ALPI MARITTIME: ANELLO DELL`ARGENTERA Carta IGC 1:25000
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ALPI MARITTIME: ANELLO DELL`ARGENTERA Carta IGC 1:25000
ALPI MARITTIME: ANELLO DELL’ARGENTERA Carta IGC 1:25000, n.113 L’anello si snoda sovrastando le valli Gesso di Valdieri e di Entracque, tra infinite pietraie e sfasciumi di granito, tra splendidi panorami. Si tratta del classico giro dell’Argentera (3297 m) e delle cime Nasta (3108 m) e Baus (3047 m): un itinerario impegnativo nei luoghi selvaggi delle valli più meridionali del cuneese. 1° Giorno Trasferimento al Rif. Remondino (2430 m), 3 ore, ↑850. Partenza dalla Casa del Parco alle Terme di Valdieri (CN). Si può salire in macchina o con una navetta su strada asfaltata fino al Gias delle Mosche (1591 m) da dove si parte a piedi. Il primo tratto si percorre su una carrareccia in lieve pendenza fino al Gias della Casa del Re (1762 m) dove inizia il sentiero per il Rifugio Remondino (mezz’ora circa). Il sentiero, molto ben tenuto, sale con pendenza costante tra alberi e balze verdi fino a incontrare il l’altro che porta in Francia attraverso il Mercantour. Successivamente il verde è abbandonato e si incominciano a incontrare le pietraie di granito che contornano il sentiero fino a una valletta, spesso frequentata da stambecchi e camosci, dove sorge il Rifugio Remondino (in meno di due ore e mezzo). Pernottamento al rifugio, con la simpatica accoglienza della gestora Franca. Rifugio Remondino (CAI Cuneo, letti 46), tel. 0171 97327, 328 5440495. 2° Giorno Rif. Remondino (2430 m) – Rif. Genova-Figari (2015 m), 5 ore, ↑450, ↓900. Il percorso è molto ben segnato con le tacche bianche e rosse ma non si svolge su sentiero se non nell’ultimissima parte della discesa verso il Rif. Genova-Figari. La traccia infatti è tutta su pietraia di sfasciumi e detriti di granito, nonché su parti franate, anche in tempi recenti, e richiede quindi una certa attenzione. Dal rifugio si sale in direzione sud-est sulla pietraia distesa ai piedi della Cima di Nasta seguendo appunto le tacche di colore bianco e rosso. Guadagnata quota sul colle del Bastione ci si sposta verso destra, si passa su un dosso roccioso e si raggiunge l'altopiano su cui, con una breve deviazione a sinistra è possibile recarsi al Lago di Nasta (2800 m). L'itinerario prosegue su pietraia in direzione sud passando alle pendici della Cima del Bastione (2899 m) oltre la quale si apre la valletta che porta al Colle Brocan (2892 m) a circa due ore e mezza dal rifugio. La traccia di sentiero, sempre segnalata da tacche bianco rosse e ometti di pietra, scende verso il lago Brocan, diventando più evidente man mano che ci si avvicina al lago. La discesa è piuttosto pericolosa in quanto si svolge su una pietraia con detriti poco stabili dovuti a recenti frane. Possibile anche incontrare qualche piccolo nevaio. A quota 2128 m si lascia a destra il sentiero per il Colle della Rovina e ci si sposta leggermente a sinistra per raggiungere tra pascoli e pietraie la sponda occidentale del Lago Brocan, raggiunto il quale, piegando poi a sinistra si arriva in poco tempo al rifugio. Ottima l’accoglienza e la cena al Rif. Genova-Figari per il pernottamento. Rifugio Genova-Figari (CAI Genova, letti 65), tel. 0171 978138, 340 4614189. 3° Giorno Rif. Genova-Figari (2015 m) – Rif. Morelli-Buzzi (2350 m), 3 ore e mezza, ↑550, ↓200. Dal Rif. Genova-Figari si segue la strada sterrata che contorna il lago del Chiotas sino a giungere scendendo alla strada asfaltata dell’Enel. Qui si trova l’indicazione di girare a sinistra per il Rif. Morelli-Buzzi, si traversa una breve galleria, oltrepassata la quale si giunge in breve alla diga del lago, che si percorre sino al suo termine. Il sentiero comincia quindi a salire con ampi zig-zag verso il valloncello che porta al Colle del Chiapous (2526 m), prima su terreno erboso, per poi lasciare spazio a pietraie e detriti sino a giungere al punto di valico, che si raggiunge in circa un’ora e mezza. Si scende poi, per un’altra ora, per l’opposto versante in direzione delle Terme di Valdieri sino ad arrivare al rifugio. Poiché questa tappa è di fatto breve e non presenta alcuna difficoltà, è consigliabile effettuare una deviazione al colle di Fenestrelle (2463 m). Il percorso di questa deviazione è chiaramente indicato in un punto della sterrata che contorna il lago del Chiotas, poco dopo aver lasciato il Rif. Genova-Figari. La salita al colle si effettua su un buon sentiero che offre magnifici scenari sul Monte Gelas 2760 m) e gli omonimi ghiacciai. La zona di valico è spesso frequentata da branchi di stambecchi. Proseguendo oltre il colle si può anche giungere al Rif. Ellena-Soria (1840 m). Al ritorno, la discesa dal colle di Fenestrelle offre la vista del massiccio dell'Argentera ai piedi del quale sono sempre ben visibili il grande bacino artificiale del Chiotas ed il vicino lago Brocan. Dislivelli: ↑400 m, ↓400 m per un tempo di percorrenzadi 3 ore circa. Pernottamento al Rif. Morelli-Buzzi, con simpatica accoglienza. Rifugio Buzzi-Morelli (CAI Cuneo, letti 40), tel. 0171 97394, 347 0531456. Rifugio Ellena-Soria (CAI Cuneo, letti 70), tel. 0171 978382, 340 2240558. 4° Giorno Rif. Morelli-Buzzi (2350 m) – Terme di Valdieri (1368 m), 3 ore e mezza, ↓1000. Dopo il rifugio il sentiero continua a scendere dolcemente lungo il Vallone di Lourousa, inizialmente su petraia e poi nel bosco fino a giungere comodamente all’abitato delle Terme di Valdieri e alla casa del Parco.
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