inter – chelsea 2 – 1 report
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N.72 FEBBRAIO 2010 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO STUDIOS INTER – CHELSEA 2 – 1 INTER CHAMPIONS LEAGUE – ANDATA OTTAVO 2 REPORT A cura di Emilio De Leo CHELSEA PORTIERI 12-J.CESAR 1-TOLDO PORTIERI 1-CHECH 40-HILARIO DIFENSORI 4-ZANETTI 6-LUCIO 25-SAMUEL 13-MAICON 2-CORDOBA 17-MARIGA DIFENSORI 2-IVANOVIC 6-CARVALHO 26-TERRY 15-MALOUDA 33-ALEX 35-BELLETTI 43-BRUMA CENTROCAMPISTI 8-T.MOTTA 19-CAMBIASSO 11-STANKOVIC 10-SNEIJDER 5-MUNTARI CENTROCAMPISTI 13-BALLACK 12-MIKEL 8-LAMPARD 23- STURRIDGE 45-BORINI 10-COLE ATTACCANTI 7-QUARESMA 22-MILITO 9-E’TOO 45-BALOTELLI 27-PANDEV ATTACCANTI 11-DROGBA 36-ANELKA 21-KALOU ALLENATORE MOURINHO ALLENATORE ANCELOTTI MILANO 24/02/2010 – STADIO MEAZZA ARBITRO: M.GONZALEZ (SPAGNA) MARCATORI: MILITO 6’, KALOU 51’, CAMBIASSO 55’ SOSTITUZIONI: (I) BALOTELLI x MOTTA AL 57’, (C) HILARIO x CECH AL 61’, (I) PANDEV x E’TOO AL 68’, STURRIDGE x KALOU AL 78’, MUNTARI x STANKOVIC AL 84’. PRESENTAZIONE DEL MATCH E’ il giorno della supersfida degli ottavi di finale di Champions League tra Inter e Chelsea. Per l'occasione San Siro si presenta pieno in ogni ordine di posto, per il nuovo record di incasso. Battuto quello registrato per Inter-Manchester United della scorsa stagione. La squadra di Ancelotti ha numerose defezioni: mancano Essien, Ashley Cole, Zhirkov, Bosingwa e Deco. Malouda è schierato da Ancelotti addirittura nel ruolo di terzino sinistro. La squadra di Mourinho reduce da 3 pareggi consecutivi in campionato, si presenta con l’unico dubbio relativo alla posizione di terzino sinistro, vista l’assenza per infortunio di Chivu e con la grande determinazione di chi vuole diventare finalmente grande anche in Europa. centralmente, come sempre Drogba rappresenta il punto di riferimento nella manovra offensiva del Chelsea. CONTRAPPOSIZIONE TATTICA L’Inter si schiera nell’abituale sistema di gioco 4-3-1-2 con Julio Cesar tra i pali, linea difensiva a 4 con Maicon terzino destro, Zanetti terzino sinistro e la collaudata coppia centrale Lucio-Samuel. Il centrocampo è disposto a rombo con Cambiasso, vertice basso in posizione di schermo difensivo, Stankovic funge da interno destro e Motta da interno sinistro, Sneijder, vertice alto, agisce tra le linee. In attacco la coppia goal formata da Milito e da Eto’o. Il Chelsea di Ancelotti, dal canto suo si schiera con il sistema di gioco tanto caro al tecnico ex Milan, il 43-2-1. Davanti all’esperto Cech, linea difensiva a 4 con Ivanovic a destra, coppia centrale Carvalho-Terry e Malouda esterno sinistro basso. Centrocampo a 3 con Mikel in posizione di mediano centrale, Lampard a fungere da interno sinistro e Ballack interno di destra. Tra le linee agiscono due attaccanti nelle vesti di trequartisti, Kalou centro-sinistra ed Anelka centro-destra. In attacco, In primo luogo è da porre l’attenzione sui trequartisti schierati dai due tecnici. Cambiasso viene a trovarsi in una posizione “statica” di 1 vs 2 rispetto ai possibili movimenti tra le linee di Kalou ed Anelka, mentre Sneijder si trova naturalmente contrapposto al mediano del Chelsea, Mikel (1 vs 1). Gli interni di centrocampo di entrambe le compagini sono in una situazione di 1 vs 1 (Motta vs Ballack, Stankovic vs Lampard). In zona ultraoffensiva centrale, l’attacco dell’Inter (Milito-Eto’o) è in situazione di 2 vs 2 (Terry-Carvalho), mentre Drogba è in situazione di 1 vs 2 contro i difensori nerazzurri (Samuel-Lucio). Inoltre, la fase difensiva di entrambe le squadre , in virtù della mancanza di esterni offensivi contrapposti, induce i terzini (Zanetti e Maicon per l’Inter, Ivanovic e Malouda x il Chelsea) a mantenersi + stretti per dare manforte ai difensori centrali, compattezza al reparto difensivo e scongiurare eventuali inserimenti degli interni avversari e/o dei trequartisti. la posizione che alla fine risulterà di difficile lettura x la difesa dei blues, cioè tra Carvalho e Ivanovic. Motta ha il tempo di trasmettere palla