IOsocio 01/2014 - Banca Santo Stefano
Transcript
IOsocio 01/2014 - Banca Santo Stefano
N° 1 MARZO 2014 IOsocio P E R I O D I C O T R I M E S T R A L E | Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia | Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE EDITORIALE Vivere con le contraddizioni IL COLLEGIO SIDACALE Compiti e poteri IL SOCIO OTY LIGHT...non solo luce FONDAZIONE Mostre ed eventi 3 10 25 30 IOsocio Presso Banca Santo Stefano Piazza Vittoria, 11 30030 Martellago (VE) tel. 041 54 04 044 [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE Federica Zanata 3 . L’editoriale VIVERE CON LE CONTRADDIZIONI di Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano 4 . Attualità NOTIZIE E CURIOSITÀ 8 . La Banca RISTRUTTURAZIONE DELL A STAMPA Svet s.r.l. www.svetsrl.net . Fondazione 28 . Fondazione IL RESTAURO DELL A 10 FORMELL A NELL A IL COLLEGIO SINDACALE 30 . La Banca COMPITI E POTERI 12 . La filiale CHIESA DI SAN VITO E MODESTO . Fondazione INCONTRA CULTURA 32 . Fondazione NOALE M’ILLUMINO DI MENO matteoscorsini.com 26 FILIALE DI SCALTENIGO HANNO COLL ABORATO PROGETTO GRAFICO . Il socio NEWS 14 Giuliana Barbiero Raffaele D’Errico Daniela Gambato Paolo Lenarda Veronica Maccatrozzo Marco Michieletto Gloria Tosetto 25 OT Y LIGHT Banca Santo Stefano DIRETTORE EDITORIALE il sommario . La Banca USCITE CULTURALI 2014 16 34 35 IL RESTAURO DEL ANDAR PER “CASTRAÙRE” “MARTIRIO DI SANTO STEFANO” NELL’ISOL A DI SANT’ERASMO 20 37 FUORI FIDO SARDINE RIPIENE 22 38 NUOVI FINANZIAMENTI AGEVOL ATI IL TERRITORIO . Eventi . Rubrica . Prodotti e servizi . Le mostre . Itinerari . La ricetta . appuntamenti LA BANCA EDITORIALE Vivere con le contraddizioni. di Onorato Zanata Presidente di Banca Santo Stefano IL NOSTRO IMPEGNO È LA DIFESA DEI NOSTRI VALORI, QUELLI DA CUI SIAMO PARTITI; E I VALORI, SI SA, SONO TALI SOLO SE COSTANO. D iceva un famoso teologo che le contraddizioni presenti nelle Scritture non sono un segno di mancanza di autenticità, anzi, semmai ne sono la prova, perché la contraddizione fa parte della natura umana. Cose da filosofi, si dirà; ma anche questo è vero solo in parte. Anche la più genuina espressione della saggezza popolare, i proverbi, sono “saggi” solo perché li consideriamo sempre presi uno alla volta, ma in realtà dicono tutto e il contrario di tutto. Una prova? “Chi ha tempo non aspetti tempo” e “La fretta è cattiva consigliera”, oppure “La verità vien sempre a galla”e “La verità sta in fondo al pozzo”… e sono convinto che ognuno di noi, con un po’ di sforzo, potrà aggiungere sicuramente altri spunti a questo gioco. Anche la gestione di una banca comporta continuamente delle scelte, e le scelte a volte costringono a passare per la via stretta che deve tener conto di esigenze contrastanti. Più volte abbiamo trattato il tema del profitto in un’azienda, come la nostra, che non ha il profitto come scopo. Abbiamo parlato del credito e del difficile equilibrio fra la prudenza nell’erogazione e la necessità di sostenere i nostri clienti e l’economia del nostro territorio. Ma c’è un’altra profonda contraddizione da affrontare: quella fra presente e futuro, cioè fra la possibilità di uscire con utili relativamente confortanti e l’opportunità di accantonare riserve per rischi, consolidando così le prospettive per il nostro futuro. Scelte di ogni giorno, difficili, che costano. D’altronde il nostro impegno è la difesa dei nostri valori, quelli da cui siamo partiti; e i valori, si sa, sono tali solo se costano. Ci diamo appuntamento per incontrarci e parlare – anche di questi temi il 25 maggio nella nostra assemblea annuale. Nel frattempo auguri di cuore, a tutti, per una buona Pasqua. N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ _ 0.1 _ È VIENNA L A CITTÀ CON L A MIGLIOR QUALITÀ DELL A VITA, SEGUONO ZURIGO E AUCKL AND Ogni anno l’azienda di consulenza internazionale Mercer conduce uno studio con lo scopo di valutare la qualità di vita in 223 metropoli del mondo. Anche per il 2013 i risultati dello studio attribuiscono a Vienna la pagella migliore e per la quinta volta consecutiva assegnano alla capitale austriaca il titolo di città più vivibile del mondo. Lo studio ha valutato il clima politico, sociale ed economico, i servizi sanitari, le possibilità di istruzioni e infrastrutture come la rete di cinema, impianti sportivi, la disponibilità di beni di consumo dai generi alimentari all’automobile ed anche le condizioni ambientali, dalla disponibilità di spazi verdi all’inquinamento dell’aria. La capitale austriaca è seguita da Zurigo e Auckland. Roma arriva solo in 51esima posizione, Milano poco avanti. Al quarto e quinto posto vi sono Monaco e Vancouver, seguite da Duesseldorf e Francoforte. In fondo alla classifica si trovano Baghdad, capitale irachena, e Bangui, capitale del Centrafrica. Fonte: www.mercer.com _ 0.2 _ CRISI/ ISTAT: IL RAPPORTO IMPRESE/ABITANTI SCENDE A 63,5 OGNI 1000 In Italia operano 63,5 imprese ogni mille abitanti, il valore è tra i più alti in Europa (dove la media è 43,1). Ma il confronto con il 2001 dimostra una riduzione di quasi un’impresa ogni mille abitanti (si partiva infatti da 64,2 attività); il picco massimo è stato raggiunto l’ultimo anno pre crisi (nel 2007 si registrano 66,1 imprese ogni mille abitanti). I dati relativi alle aziende dei settori trasporto pubblica, l’approvvigionamento idrico ed elettrico. Inoltre è stata messa a confronto l’offerta per il tempo libero, vale a dire ristoranti, teatri, IOsocio_ pagina 4 dell’industria e dei servizi alle imprese nel 2010, rielaborati dall’Adnkronos, sono contenuti nel rapporto “Noi Italia 2013”dell’Istat. Tutte le regioni italiane si caratterizzano per valori dell’indicatore superiori alla media europea, ma con una netta distinzione tra Centro-Nord da un lato, caratterizzato da un rapporto elevato (69,8 imprese ogni mille abitanti nel 2010), e Mezzogiorno dall’altro (51,4 imprese ogni mille abitanti). Dal punto di vista della distribuzione regionale la Valle d’Aosta, la Toscana e la provincia autonoma di Bolzano si collocano al di sopra delle 75 imprese ogni mille abitanti, mentre tra le regioni del Mezzogiorno solo l’Abruzzo, il Molise e la Sardegna superano le 55 imprese ogni mille abitanti. Il valore dell’indicatore è abbastanza stabile nel tempo, sebbene negli anni più recenti si registri una contrazione, di maggiore intensità nel 2009, che interessa tutte le ripartizioni, conseguenza della distruzione netta di attività economiche operata dalla crisi economica. Le analisi più recenti della Commissione europea, si legge nel rapporto, «rimarcano il ruolo chiave delle imprese nel sistema economico comunitario, soprattutto come fonte di stimolo alla concorrenza e all’innovazione. Il numero medio di imprese ogni mille abitanti costituisce un importante indicatore del grado di diffusione di iniziative private e testimonia la vitalità di un sistema economico». Esso, tuttavia, «è anche un aspetto della frammentazione del tessuto produttivo». In Italia nel 2010 vi sono più di 63,5 imprese ogni mille abitanti, valore tra i più elevati d’Europa, a testimonianza soprattutto di una prevalenza di imprese di ridotte dimensioni. Nel 2010 in Europa, secondo i dati Eurostat, operavano 43,1 imprese dell’industria e dei servizi privati ogni mille abitanti. Il paese con la più alta densità di attività produttive private è la Repubblica Ceca, con 92,0 imprese ogni mille abitanti; all’opposto, la Romania conta solo 20,9 imprese ogni mille abitanti. L’Italia, insieme a Portogallo, Slovacchia (in cui il numero delle imprese è cresciuto notevolmente nell’anno), Grecia e Svezia, presenta valori di gran lunga superiori alla media (oltre 63 imprese ogni mille abitanti). In paesi come la Germania e il Regno Unito la minore densità di iniziative N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ private è segno di una prevalenza di forme organizzative di tipo societario. Fonte: www.online-news.it Non è un caso che – continua la Coldiretti – dall’inizio della crisi gli italiani hanno tagliato del 10 per cento gli acquisti di pasticceria e dolciumi che allietavano tradizionalmente i weekend delle famiglie che hanno speso in media appena 147 euro nell’ultimo anno per comperare bignè, babà, cannoli, sfogliatelle o dolciumi vari. CRISI, IN ITALIA In realtà, se nei fine settimana sono sempre TORNA IL “FAI DA TE” più rare le tradizionali code davanti alle paCASALINGO CHE NON sticcerie, si registra – sottolinea la Coldiretti – un parallelo aumento degli italiani che SI REGISTRAVA DAL mettono le “mani in pasta” per garantire coDOPOGUERRA: munque l’aria di “festa”in tavola, anche sotto il pressing dei figli che apprezzano in misura SONDAGGIO IXÈ crescente l’abilità dei genitori in cucina. Con la crisi si registra una aumento Non siamo ancora di fronte alle popolari gare di dolci delle famiglie americane ma non c’è record della spesa per miele (+12%), dubbio – sostiene la Coldiretti – che l’abilità _ 0.3 _ farina (+7%), uova (+5%) ma anche dei preparati per dolci (+6%), in netta controtendenza rispetto al calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4%. Il motivo di questa tendenza? Nel carrello della spesa degli italiani trovano più spazio le materie prime per la preparazione dei cibi a scapito di cibi pronti come ad esempio le merendine in calo del 3% in valore o dei gelati che crollano del 7%. Per contenere i costi ma anche per garantirsi qualità e sicurezza a tavola si è verificato rispetto al passato un aumento del 18% del numero di italiani che nel 2013 preparano il pane in casa, ma una tendenza analoga si registra anche per la preparazione di pasta, dolci ed altri prodotti base dell’alimentazione degli italiani. E’ quanto emerge da una analisi Ixè per la Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi 9 mesi del 2013 che evidenziano il ritorno in Italia del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra. peraltro anche dall’attenzione con cui vengono seguite le trasmissioni televisive e il successo dei libri di cucina ma anche del boom su internet dei food blogger dai quali carpire suggerimenti e ricette. Fonte: sestopotere.com _ 0.4 _ TASSE: ARRIVA IL NUOVO REDDITOMETRO. ECCO COME FUNZIONA E QUALI VOCI ENTRANO NEL CONTEGGIO Terminato il periodo di prova e rodaggio, entra in funzione il “famigerato” Redditometro. Il nuovo strumento messo a punto dall’Agenzia delle Entrate è così già in grado di sfornare la prima lista dei potenziali evasori fiscali, che potrebbero ricevere l’invito dell’Agenzia a presentarsi nei suoi uffici per spiegare come hanno fatto a spendere così tanti soldi dopo aver dichiarato al Fisco così poco. I CONTROLLI ai fornelli è tornata ad essere un valore aggiunto nel confronto tra amici e parenti. Sono addirittura arrivate in Italia nuove figure professionali come “cake designer” che da quest’anno sono anche impegnate nelle scuole per insegnare l’arte ai più piccoli grazie al progetto Educazione alla Campagna Amica della Coldiretti. La conferma – continua la Coldiretti – viene I primi ad essere scandagliati saranno i redditi del 2009, dichiarati nel 2010. Il sistema sarà in grado di ricostruire per ciascun contribuente le spese effettuate di cui l’amministrazione fiscale ha certezza e di metterle a confronto con il reddito dichiarato in quell’anno. E di evidenziare tutti i casi in cui la differenza è superiore al 20%, la soglia che fa scattare l’accertamento. All’inizio gli ispettori fiscali si concentreranno sulle incongruità più evidenti, sui casi dove la differenza tra il dichiarato e la spesa accertata è più elevata. Poi pian piano i controlli IOsocio_ pagina 5 N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ saranno estesi, tanto che ne sono previsti a regime 35 mila l’anno, anche se i contribuenti onesti avranno poco da temere. Se il redditometro evidenziasse uno scarto tra il reddito e le spese superiore al 20%, che non quadra neanche considerato il reddito familiare complessivo, che gli ispettori del Fisco dovranno comunque verificare prima di aprire la pratica, il contribuente verrebbe invitato a presentarsi negli uffici dell’Agenzia e già in questa primissima fase potrà dare le spiegazioni necessarie. Dimostrare con prove certe, ad esempio, che la casa o l’automobile è stata acquistata con i risparmi degli anni passati, o con soldi già tassati, perché magari sono rendite finanziarie, o che è stata una donazione dei genitori. Se le prove fossero convincenti (ma devono esserci gli atti, o i bonifici o le fatture) il caso si chiuderebbe qui, senza conseguenze. Se il Fisco dovesse invece avere ancora dei sospetti si aprirebbe una seconda fase del contraddittorio, più approfondita. In questo caso potranno essere opposte dai contribuenti anche argomentazioni logiche (e non necessariamente prove documentali) per contestare le spese presunte (per esempio l’uso dell’auto di un parente o della mensa aziendale). Se anche al termine di questa fase il Fisco man- IOsocio_ pagina 6 tenesse le sue pretese, ovvero di far pagare le tasse sul reddito effettivo calcolato con il redditometro, e non su quello dichiarato, si aprirebbe l’accertamento formale. L’amministrazione dovrà quantificare il maggior reddito accertabile e la maggiore imposta da pagare, e chiedere al contribuente di aderire al pagamento delle somme richieste. Arrivati a quel punto non restano che due strade: pagare entro quindici giorni per avere le sanzioni ridotte, oppure avviare un contenzioso, ricorrendo alla giustizia tributaria. SPESE E AREE Ecco le undici tipologie in cui viene scontornata ciascuna di queste zone: persona sola al di sotto dei 35 anni; coppia senza figli con meno di 35 anni; persona sola con età compresa tra 35 e 64 anni; coppia senza figli con età compresa tra 35 e 64 anni; persona sola con 65 anni e oltre; coppia senza figli con 65 anni o più; coppia con un figlio; coppia con due figli; coppia con tre o più figli; mono genitore; altre. Per quanto riguarda invece le voci di spesa, vediamo come queste siano distinte per settore merceologico o di consumo in senso ampio. Abbigliamento e alimentari: alimentari e bevande; abbigliamento e calzature; altro. Saranno calcolati sulla spesa media certificata dall’ Istat per la classe famigliare di appartenenza. Mobili ed elettrodomestici: elettrodomestici e arredi; altri beni e servizi per la casa; collaboratori domestici; Altro. Anche qui, faranno fede i dati Istat incrociati con la quota di unità abitative di proprietà. Combustibili ed energia: Energia elettrica; gas; riscaldamento centralizzato; Altro. Sempre l’Istat a determinare il range di spesa sostenibile da ciascuna classificazione di famiglie. Trasporti: Assicurazione, RC Auto, furto e incendio su auto, camper, moto e altri mezzi; Bollo; Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione per mezzi a ruote o, distintamente, imbarcazioni o, ancora, aeromobili;Tram, autobus, taxi; Noleggio o leasing mezzi di trasporto; altro. Oltre ai valori Istat, qui vengono tenuti in considerazione i Kilowatt medi riferiti al singolo mezzo di spostamento. Per le imbarcazioni, classi distinte a seconda della lunghezza e del funzionamento (vela o motore). C o mu n i c a z i o n i : apparecchi telefonici anche mobili; spese telefoniche; altro. Bussola, sempre i dati Istat medi per le categorie famigliari di appartenenza. Abitazione: Mutuo; Canone di locazione; Fitto figurativo di abitazione di proprietà in locazione o a uso gratuito; Canone di leasing immobiliare; Acqua e condominio; Manutenzione ordinaria; Intermediazioni immobiliari; altro. A dare le coordinate, ancora una volta i dati Istat per tipologia di famiglia, affiancati dai metri quadrati dell’abitazione sotto esame. Istruzione: Libri scolastici, tasse, rette per tutti i livelli scolastici, asili, tutoraggio, ma- N O T I Z I E E AT T UA L I TÀ ster, specializzazioni e corsi specifici; Soggiorni di studio all’estero; canoni di locazione per studenti universitari; Altro. Confermati i parametri Istat per valutare la corrispondenza tra spese e reddito. Altri beni e servizi: Assicurazioni danni, infortuni e malattia; Contributi previdenziali obbligatori; barbiere, parrucchiere, istituti estetici;Prodotti per la cura della persona; Centri benessere; Argenteria, gioielleria, bigiotteria, orologi; Borse valigie e simili; Onorari dei liberi professionisti; Alberghi, pensio- ni e viaggi organizzati; Pasti e consumazioni fuori casa;Assegni periodici corrisposti al coniuge; Altro. Sempre le tabelle Istat a dare il responso finale. Tempo libero, cultura e giochi: Giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali, riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, tv e web, lotterie, lotto, piante e fiori, riparazioni elettrodomestici; Abbonamenti pay-tv; Attività sportive, circoli culturali, ricreativi, abbonamenti eventi sportivi e culturali; Giochi online; Cavalli; Animali domestici; Altro. Confermata la centralità dei valori Istat per categoria di famiglia, ma riguardo ai cavalli verranno stimati 5 euro per giorno di possesso se in proprio o 10 a pensione. Errata Corrige A precisazione di quanto pubblicato nel numero tre dell’ottobre 2013 a pagina 20 di questo periodico, si segnala che le tre foto pubblicate sono riferite alla mostra “ La seduzione delle forme” tenutasi nel periodo dal 18 ottobre al 19 novembre 2012 e ritraggono opere degli artisti Luciano Longo e MarkWalker. Sanità: Medicinali e visite mediche; Altro. Anche nel caso della salute, la spesa è indicata dai valori raccolti dall’istituto statistico nazionale.Sulle auto, a seconda delle famiglie e delle zone di residenza, sono previsti precisi kw medi, dai 60,8 per persona singola al Centro, fino ai 171,3 per coppia con tre figli o più. Investimenti: sotto la lente del redditometro finiranno le spese a lungo termine per immobili, beni mobili registrati, polizze assicurative, contributi previdenziali volontari, azioni, obbligazioni, conferimenti e