Scarica Perizia Menegon

Transcript

Scarica Perizia Menegon
Questa analisi sul funzionamento del T-RED è sviluppata in epoca
successiva alla:
•
Perizia di parte proposta dal prof. ing. Giorgio Padovini e
dal prof ing. Umberto Spagnolini.
•
Della Pronuncia del C.S.L.P in risposta
ai quesiti in
relazione alla procedura di omologazione/approvazione di cui
al Protocollo 151/09 adunanza del 17/12/2009
•
Della risposta alla ditta Kria s.r.l. da parte del Ministero
delle
Infrastrutture
e
dei
Trasporti
sulla
verifica
amministrativa del sistema T-RED Prot. 38781 del 3-5-10
•
Della verifica presso il mio studio di tutte le
diverse
configurazioni hardware che nel tempo il T-RED ha assunto,
apparecchiature avute in visione dalla ditta CI.TI.ESSE
s.r.l. allo scopo di fare una verifica di parte, aggiuntiva
alla verifica di parte fatta dalla ditta Kria s.r.l., alla
verifica di parte fatta dal C.S.L.P., alle conclusioni
del
Ministero delle infrastrutture e Trasporti sopracitate.
1.1-Componenti del sistema
Sul sistema T-RED nei sui componenti essenziali esiste accordo
unanime, si compone di
1. gruppi A e B di due telecamere ciascuno
2. scheda acquisizione immagini Picolo tetra
3. trasduttore di interfaccia con la centralina semaforica
4. PC industriale s.o. windows con porte standard
5. software della scheda acquisizione immagini
6. software del PC e driver della scheda Picolo Tetra
7. disco fisso
Di questo sistema esistono diverse rappresentazioni a blocchi, ne
propongo a blocchi funzionali hardware con indicazione di ove sia
allocato il software.
1
Fig. 1 T-RED blocchi funzionali
Dal
punto
di
vista
gerarchico
l'elemento
principale
che
caratterizza il sistema, come si evince dalla schema a blocchi
funzionali, è la scheda piccolo tetra, questa è infatti lo snodo
cui fanno riferimento sia i flussi
di ingresso che i flussi di
uscita, cioè quei flussi che confluiscono come file sul disco
fisso 7 per intervento del PC.
Il funzionamento del sistema può essere così sintetizzato
1.
Una o più telecamere analogiche trasmettono flussi di
segnali analogici
e volatili ad una scheda di acquisizione
immagini che li elabora e li trasforma in segnali digitali
volatili.
2.
La sopracitata scheda hardware dedicata alla raccolta ed
elaborazione delle immagini analogiche provenienti dalla
telecamere, raccoglie attraverso una porta hardware di
trigger i segnali TTL di sincronizzazione provenienti dalla
centralina semaforica ed ivi tradotti attraverso relè a altri
trasduttori
ipoteticamente
alternativi,
successivamente
compara e seleziona i segnali provenienti dalle telecamere
2
con i segnali TTL provenienti dalla
raccolti dagli ingressi hardware di
medesima.
centralina semaforica
trigger dalla scheda
3.
Un pc industriale memorizza su una cache della ram i dati
volatili raccolti dalle telecamere elaborati e trasformati in
digitali dalla scheda di acquisizioni immagini, integra i
dati medesimi con i riferimenti di luogo e data e li
trasferisce su un supporto fisico di memoria hardware,
trasformando così in permanenti dati che prima di questo
passaggio rimangono volatili. Libera successivamente la cache
della memoria Ram in attesa di sovrascrivere i nuovi dati
volatili provenienti dai successivi rilievi di infrazione,
perdendo inevitabilmente fin dal ciclo semaforico successivo
dati non prontamente salvati su disco fisso.
2.0-Analisi dei componenti
2.1- Telecamere
Le telecamere montate nelle intersezioni si presentano come
cilindri neri, con apposita copertura in lamiera, fissati con
degli snodi su una piattaforma installata generalmente sulla testa
di un palo. Gli snodi servono a garantire il puntamento in fase di
installazione, il tubo è solo una protezione che rende stagna una
telecamera non adatta ad uso esterno,svitando il tubo si accede
alla
telecamera nella sua configurazione commerciale, perché di
una telecamera commerciale si tratta, come le immagini sottostanti
evidenziano
3
fig.2 telecamera di montaggio standard
4
si tratta della telecamera “ csd-795 bir (PAL) della
Colours Cameras” prodotta quindi da una ditta giapponese.
fig. 3 specifiche della ditta costruttrice
5
Pacific
Per ogni flusso di marcia le telecamere sono due,(a volte tre) il
corpo camera è lo stesso ma diversi sono gli obiettivi montati,
differiscono per la focale, medio tele sulla lettura targa,
grandangolo sulla panoramica. La panoramica è utilizzata a colori
e monta un obiettivo autoiris, entrambi i connettori BNC sono
collegati.
