La Psichiatria di Liaison in Ospedale
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La Psichiatria di Liaison in Ospedale
Medicina, Psichiatria, Psicologia dialoghi nel territorio e in ospedale Vicenza, 28.5.2011 La Psichiatria di Liaison in Ospedale: storia ed attualità Silvia Ferrari [email protected] Università di Modena & Reggio Emilia Overview 1. La storia in breve 2. Il Servizio di Consulenza PsichiatricaPsicosomatica di Modena – – Struttura, procedure Dati sull’attività clinica 3. L’integrazione: con chi, come? 4. Punti deboli e forti, conclusioni 2 La Storia Antica • Ospedali ed ospizi medioevali che ospitavano i malati di mente nelle stesse corsie con gli altri pazienti [Mayou, 1989] • Il Guy’s Hospital di Londra: il primo OG (1728) a prendersi cura anche di “lunatics” [Lipsitt, 2002] • Idem alcuni OG negli USA (Philadelphia, Pennsylvania), fin dal 1700, anche se non in modo esplicito o dichiarato • Istituzione del manicomio (asylum) nel corso del XIX secolo: progressivo allontanamento della psichiatria dalla medicina • Inizi XX secolo: ritorno della psichiatria nell’OG (Albany General Hospital di NY, 1902) [Lipsitt, 2002] In Italia • Legge 180/1978 «Basaglia» – Nascita ufficiale della psichiatria territoriale – E della PdL – ritorno della psichiatria nella medicina (implicazioni pratico-logistiche, ma anche scientifiche e culturali) • Da allora progressivo sviluppo della PdL, dentro e fuori l’ospedale generale • Grande eterogeneità sul territorio nazionale • Istituzione della SIPC, Società Italiana di Psichiatria di Consultazione 4 logo La SIPC • Esiste dal 1994 • Sezione speciale della SIP, affiliata all’EACLPP (European Association for Consultation Liaison Psychiatry and Psychosomatics) • Presidenti: Prof. Domenico Berardi, Dott. Costanzo Gala • Congresso nazionale ogni 3 anni, il prossimo a Milano il 24-26 Novembre 2011 • Congressi e giornate delle Sezioni Regionali logo Attività della SIPC • Editorial activities (books and scientific journals) • Young Researcher SIPC Awards (1999; 2003) for an original paper on CLP by young researchers • Two multicentric researches on CLP in Italy • Work groups for the development of guidelines on clinically relevant issues (delirium, suicidal behaviours, organ transplantation,…) • Interdisciplinary formats: “Psychiatry and Cardiology”; “Psychiatry and Geriatrics”; “Psychiatry and Rheumatology” • Organisation of symposia on CLP at national general psychiatry congresses Overview 1. La storia in breve 2. Il Servizio di Consulenza PsichiatricaPsicosomatica di Modena – – Struttura, procedure Dati sull’attività clinica 3. L’integrazione: con chi, come? 4. Punti deboli e forti, conclusioni 7 Il Servizio di Consulenza PsichiatricaPsicosomatica di Modena – 1 Operativo dal 1989 Svolge la sua attività all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico di Modena” e, dal 2006, presso il Nuovo Ospedale S.Agostino Estense dell’AUSL di Modena Policlinico = 780 posti letto, 34.000 ricoveri/anno Baggiovara = 420 posti letto, 14.000 ricoveri/anno Il Servizio di CPP di Modena – 2 Gruppo di lavoro: lavoro Due psichiatri a tempo pieno Due specializzandi del 3° e 4° anno Due-tre medici frequentatori Uno psicologo tirocinante/specializzando Risponde alle richieste di: di Consulenza “ordinaria” ed urgente dai reparti (+ PS) del Policlinico, consulenza “ordinaria” da Baggiovara Consulenze “a contratto” nell’ambito di protocolli clinici-di ricerca preconcordati (ambulatorio IFN, pre-OLTx, salute donna, centro cefalee) Ambulatorio: follow-up/presa in carico di pazienti in seguito a prima visita Il Servizio di CPP di Modena – 3 • Attività integrata con: – Servizio di Psicologia Clinica (Ospedale di Baggiovara) – Altri Servizi dell’UO (SPDC, DH) – Altri Servizi del DSM (Dipendenze Patologiche, Centri