finanziamenti, capitalizzazioni, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali, conti di deposito vincolati, altri titoli di credito, prodotti finanziari, più valute estere, oro, numismatica, filatelia, oggetti d’arte o di antiquariato, manutenzione straordinaria delle abitazioni, donazioni e altro. Per tutte queste voci, verrà esaminato l’eventuale incremento patrimoniale, stornando eventuali mutui o finanziamenti ricevuti. Fonte: www.finanzautile.org IOsocio_ pagina 7 LA BANCA EVENTI Ristrutturazione della filiale di Scaltenigo Scaltenigo riveste da sempre un’importanza strategica e storica fondamentali per Banca Santo Stefano. Se la Banca ha ricordato l’anno scorso i 50 anni dalla nascita, lo sportello di Scaltenigo ne ha festeggiato ben venticinque, rappresentando a merito, la prima filiale dell’Istituto. I n tal senso nel 2008 il Consiglio di Amministrazione decideva di procedere alla ristrutturazione. Le opere sono iniziate nel febbraio del 2013 e nello stesso anno, per l’importante ricorrenza, occorreva terminarle: il 22 dicembre è stata festeggiata l’inaugurazione della rinnovata sede alla presenza delle tante autorità intervenute. L’evento ha visto la partecipazione in primis del Sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello, del Parroco Don Marino Zaratin, del Presidente Onorato Zanata, della Direzione Generale e dell’intero Consiglio di Amministrazione, oltre che dei numerosi cittadini del Miranese e delle maestranze coinvolte. L’edificio appare oggi razionalmente adeguato all’accoglienza di due sportelli di cassa, ben nove uffici di consulenza, ampie aree di ingresso e distribuzione, un locale a cassa continua ed ATM, spazi ad archivio e magazzino, un caveau, servizi igienici dedicati al personale ed al pubblico con un ampia sala polifunzionale con accesso indipendente, disponibile alle associazioni ed agli enti, che ne faranno richiesta. La costruzione è dotata di tutti gli accorgimenti e misure necessarie all’accessibilità da parte di persone non abili o con ridotta capacità motoria. Ma la principale caratteristica IOsocio_ pagina 8 dell’intervento, l’elemento che contraddistingue l’edificio e lo rende indiscutibilmente originale è il rivestimento esterno che avvolge il corpo principale: una controfacciata, formata da pannellature forate in lega di alluminio, studiata appositamente per il fabbricato, con funzioni di ombreggiamento ed omogeneità prospettiche. L’elemento, apparentemente solo decorativo, assolve infatti ad una importante funzione energetica durante il periodo estivo: unitamente al sistema di isolamento a cappotto, gli oltre 400 mq di facciata filtrano la luce solare e contribuiscono alla ventilazione delle pareti esterne abbassando il fabbisogno energetico necessario alla refrigerazione dei locali interni. Il sistema inoltre è dotato di una retro illuminazione a basso consumo formata da linee continue di led, poste in sommità, che durante le ore serali retro illuminano le pareti offrendo un piacevole effetto di luce soffusa. Tali attenzioni, unitamente a sistemi elettrici, di illuminazione e di climatizzazione nonché ad un impianto fotovoltaico a tetto di 8 kW/ora, hanno contribuito ad ottenere la migliore classificazione energetica riconoscibile all’edificio:A+. Il Presidente Onorato Zanata e l’Architetto Marco Michieletto progettista e direttore lavori dell’opera, unitamente ad un commosso Guerrino Pattarello storico consigliere della Banca, intervenuti durante l’inaugurazione, hanno voluto ringraziare tutte le imprese, ed i professionisti che hanno attivamente partecipato alla realizzazione dell’intervento: maestranze e tecnici che hanno saputo interpretare al meglio le aspirazioni e gli obiettivi del Credito Cooperativo, che si propone e continua a proporsi, nonostante le difficoltà del momento, come interlocutore principale per lo sviluppo e la crescita economica e sociale di questo territorio, delle aziende, delle istituzioni e delle famiglie che lo costituiscono ed alle quali quest’opera è dedicata. LA BANCA Il Collegio Sindacale A spiegarcelo è Renato Michieletto, commercialista di Scorzè, sposato con tre figli, dal 2006 sindaco effettivo. Dal giugno 2013 è il nuovo Presidente “pro tempore” del Collegio Sindacale. Presidente Michieletto, com’è generalmente composto un Collegio Sindacale? Si compone di tre o cinque membri effettivi, soci o non soci e di due supplenti. Viene nominato dall’assemblea ordinaria dei soci, resta in carica per tre esercizi e scade alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della sua nomina. E quello di Banca Santo Stefano? Il Collegio Sindacale della nostra Banca è composto da tre membri effettivi: due sono stati cooptati lo scorso giugno a seguito delle dimissioni dell’allora presidente del Collegio Sindacale. Oggi ne fanno parte i dottori commercialisti Nicola Giubilato e Paolo Parolin in qualità di sindaci effettivi ed io in veste di Presidente. Il prossimo maggio ci saranno le elezioni e l’assemblea dei Soci sarà chiamata a confermare o meno i nostri incarichi e nominerà inoltre un sindaco supplente da affiancare al Dott.Andrea Testoni. La nostra è una squadra di professionisti che si stimano e si aiutano a vicenda condividendo in tutto, il lavoro svolto. IOsocio_ pagina 10 Può spiegare ai nostri Soci il ruolo del Collegio Sindacale in una BCC.? Il Collegio Sindacale è un organo che vigila sulla osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di una corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Banca controllandone il corretto funzionamento. Ci spieghi meglio: in cosa consiste il vostro lavoro? Abbiamo la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza funzionalità ed affidabilità del sistema dei controlli interni. Siamo chiamati a svolgere una delicata attività di regia e di coordinamento – a supporto dell’Organo di Vigilanza - finalizzata a valutare l’adeguatezza di un complesso sistema organizzativo, vigilando sull’operato della Banca ed eventualmente promuovendo interventi correttivi. Inoltre, dobbiamo assistere alle Assemblee dei Soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e alle riunioni del Comitato Esecutivo. Com’è cambiato il lavoro del Collegio Sindacale negli ultimi anni? Non solo è cambiato notevolmente il lavoro, ma soprattutto sono accresciute le responsabilità sia perché la Banca è cresciuta e si è maggiormente strutturata, sia perché sono aumentate le normative e di conseguenza i nostri controlli; questo soprattutto dopo l’emanazione delle “Nuove disposizioni di vigi- lanza prudenziale delle banche”, entrate in vigore nel luglio del 2013. Nei vostri controlli, vi avvalete anche dell’aiuto di altre strutture? Certamente. Ricorriamo a tutte le unità delle strutture organizzative che assolvono funzioni di controllo, prima fra tutte l’internal audit e l’area controllo rischi. Parlando di rischi, quali sono i principali rischi che oggi una banca corre? Ce ne sono parecchi, ne cito solo alcuni: il rischio di concentrazione, il rischio di tasso, il rischio di liquidità, il rischio patrimoniale, il rischio sistemico... Quelli però che preoccupano maggiormente le banche in questo periodo sono soprattutto due: il rischio reputazionale e il rischio di credito. Il primo deriva da una percezione negativa dell’immagine della banca da parte di clienti, investitori o Autorità di Vigilanza e rappresenta una grave minaccia in quanto fa venir meno la fiducia del mercato. Si tratta di un rischio da evitare in assoluto. Il rischio di credito è causato dalle perdite legate al cattivo esito delle operazioni di impiego: il rischio è tanto maggiore quando queste operazioni sono concentrate su pochi clienti. Il costo dei “cattivi crediti” può incidere in modo rilevante sulla redditività e sul patrimonio della banca. di Federica Zanata Dopo aver presentato ai nostri Soci i componenti del Consiglio di Amministrazione della Banca ed averne elencato le funzioni, proviamo a conoscere ora il Collegio Sindacale: chi lo compone e quali sono i suoi poteri. da sinistra: Nicola Giubilato, Renato Michieletto, Paolo Parolin LA BANCA LA FILIALE Aperta dalla fine del 2000, la filiale di Noale è situata in un immobile storico, l’ex Mulino Eger (dove veniva lavata e tinta la lana dell’omonimo lanificio) dal fascino particolare grazie al restauro conservativo e all’acqua che scorre … da vedere. Edificio sicuramente caro all’attuale responsabile, Michele Montin, poiché caso vuole che negli stessi locali sessant’anni prima lavorasse sua madre, proprio alle dipendenze della famiglia Eger. I n Banca Santo Stefano da 25 anni, assunto come cassiere è responsabile di filiale da vent’anni, è arrivato a Noale nel giugno 2012, dopo aver aperto ed avviato la filiale di Spinea. Nel suo curriculum vitae vanta un’esperienza di tre anni presso la Polizia di Stato ed una breve esperienza di promotore finanziario in Banca Mediolanum. Dott. Montin, com’è cambiato negli anni il ruolo del responsabile di filiale e quali sono le qualità