata in
molte zone del mondo nella distribuzione di occhiali usati a persone
in stato di bisogno. Presso il palazzo Fazio messo a disposizione dalla
cooperativa culturale Capuanova,
si è svolto un interessante incontro
con la partecipazione di numerose
autorità, associazioni e cittadini.
Il socio del Club ospitante, dott.
G. Iulianiello, ha trattato le iniziative finalizzate ad eliminare le
cecità evitabili e curabili. Giusto
ricordare che i Lions fanno parte
del progetto Vision 2020, lanciato congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e
dall’Agenzia Internazionale per la
Prevenzione della Cecità (IAPB),
che ha coinvolto più di venti Organizzazioni non governative internazionali che sono addette alla
cura della vista ed alla prevenzione
e cura della cecità. Con tale progetto si potrà- entro il 2020- impedire a 100 milioni di persone di
diventare cieche. La socia Lucia
Capitelli ha raccolto oltre ottocento occhiali, disponibili per il successivo affidamento a quanti ne
faranno richiesta, che sono stati
consegnati a Gianmarco Carozza
responsabile della terza circoscrizione operante sulle province di
Caserta, Benevento ed Avellino.
Hanno portato il proprio contributo, operativo e propositivo, il
Presidente del Club Calogero Parla
ed il Presidente di zona Vincenzo
Guarracino. E’ stata molto gradita
la partecipazione di Associazioni
di volontariato e del terzo settore,
oltre all’intervento dell’assessore
Gugliemo Lima in rappresentanza
dell’Amministrazione
comunale
e la presenza di professionisti ed
operatori locali del settore. I soci
del Leo club, Teresa Mimina Izzo,
Pasquale Galluccio e tutti i membri
del club organizzatore hanno fatto
da degna cornice ad una iniziativa
che ha avuto una rilevante presa
sulla Comunità della gloriosa Capua “speciosa ab initio“ come è
scritto sul cartiglio dello stemma
cittadino.
Fiorentino AuriLio
Lions 108YA
41
I Services
“ Un libro per crescere”
incontro a crotone con carla maria russo
La scrittrice nel suo intervento, ha illustrato la genesi dei suoi romanzi, sottolineando come le sue opere nascano, innanzitutto, da approfondimenti del contesto storico–
culturale dei personaggi e delle loro vicende personali. Coinvolti gli studenti.
La Responsabile di Circoscrizione
per il service “Un libro per crescere”,
Rosa Maria Romano ha organizzato a
Crotone, in collaborazione con l’I.I.S.
“Pertini”, una bella iniziativa al fine
di stimolare e accrescere nei giovani
l’amore per la lettura. Alla iniziativa,
che ha avuto il patrocinio del Comune
di Crotone, hanno aderito: il Centro
Noemi, i Comitati di Crotone del CIF,
dei Convegni di Cultura Maria Cristina, della FIDAPA, della Società Dante
Alighieri, il Movimento per la difesa e
i diritti dei Cittadini, e l’UPMED. Dopo
la doverosa introduzione sulle finalità del service, a cura dello scrivente,
Responsabile Distrettuale, la scrittrice
Carla Maria Russo ha svolto una relazione sul tema“Costanza d’Altavilla, Caterina Sforza e Lola: tre diverse espressioni della lotta femminile
contro la violenza e l’oppressione”.
Carla Maria Russo è autrice di numerosi romanzi storici che hanno come
protagoniste donne di diverse epoche,
che hanno subito scelte di vita condizionate dal potere politico, familiare
e dalle convenzioni sociali. I suoi libri
catturano il lettore tanto per il rigore
storico, quanto per l’analisi di vissuti
che, nel tempo, continuano ad essere
consumati, soprattutto, a danno delle donne, argomento sempre attuale
e che, volutamente, è stato trattato
in concomitanza della Giornata Internazionale che l’Onu ha dedicato
alla lotta contro la violenza di genere. Protagonisti della giornata, in una
affollata assemblea nell’Aula Magna
dell’Istituto, sono stati gli studenti e
le studentesse del ”Pertini” che, sotto
l’esperta guida delle docenti Evelina
Leto, Maria Mariano e Rosa Scida,
hanno letto ed analizzato tre romanzi
della scrittrice: “La Sposa Normanna”,
“La bastarda degli Sforza”, Lola nascerà a diciott’anni.
Carla Maria Russo, nel suo intervento,
ha illustrato la genesi dei suoi romanzi, sottolineando come le sue opere
nascano, innanzitutto, da approfondimenti del contesto storico –culturale
dei personaggi e delle loro vicende
personali. La scelta dei soggetti, ha
continuato Carla Maria Russo, è dettata da una intensa sua partecipazione emotiva rispetto agli eventi della
loro vita.
Le protagoniste dei suoi romanzi sono
sempre riuscite a rivendicare la propria dignità di donne, di mogli e di
madri. Pertanto, sono da considerare
vere e proprie eroine del proprio tempo e non solo; infatti, ancora oggi,
possono considerarsi esempi di coraggio e di determinazione nell’opporsi a
qualsiasi forma di violenza . E’ il caso
di dire che la storia può essere maestra di vita.
Dopo l’intervento della scrittrice, le
studentesse e gli studenti ( Giuseppe
Maiorano, Raffaella, Lazzaro, Martina Cusato, Gilda Gerace, Filomena Talarico, Marta De Simone, Luigi
Luzzaro, Maria Antonietta Taverna,
Sara Ferrari, Marika Messina, Mario
Iencarelli), in rappresentanza delle
classi che hanno seguito il Laboratorio di Lettura, hanno posto a Carla
Maria Russo una serie di domande da
cui è scaturito un dialogo molto interessante. Al Service ha presenziato
il Presidente del L.C. “Crotone Host”,
Salvatore Bruzzese Ritorto che, dopo
il suo indirizzo di saluto, ha illustrato
le finalità e le attività del Club, invitando i giovani a avvicinarsi al LIONS
per meglio conoscerne la mission.
Sono intervenuti: il Dirigente Scolastico dell’IIS “ Pertini” Kr, Vito Sanzo,
l’Assessore alla Cultura del Comune di Crotone, Antonella Giungata e
Suor Michela Marchetti, responsabile
dei Servizi della Cooperativa Noemi,
recentemente insignita da parte del
Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, dell’onorificenza di Alto
Ufficiale della Repubblica, per l’impegno meritevole e costante, condotto
negli anni sul nostro territorio, a difesa dei diritti fondamentali della persona.
Presenti i Presidenti di Zona Paolo
Amodeo e Vincenzo Valente, ha concluso i lavori il Presidente di Circoscrizione Mario Patanisi.
GiusePPe buscemA
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Lions 108YA
I Services
Lions 108YA
43
I Services
Lions e Leo Catanzaro
Progetto “Alert team”, avanti tutta
E’ nato in Calabria il Gruppo emergenza Rupe Ventosa del Lions Club
Catanzaro, prima associazione operativa in seno al progetto “Lions Alert
Team”. Nasce da una proposta dei
Club Lions e Leo Catanzaro “Rupe
Ventosa”, con la successiva adesione
dei Clubs Catanzaro Mediterraneo e
Catanzaro Host, in ottemperanza al
progetto internazionale denominato
“Lions Alert Team”. Tale progetto, iniziato da un decennio negli Stati Uniti
in occasione di una influenza pandemica, ha lo scopo di fornire i servizi
necessari a coloro che si trovano in
situazioni di emergenza ed assistenza umanitaria alle popolazioni colpite da calamità.
In ossequio al motto “WE SERVE” –
“NOI SERVIAMO” - i clubs Lions e Leo
di Catanzaro hanno inteso adoperarsi
al fianco della Protezione Civile attraverso la partecipazione attiva ad
iniziative umanitarie, perseguendo
esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed educative, prestando la
propria opera sia in emergenza, che
nella ordinaria attività di previsione
e prevenzione dei rischi con la costituzione della GERUV. Riconoscendosi
nei valori e nei principi del Lions Club
International la GERUV ha richiesto
il riconoscimento da parte della sede
Centrale, con autorizzazione all’utilizzo del logo Lions. Costituita nel
marzo 2014, è iscritta al Registro
delle Organizzazioni di Volontariato
della Provincia di Catanzaro ottenendo la qualifica di ONLUS e l’ammissione al beneficio del 5x1000. E’
affiliata alla FIR CB - Servizio Emergenza Radio, associazione regolarmente censita dal Dipartimento della
Protezione Civile ed attiva a livello
Nazionale ed Europeo ed ha aderito
al CSV di Catanzaro, entrando a far
parte del relativo organo Direttivo. La
GERUV mira a coinvolgere nel servizio di volontariato attivo Lions, Leo e
tutti coloro che vogliano adoperarsi
nel sistema “Protezione Civile”, attraverso la diffusione dei principi di
“cittadinanza attiva”. Si impegna ad
affiancare le Istituzioni nell’attività
prettamente operativa, oltre che di
prevenzione e previsione dei rischi
legati al territorio di appartenenza,
attraverso un’azione sinergica, per
promuovere e diffondere la cultura
della sicurezza, della solidarietà e del
rispetto, sollecitando i cittadini ad un
maggiore senso civico. L’attività ope-
2014 settembre esercitazione nazionale Abruzzo
44
Lions 108YA
rativa della GERUV è profusa in tutti i
settori con specializzazione in “logistica”, “antincendio” e “comunicazioni”, senza trascurare la “formazione
e prevenzione”. Oltre che specializzata nella gestione della segreteria
da campo in emergenza la GERUV
si impegna a dare impulso ad una
attività di “monitoraggio ambientale con droni”, anche in emergenza,
mirata alla tutela e salvaguardia del
patrimonio paesaggistico-culturale
dai rischi naturali ed antropici attraverso l’organizzazione e la promozione di un settore specializzato, inteso
non solo come capacità operativa in
emergenza, ma anche come attività
di monitoraggio, mappatura, pianificazione e prevenzione che garantisca
professionalità e capacità operativa.
Alla formazione e all’aggiornamento
teorico/pratico dei volontari, attraverso l’organizzazione, la realizzazione e la gestione di corsi specifici
ed esercitazioni, si aggiunge l’ausilio
della moderna tecnologia che utilizza i droni (aeromobili a pilotaggio
remoto) in diverse attività di ricognizione, vigilanza e monitoraggio,
secondo la normativa Enac vigente
in materia.
2015 ottobre campagna nazionale “Io Non Rischio”
I Services
L’attività dell’Associazione è stata da
subito espletata istruendo e formando i volontari sul ruolo che ciascun
cittadino assume all’interno del sistema “Protezione Civile”. La partecipazione ai diversi corsi di formazione
consente ai volontari della GERUV
di acquisire una preparazione ottimale volta a fronteggiare le diverse
situazioni di emergenza, operando in
estrema sicurezza.
Ha svolto attività operativa partecipando a diversi eventi di rilevanza
nazionale e si è impegnata nell’attività di previsione e prevenzione, promuovendo la sensibilizzazione dei
cittadini, con particolare riferimento
ai giovani, sui comportamenti più
idonei da adottare nelle emergenze. A tal fine si é voluto coinvolgere il settore scolastico che è quello
più sensibile e disponibile a recepire
queste iniziative e capace di veicolare nei giovani il messaggio della solidarietá, del rispetto e della sicurezza.
Il Progetto “Impariamo … in sicurezza” è stata l’occasione per incontrare numerosi studenti, dalla scuola
dell’infanzia alla scuola media, che
sono stati coinvolti, attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali sul
ruolo che tutti i cittadini abbiamo
all’interno del sistema “protezione
civile”, risvegliando così la coscienza civica e promuovendo i principi di
cittadinanza attiva.
L’attività di prevenzione e previsione è culminata con il
coinvolgimento
attivo della GERUV nella Campagna Nazionale
“Io non rischio
– buone pratiche
di protezione civile”.
