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Zona LPN bollettino non conforme numero 7 — aprile 2009 ...fratelli d’Italia ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 2 ABRUZZO: UN POPOLO, UNA NAZIONE pag. 3 INSIEME SI PUO’ PUO’:: RISULTATO RAGGIUNTO pag. 4 LOKRON CALCIO A 5: CONQUISTA LA C2 pag. 5 FUTBOLITO FUTBOLITO:: TORNEO CITTA’ DI LOCRI pag. 6 GRAN TORINO: DI E CON C. EASTWOOD pag. 7 L’ARCO MODERNO MODERNO:: FRECCIA E BERSAGLIO pag. 8 PULP pag. 9 HOLLY E BENJI DUE FUORICLASSE pag. 10 CANTIERE L.P.N. L.P.N.:: pag. 11 ZonaLPN: agenzia di informazione interna a cura dell’ass. cult. LPN S O M M A R I O ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 3 ABRUZZO: UN POPOLO, UNA NAZIONE Tutto ed il contrario di tutto, su questa immane tragedia è stato detto. Non ci uniamo al coro, di chi va dicendo da giorni, che si poteva evitare o addirittura, c’è stato chi ha detto e scritto, che lo aveva previsto. Paesi interi devastati, quasi trecento vittime, migliaia di feriti, interi paesi spazspazzati via, da una furia imprevedibile ed incontrollabile. Una intera regione in ginocchio. Una intera nazione si stringe intorno ai suoi fratelli. Soccorsi ed aiuti sono stati immediati, il lavoro incessante del corpo dei vigili del fuoco, della protezione civile, dei militari e dei volontari (instancabili, esemplari), ha permesso il salvataggio di tante persone. Impegni presi, su questo si, dobbiamo stare attenti e non risparmiare critiche, se non saranno rispettati, l’Abruzzo è Italia, noi siamo l’Italia, non è retorica, è il comune sentire di un popolo che si riconosce nei suoi fratelli. Noi calabresi, sappiamo cosa vuol dire terremoto, viviamo da sempre in zona sismica, cento anni fa, un terremoto spazzò via Reggio e Messina ed allora non dimentichiamo. Ora, non tiriamoci indietro, non facciamo che con il passare dei giorni, tutto ritorni nel dimenticatoio. Lo scriviamo, ma siamo convinti che ciò non accadrà, non ci stanchiamo di scriverlo, tutti dobbiamo rispondere al grido di dolore dei fratelli abruzzesi. Nel nostro piccolo, come associazione, ci siamo adoperati, nel reperire beni di prima necessità e sabato 11 aprile, abbiamo consegnato il tutto ai responsabili di Casa Pound Lamezia, che successivamente hanno fatto giungere quanto raccolto a destinazione. Inutile dire che non siamo stati gli unici a muoverci, partiti politici, associazioni di volontariato, la stessa amministrazione comunale, tutti si sono adoperati. Nel momento del bisogno, i fratelli non si lasciano soli. ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 4 INSIEME SI PUO’: RISULTATO RAGGIUNTO Il 4 aprile al teatro Don Bosco al Centro Giovanile Salesiano di Locri, ha preso il via l’evento di beneficenza a sostegno del reparto pediatrico di Locri, Asl 9 “Insieme si può”, indetto dalla società calcistica Amatori Calcio Locri. L’evento, patrocinato dall’Assessorato alle politiche sociali e attività sportive del Comune di Locri, nasce grazie alla disponibilità e collaborazione del dott. Trunfio (primario del reparto pediatrico) e dal dott. Mammì. Il tutto si è sviluppato in due giornate. La prima, appunto, presso il Teatro Don Bosco, dove, dopo la conferenza di stampa di presentazione, la serata è continuata con il concerto del gruppo locrese “The 89044” e poi la seconda e conclusiva giornata, con il quadrangolare presso lo stadio comunale, dove si sono incontrate l’A.C. Locri, l’U.S. Marina di Gioiosa, l’A.S. Roccella e la società organizzatrice, ovvero l’AMATORI CALCIO LOCRI. Un appuntamento che ha associato sport- solidarietà - musica e, la raccolta fondi, ha registrato un incasso di circa € 1.500,00 (tra offerte libere, contribuiti delle società sportive e sponsor) che saranno destinati all’acquisto di due ossimetri per monitorare la concentrazione