Novità Librarie - Comune di Cadoneghe

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Novità Librarie - Comune di Cadoneghe
Biblioteca Comunale P. P. Pasolini
Novità Librarie
martedì 14 luglio 2015
Francesco Guccini
Il piccolo manuale dei giochi di una volta
C'erano giorni in cui i ragazzi sembravano immortali, i pomeriggi
di pioggia interminabili e i marciapiedi erano pieni di buche...
giorni in cui non si combatteva cliccando sullo schermo di un
videogioco, ma schierando eserciti di coperchini tra filari di
piante di fagioli. E per fare una fionda bastava un pezzetto di
legno, un elastico e un sogno. La cerbottana, la lippa, i
coperchini, ma anche i figurini, il chioccaballe, il mulino a
sabbia, il meccano, e tanti altri giochi si trasformano, grazie ai
ricordi d'infanzia dell'autore, in un vero e proprio manuale dei
passatempi di una volta, ormai quasi dimenticati. Le parole di
Francesco Guccini e le illustrazioni di Giovanni Manna
raccontano cosa serve e cosa fare per rivivere un tempo in cui i
bambini avevano più tempo per giocare. Età di lettura: da 7
anni.
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Novità Librarie
martedì 14 luglio 2015
Edgar Morin
Insegnare a vivere
Sulle tracce di "La testa ben fatta" e "I sette saperi necessari
all'educazione del futuro", Edgar Morin auspica una riforma
profonda dell'educazione, fondata sulla sua missione essenziale,
che già Rousseau aveva individuato: insegnare a vivere. Si
tratta di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria
individualità e il legame con gli altri ma anche di prepararsi ad
affrontare le molteplici incertezze e difficoltà del destino umano.
Questo nuovo libro non si limita a ricapitolare le idee dei
precedenti ma sviluppa tutto ciò che significa insegnare a vivere
nel nostro tempo, che è anche quello di Internet, e nella nostra
civiltà planetaria, nella quale ci sentiamo così spesso disarmati e
strumentalizzati.
Monica Maggioni
Terrore mediatico
Il terrore mediatico è parte integrante della strategia dell'lsis: i
video dell'orrore diffusi attraverso la Rete ne sono l'espressione
più eclatante. Ma come possiamo reagire di fronte a questa
offensiva? Dobbiamo difendere la libertà di informazione e di
espressione ad ogni costo o dobbiamo porci dei limiti proprio
per tutelare questa nostra libertà? A partire dal racconto dei
giorni dell'attentato a "Charlie Hebdo", il direttore di RaiNews24
intreccia la riflessione sul ruolo dei social network e della satira
alla descrizione di come operano giornali e televisione.
Utilizzando la sua esperienza sul campo da Parigi a New York,
dalla Siria all'Iraq all'Afghanistan - Monica Maggioni ci porta in
presa diretta e in prima persona dentro i conflitti drammatici del
nostro tempo per provare a capire come siamo arrivati a questo
punto. Una riflessione sulle conseguenze del 'jihadismo globale'.
E sulla sofisticata strategia comunicativa di cui siamo tutti
bersaglio.
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martedì 14 luglio 2015
Edoardo Boncinelli
Noi siamo cultura
Che cosa fa di noi quello che siamo? Se è vero che buona parte
della nostra vita è già scritta nel nostro codice genetico, è
altrettanto innegabile che le nostre esistenze sono influenzate
dall'ambiente che ci circonda e da un infinito numero di
elementi puramente casuali sui quali abbiamo ben poco
controllo. L'interazione di questi tre fattori (genoma, ambiente e
caso) genera un numero potenzialmente infinito di individualità,
ma questa ricetta sembra lasciare poco spazio alle nostre scelte
personali: non siamo noi a comporre il nostro Dna, incidiamo sul
mondo molto meno di quanto lui incida su di noi e - inutile
dirlo - la nostra volontà è pressoché impotente davanti al caso.
