09 febbraio 2006
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Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 9 febbraio 2006 - Anno LXXIIX - N. 2 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 23 febbraio 2006 Alcuni Alcuni studenti studenti della della Scuola Scuola specializzata specializzata per per le le professioni professioni sanitarie sanitarie ee sociali sociali (ex (ex Propedeutica) Propedeutica) discutono discutono con con un un docente docente al al termine termine delle delle lezioni. lezioni. Swisscom privata? Ex Propedeutica Il tempo pieno va mantenuto pagine 2-3 L’OCST non ci sta pagina 8 Sanità, socialità e scuola La musica per la pace Sindacati uniti contro i tagli L’impegno di Giada Nobile pagina 12 pagina 6 2 SINDACATO ATTIVITÀ 9 febbraio 2006 ■ SCUOLA Ex Propedeutica Il comitato docenti OCST difende il tempo pieno L a questione del futuro della ex Scuola propedeutica (ora Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali) è molto importante. A seguito di un incontro tra docenti della scuola e sindacati, il comitato del sindacato OCST dei docenti ha voluto approfondire le motivazioni pedagogiche, culturali e finanziarie dell’esistenza della Sspss. Pubblichiamo la sua presa di posizione, che sarà indirizzata anche al Governo e alla Commissione scolastica del Gran Consiglio. Il sindacato OCST seguirà da vicino anche sul piano politico gli sviluppi della discussione sul futuro della scuola. R.R. futuro comprendere due percorsi quadriennali per apprendisti (con un primo e secondo anno prevalentemente scolastici), che portano a un certificato federale di capacità e a una maturità professionale federale sanitaria e sociale: queste formazioni sono il tirocinio di operatore sociosanitario (Oss, iniziato nel settembre 2003) e quello di operatore socioassistenziale (Osa, iniziato nel settembre 2005), entrambe destinate a ragazze/i che escono dalla scuola media. Il Dipartimento minimizza le conseguenze della sostituzione della formazione a tempo pieno con due iter professionali, visto che permane l’equilibrio tra parte culturale e parte prettamente professionale. L’agire del Decs ha motivazioni Il Consiglio di Stato, nel suo principalmente finanziarie: le formessaggio al Gran Consiglio n. mazioni di tirocinio sono ricono5659, propone l’abrogazione o sciute e finanziate dalla Confedela riduzione sostanziale del currazione, quella a tempo pieno no. ricolo di cultura generale (tre Si prevede un introito di circa due anni a tempo pieno) e di matumilioni di franchi di contributi federità specializzata sanitaria o rali. Inoltre, il Dipartimento educasociale (rilasciata alla fine del zione afferma che i titoli professioquarto anno, caratterizzato da nali offrono ai giovani il vantaggio uno stage pratico «guidato») di essere immediatamente spendiofferto dalla Scuola specializzabili sul mercato del lavoro. ta per le professioni sanitarie e Genitori, docenti e sindacato sociali di Canobbio (Sspss). hanno forti argomenti per opporsi Questa proposta implica una all’abolizione della formazione a modifica della legge cantonale tempo pieno. I punti essenziali sono sulle scuole professionali, che stati raccolti in un testo redatto dal non è ancora stata affrontata dal gruppo di lavoro interno alla Sspss Parlamento. e approvato all’unanimità al pleAlcuni studenti all’uscita della Scuola specializzata per le Entrambi gli scenari, ovvianum dei docenti della maturità speprofessioni sanitarie e sociali di Trevano. mente collegati, sono combatcializzata. tuti dal gruppo genitori della Nessuno contesta l’importanza e Sspss che ha consegnato al J.P. Graber, presidente della Conferenza dei l’interesse che possono rivestire i curricoli Oss e Gran Consiglio una petizione corredata da direttori dei licei svizzeri, ha dichiarato pubbliOsa per gli adolescenti in grado di sceglierli con 7.500 firme, raccolte in un tempo brevissimo. camente che vede un importante futuro per l’icognizione di causa, ma perché si vogliono incaAnche i docenti della Sspss e il Comitato ter di cultura generale, apprezzato non da ultinalare a 15 anni gli allievi interessati al sanitario docenti OCST e VPOD sono contrari a quemo in quanto necessario elemento dell’offerta e sociale in formazioni così profilate come Oss sta drastica riduzione o abolizione della forformativa, affinché i licei possano svolgere al o Osa? mazione a tempo pieno, che ritengono discumeglio la loro «missione». Deve esistere anche una formazione tratibile nelle motivazioni pedagogiche, finanziasversale, di base, che permetta poi una rie e culturali. Il progetto del Governo. La Sspss, nelle scelta diversificata in base alle attitudini. intenzioni del Consiglio di Stato, dovrebbe in Nelle altre professioni, dopo aver sperimentaUna formazione apprezzata in tutta la to una grande frammentazione, è avvenuto il Svizzera. Nel 2006 in Ticino compirà 40 anni, contrario di ciò che si sta profilando nel settore ed è tuttora frequentata da più di 500 allievi; ha sociosanitario: si è cercato di dare una base di fornito, a partire dagli anni Sessanta, alle scuoformazione comune e poi di specializzare. le sociosanitarie del terzo ciclo la gran parte È più facile a un giovane che ha uno spettro degli studenti. Negli ultimi dieci anni si sono culturale allargato, avere accesso a più settori diplomati più di 1.300 allievi (di cui l’80 per di formazione che a un giovane che ha una cento allieve). maturità strettamente profilata dal punto di Sul piano svizzero questo tipo di curricolo è vista professionale. La Sup ha un cappello unifrequentato da circa 12 mila allievi suddivisi in versitario: gli allievi devono essere in grado di una sessantina di scuole presenti in tutti i cancapire il mondo che li circonda, devono avere toni, salvo Appenzello Esterno e Obvaldo. Daluna formazione di base molto ampia. Chi ha a l’ultima riunione della Conferenza svizzera dei che fare con gli allievi che escono dalle medie direttori e direttrici delle Sspss, svoltasi lo scordeve constatare «che non tutti i giovani che so autunno, è risultato chiaro che in nessun hanno una propensione per il campo socioaltro Cantone è stato predisposto un piano di sanitario-educativo sono pronti, a quindici chiusura del percorso di studi di cultura geneanni, a scegliere un apprendistato già così defirale; anzi, alla lista si sono aggiunte lo scorso nito. A questa età, infatti, spesso si può parlaanno tre nuove scuole della Svizzera tedesca . re di propensione ma la ricerca e la messa a «La Sspss è una scuola che si afferma sempre di più come centro di competenza nell’ambito sanitario e sociale per il secondario due, ha un suo futuro ben delineato, ma deve ampliare e non diminuire le sue offerte formative» SINDACATO ATTIVITÀ 9 febbraio 2006 fuoco della propria strada avvengono più tardi; talvolta lentamente e faticosamente». Non bisogna infatti dimenticare che si opera «su un terreno difficile che, fino a pochi anni fa, non si consentiva di avvicinare prima dei 18 anni». Non pochi ragazzi, che saranno poi buoni operatori, arrivano alle scuole sociosanitarie dopo aver impegnato anni su di «sé», non essendo pronti ancora per «gli altri». Questo curricolo di cultura generale ha fatto da cuscinetto per molti anni, offrendo a molti ragazzi la possibilità di maturare, di capire cosa volevano effettivamente fare. La logica conseguenza è che parecchi allievi verranno deviati verso il liceo, le scuole medie di commercio (sarà più facile per loro trovare un posto di lavoro, visto che i liceali non hanno rosee prospettive e il settore commerciale conta parecchi disoccupati? Il Cantone risparmierà veramente tenendo presente che l’allievo liceale costa Trevano Gli insegnanti scrivono a Gendotti di più?). Il settore sociosanitario potrebbe quindi vedere indebolito il numero di giovani in formazione. È giusto che le tre vie rimangano aperte (Oss, Osa, maturità specializzata) e le persone possano scegliere dopo aver ricevuto un’informazione corretta comprendente vantaggi e svantaggi di ogni curricolo. È la soluzione più giusta: gli allievi di quarta media e i loro genitori non sarebbero di fronte a un’imposizione, ma a una vera scelta. Prima di operare scelte definitive e drastiche bisogna esaminare la situazione in tutti i suoi risvolti: una seria valutazione non sarà disponibile prima del 2009. La Sspss è una scuola che si afferma sempre di più come centro di competenza nell’ambito sanitario e sociale per il secondario due, ha un suo futuro ben delineato, ma deve ampliare e non diminuire le sue offerte formative. l Collegio dei docenti del Centro professionale di Trevano ha scritto a Gabriele Gendotti, direttore del Dipartimento educazione, cultura e sport, manifestando la propria preoccupazione in merito alle condizioni di insegnamento e di apprendimento della scuola ticinese, ritenute in progressivo scadimento. Tale peggioramento, si legge nella lettera a firma del presidente Franco Mombelli, è dovuto soprattutto all’aumento dell’onere lavorativo, alla riduzione I 3 Sono aperte le iscrizioni alla Sspss aperte le iscrizioni per l’anno scolastico S ono 2006-2007 alle scuole professionali sanitarie e sociali. La Sspss prevede 12 classi del 1° anno (due in più rispetto all’anno scolastico attuale). Questi i corsi: - Operatore socioassistenziale (Osa): 5 sezioni. Indirizzo assistenza agli andicappati (3 sezioni) e indirizzo assistenza all’infanzia (2 sezioni). - Operatore sociosanitario (Oss): 4 sezioni - Certificato intercantonale di scuola specializzata e di maturità specializzata sanitaria e sociale: 3 sezioni, di cui due nel campo sanitario e una sezione nel campo sociale. Domanda di iscrizione e informazioni alla segreteria a Canobbio (tel. 091 8150611). delle risorse a disposizione della scuola e alla richiesta di maggiore disponibilità da parte dei docenti per far fronte alle crescenti difficoltà di adattamento degli allievi. Il Collegio chiede a Gendotti di opporsi alle misure di risparmio, di favorire il coinvolgimento degli insegnanti nelle scelte concernenti la politica scolastica e di rendere operativi i due gruppi di lavoro sul ruolo e sull’identità professionali dei docenti e sulla formazione iniziale e continua. ■ CASSA PENSIONI I rendimenti sono buoni ma servono ancora maggiori controlli Nando Ceruso el quarto trimestre del 2005 gli averi di vecchiaia depositati per il secondo pilastro sono aumentati di 15 miliardi di franchi, mentre nel corso dell’intero anno sono cresciuti di circa 65 miliardi, facendo lievitare l’insieme dei fondi complessivamente a 575 miliardi di franchi. La cifra impressionante di 575 miliardi di franchi dà già l’idea di quali appetiti robusti possano suscitare queste enormi risorse finanziarie (in particolare nei maneggioni dell’alta finanza), nonché di quanto ci si debba preoccupare per evitare inopportune speculazioni, borsistiche e azionarie, che possono mettere a rischio gli equilibri e la coesione sociale del Paese. I dati confortanti che emergono dallo studio esperito dal Credito Svizzero sui fondi previdenziali del secondo pilastro, confermano una «performance eccezionale» del 12,62 per cento derivante dal buon andamento dei mercati finanziari a da quelli azionari. Si tratta di dati sicuramente importanti e rassicuranti, ma lo sarebbero ancora di più se fossero venuti da analisi e da serrati controlli esperiti dall’ufficio federale delle assicurazioni sociali e dall’ufficio federale delle assicurazioni private che hanno la supervisione sui patrimoni finanziari previdenziali. Purtroppo così non è, ed è per questo che dobbiamo prendere per buoni i dati forniti, con enfasi rassicurante, dal Credito Svizzero che N rappresenta comunque una delle componenti che maneggiano l’alta finanza, quindi anche il grosso dei capitali previdenziali gestiti in ambito borsistico e azionario. Tali notizie tendono «banalmente» a tranquillizzare gli assicurati, dando la parvenza che i capitali previdenziali sono sempre in buone mani e che i criteri di investimento, in ambito borsistico e azionario, delle importanti risorse finanziarie accantonate per la previdenza professionale, rispondono ai migliori criteri di redditività e di salvaguardia del patrimonio. Ma al di là dei tassi di rendimento, mediamente del 7 per cento nel 2004 e del 12,6 per cento nel 2005, non ci si può dimenticare della voragine creata dalla bolla speculativa borsistica che ha inghiottito un centinaio di miliardi di franchi solo tra gli anni 2000 e 2002. Non si può neppure sottacere che se non si inseriscono elementi di serrato controllo sulla gestione