l`origine in etichetta e` legge - Federazione Coldiretti Treviso

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l`origine in etichetta e` legge - Federazione Coldiretti Treviso
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Anno LV - N.1 - marzo 2011 - Periodico Mensile - Poste Italiane S.p.A. / Sped. A.P. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art.1 comma 1 - DCB TV - € 2,50 - Contiene I.R.
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COLDIRETTI TREVISO
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MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI DI TREVISO
L’ITALIA
DUE ANNI AVANTI
SULL’UNIONE
EUROPEA
L’ORIGINE IN
ETICHETTA E’ LEGGE
Anno LV • n° 1 • marzo 2011
www.treviso.coldiretti.it
SEDE PROVINCIALE
Viale Sante Biasuzzi, 20 - 31038 Paese (TV) - Tel. 0422 954111 Fax. 0422 959646 e-mail: [email protected]
COLDIRETTI
TREVISO
SERVIZI EROGATI AREA TECNICA (CAA)
PSR – misura 112 – insediamento di giovani agricoltori
PSR – misura 121
PSR – misura 211 – indennità compensativa
a favore degli
agricoltori in zone montane
PSR – misura 214
PSR – misura 211 – imboschimento
PSR – misura 311 – diversificazione
Dichiarazioni giacenze vini o mosti
Iscrizione albo imbottigliatori
Iscrizioni albo repressioni e frodi
Vitivinicolo – iscrizione/variazione/cessazione
Vitivinicolo – notifica estirpo/reimpianto vigneti
Vitivinicolo – tenuta registro obbligatorio
e/o giacenze vino
UMA – permessi di circolazione
UMA – verifiche e richiesta di supplemento carburante
Aggiornamento anagrafiche del produttore
Attività di formazione
Legge 626 – valutazione rischi
Manuale HAACP
Servizi tecnici vari
Premi UE – anagrafe zootecnica
Premi UE – domande di trasferimento titoli
Premi UE – premio unico aziendale
Certificati catastali e ipotecari
Denuncia di successione, successioni integrative
e riunioni
Servizi catastali – frazionamenti
Servizi catastali – misura certificato
Autorizzazione florovivaismo
Compilazione domande IATP/IAP
Richiesta di agevolazioni creditizie e benefici fiscali
Compilazione MUD
Direttiva nitrati
Istruttoria concessione pozzi a uso produttivo
Quote latte: affitti, cambio titolarità, ricorsi e subentri
Stesura contratti di affitto
Stesura piani agrituristici
Tenuta registri BPA
SERVIZI EROGATI AREA FISCALE (CAF)
Compilazione bollettini ici
Compilazione dichiarazione ici
Modello 730
Modello unico pf/sp/ec/sc
Dichiarazione irap
Studi di settore
Modello 770
Dichiarazione iva
Contabilità iva semplificata
Contabilità generale
Contabilità professionisti
Gestione regime dei minimi
Dichiarazione intrastat
Iscrizioni/variazioni anagrafiche all’agenzia entrate
Iscrizioni/variazioni anagrafiche al registro imprese
Richieste visure/certificati
Gestione comunicazioni per dichiarazioni
D’intento ricevute
F24 telematico
Istanze e ricorsi
Gestione di credito d’imposta
Elaborazioni enpaia
Elaborazioni cud
Elaborazioni cedolini paga (compresi adempimenti fiscali)
Autoliquidazioni inail
Gestione colf badanti
Denuncia aziende inps
Apertura posizione inail
Consulenza e vertenze su materia lavoristica
Pratiche di ingresso extracomunitari
I NOSTRI UFFICI
Asolo
Via Giorgione, 7
31010 Casella d’Asolo (Tv)
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Caa 0422-954458
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Castelfranco V.to
Piazza Serenissima, 60
31033 Castelfranco (Tv)
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Conegliano
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Cond. Giulia
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31021 Mogliano Veneto (Tv)
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Treviso Ovest
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31038 Paese (Tv)
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Treviso Est
Via E. de Amicis, 4
31020 Carita’ Di Villorba (Tv)
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Valdobbiadene
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31049 Valdobbiadene (Tv)
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Viale G. Fantuzzi, 17
32100 Belluno
Tel. 0437-949640
Fax 0437- 944339
Feltre
Via Tofana Prima, 23/B
32032 Feltre (Bl)
Tel: 0439-304404
Fax 0439-304611
AVVISO IMPORTANTE: Ai Sigg. Soci esonerati dalle scritture contabili
Coloro che nell’anno 2010 erano esonerati dalle scritture contabili per aver avuto un volume di affari nell’anno precedente (2009), inferiore ad euro 7.000,00 sono invitati a presentarsi presso l’ufficio zona competente con i documenti fiscali ricevuti nel corso dell’anno
(fatture di acquisto, autofatture di vendita, documenti di accompagnamento):
• per verificare il volume di affari effettivamente realizzato;
• se le cessioni o le prestazioni “non agricole” superano il terzo del volume di affari (con la conseguente perdita del regime di esonero);
• se via sia o meno la convenienza a rimanere in regime di esonero.
COLDIRETTI TREVISO
Anno LV - n. 1
marzo 2011
Mensile della Federazione
Provinciale Coldiretti di Treviso
Direttore responsabile:
Enzo Bottos
Vice direttore:
Luca Pinzi
Proprietario, Direzione,
Redazione e
Amministrazione:
Coldiretti di Treviso
31038 Paese (Tv)
Viale S. Biasuzzi, 20
Tel. 0422.954111
Fax 0422.959646
e-mail: [email protected]
Realizzazione editoriale:
Impresa Verde Treviso e Belluno s.r.l.
31038 Paese (Tv) Viale S. Biasuzzi, 20
Autoriz. Pubb. auto. Trib. TV
con dec. 08/11/1951 n. 56
Iscrizione al R.O.C. n° 4587
Stampa:
Marca Print Snc Quinto di Treviso (TV)
Editoriale
Se non vedo non credo…
A
volte un socio percepisce come lontane alcune azioni che la nostra organizzazione sta
perseguendo, azioni che invece sono vicine alle nostre problematiche più di quanto si
possa immaginare. Spesso, infatti, si tende a dare per scontati risultati positivi che sono,
invece, frutto dell’impegno di tutti noi. La partecipazione alle manifestazioni, la presenza nei
mercati agricoli, l’attenzione prestata alla comunicazione sono i segnali che testimoniano
quotidianamente la determinazione di chi fa parte di Coldiretti. Le ennesime conferme relative
alla nostra voglia di emergere le ho avute da due esperienze vissute in queste settimane. Mi
riferisco al corso formativo a Bruxelles con il Consiglio Provinciale e all’assemblea nazionale.
Fulvio Brunetta
“
Oggi in molti
hanno compreso
che la VDO
(Vendita diretta
organizzata)
a vari livelli,
dal dettaglio
alla grande
distribuzione,
è un modello
innovativo
”
ABBIAMO VISTO CON I NOSTRI OCCHI…
A Bruxelles abbiamo avuto modo di constatare l’autorevolezza con la quale si muovono i nostri funzionari presso le sedi comunitarie. L’occasione è stata utile anche per capire come essi
si interfacciano con le istituzioni chiamate a determinare il corso delle politiche comunitarie,
agricole e non. Abbiamo verificato, insieme ai consiglieri ed ai funzionari, come i nostri interessi siano riposti nelle mani di persone che agiscono con scrupolo e professionalità per accompagnare i cambiamenti che verranno con la riforma della PAC da qui al 2020. Questo è un
investimento che tutti noi sosteniamo per difendere l’attuale volontà di mantenere l’agricoltura
al centro della politica europea.
NOI SIAMO IL NOSTRO PROGETTO!
A Roma, invece, il Presidente Sergio Marini ha condiviso con tutti i presidenti regionali e provinciali delle nuove pagine che si aggiungono al progetto di Coldiretti per “Una filiera agricola
tutta italiana”. Insieme abbiamo focalizzato il ruolo di Coldiretti, riflettendo sulla storia recente
dell’organizzazione. Ma soprattutto abbiamo guardato al cambiamento da mettere in atto per
dare credito a questa stagione che ci vede portatori di un progetto economico che ha importantissime implicazioni sociali e politiche. Mentre in passato c’era chi voleva costruire tavoli d’intenti
per darsi un ruolo e fare il gioco degli interessi altrui, Coldiretti accelerava per approdare ad un
progetto concreto. Ciò si è realizzato oggi mediante l’intuizione riguardante la filiera agricola
completamente italiana, idea favorevolmente accolta da interlocutori istituzionali ed economici. Attraverso questa linea, Coldiretti ha recuperato il contatto con la società e con la gente.
Stipulando un patto con il consumatore vengono create, con coraggio e fiducia, le condizioni
utili per la tutela del nostro futuro in modo da poterlo gestire e governare autonomamente.
VENT’ANNI FA IL PENSIERO DELLA GENTE SULL’AGRICOLTURA ERA PESSIMO, OGGI…
Oggi un’ indagine SWG ci fa capire che la valenza sociale di questo progetto è straordinaria.
La gente ci riconosce un ruolo, una rappresentanza sociale, ci ridà dignità e, per la prima
volta, una ben precisa titolarità. Le battaglie fatte interpretando le nostre esigenze e quelle del
consumatore hanno dato avvio ad una stagione tutta nuova. Il patto col consumatore, la rigenerazione, la sostenibilità ambientale, il no OGM, il km 0, l’etichettatura, la vendita diretta,
ci fanno riconoscere un protagonismo sociale nato come necessità economica che ci pone ora
al centro dell’attenzione. Molti di noi all’inizio di questo percorso forse non capivano, ma il
risultato raggiunto mette d’accordo tutti. Nel tempo abbiamo creduto, forse erroneamente, che
la politica potesse essere la regolatrice delle scelte imprenditoriali. Da tempo le nostre scelte
le abbiamo fatte in autonomia, nel pieno delle nostre responsabilità per le imprese agricole
e verso la società in cui viviamo e lavoriamo. La politica può essere uno strumento utile, ma
abbiamo il dovere di giudicarla e di giudicare chi fa e chi non fa le cose che riteniamo giuste per
realizzare e portare a termine un progetto che avrà un proprio importante impatto sul reddito
futuro delle imprese agricole. Se in molti hanno inteso che quando parlavamo di Campagna
Amica non stavamo parlando di filosofia, oggi in molti hanno compreso che la VDO (Vendita
diretta organizzata) a vari livelli, dal dettaglio alla grande distribuzione, è un modello innovativo destinato a rivoluzionare la filiera assegnando il giusto posto “primario” all’agricoltura:
PER REALIZZARLO DOBBIAMO CREDERCI NOI, LA SOCIETA’ CI CREDE GIA’.
Il Presidente, Fulvio Brunetta
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n°1/11
BANCHE COOPERATIVE
PROVINCIA di TREVISO
Sede di Monastier di Treviso
via Roma 21/A - telefono 0422.7991
Sede di Tarzo
via Roma 57- telefono 0438.9261
Sede di Orsago
via Garibaldi 46 - telefono 0422.993233
Sede di Villanova d Istrana
via Monte Santo 6A - telefono 0422.832237
Centro Direzionale - Treviso
via Selvatico 2 - telefono 0422.6316
Sede di Fanzolo di Vedelago
via Stazione 3-5 - telefono 0423.7011
A FAVORE DI UN’ECONOMIA SOSTENIBILE
L’intervento
La missione è aprire la via
alle nostre imprese
I
Enzo Bottos
“
L’evoluzione è
continua e
continui sono gli
aggiustamenti che
un imprenditore
deve apportare per
gestire al meglio
la propria impresa
agricola.
”
I cambiamenti nel mondo economico, per quanto riguarda i mercati e
nell’approccio al credito, sono sotto gli occhi di tutti. L’evoluzione è continua e continui sono gli aggiustamenti che un imprenditore deve apportare
per gestire al meglio la propria impresa agricola.
Un’Organizzazione deve fare lo stesso per rimanere accanto alle imprese nel
loro percorso. Personalmente preferisco pensare che Coldiretti Treviso debba
sempre più sforzarsi di stare due passi avanti, in modo da preparare la strada
alle proprie associate.
