il Mercato Indiano - Italia comes to you!
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il Mercato Indiano - Italia comes to you!
LA CULTURA DEL TURISMO IN INDIA ANALISI E PROSPETTIVE A seguire l'analisi dei seguenti aspetti riferiti al Mercato Turistico Indiano: 1. Breve analisi del trend turistico indiano in generale 2. Trend turistico verso l’Italia 3. Prospettive future 4. Profilo del turista indiano – Driver di scelta 5. Nuove tendenze 1. Trend turistico in generale Il turismo indiano continua a crescere, anche in periodo di crisi e secondo quanto riportato da uno studio della RNCOS, Indian Tourism Industry Analysis, pubblicato di recente, il flusso di turisti indiani in outbound salirà del 13.30% annuo, per i prossimi 5 anni. Il flusso di turismo outgoing indiano è andato di pari passo con la storia economica del Paese. Negli ultimi anni l’incremento salariale, l’economia che comunque cresce e l’aumento di tempo libero hanno determinato un corrispondente e proporzionale aumento di viaggi degli indiani all’estero. Sono stati oltre 11 milioni e mezzo gli indiani che si sono recati all’estero nel 2010 con l’Asia che ne ha attratto il 64%, l’Oceania il 2%, l’Africa il 5%, le Americhe il 9% e l’Europa il 20%. 2. Trend turistico verso l’Italia In ambito europeo l’Italia è sicuramente riconosciuta in India come una delle più importanti destinazioni dal punto di vista turistico, soprattutto per quanto riguarda alcune eccellenze tipiche del Made in Italy, come la gastronomia, il vino, il fashion e la qualità della vita. I turisti indiani benestanti ed abituati a viaggiare preferiscono mete italiane non toccate dal turismo di massa e amano visitare una singola regione per poterne ricavare una conoscenza più approfondita ed un soggiorno più rilassante. I gruppi, invece, visitano le destinazioni italiane classiche: Roma, Venezia, Pisa, Firenze, e, in alcuni casi, Capri, Assisi, Padova, Siena. Secondo le statistiche ISTAT del 2009 i turisti indiani in arrivo in Italia sono stati 157.708 per un totale complessivo di presenze pari a 394,709 per un incremento del +1.30% rispetto al 2008. Uno studio recente condotto dall’Antenna ENIT India e finalizzato ad analizzare l’outgoing indiano verso l’Italia, ha evidenziato un trend positivo con percentuali di crescita che variavano a seconda del segmento analizzato, della tipologia dell’operatore e della provenienza del viaggiatore. Secondo le prime stime dichiarate dai principali operatori la crescita dei flussi turistici è tra il 50 e il 70%, grazie alla vendita di itinerari europei, di cui l’Italia è sempre parte integrante. Gli operatori di medie dimensioni, che trattano prodotti su misura, hanno invece evidenziato una crescita dei flussi verso l’Italia tra il 10%-15% per il 2012. Oltre ai gruppi e agli FIT, positiva anche la performance del segmento MICE, che continua a far registrare una forte crescita. Nel 2011, come nell’anno precedente, l’Italia era stata scelta quale meta ideale per la celebrazione di uno dei più importanti matrimoni indiani, quello della figlia del “re” del ferro indiano, Pramod Agarwal, che ha trasformato la laguna di Venezia in un angolo di Bollywood, per 72 ore, dal 12 al 14 maggio, creando un evento di risonanza mondiale. Eventi di questo calibro confermano l’alta vocazione del Paese Italia ad ospitare manifestazioni dal forte impatto mediatico nonché il processo di segmentazione della domanda turistica ormai in corso e in pieno sviluppo. Le mete italiane principali toccate dai gruppi leisure sono state Venezia, Roma, Firenze, Pisa. Siena, inserita nei tour europei per la prima volta, rappresenta la novità del 2011-2012; i movimenti MICE si sono principalmente concentrati su Roma e Venezia. La scelta del viaggiatore individuale è stata variegata: dalle grandi città d’arte, quali Firenze, Roma e Venezia, alle destinazioni cosiddette minori quali la Costiera Amalfitana, Capri, Taormina, le Cinque terre, la cui popolarità è in costante crescita. Sempre più alto l’interesse del ceto medio-alto nei confronti dei nuovi prodotti turistici quali I laghi e l’enogastronomia. 