e sugli investimenti dei capitali previdenziali da parte delle autorità federali, la «bolla» speculativa verificatasi tra il 1999 e il 2002 (ma le prime avvisaglie furono già accusate tra l’87 e il 98) potrà ancora ripetersi, mettendo ancora a repentaglio quello che rimane delle rendite di vecchiaia dei lavoratori e delle lavoratrici. Ma il Governo federale, al posto di predisporre norme più severe sui controlli e sulle verifiche della gestione e gli investimenti dei fondi, attraverso nuovi disposti di legge e il rafforzamento degli organi di vigilanza, continua a perseguire la linea punitiva solo degli assicurati riducendo le rendite e i tassi di interesse. Per non dimenticare quanto è successo a danno degli assicurati, in seguito alle importanti perdite finanziarie verificatasi sulle casse pensioni, va considerato che il tasso di interesse è stato ridotto dal 4 al 2,25 per cento, poi riportato al 2,5 per cento; l’aliquota di conversione (percentuale di rendita sul capitale) è passata dal 7,2 al 6,8 per cento, mentre è in previsione un ulteriore calo fino al 6,4 per cento a partire dal 2011. Se a tutto ciò si aggiungono gli aumenti dei premi rischio da parte degli enti assicurativi (fino e oltre il 120 per cento) il calo delle rendite sarà superiore del 15-20 per cento. Ne consegue che non è più possibile lasciare i capitali previdenziali in mano ai maneggioni dell’alta finanza e ai grossi enti assicurativi, ma occorre rivendicare una partecipazione attiva sui criteri di gestione dei capitali e degli investimenti che vengono effettuati nel mercato finanziario. Una maggiore sicurezza e trasparenza verso gli assicurati non solo è auspicabile, ma è d’obbligo! Ci si deve mobilitare, federazioni centrali in primis, per rivendicare maggiore attenzione sui capitali previdenziali da parte dal Governo federale, al fine di evitare i biasimevoli e nebulosi fatti accaduti nel recente passato che hanno evidenziato una gestione superficiale e spregiudicata dei fondi previdenziali dei lavoratori e delle lavoratrici. SINDACATO ATTIVITÀ 9 febbraio 2006 ■ ORO DELLA BANCA NAZIONALE Raccolte le firme per il referendum Meinrado Robbiani a scorsa settimana sono state consegnate alla Cancelleria cantonale le firme a sostegno del referendum sull’oro della Banca nazionale. La raccolta di un sufficiente numero di sottoscrizioni, alla quale ha contribuito anche l’OCST, consentirà, in preparazione alla votazione popolare, di riaprire il dibattito attorno all’impiego più corretto e fruttuoso di questo introito. In questo ambito, l’OCST riafferma, che al carattere straordinario di questa entrata deve poter corrispondere una destinazione altrettanto straordinaria. La sua integrazione nei conti ordinari dello Stato non rispecchia invece questa caratteristica. Destinare il provento dell’oro al miglioramento dei conti o alla riduzione del debito cantonale contrasta con la L sua natura intergenerazionale, che merita di riflettersi in un impiego proiettato sul lungo termine, a favore del rafforzamento duraturo del tessuto occupazionale ed economico del Ticino. In questa prospettiva, è ora indispensabile che l’azione referendaria sia completata con l’elaborazione di proposte di utilizzo dell’introito riversato al Ticino a seguito della vendita delle riserve auree eccedentarie della Banca nazionale. L’OCST, che si era già inizialmente riservata di promuovere un apposito atto parlamentare, sta elaborando alcune ipotesi di intervento, rispondenti a criteri di sostegno all’occupazione, all’economia ed alla coesione sociale. Il referendum deve poter costituire una tappa in direzione di iniziative capaci di consolidare strutturalmente il nostro Cantone, con un prioritario riverbero sulle giovani e future generazioni. Adesso serve riaprire il dibattito attorno all’impiego più corretto e fruttuoso di questo introito straordinario ■ AGENDA OCST INCONTRI Si terrà martedì 21 febbraio, alle 19, all’OCST di Lugano (entrata dall’hotel Ceresio), un’assemblea informativa sulla cassa pensioni (Lpp). Nando Ceruso, vicesegretario cantonale, approfondirà questi temi: la Cassa pensione e la sua funzione; le prestazioni di vecchiaia e in caso di invalidità; possibilità e modalità per avere il capitale (per la propria abitazione, in caso di trasferimento del domicilio all’estero, per intraprendere un’attività in proprio, all’età del pensionamento); regole per i coniugi; cambiamenti avvenuti dopo l’adesione della Svizzera all’Unione europea. SEDE DI STABIO La sede di Stabio è stata potenziata. È aperta tre giorni la settimana: il lunedì, dalle 14.30 alle 18, il giovedì dalle 16 alle 18, e il mercoledì dalle 14 alle 18. La decisione si è resa necessaria anche a seguito dell’insediamento in quella zona di numerose aziende che danno lavoro a molti lavoratori, non solo frontalieri, iscritti in gran numero all’OCST. Importante è la presenza, il mercoledì, di un collega dell’Inas Frontalierato, che potrà dare informazioni relative in particolare all’Avs e alle pratiche previdenziali italiane e svizzere. COMITATO GIOVANI Comitato dell’OCST propone un corso di lavori con perline per creare bijou e accessori. È un occasione per imparare a realizzare simpatici ornamenti e instaurare un rapporto di amicizia con gli altri partecipanti al corso. Info: tel. 091 9211551 (Mara Valente). Il 5 Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST OCST è firmataria dei Contratti collettivi di lavoro L’ in tutte le categorie professionali. È il sindacato più rappresentativo del Ticino in tutte le categorie. Mette a disposizione i propri Segretariati in ogni regione del Cantone. LE SEDI Segretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, tel. 0919211551, posta elettronica [email protected] Segretariati regionali 6500 Bellinzona, via Pellandini 2 6710 Biasca, Piazza Centrale 6830 Chiasso, via Bossi 12 6814 Lamone, via Sirana 6600 Locarno, via della Posta 6900 Lugano, via Balestra 19 6850 Mendrisio, via Lanz 25 tel. 091 8214151 tel. 091 8730120 tel. 091 6825501 tel. 091 9660063 tel. 091 7513052 tel. 091 9211551 tel. 091 6405111 Permanenze Faido (tel. 091 8661293); Grono (tel. 0918271396); Stabio, via Giulia (tel. 0916471414); Cannobio, via Gallaroli 2 (tel. 0039032371086); Cevio, Bar Castello; Lavena Ponte Tresa, via Marconi 59 (tel. 00390332551281); Porlezza, via Osteno 1 (tel. 0039034461687); S. Maria Maggiore, sala municipale. FORMAZIONE ALL’OCST I nuovi corsi del Cfp l Centro di formazione professionale dell’OCST (Cfp), offre un ampio ventaglio di corsi. A breve inizieranno: I LINGUE z Corsi intensivi di italiano per stranieri (minimo sette partecipanti), dal 13 febbraio al 10 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 9, 80 ore. Costo: fr. 750 soci, non soci fr. 1000. INFORMATICA z Introduzione all’informatica, dal 28 febbraio al 6 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Word per avanzati, dal 6 marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Excel per principianti, dal 6 marzo al 12 aprile, martedì e giovedì, dalle 13 alle 15.30, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Power Point per principianti, dal 6 marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Reti-internet-posta elettronica, dal 6 marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. z Corel Draw per principianti, dal 6 marzo al 5 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. fr. 350 soci, fr. 550 non soci. z Creazione pagine web, dal 7 marzo al 13 aprile, martedì e giovedì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. EDILIZIA z Lettura del disegno edile base, dal 7 marzo al 25 aprile, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 45 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. MECCANICA-METALLURGIA z Autocad per meccanici, dal 6 marzo al 5 aprile, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. z Lettura del disegno meccanico, dal 21 marzo al 9 maggio, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 36 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. CONTABILITÀ z Teoria base, dal 14 marzo al 13 aprile, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. z Banana base, dal 24 marzo al 24 maggio, lunedì e mercoledì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. VENDITA z Tecnica della vendita a Lugano, dal 6 marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì, dalle 19, 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 800 non soci. Iscrizioni: Cfp, v. Balestra 19, 6900 Lugano. Tel. 091 9211551, fax 091 9235365; [email protected]; www.ocst.com. SINDACATO ATTIVITÀ 6 9 febbraio 2006 ■ REFERENDUM DEL 12 MARZO OCST, SIT e VPOD in difesa dei servizi sociosanitari e della scuola Negli scorsi anni le ristrettezze finanziarie hanno già indotto ad adottare misure di risparmio, il cui aggravio eserciterebbe ricadute negative sul servizio alle persone e sulle finanze delle famiglie. I tagli hanno peraltro già gravato sul personale di questi settori, prevalentemente femminile, in termini di peggioramenti salariali e di aumento del carico di lavoro. I sindacati OCST, SIT e VPOD non possono ammettere che i servizi alle persone più sfavorite e la qualità della formazione siano subordinati a ferrei obiettivi di carattere finanziario. Non possono nemmeno accettare che le condizioni di lavoro in questi settori fondamen- a votazione cantonale del prossimo 12 marzo è un appuntamento decisivo per la salvaguardia dei servizi sociosanitari e della qualità della scuola, come pure per promuovere un più corretto metodo di lavoro sul versante del risanamento delle finanze cantonali. Il successo del referendum, lanciato e sostenuto da un ampio fronte di associazioni e organizzazioni, sfocerà in una votazione, che chiama le cittadine e i cittadini ticinesi a pronunciarsi sulla legge che «limita» per il 2006-2007 i sussidi agli enti, associazioni e istituti sociosanitari, alle scuole comunali e alle università. Tale «limitazione», a fronte di bisogni crescenti e della normale inflazione, corrisponde di fatto a un taglio delle risorse in termini reali. L Difendiamo l’assistenza e la formazione. Dall’esito della votazione dipende la qualità del servizio alle persone maggiormente bisognose di assistenza e di cure (anziani, malati, invalidi, bambini ...), ma anche la qualità della formazione dei nostri giovani. tali subiscano un continuo peggioramento. La legge varata dal Governo e dal Parlamento è resa ulteriormente urtante dalle carenze di metodo, che la incrinano. Oltre ad essere stata adottata senza un adeguato coinvolgimento delle forze e degli enti interessati, essa prevede un taglio lineare, che non risponde ad alcun criterio di discernimento e di priorità. I risparmi non sono nemmeno collocati in una prospettiva, che ne indichi lo sbocco finale. I sindacati OCST, SIT e VPOD sollecitano perciò tutte le iscritte e gli iscritti e la popolazione a opporsi risolutamente ai tagli nella sanità, socialità e scuola, votando «NO» il 12 marzo. ■ SACD DEL SOTTOCENERI Incontro tra personale, sindacato e direttori per guardare al futuro se per ottenere migliori tariffe e nella prospettiva di armonizzare le condizioni di lavoro (es. assicurazione per la perdita di guadagno unica e altre assicurazioni, vedi sotto) mal si comprendono queste diverse impostazioni su temi che potrebbero favorire tutto il settore e il personale. Vanessa Catenazzi egli scorsi giorni si è svolta la riunione promossa dalla Commissione paritetica dei SACD del Sottoceneri tra i rappresentanti delle Commissioni interne del personale, dei sindacati OCST, VPOD e SIT e i direttori dei tre servizi. Sono stati discussi alcuni temi di interesse generale per il personale. N Trattenuta salariale straordinaria del 2,20 per cento. La scelta per rientrare nei limiti del sussidio 2006 (limitato a un aumento dello 0,50 per cento rispetto al 2005; ricordiamo che contro questa decisione si voterà il prossimo 12 marzo) era di dare lo scatto annuale e metà del rincaro e applicare la trattenuta del 2,20 per cento oppure di non concedere lo scatto. Dopo la trattativa di dicembre con i rappresentanti del Dss si è optato per la prima soluzione (per evitare di colpire solo il personale in carriera), che in termini finanziari è quella che penalizza meno i dipendenti. Nel Sopraceneri la situazione presenta qualche diversità: solo Bellinzona applica la stessa procedura dei servizi del Sottoceneri. Il servizio delle Tre Valli applica la trattenuta ma riconosce ai propri dipendenti tre giorni di congedo pagato supplementare, mentre Locarno (che ha numerosi dipendenti a ore e appalta prestazioni a