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Svizzera DOVE L’ACQUA INCONTRA LE EMOZIONI SVIZZERAIntroduzione 2012 ANNO DELL’ACQUA n’antica massima paragona mare, fiumi e laghi, alle religioni. Hanno ognuno un nome diverso ma tutti contengono l’acqua. L’acqua, come ogni religione, contiene verità, conclude il detto. «L’acqua», diceva invece Leonardo da Vinci, «è la forza motrice della natura». La Confederazione Elvetica è nota in tutto il mondo per le sue montagne ma in realtà è anche un “Paese d’acqua” per la presenza di laghi, fiumi, cascate e ghiacciai che hanno incantato scrittori e pittori. Svizzera Turismo dedica all’acqua il 2012 per una vacanza diversa. L’acqua è fonte di vita, è diritto universale, è rigenerazione. Su laghi e fiumi sono nate e vivono le città svizzere; l’acqua termale, comune a molti cantoni, dai tempi dei Romani dà benessere. Ovunque, con la buona stagione, si può nuotare, praticare sport acquatici. Sulle Alpi elvetiche ci sono i più grandi ghiacciai europei; il più esteso è l’Aletsch inserito nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. E dai ghiacciai della Svizzera, che qualcuno paragona ad un’isola al centro dell’Europa, nascono quattro importanti fiumi, che sono, il Reno che sfocia nel Mare del Nord, l’Inn che confluisce nel Danubio, il Rodano che dopo essere passato nel Lago di Ginevra arriva al Mediterraneo, il Ticino che alimenta il Po. Questi ultimi due corsi d’acqua nascono e scorrono nel Vallese e nel Canton Ticino, due regioni nelle quali “viaggeremo” con questa Guida. Un viaggio che tocca storia, tradizioni, eccellenze enogastronomiche, curiosità, appuntamenti culturali e tutto ciò che si può fare in primavera e in estate in questi due cantoni molto vicini e molto ben collegati con l’Italia. Di collegamenti, anzi di treni, battelli sui laghi e colorati autobus di linea, parleremo nell’ultimo capitolo della Guida: ma attenzione, non si tratta di semplici mezzi di trasporto. In Svizzera, tutto è parte integrante del paesaggio. Anche le ferrovie. U Il vapore Uri: costruito nel 1901 è il più antico battello a pale dei laghi svizzeri. Naviga sul Lago di Lucerna. Fu costruito dai Fratelli Sulzer di Winterthur 4 5 SVIZZERASommario EVENTI DA NON PERDERE DOVE L’ACQUA INCONTRA LE EMOZIONI TRENI PANORAMICI 1 Bernina Express 2 Glacier Express 3 Wilhelm Tell Express 4 GoldenPass Line 5 Jungfraubahn A2 A1 Autostrade A3 A14 8 A12 CANTON TICINO. VINCE LO STILE MEDITERRANEO Sui laghi abbondano le palme, con la bella stagione si vive all’aperto Nella gastronomia si sposano sapori italiani e ingredienti genuini locali. Ecco il Ticino, il più mediterraneo dei cantoni svizzeri: tra montagne, laghi e fiumi dove andare in bici e fare passeggiate A1 A9 A2 14 6 IL VALLESE. AL CENTRO DI STORIA E NATURA Il Cervino e Zermatt furono tra le località svizzere dove nacque il turismo invernale in epoca romantica In queste terre passò Giulio Cesare con le sue legioni Qui si trovano vigneti tra i più alti d’Europa e terme che ne fanno una meta di benessere 20 LE FERROVIE PANORAMICHE Senza i trenini di montagna, la Svizzera non sarebbe la stessa: arrivano fino a 3.454 metri, dove la Jungfraubahn vanta la stazione ferroviaria più alta d’Europa. Nel campo dei trasporti, ci sono poi i battelli sui laghi e i bus di linea gialli per ogni località Una vacanza all’insegna del relax, delle attività all’aria aperta, nel Vallese e nel Ticino, è più completa arricchita dagli appuntamenti culturali. Eccone alcuni. A Lugano, andrà avanti fino al 30 giugno il Lugano Festival dedicato alla musica classica; all’interno, dal 6 al 28 giugno, il Progetto Martha Argerich, intitolato alla celebre pianista argentina. Ad Ascona, dal 21 giugno al 1° luglio, arriva il festival JazzAscona con ospiti internazionali. Il prestigioso Festival del Film Locarno, alla sua 65ma edizione, si svolge dal 1° all’11 agosto. Ancora Lugano e jazz: dal 5 al 7 luglio si svolge Estival Jazz che sarà