Notiziario MAB
Transcript
Notiziario MAB
2008—2 Informazioni ai Soci C l ub Vei C ol i Mi l i t ari S t ori Ci NOTIZIARIO WWW.CVMS.IT MAB MEZZI ARMI BATTAGLIE Asi show A bolognA Il 20/21/22 giugno si è svolto a Bologna nel Parco Museale “Memoriale della Libertà” di Edo Ansaloni, il primo evento nazionale organizzato dall’ASI riservato ai veicoli per il trasporto di merci e persone, ai veicoli militari ed alle macchine agricole. Il nostro gruppo composto da Matteo e Cesare Spinardi, Bianca e Giorgio Fanfani, Alessandra e Diego Molteni, Adamo Marelli, Andrea Uberti e famiglia ed Enrico Paggi si è presentato con una nutrita collezione di veicoli che andavano dalla Mighty Mite, alla M38 A1, al GMC, al CL 52, alla Ferret MK 2/1, alla GPA, al Fresia, all’ M8, insomma….. roba da leccarsi i baffi!!!. Baffi che ci siamo continuati a leccare vedendo cosa il “buon” Renato Pujatti aveva radunato per l’evento: Una collezione di mezzi italiani da brivido: un carro M15 (praticamente nuovo e funzionante), un carro L3 su rimorchio con il trattore TM40, una Fiat 508, alcune motocarrette, tre trattori TL37 di cui uno conservato e due… meravigliosi!!, una autoblinda AB 43, un Guzzi Trialce, etc. etc.; tra i mezzi “Alleati” solo due Sherman, un caccia carri M18, una autoblinda M8, una Dingo, un semicingolato con quadrinata; potrei fare un elenco sterile, ma non voglio. Quindi, cominciate a sognare e probabilmente vedrete il mezzo dei vostri sogni nelle foto pubblicate. C’era poi il settore dei mezzi agricoli con dei mezzi spettacolari così come per i mezzi di trasporto merci e persone, tra i quali spiccava un autobus (versione cinema) della carrozzeria Macchi di Varese dove mio padre lavorava e, devo dire, il vederlo mi ha fatto tornare bambino. Scaricate le bisarche siamo stati ospitati in un bellissimo albergo ad un paio di chilometri dal museo dove gli organizzatori ci hanno dato indicazioni sul programma del giorno successivo. Il sabato mattina, sotto un sole cocente abbiamo fatto un bel giro in campagna attraversando il passo della Futa e, considerando la tipologia dei mezzi che andavano dalle autoblinde ai camion ed autobus, il fatto che nessun veicolo in salita abbia avuto problemi meccanici dimostra come la qualità dei restauri sia veramente elevata e non si fermi all’estetica. All’ora di pranzo ci ha raggiunti l’avvocato Loi (ma come….. su una Porsche???!!) e viste le nostre facce un po’ affaticate ha rinviato il discorso ufficiale al giorno successivo. Al nostro rientro al museo di Ansaloni, i carri armati ed i cingolati sono stati messi in moto ed è iniziata la scorribanda sui prati della proprietà con il “povero” Ansaloni che come un cow boy in un rodeo tentava su di una grossa jeep americana di contenere, inseguendoli, i cingolati che nell’eccitazione uscivano a grande velocità dagli spazi messici a disposizione, arando il terreno in modo drammatico. Segue pag. 3 CLUB VEICOLI MILITARI STORICI I nd I c e d e g l I a rg o me n t i ♣ASI Show Bologna ♣Indice degli argomenti ♣ASI Show Bologna ♣Manifestazioni 2008 ♣Bormio 2008 ♣Bormio 2008: momenti ♣Caserma Santa Bar bara ♣Cartoline dai Soci: Come eravamo ♣C’è da sapere sul CVMS ♣Colonna della Libertà 2008 ♣La Divisa del parà americano ♣C 47 Dakota ♣Raduno Nazionale Alpini 2008 ♣Fiat 15 Ter e Fiat 18BL ♣Raduno Nazionale Alpini 2008: momenti ♣Tigre I e II ♣GMC: non solo storie di guerra ♣Steyr RSO/01 ♣Bassano 2008 ♣Adunata Regionale Bersaglieri ♣La Colonna della Linertà: momenti ♣La Colonna della Libertà: momenti ♣Stug III: ritrovato ♣Lanciarazzi sovietico Khostikov ♣T34: ritrovato ♣ASI Show Bologna: momenti ♣Momenti di gloria ♣Mercatini di Militaria 2008 ♣Novegro maggio 2008: lo stand del Club ♣Cerco, Compro, Vendo ♣Foto di copertina: Fiat 15 TER Pag. 1 Pag. 2 Pag. 3 Pag. 4 Pag. 5 Pag. 6 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 10-11 Pag.12 Pag. 13 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 16 Pag. 17 Pag. 18 Pag. 19 Pag. 20 Pag. 21 Pag. 22 Pag. 23 Pag. 24 Pag. 25 Pag. 26 Pag. 27 Pag. 28 Pag. 29 Pag. 30 Pag. 31 Pag. 32 Redattore: Cosimo Prototipo