108Ya Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore
Transcript
108Ya Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore
Anno Sociale 2015-2016 - N. 2 108 Ya Governatore Antonio Fuscaldo Rivista del Distretto 108YA dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore Ranieri Impiantistica Il clima ideale per la sanità. Ranieri Impiantistica è leader nella progettazione, realizzazione ed installazione di impianti tecnologici per le strutture sanitarie. Lunga esperienza e referenze di centri di primaria importanza a garanzia di soluzioni impiantistiche di ultima generazione con ottimi risultati in termini di benessere ambientale e di risparmio energetico. Ranieri Impiantistica, operare nelle migliori condizioni ambientali. Ranieri Impiantistica srl via Zabatta, 25 - 80044 Ottaviano - Napoli tel. 081 529 54 21 - fax 081 529 31 90 www.ranierimpiantistica.it - [email protected] Sommario EDITORIALE 2 Amici Lions… andiamo avanti! di A. Bava IL GOVERNATORE 3 Ritrovare il significato del Natale di A. Fuscaldo I LIONS 5 Noi siamo “i Lions” di L. Caruso 6 “2000 Cittadini ... per 100 Service Lions” di R. Riveccio 9 La nostra Conferenza Regionale di E. Bocchini 12 Parliamoci! di G. Sava 13Il diritto di parola di M. Roperto 14 Riflessioni estemporaneedi un nostalgico Lion di D. Laruffa 16 A proposito di immagine e di comunicazione… di T. Di Napoli 17 Conosciamoci meglio di P. Mobrici 18 Il Campo Italia ai Distretti del Sud: ........ di A. Marte PRIMO PIANO 20 Proficuo lavoro nella magica atmosfera di Matera di A. De Caro 22 Non è questo il Lionismo delle “Speranze” di A. Laurenzano 23 Da emergenza a opportunità per il nostro paese di M. Bonanno L’INTERVISTA 26 Questione Meridionale e Città Metropolitana, …. EchI dI ExPO 2015 28 Il bergamotto di Reggio Calabria 29 … e la Castagna di Davoli di A. Bava di P. Conti di C. Galasso RIfLESSIONI E OPINIONI 30 Le potenzialità del nostro Distretto di A. De Caro 32 A proposito della perdita dei soci… di N. Bellucci 33 Il valore del coraggio di C. Eusebio 34 Evoluzione policulturale e riflessi nel campo...... di M. Romano 36 Tre parole per cambiare: Selezione, ............ di D. Minasi 37 Uniti per difendere la libertà e gli innocenti di C. Eusebio 38 Riflessioni e proposte per un Lionismo operativodi S. Brancaccio SERVIcES 41 Raccolta occhiali usati di F. Aurilio 42 Incontro a Crotone con Carla Maria Russo di G. Buscema 44 Progetto “Alert Team”, Avanti tutta di A. Tassoni 46 Un investimento per il futuro ....... di P. Naim 48 Help lavoro giovani: dall’Università ai progetti ..... di B. Canetti 50 Solidarietà e creatività operativa di C. Stranges 52 Screening gratuito della Vista di T. Lanzerotti 53 I Lions per l’Autismo di V. Perfetto e V. De Paola 54 “Giornata mondiale della vista” cIRcOScRIzIONI 55 Il lionismo attivo: prevenzione, solidarietà, .........di L. Di Bartolomeo MONdO LIONS E dINTORNI 58 Da Salituri ad Attanasio ........ 59 Il ruolo della Banca nel settore agricolo ...... 59 Solidarieta’ avanti tutta di A. M. Truppo 60 Festeggiato tra le bellezze ... lion Dino Jelasi di G. Ventra 61 Solidarieta’ per famiglie in difficoltà di C. Fulgione Sessa 62 Collaborazione e attività concrete ......... di M. P. Arcangelo 64 Emergenza terrorismo di S. Ruggiero 65 Open Day “Prevenzione della fertilità” di V. Panarese 65 Patto D’amicizia con i Leo, S. G.V. “Paolo Di Mauro” 66 Il Distretto 108Ya si arricchisce di una nuova stella di A. Tartaglione 67 Otto borse di studio della Fondazione Betti ’ di A. Placanica 68 Quando il lionismo rafforza l’amicizia… di I. Romano 68 La velata tristezza di quel dolce sorriso… di A. Bava MONdO LEO E dINTORNI 69 Leo … “Solidale” di C. Giordano 70 Notizie Leo di A. Gargiuolo NEL SEGNO dELL’ARTE E dELLA cULTURA 71 Uno sfregio sconveniente e abissale di A. Bava “Insieme, in armonia e umiltà, per un mondo migliore” La Rivista del Distretto 108Ya Editore The International Association of Lions Clubss Distretto 108Ya Anno sociale 2015- 2016 Autorizzazione del Tribunale di Vibo Valentia n. 51/1983 del 3 gennaio 1983 Governatore AnTonIo FusCALDo Direttore Responsabile ARIsTIDE BAVA Vice Direttore AnTonIo DE CARo Responsabile Redazionale sABATo RuGGIERo Responsabile Telematico: GIusEppE VEnTRA Addetti stampa di Circoscrizione TonIno RAGosTA LuCIAno sTAnZIonE CRIsTInA MonACo LuCA DI BARToLoMEo pIERMICHELE LA sALA FRAnCo CRIspIno DoMEnICo IERuLLo VALERIA CREA Grafica e stampa InTERnATIonAL pRInTInG Z. Ind.le pianodardine Avellino Tel. 0825 628411 per la pubblicazione sulla rivista 108 Ya gli articoli devono essere in Word e le immagini in f.to Jpg da inviare all’indirizzo di posta elettronica: aristidebava @libero.it “Gli articoli pubblicati rispecchiano il pensiero degli autori e non necessariamente quello della redazione”. La redazione si riserva il diritto di modificare gli articoli per esigenze editoriali. Si prega apporre la firma e la carica Lions agli articoli non scrivere testi e titoli in maiuscolo Per il numero 3 inviare i testi, PossiBilmente CorreDati Da FotoGraFie, entro il 15 FeBBraio 2016 Lions 108YA 1 Editoriale Amici Lions… andiamo avanti! Le vicende che in quest’ultimo perio- sonalismi o visione di parte riesce a do minacciano sempre piu’ la libera darsi – se veramente nel suo cuore convivenza civile e finanche la pace e nella sua mente ha un pizzico di nel mondo inducono a fare delle lionismo - nel confronto con se stesserie riflessioni , soprattutto in un so. Ecco perché, pur avendo la conmomento particolare qual è quello sapevolezza che la debolezza umana rappresentato dalle festività nata- è una brutta bestia, difficilmente di Aristide bAvA lizie. Un momento “sacro”, da sem- da vincere, continuo a ritenere che pre considerato, come ben ci dice lo Manifestazioni “fiducia e speranza”,Distrettuali nel nostro fustesso nostro Governatore Toto’ Fu- turo, non debbano essere accantodelle Cariche scaldo nelle pagine che seguono an- Seminario nati . Forse la strada non sarà breve, Congresso d’Inverno che “un simbolo di rinascita e di rin- e forse si dovranno ancora sanare novamento” spiegandoci che questa alcune ferite, passate e recenti, ma importante festività “ha connessioni alla fine quel pizzico di lionismo farà con miti e riti antichissimi legati agli capolino anche dove l’intolleranza albori dell’umanità “. E, dice ancora ha lasciato poco spazio alla ragione. Fuscaldo è anche simbolo di speran- Almeno cosi’ spero. E ritengo anche za e fiducia, che, attraverso le “oscu- che, in questa direzione, continuerà rità” della vita, rafforzi la conoscen- ad essere molto importante il contriza e la consapevolezza delle proprie buto e lo stimolo che ognuno di noi, Silano risorse. Un passo quest’ultimo che Camigliatello parlo soprattutto dei semplici soci, Vibo Valentia mi piace rapportare , in occasione di 24-26 saprà luglio dare - 2015 pure con gli scritti su 5-7 febbraio 2016 questo significativo momento, alla questa rivista - nel dibattito che da vita della associazione Lions, pro- ClubsOrganizzatori: tempo si è aperto sulla vita della as- ClubsOrganizzatori: Lions CosenzaAndiamo Host prio per auspicare che i primi cento – sociazione. avanti, dunque, Valentia – Lions Cosenza Castello Svevo anni di vita della nostra associazione e puntiamo la nostra attenzione sul –– Vibo Nicotera Lions Cosenza Rovito Sila Grande segnino anche il momento del suo – Congresso d’inverno di Vibo Valen- – Serra San Bruno – Lions Acri necessario rilancio e che ognuno di tia, dove dal 5 al 7 febbraio , saremo noi , con tutte le sue qualità e le sue Comitatoorganizzatore: chiamati a dare una prima prova di Comitatoorganizzatore: debolezze trovi la strada giusta per Responsabile una rinnovata maturità che è neces- Responsabile AchilleMorcavallo far prevalere gli ideali che sono sem- •sario ritrovare. Il Santo Natale, que- • AliBarati Lions Club Vibo Valentia Lions Club Cosenza Castello Svevo pre stati alla base della sua nascita Componenti sta festa che è la festa di tutti, sia, Componenti e ritorni ad essere orgoglioso di far Lions dunque, capace Club Cosenza Hostdi allargare i cuori di AntonioNino parte del mondo Lions. Amici piu’ –tutti noi. Sia capace di portare pace Lions Club Nicotera autorevoli di me si sono sforzati e si – e GiuseppeForciniti serenità nel mondo, oggi sconvolto FrancescaGulino stanno sforzando di capire le ragioni, – ancora dalla piaga del terrorismo. Sia –– DiegoBrancia DomenicaCorigliano ad esempio, delle cause che determi- Lions veramente – CosmaMazzotta Club Cosenzaportatore Rovito S.G. dello spirito di nano l’abbandono di soci, il calo di –fratellanza e amicizia che tanto spes- – GiandomenicoPata NicolaClausi partecipazione , una eccessiva con- –soPierPaoloGuido richiamiamo nei nostri meeting. E Lions Club Vibo Valentia – CarloZottola flittualità interna e tanti altri aspet- il mio auspicio, ma sono sicuro che ti negativi che, negli ultimi anni, Lions è anche l’auspicio della stragrande –– NicolaLimardo Club Cosenza Castello Svevo NicolaFusca hanno turbato e tanno turbando la –maggioranza dei soci Lions del no- – DanilaTavella BrunaCanonaco GaetanoLiquori vita della nostra associazione. Pro- –stro Distretto. Che anche il mio auLions Club Serra San Bruno MariaDonataTortorici babilmente questi stessi autorevoli –gurio e quello dell’intera redazione, amici , hanno già trovato le “loro” Lions come quello del Governatore Toto’ – LuciaLetiziaD’Elia Club Acri risposte che, poi, a pensarci bene –Fuscaldo , entri, attraverso la nostra –– DomenicoAntonioFabrizio EnzaCefariello GiuseppeAntonioPupo sono le stesse risposte che, seppure –rivista, nelle vostre case, e raggiun- – DomenicoSodaro RamonaD’Amico viste da ottiche diverse, sono quelle –gaGianieroMastrillo voi e i vostri cari. Buon Natale e – PaoloPancaro che ognuno di noi , scevro da per- Buon Anno a tutti. 2 Lions 108YA 28 Il Governatore Ritrovare il significato del Natale di Antonio FuscALdo Cari Amici, il Natale è ormai alle porte e, con esso, uno dei periodi più suggestivi dell’anno . Tutti ci stiamo preparando a celebrare il Natale e il tempo che si avvicina ci porta a ripercorrere idealmente la memoria dei giorni passati, a volte lieti a volte densi di difficoltà, ma sempre fervidi e operosi, a riflettere su quanto è accaduto, a ripensare alle nostre azioni, a ciò che abbiamo vissuto e, nel contempo, a condividere con altri la speranza per un futuro più sereno e benefico. Il Natale non è solo l’albero con le sue decorazioni sfavillanti con i regali e mi rendo conto che,in questi giorni di feste, augurare a tutti un Natale gioioso e sereno, possa suonare stonato, per coloro che stanno vivendo una drammatica quotidianità, che non consentirà di passare le festività natalizie con la serenità che meriterebbero. La festività del Natale ,ai giorni nostri, peraltro, è ormai diventata una ricorrenza più consumistica che religiosa: tutti noi siamo in qualche modo coinvolti dall’inarrestabile corsa all’ultimo regalo stravolgendo spesso la nostra vita in nome di logiche di consumo e di mercato che incitano, e quasi obbligano, a comprare il più possibile. Ma, per ritrovare il significato del Natale, è forse più utile uscire dalle vetrine dei negozi e voltarsi indietro ai culti più antichi: Natale è soprattutto simbolo di rinascita e di rinnovamento. Quella del Natale, è una festività che ha connessioni con miti e riti antichissimi legati agli albori dell’umanità, agli archetipi e ai simboli. Natale significa letteralmente “nascita” e, in epoca romana, coincideva con la festività del Dies Natalis Solis Invicti (Giorno di nascita del Sole Invitto) celebrata nel momento dell’anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d’inverno: la “rinascita”, appunto, del sole. E’ in questa direzione che ci sembra più consono guardare per ritrovare il significato del Natale. Quindi, il Natale è simbolo di rinascita, rinnovamento , cambiamento ma anche di speranza e fiducia, fiducia che, attraverso le “oscurità” della vita, rafforzi la conoscenza e consapevolezza delle proprie risorse. A parte il significato religioso, al quale si può credere o meno, il Natale deve essere soprattutto l’occasione per fermarsi un attimo a riflettere, dedicare un pensiero a chi è meno fortunato di noi, costruire ponti di fraternità e solidarietà. Il Natale deve essere un momento per incontrarsi con parenti ed amici e trascorrere momenti di condivisione, equilibri di silenzi e parole, tempo offerto all’altro nella gratuità, lasciandosi alle spalle gli inevitabili problemi della quotidianità. Il Natale ci invita a vivere non la gioia momentanea di qualche luminaria, di un pranzo con la famiglia e gli amici ma la gioia sofferta di chi è consapevole che la speranza o è per tutti oppure è mortificata. Troppo spesso lo dimentichiamo, Lions 108YA 3 Il Governatore facciamo sì allora che questo Natale sia l’occasione giusta per riprendere contatto con i veri valori che danno significato alla vita, la colorano e l’arricchiscono. Il Natale è un momento di pace e d’amore. Ma c’è da chiedersi: cosa troverà quest’anno? Basta guardarsi intono è tutto uguale, va male! I problemi sono sempre gli stessi: fame, guerre, odio, egoismo, razzismo, superficialità, materialismo, disoccupazione, crisi di valori che ci rendono sempre più soli, più schiavi. Guardiamoci dentro, in questi giorni speciali, spogliamoci degli stracci di superficialità, egoismo e rancore che non portano a nulla, e vestiamo invece i panni della festa, dell’amore e uniamo i cuori. Il Natale deve essere capacità di guardare nella grotta del proprio cuore per spalancarlo. Allora il Natale non sarà solo una festa di pochi che chiudono gli occhi sul dolore di molti, ma sarà il barlume di una speranza che lenisce le sofferenze e le angosce di tanti uomini e donne, sarà il pegno di una vita impregnata di relazioni autentiche e di rispetto dell’altro, testimonianza di amicizia, tempo di riflessione e di responsabilità. 4 Lions 108YA Il Natale non è un punto di arrivo ma di partenza. Dobbiamo tutti prendere coscienza che a Natale non si arriva, dal Natale si parte, conta il giorno dopo. Natale è qualcosa di nuovo che nasce dentro di noi, nel nostro cuore, è rinascere e far nascere un mondo nuovo, ogni giorno della nostra vita. Il mio augurio è dunque che le feste siano portatrici di affetti e di valori ritrovati, che il Natale doni momenti di pace e serenità, ma un augurio particolare voglio rivolgere a tutti coloro che devono affrontare situazioni di disagio, quali la malattia, la disoccupazione, la solitudine, l’inserimento in un paese straniero. Un augurio partecipato agli anziani, custodi delle nostre radici e di una memoria storica che è insegnamento di vita. Un augurio a tutti coloro che temono per il proprio lavoro. Un augurio a tutte le donne affinchè non siano mai più oggetto di violenza. Un augurio ai giovani di cui dobbiamo farci interpreti delle loro inquietitudini. Un augurio a tutti i bambini del mondo che soffrono per malattie, per fame e per carenza d’affetti. Un augurio a tutti i profughi e immigrati che possono ritrovare nuove possibilità di vita ed accoglienza da fratelli. Per noi lions, che perseguiamo i nobili obiettivi di solidarietà verso i più deboli e bisognosi, il Natale deve durare tutto l’anno e non solo il 25 Dicembre. Infine, auguro a tutti, che il Natale sia la festa che ci invita all’impegno e alla costruzione di relazioni umane capaci di rendere più fraterna e serena la convivenza civile, ma soprattutto sia l’occasione per guardarci dentro, per capire chi siamo davvero in fondo al cuore. E’ dal cuore che bisogna partire: ecco il Natale, la festa della luce che rinasce e del buio che si allontana, metafora del nostro tempo e del nostro impegno. Buon Natale detto con il cuore a tutti Voi ed ai Vostri cari familiari. I Lions Il service umanitario: la base della nostra credibilità noi siamo “i Lions” Siamo i nostri numeri: 8 milioni di interventi di cataratta; 35 milioni di occhiali distribuiti; 4.5 milioni di ragazzi coinvolti nel Poster della Pace; oltre 40 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo. Potremmo andare avanti con i nostri numeri ancora a lungo. Anche se guardassimo alla sola Italia,sarebbero numeri eccezionali. I nostri service umanitari sono la nostra credibilità. Sono ciò che ci permette poi di poter dire la nostra su qualsiasi argomento di interesse sociale perché noi siamo quelli che fanno, non quelli che parlano. Il Lionismo italiano, diventa ogni giorno, sempre più, un Lionismo “del fare”. E’ tempo di smettere di “parlare” e rimboccarsi, invece, tutti, le maniche. di LiLiAnA cAruso Il Lionismo non è ne un credo dogmatico ne una strada a senso unico.Nel rispetto del nostro Codice dell’Etica, vi trovano posto ed, anzi, sono benvenuti, una molteplicità di modi di intenderlo. Variano in base alle latitudini, alle culture, ai momenti storici. Del resto gli Scopi del Lionismo individuano proprio in questa diversità un valore. Per aver chiara questa nostra poliedricità basti leggere: - creare e stimolare uno spirito di comprensionee d’ intesa fra i popoli del mondo - promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza - partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. E’ poi il We Serve - motto unico per ciascun Lions di qualsiasi Continente – a porsi come loro sintesi ultima e guida del nostro agire. In questo momento storico, in questo nostro mondo, come va vissuto il We Serve? Cosa significa essere Lions? Qual è l’elemento trainante del nostro agire? Nel rispondere, non possiamo prescindere da ciò che un secolo di impegno ci ha fatto divenire: la più grande organizzazione di servizio We serve umanitario del mondo. Noi siamo i Lions, siamo i nostri numeri: 8 milioni di interventi di cataratta; 35 milioni di occhiali distribuiti; 4.5 milioni di ragazzi coinvolti nel Poster della Pace; oltre 40 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo. Potremmo andare avanti con i nostri numeri ancora a lungo.Anche se guardassimo alla sola Italia,sarebbero numeri eccezionali. E dunque vengo al sodo. Oggi, in questo mondo, il nostro We Serve significa Servizio Umanitario. Significa mettersi il giubbino giallo e scendere in piazza: Lions tra la gente, con la gente, per la gente. Non voglio smentire quanto ho detto all’inizio. Esiste, ed ha grande valore, una molteplicità di modi di servire. Esiste un “pensiero Lions” che è frutto dell’applicazione nella pratica del nostro Codice dell’Etica. Esiste un Lionismo che si concretizza nel supportare le nostre pubbliche amministrazioni nel loro decisionmaking. E’ un ruolo difficile, complesso. E non va confuso con il fare conferenze dove si dibattono problemi teorici, con l’invitare un relatore prestigioso ad una “prestigiosa” conviviale. E’ un’altra cosa. Ma che possibilità di impatto avremmo sul decisionmaking delle istituzioni se non avessimo la credibilità che ci proviene dall’essere in prima fila per alleviare i grandi problemi del mondo? Nessuna. I nostri service umanitari sono la nostra credibilità. Sono ciò che ci permette poi di poter dire la nostra su qualsiasi argomento di interesse sociale perché noi siamo quelli che fanno, non quelli che parlano. E proprio nell’attuale contesto di questo meraviglioso Lionismo italiano, che ogni giorno diventa sempre più un Lionismo “del fare”, credo sia giunto il momento di smettere di “parlare” e rimboccarsi, invece, tutti le maniche. Lions 108YA 5 I Lions Prima Conferenza Regionale dei Service Lions “2000 cittadini della regione campania per 100 service Lions” di renAto rivieccio Svolta epocale nel rapporto tra Associazione e istituzioni pubbliche: presso il Consiglio Regionale della Campania si è tenuta a Napoli la prima conferenza dei service lions a favore del territorio Sembrava impossibile, eppure l’11 dicembre scorso si è realizzato l’evento tanto atteso dopo oltre quattro anni dal varo della legge n. 12 sulla sussidiarietà orizzontale. Parliamo della prima conferenza dei servizi con la Regione Campania in attuazione di detta legge regionale, nel corso della quale è stato illustrato al Presidente del Consiglio Regionale, on. Rosa D’Amelio, il programma dei service che sono e saranno svolti dai nostri clubs sul territorio per l’anno 2015-2016. vice programmati per quest’anno dai clubs della Regione. Compito che è stato svolto brillantemente e che ha visto ognuno dei presidenti di Circoscrizione trattare i service suddivisi per aree omogenee. Il compiacimento è stato di tutte le autorità lionistiche presenti a partire dal Governatore Totò Fuscaldo, che concludendo la manifestazione, ha ringraziato la presidenza del Consiglio Regionale per la sensibilità dimostrata verso il tema della “Cittadinanza Attiva Umanitaria”, di cui la legge 12 è la più autentica espressione. L’evento ha soprattutto dimostrato una verità: l’universo dei sentimenti lionistici di amore e fratellanza verso il prossimo, di aiuto ai deboli e ai bisognosi non cambia affatto, anzi, con la legittimazioIn particolare ai nostri quattro ne delle istituzioni, si rafforza. Si presidenti di Circoscrizione è stato tratta solo di agire con la consaaffidato il compito di illustrare al pevolezza di essere sussidiari ripresidente la vasta gamma dei ser- spetto alle istituzioni, agendo in collaborazione con le stesse, o in alternativa, in caso di inerzia. E’ un nuovo scenario che si apre e che può dar luogo ad un nuovo dialogo tra cittadini e e Amministrazioni con un ruolo non più subalterno ma consapevole e legittimato. Dobbiamo essere audaci ed osare, per dirla alla Ermanno, perchè essere lion oggi vuol dire partecipazione attiva ai problemi del territorio, essere insomma leader globali, attori e non comparse. E allora facciamo sentire la nostra voce, comunque e dovunque ci sia un bisogno, una necessità di giustizia e di amore. Di seguito si riporta l’intervento introduttivo rivolto alla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania nella Conferenza dei Service lions dell’11 dicembre. *** “Illustre Sig. Presidente del Consiglio Regionale della Campania, quale primo vice governatore del Distretto Lions 108Ya, mi avvio, con una punta di legittimo orgoglio, alla presentazione di questa prima conferenza dei service lions, espressione di un’Associazione mondiale umanitaria, come quella dei lions, che rappresenta in tutto il mondo circa 1.400.000 soci presenti in oltre 200 Paesi. 6 Lions 108YA I Lions Noi lions, sig. Presidente, abbiamo una missione: consentire ai volontari di servire la propria comunità, rispondere ai bisogni umanitari, promuovere la pace e la comprensione internazionale attraverso l’attività dei nostri clubs. Nella sola Regione Campania, dove anche operiamo, sono attivi ben 82 clubs lions distribuiti sul territorio con una presenza di oltre 2060 soci . Soci dediti alle azioni umanitarie e di servizio a favore del prossimo, del debole, del bisognoso, così come indicato nelle carte costitutive dell’Associazione. In particolare, tra gli scopi del lionismo figurano quello di promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza, di partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. dei cittadini nei confronti della sussidiarietà, non può essere sogcosa pubblica, desidera sviluppare getta ad autorizzazione o censura. una nuova forma di democrazia L’art. 3 prevede che possono eserpartecipativa e deliberativa citare la sussidiarietà orizzontale E allora sig. Presidente come non tutti i cittadini, lavoratori e non, ricordare la proposta di legge re- mentre l’art. 4 elenca le attività gionale fortemente promossa dal- di interesse generale , quali quelle la nostra associazione innanzitut- inerenti i servizi pubblici sociali, i to nella Regione Campania, dove servizi culturali, i servizi volti alla in pochi giorni e precisamente il valorizzazione del lavoro e dell’i1°luglio 2011, si tradusse nella niziativa economica sociale per legge n. 12 in attuazione del pre- il rafforzamento dei sistemi prodetto principio costituzionale. duttivi locali, i servizi alla persona ecc. Come è noto, la legge si propone due obiettivi: Infine gli articoli 6 e 7 specificano le modalità di attuazione della -trasformare l’arcipelago delle legge prevedendo una particolare iniziative sociali spontanee dei forma di pubblicità delle attività cittadini, anche di carità, in pro- sussidiarie, delle verifiche e dei getti concreti di cittadinanza atti- controlli, così come il monitova umanitaria; raggio delle attività di interesse -dotare i cittadini di uno stru- generale I richiamati scopi del lionismo, ci portano inevitabilmente all’articolo 118 della nostra Costituzione dove soltanto nell’anno 2001 è stato aggiunto il comma 4 che recita:” Lo Stato , le Regioni, le Province, le Città metropolitane e i Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli o associati per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla mento legale forte di coamminibase del principio di sussidiarietà”. strazione solidale per intervenire Cioè la norma costituzionale le- in tutti i casi di inerzia delle istigittima l’autonoma iniziativa dei tuzioni democratiche rappresencittadini fondata sul principio di tative. Con l’incontro di oggi , con la prima conferenza sui service lions, a distanza di oltre quattro anni dal varo della legge regionale, si vuole dare concreta applicazione agli sussidiarietà, nel graduale pas- L’art. 2 della legge proclama il artt. 6 e 7 della legge. saggio da una democrazia rappre- principio fondamentale seconsentativa ad una democrazia par- do cui, in attuazione della norma Si può insomma ben affermare tecipativa e deliberativa. Appare costituzionale, ogni autonoma che questa è la storia di una riinsomma la risposta alla crisi dei iniziativa dei cittadini per lo svol- voluzione silenziosa : partire dagli sistemi di democrazia rappresen- gimento di attività di interesse scopi del lionismo per arrivare alla tativa in Europa, che avendo pro- generale sulla base del principio di legge 12. Dalla parole del fondatore Melvin Jones “promuovere i dotto una costante disaffezione Lions 108YA 7 I Lions principi di buon governo e buona cittadinanza e partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità” alla legge 12 della Regione Campania sulla sussidiarietà orizzontale. Quanto cammino è stato fatto! Dopo aver emanato, prima in Italia questa legge, con questa prima conferenza dei service lions la regione Campania è stata e resta la prima in Italia nella delicata e affascinante materia della sussidiarietà. Cosa possiamo fare in questo ambito, quale contributo può fornire la società civile ai processi decisionali pubblici? Con la odierna Conferenza noi intendiamo esporre la gamma delle attività che, grazie alle professionalità di cui dispongono, i lions svolgeranno a favore del territorio di competenza regionale in armonia con gli scopi del lionismo e con il nostro dettato costituzionale. Certo non è facile questo delicato passaggio da una forma di democrazia rappresentativa a quella partecipativa, dove ogni cittadino ha doveri umani e sociali nei confronti della comunità nella quale egli vive e lavora, ma 8 Lions 108YA il nostro sforzo deve essere massimo per assicurare questo delicato traghettamento. no ancora entusiasmo, coraggio e volontà per invertire il corso della storia e per gridare nelle nostre piazze il diritto ad un futuro miSig. Presidente, i service che Le gliore, nel quale ad ognuno sia presenteranno di qui a poco i dato da vivere ,nel proprio territonostri Presidenti di Circoscrizio- rio, in armonia con tutti. ne riguarderanno quattro aree di intervento, tra le tante che impe- Solo avendo la capacità di ricongnano noi lions quotidianamente, quistare il senso della forza che ognuna con uno specifico tema: nasce dalla ragione, si possono Ambiente, condizione giovani, sa- compiere quei salti che consentonità, beni culturali. no epocali trasformazioni. Appare questa la rivoluzione silenziosa che si accompagna alla legge 12 : usufruire di tutte le professionalità presenti nella società civile e quindi nelle associazioni di servizio volontario, affinchè la comunità possa concretamente avvalersi di armonici programmi di sviluppo sociale. E in conclusione mi sia concessa una riflessione: quale futuro per questa prima conferenza regionale? Sig. Presidente essere lions vuol dire partecipazione attiva ai grandi problemi dell’umanità, e quindi anche ai problemi delle comunità. Ma partecipazione da protagonisti e non da spettatori. Spetta alle organizzazioni non governative saper creare un movimento di opinione pubblica, perchè la società civile faccia sentire la sua voce. a) perchè può diventare un modello sin qui assente nella Repubblica italiana; E qui non possiamo trascurare il ruolo dei nostri giovani: essi han- Un futuro che vedrà il sostegno delle mie umili, ma convinte forze nella direzione tracciata per più di un motivo : b) perchè può consentire a tutti i lions clubs una maggiore efficienza nella realizzazione dei service da presentare alla Regione Campania e quindi alla collettività”. Renato Rivieccio 1° V. Governatore Distretto 108Ya I Lions La nostra conferenza regionale di ermAnnno bocchini 1.