di Salute Mentale, gruppi di lavoro intra-dipartimentali – formazione, disagio trans-culturale, gestione terapie neurolettiche) Il Servizio di CPP di Modena – 4 Attività di ricerca: Comorbilità medico-psichiatrica (ORL, cardiologia, malattie infettive, reumatologia…) Aspetti organizzativi (gradimento servizio, Burn-Out, interazioni farmacologiche…) Psichiatria trans-culturale Collaborazioni nazionali (SIPC) ed internazionali (EACLPP, CLP section EPA) Attività didattica: Tirocinio pratico studenti CdL Medicina e Chirurgia, Tecnica Riabilitazione Psichiatrica Discussione di casi clinici Attività di liaison informale nei reparti Perché ci chiedono una consulenza psichiatrica? 1. 2. 3. 4. Richiesta generica, non specificata, uno dei vari accertamenti sanitari a cui il paziente viene sottoposto nell’iter diagnostico Richiesta ‘magica’, che conclude un iter diagnostico lungo, complesso e risultato negativo per la presenza di una patologia medica: consulenza psichiatrica come extrema ratio Richiesta di custodia-controllo, per pazienti ‘difficili’ da gestire in reparto per il loro comportamento non ‘allineato’, anche se non necessariamente sono portatori di una patologia psichiatrica … [Rigatelli & Cavicchioli, 1997] Perché ci chiedono una consulenza psichiatrica? 1. 2. 3. Richiesta generica, non specificata, uno dei vari accertamenti sanitari a cui il paziente viene sottoposto nell’iter diagnostico Richiesta ‘magica’, che conclude un iter diagnostico lungo, complesso e risultato negativo per la presenza di una patologia medica: consulenza psichiatrica come extrema ratio Richiesta di custodia-controllo, per pazienti ‘difficili’ da gestire in reparto per il loro comportamento non ‘allineato’, anche se non necessariamente sono portatori di una patologia psichiatrica 4. Richiesta specificata, nel caso in cui il medico curante abbia chiaramente sospettato la presenza di un disturbo psichiatrico [Rigatelli & Cavicchioli, 1997] Il momento della richiesta di consulenza psichiatrica • Un po’ come la decisione del paziente di telefonare per prendere un appuntamento… un momento delicato! • Nostro cliente = non solo il paziente, ma anche il collega/équipe di reparto • Modulo di richiesta strutturato APM Meeting - November 1013th, 2010 15 APM Meeting - November 1013th, 2010 16 Le attività di liaison • Responsabilità culturale (es. ICU) • Liaison come strumento organizzativo – Autonomizzare le equipe nella gestione di situazioni cliniche frequenti e medio-lievi = riduzione richieste consulenza – Autorevolezza, che viene poi utile nell’urgenza • Prevenzione burn-out, promozione benessere dell’individuo e dell’organizzazione Le attività di liaison • Diversi modelli, che si collocano lungo uno spettro di crescente formalizzazione Iniziative formative o! APM Meeting - November 1013th, 2010 Il lavoro di équipe : riflessi oni, esperi enze Mode na 23.5.0 8 Diamo i numeri 19 L’importanza di un database Molto difficile da strutturare e tenere aggiornato, ma… • Fonte illimitata di dati per la ricerca • Individuazione criticità cliniche ed organizzative • Importante strumento nella contrattazione con gli organi amministrativi • Marketing e “pubblicità” del Servizio 21 anni di attività 20.294 prime visite N first referral 1400 1200 1000 878 800 695 600 507 467 400 756 949 847 771 814 868 1247 12461271 11361181 1114 1092 1052 935 929 589 200 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 Nel 2010 Referrals/admissions ratio 1154 prime visite 5,00 4,29 4,00 3,66 3,00 2,00 1,48 1,35 1,60 1,00 1,88 2,06 2,23 2,14 2,25 2,29 2,80 4,00 3,72 4,10 3,85 3,19 3,20 2,34 2,11 2,52 21 2010 2009 2008 2007 2004 2003 2002 2001 2000 1999 APM Meeting - November 1013th, 2010 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 0,00 2006 1995 1994 1993 1992 1991 