Comunicato River to River Flocence Indian Film Festival
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Comunicato River to River Flocence Indian Film Festival
Al via la XII edizione del River to River. Florence Indian Film Festival Il festival celebra un secolo di cinema indiano con il film Raja Harishchandra di Dadasaheb Phalke (1913) Ospiti speciali del festival: il grande Amitabh Bachchan Anurag Kashyap e Imtiaz Ali Per la prima volta il River to River sbarca a Roma dal 14 al 16 dicembre al cinema Trevi Si svolgerà dal 7 al 13 dicembre al Odeon Firenze, nel cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” la XII edizione di River to River Florence Indian Film Festival, ideato e diretto da Selvaggia Velo, l’unico festival in Italia totalmente dedicato al cinema indiano. Il festival propone inoltre quest'anno, per la prima volta, una tre giorni a Roma con un “the best of” dell’edizione-madre fiorentina al Cinema Trevi, dal 14 al 16 dicembre. In occasione del centenario del cinema indiano il Festival presenterà quest’anno in versione restaurata , grazie alla collaborazione con il National Film Archive of India, il primo film muto in bianco e nero indiano, Raja Harishchandra di Dadasaheb Phalke, che era stato proiettato per la prima volta il 21 aprile 1913 all’Olympia Theatre di Bombay. Per festeggiare questo compleanno speciale, River to River Florence Indian Film Festival, in collaborazione con Luisa Via Roma, dedicherà un omaggio alla superstar di Bollywood più acclamata a livello mondiale, idolatrata in India come una vera e propria divinità: l’attore AMITABH BACHCHAN - ospite per la prima volta in un festival in Italia - che sarà a Firenze per presentare alcuni suoi film. Oltre ad Amitabh Bachchan, ci saranno altre le star internazionali attese in Italia per partecipare a questa edizione del Festival. Venerdì 7 dicembre si terrà un evento da non perdere: sul palco del Cinema Odeon insieme ad Amitabh Bachchan salirà ANURAG KASHYAP, conosciuto e pluripremiato regista e produttore indiano, i cui film, Gangs of Wasseypur part 1 e Gangs of Wasseypur part 2, saranno proiettati in apertura e in chiusura del festival. Parte centrale del Festival saranno i film in concorso nelle sezioni dei lungometraggi, corti e documentari per il River to River Bitebay Audience Award (che garantisce la distribuzione e promozione online del film sulla piattaforma digitale Bitebay.com). La giuria sarà composta dal pubblico in sala. Quest'anno, grazie alla collaborazione con Fondazione Piaggio e Piaggio India, il Festival presenterà anche il Piaggio Foundation Award per la sezione dei lungometraggi. La giuria sarà composta da uno speciale comitato costituito dalla Fondazione Piaggio. Il prestigioso premio, che sarà consegnato al regista del lungometraggio vincitore direttamente dal Presidente della Piaggio Vehicles Private Ltd di Pune, sarà la nuova Vespa LX125. River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell'Ambasciata dell'India e dell'Associazione Italia-India, ed è organizzato con il contributo del Ministero per i Beni e la Attività Culturali - Direzione Cinema, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana Mediateca, nonché di Ente Cassa di Risparmio di Firenze insieme a OAC, Florens 2012 e Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano, all’interno della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze. Prezioso il sostegno degli sponsor Luisa Via Roma, Hotel Roma e Hotel Canada, Instyle , Klopman , Caffè Corsini, indit360 e Breida, oltre alla collaborazione con CTS, Palazzo Tornabuoni, Obikà Mozzarella Bar e Vini Barone Ricasoli. Per tutta la durata del Festival l’Odeon Bistro di Firenze proporrà gli ottimi piatti della cucina indiana. I film di Amitabh Bachchan: • • • • Deewaar (The Wall) di Yash Chopra, del 1975 Film capolavoro e campione di incassi, racconta le vicende di Vijay (Bachchan) e Ravi, figli di un sindacalista caduto in disgrazia, che vengono allevati dalla madre. Vijay, cresciuto