Nata nel 2011,
promossa dal Dipartimento della 2015 ottobre campagna nazionale “Io Non Rischio”
Protezione Civile con diversi partners La città si è dimostrata molto sen“Io Non Rischio” è una campagna di sibile e fortemente interessata alla
comunicazione nazionale sulle buo- conoscenza delle buone pratiche di
ne pratiche di protezione civile, ma protezione civile, raggiungendo lo
ancora prima, è un proposito, un’e- scopo cui mirava la Campagna e cioè
sortazione rivolta alla popolazione avviare un percorso finalizzato alla
per la riduzione del rischio. L’Italia è sensibilizzazione e alla divulgazioun paese esposto a molti rischi na- ne della conoscenza tra i cittadini,
turali, ma l’esposizione individuale a attraverso il coinvolgimento di voquesti rischi può essere sensibilmen- lontari opportunamente formati che
te ridotta sia attraverso la conoscen- hanno fatto da tramite con la cittaza del problema, la consapevolezza dinanza. In questo modo si è voluto
delle possibili conseguenze e l’ado- andare a sollecitare una partecipazione di alcuni semplici accorgimen- zione attiva del cittadino alla tutela
ti, sia su vere e proprie scelte di vita del territorio ed all’autoprotezione.
consapevoli che andranno ad influenzare il domani non solo del sin- L’attività della GERUV proseguirà a
golo cittadino ma di intere comunità. supporto della comunità sia nelle
Per la prima volta la Campagna ha fasi dell’emergenza e del post-emerinteressato anche il Comune di Ca- genza, ove le Istituzioni competenti
tanzaro dove i volontari della GERUV intendano avvalersene, sia nelle fasi
hanno allestito un punto informativo di prevenzione e previsione dei rischi
“Io non rischio” cui è esposto il territorio, attraverso
per incontrare l’organizzazione di eventi aperti ai
la cittadinanza, cittadini per la diffusione dei princìpi
consegnare ma- di “cittadinanza attiva”.
teriale informativo e rispondere L’auspicio è che si riesca a creare un
alle domande su sodalizio tra tutte le componenti del
cosa ciascuno di volontariato lionistico che possano
noi può fare per cooperare per il bene civico in simridurre il rischio biosi e sinergia.
terremoto e il riALessAndro tAssoni
schio maremoto.
DRONE
Lions 108YA
45
I Services
Progetto Martina
un investimento per il futuro
della nostra popolazione
Riunione preliminare, organizzata dal Coordinatore Distrettuale Pino Naim, a Cosenza, del Progetto Martina organizzata per far incontrare i vari
Responsabili delle 8 Circoscrizioni del Distretto e
definire la metodologia da seguire al fine di rendere razionale ed efficace il lavoro da svolgere
per ottenere i migliori risultati possibili, Registrata la partecipazione di Mino Di Maggio, ideatore, Coordinatore Nazionale ed anima del Progetto
Martina.
di Pino nAim
Nel corso della riunione di Cosenza
Mino Di Maggio ha intrattenuto
gli officers presenti sulla storia
e sulla progressiva diffusione
del suo mirabile Progetto e sulla
metodologia da attuare per
rendere il service sempre più
incisivo ed efficace. La relazione
è stata molto apprezzata ed è
risultata fondamentale per fare
capire a tutti i presenti, soprattutto
agli officers che quest’anno si
avvicinano per la prima volta al
Progetto Martina, quello che sarà
il loro compito e soprattutto come
si dovrà agire per poterlo svolgere
correttamente e raggiungere così
l’obbiettivo finale. Molti sono stati
gli interventi e tante le domande
rivolte al Coordinatore Nazionale,
mirate
prevalentemente
ad
acquisire tutte le informazioni
possibili sulla metodologia di lavoro
ed anche volte a comprendere le
criticità che si potranno incontrare
nello svolgere il ruolo che ci è
stato affidato e che abbiamo il
dovere di onorare al meglio. A
Camigliatello, nell’ambito del
Seminario delle cariche di fine
luglio scorso, ho avuto l’occasione,
in un mio intervento, di ringraziare
46
Lions 108YA
il Governatore Totò Fuscaldo non
solo la grande fiducia e stima
dimostrata nei miei confronti
dandomi l’onore di nominarmi
Responsabile Distrettuale per il
Progetto Martina, ma anche per
avermi dato così l’opportunità di
tornare ad occuparmi, dopo due
anni, di un service estremamente
importante e di grande rilevanza
in quanto rivolto ai giovanissimi
e quindi al futuro della nostra
società, e pertanto perfettamente
in linea con gli scopi della nostra
grande Associazione di servizio.
Il Progetto nasce da una mirabile
idea di Cosimo Di Maggio, Prof.
Ordinario presso l’Università di
Padova, che nel corso del biennio
1999-2000 promuove una serie di
incontri-lezioni con gli studenti di
Padova e provincia. L’esperienza
via via acquisita negli anni viene
poi strutturata, nel biennio
2006-2007, in un programma
denominato Progetto Martina
in ricordo di una giovane donna
di nome Martina, colpita da un
tumore alla mammella, che si
preoccupava di raccomandare con
insistenza di “informare ed educare
i giovani ad avere maggiore cura
della propria salute”. Il Progetto
Martina, che non costa pressocchè
nulla ma che è di estrema utilità, si
è progressivamente implementato
nel corso degli anni successivi:
viene creato un sito dedicato, riceve
prestigiosi patrocini ed inizia ad
essere attuato in altri Distretti Lions
fino a che, tra il 2010 ed il 2012,
diventa prima Service Nazionale
Lions e, successivamente, Service
pluriennale di rilevanza nazionale.
Tra il 2013 ed il 2015, sono iniziati
gli incontri anche con i genitori i
quali possono essere di notevole
supporto, e quindi rendere molto
più efficace la campagna di
prevenzione, essendo d’esempio
in famiglia e fornendo utili
informazioni e consigli ai propri
figli al momento giusto e nel
modo giusto. Tra l’altro, alcuni dei
tumori previsti istituzionalmente
nel progetto hanno la loro
maggiore incidenza intorno alla
quarta e quinta decade d’età per
cui interessano direttamente i
genitori. E’ stato anche avviato
il coinvolgimento dei Leo i quali,
ovviamente, risultano interessati
direttamente, anche e soprattutto
per la loro età, alla realizzazione
di questo Progetto ed oggi
offrono un contributo attivo
nelle scuole attuando interventi
dedicati. Dunque Lions e Leo
uniti nello stesso Progetto e con
lo stesso obbiettivo. I risultati
progressivamente ottenuti sono di
assoluta rilevanza: nel corso degli
I Services
anni scolastici 2011/12 – 2013
-2014 – 2015 il Progetto Martina,
adottato da oltre il 45% dei Lions
clubs italiani, è stato attuato in
tutte le regioni italiane in oltre 1000
istituti scolastici ed oltre 600.000
studenti hanno così ricevuto utili
informazioni salvavita. Questo
progetto persegue l’obbiettivo
di informare i giovani studenti
tra i 16 ed i 18 anni ed ai loro
genitori sulla possibilità di evitare
addirittura alcuni tumori mediante
l’adozione di un sano e corretto
stile di vita, sugli accorgimenti
da mettere in atto onde riuscire
a scoprire il più precocemente
possibile, e quindi in tempo utile, i
tumori non evitabili ed infine sulla
necessità di impegnarsi in prima
persona nella prevenzione e quindi
nella promozione della salute. La
metodologia di comunicazione,
utilizzata da medici esperti e
formati, si basa sul convincimento
che la battaglia contro i tumori
non si vince con il silenzio su
queste malattie né terrorizzando o
vietando questo e quello bensì con
la cultura, unico strumento che può
garantire il necessario e duraturo
impegno personale sulla base
delle conoscenze e di conseguenti
scelte consapevoli. Pertanto, nel
garantire tutto il mio impegno ed
il mio entusiasmo per cercare di
onorare il compito affidatomi dal
Governatore, chiedo la preziosa
ed indispensabile collaborazione
di tutti i Responsabili di
Circoscrizione per il Progetto
Martina e la loro disponibilità a
lavorare tutti insieme con grande
dedizione, ognuno nella propria
area, diffondendo il messaggio ai
Presidenti di Circoscrizione e di
Zona ed ai Presidenti di tutti i Lions
clubs della loro Circoscrizione,
invitandoli non solo ad aderire al
progetto ma anche e soprattutto
ad adoperarsi attivamente per
realizzare quanti più incontri
possibile nelle scuole superiori del
loro territorio. Ed allora mettiamoci
tutto l’impegno possibile e
realizziamo insieme un progetto
nobile e meritorio che costituirà
sicuramente un investimento per
il futuro della nostra popolazione.
Sogniamo tutti perché, come
dice Eleanor Roosevelt, “Il futuro
appartiene a coloro che credono
nella bellezza dei propri sogni”.
[email protected]
Lions 108YA
47
I Services
Service Operativo Nazionale
help lavoro giovani:
dall’università ai progetti
promossi dalla Lifebility
Creare occupazione vuol dire far crescere l’economia del Paese ed aumentare il benessere sociale.
Lions e Leo insieme per affrontare la problematica
del lavoro ai giovani, in un contesto più generale, che prevede riferimenti ed azioni che riguardano l’intera collettività. Sfruttare la cittadinanza
attiva nell’attività di indagine per conoscere le
esigenze attuali ed individuare quelle future dei
giovani e degli imprenditori. I livelli attuativi.
di bruno cAnetti
Il service, di durata pluriennale e
con prospettiva di service permanente, ha come obiettivo quello
di aiutare i giovani ad inserirsi nel
mondo del lavoro e nel contempo
quello di far superare la crisi, ai
piccoli imprenditori, attraverso il
micro-credito, riposizionandosi in
modo competitivo.
Creare occupazione vuol dire far
crescere l’economia del Paese ed
aumentare il benessere sociale, per
questo motivo la problematica del
lavoro ai giovani, viene affrontata
in un contesto più generale, che
prevede riferimenti ed azioni che
riguardano l’intera collettività.
La raccomandazione nell’attuazio-
48
Lions 108YA
ne del service è di non limitarsi ad
organizzare convegni (utili per veicolare il messaggio e sensibilizzare tante persone sul tema, sempre
che i meeting siano rivolti ad un
uditorio vasto e compiuto), ma di
mettere in atto tutte quelle azioni
che concretamente possono essere
di aiuto per coloro i quali non hanno un lavoro.
Il service organizzato dal nostro
Distretto, unitamente al Distretto
Leo, che grazie alla sensibilità del
Presidente Vincenzo Spiezia, prevede il coinvolgimento di Soci Lions
e Leo, in una visione di cittadinanza attiva, partendo dall’attività di
indagine per conoscere le esigenze
attuali ed
individuare quelle
future dei
giovani e
degli imprenditori.
Per l’attuazione
del service
sono
previsti 2
livelli di
intervento.
Il 1° sarà quello della informazione e della conoscenza, in cui i Club
incontreranno, i giovani, possibilmente universitari, ai quali sottoporre un semplice questionario,
che ci permetterà di conoscere
come i giovani vedono il loro futuro lavorativo.
La riclassificazione dei questionari, che saranno analizzati con
l’aiuto di insegnanti ed imprenditori delle Associazioni di categoria,
permetterà di conoscere ed orientare le esigenze lavorative dei giovani, utili per il cambiamento.
I primi incontri con i giovani hanno fatto emergere il dato che sono
tanti che si danno da fare per trovare uno sbocco lavorativo, spinti
non solo da una necessità economica, ma soprattutto dal desiderio
di avviare un’attività economica
propria, senza dover chiedere lavoro a padroni e padroncini.
Inoltre i primi questionari esaminati mostrano la volontà dei giovani di utilizzare il meccanismo delle
start up, partendo da un progetto
che rappresenti un nuovo modo di
lavorare insieme tra di loro per un
obiettivo comune.
Il 2° livello, di massima operatività,
è rivolto ai rapporti esterni all’Associazione, che vanno costruiti
con l’aiuto delle professionalità dei
Lions, tendendo a:
• stipulare una convenzione con
le Università del territorio (facoltà di economia);
I Services
• aprireunosportelloLionspresso la Confcommercio per il sostegno alle imprese;
• aiutare alla creazione di microimprese con almeno un soggetto disoccupato, che possano
accedere ai finanziamenti previsti per le regioni del nostro
Distretto da Invitalia;
• incentivare proposte progettuali riservate ai giovani fino a
30 anni in una delle seguenti
categorie (energia ed ambiente, trasporti e mobilità, comunicazione-immagine e design, • partendodaldatocheigiovani
che hanno superato i 30 anni,
bioingegneria e biotecnologie,
ed appartengono alla categoria
nutrizione e qualità della vita,
di NET (NO Scuola-NO Lavoro)
turismo e beni culturali) che
che attualmente sono oltre 2
saranno inviate all’Associaziomilioni e quattrocentomila, è
ne Lifebility Award, che opera
necessario rimotivarli per insenell’area di Milano con la Fonrirli in attività lavorative, attradazione Bracco in collaboraverso la partecipazione ai tanti
zione con tante altre Aziende
bandi di WORK-EXPERIENCE
internazionali;
cioè riqualificazioni lavorative
in ambito commerciale e nel
terziario.
Il service è ambizioso, ma i Lions
hanno al loro interno le risorse
umane per volare alto e riuscire
nelle imprese impossibili.
La locomotiva è partita, in armonia
e umiltà.