E questo è quanto quotidianamente si fa, perseguendo la nostra determinazione alla crescita, con l’adozione, ad esempio, di strumenti come il progetto
“Una filiera agricola tutta italiana”.
In queste settimane, inoltre, è iniziata in seno all’Associazione una revisione
delle struttura, resasi necessaria, oltre che per motivi fisiologici, come conseguenza di precise scelte.
UNA RIORGANIZZAZIONE PER AUMENTARE LA NOSTRA
DINAMICITÀ
La quiescenza di due colleghe, i Capi Zona Carla De Col e Maurizia Durigon,
ha determinato l’esigenza di cambiare.
Colgo l’occasione per ringraziare entrambe per l’impegno dimostrato in tanti
anni di lavoro in casa Coldiretti, caratterizzato sempre da un atteggiamento
propositivo e costruttivo.
La scelta riorganizzativa si rende necessaria per sostituirle con figure dinamiche e dotate di esperienza rispetto al versante economico delle imprese, oltre
che abituate a stare in mezzo ai soci e quindi professionalmente preparate a
rispondere nella maniera migliore alle esigenze dei nostri imprenditori.
Si è data poi vita, in sede provinciale, ad un nuova figura di coordinamento
sindacale e dei servizi alle imprese (a pagina 15, ndr).
La riorganizzazione continuerà nei prossimi mesi, sia continuando ad investire in nuove risorse umane sia, operando su di un versante differente,
indirizzandosi al raggiungimento di obiettivi di maggiore razionalizzazione
nell’impiego delle risorse esistenti. Il tutto sempre nell’ottica di far crescere
l’efficienza dei servizi e la loro efficacia sul territorio. In tal senso, le scelte
riorganizzative proseguiranno anche con il potenziamento dell’area di Campagna Amica, intesa come vera proposta economica di Coldiretti.
Tutto ciò allo scopo di permettere alle nostre imprese di poter entrare a pieno
titolo in questa progettualità.
UN PROGETTO ECONOMICO PER IL REDDITO DELLE IMPRESE AGRICOLE
L’attività sindacale sul territorio proprio in questi giorni ha visto, inoltre, compiere degli sforzi enormi per portare il progetto economico in casa delle imprese.
Ciò grazie all’impegno di tutti, dirigenti e funzionari dell’organizzazione, che
stanno dando vita ad una molteplice serie di riunioni e assemblee per mettere
a fuoco le nuove ed ulteriori azioni che dovranno caratterizzare la strategia di
Coldiretti.
Il Direttore, Enzo Bottos
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n°1/11
Regionale
ENZO PAGLIANO NUOVO DIRETTORE DI COLDIRETTI VENETO
Nella nostra regione il settore primario è da primato a livello europeo
E
nzo Pagliano è il nuovo direttore di Coldiretti Veneto. Originario di Cuneo, 47 anni, sposato
con due figli, già direttore di Bologna
e di Milano Lodi guiderà oltre che la
sede regionale anche la provinciale di
Venezia. Succede a Luca Saba che in
quasi due anni di permanenza aveva
avviato un percorso di ristrutturazione interna molto impegnativo riuscendo comunque a confermare la
rappresentatività di Coldiretti, una
forza sociale che in Veneto rappresenta il 60% delle imprese agricole
iscritte alla camera di commercio.
Con un bagaglio di esperienza quasi
ventennale in campo sindacale, da
esperto tecnico ed economico Enzo
Pagliano raccoglie la sfida consapevole dell’importanza che il comparto
agricolo regionale riveste: un valore
della produzione pari a 5.800 euro/
ettaro che colloca il Veneto al secondo posto in ambito nazionale e tra i
più alti a livello mondiale.
Valori testimoniati anche da quei 4,7
miliardi di euro di produzione lorda
vendibile realizzata su una superficie
di 820 mila ettari coltivata da circa 80
mila imprese agricole che occupano
60mila addetti alle dipendenze o autonomi.
ENZO PAGLIANO
IMMINENTE LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO FLUSSI 2011
Mentre si va in stampa si attende la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
A
ttesa nelle campagne per la
pubblicazione del decreto
flussi che autorizza l’assunzione di 60 mila immigrati. Il Veneto
che l’anno scorso s’era aggiudicato
8 mila ingressi per lavoratori stagionali conferma la stessa tendenza
per il 2011. Grazie al sistema ormai
consolidato la forza lavoro arriverà in tempi utili, con regolarità e
senza sfruttamento.Infatti gli strumenti normativi che Coldiretti ha
fortemente voluto, come voucher e
normali contratti, hanno ridotto no-
tevolmente la componente del sommerso nella nostra regione, tanto da
non toccare neanche la percentuale
del 10% dei casi documentati. E’ stata emanata la circolare che definisce
le modalità di presentazione delle
domande e delle istruttorie per degli immigrati stagionali. La circolare
congiunta del Ministero dell’interno
e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali prevede la possibilità
di iniziare immediatamente il caricamento delle domande che dovranno
però essere inviate solo il giorno suc-
cessivo alla pubblicazione del decreto flussi, il cosiddetto click day. Le
richieste possono essere inviate solo
per via informatica come in passato
ma tra le novità - sottolinea la Coldiretti - si segnala la possibilità di
rilascio di nulla osta pluriennale per
lavoro subordinato stagionale per
chi ha gia’ lavorato per due anni in
Italia. Si tratta - precisa la Coldiretti - di un segnale importante per gli
immigrati e per le imprese agricole dove si concretano la stragrande
maggioranza delle richieste.
COLDIRETTI TREVISO: MASSICCIO IMPEGNO IN TUTTA LA MARCA
La filiera agricola tutta italiana presentata in una serie di assemblee nel territorio
V
endita diretta, VDO, Filiera
agricola tutta italiana e formata dagli agricoltori sono
temi di strettissima attualità che
compongono il progetto economico
di Coldiretti Treviso. L’Organizzazione presieduta da Fulvio Brunetta
in queste settimana è massicciamente impegnata sul territorio provinciale per presentare agli associati
nuovi aspetti di questo progetto
n°1/11
6
che definizamo socioeconomico. “Si
tratta di una azione sindacale che
si sta sviluppando in tutta la Marca trevigiana – spiega il direttore di
Coldiretti Treviso, Enzo Bottos –Lo
sforzo è importante, ma c’è in ballo
un vero e proprio strategia economica costruita per garantire un futuro alle nostre imprese agricole”.
In questo progetto emerge anche la
VDO (Vendita diretta organizzata).
Si tratta della costruzione di una
rete vendita esclusiva per i prodotti
agricoli di casa nostra che utilizzerà
varie forme di distribuzione: dal singolo punto vendita dell’agricoltore
al punto vendita agricolo organizzato all’interno della grande distribuzione, dal catering privato a quello
pubblico. A gestire il tutto nella provincia di Treviso sarà l’agricoltura
trevigiana.
Speciale UE
COLDIRETTI TREVISO,
IN 30 A BRUXELLES PER STUDIARE
LA NUOVA RIFORMA DELLA PAC
A cura di Luca Pinzi
FORMAZIONE
AL TOP
Grazie al Fondo
sociale Europeo
La missione a Bruxelles di
Coldiretti Treviso/Impresa Verde Tv e Bl rientra in
un progetto del Fondo Sociale Europeo presentato
tramite la direzione regionale Formazione di Regione
Veneto. Il titolo del progetto
è “Una filiera tutta agricola, tutta italiana”, mentre
l’azione nello specifico è
stata denominata “Innovazione e nuovi modelli di filiera agroalimentare”. I partecipanti al progetto hanno
potuto a Bruxelles analizzare e scoprire come nell’Ue
vi siano differenti approcci
alla filiera, ma anche come
i nuovi articolati della Riforma della Pac stanno istituzionalizzando il modello
di casa Coldiretti.
Presidente Brunetta: “Dobbiamo prepararci ai
cambiamenti quindi dobbiamo conoscere”
L
a Politica agricola comunitaria nel
prossimo biennio subirà una nuova
riforma, per il bene dell’agricoltura
e della società fatta di consumatori sempre più consapevoli e informati. Per questo prepararsi a dovere è una necessità
fondamentale per le nostre imprese agricole oggi alle prese con le sfide della redditività, della competitività e dell’internazionalizzazione ”. Parole del presidente
di Coldiretti di Treviso, Fulvio Brunetta.
Parole subito seguite da fatti concreti.
Infatti, proprio il presidente Brunetta e il
direttore di Coldiretti Treviso, Enzo Bottos hanno guidato una delegazione della
Coldiretti trevigiana in quel di Bruxelles.
Circa una trentina tra dirigenti e funzionari, dell’organizzazione di categoria
agricola più rappresentativa della Marca trevigiana, hanno affrontato una tre
giorni con un fitto programma di lavori.
I trevigiani hanno lavorato tra la sede di
Coldiretti a Bruxelles (con Luc Berlottier della Direzione Generale Agricoltura
per parlare di accordi commerciali Ue sul
vino, con Paolo Magaraggia di Coldiretti
su il futuro della Pac dopo il 2013, con
Matteo Rastelli di Agea per la politica di
sviluppo rurale, con Barbara Billocci e
Claudia Fedi di Coldiretti sulle politiche
di qualità e i finanziamenti comunitari) e
le stanze del Parlamento europeo e della
Direzione agricoltura della Commissione
europea. Interessante anche l’incontro
presso il Parlamento europeo con due
parlamentari trevigiani, Antonio Cancian e Giancarlo Scottà con la presenza
del Direttore della rappresentanza Coldiretti a Bruxelles, Maurizio Reale. “La Pac
sarà riformata – continua Brunetta - per
dare una risposta più adeguata a problemi quali la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico e la gestione sostenibile delle risorse naturali, la tutela delle
campagne e la preservazione dell’economia rurale. Per aiutare il settore agricolo a
diventare più competitivo e ad affrontare
la crisi economica e la crescente instabilità dei prezzi alla produzione, per rendere
la politica più equa, verde, efficiente, efficace e comprensibile” Il beneficio della
riforma sarà per tutti i cittadini all’insegna di una maggiore sicurezza alimentare, di un ambiente migliore, di misure
per contrastare il cambiamento climatico
e mantenere vive le campagne.
7
n°1/11
Speciale UE
A BRUXELLES COLDIRETTI
C’E’ E SI FA SENTIRE
A cura di Luca Pinzi
Vendita diretta, filiera agricola, origine in etichette sono temi
comunitari
L
a Coldiretti c’è, a Bruxelles è
operativa al massimo e portatrice degli interessi delle
imprese agricole italiane. Entra e
esce dalle stanze del Parlamento
europeo e della Commissione. Dialoga con i rappresentanti delle altre
organizzazioni, dialoga con i parlamentari europei italiani e stranieri,
si confronta con i colletti bianchi e
grigi di tutti i 27 Paesi. Conquista
spazi e posizioni di autorevolezza
nella lobby agricola comunitaria.
La delegazione trevigiana ha avuto
in tal senso solo delle conferme, ma
soprattutto sono stati gli interventi
dei vari interlocutori italiani e stranieri che hanno fatto comprendere
tutta la considerazione che vanta,
anche a Bruxelles, la nostra Organizzazione.
CAMPAGNA
AMICA EUROPEA
L’eco dei mercati di Campagna
Amica si fa sentire anche nel cuore dell’Europa. I concetti di vendita diretta e di multifunzionalità,
che ha visto Coldiretti crederci da
sola, oggi sono priorità per l’intera Ue. Concetti trasversali che
vedono le imprese agricole come
attori protagonisti alla pari con i
consumatori. Da quanti anni Coldiretti parla di patto con il consumatore?
A CHI VORREBBERO
DARE I NOSTRI SOLDI?