con il desiderio di vendicare le umiliazioni subìte dal padre, diventa un criminale, e Varma un poliziotto. I destini dei due fratelli si incroceranno inevitabilmente... Sholay (Flames) di Ramesh Sippy, del 1975 Altro campione di incassi al botteghino, Sholay attinge a piene mani dal genere western ed è considerato uno dei capolavori del cinema indiano. Veeru e Jaidev (Bachchan) sono due criminali ingaggiati da un ex poliziotto per dare la caccia al famigerato bandito Gabbar Singh che gli aveva massacrato la famiglia. Black (2005) del grande regista di Bollywood, Sanjay Leela Bhansali, conosciuto anche per il suo Devdas del 2002 Libero adattamento dell'autobiografia di Helen Keller The Story of My Life, il film racconta la storia di una ragazza sordocieca che impara a vivere una vita normale grazie all'aiuto del suo insegnante (Bachchan) ed al loro intenso e complesso rapporto. Indubbiamente una delle migliori performance di Bachchan che, insieme al grande regista di Bollywood Sanjay Leela Bhansali e all’interpretazione della bravissima Rani Mukherjee, ha decretato il successo del film. Evento straordinario: dopo la proiezione di questo film, Amitabh Bachchan sarà in sala per rispondere alle domande del pubblico. Everlasting Light, documentario di Ram Madhvani che ripercorre la vita e la carriera di Big B, come Bachchan è affettuosamente chiamato in India, con interviste di Salman Rushdie, Suketu Mehta e Shashi Tharoor. Biografia di Amitabh Bachchan, star di Bollywood e icona del cinema indiano Nato l’11 ottobre del 1942 e suocero della famosa e bellissima ex Miss Mondo e testimonial de l’Oreal Aishwarya Rai, Amitabh Bachchan è senza ombra di dubbio l'attore più importante e iconico del cinema indiano, non solo per il numero dei film - oltre centottanta - che ha interpretato, ma anche per la sua attività di produttore e il suo impegno civile e politico. I non conoscitori del cinema Bollywoodiano ricorderanno sicuramente quando il piccolo Jamal, protagonista de Il Milionario di Danny Boyle, in una delle prime scene del film fa di tutto per ottenere l’autografo di Amitabh Bachchan, che tra l’altro è da anni il presentatore della versione indiana del programma televisivo Chi vuol esser milionario?. Figlio del celebre poeta hindi Harivansh Rai Bachchan, Amitabh esordisce nel cinema nel 1969 con Saat Hindustani (Seven Indians) di Abbas, grazie al quale ottiene il National Film Award come Miglior Esordiente. Nel 1977 è la voce narrante del film capolavoro Shatranj Ke Khilari (The Chess Players) di Satyajit Ray ma la notorietà di attore arriva precedentemente con Anand (1971) di Hrishikesh Mukherjee a cui fanno seguito Saudagar (Trader) basato su un racconto di Mitra e Namak Haraam (Traitor), entrambi del 1973. In questi film Amitabh Bachchan è un antieroe melanconico che ricorda per alcuni aspetti i protagonisti dei film del neorealista Bimal Roy. In Bombay to Goa (1972) di Mehmood è l'innamorato-protettore di una ragazza che fugge di casa, in Zanjeer (Shackles, 1973) di Prakash Mehra un ispettore di polizia, in Deewar (The Wall, 1975) di Yash Chopra e Sholay (Embers, 1975) di Ramesh Sippi un delinquente, in Don (1978) di Chandra Barot interpreta il doppio ruolo del malavitoso Don e il suo sosia Vijay. Nella schiera di seduttori e cinici bellimbusti che popolano molti dei film indiani degli anni settanta, Amitabh incarna il ruolo del giovane in lotta con il sistema e attanagliato dall'eterno conflitto tra la legge dello stato e quella della famiglia e del clan. La sua presenza carismatica e l'unicità della sua voce hanno fatto sì che Deewar e Sholay siano stai campioni di incassi al momento della loro uscita in sala e che siano ancora oggi tra i più celebri e rappresentativi film dell’intera industria di Bollywood. Durante le riprese di Coolie (1983) di Manmohan Desai, Amitabh Bachchan si procura una grave ferita all’addome in una delle scene di combattimento: l’intero paese trattenne il fiato per mesi durante la sua