OMNIA BUS S.p.A. concessionaria IVECO BUS
• Scuolabus - Autobus urbani - Autobus urbani ed interurbani
• Assistenza meccanica e carrozzeria
Centro Assistenza: Z.I. ex SIR
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Lions 108YA
www.omniabus.com
49
I Services
Service Cani Guida
Cani Guida dei Lions” nasce
a Milano nel 1959 con lo scopo
solidarietàIldi“Servizio
e creatività
operativa
contribuire alla diffusione e alla conoscenza, nonché allo studio ed
alla soluzione, del problema dell’accompagnamento dei non vedenti per
La proposta: Istituzione
“luci
tenebre”
ovvero
mezzo deidel
caniConcorso
guida. Ente Morale
dalnelle
1986, dall’inizio
della sua
attività esporre un breve racconto reale o
inaddestrato
cui siano
protagonisti
un cane-guida
e un non
al immaginario
31 dicembre 2012 ha
e consegnato
gratuitamente
1892
guide
in
tutta
Italia.
Il
Servizio,
con
50
cani
ogni
anno
addestrati
ed
assevedente o che, comunque, abbia attinenza con la tematica della cecità.
gnati ad altrettanti non vedenti, è una realtà consolidata nel panorama
Ci vuole di più: occorOgni volta che mi capita di accennare
al ogni ombra
di solitudine
restituendo
si- precarietà
lionistico nazionale.
Il Centro
addestramento
di Limbiate,
grazie aglimorale.
investimenti
negli
ultimi e5 anni,
all’avanre divulgare
, informare , educare, contriServizio Cani guida ho la sensazione
cheeffettuati
curezza,
dignità
vogliaèdidotato
viveredi. una
Nonstruttura
in Europa
in grado
poter addestrare
le guide
mesio a rafforzare la mentalità
buire anei
creare
il pensiero di chi mi ascolta guardia
corra immev’è edubbio
chediaiutare
i non vedenti
ad anche
invernali. Fanno parte della struttura un campo ostacoli per la prima
diatamente alla raccolta fondi
che ogni uscire del buio e conquistare autonomia della condivisione, della fratellanza; una
fase dell’addestramento, un annesso percorso base per permettere al
sensibilità
nuova che ci renda liberi, liberi
anno si fa per contribuire cane
economicavuol dire
offrire aiassimilati
meno fortunati
di noifase,
di perfezionare
gli esercizi
nella prima
i nuovi canili
mente al Centro di Limbiate costruiti
per le spese
unaleconcreta
possibilità
di sanitarie
migliorareeuropee
la di essere
secondo
normative
igieniche
e unamente
sala e cuore insieme. Occorcon un’ampia
zona
dedicata
allo svezzamento
dei cuccioli.
Inoltre, le nuove generazioni alla
re coinvolgere
necessarie all’addestramentoparto
. Raramenqualità
della
vita. Ecco
perché guardo
palazzina servizi
e lainteresse
casa dell’accoglienza
(composta
da 4 appar- dell’altro, alla amplifite si pensa, almeno in queluna
momento,
con molto
a questo Service
che, comprensione
organizzata
per ospitare
i non più
vedenti
e i loro
cazione che
del si
gesto che non è tendere la
alla grande utilità di questotamenti)
Service che
a mio avviso,
è tra quelli
concreti
e familiari
recano nella sede di Limbiate per il periodo di affiatamento con le guide.
mano
ma
abbracciare,
non è accettare
consente di dare un sostegno
concreto
immediatamente
fruibili
che
i
Lions
reUn’attività importante e prestigiosa del Servizio, utile per la diffusione
l’altro
ma
tenerlo
dentro
di sé. Occorre
a persone in difficoltà. Pochidelpensano
a alizzano,
risponde
ad un
bisogno
We Serve
lionistico eache
favore
dei non
vedenti
(mette in evidenza
nella scuola che è scrigno di spequanti non vedenti attendono
l’ aiutoaddestramento
vitale di persone
fragili
e sfortunate.
E lo entrare
l’eccellente
delle
guide)
è quella relativa
alle esibizioni
dimostrative
lo scorso
anno) ,dei
cani guida,
che vengono
ranze effettuae crogiuolo del nostro futuro per
di una Guida o alle eccezionali
doti del (116
fa ora,
ogni giorno
dovunque
e appena
te ine tutto
il territorio
su richiesta
occasione
di
all’attenzione
e alla riflessione dei
Cane che, seguendo un lungo
punsi può ,nazionale
ma…. la lista
è lunga edei
cosìclub
puree inporre
congressi e manifestazioni lionistiche.
tuale percorso di preparazione, come un l’attesa! Tutto questo colpisce e fa pensa- giovani gli aspetti meno visibili e allettanti dell’umanità e far tediligente studente, riesce
soro del contributo del loro
straordinariamente ad abipensiero semplice e della
litarsi e diventare “ amico”
genuinità del loro sentire
e “guida”. Eppure siamo “ I
per promuovere e diffoncavalieri della vista”, misdere il senso vero dell’essesione di cui andiamo fieri
re solidali e accoglienti con
e che rimane sempre, nochi ci cammina accanto.
nostante i mille rivoli entro
“Esponi un breve racconto
cui scorre la molteplice e
reale o immaginario in cui
variegata attività associasiano protagonisti un cativa, un servizio importanne-guida e un non vedente; anzi il Servizio per ecte o che, comunque, abbia
cellenza, aspetto originario
7
attinenza
con la tematica
e fondante della nostra
della
cecità”
Questo
il
tema
del concoridentità di Lions. Visitare la struttura di re : per un
Service
così
vitale
la
solidarietà
www.caniguidalions.it
Limbiate significa toccare con mano ciò non basta, non può bastare, troppo poco so, “ Luci nelle tenebre”, che ho pensache si riesce a realizzare. Si rimane po- dare l’obolo e liberarsi dal magone che to di proporre agli studenti della Scuola
sitivamente impressionati dalla puntuale serra la gola alla vista del giovane che secondaria di I grado che consentirà
organizzazione nella cura e nell’adde- stringe finalmente in mano il maniglio- anche di valorizzare e incentivare la loro
stramento del Cane, dalla sua nascita ne del suo compagno a quattro zampe. creatività in un ambito, quello letterario,
fino alla consegna al non vedente, cui Troppo poco. Ci vuole di più. L’occasione un po’ disatteso e accantonato da altre
dovrà fare da Guida e di cui diventerà è preziosa per spingerci più in là e porre forme comunicative più immediate ma
sostegno anche morale e affettivo. Mo- maggiore attenzione alla lettura della re- non altrettanto espressive e creative. Se
menti di intensa commozione rappresen- altà sociale in tutti i suoi risvolti e alla la proposta darà i frutti sperati in termini
tano le testimonianze dirette di coloro conseguente consapevolezza che la soli- di partecipazione avremo intanto ragche hanno già avuto in consegna una darietà non è un optional o un mezzo per giunto il significativo risultato di adesioGuida capace di cambiare la loro vita . sentirsi più felici di aver fatto qualcosa ne alla mission e alla vision della nostra
Questo straordinario amico dell’uomo per gli altri, ma un imperativo categorico associazione. E inoltre conferire a questo
diventa “angelo a quattro zampe”, sup- connaturato con la nostra stessa essenza Service il suo giusto significato declinanporto valido e indispensabile per l’ auto- di uomini e di donne , di persone vive e dolo in chiave educativa attribuirà magnomia di movimento di chi è privo della pensanti. E’ la grande opportunità di dare gior valore e credibilità al progetto stesso
luce e dei colori, ma anche compagno un segno di orientamento valoriale ed rendendolo doppiamente produttivo nel
speciale di tutte le ore, che con il suo etico per riaffermare la cultura della so- presente e per il futuro.
cettinA vesPier
amore incondizionato riesce a scacciare lidarietà in tempi di disumanizzazione e

50
Lions 108YA
Mondo Lions e dintorni
Lions 108YA
51
I Services
Lions Club Cava Vietri
screening gratuito
della vista
In occasione della Settimana
Mondiale per la Vista svolta il Lions Club Cava –Vietri,
presieduto da avv. Giuseppe
Cammarota, ha organizzato
tre giornate di visite gratuite
effettuate presso
lo studio della dott.
ssa Fabiana Pellegrino, Socia del
Club, e con la partecipazione del Socio dr. Antonio Palazzo, Resp. IV Circ.
Sight for kids. La linea guida di questo
Service, denominato Settimana per la
Lotta alla Cecità, è
stata l’individuazione di particolari
patologie,
specie
nei bambini, spesso
ignorate e cause di
gravi conseguenze
visive. In particolare, con uno screening
oculistico
ed ortottico. Nei
bambini sono stati
accertati ed evidenziati numerosi casi degni
di ulteriore accertamento per
escludere casi di Ambliopia,
nota come “occhio pigro” che,
se individuato in tempo, guarisce e non produce danni irre52
Lions 108YA
di tAniA LAzzerotti
versibili. Negli adulti sono stati
riscontrati casi di cateratte ai
Fabiana Pellegrino
pazienti non note e pressioni
oculari in moltissimi casi fuori 1 8 - 3 0
dalla norma, per cui seriamen- anni, 31-50 ed oltre 50 anni:
te a rischio di glaucoma. Il Ser- questo per poter meglio indirizzare l’accertamento
e le diagnosi. Le giornate effettuate sono state
molto proficue non solo
in termini di conoscenza
da parte della cittadinanza del servizio offerto dai Lions, ma anche
in termini di prevenzione ed informazione sulle
patologie visive progressive di cui i pazienti non
erano per nulla a conoscenza e che curate in
tempo possono non avere pesanti conseguenze
con menomazioni visive.
Al di là del coinvolgimento diretto del cittadino come paziente
presso lo Studio per la
visita, il Service organizzato ha avuto molta
risonanza nella città e
ricevuto apprezzamenvice della Vista, con lo scree- to per l’utilità offerta, anche
ning effettuato gratuitamente, se solo di sensibilizzazione al
ha dato un importante riscon- problema con l’informazione
tro ed ha avuto molto successo offerta a mezzo stampa, web e
con 153 pazienti visitati e divi- mass media di area. Il tutto in
si per fascia di età: 0-17 anni, pieno stile lionistico.
I Services
i Lions per l’Autismo
Lo spettro di sintomi che i bambini possono presentare è molto vario,
ma li accomuna spesso un rifiuto verso il contatto con le persone, una
mancanza di reciprocità nell’interazione con gli altri, un accrescersi di
interessi sempre più ristretti e ripetitivi. Il bambino sembra isolarsi dal
mondo, vivere tra le sue certezze ed avere difficoltà nell’accettare qualsiasi
tipo di cambiamento. L’attività scientifica dei soci si puo’ trasmettere,
virtuosamente, alla società civile
Tra le problematiche affrontate dal
Lions Clubs International che, nel
tempo, sono diventate parte del DNA
del nostro We Serve, fa sicuramente
parte l’autismo, una patologia che per
alcuni versi è ancora sconosciuta e la
cui diagnosi avviene già in tenera età.
Nonostante il crescente interesse
nei confronti di tale argomento,
c’è ancora una scarsa diffusione
delle informazioni indispensabili
per una corretta conoscenza e
gestione del “problema”. Uno
studio su questa tematica così
delicata è stato svolto dalla dott.
ssa Viviana Perfetto, terapista
della riabilitazione psichiatrica
e Presidente del Leo Club Napoli
Castel Sant’Elmo, unitamente al
prof. Antonio D’Ambrosio, psichiatra
e psicoterapeuta della Seconda
Università degli Studi di Napoli. Il
loro lavoro, consistito nell’opera
“La CBT applicata all’adulto con
Sindrome di Asperger”, ha portato
alla fruizione del pubblico, più o
meno esperto, una conoscenza
completa e funzionale di tale
diagnosi, utilizzando un linguaggio
semplice e diretto che consente
una lettura scorrevole e piacevole.
In alcuni bambini i primi segni del
disturbo autistico sono visibili, ad un
occhio attento, sin dalla nascita; per
altri, invece, le prime manifestazioni
insorgono tra i 18 ed i 36 mesi. Lo
spettro di sintomi che i bambini
possono presentare è molto vario, ma
li accomuna spesso un rifiuto verso il
contatto con le persone, una mancanza
di reciprocità nell’interazione con
gli altri, un accrescersi di interessi
sempre più ristretti e ripetitivi. Il
bambino sembra isolarsi dal mondo,
vivere tra le sue certezze ed avere
difficoltà nell’accettare qualsiasi tipo
di cambiamento. La comunicazione e
l’interazione sociale sono, nella maggior
parte dei casi, le aree che risultano sin
da subito maggiormente compromesse.
Purtroppo, ancora oggi, il primo
ostacolo alla diagnosi lo pongono le
famiglie, che spesso tendono a non
accettare l’idea che il proprio bambino
possa essere “diverso dagli altri”. Si
arriva così a sottovalutare i sintomi
manifestati e a protrarre quanto più
possibile la visita dal neuropsichiatra
infantile, concorrendo ad una diagnosi
tardiva. Inoltre, prima di arrivare dal
neuropsichiatra, le famiglie consultano
spesso molti altri specialisti, nella
speranza di ottenere risposte “più
accettabili”.