- Abbiamo ideato una Conferenza regionale dei servizi Lions per la Campania per dare attuazione alla legge regionale 1° luglio 2011, n. 12 che abbiamo redatto per dare a tutti i Clubs Lions una legittimazione istituzionale fin qui assente nella storia del lionismo italiano. La Conferenza dell’11 dicembre 2015 presso il Consiglio regionale della Campania passerà alla storia come la Prima Conferenza regionale dei servizi della società civile della Regione Campania. Un evento storico per tre motivi. per una lunga stagione è stata una questione di distribuzione di poteri pubblici tra Stato e Regioni. Con questa Conferenza noi creiamo un Regionalismo sociale perché la società civile regionale è la grande assente della storia del regionalismo italiano. E ciò per fare capire alle pubbliche istituzioni che quando si dice Regione Campania si intende in primo luogo una comunità di cittadini singoli o associati che si attivano per lo svolgimento di attività di interesse generale, su base regionale.Il terzo motivo di orgoglio è che abbiamo posto la prima pietra di quello che sarà il futuro diritto sussidiario tra diritto privato e diritto amministrativo. In primo luogo perché manca in Italia qualunque censimento o analisi del fenomeno civico della sussidiarietà orizzontale, che In questa prospettiva noi vola nostra Costituzione ha intro- gliamo costruire per l’Italia il metodo della sussidiarietà orizdotto nel 2001. zontale e le sue applicazioni Il secondo motivo di orgoglio concrete. è che in Italia il Regionalismo Il metodo vede la società civile orientare la sua azione alla cura dell’interesse generale perché con l’art. 118 è finito il monopolio pubblico della cura dell’interesse generale. 2.- Ma quale metodo per la cura dell’interesse generale? In primo luogo una legge regionale. La n. 12 del 2011 è la nostra legge e di essa vi parla più diffusamente l’amico Rivieccio in questa rivista.Il metodo della sussidiarietà orizzontale significa aprire, oggi, una nuova strada, che non vale solo per i Clubs Lions, ma per l’intera società civile della Campania per congiungere tutti i Servizi resi dalla società civile a favore delle istituzioni della democrazia rappresentativa. Abbiamo ideato di realizzare questa sinergia a due livelli: a) a livello decisionale con Services Progettuali; b) a livello esecutivo con i Services operativi. A livello decisionale con i Service progettuali utilizzeremo tutte le professionalità civili per la partecipazione ai processi decisionali pubblici, in relazione alla emanazione stessa delle leggi regionali. Un laboratorio, dunque, legislativo che ha già dato i suoi frutti quando abLions 108YA 9 I Lions biamo chiesto l’approvazione di una legge regionale (la legge n. 12) per l’attuazione dell’art. 118 della Costituzione sulla sussidiarietà orizzontale nella Regione Campania. A riguardo eccellenti i contributi scientifici sono venuti dal Prof. Giancarlo Guarino , ordinario di diritto internazionale dell’Università Federico II di Napoli e del nostro Prof. Giso Amendola, ordinario di economia politica dell’Università di Salerno. si è collegata nella sua programmazione all’Agenda 2020 dell’Unione europea il cui regolamento generale n. 1303 del 2013 è stato pubblicato sulla G. U. dell’Unione europea del 20 dicembre 2013. In questa prospettiva la Regione Campania ha deliberato il “Documento strategico regionale” con delibera della Giunta regionale n. 142 del 2013 proponendo una programmazione fondata su tre obiettivi: a) Campania creativa; b) Campania verde; c) CampaTutto ciò abbiamo fatto anche nia solidale. in attuazione del “Code of good practice for civil participation In queste tre azioni di programin decision-making process” mazione noi Clubs Lions sareapprovato dal Consiglio d’Eu- mo operativi in modo organico ropa di Strasburgo. Sorge, così, e programmato superando l’auna sorta di “co-progettazione” tomismo tradizionale dei nostri tra società civile e Consiglio re- interventi nel sociale ognuno gionale della Campania. dei quali privi di capacità segnaletica autonoma nell’opi3.- Al secondo livello operativo, nione pubblica e, quindi, privi di in sede di attuazione delle de- efficacia ed efficienza concrete. cisioni pubbliche, occorre congiungere tutti i nostri Services Pertanto nel quadro della proalla Programmazione della Re- grammazione della Campania gione Campania. creativa, per cominciare, è stato inaugurato dal Presidente Infatti la Regione Campania internazionale Mahendra Ama10 Lions 108YA rasurjia il Centro internazionale di ricerche “Cittadinanza Umanitaria” che opera ininterrottamente per creare tutto ciò che ora è in fase di attuazione, sia a livello locale, sia a livello internazionale. Nel quadro, poi, della Campania verde i nostri Services si inseriscono, in modo organico, in tre settori della programmazione: a) il settore della salute; b) il settore dell’ambiente; c) il settore dei beni culturali. Infine nel quadro della programmazione della Campania solidale svolgeremo i nostri Services sulla condizione giovanile.Eccellente e organica è stata la presentazione al Consiglio regionale della Campania da parte dei Presidenti di circoscrizione Marina Comenale Pinto, Enzo Pagliarulo, Giovanni Lettieri, Nicola Bellucci.E’ una nuova strada che oggi noi inauguriamo, in attuazione del programma del nostro Governatore Antonio Fuscaldo, ma ciò facciamo con la mente e con il cuore di semplici lions. I Lions DA OGGI ACQUISTA I PRODOTTI CALLIPO ANCHE ON LINE SU Lions 108YA 11 I Lions Parliamoci! Gabinetti distrettuali e Congressi ove, purtroppo, lo spazio destinato all’approfondimento viene quasi sempre compresso da altre esigenze non lo consentono. Al pari delle riunioni convegnistiche, ove gli spazi sono quasi sempre sacrificati da esigenze di tempo e da interventi rituali e spesso scontati. Ed allora? Forse il luogo adatto per esprimere qualche riflessione potrebbe essere proprio la nostra Rivista, oggi aperta ad ogni socio che può sentirsi libero di esercitare il corretto ruolo di stimolo animando il confronto e il dibattito democratico delle opinioni. di GiAnFrAnco sAvA All’indomani dell’uscita del primo numero di questo anno della nostra Rivista, dopo aver dato una rapida scorsa alle sue pagine, ho inviato al direttore Aristide Bava un messaggio di congratulazioni, che qui ribadisco, per la linea e per il taglio che, certamente per suo merito, era stato dato al nostro organo di informazione interna. Bene, l’idea me la ero fatta fin da subito leggendo il suo editoriale nel quale il nostro direttore, facendo riferimento agli scritti di molti autorevoli soci, metteva in risalto il malumore ancora latente che serpeggia nel nostro Distretto e la necessità di rilanciare l’associazione abbandonando conflittualità e personalismi, ed a tal fine proponeva anche una ricetta apparentemente semplice: Parliamoci! Voglio ora far rilevare che in uno degli ultimi numeri della Rivista dello scorso anno Aldo D’Andrea, da censore, in un articolo sulle regole, nel lamentarne l’inosservanza, invitava a mettere a tema i 12 Lions 108YA comportamenti dei soci, ed io stesso, in un articolo successivo, prendendo spunto dall’invito di Aldo, ponevo la questione di quale fosse il luogo adatto per esprimere una qualche riflessione di politica associativa. E dunque, parliamoci, ma dove? Non sono certamente adatti a ciò i Gabinetti distrettuali o i Congressi ove, purtroppo, lo spazio destinato all’approfondimento viene quasi sempre compresso da esigenze di più stringente concretezza, e di questo ci si è sempre molto doluti. Non certo le riunioni convegnistiche, ove gli spazi sono quasi sempre sacrificati da esigenze di tempo e da interventi rituali e spesso scontati. Ed allora, il luogo adatto per esprimere qualche riflessione potrebbe essere proprio la Rivista, ove non solo un Past Governatore, forte del grande tesoro di amicizia e di rispetto ricevuto, ma ogni socio, può sentirsi libero di esercitare il corretto ruolo di stimolo manifesto e chiaro, animando il confronto e il dibat- tito democratico delle opinioni. Questo luogo, invero, è quello che addita anche il direttore Bava quando, specificamente dedicando grande spazio alla riflessione di Andrea Tartaglione sulla eventuale divisione del Distretto, invita i soci ad esprimere il proprio parere. Io non ancora voglio esprimere la mia opinione sull’argomento, anche se il mio pensiero è noto ai più, perché e giusto che siano innanzitutto i soci a farlo, ma voglio tuttavia osservare che è maturo il tempo per decidere, e che della divisione, non solo del Distretto ma anche del Multidistretto, mi sono ampiamente occupato per essere stato chiamato a far parte di una specifica commissione di studio fin dal Congresso distrettuale di Ischia del maggio del 2004, le cui risultanze sono state pubblicate sulla nostra Rivista l’anno successivo, e per aver dato impulso, durante il mio governatorato, alla formulazione del documento elaborato dalla Commissione di studio distrettuale presieduta da Armando Veneto riguardante la costituzione di un Multidistretto del Sud, ed alla sua diffusione, in quell’anno, sul sito web del Distretto. I Lions il diritto di parola Qualsiasi ostacolo frapposto alla comunicazione deve essere considerato un vulnus che frena il confronto delle esperienze e quindi il miglioramento delle persone. Ma se questa è la regola, il riconoscimento della massima libertà nel poter esporre le proprie idee, vale quale fatto normativo di comportamento in ogni momento e dappertutto, sia a livello internazionale che multidistrettuale e, più giù, anche distrettuale tidistrettuale e, più giù, anche diContinuo a scrivere in funzione critica. Nel mio precedente articolo ho parlato di rabbia, di responsabilità e di coraggio. Oggi voglio parlare anche di coerenza e di diritto non conculcabile a manifestare le proprie idee. Leggo con attenzione la nostra rivista multidistrettuale ed ho anche letto che un nostro grande rappresentante del lionismo nazionale, direi anche internazionale per la funzione da lui svolta nel passato , ha ripreso a scrivere sulla rivista un po’ come anch’io, in piccolo , ho ripreso ad esporre le mie idee nella rivista distrettuale. Questo nostro rappresentante, che poi è il Past Presidente Internazionale, lamenta che , per la prima volta nella storia di ben 60 anni di Forum Europei non si è consentito a due candidati alla Vice Presidenza Internazionale, di cui uno europeo e prima donna della storia dei LCI, di presentar- tua a di micheLe roPerto si, come di abitudine, sul palco per potersi manifestare all’Assemblea del Forum. In sostanza non si è data loro la parola. E questo, secondo, il Past Presidente Internazionale è una caduta di stile, se non un vero e proprio errore. Mi trovo d’accordo con il Past President, anche se il mio convenire può essere considerato una “ quisquilia”. Sono sostenitore della massima libertà nella circolazione delle idee perchè questo e il modo per crescere nel lionismo e nella vita. Qualsiasi ostacolo frapposto alla comunicazione deve essere considerato un vulnus che frena il confronto delle esperienze e quindi il miglioramento delle persone. Ma se questa è la regola, il riconoscimento della massima libertà nel poter esporre le proprie idee, vale quale fatto normativo di comportamento in ogni momento e dappertutto, sia a livello internazionale che mul- strettuale. E, sul punto, non posso non osservare ancora che, nel nostro Multidistretto, si è vietata la parola al socio Ermanno Bocchini nel Congresso di Bologna. Ed anzi gli si è negato il diritto alla candidatura. Chi lo ha fatto ha posto in essere una ingiustizia macroscopica, quasi un macigno sulla via della testimonianza lionistica. Si è in sostanza posto in essere un errore grave che per essere eliminato ha bisogno di essere riconosciuto. E’ difficile operare il riconoscimento, ma chi ha un forte animo non dovrebbe trovarvi ostacolo, perchè è proprio degli uomini forti combattere l’errore e dare dignità alle persone. Mi aspetto che questo forte animo si muova nel riconoscimento esplicito dell’ingiustizia perchè questo, alla fine, e’ il vero e unico modo di chiudere Bologna al cui Congresso Multidistrettuale mi riferisco per l’ultima volta con questo mio scritto. 19.450 euro Lions 108YA 13 I Lions Riflessioni estemporanee di un nostalgico Lion di domenico LAruFFA Mi è capitato di sentire qualche lion che, riferendosi ad un presidente di zona o di circoscrizione o ancora al governatore di turno, o anche al presidente del consiglio dei governatori o al presidente internazionale, li definisce “superiori”. “Debbo scrivere al mio superiore...”, “...ho parlato con il mio superiore...” etc. A costoro voglio dire che nella nostra associazione non vi sono superiori! Basta leggere con attenzione lo statuto e il regolamento del nostro distretto che, ovviamente si rifanno allo statuto e al regolamento internazionale. Capo I art. 3 :“Il distretto, attraverso i suoi organi, coordina l’attività dei club nel pieno rispetto della loro autonomia... come previsto dall’art. II dello Statuto Internazionale”; Art. 7 “Il governatore ha la direzione degli affari del distretto e lo rappresenta, osserva e fa osservare lo statuto ed il regolamento internazionali”. Dunque i superiori non ci sono tra noi, bensì funzionari che hanno a vari livelli mansioni di coordinamento delle attività dei clubs al fine di realizzare gli scopi dell’associazione. Il governatore, poi, oltre le funzioni e i poteri che gli sono attribuiti, deve avere soprattutto una funzione morale capace di realizzare per tutti gli associati l’orgoglio di appartenenza, e l’unità di tutti i clubs e l’amicizia tra i lions. Questa è la realtà; ma un officer di livello culturale adeguato che ha “digerito” il lionismo non si sogna affatto di sentirsi superiore ad altri, sia nell’associazione che 14 Lions 108YA altrove, né di sentirsi inferiore. D’altro canto appare ovvio che in un’associazione di servizio i cui soci sono volontari, in cui si chiede a ciascuno di servire senza alcuna imposizione, dove dovrebbe regnare la libertà, non possa esistere una gerarchia politica, ma solo una gerarchia morale, una leadership riconosciuta e rispettata. Purtroppo nella realtà le cose non vanno sempre così. Di fatto abbiamo assistito in Emilia e altrove ad abusi di potere di ogni genere perpretati da officers che hanno interpretato il loro ruolo come un potere illimitato e che hanno pertanto inferto vulnera (scusate il latino, non trovo in italiano un termine altrettanto efficace) al lionismo. Poi mi capita di sentire presidenti di club dire con soddisfazione: “...il mio segretario, il mio tesoriere...”. Ho visto all’”opera”, lo scorso anno sociale, un presidente che credeva di essere il proprietario del suo club, che con piglio autoritario decideva da solo sempre lui, con spirito clientelare e parentale. Esempi di questo tipo se ne potrebbero raccontare tanti. Manca la formazione, diciamo spesso, consapevoli che gli organismi ad essa preposti poco o niente possono fare per colmare ampi territori ed enormi distanze, per raggiungere migliaia di soci. Ma sono fermamente convinto che chi possiede di già per suo conto una buona educazione (rispetto per gli altri, gentilezza, disponibilità al servizio, amore per l’istituzione) non abbia bisogno che solo di informazioni sulla struttura e sul funzionamento dell’associazione, sulle norme degli statuti e dei regolamenti. Certo, c’è da chiedersi se tutti i lions possiedono una buona educazione! È un’affermazione azzardata, se è vero che ciascuno di noi è stato invitato a diventare lion perché ritenuto degno di far parte di un gruppo di persone scelte, anche per l’ottima reputazione goduta nella società. Lo statuto internazionale solennemente dice che possono diventare lions le persone maggiorenni di ottima condotta morale che godono di ottima reputazione nella società; e lo statuto distrettuale aggiunge che tale condotta deve essere mantenuta per tutta la durata di affiliazione al club. Ma è così? Oltre la buona educazione, a parer mio dovremmo avere, per essere buoni lions, sensibilità e dimensione spirituale, l’opposto di dimensione materialistica.Il service è la cartina di tornasole per verificare la nostra dimensione spirituale: perché mi occupo dei bambini africani? O dei barboni? Qualcuno dirà che ciò che conta è occuparsene comunque. Io mi permetto di aggiungere che non basta, che quel servizio deve essere sentito, avvertito sia sul piano emozionale che sociale e anche politico, suggerito dall’istanza di realizzare un mondo I Lions di uomini liberi dal bisogno e dalla paura, capaci di autogestirsi democraticamente. Deve essere avvertito anche sul piano morale. “Misericordia, ci dice il Papa, abbiate cuore per i bisognosi”. Un esempio mirabile di service è quello realizzato nel Mali dal centro internazionale cittadinanza umanitaria creato e diretto da Ermanno Bocchini. In quel paese si è riusciti a rendere una comunità libera dall’assistenza, capace di autogestirsi e di produrre il reddito necessario per vivere. Nella sostanza si è raggiunto il più nobile degli obiettivi donando a quella popolazione la libertà dal bisogno. Fa parte della buona educazione e anche della dimensione spirituale la lealtà, che presiede l’onestà intellettuale e quindi la sincerità. Senza di esse non può esistere la vera amicizia, presupposto fondamentale per il progresso del club. Durante la mia militanza mi sono reso conto del fatto che nel lionismo ciascuno di noi alla fine si rivela per quello che è, evidenziando qualità e debolezze. Una debolezza propria di gran parte di noi è il perseguimento di incarichi sempre più “prestigiosi”, spesso con caparbietà (con ogni mezzo?), come se essi fossero icone di potere, come se potessero conferire il prestigio che molti di noi non hanno saputo conquistare nella loro vita. Gli incarichi dovrebbero essere conferiti solo come riconoscimento del merito e accettati con orgoglio misurato ma anche con la preoccupazione per l’impegno richiesto e di ben fare. So che ci sono tra noi tanti lion che si identificano con questi principi. Se così non fosse, l’associazione avrebbe fallito da tempo. Ma questi buoni lion contano poco “politicamente” perché, e a ragione, non accettano l’idea che si possa fare politica di “potere” tra noi (se non la politica degli interventi nella società e nell’economia); non solo, ma spesso confondono il vero senso della tolleranza, che significa essere disposti a rispettare le idee altrui, e non a lasciare correre, far finta di nulla se qualcuno mal si comporta. Ritengo che una delle cause che determinano l’abbandono di soci dipenda proprio dalla nostra incapacità di censurare, di sanzionare. Dai clubs sono scomparsi i probi viri, nessuno si sogna di espellere qualcuno nemmeno quando vi sono tutti i presupposti per farlo. Protezioni di varia natura, interessi personali e l’odioso atteggiamento di non ”esporsi”, cioè di non assumere posizione, nemmeno se se ne ha il dovere, sono perniciosi per il lionismo. Cari amici, la campagna elettorale per l’elezione del secondo vice governatore è da tempo iniziata in barba ad una regola di comportamento che stabilisce che si inizi dopo la conferenza d’inverno, oggi congresso d’inverno. Un tempo si stabiliva tra gentiluomini chi dovesse essere l’unico candidato, senza problemi. Per le elezioni del maggio 2016 si profilano tre candidati, un’altra occasione di divisione in un distretto piagato da irripetibili e difficilmente dimenticabili eventi che comunque vanno messi dietro le spalle per proseguire, lasciando la responsabilità delle piaghe solo a chi le ha prodotte. i testi per la rivista non devono superare le 3000 battute. Gli articoli eccessivamente lunghi, se non precedentemente concordati, non saranno presi in considerazione. si prega di apporre il nominativo di chi ha scritto l’articolo. Per una rivista più vicina agli interessi dei soci, per non raccontarsi solo attraverso i services, apriamo un dialogo sulla rivista inviando commenti, idee, proposte alla e-mail: [email protected] Lions 108YA 15 I Lions A proposito di immagine e di comunicazione… La forma spesso è sostanza. L’immagine dell’omogeneità, dell’uniformità,dell’identità associativa, ci rende più attrattivi in assoluto, e fa passare il messaggio di un’organizzazione di successo e di qualità. Chi non ci conosce non ci puo’ apprezzare. Il rinnovamento dell’immagine Lions richiede un’accelerazione con l’approssimarsi del Centenario della nostra associazione. Anche una corretta immagine puo’ rappresenta il nostro stile e il nostro modo di essere per renderci unici e inconfondibili. di tommAso di nAPoLi La comunicazione esterna, ormai è un assioma; è strategica per la crescita associativa. Un aspetto di questa problematica, assolutamente non secondario, è l’identità grafica, l’uniformità dell’immagine e del nome dell’associazione che si proietta all’esterno, l’immediato messaggio visivo di cosa è il mondo Lions, la firma, con una brutta parola “ il marchio”, in termini tecnici il “brand”! Un insieme, cioè, di codici comunicativi di caratterevisuale, testuale e verbale, l’identità dell’associazione, il biglietto da visita, evoca un insieme di valori che identifica l’attività del sodalizio, veicola la storia, l’esperienza, l’autorevolezza, disegna i tratti peculiari dell’associazione e sostanzia, da un punto di vista concettuale, i suoi stessi tratti distintivi, consente di riconoscerla ed i distinguerla da qualcos’altro similare. In parole semplici, trasmette il mondo dell’associazione: “È tutta l’associazione nella mente del cittadino”. Il brand Lions, del Lions Clubs International, pertanto, si traduce in termini di autorevolezza, affidabilità e di valorizzazione, a favore dei club e dei soci. Il rinnovamento dell’immagine Lions richiede un’accelerazione con l’approssimarsi del Centenario della nostra associazione, anche se, è giusto sottolinearlo, stiamo gradualmen- 16 Lions 108YA te migliorando. Si diffonde sempre di più il logo corretto e la giusta denominazione, “Lions Clubs International” (attenzione alla “s“ finale d i“Lions” e “Clubs”, che di tanto in tanto sfuggo- no ai “tipografi”). Possono apparire solo aspetti esteriori, ma, almeno in questo campo, non ritengo sia così. Una corretta immaginerappresenta il nostro stile, il nostro modo di essere: ci rende unici e inconfondibili. Chi acquisterebbe un’elegante e rappresentativa automobile dal marchio “MERCEDE“ senza la “S” e con una stella a quattro punte ? Chiariamoci, chi scrive è profondamente convinto che nell’attività dei Lions contino prevalentemente i contenuti e la progettualità. Ma la forma spesso è sostanza. L’immagine dell’omogeneità, dell’uniformità, dell’identità associativa, ci rende più attrattivi in assoluto, e fa passare il messaggio di un’organizzazione di successo, di qualità. Uno dei primi motivi di affiliazione, dopo la vocazione al servizio, consiste nell’aspirazione di molti a far parte di un sodalizio di successo e diqualità. Se non ci riconoscono non ci apprezzano. Occorre fare un piccolo ulteriore sfor- zo per utilizzare correttamente e diffondere il brand voluto da Oak Brook per tutta la comunicazione, al fine di trasferire ai singoli club, e all’interno della comunità nella quale servono, l’immagine positiva e qualificante del Lions Clubs International. Non mancherà, conseguentemente, una ricaduta positiva in termini di prestigio, autorevolezza e, magari, un risultato anche in termini di maggiore “retention”, sia dei nuovi soci che accogliamo nella nostra famiglia sia, ancora più importante, di quelli “vecchi”, che di tanto in tanto vanno via. Mi sembra giusto e utile ricordare ciò che hanno scritto, nel 2006, i membri dello staff che ha realizzato il già ricordato “restyling”: “Il nostro obiettivo era semplice: mostrare il Lions Clubs International in una maniera che onorasse il nostro patrimonio, ma ritraesse anche il nostro carattere contemporaneo. Come tutto il resto che facciamo, abbiamo messo tanto studio, cuore e impegno in questa iniziativa di rinnovamento del marchio... E arrivare dove siamo oggi è stato un processo molto laborioso. Lungo la strada abbiamo incontrato e parlato con i Lions di tutto il mondo, testato le nostre idee per sviluppare un ringiovanito del brand, che rappresentasse in modo accuratola nostra organizzazione e i membri, in quanto aperti, pratici e dal cuore grande”. Alla frase, ormai diffusa, il futuro dei Lions è “fare, saper fare e far sapere”, bisognerebbe aggiungere: “con eleganza e uniformità”. E’ un bel passo avanti. I Lions conosciamoci meglio Dalle origini del lionismo alla simbologia del Logo Lions (ideato da Alan Speed). L’incontro di Melvin Jones con William Perry Wood e la nascita dell’associazione. Una “prima volta” dell’apparizione del nostro logo sulla Rivista Lion nel novembre del 1918 in un congresso in cui sono stati adottati i colori oro (il manto del leone) e porpora (retaggio regale). di PAoLo mobrici Considerato che anche sui mezzi d’informazione si cade spesso in equivoco, propongo qui una sommessa e sintetica disamina storica sulle radici dell’ Associazione. Melvin Jones fu libero muratore - affiliato alla Loggia Garden City n. 141 di Chicago - e la sua iniziazione avvenne nel 1906. Restò massone fino alla morte, nel 1961. È pur storicamente vero che la sua idea di creare la nostra Associazione fu fatta propria dal “Club of Business Men”, Circolo di uomini d’affari di Chicago cui lui apparteneva, che gli fornì il supporto sia morale che logistico e - reputo - anche economico per la sua concretizzazione. Il logo che raffigura, racchiusa in un cerchio, una L maiuscola al centro - L di Liberty - ornata di squadra e compasso è considerato, erroneamente, da molti, il primo dell’Associazione. In effetti, detto simbolo fu ideato da Alan Speed, massone della stessa Loggia di Melvin Jones, ma nel 1916, quindi prima della nascita della nostra Associazione. Per cui, certamente, questo emblema avrebbe dovuto essere usato, nelle intenzioni di chi lo creò, da altri e diversi Lions Clubs che esistevano già negli Stati Uniti, nel 1916. È necessario a questo punto fare una necessaria chiosa. L’8 Agosto 1911 viene fondata dal Dott. William Perry Woods, medico chirurgo di Evansville (Indiana), una Associazione in cui per la prima volta compare l’appellativo LION: il “ The Royal Order of Lions”. Questa era un’organizzazione fraterna (e una società segreta) in qualche modo si- mile a sodalizi tipo Moose o Elk (società segrete e caritatevoli) o altre associazioni con struttura simile alla Massoneria. LIONS (Leoni) - così come MOOSE (Alce) - allora era solo una pura e semplice denominazione dell’ Organizzazione. L’acronimo è venuto dopo, quando Melvin Jones invitò il Dr. Woods ad unirsi a lui e al suo gruppo di Business Circle, per formare una nuova organizzazione dedicata di più alla solidarietà verso i meno fortunati nella società - qualcosa con un’enfasi diversa da quella della Massoneria. Il 24 ottobre 1916, il Dr. Woods rinomina e riorganizza il “Royal Order of the Lions” nell’ “International Association of Lions Clubs”, a Evansville, Indiana. Successivamente, dopo i ripetuti e convincenti inviti di Melvin Jones, il 7 giugno 1917 presso l’ East Room dell’Hotel La Salle di Chicago, nella prima riunione costitutiva, l’Associazione del Dr. Woods, con i suoi 27 Clubs, converge nella nuova “International Association of Lions Clubs”, che mutua tale denominazione proprio da quella del Dr. Woods. L’emblema predetto, pertanto, non fu mai adottato - almeno non dalla nostra Associazione – anche perchè il nascente sodalizio voleva e doveva essere una nuova e diversa entità con un’immagine di servizio verso il prossimo, improntato ad un totale ecumenismo laico e in cui dovevano convergere anche soggetti appartenuti ad altre comunità similari. I nostri padri fondatori decisero che avrebbe dovuto essere impiegata l’effigie di un leone, in ragione dell’immagine positiva che esso proiettava: coraggio, forza, impegno e fedeltà. Il primo logo della nostra Associazione vide la luce nel I Congresso Costitutivo, presso l’Hotel Adolphus di Dallas (8-9-10 Ottobre 1917), quando fu votato dai Delegati. Esso rappresentava, per come da tutti desiderato, una testa di leone con in bocca un bastone, con la scritta “International”, ed era stato ripreso da un dipinto di Rosa Bonheur (18221899), pittrice francese di soggetti animali. Questo logo apparve per la prima volta sulla I Rivista Lion del Novembre 1918. Anche i colori adottati in quel Congresso si rifacevano al leone: Porpora e Oro. Oro in quanto il manto del leone è fulvo e la Porpora in quanto indica il retaggio regale del leone, il “Monarca”. Simbolicamente la Porpora esprime: la Lealtà verso il paese, gli amici e se stessi e l’Integrità di pensiero e sentimenti, e l’Oro: Sincerità degli scopi, Libertà di pensiero e azione, Purezza, limpidezza nella vita e Generosità negli intenti verso l’umanità. Successivamente, il 31 Dicembre del 