Oggi l’Europa torna nuovamente
a discutere che le risorse agricole
(c’è una tabella interessante che
dimostra quanto poche siano in
confronto al pil europeo) devono
andare agli agricoltori attivi (recita la norma…). E noi ci domandiamo perché a chi dovrebbero
andare? Cioldiretti in questi mesi
n°1/11
8
ha fatto di più. A dimostrato concretamente con degli accordi nazionali che per formulare un prezzo si può partire dai costi medi
di produzione divisi per aree di
produzione. Concetti questi che,
assieme a quello della Vendita
diretta organizzata (VDO) devono trovare spazio nel PSR 2014 –
2020.
che il consumatore ha diritto
di sapere ciò che sta per consumare. Inoltre la nuova Pac si interroga su un altro caposaldo di
Coldiretti: il peso che l’impresa
agricola deve avere nella filiera
agroalimentare.
MANCANO CORAGGIO
E INNOVAZIONE
Ciò che emerge è che l’Europa non
è quella dei sei stati costituenti,
non è nemmeno quella delle 12
stelle sulla bandiera. Oggi viaggia
a 27 partner. Quindi le politiche e
le scelte non possono essere orizzontali e cioè uniche che vadano
bene per tutti. Ci vogliono soluzioni verticale tarate sulle singole
realtà per valorizzare, tutelare e
stimolare la diversità economica,
agricola, territoriale dei 27 paesi
che compongono l’Unione Europea del terzo millennio.
Oggi per certi versi c’è il rischio
che la nuova Pac sia poco coraggiosa e conservativa. C’è la battaglia dell’etichettatura obbligatoria con l’indicazione dell’origine
della materia prima che va continuata. Si sa bene che alla grande industria questa indicazione
non piace. Ma non reggono le
motivazioni che la osteggiano.
Basta il buon senso per capire
SERVONO POLITICHE
VERTICALI
Speciale UE
“TROVIAMOCI IN MODO
SISTEMATICO”
I parlamentari europei Cancian e Scottà si danno appuntamento nella
Marca con i dirigenti di Coldiretti
L
a delegazione di Coldiretti
Treviso ha incontrato, presso il Parlamento Europeo a
Bruxelles, anche i due parlamentari trevigiani Antonio Cancian e
Giancarlo Scottà. Alla riunione c’era presente anche Maurizio Reale,
Direttore della Rappresentanza di
Coldiretti a Bruxelles. Dopo i saluti
di rito il presidente e il direttore di
Coldiretti Treviso, rispettivamente Fulvio Brunetta e Enzo Bottos
hanno messo sul tavolo le proposte dell’organizzazione sul tema
della vendita diretta, della filiera
agricola tutta italiana firmata dagli
agricoltori, dell’origine obbligatoria in etichetta. Gli on. Scottà e
Cancian a loro volta hanno analizzato i lavori parlamentari e le varie
procedure che oggi vedono il Parlamento europeo finalmente coinvolto nell’iter decisionale dell’Ue.
Fino a qualche anno fa sappiamo
che il PE aveva solo una funzione consultiva. “Noi abbiamo entrambi buonissimi rapporti con
Coldiretti – hanno spiegato i due
parlamentari trevigiani – possiamo
però implementare i nostri incontri anche sul territorio trevigiano.
Potremmo farlo periodicamente
I parlamentari Cancian e Scottà con i dirigenti di Coldiretti
in breve...
CONTROLLI
SOLO IN VENETO
Nel 2009 la Corte dei Conti
ha fatto le pulci alla Regione Veneto per capire come
gestiva i fondi comuniatri.
Il risultato è stato positivo
dimostrando che la nostra
regione è in tal senso all’avanguardia. C’è chi si chiede a Bruxelles perché i controlli sono stati fatti solo in
Veneto.
per valutare l’evolversi dei temi
che vi stanno a cuore”. Un modo
per portare l’Europa più vicina alle
nostre imprese agricole.
DIRITTI DI
REIMPIANTO AL
CAPOLINEA
Il sistema dei diritti di reimpianto , come quello delle
quote latte, è destinato a
concludere la sua esitenza nel
panorama della OCM Vino.
Infatti nel 2015 è prevista la
soppressione di tali diritti.
Gli stati avranno la possibilità di attuare una proroga, ma
fino al 2018.
PROSECCO,
TUTELA UE VERSO I PAESI TERZI
La Direzione agricoltura della Commissione europea sta
lavorando a stretto gomito
con Regione Veneto al fine di
estendere la tutela del Prosecco fuori dei confini europei.
Ciò viene fatto lavorando ai
patti bilaterali tra Ue e i vari
stati extra. Bisogna far inserire negli accordi che il vino
in protezione è il Prosecco,
mentre il vitigno prosecco
non esiste più essendo stato
sostituito dal nome Glera.
9
n°1/11
Speciale UE
LA PAC VERSO IL 2020: ECCO IL
DOCUMENTO UFFICIALE
2014-2020 all’insegna di sicurezza alimentare, ambiente e cambiamento climatico
“L
a PAC verso il 2020 - Rispondere alle sfide future dell’alimentazione, delle risorse naturali e del territorio” questo il titolo
della comunicazione ufficiale sulla
prossima riforma della Pac adottata
dalla Commissione europea e presentata al Parlamento europeo. La
Comunicazione è un documento di
orientamento che servirà per la successiva consultazione istituzionale
che precederà la presentazione delle
proposte legislative programmate
per il luglio 2011.
I FINANZIAMENTI DELLA
PAC SOLO AGLI
AGRICOLTORI ATTIVI?
MEGLIO TARDI CHE MAI
Il documento conferma l’attuale struttura a due pilastri: la PAC
futura dovrebbe contenere un
primo pilastro più “ambientale”
e più equamente distribuito ed
un secondo pilastro più orientato
alla competitività ed innovazione, al cambiamento climatico ed
all’ambiente, in vista del potenziale utilizzo della produttività
latente, specialmente nei nuovi
Stati membri, contribuendo al
tempo stesso al perseguimento
degli obiettivi della Strategia Europa 2020. La volontà dell’Esecutivo è di orientare il sostegno
esclusivamente agli agricoltori
attivi e remunerare i servizi collettivi che essi forniscono alla società, aumentandone l’efficacia e
l’efficienza, contribuendo a dare
ancor più legittimità alla PAC.
La PAC è evoluta nel tempo ed
il percorso di riforma ha portato
ad una struttura completamente
nuova. Ma ulteriori cambiamenti
sono ritenuti necessari al fine di
rispondere alle nuove sfide ( sicurezza alimentare, ambiente e cambiamento climatico, equilibrio
territoriale) e al fine di contribuire
alla Strategia Europa 2020 (crescita intelligente, crescita sostenibile,
crescita inclusiva).
In particolare, nell’ambito della sfida relativa alla sicurezza alimentare, nel documento, si mette
in evidenza che il ruolo primario
dell’agricoltura è rappresentato
dall’approvvigionamento alimentare. Di conseguenza, poiché, in
futuro, la domanda mondiale di
cibo continuerà a crescere, l’UE
dovrebbe essere in grado di contribuire a soddisfare tale domanda.
TRE GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA PAC:
Obiettivo 1:
UNA PRODUZIONE
ALIMENTARE STABILE
A tal fine è necessario contribuire
ai redditi agricoli e limitare la loro
variabilità; migliorare la competitività del settore agricolo e aumentare la sua quota di valore
nella filiera alimentare; compensare le difficoltà produttive nelle regioni con svantaggi naturali
specifici.
Obiettivo 2:
GESTIONE SOSTENIBILE
DELLE RISORSE NATURALI E AZIONE CLIMATICA
Per il perseguimento di tale obiettivo è necessario garantire pratiche di produzione sostenibili ed
assicurare l’aumentata fornitura
n°1/11
10
di beni pubblici ambientali; promuovere la crescita verde attraverso l’innovazione; perseguire
azioni di mitigazione e adattamento in modo che l’agricoltura
possa rispondere al cambiamento
climatico.
Obiettivo 3:
SVILUPPO TERRITORIALE
EQUILIBRATO
E’ necessario sostenere l’occupazione rurale e mantenere il tessuto
sociale delle zone rurali, migliorare l’economia rurale e promuovere
la diversificazione per permettere agli attori locali di utilizzare il
loro potenziale e di ottimizzare
l’uso delle risorse locali addizionali; considerare la diversità strutturale nei sistemi agricoli, migliorare
le condizioni per le piccole azien-
de agricole e sviluppare mercati
locali dal momento che in Europa,
strutture aziendali e sistemi produttivi eterogenei, contribuiscono
all’attrattiva e all’identità delle regioni rurali.
Speciale UE
PAGAMENTI DIRETTI: ECCO COME POTREBBERO CAMBIARE
Sono necessari adattamenti per la
redistribuzione, la revisione dei criteri e un miglior orientamento del
sostegno, per aggiungere valore e
qualità alla spesa.
Per ottenere equità nella distribuzione dei pagamenti, considerando
che il tasso forfettario non è una
soluzione realizzabile, un orientamento possibile potrebbe essere un
sistema che limiti i guadagni e le
perdite degli Stati membri, garantendo che gli agricoltori, in tutti
gli Stati membri, ricevano in media
una quota minima del livello medio europeo di pagamenti diretti.
La struttura futura dei pagamenti
diretti potrebbe essere basata sui seguenti principi:
- Un aiuto al reddito di base attraverso la concessione di un pagamento diretto base disaccoppiato
che garantisca un livello uniforme
di sostegno obbligatorio a tutti gli
agricoltori in uno Stato membro
(o in una regione). Per migliorare
la distribuzione sarà considerata
l’introduzione di un tetto massimo
(“capping”) per i pagamenti diretti
ricevuti dalle grandi aziende agricole, con effetti attenuati dall’intensità dell’occupazione.
- Una componente ambientale obbligatoria dei pagamenti diretti tramite il sostegno a misure ambientali applicabili in tutto il territorio
dell’UE, dando priorità alle azioni
che affrontano gli obiettivi climatici ed ambientali.: misure agro-ambientali semplici, di interesse collettivo, annuali e non contrattuali
che vadano oltre la condizionalità
e siano collegate all’agricoltura (es.
pascolo permanente, la copertura
vegetale, la rotazione delle colture
ed set-aside ecologico). Valutando
la possibilità di includere i requisiti
delle attuali aree NATURA 2000 e
di valorizzare alcuni elementi degli
standard delle buone condizioni
agricole e ambientali (BCAA).
- Un sostegno al reddito addizionale, per la promozione dello sviluppo
sostenibile dell’agricoltura in aree
con svantaggi naturali specifici, a
tutti gli agricoltori di tali aree, come
un’integrazione al sostegno fornito
nell’ambito secondo Pilastro previsto per le zone svantaggiare.
- Un aiuto accoppiato volontario
che prenda in considerazione i problemi specifici in certe regioni, per
tipologie di agricoltura che sono
importanti per motivi economici
e/o sociali, con limiti definiti (superfici, rese o numero di capi).
- Un regime di sostegno semplice
per i piccoli agricoltori, al fine di accrescere la competitività ed il contributo alla vitalità delle aree rurali
e al ridimensionamento degli oneri
burocratici.
- La semplificazione delle regole di
condizionalità, con l’inclusione della Direttiva quadro sull’acqua.
In questo contesto, bisognerà individuare una migliore definizione
degli “agricoltori attivi”, per destinare solo a loro il sostegno, in risposta alle critiche della Corte dei
Conti europea.
MISURE DI MERCATO PER SEMPLIFICARE
Si reputano necessarie alcune modifiche nell’intento di ottimizzare
e semplificare gli strumenti attualmente in vigore e migliorare il funzionamento della filiera alimentare.
-Estensione del periodo di intervento ed estensione della clausola
di salvaguardia, nonché dell’ aiuto
all’ammasso privato per altri prodotti;
-Una proposta di revisione della politica di qualità è in fase di presentazione, per migliorare il sistema di
informazioni ai consumatori;
-Latte: saranno presentate proposte
giuridiche a breve, sulla base delle
raccomandazione del Gruppo di
esperti ad alto livello (queste proposte saranno foriere di altre iniziative
collegate a specifici settori);
-Zucchero: verranno esaminate opzioni per il futuro (dopo 2014/15)
per la competitività del settore e
per la fine del sistema quote ( data
da stabilire);
-Migliorare il funzionamento della
catena di approvvigionamento ali-
mentare: esaminare l’attuale squilibrio del potere di negoziazione
tra gli attori della filiera, il grado
di concorrenza ad ogni livello della filiera, le relazioni contrattuali, il
bisogno di ristrutturazione e consolidamento del settore agricolo,
la trasparenza e il funzionamento
dei mercati dei derivati dei prodotti
agricoli.