Articoli di carattere storico: Enrico Paggi, Cosimo Prototipo Resoconti delle manifestazioni: i Soci CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. ASI SHOW BOLOGNA Molto interessante è stata la dimostrazione di aratura fatta da due locomobili agricole che procedendo affiancate ai limiti opposti del campo aravano il terreno tirandosi vicendevolmente un aratro con due funi in acciaio. scotti temperature pari a quelle di funzionamento; nonostante ciò i mezzi militari hanno completato l’opera di distruzione e compattamento dei prati di Ansaloni che mai più riuscirà a far crescere un filo d’erba. L’avvocato Loi ha provato con un “molto aggressivo” Renato Pujatti un sidecar tedesco che, quest’ultimo, ha fatto “volare” sul campo dove erano passati i carri armati; successivamente lo abbiamo ospitato sull’M8 (circa 8 tonnellate) di Uberti per un altro “burrascoso” tragitto a tutta velocità….. forse volevamo dimostrare la capacità dei nostri veicoli di vincere alla “1000 miglia”. Grande presenza di veicoli sia militari che civili dell’inizio del secolo, con 4 veicoli prodotti intorno al 1915 e perfettamente funzionanti, oltre ai trattori, bellissimi, esposti ….. con un po’ di pazienza sarebbero potuti venire anche loro sulla Futa. La serata di gala, che mi ha fatto sentire quasi un possessore di Bugatti e non di veicoli militari è stata eccezionale con grande partecipazione di tutti. Alla fine del pranzo, come sempre ultra abbondante, il Presidente dell’ASI ha ringraziato i presenti e con brevi attimi di commozione ci ha dimostrato quanto anche noi gli avevamo potuto dare con questi veicoli da lui definiti “concreti” e che comunque sia civili che militari ricordavano l’infanzia di tutti. Un ringraziamento a tutti gli organizzatori ed in particolare alla efficiente e simpatica segretaria dell’avvocato Loi che ci ha sempre “amorevolmente” accuditi, ma anche a Bianca e ad Alessandra che accudivano, come sempre, gli eterni “bambini” del gruppo. Enrico Paggi L’ultimo giorno, la temperatura di circa 38° rendeva difficile accedere ai mezzi che, pur essendo fermi dal giorno prima, evidenziavano sui termometri dei cru- CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Manifestazioni 2008 Di seguito diamo indicazioni di massima. Per informazioni più dettagliate vi invitiamo a controllare la pagina Raduni 2008 o le News della pagina iniziale del nostro sito, www.cvms.it, in continuo aggiornamento, o contattare la sede del Club. Non mancheranno avvisi a mezzo posta in caso di particolare importanza dell’iniziativa in programma. E’ importante rammentare di comunicare sempre per tempo eventuali vostre iniziative, al fine di consentirci una programmazione degli eventi. Se siete intenzionati a partecipare ad un raduno è necessario comunicare il proprio nominativo, tipo di veicolo e numero di partecipanti almeno dieci giorni prima dell’evento alla sede del club o, se indicati, ai numeri di telefono degli organizzatori. Raduni cvms 2008 7 Settembre 2008 : Casasco Intelvi (CO): Raduno Veicoli Militari Storici Organizzazione Giorgio Fanfani (3388572275) Contattare anche per eventuali pernottamenti. 14 Settembre 2008 : Dolzago (LC) Raduno Veicoli Militari Organizzazione: Diego Molteni (39340030710) 26 Ottobre 2008 : Colico (LC) Forte Linea Cadorna Raduno Veicoli Militari Organizzazione: Enrico Paggi (3471590188) Segnalazione di altre Manifestazioni Borse scamBio con stand cvms 01 /02 novembre 2008 Militaria — Novegro MI : A pagina 29 del Notiziario il calendario di mercatini di Militaria da Marzo a Giugno 2008 CONSIGLIO DEL CVMS DEL 17 GIUGNO 2008 Il Consiglio del 17 giugno 2008 ha nominato Commissari di Club: Matteo Spinardi ed Enrico Paggi per il settore auto, al fine di alleviare gli attuali Commissari dai sempe più puntuali e numerosi controlli richiesti per la verifica della storicità dei veicoli. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Bormio 2008 Per la seconda volta il nostro Federico ci ha ospitati a Bormio garantendo un bel sole dopo due mesi di piogge ormai ossessive. L’allegra combriccola di 18 vetture è stata subito “rinpinzata” di cibo all’iscrizione con una borsa di prodotti locali sufficiente a soddisfare un pranzo al sacco di una famiglia. La colonna è transitata in luoghi veramente incantati e, complice il bel tempo, ci ha permesso di mettere le basi, finalmente, per una prima tintarella. Il raduno è stato gestito per mettere a proprio agio i partecipanti con dei tempi consoni alle esigenze delle numerose famiglie…. e, quindi, delle mogli che hanno potuto fare shopping e rilassarsi. A grande richiesta siamo andati a visitare la fortezza della prima guerra mondiale “Forte OGA” dove ho scoperto che le torri in acciaio dei cannoni sotto il sole diventano dei veri forni e non oso pensare cosa potesse succedere se al sole si aggiungeva il calore dello sparo dei cannoni. Molto divertente è stato il rifornimento di benzina a Livigno, quando su mio consiglio ho detto ai partecipanti di depositare gli armamenti prima di attraversare il confine: sembravano i paracadutisti americani prima di essere lanciati sulla Normandia: armi di tutti i generi sono apparse da sotto i teli mimetici o dalle borse ….. meno male che non ci hanno fermati, perché di sicuro qualche “oggetto”di corredo era stato dimenticato e avrei voluto vedere la faccia del finanziere alle prese con un grappolo di bombe a mano, seppur disattivate. Per vostra invidia la benzina a Livigno costa 1,05 euro … sigh!!. Bormio deve essere stato un posto di grande utilizzo di Willys perché il socio Andrea Tornaghi è riuscito senza problemi a farsi cambiare i gommini del “master cilinder” dei freni della sua vettura da un meccanico locale senza dovergli procurara il ricambio…… incredibile!!. Grazie Federico, ci vediamo tra due anni. Enrico Paggi CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. BORMIO 2008: MOMentI CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Caserma santa barbara PRIMO RADUNO DELL’ANNO ALLA CASERMA SANTA BARBARA Grande partecipazione di auto e di pubblico per il primo raduno organizzato dal nostro Club nel 2008. La mattinata è iniziata sotto un cielo plumbeo che ha sconsigliato di scoprire le vetture, per poi trasformarsi in una bellissima giornata primaverile. Come sempre i nostri soci ed i soci dei Club ospiti hanno rispettato, con svizzera puntualità, quanto previsto dall’organizzazione. Circa 70 vetture, con una forte presenza di campagnole e di veicoli italiani ha A cerimonia conclusa siamo stati invitati dal Comandante ad un lauto aperitivo nella mensa ufficiali, ma essendo noi anche un gruppo eno – gastronomico ci siamo subito letteralmente “fiondati” nella mensa a consumare il rancio con gli invitati. Il pranzo si è concluso con un bellissimo brindisi seguendo il rito del Reggimento di artiglieria a cavallo: Passo! (alzata di calice) …..Trotto! (alzata di calice) ….. Galoppo! (alzata di calice) ……Carica!!! … un grido squarcia la sala (con circa 400 persone) VOLOIRE!!!!. Nel primo pomeriggio siamo rimasti con il pubblico a parlare dei nostri mezzi per poi rientrare alle nostre abitazioni con la promessa del Comandante di rivederci presto in occasione del rientro delle truppe dall’Afghanistan. Un ringraziamento è dovuto al Comandante ed a tutti gli Ufficiali e Sottoufficiali che ci hanno permesso di poter partecipare con i nostri veicoli alla manifestazione. Sul piazzale della caserma erano esposti due esemplari di carri usati nel passato dal reggimento un semovente italiano M.41 ed un Sexton, entrambi in buone condizioni generali. M45, semovente da 155/23 M109. fatto il suo ingresso in caserma dopo essere state controllate dagli zelanti soldati posizionati all’ingresso. Nella caserma i preparativi erano durati per alcune settimane al fine di presentarci un imponente schieramento di cannoni semoventi FH70 da 155 mm.. Come da programma i nostri mezzi sono stati schierati nel piazzale principale e nel galoppatoio dove troneggiava il nostro tendone. All’arrivo delle autorità la cerimonia è iniziata con l’ingresso dei reparti sia in costumi d’epoca che in mimetica moderna. Con grande emozione sono entrate 2 Voloire con i