permanenza in ospedale. In seguito all’incidente, Amitabh decide di fare una pausa nella sua carriera di attore e si avvicina alla politica, supportando l’amico Rajiv Gandhi nelle elezioni al Congresso del 1984. Torna a recitare nel 1988 in Shahenshah (The Emperor) di Tinnu Anand. Nel 1995 fonda la propria compagnia di produzione, la Amitabh Bachchan Corporation Ltd, una vera e propria azienda di merchandising e marketing dell'intrattenimento, non indenne nel corso degli anni da crisi finanziarie che si ripercuotono anche sulla carriera del divo. Con il passare degli anni, Bachchan si rivela un attore poliedrico, capace interpretare con disinvoltura ruoli differenti, e lavora con i registi più noti e innovativi del momento. Nel 2000 con Mohabbatein (Love stories) di Aditya Chopra, si aggiudica il Filmfare Best Supporting Actor Award. Tra i film più interessanti degli ultimi anni ricordiamo Kabhi Kushi Kabhie Gham (Sometimes happy sometimes sad, 2001) di Karan Johar, l’appassionante record di incassi Black (2005) di Sanjay Leela Bhansali, Sarkar di Ram Gopal Varma (2005), nel quale recita a fianco del figlio Abhishek e Ekalavya (2007) di Vidhu Vinod Chopra. Apparirà ne Il grande Gatsby di Baz Luhrmann al fianco di Leonardo di Caprio. All’impegno nel mondo del cinema, Amitabh Bachchan unisce anche quello sociale. Nell’aprile 2005 è stato nominato Ambasciatore UNICEF, concentrandosi soprattutto nella lotta contro la poliomielite. I film di Anurag Kashyap • • Gangs of Wasseypur part 1 il 7 dicembre come film d’apertura di questa edizione. Acclamato alla Quinzaine des Realisateurs di Cannes 2012, Gangs of Wasseypur è un kolossal diviso in due parti che ha sbancato il botteghino in India. Con l’apporto di un cast di attori eccezionali e di canzoni mirate e originali, GOW racconta la saga di due famiglie in lotta per tre generazioni. Nella prima parte Shahid Khan e il suo clan sono spodestati dalla gang di Ramandhir Singh che gestisce le miniere locali. Il figlio di Shahid, Sardar, giura di vendicare il padre e di riconquistare la città di Wasseypur. Gangs of Wasseypur part 2 sarà il film di chiusura del Festival, il 13 dicembre. Seconda ed ultima parte del film-saga di Kashyap, in cui il testimone passa a Faizal Khan, il più feroce dei figli di Sardar, il quale, ancora più del padre, dedicherà la propria vita alla vendetta. Tra gli attori principali, i bravissimi Huma Qureshi e Nawazuddin Siddiqui (il feroce Faisal Khan), protagonisti della storia d’amore intensa e “musicata” di questa parte. Un film che, insieme alla prima parte, si fa rappresentate di un cinema indiano tutto nuovo ed in rapida ascesa. Biografia di Anurag Kashyap, regista e produttore Lo scrittore, regista, produttore Anurag Kashyap nasce a Gorakhpur (Uttar Pradesh) nel 1972. Su suggerimento di alcuni amici, segue una retrospettiva su De Sica dell’International Film Festival of India del 1993, da cui uscì fortemente colpito dopo aver visto Ladri di biciclette (1948): si trasferisce a Mumbai cinque mesi dopo. Il suo primo film fu Paanch (2000), mai uscito in sala a causa della censura indiana. Il film fu seguito dall’acclamato Black Friday (2004), che parla dei disordini di Mumbai del 1993. Nel 2009 Kashyap ha diretto Dev.D, rivisitazione moderna del romanzo bengalese Devdas. È stato un membro della giuria della 66a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2009. Nel 2010 ha recitato un ruolo in I am di Onir, interpretando un pedofilo. Ha prodotto e diretto molti film, prima del dittico gangster Gangs of Wasseypur. Lungometraggi in concorso, in prima europea e italiana • • • • • Alexandra David Néel, j'irai au pays des neiges di Joël Farges Nel 1924 Alexandra David-Néel è la prima europea ad arrivare a Lhasa, capitale del Tibet e territorio vietato agli stranieri. Tratto dal libro omonimo, l’attento biopic di Farges ripercorre l'incredibile odissea dell'esploratrice e il suo percorso spirituale verso il buddismo. Adaminte Makan Abu (Abu, son of Adam) di