verticale e tra le linee (1) a favore del camerunense. ANALISI TECNICA Figura 3: da notare le linee verticali di rifinitura ed i movimenti di attacco della profondità di Sneijder e Milito. Le posizioni dei trequartisti danno gli spunti più interessanti. Già al 2’, Motta conduce palla indisturbato qualche metro oltre la metà campo offensiva (fig.2). In particolare, è interessante notare le posizioni di difficile gestione per gli uomini di Ancelotti, occupate da Zanetti, Sneijder ed Eto’o. Ballack, infatti, non è abile a dare pressione al centrocampista interista rimanendo a metà strada tra la posizione di Thiago Motta e l’avanzata esterna di Zanetti. Sneijder si muove con grande imprevedibilità alle spalle (a) di Mikel che si fa sorprendere. Intanto Eto’o assume Dopo aver ricevuto la palla verticale da Motta, Eto’o si gira con grande qualità e rifinisce (2) un’ulteriore giocata rasoterra filtrante. Su di essa si proiettano con due movimenti di aggressione della profondità, Sneijder (b) e Milito (c). L’olandese sporca la palla, facendola passare a vantaggio del “Principe”. Il movimento iniziale di Milito (figura 4) è seguito con decisione da Terry abile a dare copertura, ma una volta rimasto solo in 1v1 con un grande bomber quale l’argentino, si fa saltare (3) facilmente. 3 Milito batte alla sua maniera sul 1° palo regalando ai nerazzuri l’1 a 0. Una delle difficoltà palesate dall’Inter è relativa alla fascia destra (fig.6 e 7). Gli uomini del tecnico portoghese cercavano spesso di lavorare negli spazi esterni, con movimenti divergenti operati soprattutto da Snejider e da Diego Milito. Dopo pochi minuti dalla rete dell’1 a 0, l’Inter costruisce un’altra azione pericolosa conclusa a volo da Eto’o liberatosi sul 2° palo (Figura 5). Zanetti gioca palla (1) in lungolinea sull’out di sinistra. Sulla sfera si proietta Snejider con uno splendido smarcamento (a) esterno. L’olandese dopo una breve conduzione innesca a sua volta Milito il quale si butta con un timing perfetto (b) anch’egli nello spazio esterno. Milito, seguito stavolta da Carvalho, cerca il solito 1v1 e dopo un rientro va al cross (3) sul 2° palo a favore dell’inserimento di Eto’o che conclude (4) splendidamente a volo ma debolmente, para Cech. 4 Maicon aveva avuto il compito dal tecnico portoghese di spingere molto al fine di mettere in difficoltà il francese Malouda, giocatore non dalle grandi doti difensive (fig.6). Tuttavia, la contromossa di Ancelotti è stata quella di lasciare sovente Kalou alto come punto di riferimento della ripartenza del Chelsea. Infatti quando Maicon si faceva trovare nella metà campo offensiva in una delle sue consuete sortite (a), il centrocampo inglese (soprattutto con Lampard e Mikel) quando recuperava palla, innescava con grande velocità(1)(2) Kalou. Tale giocata portava Lucio a scivolare di sovente sull’out destro (b) al fine di tamponare immediatamente la velocità del trequartista di Ancelotti e Cambiasso (c) a fungere da difensore aggiunto con lo scopo di ripristinare una linea difensiva a 4. Nel momento in cui Maicon (fig.7) si trovava, invece, nella propria metà campo difensiva, spesso subiva un 1 vs 2 (Malouda e Kalou) visto il lavoro lento e poco efficace (a) di Stankovic non sempre in grado di raddoppiare la marcatura. Il Chelsea muoveva bene palla ed operava precisi cambi di gioco da destra con Ballack (1). Anche in questo caso erano provvidenziali gli scivolamenti di Lucio (b) e di Cambiasso (c) sul lato forte al fine di assorbire la superiorità esterna dei blues. Un altro problema dovuto affrontare dall’Inter è relativo ai movimenti tra le linee di Kalou ed Anelka. Costoro creavano continui scompensi agli equilibri del centrocampo dell’Inter (figura 8 e figura 9). Figura 8: Anelka converge (1) da destra tra le linee e Lampard immediatamente si butta dentro (a) con Thiago Motta in prima battuta (b) e Cambiasso(c) che tentano di contrastare la conduzione palla dell’attaccante francese. Anelka subita la pressione trasmette la sfera (2) a favore dell’ennesimo movimento incontro (d) di Kalou. 