3. Prospettive future Nei prossimi anni si continua a prevedere una crescita continua tra il 10% - 15% del settore outbound indiano. La crescita sarà aiutata anche dai seguenti fattori: § Sviluppo economico del paese – PIL + 7.50%; § Presenza del doppio reddito nelle famiglie, anche grazie all’emancipazione della donna, oggi lavoratrice; § Aumento del numero di Pacchetti Turistici offerti dai Tour Operator, tanto da far equivalere il costo di una vacanza in Kerala rispetto ad una in Malesia; § Marketing molto forte delle destinazioni: più di 20 Paesi hanno aperto in India il loro Ufficio di Promozione Turistica; § Industria cinematografica indiana, la più grande al mondo, con oltre 1000 film prodotti all’anno, cinematografia è per di cui molti oltre uffici la metà turistici girati all’estero. stranieri lo La strumento privilegiato per la promozione di location turistiche; § Aumento del potere di spesa e del reddito pro capite, che ha fatto aumentare il numero di turisti indiani provenienti da altre città, oltre a Mumbai e Delhi; § Aumento del numero di Compagnie Aeree che offrono voli ad un prezzo più conveniente. Spesso è più economico viaggiare in Malesia che in alcune zone dell’India; § “Travel now and pay later” è uno degli slogan attuato dalle centinaia di banche che offrono prestiti per viaggiare, con la collaborazione dei maggiori Tour Operator indiani; § Facilitazione e Miglioramento generale delle procedure di applicazione del Passaporto Indiano e dei Visti di tante Nazioni; § Interessamento sempre maggiore verso destinazioni meno battute dal turismo mondiale: Turchia, Grecia, Cipro e America meridionale; § Mutamento del profilo del consumatore appartenente alla classe media, che è passato dal risparmio alla spesa; § Diffusione di internet. 4. Profilo del turista – Driver di scelta I driver di scelta di una destinazione per la middle class sono: § desiderano essere tenuti impegnati e avere costanti possibilità di divertimento; § preferiranno, molto probabilmente, alloggiare in strutture 3-4 stelle e centrali; § cercano e pretendono cibo indiano almeno una volta al giorno. Il cibo è una variabile importantissima: in India esistono tutte le più grandi religioni del mondo ed ognuna di esse rispetta una serie di norme a tavola. § pagano in contanti, a differenza degli occidentali che preferiscono la carta di credito; § amano cenare a tarda ora e spendono volentieri anche grosse somme per gli alcolici; § hanno 30 giorni di ferie l’anno; § desiderano viaggiare in gruppo o con la propria famiglia allargata (che può arrivare anche a 20 persone, tra adulti e bambini); § sono curiosi ed apprezzano informazioni precise e di facile accesso per quanto riguarda le città che visitano ed i principali monumenti; § sono influenzati fortemente dalle mode del momento e dall’industria cinematografica. I turisti facenti parte della upper-top class, stimabile in 80 milioni di persone, si avvicinano, come caratteristiche in viaggio, ai turisti occidentali. Spesso in famiglia parlano inglese, i figli vivono negli Stati Uniti o nel Regno Unito per conseguire lauree prestigiose. I driver di scelta di una destinazione in questo caso sono: § amano gli spettacoli che coinvolgono la famiglia, lo shopping, la buona tavola e le visite organizzate a monumenti e musei, seguite da visite a case da gioco e casinò; § si tratta generalmente di persone attente e ben informate; § viaggiano con tutti i comfort, dalla business class in aereo all’albergo 5 stelle a destinazione, passando per servizi personalizzati. § È inoltre un turista molto esigente e sofisticato, che spesso si organizza all’ultimo minuto. § nutrono