Le prime sensazioni che le famiglie
sperimentano dopo la diagnosi sono
lo sgomento, il senso di impotenza e la
confusione. È per questo fondamentale
fornire ad esse, oltre che al bambino,
un sostegno efficace ed una rete di
specialisti a cui poter far riferimento.
Diventa necessario, in questo senso,
accrescere la conoscenza del disturbo
autistico tra i membri della famiglia,
in modo tale da offrir loro i giusti
mezzi per poter cooperare nella
riabilitazione del bambino. “La CBT
applicata all’adulto con Sindrome di
Asperger” rappresenta un validissimo
strumento per formare, informare ed
aprire ulteriori orizzonti nella gestione
dei pazienti affetti da disturbi di
spettro autistico. Attraverso un
interessantissimo viaggio tra le
esperienze dell’autrice, psicologa e
psicoterapeuta americana, il libro
ci insegna numerose tecniche per
affrontare i diversi aspetti della
patologia, con una diagnosi tutt’oggi
poco conosciuta tra i più. Questo
volume rappresenta quindi una preziosa
risorsa non solo per medici, educatori
ed “addetti ai lavori”, ma anche e
soprattutto per le famiglie del bambino/
adulto, affamate di conoscenza e
di soluzioni. Un bambino autistico
diventa un adulto autistico, ed è per
questo di fondamentale importanza un
supporto continuativo che accompagni
Lions 108YA
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I Services
il soggetto durante il suo intero arco
di vita. Troppo spesso le terapie si
concentrano solo in età infantile, e
il paziente adulto viene dimenticato
dalla medicina e dalla società. Il libro
si concentra quindi su questa fascia di
età, con trattamenti da poter svolgere
sia con adulti che hanno avuto un
sostegno continuo dall’età infantile, sia
con pazienti che scoprono per la prima
volta in età adulta di avere la Sindrome
di Asperger. L’acronimo CBT indica la
Terapia Cognitivo-Comportamentale,
un approccio psicoterapico basato sul
qui ed ora che si è dimostrato valido
per il trattamento di tantissimi disturbi
di tipo psichiatrico. Tale orientamento
si caratterizza per la sua praticità e
per la sua concretezza, essendo un
tipo di terapia orientata allo scopo, e
quindi anche di più rapida efficacia
rispetto ad altri approcci psicoterapici.
L’applicazione alla Sindrome di
Asperger è risultata di grandissima
utilità, ed il libro guida il lettore, passo
dopo passo, alla conoscenza sia teorica
che pratica di queste tecniche, che il
paziente potrà poi utilizzare anche al
di fuori del contesto psicoterapico,
nella vita quotidiana. Accrescere
la conoscenza delle patologie di
spettro autistico e delle “armi” che
ad oggi abbiamo a disposizione per
fronteggiare i disturbi ad esse associati,
è sicuramente una via efficace per il
miglioramento dell’assistenza dedicata
a questi pazienti. I Lions, attraverso
l’opera ammirevole dei suoi brillanti
soci e attraverso le altre attività che
in quest’anno sociale i Lions e Leo
Clubs porranno insieme, sensibilizzano
la società verso le disabilità che
affliggono coloro che si trovano a vivere
tali situazioni, ma anche e soprattutto
il pubblico curioso di conoscere, di
imparare, e di diffondere una cultura
ancora troppo “nascosta” ai più: aprire
gli occhi verso ciò che esiste, seppur
sia ancora poco accettato, è il primo
passo verso una cultura ricca e priva di
pregiudizi.
viviAnA PerFetto
e vALeriA de PAoLA
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Lions 108YA
Lions Club Ottaviano
“Giornata mondiale della vista”
IL Lions Club Ottaviano in collaborazione con l’Associazione degli
Ottici – Optometristi della Provincia di Napoli Acoin-Federottica di
Napoli, hanno partecipato in modo attivo alla “Giornata Mondiale
della Vista”. L’obiettivo del dèpistage visivo è stato quello di sensibilizzare gli alunni alla centralità della prevenzione visiva. Sottoporsi
a controlli periodici, consente di difendere i propri occhi. Tra i cinque
sensi, è la vista, a fornirci più dati sulla realtà: circa l’80% di tutte le
informazioni che giungono dall’ambiente al nostro cervello, passano
attraverso gli occhi. Dalle 9.30 alle 12.30 sono stati eseguiti 45 test
per la valutazione della visione e sono stati distribuiti agli allievi
che si sono sottoposti al test, materiale informativo. Presenti al Services: la Presidente del club Vittoria Panarese, il socio Gino Nappo
il Presidente della Seconda Circoscrizione, Vincenzo Pagliarulo. Si
ringraziano: il Presidente Acoin-Federottica Napoli, Prof. Luigi De
Luca, il Vicepresidente Ferdinando Sparnelli, il D.S. Dell’ I.C. “D’aosta” di Ottaviano: Prof. Michele Montella per aver organizzato in
maniera ottimale il flusso delle classi. Uno speciale ringraziamento
per la fattiva collaborazione agli esperti supervisori Acoin-Federottica Napoli: Prof. Michele Gagliardi docente a contratto Ottica e
Optometria presso “Federico II” Napoli, i due Dottori in Ottica e
Optometria associati Acoin, Andrea Tagliaferri e Liliana Mazzarella,
i sei tirocinanti del corso di Laurea in Ottica e Optometria “Federico
II” di Napoli: Massimo Bellomunno, Marco Di Somma, Domenico
Petrone, Teresa Ambrosino, Ilaria Ferrante, Salvatore Gelminno. I sei
tirocinanti dell’Istituto Professionale di Ottica “Pagano” di Napoli:
Mario Giannì, Roberta Gallo, Miriana Carannante, Andrea Ferranti,
Giovanni Di Chiara, Cristian Esposito che hanno collaborato fattivamente alla perfetta riuscita della giornata. E’ stata una bella esperienza che avrà sicuramente un prosieguo con altri allievi.
Circoscrizioni
Quarta Circoscrizione- Attività dei Clubs
il lionismo attivo: prevenzione,
solidarietà, attività sociali
con uno sguardo ai giovani
e alla nostra crescita
di LucA di bArtoLomeo
Sempre per quanto riguarda il
tema della sanità, ricordiamo
l’incontro di informazione che
il Club Agropoli ha ha tenuto
all’istituto tecnico economico
“Giambattista Vico” di Agropoli, circa i danni, a breve e a lungo termine, causati dal fumo e
dall›alcolismo, al quale hanno
partecipato più di 200 alunni
delle classi prime e seconde e
rappresentati di tutto l’Istituto.
Dopo la prima riunione della
Quarta Circoscrizione, tenutasi a Perdifumo il 20 settembre
scorso, i Clubs della provincia
di Salerno hanno incrementato
la loro attività associativa, che
ormai può dirsi a pieno regime.
Uno dei temi affrontati è stato
quello della prevenzione, soprattutto oncologica:
i Clubs di Agropoli ed Eboli Battipaglia Host hanno organizzato separatamente due giornate
di visite dermatologiche gratuite, per l’individuazione di lesioni della cute in sospetto di
melanoma, che si sono tenute l’una alla sede della C.R.I. di
Agropoli, l’altra presso l’infermieria del Comune di Battipaglia.
Il Club Paestum, invece, ha organizzato , al Liceo Classico “A.
Gatto” di Agropoli
il service nazionale
“Progetto Martina”,
rivolgendo alle classi del triennio licealeutili consigli per
la prevenzione e la
diagnosi precoce di
tumori come il melanoma, il tumore
del testicolo o alla
mammella, in seguito svoltosi anche a Mercato San
Severino, al liceo
“Publio Virgilio Marone” e a Roccapiemonte, al liceo “B.
Rescigno”. Entrambi
gli ultimi due eventi
sono stati organizzati dal Club Mercato San Severino.
Lions 108YA
55
Circoscrizioni
Altro tema di prevenzione molto caro ai Lions, oltre che quello oncologico, è da sempre il
diabete. Il 14 novembre è stata
la Giornata Mondiale del Diabete: in occasione della firma
del gemellaggio del Club Salerno 2000 con il Lions Club della
città malgascia Vohemar (seguito, a distanza di pochi giorni, da un secondo gemellaggio
con un’altra città del Madagascar, Sambava) si sono svolte nella località africana una
marcia dimostrativa e screening della popolazione, mentre
il Club Giffoni Valle del Picentino, in collaborazione con la
C.R.I. di San Cipriano Picentino,
ha effettuato misurazioni della
glicemia in concomitanza all’inaugurazione del quarto anno
accademico dell’Università delle Tre Età, al palazzo della cultura e della cittadinanza umanitaria a San Cipriano Picentino, sede delle attività del Club.
I Lions si preoccupano della salute, ma non solo in termini di
prevenzione. Ricordiamo che il
Club Agropoli ha da poco spedito al Centro nazionale degli
occhiali usati di Chivasso il
risultato della raccolta svolta nei mesi precedenti: 311
occhiali usati. Il Club Salerno
Principessa Sichelgaita, invece, ha concluso il programma
di screening oculistico iniziato
in ottobre “Sight for Kids”, che
ha riguardato la scuola primaria “Santa Teresa del Bambino Gesù” di Salerno, attuato
grazie all’impegno del dottor
Francesco Scozia, in collaborazione con l’Unione Italiana
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Lions 108YA
Ciechi. Altro screening gratuito
della vista è stato quello organizzato dal Club Cava Vietri
nella settimana per la lotta alla
cecità, tra il 4 e il 10 ottobre,
che ha interessato ben 153 pazienti visitati dalla dottoressa
Fabiana Pellegrino. Invece, il
Club Salerno Duomo, ha consegnato al reparto di Ematologia
dell’ospedale “San Giovanni di
Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno, diretto dal professore
Carmine Selleri, un’innovativa
apparecchiatura diagnostica.
La donazione è stata in ricordo
della socia Linda Baldi Demasi.
Accanto a quello della salute, l’altro campo di azione dei
Lions salernitani è stato quello
della solidarietà. Vicinanza per
gli emarginati, che nel mondo
di oggi sono tanto coloro che
vivono nelle carceri, tanto i
giovani, soprattutto quelli che
non trovano un lavoro. Il 9 ottobre, alla casa di reclusione
“Antonio Caputo” di Salerno,
alla presenza del Governatore
Totò Fuscaldo, il Club Salerno
Arechi ha consegnato gli atte-
stati di qualifica di istruttore
di primo livello alle 15 alunne
detenute del corso «Corpus sanum ad mentemsanam”, teso a
favorire il reinserimento sociale e anche nuove opportunità
di lavoro attraverso lo sport.
Per le donne in gestazione o le
neo mamme bisognose di un
supporto psicologico, il Club
Nocera ed Agro ha pensato, invece, a un serie di incontri (28
in totale) con la psicoterapeuta
Anna Maria Maresca. L’attività,
iniziata lo scorso anno sociale
e da poco conclusa, ha riguardato 9 mamme. E per i giovani?
La seconda assemblea ordinaria
del Club Mercato San Severino
è stata ospitata nella sede del
Forum della Gioventù, a siglare l’intesa stretta dai Lions
con l’organizzazione giovanile.
I Club Salerno Agorà, satellite del Lions Club Salerno Host,
si conferma, a distanza di un
anno dalla sua nascita, sempre più un Club di giovani per
i giovani: sua è l’iniziativa “Una
scuola da adottare”, che ha visto i soci del Club direttamente
Circoscrizioni
impegnati con martello e pennello per riqualificare gli spazi
esterni della scuola primaria e
dell’infanzia di Capezzano, nel
Comune di Pellezzano. Sempre per la scuola, l’attività di
un altro neonato Club satellite della circoscrizione, il Club
Salerno Minerva, figlio del Club
Salerno Principessa Sichelgaita: le giovani socie sono state
impegnate a raccogliere sussidi
e arredi scolastici, ora in partenza per una scuola primaria
della Tanzania. A Battipaglia,
invece, presso l’aula Consiliare
del Comune, il Club Eboli-Battipaglia Host ha organizzato un
incontro nell’ambito del tema
di service distrettuale “L’Economia del Sud: Eccellenze ed
Innovazioni nel mare delle Opportunità”. Il dibattito si è focalizzato in particolare su “Il
ruolo della Banca nella piana
del Sele”: i lions di Battipaglia
chiedono agli istituti creditizi di
aprire in maniera chiara ifinanziamenti ai giovani che vogliono mettersi in proprio e offrire alle aziende esistenti nuove
armi per risollevarsi dalla crisi.