cavalleggeri. Terminato lo schieramento, il Comandante Colonnello Vincenzo Stella ha iniziato il discorso celebrativo. Il rombo di tre pezzi d’artiglieria ci ha ricordato il luogo in cui eravamo, la più prestigiosa caserma d’artiglieria sul territorio nazionale. Al termine della cerimonia i reparti appiedati hanno sfilato davanti alle autorità ed al pubblico, per lasciare spazio al carosello delle Voloire che, condotte con grande abilità, hanno effettuato diverse evoluzioni sul piazzale facendoci ritornare nel passato glorioso del reggimento. Finito l’esercizio un grosso camion Astra che aveva al traino un cannone da 155 mm. è comparso a tutta velocità nel piazzale mentre dalla parte opposta sopraggiungeva al galoppo una Voloira, due epoche venivano messe a confronto. I due pezzi vengono messi in batteria: il cannone dell’800 in pochi minuti, quello moderno in almeno 10/15 minuti. Quando entrambi i pezzi sono stati posizionati sono state sparate le salve previste che hanno fatto un grande botto!!. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Cartoline dei soCi : Come eravamo Inauguriamo con questo numero uno spazio Soci dedicato alle foto della …. “naia”. Foto del Socio Mario Moralli, classe 1937. Le foto sono state scattate nel 1959 e rappresentano momenti di vita militare dell’8° Reggimento Bersaglieri. Posteriore della Fiat AR59 guidata dal socio Walter Zanetti, in dotazione all’Aeronautica Militare, dotata di sportello posteriore e di solo due sedili fronte marcia. Veniva usata dal nostro socio per raggiungere la stazione aeronautiva sul Monte Bisbino (CO). Curioso quello che trasporta sul sedile anteriore del passeggero, sembra una cassa di mitra MAB oltre alle bombe a mano. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. www.cvms.it E’ l’indirizzo del sito internet del nostro Club, curato e aggiornato dal “web master” Danilo Giacomazzi, socio del Club. Visitate le nostre pagine sul web. La pagina iniziale e quella dei Raduni dell’anno in corso, sono aggiornate, con appositi avvisi, appena possibile, con le date dei raduni, con le informazioni necessarie per la partecipazione, e con le foto dei raduni che nel frattempo si sono svolti. ComuniCato importante per la normandia 2009 Per Giugno 2009 il nostro Club sta organizzando la logistica per permettere ai soci interessati di poter partecipare alle celebrazioni dello Sbarco in Normandia. E’ estremamente importante, per l’organizzazione, sapere al più presto possibile, il numero dei potenziali partecipanti, al fine di verificare i costi dei trasporti e della permanenza. Grazie all’amico Renato Puiatti, Presidente per l’ASI della Commissione dei Veicoli Militari Storici, riusciremo forse ad organizzare un campo interamente italiano, dove saranno presenti tutti i Club italiani. L’unione fa la forza e potremo riuscire ad ottenere, molto probabilmente, prezzi di favore e contributi. I nostri referenti come Club per segnalare la Vostra presenza sono: Andrea Tornaghi e Walter Secco. Mi raccomando la tempestività. Un saluto a tutti. Il Presidente Enrico Paggi APPUNTAMENTO CON IL FAI A MARZIO (VA) Anche quest’anno il CVMS ed il FAI si sono uniti per visitare un altro “pezzo” della linea Cadorna. Una quarantina di entusiasti soci del Fai sono stati scarrozzati dai nostri soci sulle tortuose strade della Prima Guerra Mondiale rese ancora più difficili dalle recenti piogge. La colonna dei nostri mezzi che comprendevano un Pinzaguer (a sei ruote) di Spinardi, i 3 Dodge WC 51 di Gabaglio, Fanfani e Paggi, e le 4 Willys di Giacomazzi, Tornagli, Broggi e Paggi ed una Campagnola di Casalino si sono ritrovate alle Grotte di Valganna per dirigersi in colonna nel punto di ritrovo dove il buon Sandro Tasselli ci aspettava con il folto gruppo del FAI che non vedeva l’ora di provare i nostri mezzi. La linea Cadorna è sempre magica e il fatto che il nostro Club la stia facendo conoscere a tantissima gente è motivo di grande soddisfazione. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Colonna della liberta’ 2008 Siamo partiti il 25 aprile con una dozzina di macchine da Milano e tranquillamente ci siamo diretti a Sermide per poter raggiungere, il giorno successivo, la colonna che arrivava da Firenze. Lungo il percorso, essendo i soci del nostro Club anche amanti del bere e del mangiare, ci siamo fermati in un paesino dove i 25 affamati hanno potuto gustare un pranzo luculliano che andava dai primi di pasta fresca alle carni, pesci, rane, lumache etc. etc.. Forse un po’ appesantiti, ma sicuramente felici, siamo arrivati a Sermide verso le 17.00. Alcuni soci di cui non voglio fare i nomi, Broggi, Merlin e Stua, si sono subito fatti preparare dai simpatici albergatori un lauto spuntino in vista del “baccanale” serale. Il 26 di buon ora e sempre, devo dire, con grande puntualità da parte di tutti, siamo partiti a “manetta” verso Livergnano, un grazioso paesino che è stato distrutto completamente durante la guerra essendo “prima linea”. In attesa dell’arrivo della colonna da Firenze ci siamo schierati sulla piazza principale sotto un magnifico sole estivo. Verso le 11.00 è comparso il buon Filippo sulla sua jeep e dopo un rapidissimo saluto ci siamo incolonnati con il centinaio di auto che seguivano l’organizzatore. Dopo un bel giro sulle colline abbiamo fatto tappa da Ansaloni che ci ha aperto il proprio museo, dove sono esposti numerosi veicoli della Seconda Guerra Mondiale. Il pranzo con più di 300 persone fameliche non deve essere stato uno scherzo da organizzare, ma complessivamente è andato bene e tutti belli satolli, dopo circa un paio di ore, hanno riformato la colonna per andare verso Ferrara. Il giro è stato molto lungo e direi faticoso, ma le dimostrando la passione che viene dedicata per tenerle in vita. Verso sera il nostro gruppo si è allontanato dalla colonna principale per tornare a Sermide e nonostante alcuni di noi, in quella campagna tutta uguale e nel buio pesto della notte, si fossero persi, tutti alla fine siamo arrivati al ristorante che avevamo prenotato. Molto gentile la popolazione locale che, felice di avere in casa questa rievocazione, ci ha supportato in ogni modo anche quando abbiamo perso la via. Il trionfo della manifestazione Filippo lo ha organizzato la domenica, quando la colonna è arrivata a Sermide. Circa 150 veicoli erano presenti nella zona di lancio dei paracadutisti della 101°!!!!!!! Inconsapevolmente Filippo ha organizzato il più grande raduno di Ford GPA di quest’anno, ben 3, le jeep non si contavano e faccio i complimenti ai proprietari di quella in versione SAS da tutti molto ammirata, Kubelwagen, GMC, Dodge (2 e 3 assi) Fiat 508, ma quest’anno anche Hummer, Campagnole, Munga, moto etc. etc. insomma un raduno con i fiocchi, gente vestita di tutto punto e, soprattutto, tutti felici di poter stare insieme in una splendida giornata. Continua a pagina 11 macchine si sono sempre comportate in modo egregio CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Colonna della liberta’ 2008 Sono le 11.00, il rombo lontano di due Pratt & Whitney inizia a far capolino nell’aria. Tutti guardano nel cielo terso per scoprire per primi da che parte arriva il Dakota. durante la ritirata, i tedeschi avevano appostato un cannone controcarro che da solo aveva distrutto 3 carri Sherman. Come testimonia il consigliere Giorgio Fanfani, che ha partecipato anche alle giornate romane e fiorentine del raduno, la Colonna della Libertà 2008 ha riscosso grande successo, grazie anche all’ottimo livello di organizzazione. Grazie all’organizzazione che ha realizzato una manifestazione quasi impossibile a livello organizzativo e che per la prima volta, giustamente, ha permesso anche a veicoli post 2° G.M. di partecipare. Il nostro Club ha partecipato con tanti veicoli alla manifestazione con uno spirito di gruppo che ormai molti ci invidiano e del quale dobbiamo essere molto orgogliosi e soddisfatti. ….eccolo!! L’aereo con una splendida livrea dello sbarco in Normandia fa alcuni passaggi. E’ arrivato il giorno prima da Daxford, (Inghilterra – abbiamo già fatto un articolo sul Museo in un precedente notiziario), un bel rifornimento di 3-4.000 litri di carburante avio