La regolazione trascrizionale nei procarioti
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La regolazione trascrizionale nei procarioti
La regolazione trascrizionale nei procarioti • Meccanismi (es. il fago lambda) • Basi strutturali Controllo trascrizionale del fago batterico SPO1 4 siti di legame posti a 150 bp Proteina IHF NtrC è una ATPasi che stimola la formazione di un complesso aperto, tramite riarrangiamento conformazionale della RNA polimerasi MerR si lega sul lato opposto a quello della RNA polimerasi, che può quindi a sua volta legare il promotore e MerR Le due regioni -35 e -10 sono distanziate da 19 bp invece che da 15/17 PRM attiva la trascrizione del solo gene cI Il repressore si lega ad OR2 con un’affinità 10 volte inferiore che su OR1 Il repressore è in grado di dare origine ad un meccanismo di auto-regolazione negativa formando ottameri su OL1 ed OL2 e tetrameri su OL3 Questa regolazione permette di controllare finemente i livelli di repressore nel profago di un lisogeno I geni cII e cIII vengono attivati subito dopo l’infezione del fago Trascrizione di cIII Trascrizione di cII La proteina cII agisce come attivatore trascrizionale agendo su un sito a monte di PRE (Repressor Establishment) e stimolando la trascrizione di cI Meccanismo di autoregolazione positiva Il repressore si lega su OR1 e OR2 e attiva PRM Struttura della proteina Cro da fago λ (62 aa) Dominio che lega il DNA del repressore di λ (la proteina intera è di 236 aa) Regioni di legame riconosciute da Cro e Repressore del fago 434 Dimero del repressore del fago 434 La proteina è monomerica anche ad alte concentrazioni, e dimerizza solo in presenza di DNA Struttura del complesso Repressore 434 e DNA Notare che non ci sono interazoni tra proteina e DNA nella parte centrale! La Gln28 forma due legami idrogeno con l’A della posizione 1 La Gln29 forma un legame idrogeno con la G della posizione 2. In posizione 3 non ci sono legami idrogeno, ma interazioni idrofobiche tra le catene laterali della Thr27 e della Gln29 con il metile della T *B* 5’ T-A-T-A-C-A-A-G-A-A-A-G-T-T-T-G-T-A-C-T *A* 3’ T-A-T-G-T-T-C-T-T-T-C-A-A-A-C-A-T-G-A-A 434 Rep legato a OR1 1OR1.pdb OR1 Gln 29 Gln 28 434 Rep legato a OR1 Gln 29 Gln 28 434 Rep legato a OR1 *B* 5’ T-A-T-A-C-A-A-G-A-A-A-G-T-T-T-G-T-A-C-T *A* 3’ T-A-T-G-T-T-C-T-T-T-C-A-A-A-C-A-T-G-A-A *B* 5' TATACAAGAAAAACTGTACT 3' *A* 3' TATGTTCTTTTTGACATGAA 5' OR3 1PER.PDB 434 Rep legato a OR3 Gln 29 Gln 28 *B* 5' TATACAAGAAAAACTGTACT 3' *A* 3' TATGTTCTTTTTGACATGAA 5' 434 Rep legato a OR3 Gln 29 Gln 28 434 Rep legato a OR3 *B* 5' TATACAAGAAAAACTGTACT 3' *A* 3' TATGTTCTTTTTGACATGAA 5' I residui 40-44 (giallo e verde) formano una superficie in cui sono presenti legami idrogeno tra catena principale della proteina e scheletro del DNA Regioni di legame riconosciute da Cro e Repressore del fago 434 Le prime tre posizioni sui siti OR1, OR2 ed OR3 sono identiche!!!! Quindi il legame delle due Gln non rappresenta una discriminante per il riconoscimento da parte di Cro e del Repressore! Tuttavia la rimozione delle due Gln determina l’incapacità di riconoscere il sito di legame per queste proteine. Fagi mutati in queste Gln di Cro e Repressore non sono vitali. Avvengono molte interazioni tra scheletro della proteina e scheletro del DNA in seguito alla formazione del dimero. La posizione 4 della sequenza di riconoscimento diventa determinante La struttura cristallografica del repressore legato al sito OR3 mostra che l’emisito di destra è strutturalmente simile (soprattutto nella posizione del pho11) allo stesso emisito impegnato nel legame con Cro. Il Repressore non è in grado di imporre lo stesso ripiegamento che impone Cro! In the absence of an inducer, the LacR tetramer binds to DNA at two distinct operator sites. Binding of an inducer disorders a region of LacR and leads to dissociation from the DNA. The C-terminal oligomerization domains help stabilize the LacR tetramer. In addition to an oligomerization domain, each LacR monomer consists of core, hinge, and headpiece domains that are all involved in regulating interaction with DNA. The two core domains of the LacR dimer share an extensive interface stabilized by hydrophobic interactions. Inducer binding affects key electrostatic interactions at the inducer-binding site. Inducer binding affects key electrostatic interactions at the inducer-binding site. Changes at the inducer-binding site lead to changes in the electrostatic interactions around Lys84 that span the core-core interface. Changes at the core-core interface upon inducer binding may affect interactions at the hinge-core interface via the movement of a key a helix. The core domains of the uninduced LacR dimer make close contact with the two hinge domains. The hinge domains in uninduced LacR bend the DNA helix by widening the minor groove. Hinge-DNA contacts are nonspecific, and are not involved in recognition of the operator. The headpiece domains of LacR contact the major groove of DNA at the operator site. The DNA-binding element in the headpiece is a helix-turn-helix (HTH) motif. Interactions between side chains in the recognition helix and bases in the DNA account for the specificity of the HTH motif. The recognition helix also forms hydrogen bonds with the backbone of the operator DNA. The precise arrangement of side chains in the headpiece is disturbed, and binding to DNA is disrupted, when the core domains bind an inducer.
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