servizi privati) ha deciso di non applicare la trattenuta salariale. È evidente che nella situazione di condurre una trattativa unitaria con Santésuis- Assicurazione casco totale. Dopo un’ampia discussione si è concluso di costituire un gruppo di lavoro che studi una proposta da sottoporre al personale per il 2007. Una delle proposte considerate è stata quella di non più contrarre un’assicurazione casco totale, ma aumentare di cinque centesimi l’indennità chilometrica portandola a 65 centesimi. Un numero unico per dare una migliore assistenza tre Servizi di assistenza e cura a domicilio del Sottoceneri hanno iniziato una collaborazione pilota con la Centrale 144 Ticino Soccorso, gestita dalla Federazione cantonale ticinese servizi ambulanze (Fctsa). Grazie a un nuovo numero di accesso unico, attivo 24 ore su 24 (0840224422), i Sacd possono offrire le proprie prestazioni sanitarie tutti i giorni della settimana. Quando le loro amministrazioni sono chiuse, le chiamate vengono deviate sul nuovo numero, al quale risponderà un operatore in grado di dare informazioni o richiedere un intervento. I Assicurazione perdita di guadagno in caso di malattia. L’andamento del 2005 è stato caratterizzato da una diminuzione in tutti e tre i servizi delle assenze per malattia, che ha permesso di conseguenza una maggior capacità di negoziare un premio assicurativo più favorevole per l’anno successivo (e non da ultimo una migliore collaborazione tra il personale). La parte di premio rimborsata ai dipendenti sotto forma di gratifica è stata considerevole. Nel corso dell’anno si discuterà con il personale la proposta di continuare anche nei prossimi anni secondo la formula attuale. Offerta telefonia mobile. Dopo aver preso in esame la proposta Swisscom e considerato le perplessità sorte tra il personale, è stato deciso che per il momento chi non vuole aderire alla proposta avrà comunque diritto al rimborso per le telefonate di servizio. Picchetto giorni festivi. Dopo aver discusso la modalità applicata in questi mesi a titolo sperimentale, la direzione di SCuDo ha informato che una scelta alternativa all’attuale modello dell’infermiere di picchetto, potrebbe essere la pianificazione di un turno di lavoro supplementare durante i giorni festivi, contemporaneamente a una più ampia introduzione della fascia di lavoro tra le sette e ventuno (come previsto dalla legge cantonale sulle cure a domicilio). Questa opzione comporta naturalmente un adeguamento del personale. La questione sarà in ogni caso discussa con il personale interessato. 9 febbraio 2006 SINDACATO ATTIVITÀ 7 ■ CLINICHE PRIVATE Scatti non per tutti: le direzioni riconoscano l’impegno dei dipendenti Renato Ricciardi ome abbiamo riferito nello scorso numero del Lavoro, in base al nuovo Contratto collettivo di lavoro, la concessione degli scatti annuali è stata discussa e decisa nelle singole cliniche. Il carovita è dello 0,5 per cento per tutti i collaboratori. Riportiamo a lato una panoramica delle decisioni adottate dopo la discussione avvenuta tra direzione, commissione del personale e organizzazioni sindacali. Come si nota, non tutte le cliniche concedono lo scatto annuale di stipendio. Il personale è consapevole del delicato momento che caratterizza il settore ospedaliero privato. L'OCST si è impegnata negli scorsi mesi per la salvaguardia dei posti di lavoro, risorsa primaria per tutto il personale delle cliniche, ma invita nel contempo le direzioni degli istituti a tenere conto dell'impegno sempre maggiore richiesto ai dipendenti e a riconoscerlo anche in termini salariali. La mancata concessione degli scatti devono rivestire, secondo l'OCST, un carattere eccezionale per evitare che a medio termine si creino delle disparità di trattamento tra i dipendenti del settore. C Scatti annuali 2006 nelle cliniche private CLINICA SCATTO ANNUALE (art. 8 cpv. 2 CCL) Clinica Viarnetto Aumento di 25 fr. mensili a ogni collaboratore Gruppo Ars Medica (clinica S. Anna e Ars Medica) 0,50% della massa salariale per adeguamenti in favore di: 1. collaboratori di recente assunzione inseriti in classe inferiore a quella normalmente applicata dal Ccl 2. collaboratori che per loro funzione percepiscono uno stipendio sensibilmente inferiore a quello di mercato 3. coloro a cui è stata modificata la funzione con l’assunzione di nuovi compiti e nuove responsabilità Clinica Luganese Lo scatto annuale è stato riconosciuto a tutto il personale, tranne a quello di radiologia Clinica Malcantonese No Clinica Humaine Sementina No Clinica Alabardia No Clinica S. Chiara Scatto annuale riconosciuto a tutto il personale Clinica S. Croce No Clinica Varini Scatto annuale riconosciuto a tutto il personale Clinica Hildebrand Scatto annuale riconosciuto a tutto il personale ■ COORDINAMENTO DONNA-LAVORO Il lavoro interinale impoverisce i rapporti sociali e la formazione Mara Valente o sviluppo del settore terziario ha consentito l’ingresso e l’intensificazione del lavoro femminile, specie da quando la donna ha la possibilità di accedervi scegliendo il lavoro part time, che gli permette di conciliare il lavoro produttivo con la cura della vita familiare. L’introduzione della formula di lavoro parziale va considerata positivamente da un punto di vista sociale, in quanto permette alla donna di organizzare il proprio tempo sociale e familiare. Il quadro sarebbe perfetto se non nascondesse due insidie: la prima è quella che la presenza della donna, a tempo parziale, nel mondo economico non diventi irreversibile; la seconda è che il lavoro garantito a tempo pieno non diventi «un diritto» solo per l’uomo. Ma la vera macchinazione diabolica, nel suddetto scenario, è quella del lavoro interinale. Se questo, da un lato, permette alla donna di non uscire totalmente dal mondo del lavoro, perché le consente, in alcune L fasi della propria vita, di rimanere attiva, dall’altro si tratta di lavori insicuri, mal retribuiti e che non danno alcuna facoltà di programmare il futuro lavorativo. In altre parole, queste nuove forme di lavoro temporaneo realizzano un impoverimento di rapporti sociali e di formazione completamente dannosi per il futuro professionale. La dignità e la personalità della donna lavoratrice va difesa offrendo condizioni di lavoro dignitose. Oggigiorno uno stipendio non basta per crescere decorosamente una famiglia e per far fronte a tutte le necessità che la società moderna impone (da non confondere con il consumismo sfrenato), quindi la donna è costretta a farsi carico di un lavoro extradomestico. Un’occupazione che però sia retribuita in forma proporzionata tra quantità e qualità di lavoro e che non diventi uno sfruttamento lecito di prestazioni lavorative. Mancano politiche adeguate di protezione della famiglia in campo economico, strutture d’assistenza per bambini all’interno delle aziende e forme di flessibilizzazione degli orari di lavoro per i neo genitori. Sono tutte mancanze alle quali la donna deve fare fronte con il proprio lavoro senza però cadere nelle trappole dei lavori interinali, che se da un lato assicurano un guadagno immediato, dall’altro creano sacche di povertà future dal punto di vista economico, sociale e professionale. 8 SINDACATO ATTIVITÀ 9 febbraio 2006 ■ POLIZIA Riclassificazione dei sergenti capogruppo, chiusa la vertenza Renato Ricciardi a trattativa sulla riclassificazione dei sergenti capogruppo si è conclusa con un risultato molto positivo. Dopo l’incontro di venerdì scorso con la direzione del Dipartimento delle istituzioni , rappresentata dall’avv. Giorgio Battaglioni, il passaggio di classe è stato assicurato anche ai sergenti capogruppo (una cinquantina) con effetto retroattivo al 1° luglio dello scorso anno. La proposta concordata sarà ora sottoposta per ratifica al Consiglio di Stato. L La soluzione, adottata a titolo di sanatoria grazie alla buona volontà della direzione del DI e del comando, permette di chiudere una vertenza insidiosa a soddisfazione di coll comitato del nostro sindacato di polizia propone laboratori che hanno offerto in pasanche quest’anno i corsi di preparazione agli esami. sato un apprezzato lavoro nell’ambiQuesto servizio, di evidente utilità per tutti i candidati alla to del corpo di polizia. Da parte sinscuola, ha sempre conosciuto un considerevole interesdacale è stata confermata l’adesiose. Grazie ai nostri docenti sarà possibile prepararsi agli ne ai nuovi criteri per la promozione esami scritti del 22 aprile, frequentando i corsi di mateal grado di sergente di I, che varranmatica e di cultura generale a Lugano e a Giubiasco. no in futuro e saranno ripresi nel Le lezioni inizieranno sabato 25 febbraio alle ore nuovo regolamento delle promozio8.30, nell'aula magna della scuola di polizia a Giubiani. Il nuovo organigramma della polisco, e giovedì 2 marzo alle ore 20 nella sala confezia cantonale e il regolamento delle renze dell’OCST a Lugano. promozioni saranno sottoposti ai sindacati entro la prossima estate Info e iscrizioni: OCST Lugano, telefono 091 (agosto) e potranno entrare in vigo9211551 (interno 223, Marianne Odermatt). re per le promozioni 2007. Risultati molto soddisfacenti a dimostrazione che nell’ambito di una dovrebbero rassicurare sui ventilati cambiatrattativa leale e un dialogo serio possono menti organizzativi di questo importante essere trovate buone soluzioni per tutte le parti reparto. Nessuna riorganizzazione in tempi interessate. brevi. In ogni caso il Dipartimento si è impePer quanto riguarda, infine, la Polizia stragnato ad avviare una trattativa con i sindacati dale, le recenti conferme giunte direttamente se dovessero essere presentate delle propodal Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini ste concrete. Corsi di formazione all’OCST per la Scuola di polizia 2007 I ■ SWISSCOM Il Consiglio federale vuole privatizzare ma l’OCST non ci sta Lorenzo Jelmini l Consiglio federale ha dunque deciso di avviare una consultazione sulla possibilità di privatizzare Swisscom. Il dossier dovrebbe giungere sui banchi del parlamento già nel mese di giugno e i sostenitori della privatizzazione, gli stessi che auspicano un netto ridimensionamento dello Stato, hanno già presentato gli argomenti, spesso in contraddizione tra loro. L’ultima occasione è stato il congresso Udc, dove da una parte è stata auspicata l’eliminazione dei vincoli statali per lasciare all’operatore la libertà di muoversi sul mercato, come se finora la direzione del gruppo non si fosse permessa di agire come meglio credeva, smantellando e suddividendo e gestendo l’azienda a sua discrezione. Dall’altra si è chiesto che il ricavato della vendita sia riversato al popolo che, tuttavia, siamo certi non vedrà nulla, come sta accadendo con l’oro della Banca nazionale. I L’OCST dice no. In merito a questa vicenda l’OCST si è già espressa: la cessione totale della partecipazione della Confederazione in Swisscom non è auspicabile e se una decisione favorevole dovesse scaturire dalla discussione del parlamento, siamo pronti a sostenere il referendum così da permettere al popolo di esprimersi. Si tratta di un’azienda che gestisce un servizio pubblico di rilevanza cruciale. Abbandonarla al privato ed esporla soprattutto a un possibile rilevamento da parte di gruppi esteri, mette a repentaglio la sicurezza di questo servizio. Occorre fare chiarezza. Ci preme tuttavia sgombrare il campo da possibili equivoci. Da parte nostra non vi sono barricate ideologiche. Riteniamo anzi che un’approfondita verifica dei compiti dello Stato, e dunque anche delle sue partecipazioni nelle differenti imprese di servizio pubblico, sia necessaria. Tuttavia, occorre fare chiarezza, innanzitutto, su cosa lo Stato deve fare e con quali mezzi finanziari. Ed è proprio per questo motivo che ci opponiamo alla decisione del Consiglio federale, perché questa analisi non è stata neppure abbozzata. L’impressione è che si voglia unicamente vendere la gallina dalle uova d’oro per ricavarne il massimo guadagno. Di una politica o di una strategia nell’ambito delle telecomunicazioni neppure l’ombra, semplicemente vendiamo i gioielli di famiglia per tappare qualche falla e riduciamo così il ruolo dello Stato! Questa sì che è pura ideologia. Come ideologico è il principio che comunque ci penserà il mercato, libero da vincoli statali, a mettere tutto a posto, anche nell’ambito del servizio pubblico. Perché, non dimen- tichiamo, le telecomunicazioni sono un servizio che lo Stato, direttamente o indirettamente, deve garantire a tutta la popolazione su tutto il territorio nazionale. A quale società privata interesserà un domani investire in infrastrutture nelle regioni periferiche? Sarebbe contrario alle tanto declamate leggi di mercato! Così come proposta dal Governo, la privatizzazione non può che essere rigettata. Riteniamo, inoltre, che il difficile momento economico e sociale, nel quale si trova anche il nostro paese, dovrebbe dare impulsi ben diversi allo Stato e ai suoi amministratori. Uno dei compiti dello Stato è, infatti, quello di distribuire la ricchezza ma anche di crearla quando la società è in difficoltà. È forse sbagliato chiedere a un’impresa importante e forte come Swisscom maggior impegno nel creare posti di lavoro anziché smantellarli per seguire a tutti i costi la redditività? Non è pensabile proporre investimenti in progetti che coinvolgano, per esempio, i giovani, oggi fortemente colpiti dalla disoccupazione? Ma da un Consiglio federale che, per bocca del suo rappresentante più populista, Christoph Blocher, propone di regalare le azioni alla popolazione quale progettualità ci si può attendere? 