Infine, sempre il Club Salerno
Agorà ha dato il patrocinio per
un evento di informazione sul
mondo del lavoro organizzato dalla Alumni Bocconi Association, “La Carriera perfetta”,
che vedrà la partecipazione
del dottor Claudio Ceper, professionista di fama internazionale nel campo della selezione
del personale e del mentoring.
Tra tanti momenti di impegno
sociale, non sono mancate, per
i Clubs salernitani, anche occasioni di convivialità e svago,
mai fini a se stesse ma sempre
indirizzate talora al rafforzamento dei legami all’interno
dei Clubs, talora a fini solidali.
Presso il Teatro delle Arti di Salerno si è tenuta la proiezione
del film “Pontormo- Un amore
eretico”, organizzata dal Club
Salerno Principessa Sichelgaita,
mentre , presso la Sala Teatro
della Colonia San Giuseppe di
Salerno, si è tenuto lo spettacolo teatrale “Nelle migliori famiglie”, a cura del Club Salerno
Arechi. L’evento, al quale ha
partecipato anche il Soccorso
Amico di Salerno, è servito per
raccogliere fondi per il banco farmaceutico ed il banco
alimentare per le famiglie in
difficoltà.Inoltre, dal 26 ottobre fino al 7 marzo, è in programma, su iniziativa del Club
Cava-Vietri, un ciclo di proiezioni di opere liriche presso la
Mediateca di Cava de’ Tirreni,
denominato “Una serata all’opera”. Concludiamo ricordan-
do che un po’ in tutta la Circoscrizione i Clubs che hanno
aderito al service “Un Poster
per la Pace” sono arrivati al
giudizio finale delle opere vincitrici, spedite al Governatore;
e, infine, che in questo periodo ricorrono due importanti
avvenimenti per il lionismo
salernitano: il trentennale del
Club Eboli-Battipaglia Host,
festeggiato il 29 novembre, e
il sessantennale del Club Salerno Host, la cui celebrazione
è in programma il 22 dicembre. Per ricordare al meglio la
nascita del Club più antico della
provincia, e uno dei più antichi
di tutto il Multidistretto, i soci
di Salerno Host hanno pensato di dedicare l’anno sociale a
una serie di incontri di analisi
sociologico-storica
sull’evoluzione della città di Salerno,
vista attraverso varie prospettive: il primo appuntamento,
su “Infrastrutture e Sviluppo: il
ruolo del Porto”, si è tenuto il 9
dicembre, presso la Camera di
Commercio di Salerno.
Lions 108YA
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Mondo Lions e dintorni
Lions Club Castrovillari
da salituri ad Attanasio
con la “benedizione” di Liliana caruso
L’Avvocato Francesco Attanasio è il nuovo
Presidente dei Lions Club di Castrovillari. La
tradizionale cerimonia del “passaggio della campana” (simbolo della presidenza) tra il
neo presidente e quello uscente Enzo Salituri
si è tenuta presso il Jolly hotel con la partecipazione anche di Liliana Caruso, Presidente
del Consiglio dei Governatori. Tra le personalità intervenute Aldo D’Andrea Past Governatore del Distretto 108 YA, Gianpiero Mastrillo,
Presidente della VI Circoscrizione del Distretto
108 YA, diversi rappresentanti dei club della
Provincia e del Distretto , di altri club service
cittadini oltre ad autorità civili e militari. Nel
corso della cerimonia il presidente uscente ha
tracciato il bilancio del suo mandato facendo i migliori auguri al neo presidente, che ha
già ricoperto tale carica in passato, per aver
nuovamente inteso ricoprire questo importate
e delicato ruolo. Attanasio dopo aver ringra58
Lions 108YA
ziato il suo predecessore per il lavoro svolto e
gli ospiti intervenuti ha illustrato il suo programma di attività che avrà ancora una volta nell’impegno e nella partecipazione di ogni
socio il punto cardine della sua riuscita. Come
sempre particolare attenzione, in direzione degli obiettivi statutari del Lions, sarà la promozione di attività di impegno civico che nascono
attraverso il confronto e il dialogo con gli Enti,
al fine di migliorare i servizi per la comunità
del nostro territorio senza mai perdere di vista
quello che è l’essere Lions e lo spirito di servizio che accomuna ogni singolo socio. I “Lions
nascono per servire e per affermare servendo i
principi di una umanità solidale ed unità” ha
affermato il Presidente Attanasio nel suo intervento, ricordando le prime parole del motto
del Presidente internazionale , dignità, armonia
e umanità che lo accompagneranno in questo
biennio di presidenza.
Mondo Lions e dintorni
Lions Club Eboli Battipaglia Host
il ruolo della banca nel settore agricolo della piana del sele
E’ stato particolarmente interessante il Convegno organizzato dal Lions Club Eboli Battipaglia Host presieduto
da Massimo Sorvillo, nell’aula consiliare del Comune di Battipaglia, con l’intervento delle principali Istituzioni
dell’area: i Commissari al Comune di Battipaglia, il Sindaco di Eboli, il Sindaco di Bellizzi, il Sindaco di Pontecagnano presente anche il 1°Vice Governatore del Distretto Lions 108YA Renato Rivieccio. Relatori sono stati i
rappresentanti della Regione Campania, del Banco di Napoli-Intesa San Paolo , della Coldiretti, della Confagricoltura, Destra sele e della Confederazione Agricoltori di Salerno. Il Club Lions Eboli-Battipaglia Host nella criticità
del momento storico che stiamo vivendo ,ha voluto con questo convegno attivarsi per migliorare la qualità della
vita sociale dei nostri concittadini e delle nostre imprese. Nonostante ci siano segnali di una debole ripresa economica , la disoccupazione giovanile in particolare quella del sud,purtroppo è sempre in aumento. I Lions hanno
inteso stimolare una collaborazione tra la loro Associazione molto ramificata , le principali Istituzioni ed Enti territoriali e con l’Istituto di Credito Banco di Napoli Intesa San Paolo anch’esso molto ramificato sul territorio per
ricercare tutte le opportunità e perseguire tutti gli obbiettivi necessari per sfruttare al meglio le risorse del nostro
territorio con particolare riguardo al settore dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici . Dal Convegno è
partito un messaggio da parte dei relatori in rappresentanza dei vari enti presenti, ovvero allestire con l’aiuto di
esperti del settore un strumento informativo, che contenesse in modo chiaro tutte le possibilità di finanziamento
disponibili sia per i giovani che vogliono mettersi in proprio e sia per consolidare e migliorare le aziende esistenti
con sistemi innovativi, mettendo queste informazioni a disposizione di chiunque voglia consultarle. Un pubblico
attento e qualificato , ha ascoltato con interesse il convegno , arricchito da un ampio ed articolato dibattito.
Lions Club Napoli Mergellina
solidarietà avanti tutta
Il Lions Club Napoli Mergellina ha organizzato una
serata concerto e quindi un vero service nella suggestiva cornice di Ravello il cui ricavato è stato devoluto a favore della Fondazione Santobono Pausillipon
Onlus .”Il concerto “In Bach” è stato eseguito da due
famosi pianisti quali Domenico Rea e Ramin Baharami che hanno dato la loro disponibilità artistica, E’
stato organizzato dal Dott. Pierluigi Vuilleumier Past
President del Lions Club Napoli Mergellina e dalla
Fondazione Ravello finalizzato alla solidarietà della
Fondazione Santobono Pausillipon Onlus, nata con
lo scopo di migliorare l’assistenza ai piccoli pazienti
e la ricerca in ambito pediatrico oltre che per rendere più efficienti la degenza e le cure da prestare
attraverso l’acquisto di moderne attrezzature diagnostiche per il pronto soccorso,per la divisione di
neurochirurgia e per la realizzazione di un nuovissimo reparto di terapia intensiva, con l’allestimento,
anche, di una ludoteca .Tutto possibile per le numerose donazioni da parte di Enti e privati e, nel caso
specifico, anche con la solidarietà dei Lions. Infatti
il Lions Club Napoli Mergellina promotore del service
ha coinvolto la partecipazione di alcuni club quali
il L.C. Napoli Capodimonte,il L.C.Napoli Svevo,il L.C.
Napoli Megaride ed il L.C.Napoli Chiaia. Alla manifestazione sono stati presenti la Presidente della Fondazione Santobono Pausillipon ,Dott.ssa Annamaria
Minicucci ,il neo Presidente della Fondazione Ravello
Prof. Domenico De Masi ,il Sindaco di Ravello Paolo
Vuilleumier,il primo Vice Governatore del Distretto
Lions 108YA Dott.Renato Rivieccio ,il secondo Vice
Governatore Avv.Francesco Capobianco ed i presidenti ed i soci dei club che hanno aderito alla importante
iniziativa di solidarietà. Un service che conferma
che l’impegno lionistico in sinergia con quello delle
istituzioni può realizzare progetti ad alto contenuto
sociale ed umanitario.
AnnA mAriA truPPo
Lions 108YA
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Mondo Lions e dintorni
Lions cLub Locri
Festeggiato tra le bellezze del borgo antico
il “giovane” lion dino Jelasi
I soci del Lions Club di Locri alla scoperta delle “bellezze” architettoniche e culturali dei borghi antichi. Per
volontà della presidente del club Silvana Fonti i soci del Lions di Locri hanno dato vita a delle assemblee itineranti indirizzate a mettere in luce palazzi , monumenti e beni culturali dei borghi antichi del territorio della
Locride. Hanno iniziato questa interessante attività conoscitiva partendo da Siderno superiore dove, sotto la
guida dell’ Ing. Raffaele Macry Correale è stato “scoperto” in tutte le sue varie essenze lo storico Palazzo De
Moja .L’occasione è servita anche a festeggiare i 90 anni di Dino Jelasi, personaggio ben noto del lionismo
distrettuale e certamente uno dei soci piu’ attivi del club di Locri malgrado la sua veneranda età portata ,comunque, in maniera encomiabile. Nel corso dell’assemblea, poi, Silvana Fonti ha tracciato alcune iniziative del
suo programma , prima delle quali , un interessante service sulla questione meridionale, in vista dell’attivazione della Città Metropolitana e dei riflessi che avrà nella provincia reggina. Il Lions club di Locri, quest’anno,
sotto la guida della prima presidente donna, molto presente con iniziative che si sviluppano sul territorio e
che danno la giusta “immagine” all’associazione ha anche contribuito alla ottima riusciva di un service sulla
sicurezza stradale organizzato dai giovani del Leo Club, presieduto da Carmen Palamara, per ricordare il loro
segretario Luigi Mory perito lo scorso anno in un tragico incidente stradale unitamente ad altri 3 giovani di
Siderno e due di Plati’. Dal convegno, coordinato da Toni Zuccarini e dal Leo Francesco Falletti, è emerso che
velocità, distrazione, alcool e droghe sono le cause principali degli incidenti stradali, spesso mortali, che si
verificano nel nostro Paese. E la Locride, purtroppo non fa eccezione. Il monito è stato del dott. Giuseppe Zampogna, primario del pronto soccorso dell’ Ospedale di Locri e relatore principale del convegno. Il giovane Luigi
Mory, che era segretario del Leo Club, è stato ricordato con un accorata testimonianza da Antonella Gimondo,
presenti anche i suoi amici di sempre Mario Pasqualino, Carlo Bolognino,Vincenzo De Leo e Pietro Antonio
Meleca. All’incontro ha partecipato anche il padre di Luigi, Mario Mory, socio del club di Locri.
GiusePPe ventrA
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Lions 108YA
Mondo Lions e dintorni
Lions Club Salerno Arechi
Solidarietà per famiglie in difficoltà
Il Lions Club SalernoArechi, da sempre attento agli ultimi e
alle persone in difficoltà del proprio territorio, unitamente
a Soccorso amico Salerno e soprattutto grazie alla sensibile
disponibilità degli attori della “ Compagnia dell’Accademia”
ha organizzato una bella serata di solidarietà con spettacolo
teatrale dal titolo “Nelle migliori famiglie”; un testo scritto
dalla coppia di commediografi americani Anita Hart e Maurice Braddel nel 1931 che è diventato una commedia-giallo
brillante con la regia e la presentazione di Gaetano Stella.
Molto bravi sono stati gli attori , applauditi da un pubblico
divertito e generoso. L’evento solidale à stato organizzato a
favore del banco farmaceutico e banco alimentare per le famiglie del territorio in difficoltà. Una iniziativa che non è arrivata a caso. Drammatici, infatti, sono i dati riportati dall’ODF,
Osservatorio nazionale sulla Donazione Farmaci, nel rapporto 2014, nel quale la Fondazione banco Farmaceutico(FBF)
propone la prima fonte di conoscenza pubblica permanente sui temi della povertà sanitaria. Dal 2007 al 2013 la povertà
assoluta è cresciuta di circa il 93%, cioè più di 6 milioni di persone. Nelle famiglie povere si spendono in media 15,89
euro al mese per la sanità , rispetto agli 88,15 euro spesi in media dalle famiglie italiane. Un triste scenario di povertà
sanitaria,per cui negli ultimi anni sono cresciuti moltissimo i quantitativi di farmaci donati. Le donazioni raccolte dalla
FBF sono stati utili per l’assistenza nel 2014 di oltre 410mila persone, anche stranieri. Purtroppo le famiglie in difficoltà
continuano ad essere in crescita sempre piu’.