5 Su Kalou, smarcatosi incontro tra le linee (fig.9), si muove in pressione Stankovic (a) con Cambiasso e Motta che scivolano in copertura producendo l’effetto di muovere l’intero reparto di centrocampo degli uomini di Mourinho verso la palla. Di tale squilibrio ne approfitta Ballack che inseritosi sul lato debole (b) va a ricevere la giocata scarico di Kalou (1) e va alla conclusione (2) ben deviata da Julio Cesar. Nel primo tempo, quando i blues costruiscono la manovra sul proprio out di sinistra e trovano gli spazi ostruiti dagli scivolamenti esterni in particolare di Cambiasso, si scarica su Lampard che è abile a cambiare immediatamente gioco su Ivanovic. Questi è spesso in 1v1 su Zanetti vista l’incapacità da parte di Motta di scivolare esternamente e raddoppiare Zanetti (figura 10). Nella ripresa, proprio la spinta di Ivanovic e l’inattività di Motta sono fatali ai nerazzurri. Ivanovic si produce in un assolo devastante (1) sulla destra. Motta si fa trovare in colpevole ritardo e non accenna a contrastare (a) il terzino destro di Ancelotti che, indisturbato, giunge nei pressi della lunetta dell’area di rigore, con la linea difensiva troppo bassa e poco attiva nel coprire la sua avanzata. Ivanovic scarica palla (2) sull’accorrente Kalou che sopraggiunge con grande determinazione andando efficacemente alla conclusione (3).E’la rete dell’1-1. Da notare l’ennesimo splendido inserimento di Lampard (b) che, a mio avviso, crea poi qualche problema di visuale al portiere Julio Cesar. Ma ecco che dopo 4 minuti l’Inter ristabilisce le distanze con la rete del vantaggio di Cambiasso. Anche stavolta, la squadra di casa è abile a costruirsi un buco sull’out di sinistra. A seguito della battuta di una rimessa laterale, grande combinazione sullo 6 stretto Motta-Snejider-Motta-Snejider (1)(2)(3) che porta il trequartista nerazzurro a liberarsi per il cross (4). Carvalho ribatte con superficialità centralmente (5) e Cambiasso dopo una prima conclusione (6) ribattuta, è lesto a calciare di nuovo a rete (7) x il goal del definitivo 2-1 per gli uomini di Mourinho (fig.11). Dopo la rete del vantaggio Josè Mourinho inserisce Balotelli al 57’ al posto di Motta e successivamente Pandev in luogo di Eto’o mutando il sistema di gioco dal 4-31-2 al 4-2-3-1 .Pandev a sx, Snejider nella posizione centrale e Balotelli largo a dx al fine di dare pressione ai terzini avversari, da un lato evitandogli di spingere, dall’altro per creare ancora apprensione agli esterni blues in difficoltà soprattutto sulla loro sinistra difensiva per il duello Balotelli-Malouda. Nel 2° tempo un calo probabilmente fisico del Chelsea o la convinzione di potersi giocare la qualificazione in casa, congelano la partita e danno pochi ulteriori spunti tattici d’interesse, se non il consueto movimento tra le linee di Anelka, abile a scambiare palla con Drogba ed a partire in sovrapposizione. In definitiva, l’Inter ha avuto la capacità di colpire con estremo cinismo probabilmente in due momenti di disattenzione della squadra di Ancelotti, il primo, appena dopo 2’ di gioco ed il secondo dopo pochi minuti dalla rete del momentaneo pareggio firmata da Kalou. Mourinho ed i suoi uomini hanno saputo soffrire, nella sostanza con un buon ordine difensivo, attendendo il momento propizio per far male, sfruttando le pecche difensive soprattutto nelle giocate rapide e palla a terra ben congeniate dall’Inter in occasione delle 2 reti. Il Chelsea da parte sua, mi è parsa una squadra solida e con la grande personalità tipica delle squadre inglesi top-level, tuttavia in alcune circostanze si è rivelata un po’ distratta .Credo che al ritorno assisteremo ad una gara spettacolare ed apertissima a qualunque risultato. STATISTICHE GENERALI INTER 44% 6/3 0 0 14 2 0 CHELSEA Possesso palla Tiri / Tiri in porta Angoli Rigori Falli Ammonizioni Espulsioni 56% 16/8 2 0 19 1 0 SE VUOI DIRE LA TUA PARTECIPA AL FORUM DI DISCUSSIONE SULLA PARTITA 7
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