necessarie per essere un“bravo” direttore? La figura del responsabile è cambiata radicalmente negli anni, da ruolo amministrativo a commerciale, ossia se un tempo si stava alla scrivania ad “aspettare il cliente”e a seguirne l’operatività, oggi, al contrario, si è molto dal cliente, in particolare nell’ultimo quinquennio con l’introduzione della segmentazione della clientela. E’ un modo di interpretare il ruolo sicuramente più stimolante per noi, ma senz’altro anche per i nostri clienti che oggi, grazie a questo nuovo sistema, conosciamo meglio e quindi siamo in grado di gestirli al meglio cogliendone - talvolta anche anticipandone - i bisogni. L’ascolto, l’attenzione e la disponibilità, sono doti chiave di questa IOsocio_ pagina 12 funzione, assieme, in un momento come quello attuale, alla capacità di gestire il rischio di credito. E la filiale di Noale, come è gestita e da chi è composta? Per il primo decennio la Filiale è stata gestita alla “vecchia maniera”, da qualche anno an- che qui stiamo cogliendo i frutti di un’attività impostata secondo questa nuova organizzazione. La Filiale conta, oltre al responsabile, di cinque preziose risorse, cui sono assegnati i clienti per tipologia di portafoglio. Per le piccole e medie aziende, oltre al sottoscritto lavorano il vice responsabile di Filiale Enrico Busato ed il gestore Filippo Perale, per la clientela retail Nicola Barbiero e allo sportello Mattia Maccari e Paola Rocco. Lei è stato per molti anni direttore a Spinea. Che differenze ha riscontrato con la filiale che dirigeva precedentemente? Noale è una piazza importante, conta 9 Istituti di credito, se vogliamo difficile, però a mio avviso conta capire dove siamo posizionati. La clientela di Noale, molto eterogenea, è esigente ed informata ma ciò che cerca maggiormente sono la trasparenza, l’ascolto, il dialogo e la cordialità. A Noale Banca Santo Stefano è consolidata e riconosciuta come Banca del territorio mentre a Spinea eravamo una Banca nuova che doveva farsi conoscere per le sue peculiarità ed offerte. Quali sono le principali caratteristiche dell’imprenditore di Noale? L’imprenditore di Noale è evoluto ed informatizzato, molto attento alle condizioni offerte sulla piazza ma nello stesso modo bisognoso del rapporto umano e di attenzioni personali con visite in azienda. E nonostante ciò il telefono è sempre bollente! LA BANCA M’illumino di meno 2014 Anche Banca Santo Stefano ha aderito all’iniziativa Negli ultimi anni il Credito Cooperativo, nell’ambito del progetto Ecoday - Giornata del Risparmio Energetico, ha lanciato alcune iniziative sui temi del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile. Su questa scia, il Credito Cooperativo ha proposto anche quest’anno, per il sesto anno consecutivo, la partecipazione alla nuova Giornata del risparmio energetico del 14 febbraio 2014 aderendo all’iniziativa “M’illumino di meno” promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2. Le edizioni precedenti hanno visto un numero sempre più ampio di BCC-CR e Federazioni Locali impegnate a spegnere luci, apparecchiature non indispensabili, insegne luminose delle sedi e delle filiali. Sono stati distribuiti “decaloghi ambientali”e brochure sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, inserite comunicazioni ad hoc sulle pagine web, organizzati pranzi a “Km zero”, regalate lampadine a basso consumo, ecc. Anche Banca Santo Stefano ha partecipato all’iniziativa invitando tutti i dipendenti a rispettare un simbolico “silenzio energetico”e ad utilizzare energia pulita, all’insegna dello sviluppo delle energie rinnovabili. Per il silenzio energetico è stato valutato di: · spegnere le apparecchiature (monitor, pc, stampanti, fotocopiatrici, scanner ) non utilizzate o in stand-by · spegnere le luci non necessarie IOsocio_ pagina 14 · informare e sensibilizzare i clienti ad aderire all’iniziativa, segnalando che nel sito della Banca possono trovare ulteriori informazioni ed il decalogo energetico. IN AUTO Un decalogo.. energetico!! 5. Non sovraccaricare la vettura e rimuovi portapacchi e portasci se non sono necessari! Più peso deve trasportare l’auto, più carburante consuma. 6. Controlla la pressione degli pneumatici. Quella corretta fa risparmiare carburante. 7. Mantieni un’andatura regolare in città, utilizza marce alte appena possibile ed evita di aprire i finestrini alle alte velocità: sono buone abitudini per risparmiare carburante e inquinare di meno. A CASA 1. Risparmia sui consumi di televisore, videoregistratore, lettori cd, computer: quando non li usi, spegnili usando il pulsante principale dell’apparecchio e non lasciare accesa la lucina rossa. Scegli una “ciabatta” con interruttore. 2. Per salire ai piani superiori fai le scale invece di usare l’ascensore. Guadagni anche in salute e forma fisica! 3. Lavatrici e lavastoviglie: avviale solo a pieno carico, pulisci regolarmente i filtri, fai cicli di lavaggio a basse temperature. 4. D’inverno regola la temperatura ambiente a non più di 18-19 gradi, non coprire i termosifoni, quando è acceso il riscaldamento tieni le finestre chiuse. E fai controllare la tua caldaia: è obbligatorio e tutela la tua sicurezza. IN UFFICIO 8. Stampante e PC sono apparecchiature molto energivore: spegnile quando possibile e riducine l’uso. 9. Un gesto semplice che si dimentica spesso è quello di spegnere la luce uscendo dall’ufficio e dalle sale riunioni. 10. Per diminuire il consumo di carta, usa il più possibile la posta elettronica per le comunicazioni e stampa in fronte/retro, magari con modalità ‘bozza’. sapevi che...? ogni ora il tuo computer è responsabile dell’emissione di 255g di co2 usando l’acqua fredda per lavarsi le mani si risparmiano 100g di co2 al giorno ogni viaggio in ascensore rilascia in atmosfera circa 12 g di co2 per ogni grado in meno sul termostato si risparmia l’8% del combustibile IOsocio_ pagina 15 LA BANCA EVENTI Il Restauro del“Martirio di Santo Stefano” Sono trascorsi 50 anni da quel lontano 10 febbraio 1963 quando a Martellago, sessanta persone tra agricoltori, artigiani, ma anche liberi professionisti, si ritrovarono davanti al notaio per sottoscrivere l’atto costitutivo. Quel giorno grazie all’entusiasmo di quei soci, nacque la Cassa Rurale ed Artigiana A.C.L.I.“S. Stefano”, oggi Banca Santo Stefano - Credito Cooperativo. E sono stati proprio i soci fondatori a chiedere alla Banca di rievocare in modo particolare il 50esimo di fondazione. C ome ricordare dunque questa data così speciale? La proposta rivolta al Consiglio di Amministrazione è stata quella di valutare la possibilità di procedere con il restauro di alcune opere della chiesa, una chiesa che, oltre ad essere la parrocchiale del paese ha un valore storico ed artistico significativo; al suo interno custodisce infatti diverse opere d’arte, alcune delle quali sono già state restaurate con il contributo della Banca. Ecco allora che, parlando con il par- IOsocio_ pagina 16 roco, Don Giorgio Riccoboni, è prevalsa la necessità della pulitura e del consolidamento dell’affresco che decora il soffitto della navata principale che raffigura “Il martirio di Santo Stefano”. Perché, al protomartire della chiesa cattolica, è intitolata non solo la Chiesa ma anche la Banca. Nei primi giorni di settembre del 2013 sono pertanto iniziati i lavori di restauro dell’affresco. L’obiettivo era quello di completarli entro Il giorno dell’onomastico del Santo. Puntualmente il 26 di- cembre, nel corso del tradizionale concerto natalizio, i martellacensi e non solo, hanno potuto ammirare in tutto il suo splendore il restaurato affresco. Il nostro auspicio - ha affermato il Presidente di Banca Santo Stefano Onorato Zanata durante l’inaugurazione - è che questo affresco, restituito alla sua originaria bellezza, serva a sensibilizzare le nuove generazioni affinché sappiano conservare e valorizzare il patrimonio artistico di cui è ricco il nostro territorio. “Un regalo alla comunità di Martellago per festeggiare 50 anni di fondazione di Banca ” Santo Stefano . IOsocio_ pagina 17 L’ A F F R E S C O L’affresco è stato realizzato da Giovan Battista Canal tra il 17 78 e il 1780. Così lo descrive in una delle sue opere lo storico e le t t e r a t o Fr a n ce s co S ci p i o n e Fa p a n n i : “Chi entra per la porta maggiore di questa Chiesa ed alza gli occhi al soff itto dipinto a fresco, non può non restarne stupefatto al primo sguardo in tanta varietà di oggetti m a gn i f i ci e gr a n d i o s i . Qu i l ’ o cch i o n o n h a posa, non ha tregua... Ecco il Protomartire disteso in terra, colle br a cci a a p e r t e , m i r a n d o l a gl o r i a ce l e s t e . Da l l a su a p o s i zi o n e fa n n o b e l l i s s i m o r i s a l t o l e p i e gh e de’ s a cr i v e s t i m e n t i , o n d ’ è r i co p e r t o . A l l a sinistra gli sovrasta un uomo, seminudo, f iero, nerboruto, il quale è in atto di lasciar cadere sul Martire una gran pietra, e direbbesi ch’egli so l o v o gl i a a v e r l ’ o r r