anche a Mendrisio il 29 e il 30 di giugno. Musica rock invece, sulla Piazza Grande di Locarno dal 5 al 15 luglio; tra gli ospiti, Elton John e Ligabue. Tra i musei, da non perdere, a Martigny, la Fondation Pierre Gianadda con una grande mostra di ritratti fino al 24 giugno. Per il golf, Deutsche Bank Ladies’ Swiss Open a Losone, dall’11 al 17 giugno 7 SVIZZERACantonTicino Clima mediterraneo e atmosfere rilassate Qui, ovunque, è tutto a dimensione umana. Con la bella stagione, la vacanza ideale è in bicicletta di Stefano Paolo Giussani 8 LA DOLCE VITA TRA LAGHI E MONTI è un cantone che aggiunge alle tradizioni e al rigore svizzero la lingua, la cultura italiana e le suggestioni mediterranee. Non manca nulla nelle quattro regioni del Canton Ticino: sul Lago Maggiore e a Locarno i giardini con le palme e i fiori ricordano la Costa Azzurra. I castelli di Bellinzona sono inseriti nel Patrimonio Unesco. Tra Biasca e Airolo si alternano laghetti e montagne. Il Mendrisiotto e Basso Ceresio, dove nacquero architetti come Francesco Borromini e Carlo Maderno, affiancano le vigne ad antiche chiese, come se da questa terra nascesse spontanea l’arte. E non è un caso che Lugano, cresciuta sull’omonimo lago, ospiti alcuni dei più importanti musei d’arte ed etnografici della Svizzera. Poi ci sono paesini che sembrano aver fatto un patto con il tempo per rimanere sempre uguali; formaggi la cui storia coincide con quella delle Alpi. Il tutto, a due passi dall’Italia. Bellinzona è la capitale del Canton Ticino ma non sembra: il potere politico qui, come in C’ 9 SVIZZERACantonTicino TURISMO DELL’ACQUA Nella foto della pagina precedente, vista sul Lago Maggiore ad Ascona. Qui a sinistra: le pareti modellate dal fiume Verzasca in Val Verzasca. Sopra, sport e relax all’aria aperta. Sotto, una veduta del centro storico di Bellinzona Il Ticino è terra d’acqua: si può andare a cavallo lungo gli argini dei fiumi, ci si può sdraiare al sole ai bordi della Maggia e nuotare nelle acque della Valle Verzasca. Maestose le cascate di Foroglio, in Val Bavona. Sul Ticino si va in canoa o si fa rafting. Tanti i laghi, in totale sono 131, dove si può nuotare SCOPRIAMO IL PARADISO DEI CICLISTI Trekking, scalate, canoa, parchi avventura per grandi e piccoli. Il Ticino offre nella bella stagione ogni tipo di sport all’aria aperta. Ma il cantone è soprattutto terra di ciclismo con itinerari provvisti di segnaletica tutta la Svizzera, è discreto e gentile. Come sembrano gentili le fortificazioni che dominano la città: furono romane, lombarde e affascinarono nell’800 il pittore romantico inglese William Turner. Conservati in modo impeccabile, i castelli di Bellinzona torreggiano sul panorama cittadino. Un fitto calendario estivo anima ogni anno le strade cittadine con concerti e spettacoli; per chi, invece, cerca la quiete della natura, c’è la Riserva delle 10 Bolle di Magadino. Il parco, alla foce del Ticino, è un punto di sosta per gli stormi migratori dopo l’attraversamento delle Alpi. Storia e natura si sovrappongono nella Valle Leventina, con i comuni di Airolo, Dalpe, Quinto, Faido, Giornico (con un ponte medioevale e la splendida pieve romanica) dove l’esercito della Confederazione Elvetica sconfisse nel 1478 le truppe sforzesche che fino ad allora avevano controllato la val- le. A Rodi-Fiesso c’è un museo, il Dazio Grande, là dove la dogana controllava la strada del Passo del San Gottardo, uno dei passaggi più importanti di queste montagne, che prese il nome da un vescovo bavarese. A Piotta, poco più avanti, c’è una delle funicolari più ripide del mondo, la Piotta-Ritom, con una pendenza dell’87 per cento, che raggiunge quota 1.793 a Piora. A Locarno, sul Lago Maggiore, c’è aria di Mediterra- neo, non solo come stile di vita e colori, ma anche come clima e architettura. Forse, proprio per il suo aspetto tranquillo, fu scelta come sede della Conferenza di Pace europea del 1925; la sua quiete attirò scrittori come