Eppure ogni giorno facciamo, pensiamo o diciamo qualcosa che
rispecchia in pieno (nel bene o nel male) la nostra unicità. E nel
nostro continuo tentativo di affrancarci dall'idea di un destino
immutabile abbiamo un alleato: la cultura. In questo saggio,
Edoardo Boncinelli riflette sulla natura umana concentrandosi
sulla pulsione che più di ogni altra ci distingue dagli animali:
quella a sapere, conoscere, definire e regolamentare. E ci
dimostra che la cultura scientifica e quella umanistica
contribuiscono in egual misura nello sforzo collettivo di
interpretare la realtà, fornendoci al tempo stesso gli strumenti
per comprenderla. "Noi siamo cultura" è un richiamo a dare un
senso alla nostra libertà e un invito a coltivare l'umano bisogno
di trasmetterla.
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martedì 14 luglio 2015
Andrea Vitali
Le belle cece
Maggio 1936. Con la fine della guerra d'Etiopia nasce l'impero
fascista. E Fulvio Semola, segretario bellanese del Partito, non
ha intenzione di lasciarsi scappare l'occasione per celebrare
degnamente l'evento. Astuto come una faina, ha avuto un'idea
da fare invidia alle sezioni del lago intero, riva di qui e riva di là,
e anche oltre: un concerto di campane che coinvolge tutti i
campanili di chiese e chiesette del comune, dalla prepositurale
alla cappelletta del cimitero fino all'ultima frazione su per la
montagna. Un colpo da maestro per rendere sacra la vittoria
militare. Ma l'euforia bellica e l'orgoglio imperiale si stemperano
presto in questioni ben più urgenti per le sorti del suo mandato
politico. In casa del potente e temutissimo ispettore di
produzione del cotonificio locale, Eudilio Malversati, si sta
consumando una tragedia. Dopo un'aggressione notturna ai
danni dell'ispettore medesimo, spariscono in modo del tutto
incomprensibile alcune paia di mutande della signora. Uno è già
stato rinvenuto nella tasca della giacca del Malversati.
Domanda: chi ce l'ha messo? E perché? Il problema vero, però,
non è questo, bensì che fine abbiano fatto le altre. Dove
potrebbero saltar fuori mettendo in ridicolo i Malversati, marito
e moglie? Non essendo il caso di coinvolgere i carabinieri, per
non mettere in giro voci incontrollabili, il Semola viene
incaricato di risolvere l'enigma.
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martedì 14 luglio 2015
Gleen Cooper
La porta delle tenebre
La speranza è durata poco più di un battito di ciglia. La
speranza di potere, un giorno, dimenticare il cielo plumbeo e
l'atmosfera opprimente dell'Oltre. La speranza di essersi lasciati
per sempre alle spalle il mondo dove sono confinati tutti i
malvagi vissuti sulla Terra dall'inizio dei tempi. Invece, non
appena si rendono conto di avercela fatta, di essere
nuovamente a casa, John Camp ed Emily Loughty sono costretti
ad affrontare una realtà agghiacciante. L'incubo non è finito.
Come previsto, l'avvio dell'acceleratore di particelle ha aperto il
varco grazie al quale John ed Emily si sono ritrovati nel
laboratorio di Dartford, in Inghilterra, ma allo stesso tempo ha
inghiottito un numero imprecisato d'innocenti. Tra cui ci sono
anche la sorella e i nipotini di Emily. Lei quindi non ha scelta:
per salvarli, deve attraversare ancora una volta la Porta delle
Tenebre e tornare all'Inferno. E mentre a Londra c'è chi è
determinato a smascherare le menzogne del governo su quanto
sta accadendo a Dartford, Emily e John si preparano con una
squadra di recupero ad affrontare un viaggio ancor più
pericoloso e ricco d'insidie del precedente. Un viaggio durante il
quale incontreranno nuovi, terribili nemici, e stringeranno
alleanze con coloro che li hanno aiutati a sopravvivere
all'Inferno. Ma ci si può veramente fidare di chi, in vita, ha
ceduto alle seduzioni del Male ed è da secoli relegato nella terra
dei Dannati?