Sono dati, su cui noi lions dobbiamo riflettere ed impegnarci. Una serata, dunque, che alla cultura e al divertimento ha
offerto uno spazio alla solidarietà e che, quindi, oltre a fare bene alla mente ha fatto bene anche al cuore.
Carmela Fulgione Sessa
Lions 108YA
vi aspettiamo in occasione del congresso d’inverno del 5-7 febbraio 2016
61
Mondo Lions e dintorni
Lions Club di Mercato S. Severino
collaborazione e attività
concrete con le risorse sociali
L’importanza dei Giovani, e la promozione dello
sviluppo ad ampio raggio d’azione, con il coinvolgimento dei Forum dei Comuni di Baronissi e Calvanico per offrire un efficace servizio di volontariato
per lo sviluppo delle coscienze, delle personalità,
delle professionalità.
di mAriA PiA ArcAnGeLo
Il Club come da tradizione, promotore di nuove forme interlocutorie, conferma, anche in questo
anno, il voler perseguire la cooperazione con le risorse sociali
presenti su tutto il territorio della
Valle dell’Irno. Il filo conduttore
dell’azione, auspicato dal presidente Linda Scarano Ciarletta è
lo sperimentare, nel rispetto delle
regole, una metodica “alternativa”, con strumenti di collaborazione e forme operative concrete,
esulanti da accordi scritti e, diretti, viceversa, all’interscambio di conoscenze immediato. Già ad
agosto, nasce come
dire “ sotto l’ombrellone”, tra un sorriso
ed un drink, il prezioso
dialogo con il FORUM
della Gioventù” della Città di Mercato S.
Severino, Linda, inaugura, appunto, l’anno di Presidenza instaurando, da subito,
i contatti con il Presidente Lucia
Ciuci, sugellando, in piena sintonia, il reciproco impegno ad avviare un’intesa collaborativa fattiva, come la partecipazione a fasi
preliminari di un incontro istituzionale di CLUB, finalizzando gli
intenti verso azioni informative
dirette ai giovani, cui il Lionismo
dedica una corposa percentuale
62
Lions 108YA
delle proprie attività, diversi, appunto, sono i programmi offerti
ad un Club per soddisfare le esigenze dei giovani del territorio
ed al contempo sensibilizzarne le
coscienze ad apprezzare i fini e gli
scopi del lionismo! Ed ecco puntuale, mercoledì 28 ottobre u.s, la
II Assemblea ordinaria è I stata
ospitata nella Sede Istituzionale del Forum della Gioventù, una
moderna struttura al centro della
nostra, Citta I di Mercato ‘S, Severino. Tra la visibilità e l’ entu-
siasmo generale, si sono aperti
i lavori assembleari con il’ saluto
di Benvenuto del Presidente Lucia
Ciuci, fiera di ospitarci ed orgogliosa di aver stretto “in primis”
un prezioso patto di amicizia, del
segretario Antonio Coppola ed
il vicepresidente dr. Alessandro
Zinno, il quale, con precisione e)
dovizie di particolari, ha delineato
un completo profilo del Lionismo,
evidenziando le aree tematiche
ed in fini del LIONS INTERNATIONAL su cui, in maniera peculiare,
si incrociano gli obiettivi del FORUM , da cui poter partire per la
cooperazione congiunta. Gli interventi dei GIOVANI, quindi non
solo di saluto e di accoglienza dei
Lions nella sede istituzionale, riempiono di orgoglio il presidente
ed i soci, lasciando anche un pizzico di emozione! Le potenzialità
del FORUM della Gioventù sono
una risorsa, afferma il presidente
Linda, riconoscente per tanto interesse alle nostre iniziative, soprattutto per
l’essersi proposti come
partner nelle manifestazioni organizzate
sul territorio.
Il Club è fiero e pronto
ad accogliere i Giovani,
a promuoverne lo sviluppo ad ampio raggio
d’azione, visto il coinvolgimento dei Forum
dei Comuni di Baronissi e Calvanico, insieme
potremmo offrire un efficace servizio di volontariato per lo sviluppo
delle coscienze, delle personalità,
delle professionalità, in rapporto
ed a soddisfazione dei bisogni dei
giovani rilevati e segnalati ed in
riferimento alle tematiche. Operative di cui alle Aree individuate dal
nostro Governatore Totò Fuscaldo
Come ambiti di intervento .
Mondo Lions e dintorni
Sale convegni da 10 a 500 posti a sedere
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Lions 108YA
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Mondo Lions e dintorni
Lions Club Avellino Host
emergenza terrorismo
La sicurezza dei cittadini e delle comunità
Al Circolo della stampa di Avellino si è svolto, giovedi 3 dicembre, la tavola rotonda su “Emergenza Terrorismo, la sicurezza dei cittadini e delle comunità”
organizzata dal Lions Club Avellino Host.
In una sala gremita, la rassicurante notizia è venuta dal Prefetto di Avellino, Carlo Sessa, che nel suo
intervento ha assicurato che, “anche in una città di
provincia, come Avellino, sono stati aumentati gli
standard di sicurezza”.
I saluti istituzionali, sono venuti dal Vescovo, mons.
Marino, dal Presidente del Consiglio della Campania,
Rosetta D’Amelio, e del Sindaco della Città di Avellino, Paolo Foti.
“Non possiamo farci spaventare dallo spettro del
terrorismo, ma dobbiamo reagire”, ha detto D’Amelio e “ci sono segni inquietanti che spingono alla
emulazione” ha ribadito Paolo Foti.
Relatori della serata, poi, sono stati Stefano D’Ambruoso, magistrato ed ex consigliere giuridico alla
rappresentanza Onu di Vienna. Esperto in temi di
antiterrorismo islamico ed attualmente parlamentare di Scelta Civica, nonchè Questore alla Camera
dei Deputati, Luigi Ferraioli, giornalista di “TV 2000”,
Ermanno Bocchini, rappresentante dei Lions presso il
consiglio d’Europa, Renato Rivieccio, primo Vice Governatore del Distretto Lions 108YA. Moderatore eccellente, Franco Genzale, Direttore di “Prima Tivvù”.
Ha introdotto i lavori la presidente del Lions Club
Avellino Host, Concita De Vitto, che con solerzia e
perspicacia ha innescato un dibattito alquanto interessante, avendo posto l’attenzione sui punti focali
del dibattito.
Infatti ha detto: “Era necessario, in questo momento
di riflessione, fare il punto sulla situazione del terrorismo islamico in Italia, anche alla luce dei recenti,
tragici, episodi di Parigi, Bamako e San Bernardino.
E’ indispensabile l’impegno di tutti per contrastare il terrorismo. Noi come Lions vogliamo operare
insieme a enti ed istituzioni. L’atttuale condizione
non era immaginabile fino a poco tempo fa. Abbiamo sempre pensato all’ISIS o al terrorismo islamico
come realtà lontane dalla nostra quotidianità, quindi
64
Lions 108YA
Mondo Lions e dintorni
è urgente prendere coscienza, da parte di tutti, che
possiamo essere possibili bersagli del terrorismo”, e
conclude affermando “non dobbismo cadere nelle
provocazioni di chi tende a destabilizzare la nostra
vita con la continua minaccia, proprio in questo momento dobbiamo continuare a vivere nel modo più
normale possibile”.
D’Ambruoso nel suo intervento, ha precisato quanto
il Governo ha fatto e sta facendo per combattere il
terrorismo, anche con norme e decreti da premettere l’arresto anche in situazioni inimmaginabili.
Infatti, con un decreto legge sono stati introdotti
degli strumenti che consentono alle forze di polizia
di monitorare le vie di comunicazione. Le misure attuate dal Governo, ha aggiunto D’Ambruoso, sono
superiore agli standard degli altri stati europei. La
percezione del terrorismo è cambiata, è importante
comprendere quanto siamo veramente in pericolo e
quanto sta facendo il Governo per ridurre i rischi
legati al terrorismo islamico.
A seguire gli interventi di altri relatori , che hanno
focalizzati i problemi legati al terrorismo e all’accoglienza, permettendo a chi arriva in Italia a integrarsi nelle nostre comunità.
Ha concluso il Past Direttore internazionale Lions,
Ermanno Bocchini, dopo una lunga dissertazione, ha
detto che “la carità non ha mai reso liberi nessuno,
quindi aiutiamoli a casa loro, attrezzandoli tecnologicamente per migliorare la loro vita.
(sr)
Lions Club Ottaviano
open day
“Prevenzione della fertilità”
Presso la Clinic Center Hera grazie allo Staff del
Direttore Sanitario Dr.ssa Giuseppa Quaranta e
socia del Lions Club Ottaviano, sono state effettuate gratuitamente visite dal ginecologo Dr.
Sabatino Russo; dall’andrologo Dr. Pasquale Vitale; dall’embriologhe Dr.ssa Mariangela Palmieri
e Dr.ssa Claudia Crescenzo; dall’Ostetrica -coordinatrice PMA Dr.ssa Filomena Palma e dalla psicologa Dr.ssa Stephania Borrelli .
Patto d’amicizia con i Leo,
s. G.v. “Paolo di mauro”
Splendida serata Oktoberleo ad Ottaviano !!! Ben organizzata dal Leo Club S. G.V. “Paolo Di Mauro”.Una bella
riproduzione di quella tedesca !!! Durante la serata con lo
scambio dei guidoncini tra la Presidente del OTTAVIANO,
Vittoria Panarese e il Presidente del Leo Club S. G.V. “Paolo
di Mauro” Antonio Coppola hanno suggellato Un Patto D’
Amicizia. Con l’acquisto di biglietti della SAGRA ENOGASTRONOMICA Di Beneficenza, il Lions Club Ottaviano ha
contribuito al Progetto Leo Citizen, territorio in movimento che prevede la rivalutazione di aree site sul territorio.
Lions 108YA
65
Mondo Lions e dintorni
Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded
il distretto 108Ya si arricchisce
di una nuova stella di AndreA tArtAGLione
Il Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded ha festeggiato la Charter Night,
venendo di fatto alla luce ed arricchendo così il nostro Distretto di una nuova
stella. Nel ricordo del mito dell’Araba
Fenice che risorse dalle proprie ceneri ed
allo scopo di stigmatizzare la nascita del
nuovo Club dal preesistente Caserta Terra di Lavoro, si è aggiunto alla sua denominazione originaria la parola in lingua
inglese “Reloaded” e ciò non solo a testimonianza di questa radice, ma anche
per rendere omaggio alla Associazione
Internazionale dei Lions Club, fondata
nel 1917 da Melvin Jones a Chicago, in
America. Il Club Caserta Terra di Lavoro
Reloaded è stato ricostituito con l’intento di non essere esclusivamente un Club
cittadino, della città di Caserta, ma di
proporsi come un Club che intende allargarsi territorialmente, accogliendo Soci
dal territorio circostante e rivolgendosi
a quelle comunità cittadine limitrofe in
cui non sono presenti dei Club Lions. Infatti il nuovo Club, che nasce con trenta Soci Fondatori, oltre a caratterizzarsi
per una notevole crescita associativa per
l’apporto di venti nuovi Soci che entrano
per la prima volta nella grande famiglia
lionistica internazionale ha nel suo DNA
i caratteri della territorialità allargata in
quanto si compone di alcuni Soci provenienti dal vecchio sodalizio casertano e
da altri Soci, provenienti dal Lions Club
Santa Maria Capua Vetere. Ciò si è reso
possibile grazie alla passione lionistica
ed all’impegno di due Lions: Crescenzo
66
Lions 108YA
Muto ed Andrea Tartaglione che possono essere considerati come i progenitori di questo nuovo Club, il cui obiettivo
sarà quello di offrire le proprie attività di
servizio alle comunità, sia della Città di
Caserta che del territorio limitrofo. Tali
attività di servizio si concretizzeranno
attraverso l’espletamento di service permanenti, dedicati al mondo dei bambini e
quindi a favore dell’infanzia, ciò a significare un rapporto stabile e duraturo con
le generazioni destinate ad esprimere
la vita futura nelle comunità di appartenenza del nuovo Club. Giustificata,
dunque, la grande festa al San Leucio
Resort ove si è svolta la cerimonia della visita amministrativa del Governatore,
la consegna della Charter e la apertura
dell’anno sociale 2015 – 2016. Dopo l’imprimatur di Oak Brook è arrivato, Venerdì 27 Novembre, il varo del nuovo Club
con la benedizione del Governatore del
Distretto 108Ya Totò Fuscaldo, accompagnato dalla gentile consorte Teresa e
dal suo staff distrettuale. Erano presenti,
tra gli altri, alla cerimonia, commovente
e memorabile sia per i nuovi Soci che per
quelli di lungo corso, fondatori del nuovo
Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded,
il PID Ermanno Bocchini, il primo Vice
Governatore Renato Rivieccio, i past Governatori Michele Roperto e Michele Ginolfi, il Presidente della 3^ Circoscrizione
Giovanni Lettieri, il Presidente del Club
sponsor, Sessa Litorale Domitio, Patrick
Esposito, il Lions Guida Gianfranco Ucci, i
Presidenti di Zona 11,12 e 13, i Presidenti
dei Club di Caserta e provincia e numerosi ospiti del mondo Lions e della società civile. Il Governatore Totò Fuscaldo,
illustrando con semplici e nobili parole
i concetti che si ispirano al suo motto:
“Insieme, in armonia ed umiltà, per un
mondo migliore”, ha concluso la cerimonia, formulando agli Officer del nuovo
Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded:
Crescenzo Muto Presidente, Massimo
Trigari Vice Presidente, Filippo Staiano
Segretario, Marcello Lombardi Tesoriere,
Aldo Antonio Cobianchi Cerimoniere ed
a tutti i Soci Fondatori, gli auguri per un
percorso luminoso nella strada maestra
del Lionismo ed all’insegna dei suoi intramontabili valori. Il Governatore, infine, prima dello svolgimento della fase
conviviale, vissuta in cordiale amicizia
ed in un clima di serenità, a conclusione
del suo discorso, ha esortato i Soci del
neo Club a tenere sempre la barra del
timone dritta, nella direzione del motto dell’Associazione Internazionale dei
Lions Clubs, quel WE SERVE che racchiude e sintetizza il modo perfetto di essere
Lions.