d’ossigeno dei bambini con problemi respiratori. Una giornata di beneficenza contornata da molti sorrisi, da gesti semplici, da testimonianze di volontariato e un ricordo alle vittime della Regione Abruzzo, rispettando un minuto di silenzio. Quando sul campo l’arbitro fischiava il Locri e Amatori calcio Locri davano inizio al quadrangolare. Il match vedeva vittoriosi i ragazzi dalla maglia amaranto “100 anni di storia” per 2 a 0 sugli atleti del mister Alia. Giocavano la seconda partita il Marina di Gioiosa Ionica e il Roccella che ha avuto la meglio ai calci di rigore e in finale batteva il Locri, alzando così la coppa di “Insieme si può”. A dar prova dell’importanza dell’iniziativa il dottor Trunfio ed il dottor Mammì, che insieme, hanno personalmente ringraziato la società del presidente Panetta (Amatori Calcio) per il contributo e la solidarietà riservata ai bambini. La macchina organizzatrice ha coinvolto il settore associativo con l’intervento di molte associazioni e le scuole calcio locresi Pino Spataro e Agesidamo locrese, l’AIA sezione Locri che ha concesso gratuitamente la terna arbitrale. Il vicesindaco e assessore allo sport Giovanni Calabrese dichiara: “Lodevole e apprezzata iniziativa di beneficenza che si aggiunge alle molteplici iniziative promosse dalle associazioni”. È convinto l’assessore che lo sport possa rilanciare le sorti della città e già anticipa che Locri si sta preparando alla giornata dello sport che anche quest’anno si svilupperà in due giornate, 30 e 31 maggio. Come promesso, nell’ultimo numero, avevamo garantito che ci saremmo mossi in favore di tali iniziative e così abbiamo fatto, non facendo mancare il nostro contributo…ancora una volta dalla parte di chi alle parole preferisce l’azione. ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 5 LOKRON CALCIO A 5: CONQUISTA LA C2 Il Lokron Calcio a 5 ha impiegato meno di un anno per far parlare di se. Era agosto 2008 quando sotto gli ombrelloni del “Cactus Club” di Locri veniva posto nero su bianco per l’effettiva nascita della società, sorta dalle ceneri dell’ex Interlocride. Presidente Carmelo “Lello” Franco, dirigenza nuova di zecca con alcuni giovani, squadra affidata al competente mister Alia, gruppo confermato in toto. I presupposti erano tutti positivi per realizzare una stagione da protagonisti. E così è stato! Il Lokron ha tenuto un ruolino di marcia impressionante dalla prima fino all’ultima partita disputata, ad una giornata dal termine del campionato, e con la promozione già acquisita con 3 turni d’anticipo. Ha avuto una sola fase di calo, registrata tra fine girone di andata ed inizio ritorno. Per il resto è stata la squadra da battere, una corazzata che ha attualmente il miglior attacco con 157 reti realizzate, la seconda miglior difesa e un bomber (Franco) da 49 gol a stagione. Altro record della compagine amaranto è stato quello di aver vinto tutte e 11 le partite disputate sul terreno amico del “Gale Club”, quindi difendendo l’imbattibilità interna, e perdendo due sole partite, una sul campo della Pro Occhio e una in quel di Bovalino. Un gruppo compatto, umile e con un solo obiettivo iniziale: conquistare la C2. La promozione è arrivata, e così la squadra locrese l’anno prossimo potrà confrontarsi in un campionato superiore e con un livello di difficoltà sicuramente più consono alla forza amaranto. Inoltre la dirigenza spera di poter avere a disposizione per la prossima stagione la bella e nuova struttura del Palazzetto dello Sport di Locri, per dare vita anche al progetto di un settore giovanile esclusivamente dedicato al calcio a 5. Non possiamo che complimentarci con tutte le persone che hanno contribuito alla nascita e al prosieguo di questo progetto, raggiungendo fin da subito il primo importante traguardo che si è presentato sul