i d o co n t e n t o d i l a p i d a r l o : tan t’ è l a cr u d e l t à e l a b a r b a r i e , ch e s p i r a q u e l c effo t e r r i b i l e! Po co l u n gi s t a i l t i r a n n o , ch e ordina a’ suoi ministri quel crudele martirio. Da presso a costoro sorge il castello con mura m e r l a t e : i n l o n t a n a n za i p a l a zzi e l e t o r r i d i Gerusalemme. Nel mezzo del quadro comincia l’aere a farsi più sereno, a poco a poco s’imparadisa, e tut t o s p i r a l a gi o j a ce l e s t e . Un a gl o r i a d ’ a n ge l i e d i gr a zi o s i a n gi o l e t t i fa n n o u n gr u p p o be l l i s s i m o . Os s e r v a ch e b e l co n t r a p p o s t o ne nasce. Qui la innocenza con il candore di questi angelici volti: colaggiù la ferocia di qu e’ ce ff i m a l a gu r a t i . Pi ù s o p r a s t a i m m i n e n t e la santissima Triade, cui sorregge un gruppo di angeli. Tu diresti che sono in movimento di calar giù; e quasi ascolti il rombo delle a l i s o n a n t i ”.Ne l l o s t e s s o p e r i o d o Do m e n i co Fossati ha incorniciato con fregi di ispirazione naturalistica e quadrature architettoniche le TECNICHE DI REALIZZAZIONE E R E S TA U R O. La metodologia di realizzazione è quella tradizionale ovvero due strati di intonaco f i s s a t i co n e l e m e nt i di l egno che si aggr ap p ano a l l a s t r u t t u r a p r i n ci p al e del t et t o. Al momento del restauro, l’affresco e v i d e n zi a v a i n p i ù p unt i di st acchi del l a p e l l i co l a p i t t o r i ca , fr ant umaz i oni sup er f i ci al i , esfogliazioni e colature; l’intera superf icie presentava inoltre depositi di polvere spessi e co n s i s t e n t i ch e al t er avano l e sue qual i t à cromatiche e la dimensione f igurativa. Il t r a t t a m e n t o è i ni z i at o asp or t ando con pennelli morbidi e spugna di gomma la polvere d e p o s i t a t a , n e è s egui t o un l avaggi o con a cq u a d i s t i l l a t a e c ar bonat o d’ ammoni o. S o n o s t a t i p o i e ffet t uat i i consol i dament i co n i n i e zi o n i d i col l ant e cui è segui t a l a s t u cca t u r a e l a r i cost r uz i one dei fr amment i m a n ca n t i . Do v e n ecessar i o sono st at e fat t e a n ch e i n t e gr a zi o n i p i t t or i che con t ecni che reversibili. L’inter vento di restauro si è svolto su una superf icie di 370 mq della navata centrale e di 75 mq del presbiterio. Il progetto e la direzione dei lavori delle opere di restauro, sono state aff idate dalla Parrocchia all’architetto Fulvio Caputo di Ve n e zi a . L a d i t t a Gi usep p e Gat t o di Qui nt o di Tre v i s o n e h a cu r at o l ’ esecuz i one. Il progetto è stato approvato dalla Diocesi di Tre v i s o ( Uff i ci o L it urgi co Ar t e Sacr a) e qui ndi d a l l a co m p e t e n t e Sop r i nt endenz a dei Beni St o r i ci e A r t i s t i ci di Venez i a. Tu t t e l e fa s i s o n o st at e document at e con un D v d * d a t o i n o m a ggi o ai soci del l a Banca. p ar t i l a t e r a l i i n fe r i o r i d e l s o ff i t t o . *Attenzione: il f ilmato contiene un’incongruenza. Fr a tu tti i Soci ch e la in dividu er a n n o, ver r à es tr a tto a s or te u n s og g ior n o g r a tui t o p e r du e p e rso ne “Capodanno in Croazia” promosso dalla Fondazione Banca Santo Stefano. Le risposte dovranno per venire entro il 31 maggio 2014 per lettera a: Fon da z ion e Ba n ca Sa n to Stef a n o Piazza Vittoriia 11 – 30030 Martellago Oppure via mail a: [email protected] Per in f or ma z ion i: tel.0 41.540 407 2 IOsocio_ pagina 19 LA BANCA FUORI FIDO Incominciamo da questo numero una nuova rubrica che abbiamo pensato di chiamare Fuori Fido. E’ arrivata infatti in redazione la lettera di un socio che ama molto leggere ed informarsi e ha voluto condividere con noi una“storia”molto simpatica e curiosa. Leggiamola insieme. E gregio Direttore, e se io Le dicessi che gli interessi sui fidi e sugli scoperti di conto sono una delle maggiori conquiste dell’umanità ? Cosa direbbe? Che difendo le banche? Che sono un ricco reazionario? Che sono matto? Ma, allora, perché ci sono gli interessi? E perché sono così importanti, tanto da preoccupare i governatori delle principali banche mondiali? Certo che, quando non si potevano pagare gli interessi, non era facile trovare uno che prestasse i soldi. E lo sviluppo dell’economia sarebbe stato molto più difficile. Andiamo a vedere un po’ di storia. Andiamo all’anno 1000: l’ ansia della fine del mondo, il clima di povertà, i servi della gleba, lavorare solo per sopravvivere, la paura del peccato, l’inferno, il giudizio finale, l’apocalisse. Prestare soldi e chiedere interessi era impensabile, l’usura era condannata dalla Chiesa e disprezzata dalla gente. E così si cercava qualche scappatoia: venivano utilizzati gli ebrei, che non avevano remore religiose; in altri casi, in un’economia agraria, invece dei soldi, veniva prestato il grano e si riceveva in compenso una parte del prodotto. Ma dare soldi ad interesse, l’usura, era assolutamente proibito in un tempo in cui si pensava che l’anima potesse andare o in paradiso o in inferno. IOsocio_ pagina 20 Un po’ per volta appare qualche spiraglio. Dante, ma siamo già nei primi anni del 1.300, mette gli usurai nell’ ultima parte dell’inferno, più giù dei sodomiti, quei “peccatori contro natura”che, ancora oggi, sono discriminati in molte nazioni, come abbiamo potuto vedere anche nelle ultime olimpiadi a Sochi. Ma lo stesso Dante ci racconta anche del purgatorio. E, allora, si comincia a pensare che prestare soldi non è poi un gran male, bisogna prestare soldi ad un prezzo corretto. Un po’ per volta questo viene consentito anche ai cristiani, e si fa una chiara distinzione fra interessi ed usura. Diventa sempre più forte il concetto di purgatorio. Prestare i soldi è peccato, ma un bel pentimento, il mantenere il tasso ad un livello basso, le preghiere, le offerte, soprattutto le offerte, possono permettere di passare un tempo breve nel purgatorio, di essere perdonati e salire tranquillamente in paradiso.Anche per quelli che hanno fatto i banchieri. Iniziano le prime attività, le botteghe artigianali diventano più importanti. La spinta a prestare i soldi è sempre più grande perché sempre di più sono gli operatori che chiedono finanziamenti. Non possono più nascondersi dietro all’acquisto della materia prima. Nell’attività industriale non possiamo pensa- re che a chi ha messo i soldi vada una piccola parte del raccolto: il raccolto non c’è più, c’è in prodotto finito, in aziende sempre piccole, artigianali, ma sempre prodotto finito. Nella seconda parte del 1400 abbiamo già le prime banche e con queste può cominciare l’attività industriale: comincia il capitalismo. Nel 1463 i frati francescani pensano ai monti di pietà, per aiutare i poveri.A dire la verità, i poveri un po’ ricchi, quelli che avevano qualche cosa da dare in pegno. Ma nasce il concetto di “giusto interesse” che si distingue dall’usura. Può ricominciare lo sviluppo economico che abbiamo visto nell’impero romano e che aveva avuto una caduta nel periodo di mezzo. Nel 500 le banche sono floride, Firenze e Venezia possono finanziare o trovare finanziamenti. Comincia il Rinascimento, e poi l’Illuminismo, e poi l’età moderna. Caro Direttore, non si monti la testa, non esageri. I clienti della Sua banca hanno bisogno di affetto. Paolo Lenarda Se sei un socio della banca e hai anche tu qualche aneddoto interessante da raccontarci, scrivi a: [email protected] CERTO CHE, Q U A N D O N O N S I P O T E VA N O PA G A R E G L I I N T E R E S S I, N O N E R A FA C I L E T R O VA R E U N O C H E P R E S TA S S E I S O L D I. E LO SVILUPPO D E L L’ E C O N O M I A S A R E B B E S TAT O M O LT O PIÙ DIFFICILE. interessi LA BANCA P R O D O T T I E S E RV I Z I Nuovi finanziamenti agevolati Banca Santo Stefano ha aderito all’accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e l’Abi finalizzato all’erogazione di mutui a tasso agevolato per l’acquisto di immobili con priorità per le abitazioni principali con o senza interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica Il finanziamento è destinato a tutti i cittadini ma prioritariamente a giovani coppie, ai nuclei familiari di cui fa parte almeno un disabile e alle famiglie numerose. Gli importi variano a seconda dell’intervento: MAX 100 MIL A EURO MAX 250 MIL A EURO MAX 350 MIL A EURO per gli interventi di ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica. per l’acquisto di un’abitazione principale senza interventi di ristrutturazione. per l’acquisto di un’abitazione principale con interventi di ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione. Pur trattandosi di un plafond abbastanza consistente, se interessati, è bene affrettarsi in quanto lo stesso è disponibile fino ad esaurimento. IOsocio_ pagina 22 IL SOCIO Andrea e Simone due fratelli, un’azienda: Oty light È sempre bello sapere di una forte unione e di una grande complicità tra fratelli, quando poi questo