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martedì 14 luglio 2015
Huazachi Takano
Il protocollo ombra
Nello Studio Ovale la luce attraversa a malapena i vetri alle
spalle dell'uomo seduto alla scrivania, il capo chino. Il
presidente Burns deve fronteggiare la più grave crisi nella storia
degli Stati Uniti d'America. A diecimila chilometri di distanza, nel
profondo della giungla congolese, un antropologo tiene per
mano la causa di quella crisi. È solo un bambino. Si chiama
Akili. Ha tre anni. Akili è una forma di vita evoluta con
un'intelligenza di gran lunga superiore a quella dell'Homo
sapiens. È il primo della sua specie e può rappresentare il futuro
della razza umana. Ma rischia di essere l'ultimo. Le capacità di
analisi della sua mente gli permettono di decifrare ogni
protocollo di comunicazione, di prevedere ogni operazione
militare, di vanificare qualsiasi strategia. Per questo è un
pericolo, e deve essere eliminato. La delicata missione, nome in
codice "Nemesis", viene affidata a un team di mercenari,
capeggiati dall'ex operativo delle forze speciali Jonathan Yaeger.
Eppure quando quest'ultimo giunge in Congo, ed entra per la
prima volta in contatto con il proprio obiettivo, capisce che forse
gli ordini che ha ricevuto questa volta non devono essere
eseguiti. Che quel bambino può rappresentare non un pericolo
ma la speranza in un mondo migliore. E proprio da Akili può
venire la cura per la rara patologia che ha colpito la persona più
cara a Jonathan. Ma schierarsi in difesa di Akili è pericoloso.
Perché significa inimicarsi la maggiore potenza del pianeta.
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martedì 14 luglio 2015
Haururi Murakami
Uomini senza donne
Una mattina Gregor Samsa si sveglia in un letto e scopre con
orrore di essersi trasformato in un essere umano. Non ricorda
nulla della sua vita precedente. Che fine ha fatto lo spesso
carapace che lo proteggeva? E perché adesso è ricoperto da
questa sottile, delicata pelle rosa? Chi, o cosa, era prima di quel
risveglio? Insomma, adesso Samsa dovrà adattarsi alla nuova e
"mostruosa" condizione di uomo. Quando però alla sua porta
bussa una ragazza il cui fisico è deformato da un'enorme gobba,
Samsa dovrà fare i conti con qualcos'altro di sconosciuto: il
desiderio e l'erotismo visto con gli occhi nuovi di chi sa andare
oltre le apparenze. Habara, il protagonista di "Shahrazàd", è un
uomo solo, confinato in una casa nella quale gli è vietato ogni
contatto col mondo. Non sapremo mai perché, e in fondo non è
importante: quello che sappiamo è che il suo unico svago sono
le visite regolari di una donna misteriosa che lo rifornisce di libri,
musica, film... e sesso. Ma soprattutto gli racconta delle storie,
proprio come faceva Shahrazàd. E in queste storie Habara si
tuffa come un bambino, finalmente libero. Ecco, è proprio
questo che vive il lettore di Murakami: la sensazione di inoltrarsi
in un altro universo, di essere "come una lavagna pulita con uno
straccio umido, libero da preoccupazioni e brutti ricordi".
Almeno fino alla storia successiva.
Andrea e Giancarlo Vitali
Il banchetto del medeghino
La vena narrativa di Andrea Vitali prestata a un lungo racconto
di impianto storico romanzato che rievoca la figura potente e
sinistra di Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino, feroce
condottiero, fratello di Papa Pio IV.
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martedì 14 luglio 2015
Niall Williams
Storia della pioggia
Ruth Swain, viso affilato, labbra sottili, pelle pallida incapace di
abbronzarsi, lettrice di quasi tutti i romanzi del diciannovesimo
secolo, figlia di poeta giace a letto, in una mansarda sotto la
pioggia, "al margine tra questo e l'altro mondo". Un giorno è
svenuta al college, e da allora, malata, trascorre le sue ore in
compagnia dei libri ereditati dal padre. Romanzi, racconti e versi
attraverso i quali si avventura su sentieri sconosciuti, apprende
cose che pochi sanno: che Dickens, ad esempio, soffriva
d'insonnia e di notte passeggiava per i cimiteri; o, ancora, che
da giovane Stevenson aveva attraversato la Francia dormendo
sotto le stelle, in compagnia di un'asina. Mentre la pioggia batte
sul tetto della mansarda, Ruth rovista così tra i libri e legge e
raduna attorno a sé tutto quello che può: la vecchia edizione
arancione di Moby Dick della Penguin, la copia di Ragione e
sentimento con il ritratto di Jane con la cuffietta in testa, le
memorie del Reverendo, il bisnonno che nella sua mente
assomiglia al vecchio Gruffandgrim di Grandi speranze, gli
appunti di Abraham, il nonno, che anziché abbracciare la
chiamata del Signore abbracciò quella della pesca al salmone, i
quaderni da bambino su cui Virgil, figlio di Abraham e suo
amato genitore, annotava con la matita le sue poesie. Storie
che, come tutte le storie, si raccontano e si leggono per
scacciare il male di vivere o, come nel caso di Ruth, per
mantenersi ancora "al margine tra questo e l'altro mondo".