1990 1989 0 Caratteristiche socio-demografiche Età media = 56 aa ± 18 22 Reparti richiedenti 23 Motivazioni per la richiesta c c 24 Anamnesi psichiatrica dei pazienti 25 Comorbilità medica 26 Esito della valutazione diagnostica – 1 27 Comorbilità medico-psichiatrica 28 29 % Corrispondenza 30 Esito della valutazione diagnostica – 2 31 Esito della valutazione diagnostica – 3: Back-referral 32 «Hot points» clinici – 1 Somatizzazione: •Non diagnosticata come tale, ma generalmente “ritradotta” in altre categorie diagnostiche (disturbi dell’adattamento) – “Adjustment disorders with depressed or anxious mood is the most common diagnosis in hospitalized psychosomatic medicine cohorts but (with) limited empirical evidence for the validity of this category” (Wise, 2008; Gurji et al, 2005) •Necessità di fornire ai clinici diagnosi più convincenti e strumenti di intervento clinico più efficaci, reali 33 «Hot points» clinici – 2 Attività di eccellenza nell’ambito di protocolli di collaborazione: •Pre-trapianto, IFN, epatopatie (Modena), chirurgia plastica, bariatrica, fecondazione assistita… (in base alla realtà locale) •Necessità di utilizzare strumenti di screening efficaci: valutazione di soggetti “negativi”, valutazione prognostica •Questioni etiche, sociali… 34 «Hot points» clinici – 3 La valutazione dei comportamenti auto-lesivi e del rischio di suicidio: • 5% (1/settimana) del totale dell’attività clinica •Dove ricoverare il paziente instabile SIA dal punto di vista medico CHE dal punto di vista psichiatrico? Ostacoli architettonici, organizzativi, culturali… •Includere strumenti affidabili di valutazione del rischio suicidario (ammesso ne esistano…) 35 «Hot points» clinici – 4 • Delirium: Delirium situazione in miglioramento (team medico-chirurgici più autonomi ed efficaci), ma necessità di mantenere molto alto il livello e la diffusione dell’aggiornamento • Psichiatria cross-culturale: culturale l’incontro di fattori bio-psico-socio-linguisticoculturali… 36 Overview 1. La storia in breve 2. Il Servizio di Consulenza PsichiatricaPsicosomatica di Modena – – Struttura, procedure Dati sull’attività clinica 3. L’integrazione: con chi, come? 4. Punti deboli e forti, conclusioni 37 L’integrazione: con chi, come? • Psicosomatica • Psicologia Clinica • Il Dipartimento di Salute Mentale ed il Territorio • Medicina Generale e Cure Primarie 38 PdL e Psicosomatica: “strange bedfellows” [Wise, 2000] • La PdL come derivato clinico della Psicosomatica (Psicosomatica la mente, PdL il braccio)? [Fava & Sonino, 2000] • Grande impatto clinico ed organizzativo della PdL: • Ha aperto la strada all’ulteriore espansione della Psicosomatica • Ha sviluppato competenze e responsabilità che superano quelle originarie della Psicosomatica Psicosomatica Compresa fra le attività della PCC Clinica Formazione Ricerca PCC Si occupa di: Comorbidità medicopsichiatrica Sintomi somatici inspiegabili Disturbi somato-psichici Attività di liaison Cede il passo alla PCC, più vicina Stretti contatti con altri clinici ai problemi clinici della pratica Responsabilità storica di quotidiana diffusione del paradigma bio-psico-sociale Zoccolo duro cui afferiscono altre discipline, a costituire una ricerca di base Condivide gli interessi originari della psicosomatica, ma si occupa anche di gestione clinica (QM, EBM, linee-guida…) E’ possibile «andare d’accordo?» tra compagni di letto? Il Servizio di Consulenza PsichiatricaPsicosomatica di Modena – 1 Operativo dal 1989 Svolge la sua attività all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico di Modena” e, dal 2006, presso il Nuovo Ospedale S.Agostino Estense dell’AUSL di Modena Policlinico = 780 posti letto, 34.000 ricoveri/anno Baggiovara = 420 posti letto, 14.000 ricoveri/anno www. .org • 1997: Istituzione dell’European