legame diviene un binomio vincente la cosa si fa ancora più interessante. Chiamati in gioventù dagli amici “i fratelli La Coste”per il fatto di indossare spesso una maglietta della stessa marca e dello stesso colore senza essersi accordati prima, Andrea e Simone Pamìo, sono molto uniti fin da piccolissimi. Il loro rapporto si rafforza ulteriormente quando, su suggerimento del padre, studiano insieme economia e commercio a Trento condividendo lo stesso appartamento e le tante esperienze di quegli anni universitari oltre agli avventurosi viaggi che, con il solo zaino in spalla, intraprendono una volta l’anno con gli amici di sempre. Ad unirli è anche la passione per il design, trasmessa loro dal padre Eugenio, ex proprietario della Leucos di Scorzè e poi socio e titolare delle Vetrerie Moretti di Murano. Cresciuti dunque nel mondo del vetro e della luce,Andrea e Simone, terminati gli studi non hanno capitale, ma soltanto la promessa di un pezzo di terreno dove avrebbero dovuto costruire la loro casa. Al posto di quella casa oggi c’è la Oty, un’azienda giovane e con una mentalità molto frizzante che rispecchia quella dei suoi titolari. Più empatico e intuitivo Simone, più tecnico e concreto Andrea, il loro feeling produce sempre qualcosa di inte- ressante e bello. La Oty viene fondata nel 2000, ma soltanto nel 2007 - dopo molti investimenti - comincia a proporsi nel mondo della luce architetturale che ancora oggi la contraddistingue e la caratterizza. Ed è così che dalle menti dei due fratelli na- scono quelle idee che poi si trasformano in disegni ed infine in prodotti di illuminazione che oggi sono apprezzati in tutto il mondo. Non c’è infatti luogo dove Oty non sia presente: dall’Europa all’ America, dall’Asia all’A- frica all’Oceania… Essere oggi un’azienda dell’illuminotecnica - secondo Oty - non significa solamente vendere un prodotto, ma essere il prodotto che si vende. Ecco perché l’azienda non si appoggia più solamente ai distributori ma è lei stessa a vendere i suoi prodotti: li promuove, li spiega ma soprattutto dà una consulenza gratuita agli architetti, il che significa un grande lavoro di studio della luce. Tutti i collaboratori di Oty sono infatti degli esperti nel settore dell’illuminotecnica, con una profonda cultura nel mondo della luce. Se dunque un’azienda ha normalmente uno show-room dove espone i propri prodotti, la Oty ha uno “studio di idee”, uno show-room molto particolare perché al suo interno i prodotti sono nascosti dietro a dei pannelli così da far mantenere l’attenzione di chi entra su ciò che si desidera perché - secondo la filosofia di Oty - un’ azienda di illuminazione è un’azienda sartoriale dove la personalità dei titolari la plasma in tutta la sua interezza. Ecco perché questo feeling, questo bel connubio tra fratelli ha fatto nascere un’azienda giovane e forte, ricca di quei valori sani che Eugenio ha trasmesso loro e che Andrea e Simone hanno saputo tramutare in una splendida realtà. www.otylight.com di Federica Zanata IOsocio_ pagina 25 FONDAZIONE NEWS _ 0.1 _ MAMMA MIA CHE FESTA! 9-10-11 MAGGIO IN CORTE BANCA SANTO STEFANO In occasione della Festa della Mamma, Fondazione Banca Santo Stefano in collaborazione con il gruppo “Specialmente Mamma” e “La Tana del Bianconiglio” (il negozio di giocattoli, libri e giochi educativi di Martellago) ha in programma un weekend di incontri formativi per i genitori e laboratori di giochi divertenti e creativi per grandi e piccini. La mattina del 9 maggio “ Specialmente Mamma” presenterà un mostra fotografica sul tanto delicato quanto speciale momento dell’allattamento materno, intitolata “Vicine alle madri”. Si proseguirà nel pomeriggio con una tavola rotonda sui temi della nascita e dell’allattamento mentre i bambini dai 3 anni in su potranno divertirsi nello spazio gioco allestito da “La Tana del Bianconiglio”. Sabato 10 maggio nel primo pomeriggio è previsto un confronto sui diversi stili di genitorialità aperto ai genitori, a seguire tutti in corte per provare giochi e laboratori. Il tutto si concluderà domenica 11 maggio con una grande festa: in corte verrà allestita una pista con bici in legno senza pedali, tricicli e mezzi mobili di ogni genere per la gioia dei piccoli “motociclisti”! All’interno degli altri spazi sarà possibile iscriversi e partecipare a laboratori creativi, cimentarsi con giochi di società originali e divertenti, riflettere sul significato e la funzione del gioco nella crescita dei bambini... e per finire, grandi e piccini saranno protagonisti di un fantastico spettacolo. Mamme e papà tenete d’occhio il sito della Fondazione per maggiori dettagli (www.bancasantostefano.it/fondazione) anche perché tutti gli appuntamenti della manifestazione saranno ad ingresso libero ma ad iscrizione consigliata! _ 0.2 _ VISITA PREVENTIVA GRATUITA DELL A CUTE Con il 2014 è stata avviata una campagna di prevenzione e diagnosi precoce del melanoma cutaneo indirizzata ai soci di Banca Santo Stefano. Due sono i centri convenzionati cui il socio - od un suo familiare potrà rivolgersi: la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Mestre ed il Centro Medico Specialistico Fapanni di Martellago. Questa campagna è stata fortemente voluta dalla Banca anche per ricordare il nostro ex amministratore ed amico Luciano Scaggiante. IOsocio_ pagina 26 _ 0.3 _ SABATO 7 GIUGNO CONCERTO DELL’ENSEMBLE GIORGIONE Anche quest’anno l’inizio della bella stagione verrà accolto in Corte Banca Santo Stefano con un concerto di giovani talenti. Sabato 7 giugno l’orchestra di settanta studenti del Liceo Musicale Giorgione di Castelfranco V.to si esibirà in un concerto che proporrà un repertorio che va dallo swing anni 50 alle colonne sonore dei Musical di Broadway. Prossimamente maggiori dettagli sul sito www.bancasantostefano.it/fondazione. FONDAZIONE NEWS _ 0.4 _ UN RISTORANTE PER FAR VIVERE L A CORTE Finalmente, il desiderio di ospitare un ristorante nei nostri locali che si affacciano nella Corte si è realizzato. A metà febbraio è stato inaugurato un esercizio aperto sia a pranzo che a cena. L’idea iniziale era infatti quella di regalare ai cittadini una nuova piazza facendo della Corte un punto di ritrovo per martellacensi e non solo. Abbiamo iniziato con l’apertura della sala mostre ed oggi si è aggiunto un ulteriore “tassello” al nostro progetto. Un in bocca al lupo ai nuovi gestori. IOsocio_ pagina 27 FONDAZIONE NEWS Il restauro della formella nella Chiesa di San Vito e Modesto Fondazione Banca Santo Stefano è particolarmente lieta di aver contribuito al restauro della formella in stucco denominata originariamente “Madonna dell’uccellino” o “Madonna con bambino” attribuita, nel saggio “La Chiesa dei Santi Vito e Modesto di Spinea” di A.Rorato e P.Franceschin, 1987, ad Agostino di Duccio (1418 – 1481). È un intervento che ben rientra negli scopi della Fondazione, costituita per promuovere attività culturali e benefiche, al fine di accrescere il legame esistente tra comunità e territorio. Il restauro, affidato alla Dott.ssa Claudia Cabrio di Mogliano Veneto, sotto la Direzione della Soprintendenza Beni Storici Artistici di Venezia, ha permesso di ricostruire la storia dei vari rifacimenti subiti dall’opera (in origine policroma) e l’analogia con altre versioni e riproduzioni presenti nel territorio e in Musei nazionali e internazionali. IOsocio_ pagina 28 Si tratta di un tipo di immagine di Madonna con il bambino, che stringe tra le mani un uccellino, legata alla religiosità popolare. Questi studi e il ritrovamento, sul retro della formella, di un cartiglio che fa riferimento a “Arte toscana sec. XV”, ha portato la Dott.ssa Cabrio alla proposta dell’attribuzione dell’opera al nome più prestigioso di Antonio Rossellino (1427 – 1479). In sostanza, nella fase di restauro, è emerso che la formella è una versione antica, riconducibile ad un prototipo in pietra ormai perduto della “Madonna Delle Candelabre”di Antonio Rossellino. Particolarmente felice la scelta dell’unità cromatica di un caldo color avorio che valorizza i delicati rilievi dell’immagine e la bellezza dell’incarnato della Vergine e del bambino. L’ottima riuscita del restauro, ci rende orgogliosi di aver potuto restituire alla Parrocchia di San Vito Modesto la visione di un’opera di pregio, molto cara ai fedeli della Comunità di Spinea. Viene confermata, anche in questa occasione, la scelta privilegiata, da parte della Fondazione Banca Santo Stefano, di essere presente nel sostegno di interventi di valorizzazione del patrimonio culturale e artistico del territorio: azioni preziose che permettono di scoprire e portare alla ammirazione di tutti, tesori finora sconosciuti. di Giuliana Barbiero FONDAZIONE I N C O N T R A C U LT U R A Marzo 2014 17 lunedì _ ore 16.00 Piazza San Marco: un gioiello da scoprire. (segue uscita il 5 aprile) Bruna Rossetti AMICI DEI MUSEI 19 mercoledì _ ore 16.00 03 lunedì _ ore 16.00 Archeologia della Laguna di Venezia: una panoramica degli ultimi decenni. Scrivere