Salim Ahamed La proposta indiana per l’Oscar 2012 diretta dall'esordiente Salim Ahmed ci regala un ritratto emozionante e sincero di un'anziana coppia che desidera fare un viaggio alla Mecca prima di morire. Abu e la moglie Aisa sono consapevoli di dover compiere dei sacrifici ma l’uomo non è disposto a mettere in discussione i suoi principi. Bhooter Bhobishyot (Future of the Past) di Anik Datta Divertente ghost comedy di enorme successo, con un tocco di masala movie, in cui una troupe visita una decadente villa di Calcutta per girare uno spot pubblicitario. Mentre attende il cameramen, il regista lavora alla sceneggiatura del suo primo film ma gli manca un'idea brillante per il finale: un “abitante” della casa gli racconterà la storia migliore della sua vita… Chittagong di Bedabrata Pain India, anni ‘30. Un gruppo di adolescenti capeggiati dal loro insegnante daranno vita ai primi focolai di rivolta contro l'impero britannico. Per Jhunku, uno dei protagonisti, sarà l'occasione per crescere e capire l'importanza della lotta per la libertà. Film rivelazione dell’anno, tratto da una storia realmente accaduta. Il regista esordiente Bedabrata Pain sarà a Firenze per presentare il suo film. Biografia di Bedaprata Pain, regista di Chittagong. Per quindici anni Bedabrata Pain è stato un pluripremiato scienziato del Jet Propulsion Laboratory, NASA, e un capo innovatore nel campo dei sensori per immagini CMOS. Nel 1999 è stato inserito nella US Space Technology Hall of Fame. Nel dicembre 2008 decide di lasciare la NASA per seguire la sua passione, la regia, e Chittagong segna il suo debutto dietro la macchina da presa. Essendo cresciuto nel Bengala di Tagore e Ray, arte, letteratura e musica gli vengono naturali. Pittore dilettante dall’infanzia, Pain è anche compositore e cantante. È stato il ricercatore principale per il documentario Lifting the veil (2011) sull’impatto della globalizzazione in India e ha scritto il libro Behind the events in Kashmir. Rockstar di Imtiaz Ali Girato in parte a Verona con la colonna sonora del premio Oscar A.R. Rahman e diretto dal maestro del cinema Bollywood romantico, è la coinvolgente storia delle sofferenze di Jakhar che sogna di diventare una rockstar e vede in Heer la sua musa ispiratrice. Jakhar dovrà però fare i conti anche con la rabbia e la vulnerabilità che scaturiscono dall'amore. Il regista Imtiaz Ali, acclamato maestro della commedia romantica Bollywood style, sarà a Firenze per presentare il suo film. Biografia di Imtiaz Ali, regista di Rockstar. Imtiaz Ali è un rinomato regista e sceneggiatore bollywoodiano, maestro della commedia romantica. Ha diretto le serie televisive Purushetraa (Zee TV) e Imtihaana (Star Plus) per poi passare al cinema. Ha scritto, montato e diretto Socha Na Tha (2005) e Jab We Met (2007) che hanno sbancato il botteghino. Ha inoltre interpretato una parte nel film Black Friday di Anurag Kashyap. Nel 2009, ha diretto Love Aaj Kal, proiettato al River to River l’anno successivo. Cortometraggi in concorso, in prima europea • • Una ragazza data in sposa ad un uomo morto (Nafs - Soul di Aijaz Khan), la vita di una giovane donna musulmana a Londra (Khaana - Food di Cary Sawhney), la giornata di un bambino costretto a lavorare (Pyaas - Thirst di Sameer Ali Siddiqi e un racconto popolare reinterpretato alla luce dei bisogni odierni (Bemata di Nina Sabnani). Relazioni: tra un tassista e il suo passeggero (Calcutta Taxi di Vikram Dasgupta), tra due individui che vivono esistenze isolate (Tyu's Company di Reema Sengupta) tra un fotografo ed una turista (Adrak di Sahirr Sethhi) e infine tra un giovane monaco buddista e il suo maestro (Dechen di Kaukab Basheer) Il regista Vikram Dasgupta sarà a Firenze per presentare il suo film. Documentari in concorso, in prima europea • • • • • • • • Balls di Anirudh Chawla Un reality in cui dodici persone di diversa estrazione sociale discutono apertamente di amore, sesso, matrimonio e Bollywood. Dal gossip alle esperienze personali, uno