Mondo Lions e dintorni
Lions Club Taurianova Vallis Salinarum
otto borse di studio della Fondazione betti
per le eccellenze del territorio
E’ giunta, quest’anno, alla settima edizione la riuscitissima cerimonia di consegna delle “Borse di Studio
Igino Betti” patrocinata dal Lions Club Taurianova
Vallis Salinarum . L’evento, tenutosi nell’Auditorium
Macrì-Terranova dell’Istituto Gemelli Careri di Taurianova, gremito per l’occasione di studenti e professori, si è svolto in un clima gioioso di festa in cui
non sono mancati coinvolgenti momenti di felice
emozione. La lodevole iniziativa, istituita dalla Fondazione Igino Betti, si avvale di fondi derivati dagli
affitti di immobili già in possesso della famiglia Betti,
donati alla Fondazione a scopo umanitario. La Fondazione che ha sede a Roma, opera come Istituto di
Previdenza e Assistenza, collaborando con l’Unicef e
con tutte le Associazioni di volontariato e beneficenza secondo il principio che “ chi ha la fortuna di avere,
deve avere l’orgoglio di aiutare gli altri a migliorarsi
per migliorare la società” . Gli otto ragazzi premiati sono stati selezionati secondo il regolamento che
vuole al primo posto, tra i meritevoli, gli studenti che
eccellono nonostante una condizione economica disagiata che spesso non consente loro di proseguire
gli studi universitari. Quest’anno l’ambito premio è
toccato a Carmela Infantino, Teresa Pellegrino, Francesco Sorrenti, Vincenzo Cannizzaro, Marco Furfaro,
Francesca Ceratti, Cristina Garreffa e Nicola Donato
che hanno frequentato l’ultimo anno di Scuola Superiore in cinque Istituti della Piana: Ist. Gemelli Careri
di Taurianova, Ist. Comprensivo Oppido Mamertina,
Liceo Scientifico Guerrisi Cittanova, Liceo Classico Gerace Cittanova, Liceo Classico S. Paolo Oppido
Mamertina. I ragazzi, felici ed emozionati di ricevere
l’ambito premio, hanno ringraziato la Fondazione per
l’importante opportunità offerta loro. La cerimonia si
è aperta con i saluti del D.S. Giuseppe Loprete, presente in qualità di padrone di casa e del Presidente
del Lions Club Taurianova Vallis Salinarum Dr. Domenico Randazzo. E’ proseguita poi con l’intervento
del Lion Dott. Pasquale Iozzo, Presidente di zona, che
ha posto all’attenzione dei presenti la testimonianza di Vanessa Aloi, studentessa premiata nel corso
dell’edizione 2012, che, nella lettera inviata al Club
Lions, rinnova la gratitudine alla Fondazione Betti per
il sostegno ricevuto, senza il quale , sarebbe stato veramente difficile per la sua famiglia avviarla agli studi
universitari che sta portando avanti con successo. Altra testimonianza di gratitudine è quella ricevuta per
telefono da Angela Fava, premiata anche lei nel 2012.
Angela nello scorso mese di settembre ha consegui-
to brillantemente la laurea triennale e già nel mese
di novembre è stata assunta da un Istituto di credito. Ha preso quindi la parola la signora Sandra Betti,
Presidente della Fondazione, che con la sua presenza
quest’anno ha dato maggiore risonanza all’evento. La
signora Sandra ha voluto porgere un affettuoso augurio agli studenti presenti ed esprimere la sua felicità nel poter dare un contributo significativo alla
loro formazione culturale e professionale. Al tavolo
di presidenza, come ogni anno, anche l’avv. Francesco
Zerbi, socio onorario Lions, Consigliere di Amministrazione della Fondazione, che ha rivolto ai ragazzi
un sereno messaggio di fiducia: “….voi siete il futuro”
ha detto, “i vostri obiettivi sono i nostri obiettivi….”
E ha ribadito l’attenzione costante e il sostegno della Fondazione ai ragazzi che eccellono negli studi
e che devono poter continuare a studiare . I lavori
sono stati coordinati egregiamente, con la consueta
perizia da Armando Alessi socio Lions del Club Taurianova Valli Salinarum. Alla cerimonia ha partecipato
anche il nuovo Sindaco di Taurianova Fabio Scionti.
Soddisfatto per la brillante riuscita della prestigiosa
manifestazione il Comitato organizzatore composto
dai Lions Antonino Guerrisi, Domenico Randazzo,
Filippo Zerbi, Armando Alessi, Giuseppe Meduri, Concetta Polifrone, Francesco Romeo e soddisfatti anche
tutti i soci Lions di Taurianova, fortemente convinti
che promuovere la cultura tra i giovani della nostra
società, distratta e spesso attratta da falsi valori, significa promuovere la formazione di menti libere e
creative, capaci di superare pregiudizi e stereotipi per
la costruzione di un mondo migliore e più giusto.
AurorA PLAcAnicA
Lions 108YA
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Mondo Lions e dintorni
Lions Club Mercato San Severino
Quando il lionismo rafforza l’amicizia… di immAcoLAtA romAno
Una giornata speciale, trascorsa tra amici di clubs diversi,
mossi solo dal desiderio di trascorrere delle ore “insieme”
in amicizia e dalla volontà di scoprire “insieme” le bellezze
della nostra terra: potrebbe essere questa la risposta a quei
dubbi e a quegli interrogativi che spesso mettono in discussione il nostro essere Lions. E’ vero, il “we serve” ci invita a
fare qualcosa per gli altri ma ogni tanto è bene fare qualcosa
anche per noi stessi, per rianimarci e far crescere la nostra
voglia di dare. Un nutrito gruppo di soci del club di Mercato
San Severino ha colto al volo l’occasione offerta loro da un
antico amico, Fiorentino Aurilio socio del club Capua Casa
Hirta, e in una domenica abbastanza compiacente ha potuto
godere delle bellezze del sito archeologico di Santa Maria
Capua Vetere e della città di Capua. Anima della giornata,
oltre al Presidente ed ai soci del club di Capua, è stata la
Presidente del club di Mercato San Severino, Linda Scarano,
che ha inteso avviare l’anno sociale all’insegna del rafforzamento del rapporto amicale tra soci dello stesso club
e soci di clubs diversi. Inutile sottolineare che la giornata
è stata molto “calda”. Non certamente per la temperatura
esterna, vista la giornata fredda e piovosa, ma per il calore
di una amicizia sentita, di una accoglienza perfetta, di una
organizzazione curatissima, di una disponibilità a “dare”. Fiorentino Aurilio è stato una guida straordinaria, colta, chiara,
esauriente, mai noiosa e ha fatto conoscere e/o ri-conoscere
le testimonianze di un passato straordinario che, finalmente,
negli ultimi tempi stanno avendo un giusto riconoscimento
ed una sistemazione più consona. Il centro storico di Capua,
l’anfiteatro campano con il museo dell’antica Capua ed il
mitreo, la basilica benedettina di S. Angelo in Formis hanno
impreziosito la giornata. Grazie a tutti: a Fiorentino Aurilio,
al Presidente del club Capua Casa Hirta, Calogero Parla, al
console del TCI Annamaria Troili, agli amici dei clubs di Battipaglia e Salerno Host che hanno raccolto con entusiasmo
l’invito di Linda Scarano, a tutti coloro che hanno partecipato ed hanno reso possibile un evento così “semplice” ma
così “raro”! Si ricordano Rosalba Basso , Presidente del Club
di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Quarracino Presidente della zona XIII, Luigi Bifulco e Salvatore Napolitano del
Club “Nola Giordano Bruno”, Massimo Sorvillo Presidente di
“ Eboli – Battipaglia Host “, Anna Maria Della Monica immediata Past Presidente della IV Circoscrizione. Alla prossima!
La velata tristezza di quel dolce sorriso…
Il tremendo lutto che ha colpito la famiglia del nostro officer telematico Pippo
Ventra, privata da un destino inesorabile della carissima Silvana, madre adorata di
Elisa, Simone e Davide, moglie partecipe di tante conquiste sociali e donna dalle
mille virtu’, fortemente adorata dalla Comunità locridea, che l’ha avuta come punto
di riferimento del volontariato attivo, ha lasciato un grande vuoto nel Lions Club
di Locri e in tutti gli ambienti sociali che hanno avuto l’onore di conoscerla. La sua
morte, probabilmente accelerata da un fato impietoso, non ha colto di sorpresa gli
amici che gli stavano maggiormente vicini anche se molti di loro si erano illusi che
la sua voglia di vivere, fortemente alimentata dall’affetto per Annarita e Silvana,
nipotine predilette che stavano allietando i suoi ultimi anni, sarebbe riuscita a continuare a fronteggiare quel male incurabile che stava combattendo con grande rassegnazione. Silvana nascondeva il suo dramma dietro un dolce sorriso che serviva a dare forza anche a chi
le stava vicino, e le rare volte che confessava alle sue amiche piu’ care lo stato d’ansia che a volte viveva,
lo faceva con una pacatezza disarmante , che accresceva la sua grandezza di donna. Silvana ci mancherà;
mancherà ai suoi cari, mancherà agli amici, mancherà alla comunità Lions, ma anche a tanta gente a cui,
con la sua grande attività di volontariato, riusciva a dare piccoli momenti di sollievo. E ci mancherà anche,
e soprattutto, quel suo dolce sorriso velato di tristezza che era il segno tangibile di quanto sia difficile vivere
sapendo di dover morire e di quanto sia bello vivere senza farlo pesare agli altri. (a.b.)
68
Lions 108YA
Mondo Leo e dintorni
Leo … “solidale”
Giorno 31 Ottobre 2015 si è tenuta la raccolta viveri organizzata dal
Leo Club Villa San Giovanni Cenide a seguito della sua adesione al
service “Stelle in strada”, che rappresenta una delle tante iniziative
che i Leo hanno il piacere di promuovere.
Il motto “We serve” (“Noi serviamo”) rispecchia in pieno non solo
l’obiettivo generale di tutti i club Lions di mettersi al servizio della
comunità, bensì anche quello particolare che, in questo caso, vede i
giovani leo impegnati nel sociale, aiutando i meno fortunati.
Quanto avvenuto nella giornata ha lasciato senza parole i ragazzi
che si sono alternati nella raccolta.
L’invito rivolto ai clienti di aderire all’iniziativa non necessitava
di lunghe spiegazioni… vedere dei giovani con il gilet giallo con
l’emblema dell’Associazione Internazionale e con un entusiasmo e
una gioia di dare non comuni…. era più efficace delle parole e i
carrelli che si riempivano a vista d’occhio lasciavano tutti senza
parole.
In un periodo di gravi difficoltà economiche per una notevole fetta
di popolazione, tantissima gente lodava l’iniziativa appoggiandola
con una partecipazione inusuale.