Patricia Highsmith e Eric Maria Remarque. Di Hermann Hesse, che visse e morì nel 1962 a Montagnola, che è però sopra Lugano, va visto il museo di Torre Camuzzi: raccoglie foto, scritti e oggetti del premio Nobel e autore di Siddharta. Tornando a Locarno, va ricordato il Festival del film che si svolge ad agosto. Al centro della parte svizzera del lago c’è il Parco Botanico delle Isole di Brissago, proprio di fronte ad Ascona e Brissago, facilmente raggiungibili in battello. Passando il Monte Ceneri, si apre l’area di Lugano. Nella sua parte più settentrionale la telecabina del Monte Tamaro porta all’Alpe Foppa dove Mario Botta, maestro e per tutti i gusti: single trial per la mountain bike e salite dei passi alpini per il ciclismo su strada. Presenti anche Bike hotels su tutto il territorio. Da provare gli itinerari per e-bike (biciclette elettriche) come quello Lugano-Bellinzona SVIZZERACantonTicino dell’architettura contemporanea, ha realizzato la Chiesa di Santa Maria degli Angeli con opere di Enzo Cucchi. A Lugano, dominata dal Monte San Salvatore, il lungolago divide il centro storico ben conservato con le acque del Ceresio. Villa Malpensata ospita il bel Museo d’Arte . Imbarcandosi sui battelli della Navigazione Lago di Lugano, è consigliabile una crociera in direzione di Gandria: paesino ricco di fascino, difficile da notare passando dalla strada, aggrappato alla sponda del lago. Sulla riva opposta, vale la pena di visitare il Museo delle Dogane di Gandria in una vecchia casermetta di confine: racconta l’epoca del contrabbando, che ora sembra remota, tra Svizzera ed Italia. Per i golosi, c’è una tappa d’obbligo, alla Alprose, fabbrica museo del cioccolato di Caslano. Il percorso produttivo è visitabile e si conclude allo spaccio. Sull’istmo che immette sul ponte-diga del Lago di Lugano c’è un pezzo di Canton Ticino che racconta tutta la Svizzera. È la Swissminiatur, un concentrato lillipuziano di tutte le architetture famose e meno famose della Confederazione. Emozioni assicurate dalla cima del Monte Generoso che si raggiunge con un trenino a cremagliera che par12 Nella cucina ticinese si sposano I GROTTI, creatività italiana e i prodotti del LA CUCINA laterritorio. Locali tipici sono i “grotti”, CREATIVA, con i tavoli di granito. Stellati molti GLI HOTEL ristoranti. Eccone alcuni. Grotto Bundi di Mendrisio con una storia secolare; Villa Saroli di Lugano dove trionfa la creatività; Osteria Sasso Corbaro di Bellinzona, nel Castello di Sasso Corbaro; Seven di Ascona, dove lo chef Ivo Adam è segnalato dalla Michelin. Sempre ad Ascona, il ristorante Ecco dell’Hotel Giardino, l’unico in Ticino con 2 stelle Michelin. E ancora, l’Alpe Vicania di Morcote, la Vecchia Osteria di Seseglio, il Sensi di Locarno, il Grotto dei due Ponti di Giornico. Da non perdere il Grotto Cavicc: frequentato da Hermann Hesse. Il Ticino è patria dell’hotellerie d’eccellenza con nove 5 stelle tra Ascona e Lugano. Fra gli hotel con Spa: Villa Principe Leopoldo Hotel & Spa, 5 stelle, e Villa Sassa Hotel Residence & Spa, 4 stelle sup., a Lugano; Esplanade Hotel Resort & Spa, 4 stelle sup., a Minusio; Hotel Serpiano 3 stelle sup. a Serpiano A sinistra in alto: vigneti nel Mendrisiotto. In alto: panorama mediterraneo sul Lago di Lugano, la chiesa è quella di Santa Maria del Sasso. Sopra: case montane tipiche di Calpiogna te da Capolago, sul Lago di Lugano e raggiunge la vetta a quota 1.704. Da qui si gode uno dei panorami più belli del cantone: la regione dei laghi, le Alpi e giù, fino all’Italia. C’è anche un pezzo di Toscana in Svizzera: è la regione del Mendrisiotto. Tra uliveti, vigneti, laghi e colline, la regione più meridionale del cantone offre al visitatore storia, parchi, chiese barocche e medioevali in paesi e borghi come Arogno, Balerna, Cabbio, Maroggia. Va segnalato anche il Monte San Giorgio, dichiarato Patrimonio Unesco per motivazioni storico-paesaggistiche. Tante le Strade del Vino nel Canton Ticino; nel Mendrisiotto ce ne sono tre. Il vitigno più coltivato, da oltre 100 anni, è il Merlot. Assolutamente da assaggiare i formaggi d’alpe ticinesi DOP: acquistano un sapore unico grazie dell’erba alpina dei pascoli. 