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martedì 14 luglio 2015
Michedle Ainis
La piccola eguaglianza
Eguaglianza "aritmetica" o "proporzionale", secondo la
distinzione di Aristotele? Nel punto d'arrivo o di partenza? Verso
l'alto o verso il basso, come vorrebbero le teorie della
decrescita? Se due mansioni identiche ricevono retribuzioni
differenti, dovremmo elevare la peggiore o abbassare la più
alta? Ed è giusto che una contravvenzione per sosta vietata pesi
allo stesso modo per il ricco e per il povero? Sono giuste le
gabbie salariali, il reddito di cittadinanza, le pari opportunità? E
davvero può coltivarsi l'eguaglianza fra rappresentante e
rappresentato, l'idea che "uno vale uno", come sostiene il
Movimento 5 Stelle? In che modo usare gli strumenti della
democrazia diretta, del sorteggio e della rotazione delle cariche
per rimuovere i privilegi dei politici? Tra snodi teorici ed esempi
concreti Michele Ainis ci consegna una fotografia delle disparità
di fatto, illuminando la galassia di questioni legate al principio di
eguaglianza. Puntando l'indice sull'antica ostilità della destra,
sulla nuova indifferenza della sinistra verso quel principio. E
prospettando infine una "piccola eguaglianza" fra categorie e
blocchi sociali, a vantaggio dei gruppi più deboli.
Jeffrey Deaver
Solitude Creek
Al Solitude Creek sta per iniziare un concerto rock. Le luci si
abbassano, la batteria dà il tempo. Un paio di canzoni, e
qualcosa non va. Nel piccolo locale affollato si addensa del
fumo, e non c'è tempo di chiedersi cosa stia succedendo. La
gente balza in piedi rovesciando sgabelli e tavoli, corre, cade, si
ammassa alle uscite di sicurezza. Trovandole chiuse. Bloccate.
Non tutti ne usciranno vivi. Siamo a Monterey, nella calda
California centrale affacciata sull'oceano: l'assassino indossa
gemelli Tiffany e scarpe Vuitton, è millimetrico nella sua
ossessione, feroce nella lucidità, e si diverte a scatenare con
freddezza l'inferno. Sceglie un luogo, pianifica nei dettagli
l'attacco, si apposta: quello che vuole è stare a guardare le
persone prese in trappola, vederle soccombere, come animali,
all'istinto di sopravvivenza. Più nessuno d'ora in poi, che sia
dentro un cinema, o in un ristorante, o nello spazio angusto
della cabina di un ascensore, può ritenersi al sicuro. Ecco il
nuovo caso del detective Kathryn Dance: una letale partita a
scacchi che non consente la minima distrazione. Un impegno
arduo, proprio ora che la donna è stata sospesa da un incarico
importante, è alle prese con due figli adolescenti e le faccende
del cuore sono sempre più impellenti.
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martedì 14 luglio 2015
Corradino Mineo
Il Caffè amaro
Un'intervista serrata, in cui Corradino Mineo si racconta e
racconta la sua esperienza - di giornalista prima, di senatore
poi - senza mezzi termini e senza risparmiare nessuno. Un focus
sull'evoluzione della politica italiana dagli anni Novanta in
avanti. Un'analisi del cambiamento radicale di comportamenti e
ruoli conseguenti alla "crisi delle ideologie".