I giovani soci del Leo Club Villa San Giovanni Cenide, ritenendosi
fortemente soddisfatti per quanto realizzato, sentono il bisogno di
comunicare il successo riscontrato nell’entità della raccolta viveri
e soprattutto avvertono il desiderio di rendere grazie a tutti coloro
che hanno contribuito alla riuscita dell’evento.
In particolare, i ringraziamenti sono rivolti ai titolari delle
sedi che hanno ospitato l’iniziativa: (supermercato CONAD di
Catona, via Nazionale; supermercato MAXISCONTO All Business
Sas di A. Siclari & Co di Villa San Giovanni, via Zanotti Bianco),
ai soci del Club Lions Fata Morgana per l’appoggio morale e la
grande partecipazione ed, in special modo, alla prof.ssa Raffaella
Rizzo, Leo advisor del Leo Club Villa San Giovanni Cenide per
l’incoraggiamento, il supporto, la pazienza dimostrati ed, infine, un
enorme grazie all’intera comunità di Catona e di Villa San Giovanni
che ha manifestato, con la sua immensa generosità, sensibilità ed
umanità una numerosissima presenza all’attività promossa.
I giovani Leo, entusiasti e profondamente commossi per il risultato
conseguito che premia le scelte dei service e le attenzioni rivolte al
territorio, hanno deciso di distribuire i prodotti raccolti nel corso di
questa giornata alle famiglie più bisognose del territorio, dividendo
i circa 50 scatoloni di viveri, tra le diverse parrocchie di Villa San
Giovanni e Catona.
Inoltre, su segnalazioni urgenti sono state consegnate 4 buste di
viveri.
Un sentito grazie a tutti per averci consentito di vivere questa
fantastica esperienza, che servirà a rinsaldare il nostro spirito di
servizio e a vivere la vita con la gioia del dare a chi soffre, speranza
e conforto.
cLAudiA GiordAno
Leo Club Villa San Giovanni Cenide
Lions 108YA
69
Mondo Leo e dintorni
notizie Leo
Festa di Gala presso “Tenuta San Domenico” in occasione della visita amministrativa del Governatore del
Distretto Lions 108Ya Antonio Fuscaldo e del Presidente del Distretto Leo 108Ya Vincenzo Spiezia e
rispettivi staff.
Le celebrazioni del consueto evento, la Charter Night,
ha visto uniti i Clubs Lions Santa Maria Capua Vetere
e Caserta Real Sito San Leucio TDL.
Protagonisti della serata i giovani Leo Sammaritani
che, durante la cerimonia, sono stati ufficializzati al
mondo Leoistico, e Lionistico, con la simbolica apposizione della spilla e la firma della Charta, documento
di fondazione del Club pervenuto dagli Stati Uniti.
Forte l’emozione dei presenti, degli amici, dei soci
e del Presidente Leo che, dopo aver usato parole di
sentito ringraziamento nei confronti dei giovani soci
per il loro operato, nel suo discorso, ha esortato ad
un maggior entusiasmo e sinergia nella collaborazione tra Clubs nel
conseguimento
del “We Serve”.
Che dire? Un
anno
sociale
iniziato nel migliore dei modi
e che porterà certamente
grandi risultati
per la comunità
e soddisfazione
ai giovani impegnati.
70
Lions 108YA
Lions e Leo:
sinergia al cospetto del “We Serve”
Come ogni anno, anche quest’anno si è tenuto presso
lo stabilimento “Poseidon”, sito in Santa Maria Capua
Vetere, il consueto torneo di burraco di beneficenza
a favore della mensa Caritas e degli alluvionati del
Sannio. Organizzatori di tale evento il Lions Club della Città del Foro, Pres. Prof.ssa Rosalba Basso, il nascente Leo Club, Pres. Antonio Gargiulo e il CIF, Pres.
Prof.ssa Orsola Bovenzi. I premi messi in palio sono
stati allestiti con i prodotti tipici del Sannio.
L’evento ha riscosso grande partecipazione e sensibilizzato i tanti che hanno aderito.
Un particolare ringraziamento ai giovani Leo, che
hanno sostenuto la popolazione del Beneventano con
uno spontaneo contributo nell’acquisto di prodotti
locali, specie la famosa pasta “RUMMO” e inviando
nelle zone colpite beni di conforto di prima necessità.
Ancora una volta la partneship tra l’esperienza dei
Lions e l’entusiasmo del Leo ha dato i suoi frutti nella
realizzazione del “We Serve”.
Antonio Gargiulo
Leo Club Santa Maria Capua Vetere
Nel segno dell’Arte e della Cultura
S. Elia di Palmi
uno sfregio sconveniente e abissale
Là dove Palmi si piglia quasi per mano e dove il Diavolo ha lasciato l’impronta
del suo piede. Il monte S.Elia di Palmi si trascina dietro da oltre sessant’anni,
una specie di iattura congenita legata alla sua straordinariamente bella e
selvaggia natura che rigetta ripetutamente qualunque modificazione o
modernizzazione del suo stato secolare, e di conseguenza respinge l’uso
industriale in forma indiscriminata e invasiva dei suoi siti, delle sue frescure
ombrose, dei suoi affacci a picco sul mare, e della sua lussureggiante,
coinvolgente assoluta bellezza. Incuria e degrado, però, la fanno da padroni.
di GiusePPe mAisAno
Salgo lentamente la rampa
che conduce al monte S.Elia
lasciandomi alle spalle la
statale 18. Sono incredulo
e stupefatto dallo sbalordimento alla vista della folta
sterpaglia piegata ambo i
lati sulla strada che mostra
un fondo disseminato di
buche e il manto stradale
usurato e sconnesso, quasi
impercorribile, fino e oltre
il primo rettilineo che conduce al monte. Quest’anno
è la prima volta, la mattina
di San Rocco, che salgo fin
lassù, in continuità di una
consuetudine radicata che
da più decenni mi vede appassionato frequentatore
in tutte le stagioni dell’amena località. Qui riecheggiano le mie lunghe e contemplative passeggiate per
i sentieri polverosi e contorti attraversanti la pancia
silvestre del monte fino alle strette radure a picco
sul mare dominanti lo Stretto e l’affascinante costa
che collega Palmi a Scilla e sul lato opposto a Capo
Vaticano, e la distesa del mare azzurro come il cielo
dalle profondità immense avvolte da arcani misteri. Il
monte S.Elia di Palmi si trascina dietro, a mio avviso,
da oltre sessant’anni, una specie di iattura congenita
legata alla sua straordinariamente bella e selvaggia
natura che rigetta ripetutamente qualunque modificazione o modernizzazione del suo stato secolare, e
di conseguenza respinge l’uso industriale in forma indiscriminata e invasiva dei suoi siti, delle sue frescure
ombrose, dei suoi affacci a picco sul mare, e della sua
lussureggiante, coinvolgente assoluta bellezza. An-
che se negli ultimi anni un tale pensiero si è radicato
alquanto nell’idea e nella cultura civica della città di
Palmi, ciò, comunque, non vuole né può significare
debordare con plateale indecenza nell’incuria e nel
degrado tanto da scadere poi nello sfregio più sconveniente e abissale. Osservo l’ampio quadrato della
pineta fiancheggiante l’antico bar-ristorante Barone
infestato di arbusti alti oltre un metro al punto di
impedire il pur minimo spazio idoneo per la sistemazione dei barbecue o per il posizionamento di sedie e
tavoli e mi chiedo perché mai, e dove, e chi ha deciso
di offrire ai visitatori una tale indecorosa immagine
avvilente. La raccapricciante realtà non si attenua
avvicinandosi nei pressi degli spazi antistanti le “tre
croci” là dove “Palmi si piglia quasi con una mano”,
e in prossimità del grande masso su cui tutti credono che, passando di lì, “il diavolo abbia lasciato l’impronta del suo piede”, dove alti e robusti rami di rovo
Lions 108YA
71
Ranieri
Impiantistica
Il clima ideale
per la sanità.
Nel segno dell’Arte e della Cultura
Abbiamo utilizziamo lo spazio che abbiamo deciso di
riservare alla vena artistica dei nostri soci per ospitare, questa volta, questo scritto del nostro Giuseppe Maisano segno indelebile per l’amore della “sua”
Palmi. Una denuncia coraggiosa dell’assenteismo che
spesso esiste nei confronti delle nostre bellezze, naturali e non, comune certamente a tanti eccezionali
“spazi” del nostro Bel Paese. L’augurio è che lo scritto
di Maisano sia da stimolo per mettere qualche necessaria toppa al degrado che lamenta ma anche da
esempio per molti di noi ad intervenire, come sarebbe
nostro dovere, anche e semplicemente per stimolare
a chi di competenza, la necessità di affrontare con
maggiore incisività le problematiche dei loro territori. Siamo dell’opinione che è giusto soffermarsi sullo
stato di abbandono in cui si trova la località Sant’ Elia
invadono fino a impedire gli stretti passaggi, mentre denunciato da Giuseppe Maisano perché è giusto porun’ingente quantità di buste di rifiuti non ritirati più re all’attenzione dell’opinione pubblica argomenti di
che invogliare a trattenersi per ammirare, sollecita- questo genere. Che stanno certamente molto a cuore
no a scappare per difendersi dai graffi delle spine e a coloro che amano una terra, la Calabria, di cui Ledagli intensi miasmi. In questo posto da oltre mezzo onida Repaci in un suo memorabile scritto ha sapusecolo diverse persone lavorano e rischiano i loro ma- to cogliere in pieno l’essenza della sua bellezza, ma
gri risparmi, oltre mettere a dura prova tutti i gior- che è argomento che di riflesso riguarda molte altre
ni la volontà, il coraggio e la resistenza in una lotta zone della nostra Italia che soffrono per l’ inciviltà dei
Ranieri
è leader nella
progettazione,
probabilmente
di sparute ma pericosenza fine contro un ambiente dove non
è mai Impiantistica
facile comportamenti,
minoranze, e per un degrado che diventa sempre
convivere e spesso convincere se stessi
di non avere edlose
realizzazione
installazione
di impianti
piu’
dilagante.
Ecco la necessità di una maggiore visbagliato a scegliere questo luogo, segretamente dedelle nostre
bellezze spesso martoriate dalla
tecnologici
le strutture
sanitarie.
signato a coronare un giorno le loro speranze.
Non per
è gilanza
mano
dell’uomo
ma
anche
degradate per l’incapacità
umano, né giusto, tagliare l’erba sotto i piedi di questi
strani ma generosi pionieri che, pur conoscendo i for- di fronteggiare l’incuria del tempo. Ecco la necessità –e ereferenze
questo è undicompito
anche noi come Lions
esperienza
centri che
di primaria
ti limiti di un ibrido ambiente, tentano Lunga
di procacciarsi
siamo chiamati a fare – di fare appello per il recupero
onestamente il vivere quotidiano, contribuendo
importanzanela garanzia
di soluzioni impiantistiche
contempo a migliorare e far crescere di importanza e la tutela del Sant’ Elia che è certamente un luogo
sa regalare
profonde emozioni ( e chi
di ultima
generazione
concheottimi
risultati
e fama questo luogo. Non incoraggiando
a visitare
e splendido,
scrive
ne
è
testimone
personale
grazie all’ospitalità
al trattenimento non solo si limita colpevolmente
in termini dilabenessere
ambientale
fruizione di un bene naturale che appartiene a tut- che anni addietro ebbe a dare in quegli splendidi spazi
l’amico Lion Annunziato Santoro…) per la sua imporisparmio
ti, ma, omettendo doverosi compiti, e
si di
inibisce
con energetico.
sconsiderata inerzia a quanti (e sono molti) hanno nente e variegata bellezza che certamente lo porta
investito in questa zona di vivere liberamente i pro- ad essere uno dei posti piu’ fascinosi della Calabria.
E’ innegabile – e la eterna questione meridionale lo
Ranieri
Impiantistica,
pri spazi vitali, nonché custodire e curare
un angolo
conferma – che noi, gente del Sud, siamo stati privati
della natura che tutti ci invidiano perché
nell’intera
operare
nelle dimigliori
condizioni
ambientali.
tante cose
e abbiamo subito,
e subiamo, tante peregione Calabria più bello non ce n’é. Ma, aldilà e al
nalizzazioni
ma
è
anche
innegabile
che, piaccia o non
di sopra dei motivi puramente istituzionali che coinvolgono l’organo nei doveri con l’ambiente, più che piaccia, siamo forti di una natura e di tante bellezze
mai imperativo emerge il superiore interesse dell’uo- che ci consentono di avere una qualità della vita che
mo stesso da tutelare e difendere prioritariamente su potrebbe essere ottimale. Non buttiamo alle ortiche il
l’incuria e il disdoro che, da queste parti, la fanno nostro potenziale positivo e lottiamo per preservare
questo grande patrimonio.
sempre da padroni.
(Aristide Bava)
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Lions 108YA
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via Zabatta, 25 - 80044 Ottaviano - Napoli
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