11
n°1/11
Speciale UE
LA QUALITA’ ALLA PROVA
EUROPEA
Ecco le proposte: scongiurata l’uniformità delle denominazioni per
vini e altri prodotti
I
n questi mesi a Bruxelles si sta
discutendo il cosiddetto “Pacchetto Qualità” presentato dalla stessa commissione europea. Per
l’Italia è un pacchetto fondamentale. Le nostre aziende investono
da sempre sulle certificazioni e riescono a garantire un paniere del
made in Italy con prodotti di altissimo valore. Qui di seguito le proposte in esame. Sono documenti
importanti che vogliamo pubblicare per dare ai lettori la possibilità
di essere adeguatamente informati
su questi temi che costituiscono
dei passaggi fondamentali per il
futuro dei produttori e dei consumatori.
1) Proposta di Regolamento
sui sistemi di qualità.
La Commissione ha evidenziato che l’obiettivo della proposta
è la rifusione in un unico testo
dei regolamenti esistenti su DOP,
IGP ed STG, con l’aggiunta della nuova categoria dei “termini
riservati facoltativi”, finora sviluppata dalle specifiche normative di settore. Inoltre, sono stati
inseriti il cioccolato e i suoi derivati tra i prodotti che possono
beneficiare delle indicazioni geografiche (IG) e, di fatto, si mantiene la separazione tra il regime
dei prodotti agricoli e alimentari
e quelli che disciplinano le IG
dei vini, bevande spiritose e vini
aromatizzati.
E’ stato anche evidenziato dalla Commissione che restano
nel nuovo sistema le DOP, IGP
ed STG: infatti, sono stati scongiurati i tentativi iniziali della
Commissione di fondere le DOP
nelle IGP e di cancellare le STG,
grazie alla ferma contrarietà dei
produttori.
La proposta prevede altresì una
base giuridica per autorizzare
n°1/11
12
stanziamenti di bilancio volti
alla protezione delle IG, aspetto
che è senz’altro positivo.
Il nuovo regolamento prevede,
inoltre, la riduzione dei tempi
per l’esame della domanda da
parte della Commissione, da 12 a
6 mesi, e la protezione ex-officio,
che riconosce agli Stati membri
l’obbligo di mettere in atto adeguate azioni amministrative e
giuridiche al fine di prevenire o
fermare l’uso improprio a discapito delle indicazioni DOP e IGP.
La protezione ex officio è stata
richiesta da Coldiretti per evitare altri casi “Parmesan” (la Corte
di Giustizia nel 2008, pur riconoscendo che “Parmesan” configgeva con la DOP “Parmigiano
Reggiano”, sancì che la legislazione non imponeva alla Germania di intervenire d’ufficio a
proteggere la DOP).
2) Proposta di modifica del
Reg. Ce 1234/2007 (sull’OCM
unica).
Il regolamento prevede che la
Commissione possa, con atti
delegati, modificare e adottare
norme di commercializzazione
per settore o per prodotto, e si
evidenzia che tra gli standard
che possono essere richiesti, vi è
anche l’indicazione del luogo di
produzione e/o di origine.
La Commissione, rispondendo
alle preoccupazioni dei produttori, ha assicurato di non voler
utilizzare gli atti delegati (meno
vincolati dal Consiglio e dal Parlamento) per ridurre le norme
di commercializzazione già acquisite, ma di voler intervenire
in particolare per l’origine, valutando caso per caso.
Inoltre, su richiesta del Copa
Cogeca, la Commissione ha poi
chiarito che per “luogo di produzione” (“place of farming” nel
testo ufficiale inglese), si intende
luogo di produzione “agricola”, e
che nel testo è stato menzionato
anche il luogo di “origine”, cioè
il luogo dove è avvenuta l’ultima
trasformazione, per comprendere tutti i casi nei quali la materia
è già stata disciplinata.
3) Comunicazione sull’etichettatura di alimenti contenenti
DOP-IGP.
La Commissione ha emanato
una comunicazione, di carattere non vincolante, per fornire
orientamenti utili ad evitare un
utilizzo improprio dei prodotti
DOP o IGP come ingredienti di
altri prodotti, ossia nuocendo
alla reputazione del prodotto
IG o inducendo il consumatore
in errore circa la composizione
del prodotto finale.
Pur condividendo l’obiettivo, i
produttori si sono rammaricati
del fatto che questi argomenti
non siano stati trattati all’interno della proposta di regolamento sulle DOP-IGP, in quanto la Comunicazione (tra l’altro
già pubblicata e quindi non
modificabile) non è vincolante
per gli operatori del settore alimentare.
4) Comunicazione sugli schemi volontari di certificazione
La Commissione ha emanato una
comunicazione, di carattere non
vincolante, per fornire orientamenti per favorire una evoluzione coerente dei sistemi di
certificazione, che potrebbe agevolare l’individuazione dei contenuti minimi per assicurare un
buon sistema di qualità credibile
ed affidabile.
Speciale UE
SVILUPPO RURALE: INNOVARE
PER PREVENIRE
Locale è la parola d’ordine. Attenzione ai cambiamenti climatici.
Bene la vendita diretta
I
l futuro sostegno allo sviluppo
rurale deve integrare pienamente gli obblighi e le opportunità
provenienti dall’ambiente e dal
cambiamento climatico e continuare a fornire un’ampia gamma
di benefici per l’agricoltura, la campagna e la società nel suo insieme
per la competitività dell’agricoltura, lo sviluppo sostenibile delle risorse naturali, uno sviluppo territoriale equilibrato nelle zone rurali
dell’UE, consentendo alle popolazioni locali di mettere in valore
le loro potenzialità e di migliorare
i legami tra le zone rurali e quelle
urbane .
Nel contesto del cambiamento
climatico e l’innovazione, servono misure ambientali locali mirate ad idee innovative in favore di
imprese e di governance locale. È
necessario cogliere le nuove op-
portunità di sviluppo locale come
i canali alternativi di distribuzione che aggiungono valore alle
risorse locali. Dovrà essere data
una certa importanza al sostegno
per lo sviluppo della vendita diretta e dei mercati locali.
Rispondere ai bisogni specifici
dei giovani agricoltori e dei nuovi soggetti del settore dovrà essere
una priorità.
In termini di strumenti, un ampia molteplicità di dispositivi
potrebbero risultare utili, promuovendo metodi di produzione con un legame alle specificità
locali e considerando le esigenze specifiche degli Stati membri
per accrescere la loro efficienza
economica. Inoltre, è necessario
migliorare le misure di interconnessione, specialmente con la
creazione di pacchetti per affron-
tare i bisogni di gruppi o settori
specifici (es. piccole aziende agricole, zone montane), favorendo
il contributo degli agricoltori per
un miglior collegamento con
le caratteristiche del paesaggio,
nel rispetto della biodiversità e
dell’adattamento al cambiamento climatico (infrastrutture verdi)
o offrendo incentivi, attraverso
la differenziazione degli aiuti, al
fine di un migliore orientamento
degli stessi.
Inoltre, per gli Stati membri, dovrebbe essere messa a disposizione una “scatola di strumenti” di
gestione del rischio per aiutare gli
agricoltori ad affrontare, contestualmente, i rischi di produzione e
di reddito, quale sostegno agli strumenti di assicurazione ed ai fondi
di mutualizzazione, in coerenza
con gli altri strumenti della PAC.
13
n°1/11
Speciale UE
COLDIRETTI
E PAC 2020:
I NOSTRI
OBIETTIVI
Il reddito futuro delle nostre imprese, la
loro competitività, ma
anche il loro rafforzamento nella filiera
agroalimentare sono
gli obiettivi da portare
a casa nella prossima
riforma della Politica
agricola comunitaria.
n°1/11
14
Attualità
RIORGANIZZAZIONE AL PASSO
CON LE IMPRESE
Le novità: tre nuovi Capo Zona e una figura di coordinatore in sede
Antonio Basso
Andrea Bin
U
na riorganizzazione per
dare alle imprese risposte adeguate alla continua evoluzione del mercato. In
queste ore delle novità hanno
riguardato alcuni Uffici Zona di
Coldiretti. Novità seguite a dei
cambiamenti fisiologici per la
quiescenza di alcuni colleghi e in
altri casi a delle scelte mirate per
dar vita alle prime tappe di un
percorso migliorativo della stessa Organizzazione. Più precisamente si è già salutata dal primo
Stefano Bincoletto
gennaio la nomina a Capo Zona
dell’Ufficio di Montebelluna
Antonio Basso, già responsabile
Area Ambiente provinciale. Andrea Bin, invece, già responsabile
del Centro di assistenza agricola
della Zona di Treviso Ovest dal
primo marzo è Capo Zona di Conegliano. Stefano Bincoletto, già
responsabile del Caa di Roncade
dal primo marzo è Capo Zona
degli Uffici di Roncade e di Mogliano Veneto. Giovani, professionali con un grande spirito di
Francesco Faraon
appartenenza all’Organizzazione
sono le qualità comuni a questi
tre nuovi Capi Zona.
Un’altra novità è l’arrivo in sede
provinciale di Francesco Faraon
che negli ultimi anni ha ricoperto l’incarico di Capo Zona a Roncade e Mogliano Veneto. Faraon
ora ricopre il ruolo di coordinatore delle attività sindacali e dei
servizi con la direzione. Figura
resasi necessaria anche a seguito
della fusione tra Impresa Verde
Treviso e Belluno.
CARLA E MAURIZIA, DUE COLONNE DOC
Le due capo Zona sono andate in quiescenza nel mese di marzo
S
Maurizia Durigon
ono state due colonne portanti per Coldiretti
ed ora affrontano il meritato periodo della
cosiddetta quiescenza. Si tratta di Carla De
Col e di Maurizia Durigon che hanno rivestito
vari ruoli nell’organizzazione chiudendo la carriera rispettivamente come Capo Zona di Montebelluna e Capo Zona di Conegliano. Si tratta
di due figure speciali che hanno saputo rivestire
il ruolo di Capo Zona con grande dedizione sindacale ai vari progetti dell’Organizzazione e con
grande passione trasmessa nel lavoro quotidiano a contatto con gli associati. Non sono frasi di
circostanza, bensì una realtà nel ricordo di tutti.
Maurizia era entrata a far parte di Coldiretti il 1
aprile 1974, mentre Carla il 1 febbraio 1984.
Carla De Col
15
n°1/11
Sélecta
Vendemmiatrice trainata
L 24 HL - XL 30 HL
Semplicità di funzionamento
delicatezza sul prodotto raccolto
Versatilità • Economicità
sono caratteristiche che fanno di questa Vendemmiatrice trainata
una proposta appetibile per la piccola e media azienda vitivinicola
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Caf Fiscale
A cura di Adriano Pesce
NUOVE MODALITA’ PER LE OPERAZIONI COMMERCIALI INTRA UE
Attenzione alla nuova autorizzazione dall’Agenzia delle Entrate
N
ella “Manovra correttiva”
disciplinata dal D.L. nr.
78/2010, l’effettuazione di
una o più operazioni in ambito UE
(cessioni/acquisti di beni) richiede
l’autorizzazione dell’Agenzia delle
Entrate e la conseguente iscrizione
nell’archivio informatico dei soggetti autorizzati (VIES). Al fine di
adeguare la normativa nazionale
a quella comunitaria volta al contrasto delle frodi I.V.A. in ambito
UE è stato previsto a carico dei
soggetti che intendono effettuare
operazioni intra UE la necessità di
ottenere una specifica autorizzazione dall’Agenzia delle Entrate.