Sulla lettura targa è montato un obiettivo normale e la telecamera
è utilizzata in bianco e nero quindi è collegato un solo
connettore. Tolta la protezione tubolare il gruppo di due
telecamere si presenta così:
fig 4
6
telecamere senza tubo protettivo
Mentre con tubi di protezione montati il gruppo di telecamere
assume questo aspetto.
fig.5 gruppo telecamere come si presenta alle intersezioni.
Si noti che solo nella telecamera di destra cioè sulla lettura
targa è presente l'illuminatore che manca invece nella panoramica.
Il gruppo appare conforme all'estensione del 20-07-2006
al
prototipo rilevato (imballato) dalla perizia dell'ing.
Roberto
Maggini. Il gruppo è difforme dal gruppo originario che montava
l'illuminatore su entrambe le telecamere e riferentesi alla
omologazione del 15/12/2005, non è chiaro se del gruppo originario
esista il deposito.
7
2.2. Trasduttore
Con
questo
nome
voglio
qui
identificare
una
qualsiasi
apparecchiatura utilizzata od utilizzabile per “informare il
sistema T-RED di un cambiamento di stato delle lanterne” che si
verifica quando c'è commutazione dal verde al giallo e quando c'è
commutazione dal giallo al verde.
Il trasduttore ha la funzione di “far conoscere” al T-RED, lo
stato delle lanterne, questa sincronizzazione che è ri-settata ad
ogni ciclo semaforico evitando così errori cumulativi.
Le apparecchiature:
•
centralina semaforica preesistente
•
T-RED di imminente istallazione
sono dotate di due circuiti elettrici indipendenti, opportuno e
condivisibile è che indipendenti rimangano, pertanto qualsiasi sia
il trasduttore prescelto dovrà mantenere separate parti in
tensione dei due sistemi.
In astratto si possono identificare queste possibilità
1. E' interposto un relè meccanico con la parte attiva
alimentata dalla stesso segnale di potenza che comanda la
lampada in commutazione.
2. E' interposto un relè elettronico
funzioni analoghe al precedente
(optoisolatore)
con
3. E' utilizzato un cavo puro e semplice perché la centralina è
dotata di un contatto puro di commutazione sincrono al
contatto di potenza che comanda le lanterne(esiste solo nelle
centraline di nuova generazione)
4. Si utilizza un collegamento a fibra ottica o un collegamento
WI-FI
5. Si utilizza un rilevamento ottico di cambiamento di stato
della lanterna semaforica utilizzando al caso una telecamera
dedicata.
Tutti questi sistemi sono alternativi l'uno all'altro, non sono
tuttavia equivalenti, ognuno di questi introduce un ritardo
diverso
da
valutare
statisticamente
nel
presetting
di
installazione, condizione necessaria visto che l'omologazione
prevede il vincolo di riportare sul fotogramma il tempo trascorso
dal momento di comparsa della luce rossa.
Escludendo il cavo di cui al punto 3 mai peraltro utilizzato, e la
mai utilizzata lettura della commutazione con telecamera, gli
altri sistemi prevedono l'utilizzo di apparecchiature hardware,
I collegamenti di cui a punto quattro prevedono un modulo hardware
8
modulatore lato centralina semaforica e demodulatore lato T-RED,
in questo caso il demodulatore genera un segnale TTL(hardware)
compatibile con gli ingressi I/O della scheda video.
Nel T-RED originariamente si è scelto il relè meccanico punto1
fig. 6
basetta relè ad 8 moduli della Omrom
Successivamente
visto
problemi
di
malfunzionamento
questo
componente marcato T-RED è stato sostituito da un optoisolatore
fig 7 optoisolatore che va a sostituire il relè meccanico
9
2.3 Scheda Picolo Tetra Euresys
Questo componente hardware è il cuore del sistema, alla scheda
confluisce il flusso dei segnali analogici proveniente dalle
telecamere, alla scheda confluiscono i segnali TTL provenienti dai
trasduttori di sincronizzazione adoperati. Dalla scheda parte
verso il pc il flusso dati elaborato secondo il programma
(firmware o microcodice)residente nella scheda, dotato di modulo
software di interfaccia con il pc per i settaggi di default.