Association for ConsultationLiasion Psychiatry and Psychosomatics (EACLPP) Budapest, 30 Giugno – 2 Luglio 2011 http://congressline.hu/eaclpp2011/index.html Il Presidente dell’EACLPP ci dice: «Research and care delivery became more and more an interdisciplinary task, not only in C-LPP but also in medicine as a whole. This was always true in research but became increasingly important in health care in the last couple of years. In many fields of health care, models of interdisciplinary and integrated care replace separated care by different specialists (e.g. in cardiology, diabetology, oncology, MUS/somatisation). (…) Such models of care are not possible without close interdisciplinary co-operation of physicians from different specialties, C-L nurses, psychologists, social workers and care managers. Besides, psychiatrists and psychosomaticists have important roles in research and health care in the interface between somatic and psychological medicine» 43 Il Presidente dell’EACLPP ci dice: «I strongly believe that we should concentrate our efforts and means to bring all those colleges together in one larger and multidisciplinary European association. We should remove professional barriers against true interdisciplinary research and health care. (…) I’m not afraid that C-L psychiatrists and psychosomaticists will become a minority in this new interdisciplinary association. Because of their profound training both in medical AND psychological knowledge and skills, they will always be at the top of research and they will always have a leading role in this field of health care. (…) There are special topics that are particularly important to C-L psychiatrists and in which C-L psychiatrists have a specific expertise and task (…). Moreover, C-L psychiatrists might also have specific professional interests (e.g. in training of residents). 44 Punti deboli della PdL in Italia • Interesse disomogeneo e complessivamente scarso da pubbliche amministrazioni (conseguenze sui finanziamenti vs. la «grande psichiatria») • Eterogeneità di esperienze ed attività… facciamo molto ma non lo pubblicizziamo bene… • Necessità di maggiore standardizzazione di pratica clinica, organizzazione, formazione e ricerca (linee guida, procedure condivise) • Necessità di promuovere e farsi coinvolgere in progetti di ricerca nazionali ed internazionali 45 Conclusioni – 1: L’approccio integrato La PdL si pone come l’operazionalizzazione del paradigma bio-psico-sociale (Intermed [Huyse et al, 2002]) e della tradizione psicosomatica (DCPR [Fava et al, 1995]) Il medico curante viene affiancato da un’equipe multiprofessionale (psichiatra, infermiere di PdL, psicologo clinico, assistente sociale…) Numerose evidenze cliniche dimostrano i vantaggi clinici ed economici che l’approccio integrato consente La PdL è zona di frontiera, di ricerca, di privilegio [Rigatelli, 2003] Conclusioni – 2: Le competenze dello psichiatra di PdL Coordinare l’equipe multiprofessionale Collaborare con altri colleghi medici Facilitare il processo di pianificazione assistenziale Gestire e trattare casi complessi di comorbidità medico-psichiatrica Provvedere agli aspetti didattico-formativi (progetti + quotidiano) Conclusioni – 3: Alcune “buone regole” Stabilire e mantenere contatti amichevoli con i colleghi degli altri reparti (conoscere i nomi, sapere dove trovarli e dove farsi trovare…) Farsi promotori di iniziative multidisciplinari Documentare ogni cosa che si fa (database informatizzato!) Marketing: imparare a “pubblicizzarsi” rispetto alla Direzione (spesso si fanno molte cose buone che nessuno conosce) Medicina, Psichiatria, Psicologia dialoghi nel territorio e in ospedale Vicenza, 28.5.2011 Grazie per la vostra attenzione! [email protected]
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