13 SVIZZERAVallese AL CENTRO DELLA NATURA E DELLA STORIA Il cantone, che vanta montagne come il Cervino e località come Zermatt e Martigny, propone vacanze nel segno di sport, benessere e cultura di Roberto Caramelli n luogo che merita l’attenzione del viaggiatore colto, dove ogni cosa è diversa da quello che si può vedere altrove. È una terra poco nota tra Francia e Italia: al centro di tutto ciò che significa storia della civiltà». Così, all’inizio dell’800, scriveva del Vallese il pittore svizzero Maximilien de Meuron nel suo libro di incisioni Voyages pittoresques de Genève à Milan par le Simplon. La bellezza del cantone (di lingua francese e tedesca), il terzo del Paese in ordine di grandezza, entrato a far parte della Confederazione Elvetica nel 1815, stupì anche Dumas e Goethe. Non furono i soli: Mark Twain venne nel 1878 per provare l’emozione della montagna sul Riffelberg, tra Zermatt e il Cervino; Katherine Mansfield trascorse un anno, tra il 1921 e il 1922, a Crans-Montana, località elegante adagiata su un altopiano circondato da piccoli laghi e celebre per l’aria salubre e le piste da sci di Plaine Morte che ospitarono le prime competizioni di sci già nel 1911. Lo scrittore praghese Rainer Maria Rilke visse dal 1921 al 1926 a Veyras, non lontano da «U 14 15 SVIZZERAVallese SENTIERI A PIEDI ALLA SCOPERTA DELLA NATURA Nel Vallese, le attività all’aria aperta si praticano tutto l’anno. Lo sci è il re degli sport invernali, ma a Zermatt e a Saas-Fee si pratica anche in primavera ed estate. Oltre al riverrafting e al canyoning nei corsi d’acqua e all’esplorazione di gole e grotte, il cantone è l’ideale durante la buona stagione per le escursioni a piedi e in bici. Tra le infinite proposte, lungo gli 8.000 chilometri di sentieri attrezzati e segnalati, ricordiamo quelli a monte di Riederalp e Bettmeralp con vista sul ghiacciaio di Aletsch, oppure quello che parte e ritorna da Miex le Flon e costeggia il Lac de Taney ripercorrendo un antico sentiero dei caprai. Un percorso che tocca i luoghi del vino è quello che va da Salgesch a Sierre, con visita del Musée de la Vigne et du Vin Una veduta del ghiacciao Aletsch. Nelle foto piccole, sport all’aria aperta. Nelle pagine successive: il Cervino; in bici tra i vigneti del Vallese; il tipico formaggio Raclette Sierre; le sue spoglie riposano nel cimitero del castello di Raron. In una lettera raccontò «la meravigliosa profondità di questo cielo» che si rifletteva «nello spirito del grande fiume», il Rodano, che nasce nel Vallese, attraversa tutta la regione e si butta nel Lago di Ginevra. In Svizzera tutti ammirano il rapporto tenace e inventivo dei vallesani con i laghi e i fiumi. Per irrigare campi e vigneti e convogliare l’acqua di scioglimento di ghiacciai e 16 torrenti di montagna, vennero create nel Medioevo le Bisses (in francese) o Suonen (in tedesco). Canali scavati nella roccia o costruiti in legno, ancora oggi utilizzati per l’irrigazione, lungo i quali è possibile fare splendide escursioni. Segnaliamo, tra i tanti, il percorso di 32 chilometri tra Nendaz e Saxon, lungo una Bisse costruita nel 1863. Altri itinerari, da fare in bici o a piedi, sono quelli lungo le dighe del Vallese che da un secolo forniscono un quarto del- l’energia idroelettrica della Svizzera e creano laghi artificiali: tra queste Emosson, Dixence, Mauvoisin. I primi turisti arrivarono nel Vallese all’epoca del Grand Tour; Mark Twain li descrive come geologi, botanici, pittori; portavano curiosi «ampi cappelli, ombrelli per ripararsi dal sole e occhialoni blu», ma inventarono il turismo alpino, soprattutto sul Cervino. Vista da Zermatt (piccola splendida località priva di auto e con un interessante museo di storia alpina, lo