1921, fu sostituito con il leone bifronte, realizzato nel 1920 dal socio Maurice Blink, - di Santa Barbara, California -, che meglio rappresentava l’essenza dell’Associazione, a simboleggiare, per dirla con le stesse parole di Melvin Jones che lo aveva presentato al Board: “ …un leone che fronteggia il passato e il futuro, guardando in tutte le direzioni pronto ad eseguire un servizio”. Oggi il logo dei Lions è sostanzialmente lo stesso e, dopo quasi cento anni d’utilizzo, rappresenta ancora e sempre la medesima idea: Noi serviamo. Lions 108YA 17 I Lions il campo italia ai distretti del sud: una eccezionale opportunità Era tanto che aspettavamo. Non che mancasse l’esperienza, anzi da anni il Campo Vesuvio ha fatto da battistrada per molti Distretti – non solo del Sud- nel creare con mezzi propri un Campo giovanile, ricorrendo alla autotassazione e con mille iniziative per il sostegno economico. Era della Seconda Circoscrizione, il Campo - i “vecchi” sanno di cosa parlo – e non apparteneva al Distretto. È un onore citare le partite di calcetto che vedeva Giulio Tarro correre in pantaloncini per il campo sportivo di San Sebastiano, incitato da Sandra Giacon e da me per i fondi del Campo Vesuvio. Il compianto Antonio Accardo fu il primo Direttore del Campo Vesuvio e poi Luigi Ceresa, Enzo Carone, il sottoscritto e ancora molti di noi in uno sforzo corale che ci faceva confrontare duramente con i Distretti del Nord, più piccoli ma meglio organizzati, che riuscivano a mandare i loro giovani nei migliori Campi all’estero e noi stavamo a guardare. Correva l’Anno Sociale 1987-1988, Una parte delle ferie natalizie l’abquasi 30 anni fa. Esisteva il Distretto biamo spesa per ottemperare alle formalità ma ne è valsa la pena: a 108Y. Bologna eravamo candidati unici ma Che battaglie! Ancora ci penso co- la nostra presentazione doveva comein un incubo, quando andavamo munque essere impeccabile. Peraltro a litigare a Milano per strappare i molti di voi erano presenti per sostenere il Campo. posti all’estero per i nostri giovani. Il 26 luglio Giovanna Bronzini ed io abbiamo completato la Cerimonia del “Passaggio della Campana” proprio al suono dei cento rintocchi della Campana dei Caduti, la “Maria Dolens”, che si trova sul Colle di Miravalle a Rovereto. Un momento Pensate sia stato facile? No, l’abilità molto suggestivo. Ho potuto apprezdiplomatica e la volontà di Liliana zare le doti organizzative del DiretCaruso , Il nostro PC attuale , ha fat- tore del Campo Italia nel corso delto da battistrada ma anche gli altri la sua breve visita con i 42 ragazzi Distretti Yb e Ab, con i quali condivi- all’Anfiteatro Campano di SM Capua deremo il campo, hanno dato il loro Vetere. Delegato a rappresentare contributo. Totò Fuscaldo, Renato Rivieccio. EbOggi è più facile, più codificato, anche se qualche problema rimane ancora. Abbiamo dovuto aspettare tanto per veder realizzato il sogno di portare il Campo Italia al Sud rompendo l’ultimo tabu. 18 Lions 108YA bene siamo stati impressionati dalla perfetta organizzazione ma anche dal racconto della solidarietà fattiva che i giovani hanno ricevuto in tutte le loro visite in termini di sponsorizzazione, accoglienza, sostegno. Ci siamo augurati che anche il nostro Distretto sappia fare altrettanto. Noi ve lo chiederemo. A voi concederci sostegno e accoglienza partendo dal presupposto che l’Italia Lionistica ci guarda e ci aspetta al varco pronta a verificare se tanta fiducia era ben riposta. Io, da parte mia, penso che lavorare in continuità con quanto costruito da Giovanna Bronzini, pur con le dovute differenze ambientali, sia condividere un bagaglio di esperienze cui sarebbe illogico rinunciare. Giovanna scriverà una nota per the I Lions Lion, io per la nostra Rivista. D’altro canto anche i nostri temi sono in continuità: se a Rovereto il tema era “La Pace”, il nostro sarà all’insegna del ” Sulle orme di Federico II. Il dialogo tra i popoli senza differenza di cultura, razza e religione.” . Si tratta di un forte richiamo alle radici più nobili e profonde della nostra cultura meridionale, che era secoli avanti rispetto alla politica del tempo. Se vogliamo tentare di costruire un mondo migliore questa è una grande opportunità e dobbiamo giocarla con la consapevolezza di realizzare nel nome del Lions International un qualcosa di unico ed irripetibile. Ma il Campo ha anche una solida struttura: Annalisa Quartuccio, Gen- ny Corcione, coadiuvati da Roberto Coscarelli, Daniela Alessi, Fabio Massimo, Domenico Antonio Fabrizio, Francesco Romeo ed i Leo (che rappresentano da sempre il supporto operativo indispensabile alla riuscita di un Campo ) Federico Bovenzi, Marta Di Mauro, Davide Macrì, Concetta Mattiello. Tutti insieme sono certo che daranno un formidabile contributo. Un’ultima nota personale: cercavo una linea guida morale, un principio ispiratore, per intraprendere e portare a compimento un così difficile compito. Mi sono reso conto di averlo sotto gli occhi proprio sulla copertina dell’organigramma di Totò:” Insieme , in armonia e umiltà, per un mondo migliore”. Antonio mArte Direttore Campo Italia 2016-2018 Visite guidate gratuite al Museo della Liquirizia su prenotazione 0983 511219 Free guided tours to the Liquorice Museum Reservation 0983 511219 www.museodellaliquirizia.it www.amarelli.it Contrada Lions Amarelli 108YA - S.S. 10619 ROSSANO (CS) Primo piano Echi dal 2° Gabinetto Distrettuale Proficuo lavoro nella magica atmosfera di matera Molte presenze malgrado l’inclemenza del tempo. Consegnato l’assegno LCIF di 10.000 dollari al presidente del Lions Club di Rossano, Antonio Monaco per i danni alluvionali subiti in Calabria. Molti gli interventi, e qualcuno anche provocatorio a conferma che il Distretto è “vivo” e l’attaccamento all’Associazione, continua ad essere una molla importante per continuare la strada del rilancio finalizzata al raggiungimento degli obiettivi proposti dal Governatore Fuscaldo. di Antonio de cAro La scelta della città di Matera si è rivelata, ancora una volta, indovinatissima per un altro incontro dei lion del Distretto 108Ya. Una splendida mattina di sole ha accolto, infatti, i partecipanti al 2° Gabinetto Distrettuale, dopo giorni di pioggia che avevano causato non pochi danni in diverse località meridionali. Il gradevole caldo atmosferico ha trovato seguito nella calda atmosfera in cui si sono svolti i lavori, sotto la guida del Governatore Antonio (Totò) Fuscaldo,nell’accogliente salone delle Conferenze dell’Hotel San Domenico al Piano della Città dei Sassi. Nel suo saluto il Governatore non ha nascosto la soddisfazione per la presenza di tantissimi lion, provenienti dalla Campania, dalla Calabria e dalle altre località lucane,nonostante le pessime condizioni atmosferiche, come dicevamo, dei giorni precedenti. Tanti lion presenti che non hanno fatto mancare un loro contributo ai lavori. Al tavolo di presidenza, con il Governatore, il past Governatore, nonché Presidente del Consiglio dei Governatori, Liliana Caruso, lo 20 Lions 108YA staff del Governatore (il segretario Pietro Antonio Maccarone, il tesoriere Michele Montagnese, il cerimoniere Maurizio Bonanno), mentre in sala, con i past Governatori Bruno Cavaliere, Emilio Cirillo e Vittorio Del Vecchio, i Presidenti di Circoscrizione (Vincenzo Pagliarulo, Giovanni Lettieri, Nicola Bellucci, Luigi Topi, Giampiero Mastrillo, Ferdinando Iacopino) ed i Presidenti di Zona (Grazia Salerno, Giovanni Cibelli, Giacomo Vitale, Paola Capobianco Somma, Nicola Velotti, Stefania Fornasier, Antonio Perrone, Armando Manco, Cosimo Chechiele, Nicola Ciliberti, Antonio Lopizzo, Nunzio Calicchio, Maria Manfredi, Franco Sammarco, Alessandro Tassone, Vincenzo Valente, Paolo Amodeo, Giuseppe Maisano, Pasquale Iozzo), nonchè Alba Capobianco, responsabile Distrettuale GLT, Titti Parisi, responsabile distrettuale GMT e Franco Scarpino, responsabile LCIF. Dopo i saluti istituzionali da parte dei Presidenti dei Clubs ospitanti, le puntuali relazioni del Segretario Distrettuale e del Tesoriere Distrettuale, quindi un momento di particolare intensità emotiva: la consegna ad Antonio Monaco, presidente del Lions Club Rossano Sybari, dell’assegno di euro 8920,62, quale sussidio della LCIF, richiesto dal Governatore Fuscaldo alla sede internazionale LCIF, subito dopo la tragica alluvione del 12 agosto scorso che ha sconvolto Rossano e Corigliano in Calabria, richiesta che ha avuto la tempestiva autorizzazione del presidente del LCIF J. Preston. Il Governatore ha chiesto anche un sussidio di 10.000 dollari per i successivi tragici eventi di Benevento, colpita dalla esondazione del fiume Calore il 15 ottobre scorso ed invasa da fango e detriti che hanno colpito duramente l’economia locale. Ed Antonio Monaco e Maria Stefania Camerlengo, presidente del Lions Club Benevento, hanno voluto ringraziare il Governatore e tutti i lion per la vicinanza dimostrata, testimoniando anche la concreta presenza lion nelle località colpite, presenza chiaramente avvertita ed apprezzata dalle proprie comunità. Nei loro interventi i presidenti di circoscrizione e di zona hanno rappresentato lo stato di salute dei clubs di loro appartenenza, alla luce di quanto emerso dai già diversi incontri rispettivamente organizzati. Anche Immacolata (Titta) Parisi, responsabile Distrettuale GMT, Primo piano e Alba Capobianco, responsabile Distrettuale GLT, si sono soffermate su quanto già fatto, in diverse zone, su quanto è programmato e confermata la loro massima disponibilità. Altro intervento significativo è venuto dal past Governatore Vittorio Del Vecchio, Coordinatore Scientifico della Fondazione del Distretto, il quale ha invitato i presidenti di club a sostenere la Fondazione con la donazione del 5 X 1000, nella denuncia dei redditi, o collaborando a una raccolta fondi, anche rinunciando ad una portata nelle conviviali o organizzando spettacoli o eventi , ricordando gli scopi umanitari della Fondazione verso i deboli ed i giovani, per la tutela del patrimonio culturale ed ambientale, l’incentivazione alla ricerca. Tanti gli interventi, tutti sentiti, densi di spunti e riflessioni interessanti, anche se non è mancato qualcuno provocatorio, che ha animato l’incontro e, soprattutto, ha dimostrato l’attaccamento all’Associazione, nel richiamare agli autentici valori lionistici, proprio per intraprendere la giusta strada per il raggiungimento degli obiettivi proposti dal Governatore Fuscaldo, il quale li ha evidenziati nella lettera inviata a tutti i lion, dopo qualche giorno, in cui notava come la presenza a Matera era il “segno tangibile dell’attaccamento alla nostra Associazione” e ribadendo la propria soddisfazione, nonchè l’esortazione “a continuare ad operare sempre in armonia e umiltà per il raggiungimento dei nostri nobili scopi e per l’ulteriore affermazione degli immutabili valori del lionismo autentico e sincero, nel segno dell’Amicizia, della solidarietà, del rispetto e della stima reciproca, mai disgiunte dalla comprensione e dalla tolleranza”. Lions 108YA 21 Primo piano Lettera aperta di Antonio Laurenzano non è questo il Lionismo delle “speranze” Il vicedirettore della Rivista Lion si dimette dall’associazione e denuncia la sua amarezza per alcune vicende che hanno lasciato il segno. Bologna docet – dice – e punta l’indice sulla deriva etico-culturale del messaggio lionistico. L’ auspicio di un risveglio e un sussulto di moralità d’azione per recuperare all’ Associazione l’elitarietà sociale e culturale di un tempo. E giusto perdere un uomo come lui che ha creduto sempre dell’autentico lionismo ? Carissimi Amici Lions dell Distretto 108Ya, con ritardo -e me ne scuso- attraverso la vostra prestigiosa rivista distrettuale egregiamente diretta da Aristide Bava, voglio farVi giungere il mio saluto nel momento delle dimissioni dall’Associazione, e quindi da Vice Direttore di Lion. Ho inteso da sempre il Lionismo e i suoi principi fondanti come una scelta di vita, quasi una religione da condividere idealmente nel segno di una comune appartenenza e nel rispetto del codice etico. Ma, con amarezza e delusione, ho preso atto che l’etica e’ sempre più “merce” rara, anche fra chi dovrebbe avere a cuore il futuro del Lionismo. Congresso di Bologna docet! Arroganza e prevaricazione da vergognarsi. Per anni, anche sulle pagine della rivista nazionale Lion, ho denunciato la deriva etico-culturale del messaggio lionistico. Arrivismi, protagonismi, egocentrismi rischiano di minare alla base la credibilità sociale dell’ Associazione. Un sottile gioco di potere che privilegia nella mediocrità’ d’azione un effimero autoritarismo a danno di una necessaria autorevolezza. Una puerile corsa al narcisismo! Ho preso atto che il coraggio intellettuale della verità non si concilia con una responsabile leadership lionistica! Il Lionismo ha bisogno di Uomini giusti, Uomini illuminati per 22 Lions 108YA camminare fra la gente, ha bisogno di Lions che sappiano anteporre - in umiltà e lealtà - l’Associazione e i suoi principi fondanti ai personalismi, alla vanagloria, ai discorsi di.... bottega ! Inquietante il vuoto etico sul quale, in un opportunistico gioco delle parti, nessuna voce di denuncia in alto loco si è alzata a difesa della credibilità dell’Associazione. Solo retorica e manierismo di facciata! E in questo silenzio delle coscienze non mi ritrovo più! Non è questo il “Lionismo delle speranze” nel quale ho creduto. Lealtà, amicizia e spirito di servizio non possono essere barattati con gli squallidi opportunismi di chi si serve del Lionismo, di chi fa scempio del messaggio lionistico, di chi sta violentando i valori di fondo dell’essere Lions! Ho preferito lasciare.... per non ritenermi complice morale di un Lionismo che non mi appartiene. Lo faccio nel ricordo di tante persone perbene che ho avuto l’onore di conoscere e di frequentare, di tanti Amici che mi hanno fatto dono prezioso della loro stima e della loro Amicizia. Lo faccio nel ricordo dei tanti servizi resi con impegno all’ Associazione. Nel ricordo di tante pagine di autentico Lionismo scritte con passione sulle nostre riviste con chi ha condiviso con me un ideale cammino per l’affermazione della “mission” del Lionismo, sulla scia di Albert Schweitzer: “Servire è un privilegio che va cercato, non un peso che va evitato”! Mi porterò nel cuore e nella mente il “Lionismo del fare”. Lascio ad altri il “Lionismo dell’essere”, auspicando un risveglio e un sussulto di moralità d’azione per recuperare all’ Associazione l’elitarietà sociale e culturale di un tempo.Mi auguro cioè che le mie sofferte dimissioni possano propiziare un momento di riflessione, un movimento di opinione tale da.... “svegliare le coscienze che dormono”. La grandezza del Lionismo possa sopravvivere alla povertà degli uomini! Con sentimenti di viva amicizia per il Governatore Totò Fuscaldo e il PID Ermanno Bocchini, a Voi tutti i miei più cari saluti e vivi ringraziamenti per chi, amabilmente, mi ha seguito sulle pagine di Lion. Un grazie al Direttore Aristide Bava per la gradita “ospitalità”. Antonio LAurenzAno Primo piano Immigrazione da emergenza a opportunità per il nostro paese Nella tragedia del Mediterraneo che si sta consumando giorno dopo giorno muoiono donne, bambini e uomini incolpevoli. E, insieme a loro, muoiono speranze e - chissà - anche occasioni di sviluppoe di crescita. Questa quotidiana carneficina ha un peso morale e umano, che è il primo da considerare, e non può essere mai strumentalizzato a fini ideologici. È nostro compito, come Lions, invitare la società – e la politica innanzitutto – a scegliere, agire, fare in fretta. Bisogna richiamare alle sue responsabilità Bruxelles, a meno di non voler rinunciare al sogno degli Stati Uniti d’Europa. di mAurizio bonAnno Recentemente il Presidente della Fondazione Lions International Joe Preston ha lanciato un appello a tutti i Lions a proposito della crisi internazionale in corso di rifugiati. Certo, il Presidente Preston, nella sua veste, invita innanzitutto ad una donazione in favore ad iniziative di quei Lions Clubs e Distretti che “stanno lavorando per supportare i bisogni immediati dei rifugiati”. Ed in proposito, ricorda : “Molti di questi rifugiati viaggiano con pochissime cose e hanno bisogno di assistenza immediata per trovare cibo, riparo, indumenti caldi e altri beni di prima necessità. Come Lions non possiamo ignorare questi bisogni”. È bene, giusto, opportuno ed inderogabile rispondere con tempestività, generosità e sentita partecipazione all’appello del Presidente Preston, ma – a mio modesto parere – non basta: non può bastare per chi, come noi si sente Lions impegnato a tutto tondo verso le problematiche di carattere sociale oltre che economiche. Preston, infatti, pone a tutti un’importante questione: “Molti di voi vivete in paesi interessati dalla crisi e avete visto da vicino le esigenze di queste persone. I rifugiati potrebbero stare attraversando il vostro paese o potrebbero cercare di integrarsi nella vostra comunità”. Ed è proprio su questo delicato aspetto che i Lions devono vieppiù impegnarsi invitato all’operosa riflessione un’opinio- ne pubblica – ed una società intera – altrimenti ammorbata da falsi allarmismi che generano pericolose reazioni. Un impegno, il nostro, per il quale – come ricorda il Presidente del Consiglio dei Governatori, Liliana Caruso – “Noi Lions, sensibili verso l’umanità che soffre, con il nostro we serve, non possiamo rimanere indifferenti, per cui, anche per la spinta che ci viene dal presidente Yamada, dobbiamo occuparcene in modo concreto ed articolato”. Ed è proprio la complessa articolazione di questa problematica che deve spingerci alla concreta, operosa riflessione. L’attuale crisi sta ormai vivendo una situazione di proporzioni bibliche superando addirittura quanto, già alla fine del 2013, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr1) aveva annunciato: il superamento di una soglia storica. Ed infatti, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, il mondo ha registrato più di 50 milioni di profughi. Un anno dopo il numero è arrivato a 59,5 milioni. Intanto, nei primi nove mesi del 2015, sempre secondo l’Unhcr, più di 411mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere il vecchio continente, superando il totale degli arrivi nei quattro anni precedenti (dal 2010 al 2014). Sempre secondo l’Unhcr, 875mila migranti e profughi sono arrivati via mare in Europa dal 2008 al settembre 2015. Anche se tutti fossero rimasti in Europa, si tratta comunque dello 0,17% della popolazione europea (che è di 507 milioni di abitanti). L’OCSE2, dal canto suo, ha stimato che «L’Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di 1 L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees) è l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati; fornisce loro protezione internazionale ed assistenza materiale, e persegue soluzioni durevoli per la loro drammatica condizione. È stata fondata il 14 dicembre 1950 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite 2 L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) è un’organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed una economia di mercato. L’organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva che consente un’occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l’identificazione di pratiche commerciali ed il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri. L’OCSE conta 34 paesi membri e ha sede a Parigi, nello Château de la Muette. Lions 108YA 23 Primo piano richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo». Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel documento sulle prospettive migratorie presentato a Parigi, «I costi umani sono spaventosi e inaccettabili» Una stima di 350.000-450.000 persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile. Si tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale». A soffrire purtroppo della crisi umanitaria in via di aggravamento saranno in modo speciale i bambini e i ragazzi. «Una caratteristica particolarmente dura e preoccupante dell’attuale crisi dei rifugiati – si legge sempre nel documento Ocse – è l’importante numero di minori non accompagnati tra i richiedenti asilo». Non tutti i minori non accompagnati finiscono nel sistema d’asilo: «In Italia, per esempio, dei 10.500 assistiti dallo Stato nel 2014 solo il 24% ha presentato una richiesta d’asilo». Per l’organizzazione internazionale con sede a Parigi questa categoria di migranti «rappresenta un’enorme sfida in termini di alloggi, supervisione, scuola, sistemi di assistenza minorile». Nella tragedia del Mediterraneo che si sta consumando giorno dopo giorno, davanti ai nostri occhi impassibili, muoiono donne, bambini e uomini incolpevoli. E, insieme a loro, muoiono speranze e chissà - anche occasioni di sviluppo, di crescita, di occupazione, di impresa. Questa quotidiana carneficina ha un peso morale e umano, che è il primo da considerare, e non può essere mai strumentalizzato a fini ideologici. La società globale, in cui da almeno trent›anni viviamo, con l›affermarsi delle nuove tecnologie, ha introdotto alcune notevoli differenze, la prima delle quali è l›emergere di nuovi Stati poveri verso un benessere prima sconosciuto e contemporaneamente l›aumento della miseria in zone del mondo già povere. Le diseguaglianze si sono accresciute in misura sconvolgente. Questa situazione ha portato le migrazioni ad un livello mai conosciuto prima. Questo perché, da quando l›uomo è apparso sulla terra, il fenomeno delle migrazioni è sempre stato presente e dominante, ma riguardava comunità relativamente piccole. Ora centinaia di milioni di persone vogliono trasferirsi da Paesi in preda alla miseria ed alla barbarie vera e propria verso luoghi più ricchi e più pacifici. Sarà il caso di ricordare che il primo 24 Lions 108YA fattore di ogni migrazione è economico: una spinta alla ricerca di speranze, lavoro, pace. Certo, nelle migrazioni ci sono anche i rifugiati, chi scappa da guerre o persecuzioni, e per loro la prima violenza che subiscono è quella della privazione dei mezzi di sostentamento. E se nell›immediato fermare questo commercio è compito della politica, che deve avere il coraggio di scegliere fra le tante soluzioni emerse - dall›intervento in Libia ai campi di accoglienza nei territori di origine, dalla lotta agli scafisti al blocco navale – successivamente la società intera deve interrogarsi su quali potrebbero essere le soluzioni più efficaci e giuste per salvare non solo vite, ma anche futuro. Perché chi riesce a raggiungere le nostre coste, non ha quasi nessuna possibilità di trovare un canale regolare per lavorare e vivere dignitosamente. In Italia impera il meccanismo dei flussi: solo dopo che per diversi anni un immigrato ha lavorato in nero da clandestino, può sperare che si apra la famosa finestra della regolarizzazione e che rientri nei numeri previsti, per poter finalmente avere accesso ai servizi, chiudere l›incubo dell›arresto o dell›espulsione e anche pagare le tasse. In questa stessa situazione di incertezza e di illegalità sono costrette a convivere anche quelle aziende che non possono regolarizzare l›operaio o l’informatico straniero che magari lavora da anni nel loro cantiere o ufficio. In tutto questo, trova terreno fertile la criminalità, che, senza scrupolo alcuno, falsa la concorrenza e distrugge il mercato per interi settori. Il risultato è che gli immigrati tendono a scivolare in attività illegali, dalla prostituzione allo spaccio, gli stipendi regolari si abbassano anche per i lavoratori regolari, le imprese si trovano a spendere cifre per la formazione di dipendenti che un decreto di espulsione può vanificare in un attimo. Davanti a tremila morti nel Mediterraneo lo scorso anno, che rischiano di diventare dieci volte tanti nel 2015, è giusto pensare all›emergenza, ma non può bastare, non può essere il solo modo di fare. È nostro compito, come Lions, invitare la società – e la politica innanzitutto – a scegliere, agire, fare in fretta. Bisogna richiamare alle sue responsabilità Bruxelles, a meno di non voler rinunciare al sogno degli Stati Uniti d’Europa. Anche perché siamo già entrati in una fase in cui le migrazioni di massa non saranno affatto pacifiche, ma scateneranno scontri violenti ed anche mutamenti politici rilevanti. In Italia, in Francia e in altri Paesi d’Europa, ad esempio, queste reazioni sono già Primo piano in atto, ma sono anche destinate a crescere: metteranno in discussione la moneta unica e faranno risorgere i nazionalismi come reazione all›ideale dell›unità europea. Eppure, uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico mostra che tra il 2007 e il 2009 in quasi tutti gli stati europei le famiglie immigrate hanno versato più tasse e contributi di quanto non abbiano beneficiato in termini di servizi e sussidi. Questo è dovuto prevalentemente a questioni demografiche: la maggioranza dei migranti è in età lavorativa e non grava molto sulle casse dello stato che la ospita (per esempio sul sistema sanitario e quello pensionistico). In un mondo dove i flussi fossero gestiti in accordo alle esigenze del mercato del lavoro e favorendo l’integrazione, l’immigrazione avrebbe di sicuro un impatto positivo. In Italia, i dati Istat elaborati dalla Fondazione Moressa3 mostrano come i lavoratori immigrati tendono a esercitare in aree differenti da quelle dei lavoratori italiani. Secondo l’Unhcr tra i dieci paesi con più profughi pro capite c’è solo un paese europeo: Malta. Dei 59,5 milioni di profughi registrati dall’Unhcr alla fine del 2014, solo 1,5 milioni hanno trovato accoglienza in Europa. Una piccola frazione rispetto al totale: Turchia e Libano insieme ne accolgono il doppio. L’Italia, come sottolinea l’inchiesta di Valigia Blu4, accoglie un profugo ogni mille persone e risulta sotto la media europea (1,1 ogni mille) e ben al di sotto di Svezia (11 ogni mille) e Francia (3,5 ogni mille). In Medio Oriente, il Libano accoglie circa 1,2 milioni di profughi (232 rifugiati ogni mille abitanti), pari a un quarto della popolazione del paese e la Giordania 672.930 profughi, 87 ogni mille abitanti. Eppure, inevitabilmente l’Europa è destinata a diventare un paese meticcio, cioè teatro di una mescolanza di etnie che in parte già c›è, ma stavolta il livello del meticciato è destinato a crescere in misura esponenziale. Una ricerca dell’Istituto Universitario Europeo mostra come un’Europa senza migranti si muovereb3 La Fondazione Leone Moressa è un istituto di studi e ricerche nato nel 2002 da un’iniziativa della Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre CGIA. La Fondazione Moressa ha acquisito specifiche qualifiche e competenze legate allo studio del fenomeno migratorio indirizzato in maniera prevalente ai temi dell’economia dell’immigrazione. 4 Dall’inizio del 2015, secondo i dati dell’UNHCR, sono sbarcate in Italia 121mila persone (di cui il 78% uomini, il 12% donne e il 10% bambini). Una cifra che corrisponde allo 0,2% della popolazione italiana. Lo conferma Mario Morcone, capo del dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno be verso un drammatico calo demografico, con conseguente insostenibilità del suo welfare e il rischio di non rimanere al passo con i tempi. Come spiega Leonid Bershidsky5 su Bloomberg View, secondo le ultime stime della Commissione europea nel 2015 in Europa ci sono quattro giovani per ogni pensionato, ma nel 2060 ce ne saranno solo due. E, come scrivono ancora gli autori della ricerca dell’Istituto universitario europeo le opzioni sono due: “O gli stati europei chiudono le frontiere e accettano di vedere l’Europa pesare sempre meno in un mondo in crescita o si aprono alla migrazione e permettono all’Europa di crescere”. Proviamo, per una volta, a programmare, invece di inseguire le emergenze. Ma come? E perché? Basta partire da una constatazione: cosa unisce, ad esempio, Apple, Google, IBM, Oracle, Facebook, eBay e Amazon? Non solo sono tutte aziende innovative, che hanno uno strepitoso successo, ma sono state tutte fondate da immigrati di prima o seconda generazione. Sono società che non esisterebbero se gli Usa non avessero saputo trasformare il fenomeno migratorio in una risorsa, anche imprenditoriale. È questa la differenza di approccio verso un problema planetario, che come Lions dobbiamo sentire l’onere di fare affermare nella società. Perché l›antidoto non è quello di abolire la diseguaglianza, che entro certi limiti è perfino un elemento di stimolo della produttività del sistema, ma di contenerla entro limiti accettabili. E, dunque, programmare, non lasciarsi sopraffare dinanzi ad un fenomeno di enorme portata ed impossibile da fermare, per trasformare nuove incombenti povertà in potenzialità. Perché, anche se non è detto che pure in Italia si possa realizzare un’azienda come Apple, lo stesso non possiamo dire a proposito delle centinaia di migliaia di competenze professionali e di piccole idee imprenditoriali che vengono sprecate, non mettendo a frutto queste potenziali intelligenze che arrivano da altre realtà sociali e geografiche. Al contrario, magari, la prossima volta potremo parlare di un›impresa di successo il cui socio è un ragazzo arrivato nel 2015 in Italia, con quei barconi in quelle terribili condizioni, ma con un sogno da realizzare e che noi abbiamo reso possibile… favorendo così lo sviluppo del nostro Paese. 