e dopo aver caricato i paracadutisti della 101° che arrivavano direttamente dagli Stati Uniti ci ha regalato uno spettacolo indimenticabile. I paracadutisti si lanciano vestiti come quelli della 2°G.M. che durante la guerra si erano lanciati con quelli delle truppe cobelligeranti italiane, per simulare l’operazione Herring (vedi articolo su un nostro precedente notiziario). Uno spettacolo unico e molto complicato da organizzare, ma Filippo ed il gruppo con cui lavora non si sono fermati e sono riusciti ad offrircelo … veramente complimenti. Dopo i primi due lanci l’aereo si allontana …, va a recuperare le truppe cobelligeranti italiane. La colonna riparte e la folla si apre al nostro passaggio. I bambini salutano il nostro passaggio con le bandierine italiane ed americane, a Felonica, in particolare, le case hanno esposto tantissime bandiere italiane e, in ricordo del passato, le lenzuola bianche dalle finestre a significare, come 60 anni fa, la resa e la liberazione del paese. Siamo tornati al campo di lancio per una seconda dimostrazione che si è conclusa con un passaggio a bassa quota del Dakota. E’ stata veramente una grande emozione. Durante il pasto ed a seguire nel pomeriggio aerei a elica hanno compiuto evoluzioni nel cielo. Nel tardo pomeriggio due veicoli anfibi hanno simulato nel Po l’attraversamento del fiume da parte degli americani. Per mia fortuna l’ultimo giorno avevo in macchina il Capo colonna che oltre ad essere molto simpatico ha descritto a me ed ai miei famigliari, durante il tragitto, i vari luoghi della battaglia. Tra i molti ricordi ha evidenziato un vecchio ponte dove, CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. La divisa deL parà americano La divisa tipica del parà americano era prodotta in robusto cotone di popelin ed era composta da una giacca a quattro tasche e pantaloni con grosse tasche laterali a “sbuffo”. Sulla manica destra, sopra ai gradi era posta la bandiera americana come distintivo di nazionalità. Come calzature venivano portati gli stivaletti da lancio Corcorans, che divennero un elemento distintivo di queste unità. La buffetteria era il Modello 1910 Improved, con paletta non ripiegabile e zainetto posteriore soprannominato “Musette”. L’elmetto era il classico M1 con un interno diverso da quello dell’esercito e dotato di sottomento al fine di offrire maggiore protezione durante il lancio. Come arma in dotazione i paracadutisti avevano una carabina M1-A1, dotata di calciolo ripiegabile, ma venivano anche forniti di pistole mitragliatrici M3 Grease Gun. Arma corta d’ordinanza era la semiautomatica 1911 A1 in calibro 45 ACP. Ovviamente le divise potevano essere personalizzate con laccetti, corde o borsette ed altre dotazioni che il paracadutista poteva ritenere utili. Durante le operazioni di sbarco in Normandia, sia i paracadutisti che le truppe aviotrasportate, si riempirono di così tante dotazioni “extra” comprese le munizioni e le bombe a mano che prima di essere imbarcati dovettero essere “spogliati” dell’eccesso per permettere agli aerei ed agli alianti, già sovraccarichi, di decollare. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. C-47 dakota Gli americani lo chiamavano “Skytrain” (treno del cielo) e gli inglesi “Dakota”, nome con il quale divenne popolare e conosciuto in tutto il mondo. Il Douglas C 47 era la versione militare del rivoluzionario (per l’epoca) aereo da trasporto civile DC 3, che vide la nascita dei primi prototipi verso la metà degli anni ’30 e divenne in breve tempo il riferimento per gli altri aerei dell’epoca della stessa categoria. Quando l’aviazione decise di adottare il DC 3, la cellula di base non venne cambiata, ma vennero adottati motori più potenti, venne maggiorata l’apertura del portellone, venne irrobustita la struttura della fusoliera all’altezza dei portelloni d’accesso, venne rinforzato il pavimento per sostenere carichi più pesanti e vennero rinforzati anche i carrelli d’atterraggio. La configurazione di aereo civile da trasporto fu completamente rivisitata per consentire il trasporto di truppe e carichi. Al