Silvio Ceccato
Il sogno delle tre faraone
Filosofo, cibernetico, linguista? Chi è stato veramente Silvio
Ceccato? A cento anni dalla nascita, questo libro restituisce
l'immagine dell'uomo e documenta l'attività di uno studioso che,
nell'affrontare i massimi e i minimi problemi della mente umana,
ha unito il senso dell'utopia a quello del dubbio e del limite,
riuscendo spesso a comunicare le sue idee con la serietà del
gioco e dell'umorismo. Scrive Pier Luigi Amietta nella
prefazione: "...è stato il solo, nel secolo ventesimo, ad
assestare il colpo decisivo alle illusioni teoretico-conoscitive dei
metafisici ufficiali e ufficiosi, pubblici e occulti che, ovviamente,
non glielo hanno mai perdonato e, non sapendo come
attaccarlo, lo hanno ripagato con la congiura del silenzio".
Valeria Parrella
Assenza : Euridice e Orfeo
Un uomo, forse un ragazzo, ama una donna, forse una ragazza,
e ne è riamato. Ma lei muore. E lui rimane solo. Il mito di Orfeo
e Euridice ci parla di questo. Ma ci parla ancora? E cosa può
dirci di questo accadimento così comune eppure così unico,
definitivo, irripetibile, come la perdita della persona amata?
Valeria Parrella torna a confrontarsi con la classicità e, in questa
novella, che contemporaneamente diventa uno spettacolo
teatrale, rielabora il mito con forza, originalità, coraggio e lo fa
parlare ancora alle donne e agli uomini di oggi.
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martedì 14 luglio 2015
Jauregui Eduardo
Quattro chiacchiere con la mia gatta
Può capitare, in un momento in cui tutto intorno a noi sembra
cadere a pezzi e non si riesce più a trovare un senso
all'esistenza, che la mente giochi brutti scherzi e uno veda (o
senta) cose che non ci sono. O che forse ci sono, ma non
abbiamo mai saputo vedere (o sentire) prima... Così accade a
Sara, la protagonista di questo romanzo. Lasciata dal fidanzato,
con un lavoro che non le piace e la crisi economica che
incombe, Sara vorrebbe solo seppellirsi sotto le coperte e non
uscire mai più, ma poi nella sua casa (e nella sua vita) arriva
Sibilla, una gatta elegante e misteriosa che sembra sapere tante
cose su di lei. E che è pronta a spiegargliele. Sì, perché Sibilla
parla. E, quel che è meglio, dice cose molto intelligenti. Follia o
unica speranza di salvezza? Certo, ascoltare una gatta è una
cosa davvero bizzarra, eppure quando si è persa ogni speranza
si è disposti a tutto, e quella voce incisiva, ironica e profonda
sembra essere l'unico antidoto a una depressione che inghiotte
tutto nel suo buco nero...
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martedì 14 luglio 2015
Mimmo Franzinelli
Bombardate Roma!
Sessant'anni fa il settimanale "Candido" di Giovannino
Guareschi pubblicava due lettere datate gennaio 1944 e firmate
da Alcide De Gasperi, in cui si esortavano gli angloamericani a
bombardare Roma, affinché il popolo insorgesse insieme ai
"nostri gruppi Patrioti". La polemica che ne scaturì, condotta
sulle colonne di quotidiani e settimanali dell'epoca, si rivelò
furibonda. C'era una sola domanda a cui nessuno sembrava
rispondere in maniera convincente: De Gasperi le aveva
davvero scritte, quelle lettere? A decidere, nell'aprile del 1954,
fu il tribunale di Milano. La sentenza, pur rinunciando alla perizia
grafologica, sancì la falsità delle missive e Guareschi fu
condannato a un anno di reclusione. Il noto scrittore e
vignettista rinunciò a ricorrere in appello e varcò le porte del
carcere: sopporterà con fierezza la pena, ma ne uscirà
indelebilmente segnato. La vicenda scosse in maniera profonda
anche De Gasperi, costretto a difendersi di fronte all'opinione
pubblica da un'accusa così infamante. Grazie alla scrupolosa
analisi di una vasta documentazione inedita (conservata negli
archivi di Alcide De Gasperi, di Giovannino Guareschi e di
Giorgio Pisano), "Bombardate Roma!" delinea i contorni di una
vicenda ancora avvolta nel mistero. L'indagine di Mimmo
Franzinelli dimostra infatti l'esistenza di un "livello segreto", un
piano messo a punto da un gruppo neofascista che ideò e fece
costruire gli apocrifi. Conclude il libro un saggio della grafologa
giudiziaria Nicole Ciccolo.