Con i Provvedimenti dell’Agenzia
delle Entrate datati 29/12/2010
sono stati fissate rispettivamente
le modalità di diniego o revoca
dell’autorizzazione ad effettuare
operazioni intraUE (Provvedimento prot. n. 2010/188376); e le modalità ed i criteri di inclusione dei
soggetti passivi IVA nell’archivio
informatico VIES dei soggetti autorizzati all’effettuazione di operazioni intraUE (Provvedimento
prot. n. 2010/188381).
automatizzati), vanno conseguiti
con diverse modalità, a seconda
dei casi: A) Soggetti che iniziano
l’attività, va richiesta in sede di
domanda di attribuzione della
partita IVA; B) Soggetti già in attività, sono previsti specifici adempimenti a seconda della data d’inizio dell’attività.
territorialmente competenti …
entro sessanta giorni dalla data
di notificazione”. Ciò significa
che nei 30 giorni successivi alla
richiesta della partita IVA il soggetto potrà effettuare solo operazioni interne. Dal 31° giorno,
salvo provvedimento di diniego,
potrà effettuare anche operazioni intraUE.
SOGGETTI CHE INIZIANO
L’ATTIVITA’
ATTENZIONE A NON AGIRE FUORI REGOLA
A I contribuenti I.V.A., fino al 28
febbraio, possono usare un meccanismo provvisorio che andrà a
regime dal 1° marzo 2011; tuttavia, i soggetti che non avessero
presentato un istanza di iscrizione al VIES entro la data del 29
gennaio 2011 rischiano di vedersi
sospendere le transazioni con altri operatori UE.
COSÌ VIENE CONCESSA
LA NUOVA AUTORIZZAZIONE
In merito agli adempimenti per
ottenere la suddetta autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate, che
si considera concessa con il silenzio – assenso nei 30 giorni dalla
richiesta (periodo nel quale sono
posti in essere i primi riscontri
I soggetti che intraprendono
l’esercizio di un’impresa, arte
o professione nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una
stabile organizzazione, devono
manifestare nella dichiarazione
di inizio attività ai fini IVA la
volontà di porre in essere operazioni intraUE ai sensi del Titolo
II, Capo II, DL n. 331/93 (ossia
acquisti/cessioni di beni intracomunitari). La suddetta manifestazione di volontà va comunicata “direttamente all’Agenzia
delle Entrate ovvero al Registro
delle imprese. L’Agenzia delle
Entrate ricevuta la “dichiarazione di volontà” ad effettuare
operazioni intraUE effettua una
specifica attività di verifica/controllo.
È espressamente previsto che
i “provvedimenti di diniego e
revoca sono impugnabili dinanzi alle Commissioni tributarie
SOGGETTI GIA’ IN ATTIVITA’
I soggetti già in attività, che intendono effettuare operazioni
intraUE devono, risultare iscritti
nell’archivio dei soggetti autorizzati alle operazioni intraUE (VIES)
ed nei Provvedimenti dell’agenzia
delle Entrate è stato previsto che
tali soggetti già in possesso della
partita IVA sono “di diritto” iscritti nel suddetto archivio.
Questi soggetti saranno “vagliati”
dall’Agenzia delle Entrate al fine
dell’esclusione o meno dal VIES
a seconda che abbiano: effettuato gli “specifici” adempimenti,
di seguito analizzati, rimarranno
iscritti nel suddetto archivio; non
hanno effettuato gli “specifici”
adempimenti sono stati, dopo il
28/O2/2011, esclusi dall’archivio
dei soggetti autorizzati, salva la
possibilità di presentare un’“apposita istanza” per rimanere
iscritti nello stesso.
17
n°1/11
Caf Fiscale
TABELLA: I SOGGETTI GIA’ IN ATTIVITA’
La suddetta nuova disciplina per i soggetti in attività che intendono effettuare operazioni INTRAUE, può
essere così sintetizzata:
PRESENTAZIONE
DICHIARAZIONE
INIZIO ATTIVITA’
ADEMPIMENTI
EFFETTI
dal 31.05.2010
• non ha dichiarato di effettuare operazioni intraUE nel mod. AA7 / AA9;
oppure
• nel secondo semestre 2010 non ha effettuato
operazioni intraUE e presentato i relativi modd.
Intra.
entro il 28.02.2011 sarà escluso dall’archivio
dei soggetti autorizzati alle operazioni intraUE
Per effettuare operazioni intraUE l’interessato
dovrà presentare un’apposita istanza all’Agenzia
delle Entrate.
al 28.02.2011
prima
31.05.2010
• ha dichiarato di effettuare operazioni intraUE nel mod. AA7 / AA9;
oppure
• nel secondo semestre 2010 ha effettuato
operazioni intraUE e presentato i relativi modd.
Intra.
• non ha presentato i modd. Intra (cessioni
di beni / servizi e acquisti di beni / servizi) nel
2009/2010;
oppure
• non ha adempiuto agli obblighi dichiarativi
IVA per il 2009.
• ha presentato i modd. intra (beni / servizi)
nel 2009/2010;
e
• ha adempiuto agli obblighi dichiarativi IVA
per il 2009.
rimane iscritto
nell’archivio dei soggetti autorizzati alle operazioni intraUE
entro il 28.02.2011
sarà escluso dall’archivio dei soggetti autorizzati alle operazioni intraUE
Per effettuare operazioni intraUE l’interessato
dovrà presentare un’apposita istanza all’Agenzia
delle Entrate.
rimane iscritto
nell’archivio dei soggetti autorizzati alle
operazioni intraUE
Pertanto i soggetti già in attività che non hanno posto in essere i suddetti “specifici” adempimenti saranno, entro
il 28.2.2011 “esclusi” (o meglio cancellati) dall’archivio dei soggetti autorizzati alle operazioni intraUE (VIES).
Ovviamente, con decorrenza 1° marzo 2011 il meccanismo andrà a regime e anche i soggetti già in attività, che
prima di allora non avevano comunicato di voler effettuare operazioni comunitarie, dovranno presentare l’istanza per iscriversi al VIES e nei 30 gg. successivi dovranno astenersi dal- l’effettuare tal tipo di operazioni (potranno
continuare a fare solo operazioni interne) e solo dal 31° giorno, salvo provvedimento di diniego, potranno effettuare anche operazioni IntraUe.
CONSEGUENZE PER LA MANCATA ISTANZA
I soggetti che mettono in atto operazioni comunitarie senza aver rispettato l’iscrizione all’archivio informatico europeo avrebbero come conseguenza di dover pagare l’I.V.A. estera, in quanto il fornitore che ha
eseguito il controllo è privo di un elemento essenziale per non applicare il proprio tributo. Inoltre, è escluso
che il fisco estero possa procedere al rimborso (sentenza della Corte UE del 15 marzo 2007) in quanto questo diritto è previsto solo per le operazioni territorialmente rilevanti in quello stato, e tali non sono perché
la controparte (nel ns. caso italiana) è un soggetto di imposta, requisito necessario per presentare l’istanza
di rimborso e che non può essere occultato al momento dell’acquisto. In ogni caso risulta dovuta l’I.V.A.
italiana, in quanto lo status di soggetto passivo non viene certo meno per il fatto di non aver chiesto l’inserimento nel sistema VIES.
Una consulenza riguardo alla nuova normativa può essere chiesta a tutti gli
Uffici Zonali di Coldiretti Treviso/Impresa Verde Treviso e Belluno.
AVVISO IMPORTANTE A PAG 2
n°1/11
18
Attualità
ORIGINE IN ETICHETTA:
ORA E’ LEGGE !!!
di Sergio Marini*
Un altro tassello fondamentale per il progetto Coldiretti. In queste
pagine pubblichiamo anche i punti principali della nuova normativa
UNA VITTORIA PER L’INTERO PAESE
E
alla fine ce l’abbiamo fatta! La
norma che obbliga di indicare l’origine geografica del prodotto agricolo su tutti gli alimentari è diventata legge dello Stato
italiano.
E’ una nostra vittoria che premia
la costanza e la determinazione
con la quale, in questi anni, abbiamo sostenuto una denuncia
forte e una proposta coerente ampiamente condivisa dalla gente.
1) Lo abbiamo fatto presidiando
le nostre frontiere e mettendo
a nudo le inquietanti anomalie che vi abbiamo riscontrato;
lo abbiamo fatto contrastando
con forza la sfacciata supponenza degli affaristi del finto
made in Italy; lo abbiamo fatto resistendo al boicottaggio
di chi ha ripetutamente agitato la
tagliola della
competenza
europea per
fermare
tutto.
2) Questa legge è una vittoria per
i cittadini e per i consumatori che potranno finalmente
sapere da dove viene ciò che
mangiano e scegliere italiano,
perche l’agricoltura italiana e
il cibo vero italiano sono i più
controllatati, i più sicuri e i
più apprezzati al mondo.
3) E’ una vittoria per le nostre
imprese agricole che potranno far riconoscere il valore del
proprio lavoro e della propria
qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende
per italiano ciò che di italiano
non ha neppure l’incarto.
4) E’ una vittoria per la filiera agricola italiana, ma anche per le
industrie e la distribuzione
italiana che vorranno valorizzare il vero made in Italy quale leva competitiva esclusiva
per fronteggiare mercati interni ed internazionali.
virà per far sì che la legge venga applicata bene e velocemente,
aspro infatti potrebbe essere il
confronto con una Ue che rema
ancora contro, e poi i soliti portatori insani di interessi proveranno di certo a rimettersi di
traverso. Ma noi saremo lì a
monitorare, a sollecitare, a
denunciare, ci saremo con
quel senso di responsabilità
proprio di una forza sociale
come Coldiretti che ogni giorno, e sempre di più, si sente
impegnata ad arricchire di futuro il nostro Paese.
L’intervento completo su:
www.ilpuntocoldiretti.it
vedi editoriali
* Presidente Coldiretti Nazionale
5) E, infine, questa legge è una
vittoria dell’Italia intera perche il nostro Paese ha dimostrato di essere leader in
Europa in tema di sicurezza
alimentare avendo avuto il
coraggio di legiferare laddove invece l’Europa, ancora
troppo distante dai cittadini,
ha trovato sempre il modo di
impantanarsi perpetuando di
fatto gli interessi delle lobby
degli affari.
Sappiamo che un ulteriore
e decisivo impegno ser-
19
n°1/11
Attualità
ECCO LA LEGGE SU NUOVA
ETICHETTA CIBI
Ogm ed origine alimenti in etichetta e stop alla pubblicità ingannevole
C
on l’approvazione della legge “Disposizioni in materia
di etichettatura e di qualità
dei prodotti alimentari” da parte
della Commissione Agricoltura della Camera si conclude un iter che
ha visto oltre dieci anni di impegno
della Coldiretti assieme alle associazioni dei consumatori per assicurare la trasparenza di quanto si porta
in tavola. Oggi la Legge salva Made
in Italy sull’obbligo di indicare la
provenienza degli alimenti in etichetta è finalmente realtà.
ORA BISOGNA INDICARE ANCHE IL LUOGO DI
COLTIVAZIONE
L’articolo centrale della legge è il
numero 4 sull’etichettatura dei
prodotti alimentari. Vi si prevede
che - sottolinea la Coldiretti - al
fine di assicurare ai consumatori
una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei
prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente
trasformati o non trasformati,
nonché al fine di rafforzare la
prevenzione e la repressione delle
frodi alimentari, è obbligatorio,
nei limiti e secondo le procedure stabilite, riportare nell’etichettatura di tali prodotti, oltre alle
indicazioni di cui all’articolo
3 del decreto legislativo 27
gennaio 1992, n. 109, e
successive modificazioni, l’indicazione del
luogo di origine o
di provenienza e, in
conformità alla normativa dell’Unione
europea, dell’eventuale utilizzazione di
ingredienti in cui vi sia
presenza di organismi
geneticamente modificati
n°1/11
20
(OGM) in qualunque fase della
catena alimentare, dal luogo di
produzione iniziale fino al consumo finale. Per i prodotti non
trasformati - continua la Coldiretti - il luogo d’origine riguarda
il paese di produzione. Per quelli
trasformati dovranno essere indicati il luogo dove è avvenuta
l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o
allevamento della materia prima
agricola prevalente utilizzata. Chi
immette in commercio prodotti
privi dell’indicazione d’origine
rischia una sanzione fino a 9.500
euro.