I segnali sono raccolti da un ingresso I/O TTL hardware
costituito da un connettore a 16 pin che abilita 13 ingressi od
uscite.
La scheda veicola questi segnali sino al modulo hardware dove
l'iterazione con il modulo software di configurazione concretizza
l'attuazione del programma.
L'hardware
relativo
alla
sincronizzazione
non
è
quindi
esclusivamente ascrivibile al trasduttore di collegamento alla
centralina semaforica, ma anche a quella parte della scheda Picolo
Tetra
dedicata al trattamento dei segnali TTL sugli ingressi
trigger della scheda medesima.
Non si tratta di osservazione capziosa infatti comunicati
ufficiali della Euresys specificano i seguenti segnali di allarme:
Traduzione
A causa di circostanze indeterminate, i segnali in acquisizione
che utilizzano gli ingressi hardware di trigger I/O, possono non
funzionare nelle schede Picolo, Picolo Pro 2, Picolo Pro 3, Picolo
Tetra.
10
Traduzione
Il valore di default dei parametri di output nelle schede Picolo,
Picolo Pro 2, Picolo Pro 3, e Picolo Tetra
sono di tipo ITTL e
non di tipo TTL. Non è possibile cambiare i segnali in TTL
Il malfunzionamento è risolto con la versione Multicaule 6.2.0.20
Ed ancora
Traduzione
A causa di circostanze indeterminate, i segnali in acquisizione
che utilizzano gli ingressi hardware di trigger I/O
possono non
funzionare nelle schede Picolo, Picolo Pro 2, Picolo Pro 3,
PicoloTetra.
Il malfunzionamento è risolto con la versione Multicam 6.4.4.1037
In conclusione la sincronizzazione di cui si parla al punto tre, è
ottenuta attraverso una catena hardware
costituita in parte da
apparecchiature di interfaccia in parte da componenti della scheda
Picolo Tetra posti dopo gli ingressi di trigger, solo alla fine
della catena hardware un modulo software esegue la comparazione di
stato tra segnali hardware di ingresso con i valori di settaggio
preimpostati dal programma nella scheda.
Sembra fare riferimento alla scheda anche la sovrimpressione del
tempo intercorso dal momento della commutazione sia del segnale
che comanda la lampada gialla, sia del segnale che comanda la
lampada
rossa,
alterazioni
di
questi
tempi
sono
pertanto
riconducibili sia a mal funzionamento del relè, sia a mal
funzionamento degli ingressi I/O di Trigger sia in ipotesi a
componenti hardware o software della scheda medesima, anche se si
può escludere cattivo funzionamento del clock.
Le schede proposte da Euresys sono molte e diverse,ognuna è dotata
di caratteristiche particolare, prezzi e caratteristiche sono
diverse, quindi è ragionevole pensare non siano intercambiabili,
ecco una foto di una parte della brochure:
11
fig 8 brochure estratto catalogo Euresys
12
Come si evince dalla pagina estratta dal catalogo, la scheda della
Euresys
Picolo Tetra 1303 è dotata di ingressi BNC per 4
telecamere, è tuttavia possibile espandere la scheda con moduli
testati ognuno dotato di quattro uscite BNC per controllare
un
massimo di 16 telecamere.
L'espansione prevede un massimo di 3 schede VEB (videos expansion
bracket) ognuna con 4 ingressi BNC, le schede filiate dipendono
dalla scheda principale, derivate da quest'ultima attraverso un
collegamento (VEB link connector) con cavo flat.
Ho riscontrato la presenza ed accertato successivamente l'uso
nelle intersezioni a due corsie per senso di marcia di una scheda
che presenta al posto di 4 connettori BNC 6 connettori RGA.
La scheda in menzione sembra essere una modifica artigianale
effettuata ex post della scheda originale Euresys Picolo Tetra,
infatti anche questa scheda mantiene il numero 1303 pur avendo
caratteristiche diverse.
Una analisi più approfondita evidenzia che gli interventi sulla
scheda originale si sono concretizzati dissaldando i connettori
originali ed il lamierino di supporto, successivamente collegando
con dei fili esterni e dei ponticelli allo scopo di ottenere una
nuova configurazione fisica.
Nella scheda modificata scompare uno switch dedicato ritengo a
disconnettere una telecamera od un'altra
senza pregiudicare il
funzionamento
delle
restanti,
lo
switch
infatti
emula
il
funzionamento della telecamera scollegata inserendo una impedenza
di 75H ad evitare riflessioni multiple.
Riporto di seguito le foto comparative delle due schede al retro
ed al verso, dei puntini rossi evidenziano gli interventi di
modifica rispetto alla scheda standard testata da Euresys.