nel mondo antico: segni e lettere dal passato. Elga Tomaello ARCHEOLOGA Marco Molin RICERCATORE STORICO 05 mercoledì _ ore 16.00 Cansiglio Terra Cimbra Francesco Azzalini 24 lunedì _ ore 16.00 Dogana Vecchia Punta San Giuliano Paola Valenti RICERCATRICE STORICA ASSOCIAZIONE CULTURALE CIMBRI DEL CANSIGLIO 10 lunedì _ ore 16.00 Domenica aperto? No grazie. Chi e che cosa ci guadagna con le liberalizzazioni commerciali. Alberto Laggia, Giornalista INVIATO DI FAMIGLIA CRISTIANA 27 giovedì _ ore 20.45 Guida ai Giardini di Venezia. Conoscere il labirinto verde nascosto da nobili palazzi, chiostri e orti conventuali, colture tipiche della laguna. SALA BARBIERO Mariagrazia Dammicco GIORNALISTA 13 giovedì _ ore 20.45 Oreste Sabbadin CLARINETTO E LETTURE Nella vita…ci vuole fegato! Dott. Maurizio D’Aquino SALA BARBIERO INTERNISTA, PRIMARIO UO DI MEDICINA MONASTIER In collaborazione con CENTRO MEDICO SPECIALISTICO FAPANNI 31 lunedì _ ore 16.00 “Onora il padre e la madre” Norma morale e tutela giuridica. Sandra Siegato AVVOCATO CIVILISTA E PENALISTA IOsocio_ pagina 30 FONDAZIONE I N C O N T R A C U LT U R A Aprile 2014 11 venerdì _ore 18.00 2 mercoledì_ ore16.00 Simonetta Pozzati “Essere Francescano oggi in un mondo che cambia” DI ASCOLTO DEL DISAGIO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Fra’ Sebastiano Simonitto ofm 14 lunedì_ ore 16.00 “Tu che leader sei? Le 4 tipologie di leadership” SALA CONFERENZE VIA FAPANNI 32, MARTELLAGO GUARDIANO DEL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DELLA VIGNA A VENEZIA IN COLLABORAZIONE CON C.A.D. CENTRO “Provenza e Camargue”: un viagg io attraver so la stor ia, l’arte e i paesagg i. Cosimo Moretti 4 venerdì_ore 16.00 Incontro informativo sull’igiene naturale del bambino SALA CONFERENZE VIA FAPANNI 32, MARTELLAGO Licia Valso ASSOCIAZIONE “SPECIALMENTE MAMMA” PROF. DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 16 mercoledì_ ore 16.00 Spettacolo musicale “Il divertimento nell’area lirica e da salotto” Cristiana Bertoldo SOPRANO 7 lunedì_ ore 16.00 Caterina Marcuglia TASTIERA “Incontri ravvicinati di uncronista culturale” Padre David Maria Turoldo “IL FRATE POETA” Ivo Prandin GIORNALISTA SCRITTORE 10 giovedì _ ore 20.45 L’isola del Lazzaretto Vecchio, una lunga storia. SALA BARBIERO Maurizio Crovato GIORNALISTA E RICERCATORE. IN COLLABORAZIONE CON COMITATO VENEZIA IOsocio_ pagina 31 FONDAZIONE U S C I T E C U LT U R A L I 2014 Fondazione Banca Santo Stefano organizza anche per l’anno 2014, alcuni viaggi in Italia ed Estero, di particolare valore culturale.Anche quest’anno sono previsti sconti significativi per i soci.Le mete in programma sono: Etruria e Tuscia 27-30 MARZO. Il viaggio porterà i partecipanti a conoscere una zona dell’Italia centrale, di grande valore storico. Si tratta dell’antica Etruria, territorio che comprendeva la Toscana, l’Umbria occidentale e l’alto Lazio, culla della civiltà etrusca. Una terra poi conquistata dai Romani, che coniarono per il territorio il termine di Tuscia e che comprende centri come Viterbo “la Città dei Papi”, Tarquinia e Tuscania, Sutri, Caprarola e Civita di Bagnoregio. IOsocio_ pagina 32 Tour della Turchia: Provenza Istanbul e Cappadocia e Camargue 26 APRILE-3 MAGGIO. Tour affascinante, tra oriente e occidente, che prevede nei primi giorni, la visita di Istanbul (l’antica Bisanzio) con la Moschea Blu, la Basilica di Santa Sofia, il“Gran Bazar”immenso mercato coperto con circa quattromila negozi e lo storico Bazar delle spezie. L’escursioni in battello, lungo il Bosforo porterà ad ammirare la sponda europea e quella asiatica della città. La visita della Cappadocia, splendida regione posta sull’altipiano anatolico, aprirà ai viaggiatori i suoi panorami incantati, fatti di pinnacoli, torrette, chiese rupestri. Il viaggio continuerà verso Pamukkale, le sue cascate pietrificate, poi l’antica città romana di Efeso, il Golfo di Smirne… DAL 28 GIUGNO AL 2 LUGLIO. Viaggio tra storia, profumi e paesaggi incantevoli. La Provenza, regione del sud-est della Francia, nota per la mitezza del clima e la bellezza delle distese lilla di lavanda in fiore, è anche una regione importante dal punto di vista storico e artistico. Arles e Avignone sono sicuramente centri da visitare, ma anche molti altri prima di spostarsi nella selvaggia Camargue, zona protetta, sul delta del Rodano. Ultime tappe, prima del ritorno saranno Marsiglia e Nizza. FONDAZIONE U S C I T E C U LT U R A L I 2014 Gran tour della Puglia: Salento e Gargano DAL 20 AL 27 SETTEMBRE. La Puglia è la regione più orientale d’Italia, dalla particolare forma allungata, con uno sviluppo costiero di circa ottocento chilometri. Negli otto giorni previsti per l’intero Tour, non si potrà certamente visitare completamente questa terra dai mille volti, ma sceglierne alcuni significativi. Si inizierà, per la verità con una breve tappa in Basilicata, per visitare i famosi “Sassi” di Matera e poi il Salento, con Lecce, Castellana, Alberobello, Otranto, Santa Maria di Leuca, Gallipoli..... L’ultima “perla”, prima del ritorno: l’incanto del Gargano. Tour magico dell’Iran DAL 16 AL 23 OTTOBRE. L’apertura recente al turismo, da parte del Presidente iraniano Rouhani, consentirà la visita di questo Paese, erede dell’antica Persia, patria di una delle più affascinanti civiltà del mondo. L’itinerario (di cui vi sarà occasione di parlare più diffusamente in un prossimo numero di questo periodico), toccherà la città di Teheran, con il Museo Nazionale, poi Isfahan, città capolavoro dell’Iran, che Lord Byron definì come uno “ tra quei rari luoghi, come Atene o Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”. Un’intera giornata sarà dedicata alla visita di Shiraz, l’antica Persepoli, uno dei siti più importanti del mondo antico. La Fondazione ha predisposto una pubblicazione:“Uscite Culturali 2014”che contiene il programma completo delle uscite, con l’indicazione dei prezzi, degli sconti per i soci e delle modalità per l’iscrizione. Il libretto può essere ritirato presso la segreteria della Fondazione, in Corte Banca Santo Stefano a Martellago. Informazioni possono essere richieste telefonando al numero 041.5404073 o con mail a: [email protected] Il programma completo è pubblicato anche sul sito della Fondazione: www.bancasantostefano.it/fondazione/uscite culturali . Capodanno in Croazia: Porec DAL 30 DICEMBRE 2014 AL 2 GENNAIO 2015. Una meta particolare, un modo diverso di passare il Capodanno per chi cerca qualcosa di nuovo, rispetto ai tradizionali “veglioni” o alle feste in famiglia. Il viaggio unirà la Festa di fine anno (che non può mancare) alla visita di luoghi particolari, a noi vicini per territorio e una cultura comune legata all’influenza di Venezia.Visitando Porec (Parenzo) Pola, Rovigno, si potranno ammirare testimonianze dell’epoca romana, monumenti di epoca bizantina e veneziana. Veneziane sono le complesse fortificazioni costruite da Venezia per difendere Montona, graziosa cittadina dell’entroterra istriano, che sarà visitata, nel pomeriggio del 31 dicembre, in tempo utile per tornare a Pola e celebrare degnamente il Capodanno, con una cena di gala, accompagnata dalla musica. Il ritorno sarà nella serata di venerdì 2 gennaio, dopo aver visitato le graziose cittadine di Portorose e Pirano, concludendo con un pranzo a base di pesce. di Giuliana Barbiero IOsocio_ pagina 33 LE MOSTRE Dogi e dogaresse a Venezia UNA MOSTRA A PAL AZZO DUCALE RACCONTA L A STORIA DI DOGI E DOGARESSE A VENEZIA L’appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Venezia, rinnovato per l’occasione, ospita dal 17 gennaio 2014 un’esposizione che narra – attraverso opere provenienti dalle prestigiose raccolte del Museo Correr, della sua Biblioteca e dei suoi Gabinetti di disegni, stampe e numismatica – l’evoluzione storica di una figura simbolo veneziana: il Doge. Dogi e Dogaresse a Venezia racconta attraverso dipinti, sculture, codici miniati, monete, medaglie e insegne tradizionali del potere, la vicenda straordinaria di un mondo crollato nel 1797 e poi eternato nella dimensione del mito. Il suggestivo percorso prende avvio con tre importanti raffigurazioni pittoriche del Leone di San Marco, opera di Jacobello del Fiore (1415), Donato Veneziano (1459) e Vittore Carpaccio ( 1516), che rappresenta il premio agli splendidi ritratti dei dogi Francesco Foscari, Alvise Mocenigo e Leonardo Loredan rispettivamente di Lazzaro Bastiani, Giovanni Bellini e ancora Carpaccio, con cui si evidenzia l’assurgere dell’immagine del principe a vera e propria icona temporale della Serenissima. Il ritratto di Sebastiano Venier di Andrea Vicentino chiude la serie dei dogi che hanno fatto grande Venezia con l’energia e il diretto impegno nell’uso delle armi, culminato nella battaglia di Lepanto. Ampio spazio in mostra è dedicato alla figura delle dogaresse, in particolare a Morosina Morosini Grimani (1595-1605), di cui sono esposti un Ritratto attribuito a Palma il Giovane e una tela celebrativa della sua