L’IMMAGINE DELL’ITALIA
NON POTRA’ PIU’ ESSERE
SFRUTATTA NELLA PUBBLICITA’
La legge sottolinea anche all’articolo 5 che le informazioni relative al luogo di origine o di provenienza delle stesse materie prime
sono necessarie al fine di non
indurre in errore il consumatore
medio e l’omissione delle stesse
costituisce pratica commerciale
ingannevole. In questo modo si
assicura lo stop alle pratiche commerciali sleali nella presentazione
degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica degli
ingredienti utilizzati.
BASTA CON INGANNI E
MALAFEDE
All’articolo 2 della stessa legge - rileva la Coldiretti si introduce anche il divieto di inserire il nome
di formaggi Dop nell’etichetta
delle miscele di formaggi. Il nome
potrà comparire solo tra gli ingredienti e a patto che la presenza di
formaggio Dop non sia inferiore
al 20 per cento della miscela. La
legge contiene anche altri provvedimenti che - conclude la Coldiretti - vanno dalla promozione
di contratti di filiera e di distretto
a livello nazionale all’istituzione
di un Sistema di qualità nazionale di produzione integrata, fino
all’introduzione dell’obbligo per
gli allevatori di bufala di rilevare
il latte prodotto giornalmente per
assicurare la piena trasparenza ai
consumatori.
Attualità
L’ITALIA E’ IN ANTICIPO DI DUE
ANNI SUL RESTO D’EUROPA?
Per Coldiretti è un Grande Pregio!!!
E
ssere in anticipo è un pregio! E
non certo un difetto per un Paese come l’Italia che ha il compito di svolgere un ruolo di leadership
in Europa nella tutela della qualità e
della sicurezza alimentare. E’ quanto
afferma la Coldiretti in riferimento
alla lettera inviata dalla Commissione
Europea all’Italia con rilievi sulla legge
nazionale per l’etichettatura di origine che il commissario Ue alla salute,
John Dalli, aveva definito ‘’La strada
del futuro, con un solo difetto, quello
di essere avanti di due anni rispetto al
resto d’Europa”. Già in altre occasioni,
CINA PRIMA ANCHE IN
EXPORT DI CIBI A RISCHIO
come nel caso dell’etichettatura dell’
extravergine di oliva, l’Italia - sottolinea la Coldiretti - ha anticipato l’Unione Europea guidandola verso una
norma di trasparenza fortemente voluta dai cittadini. ll nostro Paese, con
questa legge, ha dimostrato - sostiene
Coldiretti - di essere leader in Europa
in tema di sicurezza alimentare avendo
avuto il coraggio di legiferare laddove
invece l’Europa, ancora troppo distante dai cittadini, ha trovato sempre il
modo di impantanarsi perpetuando
di fatto gli interessi delle lobby degli
affari. Gli stessi interessi commerciali
Con la rapida crescita che ha
consentito alla Cina di raggiungere il secondo posto nell’economia mondiale, il gigante asiatico
nel 2010 ha conquistato anche il
primato nel numero di notifiche
per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e
coloranti al di fuori dalle norme
di legge, da parte dell’Unione Europea. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che su un
totale di 3.291 allarmi per irregolarità ben 418 (13 per cento) hanno riguardato la Cina per pericoli
derivanti dalle contaminazioni
dovute sopratutto a materiali a
contatto con gli alimenti, sulla
base della Relazione sul sistema
di allerta per gli alimenti. Al secondo posto con ben 250 segnalazioni (8 per cento del totale)
si trova l’India, l’altro Paese che
nell’economia mondiale - sottolinea la Coldiretti - presenta tassi
di crescita entusiasmanti.
di quei “delinquenti” che qualche settimana hanno provocato l’emergenza
diossina in tutta Europa perché fabbricavano mangimi con olio bruciato
di motori, ovvero di quel mercato di
carne, latte e uova che avvelenano le
nostre tavole e uccidono le nostre imprese oneste. Ecco perché - conclude
Coldiretti - dobbiamo approvare la
nostra legge italiana e dobbiamo applicarla subito anche a costo, se necessario, di aprire un contenzioso con
l’Ue. “Denunceremo ogni tentativo di
boicottaggio” conclude il Presidente
Sergio Marini.
dal mondo in breve...
L’ACCORDO SUL
POMODORO STOP
A CINA E OGM
Proteggere la filiera del pomodoro dal rischio degli Ogm e
dall’invasione del concentrato dalla Cina. Questo il senso
dell’accordo epocale tra organizzazioni dei produttori di
pomodoro del Nord Italia e
le industrie di trasformazione dell’Aiipa, l’Associazione
italiana industrie prodotti
alimentari che fissa a 88 euro
a tonnellata il prezzo indicativo di riferimento per il
prodotto ritirato nell’azienda
agricola. L’accordo
traccia
per la prima volta una strada
per la definizione del prezzo
sulla base della condivisione
dei costi di produzione e introduce dei miglioramenti sul
riconoscimento qualitativo
del prodotto. Nel 2010 si è
verificato un aumento del 59
per cento delle importazioni
di pomodori conservati dalla
Cina per un totale stimato in
120 milioni di chili.
G20: CENTINAIA DI
MILIARDI DA
SPECULAZIONI SU
FAME
Le speculazioni sulla fame
hanno bruciato nel mondo
centinaia di miliardi solo
per il grano le cui quotazioni negli ultimi tre anni
sono crollate da 13 dollari per bushel del febbraio
2008 ad appena 5 dollari
per bushel del febbraio
2009, a 6 dollari per bushel
del febbraio 2010 per poi
risalire fino agli 8,2 dollari
per bushel attuali. E’ quanto afferma la Coldiretti,
sulla base di una analisi sugli andamenti al Chicago
Board of Trade, nel commentare l’intesa raggiunta
dai ministri finanziari del
G20 sulla necessita’ di imporre una maggiore trasparenza agli scambi di materie prime sui mercati.
21
n°1/11
Campagna Amica
FARMERS MARKET CON IL SEGNO
POSITIVO
A cura di Gianluca Casagrande
A Roma, alla prima storica assemblea di Agrimercato/Campagna
Amica, anche la trevigiana Carla Campeol
I
n controtendenza rispetto
all’andamento generale aumenta la spesa nei mercati
degli agricoltori che nel 2010
fanno registrare un vero boom
con una crescita del 28 per cento
delle strutture attive, dove
durante l’anno hanno fatto acquisti ben 8,3 milioni di italiani. E’ quanto emerge dal primo
dossier sul fenomeno dei “Farmers Market in Italia” presentato
alla prima assemblea nazionale
degli Agrimercato di Campagna Amica della Coldiretti, con
la partecipazione tra gli altri di
Roberto Weber (Presidente Swg),
Giuseppe De Rita (Presidente
Censis), Rosario Trefiletti (Presidente Federconsumatori), Paolo Massobrio (enogastronomo)
Paolo Scarpa Bonazza (Presidente
Commissione Agricoltura del Senato) e Sergio Marini (Presidente
della Coldiretti). Per Coldiretti di
Treviso presente Carla Campeol,
presidente dell’Associazione dei
mercati di Campagna amica della Marca trevigiana con il funzionario dell’organizzazione, Gianluca Casagrande.
In questa pagina pubblichiamo
alcuni numeri utili a comprendere il fenomeno dei farmers market di casa nostra che registrano
una crescita continua.
L’IDENTIKIT DEGLI ITALIANI CHE FANNO
LA SPESA NEI FARMERS MARKET
> 62 per cento donne
> il 48 per cento ha una età compresa tra i 35 ed i 54 anni
> Il 68 per cento ha una scolarità medio alta
> Il tempo di permanenza è in media di 32 minuti
> La spesa media per acquirente è di 26 euro
> Il 91 degli acquirenti lo consiglierebbe ad altri
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su Indagine Campagna Amica/Swg 2011
Mercati totali
Mercati attivi fissi
Mercati coperti fissi
Mercati fissi
Produttori coinvolti
Giornate di mercato
annue
2008
2009
109
-
935
533
17
550
11.663
Differenza
2010/2009%
1.252
+34
658
+20
47
+176
705
+28
16.000
+37
-
10.147
25.115
2010
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su Indagine Campagna Amica/Swg 2011
n°1/11
22
+148
La mappa su
www.campagnamica.it
Nei mercati degli agricoltori di
Campagna Amica si trovano
prodotti locali del territorio che
non devono affrontare lunghi
trasporti con mezzi inquinanti,
messi in vendita direttamente
dall’agricoltore, senza sprechi
inquinanti di vari imballaggi,
nel rispetto di precise regole
comportamentali e di un codice
etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di
un ente terzo. La mappa regionale dei mercati degli agricoltori è consultabile sul sito www.
campagnamica.it dove sono
indicati gli indirizzi, gli orari di
apertura, la gamma di prodotti
offerti e il percorso stradale on
line più conveniente per raggiungerli.
I PRODOTTI PIU’
ACQUISTATI
NEI MERCATI
DI CAMPAGNA
AMICA
Verdura
Frutta
Formaggi
Salumi/insaccati
Vino
Latte
Pane
Conserve di frutta
Frutta secca
Biscotti
Legumi
72
51
49
24
16
11
11
11
7
6
6
Sicurezza e Lavoro
MASCHERA PER I TRATTAMENTI
FITOSANITARI
A cura di Antonio Bertone
La sicurezza non ha prezzo
V
isto l’avvicinarsi della stagione dei trattamenti fitosanitari e la grande attenzione che Coldiretti Treviso pone
riguardo ai concetti di sicurezza e
salute degli imprenditori agricoli
si propone una scheda su un dispositivo tra i più importanti per
la salvaguardia e la protezione
dell’operatore: la maschera facciale. Qui sotto proponiamo un
modello completo che protegge
maggiormente rispetto alla semimaschera sebbene indossata con
gli occhiali. Attenzione che i dispositivi di protezione sono obbligatori per i dipendenti e devono essere tenuti in azienda.
Una protezione maggiore si ottiene indossando anche una tuta
con cappuccio
Filtro consigliato
COLORE:
• marrone contraddistingue i
filtri che proteggono dai vapori
organici (quindi anche dai prodotti fitosanitari)
• bianco protegge dall’inalazione delle polveri
LETTERE:
• A: si trova nei filtri per i vapori
or organici
• P: è presente nei filtri per le polveri
NUMERI
• Da 1 a 3 e indicano la capacità filtrante, maggiore è il numero
maggiore è questa capacità.
Costo Maschera completa di filtro
circa euro 109,00**
Costo filtro di ricambio circa
euro 26,00**
**Prezzi Indicativi forniti da Consorzio
Agrario di Treviso e Belluno
23
n°1/11
Formazione
SICUREZZA: UNA
PRIORITA’ ANCHE
NELLA FORMAZIONE
A cura di Nicola Montalto
Quasi ogni settimana giunge dal Veneto agricolo
l’eco di gravi incidenti sul lavoro. Una serata partecipata a S.Polo di Piave
C
oldiretti Treviso e il suo
Ente di Formazione, Impresa Verde Treviso-Belluno s.r.l continuano anche nel
2011 il progetto formativo: Cultura della Sicurezza nel sistema
primario delle province di Treviso e Belluno. Purtroppo, anche
nel nostro settore, vi sono ancora
numerosi incidenti sul lavoro con
conseguenze nefaste sia mortali
sia danni permanenti.
Oltre a questi dati negativi bisogna anche evidenziare come
Coldiretti si sia molto impegnata
nella formazione ottenendo risultati positivi. E’ necessario però,
ridurre ulteriormente i numeri
degli infortuni agendo termini
preventivi, con azioni che sappiano intercettare i seguenti obiettivi
formativi, anche non tradizionali
AL VIA I CORSI
PER I PATENTINI
FITOSANITARI
Già avviati anche i corsi per il
rinnovo e rilascio del patentino fitosanitario. Per il rilascio
il corso impegnerà l’imprenditore agricolo per quindici
ore, mentre il rinnovo per sei
ore. Al termine del corso si
svolgerà un esame per l’abilitazione all’acquisto e all’uso
di prodotti fitosanitari per l’agricoltura.
e, perciò, innovativi.