Zermatlantis, che da metà giugno ospiterà una mostra su Walter Bonatti, il primo ad aver scalato con successo nell’inverno del 1965 la parete nord in solitaria), la montagna, alta 4.478 metri, ha una forma bizzarra, tanto da essere paragonata a un “corno”: in tedesco, infatti, viene chiamata Matterhorn. Qui, in pieno Romanticismo, vennero soprattutto i viaggiatori inglesi, affascinati dalla bellezza delle Alpi che nel Medioevo erano conside- rate un luogo ostile, rifugio di demoni e draghi. Furono loro a far diventare queste montagne una nuova Arcadia: scalando i monti, passeggiando tra i laghi, inventando nuovi sport arditi. Ma soprattutto contemplando la natura; Lord Byron scrisse delle Alpi svizzere: «Non sono le montagne come cielo e onde del mare?». Un mare, sembra il più grande ghiacciao del continente, l’Aletsch, cuore del Patrimonio Unesco Alpi Svizzere Jungfrau-Aletsch. LAGHI D’ALTA QUOTA Con la bella stagione, da vedere, i tantissimi laghi di montagna. Tra questi: quello della Moubra nell’abitato di CransMontana che d’estate si trasforma in spiaggia, lo Schwarzsee, il Riffelsee, il Gruensee, lo Stellisee vicino Zermatt, quello di Champex-Lac tappa del tour estivo del Monte Bianco; il Daubensee, sopra Leukerbad non lontano dal Passo Gemmi 17 SVIZZERAVallese Il Vallese, celebre per i vini e i formaggi (il più noto è la Raclette) si sta affermando anche per i ristoranti di qualità e stellati. Tra questi: la Cabane des Violettes sopra CransMontana, con piatti di montagna e prodotti freschi regionali; il Waldhotel Fletschhorn di Saas-Fee dove lo chef Markus Neff è stato eletto cuoco svizzero del 2007; il Didier de Courten di Sierre che ha ottenuto 2 stelle dalla Guida Michelin e lo Château de Villa, sempre a Sierre, che in cantina propone vini di oltre 70 produttori locali; lo Chez Vrony di Zermatt dove sono serviti prodotti rigorosamente biologici. Tra i tantissimi alberghi di qualità, ideali sia in inverno che d’estate, ecco una selezione. LeCrans Hotel & Spa di CransMontana; Le Chalet d’Adrien di Verbier; l’Hotel Mercure Bristol di Leukerbad; l’Hotel Silvana e La Couronne, con vista sul Cervino, di Zermatt; l’Hotel Belalp di Belalp che venne inaugurato 150 anni fa per soddisfare i primi turisti inglesi; il Rifugio Britannia di Saas-Fee che compie a giugno 100 anni RISTORANTI E HOTEL: TRA STORIA E NOVITÀ Attorno, l’Aletsch Arena, destinazione ideale per il turismo invernale e per quello estivo, che propone pareti da scalare, sentieri per trekking e bici. Un patrimonio naturale e culturale che si svela anche a Verbier-St. Bernard, con il leggendario Passo del Gran San Bernardo che, con il suo antico ospizio e i celebri cani, costituisce una tappa da non perdere. Un tempo, si veniva qui da tutta Europa per i benefici dell’aria 18 pura di montagna; oggi il Vallese offre al visitatore benessere, non solo nel segno dell’aria, ma anche dell’acqua: le terme di Ovronnaz, Saillonles-Bains, Brigerbad, Val d’Illiez, sono tra le più attrezzate della Svizzera; Leukerbad, con quattro centri termali aperti tutto l’anno, viene considerata una delle migliori stazioni di benessere d’Europa. Ci sono poi i metodi innovativi, come l’impianto Kneipp di Saas-Fee, dove si cammi- na nell’acqua, nelle vasche di pietra e all’aria aperta. Nella “Perla delle Alpi”, come viene chiamata Saas-Fee, con la bella stagione, vale la pena di visitare i villaggi montani di Saa-Grund, Saas-Balen, Saas-Almagell, dove le case sono costruite come vuole la tradizione: in pietra e legno. «Dovunque vai, trovi un legame con il vino». Un modo di dire che si usa ancora nel Vallese: nacque nel Medioevo, quando i monaci comin- ciarono a produrre vino dalle viti portate dai Romani. Il cantone è la più grande e importante regione vinicola svizzera: grazie al suolo, alla presenza del Rodano, all’esposizione al sole e al microclima temperato dal vento Foehn. Molti i vitigni autoctoni, bianchi e rossi, tra questi il