9 febbraio 2006 SINDACATO CONTRATTI 9 ■ METALCOSTRUZIONI E TECNICA DELLA COSTRUZIONE Rinnovata la convenzione dell’artigianato fino al 2009 A cura di Giovanni Scolari METALCOSTRUZIONI (USM) ARTIGIANATO DEL METALLO Firmata la nuova convenzione collettiva di lavoro 2006-2009 Si è conclusa nel corso del 2005 la trattativa per il rinnovo contrattuale di questo importante settore artigianale che occupa in Svizzera alcune migliaia di lavoratori. Le trattative tra le parti contraenti si sono protratte per quasi tutto il 2005, a causa della difficoltà nel trovare giuste soluzioni alle diverse posizioni espresse dalle singole componenti. Anche l’OCST, tramite la nostra centrale sindacale Syna, ha presentato numerose e qualificate richieste di modifica contrattuale che, al termine delle trattative, solo in parte hanno trovato una giusta considerazione. Il nuovo contratto in vigore dal 1° gennaio 2006 avrà durata sino al 31 dicembre 2009 con l’opzione di una proroga di ulteriori due anni. È stata presentata al Consiglio federale la domanda di obbligatorietà generale. Gli aspetti materiali rilevanti nel nuovo contratto possono essere così riassunti: z Durata del lavoro. La durata annuale del lavoro resta di 2.086 ore. In futuro il datore di lavoro potrà però retribuire fino a 100 ore all’anno senza indennità. Le altre ore straordinarie devono essere riportate all’anno successivo, compensate o retribuite, come finora. z Vacanze. La regolamentazione delle vacanze resta invariata fino al 2006. Dal 2009 ai lavoratori della categoria 20-45 anni sarà concesso un giorno di vacanza in più: avranno così diritto a 21 giorni di vacanza all’anno. z Lavoro serale. In linea di principio, per il lavoro serale tra le 20 e le 23, non sarà più dovuta alcuna indennità. Sarà versata un’indennità in via eccezionale se contemporaneamente sono prestate ore straordinarie. z Indennità per lavoro fuori sede. In futuro sarà menzionata nella convenzione solo l’indennità di mezzogiorno, il cui importo resta di fr. 15. Le altre indennità dovranno essere convenute tra il datore di lavoro e il lavoratore. Per gli aspetti normativi sono invece previste ulteriori possibilità di sanzioni più consistenti per quelle aziende che non rispettano il Ccl. Per fare ciò si è anche deciso di dare maggiori poteri alle singole commissioni paritetiche. Le commissioni paritetiche sono un elemento importante che serve per meglio valutare il mercato del lavoro, regolare la concorrenza e difendere i posti di lavoro. Ciò genera purtroppo nuovi costi. Concretamente significa anche un aumento del contributo professionale nazionale, richiesto ai dipendenti, che passa da 15 a 20 franchi mensili. Di questo aumento, 3 franchi sono destinati a progetti di perfezionamento professionale ritenuti prioritari dalle parti sociali; 2 franchi sono assegnati alle Commissioni paritetiche professionali regionali per intensificare l’applicazione e i controlli. I controlli si concentreranno sui lavoratori distaccati, che lavorano in Svizzera temporaneamente. Le altre modifiche sono di natura redazionale e riguardano soprattutto la collaborazione tra le parti sociali. Al termine dei lavori di stampa e dopo la decisione dell’Ufficio federale dell’economia Seco in merito alla dichiarazione di obbligatorietà generale, verrà consegnata a tutti i dipendenti una copia della convenzione collettiva nazionale di lavoro. 25-29 anni 30-39 anni da 40 anni fr. 22,65 fr. 23,80 fr. 24,10 fr. 3.940 fr. 4.140 fr. 4.190 fr. 51.220 fr. 53.820 fr. 54.470 2. Lavoratori semiqualificati nel settore Esecuzione di lavori ripetitivi. Svolgimento corretto di semplici procedure in base alle istruzioni necessarie. Età all’ora al mese all’anno 20-21 anni fr. 18,10 fr. 3.150 fr. 40.950 22-24 anni fr. 18,95 fr. 3.300 fr. 42.900 25-29 anni fr. 20,10 fr. 3.500 fr. 45.500 da 30 anni fr. 21,00 fr. 3.650 fr. 47.450 3. Manovali Esecuzione di lavori semplici fr. 17,55 fr. 3.050 fr. 39.650 4. Periodo di attesa Al termine di una riqualificazione o di un reinserimento professionale, i salari minimi sono vincolanti dopo un periodo di attesa di tre mesi. RAMO TECNICA DELLA COSTRUZIONE Ritenuto che nel corso del 2005 il rincaro, calcolato in base all’indice nazionale dei prezzi al consumo, è inferiore all’1,5 per cento, le parti sociali, come previsto agli articoli 41 e 41.2 del Ccnl, non hanno convenuto adeguamenti generali dei salari effettivi. L’indice compensato resta dunque fissato a 103.3 (agosto 2004) e costituisce la nuova base formale per i negoziati salariali 2007. In virtù del modello della Ccnl, le parti contraenti hanno dato il via a discussioni sull’organizzazione di un regolamento concernente il pensionamento anticipato flessibile. ADEGUAMENTI SALARIALI Come di consuetudine, si sono tenute, a livello nazionale, le trattative salariali tra le parti sociali. La massa salariale dei lavoratori soggetti al Ccl è incrementata dell’1,2 per cento. Gli adeguamenti salariali possono essere concessi individualmente, in base al merito e alla funzione. Accanto a questo adeguamento individuale dei salari effettivi, in base al merito, sono stati decisi adeguamenti dei salari minimi a seconda della classe di età e della formazione. 1. Dopo l’apprendistato nel settore professionale a) metalcostruttore/disegnatore metalcostruttore Età all’ora al mese all’anno 20-21 anni fr. 20,70 fr. 3.600 fr. 46.800 22-24 anni fr. 21,55 fr. 3.750 fr. 48.750 25-29 anni fr. 23,80 fr. 4.140 fr. 53.820 30-39 anni fr. 25,10 fr. 4.365 fr. 56.745 da 40 anni fr. 25,50 fr. 4.440 fr. 57.720 b) fabbro, maniscalco, meccanico per macchine agricole Età all’ora al mese all’anno 20-21 anni fr. 20,70 fr. 3.600 fr. 46.800 22-24 anni fr. 21,55 fr. 3.750 fr. 48.750 Salari minimi 2006 a) Montatore 1 (dipendente in possesso di un attestato di capacità svizzero o di un attestato estero equivalente nel settore e in grado di lavorare in modo autonomo): salario orario fr. 25,40; salario mensile fr. 4.400; salario annuo fr. 57.200. Questo salario minimo può essere ridotto al massimo del 15 per cento per i dipendenti nel primo anno dopo la fine del tirocinio. Il salario minimo «montatore 1» dev’essere pagato al più tardi dopo cinque anni di lavoro nel settore. b) Montatore 2 (lavoratore semi-qualificato, non autonomo, senza attestato di capacità svizzero o attestato estero equivalente, in grado di svolgere lavori semplici in base alle istruzioni ricevute, con 20 anni compiuti): salario orario fr. 21,35; salario mensile fr. 3.700; salario annuo fr. 48.100. Per il personale nuovo del settore, questo salario minimo può essere ridotto al massimo del 10 per cento. Il salario minimo «montatore 2» deve essere pagato al più tardi dopo tre anni di lavoro nel settore. c) Apprendisti (salario mensile): 1° anno fr. 627, 2° anno fr. 814, 3° anno fr. 1.002, 4° anno fr. 1.317. Nel 1° anno di tirocinio complementare fr. 1.002, nel 2° anno di tirocinio complementare fr. 1.317. 9 febbraio 2006 SOCIETÀ LAVORO 11 ■ ORIZZONTI NORD-SUD Dal crollo del prezzo del caffè ai termini di scambio equi e solidali Rosario Mastrosimone l l caffè è la seconda merce scambiata nel mondo dopo il petrolio e coinvolge nella sua coltivazione circa 25 milioni di persone. La produzione del caffè grezzo avviene ANNUNCI DI LAVORO Internet: www.ocst.com RICERCHE DI COLLABORATORI z tecnico edile, con esperienza, luogo di lavoro Locarno e Sopraceneri, età 30-40, lingue I e D. Tel. 0919211551 OCST, sig. Piatti. z 2 fabbri metalcostruttori esperti, capaci di realizzare opere da disegno. Tel. 091 6826589. z 2 muratori in grado di lavorare in modo indipendente. Impresa Sassi,6968 Sonvico. Tel. 0919435258. z sarto tagliatore, in grado di lavorare in modo indipendente. Astratex SA, Giubiasco. Tel. 091 8574555 sig. 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Nelle loro tasche finisce infatti solo il 7 per cento del prezzo finale di un etto di caffè lavorato: somme esigue e molto spesso inferiori ai reali costi di produzione. L’alleanza tra consumatori del Nord e produttori Sud, sancita dal crescente successo del commercio equo, ha reso possibile a molti piccoli coltivatori del Sud di uscire dal giogo dello sfruttamento. Il caffè del commercio equo offre infatti agli agricoltori un prezzo equo, idoneo a coprirne i costi e le esigenze primarie in cambio di alta qualità del prodotto, trasparenza della gestione e rispetto dell’ambiente. Il caffè equo copre oggi il 6 per cento del mercato svizzero. Esso è chiaramente riconoscibile dal consumatore (etichetta Max Havelaar in Svizzera, FairTrade in Italia) e facilmente reperibile presso le Botteghe del mondo, numerosi negozi e supermercati a prezzi assolutamente concorrenziali. liana. Tel. +39 3332199132. z 48enne, operaio tuttofare, magazzino, consegne o altro. Tempo pieno o parziale. 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Grazie a Madre Teresa Antonella Sicurello adre Teresa di Calcutta ha dato colore alla mia vita. Prima non riuscivo neppure a vedere i miei occhi azzurri, il mio sorriso. Poi il crocifisso mi ha dato la forza di andare avanti e ho trovato in me stessa l’amica che non avevo». Giada Nobile, 25 anni da Roma («Ma sono della Lazio», ci tiene a precisare), professione cantante («Ho iniziato a cantare a cinque anni, e poi dagli 8 ai 17 ho studiato canto. Adesso sono io a insegnare ai bambini»), non ha mai conosciuto Madre Teresa. L’incontro virtuale con la missionaria è avvenuto sul palco, per caso, un giorno di tre anni fa. «Avevo concluso da poco la tournée con Scialpi, quando mi chiamarono per fare il musical su Madre Teresa - racconta con una parlata e un sorriso che contagiano, nell’ampia sala dell’Hotel Splendide di Lugano, dove si trova per promuovere il suo primo disco da solista, «Solo per amore» e i dvd «Never terrorism, never war», tratto da una preghiera di Papa Giovanni Paolo II, e «Il Papa racconta se stesso», prodotti da Holophonic di Chiasso - Cresciuta in una famiglia di atei, accettai perché in quel «M momento ero libera da impegni e debuttai dopo soltanto due settimane. Era il 10 settembre, proprio il giorno in cui molti anni prima Madre Teresa ricevette la chiamata dal Signore, che la portò a dedicarsi alla cura dei più poveri. Già sentivo che qualcosa stava cambiando in me, anche mia madre mi guardava in un modo diverso». Prima di interpretare Madre Teresa in questo musical, che l’ha portata in giro per l’Italia per due anni e mezzo (ben 200 le repliche, molte le ospitate nei programmi televisivi per parlare dello spettacolo), Giada ha lavorato in tivù con il gruppo «Belle ma Belle» (Domenica In, Cento Città, Tappeto Volante, L’Ottavo Nano) e in teatro a fianco di Massimo Ranieri. Poi la svolta, una sorta di conversione ai valori cristiani, che l’ha spinta lo scorso anno a ricevere la prima comunione. Oggi la sua voce intensa, che arriva dritta al cuore, interpreta canzoni con testi profondi, molti dei quali scritti e musicati da lei. Da due anni vive a Capolago, a pochi chilometri dalla sede di Holophonic di Vincenzo Tirella, facendo la spola tra la sua città e il tranquillo paese momò. «Qui mi trovo bene, sento meno negatività rispetto a Roma». Una preghiera di Wojtyla diventa una canzone L a preghiera cui si ispira il brano di musica pop «Never terrorism, never war», è stata pronunciata da Papa Wojtyla il 16 gennaio 1991 in Udienza generale. Il video è introdotto da queste toccanti parole, ripetute dal Santo Padre nel 2002: «Mai più guerra, mai più terrorismo. In nome di Dio, ogni religione porti sulla terra giustizia e pace, perdono e vita, amore». Il dvd, ideato