LA FESTA DI SANT`AGATA A CATANIA DAL 3 AL 5 FEBBRAIO
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LA FESTA DI SANT`AGATA A CATANIA DAL 3 AL 5 FEBBRAIO
LA FESTA DI SANT’AGATA A CATANIA DAL 3 AL 5 FEBBRAIO 2017 Ogni anno il 3, il 4 e il 5 febbraio Catania offre alla sua patrona una festa così straordinaria che può essere paragonata soltanto alla Settimana santa di Siviglia o al Corpus Domini di Cuzco, in Perù. In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi. Un fercolo d'argento “a vara”, con un busto contenente le reliquie della Santa, viene instancabilmente seguito in processione da centinaia di cittadini “devoti”, vestiti con il tradizionale “sacco” ( tunica bianca stretta da un cordone, cuffia nera, fazzoletto e guanti bianchi ), aggrappati a due cordoni di oltre 100 metri. La vara è seguita da undici "cerei" o "cannalori", alte colonne di legno che rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Programma di viaggio 3 febbraio – Venerdì Incontro dei Signori partecipanti con il nostro accompagnatore all’ aeroporto di TORINO CASELLE in tempo utile per il volo diretto su CATANIA FONTANAROSSA delle ore 08.10 con arrivo alle ore 10.10 Trasferimento con bus riservato in hotel centrale a Catania categoria 3*Consegna delle camere riservate . Pranzo incluso. Dopo pranzo incontro con la guida e passeggiata per CATANIA per un giro città di circa due ore. Pomeriggio a disposizione . Cena inclusa Pernottamento. 4 febbraio – Sabato Prima colazione in hotel. Intera giornata a disposizione. Pranzo libero. Cena inclusa. Il 4 febbraio è il giorno più emozionante, perché segna il primo incontro della città con la santa Patrona. Già dalle prime ore dell’alba le strade della città si popolano di “ cittadini ”. Sono devoti che indossano il tradizionale “ sacco ” (un camice votivo di tela bianca lungo fino alla caviglia e stretto in vita da un cordoncino), un berretto di velluto nero, guanti bianchi e sventolano un fazzoletto anch’ esso bianco stirato a fitte pieghe. Rappresenta l’abbigliamento notturno che i catanesi indossavano quando, nel lontano 1126, corsero incontro alle reliquie che Gisliberto e Goselmo riportarono da Costantinopoli. Ma l’originario camice da notte, nei secoli, si è arricchito anche del significato di veste penitenziale: secondo alcuni l’abito di tela bianca è la rivisitazione di una veste liturgica, il berretto nero ricorderebbe la cenere di cui si cospargevano il capo i penitenti e il cordoncino in vita rappresenterebbe il cilicio. Tre differenti chiavi, ognuna custodita da una persona diversa, sono necessarie per aprire il cancello di ferro che protegge le reliquie in cattedrale: una la custodisce il tesoriere, la seconda il cerimoniere, la terza il priore del capitolo) della cattedrale. Quando la terza chiave toglie l’ultima mandata al cancello della cameretta in cui è custodito il Busto, e il sacello viene aperto, il viso sorridente e sereno di sant’Agata si affaccia dalla cameretta nel crescente tripudio dei fedeli impazienti di rivederla. Luccicante di oro e di gemme preziose, il busto di sant’Agata viene issato sul fercolo d’argento, foderato di velluto rosso, il colore del sangue del martirio, ma anche il colore dei re. Prima di lasciare la cattedrale per la tradizionale processione lungo le vie della città, Catania dà il benvenuto alla sua patrona con una messa solenne, celebrata dall’arcivescovo. Tra i fragori degli spari a festa, il fercolo viene caricato del prezioso scrigno con le reliquie e portato in processione per la città. Il “ giro ”, la processione del giorno 4, dura l’intera giornata. Il fercolo attraversa i luoghi del martirio e ripercorre le vicende della storia della “ santuzza ”, che si intrecciano con quella della città: il duomo, i luoghi del martirio, percorsi in fretta, senza soste, quasi a evitare alla santa il rinnovarsi del triste ricordo. Una sosta viene fatta anche alla “ marina ” da cui i catanesi, addolorati e inermi, videro partire le reliquie della santa per Costantinopoli. Poi una sosta alla colonna della peste, che ricorda il miracolo compiuto da sant’Agata nel 1743, quando la città fu risparmiata dall’epidemia. I “ cittadini ” guidano il fercolo tra la folla che si accalca lungo le strade e nelle piazze. In quattromila o cinquemila trainano la pesante macchina. Tutti rigorosamente indossano il sacco votivo e a piccoli passi tra la folla trascinano il fercolo che, vuoto, pesa 17 quintali, ma, appesantito di Scrigno, Busto e carico di cera, può pesare fino a 30 quintali. A ritmo cadenzato gridano: “ cittadini, viva sant’Agata ”, un'osanna che significa anche: “ sant’Agata è viva ” in mezzo alla folla. Il “ giro ” si conclude a notte fonda quando il fercolo ritorna in cattedrale. 5 febbraio – Domenica Prima colazione in hotel. Incontro con la guida e mattinata dedicata alla visita di Taormina – Pranzo libero. In orario concordato trasferimento in tempo utile da CATANIA per l aeroporto. Partenza del volo diretto per TORINO CASELLE alle ore 21.30 con arrivo alle 23.30. FINE DEI NOSTRI SERVIZI Quota individuale di partecipazione in camera doppia € 480.00 BASE 15 PARTECIPANTI PRENOTAZIONE ENTRO IL 30 SETTEMBRE La quota COMPRENDE : VOLI ANDATA E RITORNO COME INDICATI IN PROGRAMMA ( bagaglio a mano ) TASSE AEROPORTUALI SISTEMAZIONE IN HOTEL 3* CENTRALE TRATTAMENTO IN HOTEL DI PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE PRANZO DEL 3 FEBBRAIO ( bevande escluse ) 2 CENE DEL 3 E 4 FEBBRAIO ( bevande escluse ) SERVIZIO GUIDA 2 ORE CATANIA 3 FEBBRAIO SERVIZIO GUIDA 2 ORE TAORMINA TRANSFER RISERVATO DA E PER L’AEROPORTO DI CATANIA ACCOMPAGNATORE GLOBUS VIAGGI ASSICURAZIONE MEDICO BAGAGLIO La quota NON COMPRENDE : Supplemento SINGOLA € 56.00 Ingressi mance ed extra in genere Assicurazione annullamento viaggio € 30.00 Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “ la quota comprende “ DOCUMENTI NECESSARI : CARTA DI IDENTITA’ IN CORSO DI VALIDITA’ Il gruppo si intende CONFERMATO A RAGGIUNGIMENTO DI 15 PARTECIPANTI CAPARRA CONFIRMATORIA DI € 200.00 A PERSONA SALDO ENTRO IL 3 GENNAIO