E’ questa la finalità del progetto
formativo in corso che prevede
ben 16 corsi che vuole diffondere l’uso generale di corrette pras-
DONNA IMPRESA
IN FORMAZIONE
Continuano senza sosta le attività che vedono protagonista
l’associazione Donne Impresa
di Coldiretti di Treviso. Gestione aziendale e multifunzionalità
sono i temi principali che verranno approfonditi attraverso
sei corsi dedicati interamente
alle nostre imprenditrici. Costoro si sono distinte nel panorama
regionale per la loro grande dinamicità nelle attività formative.
si in materia di salute e sicurezza
sul lavoro da parte delle imprese
e dei lavoratori del sistema primario, trasformando il vincolo
in risorsa sia di natura percettiva
(“sono sicuro nel lavoro, perciò
trasferisco sicurezza al cittadino
consumatore”), sia di moderna
economia etica (“i miei prodotti valgono di più, anche perché
sono attento alle persone e
alla loro salute”).Considerata la
tipologia prevalente dell’impresa rurale, ove gli incidenti si trasformano spesso in drammi familiari, si vuole agire sull’aspetto
emotivo ponendo l’accento, nei
percorsi didattici, quanto l’attenzione all’aspetto della sicurezza
corrisponda ad un’attenzione per
la propria vita e per quella delle
persone più vicine.
COLDIRETTI:
PRESENTATE
DOMANDE
ANCHE AI GAL
Coldiretti Treviso ha presentato dei progetti formativi anche rispondendo ai
bandi del Gal Altamarca e al
Gal Terre di Marca. Appena
ci saranno dei riscontri verranno divulgati i corsi e le
tematiche eventualmente
approvate.
SE HAI INDIVIDUATO IL CORSO CHE TI INTERESSA CONTATTA SUBITO IL TUO UFFICIO
ZONA DI RIFERIMENTO O LA SEDE PROVINCIALE AL NUMERO TEL. 0422 954111
n°1/11
24
Formazione
TANTISSIMA SCELTA PER CHI
VUOLE UN CORSO COLDIRETTI
Sono finanziati dalla Regione Veneto.
Visti i tagli regionali la gratuità per il futuro non è garantita
A
l via la stagione formativa
di Impresa Verde Treviso
e Belluno che si è vista finanziare dalla Regione Veneto il
proprio piano formativo agricolo. Un primo blocco di corsi riguarda l’ospitalità rurale e la promozione del territorio attraverso
la formazione di futuri operatori agrituristici. Nello stesso
blocco gli imprenditori agricoli
potranno frequentare dei corsi
base e avanzato per lo studio di
una lingua straniera (inglese e
tedesco a seconda delle adesioni). Un altro blocco riguarda lo
studio delle competenze per un
sistema primario multifunzionale. Nello specifico sono previsti
corsi di primo insediamento per
imprenditori agricoli, un aggiornamento per il settore lattiero
caseario, cinque corsi per Donne Imprese per l’agricoltura che
cambia (elementi di gestione
d’impresa e multifunzionalità).
Previsto anche un corso per apicoltori e uno di informatica. Un
altro pacchetto di corsi è stato
finanziato attraverso il Piano di
Sviluppo rurale. La molteplice tipologia formativa è stata inserita
nell’elenco pubblicato in queste
pagine. Per i frequentanti il costo è gratuito essendo coperto
tramite la progettualità di Coldiretti che attraverso Impresa Verde Treviso e Belluno ha ottenuto
il finanziamento regionale.
ECCO L’ELENCO DEI CORSI FINANZIATI
2
corso operatore agrituristico per l’ospitalità rurale
4
corsi di lingua straniera (base e avanzato)
2
corsi primo insediamento in agricoltura
1
aggiornamento settore lattiero caseario.
1
corso apicoltura
2
corso informatica
10
corsi Donne Impresa su gestione aziendale e multifunzionalità
10
corsi patentini fitosanitari
40
corsi tessera sanitaria
10
corsi su sicurezza (profilo di responsabile servizio prevenzione incendi
e addetto al pronto soccorso)
corsi su cultura della sicurezza
1
autocontrollo HACCP
1
la risorsa acqua per i dirigenti della bonifica
1
norcineria rurale
1
competitività e finanziamento dell’azienda agricola
1
vendita diretta dei prodotti agricoli
6
25
n°1/11
Punto
The Ad Store
re Italia
Son
le a o ap
des erte
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i!
Punto Campagna Amica:
il nostro Punto di partenza.
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Entra a far parte della prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta di
prodotti agricoli italiani, freschi di stagione, a km zero, no OGM. Diventa anche tu
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grazie alla nuova insegna e al materiale di comunicazione che ti verrà fornito, diventerai
un Punto di riferimento per tutti i consumatori attenti alla qualità dei prodotti agricoli italiani.
Aderire è facile: rivolgiti alla sede Coldiretti più vicina a te o vai sui nostri siti.
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Attualità
NOVITA’ PENSIONATI COLDIRETTI:
GITA SOCIALE IN UMBRIA
L’adesione entro e non oltre il 25 marzo
P
er la prima volta dopo molti
anni l’Associazione Pensionati
di Coldiretti Treviso organizza
una gita sociale. L’obiettivo è quello
di costruire una occasione per passare qualche giorno insieme all’insegna
dello svago, ma anche della condivisione del sentire comune per la nostra
Organizzazione. Le mete scelte sono
in Umbria ed esattamente a Perugia e
Assisi i prossimi 17 e 18 maggio 2011.
Il prezzo davvero competitivo è di
euro 200,00 a testa e tutto compreso.
La cosa importante è dare la propria adesione entro e non oltre il
25 marzo. Attenzione che i posti
sono limitati ad un max di 50 persone.
Programma: 1° giorno: Belluno – Treviso – Assisi.
Partenza in Pullman Gran Turismo da BELLUNO alle 5,00 e da
TREVISO alle 6,00 via autostrada
verso l’Umbria – con soste. Arrivo
in hotel a Santa Maria delle Gra-
zie, sistemazione in hotel nelle
camere riservate e Pranzo. Nel
pomeriggio visita con GUIDA dI
ASSISI: visita alla Basilica di San
Francesco d’Assisi - Basilica di
Santa Chiara - Cattedrale di San
Rufino - Basilica di Santa Maria
degli Angeli con la Porziuncola Eremo delle carceri sul monte Subasio. Rientro in serata in hotel,
cena e pernottamento.
2° giorno: Perugia – Sansepolcro e rientro. Colazione
e partenza per PERUGIA. Visita
con GUIDA del centro storico.
Nella tarda mattinata, proseguimento per Sansepolcro. Pranzo
in agriturismo al Castello de’
Sorci. Nel pomeriggio passeggiata
dentro le imponenti ed antiche
mura della città medioevale e partenza per il rientro con arrivo in
serata alle località di provenienza
La quota comprende: Viaggio
e visite in Pullman Gran Turismo,
Sistemazione in hotel 3 stelle, in
camere doppie con servizi privati
nei dintorni di Assisi, Trattamento di pensione completa, come
da programma, incluso il pranzo
tipico, Bevande a tutti i pasti (1/4
di vino + minerale), Guida per
mezza giornata ad Assisi ed a Perugia, Assicurazione rct
La quota non comprende: Ingressi, mance, extra e quanto non
indicato in programma.
SUPPLEMENTO SINGOLA: euro 25.
Informazioni e prenotazioni presso
gli Uffici Zona Coldiretti.
É ANTONIO MANSUETO IL NUOVO PRESIDENTE DI
FEDERPENSIONATI In Consiglio Nazionale anche il trevigiano Adriano Tesser
C
omplimenti al neoletto Presidente di Federpensionati
e complimenti al Presidente di treviso che siederà in Consiglio
Nazionale! Questo il messaggio che
arriva dalla base associativa di Coldiretti di Treviso che saluta l’elezione
Antonio Mansueto
alla presidenza di Federpensionati di
Antonio Mansueto, nato a Noci in
provincia di Bari il 24 gennaio del
1936, dal giugno 2010 presidente della Federpensionati di Puglia. Il Com.
Mansueto ha svolto la sua attività
professionale nella Coldiretti dove ha
ricoperto importanti incarichi a livello locale e nazionale. Per questo suo
impegno il 2 giugno del 1986 il Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli ha conferito la onorificenza di
Commendatore. E’ componente del
Comitato Amministratore dei contributi e delle prestazioni previdenziali
dei Coltivatori Diretti Coloni e Mezzadri dell’Inps. “Vogliamo essere protagonisti del progetto della Coldiretti
per “Una filiera agricola tutta italiana”
che ci prendiamo l’impegno di portare con noi nelle campagne perché gli
agricoltori anche da pensionati non
attaccano mai le scarpe al chiodo” ha
affermato il neo presidente Antono
Mansueto al momento dell’elezione”.
Coldiretti Treviso vuole ringraziare
anche Natale Carlotto per l’impegno svolto con passione, dedizione e
competenza in tanti anni alla guida
di Federpensionati. La nuova Giunta
nazionale della Federpensionati Coldiretti risulta composta anche dai tre
Vicepresidenti Sepp Mayr (Bolzano),
Teresa Bracci (Pesaro) e Leonardo Gorgoglione (Basilicata) e dai tre membri
di Giunta Luigina Pavanello (Veneto),
Aimone Gnudi (Emilia Romagna) e
Saverio Iacopino (Calabria). In Consiglio Nazionale siederà, invece, anche
il nostro Presidente dell’Associazione
Pensionati di Coldiretti di Treviso,
Adriano Tesser.
27
n°1/11
OGNI PAGINA CONTA.
PER IL TUO SUCCESSO ECONOMICO.
Oggigiorno gestire un business di successo significa attuare delle politiche
aziendali che conducano alla massimizzazione dell’efficienza in ufficio e
al contenimento dei costi. L’affidabilità dei sistemi multifunzione e delle
stampanti KYOCERA, nonché l’esperienza e il know-how di Bit Informatica Business Partner KYOCERA - garantiscono ai nostri clienti un’ottima qualità
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aziendale, pagina dopo pagina.
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Campagna Amica
DIVENTA PUNTO CAMPAGNA AMICA!
A Santa Lucia di Piave il consueto successo per le imprese di Coldiretti Treviso
C
ontinua la campagna di adesioni a Punto Campagna
Amica per le imprese agricole che fanno vendita diretta in azienda, in agriturismo, al mercato. L’adesione dà forza a tutto il progetto di
“Filiera agricola tutta italiana firmata dai nostri agricoltori”. Con essa si
dà vita alla prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta
di prodotti made in Italy. Il lancio
di Punto Campagna Amica è stato
realizzato a dicembre presso le millenarie Fiere di Santa Lucia. Come
sempre Coldiretti è stata chiamata a
dare una preziosa dimostrazione del
valore delle sue imprese proiettate
con passione e qualità verso i consumatori. Coldiretti non può mancare un ringraziamento come sem-
pre all’amministrazione comunale
di Santa Lucia di Piave e alla nuova
Azienda Speciale “Santa Lucia Fiere” costituita con una deliberazione
del consiglio comunale. La carica di
presidente è stata attribuita all’ingegner Domenico Dal Bo’. Consiglieri di amministrazione sono stati
nominati l’imprenditore Giuseppe
Cuzziol e Riccardo Szumski.
29
n°1/11
Epaca
A cura di Luca Colussi
DISOCCUPAZIONE AGRICOLA:
DOMANDE ENTRO IL 31 MARZO
Epaca dà la propria consulenza gratuita per verificare il diritto
L
a disoccupazione agricola è
una particolare indennità
che viene riconosciuta agli
operai che lavorano in agricoltu-
ra iscritti negli elenchi nominativi
dei lavoratori agricoli che hanno
terminato il lavoro a seguito di licenziamento o di cessazione
del rapporto. Non spetta
ai lavoratori extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno per
lavoro stagionale e non
spetta ai lavoratori che
hanno dato volontariamente le dimissioni dal posto di lavoro. La domanda deve essere inoltrata all’inps
tramite il Patronato Epaca che assiste gratuitamente i lavoratori entro il 31 marzo dell’anno 2011. Per
l’assistenza e la presentazione delle
domande di disoccupazione rivolgersi al Patronato Epaca presso le
sedi Coldiretti.