da Gianfranco Serraino in collaborazione con mons. Liberio Andreatta, ha finalità benefiche: il 30 per cento del ricavato delle vendite sarà devoluto, attraverso l’Opera romana pellegrinaggi, agli ospedali pediatrici della Terra Santa, per i bam- Giada Nobile a Lugano. Più in basso, la cover del suo primo cd da solista: parte dei proventi andrà in beneficenza. Della sua «vecchia» vita artistica non rimpiange nulla, anzi. «In quegli anni mi sono divertita, però ero legata a un contratto, che mi imponeva, ad esempio, di avere i capelli biondi e seguire delle diete, che mi hanno portato dritto dritto all’ospedale. Attraverso un altro percorso potrò comunque raggiungere le luci della ribalta, ma apparirò come sono veramente, senza trucchi e falsità». Non si fa fatica a credere che le sue canzoni piaceranno e, soprattutto, daranno forti emozioni. Basta ascoltare il suo primo cd da solista e il brano «Never terrorism, never war» (Mai più terrorismo, mai più guerra), interpretato a fianco di Giuseppe Lopizzo, Vincenzo La Scola, Fadi Tannous, Mohamed Fares e Luciano Caro (Rabbino capo della Comunità ebraica di Ferrara) e che fa da colonna sonora a immagini di guerra, di feriti ma anche di bambini che sorridono e infondono speranza in un mondo migliore. Ma osservando gli eventi nefasti che in questi anni hanno sparso sangue in gran parte del mondo, pare che la preghiera di Papa Wojtyla sia rimasta inascoltata. «Non sarei così pessimista - afferma - Questa preghiera, che ho cantato con gioia e commozione anche bini vittime del terrorismo. È prodotto dalla Holophonic davanti a Papa Giovanni di Chiasso (www.holophonic.ch), che utilizza la tecnoPaolo II e all’ultima Giornata logia holofonica per dare la sensazione all’ascoltatore di mondiale della gioventù, essere a tu per tu con il cantante (quest’ultimo, in sala di cambierà il mondo. Nel mio registrazione, canta spostandosi attorno a un grosso piccolo cerco di fare il possimicrofono a sfera, in base alle emozioni che vuole trabile affinché la pace conquismettere a chi lo ascolterà). sti tutti. Con la mia voce e la Le immagini sono state formusica voglio raggiungere nite dal Centro televisivo questo obiettivo». Vaticano, dall’Opera romana La giovane cantante romapellegrinaggi, dalla Croce na, che in marzo canterà nella rossa italiana, dalla Mezzalusala Nervi davanti a Papa Ratna rossa e dalla Comunità zinger, sta già lavorando al ebraica di Roma. Accanto a nuovo disco. «Sto scrivendo Giada Nobile hanno cantato le canzoni basandomi sulle anche artisti di religione mie esperienze di quest’ultimo ebraica e musulmana. Due le anno. La mia preferita è intitoversioni del brano, in inglese lata Amore disinteressato, che e spagnolo, con sottotitoli in ho composto pensando a un dodici lingue. uomo conosciuto a Lourdes, costretto su una sedia a rotelle perché senza una gamba. Giada accanto a Papa Quando lo vidi, iniziai a pregaGiovanni Paolo II in una re per lui. Questo, per me, è foto che porta sempre l’amore disinteressato: fare con sé, e, a sinistra, la del bene senza pretendere copertina del dvd. nulla in cambio». INSUBRIA ATTUALITÀ 9 febbraio 2006 13 ■ BONUS BEBÈ IN ITALIA Anche i frontalieri possono richiederlo (dal 15 febbraio al 29 aprile) Giancarlo Bosisio* l 26 gennaio è iniziato in Italia l’invio delle lettere ai nati nell’anno 2005 per la riscossione del bonus. Quest’anno sono infatti cambiate le modalità della riscossione del cosiddetto «bonus bebè» rispetto a quelle utilizzate per i nati nel 2004. La legge Finanziaria 2006 ha istituito un fondo di 1.140 milioni di euro presso il ministero dell’Economia e delle Finanze per la realizzazione di interventi volti al sostegno delle famiglie e della solidarietà per lo sviluppo socio-economico. In particolare viene disposta l’erogazione di un bonus di 1.000 euro a chi esercita la potestà sui figli secondo i seguenti criteri: - per ogni figlio nato o I adottato nel 2005; - per ogni figlio nato secondo o ulteriore per ordine di nascita, o adottato nell’anno 2006. Per quanto riguarda i requisiti richiesti, ha diritto alla riscossione dell’assegno chi: - esercita la potestà sui figli, in deroga a ogni disposizione vigente in materia di minori; - è cittadino italiano o comunitario; - è residente in Italia; - appartiene a un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro (per i nati nel 2005 il reddito di riferimento è quello del 2004, per i nati nel 2006 è quello del 2005). Il requisito del reddito deve essere autocertificato da chi esercita la potestà sui figli. Questo bonus può essere richiesto anche dai lavoratori frontalieri che nell’au- tocertificazione del reddito familiare devono però tenere conto anche del reddito percepito nello svolgere l’attività lavorativa in Svizzera. Per i nati nel 2005 il periodo di riscossione è dal 15 febbraio 2006 al 29 aprile 2006. Il Patronato Inas-Cisl segnala però che «le lettere sono state indirizzate anche a chi non ne ha diritto» e spiega che malgrado che a «beneficiare del bonus» siano infatti «solo gli italiani e i cittadini comunitari (appartenenti, cioè, ai paesi della Ue) entro limiti di reddito autocertificati, la comunicazione per ritirare i mille euro è stata inviata anche a migliaia di stranieri che hanno avuto figli nel 2005 ma che non avrebbero diritto al bonus (anche se in possesso della carta di soggiorno)». Per questo motivo, l’Inas-Cisl chiede «un tempestivo chiarimento della situazione» e invita tutti i cittadini a rivolgersi ai propri uffici per ottenere gratuitamente informazioni, assistenza e tutela. *Responsabile Ufficio frontalieri OCST ■ VIABILITÀ - GALLERIA DI VALSOLDA Il ministro Lunardi risponde e promette: «I lavori finiti entro maggio» e numerose cartoline inviate al ministro italiano dei trasporti, Pietro Lunardi, dai frontalieri e da chi percorre giornalmente il tratto della statale 340 «Regina» dalla dogana di Oria Valsolda a Porlezza, hanno ottenuto risposta. Il ministro Lunardi ha scritto al sindaco di Valsolda, Alberto De Maria, congratulandosi per la forma civile di denuncia. Ha assicurato che l’attesa variante viabilistica sarà conclusa entro il mese di maggio, allegando la comunicazione pervenutagli dall’Anas con i tempi di completamento dei lavori. La nota, firmata dal direttore centrale dell’Azienda strade, Michele Minenna, annuncia che la perizia di variante che ha bloccato i lavori è L stata perfezionata, e che è necessario un maggior tempo di 140 giorni. L’ultimazione è prevista per il mese di maggio. La pressione esercitata dal comune di Valsolda, in collaborazione con alcuni parlamentari della zona e con il Circolo indipendente per il progresso della Valsolda, ha dato quindi buon esito. Riccardo Buonvicini, segretario del Circolo, è soddisfatto per l’effetto positivo ottenuto dall’azione con le cartoline (vedi il Lavoro dello scorso 15 dicembre) ma preferisce stare con i piedi per terra: «Di successo si potrà parlare quando inaugureranno la galleria». M.C. La cartolina ideata dal Circolo indipendente per il progresso della Valsolda e inviata al ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi. ■ TELECOMUNICAZIONI La Tsi passa al digitale. Ecco cosa fare per vedere ancora i programmi l 24 luglio i telespettatori della Televisione svizzera italiana diranno addio al segnale analogico. Quella data, infatti, segna l’inizio dell’era della tecnologia digitale, che migliora suono e immagini (la qualità è paragonabile a un dvd). Il Ticino è il primo cantone a introdurre il digitale terrestre e sarà seguito a ruota dalle altre regioni svizzere. Per chi possiede un televisore digitale oppure dispone di un allacciamento al cavo, non cambierà nulla e potrà continuare a vedere i programmi della Tsi1 e Tsi2 senza problemi. I Chi, invece, non possiede né l’uno né l’altro (circa il 9 per cento dei nuclei familiari), e quindi ha ancora l’antenna e una tivù tradizionale, dovrà acquistare un piccolo apparecchio, un decoder Dvb-T (settop-box), che costa dai 150 franchi in su, da installare tra l’antenna e il televisore. Il segnale svizzero sforerà ancora in Italia nella fascia di confine ma solo chi possiede un ricevitore digitale potrà captarlo e continuare quindi a vedere la Tsi. Info: tel. 0848 344488, www.televisionedigitale.ch, Teletext a pagina 390. INFO BALCANI 14 9 febbraio 2006 Pagina a cura di Slavko Bojanic Kosova humbi ikonen e pavarsisë President dr. Ibrahim Rugova E shtunja e 21 janarit ishte ditë tragjike për Kosovën dhe Kosovarët, kur morrem lajmin e hidhur për vdekjen e Presidentin tonë për njeriun e paqës dhe të rezistencës, President i Kosovës Dr. Ibrahim Rugova Naser Elshani e tijë është krahasuar edhe më figurat më të mdhënje që ka shënuar epoka, si Gandi Martin Luter Kingu. Dhembja e paskajshme për presidentin u kthye mrekullishtë në krenari, se gjëmes kombëtare shqiptare iu bashkuan miqtë e panumërt të Kosovës, të cilët e njohën këtë "pjes të harruar " të botës, e në rend parë duke ju falenderuar diplomacisë së mençur të Presidentit Rugova, i cili, gjatë gjithë këtyre viteve, nuk heshti së kërkuar Liri, Demokraci, dhe Pavarsi për Kosovën. Si asnjëher më parë në historin e kosovës qindra-mijra qytetarë ashtu të piklluar për humbjen e Presidentit, vërshonin për në kryeqendrën e Kosovës për ti bër nderin dhe homazhin e fundit njeriut që më së shumti iu desh Kosovës në këte kohë. Vdekja e presidentit është një humbje e madhe për Kosovën dhe vjen në vitin, kur pritet që vendi yn të realizoj aspiratën e madhepavarsin në ballë të së cilës Presidenti Rugova, ishte në kreun partiak dhe shtetror me disa mandate rreshtë dhe kishte përkrahje gjithnjë lindur në fshatin Cërcë të komunës së Istogut me 2 dhjetor të vitit 1944 Dr Rugova si fëmij kishte një jet mjaftë të hidhur pasi që në moshën 10 vjeqare komunistet jugoslavisë së atëhershëm ja kishin ekzekutuar babanë Ukën dhe gjyshi Rrustë Rugovën. Ai kishte të kryer shkollën e në mesme në Pejë në vitin 1967. Më pasë kishte diplomuar në fakultetin Filozofik -Katedra e studimeve të gjuhës shqipe-në Univerzitetin e Prishtinës në vitin 1971. Më pasë zoti Rugova kalon për një vit në Sorbon për specializime dhe Paris të Francës duke mbrojtur temën doktoratës"Drejtimet dhe premisat e krikës letrare shqipe 1504-1983". Presidenti Rugova iu ishin ndarë edhe shumë çmime të ndryshme që i meritonte siç ishin edhe çmim Sakharov për Paqë, dhe shumë çmime të tjera si nga Parlamenti Europiane, Europa dhe Amerikan dhe fondacione të ndyshme. Njeriun i cili per shumë vite me radhë me ideologjin dhe filozofinë që pati u mundua me gjithë përkushtimin e tij, si strateg, politikan dhe si një arkitekt i madh për krijimin e një Kosove të pavarur dhe demokratike. Presidenti Rugova ishte njeri dhe protagonisti kryesor i cili i dha një fuqi lëvizjes paqësore politike të viteve nëntëdhjetë, e cila kulmoj me luftën për liri të Ushtrisë çlirimtare të Kosovës dhe bashkarisht me entervenimin e aleatëve tanë dhe NATO-s për ti dhënë fundë shtypjes dhe dhunës njëshekullore mbi popullin e Kosovës. Emri i Presidentit Rugova, njeri i bashkimit dhe tolerancës, njeri i miëkuptimit dhe i forcës intelektuale, njeri i durimit dhe i qëndrushmeriEnglish for Management & Marketing, së, është i lidhur Professional Presentations, Telephoning pashkëputshëm me in English, English for international pavarësine Kosovës, Banking & Finance, English for dhe mbetet simbol i Computer Users, Technical English, përjetshëm dhe njeri i English in Medicine, English in Tourism madhë i shekullit të ri. Presidenti Rugova i futur në politik nga bota e dijes dhe e kulturës, e emancipoj mendimin politik shqiptarnë në Kosovë. Ndikimi i filozofisë së tijë politike i ka Professional Language tejkaluare edhe kufijt e Services & Consulting Sagl vendit, kështu që figura «... a partire da CHF 690.