incoronazione e a Elisabetta Querini Valier (1694-1700), quarta ed ultima sposa di un Serenissimo a ricevere ufficialmente una pubblica investitura. Palazzo Ducale, Venezia fino al 30 giugno 2014 palazzoducale.visitmuve.it Tiziano, un autoritratto L’esposizione di questo affascinante Autoritratto – di recente ritrovato e attribuito a Tiziano da vari autorevoli studiosi internazionali e ora prestato generosamente da una collezione statunitense – rappresenterà un’occasione grata ai visitatori di confrontarsi con l’inaspettata “nuova” immagine del maestro. Una giornata di studio sul delicato tema dell’autografia nell’ arte accompagnerà l’esposizione, occasione importante per IOsocio_ pagina 34 gli studiosi per penetrare nel non facile campo della produzione grafica tizianesca, specie degli anni maturi, utile al giudizio critico di autografia anche per questo disegno. Museo Correr, Venezia dal 29 marzo al 25 maggio 2014 Ulteriori informazioni: correr.visitmuve.it Pietro Bellotti. Un altro Canaletto La mostra, curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti provenienti da collezioni private europee e statunitensi, che ricostruiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio figurativo. Fanno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografiche sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti firmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali firmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato. Cà Rezzonico, Venezia fino al 28 Aprile 2014 Informazioni: call center 848082000 ITINERARI Andar per “castraùre” nell’isola di Sant’Erasmo C’è, nella Laguna di Venezia, quasi a ridosso della Penisola del Cavallino e della bocca di porto del Lido, un’isola straordinaria, la maggiore della Laguna, lunga 4 Km e larga tra 400 e 900 metri: è l’isola di Sant’Erasmo, famosa da sempre perché è lo splendido orto di Venezia. che deriva dal cardo selvatico; è originario dal Vicino Oriente ed è stato introdotto in Italia dagli Arabi per quanto riguarda il Centro Sud e dai Veneziani, probabilmente nel viaggio di nuto in spagnolo alcachofa, che significa più propriamente “cardo spinoso”. Il passaggio da “cardo” a “carciofo” è avvenuto nel corso del tempo grazie a una lunga serie di selezioni e quando è stato ottenuto un prodotto gastronomicamente valido, le varie aree orticole italiane se ne sono immediatamente impossessate e l’hanno intelligentemente coltivato, tanto che attualmente l’Italia è il primo produttore mondiale di carciofi. Ciò che differenzia carciofo di sant’Erasmo da ogni altro tipo di carciofo, rendendolo inconfondibile, sta nel fatto che nelle isole della Laguna ha assunto nel corso del tempo delle caratteristiche uniche: è infatti tenero, carnoso, poco spinoso, di forma allungata, con le brattee di color violetto cupo che racchiudono un cuore dal gusto inconfondibile. Le “castaùre” sono raccolte tra aprile e maggio ed è in questo periodo che conviene compiere una gita a Sant’Erasmo nel cuore della Laguna di Venezia partendo da Venezia o da Treporti, per godere assieme alla festa che i produttori organizzano per far conoscere questa loro specialità davvero rara ed eccezionalmente squisita, anche dei panorami di incantevole e insolita bellezza. ritorno da una qualche Crociata, per le coltivazioni presenti nelle isole dell’Estuario e negli orti di Chioggia. Il nome di questo originale ortaggio è di origine araba, arsura, dive- “99 cose da fare, da vedere e da scoprire a Venezia e nel suo territorio” Mazzetto - Rorato, pag 214 _ Euro 9,90 I n quest’isola degli ottimi imprenditori agricoli producono gli ortaggi che arrivano ogni giorno al mercato di Rialto e, soprattutto, quelle primizie che fanno del mercato realtino uno dei più interessanti del Nord Italia. A primavera, quando il carciofo violetto fa spuntare sul suo apice il primo fiore, in quest’isola verde è tutto un accorrere di buongustai perché è finalmente arrivato il momento delle “castraùre”, primo frutto del carciofo violetto che ha trovato il suo habitat ideale nell’isola di Sant’Erasmo e nelle vicine isole delle Vignole, Lio Piccolo, Malamocco e Mazzorbo. Il carciofo, che gli ortolani di Sant’Erasmo chiamano “articiocco”, è una pianta erbacea IOsocio_ pagina 35 L A R I C E T TA Sardine ripiene iene ene en ne La ricetta di questo numero è stata inviata in redazione da una nostra socia che preferisce rim rimanere anonima. La signora, originaria del Lido di Venezia, ci ha voluto far conoscere un piatto che soleva fare sp spesso sua madre quang - scrive - conosce do era bambina.“Chi come me ha vissuto a Venezia durante la guerra e nel secondo dopoguerra MMM<A =@I@>JH@NDNJͺMDQ<G<A<H@IJI>@M<IJJMODB<GGDI@>JIDBGDH<D<GD@HP>>C@>JH@DIO@MM<A@MH</DK@N><Q<IJ però le sardine, un pesce nobile che ha sfamato ricchi e poveri”. INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 16 sardine belle grosse 100 grammi di mortadella PIJNKD>>CDJ?<BGDJK@M>CDKD<>@ un mazzetto di prezzemolo farina 00 1 uovo pane grattugiato PROCEDIMENTO /D<KMJIJG@N<M?DI@NDG@Q<G<O@NO<G<GDN><@G@DIO@MDJM</DA<PI=<OOPOJ?DHJMO<?@GG<<BGDJKM@UU@HJGJ@PIKJ U ?DHJGGD><JK<I@BM<OOPBD<OJ/DNO@I?@LP@NOJMDKD@IJNPPI<N<M?DI<@G<ND>JKM@>JIPI<GOM<@>JNcQD<>@M><I?J c ?DA<M@<?@MDM@=@I@D=JM?D/DK<NN<DGOPOOJI@GG<A<MDI<KJDI@GGPJQJN=<OOPOJ>JIPIKJ?DN<G@@LPDI?DI@GK<I@ L BM<OOPBD<OJ/DAMDBB@DIJGDJKMJAJI?JLP<I?JDGH@NOJGJDIN@MDOJA<G@=JGGD>DI@QPJG?DM@>C@?J==D<HJDHH@MB@M@G@ H N<M?DI@%ILP@NOJHJ?J>JI>GP?@G<IJNOM<NJ>D<KJNND<HJ>P>DI<M@PIKD<OOJNUDJNJNK@I?@I?JKJ>CD@PMJ ?J IOsocio_ pagina 37 A P P U N TA M E N T I ALTINATE DAL SILE AL PIAVE DECUMANO TERRA DEI TIEPOLO CAVALLINO 1 maggio Festa dea sopressa CEGGIA 24 maggio Concorso Naz. di poesia “ Città di Ceggia” 13 – 15 giugno Festa di San Luigi JESOLO 22 – 23 marzo Torneo Internaz. Ginnastica artistica VII Trofeo città di Jesolo 30 aprile Harlem Globetrotters Italian tour 2014 2 - 4 maggio Cirque Eloize con spettacolo ID 25 maggio Festa dei Fiori 30 maggio – 2 giugno 1^ Fitness Festival Jesolo 21 – 24 giugno Festa di S.Giovanni MEOLO 25 aprile Tutti in Piazza maggio Città della Speranza – Manif. di Beneficenza giugno Sagra Paesana MUSILE DI PIAVE 23 marzo - Castaldia Festa dell’acqua maggio Pedalar Gustando SAN DONÀ DI PIAVE 25 aprile Festa di Primavera 25 aprile La Fortajada in Golena del Piave MAERNE 13 aprile - Sala Tronchin e Centro Mostra di sculture “Buona Pasqua” 12 luglio Notte Bianca MARTELLAGO dal 22 marzo al 12 aprile Auditorio San Salvatore Rassegna concertistica Studenti – Scuola di Musica G. Sinopoli 22-23 marzo – Corte Santo Stefano Festa Vicariale della Famiglia 9-10-11 maggio - Corte Santo Stefano Corsi formativi Genitori/Laboratori e giochi per bambini 11 maggio La Castellana – visita tra ville e mulini 1 maggio 2^ Trofeo Gimkana – Gara ciclistica 25 maggio Passeggiata ecologica 12 – 13 giugno Torneo Calcio A5 Pro. Martellago“memorial L. Rossetto” 26 luglio Notte Bianca OLMO 24 aprile – 31 maggio Torneo di Calcio“ Anoè Camillo” 14 giugno Notte Bianca MIRANO 25 aprile Festa dei Fiori 12 – 15 giugno (da confermare) Palio di Noale 22 giugno Infiorata 28 giugno Notte Bianca IOsocio_ pagina 38 PIANIGA 24-25-30-31 maggio 1-3 giugno Centenaria Fiera dei bisi SALZANO 17 maggio Notte Bianca 31 maggio / 1 giugno SANTA MARIA DI SALA 30 marzo (da confermare) Fiori & sapori 24 maggio (da confermare) Notte Bianca SCORZE’ 9-18 maggio Festa della fragola e dell’asparago 23 maggio – 2 giugno Festa dei Bisi 21 giugno Notte Bianca SPINEA fine aprile – primi di maggio Festa di Primavera 5 luglio Notte Gialla ZERO BRANCO fine maggio – 2 giugno Festa della Birra - Scandolara VENEZIA E TERRAFERMA VENEZIA fino al 30 giugno – Palazzo Ducale Storia e storie di Dogi e Dogaresse fino al 27 aprile Università Cà Foscari Viktor Popkov“Sogno e realtà Viktor Popkov 1932-1974” “Un prestito flessibile a zero spese di istruttoria per realizzare i miei progetti?” Vinci uno dei 200 Tablet Samsung Galaxy Tab3 Lite in palio. Scopri come, è facile! Crediper Premium Il prestito FLESSIBILE a ZERO SPESE di istruttoria per dar forma ai tuoi progetti. Messaggio pubblicitario che presenta Crediper Premium. Per conoscerlo meglio, basta recarsi presso gli sportelli della Banca di Credito Cooperativo/CR dove sono disponibili tra le altre cose: il modulo “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (SECCI); - la copia del testo contrattuale; - la Guida concernente l'accesso all'Arbitro Bancario Finanziario - tutte le informazioni sulla flessibilità e i termini e le condizioni per esercitare la facoltà di modifica del piano di rimborso. Promozione valida fino al 30/05/2014. Il regolamento completo del concorso è disponibile sul sito internet www.crediper.it/regolamento Da oggi puoi richiedere il prestito su misura per te anche on-line sul sito: www.crediper.it
Documenti analoghi
IOsocio 02/2012 - Banca Santo Stefano
PERIODICO TRIMESTRALE
Registrazione n. 203/2008 del 01/02/2008 Tribunale di Venezia
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN% VE