Clemente – Fiasconaro – Naro – Messina: “La Zisa”
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Clemente – Fiasconaro – Naro – Messina: “La Zisa”
CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Scuola, cittadinanza, sostenibilità “Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16 SCHEDA STORICO-DESCRITTIVA DEL CENTRO STORICO Docenti: Proff. Guglielmo Alfano, Anna Castellino, Cinzia Citarrella, Giuliana Clemente, Concetta Fiasconaro, Maria Cristina Naro, Valentina Messina E-mail [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected] Scuole / Istituti: I.C. Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa Via Dogali/Via Leonardo da Vinci 504 Città Palermo CAP 90135 Prov. PA Tel. 091 6760335 Fax 091 6760589 e-mail PEO: [email protected] PEC: [email protected] I.C. Renato Guttuso Via Messina Marine 811 Città Palermo CAP 90124 Prov. PA Tel. 0916144932 Fax 091490719 e-mail PEO: [email protected] PEC: [email protected] I.S. Majorana Via Astorino 56 Città Palermo CAP 90146 Prov. PA Tel. 091516986 e-mail PEO: [email protected] PEC: [email protected] Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 C.F. 80078410588 P.IVA 02121101006 - [email protected] - www.italianostra.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Denominazione e localizzazione del centro storico La Zisa, ubicata nella periferia nord–occidentale della città, è raggiungibile dal Palazzo Reale. Le motivazioni della scelta La scelta è motivata dall’importanza storico–culturale del Castello della Zisa che richiama l’Oriente e i palazzi delle Mille e una notte in una prospettiva “laica”, attraverso il quale i Re normanni promossero la rinascita di Palermo come città europea. Oggi, la conoscenza della storia del palazzo, simbolo del “sincretismo etnico”, può diventare un modo sia per far riscoprire, attraverso la conoscenza del periodo arabo-normanno, i valori di una “cultura mediterranea” pienamente integrata con “la tradizione europea nordica e occidentale”, sia per educare a una maggiore apertura verso l’Altro, nella prospettiva di una città “laica” in cui si accolgono, si incontrano e convivono pacificamente modi di pensare, di credere e di vivere diversi. Breve descrizione Il Castello della Zisa, esposto a levante verso la città ed il mare, appare come un unico blocco ripartito in tre ordini orizzontali che coincidono con i tre piani. La semplicità dell’esterno nasconde la complessità dell’interno, articolata in ambienti pubblici e privati. Questi ultimi, ai piani superiori, comprendono gli eleganti appartamenti reali, mentre al pianterreno, l’ala di rappresentanza è introdotta da un ampio vestibolo molto ventilato, che ruota intorno alla vasta Sala della Fontana, di stile islamico. Le nicchie sono decorate con muqarnas, sistema di volte ad arcatelle presenti anche nelle sale del primo piano; sull’ arco d’ingresso, un affresco barocco raffigura “i diavoli della Zisa”, famosi per l’impossibilità di contarli a causa della disposizione in senso antiorario. Si ipotizza che gli appartamenti del primo piano, dal momento che ruotano attorno alla Sala della Fontana, siano state riservate alle donne, che avrebbero potuto sia ammirarla, sia guardare le attività, senza essere viste, attraverso piccole finestrelle interne. Al terzo livello, in corrispondenza della Sala Fontana, vi è una sala utilizzata come soggiorno all’aperto, coperta in epoca barocca. Mediante la scala a destra della sala, si giunge agli appartamenti, oggi sede di un interessante Museo islamico. Si raggiunge l’ultimo livello, dove sono visibili le canalizzazioni per l’uso dell’acqua meteorica; dopo aver attraversato la sala belvedere e la sala centrale, si discende dalla scala meridionale. Il complesso comprendeva anche un edificio termale, espressione dell’attenzione al “benessere” da parte della cultura araba, e la cappella, dedicata alla S.S. Trinità, collegata alla Zisa da un corridoio di arcate. Contesto territoriale Il castello si situa in un territorio appartenente al centro storico di Palermo, oggetto di riqualificazione dal punto di vista urbanistico, nonché culturale e sociale; rientra in uno dei tre grandi spazi di archeologia industriale individuati dal Comune di Palermo per la presenza delle Officine Ducrot, riconvertite in Cantieri culturali della Zisa dagli anni Novanta. Nonostante le politiche di rilancio e rivalorizzazione del