5 Leonid Bershidsky è un editorialista di Bloomberg View, scrittore, autore di tre romanzi e due libri di saggistica. È stato il fondatore ed editore del quotidiano russo Vedomosti, un progetto congiunto di Financial Times e Wall Street Journal, e il primo editore dell’edizione russa di Forbes. Lions 108YA 25 L’intervista Questione meridionale e città metropolitana, queste sconosciute…. L’ex Sen. Pietro Fuda, attuale sindaco di Siderno, cittadina della fascia ionica reggina di circa 20.000 abitanti,ubicata lungo la SS. 106 a metà strada Tra Reggio Calabria e Catanzaro, è certamente, anche per i suoi trascorsi politici, un profondo conoscitore della Questione Meridionale” e , di riflesso, è da considerare anche attento osservatore delle problematiche della Città Metropolitana in via di attivazione nell’ area reggina e che, se opportunamente gestita, potrebbe dare grossi impulsi positivi all’intero Sud Italia. Dei due problemi, peraltro, il Sen. Pietro Fuda ha anche parlato con il nostro Governatore Totò Fuscaldo nel corso di un incontro durante il quale l’autorevole esponente politico non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento per le iniziative della nostra associazione Lions che, proprio nel nostro Distretto che comprende oltre alla Calabria anche la Basilicata e l Campania ha dato, e sta dando, grandi segni di vitalità nel promuovere iniziative tendenti ad evidenziare l’importanza del Sud nel piu generale auspicabile rilancio del nostro Paese. Ci è sembrato importante, oltre che opportuno, approfondire le due delicate problematiche con Pietro Fuda, che di buon grado ci ha concesso questa intervista esclusiva per “108YA”. di Aristide bAvA C’è chi relega la lezione dei meridionalisti in una dimensione archeologica, da museo. E c’è chi, invece, è sempre più convinto che il sud sia stato tradito e afflitto. Lei da che parte sta? “ Che la questione Meridionale non sia più all’ordine del giorno della Politica è ormai un dato di fatto. Che il Mezzogiorno sia stato tradito e afflitto è un’altra verità. Ma la questione meridionale oggi non può essere affrontata in nome dei torti subiti. Né bisogna dimenticare che nel periodo in cui c’é stata una certa attenzione a queste problematiche ed è stata attuata la politica dell’Intervento Straordinario, chi ne ha tratto maggiore beneficio 26 Lions 108YA dagli investimenti al Sud è stato il Centro Nord. Il Sud ha rappresentato una opportunità di mercato per il sistema produttivo del Centro Nord.” Oggi, la globalizzazione dell’economia, pone la questione Meridionale in una luce diversa. L’Italia per crescere e reggere il confronto internazionale ha bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi e faccia massa critica con il sistema produttivo del Centro Nord.” Come si spiega la nascita di luoghi comuni che ritroviamo in frasi del tipo “ Al sud non c’è voglia di lavorare”? “È arcinoto che i Calabresi fuori dalla Calabria sono stimati e rispettati, tranne marginali realtà. Sono stimati lavoratori in Italia e all’estero e spesso una notevole percentuale di loro è collocata nell’alta dirigenza pubblica e privata. La causa dell’inerzia e della pigrizia che caratterizza questo popolo in patria credo vada ricercata nel contesto, nel complesso in cui ci si trova ad agire nella regione. Innanzitutto il lavoro che non c’è e quindi le opportunità di potersi esprimere o mancano del tutto o sono minime. In una realtà in cui si sopravvive solo per la particolare forma tipicamente meridionale, di Welfare dove con la pensione del nonno si aiutano i nipoti laureati e disoccupati non è facile sfuggire a forme depressive di annullamento della personalità”. Massimo d’Azeglio disse “L›Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani”. Il divario che esiste tra nord e sud non è in qualche modo la prova che gli Italiani non siano ancora “stati fatti”? “L›evento che ha contribuito a creare un minimo di aggregazione come nazione è stata la Grande Guerra con il suo corollario di morti. Oggi che la scena è occupata dalle migrazioni che arrivano dall›altra sponda del Mediterraneo il problema è più complicato e si pagherà il prezzo per questo nostro ritardo.” La costituzione delle Città Metropolitane può essere un’occasione per il L’intervista sud? In che misura? “Com’è noto la Città Metropolitana di Reggio Calabria, è la sola che come territorio coincide con il territorio dell’intera provincia. Intanto questa nuova realtà, per la propria sopravvivenza ed il proprio futuro, deve stare in rete non solo con le altre realtà metropolitane nazionali ma anche europee. Parlando di reti si fa riferimento soprattutto alle reti materiali: Reti ferroviarie (alta capacità), reti stradali ed autostradali. Se esce dall’isolamento geografico l’estrema punta della penisola, trarrà giovamento l’intera Calabria. L’ossatura fondamentale sarà rappresentata dal triangolo ferroviario: Reggio Calabria - Napoli; Reggio Calabria - Bari; Napoli - Bari. La massa critica dei potenziali passeggeri reggini si raddoppia con l’afflusso dei messinesi su Villa San Giovanni. uestaQQQiiiiiqqqqQQQQQQQ Questa infrastruttura innerverà tutto il Mezzogiorno continentale e lo renderà competitivo nel settore della logistica per i mercati dell’Africa e del Medio Oriente. Senza scendere nel dettaglio delle possibilità offerte dal nuovo soggetto giuridico, basta uscire dall’isolamento geografico per creare le precondizione per uscire dall’isolamento economico e culturale”. Un’opportunità di crescita economica per il sud è senz’altro lo sviluppo e il rilancio delle aree aeroportuali. Ma si continua a non volerlo capire… “Credo che questo sia rimasto un problema squisitamente reggino che mi auguro venga risolto con la costruzione dell’Area Metropolitana. Oggi, se uno ha la possibilità di programmarsi gli spostamenti, da Lamezia per Roma con Alitalia paga attorno a cento euro. Meno degli Eurostar: L’Italia è lunga e per collegare il Mezzogiorno al resto d’Italia e dell’Europa bisogna pensare ad una politica dei trasporti adeguata ai tempi. Del resto non bisogna dimenticare che proprio in questo specifico settore la Calabria ha dato prova della propria incapacità. Nonostante la notevole quantità di container che si movimentano annualmente a Gioia Tauro non si è stati capaci di mettere in piedi un’adeguata politica per il trasporto merci per cui la merce in uscita dalla Calabria incontra le difficoltà di costo e di tempo di sempre, mentre per la merce che arriva in Calabria tempi e costi sono”. LA SCHEDA Pietro Fuda è nato a Siderno il 28 febbraio 1943. Già Senatore della Repubblica italiana è stto anche presidente della Provincia di Reggio Calabria dal 2002 al 2005. E’ stato anche assessore regionale della Calabria distinguendosi per la sua operatività . Oggi è Sindaco di Siderno una delle piu’ importanti cittadine della provincia di Reggio Calabria. E’ stato eletto con un voto plebiscitario. Prima di intraprendere l’attività politica è stato Ingegnere idraulico e dirigente della Cassa del Mezzogiorno e della regione Calabria. Ha iniziato il suo percorso politico in Forza Italia: nella legislatura dal 1995 al 2000 risultando il primo degli eletti come consigliere della Regione Calabria. Alle amministrative del 2002 (elezioni del 26 maggio) si candida e viene eletto Presidente della Provincia di Reggio Calabria, con il 58,5% dei voti. Il mandato amministrativo sarebbe scaduto nel 2007, ma Fuda si dimette il 30 novembre 2005: le elezioni amministrative della primavera avevano cambiato completamente l’assetto politico, nazionale e regionale, e molti partiti che facevano parte della sua maggioranza di centro destra a livello nazionale e locale avevano sostenuto i candidati di centro sinistra. Per correttezza istituzionale, non accettando di cambiare la maggioranza, Fuda rimette il mandato agli elettori, per lasciare decidere a loro da quale coalizione farsi governare. Le dimissioni dall’incarico di Presidente coincidono con quelle da Forza Italia, alla quale Fuda contestava da tempo la mancanza di attenzione (governativa ma anche politica) per le problematiche reali del Mezzogiorno. Successivamente Fuda si candida in Calabria come capolista al Senato, e viene eletto senatore. Dopo un temporaneo passaggio al Pd entra a far parte del Centro Democratico di Bruno Tabacci e viene anche nominato Coordinatore regionale per la Calabria. Con questo partito decide di candidarsi a sindaco per il Comune di Siderno a capo di una coalizione di centrosinistra. Ottiene un autentico trionfo conquistando circa l’ 80% dei suffragi. Lions 108YA 27 Echi di Expo 2015 il bergamotto di reggio calabria È una grande opportunità per l’economia reggina quella intravista all’ Expo. Le persone, provenienti da tutte le parti del mondo hanno potuto degustare gli alimenti a base di bergamotto e sono rimaste stupida da questa gradevole novità. Qualcuno ha commentato: “degustare un alimento al bergamotto è come degustare un profumo! “ altri si sono meravigliati di non avere conosciuto prima questo nuovo gusto misto ad un gradevole profumo che rende più appetibili le pietanze, ed hanno commentato: Perché non ce lo avete fatto conoscere prima ? oppure: Cosa bisogna fare per averlo ? Il Lions Club Reggio Calabria Host ha presentato in un locale della Cascina Trivulsa all’Expo, degli assaggi di alimenti al bergamotto ed ha ottenuto un successo molto superiore alle aspettative, riuscendo a provocare per tutta una giornata una delle code, ormai diventate famose dell’Expo. I visitatori si sono dichiarati entusiasti ed hanno ottenute tutte le informazioni che li hanno portati a conoscere questo misterioso agrume di cui si parla tanto, ma che non si conosce. Il Lions R.C. Host ha anche esposto a Milano un alberello di bergamotto che ha fatto il paio con quello nel “Padiglione Italia”, che ha sollevato molta curiosità, rimasta senza spiegazioni sufficiente. Curiosità che è stata però esaudita alla Cascina Trivulsa, durante la degustazione, in quanto alcuni filmati proiettati nel salone della degustazione mostravano la coltivazione, la raccolta e la lavorazione d e l bergamotto alternandosi con la trasmissione della Rai che mostrava Ezio Pizzi intento a dare tutte le spiegazioni necessarie rispondendo 28 Lions 108YA alla interessantissima intervista che gli veniva fatta. Anche un considerevole quantitativo di depliants distribuiti davano spiegazioni. Delle pubbliche interviste ai visitatori venivano trasmesse ad alta voce al microfono si da dare a tutti la cognizione del prodotto che avevano di fronte. Bibita fresca al bergamotto, sponsorizzata dal Consorzio del Bergamotto, e fornita da Marino di Gallina, assieme ai dolcetti di mandorla al bergamotto, assieme ad una buona quantità di prodotti procurati ed offerti da Pizzimential Corso, hanno soddisfatto i palati che si avvicinavano per la prima volta a questa profumata novità. C’era di tutto dalle marmellate ai liquori al bergamotto, dalla cioccolatta al bergamotto all’olio da tavola insaporito con bergamotto, che lo rende condimento completo per condire l’insalata in quanto all’olio aggiunge l’agro del bergamotto, e potrebbe profumare anche il pesce arrosto o la majonnaise, c’era pure il miele con bergamotto, dalle bibite profumate, alla frutta sciroppata ecc. Devo ringraziare per l’aiuto i lions di altri L. Clubs del nostro Distretto che hanno collaborato con il me, che ho rappresentato il mio RC Host, Antonietta Quaranta, Paolo Mobrici, Sabato Ruggero e sua moglie, Raffella Rizzo, coadiuvati da Adolfo Senatore che ha condotto le Manifestazioni del nostro Distretto, collaborando con Cesara Pasini di Milano che ha diretto tutta la partecipazione dei Lions italiani all’ Expo. Ottenendo un cosi grande succasso, tanto che ora sarà candidata a Direttore Internazionale, per cui Le faccio i migliori auguri e sono sicuro che otterrà appoggi da tutti noi PAsQuALe conti Echi di Expo 2015 … e la castagna di davoli Successo anche per le iniziative dei lions del Club Squillace Cassiodoro all’Expo Milano 2015 che hanno presentato una loro iniziativa nel padiglione lions, presso la Cascina Triulza. Il Progetto dal titolo “La castagna di Davoli (Calabria): prodotto da degustare e patrimonio da proteggere”, predisposto da Ottobre 2014 da un Comitato di soci, formato da Caterina Galasso, Maria Grazia Aisa, (Presidente pro-tempore del Club), Nicola Seminaroti, Mercurio Marceca e Miriam Condò, con la collaborazione della Pro Loco e Comune di Davoli, ha avuto diverse fasi ed un percorso non sempre facile, che tuttavia si è concluso nel migliore dei modi, riportando grande successo. Esso ha mira- to, in particolare, alla salvaguardia della biodiversità ed alla educazione dei giovani ad una sana alimentazione, senza ricorrere ad adulterazioni chimiche. E’ stato anche sottolineato il valore organolettico della castagna e dei suoi derivati, attraverso una ricognizione storica ed evolutiva dei prodotti. L’esposizione del frutto e dei suoi manufatti, la loro degustazione hanno fatto affluire un gran pubblico, oltre 2.000 visitatori, provenienti dalle varie regioni d’Italia e del mondo, i quali hanno potuto assaporare e gradire l’eccellenza del nostro prodotto, dal miele di castagno, alle marmellate, ai prodotti dolciari, apprezzando la generosità dei calabresi, che hanno offerto in modo del tutto gratuito le varie prelibatezze. Alla manifestazione erano presenti oltre a diverse autorità lionistiche, la Governatrice del Distretto IB4 Cesara Pasini e numerosi soci del Club con le rispettive consorti, il Sindaco di Davoli Giuseppe Papaleo ed alcuni Assessori, il Presidente della Pro Loco Luciano Alcaro ed altri componenti dell’Associazione. Un sentito grazie va al Coordinatore Distrettuale, Expo Milano 2015 lion Adolfo Senatore, che ha mantenuto costantemente i contatti con Caterina Galasso, Responsabile del progetto, al Presidente Luciano Alcaro per la sua disponibilità nonché al Sindaco e all’ Amministrazione Comunale. cAterinA GALAsso Lions 108YA 29 Riflessioni e opinioni Le potenzialità del nostro distretto Siamo sempre, malgrado tutto, un punto di riferimento ottimale ma possiamo sfruttare meglio le nostre capacità. Sarebbe, intanto, preferibile che, invece di “manovrare” - apertamente o di nascosto - per questo o quel candidato amico, compagno, fratello, ci si riunisse e, con autentico spirito lionistico, si cercasse di individuare il lion, o i lions, che abbiano tutte le caratteristiche per assumere le leadership del Distretto. L’unica forma di vera democrazia è la partecipazione di tutti alla vita anche di una Associazione, come la nostra, nata proprio nella patria della democrazia. Il “parliamoci”, allora, del direttore Aristide Bava, nell’editoriale dello scorso numero, non può non essere condivisibile, anzi è il giusto invito, a tutti i lion del nostro Distretto, ad intervenire sui problemi che, oggi, ci attanagliano. Personalmente ne individuo due: l’elezione del 2° vice governatore e la divisione del distretto. E’ da anni che la scelta di un candidato e la stessa rotazione, frutto di “ un accordo tra gentiluomini”, non sempre hanno dato risultati positivi, a prescindere dalle persone. Il motivo principale è stato, a mio modesto avviso, il voler accostare, questo o quel candidato a questo o quel past governatore. Il ruolo dei past governatori, non dobbiamo dimenticare, è importante perché hanno avuto modo, più di ogni altro lion, di girare per tutti i club e conoscere tantissimi lion, hanno, pertanto, una visione molto ampia di ogni club. Visto come vanno le cose, oggi sarebbe preferibile che, invece di “manovrare” apertamente o di nascosto per questo o quel candidato amico, compagno, fratello, si riunissero e, con autentico spirito lionistico, cercassero di individuare il lion che abbia tutte le caratteristiche per assumere la lea30 Lions 108YA dership del Distretto. Caratteristiche non legate soltanto alle cariche ricoperte, ma a prestigio professionale, specchiata moralità, capacità di guida e così via. In tal modo non si avrebbero dubbi sullo scopo di intervento del past governatore di turno su questo o quel candidato. Questa idea potrebbe sembrare in contraddizione con il richiamato spirito democratico, ma l’indicazione concordata dei past governatori deve essere soltanto una semplice indicazione per i delegati congressuali che, il più delle volte, non conoscono i candidati se non dai curriculum presentati. Ogni delegato, poi, è libero di scegliere liberamente tra le candidature proposte. E, tutto ciò, senza questioni di rotazioni e lasciando ad ogni lion la volontà di porre la propria candidatura. L’altro problema è la divisione del Distretto e ci dobbiamo chiedere il perché? Se è per l’ampio attuale territorio posso dire che nell’anno sociale 2009/2010 ho avuto la gratificante occasione di accompagnare il Governatore Vittorio Del Vecchio nelle visite ai 147 clubs che, allora, facevano parte del Distretto. Fu un impegno che, programmato, fu assolto dal Governatore e da tutto il suo staff, con grande disponibilità, compensata da una esperienza umana unica. Quindi è possibile tutto, purchè si voglia e, credo che ogni governatore lo ha voluto. Se, invece, è una questione di numeri, cioè avere un altro governatore al sud, non credo che uno o due governatori possano cambiare un eventuale “potere contrattuale” nel multidistretto. La divisione con la Sicilia fu una decisione non senza rimpianto e, personalmente, proprio per la positiva esperienza di quegli anni, posso dire che, forse, rimanendo uniti qualche problema in meno avremmo avuto nel nostro Distretto. E’ vero che le occasioni di incontri sono poche, ma anche se ci incontriamo una volta l’anno è sempre una gioia rivedersi, condividere momenti amicali, creare un’amicizia che, poi, i moderni mezzi di comunicazione ci possono consentire una vicinanza costante, anche se non fisica. E’ una decisione, pertanto, da prendere con molta riflessione e tenere conto più dell’aspetto umano che “politico”. La validità di un distretto, a mio parere, non si esprime con le cariche nazionali, ma con quello che è capace di fare ed il nostro Distretto è certamente un punto di riferimento per tutto il Multidistretto ed ha dato e, come dimostra l’attuale carica del past governatore Liliana Caruso, continua a dare personalità lionistiche di assoluto prestigio e valore. Antonio de cAro Riflessioni e opinioni A proposito della perdita dei soci… l problema è complesso, e per capirlo sarebbe opportuno andare alle origini soprattutto quando il reclutamento è sbagliato. Un socio che entra nell’Associazione senza essere fortemente motivato ed opportunamente indottrinato è destinato nel breve e medio periodo ad abbandonare il campo. Che dire, poi, di quei Presidenti che pensano di essere i proprietari del club ed utiliz- assembleari o che addirittura è andato zano l’incarico con lo scopo principale di mettersi in via il perchè dei suoi comportamenti. Altre cause della perdita dei soci, ovmostra senza curare e motivare i soci. di nicoLA beLLucci Il nostro Governatore Totò Fuscaldo con una sua missiva ha sollecitato i Presidenti di Circoscrizione ad analizzare, approfondire e valutare la problematica relativa alla notevole perdita di soci intervenuta negli ultimi sette anni ed in modo particolare nel nostro Distretto dove si contano circa 1.500 persone che hanno lasciato l’Associazione. La materia trattata dal Governatore e posta all’attenzione di noi Presidenti è sicuramente molto seria, non è facile da esaminare ed ancora più difficile è cercare e trovare le necessarie risposte e le soluzioni consequenziali in quanto le cause della perdita dei soci spesso non sono conosciute neppure dai Presidenti dei Club di cui i soci stessi sono l’essenza. Perchè un socio abbandona il club di appartenenza? questo è il quesito a cui viene chiesta una risposta. Ma forse, ed anche senza forse, la domanda che più correttamente andrebbe invece posta è “ Perchè una persona entra a far parte di un club lions e ne diventa socio ?”. Se riusciamo a dare una risposta a quest’ultimo interrogativo diventa, a mio avviso, più facile trovare anche la risposta alla prima domanda. Molto spesso (quasi sempre) i soci vengono reclutati senza la necessaria e dovuta preparazione al compito ed al ruolo che debbono svolgere nel club e nell’Associazione. Si cerca il medico, l’avvocato, l’affermato professionista per dare importanza al club e non si va alla ricerca di persone meno titolate ma che, invece, 32 Lions 108YA per caratteristiche ed attitudini potrebbero essere più utili alla causa. Se si chiede a qualcuno perchè è entrato a far parte della nostra famiglia lionistica, molto spesso si sente rispondere che “ sono stato costretto, non potevo dire di no alla persona che me lo ha chiesto.” Ritengo, pertanto, che una delle cause principali della perdita dei soci è da ricercare nel modo con cui i soci stessi vengono reclutati. Un socio che entra nell’Associazione senza essere fortemente motivato ed opportunamente indottrinato è destinato nel breve e medio periodo ad abbandonare il campo. Un altro motivo da non sottovalutare che vede scappare i soci in questo attuale e lungo momento di crisi economica è il pagamento della quota di ingresso e di quella annuale associativa che essendo, in molti casi, molto onerosa diventa difficile da sostenere per famiglie di impiegati e funzionari che hanno ancora sul loro libro paga i figli adulti, laureati e disoccupati. Che dire, poi, di quei Presidenti i quali una volta assunta e raggiunta la carica pensano di essere i proprietari del club ed utilizzano l’incarico con lo scopo principale di mettersi in mostra, per avere visibilità all’esterno ed all’interno dell’Associazione, senza badare alle necessità dei soci, senza curare e motivare i soci medesimi, senza intervenire allorquando qualche incomprensione sorge all’interno del club, senza verificare e monitorare costantemente lo stato di salute del club, senza alzare il telefono e chiedere al socio che è assente da molto tempo alle riunioni viamente, ritengo vadano ricercate nell’ambito del territorio o dei territori ove insistono ed operano i club non sottovalutando le abitudini, necessità e consuetudini diverse tra le varie zone di cui sono composte le Circoscrizioni del Distretto, per cui personalmente posso rispondere e riferirmi in particolare al territorio di mia competenza e non posso non cogliere questa occasione, anche con un pizzico di soddisfazione ed in netta controtendenza con la perdita associativa, per evidenziare che nella quarta Circoscrizione recentemente sono sorti il Club di Agropoli, il Club di Teggiano-Polla-Tanagro (di cui sono stato promotore e sono lions guida) ed il Club satellite Campagna Silarus che nel mese scorso ha registrato l’ingresso di una decina di nuovi soci per cui è stata ufficializzata la sua “promozione” a Club autonomo. Queste brevi considerazioni sulla problematica portata alla mia ed all’attenzione degli altri Presidenti di Circoscrizione., non hanno certo la pretesa di essere esaustive. Mi riservo, perciò, di ritornare sull’argomento anche alla luce dell’esperienza che trarrò nell’esercitare il mandato di Presidente di una Circoscrizione molto ampia e diversificata sotto l’aspetto territoriale qual’è la IV^ che raggruppa tutta la Provincia di Salerno. So per certo che profonderò tutto l’impegno possibile, per quanto mi compete, affinchè il fenomeno negativo della perdita dei soci venga arginato e possibilmente eliminato augurandomi che l’anno sociale che mi vede protagonista possa chiudersi con una sensibile e significativa crescita associativa. il valore del coraggio Il coraggio è una dedica continua all’amore per gli altri e per ciò che ci circonda; è ‘pensare’, ’sapere aude’, uscita dallo stato di ’minorità’, è indipendenza ed è conseguenza della libertà decisionale dell’uomo. “Il coraggio è la prima delle qualità umane perchè è quella che gestisce tutte le altre. (W.Churchill) rimanda all’ordine naturale delle cose e si spiega come traduzione nelle relazioni umane della stessa logica simmetrica che è alla base del cammino dell’uomo. E’ la qualità di chi ha fede, che etimologicamente è fiducia in noi stessi, ed è intimamente legata ai sogni ed alle speranze che ogni uomo nutre, tanto da subirne il condizionamento della disperata volontà realizzatrice propria dei sogni. Il coraggio è l’orma che ciascuno di noi lascia in questa vita, è il capolavoro di ogni scultore alle prese con la forma da dare alla sua creatura ed all’eredità da lasciare alle generazioni che verranno. E’ un allenamento continuo, una sfida a superare le paure insite nel nostro istinto di conservazione, cAterinA eusebio publione.it Oriana Fallaci sosteneva che essere uomo significasse avere coraggio e dignita’, credere nell’umanita’ ed amare senza permettere ad un amore di diventare un’àncora. Avere coraggio significava’lottare’ e ‘vincere’. Ma il coraggio contempla a priori la paura, giacché esso interroga la coscienza prima di scegliere il percorso che lo vede tradursi in azione. L’azione coraggiosa non è mai avventura o frutto di passione improvvisa, ma è scelta consapevole di uscire fuori dal sé. E’ la coscienza laica che s’interroga e ricerca la ‘verità’o la giusta via. E’ ‘la punta dell’anima’capace di ordinarsi liberamente e creativamente verso la disciplina del bene. Il coraggio è l’agire dell’etica che per poi concorrere con lo stesso istinto a proteggere la vita . Esso è sì resistenza alla paura, ma anche affermazione di dominio su di essa. Il coraggio è una dedica continua all’amore per gli altri e per cio’ che ci circonda; è ‘pensare’,’sapere aude’, uscita dallo stato di’minorità’, è indipendenza ed è conseguenza della libertà decisionale dell’uomo. E’ unicamente il coraggio che ci porta a puntellare gli edifici delle nostre esistenze con tanti piccoli miracoli; ed è l’ esempio continuo di cui han bisogno gli uomini per risvegliarsi e continuare a progredire. Infatti, ci si educa al coraggio ed alla rivoluzione di ciascuno attraverso le sue azioni, che sono libero arbitrio: un dono d’amore. Non importa quanto siano grandi i nostri sogni, quanto nobili siano i nostri ideali, quanto grandi siano le nostre speranze se non scegliamo di farli diventare realtà. Il coraggio per far ciò è l’excalibur dei vincitori nelle battaglie dell’umanità, affinchè la paura non trasformi la parola in un sussurro e le libertà in un mormorio. Gustalo Gustalo a: a: Bevi responsabilmente. Bevi responsabilmente. Riflessioni e opinioni A A N 100 Lions 108YA th N R NI V th ERSA 100 Y Y R NI V E R S A DI PASSIONE UN SECOLO UN SECOLO DI PASSIONE 33 Riflessioni e opinioni Fenomeno migratorio evoluzione policulturale e riflessi nel campo dei diritti delle persone La sempre più marcata presenza di etnie diverse aumenta un’ esponenziale richiesta di tutela delle identità e della appartenenza dei gruppi, generatrice di una variegata situazione di convivenza. È così che va affermandosi sempre più il rapporto (che talvolta si trasforma in scontro) tra pluralismo religioso e diritto. di mArio romAno Il crescente radicamento di gruppi sociali che traggono la propria identità da etnie, culture e religioni diverse e lontane rispetto a quelle del territorio, comporta quale Inevitabile conseguenza un problema di compatibilità tra ordinamento giuridico della società d’insediamento e cultura della popolazione immigrante che assume, ogni giorno, dimensioni di sempre maggiore portata. Si verifica, infatti, che, dopo una prima fase di silenzioso e remissivo processo di integrazione, questi nuovi gruppi etnici non solo chiedano – com’è intuitivo - il rispetto della propria fede religiosa e delle proprie usanze, ma si spingano a porre in essere atti e comportamenti tipici del loro retroterra culturale e religioso, talora configgente con i principi e le regole giuridiche degli ordinamenti occidentali. Si avverte, così, il riflesso sempre più evidente del cd. “localismo” e della “non neutralità” culturale della normativa giuridica, sia civilistica che penale, laddove i nuovi gruppi etnici, e le minoranze religiose che li compongono, manifestano comportamenti previ34 Lions 108YA sti e puniti dalla legge nazionale come reato ovvero quale illecito civile, laddove essi, nei paesi di loro provenienza, non essendo considerati come condotte penalmente o civilmente punibili, sono tollerati alla stregua di facoltà legittime o addirittura di veri e propri diritti : accade, allora, che l’elemento religioso si rivela portatore e causa di una differenza di costumi e tradizioni tale da riverberare sul complesso di entità valoriali fondanti del nostro ordinamento. E’, dunque, appena il caso di chiarire che l’attività svolta per fini religiosi non deve configurare