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martedì 14 luglio 2015
Borghello G.
Pasolini e la poesia dialettale
L'esordio di "Poesie a Casarsa" di Pier Paolo Pasolini irrompe
sulla scena letteraria del 1942 con la perentorietà dell'eccezione
creatrice. Il libriccino conteneva appena 14 testi, ma subito si
lasciava alle spalle ogni ipoteca vernacolare o popolareggiante e
inaugurava un canto nuovo di raffinata sperimentazione, tra
un'acuminata sensibilità d'autore e il filtro di una preziosa
cultura poetica, intrisa di echi ermetici e simbolisti. D'eccezione
era poi l'intuizione del dialetto come linguaggio naturalmente
poetico, "lingua pura per poesia" e tensione alla "melodia
infinita". In quel caso era il casarsese, idioma di periferia
letterariamente vergine, e inoltre, in quanto suono di eco
materna, saturo di implicazioni affettive. In quel codice Pasolini
calò la sua Provenza sentimentale, facendovi convergere la
squisita mitografia di un sé Narciso, precocemente scisso dalle
antinomie tra amore e morte e tra innocenza e peccato, e poi
sempre più, con l'ampliarsi di quel "félibrige" coagulato anche
intorno all'"Academiuta", vi espresse l'altro da sé, l'epos della
realtà popolare, cristiana e contadina, impigliata nei riti di
un'arcaica atemporalità. Con quella operazione Pasolini fornì un
geniale esempio di sublimazione a significatività universale del
particolare locale e introdusse una sintesi poetica che poi
connotò il fenomeno vistoso della poesia in dialetto del secondo
Novecento italiano.
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martedì 14 luglio 2015
Glenn Greenwald
Sotto controllo
Il primo dicembre 2012, Glenn Greenwald, giornalista
americano da anni in prima fila nella difesa delle libertà civili,
riceve un'email firmata "Cincinnatus": il suo interlocutore vuole
"che le persone possano comunicare in piena sicurezza" e gli
propone di dotarsi di un efficace sistema di cifratura, senza il
quale "chiunque si metta in contatto con lui corre gravi rischi".
Solo così "Cincinnatus" potrà fornirgli alcune informazioni di
sicuro interesse. Qualche mese più tardi quelle "informazioni"
inonderanno per settimane telegiornali, quotidiani, siti internet,
sconvolgeranno la politica americana, chiameranno in causa
Google, Facebook, Yahoo, Microsoft, Apple e scuoteranno le
relazioni tra gli Stati Uniti e i loro principali alleati.
"Cincinnatus", infatti, è Edward Snowden, un giovane
informatico che ha lavorato per la CIA e la NSA, l'onnipotente
Agenzia per la Sicurezza Nazionale, ed è disposto a rinunciare
alla ragazza che ama, agli amici e a un ottimo stipendio,
rischiando l'ergastolo e forse la vita, pur di rivelare al mondo il
più gigantesco programma di sorveglianza di massa mai
concepito e realizzato: la NSA ha obbligato le società telefoniche
a fornire i tabulati di tutte le comunicazioni tra cittadini
americani e con l'estero, ha acquisito dati dai server dei giganti
dell'informatica e di internet, ha spiato leader politici o
funzionari europei o aziende concorrenti di società americane,
può accedere ai testi di miliardi di email.
Banana Yoshimoto
Il lago
Chihiro ha perso da poco la madre e sta cercando di rifarsi una
vita a Tokyo, lontano dalla cittadina di provincia a cui la legano
brutti ricordi. Nakajima è tormentato da un passato misterioso
che gli impedisce di vivere fino in fondo i propri sentimenti. Mino
e Chii vivono in una casa nei pressi di un lago, un luogo fuori dal
tempo e dallo spazio. "Il lago", poetico e inquietante, racconta
una storia d'amore inusuale, dove il bisogno di affetto e
comprensione diventano più importanti dei tradizionali cliché di
una relazione.
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