13
Fig. 9 comparazione scheda modificata ed originale
14
al retro
fig.10 comparazione scheda modificata ed originale al verso
15
2.4. PC Industriale
Il PC nel sistema svolge diverse funzioni:
1. gestisce attraverso il driver la scheda video Picolo Tetra
2. Permette il settaggio dei parametri di motion detection
3. ospita il programma di gestione del flusso di dati che
arrivano dalla scheda Piccolo Tetra, esegue la criptazione e
salva sul disco fisso i file che sono gestiti secondo una
funzione di Tracking
4. ospita il programma di scarico dei dati con cancellazione dal
disco dei dati prelevati
5. Impone in sovrimpressione sul fotogramma data ed ora
Complessivamente però questo hardware (pc industriale)appare come
l'elemento
meno
dedicato
di
tutto
il
sistema,
certamente
sostituibile da altro PC sufficientemente performante.
Tuttavia
appare necessario il deposito di questo elemento
fungibile con i programmi installati perché in caso contrario
viene a mancare la possibilità di eseguire un accertamento di
conformità funzionale.
2.5.
Disco fisso
Il disco fisso è elemento Hardware assolutamente intercambiabile.
3.0.
Omologazione-autorizzazione
3.1 Quadro di riferimento
Omologazione o autorizzazione sono due procedimenti amministrativi
alternativi entrambi previsti dall'art.192 del Regolamento di
Esecuzione ed Attuazione del C.d.S., entrambi nella potestà del
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Qualora lo ritenga opportuno il sopra citato Ministero si avvale
del parere consuntivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
e generalmente a questo parere si attiene, al contrario motiva.
Per prassi consolidata il C.S.L.P. è interpellato per ogni nuova
autorizzazione od omologazione, mentre per le estensioni
il
Ministero delle infrastrutture e Trasporti procede di proprio
16
impulso.
Le estensioni sono upgrade
marginali, in aggiunta o
decretata.
o update che introducono elementi
sostituzione della configurazione
L'analisi che segue individua delle carenze macroscopiche, ma per
intanto identifico delle attenuanti.
L'art. 192 del Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del C.D.S,
rimasto inalterato dalla sua entrata in vigore nel 1992, descrive
in forma generica le procedure necessarie per omologazioniautorizzazioni di segnali, dispositivi, apparecchiature, mezzi
tecnici per la disciplina di controllo del traffico, mezzi tecnici
per l'accertamento e il rilevamento automatico delle violazioni
alle norme di circolazione ecc.
La procedura da seguire è improntata a genericità ed è poco
stringente,
una
peculiarità
probabilmente
voluta
per
non
burocratizzare o rendere troppo rigide delle attività che devono
stare al passo con i progressi della tecnica. Così, per un verso è
lasciata agli uffici deliberanti ampia facoltà operativa e
deliberativa, ma dall'altro verso proprio la mancanza di regole
stringenti trasferisce
maggior responsabilità nei funzionari
deliberanti che non possono rifarsi ad un quadro preciso di
riferimento.
Serve inoltre rilevare come il progredire accelerato dell'offerta
di nuovi prodotti, renda estremamente difficile rifarsi a schemi
conosciuti per estrapolare nuove pronunce o autorizzazioni.
L'autorizzazione-omologazione Ministeriale consente la produzione
e
commercializzazione
degli
apparati
autorizzati,
interessa
pertanto soggetti privati, enti territoriali, utenti della strada.
Di
fatto
l'autorizzazione
permette
agli
enti
territoriali
l'installazione degli apparati autorizzati, e concede agli stessi
enti la possibilità, dal 18-03-2004, di comminare sanzioni anche
in automatico, cioè senza ausilio di operatore di polizia, con
accertamento
differito
mediante
prova
documentale
d'infrazione( filmato o foto).
La valutazione sulla correttezza dell'autorizzazione, ampiamente
discrezionale, deve pertanto essere condotta in comparazione agli
interessi contrapposti di:
•
Utenti
della
strada,
enti
territoriali,
Ministeriali che hanno rilasciato autorizzazioni;
•
Enti
territoriali,ditte
installatrici
e
produttrici
e
funzionari ministeriali che hanno rilasciato autorizzazioni.
funzionari
Fatto accertato che non esiste alcun rapporto contrattuale ne
extracontrattuale tra produttore o installatore e utenti della
strada.
17
3.2.