un illecito penale e che se ciò accade, sull’esigenza di libertà, non potrà che prevalere l’esigenza di tutela del bene giuridico offeso dal comportamento illecito. Quello che si profila, dunque, rappresenta un quadro certamente più complesso di quanto possa apparire, poiché esso configura non solo un adattamento di usanze e tradizioni di natura locale, ma soprattutto un problema legato al “pluralismo normativo” A conferma della particolare de- licatezza del tema (che sottende un adattamento di usanze e tradizioni di natura locale,legato ad una sorta di “pluralismo normativo”), va evidenziata la compresenza e contrapposizione di interessi di pari rilevanza, quali, da un lato, l’interesse del nostro ordinamento al rispetto delle norme di diritto positivo, sia civile che penale e , dall’altro, la tendenza degli stranieri a non soggiacere acriticamente a consuetudini estranee alle loro abitudini di vita. E’ così che, con l’incremento dei flussi migratori, va affermandosi sempre più il rapporto (che talvolta si trasforma in scontro) tra pluralismo religioso e diritto, il che ripropone uno schema secondo cui il ripetersi di condotte criminose che comprimono gli altrui diritti, in nome del rispetto e dell’osservanza di un imperativo religioso, postula la sempre più marcata divergenza tra ordinamento giuridico e ordinamento confessionale, ciascuno dei quali rivendica la propria sovranità a scapito dell’altro. La sempre più marcata presenza di etnie diverse aumenta un’ esponenziale richiesta di tutela delle identità e della appartenenza dei gruppi, generatrice di una variegata situazione di convivenza che ha dato vita al così detto villaggio globale di tipo policulturale e pluriconfessionale che si è ag- Riflessioni e opinioni giunto al crescente fenomeno del nomadismo del capitale, connaturato alla nuova economia del terzo millennio. Si profila, così, un nuovo modello giuridico-ordinamentale in cui la religione (abbandonando, di fatto, l’antico principio della separazione tra Stato e Chiesa, tra valori terreni e confessionali), inizia a rivestire un aspetto fondante nella ricostruzione identitaria dell’individuo, mettendo – con ciò stesso – in discussione il criterio della laicità, proprio del Diritto. Sul tema, allora, assume enorme valore la risoluzione adottata, nei mesi scorsi, dalla AEDH (European Association for the Defence of Human Right) con cui è stato rivendicato, per tutti i cittadini europei, il rico- noscimento di una cittadinanza europea per i residenti negli Stati membri, allo scopo di assicurare per gli “eurocittadini” una reale parità di accesso alle risorse economiche,culturali e sociali presenti nel continente. Si tratta, evidentemente, di innovazioni legislative che , opportunamente ampliate, non potranno escludere una nuova visione globale del diritto di asilo, in favore delle etnie anche diverse da quelle europee, sia pure temperata da precise differenze tra richiedenti, legittimati al diritto di asilo e non, di cui si stanno occupando, in questi giorni, gli incontri serrati in sede UE, da cui è auspicabile prevalga il buon senso e resti sconfitta la demagogia! Al di la delle po- sizioni di mero ideologismo e di antistorico protezionismo, c’è da sperare, infatti, che il flusso migratorio (le cui proporzioni hanno trovato innegabilmente impreparati gli Stati membri) non divenga occasione per la frantumazione di una Unione tanto faticosamente raggiunta con il trattato di Schengen: dagli uomini di buona volontà, cui è affidato il compito di governare questo immane fenomeno, i nuovi cittadini europei hanno il diritto di aspettare iniziative concordate, tese a favorire l’integrazione etnica e non a bloccarla illusoriamente con l’elevazione di muri, inevitabilmente destinati a trasformarsi in anacronistici simboli di discriminazione! Lions 108YA 35 Riflessioni e opinioni tre parole per cambiare: selezione, Partecipazione, Azione Solo dando un nuovo significato a queste parole potremo dare nuova forza alla nostra associazione, superare la crisi che sta vivendo e consentirle di mantenere, anche in futuro, il ruolo che ci compete nella società. La crisi associativa che sta vivendo da alcuni anni il Lions Club ha radici profonde non solo nella trasformazione della società in cui oggi viviamo e nella caduta dei valori che la contraddistingue, ma anche nei cambiamenti che hanno caratterizzato nel tempo il modo di essere lion e di vivere il lionismo. Di questa crisi, che ha ridotto sensibilmente il numero dei soci, si e molto parlato e scritto.Molti “clinici” chiamati al letto del “malato Lion” per suggerire dei rimedi non hanno saputo indicare ad oggi cure veramente risolutive, forse non rendendosi conto che le cure più semplici sono quelle che spesso si dimostrano più efficaci. In tal senso potrebbero essere utilisolo tre parole: Selezione, Partecipazione, Azione. La selezione (e l’ammissione) di nuovi soci è uno dei momenti fondamentali nella vita di ogni club. Negli ultimi anni una delle ragioni che più di altre ha causato problemi alla nostra associazione è stata una selezione di nuovi soci non sempre adeguata. Una selezione fatta di solito in assenza di criteri ben definiti,dettata frequentemente solo dai vincoli di amicizia o di interesse personale che legano il socio presentatore al probabile nuovo socio e legata anche all’indifferenziata proliferazione di nuovi Clubs. E’ invece fondamentale individuare per il futuro criteri di selezione più efficaci e stringenti che consentano di evitare scelte inappropriate che possono nuocere al club,magari ripristinando quei principi di valutazione utilizzati quando venivano ammessi solo soci motivati,capaci e competenti, che apportavano autorevolezza al club e che,soprattutto, non avevano bisogno di ricercarla all’interno del club stesso. Altrettanto importante è il problema della partecipazione dei soci alle attività del club, elemento sostanziale ed imprescindibile di tutte le diverse espressioni della vita associativa. Negli ultimi anni sono purtroppo sempre più frequenti i segnali di una 36 Lions 108YA scarsa partecipazione dei soci, sintomo preoccupante di una progressiva disaffezione verso i principi e gli scopi del lionismo . La conseguenza non è solo una ridotta attività di servizio del club ma anche una limitata capacità di incidere in maniera tangibile sul territorio in cui il club opera,fattori che contribuiscono ad accentuare ancora di più il disinteresse verso l’associazionismo di servizio.La partecipazione invece deve essere sempre ricercata mettendo in atto tutte le strategie disponibili. In questa prospettiva potrebbe essere utile : • avvalersi sempre delle competenze e delle capacita dei soci nella realizzazione dei progetti finalizzati al raggiungimento degli scopi dell’associazione; • scoraggiare la formazione di “élite” all’interno dei Clubs (sono quelle che hanno condizionato e condizionano ancora oggi la vita dei Clubs e del Distretto); • costruire tra i soci uno spirito di squadra che superi l’ individualismo ed il protagonismo spesso frequenti all›interno dei clubs tenendo presente che quello che caratterizza una squadra rispetto ad un gruppo non è solo la definizione dei ruoli in funzione degli obiettivi da raggiungere ma anche, e soprattutto, l’accettazione dei pregi e dei difetti dei componenti delle squadra stessa; • garantire un adeguato turnover dei soci nei ruoli direttivi dei Clubs, delle Circoscrizioni e del Distretto,evitando cosi che ad essere coinvolti in tali funzioni siano sempre “i soliti”. Questo obiettivo può essere facilmente raggiunto introducendo due nuove e semplici regole tra quelle che attualmente disciplinano i clubs: 1) L’ Assemblea del Club, sentito il Direttivo, designa annualmente i soci a cui dovranno essere assegnati ruoli specifici nell’organigramma degli incarichi distrettuali scegliendoli tra quelli che si sono particolarmente distinti nello sviluppo e nella realizzazione delle attività del club. ( maxun socio ogni 10 iscritti ) 2) Il Governatore, nell’ambito del proprio mandato, può conferire autonomamente incarichi in misura non superiore ad 1/3 del numero complessivo dei soci destinatari di compiti e funzioni .Il rimanente numero dovrà essere comprensivo esclusivamente dei soci nominati dalle Assemblee dei Clubs. Non meno importante è l’azione, ovvero tutte quelle misure che devono essere individuate all’interno del club per definire i criteri e le strategie necessarie per rideterminare la composizione del club (garantendo la “qualità” dei nuovi soci ed incrementando il numero dei soci donna), migliorare la “qualità” della vita associativa, incoraggiare la partecipazione dei soci, potenziare la presenza del club sul territorio ed il rapporto con le istituzioni. In altre parole azione è tutto quello che ci può consentire di proiettareall’esterno le nostre idee, le nostre proposte, le nostre iniziative e quindi, in definitiva la nostra presenza. In conclusione, solo dando un nuovo significato parole come selezione,partecipazione ed azione,potremo dare nuova forza alla nostra associazione,superare la crisi che sta vivendo e consentirle dimantenere, anche in futuro, il ruolo che le compete nella società.Una società oggi caratterizzata da una profonda crisi di valori, da un crescente nichilismo culturale e da un diffuso disimpegno sociale nella qualela presenza dei Lions dovràcostantemente rappresentareun punto di riferimento per chi intendebattersi per gli ideali di libertà, moralità e solidarietà. domenico minAsi Riflessioni e opinioni uniti per difendere la libertà e gli innocenti Gli odierni fotogrammi del terrore inducono a dire che è necessario, per la sopravvivenza del mondo di valori in cui crediamo, scendere in campo per contribuire a trovare soluzioni per la difesa dei principi umanitari e libertari che sottendono ogni parola del nostro codice etico. “Agire” è un dovere etico. Noi Lions, attraverso i nostri services, dobbiamo contribuire all’apertura degli occhi di questo nostro mondo, nuovamente troppo impegnato di dolore e morte. di cAterinA eusebio I fotogrammi del terrore, che si susseguono in questi tristi giorni, proiettati ed operati dal terrorismo islamico, nella cornice mediatica delle iterate e non nuove minacce al nostro Occidente, si ergono a simbolo della lotta tra le libere democrazie dell’Occidente post –illuminista ed i totalitarismi nascenti, il cui unico fine è portare dolore e morte al cuore pulsante delle nostre civiltà. Contro ogni concezione perversa e nichilista di cintura esplosiva, contro chi sceglie (scegliere è un verbo inappropriato per tali contesti!) o, meglio, si immola sull’altare di un’ideologia, aberrando sé stesso, è doveroso e necessario levarsi uniti e nei fatti in difesa dei nostri valori e delle nostre libertà, sì caramente conquistate dagli sforzi delle generazioni che ci hanno preceduto. Per quanto ai Lions non sia dato di occuparsi di questioni politiche e religiose, è necessario, per la sopravvivenza del mondo di valori in cui crediamo, scendere in campo per contribuire a trovare soluzioni per la difesa dei principi umanitari e libertari che sottendono ogni parola del nostro codice etico. I Lions si identificano con le società cui appartengono, contribuendo ad influenzare i movimenti della storia in cui ‘agire ‘ è un dovere etico. Ciò non implica una rinuncia alla tendenza di essere ‘super partes’ negli scopi; di fatto, la ragion pratica vuole che ci si schieri, compatti, in aiuto di un Occidente sotto attacco, condannando apertamente ed a gran voce ogni devianza tipica dell’orrore che, pur originandosi nell’uomo, ne perde la connotazione umana’. Il terrorismo è un attacco subdolo e vile, dal quale è assai difficile difendersi. Non ci si può ‘tutelare’ in maniera razionale, non lo si può prevedere con certezza, perché come ogni forma di male è ben lontano dalla logica della ragione. Ha una sua logica autoreferenziale, difficilmente stimabile. Esso mira a distruggere ciò che non comprende; è l‘antitesi del dialogo, perché è un soliloquio con sé stessi, ed è un soliloquio di morte. E’ necessario che noi Lions contribuiamo a risvegliare un’Europa’Imbelle e cieca’ che non riesce a trovare il coraggio di rispondere alle minacce islamiste,incapace di individuare le azioni giuste per reagire e difendersi dalla violenza dal sapore ‘settario’ che ,giorno dopo giorno,si rafforza anche per l’atteggiamento adottato dalle intelligenze del ‘politically, socially, religiously correct’ di quanti si sono rifugiati nell’a- strattismo del concetto di’pace’, cullandosi nelle sterili discussioni buoniste-filosofiche che ci han imposto negli ultimi anni. Dobbiamo far capire che ‘difendersi’ è giusto, è quanto mai necessario. I Lions difendono e sostengono i più deboli: bene, ora i più deboli siamo noi, attaccati da chi sostiene da tempo che andiamo privati delle libertà fondamentali. Attraverso i services che andremo a realizzare, noi Lions dobbiamo contribuire all’apertura degli occhi di questo nostro mondo, aiutandolo a ‘chiamare le cose col loro nome’. Tacere di fronte ad un simile orrore, significa farci complici della distruzione di quanto abbiamo di più caro…Chi è Lion difende la democrazia e si oppone ad ogni ideologia totalitarista, sia politica che di pensiero. Il silenzio, l’inazione priva i nostri fiori di un petalo di libertà alla volta, rendendoci tutti codardi’ e trasformandoci in schiavi incatenati alle mura della barbarie. E’ un momento storico difficile: siamo alla resa dei conti. A noi, Lions, spetta l’ultima insurrezione, quel tentativo estremo di fare la differenza, aiutando a riportare nei suoi argini il corso di questo fiume avvelenato che minaccia di travolgere tutto ciò che amiamo ed, in particolar modo, fa una mattanza dell’innocenza. Forse non riusciremo a fermare tutte le stragi di innocenti, ma uniti potremo vincere ancora, come hanno fatto i nostri padri, un nome dell’umanita’. Lions 108YA 37 Riflessioni e opinioni Riflessioni e proposte per un Lionismo operativo Riduciamo i service simil. Rivediamo il “patto fra gentiluomini, diciamo no al lionismo di professione, bandiamo la burocrazia, respingiamo l’autoreferenzialità, rispettiamo tutti i service, valorizziamo i beni culturali, prevediamo i rischi, abituiamoci alle vittorie ma anche alle sconfitte e scrive: “Il punto essenziale così nella vita di un individuo come ricordiamoci però che si vince insieme. di serGio brAncAccio Il 1° Novembre del 2015, a Matera, si è svolto il Gabinetto Distrettuale alla presenza del Governatore e del Presidente del Consiglio dei Governatori, di numerose autorità, Presidenti e soci di Clubs. Da molti e qualificati interventi ho desunto alcune considerazioni inerenti al nostro patrimonio artistico e all’ambiente. Altre osservazioni riguardano le nostre future capacità organizzative. 1° Condivido la necessità di ridurre ed accorpare in futuro i Service con analoghe finalità; il loro attuale numero e quello delle cariche è realmente eccessivo. 2° Ritengo che per le scelte future dei Governatori non debba valere né un “patto fra gentiluomini”, né “una volta per uno non fa male a nessuno”; dovrebbe invece prevalere il concetto che venisse eletto chi ha maggiori esperienze lionistiche, capacità amministrative, il più disponibile al servizio, il più amato. 3° Un deciso no al lionismo di professione: “Non si dovrebbe permettere che fossero confuse le professioni con il volontariato”. 4° Un deciso no all’appesanti38 Lions 108YA mento della nostra burocrazia, con schede ecc., che grava già pesantemente sulla vita quotidiana. Non ha senso tentare di promuovere “una democrazia dal basso” con idee che non si fondano sulla cultura. 5° La modestia è una virtù, l’auSergio Brancaccio Cultura e Volontariato in Campania toreferenzialità è da respingere, ma non dobbiamo rinunziare ai riconoscimenti che altri Lions o la vita civile ha loro assegnato, ma esserne orgogliosi. 6° Non vi sono Service obsoleti rispetto ad altri, né antichi né moderni. Nel ”Discorso sul dovere della borghesia nelle province napoletane”, Benedetto Croce quella di un popolo, il punto che decide dell’efficacia di ogni riforma e di ogni programma e di ogni metodo, il punto a cui in ultima analisi si è ricondotti è poi sempre questo: se vi sia o non vi sia l’anelito all’universale, la disposizione a considerare e trattare noi stessi come strumento di un opera che va oltre di noi, il pungolo interiore del dovere, lo scrupolo di coscienza che ci chiede conto del modo in cui adoperiamo il nostro tempo e ci fa arrossire quando lo spendiamo in vili pensieri o vili azioni o quando lo vediamo scorrere avanti a noi come se non fosse nostro.” 7° Per il rilancio dell’economia possiamo offrire all’Europa i nostri Beni Culturali a condizione di farli conoscere, curarli e preservarli per le generazioni future. La valorizzazione dei Beni Culturali dovrà essere simultanea allo sviluppo dell’industria, al miglioramento dei trasporti delle merci, delle persone, all’accessibilità nei Musei, aree archeologiche, migliorandone i parcheggi. Il tutto dovrà essere programmato continuamente nelle grandi Metropoli, città, luoghi d’arte. Quest’aspirazione alla programmazione nel nostro Paese dovrà Riflessioni e opinioni essere raccordata fra questo e gli altri Paesi, favorevoli agli scambi culturali e commerciali. 8° Il territorio costituisce uno dei Beni essenziali e sarà necessario convincersi che prevenire i rischi è più economico che curarne i danni: morti e feriti non hanno prezzo! 9° Riguardo al valore dello sport dobbiamo abituarci alla sconfitta o alla vittoria, nella convinzione che vincendo vince l’intera squadra e dovrebbe valere il motto: “Perdi come se vincessi e vinci come se ci fossi abituato”. La proposta - Per i disastri ambientali ritengo utile la predisposizione di gruppi di pronto intervento formati da un ingegnere strutturista, un architet- to specializzato in restauro, un geologo, un fotografo. Tutti coordinati prima dell’evento disastroso, suddivisi per zone prossime alle loro abitazioni, al fine di evitare la perdita definitiva dei Beni, nel primario interesse della vita umana. Per questo servizio la nostra Associazione ha tutte le caratteristiche; saranno necessarie le coperture assicurative e la ovvia collaborazione con la protezione civile. In conclusione riguardo alla formazione dei Lions è più convincente fornire esempi di vita più che regole formali, anche se necessarie. L’esempio sarà formativo per tutti noi ed in particolare per i giovani. I Lions non potranno dimenticare il Pre- sidente Luigi Sepe del L. C. Napoli Aragonese, già Presidente del L. C. Penisola Sorrentina, che dopo aver dedicato la vita al lionismo e al bene del prossimo, ebbe la capacità di comunicare con largo anticipo la necessità di costruire una moderna capitale europea, prima che nascesse la Comunità Europea. Riguardo alla nostra città Luigi Sepe propose, altresì, di rilanciare Napoli riattivando la festa di Piedigrotta con la processione storica che dal Palazzo Reale raggiungeva la chiesa di Piedigrotta. I famosi carri avrebbero potuto procedere anche per le vie del mare e le canzoni napoletane, già celebri, si sarebbero avvalse di una lotteria nazionale. Grato per l’attenzione. Lions 108YA 39 I Services Sostieni la Fondazione del Distretto 108YA, che ha la finalità di favorire lo sviluppo socio-economico e culturale delle nostre Regioni (art.2 dello Statuto) con progetti di Tutela del patrimonio culturale ed ambientale Aiuto ai deboli Incentivazione della ricerca e delle idee innovative Inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso il micro-credito e corsi di formazione ASSEGNA il 5x100 alla Fondazione del Distretto 108YA nella tua denuncia dei redditi VERSA un contributo di qualsiasi entità sul conto corrente della Fondazione Codice IBAN: it IT78W0525616100000001021627 91 r0 711 0034 0000000000 3996 DIVENTA ‘’Supporter’’ della Fondazione con un contributo minimo di euro 300,00 e riceverai un attestato di apprezzamento e questa ‘’pin’’ in occasione di eventi ufficiali del club. COLLABORA affinchè il tuo Club attui una roccolta fondi in favore della fondazione - rinunciando ad una portata nelle conviviali - organizzando spettacoli o eventi sportivi con personaggi di richiamo - svolgendo ogni altra iniziativa dettata dalla inventiva dei soci. 40 Lions 108YA I Services Lions Club Capua Casa Hirta raccolta occhiali usati Il Club Lions “Capua Casa Hirta” ha aderito al programma di raccolta e riciclaggio di occhiali da vista e da sole, adottato nell’ottobre 1994 quale attività ufficiale di servizio della nostra Associazione Internazionale già dal 1920 impegnata in molte zone del mondo nella distribuzione di occhiali usati a persone in stato di bisogno. Presso il palazzo Fazio messo a disposizione dalla cooperativa culturale Capuanova, si è svolto un interessante incontro con la partecipazione di numerose autorità, associazioni e cittadini. Il socio del Club ospitante, dott. G. Iulianiello, ha trattato le iniziative finalizzate ad eliminare le cecità evitabili e curabili. Giusto ricordare che i Lions fanno parte del progetto Vision 2020, lanciato congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB), che ha coinvolto più di venti Organizzazioni non governative internazionali che sono addette alla cura della vista ed alla prevenzione e cura della cecità. Con tale progetto si potrà- entro il 2020- impedire a 100 milioni di persone di diventare cieche. La socia Lucia Capitelli ha raccolto oltre ottocento occhiali, disponibili per il successivo affidamento a quanti ne faranno richiesta, che sono stati consegnati a Gianmarco Carozza responsabile della terza circoscrizione operante sulle province di Caserta, Benevento ed Avellino. Hanno portato il proprio contributo, operativo e propositivo, il Presidente del Club Calogero Parla ed il Presidente di zona Vincenzo Guarracino. E’ stata molto gradita la partecipazione di Associazioni di volontariato e del terzo settore, oltre all’intervento dell’assessore Gugliemo Lima in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e la presenza di professionisti ed operatori locali del settore. I soci del Leo club, Teresa Mimina Izzo, Pasquale Galluccio e tutti i membri del club organizzatore hanno fatto da degna cornice ad una iniziativa che ha avuto una rilevante presa sulla Comunità della gloriosa Capua “speciosa ab initio“ come è scritto sul cartiglio dello stemma cittadino. Fiorentino AuriLio Lions 108YA 41 I Services “ Un libro per crescere” incontro a crotone con carla maria russo La scrittrice nel suo intervento, ha illustrato la genesi dei suoi romanzi, sottolineando come le sue opere nascano, innanzitutto, da approfondimenti del contesto storico– culturale dei personaggi e delle loro vicende personali. Coinvolti gli studenti. La Responsabile di Circoscrizione per il service “Un libro per crescere”, Rosa Maria Romano ha organizzato a Crotone, in collaborazione con l’I.I.S. “Pertini”, una bella iniziativa al fine di stimolare e accrescere nei giovani l’amore per la lettura. Alla iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune di Crotone, hanno aderito: il Centro Noemi, i Comitati di Crotone del CIF, dei Convegni di Cultura Maria Cristina, della FIDAPA, della Società Dante Alighieri, il Movimento per la difesa e i diritti dei Cittadini, e l’UPMED. Dopo la doverosa introduzione sulle finalità del service, a cura dello scrivente, Responsabile Distrettuale, la scrittrice Carla Maria Russo ha svolto una relazione sul tema“Costanza d’Altavilla, Caterina Sforza e Lola: tre diverse espressioni della lotta femminile contro la violenza e l’oppressione”. Carla Maria Russo è autrice di numerosi romanzi storici che hanno come protagoniste donne di diverse epoche, che hanno subito scelte di vita condizionate dal potere politico, familiare e dalle convenzioni sociali. I suoi libri catturano il lettore tanto per il rigore storico, quanto per l’analisi di vissuti che, nel tempo, continuano ad essere consumati, soprattutto, a danno delle donne, argomento sempre attuale e che, volutamente, è stato trattato in concomitanza della Giornata Internazionale che l’Onu ha dedicato alla lotta contro la violenza di genere. Protagonisti della giornata, in una affollata assemblea nell’Aula Magna dell’Istituto, sono stati gli studenti e le studentesse del ”Pertini” che, sotto l’esperta guida delle docenti Evelina Leto, Maria Mariano e Rosa Scida, hanno letto ed analizzato tre romanzi della scrittrice: “La Sposa Normanna”, “La bastarda degli Sforza”, Lola nascerà a diciott’anni. Carla Maria Russo, nel suo intervento, ha illustrato la genesi dei suoi romanzi, sottolineando come le sue opere nascano, innanzitutto, da approfondimenti del contesto storico –culturale dei personaggi e delle loro vicende personali. La scelta dei soggetti, ha continuato Carla Maria Russo, è dettata da una intensa sua partecipazione emotiva rispetto agli eventi della loro vita. Le protagoniste dei suoi romanzi sono sempre riuscite a rivendicare la propria dignità di donne, di mogli e di madri. Pertanto, sono da considerare vere e proprie eroine del proprio tempo e non solo; infatti, ancora oggi, possono considerarsi esempi di coraggio e di determinazione nell’opporsi a qualsiasi forma di violenza . E’ il caso di dire che la storia può essere maestra di vita. Dopo l’intervento della scrittrice, le studentesse e gli studenti ( Giuseppe Maiorano, Raffaella, Lazzaro, Martina Cusato, Gilda Gerace, Filomena Talarico, Marta De Simone, Luigi Luzzaro, Maria Antonietta Taverna, Sara Ferrari, Marika Messina, Mario Iencarelli), in rappresentanza delle classi che hanno seguito il Laboratorio di Lettura, hanno posto a Carla Maria Russo una serie di domande da cui è scaturito un dialogo molto interessante. Al Service ha presenziato il Presidente del L.C. “Crotone Host”, Salvatore Bruzzese Ritorto che, dopo il suo indirizzo di saluto, ha illustrato le finalità e le attività del Club, invitando i giovani a avvicinarsi al LIONS per meglio conoscerne la mission. Sono intervenuti: il Dirigente Scolastico dell’IIS “ Pertini” Kr, Vito Sanzo, l’Assessore alla Cultura del Comune di Crotone, Antonella Giungata e Suor Michela Marchetti, responsabile dei Servizi della Cooperativa Noemi, recentemente insignita da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Alto Ufficiale della Repubblica, per l’impegno meritevole e costante, condotto negli anni sul nostro territorio, a difesa dei diritti fondamentali della persona. Presenti i Presidenti di Zona Paolo Amodeo e Vincenzo Valente, ha concluso i lavori il Presidente di Circoscrizione Mario Patanisi. GiusePPe buscemA 42 Lions 108YA I Services Lions 108YA 43 I Services Lions e Leo Catanzaro Progetto “Alert team”, avanti tutta E’ nato in Calabria il Gruppo emergenza Rupe Ventosa del Lions Club Catanzaro, prima associazione operativa in seno al progetto “Lions Alert Team”. Nasce da una proposta dei Club Lions e Leo Catanzaro “Rupe Ventosa”, con la successiva adesione dei Clubs Catanzaro Mediterraneo e Catanzaro Host, in ottemperanza al progetto internazionale denominato “Lions Alert Team”. Tale progetto, iniziato da un decennio negli Stati Uniti in occasione di una influenza pandemica, ha lo scopo di fornire i servizi necessari a coloro che si trovano in situazioni di emergenza ed assistenza umanitaria alle popolazioni colpite da calamità. In ossequio al motto “WE SERVE” – “NOI SERVIAMO” - i clubs Lions e Leo di Catanzaro hanno inteso adoperarsi al fianco della Protezione Civile attraverso la partecipazione attiva ad iniziative umanitarie, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed educative, prestando la propria opera sia in emergenza, che nella ordinaria attività di previsione e prevenzione dei rischi con la costituzione della GERUV. Riconoscendosi nei valori e nei principi del Lions Club International la GERUV ha richiesto il riconoscimento da parte della sede Centrale, con autorizzazione all’utilizzo del logo Lions. Costituita nel marzo 2014, è iscritta al Registro delle Organizzazioni di Volontariato della Provincia di Catanzaro ottenendo la qualifica di ONLUS e l’ammissione al beneficio del 5x1000. E’ affiliata alla FIR CB - Servizio Emergenza Radio, associazione regolarmente censita dal Dipartimento della Protezione Civile ed attiva a livello Nazionale ed Europeo ed ha aderito al CSV di Catanzaro, entrando a far parte del relativo organo Direttivo. La GERUV mira a coinvolgere nel servizio di volontariato attivo Lions, Leo e tutti coloro che vogliano adoperarsi nel sistema “Protezione Civile”, attraverso la diffusione dei principi di “cittadinanza attiva”. Si impegna ad affiancare le Istituzioni nell’attività prettamente operativa, oltre che di prevenzione e previsione dei rischi legati al territorio di appartenenza, attraverso un’azione sinergica, per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza, della solidarietà e del rispetto, sollecitando i cittadini ad un maggiore senso civico. L’attività ope- 2014 settembre esercitazione nazionale Abruzzo 44 Lions 108YA rativa della GERUV è profusa in tutti i settori con specializzazione in “logistica”, “antincendio” e “comunicazioni”, senza trascurare la “formazione e prevenzione”. Oltre che specializzata nella gestione della segreteria da campo in emergenza la GERUV si impegna a dare impulso ad una attività di “monitoraggio ambientale con droni”, anche in emergenza, mirata alla tutela e salvaguardia del patrimonio paesaggistico-culturale dai rischi naturali ed antropici attraverso l’organizzazione e la promozione di un settore specializzato, inteso non solo come capacità operativa in emergenza, ma anche come attività di monitoraggio, mappatura, pianificazione e prevenzione che garantisca professionalità e capacità operativa. Alla formazione e all’aggiornamento teorico/pratico dei volontari, attraverso l’organizzazione, la realizzazione e la gestione di corsi specifici ed esercitazioni, si aggiunge l’ausilio della moderna tecnologia che utilizza i droni (aeromobili a pilotaggio remoto) in diverse attività di ricognizione, vigilanza e monitoraggio, secondo la normativa Enac vigente in materia. 