Cornalin, l’Amigne, l’Arvine, l’Humagne e il Rèze: vengono coltivati in vigneti che a volte superano i mille metri, tra i più alti d’Europa. Un panorama unico, segnato dal contrasto tra i muretti a secco secolari che salgono tortuosi verso l’alto e la vicinanza solenne delle montagne. Del Vallese va conosciuta anche la lunga storia: dai Celti ai Romani (Giulio Cesare passò di qui), dalle invasioni barbariche alle mire espansionistiche delle nazioni vicine. Lo testimoniano i monumenti di centri come Sion, con la chiesa gotica Notre Dame du Glarier, la rinasci- mentale Eglise de SaintThéodule, la Torre degli Stregoni, lo Château de Tourbillon. Oppure Martigny, antica colonia romana, con uno dei musei più vivaci della Svizzera, la Fondazione Pierre Gianadda che ospita mostre temporanee di altissimo livello. Fino al 24 giugno propone ritratti delle collezioni del Centre Pompidou di Parigi e, fino a settembre, i disegni e modelli delle invenzioni di Leonardo da Vinci. 19 SVIZZERASwissTravelSystem Laghi, montagne, fiumi e vallate: il modo migliore per viaggiare nella Confederazione Elvetica è con i trasporti pubblici di Eugenio Boscardi 20 PAESAGGI SCOPERTI A BORDO DEI TRENI u una popolazione svizzera di quasi otto milioni di abitanti, le statistiche riportate dal libro Swiss Watching, parlano di quattro milioni di autoveicoli privati: in proporzione, più di USA e Regno Unito. Ma, nonostante il numero elevato dei veicoli e la ristrettezza del territorio asfaltato, gli ingorghi di traffico, nella Confederazione Elvetica, sono rari. Perché? Si domanda l’autore della ricerca, Diccon Bewes. La risposta è semplice: perché gli svizzeri amano i loro trasporti pubblici. In particolare, i treni. E li usano. Una statistica del 2005 riportata dallo stesso libro, dimostra che gli svizzeri sono i più assidui viaggiatori in treno d’Europa, con 42 viaggi a testa l’anno, contro i 10 degli italiani. La rete ferroviaria elvetica è tra le più capillari del mondo: copre oltre cinquemila chilometri di percorso ed è, senza deturparlo, parte integrante del paesaggio, con gli altissimi viadotti e le vetture dai colori vivaci: rosse, gialle, verdi, blu. Molti i primati. La stazione della Jungfraubahn, a 3.454 S 21 SVIZZERASwissTravelSystem IN BATTELLO TRA LAGHI E MONTI Ideali per visitare la Svizzera i mezzi pubblici: treni Intercity, InterRegio e Regionali, ferrovie panoramiche di montagna, battelli sui laghi e bus autopostali gialli. Per risparmiare e viaggiare liberamente su treni, autobus e battelli, sono stati creati i biglietti Swiss Travel System di tipologia e durata variabili. Circa 450 musei garantiscono l’ingresso gratuito ai possessori del biglietto. Con la tessera famiglia rilasciata con l’acquisto di uno Swiss Pass, i ragazzi sotto i 16 anni accompagnati da almeno un genitore, viaggiano gratis. Imperdibile l’offerta speciale “2 al prezzo di 1” per gli Swiss Saver Pass 4 giorni, valida a maggio e da settembre a novembre 2012: una persona paga e l’altra viaggia gratis. Dove acquistare i biglietti? Lo Swisspass è venduto nelle stazioni svizzere oppure si può acquistare nelle agenzie di viaggio abilitate; online, nel sito www.swisstravelsystem.com TRENI, BUS E BATTELLI: MEGLIO CON SWISSPASS Con la bella stagione si può navigare in battello su molti laghi svizzeri con i battelli per ammirare le montagne “dal basso”. Sul lago di Ginevra circolano battelli che hanno 130 anni di storia (www.cgn.ch). Piroscafi storici solcano anche i laghi di Thun e di Brienz (www.bls.ch/schiff); sul Lago di Lucerna viaggiano motonavi e 5 pittoreschi piroscafi a ruote (www.lakelucerne.ch). Su quello di Lugano, 30 corse sono a disposizione per scoprire parchi e musei metri di altitudine, è la più alta d’Europa; lungo gli assi del San Gottardo è in costruzione il tunnel ferroviario per treni ad alta velocità più esteso del mondo: 57 chilometri scavati sotto le Alpi. Come ogni decisione importante in Svizzera, la costruzione di