Autorizzazione
potenziali ed
dotarsi
di
autorizzazioni
qualificano il
Analisi della autorizzazione del T-RED
od omologazione anche del T-RED rimangono qualità
astratte finché un ente territoriale non decide di
queste
apparecchiature,
da
quel
momento
le
in obbligo di legge diventano importanti perché
sistema sotto il profilo della legittimità.
La legittimità è asseverata da due documenti amministrativi:
1.
Il decreto di autorizzazione omologazione di provenienza
ministeriale
2.
Il certificato di conformità dell'apparecchiatura al
prototipo depositato presso il Ministero delle Infrastrutture
e Trasporti.
Solitamente è la ditta che cura la commercializzazione a produrre
all'amministrazione interessata entrambi i documenti, tuttavia il
decreto di cui al punto 1) è un atto pubblico mentre la
dichiarazione di cui al punto 2) è un attestato privato che
accompagna il prodotto oggetto di trattativa, identificato da un
numero di matricola assegnato dal produttore dell'apparato. Serve
per intanto rilevare che nessun funzionario pubblico ha verificato
che l'attestato di conformità rilasciato dalla ditta Kria s.r.l.,
fosse rappresentazione vera ed autentica della realtà.
Questo
significa
che
una
moltitudine
di
sanzioni,(danno
patrimoniale) e una montagna di detrazioni di punti della patente,
nonché in taluni casi la sospensione della stessa (compressione
della libertà individuale) sono supportati da una dichiarazione
privata di un soggetto in conflitto di interessi. Una situazione
peraltro comune a tutte le sanzionatrici automatiche.
Dal punto di vista funzionale, il T-RED deve rispettare al minimo
questa previsione:
•
•
•
Rendere disponibile in differita, documentazione fotografica
che attesti le infrazioni di passaggio con il rosso al
semaforo;
essere autorizzato a fornire prova in assenza di operatore di
polizia;
conservare e rendere disponibile la prova per un arco
tempo imprecisato fino al momento del prelievo.
di
Da un punto di vista documentale il T-RED matricola..... risponde
appieno alle richieste dell'ente, infatti:
•
18
E’ autorizzato dal Ministero competente con apposito decreto;
•
è accompagnato dal una dichiarazione di conformità del
costruttore,
tale
dichiarazione
è
rivolta
alle
amministrazioni comunali che chiedono al sistema di mettere a
disposizione dati(foto) d'uscita, disinteressandosi delle
modalità con i dati sono raccolti, gestiti e memorizzati.
Quindi la frase “documentatore fotografico di infrazioni” scritta
per qualificare il T-RED, è proposta e percepita come esaustiva di
tutte le aspettative del Comune in linea di fatto e diritto.
Naturalmente l’ente utilizzatore non ritiene di dover verificare
la veridicità e rispondenza della dichiarazione di conformità,
ritenendo a torto che questa verifica sia stata evasa in ambito
Ministeriale.
Il contenuto della dichiarazione di conformità sembra invero
ignoto al Ministero competente, ignoranza che sembra permanere
anche durante tutto il corso della verifica amministrativa
interna, ne Ministero ne C.S.L.P si preoccupano infatti di
appurare veridicità, congruenza e la legittimità di tutta la
procedura
in
relazione
alla
dichiarazione
obbligatoria
di
conformità. Lo testimonia il contenuto stesso delle pronunce,
assolutamente incoerenti alla dichiarazione di conformità.
Nessuno coglie quindi le restrizioni che la dichiarazione di
conformità introduce nell'iter del procedimento autorizzativo
limitando di fatto la discrezionalità dei funzionari.
Nessuno si accorge che la legittimità non è fondata sulla sola
autorizzazione ma anche sulla rispondenza di fatto e di diritto
della dichiarazione di conformità.
E' fatto certo che la necessità espletata di dichiarazione di
conformità da parte del costruttore, lo specifico contenuto della
dichiarazione stessa pongono dei paletti all'iter autorizzativo
che appaiono largamente superarti, la discrezionalità recede se si
esprime in atti e procedure incompatibili al disposto dell'art 192
del regolamento del C.d.S.
La verifica amministrativa si preoccupa solo di arginare le
contestazioni della Procura di Verona in merito alla Scheda relè,
trascurando tutte le altre carenze esistenti non ancora contestate
dalla Procura medesima.
Le pronunce stesse d Ministero e C.S.L.P. sono diverse e
contraddittorie,indirizzate a dimostrare che la scheda relè non
andava omologata.
Propongo ora il documento originale rilasciato dalla ditta Kria
s.r.l. in accompagnamento all'apparecchiatura installata nei vari
Comuni.
19
Fig 11 dichiarazione conformità della Kria
20