2015 ottobre campagna nazionale “Io Non Rischio” I Services L’attività dell’Associazione è stata da subito espletata istruendo e formando i volontari sul ruolo che ciascun cittadino assume all’interno del sistema “Protezione Civile”. La partecipazione ai diversi corsi di formazione consente ai volontari della GERUV di acquisire una preparazione ottimale volta a fronteggiare le diverse situazioni di emergenza, operando in estrema sicurezza. Ha svolto attività operativa partecipando a diversi eventi di rilevanza nazionale e si è impegnata nell’attività di previsione e prevenzione, promuovendo la sensibilizzazione dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, sui comportamenti più idonei da adottare nelle emergenze. A tal fine si é voluto coinvolgere il settore scolastico che è quello più sensibile e disponibile a recepire queste iniziative e capace di veicolare nei giovani il messaggio della solidarietá, del rispetto e della sicurezza. Il Progetto “Impariamo … in sicurezza” è stata l’occasione per incontrare numerosi studenti, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, che sono stati coinvolti, attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali sul ruolo che tutti i cittadini abbiamo all’interno del sistema “protezione civile”, risvegliando così la coscienza civica e promuovendo i principi di cittadinanza attiva. L’attività di prevenzione e previsione è culminata con il coinvolgimento attivo della GERUV nella Campagna Nazionale “Io non rischio – buone pratiche di protezione civile”. Nata nel 2011, promossa dal Dipartimento della 2015 ottobre campagna nazionale “Io Non Rischio” Protezione Civile con diversi partners La città si è dimostrata molto sen“Io Non Rischio” è una campagna di sibile e fortemente interessata alla comunicazione nazionale sulle buo- conoscenza delle buone pratiche di ne pratiche di protezione civile, ma protezione civile, raggiungendo lo ancora prima, è un proposito, un’e- scopo cui mirava la Campagna e cioè sortazione rivolta alla popolazione avviare un percorso finalizzato alla per la riduzione del rischio. L’Italia è sensibilizzazione e alla divulgazioun paese esposto a molti rischi na- ne della conoscenza tra i cittadini, turali, ma l’esposizione individuale a attraverso il coinvolgimento di voquesti rischi può essere sensibilmen- lontari opportunamente formati che te ridotta sia attraverso la conoscen- hanno fatto da tramite con la cittaza del problema, la consapevolezza dinanza. In questo modo si è voluto delle possibili conseguenze e l’ado- andare a sollecitare una partecipazione di alcuni semplici accorgimen- zione attiva del cittadino alla tutela ti, sia su vere e proprie scelte di vita del territorio ed all’autoprotezione. consapevoli che andranno ad influenzare il domani non solo del sin- L’attività della GERUV proseguirà a golo cittadino ma di intere comunità. supporto della comunità sia nelle Per la prima volta la Campagna ha fasi dell’emergenza e del post-emerinteressato anche il Comune di Ca- genza, ove le Istituzioni competenti tanzaro dove i volontari della GERUV intendano avvalersene, sia nelle fasi hanno allestito un punto informativo di prevenzione e previsione dei rischi “Io non rischio” cui è esposto il territorio, attraverso per incontrare l’organizzazione di eventi aperti ai la cittadinanza, cittadini per la diffusione dei princìpi consegnare ma- di “cittadinanza attiva”. teriale informativo e rispondere L’auspicio è che si riesca a creare un alle domande su sodalizio tra tutte le componenti del cosa ciascuno di volontariato lionistico che possano noi può fare per cooperare per il bene civico in simridurre il rischio biosi e sinergia. terremoto e il riALessAndro tAssoni schio maremoto. DRONE Lions 108YA 45 I Services Progetto Martina un investimento per il futuro della nostra popolazione Riunione preliminare, organizzata dal Coordinatore Distrettuale Pino Naim, a Cosenza, del Progetto Martina organizzata per far incontrare i vari Responsabili delle 8 Circoscrizioni del Distretto e definire la metodologia da seguire al fine di rendere razionale ed efficace il lavoro da svolgere per ottenere i migliori risultati possibili, Registrata la partecipazione di Mino Di Maggio, ideatore, Coordinatore Nazionale ed anima del Progetto Martina. di Pino nAim Nel corso della riunione di Cosenza Mino Di Maggio ha intrattenuto gli officers presenti sulla storia e sulla progressiva diffusione del suo mirabile Progetto e sulla metodologia da attuare per rendere il service sempre più incisivo ed efficace. La relazione è stata molto apprezzata ed è risultata fondamentale per fare capire a tutti i presenti, soprattutto agli officers che quest’anno si avvicinano per la prima volta al Progetto Martina, quello che sarà il loro compito e soprattutto come si dovrà agire per poterlo svolgere correttamente e raggiungere così l’obbiettivo finale. Molti sono stati gli interventi e tante le domande rivolte al Coordinatore Nazionale, mirate prevalentemente ad acquisire tutte le informazioni possibili sulla metodologia di lavoro ed anche volte a comprendere le criticità che si potranno incontrare nello svolgere il ruolo che ci è stato affidato e che abbiamo il dovere di onorare al meglio. A Camigliatello, nell’ambito del Seminario delle cariche di fine luglio scorso, ho avuto l’occasione, in un mio intervento, di ringraziare 46 Lions 108YA il Governatore Totò Fuscaldo non solo la grande fiducia e stima dimostrata nei miei confronti dandomi l’onore di nominarmi Responsabile Distrettuale per il Progetto Martina, ma anche per avermi dato così l’opportunità di tornare ad occuparmi, dopo due anni, di un service estremamente importante e di grande rilevanza in quanto rivolto ai giovanissimi e quindi al futuro della nostra società, e pertanto perfettamente in linea con gli scopi della nostra grande Associazione di servizio. Il Progetto nasce da una mirabile idea di Cosimo Di Maggio, Prof. Ordinario presso l’Università di Padova, che nel corso del biennio 1999-2000 promuove una serie di incontri-lezioni con gli studenti di Padova e provincia. L’esperienza via via acquisita negli anni viene poi strutturata, nel biennio 2006-2007, in un programma denominato Progetto Martina in ricordo di una giovane donna di nome Martina, colpita da un tumore alla mammella, che si preoccupava di raccomandare con insistenza di “informare ed educare i giovani ad avere maggiore cura della propria salute”. Il Progetto Martina, che non costa pressocchè nulla ma che è di estrema utilità, si è progressivamente implementato nel corso degli anni successivi: viene creato un sito dedicato, riceve prestigiosi patrocini ed inizia ad essere attuato in altri Distretti Lions fino a che, tra il 2010 ed il 2012, diventa prima Service Nazionale Lions e, successivamente, Service pluriennale di rilevanza nazionale. Tra il 2013 ed il 2015, sono iniziati gli incontri anche con i genitori i quali possono essere di notevole supporto, e quindi rendere molto più efficace la campagna di prevenzione, essendo d’esempio in famiglia e fornendo utili informazioni e consigli ai propri figli al momento giusto e nel modo giusto. Tra l’altro, alcuni dei tumori previsti istituzionalmente nel progetto hanno la loro maggiore incidenza intorno alla quarta e quinta decade d’età per cui interessano direttamente i genitori. E’ stato anche avviato il coinvolgimento dei Leo i quali, ovviamente, risultano interessati direttamente, anche e soprattutto per la loro età, alla realizzazione di questo Progetto ed oggi offrono un contributo attivo nelle scuole attuando interventi dedicati. Dunque Lions e Leo uniti nello stesso Progetto e con lo stesso obbiettivo. I risultati progressivamente ottenuti sono di assoluta rilevanza: nel corso degli I Services anni scolastici 2011/12 – 2013 -2014 – 2015 il Progetto Martina, adottato da oltre il 45% dei Lions clubs italiani, è stato attuato in tutte le regioni italiane in oltre 1000 istituti scolastici ed oltre 600.000 studenti hanno così ricevuto utili informazioni salvavita. Questo progetto persegue l’obbiettivo di informare i giovani studenti tra i 16 ed i 18 anni ed ai loro genitori sulla possibilità di evitare addirittura alcuni tumori mediante l’adozione di un sano e corretto stile di vita, sugli accorgimenti da mettere in atto onde riuscire a scoprire il più precocemente possibile, e quindi in tempo utile, i tumori non evitabili ed infine sulla necessità di impegnarsi in prima persona nella prevenzione e quindi nella promozione della salute. La metodologia di comunicazione, utilizzata da medici esperti e formati, si basa sul convincimento che la battaglia contro i tumori non si vince con il silenzio su queste malattie né terrorizzando o vietando questo e quello bensì con la cultura, unico strumento che può garantire il necessario e duraturo impegno personale sulla base delle conoscenze e di conseguenti scelte consapevoli. Pertanto, nel garantire tutto il mio impegno ed il mio entusiasmo per cercare di onorare il compito affidatomi dal Governatore, chiedo la preziosa ed indispensabile collaborazione di tutti i Responsabili di Circoscrizione per il Progetto Martina e la loro disponibilità a lavorare tutti insieme con grande dedizione, ognuno nella propria area, diffondendo il messaggio ai Presidenti di Circoscrizione e di Zona ed ai Presidenti di tutti i Lions clubs della loro Circoscrizione, invitandoli non solo ad aderire al progetto ma anche e soprattutto ad adoperarsi attivamente per realizzare quanti più incontri possibile nelle scuole superiori del loro territorio. Ed allora mettiamoci tutto l’impegno possibile e realizziamo insieme un progetto nobile e meritorio che costituirà sicuramente un investimento per il futuro della nostra popolazione. Sogniamo tutti perché, come dice Eleanor Roosevelt, “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. [email protected] Lions 108YA 47 I Services Service Operativo Nazionale help lavoro giovani: dall’università ai progetti promossi dalla Lifebility Creare occupazione vuol dire far crescere l’economia del Paese ed aumentare il benessere sociale. Lions e Leo insieme per affrontare la problematica del lavoro ai giovani, in un contesto più generale, che prevede riferimenti ed azioni che riguardano l’intera collettività. Sfruttare la cittadinanza attiva nell’attività di indagine per conoscere le esigenze attuali ed individuare quelle future dei giovani e degli imprenditori. I livelli attuativi. di bruno cAnetti Il service, di durata pluriennale e con prospettiva di service permanente, ha come obiettivo quello di aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro e nel contempo quello di far superare la crisi, ai piccoli imprenditori, attraverso il micro-credito, riposizionandosi in modo competitivo. Creare occupazione vuol dire far crescere l’economia del Paese ed aumentare il benessere sociale, per questo motivo la problematica del lavoro ai giovani, viene affrontata in un contesto più generale, che prevede riferimenti ed azioni che riguardano l’intera collettività. La raccomandazione nell’attuazio- 48 Lions 108YA ne del service è di non limitarsi ad organizzare convegni (utili per veicolare il messaggio e sensibilizzare tante persone sul tema, sempre che i meeting siano rivolti ad un uditorio vasto e compiuto), ma di mettere in atto tutte quelle azioni che concretamente possono essere di aiuto per coloro i quali non hanno un lavoro. Il service organizzato dal nostro Distretto, unitamente al Distretto Leo, che grazie alla sensibilità del Presidente Vincenzo Spiezia, prevede il coinvolgimento di Soci Lions e Leo, in una visione di cittadinanza attiva, partendo dall’attività di indagine per conoscere le esigenze attuali ed individuare quelle future dei giovani e degli imprenditori. Per l’attuazione del service sono previsti 2 livelli di intervento. Il 1° sarà quello della informazione e della conoscenza, in cui i Club incontreranno, i giovani, possibilmente universitari, ai quali sottoporre un semplice questionario, che ci permetterà di conoscere come i giovani vedono il loro futuro lavorativo. La riclassificazione dei questionari, che saranno analizzati con l’aiuto di insegnanti ed imprenditori delle Associazioni di categoria, permetterà di conoscere ed orientare le esigenze lavorative dei giovani, utili per il cambiamento. I primi incontri con i giovani hanno fatto emergere il dato che sono tanti che si danno da fare per trovare uno sbocco lavorativo, spinti non solo da una necessità economica, ma soprattutto dal desiderio di avviare un’attività economica propria, senza dover chiedere lavoro a padroni e padroncini. Inoltre i primi questionari esaminati mostrano la volontà dei giovani di utilizzare il meccanismo delle start up, partendo da un progetto che rappresenti un nuovo modo di lavorare insieme tra di loro per un obiettivo comune. Il 2° livello, di massima operatività, è rivolto ai rapporti esterni all’Associazione, che vanno costruiti con l’aiuto delle professionalità dei Lions, tendendo a: • stipulare una convenzione con le Università del territorio (facoltà di economia); I Services • aprireunosportelloLionspresso la Confcommercio per il sostegno alle imprese; • aiutare alla creazione di microimprese con almeno un soggetto disoccupato, che possano accedere ai finanziamenti previsti per le regioni del nostro Distretto da Invitalia; • incentivare proposte progettuali riservate ai giovani fino a 30 anni in una delle seguenti categorie (energia ed ambiente, trasporti e mobilità, comunicazione-immagine e design, • partendodaldatocheigiovani che hanno superato i 30 anni, bioingegneria e biotecnologie, ed appartengono alla categoria nutrizione e qualità della vita, di NET (NO Scuola-NO Lavoro) turismo e beni culturali) che che attualmente sono oltre 2 saranno inviate all’Associaziomilioni e quattrocentomila, è ne Lifebility Award, che opera necessario rimotivarli per insenell’area di Milano con la Fonrirli in attività lavorative, attradazione Bracco in collaboraverso la partecipazione ai tanti zione con tante altre Aziende bandi di WORK-EXPERIENCE internazionali; cioè riqualificazioni lavorative in ambito commerciale e nel terziario. Il service è ambizioso, ma i Lions hanno al loro interno le risorse umane per volare alto e riuscire nelle imprese impossibili. La locomotiva è partita, in armonia e umiltà. OMNIA BUS S.p.A. concessionaria IVECO BUS • Scuolabus - Autobus urbani - Autobus urbani ed interurbani • Assistenza meccanica e carrozzeria Centro Assistenza: Z.I. ex SIR Tel e fax 0968 209869 88046 Lamezia Terme (CZ) tel 0968209869 Sede Commerciale:Via Nazionale 106 km 111 89047 Roccella Jonica (RC) tel 09648600208 Lions 108YA www.omniabus.com 49 I Services Service Cani Guida Cani Guida dei Lions” nasce a Milano nel 1959 con lo scopo solidarietàIldi“Servizio e creatività operativa contribuire alla diffusione e alla conoscenza, nonché allo studio ed alla soluzione, del problema dell’accompagnamento dei non vedenti per La proposta: Istituzione “luci tenebre” ovvero mezzo deidel caniConcorso guida. Ente Morale dalnelle 1986, dall’inizio della sua attività esporre un breve racconto reale o inaddestrato cui siano protagonisti un cane-guida e un non al immaginario 31 dicembre 2012 ha e consegnato gratuitamente 1892 guide in tutta Italia. Il Servizio, con 50 cani ogni anno addestrati ed assevedente o che, comunque, abbia attinenza con la tematica della cecità. gnati ad altrettanti non vedenti, è una realtà consolidata nel panorama Ci vuole di più: occorOgni volta che mi capita di accennare al ogni ombra di solitudine restituendo si- precarietà lionistico nazionale. Il Centro addestramento di Limbiate, grazie aglimorale. investimenti negli ultimi e5 anni, all’avanre divulgare , informare , educare, contriServizio Cani guida ho la sensazione cheeffettuati curezza, dignità vogliaèdidotato viveredi. una Nonstruttura in Europa in grado poter addestrare le guide mesio a rafforzare la mentalità buire anei creare il pensiero di chi mi ascolta guardia corra immev’è edubbio chediaiutare i non vedenti ad anche invernali. Fanno parte della struttura un campo ostacoli per la prima diatamente alla raccolta fondi che ogni uscire del buio e conquistare autonomia della condivisione, della fratellanza; una fase dell’addestramento, un annesso percorso base per permettere al sensibilità nuova che ci renda liberi, liberi anno si fa per contribuire cane economicavuol dire offrire aiassimilati meno fortunati di noifase, di perfezionare gli esercizi nella prima i nuovi canili mente al Centro di Limbiate costruiti per le spese unaleconcreta possibilità di sanitarie migliorareeuropee la di essere secondo normative igieniche e unamente sala e cuore insieme. Occorcon un’ampia zona dedicata allo svezzamento dei cuccioli. Inoltre, le nuove generazioni alla re coinvolgere necessarie all’addestramentoparto . Raramenqualità della vita. Ecco perché guardo palazzina servizi e lainteresse casa dell’accoglienza (composta da 4 appar- dell’altro, alla amplifite si pensa, almeno in queluna momento, con molto a questo Service che, comprensione organizzata per ospitare i non più vedenti e i loro cazione che del si gesto che non è tendere la alla grande utilità di questotamenti) Service che a mio avviso, è tra quelli concreti e familiari recano nella sede di Limbiate per il periodo di affiatamento con le guide. mano ma abbracciare, non è accettare consente di dare un sostegno concreto immediatamente fruibili che i Lions reUn’attività importante e prestigiosa del Servizio, utile per la diffusione l’altro ma tenerlo dentro di sé. Occorre a persone in difficoltà. Pochidelpensano a alizzano, risponde ad un bisogno We Serve lionistico eache favore dei non vedenti (mette in evidenza nella scuola che è scrigno di spequanti non vedenti attendono l’ aiutoaddestramento vitale di persone fragili e sfortunate. E lo entrare l’eccellente delle guide) è quella relativa alle esibizioni dimostrative lo scorso anno) ,dei cani guida, che vengono ranze effettuae crogiuolo del nostro futuro per di una Guida o alle eccezionali doti del (116 fa ora, ogni giorno dovunque e appena te ine tutto il territorio su richiesta occasione di all’attenzione e alla riflessione dei Cane che, seguendo un lungo punsi può ,nazionale ma…. la lista è lunga edei cosìclub puree inporre congressi e manifestazioni lionistiche. tuale percorso di preparazione, come un l’attesa! Tutto questo colpisce e fa pensa- giovani gli aspetti meno visibili e allettanti dell’umanità e far tediligente studente, riesce soro del contributo del loro straordinariamente ad abipensiero semplice e della litarsi e diventare “ amico” genuinità del loro sentire e “guida”. Eppure siamo “ I per promuovere e diffoncavalieri della vista”, misdere il senso vero dell’essesione di cui andiamo fieri re solidali e accoglienti con e che rimane sempre, nochi ci cammina accanto. nostante i mille rivoli entro “Esponi un breve racconto cui scorre la molteplice e reale o immaginario in cui variegata attività associasiano protagonisti un cativa, un servizio importanne-guida e un non vedente; anzi il Servizio per ecte o che, comunque, abbia cellenza, aspetto originario 7 attinenza con la tematica e fondante della nostra della cecità” Questo il tema del concoridentità di Lions. Visitare la struttura di re : per un Service così vitale la solidarietà www.caniguidalions.it Limbiate significa toccare con mano ciò non basta, non può bastare, troppo poco so, “ Luci nelle tenebre”, che ho pensache si riesce a realizzare. Si rimane po- dare l’obolo e liberarsi dal magone che to di proporre agli studenti della Scuola sitivamente impressionati dalla puntuale serra la gola alla vista del giovane che secondaria di I grado che consentirà organizzazione nella cura e nell’adde- stringe finalmente in mano il maniglio- anche di valorizzare e incentivare la loro stramento del Cane, dalla sua nascita ne del suo compagno a quattro zampe. creatività in un ambito, quello letterario, fino alla consegna al non vedente, cui Troppo poco. Ci vuole di più. L’occasione un po’ disatteso e accantonato da altre dovrà fare da Guida e di cui diventerà è preziosa per spingerci più in là e porre forme comunicative più immediate ma sostegno anche morale e affettivo. Mo- maggiore attenzione alla lettura della re- non altrettanto espressive e creative. Se menti di intensa commozione rappresen- altà sociale in tutti i suoi risvolti e alla la proposta darà i frutti sperati in termini tano le testimonianze dirette di coloro conseguente consapevolezza che la soli- di partecipazione avremo intanto ragche hanno già avuto in consegna una darietà non è un optional o un mezzo per giunto il significativo risultato di adesioGuida capace di cambiare la loro vita . sentirsi più felici di aver fatto qualcosa ne alla mission e alla vision della nostra Questo straordinario amico dell’uomo per gli altri, ma un imperativo categorico associazione. E inoltre conferire a questo diventa “angelo a quattro zampe”, sup- connaturato con la nostra stessa essenza Service il suo giusto significato declinanporto valido e indispensabile per l’ auto- di uomini e di donne , di persone vive e dolo in chiave educativa attribuirà magnomia di movimento di chi è privo della pensanti. E’ la grande opportunità di dare gior valore e credibilità al progetto stesso luce e dei colori, ma anche compagno un segno di orientamento valoriale ed rendendolo doppiamente produttivo nel speciale di tutte le ore, che con il suo etico per riaffermare la cultura della so- presente e per il futuro. cettinA vesPier amore incondizionato riesce a scacciare lidarietà in tempi di disumanizzazione e 50 Lions 108YA Mondo Lions e dintorni Lions 108YA 51 I Services Lions Club Cava Vietri screening gratuito della vista In occasione della Settimana Mondiale per la Vista svolta il Lions Club Cava –Vietri, presieduto da avv. Giuseppe Cammarota, ha organizzato tre giornate di visite gratuite effettuate presso lo studio della dott. ssa Fabiana Pellegrino, Socia del Club, e con la partecipazione del Socio dr. Antonio Palazzo, Resp. IV Circ. Sight for kids. La linea guida di questo Service, denominato Settimana per la Lotta alla Cecità, è stata l’individuazione di particolari patologie, specie nei bambini, spesso ignorate e cause di gravi conseguenze visive. In particolare, con uno screening oculistico ed ortottico. Nei bambini sono stati accertati ed evidenziati numerosi casi degni di ulteriore accertamento per escludere casi di Ambliopia, nota come “occhio pigro” che, se individuato in tempo, guarisce e non produce danni irre52 Lions 108YA di tAniA LAzzerotti versibili. Negli adulti sono stati riscontrati casi di cateratte ai Fabiana Pellegrino pazienti non note e pressioni oculari in moltissimi casi fuori 1 8 - 3 0 dalla norma, per cui seriamen- anni, 31-50 ed oltre 50 anni: te a rischio di glaucoma. Il Ser- questo per poter meglio indirizzare l’accertamento e le diagnosi. Le giornate effettuate sono state molto proficue non solo in termini di conoscenza da parte della cittadinanza del servizio offerto dai Lions, ma anche in termini di prevenzione ed informazione sulle patologie visive progressive di cui i pazienti non erano per nulla a conoscenza e che curate in tempo possono non avere pesanti conseguenze con menomazioni visive. Al di là del coinvolgimento diretto del cittadino come paziente presso lo Studio per la visita, il Service organizzato ha avuto molta risonanza nella città e ricevuto apprezzamenvice della Vista, con lo scree- to per l’utilità offerta, anche ning effettuato gratuitamente, se solo di sensibilizzazione al ha dato un importante riscon- problema con l’informazione tro ed ha avuto molto successo offerta a mezzo stampa, web e con 153 pazienti visitati e divi- mass media di area. Il tutto in si per fascia di età: 0-17 anni, pieno stile lionistico. I Services i Lions per l’Autismo Lo spettro di sintomi che i bambini possono presentare è molto vario, ma li accomuna spesso un rifiuto verso il contatto con le persone, una mancanza di reciprocità nell’interazione con gli altri, un accrescersi di interessi sempre più ristretti e ripetitivi. Il bambino sembra isolarsi dal mondo, vivere tra le sue certezze ed avere difficoltà nell’accettare qualsiasi tipo di cambiamento. L’attività scientifica dei soci si puo’ trasmettere, virtuosamente, alla società civile Tra le problematiche affrontate dal Lions Clubs International che, nel tempo, sono diventate parte del DNA del nostro We Serve, fa sicuramente parte l’autismo, una patologia che per alcuni versi è ancora sconosciuta e la cui diagnosi avviene già in tenera età. Nonostante il crescente interesse nei confronti di tale argomento, c’è ancora una scarsa diffusione delle informazioni indispensabili per una corretta conoscenza e gestione del “problema”. Uno studio su questa tematica così delicata è stato svolto dalla dott. ssa Viviana Perfetto, terapista della riabilitazione psichiatrica e Presidente del Leo Club Napoli Castel Sant’Elmo, unitamente al prof. Antonio D’Ambrosio, psichiatra e psicoterapeuta della Seconda Università degli Studi di Napoli. Il loro lavoro, consistito nell’opera “La CBT applicata all’adulto con Sindrome di Asperger”, ha portato alla fruizione del pubblico, più o meno esperto, una conoscenza completa e funzionale di tale diagnosi, utilizzando un linguaggio semplice e diretto che consente una lettura scorrevole e piacevole. In alcuni bambini i primi segni del disturbo autistico sono visibili, ad un occhio attento, sin dalla nascita; per altri, invece, le prime manifestazioni insorgono tra i 18 ed i 36 mesi. Lo spettro di sintomi che i bambini possono presentare è molto vario, ma li accomuna spesso un rifiuto verso il contatto con le persone, una mancanza di reciprocità nell’interazione con gli altri, un accrescersi di interessi sempre più ristretti e ripetitivi. Il bambino sembra isolarsi dal mondo, vivere tra le sue certezze ed avere difficoltà nell’accettare qualsiasi tipo di cambiamento. La comunicazione e l’interazione sociale sono, nella maggior parte dei casi, le aree che risultano sin da subito maggiormente compromesse. Purtroppo, ancora oggi, il primo ostacolo alla diagnosi lo pongono le famiglie, che spesso tendono a non accettare l’idea che il proprio bambino possa essere “diverso dagli altri”. Si arriva così a sottovalutare i sintomi manifestati e a protrarre quanto più possibile la visita dal neuropsichiatra infantile, concorrendo ad una diagnosi tardiva. Inoltre, prima di arrivare dal neuropsichiatra, le famiglie consultano spesso molti altri specialisti, nella speranza di ottenere risposte “più accettabili”. Le prime sensazioni che le famiglie sperimentano dopo la diagnosi sono lo sgomento, il senso di impotenza e la confusione. È per questo fondamentale fornire ad esse, oltre che al bambino, un sostegno efficace ed una rete di specialisti a cui poter far riferimento. Diventa necessario, in questo senso, accrescere la conoscenza del disturbo autistico tra i membri della famiglia, in modo tale da offrir loro i giusti mezzi per poter cooperare nella riabilitazione del bambino. “La CBT applicata all’adulto con Sindrome di Asperger” rappresenta un validissimo strumento per formare, informare ed aprire ulteriori orizzonti nella gestione dei pazienti affetti da disturbi di spettro autistico. Attraverso un interessantissimo viaggio tra le esperienze dell’autrice, psicologa e psicoterapeuta americana, il libro ci insegna numerose tecniche per affrontare i diversi aspetti della patologia, con una diagnosi tutt’oggi poco conosciuta tra i più. Questo volume rappresenta quindi una preziosa risorsa non solo per medici, educatori ed “addetti ai lavori”, ma anche e soprattutto per le famiglie del bambino/ adulto, affamate di conoscenza e di soluzioni. Un bambino autistico diventa un adulto autistico, ed è per questo di fondamentale importanza un supporto continuativo che accompagni Lions 108YA 53 I Services il soggetto