quest’opera è stata sottoposta a referendum popolare. Oltre alla capillarità della rete, alla puntualità proverbiale, alla cortesia del personale, lo Swiss Travel System che 22 comprende anche autobus di linea, funicolari e battelli sui laghi, ha una caratteristica: la spettacolarità dei paesaggi che si attraversano e si ammirano dalle vetture panoramiche. Come se lo scopo del viaggio, non fosse solo la meta da raggiungere, ma il viaggio stesso in treno. Fra i tragitti più spettacolari sono da annoverare quelli della Goldenpass Line, del Bernina Express, del Wilhelm Tell Express che combina battello e treno, del Lötschberger, dell’Espresso delle Prealpi, del Palm Express, della Gornergrat Bahn, della Matterhorn Gotthard Bahn, del Mont Blanc Express, della Jungfraubahn, della Ferrovia delle Centovalli, delle Ferrovie dell’Appenzello, della Zentralbahn. Destinazioni famose in tutto il mondo come St. Moritz, Davos e Zermatt sono collegate dal Glacier Express: nato nel 1930, il treno attraversa pae- saggi alpini e si snoda fino a Coira sul tratto dell’Albula (Patrimonio Unesco); termina nel Vallese con una veduta scenografica del Matterhorn (Cervino). La più antica ferrovia a cremagliera, è nella regione di Lucerna: costruita nel 1871, da Vitznau arriva sul Monte Rigi; qui, il 1° luglio verranno aperte le nuove terme progettate dall’architetto svizzero Mario Botta. Senza contare i battelli che attraversano il Lago di Ginevra, quello di Thun e di Brienz, il Lago di Lucerna, quello di Lugano, di Costanza con fermate in Germania. Non va dimenticata, tra le tante cremagliere, quella del Monte Pilatus, la più ripida del mondo, vicino Lucerna, che collega Alpnachstad al Pilatus Kulm. Nella lista dei treni panoramici non poteva mancare quello del Cioccolato che, da Montreux, in carrozze Belle Epoque, attraversa La Gruyère (celebre per l’omonimo formaggio) per arrivare fino alla fabbrica di cioccolato Cailler a Broc che produce una delle cioccolate più raffinate del Paese. La Maison ha una lunga storia iniziata nel 1819 da FrancoisLouis Cailler che fu uno dei primi a produrre cioccolata in Svizzera: imparò l’arte pasticcera a Torino. C’è anche una linea panoramica che parte dall’italiana Tirano, in Valtellina. È quella percorsa dal Bernina Express 23 SVIZZERASwissTravelSystem Nelle foto di queste pagine, dove tra gli altri si vedono i treni della Jungfraubahn e del Bernina Express, si capisce come le ferrovie, in Svizzera, siano parte integrante del paesaggio e delle tradizioni montane della Ferrovia retica, che dal 2008 è entrata a far parte del Patrimonio Unesco. Capolavoro di ingegneria, definita dal National Geographic «una delle linee ferroviarie più suggestive del mondo», fu costruita all’inizio del ‘900. Con 55 gallerie, 196 viadotti, pendenze fino al 70 per mille, raggiunge quota 2.253 metri e collega Tirano a Poschiavo, Pontresina e St. Moritz, con fermate intermedie. Da St. Moritz si può continuare il viaggio alla volta di Filisur, 24 Davos, Thusis e Coira. Anche la costruzione della tratta del Bernina, nel 1905, fu sottoposta a referendum popolare, votato a Brusio, Poschiavo, Pontresina e St. Moritz. Va segnlata un’offerta speciale per famiglie della Ferrovia retica per un’escursione a St. Moritz fino al 31 maggio e dal 1° ottobre al 31 dicembre 2012: andata e ritorno in seconda classe a 72,35 euro da Tirano e 54,89 euro da Poschiavo per tutta la famiglia. Centenaria è anche la Jungfraubahn, linea lunga nove chilometri e mezzo e con un dislivello record di 1.393 metri. Fu inaugurata il primo agosto del 1912, dopo 16 anni di lavori. Due le caratteristiche che la rendono unica: partendo dalla stazione di Kleine Scheidegg alle pendici della parete nord dell’Eiger a 2.061 metri di quota, si inerpica fino ai 3.454 metri dello Jungfraujoch, con la stazione ferroviaria più alta d’Europa. Da qui, parte un ascensore che porta in vetta sulla terrazza belvedere dell’osservatorio Sphinx. La