dicembre del 1941, prima dell’attacco giapponese a Pearl Harbour, erano stati assemblati 500 velivoli che diventarono 10.000 alla fine della guerra. In tutto furono costruiti 13.000 apparecchi (tra civili e militari) includendo quelli costruiti in Giappone ed in Russia. Il Dakota venne utilizzato su tutti i fronti della Seconda Guerra Mondiale ed il massimo utilizzo, mai superato da altri velivoli, avvenne durante l’invasione della Francia nel 1944, quando i C47 trasportarono i paracadutisti nelle zone di lancio in Normandia. Dopo la guerra venne utilizzato per molti anni dalle forze armate americane e da quelle di molti altri paesi tra i quali anche l’Italia. Partecipò attivamente al ponte aereo a Berlino nel 1946 ed alle operazioni belliche in Corea ed in Vietnam dove, nella versione “cannoniera volante”, battezzata “Puff il Drago Magico” (dal nome di un personaggio dei fumetti). Nella versione cannoniera venivano installate sul fianco, verso il portellone di carico, 4 mitragliatrici a 6 canne da 7,62 mm. (6.000 colpi al minuto per ogni arma) che provocavano enormi distruzioni quando venivano utilizzate contemporaneamente contro le truppe nemiche, tanto che il loro intervento, richiesto spesso dalle truppe di terra durante gli attacchi dei “Charlie”, era risolutivo sull’esito della battaglia. L’aereo doveva percorrere, per sparare, una virata a sinistra stretta e molto inclinata mantenendosi ad una quota di 300 metri. I Dakota vennero sostituiti per questo compito nel 1969 dai C-130 Hercules ancora più potentemente armati. La Russia ne costruì più di 2.000 esemplari con la denominazione Lusunov Lu-2 ed i Giapponesi ne costruirono 485 esemplari denominati Showa L2D. Dopo la guerra divenne il perno per la ricostituzione delle aviazioni civili di molti paesi anche perché un cospicuo numero di veicoli fu messo sul mercato, dall’esercito americano, a basso prezzo. CARATTERISTI TECNICHE Equipaggo: 3 uomini Propulsori: due motori radiali Pratt & Whitney R-1830 -92 da 1.200 HP Velocità: 368 Km/h a 2.290 mt. Autonomia: 2.414 Km. Peso a vuoto: 7.698 Kg. Apertura alare: 28,9 mt. Lunghezza:19,63 mt. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Raduno nazionale alpini 2008 Dopo un anno circa di telefonate, domande, accordi e promesse di partecipare spesso rimangiate, lo scorso Maggio, grazie alla collaborazione con il Museo Bonfanti Vimar (che sta ospitando la mostra “LASSU’ SULLE MONTAGNE”, riguardante le truppe alpine) ed il suo responsabile, Dr. Nino Balestra, il nostro Club ha potuto partecipare ufficialmente all’adunata degli Alpini, che si è svolta a Bassano del Grappa. Da “casa nostra” erano a disposizione dei reduci una bella serie di veicoli : il fiammante FIAT CM 52 di Walter, il più che noto LANCIA CL 51 di Daniele, il Guzzi Trialce di Pierino e due “pezzi da 90” …… non nel senso ariglieresco, ma dal punto di vista storico. Il gruppo dei parmigiani, coordinato da Antonio Cassani, ha consentito di impiegare niente meno che un FIAT 18 BL ed un FIAT 15 TER, ambedue proprietà di un’associazione d’arma, ed ottenuti grazie alla cortese disponibilità del Sig, Zaccheo. Giardino. Qui si sono consumate pastasciutte, qualche bottiglietta di vino e si è posto fine all’esistenza di svariati salami ….. e tutto questo sacrificio solamente per essere bene in forma alla sfilata, ovviamente ! La mattina del giorno fatidico, dopo avere, con vari artifizi, caricato a bordo quanti più reduci si è potuto (per intenderci, persone con sulle spalle le esperienze di Francia, Albania, Russia, Jugoslavia ……) si è partiti con l’apertura della sfilata …. Circa 4 Km tra due ali di folla plaudente; sui veicoli autisti ed equipaggi in uniforme, e bene assicurati sui cassoni i “vecchietti”, fieri ed orgogliosi del loro essere Alpini. A fine sfilata i veicoli sono stati esposti all’interno della cerchia delle vecchie mura. Oltre alle “nostre” macchine erano presenti veicoli dell’MVCC, tra cui la bella jeep WILLYS di Renato Pujatti, presidente della Commissione Tecnica Nazionale per i veicoli militari dell’A.S.I. ed ancora altre bellissime