–» Via F. Pelli 2 6900 Lugano Tel. 091 922 54 22 I nga populli i Kosovës. E shtuna mbrëma e gjeti Kosovën të tronditur nga humbja e madhe, por edhe të ndriçuar kahdo nga qirinjtë e përkuljes përpara figurës së këtij vizionari të rrallë që diti ta ndryshojë rrjedhën e historisë jo vetëm të këtij vendi por edhe në tër Ballkanin, dhe ta vërë në udhë të mbarë popullin e tij. Të gjith persoalitetet e huaja në pjesmrrjen e varrimit të Presidenti Rugova u mahnitën dhe të impresionuar me sjelljet dhe dinjitetin epopullit të Kosovës, dhe kjo nuk është për t'u çuditur sepse si udhërrefyes i kësaj ishte dhe la shembull Presidenti Dr.Ibrahim Rugova. Me nderime të larta shtetrore dhe në praninë e gardës së nderit të ushtrisë sonë të ardhme Trupave mbrojtëse të Kosovës(TMK) përfaqsues të lartë nga mbarë bota dhe praninë e popullit të Kosovës, Presidenti Dr Ibrahim Rugova u pre i qetë në "varrezat e dëshmorvë" në Prishtinë. I lehtë ju qoftë dheu i tokës së Kosovës-Dardanisë Antike që aqë shumë e deshët, President Rugova.! USE YOUR ENGLISH LIKE A PROFESSIONAL L'azienda nel cuore di Lugano offre una vasta proposta di corsi e consulenza per la lingua inglese in settori professionali / di Lisa Pantini Si tratta di un'azienda che può definirsi unica in Ticino. Certo, vi sono molte scuole linguistiche pubbliche e private che erogano corsi d'inglese, ma il metodo Doctor English e la sua certificazione EduQua in atto (n.074) non temono rivali, perché basati su un concetto innovativo di corso che coniuga laboratori linguistici multimediali, ore d'insegnamento con un docente, studio singolo e un percorso definito specifico per ogni studente. I corsi e l'approccio di Doctor English si fonda essenzialmente su 3 pilastri: la flessibilità delle modalità di studio (corsi individuali o di gruppo, a dipendenza della tipologia di corso scelto e alle motivazioni di ogni singolo), le ore di lezione con un insegnante di madrelingua competente, che combinano anche ore con supporti multimediali e di studio in modo autonomo, ed un percorso studiato ad hoc per ogni studente. «La maggior parte dei corsi sono svolti per la formazione interna di dipendenti di varie aziende ticinesi. La nostra specificità è che accanto ai corsi base di inglese, offriamo in ogni pacchetto, quel vocabolario e quegli "skills", abilità, tipici di un determinato e richiesto settore professionale: dal management all'economia, passando per il turismo e il marketing», afferma Nigel Casey, direttore ed insegnante presso Doctor English. Si tratta di un approccio nuovo, che pone l'allievo e non il formatore al centro della scena, perché i programmi si basano sui suoi progressi, su delle auto-valutazioni: l'allievo non solo impara, ma pratica la lingua. Il tipo di percorso per ogni corso è così strutturato: Ascolto / Espressione verbale / Grammatica / Lettura / Scrittura / Nuovi vocaboli - glossario / Pratica e feedback personalizzati / Correzione errori / Rapporti dettagliati dei progressi / Pre- e post-test per ogni unità / Test di fine livello. Da non dimenticare l'ambiente dinamico e moderno, attrezzato con strumenti all'avanguardia, per offrire un prodotto di eccellente qualità ad un buon livello di rapporto qualità-prezzo. La Doctor English Professional Language Services & Consulting sagl sarà lieta di informarvi in modo specifico per ulteriori dettagli suoi corsi. DOCTOR ENGLISH Professional Language Services & Consulting sagl Via F. Pelli 2 – 6900 Lugano – Tel. +41 91 922 54 22/21 – Fax +41 91 922 54 20 [email protected] – www.doctorenglish.ch 15 9 febbraio 2006 Pagina a cura di Franco Narducci Asilo e stranieri, due leggi discriminanti Syna e Travail.Suisse appoggiano i referendum ella riunione dello scorso mese di dicembre, la Commissione nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici immigrati del Syna aveva espresso un parere fortemente negativo sulle modifiche di leggi approvate dal Parlamento svizzero in materia di cittadini stranieri, vale a dire la Legge sull’asilo (LAsi) e quella sugli stranieri (LStr). Le restrizioni e gli inasprimenti introdotti nella legge sull’asilo sono pesanti e non giustificate dalla realtà che emerge dalle cifre fornite dall’Ufficio federale per i rifugiati. Da alcuni anni, infatti, le richieste di asilo sono in diminuzione, un fenomeno visibile anche in altre nazioni europee. Nel 2005, per esempio, sono state valutate 12.695 richieste, di cui 1.497 riconosciute come rifugiati, mentre in 2.530 casi l’Ufficio federale non è entrato in materia e 1.703 richieste sono state ritirate. Inoltre 6.965 persone hanno ricevuto una risposta negativa, ma di queste 4.436 hanno ottenuto l’accoglienza provvisoria. Questo ultimo dato evidenzia, a nostro avviso, la contraddizione tra la realtà e lo spirito restrittivo che ha animato la riforma della legge: la Svizzera, pur non concedendo l’asilo, ammette che questi profughi non possono essere rimpatriati perché nei loro paesi vi sono situazioni di guerra e di violenza. N Le cifre dimostrano quindi l’infondatezza delle tesi sostenute dalle forze politiche che hanno difeso a spada tratta gli inasprimenti, giustificati secondo loro dall’abuso che verrebbe fatto del diritto d’asilo, poiché il 90 per cento dei richiedenti non sarebbero perseguitati reali. Dai numeri ufficiali emerge invece che l’Ufficio federale riconosce a più di metà dei profughi il diritto a rimanere temporaneamente in Svizzera perché la loro incolumità è minacciata e che quindi sono costrette a fuggire dal loro paese. Contraria alla tradizione umanitaria svizzera. La nuova legge sull’asilo getta un’ombra pesante sulla lunga e riconosciuta tradizione svizzera in campo umanitario e della difesa dei diritti. La centralità della dignità umana, che per decenni è stata il cardine di detta tradizione umanitaria, esce fortemente ridimensionata dalle severe misure introdotte nella nuova legge. In futuro tutti i respinti saranno esclusi dall’aiuto sociale e non si faranno sconti nemmeno alle famiglie, ai bambini senza genitori e alle donne incinte. Cantoni, città e comuni saranno chiamati a pagare il conto per fronteggiare povertà e illegalità prodotti dalla mancanza di una politica d’asilo. La nuova legge sugli stranieri è discriminante. Anche la nuova legge sugli stranieri è stata approvata nel segno del populismo che in questi ultimi anni ha contrassegnato le scelte fondamentali delle politiche svizzere verso la popolazione straniera. Non convincono le nuove misure in materia d’integrazione che anziché favorire il processo lo ostacolano. Le ulteriori barriere introdotte nella legge sono discriminanti nei confronti dei cittadini appartenenti ai cosiddetti Stati terzi e creano due categorie di cittadini, quelli di 1° classe provenienti dell’UE e quelli di 2° classe che invece provengono dagli stati extra UE. Questi ultimi, però, costituiscono il 42 per cento della popolazione immigrata complessiva in Svizzera. Le misure restrittive, come detto, frenano pesantemente il processo d’integrazione. Come interpretare altrimenti le barriere contro l’ottenimento del permesso di domicilio? Nemmeno dopo 10 anni di soggiorno in Svizzera, i cittadini extra Ue avranno il diritto legale al permesso C. La Commissione nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici immigrati del Syna, seguendo l’esempio di Travail.Suisse sostiene i due referendum contro le leggi succitate, un sostegno che si concretizza nella raccolta delle firme nei termini indicati dai promotori del referendum stesso. Il Consiglio generale degli italiani all’estero nell’immobilismo totale on era mai successo dal 1991 in poi, che il massimo organismo di rappresentanza degli italiani all’estero - il Consiglio generale degli italiani all’estero - non potesse operare per una ragione qualsiasi. Una sentenza del Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio ha ora bloccato detto organismo e non si intravedono segnali per una ritrovata operatività nei tempi brevi. Detta sentenza, inattesa e imprevedibile, ha messo il Cgie nella condizione forzata di non poter operare proprio in una fase molto delicata, caratterizzata dalle elezioni politiche del prossimo mese di aprile e l’elezione di 18 rappresentanti delle comunità italiane nel Parlamento della Repubblica. Quanto è accaduto pone domande che meriterebbero la considerazione e le risposte che un Paese normale sentirebbe il dovere di dare. Non crediamo che i supervisori dei macchinosi apparati dell’amministrazione statale e chi ha la titolarità politica di quanto accaduto avvertano il peso della responsabilità con cui l’intera vicenda è stata gestita e comunicata. I fatti. Il Cgie è composto di 65 consiglieri eletti all’estero e 29 consiglieri nominati dal Governo ai sensi dell’art. 4, comma 5, della N Legge 368/89 (legge istitutiva del Cgie). All’atto dell’insediamento del Cgie (luglio 2004), l’Epasa - ente di patronato promosso dalla Cna fece richiesta di avere un rappresentante nel novero dei Consiglieri nominati dal Governo. La richiesta, legittima, non fu accolta, per cui il suddetto patronato presentò ricorso al Tar del Lazio, ritenendo che erano stati lesi i principi del pluralismo di rappresentanza e la rappresentatività stessa del ricorrente. Il Tar del Lazio, con la sentenza nr. 13559/2205 del 26 ottobre 2005 ha accolto le ragioni del ricorrente e ha annullato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17.07.04, con cui nominava i 29 consiglieri facenti parte del Cgie. Il Cgie (e a quanto pare anche il ministero degli Affari esteri) non è stato minimamente informato del provvedimento deliberato dal Tar, tanto che la notizia ci è giunta tramite un’agenzia stampa. È certamente confortante sapere che in uno Stato democratico vi sono sufficienti garanzie per i diritti delle persone, ma quasi tutti i Paesi europei prevedono strumenti di protezione del cittadino, senza per questo provocare l’immobilismo di un intero organismo costituito per legge. Indigna poi il fatto che l’Avvocatura dello Stato, che doveva fornire gli elementi a sostegno dei criteri adottati, sia stata completamente assente durante l’istruttoria. Come ovviare e rimettere il Cgie in condizioni di svolgere le attribuzioni previste dalla Legge? Avendo deciso di non accettare la sentenza del Tar, il Governo si è attivato per ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza, chiedendo la sospensiva del provvedimento in attesa del verdetto definitivo. Una soluzione chiesta immediatamente anche dal Cgie, tramite il suo Segretario generale. Per effetto della sentenza e in attesa della sospensiva, gli organi del Cgie sono de facto decaduti. Un fatto grave, che impedisce di concretare importanti iniziative avviate sul piano politico, come la regolamentazione per garantire la par condicio durante la campagna elettorale, l’estensione dell’informazione per promuovere una partecipazione alta al prossimo appuntamento elettorale e soprattutto per individuare strumenti di garanzia per la massima legalità del voto. Per riprogrammare in tal senso gli impegni del Cgie occorrerebbe che il Consiglio dello Stato si pronunciasse con la massima urgenza sull’accoglimento o meno del ricorso e sulla richiesta di sospensiva. 17 9 febbraio 2006 Pagina a cura di Moises Palmeiro ¿Reducir costes, objetivo prioritario? Arranca la 5ª Revisión del IV exista ese empleo, dicen las organizaciones de ayuda, sino porque las empresas no se arriesgan a concedérselo. esde que se supo que el desenlace era inevitable, creo que nunca hablamos expresamente sobre la muerte. Antes sí lo habíamos hecho sin problemas. Ahora, no; tácitamente nos referíamos a eso con un "después". Hubo un tema que no faltó nunca en nuestras conversaciones de las últimas semanas. "¿Se sabe ya algo de lo de la renta?". Era su primera pregunta después del saludo. Quería que eso quedara arreglado para "después". Me daba la impresión de que se moriría más tranquilo sabiendo que le habían concedido la dichosa renta de invalidez. Se la concedieron: Su viuda recibió la comunicación unos meses después de su muerte. Casos como éste no deberían darse. Que una solicitud de prestaciones del Seguro de Invalidez (IV) se arrastre durante años de despacho en despacho, de médico en médico, de tribunal en tribunal debería ser la excepción, pero casi se ha convertido en la norma. ¿Ayudará la 5ª Revisión del IV, cuyo anteproyecto empezará a debatir en Marzo el Consejo Nacional, a remediar este estado de cosas? Muchos son escépticos al respecto. D LOS «SIMULANTES» E importante sería conseguir que la forma de trabajar no produjera invalidez. Porque en la tercera parte de los casos la invalidez no es consecuencia de un accidente o de una enfermedad, sino de la sobrecarga psíquica en el trabajo. Los entendidos de turno nos contarán los consabidos casos de "simulantes", que fingen una minusvalía síquica (más difícil de demostrar, según ellos) para conseguir una renta Me pregunto si no están empezando a pasar factura los nuevos métodos de producción que se impusieron desde hace 30 años, la necesidad de aumentar la productividad y, por tanto, los beneficios, a costa de lo que sea. El estrés al que muchas firmas someten a sus trabajadores ("¿Todavía no has acabado esto? Ya tenías que estar con el trabajo siguiente; llevamos retraso en el programa...") no contribuye precisamente a mejorar la salud de los trabajadores. Digo yo OBJETIVOS Parece