spaccato esplicito ed irriverente su come gli indiani vivono l'amore e le relazioni nel ventunesimo secolo. Il regista Anirudh Chawla sarà a Firenze per presentare il suo film. Anirudh Chawla è un regista, scrittore, presentatore radio e tv indo-canadese e attualmente conduce un programma radio molto popolare. Attraverso questo show, conduce dibattiti provocatori su amore, sesso e relazioni. Negli ultimi anni è divenuto una personalità radiofonica importante e uno dei pionieri dell’esplorazione di temi legati al sesso sulle radio indiane. Bharatmata Ki Jai, Arpita Chakraborty, Avadhoot Khanolkar, Anurag Mazumdar, Shweta Radhkrishnan e Amol Ranjan, Nel cuore di Mumbai, il cinema Bharatmata proietta da 75 anni solo film in marathi, diventando il punto di riferimento della working class della metropoli. Il proprietario e il proiezionista più anziano ripercorrono la storia del cinema che ha fatto dell'intrattenimento a buon mercato il proprio cavallo di battaglia.Il regista Avadhoot Khanolkar sarà a Firenze per presentare il suo film. Certo esiste un posto migliore di Sara Luraschi Da dieci anni la famiglia Joginder, originaria del Punjab, vive a Casazza in provincia di Bergamo, dove la comunità indiana è fortemente presente. I loro sogni si scontrano quotidianamente con la realtà delle scelte compiute in questi anni. It’s Cricket, No? di Sudhir Aggarwal La storia della nazionale indiana di cricket per non vedenti raccontata attraverso le esperienze e la passione dei suoi giocatori che, grazie al sostegno di una ONG di Bangalore, partecipano al campionato mondiale in Inghilterra. Living with Clay di Robin De Ogni anno l'atelier di Sanatan a Calcutta impiega ottanta scultori e artisti per realizzare gigantesche statue di divinità indiane in creta. In questo modo, Sanatan non solo crea opportunità di lavoro ma contribuisce alla sopravvivenza di un'attività altrimenti destinata a scomparire. Il produttore Robin De sarà a Firenze per presentare il film. Much Ado About Knotting di Geetika Narang Abbasi e Anandana Kapur In una società in cui il matrimonio è ancora un obbligo sociale, il business di quelli combinati è svolto da vere e proprie società di intermediazione. Una ragazza, un ragazzo e una coppia di indiani residenti all'estero ci raccontano la loro esperienza alla ricerca dell'anima gemella. Nakusa, the Unwanted di Rima Amarapurkar La negazione dell'infanzia, la mancanza di scolarizzazione e una vita fatta di sacrifici fanno parte del destino non scritto di una nakusa (letteralmente, “non voluta”). Con questo nome vengono chiamate le terze o quarte figlie di una famiglia di sole femmine. The Rat Race di Miriam Chandy Menacherry Mumbai: una megalopoli con 14 milioni di abitanti e 84 milioni di topi. Ogni notte gli uomini della NRK (Night Rat Killers) percorrono le strade della città per uccidere più topi possibile. Questo originalissimo documentario ci racconta come si svolge la selezione e la formazione di questi insoliti supereroi. Sezioni fuori concorso • • In collaborazione con 1takemedia.com, la quinta edizione di Advantage India, i cui tre vincitori saranno proiettati durante la serata finale del Festival. I tre lavori migliori degli studenti del Film and Tv Institute of India di Pune Conversazioni mattutine ad ingresso libero • • sabato 8 dicembre ore 11.30 Conversazione Shakti. Le donne nella letteratura e nel cinema dell'India. Intervengono: Anna Nadotti, traduttrice e consulente editoriale Marco Restelli, indologo e giornalista domenica 9 dicembre ore 11.30 Bollywood e l'espressione delle emozioni nell'India di oggi. Intervengono: Franco La Cecla, antropologo, viaggiatore, scrittore, regista Ashanti Omkar, esperta di Bollywood, Cineworld Cinemas/BBC Londra River to River Florence Indian Film Festival Via Maggio, 1 - Firenze tel. +39 055 286929 cell. +39 335 5743364 [email protected] www.rivertoriver.it Ufficio Stampa FST – Area Cinema Elisabetta Vagaggini tel. +39 055 2719050 cell. +39 3473353564 [email protected]