una grande curiosità ed apertura nei confronti delle novità esterne; § amano fare shopping, prima motivazione turistica § evitano i luoghi del turismo di massa, si dedicano alla visita delle aree minori ed amano compiere micro - viaggi per esplorare approfonditamente intere aree. 5. Nuove tendenze e prodotti L’Italia ha raggiunto negli anni una posizione di primaria importanza nell’ambito turistico indiano. Sarà pertanto importante porre in essere un piano d’azione promozionale che permetta di rafforzare tale posizione, sia nei confronti di Svizzera e Francia che verso quel crescente numero di enti turistici stranieri europei e non che guardano all’India come mercato estremamente importante. Prodotti Turistici tradizionali. L’Italia vanta un patrimonio di bellezza artistica-culturale ed eno-gastronomica incomparabile, molto amata dagli indiani. Le grandi città d’arte sono le perle dell’offerta turistica italiana, sempre incluse nelle partenze dei gruppi a date fisse. I produttori cinematografici indiani mostrano sempre di più un crescente interesse verso le città d’arte. Agevolare la produzione di film in Italia, aiuterà a consolidare la posizione dell’Italia e al tempo stesso permetterà di superare la notorietà della Svizzera, destinazione conosciuta a chiunque in India. Prodotti turistici di nicchia Nel 2012 il mercato indiano ha registrato nuove segmentazioni. Per la prima volta in India l’operatore Kuoni, fra i più importanti in India, ha lanciato un catalogo assai innovativo, dedicato al prodotto neve, e l’Italia era l’unico paese rappresentato in esso. I prodotti di nicchia sono essenzialmente prodotti di lusso, e gli operatori turistici indiani, contrariamente al passato, hanno compreso l’importanza di predisporre un’offerta varia e articolata per il viaggiatore appartenente al ceto alto, sempre più esigente, sofisticato e avventuroso. La Toscana è stata la Regione che più di tutte è stata presente sul mercato indiano e sta continuando a registrare risultati importanti: +70% di arrivi negli ultimi 3 anni. Destagionalizzazione Altro fenomeno registrato a partire dal 2010 è la destagionalizzazione della domanda turistica. Mentre in passato i tour europei prevedevano partenze solo nel periodo di altissima stagione indiana, vale a dire da marzo a maggio, oggi lo scenario è diverso. Gli operatori, i più noti, quali ad esempio Kuoni e Thomas Cook, hanno dichiarato di aver organizzato gruppi a date fisse quasi tutto l’anno, anche nei periodi di novembre e dicembre. Il segmento MICE, la cui crescita è costante, ha senz’altro contribuito a tale fenomeno. Mentre in passato, difatti, i flussi turistici legati al segmento MICE avvenivano principalmente a ridosso dell’alta stagione indiana, oggi, onde usufruire di agevolazioni speciali, i flussi turistici si sono svolti durante tutto l’anno, senza interruzione. La crescita del 2012 del segmento è stata del 50% rispetto all’anno precedente. Vista la breve durata dei viaggi MICE, e quindi la necessità di scegliere sempre destinazioni estremamente vicine l’una all’altra, il settore MICe potrà aiutare a sviluppare i flussi turistici verso quelle destinazioni di minore importanza ma ugualmente belle. Promozione dell’Italia minore Alla luce di quanto detto sopra, difronte ad un mercato che si sta segmentando sempre di più, visto l’intento di consolidare e rafforzare l’offerta turistica italiana, e considerati i recenti sviluppi del prodotto neve italiano, non è da escludere la possibilità di uno forte sviluppo dei prodotti legati all’Italia minore. Sarà tuttavia indispensabile un intervento formativo a favore dell’industria turistica indiana, perché’ la vendibilità di prodotto cosi’ nuovi e innovativi è possibile solo con un’industria turistica pronta e preparata. I corsi di formazioni saranno quindi cruciali.
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