durante il suo intero arco di vita. Troppo spesso le terapie si concentrano solo in età infantile, e il paziente adulto viene dimenticato dalla medicina e dalla società. Il libro si concentra quindi su questa fascia di età, con trattamenti da poter svolgere sia con adulti che hanno avuto un sostegno continuo dall’età infantile, sia con pazienti che scoprono per la prima volta in età adulta di avere la Sindrome di Asperger. L’acronimo CBT indica la Terapia Cognitivo-Comportamentale, un approccio psicoterapico basato sul qui ed ora che si è dimostrato valido per il trattamento di tantissimi disturbi di tipo psichiatrico. Tale orientamento si caratterizza per la sua praticità e per la sua concretezza, essendo un tipo di terapia orientata allo scopo, e quindi anche di più rapida efficacia rispetto ad altri approcci psicoterapici. L’applicazione alla Sindrome di Asperger è risultata di grandissima utilità, ed il libro guida il lettore, passo dopo passo, alla conoscenza sia teorica che pratica di queste tecniche, che il paziente potrà poi utilizzare anche al di fuori del contesto psicoterapico, nella vita quotidiana. Accrescere la conoscenza delle patologie di spettro autistico e delle “armi” che ad oggi abbiamo a disposizione per fronteggiare i disturbi ad esse associati, è sicuramente una via efficace per il miglioramento dell’assistenza dedicata a questi pazienti. I Lions, attraverso l’opera ammirevole dei suoi brillanti soci e attraverso le altre attività che in quest’anno sociale i Lions e Leo Clubs porranno insieme, sensibilizzano la società verso le disabilità che affliggono coloro che si trovano a vivere tali situazioni, ma anche e soprattutto il pubblico curioso di conoscere, di imparare, e di diffondere una cultura ancora troppo “nascosta” ai più: aprire gli occhi verso ciò che esiste, seppur sia ancora poco accettato, è il primo passo verso una cultura ricca e priva di pregiudizi. viviAnA PerFetto e vALeriA de PAoLA 54 Lions 108YA Lions Club Ottaviano “Giornata mondiale della vista” IL Lions Club Ottaviano in collaborazione con l’Associazione degli Ottici – Optometristi della Provincia di Napoli Acoin-Federottica di Napoli, hanno partecipato in modo attivo alla “Giornata Mondiale della Vista”. L’obiettivo del dèpistage visivo è stato quello di sensibilizzare gli alunni alla centralità della prevenzione visiva. Sottoporsi a controlli periodici, consente di difendere i propri occhi. Tra i cinque sensi, è la vista, a fornirci più dati sulla realtà: circa l’80% di tutte le informazioni che giungono dall’ambiente al nostro cervello, passano attraverso gli occhi. Dalle 9.30 alle 12.30 sono stati eseguiti 45 test per la valutazione della visione e sono stati distribuiti agli allievi che si sono sottoposti al test, materiale informativo. Presenti al Services: la Presidente del club Vittoria Panarese, il socio Gino Nappo il Presidente della Seconda Circoscrizione, Vincenzo Pagliarulo. Si ringraziano: il Presidente Acoin-Federottica Napoli, Prof. Luigi De Luca, il Vicepresidente Ferdinando Sparnelli, il D.S. Dell’ I.C. “D’aosta” di Ottaviano: Prof. Michele Montella per aver organizzato in maniera ottimale il flusso delle classi. Uno speciale ringraziamento per la fattiva collaborazione agli esperti supervisori Acoin-Federottica Napoli: Prof. Michele Gagliardi docente a contratto Ottica e Optometria presso “Federico II” Napoli, i due Dottori in Ottica e Optometria associati Acoin, Andrea Tagliaferri e Liliana Mazzarella, i sei tirocinanti del corso di Laurea in Ottica e Optometria “Federico II” di Napoli: Massimo Bellomunno, Marco Di Somma, Domenico Petrone, Teresa Ambrosino, Ilaria Ferrante, Salvatore Gelminno. I sei tirocinanti dell’Istituto Professionale di Ottica “Pagano” di Napoli: Mario Giannì, Roberta Gallo, Miriana Carannante, Andrea Ferranti, Giovanni Di Chiara, Cristian Esposito che hanno collaborato fattivamente alla perfetta riuscita della giornata. E’ stata una bella esperienza che avrà sicuramente un prosieguo con altri allievi. Circoscrizioni Quarta Circoscrizione- Attività dei Clubs il lionismo attivo: prevenzione, solidarietà, attività sociali con uno sguardo ai giovani e alla nostra crescita di LucA di bArtoLomeo Sempre per quanto riguarda il tema della sanità, ricordiamo l’incontro di informazione che il Club Agropoli ha ha tenuto all’istituto tecnico economico “Giambattista Vico” di Agropoli, circa i danni, a breve e a lungo termine, causati dal fumo e dall›alcolismo, al quale hanno partecipato più di 200 alunni delle classi prime e seconde e rappresentati di tutto l’Istituto. Dopo la prima riunione della Quarta Circoscrizione, tenutasi a Perdifumo il 20 settembre scorso, i Clubs della provincia di Salerno hanno incrementato la loro attività associativa, che ormai può dirsi a pieno regime. Uno dei temi affrontati è stato quello della prevenzione, soprattutto oncologica: i Clubs di Agropoli ed Eboli Battipaglia Host hanno organizzato separatamente due giornate di visite dermatologiche gratuite, per l’individuazione di lesioni della cute in sospetto di melanoma, che si sono tenute l’una alla sede della C.R.I. di Agropoli, l’altra presso l’infermieria del Comune di Battipaglia. Il Club Paestum, invece, ha organizzato , al Liceo Classico “A. Gatto” di Agropoli il service nazionale “Progetto Martina”, rivolgendo alle classi del triennio licealeutili consigli per la prevenzione e la diagnosi precoce di tumori come il melanoma, il tumore del testicolo o alla mammella, in seguito svoltosi anche a Mercato San Severino, al liceo “Publio Virgilio Marone” e a Roccapiemonte, al liceo “B. Rescigno”. Entrambi gli ultimi due eventi sono stati organizzati dal Club Mercato San Severino. Lions 108YA 55 Circoscrizioni Altro tema di prevenzione molto caro ai Lions, oltre che quello oncologico, è da sempre il diabete. Il 14 novembre è stata la Giornata Mondiale del Diabete: in occasione della firma del gemellaggio del Club Salerno 2000 con il Lions Club della città malgascia Vohemar (seguito, a distanza di pochi giorni, da un secondo gemellaggio con un’altra città del Madagascar, Sambava) si sono svolte nella località africana una marcia dimostrativa e screening della popolazione, mentre il Club Giffoni Valle del Picentino, in collaborazione con la C.R.I. di San Cipriano Picentino, ha effettuato misurazioni della glicemia in concomitanza all’inaugurazione del quarto anno accademico dell’Università delle Tre Età, al palazzo della cultura e della cittadinanza umanitaria a San Cipriano Picentino, sede delle attività del Club. I Lions si preoccupano della salute, ma non solo in termini di prevenzione. Ricordiamo che il Club Agropoli ha da poco spedito al Centro nazionale degli occhiali usati di Chivasso il risultato della raccolta svolta nei mesi precedenti: 311 occhiali usati. Il Club Salerno Principessa Sichelgaita, invece, ha concluso il programma di screening oculistico iniziato in ottobre “Sight for Kids”, che ha riguardato la scuola primaria “Santa Teresa del Bambino Gesù” di Salerno, attuato grazie all’impegno del dottor Francesco Scozia, in collaborazione con l’Unione Italiana 56 Lions 108YA Ciechi. Altro screening gratuito della vista è stato quello organizzato dal Club Cava Vietri nella settimana per la lotta alla cecità, tra il 4 e il 10 ottobre, che ha interessato ben 153 pazienti visitati dalla dottoressa Fabiana Pellegrino. Invece, il Club Salerno Duomo, ha consegnato al reparto di Ematologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno, diretto dal professore Carmine Selleri, un’innovativa apparecchiatura diagnostica. La donazione è stata in ricordo della socia Linda Baldi Demasi. Accanto a quello della salute, l’altro campo di azione dei Lions salernitani è stato quello della solidarietà. Vicinanza per gli emarginati, che nel mondo di oggi sono tanto coloro che vivono nelle carceri, tanto i giovani, soprattutto quelli che non trovano un lavoro. Il 9 ottobre, alla casa di reclusione “Antonio Caputo” di Salerno, alla presenza del Governatore Totò Fuscaldo, il Club Salerno Arechi ha consegnato gli atte- stati di qualifica di istruttore di primo livello alle 15 alunne detenute del corso «Corpus sanum ad mentemsanam”, teso a favorire il reinserimento sociale e anche nuove opportunità di lavoro attraverso lo sport. Per le donne in gestazione o le neo mamme bisognose di un supporto psicologico, il Club Nocera ed Agro ha pensato, invece, a un serie di incontri (28 in totale) con la psicoterapeuta Anna Maria Maresca. L’attività, iniziata lo scorso anno sociale e da poco conclusa, ha riguardato 9 mamme. E per i giovani? La seconda assemblea ordinaria del Club Mercato San Severino è stata ospitata nella sede del Forum della Gioventù, a siglare l’intesa stretta dai Lions con l’organizzazione giovanile. I Club Salerno Agorà, satellite del Lions Club Salerno Host, si conferma, a distanza di un anno dalla sua nascita, sempre più un Club di giovani per i giovani: sua è l’iniziativa “Una scuola da adottare”, che ha visto i soci del Club direttamente Circoscrizioni impegnati con martello e pennello per riqualificare gli spazi esterni della scuola primaria e dell’infanzia di Capezzano, nel Comune di Pellezzano. Sempre per la scuola, l’attività di un altro neonato Club satellite della circoscrizione, il Club Salerno Minerva, figlio del Club Salerno Principessa Sichelgaita: le giovani socie sono state impegnate a raccogliere sussidi e arredi scolastici, ora in partenza per una scuola primaria della Tanzania. A Battipaglia, invece, presso l’aula Consiliare del Comune, il Club Eboli-Battipaglia Host ha organizzato un incontro nell’ambito del tema di service distrettuale “L’Economia del Sud: Eccellenze ed Innovazioni nel mare delle Opportunità”. Il dibattito si è focalizzato in particolare su “Il ruolo della Banca nella piana del Sele”: i lions di Battipaglia chiedono agli istituti creditizi di aprire in maniera chiara ifinanziamenti ai giovani che vogliono mettersi in proprio e offrire alle aziende esistenti nuove armi per risollevarsi dalla crisi. Infine, sempre il Club Salerno Agorà ha dato il patrocinio per un evento di informazione sul mondo del lavoro organizzato dalla Alumni Bocconi Association, “La Carriera perfetta”, che vedrà la partecipazione del dottor Claudio Ceper, professionista di fama internazionale nel campo della selezione del personale e del mentoring. Tra tanti momenti di impegno sociale, non sono mancate, per i Clubs salernitani, anche occasioni di convivialità e svago, mai fini a se stesse ma sempre indirizzate talora al rafforzamento dei legami all’interno dei Clubs, talora a fini solidali. Presso il Teatro delle Arti di Salerno si è tenuta la proiezione del film “Pontormo- Un amore eretico”, organizzata dal Club Salerno Principessa Sichelgaita, mentre , presso la Sala Teatro della Colonia San Giuseppe di Salerno, si è tenuto lo spettacolo teatrale “Nelle migliori famiglie”, a cura del Club Salerno Arechi. L’evento, al quale ha partecipato anche il Soccorso Amico di Salerno, è servito per raccogliere fondi per il banco farmaceutico ed il banco alimentare per le famiglie in difficoltà.Inoltre, dal 26 ottobre fino al 7 marzo, è in programma, su iniziativa del Club Cava-Vietri, un ciclo di proiezioni di opere liriche presso la Mediateca di Cava de’ Tirreni, denominato “Una serata all’opera”. Concludiamo ricordan- do che un po’ in tutta la Circoscrizione i Clubs che hanno aderito al service “Un Poster per la Pace” sono arrivati al giudizio finale delle opere vincitrici, spedite al Governatore; e, infine, che in questo periodo ricorrono due importanti avvenimenti per il lionismo salernitano: il trentennale del Club Eboli-Battipaglia Host, festeggiato il 29 novembre, e il sessantennale del Club Salerno Host, la cui celebrazione è in programma il 22 dicembre. Per ricordare al meglio la nascita del Club più antico della provincia, e uno dei più antichi di tutto il Multidistretto, i soci di Salerno Host hanno pensato di dedicare l’anno sociale a una serie di incontri di analisi sociologico-storica sull’evoluzione della città di Salerno, vista attraverso varie prospettive: il primo appuntamento, su “Infrastrutture e Sviluppo: il ruolo del Porto”, si è tenuto il 9 dicembre, presso la Camera di Commercio di Salerno. Lions 108YA 57 Mondo Lions e dintorni Lions Club Castrovillari da salituri ad Attanasio con la “benedizione” di Liliana caruso L’Avvocato Francesco Attanasio è il nuovo Presidente dei Lions Club di Castrovillari. La tradizionale cerimonia del “passaggio della campana” (simbolo della presidenza) tra il neo presidente e quello uscente Enzo Salituri si è tenuta presso il Jolly hotel con la partecipazione anche di Liliana Caruso, Presidente del Consiglio dei Governatori. Tra le personalità intervenute Aldo D’Andrea Past Governatore del Distretto 108 YA, Gianpiero Mastrillo, Presidente della VI Circoscrizione del Distretto 108 YA, diversi rappresentanti dei club della Provincia e del Distretto , di altri club service cittadini oltre ad autorità civili e militari. Nel corso della cerimonia il presidente uscente ha tracciato il bilancio del suo mandato facendo i migliori auguri al neo presidente, che ha già ricoperto tale carica in passato, per aver nuovamente inteso ricoprire questo importate e delicato ruolo. Attanasio dopo aver ringra58 Lions 108YA ziato il suo predecessore per il lavoro svolto e gli ospiti intervenuti ha illustrato il suo programma di attività che avrà ancora una volta nell’impegno e nella partecipazione di ogni socio il punto cardine della sua riuscita. Come sempre particolare attenzione, in direzione degli obiettivi statutari del Lions, sarà la promozione di attività di impegno civico che nascono attraverso il confronto e il dialogo con gli Enti, al fine di migliorare i servizi per la comunità del nostro territorio senza mai perdere di vista quello che è l’essere Lions e lo spirito di servizio che accomuna ogni singolo socio. I “Lions nascono per servire e per affermare servendo i principi di una umanità solidale ed unità” ha affermato il Presidente Attanasio nel suo intervento, ricordando le prime parole del motto del Presidente internazionale , dignità, armonia e umanità che lo accompagneranno in questo biennio di presidenza. Mondo Lions e dintorni Lions Club Eboli Battipaglia Host il ruolo della banca nel settore agricolo della piana del sele E’ stato particolarmente interessante il Convegno organizzato dal Lions Club Eboli Battipaglia Host presieduto da Massimo Sorvillo, nell’aula consiliare del Comune di Battipaglia, con l’intervento delle principali Istituzioni dell’area: i Commissari al Comune di Battipaglia, il Sindaco di Eboli, il Sindaco di Bellizzi, il Sindaco di Pontecagnano presente anche il 1°Vice Governatore del Distretto Lions 108YA Renato Rivieccio. Relatori sono stati i rappresentanti della Regione Campania, del Banco di Napoli-Intesa San Paolo , della Coldiretti, della Confagricoltura, Destra sele e della Confederazione Agricoltori di Salerno. Il Club Lions Eboli-Battipaglia Host nella criticità del momento storico che stiamo vivendo ,ha voluto con questo convegno attivarsi per migliorare la qualità della vita sociale dei nostri concittadini e delle nostre imprese. Nonostante ci siano segnali di una debole ripresa economica , la disoccupazione giovanile in particolare quella del sud,purtroppo è sempre in aumento. I Lions hanno inteso stimolare una collaborazione tra la loro Associazione molto ramificata , le principali Istituzioni ed Enti territoriali e con l’Istituto di Credito Banco di Napoli Intesa San Paolo anch’esso molto ramificato sul territorio per ricercare tutte le opportunità e perseguire tutti gli obbiettivi necessari per sfruttare al meglio le risorse del nostro territorio con particolare riguardo al settore dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici . Dal Convegno è partito un messaggio da parte dei relatori in rappresentanza dei vari enti presenti, ovvero allestire con l’aiuto di esperti del settore un strumento informativo, che contenesse in modo chiaro tutte le possibilità di finanziamento disponibili sia per i giovani che vogliono mettersi in proprio e sia per consolidare e migliorare le aziende esistenti con sistemi innovativi, mettendo queste informazioni a disposizione di chiunque voglia consultarle. Un pubblico attento e qualificato , ha ascoltato con interesse il convegno , arricchito da un ampio ed articolato dibattito. Lions Club Napoli Mergellina solidarietà avanti tutta Il Lions Club Napoli Mergellina ha organizzato una serata concerto e quindi un vero service nella suggestiva cornice di Ravello il cui ricavato è stato devoluto a favore della Fondazione Santobono Pausillipon Onlus .”Il concerto “In Bach” è stato eseguito da due famosi pianisti quali Domenico Rea e Ramin Baharami che hanno dato la loro disponibilità artistica, E’ stato organizzato dal Dott. Pierluigi Vuilleumier Past President del Lions Club Napoli Mergellina e dalla Fondazione Ravello finalizzato alla solidarietà della Fondazione Santobono Pausillipon Onlus, nata con lo scopo di migliorare l’assistenza ai piccoli pazienti e la ricerca in ambito pediatrico oltre che per rendere più efficienti la degenza e le cure da prestare attraverso l’acquisto di moderne attrezzature diagnostiche per il pronto soccorso,per la divisione di neurochirurgia e per la realizzazione di un nuovissimo reparto di terapia intensiva, con l’allestimento, anche, di una ludoteca .Tutto possibile per le numerose donazioni da parte di Enti e privati e, nel caso specifico, anche con la solidarietà dei Lions. Infatti il Lions Club Napoli Mergellina promotore del service ha coinvolto la partecipazione di alcuni club quali il L.C. Napoli Capodimonte,il L.C.Napoli Svevo,il L.C. Napoli Megaride ed il L.C.Napoli Chiaia. Alla manifestazione sono stati presenti la Presidente della Fondazione Santobono Pausillipon ,Dott.ssa Annamaria Minicucci ,il neo Presidente della Fondazione Ravello Prof. Domenico De Masi ,il Sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier,il primo Vice Governatore del Distretto Lions 108YA Dott.Renato Rivieccio ,il secondo Vice Governatore Avv.Francesco Capobianco ed i presidenti ed i soci dei club che hanno aderito alla importante iniziativa di solidarietà. Un service che conferma che l’impegno lionistico in sinergia con quello delle istituzioni può realizzare progetti ad alto contenuto sociale ed umanitario. AnnA mAriA truPPo Lions 108YA 59 Mondo Lions e dintorni Lions cLub Locri Festeggiato tra le bellezze del borgo antico il “giovane” lion dino Jelasi I soci del Lions Club di Locri alla scoperta delle “bellezze” architettoniche e culturali dei borghi antichi. Per volontà della presidente del club Silvana Fonti i soci del Lions di Locri hanno dato vita a delle assemblee itineranti indirizzate a mettere in luce palazzi , monumenti e beni culturali dei borghi antichi del territorio della Locride. Hanno iniziato questa interessante attività conoscitiva partendo da Siderno superiore dove, sotto la guida dell’ Ing. Raffaele Macry Correale è stato “scoperto” in tutte le sue varie essenze lo storico Palazzo De Moja .L’occasione è servita anche a festeggiare i 90 anni di Dino Jelasi, personaggio ben noto del lionismo distrettuale e certamente uno dei soci piu’ attivi del club di Locri malgrado la sua veneranda età portata ,comunque, in maniera encomiabile. Nel corso dell’assemblea, poi, Silvana Fonti ha tracciato alcune iniziative del suo programma , prima delle quali , un interessante service sulla questione meridionale, in vista dell’attivazione della Città Metropolitana e dei riflessi che avrà nella provincia reggina. Il Lions club di Locri, quest’anno, sotto la guida della prima presidente donna, molto presente con iniziative che si sviluppano sul territorio e che danno la giusta “immagine” all’associazione ha anche contribuito alla ottima riusciva di un service sulla sicurezza stradale organizzato dai giovani del Leo Club, presieduto da Carmen Palamara, per ricordare il loro segretario Luigi Mory perito lo scorso anno in un tragico incidente stradale unitamente ad altri 3 giovani di Siderno e due di Plati’. Dal convegno, coordinato da Toni Zuccarini e dal Leo Francesco Falletti, è emerso che velocità, distrazione, alcool e droghe sono le cause principali degli incidenti stradali, spesso mortali, che si verificano nel nostro Paese. E la Locride, purtroppo non fa eccezione. Il monito è stato del dott. Giuseppe Zampogna, primario del pronto soccorso dell’ Ospedale di Locri e relatore principale del convegno. Il giovane Luigi Mory, che era segretario del Leo Club, è stato ricordato con un accorata testimonianza da Antonella Gimondo, presenti anche i suoi amici di sempre Mario Pasqualino, Carlo Bolognino,Vincenzo De Leo e Pietro Antonio Meleca. All’incontro ha partecipato anche il padre di Luigi, Mario Mory, socio del club di Locri. GiusePPe ventrA 60 Lions 108YA Mondo Lions e dintorni Lions Club Salerno Arechi Solidarietà per famiglie in difficoltà Il Lions Club SalernoArechi, da sempre attento agli ultimi e alle persone in difficoltà del proprio territorio, unitamente a Soccorso amico Salerno e soprattutto grazie alla sensibile disponibilità degli attori della “ Compagnia dell’Accademia” ha organizzato una bella serata di solidarietà con spettacolo teatrale dal titolo “Nelle migliori famiglie”; un testo scritto dalla coppia di commediografi americani Anita Hart e Maurice Braddel nel 1931 che è diventato una commedia-giallo brillante con la regia e la presentazione di Gaetano Stella. Molto bravi sono stati gli attori , applauditi da un pubblico divertito e generoso. L’evento solidale à stato organizzato a favore del banco farmaceutico e banco alimentare per le famiglie del territorio in difficoltà. Una iniziativa che non è arrivata a caso. Drammatici, infatti, sono i dati riportati dall’ODF, Osservatorio nazionale sulla Donazione Farmaci, nel rapporto 2014, nel quale la Fondazione banco Farmaceutico(FBF) propone la prima fonte di conoscenza pubblica permanente sui temi della povertà sanitaria. Dal 2007 al 2013 la povertà assoluta è cresciuta di circa il 93%, cioè più di 6 milioni di persone. Nelle famiglie povere si spendono in media 15,89 euro al mese per la sanità , rispetto agli 88,15 euro spesi in media dalle famiglie italiane. Un triste scenario di povertà sanitaria,per cui negli ultimi anni sono cresciuti moltissimo i quantitativi di farmaci donati. Le donazioni raccolte dalla FBF sono stati utili per l’assistenza nel 2014 di oltre 410mila persone, anche stranieri. Purtroppo le famiglie in difficoltà continuano ad essere in crescita sempre piu’. Sono dati, su cui noi lions dobbiamo riflettere ed impegnarci. Una serata, dunque, che alla cultura e al divertimento ha offerto uno spazio alla solidarietà e che, quindi, oltre a fare bene alla mente ha fatto bene anche al cuore. Carmela Fulgione Sessa Lions 108YA vi aspettiamo in occasione del congresso d’inverno del 5-7 febbraio 2016 61 Mondo Lions e dintorni Lions Club di Mercato S. Severino collaborazione e attività concrete con le risorse sociali L’importanza dei Giovani, e la promozione dello sviluppo ad ampio raggio d’azione, con il coinvolgimento dei Forum dei Comuni di Baronissi e Calvanico per offrire un efficace servizio di volontariato per lo sviluppo delle coscienze, delle personalità, delle professionalità. di mAriA PiA ArcAnGeLo Il Club come da tradizione, promotore di nuove forme interlocutorie, conferma, anche in questo anno, il voler perseguire la cooperazione con le risorse sociali presenti su tutto il territorio della Valle dell’Irno. Il filo conduttore dell’azione, auspicato dal presidente Linda Scarano Ciarletta è lo sperimentare, nel rispetto delle regole, una metodica “alternativa”, con strumenti di collaborazione e forme operative concrete, esulanti da accordi scritti e, diretti, viceversa, all’interscambio di conoscenze immediato. Già ad agosto, nasce come dire “ sotto l’ombrellone”, tra un sorriso ed un drink, il prezioso dialogo con il FORUM della Gioventù” della Città di Mercato S. Severino, Linda, inaugura, appunto, l’anno di Presidenza instaurando, da subito, i contatti con il Presidente Lucia Ciuci, sugellando, in piena sintonia, il reciproco impegno ad avviare un’intesa collaborativa fattiva, come la partecipazione a fasi preliminari di un incontro istituzionale di CLUB, finalizzando gli intenti verso azioni informative dirette ai giovani, cui il Lionismo dedica una corposa percentuale 62 Lions 108YA delle proprie attività, diversi, appunto, sono i programmi offerti ad un Club per soddisfare le esigenze dei giovani del territorio ed al contempo sensibilizzarne le coscienze ad apprezzare i fini e gli scopi del lionismo! Ed ecco puntuale, mercoledì 28 ottobre u.s, la II Assemblea ordinaria è I stata ospitata nella Sede Istituzionale del Forum della Gioventù, una moderna struttura al centro della nostra, Citta I di Mercato ‘S, Severino. Tra la visibilità e l’ entu- siasmo generale, si sono aperti i lavori assembleari con il’ saluto di Benvenuto del Presidente Lucia Ciuci, fiera di ospitarci ed orgogliosa di aver stretto “in primis” un prezioso patto di amicizia, del segretario Antonio Coppola ed il vicepresidente dr. Alessandro Zinno, il quale, con precisione e) dovizie di particolari, ha delineato un completo profilo del Lionismo, evidenziando le aree tematiche ed in fini del LIONS INTERNATIONAL su cui, in maniera peculiare, si incrociano gli obiettivi del FORUM , da cui poter partire per la cooperazione congiunta. Gli interventi dei GIOVANI, quindi non solo di saluto e di accoglienza dei Lions nella sede istituzionale, riempiono di orgoglio il presidente ed i soci, lasciando anche un pizzico di emozione! Le potenzialità del FORUM della Gioventù sono una risorsa, afferma il presidente Linda, riconoscente per tanto interesse alle nostre iniziative, soprattutto per l’essersi proposti come partner nelle manifestazioni organizzate sul territorio. Il Club è fiero e pronto ad accogliere i Giovani, a promuoverne lo sviluppo ad ampio raggio d’azione, visto il coinvolgimento dei Forum dei Comuni di Baronissi e Calvanico, insieme potremmo offrire un efficace servizio di volontariato per lo sviluppo delle coscienze, delle personalità, delle professionalità, in rapporto ed a soddisfazione dei bisogni dei giovani rilevati e segnalati ed in riferimento alle tematiche. Operative di cui alle Aree individuate dal nostro Governatore Totò Fuscaldo Come ambiti di intervento . Mondo Lions e dintorni Sale convegni da 10 a 500 posti a sedere Discoteca, Piscina, Sale per ogni tipo di evento (Matrimoni, Anniversari, Compleanni ecc…) Viale Bucciarelli snc, 89900 Vibo Valentia (VV) Calabria, Italia Phone: (+39) 0963 43951-2-3 Phone: (+39) 0963 44560 FAX : (+39) 0963 43400 WEB: www.501hotel.it Supermercato CONAD Dove vengono selezionati per Voi i migliori: Salumi & Formaggi, Carni Regionali (Chianina, Podolica Calabrese, Marchigiano) Cioccolateria, Cibi Etnici & Salutistici, Vini – Champagne – Distillati VIBO MARINA (VV) - VIA SENATORE PARODI - TEL. 0963/577884 Lions 108YA 63 Mondo Lions e dintorni Lions Club Avellino Host emergenza terrorismo La sicurezza dei cittadini e delle comunità Al Circolo della stampa di Avellino si è svolto, giovedi 3 dicembre, la tavola rotonda su “Emergenza Terrorismo, la sicurezza dei cittadini e delle comunità” organizzata dal Lions Club Avellino Host. In una sala gremita, la rassicurante notizia è venuta dal Prefetto di Avellino, Carlo Sessa, che nel suo intervento ha assicurato che, “anche in una città di provincia, come Avellino, sono stati aumentati gli standard di sicurezza”. I saluti istituzionali, sono venuti dal Vescovo, mons. Marino, dal Presidente del Consiglio della Campania, Rosetta D’Amelio, e del Sindaco della Città di Avellino, Paolo Foti. “Non possiamo farci spaventare dallo spettro del terrorismo, ma dobbiamo reagire”, ha detto D’Amelio e “ci sono segni inquietanti che spingono alla emulazione” ha ribadito Paolo Foti. Relatori della serata, poi, sono stati Stefano D’Ambruoso, magistrato ed ex consigliere giuridico alla rappresentanza Onu di Vienna. Esperto in temi di antiterrorismo islamico ed attualmente parlamentare di Scelta Civica, nonchè Questore alla Camera dei Deputati, Luigi Ferraioli, giornalista di “TV 2000”, Ermanno Bocchini, rappresentante dei Lions presso il consiglio d’Europa, Renato Rivieccio, primo Vice Governatore del Distretto Lions 108YA. Moderatore eccellente, Franco Genzale, Direttore di “Prima Tivvù”. Ha introdotto i lavori la presidente del Lions Club Avellino Host, Concita De Vitto, che con solerzia e perspicacia ha innescato un dibattito alquanto interessante, avendo posto l’attenzione sui punti focali del dibattito. Infatti ha detto: “Era necessario, in questo momento di riflessione, fare il punto sulla situazione del terrorismo islamico in Italia, anche alla luce dei recenti, tragici, episodi di Parigi, Bamako e San Bernardino. E’ indispensabile l’impegno di tutti per contrastare il terrorismo. Noi come Lions vogliamo