caratteristica unica della ferrovia a cremagliera della Jungfrau è la lunghezza della galleria: più di 7 chilometri, da Eigergletscher alla stazione finale, scavati nella montagna. L’idea, considerata allora impossibile da realizzarsi, venne all’industriale svizzero Adolf Guyer-Zeller che voleva portare in quota il turismo che allora si fermava, specialmente d’estate, a Interlaken, rinomata località dove soggiornarono, tra gli altri, Goethe e il musicista Felix Mendelssohn che amava disegnare questi paesaggi. Molte le iniziative per i 100 anni della ferrovia, tra queste, l’apertura del nuovo tunnel dell’Alpine Sensation con attrazioni interattive, concerti, sculture di ghiaccio, pannelli con la storia della costruzione della linea e un omaggio agli operai, specialmente italiani, che contribuirono alla riuscita dell’impresa. JUNGFRAU: SOGGIORNO PER DUE Iniziano i grandi festeggiamenti per i 100 anni della ferrovia: per far partecipare alle manifestazioni culturali e alle rievocazioni storiche e per far conoscere la regione della Jungfrau ai turisti, sono stati creati pacchetti speciali. Dal 2 all’8 giugno, la Settimana delle Nazioni Jungfrau 2012, prevede il soggiorno di una settimana nella regione per 2 persone al prezzo di una. Si può prenotare l’albergo a Interlaken, Grindelwald o Wengen. Il Pass delle Nazioni permette di viaggiare liberamente sulla rete delle Jungfraubahnen per 6 giorni. Inclusa nell’offerta l’escursione sullo Jungfraujoch. Si può prenotare direttamente negli alberghi 25 SVIZZERAInformazioniUtili Supplemento de la Repubblica Direttore Responsabile Ezio Mauro Vicedirettori Gregorio Botta Dario Cresto-Dina Massimo Giannini Angelo Rinaldi Caporedattore centrale Fabio Bogo Caporedattore Vicario Massimo Vincenzi Caporedattore Internet Giuseppe Smorto PER SAPERNE DI PIÙ INFO NAZIONALI TURISMO Nel sito di Svizzera Turismo si trovano tutte le destinazioni, le informazioni turistiche, gli eventi, la storia, gli alloggi per vacanze di ogni tipo www.svizzera.it, numero verde: 0080010020030 TICINO TURISMO Le regioni, gli alloggi per le vacanze, le tradizioni, la gastronomia, gli itinerari in bici, gli eventi e ogni informazione per chi viaggia nel sito www.ticino.ch, tel. 0041-(0)91-8257056 VALLESE TURISMO Nel cantone dove si scia anche d’estate, troverete i bollettini metereologici sempre aggiornati, le informazioni sugli stabilimenti termali, gli eventi da qui a dicembre Interessanti gli itinerari del vino, tra vigne e castelli www.vallese.ch, tel. 0041-(0)27-327357 SWISS TRAVEL SYSTEM Tra le tante linee panoramiche (treno, autobus e battello), ecco alcuni siti: Ferrovia retica 26 che comprende il Bernina Express e il Glacier Express www.rhb.ch; la centenaria Jungfraubahn e il suo territorio www.jungfrau.ch; la cremagliera del Pilatus www.pilatus.ch Il sito di Swiss Travel System è: www.swisstravelsystem.com LA SVIZZERA E L’ACQUA Proposte e suggerimenti per fiumi, laghi, gole e cascate: www.svizzera.it/acqua Laghetti alpini, sport e attività legate all’acqua in Ticino: www.acqua.ticino.ch Informazioni sulle terme (anche pacchetti) e sulle attrazioni acquatiche nel Vallese: www.vallese.ch/acqua COME ARRIVARE In treno con i collegamenti Eurocity da Milano e Venezia per le principali città svizzere. Con la tariffa SMART si viaggia a partire da 19 euro Info: www.svizzera.it/intreno. In aereo si vola con Swiss dagli aereoporti di Roma, Firenze, Milano, Venezia per Zurigo e Basilea Info: www.swiss.com A cura di Roberto Caramelli Art Director Gianni Mascolo Hanno collaborato: Stefano Paolo Giussani, Eugenio Boscardi, Silvio Coiante e Lilith Mazzocchi (grafica), Francesca La Barbera (cartina) Composizione e pellicole CPS Stampa e confezione ILTE S.p.A. Moncalieri (TO) Pubblicità A.Manzoni S.p.A. Supplemento al numero odierno de “la Repubblica”. Spedizione abbonamento postale, articolo 1, legge 46/04 del 27 febbraio 2004
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