Il Favoloso Mondo Di Amelie
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Il Favoloso Mondo Di Amelie
Il Favoloso Mondo di Amelie Regia: Jean-Pierre Jeunet Anno: 2001 Musica: Yann Tiersen Attori: Audrey Tautou è Amélie Poulain Mathieu Kassovitz è Nino Quincampoix Amélie si è rifugiata, sin da bambina, in un mondo fantastico tutto suo. Padre glaciale e madre soffocata da attacchi di ansia e panico. La morte della madre ed il rifugiarsi del padre nel culto della moglie defunta, hanno spinto sempre più Amélie ad un pericoloso isolamento. Una sera è a casa, sola davanti alla tv e lo shock per la morte di Lady Diana le fa scivolare dalle mani il tappo di una boccetta di profumo che finisce la sua folle corsa su una mattonella del bagno. La mattonella è solo appoggiata e nasconde un piccolo rifugio segreto. Dal suo interno Amélie estrae una scatola di latta, la apre e di colpo vengono alla luce tanti ricordi rimasti ormai sepolti; il modellino di una vecchia auto da corsa, i soldatini, le foto di un tempo che fu. Amélie, di colpo, capisce che da quel momento in poi la sua vita si trasformerà in una missione: aiutare il prossimo, cercando di dargli attimi di felicità. Prima missione trovare l'ormai cinquantenne proprietario di quella scatola e restituirgli i ricordi della sua infanzia. Scoprirà, a sue spese, che è più facile far felici gli altri che non se stessi... TRAMA : Per capire quanto il film sia entrato nell'anima di quanti, e sono tanti, lo adorano basta dire che il bar dove Amélie svolge la sua attività di cameriera, che si trova a pochi passi dall'abitazione del regista Jeunet, è diventato un luogo di culto, visitato da frotte di parigini e turisti. Mi piace definire il film "una medicina per l'anima". State male fisicamente, psicologicamente, il mondo che vi circonda non sembra capire voi e voi fate fatica a capire lui, siete sconfortati e delusi dalle persone, dal lavoro, vi sentite soli? Fatevi prendere per mano per due ore da Amélie e guardate il mondo attraverso i suoi occhi, sprofondate in poltrona, alzate il volume e lasciate che le musiche del film vi avvolgano e vi allontanino dalla grigia realtà trasportandovi in una coloratissima favola. Riceverete una carica, una spinta a credere che il mondo può essere migliore ed una forza interiore per lottare e fare in modo che lo sia. Un'incredibile interprete (Audrey Tautou), un regista in assoluto stato di grazia ed una sceneggiatura geniale realizzano un capolavoro... Amélie vive in un mondo fatto di piccole sensazioni, piccoli piaceri come immergere la mano in un sacco di legumi o mangiare lamponi infilandone uno su ciascun dito. Amélie sa che ogni essere umano è una miniera inesauribile di meraviglie: ogni fissazione, tic nervoso, mania è ciò che ci rende unici, mai noiosi. Amélie cerca la diversità, la differenza. Non vuole vivere un’esistenza omologata, in un mondo di cloni, in cui ogni minima “deviazione” è additata come una cattiva abitudine da correggere. Amélie vuole, prima di tutto, essere felice ed una delle cose che la rende più felice è fare felici gli altri. Il meraviglioso mondo in cui vive Amélie non è altro che il nostro stesso mondo, non una dimensione particolare della sola protagonista, ma quella in cui noi stessi viviamo ogni giorno, osservata però con uno sguardo diverso. Forse solo con intelligenza. Viene da chiedersi, finita la visione, se non abbia ragione questa ragazza. Se non sia possibile, da subito, cercare di vivere un po’ meglio, facendo più attenzione alle piccole cose, ai piccoli piaceri. I nostri e quelli degli altri. E se provassimo anche un pochino ad amare? Amare la vita, considerare ogni istante un’esperienza straordinaria. Un film non insegna certo a vivere, ancora meno vuole dare consigli. L’arte può solo colpire la nostra sensibilità, farci riflettere, darci degli spunti. Il concetto di incanto è così largo e personale che forse varrebbe la pena per ognuno di noi di cercare i propri, di incanti. E una volta incontrati, coltivarli. L’incanto dura un secondo, il tempo di un respiro. Ma quell’attimo è capace di riscattare la giornata più grigia. Le piccole meraviglie non vedono l’ora di venire alla luce.
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