quartiere e del Centro storico di Palermo, ancora permangono zone caratterizzate da condizioni di degrado urbanistico e socio – economico. Notizie storiche La Zisa, che deriva il nome dal termine arabo El Aziz, «la splendida», fu fatta costruire da Guglielmo I d’Altavilla (1153-1166), entro l’immenso parco del “Geonard”, in arabo, Paradiso della Terra, come “luogo di delizia” e di riposo estivo, nonché di banchetti, convegni e scambio culturale. Fu completata da Guglielmo II (1172- 1189), figlio e successore di Guglielmo I che avrebbe fatto costruire anche la Cuba. Attraverso tali costruzioni, i re Normanni vollero dimostrare la loro apertura culturale verso l’Islam, nonché il loro ambizioso obiettivo di creare un regno mediterraneo, caratterizzato dalla fusione della tradizione “centro – europea” con quella araba, latina e greco-bizantina. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) Il Castello della Zisa è esposto a levante verso la città ed il mare; sorgeva in zona elevata in mezzo al parco del Genoard, in prossimità di un acquedotto romano e di un impianto termale per la cui datazione sono ancora in corso scavi archeologici. Il clima è quello mediterraneo; la densità abitativa nella zona circostante l’edificio è abbastanza elevata. Sistema viario, piazze Il Castello si trova in Piazza Zisa, raggiungibile da Piazza Indipendenza, attraverso via Colonna Rotta, piazza Ingastone, via Zisa, oppure da via Lascaris e via Guglielmo il Buono. Sistema edilizio Nella realizzazione della Zisa, gli artisti arabi, provenienti dal Maghreb, ripresero modelli edilizi islamici, che nei secoli X e XI si affermarono nel Nord Africa senza lasciare, fino ad allora, tracce notevoli in Sicilia. Tuttavia l’edificio presenta, insieme alle caratteristiche tipiche dell’architettura islamica, quali la rigorosa simmetria o le ornamentazioni geometriche, anche aspetti volumetrici e spaziali propri della tradizione monumentale occidentale diffusa dai Normanni in Europa, dall’Inghilterra all’Italia meridionale. Sistema difensivo e recinti L’edificio è circondato da un giardino; in asse all’ingresso, di fronte la Sala della Fontana, il palazzo era preceduto da una vasca, la “peschiera”, di cui rimangono alcuni resti murari. Il giardino, di tipo islamico, destinato alla contemplazione, era inserito entro un “parco” in stile normanno destinato alla caccia. Nel XIV la Zisa fu trasformata in castello fortificato; in tale epoca furono inserite due finestre nella facciata est e il taglio del coronamento per la creazione di una merlatura. Oggi è circondato da un recinto e si accede attraverso un cancello custodito. Le funzioni insediate: quelle storiche e le attuali (le permanenze e le modificazioni) Dopo i regni dei Normanni, degli Svevi e degli Angioini (XII e XII) sec.) la Zisa conobbe lunghi periodi di abbandono e di decadenza, e subì notevoli alterazioni nella sua immagine architettonica e nel suo ambiente urbanistico. Fu trasformata, come detto sopra, in castello fortificato, e successivamente in baglio agricolo. Le strutture dell’edificio subirono significativi rimaneggiamenti per volontà dei diversi proprietari fino a quando la costruzione venne definitivamente abbandonata. Il suo stato di decadenza culminò con la destinazione a deposito di oggetti in quarantena durante la peste del 1575. Fu acquistato nel XVII dalla nobile famiglia Sandoval, di origine spagnola, che continuò a manomettere la struttura cambiandone anche l’immagine attraverso la costruzione di uno scalone sfarzoso, l’inserimento di balconi, l’ allargamento delle finestre, l’inserimento di un arco ribassato, l’ ammazzamento del vestibolo, la distruzione dell’arcata principale, l’ aggiunta di sovrastrutture in copertura, e, nel XVIII secolo, l’annessione di un corpo di fabbrica ( fianco nord) che collegava la Zisa alla Cappella. I progetti di restauro ottocenteschi ricreano le bifore, secondo l’immagine originaria dell’edificio. Nel corso dell’Ottocento e fino al 1950 il palazzo, abitato prima dai discendenti dei Sandoval e poi dalla famiglia Notarbartolo, venne suddiviso in più appartamenti continuando a subire alterazioni sia all’interno che all’esterno. Fu acquistato dalla Regione Sicilia nel 1951; nel 1979, dopo 15 anni, crollò la parte interna del palazzo. Grazie ai diversi restauri, il castello della Zisa ha riacquistato gradualmente l’originario splendore, e ciò ha determinato una nuova vita per la superba costruzione. Oggi il monumento è aperto al pubblico ed ospita, come già detto, una collezione di manufatti del Magreeb. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione L'andamento socio-demografico (spopolamento, cambiamento di tipologie di insediati, Dal punto di vista socio–demografico, il quartiere nel quale è situato il castello è densamente popolato, ma la tipologia di insediati non sempre è stata espressione di cura e valorizzazione del bene; per molto tempo è stato utilizzato come luogo di abbandono di rifiuti a causa anche dello stato di incuria e degrado in cui versava e dello svantaggio socio–culturale degli insediati. La custodia e la valorizzazione del bene stanno determinando gradualmente un miglioramento e una riqualificazione del territorio. I valori espressi (architettonico, ambientale urbano e ambientale paesistico). I valori espressi dal Castello della Zisa sono elevatissimi sia dal punto di vista architettonico, esempio di “sincretismo etnico” realizzato dai sovrani normanni, sia per quanto riguarda l’ambiente urbano e paesaggistico, in cui la presenza di un’area verde attorno all’edificio rappresenta un esempio interessante di arte del paesaggio nell’ambito dell’urbanistica. I rischi di alterazione Nonostante i significativi interventi di recupero realizzati dal 1951 fino ad oggi, i rischi di alterazione sono sempre presenti, contrastabili con ulteriori interventi di restauro che il complesso continua a richiedere al fine di una maggiore tutela e valorizzazione. Fonti e documentazione di riferimento Giuseppe Caronia, La Zisa di Palermo, storia e restauro, Roma-Bari, Laterza editore, 1982. Giuseppe Bellafiore, La Zisa di Palermo, Palermo, Flaccovio, 1994. Adriana Chirco, guida di Palermo Visita guidata della città e dei dintorni per itinerari storici, Dario Flaccovio Editore, I Edizione 1997. Arte e Storia Palermo e Monreale, edito Bonechi Micaela Sposito, La Zisa e Palermo, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2003. Informazioni acquisite durante la visita guidata c/o la Zisa organizzata da Italia Nostra, sezione di Palermo, nell’ambito del corso di formazione. AZIONI SVOLTE A TUTELA: Condizione vincolistica; Strumenti urbanistici. L’acquisto nel 1951 della struttura da parte della Regione Sicilia Riconoscimento del bene come Patrimonio Unesco e azioni di tutela connesse. AZIONI PROPOSTE PER CONTRASTARE I RISCHI per la tutela e conservazione Curare maggiormente la zona circostante per un migliore decoro urbano e creare aree pedonali: priorità soprattutto in vista del riconoscimento del monumento come patrimonio Unesco all’interno del percorso arabo-normanno. La tutela non deve riguardare solo il bene in sé ma anche le zone circostanti, come ha chiarito l’Unesco all’amministrazione comunale palermitana. Il recupero dovrebbe interessare i Cantieri culturali, il Parco e alcuni isolati vicini piazza Serradifalco e, quindi, via Perpignano, piazza Principe di Camporeale, via Eugenio l’Emiro, via Edrisi. SI ALLEGANO: N° 11 IMMAGINI Palermo 21 Marzo 2016 Da restituire all’indirizzo di posta elettronica [email protected] ed a quello della sezione che organizza il corso di aggiornamento Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Foto:CinziaCitarrella Foto:CinziaCitarrella Muqarnas.ParticolaredellaSaladellaFontana Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Foto:ConcettaFiasconaro Foto:CinziaCitarrella L'arco d'ingresso alla Sala della Fontana con l’affresco raffigurante i cosiddetti “Diavoli della Zisa”. Foto:ConcettaFiasconaro Sala della Fontana Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Foto:ConcettaFiasconaro Museod’arteislamica. Foto:ConcettaFiasconaro Foto:ConcettaFiasconaro VistadelGiardinodellaZisadalterrazzo. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org CORSODIAGGIORNAMENTO “LEPIETREEICITTADINI” 2015-16 AssociazioneNazionaleperlatuteladelPatrimonioStorico,ArtisticoeNaturaledellaNazione Il Castello della Zisa… Foto:ConcettaFiasconaro Foto:Citarrella Foto: “luogo di delizia”, ancora oggi… Foto:CinziaCitarrellaOO Foto:ConcettaFiasconaro Foto:ConcettaFiasconaro Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 [email protected] - www.italianostraedu.org
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monumentali,
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