PENSIONATI ECCO QUANDO SPETTA L’INTEGRAZIONE AL TRATTAMENTO MINIMO
L
’integrazione al trattamento
minimo è l’integrazione che
viene corrisposta dallo Stato
ai pensionati, compresi i coltivatori diretti, con redditi bassi, quando
l’importo della pensione risultante
dal calcolo dei contributi versati o
accreditati, è al di sotto di quello
che viene considerato il “minimo
vitale”. In questi casi, la pensione
viene aumentata fino a raggiungere l’importo minimo fissato annualmente dalla Legge. Per il 2011,
l’importo del trattamento minimo
è pari a euro 467,43 mensili. Il diritto a tale beneficio dipende non solo
dal reddito personale ma anche, in
caso di pensionati coniugati e non
separati legalmente, dal reddito coniugale derivante dal cumulo del
reddito personale con quello del
coniuge. Tale beneficio non si applica alle pensioni contributive e
alle pensioni supplementari. L’integrazione al minimo delle pensioni
può essere attribuita in misura intera o ridotta. Per il 2011, i limiti
di reddito che consentono l’inte-
grazione totale sono: euro 6.076,59
personali, euro 18.229,77 cumulati.
Non spetta alcuna integrazione se
si supera il limite di euro 12.153,18,
con redditi propri, e il limite di
euro 24.306,36 con redditi cumulati. Per una consulenza personalizzata, raccomandiamo a tutti gli
interessati di rivolgersi al Patronato
Epaca: gli operatori Epaca forniranno gratuitamente tutta l’assistenza
necessaria.
NUOVO SERVIZIO CON EPACA:
OBIETTIVO RISARCIMENTO
Danni alla persona o malasanità?
Il Patronato Epaca interviene
D
a poco avviata ed è già un
grande successo. Il Patronato Epaca ha avviato una
importante collaborazione con
“Obiettivo Risarcimento”. E’ questa una importante società che si
occupa di gestione dei danni alla
persona finalizzata all’ottenimento
di un giusto risarcimento. Lo staff
altamente specializzato del gruppo
si avvale di consulenze legali, mediche, medico-legali e tecniche, in
grado di ottenere in tempo adeguati il miglior risarcimento del danno subito alla propria persona. Tale
nuovo servizio si unisce ai servizi
già forniti da Epaca a favore di tutti
i cittadini per ottenere le prestazioni da parte da istituti previdenziali
pubblici quali l’Inps, l’Inail, l’Ulss,
ecc. Coloro che hanno subito danni a causa di malasanità, di incidenti stradali o da terze persone
possono avvalersi della consulenza
gratuita del Patronato Epaca e di
Obiettivo Risarcimento. Per una valutazione del proprio caso rivolgersi
al Patronato Epaca presso gli Uffici
Coldiretti.
31
n°1/11
TREVISO
MACCHINE
Centro Vendita
Aut. CGT
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Via L. Negrelli, 1/3 (S.S. Feltrina)
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VENDITA - NOLEGGIO
JAY, la proposta innovativa di Zallys per la
viticoltura. Veicolo a trazione elettrica per una
completa simbiosi con la natura circostante
Tra i prodotti principe nei modelli dedicati all’agricoltura, si differenzia senza dubbio il Jay. Questo è un veicolo a trazione elettrica studiato appositamente per agevolare e velocizzare i lavori di potatura, potatura verde e della vendemmia su vigneti
bassi come il ‘Guyot’. Una macchina in grado di assicurare una riduzione dei tempi di
esecuzione delle lavorazioni aumentando la produttività aziendale. Ecologicamente
all’avanguardia incontra un incredibile successo presso le aziende vitivinicole evitando inquinamento acustico ed ambientale. Grazie alla trasmissione ad ingranaggi
in bagno d’olio e all’utilizzo di motore elettrico, oltre alle batterie appositamente
studiate, la manutenzione risulta essere minima. Concepito nel 2001 dopo un attento
studio delle esigenze di mercato, e, verificando sul campo l’applicazione, ha subito
negli anni le opportune migliorie fino al raggiungimento dell’attuale modello che
offre un alto rendimento operativo nelle coltivazioni cosiddette ad ‘alta densità’.
Jay può trasformarsi in poco tempo in un trasporter porta cassette per la raccolta dell’uva, con guida e stegole, semplicemente togliendo il sedile, il manubrio, le
pedane e applicando gli appositi attrezzi. Vari sono i vantaggi che si possono trarre
da questa macchina, eseguendo le varie lavorazioni comodamente seduti si eviteranno inutili mal di schiena dolori
alle ginocchia e alle anche, il minor affaticamento fisico
permetterà una riduzione
delle soste risparmiando
così tempo nell’esecuzione delle lavorazioni e il
motore elettrico ivi installato consentirà un’attività
in completa simbiosi con
la natura circostante.
...the passion for moving
www.satecoveicoli.it
Mod.
JAY 600
Epaca
PENSIONI: UNA NUOVA
FINESTRA DAL PRIMO APRILE
A cura di Luca Colussi
Per gli ultra 57 anni si consiglia consulenza gratuita negli uffici Epaca
I
l 1° di aprile si aprirà la prima “finestra d’uscita” per
le pensioni di anzianità del
2011, anno del tutto particolare in quanto sono previste per il
2011 solo due finestre d’uscita: ad
aprile ed a luglio. Infatti, a seguito delle recenti modifiche legislative introdotte con la manovra di
agosto 2010 da metà anno si assisterà al così detto “slittamento
delle finestre” di circa un anno
per i dipendenti e di 18 mesi per i
lavoratori autonomi. Per una più
esaustiva informazione si ricorda
che dal 2009 è stato introdotto
il cosiddetto “sistema delle quote” in base al quale il diritto alla
pensione si perfeziona al raggiungimento di una quota data dalla
somma tra l’età anagrafica minima richiesta e almeno 35 anni di
anzianità contributiva. I lavoratori dipendenti e iscritti ai fondi
pensioni sostitutivi ed integrativi
che richiedono la pensione devo-
no essere in possesso di un requisito anagrafico pari ad almeno: 60
anni di età e raggiungere quota
96, nel periodo dall’ 1.1.2011 al
31.12.2012; 61 anni di età e raggiungere quota 97, a partire dall’
1.1.2013. I lavoratori autonomi
che richiedono la pensione devono essere in possesso di un requisito anagrafico pari ad almeno:61
anni di età e raggiungere quota
97, nel periodo dall’ 1.1.2011
al 31.12.2012; 62 anni di età e
raggiungere quota 98, a partire
dall’ 1.1.2013. Il requisito minimo contributivo di 35 anni per il
raggiungimento della quota deve
essere perfezionato escludendo la
contribuzione figurativa per disoccupazione ordinaria e malattia. Rimangono valide le regole
per andare in pensione a prescindere dall’età se si possiede un’anzianità contributiva di almeno 40
anni. In tale ipotesi, se il requisito
minimo dei 35 anni di contribu-
EPACA notizie in breve
PROGETTO DI ASSISTENZA
DOMICILIARE
“HOME CARE PREMIUM”
L’Inpdap – Istituto Nazionale per la Previdenza ed Assistenza dei dipendenti Pubblici, comunica che nell’ambito delle iniziative sociali promosse, è stato da poco
attivato con l’Istituto “Cesana Malanotti” di Vittorio Veneto un progetto di assistenza globale a domicilio con
l’offerta di una varia gamma di servizi in favore dei
pensionati pubblici non autosufficienti residenti nel territorio della provincia di Treviso. Le persone interessate
all’iniziativa possono rivolgersi per ogni informazione
all’Istituto “Cesana Malanotti” al numero di telefono
0438 928061 oppure agli Uffici del Patronato Epaca.
zione effettiva è stato raggiunto,
si utilizza anche la contribuzione
figurativa per disoccupazione e
malattia. Si invitano tutte le persone con più di 57 anni di età ad
effettuare una verifica gratuita
della propria posizione contributiva tramite il Patronato Epaca al
fine di comprendere esattamente
quando si potrà accedere al trattamento di pensione.
AGEVOLAZIONI PER I
LAVORATORI
ULTRA 65enni
I pensionati over 65 iscritti alla Gestione Inps dei coltivatori diretti,
in qualità di titolari d’azienda o
collaboratori, continuando a lavorare possono usufruire di una riduzione del 50% nel versamento dei
contributi previdenziali. L’interessato deve farne domanda tramite
il Patronato Epaca – Coldiretti e la
riduzione ha effetto a decorrere dal
periodo di contribuzione in corso
alla data di inoltro della stessa con
validità a tempo indeterminato,
salvo eventuale revoca.
33
n°1/11
Non di solo pane
IL NOSTRO “CIAO”
A DANIELA
D
aniela ci ha lasciato…e
noi la salutiamo con il
cuore e nelle nostre preghiere accettando il piano del
Signore. Daniela, la nostra collega del Fiscale di Valdobbiadene
non c’è più. Questo ci lascia un
vuoto enorme. Coldiretti tutta si
stringe attorno alla tua famiglia
e anche da queste pagine vuole
rinnovare la propria vicinanza a
papà Gustavo e mamma Teresa e
alle due sorelle.
Daniela Agostinetto è scomparsa nella serata del 25 gennaio
2011. La ricorderemo come un
vero esempio di professionalità e
dedizione alla nostra Organizzazione. Apprezzata da tutti rimarrà per sempre parte integrante
del nostro sentire per il prossimo. E che il suo esempio ci resti
come un insegnamento per il nostro futuro.
Daniela Agostinetto
PREGHIERA DELL’AGRICOLTORE
Pubblicata in Pensieri sociali sulla vita e professione agricola (pag. 79) e Terra del mio
Paese (pag. 64) di Giovanni Brotto.
O
Dio onnipotente, che hai creato i cieli e la terra, ed hai voluto che nel
sudore della nostre fronte, con il nostro lavoro, ci procurassimo il pane
per noi e le nostre famiglie, santifica la nostra fatica, che offriamo a Te
in espiazione dei nostri peccati e accettaLa per il bene materiale e spirituale di
tutti i rurali, nostri fratelli.
Fa che tutti coloro che lavorano la terra siano fedeli alla tua legge e conservino nei
loro cuori il dono della fede e l’amore della famiglia. Benedici per intercessione di
Sant’Isidoro agricoltore, i nostri campi e i nostri animali; e tutte le avversità, tu che
sei padrone e il Signore di tutte le creature.
Benedici le persone e le associazioni che, fedeli al messaggio del tuo Figlio Unigenito,
s’adoperano per assicurare alla gente della terra il pane materiale il pane spirituale.
Accendi nei nostri cuori la carità verso tutti i nostri fratelli, affinché, uniti nel Tuo
nome, possiamo conservare cristiani i nostri villaggi e dopo aver trascorso nell’onestà e nella pace la nostra vita terrena, venire a goderti un giorno il paradiso.
Così sia.
Mons. Giovanni Brotto
IL NOSTRO PENSIERO A
EMILIO BRUGNERA
D
Emilio Brugnera
n°1/11
34
a sempre con Coldiretti. Emilio Brugnera è stato un esempio di appartenenza alla nostra Organizzazione e di impegno per la sua professione, per il suo territorio, per la sua famiglia. Appartenenza che
va oltre se stesso visto che il figlio Ennio Brugnera oggi è Presidente della
sezione di Coldiretti di Santa Lucia di Piave. Emilio (n. 24 06 1924/m. 1 10
2010) è stato partecipe alla vita di Coldiretti proprio dal 1955, quindi dai
primi passi dell’organizzazione. Ha svolto ruoli di rappresentanza tanto in
sezione che nelle cooperative del territorio: vicepresidente nella cantina di
Mareno e consigliere nella latteria di Mareno. E’ stato anche consigliere
comunale di Santa Lucia di Piave.
2 anni a tasso 0%
Iniziativa valida ½no al 31 marzo 2011
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