que el Seguro de Invalidez está endeudado hasta las orejas. El año pasado tuvo un déficit de dos mil millones; la deuda acumulada asciende a ocho mil millones. La causa la identifican en el aumento de las rentas de invalidez. Y pretenden reducir las rentas en un 20 por 100 con la 5ª Revisión del IV. Para conseguirlo se quiere poner en marcha un sistema que permita atender a tiempo a las personas con riesgo de invalidez y ampliar las posibilidades de reintegración laboral de esas personas. Es decir, ver a tiempo cuando una enfermedad o accidente puede derivar en invalidez permanente; crear posibilidades de trabajo para personas con alguna discapacidad. Las encargadas de llevar adelante este programa serán las oficinas cantonales del IV. Los escépticos critican que estas oficinas, que ya hoy están infradotadas, necesitarían mucho más personal para cumplir su cometido, y que los 240 funcionarios más que piensa SUPRESIÓN DE LA RENTA COMPLEMENTARIA emplear el gobierno son claramente insuficientes. Es una realidad que muchos minusválidos pueden realizar un trabajo que tenga en cuenta su discapacidad. El que no lo hagan no depende tanto de su voluntad, como de que las empresas están dispuestas a confiarles un trabajo. Un 8 por 100 de los empleos que existen en Suiza podrían estar cubiertos por personas con discapacidad. Pero la realidad nos dice que esto es así sólo en el 0.8 por 100 de los casos. La revisión será eficaz, si en el futuro no se limita a constatar que "desde el punto de vista médico usted puede trabajar; conseguir un empleo es su problema", sino que se empeña eficazmente en conseguir ese empleo. La estadística afirma que unos 50'000 trabajadores con algún tipo de discapacidad buscan empleo, pero no lo encuentran; no porque no Si sale adelante la 5ª Revisión, sólo se tomará en consideración el derecho a renta, cuando se vea claro desde el principio que no hay posibilidad alguna de reintegración laboral. También se recortarán las prestaciones de los asegurados que no cooperen en las medidas propuestas por el IV. Son medidas, casi todas ellas, que se presentan como nuevas, pero que en realidad ya se podrán poner en práctica con la legislación actual. Nueva es, por el contrario, la supresión de la renta complementaria para el cónyuge y la recaudación de un 0.8% del IVA para sanear el IV. En fin, que da la impresión de que lo prioritario en la nueva revisión del IV es reducir costos como sea más que mejorar la ayuda a las personas con discapacidad. Si fuera así, cabe preguntarse si la reforma vale la pena. 19 9 febbraio 2006 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Alterações nos direitos da caixa de pensões a partir de 1° de Janeiro omo o inicio do novo ano entram em vigor algumas disposições em matéria de Caixa de pensões, referente a 1ª revisão da Lei sobre previdência profissional (LPP), que previa a aplicação gradual de modificações introduzidas na própria Lei. A informação dirigida aos nossos leitores concentra a atenção sobre o 3° pacote de novidades, que entrou em vigor no dia 1 de Janeiro de 2006, que descreve os princípios gerais da previdência profissional e contêm algumas disposições relevantes a fins fiscais. Sobre tal matéria, por exemplo, para eventual aquisição de prestações de seguro no futuro, necessita de informações detalhadas sobre situação de previdência do requerente. C Limites importantes. A renda AVS , quer dizer o valor limite da parte obrigatória LPP mantêm invariável a 1° de Janeiro de 2006. Mas há uma nova limitação no que respeita ao salário assegurado. Valor de entrada mínima: fr. 19.350 Dedução de coordenamento: fr. 22.575 Salário máximo assegurado: fr. 77.400 Salário máximo coordenado: fr. 54.825 Salário: fr. 3. 225 A partir de 1.1.2006 o limite para o salário máximo assegurado na área supra-obrigatório é de Fr.774 000 corresponde a 10 vezes o salário máximo AVS assegurado no obrigatório. Taxa de juros mínimo. A taxa de juros LPP sobre o capital de velhice mantêm pela primeira vez invariável nos últimos três anos. Juros mínimo Lpp: 2,5% Juros de mora: 3,5% O juros de mora terá que ser pago até 30 dias antes do instituto de previdência fornecer toda a informação necessária para a transferência do capital. Até o fim do pagamento da prestação de velhice aplica-se a taxa de juro mínima do LPP. Reajustamento da pensão corrente. O Conselho Federal decidiu reajustar as pensões de invalidez e órfãos em cada 3 anos, o que significa até aos 65 anos para os homens e 64 para as mulheres. O aumento atribuído à 1 de Janeiro de 2006 é portanto dependente da data da reforma. Inicio da reforma: Ano 1985-2001 nenhum reajustamento Ano 2002 2,8% Quota de conversão. A primeira revisão da lei LPP reduziu a quota de conversão para o calculo da renda de 7,2% para 6,8%, com um critério de gradualidade. Assim a quota de 6,8% será aplicada a partir de 1 de Janeiro de 2015 ( O Parlamento ainda está a discutir uma nova proposta do Conselho Federal para reduzir ainda mais para 6,4%). A quota aplicada a partir de 1° de Janeiro de 2006 é de 7,1% para os homens e 7,2% para as mulheres ( nascidas em 1941).Para a actual renda de invalidade que decorre do 1° de Janeiro de 2005 e para a que decorrerá de 1° de Janeiro de 2006, é valido a velha normativa: A meia renda requer um grau de invalidade igual a 50% mínimo e a renda completa um grau de invalidade mínimo igual a 66% e dois terços percentuais. Pagamento do capital de Velhice depois de 1° de Junho de 2007. É um aspecto que têm sido posto constantemente em questão, apesar de repetidas informações postas a circular pelos actores interessados (sindicatos, patronatos etc.)São muitos os assegurados que temem de não poder receber mais o capital do 2° Pilar, a partir de 1°de Junho de 2007 ao abandonar a Suiça. Sobre o tema , convêm recordar que nada mudará para os assegurados que abandonem a Suiça e vão para países não pertencentes a União Europeia. Entretanto para os outros que deixam a Suiça para regressar a sua residência nos países da União Europeia e da AELS, devem obedecer o que está escrito no acordo entre a Suiça e a União Europeia. A partir da referida data, pode requerer o pagamento do capital de velhice da parte obrigatória, antes de atingir a idade de reforma, a pessoa que não esteja assegurado obrigatoriamente no sistema de previdência social do País comunitário para onde transferiu a sua residência. Franco Narducci, vicepresidente Adaptação salarial a 1° Janeiro de 2006 aros(as) colegas, ss negociações entre os parceiros sociais SwissBeton, Syna e Unia chegaram ao seguinte resultado após seis voltas das negociações. Salários efectivos: Aumento geral de fr. 80 - por mês e individual de fr. 10 - - (encarecimento do custo de vida + salário real). Os salários mínimos para o ano 2006 (de acordo com CCT) continuam a ser inalterados (obrigatório por força de lei). Os salários mínimos acordados ascendem C Portugal uma viragem a direita epois de muitos anos a direita conseguiu eleger um presidente. AníD bal Cavaco Silva, economista, professor universitário ex-primeiro ministro, aproveitou a divisão da esquerda, para conquistar sem grade esforço, o mais alto cargo da nação. Diga-se em boa verdade que a esquerda portuguesa agiu de forma pueril, apresentado 4 candidatos que concorriam entre eles com a única certeza, que nenhum deles seria presidente. Resta desejar ao vencedor uma boa coabitação com o governo para que Portugal saia do fosso em que está mergulhado. A esquerda resta reflectir na ingenuidade da sua estratégia e não tentar encontrar culpados ou meios vencedores. Toda a esquerda foi derrotada e enxovalhadas. A poucos anos atrás os emigrantes não poderiam votar para o Presidente da República, recordo as contestações e reclamações auto qualificando-se como cidadãos de segunda etc. etc. Foilhes dado direito de voto, fugiu-lhe a vontade de serem cidadãos de primeira. É vergonhoso o número de votantes na Suiça. É caso para dizer, cada um têm o presidente que merece. No Consulado de Portugal em Zurique foram 3 dias para que cada um pudesse exercer o seu direito cívico,( sexta, sábado e domingo das 8 horas as 19 horas). Todo esse esforço para ver votar só 183 pessoas no universo de 150 mil portugueses residente na Suiça, e segundo informações as outras mesas de votos em Genebra, Valais não tiveram muito mais afluência. Penso que este tipo de atitude demonstra o país que somos e o que merecemos. R.S. Indústria suíça dos produtos de betão para os trabalhadores (as) com mais de 19 anos e tendo plena capacidade de trabalho: - Trabalhadores/as não qualificados (as) fr. 3.800.* - Trabalhadores/seus semi qualificados (as) fr. 3.900. - Trabalhadores/as qualificados (as): salários em uso na localidade ou o ramo, mas no mínimo fr. 4.200. *Aquando de um novo compromisso, o salá- rio do primeiro ano de serviço pode ser inferior em fr. 200. Contribuição para as despesas de execução do contrato: A partir de Janeiro de 2006: fr. 17. - por mês e por colaborador e colaboradora. - O CCT actual resta em vigor em 2006. - Uma revisão parcial do CCT vai ter lugar - Uma solução de modelo relativa à reforma antecipada será objecto, à primavera 2006, de um estudo matemático pelo seguro. Syna - Sindicato interprofissional 20 9 febbraio 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST Agli iscritti al sindacato di categoria presso l’OCST e che nel corso del 2006 passeranno al beneficio del pensionamento. Augurando loro una lieta e serena quiescenza, ci permettiamo attirare l’attenzione su: SCOPI E SERVIZI DELL’AAPI L’associazione persegue i seguenti scopi: z costituire un ambito di incontri e amicizia, stimolan- Soggiorni marini e montani 2006 z Diano Marina maggio: 12 giorni fr. 980 Supplementi: fr. 60 camera singola, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel Soggiorno don Orione. Iscrizioni entro il 31 marzo. Minimo: 18 partecipanti z Igea Marina dal 12 al 24 giugno fr. 1.050 dal 26 agosto al 7 settembre fr.1.050 do i soci ad uscire dalla loro solitudine, favorendone l’integrazione sociale; Supplementi: fr. 300 camera singola, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel Diana *** z organizzare attività a favore dei pensionati; z offrire agli associati i servizi dell’OCST, in particolare: - abbonamento al periodico «il Lavoro» - consulenza gratuita per problemi personali e familiari di qualsiasi natura - disbrigo di pratiche nel campo delle assicurazioni sociali (AVS/AI) e assicurazioni malattia - assistenza per problemi locativi - compilazione di formulari di dichiarazione fiscale z esaminare, formulare e rivolgere alle istanze competenti rivendicazioni intese a promuovere e migliorare le condizioni di esistenza degli associati; z partecipare alla vita associativa e alle attività che contribuiscano alla loro promozione sociale, culturale e spirituale, in particolare: - conferenze e incontri a carattere informativo su temi riguardanti la persona anziana e di interesse generale - una regolare organizzazione di svariate escursioni, visite e passeggiate - organizzazione di viaggi e soggiorni marini e montani e con molteplici destinazioni - dare la possibilità di partecipare solidalmente alla difesa generale degli interessi della persona anziana e/o pensionata partecipando alla vita sociale del paese - sviluppare ogni altra attività utile al conseguimento dei suddetti scopi Sono interessata/o alle attività dell’Associazione e: Iscrizioni entro il 12 maggio (1° turno), 28 luglio (2° turno). Minimo: 18 partecipanti. z Prato Leventina (1045 m. s/m) dal 7 al 25 luglio Casa Prà Verde fr. 1.600 a persona in camera doppia con servizi. Fr. 1.480 a persona in camera doppia senza servizi. Supplementi: fr. 180 camera singola con servizi, fr. 90 camera singola senza servizi. È disponibile un servizio infermieristico. Iscrizioni entro il 15 maggio. Minimo 25 partecipanti. z Flims - Dorf (1100 m. s/m) dal 4 all’11 agosto fr. 910. Supplementi: Camera doppia uso singola fr. 160, camera singola fr. 70, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel Curtgin*** Iscrizioni entro il 15 maggio. Minimo: 20 partecipanti. In ogni soggiorno sarà presente, se il numero minimo è raggiunto, un/a coordinatore/trice e/o un/a infermiere/a. Info: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale a Lugano, tel. 091 9102021. desidero diventarne socia/o ■ AGENDA sono interessata/o soprattutto ai soggiorni Bellinzona Lugano ho bisogno di aiuto e informazioni Conferenza con Dr. Tatti «Il diabete nelle persone anziane», mercoledì 22 febbraio, ore 14.30, Spazio Aperto, Bellinzona. Risotto Rabadan, venerdì 24 febbraio, ore 11.45, Centro Expo, Bellinzona. Festa di Carnevale con pomeriggio ricreativo animato dal gruppo «I Menestrelli». Giovedì 23 febbraio, ore 14, Centro Presenza Cristiana, Pregassona. Segue estrazione lotteria, due giri di tombola e merenda. Iscrizioni entro il 17 febbraio, tel. 091 9102021. Al Centro AAPI, tombola tutti i martedì alle ore 15. Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021. Nome.................................................................. Cognome............................................................. Via....................................................................... CAP e località..................................................... Telefono.............................................................. Da ritagliare e spedire a: Associazione anziani pensionati invalidi OCST, via Balestra 19, 6901 Lugano. Tel 091 9102021, fax 091 9102022 Locarno Tombolone di Carnevale, martedì 21 febbraio, ore 14.15, Centro parrocchiale di Locarno. Ricco assortimento di premi. Ritrovo per il pranzo mensile. Prossimo incontro giovedì 2 marzo, ore 12, sala riservata ristorante Stella d’Italia, via Mantegazza 5, Locarno. Costo fr. 12 (bibite escluse). Iscrizioni: tel. 091 7513052 entro il 28 febbraio. Gita a Sorrento e Capri dal 22 al 27 maggio. Posti limitati, iscrizioni da subito telefonando allo 091 7513052. Costo fr. 1.150 (tutto compreso). Mendrisio Festa di Carnevale con pranzo e pomeriggio ricreativo, martedì 21 febbraio, sala Asilo di San Pietro. Iscrizione obbligatoria entro il 13 febbraio, tel. 091 6405111. Per motivi logistici si riterranno iscritti i primi 135 soci. 21 9 febbraio 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST Programma manifestazioni 2006 BELLINZONA 17 febbraio 22 febbraio 23 febbraio 10 marzo 17 marzo 28 marzo 7 aprile 28 aprile 12 maggio 22 maggio 20 giugno 25 agosto 15 settembre 20 ottobre 24 novembre 13 dicembre Cineforum «Il posto delle fragole» di Bergmann, ore 14.30 sede Acli, v. Geretta, Bellinzona Conferenza del Dr. Vincenzo Tatti, «Il diabete nelle persone anziane», ore 14.30, Spazio Aperto, Bellinzona Pranzo Rabadan, ore 11.30, Espocentro Bellinzona Messa per i defunti, ore 14.45, chiesa S. Rocco, piazza Indipendenza, Bellinzona Cineforum «Un uomo per tutte le stagioni» di F. Zinnemann, ore 14.30, sede Acli, Bellinzona Conferenza di Mario Piu, «L’alimentazione per le persone anziane», sede OCST, Palazzo Swisscom, Bellinzona Visita al centro di produzione Tsi a Comano. Ritrovo ore 13.30, stadio di Bellinzona Cineforum «La messa è finita» di G. Moretti, ore 14.30, sede Acli, v. Geretta, Bellinzona Cineforum «Il pranzo di Babette» di G. Axel, sede Acli, v. Geretta, Bellinzona Gita a Genova con visita all’Acquario pomeriggio ai grotti di Lostallo Visita museo di Giornico e pranzo al grotto Visita a Meteo Svizzera a Locarno Monti Castagnata con tombola Conferenza su un tema d'attualità Assemblea annuale e panettonata 6 aprile 27 aprile 16 maggio 8 giugno 22 giugno 7 settembre 21 settembre Ottobre 19 ottobre 16 novembre 14 dicembre MENDRISIO 21 febbraio 16 marzo 11 aprile 11 maggio 23 maggio 8 giugno 4 luglio 14 settembre LOCARNO 21 febbraio 16 marzo Tombolone di Carnevale, centro Parrocchiale Conferenza di Mario Piu, «L’alimentazione dell’anziano» 26 aprile Bergamo-Seriate, visita alla Chiesa progettata dall’arch. Mario Botta a Seriate e pranzo in un tipico locale della zona 22-27 maggio Gita di 6 giorni a Sorrento e Capri 20 giugno Visita Abbazia Olivetana S. Nicola a Rodendo-Saiano (BS), località Franciacorta. Pranzo in un tipico locale della zona 25 luglio Pomeriggio dedicato al Mendrisiotto, guidati da Carlo Fontana, presidente AAPI Mendrisio 19 settembre Gita ad Alba «langhe» (gita culinaria) 19 ottobre Castagnata 10 novembre Messa per i soci defunti 21 novembre Assemblea sezionale 12 dicembre Panettonata e tombola Ogni primo giovedì del mese pranzo al ristorante Stella d’Italia LUGANO 23 febbraio 16 marzo Festa di Carnevale Conferenza di Flavio Ercolani, «Energia - a 20 anni da Cernobyl», con dimostrazione Conferenza del dr. Tosi sull’omeopatia Conferenza del dott. William Pertoldi, «L’anziano, il clima e l’alimentazione» Pellegrinaggio a Morbio Inferiore Gita a Berna (Palazzo federale) con Meinrado Robbiani Visita al CSCS di Manno Gita ad Einsiedeln Conferenza di Piergiorgio Tettamanti, scrittore Gita di più giorni, meta da stabilire Conferenza di don Emilio Conrad, «L’anziano e la fede» Assemblea sezionale Festa di Natale 5 ottobre 9 novembre 9 dicembre Festa di Carnevale, pranzo e pomeriggio ricreativo Visita paese di Stabio: museo contadino, chiesa ecc. (pomeriggio) Via Crucis (pomeriggio) Pellegrinaggio annuale santuario di Morbio Inferiore (pomeriggio) Gita all’archivio federale di Svitto, Ingembohl, praticello del Rütli Celebrazione per anziani al giubileo S. Antonio di Balerna (pomeriggio culturale-religioso) passeggiata a piedi, Alpe di Brusino pomeriggio (invito solo sui giornali) Gita culturale-turistica in valle di Muggio: museo etnografico, visite guidate alle chiese restaurate di Cabbio e Muggio Conferenza culturale, pomeriggio Assemblea sezionale con Castagnata Festa prenatalizia, pranzo e auguri TRE VALLI 23 febbraio 28 marzo 3-7 aprile 24 aprile 18 maggio 27 giugno agosto settembre ottobre novembre dicembre Festa di Carnevale Conferenza prof. Don Sandro Vitalini, messa Gita in Toscana - Cinque Terre Forte Mondascia a Biasca e visita alla chiesa di S. Ambrogio Gita in Vallemaggia Giornata ricreativa Mornera - Curzutt Gita Valle Capriasca, Valcolla, Lugano Conferenza medica Gita in Valtellina, Morbegno Assemblea con castagnata a Faido Festa prenatalizia, messa, pranzo (Valle di Blenio) CANTONALE 1° giugno Assemblea cantonale delegati AAPI (organizza sezione di Lugano) ■ EVENTI - INVECCHIARE CON GIOIA lla Muba di Basilea, dal 17 al 26 febbraio, allo stand 2.1, punto d’incontro speciale per gli ultrasessantenni, denominato «Invecchiare con gioia». Saranno presenti, oltre al Consiglio Svizze- A ro degli anziani, numerose organizzazioni che si occupano della terza età. Vari e interessanti gli argomenti che saranno trattati: sicurezza sociale, possibilità finanziarie dopo la pensione, assicurazioni dopo la pensione, ridere fa bene alla salute eccetera. Info: tel. 091 9102021 o 091 7435571; è disponibile il prospetto con il buono d’entrata a prezzo ridotto. 9 febbraio 2006 GIORNALE APERTO ■ LE DOMANDE DEI LETTORI Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate. 23 Sono invalido, posso chiedere l’aggravamento? D Egregi signori, ho una domanda da sottoporvi: ricevo dall’Assicurazione invalidità federale di Ginevra 332 franchi per invalidità al 71 per cento da due anni, avendo lavorato in Svizzera per circa dieci anni. Due anni fa svolgevo ancora, quando mi era possibile, attività lavorativa dipendente. Il 27 gennaio 2005 sono stato licenziato per aver superato il periodo di malattia e ora non sono più in condizioni di svolgere alcuna attività lavorativa. Da una recente visita all’Inps per richiesta di aggravamento, mi è stata tramutata la pensione di invalidità ordinaria in pensione di inabilità. Preciso che compirò 60 anni in luglio e ho un totale di 39 anni di contribuzione compresi i quasi 10 in Svizzera. Vorrei chiedere se posso presentare domanda di aggravamento anche in Svizzera. In attesa di una vostra risposta ringrazio e saluto. G. Scariot , Feltre R la rendita spettante è pari a una mezza rendita d’invalidità, dal 60 al 69 per cento compete un tre quarti di rendita, mentre dal 70 per cento in poi la rendita è intera. Dato che lei è stato già riconosciuto al 71 per cento, percepisce la rendita massima che le può essere attribuita, di conseguenza anche una richiesta di aggravamento dello stato di salute potrebbe determinare un aumento del grado d’incapacità lavorativa, ma non comporterebbe aumenti a livello economico. Egregio signor Scariot, la informo che la vigente normativa svizzera prevede la suddivisione nei seguenti gradi d’incapacità lavorativa: fino al 39 per cento, dal 40 al 49 per cento, dal 50 al 59 per cento, dal 60 al 69 per cento e dal 70 al 100 per cento. A seconda del grado riconosciuto a un assicurato, può corrispondere una prestazione in denaro. Nello specifico non viene riconosciuto il diritto a una rendita con un grado d’invalidità fino al 39 per cento, dal 40 al 49 per cento si ha diritto ad un quarto di rendita d’invalidità, dal 50 al 59 per cento Roberto Crugnola Responsabile Inas -Cisl Svizzera ■ VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST z In questo mese di febbraio il collega Mario Caroselli festeggia i dieci anni di attività all’OCST. Ha iniziato il suo lavoro in qualità di responsabile dei programmi occupazionali dei gruppi di solidarietà, è poi passato al segretariato cantonale OCST quale addetto all’amministrazione del personale e di tutte le associazioni collegate all’organizzazione cristiano sociale. Il suo è un compito delicato che svolge con estremo rigore e professionalità. Complimentandoci per il traguardo raggiunto gli auguriamo di continuare a lungo il servizio nella grande famiglia OCST. Auguri z ai coniugi Ilde e Elio Albisetti di Tremona, soci AAPI Mendrisio, Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano Redattrice responsabile Antonella Sicurello Segretaria di redazione Maurizia Conti che l’11 febbraio festeggiano il trentesimo di matrimonio. z ad Attilio Tonini di Cavergno, nostro fedele abbonato, e alla moglie Agnese, che lo scorso 26 dicembre hanno festeggiato l’invidiabile traguardo delle nozze d’oro. z a Mario Montorfano, socio AAPI del Luganese, e fedelissimo dell’OCST, che il 27 gennaio, attorniato dai suoi cari, ha festeggiato i novantanni. Felicitazioni z a Valerio Bernasconi, socio segretariato del Luganese, che ha festeggiato l’invidiabile traguardo del trentacinquesimo anno di attività ininterrotta svolta a contatto con il mondo carcerario. A Valerio, che ha iniziato la carriera come semplice agente al penitenziario cantonale della Stampa, per assumere poi incarichi e funzioni importanti, fino a diventare capo cancelleria della Sezione esecuzione e pene, e responsabile del Carcere Aperto di Torricella, e segretario del consiglio di vigi- lanza, i complimenti e gli auguri, anche da parte della redazione, per questo importante traguardo. z a Gianni Mazzucchi di Grancia, socio settore Edile, e alla moglie Monica, per la nascita di Luca, al quale auguriamo un futuro felice. z a Moreno Ronchi, socio segretariato del Luganese, e alla moglie Katia Rigamonti, per la nascita di Sharon, con tanti auguri di ogni bene. z a Dario Bralla di Pellio Intelvi, socio settore Edile, e alla moglie Monica, per la nascita di Aurora, con tanti auguri di un futuro felice accanto al fratellino Simone. z a Lorenzo Violini, già collaboratore del Lavoro, e alla moglie Ana, socia segretariato del Luganese, per la nascita di Matteo, al quale auguriamo un futuro ricco di gioia. nonna Rosa. a Luciano Dell’Era, socio segretariato di Bellinzona, e a tutti i familiari, per la scomparsa del caro papà Mario. z al genero Ezio Del Fante, socio AAPI del Luganese, e familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Mariuccia Bonardi vedova Chiari. z ad Adriana, Annalina e Elvira Sardone di Lurate Caccivio, socie segretariato di Mendrisio, per la morte del papà. z a Vito Laloli, socio segretariato di Locarno, sezione anziani dipendenti officine elettriche, e parenti tutti, per la morte della sorella Irene. z Condoglianze z alla nostra associata Dorotea Cuffaro Sicurello e alla figlia Antonella, redattrice responsabile del Lavoro, e a tutti i familiari, per la scomparsa della cara mamma e Redazione e amministrazione via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551, fax 0919242471, e-mail [email protected] Stampa Corriere del Ticino SA via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Areafin Communication SA tel. 0919101070, fax 0919101071 e-mail [email protected] Tiratura controllata REMP 41.616 copie Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Bruno Ongaro, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi L’ufficio di coordinamento del Patronato Acli Svizzera comunica che venerdì 10 febbraio tutti i propri uffici rimangono chiusi al pubblico per un corso di aggiornamento del personale. Segretario cantonale e Copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano: Dario Tettamanti Mendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli
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Tel. 091 9211551 - F...