macchine quali alcune FIAT AR 59, delle Alfa Romeo AR 51 ed una decisamente rara Autocarretta OM. In definitiva, escludendo l’incredibile smarrimento di un reduce, che non riusciva più a contattare i suoi accompagnatori (cortesemente accolto dalla locale Questura in attesa di eventi), i veicoli si sono dimostrati più che affidabili, senza accusare segni di cedimento od incertezze, anche se la lentezza del procedere ha messo a dura prova i sistemi di raffreddamento, specie quelli delle moto. Andrea Uberti I nostri baldi eroi erano accampati (alcuni con il confort di un bel camper ….) nei capannoni delle vecchie distillerie Bortolo Nardini, in pieno centro storico di Bassano, proprio di fronte alla statua dedicata al Generale Gaetano CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Fiat 15 ter e Fiat 18 bl Il FIAT 18BL è stato il più famoso “mulo” della Grande Guerra, prodotto dal 1914 sino altre la fine della guerra (oltre 20.000 esemplari solo in periodo bellico), nelle versioni BL, BLR e P (il “corto” da montagna) montava un motore a 4 cilindri da 5.650 cc che erogava 30 Hp a 1200 (!!) giri al minuto. Aveva valvole laterali e lubrificazione a sbattimento, dotato di semipneumatici aveva la trasmissione a catena, il cambio è abbastanza agevole da impiegare e nonostante gli anni, messo su strada, riesce ancora a superare i 25 Km/h. Durante la Grande Guerra i 18 BL vestirono anche l’uniforme di eserciti stranieri, quali il Francese ed il Russo. Nel Regio Esercito li troviamo in servizio sin alla fine degli anni trenta ed anche oltre (vedi i reparti di Rodi), modificati con ruote pneumatiche. Il famoso film “ADDIO ALLE ARMI” è stato girato negli anni ’60, impiegando i 18 BL che la Peroni utilizzava per la distribuzione della birra in Roma ! Il FIAT 15 TER è un autocarro più vecchio e leggero del 18 BL, la sua produzione inizia nel 1911, tanto da consentirgli di prendere parte attiva alla Guerra Italo Turca del 1911-12 e termina verso il 1920; di fatto è il primo autocarro di “grande serie” prodotto per usi militari. Era mosso da un 4 cilindri, da 4.398 cc con velocità massima di “ben” 40 Km/h, sempre con lubrificazione a sbattimento, la trasmissione qui era ad albero con giunti cardanici. Sul telaio del 15 TER furono realizzate anche versioni Autoambulanza, Autofficina, fotoelettrica e pompa. Da notare che come quasi tutti i veicoli dell’epoca i nostri due FIAT avevano i freni a comando meccanico, unicamente sulle ruote posteriori. Il Servizio Automobilistico del Regio Esercito, durante la Grande Guerra, aveva attrezzato le officine di Bologna per le grandi riparazioni di 15 TER e 18 BL, che vi giungevano sia dall’arco del fronte “nazionale”, sia dai reparti combattenti in Albania e Francia. Nonostante le disastrose perdite subite con la rotta di Caporetto, alla fine del 1918 il Regio Esercito aveva in servizio poco meno che 30.000 autocarri, oltre 1.200 trattrici per artiglieria e svariate migliaia tra moto, ambulanze, vetture ecc. ecc. Tutta questa massa di veicoli, nel periodo bellico, richiese adeguati rifornimenti; solo di semipneumatici ne furono prodotti ben 120.000, i pneumatici furono 350.000 ed il consumo di benzina richiesto dal Servizio Automobilistico fu di 210.600 Tonnellate. Dopo la Grande Guerra un’autocolonna di 23 autocarri 15 TER effettua la prima traversata del Sahara con veicoli a motore, 3.000 Km di sabbia e rocce infuocate senza inconvenienti …. Almeno meccanici ! Andrea Uberti CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b. Raduno nazionale alpini 2008 CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.a.b.
Documenti analoghi
Le armi strane - Notiziario MAB
-mina, in particolare 108 animali che vennero addestrati per prendere il pasto sotto i veicoli in movimento. Quando i cani non ebbero più paura di affrontare il
cingolato in movimento, venero tenut...
Notiziario 2009 2 MAB
MANIFESTAZIONI 2009
Di seguito diamo indicazioni di massima. Per informazioni più dettagliate vi invitiamo a controllare la pagina
Raduni 2009 o le News della pagina iniziale del nostro
sito, www....