operare insieme a enti ed istituzioni. L’atttuale condizione non era immaginabile fino a poco tempo fa. Abbiamo sempre pensato all’ISIS o al terrorismo islamico come realtà lontane dalla nostra quotidianità, quindi 64 Lions 108YA Mondo Lions e dintorni è urgente prendere coscienza, da parte di tutti, che possiamo essere possibili bersagli del terrorismo”, e conclude affermando “non dobbismo cadere nelle provocazioni di chi tende a destabilizzare la nostra vita con la continua minaccia, proprio in questo momento dobbiamo continuare a vivere nel modo più normale possibile”. D’Ambruoso nel suo intervento, ha precisato quanto il Governo ha fatto e sta facendo per combattere il terrorismo, anche con norme e decreti da premettere l’arresto anche in situazioni inimmaginabili. Infatti, con un decreto legge sono stati introdotti degli strumenti che consentono alle forze di polizia di monitorare le vie di comunicazione. Le misure attuate dal Governo, ha aggiunto D’Ambruoso, sono superiore agli standard degli altri stati europei. La percezione del terrorismo è cambiata, è importante comprendere quanto siamo veramente in pericolo e quanto sta facendo il Governo per ridurre i rischi legati al terrorismo islamico. A seguire gli interventi di altri relatori , che hanno focalizzati i problemi legati al terrorismo e all’accoglienza, permettendo a chi arriva in Italia a integrarsi nelle nostre comunità. Ha concluso il Past Direttore internazionale Lions, Ermanno Bocchini, dopo una lunga dissertazione, ha detto che “la carità non ha mai reso liberi nessuno, quindi aiutiamoli a casa loro, attrezzandoli tecnologicamente per migliorare la loro vita. (sr) Lions Club Ottaviano open day “Prevenzione della fertilità” Presso la Clinic Center Hera grazie allo Staff del Direttore Sanitario Dr.ssa Giuseppa Quaranta e socia del Lions Club Ottaviano, sono state effettuate gratuitamente visite dal ginecologo Dr. Sabatino Russo; dall’andrologo Dr. Pasquale Vitale; dall’embriologhe Dr.ssa Mariangela Palmieri e Dr.ssa Claudia Crescenzo; dall’Ostetrica -coordinatrice PMA Dr.ssa Filomena Palma e dalla psicologa Dr.ssa Stephania Borrelli . Patto d’amicizia con i Leo, s. G.v. “Paolo di mauro” Splendida serata Oktoberleo ad Ottaviano !!! Ben organizzata dal Leo Club S. G.V. “Paolo Di Mauro”.Una bella riproduzione di quella tedesca !!! Durante la serata con lo scambio dei guidoncini tra la Presidente del OTTAVIANO, Vittoria Panarese e il Presidente del Leo Club S. G.V. “Paolo di Mauro” Antonio Coppola hanno suggellato Un Patto D’ Amicizia. Con l’acquisto di biglietti della SAGRA ENOGASTRONOMICA Di Beneficenza, il Lions Club Ottaviano ha contribuito al Progetto Leo Citizen, territorio in movimento che prevede la rivalutazione di aree site sul territorio. Lions 108YA 65 Mondo Lions e dintorni Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded il distretto 108Ya si arricchisce di una nuova stella di AndreA tArtAGLione Il Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded ha festeggiato la Charter Night, venendo di fatto alla luce ed arricchendo così il nostro Distretto di una nuova stella. Nel ricordo del mito dell’Araba Fenice che risorse dalle proprie ceneri ed allo scopo di stigmatizzare la nascita del nuovo Club dal preesistente Caserta Terra di Lavoro, si è aggiunto alla sua denominazione originaria la parola in lingua inglese “Reloaded” e ciò non solo a testimonianza di questa radice, ma anche per rendere omaggio alla Associazione Internazionale dei Lions Club, fondata nel 1917 da Melvin Jones a Chicago, in America. Il Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded è stato ricostituito con l’intento di non essere esclusivamente un Club cittadino, della città di Caserta, ma di proporsi come un Club che intende allargarsi territorialmente, accogliendo Soci dal territorio circostante e rivolgendosi a quelle comunità cittadine limitrofe in cui non sono presenti dei Club Lions. Infatti il nuovo Club, che nasce con trenta Soci Fondatori, oltre a caratterizzarsi per una notevole crescita associativa per l’apporto di venti nuovi Soci che entrano per la prima volta nella grande famiglia lionistica internazionale ha nel suo DNA i caratteri della territorialità allargata in quanto si compone di alcuni Soci provenienti dal vecchio sodalizio casertano e da altri Soci, provenienti dal Lions Club Santa Maria Capua Vetere. Ciò si è reso possibile grazie alla passione lionistica ed all’impegno di due Lions: Crescenzo 66 Lions 108YA Muto ed Andrea Tartaglione che possono essere considerati come i progenitori di questo nuovo Club, il cui obiettivo sarà quello di offrire le proprie attività di servizio alle comunità, sia della Città di Caserta che del territorio limitrofo. Tali attività di servizio si concretizzeranno attraverso l’espletamento di service permanenti, dedicati al mondo dei bambini e quindi a favore dell’infanzia, ciò a significare un rapporto stabile e duraturo con le generazioni destinate ad esprimere la vita futura nelle comunità di appartenenza del nuovo Club. Giustificata, dunque, la grande festa al San Leucio Resort ove si è svolta la cerimonia della visita amministrativa del Governatore, la consegna della Charter e la apertura dell’anno sociale 2015 – 2016. Dopo l’imprimatur di Oak Brook è arrivato, Venerdì 27 Novembre, il varo del nuovo Club con la benedizione del Governatore del Distretto 108Ya Totò Fuscaldo, accompagnato dalla gentile consorte Teresa e dal suo staff distrettuale. Erano presenti, tra gli altri, alla cerimonia, commovente e memorabile sia per i nuovi Soci che per quelli di lungo corso, fondatori del nuovo Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded, il PID Ermanno Bocchini, il primo Vice Governatore Renato Rivieccio, i past Governatori Michele Roperto e Michele Ginolfi, il Presidente della 3^ Circoscrizione Giovanni Lettieri, il Presidente del Club sponsor, Sessa Litorale Domitio, Patrick Esposito, il Lions Guida Gianfranco Ucci, i Presidenti di Zona 11,12 e 13, i Presidenti dei Club di Caserta e provincia e numerosi ospiti del mondo Lions e della società civile. Il Governatore Totò Fuscaldo, illustrando con semplici e nobili parole i concetti che si ispirano al suo motto: “Insieme, in armonia ed umiltà, per un mondo migliore”, ha concluso la cerimonia, formulando agli Officer del nuovo Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded: Crescenzo Muto Presidente, Massimo Trigari Vice Presidente, Filippo Staiano Segretario, Marcello Lombardi Tesoriere, Aldo Antonio Cobianchi Cerimoniere ed a tutti i Soci Fondatori, gli auguri per un percorso luminoso nella strada maestra del Lionismo ed all’insegna dei suoi intramontabili valori. Il Governatore, infine, prima dello svolgimento della fase conviviale, vissuta in cordiale amicizia ed in un clima di serenità, a conclusione del suo discorso, ha esortato i Soci del neo Club a tenere sempre la barra del timone dritta, nella direzione del motto dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs, quel WE SERVE che racchiude e sintetizza il modo perfetto di essere Lions. Mondo Lions e dintorni Lions Club Taurianova Vallis Salinarum otto borse di studio della Fondazione betti per le eccellenze del territorio E’ giunta, quest’anno, alla settima edizione la riuscitissima cerimonia di consegna delle “Borse di Studio Igino Betti” patrocinata dal Lions Club Taurianova Vallis Salinarum . L’evento, tenutosi nell’Auditorium Macrì-Terranova dell’Istituto Gemelli Careri di Taurianova, gremito per l’occasione di studenti e professori, si è svolto in un clima gioioso di festa in cui non sono mancati coinvolgenti momenti di felice emozione. La lodevole iniziativa, istituita dalla Fondazione Igino Betti, si avvale di fondi derivati dagli affitti di immobili già in possesso della famiglia Betti, donati alla Fondazione a scopo umanitario. La Fondazione che ha sede a Roma, opera come Istituto di Previdenza e Assistenza, collaborando con l’Unicef e con tutte le Associazioni di volontariato e beneficenza secondo il principio che “ chi ha la fortuna di avere, deve avere l’orgoglio di aiutare gli altri a migliorarsi per migliorare la società” . Gli otto ragazzi premiati sono stati selezionati secondo il regolamento che vuole al primo posto, tra i meritevoli, gli studenti che eccellono nonostante una condizione economica disagiata che spesso non consente loro di proseguire gli studi universitari. Quest’anno l’ambito premio è toccato a Carmela Infantino, Teresa Pellegrino, Francesco Sorrenti, Vincenzo Cannizzaro, Marco Furfaro, Francesca Ceratti, Cristina Garreffa e Nicola Donato che hanno frequentato l’ultimo anno di Scuola Superiore in cinque Istituti della Piana: Ist. Gemelli Careri di Taurianova, Ist. Comprensivo Oppido Mamertina, Liceo Scientifico Guerrisi Cittanova, Liceo Classico Gerace Cittanova, Liceo Classico S. Paolo Oppido Mamertina. I ragazzi, felici ed emozionati di ricevere l’ambito premio, hanno ringraziato la Fondazione per l’importante opportunità offerta loro. La cerimonia si è aperta con i saluti del D.S. Giuseppe Loprete, presente in qualità di padrone di casa e del Presidente del Lions Club Taurianova Vallis Salinarum Dr. Domenico Randazzo. E’ proseguita poi con l’intervento del Lion Dott. Pasquale Iozzo, Presidente di zona, che ha posto all’attenzione dei presenti la testimonianza di Vanessa Aloi, studentessa premiata nel corso dell’edizione 2012, che, nella lettera inviata al Club Lions, rinnova la gratitudine alla Fondazione Betti per il sostegno ricevuto, senza il quale , sarebbe stato veramente difficile per la sua famiglia avviarla agli studi universitari che sta portando avanti con successo. Altra testimonianza di gratitudine è quella ricevuta per telefono da Angela Fava, premiata anche lei nel 2012. Angela nello scorso mese di settembre ha consegui- to brillantemente la laurea triennale e già nel mese di novembre è stata assunta da un Istituto di credito. Ha preso quindi la parola la signora Sandra Betti, Presidente della Fondazione, che con la sua presenza quest’anno ha dato maggiore risonanza all’evento. La signora Sandra ha voluto porgere un affettuoso augurio agli studenti presenti ed esprimere la sua felicità nel poter dare un contributo significativo alla loro formazione culturale e professionale. Al tavolo di presidenza, come ogni anno, anche l’avv. Francesco Zerbi, socio onorario Lions, Consigliere di Amministrazione della Fondazione, che ha rivolto ai ragazzi un sereno messaggio di fiducia: “….voi siete il futuro” ha detto, “i vostri obiettivi sono i nostri obiettivi….” E ha ribadito l’attenzione costante e il sostegno della Fondazione ai ragazzi che eccellono negli studi e che devono poter continuare a studiare . I lavori sono stati coordinati egregiamente, con la consueta perizia da Armando Alessi socio Lions del Club Taurianova Valli Salinarum. Alla cerimonia ha partecipato anche il nuovo Sindaco di Taurianova Fabio Scionti. Soddisfatto per la brillante riuscita della prestigiosa manifestazione il Comitato organizzatore composto dai Lions Antonino Guerrisi, Domenico Randazzo, Filippo Zerbi, Armando Alessi, Giuseppe Meduri, Concetta Polifrone, Francesco Romeo e soddisfatti anche tutti i soci Lions di Taurianova, fortemente convinti che promuovere la cultura tra i giovani della nostra società, distratta e spesso attratta da falsi valori, significa promuovere la formazione di menti libere e creative, capaci di superare pregiudizi e stereotipi per la costruzione di un mondo migliore e più giusto. AurorA PLAcAnicA Lions 108YA 67 Mondo Lions e dintorni Lions Club Mercato San Severino Quando il lionismo rafforza l’amicizia… di immAcoLAtA romAno Una giornata speciale, trascorsa tra amici di clubs diversi, mossi solo dal desiderio di trascorrere delle ore “insieme” in amicizia e dalla volontà di scoprire “insieme” le bellezze della nostra terra: potrebbe essere questa la risposta a quei dubbi e a quegli interrogativi che spesso mettono in discussione il nostro essere Lions. E’ vero, il “we serve” ci invita a fare qualcosa per gli altri ma ogni tanto è bene fare qualcosa anche per noi stessi, per rianimarci e far crescere la nostra voglia di dare. Un nutrito gruppo di soci del club di Mercato San Severino ha colto al volo l’occasione offerta loro da un antico amico, Fiorentino Aurilio socio del club Capua Casa Hirta, e in una domenica abbastanza compiacente ha potuto godere delle bellezze del sito archeologico di Santa Maria Capua Vetere e della città di Capua. Anima della giornata, oltre al Presidente ed ai soci del club di Capua, è stata la Presidente del club di Mercato San Severino, Linda Scarano, che ha inteso avviare l’anno sociale all’insegna del rafforzamento del rapporto amicale tra soci dello stesso club e soci di clubs diversi. Inutile sottolineare che la giornata è stata molto “calda”. Non certamente per la temperatura esterna, vista la giornata fredda e piovosa, ma per il calore di una amicizia sentita, di una accoglienza perfetta, di una organizzazione curatissima, di una disponibilità a “dare”. Fiorentino Aurilio è stato una guida straordinaria, colta, chiara, esauriente, mai noiosa e ha fatto conoscere e/o ri-conoscere le testimonianze di un passato straordinario che, finalmente, negli ultimi tempi stanno avendo un giusto riconoscimento ed una sistemazione più consona. Il centro storico di Capua, l’anfiteatro campano con il museo dell’antica Capua ed il mitreo, la basilica benedettina di S. Angelo in Formis hanno impreziosito la giornata. Grazie a tutti: a Fiorentino Aurilio, al Presidente del club Capua Casa Hirta, Calogero Parla, al console del TCI Annamaria Troili, agli amici dei clubs di Battipaglia e Salerno Host che hanno raccolto con entusiasmo l’invito di Linda Scarano, a tutti coloro che hanno partecipato ed hanno reso possibile un evento così “semplice” ma così “raro”! Si ricordano Rosalba Basso , Presidente del Club di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Quarracino Presidente della zona XIII, Luigi Bifulco e Salvatore Napolitano del Club “Nola Giordano Bruno”, Massimo Sorvillo Presidente di “ Eboli – Battipaglia Host “, Anna Maria Della Monica immediata Past Presidente della IV Circoscrizione. Alla prossima! La velata tristezza di quel dolce sorriso… Il tremendo lutto che ha colpito la famiglia del nostro officer telematico Pippo Ventra, privata da un destino inesorabile della carissima Silvana, madre adorata di Elisa, Simone e Davide, moglie partecipe di tante conquiste sociali e donna dalle mille virtu’, fortemente adorata dalla Comunità locridea, che l’ha avuta come punto di riferimento del volontariato attivo, ha lasciato un grande vuoto nel Lions Club di Locri e in tutti gli ambienti sociali che hanno avuto l’onore di conoscerla. La sua morte, probabilmente accelerata da un fato impietoso, non ha colto di sorpresa gli amici che gli stavano maggiormente vicini anche se molti di loro si erano illusi che la sua voglia di vivere, fortemente alimentata dall’affetto per Annarita e Silvana, nipotine predilette che stavano allietando i suoi ultimi anni, sarebbe riuscita a continuare a fronteggiare quel male incurabile che stava combattendo con grande rassegnazione. Silvana nascondeva il suo dramma dietro un dolce sorriso che serviva a dare forza anche a chi le stava vicino, e le rare volte che confessava alle sue amiche piu’ care lo stato d’ansia che a volte viveva, lo faceva con una pacatezza disarmante , che accresceva la sua grandezza di donna. Silvana ci mancherà; mancherà ai suoi cari, mancherà agli amici, mancherà alla comunità Lions, ma anche a tanta gente a cui, con la sua grande attività di volontariato, riusciva a dare piccoli momenti di sollievo. E ci mancherà anche, e soprattutto, quel suo dolce sorriso velato di tristezza che era il segno tangibile di quanto sia difficile vivere sapendo di dover morire e di quanto sia bello vivere senza farlo pesare agli altri. (a.b.) 68 Lions 108YA Mondo Leo e dintorni Leo … “solidale” Giorno 31 Ottobre 2015 si è tenuta la raccolta viveri organizzata dal Leo Club Villa San Giovanni Cenide a seguito della sua adesione al service “Stelle in strada”, che rappresenta una delle tante iniziative che i Leo hanno il piacere di promuovere. Il motto “We serve” (“Noi serviamo”) rispecchia in pieno non solo l’obiettivo generale di tutti i club Lions di mettersi al servizio della comunità, bensì anche quello particolare che, in questo caso, vede i giovani leo impegnati nel sociale, aiutando i meno fortunati. Quanto avvenuto nella giornata ha lasciato senza parole i ragazzi che si sono alternati nella raccolta. L’invito rivolto ai clienti di aderire all’iniziativa non necessitava di lunghe spiegazioni… vedere dei giovani con il gilet giallo con l’emblema dell’Associazione Internazionale e con un entusiasmo e una gioia di dare non comuni…. era più efficace delle parole e i carrelli che si riempivano a vista d’occhio lasciavano tutti senza parole. In un periodo di gravi difficoltà economiche per una notevole fetta di popolazione, tantissima gente lodava l’iniziativa appoggiandola con una partecipazione inusuale. I giovani soci del Leo Club Villa San Giovanni Cenide, ritenendosi fortemente soddisfatti per quanto realizzato, sentono il bisogno di comunicare il successo riscontrato nell’entità della raccolta viveri e soprattutto avvertono il desiderio di rendere grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. In particolare, i ringraziamenti sono rivolti ai titolari delle sedi che hanno ospitato l’iniziativa: (supermercato CONAD di Catona, via Nazionale; supermercato MAXISCONTO All Business Sas di A. Siclari & Co di Villa San Giovanni, via Zanotti Bianco), ai soci del Club Lions Fata Morgana per l’appoggio morale e la grande partecipazione ed, in special modo, alla prof.ssa Raffaella Rizzo, Leo advisor del Leo Club Villa San Giovanni Cenide per l’incoraggiamento, il supporto, la pazienza dimostrati ed, infine, un enorme grazie all’intera comunità di Catona e di Villa San Giovanni che ha manifestato, con la sua immensa generosità, sensibilità ed umanità una numerosissima presenza all’attività promossa. I giovani Leo, entusiasti e profondamente commossi per il risultato conseguito che premia le scelte dei service e le attenzioni rivolte al territorio, hanno deciso di distribuire i prodotti raccolti nel corso di questa giornata alle famiglie più bisognose del territorio, dividendo i circa 50 scatoloni di viveri, tra le diverse parrocchie di Villa San Giovanni e Catona. Inoltre, su segnalazioni urgenti sono state consegnate 4 buste di viveri. Un sentito grazie a tutti per averci consentito di vivere questa fantastica esperienza, che servirà a rinsaldare il nostro spirito di servizio e a vivere la vita con la gioia del dare a chi soffre, speranza e conforto. cLAudiA GiordAno Leo Club Villa San Giovanni Cenide Lions 108YA 69 Mondo Leo e dintorni notizie Leo Festa di Gala presso “Tenuta San Domenico” in occasione della visita amministrativa del Governatore del Distretto Lions 108Ya Antonio Fuscaldo e del Presidente del Distretto Leo 108Ya Vincenzo Spiezia e rispettivi staff. Le celebrazioni del consueto evento, la Charter Night, ha visto uniti i Clubs Lions Santa Maria Capua Vetere e Caserta Real Sito San Leucio TDL. Protagonisti della serata i giovani Leo Sammaritani che, durante la cerimonia, sono stati ufficializzati al mondo Leoistico, e Lionistico, con la simbolica apposizione della spilla e la firma della Charta, documento di fondazione del Club pervenuto dagli Stati Uniti. Forte l’emozione dei presenti, degli amici, dei soci e del Presidente Leo che, dopo aver usato parole di sentito ringraziamento nei confronti dei giovani soci per il loro operato, nel suo discorso, ha esortato ad un maggior entusiasmo e sinergia nella collaborazione tra Clubs nel conseguimento del “We Serve”. Che dire? Un anno sociale iniziato nel migliore dei modi e che porterà certamente grandi risultati per la comunità e soddisfazione ai giovani impegnati. 70 Lions 108YA Lions e Leo: sinergia al cospetto del “We Serve” Come ogni anno, anche quest’anno si è tenuto presso lo stabilimento “Poseidon”, sito in Santa Maria Capua Vetere, il consueto torneo di burraco di beneficenza a favore della mensa Caritas e degli alluvionati del Sannio. Organizzatori di tale evento il Lions Club della Città del Foro, Pres. Prof.ssa Rosalba Basso, il nascente Leo Club, Pres. Antonio Gargiulo e il CIF, Pres. Prof.ssa Orsola Bovenzi. I premi messi in palio sono stati allestiti con i prodotti tipici del Sannio. L’evento ha riscosso grande partecipazione e sensibilizzato i tanti che hanno aderito. Un particolare ringraziamento ai giovani Leo, che hanno sostenuto la popolazione del Beneventano con uno spontaneo contributo nell’acquisto di prodotti locali, specie la famosa pasta “RUMMO” e inviando nelle zone colpite beni di conforto di prima necessità. Ancora una volta la partneship tra l’esperienza dei Lions e l’entusiasmo del Leo ha dato i suoi frutti nella realizzazione del “We Serve”. Antonio Gargiulo Leo Club Santa Maria Capua Vetere Nel segno dell’Arte e della Cultura S. Elia di Palmi uno sfregio sconveniente e abissale Là dove Palmi si piglia quasi per mano e dove il Diavolo ha lasciato l’impronta del suo piede. Il monte S.Elia di Palmi si trascina dietro da oltre sessant’anni, una specie di iattura congenita legata alla sua straordinariamente bella e selvaggia natura che rigetta ripetutamente qualunque modificazione o modernizzazione del suo stato secolare, e di conseguenza respinge l’uso industriale in forma indiscriminata e invasiva dei suoi siti, delle sue frescure ombrose, dei suoi affacci a picco sul mare, e della sua lussureggiante, coinvolgente assoluta bellezza. Incuria e degrado, però, la fanno da padroni. di GiusePPe mAisAno Salgo lentamente la rampa che conduce al monte S.Elia lasciandomi alle spalle la statale 18. Sono incredulo e stupefatto dallo sbalordimento alla vista della folta sterpaglia piegata ambo i lati sulla strada che mostra un fondo disseminato di buche e il manto stradale usurato e sconnesso, quasi impercorribile, fino e oltre il primo rettilineo che conduce al monte. Quest’anno è la prima volta, la mattina di San Rocco, che salgo fin lassù, in continuità di una consuetudine radicata che da più decenni mi vede appassionato frequentatore in tutte le stagioni dell’amena località. Qui riecheggiano le mie lunghe e contemplative passeggiate per i sentieri polverosi e contorti attraversanti la pancia silvestre del monte fino alle strette radure a picco sul mare dominanti lo Stretto e l’affascinante costa che collega Palmi a Scilla e sul lato opposto a Capo Vaticano, e la distesa del mare azzurro come il cielo dalle profondità immense avvolte da arcani misteri. Il monte S.Elia di Palmi si trascina dietro, a mio avviso, da oltre sessant’anni, una specie di iattura congenita legata alla sua straordinariamente bella e selvaggia natura che rigetta ripetutamente qualunque modificazione o modernizzazione del suo stato secolare, e di conseguenza respinge l’uso industriale in forma indiscriminata e invasiva dei suoi siti, delle sue frescure ombrose, dei suoi affacci a picco sul mare, e della sua lussureggiante, coinvolgente assoluta bellezza. An- che se negli ultimi anni un tale pensiero si è radicato alquanto nell’idea e nella cultura civica della città di Palmi, ciò, comunque, non vuole né può significare debordare con plateale indecenza nell’incuria e nel degrado tanto da scadere poi nello sfregio più sconveniente e abissale. Osservo l’ampio quadrato della pineta fiancheggiante l’antico bar-ristorante Barone infestato di arbusti alti oltre un metro al punto di impedire il pur minimo spazio idoneo per la sistemazione dei barbecue o per il posizionamento di sedie e tavoli e mi chiedo perché mai, e dove, e chi ha deciso di offrire ai visitatori una tale indecorosa immagine avvilente. La raccapricciante realtà non si attenua avvicinandosi nei pressi degli spazi antistanti le “tre croci” là dove “Palmi si piglia quasi con una mano”, e in prossimità del grande masso su cui tutti credono che, passando di lì, “il diavolo abbia lasciato l’impronta del suo piede”, dove alti e robusti rami di rovo Lions 108YA 71 Ranieri Impiantistica Il clima ideale per la sanità. Nel segno dell’Arte e della Cultura Abbiamo utilizziamo lo spazio che abbiamo deciso di riservare alla vena artistica dei nostri soci per ospitare, questa volta, questo scritto del nostro Giuseppe Maisano segno indelebile per l’amore della “sua” Palmi. Una denuncia coraggiosa dell’assenteismo che spesso esiste nei confronti delle nostre bellezze, naturali e non, comune certamente a tanti eccezionali “spazi” del nostro Bel Paese. L’augurio è che lo scritto di Maisano sia da stimolo per mettere qualche necessaria toppa al degrado che lamenta ma anche da esempio per molti di noi ad intervenire, come sarebbe nostro dovere, anche e semplicemente per stimolare a chi di competenza, la necessità di affrontare con maggiore incisività le problematiche dei loro territori. Siamo dell’opinione che è giusto soffermarsi sullo stato di abbandono in cui si trova la località Sant’ Elia invadono fino a impedire gli stretti passaggi, mentre denunciato da Giuseppe Maisano perché è giusto porun’ingente quantità di buste di rifiuti non ritirati più re all’attenzione dell’opinione pubblica argomenti di che invogliare a trattenersi per ammirare, sollecita- questo genere. Che stanno certamente molto a cuore no a scappare per difendersi dai graffi delle spine e a coloro che amano una terra, la Calabria, di cui Ledagli intensi miasmi. In questo posto da oltre mezzo onida Repaci in un suo memorabile scritto ha sapusecolo diverse persone lavorano e rischiano i loro ma- to cogliere in pieno l’essenza della sua bellezza, ma gri risparmi, oltre mettere a dura prova tutti i gior- che è argomento che di riflesso riguarda molte altre ni la volontà, il coraggio e la resistenza in una lotta zone della nostra Italia che soffrono per l’ inciviltà dei Ranieri è leader nella progettazione, probabilmente di sparute ma pericosenza fine contro un ambiente dove non è mai Impiantistica facile comportamenti, minoranze, e per un degrado che diventa sempre convivere e spesso convincere se stessi di non avere edlose realizzazione installazione di impianti piu’ dilagante. Ecco la necessità di una maggiore visbagliato a scegliere questo luogo, segretamente dedelle nostre bellezze spesso martoriate dalla tecnologici le strutture sanitarie. signato a coronare un giorno le loro speranze. Non per è gilanza mano dell’uomo ma anche degradate per l’incapacità umano, né giusto, tagliare l’erba sotto i piedi di questi strani ma generosi pionieri che, pur conoscendo i for- di fronteggiare l’incuria del tempo. Ecco la necessità –e ereferenze questo è undicompito anche noi come Lions esperienza centri che di primaria ti limiti di un ibrido ambiente, tentano Lunga di procacciarsi siamo chiamati a fare – di fare appello per il recupero onestamente il vivere quotidiano, contribuendo importanzanela garanzia di soluzioni impiantistiche contempo a migliorare e far crescere di importanza e la tutela del Sant’ Elia che è certamente un luogo sa regalare profonde emozioni ( e chi di ultima generazione concheottimi risultati e fama questo luogo. Non incoraggiando a visitare e splendido, scrive ne è testimone personale grazie all’ospitalità al trattenimento non solo si limita colpevolmente in termini dilabenessere ambientale fruizione di un bene naturale che appartiene a tut- che anni addietro ebbe a dare in quegli splendidi spazi l’amico Lion Annunziato Santoro…) per la sua imporisparmio ti, ma, omettendo doverosi compiti, e si di inibisce con energetico. sconsiderata inerzia a quanti (e sono molti) hanno nente e variegata bellezza che certamente lo porta investito in questa zona di vivere liberamente i pro- ad essere uno dei posti piu’ fascinosi della Calabria. E’ innegabile – e la eterna questione meridionale lo Ranieri Impiantistica, pri spazi vitali, nonché custodire e curare un angolo conferma – che noi, gente del Sud, siamo stati privati della natura che tutti ci invidiano perché nell’intera operare nelle dimigliori condizioni ambientali. tante cose e abbiamo subito, e subiamo, tante peregione Calabria più bello non ce n’é. Ma, aldilà e al nalizzazioni ma è anche innegabile che, piaccia o non di sopra dei motivi puramente istituzionali che coinvolgono l’organo nei doveri con l’ambiente, più che piaccia, siamo forti di una natura e di tante bellezze mai imperativo emerge il superiore interesse dell’uo- che ci consentono di avere una qualità della vita che mo stesso da tutelare e difendere prioritariamente su potrebbe essere ottimale. Non buttiamo alle ortiche il l’incuria e il disdoro che, da queste parti, la fanno nostro potenziale positivo e lottiamo per preservare questo grande patrimonio. sempre da padroni. (Aristide Bava) 72 Lions 108YA Ranieri Impiantistica srl via Zabatta, 25 - 80044 Ottaviano - Napoli tel. 081 529 54 21 - fax 081 529 31 90 www.ranierimpiantistica.it - [email protected]