proprio cammino. Un grazie a tutti i ragazzi scesi in campo sotto la guida di mister Alia, con l’augurio di un buon finale di stagione. Questi i protagonisti: Coluccio Rocco Pino, Bumbaca David, Alia Vincenzo, Ascioti Pasquale, Benvenuto Gianluca, Calabrese Maurizio, Congiusta Andrea, De Lucia Cristiano, Errigo Alessio, Femia Giuseppe, Franco Pasquale, Gnisci Alfredo, Oppedisano Pietro. www.lokroncalcioa5.it ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 6 FUTBOLITO: TORNEO CITTA’ DI LOCRI Per il terzo anno consecutivo l’Associazione giovanile “Portale Giovani”, organizza l’evento sportivo “Campionato di calcio a 5 - Città di Locri” denominato FUTBOLITO. La manifestazione, patrocinata come sempre dall’Assessorato alle politiche giovanili e sportive della città locrese, vedrà per il 2009 gareggiare ben 12 squadre che tenteranno di conquistare il titolo della terza edizione. Il gruppo di “Portale Giovani” sarà accompagnato per tutto il campionato dalla collaborazione della cooperativa G.o.a.l. (Giovani Operatori Animazione Legalità) e dalla società “Amatori Calcio Locri”. Quest'anno il torneo è aperto ad atleti di ogni età, le iscrizioni sono già iniziate e il 5 maggio si inizierà a disputare il campionato a girone unico, dove le prime 8 squadre si qualificheranno per le sfide infuocate dei quarti di finale, le vincenti accederanno alle semifinali e poi alla finale secca. La particolarità è data dalla contemporaneità delle partite che si svolgeranno nei quattro campi di gioco presenti in città (Gale club, Piccolo, Garden club, Olimpia club). Una collaborazione, di anno in anno, sempre più consolidata, a dimostrazione che si intende creare un evento che possa col tempo, essere punto di riferimento per coloro che amano questa disciplina, creando uno scenario che possa dare aggregazione e positività al territorio, anche grazie a manifestazioni ludiche. L’organizzatore, Ferdinando Armeni, ci tiene a sottolineare che lo spirito del gioco deve essere di cordialità e sana competizione tra gli atleti, disputando il torneo con il massimo rispetto delle regole e della convivenza, perché si intende con questo progetto diffondere sempre più la cultura sportiva, proprio come viene enunciato anche a livello nazionale dai massimi rappresentanti istituzionali e sportivi. "Organizziamo sempre al meglio questa cerimonia – spiega Armeni – perché secondo noi rappresenta un ulteriore momento di aggregazione, unità, riflessione ed esaltazione dei più sani e veri valori sportivi, dei quali, noi giovani, dobbiamo considerarci come i primi promotori. In questa occasione è anche giusto sottolineare come ci sia un ‘movimento’ trainante anche a livello economico, sociale, culturale. Questo perché lo sport riesce a toccare vari aspetti e con le sue qualità permette di dare un notevole impulso a tutta la città. Momenti come questo allora ci permettono di rafforzare il nostro obiettivo, quello cioè di contribuire, tutti insieme come in una grande squadra, alla costruzione di uno sport migliore e a favore di una città sportiva migliore”. Il campionato di calcio a 5, ha iniziato in questi anni ad aprirsi, a guardare all’esterno, a costruire e crescere, a rivolgere lo sguardo oltre che alle forze vive della società, all’associazionismo, alle istituzioni e anche al mondo economico. In questo senso sono state avviate importanti collaborazioni con le aziende operanti sul territorio per la promozione di attività di sponsorship. Mentre si riconferma l’originale idea che ha fatto impazzire tutti, il fantafutbolito, con la possibilità, per ogni appassionato di crearsi la propria squadra ideale, quest’anno tra le novità, il campionato sarà associato ad una lotteria a livello nazionale, con più di 2000 premi in palio. Si potrà seguire il campionato andando sui campi da gioco o visitando il sto: www.futbolito.eu. ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 7 GRAN TORINO: DI E CON C. EASTWOOD “Avete mai fatto caso che ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto incazzare?”. Questo qualcuno è ovviamente lui, Clint Eastwood, nel suo ultimo capolavoro da attore-regista: Gran Torino. In effetti il protagonista, sembra avere tutte le caratteristiche di altri personaggi interpretati da Clint nella sua lunga carriera (su tutti Callaghan): ostico, burbero ma onesto, pronto a reagire a violenza ed ingiustizie in una sola maniera, con le cattive. Scontato, sembra. Ma il genio ha ben chiaro il punto d’approdo: la vita e la morte. Nello sviluppo del film si trattano sì i temi della tolleranza e dell’immigrazione ma sarebbe comunque semplicistico ridurre solo entro questi angusti confini il messaggio ben più ampio, che il regista ha voluto trasmettere con la sua ultima opera cinematografica. Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un operaio in pensione, reduce della guerra di Corea, che odia gli asiatici e diventa ancora più insofferente quando vede il suo quartiere popolarsi di “musi gialli” (come lui li definisce). Il misantropico Walt, ha un rapporto difficile con i due figli che conducono una vita borghese, guidano Suv giapponesi (un insulto per un nazionalista come lui che ha lavorato una vita alla Ford e che ha come passione una Gran Torino, un modello sportivo della casa automobilistica americana), abitano in ville residenziali fuori Detroit e ancor di più con i nipoti, che vede troppo lontani dalla sua generazione e dai suoi valori tradizionali. Quando riesce ad entrare in contatto con i Hmong, una comunità asiatica che ha popolato il suo quartiere, si accorge di avere molte più cose in comune con loro, essendo comunque dei tradizionalisti, che con i propri figli degenerati e accecati dai falsi valori che il mondo moderno gli vende quotidianamente. Walt lega tanto con i suoi vicini di casa che arriva a difenderli in prima persona da una gang asiatica che “domina” il quartiere, prendendo sotto la sua ala protettiva in particolare il giovane Thao al quale lascerà poi in eredità la sua Gran Torino (con buona pace dei nipoti che la bramavano) con la promessa però di non montare su questa spoiler e di non dipingerla come fanno “i finocchi, i messicani e i bianchi senza palle…”. E proprio per difendere i suoi vicini Hmong, con un magistrale capovolgimento dei tradizionali canoni dell’eroe eastwoodiano, il “giustiziere” si trasforma in “agnello sacrificale”. Ripone le armi una volta per tutte, fa finta di sparare con il dito, come si fa con i bambini e va incontro alla fine mormorando un’Ave Maria, affrontando una volta per tutte la banda di teppisti che terrorizza il quartiere. Ed è questo il messaggio più ampio di cui parlavamo prima: morire per gli altri, morire “per amore” significa far vivere. E vivere nel cuore altrui. Se vogliamo non è altro che il messaggio di Cristo riproposto in altra forma, non a caso prima di compiere il suo sacrificio il vecchio Walt si riavvicina al cattolicesimo confessandosi con un giovane prete, come aveva desiderato la moglie poco prima di morire. Altro particolare, a dimostrazione di ciò, è la posizione che assume il corpo di Walt Kowalski cadendo in terra dopo essere stato ucciso dalla raffica di colpi, una posizione a forma di croce. Una scena davvero stupenda, nella sua semplicità, quasi da lacrime la quale sembra suggerire che non abbiamo più bisogno di gente disposta ad uccidere per difendere i nostri valori e i nostri ideali, ma abbiamo bisogno di gente disposta a morire per essi. ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 8 L’ARCO MODERNO: FRECCIA E BERSAGLIO L’arco moderno nasce ufficialmente in Europa a Leopoli, nel 1931, in quell’anno i rappresentanti dei tiratori nel mondo decidono di dare uniformità alle loro gare e di sviluppare un regolamento. Nasce la FITA (Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco), punto di riferimento del mondo arcieristico sino a far divenire il tiro con l’arco disciplina olimpica a partire dalle Olimpiadi di Monaco (1972). Da quel momento, gli arcieri si trovano nella necessità di dover colpire un bersaglio posto a 90 m. Questa la distanza con cui inizia la gara per gli uomini, 70 m la distanza massima per le donne. Nel 1959 viene organizzata all’Arena civica di Milano la prima gara internazionale e nel 1961 nasce in Italia la FITARCO (Federazione Italiana di Tiro con l’Arco). La FITARCO prevede una serie di 3 distinte competizioni: tiro alla Targa, tiro Indoor e tiro di Campagna, che si svolgono rispettivamente in un campo all’aperto, in una palestra o su percorsi accidentati all’aperto. Questi le modalità di svolgimento delle competizioni: 1) gara FITA (competizione olimpica), viene organizzata su un campo livellato, dove viene allineato già alla massima distanza, un certo numero di battifrecce variabili, secondo il numero dei partecipanti. I bersagli sono posti alle distanze di 90-70-50-30 m per gli uomini e alle distanze di 70-60 -50-30 m per le donne. Le modalità di tiro prevedono una serie di 36 frecce per ogni distanza. Il bersaglio avrà un diametro di 122 cm per le lunghe distanze e di 80 cm per le distanze di 50 e di 30 m e presenta una serie di cerchi concentrici colorati che corrispondono al valore dei punteggi che vanno dal 10 (giallo) all’1 (bianco). La suggestione visiva spaziale che deriva dallo scocco della freccia sino al suo impatto sul bersaglio, il gesto tecnico, il coordinamento del caricamento, della mira, l’esigenza di essere concentrati fino al rilascio della freccia, è un’esperienza emozionante e carica di tensione; 2) tiro al chiuso (Indoor) si svolge su una distanza di 18 m, oppure di 25 m. Complessivamente si tirano 60 frecce su visuali da 40 cm sulla distanza dei 18 m oppure su visuali da 60 cm sulla distanza dei 25 m. Il punteggio viene valutato come nelle gare FITA. Le ridotte dimensioni dell’ambiente in cui si gareggia, fanno condensare nello spazio e nel tempo i partecipanti. Il ritmo è molto più serrato rispetto, la tensione e lo stress sono quasi percepibili dagli spettatori; 3)gara di campagna (Hunter e Field), che simula per qualche verso la caccia, viene distribuita in 2 giorni distinti, organizzata su un percorso accidentato e localizzato in aree boschive o di campagna. Il percorso precedentemente tracciato, prevede 12 piazzole di tiro per ogni giorno di competizione, oppure 24 piazzole nelle gare internazionali o nei campionati italiani. Le distanze previste per ogni postazione sono quelle indicate dai regolamenti e, comunque, non superano i 60 m per la distanza massima oppure 5 m per la distanza minima, essendo le dimensioni delle visuali rapportate alle distanze suddette. La gara e divisa in 2 parti: nella prima, i bersagli sono posti a distanze sconosciute dagli atleti, mentre nella seconda le distanze dei bersagli sono indicate nel punto di tiro. La difficoltà del percorso, l’abilita nel valutare le distanze, l’evenienza di gareggiare in condizioni ambientali e meteorologiche non sempre favorevoli, rendono particolarmente faticosa questa competizione, ma il fascino deriva dall’inserimento in ambienti naturali. In tali condizioni, l’impossibilita apparente di un tiro ripetitivo predispone il tiratore alla singolarità dell’azione, allacciata alla spettacolarità dell’ambiente. ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 9 PULP C. BUKOWSKI Feltrinelli € 7,00 Nick Belane è un investigatore privato, “l’investigatore più dritto di Los Angeles”, come ama ripetere a ogni piè sospinto ai suoi clienti. Tre matrimoni alle spalle, depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, Belane riceve, come vuole la tradizione del mestiere, telefonate e visite di nuovi clienti. Fino ad avere contemporaneamente quattro casi da risolvere che, aggrovigliati l’uno dentro l’altro, mettono a dura prova le qualità del buon Belane. Lo stesso, infatti, si trova a dover rintracciare per conto di una tale “Signora Morte” un certo Celine, che a detta della donna è proprio Louis Ferdinand Destouches nato nel 1894 e che, nonostante risulti scomparso nel 1961, non si è ancora presentato al cospetto della suddetta signora. Il secondo caso in cui Belane “incappa” è la ricerca del fantomatico Passero Rosso. Essa gli viene commissionata da un filantropico Mr. John Barton che ripone una fiducia sconfinata nelle capacità di Nick e che lo aveva raccomandato anche alla Signora Morte. L’identità del Passero Rosso, ricercata costantemente lungo tutto la storia, diverrà chiara a Belane, e non solo a lui, solo alla fine. Il terzo caso per Belane è un classico per un investigatore privato: indagare sulla fedeltà di un’attraente bionda tutto pepe che, nel corso del romanzo, arriverà ad offrire il suo bel corpicino allo sdrucito Belane, che si sentirà in dovere di ringraziare ed ovviamente rifiutare. Il portafoglio di clienti di Belane si completa con il caso di un impresario di pompe funebri che vuole togliersi dalle costole una aliena che, intrufolatasi nel corpo di una bomba sexy, non gli dà più pace. Bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. I bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l’ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento professionale ed esistenziale, tutto ciò, insieme alle mere invenzioni narrative, diventa il “pasticcio” enunciato nel titolo. Lontano mille miglia dalle atmosfere cupe e tenebrose delle ordinarie follie e totalmente privo degli eccessi verbali di tante opere, senza per questo cessare di essere un Bukowski d.o.c., questo suo ultimo romanzo, che è un piccolo capolavoro di ironia, può essere considerato il testamento spirituale lasciatoci dall’autore. ZONA LPN APRILE 2009 Pagina 10 HOLLY E BENJI: DUE FUORICLASSE Il titolo giapponese originale risuona come Capitan Tsubasa, meglio conosciuto Italia come Holly e Benji: un fumetto e una serie animata di grande successo sul calcio ideata come fumetto Yoichi Takahashi nel 1981. Molti calciatori famosi come Hidetoshi Nakata, Alex Del Piero, Zidane, hanno ammesso che sono diventati calciatori professionisti anche perché da piccoli guardavano questa serie sul gioco del calcio: c’e’ poi chi sostiene che Holly e Benji abbia addirittura contribuito al miglioramento della nazionale giapponese! Il manga in particolare, su cui si basa la serie animata, è composta da quattro serie Capitan Tsubasa, World Youth, Road to 2002 (ideata per commemorare i Mondiali di calcio del 2002 tenutisi naturalmente in Corea e Giappone) e Golden-23, che è ancora in fase di pubblicazione nella nazione nipponica. Come detto il manga ha dato poi vita a una serie di cartoni animati di grande successo oltre a 5 film sulle storie di questi giovani campioni. Il primo manga uscì nel 1980 e vede come protagonista Tsubasa, giovane calciatore della Nankatsu, con cui desidera vincere il campionato studentesco: riesce a vincerlo battendo in finale la Shutetsu, del fortissimo portiere Benjamin Price, proprio grazie a un suo gol. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia il 19 luglio 1986 all’interno del programma “Bim Bum Bam in onda su Italia 1 ed è stata riproposta negli anni successivi con l’aggiunta delle nuove puntate. La sfida tra Tsubasa e Genzo La storia parla di un ragazzino giapponese, Tsubasa Ozora (Oliver Hutton, soprannominato “Holly” in Italia) il cui obiettivo è vincere il campionato mondiale di calcio. Figlio di un capitano di navi e di una casalinga, Tsubasa si trasferisce quando sta per iniziare l’ultimo anno delle elementari nella città di Nankatsu, dove entra nell'omonima scuola. Dopo aver conosciuto Ryo Ishizaki (Bruce Harper in Italia), capitano della squadra delle elementari Nankatsu, decide di sfidare il portiere della rivale Shutetsu (Saint Francis nell’anime), Genzo Wakabayashi (Benji Price in Italia), che gode della fama di essere pressocchè imbattibile, fama che appunto terminerà per colpa di Tsubasa. Lo stesso giorno della sfida Tsubasa conosce Roberto Hongo (Roberto Sedinho nell’anime), grande giocatore brasiliano di origine giapponese che fu salvato dal padre di Tsubasa qualche tempo prima dopo che aveva cercato di suicidarsi per via di un problema agli occhi che lo aveva costretto a terminare la carriera anzitempo. In segno di gratitudine diventerà l’allenatore personale di Tsubasa e ne affinerà la tecnica. Dopo essere entrato nel club di calcio della Nankatsu, Tsubasa inizia la sua prima partita giocando come difensore nel derby con la rivale Shutetsu, impedendo a Izawa, Taki e Kisugi di segnare nel primo tempo, mentre nella ripresa lo vediamo in attacco permettere alla sua squadra di uscire imbattuta per la prima volta dal confronto con i rivali (per la cronaca la partita finisce 2-2 dts reti di Kisugi (S), Tsubasa (N), Wakabayashi (S) e Tsubasa (N). Sono passati più di venti anni, da quando sono sbarcati in Italia, ma la loro popolarità non conosce tramonto, ancora oggi molte tv locali mandano in onda questo fantastico cartone. Pagina 11 ZONA LPN APRILE 2009 CANTIERE LPN: ATTIVITA’ MILITANTE 100 anni son passati, gioia per molti, delusione per altri...tutti ne parlano, pochi sanno di cosa parlano, ma chi sono veramente? A tutto questo e molto altro ancora, daremo risposta, insinuato il dubbio, non vi resta che attendere!!! LPN E’ PRESENTE SU FACEBOOK Qualcuno ci scrive… Le multinazionali che frenano lo sviluppo europeo La crisi economica che tutti stiamo vivendo e subendo è soprattutto dovuta alle politiche scellerate delle Multinazionali ed a quello che ormai si può definire il falso mito del Libero Mercato. Il WTO (Organizzazione per il Commercio Mondiale) spadroneggia nelle “case altrui” obbligandoci a subire il precariato, la disoccupazione, la proletarizzazione e l’immigrazione forzata, con ciò impedendo lo sviluppo di politiche economiche a favore della nostra Nazione e della nostra Europa. Pertanto, mai come in questo momento, abbiamo bisogno di una reazione decisa per creare un’Europa forte, con un suo mercato interno. Questo risultato lo potremo raggiungere solo proteggendo i mercati nazionali dalla concorrenza di chi sfrutta la forza-lavoro (es. la Cina) ignorando le tutele e le garanzie dei lavoratori europei. Bisognerebbe, inoltre, rilanciare la produzione nazionale ed istituire al contempo una autorità che si occupi di vigilare a che siano impedite le delocalizzazioni, con il divieto di rivendere i prodotti in Italia a chi ha spostato la produzione all’estero. Solo così possiamo risollevarci dal decadimento attuale per iniziare a percorrere la strada che porta alla fioritura di un futuro europeo. Tito CIMINO Tema complesso e delicato quello della crisi economica, ringraziamo Tito, per il breve e conciso intervento, con l’impegno di trattarlo in maniera più approfondita nei prossimi numeri. CONFERENZE, CONCERTI, MOSTRE, DIBATTITI, SOLIDARIETA’, SPORT, LABORATORIO D’AZIONE È giunta la primavera e gli stilisti, stilosi, della linea lpn sono già a lavoro, in arrivo t-shirt da restare a bocca aperta (loro dicono così e noi gli crediamo). Già pronti piccoli adesivi in rilievo. Richiedete! 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