stagione 1516 - Comune di Bastia Umbra
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stagione 1516 - Comune di Bastia Umbra
TEATRO ESPERIA STAGIONE 2015-2016 25 FEBBRAIO 2016 ore 21:00 Volare - Gennaro Cannavacciuolo Definito dalla critica “un autentico gioiello”, lo spettacolo dal titolo “Volare” è tutto dedicato a Domenico Modugno: un tuffo emozionante nella storia della grande canzone italiana. Il recital di Gennaro Cannavacciuolo propone in una reinterpretazione personale le varie strade musicali percorse da Modugno. Nella prima parte, via con le canzoni dialettali e macchiettistiche, da “O ccafè” a “La donna riccia”, da “La cicoria” e “U pisci spada”, alla più famosa “Io mammeta e tu”; fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlio tratto dalla commedia musicale “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo a questo spettacolo. Nella seconda parte da atmosfera brechtiana, largo alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” e così via sino all’ormai inno nazionale “Nel blu dipinto di blu”, cantato e danzato a mo di Tip Tap alla maniera di Fred Astaire. 5 MARZO 2016 Flamencason- Compagnia Flamenque Vive FlamencaSon rappresenta uno spettacolo di flamenco tradizionale in cui la componente allegra e spensierata è predominante ma non esclusiva. Un flamenco popolare festero che trasmette le tradizioni di un popolo pieno di gioia e allegria. Canti, danze e musica si susseguono regalando al pubblico il sapore di una terra calda e accogliente, forte e spensierata. Lo spettacolo propone un percorso che, partendo da un tipico patio, evoca, attraverso la musica e la danza, diversi aspetti della vita andalusa. Fanno da cornice le opere dei più famosi pittori andalusi del flamenco. Quadri di Romero de Torres e Joaquin Sorolla, tra gli altri, accompagnano i brani e le coreografie rafforzandone le evocazioni e le suggestioni. 8 MARZO 2016 L’uomo Perfetto - Emanuela Aureli e Milena Miconi Uno spettacolo al femminile dove vincono comicità, simpatia e riflessioni da donna. Due volti della tv in uno spettacolo live ben strutturato, spensierate e bellissime le due attrici cercano una soluzione per trovare il fatidico “uomo perfetto” ma ... esisterà? 18 MARZO 2016 Fiorucci - Pecorari (coproduzione Fiorucci Pecorari e Teatro Esperia) Una compagnia di musica teatro locale. Uno spettacolo che è un omaggio agli ultimi, alla figura di Don Gallo. Musica e poesia si fondono per raccontare una storia che non ci stanchiamo mai di ascoltare. Questo spettacolo è uno dei progetti di coproduzione teatrale firmato Teatro Esperia. TEATRO ESPERIA STAGIONE 2015-2016 19 MARZO 2016 Al Cavallino Bianco - Compagnia Corrado Abbati Venite “Al Cavallino Bianco” perché la felicità è in arrivo! Il sole splendente e il cielo azzurro si riflettono nel lago di una nuova scenografia, capace, all’aprirsi del sipario, di creare un ambiente accogliente dove si risveglia la febbre d’amore che, oggi come ieri, agita gli spiriti in vacanza. Gli amori, i sospiri e il sentimentalismo di un turbinio di personaggi pieni di vigore ed esuberanza, rapiscono ed affascinano lo spettatore. Performance virtuosistiche e coreografie scattanti in costumi colorati trasformano l’Austria-clichè in uno spettacolo non banale, facendosi motore di dinamismo e divertimento. Una miscela di commedia musicale, rivista e operetta, capace di emozionare, ieri come oggi, grazie anche allo straordinario talento di Ralph Benatzky e alla sua capacità di evocare con umorismo e spensieratezza gli stati d’animo dei tanti personaggi. Ciò fa di questo straordinario musicista, che affonda le sue radici nel modulo della chanson, uno dei maggiori talenti del teatro di intrattenimento musicale: talento aumentato, in questo lavoro, dal contributo di famosi compositori pop dell’epoca come Robert Stolz e Jean Gilbert. Seguite dunque questo “Cavallino” al trotto: moderno, veloce, ironico e divertente, in cui gli ospiti dell’Hotel vivono un momento di vacanza ed euforia che diventa motore di un piacere continuo. Agli spettatori non resterà che dire, all’ happy end: “peccato che questa vacanza sia finita!” Corrado Abbati 8 APRILE 2016 La Maschera di Pino - Demetrio Catillo e Nero a Metà La maschera di Pulcinella da sempre rappresenta il volto di un popolo, della sua leggerezza, della sua simpatia e della sua intelligente furbizia, ma allo stesso tempo, almeno nelle letture più critiche della napoletanità, ha rappresentato lo strumento dietro il quale celare, grazie ad una grossa risata, i drammi, i fallimenti e le tristezze della plurisecolare decadenza di una città. La maschera di Pulcinella, sì metaforicamente intesa, è stata tolta diverse volte dal volto della città ad opera di personaggi illustri che hanno inteso provare a risollevare le sorti di un popolo: Masaniello, Eleonora Pimentel Fonseca, Eduardo De Filippo sono tra gli esempi più significativi. Questi personaggi, mai abbandonando il legame con la tradizione e la cultura di provenienza, hanno provato a togliersi e a togliere la metaforica maschera, e a far prendere coscienza delle reali condizioni antropologiche e sociali della propria comunità di appartenenza. “La maschera di Pino” intende leggere l’arte di un personaggio come Pino Daniele in continuità con tali predecessori. Un Pino Daniele che prova a sua volta a togliere e togliersi la metaforica maschera. Lo spettacolo, fatto di canzoni e puntellato da sprazzi di recitazione,vuole incastonare le prime produzioni artistiche dell’artista napoletano, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘80, nella medesima metafora, con esiti probabilmente similari ai predecessori ma con la porticina aperta di una flebile speranza di future riscosse.
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